Traduzione dallo spagnolo di Claudio Buffa Casa Editrice ... ... 1 Traduzione dallo spagnolo di...
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Traduzione dallo spagnolo di Claudio Buffa Casa Editrice Kier S.A. Argentina
Autore Dr. Maurice Nicoll VOLUME V°
COMMENTARI PSICOLOGICI SULL’INSEGNAMENTO DI GURDJIEFF
E OUSPENSKY
NOTA PRELIMINARE
Nell’affrontare la versione spagnola della presente opera, dovrebbero dimenticarsi
certe difficoltà proprie dello stile particolare che l’autore imprime ai suoi concetti.
Questi, in molti casi, furono tradotti “ad litteram” per non sviare il loro vero senso.
Proprio come succede con l’Osservazione di Sé e Ricordo di Sé – tra gli altri – che,
nonostante si esprimino con termini più armonici e meno incompleti, sono stati
cambiati in modo di assicurare un esatto riflesso dell’originale.
Bisogna formulare un’eccezione simile riguardo alla restaurazione delle parole, frasi
e concetti interi da parte dell’autore, con un affanno colloquialmente didattico, la cui
modifica in vista di una restaurazione letteraria cospirerebbe contro l’autentico
proposito di quest’insieme di lavori tanto coscienziosi nel modo in cui sono stati
giustamente tradotti da parte di Gabriella de Civiny.
Consiglio del Traduttore State attenti, voi che intraprendete questa lettura! Non sarà comprensibile agli
stolti e agli inetti.
Solo a pochi sarà concesso di capirne il senso e costoro prima di tutto devono aver
letto i libri base, “La Quarta Via” e “Frammenti di un Insegnamento sconosciuto”
di P. Ouspensky, allievo di Gurdjieff.
Questi libri sono un approfondimento personale del Maestro Nicoll che ha
percorso la Via e fanno parte dell’insegnamento originario di Gurdjieff.
“È un andare a scuola senza frequentare la scuola; È mettere in pratica il Lavoro
per amore di se stesso per amore del prossimo e per crescere interiormente, senza
che intervenga la Falsa Personalità in quanto si deve fare i conti solo con se stesso;
e serve per affrontare il giorno come fosse una sfida e un esame con se stessi”.
Un grazie speciale a mia moglie Rita che mi ha seguito ed aiutato in questa
traduzione.
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Amwell, 20 ottobre 1951 cap. 1
IL RICEVIMENTO DI NUOVE IDEE SU UNO STESSO E SUL MONDO
Perché è così difficile ricevere nuove idee? La mente si chiude molto presto in poche
idee convenzionali. A volte la mente si paragona ad una gabbia e le idee ad uccelli.
Alcuni uccelli bellissimi sono soliti entrare ed uscire. Se li si apprezza a volte si
fermano. Ma se una persona in una visione vedesse la sua mente rappresentata come
una gabbia, che tipo di uccello vedrebbe in essa? Talvolta qualche pappagallo, od
alcuni uccelli moribondi o morti. Il fondo della gabbia sarebbe pieno di sporcizia.
Cosa rappresenta psicologicamente questa sporcizia? Qual è il suo significato
psicologico? Idee sbagliate, idee che fermano lo sviluppo della mente, idee
tradizionali che l’hanno fatta diventare inerte, o idee convenzionali ossequiosamente
imitate sono la sporcizia nella mente. Insomma, la mente ossequiosa puzza così tanto
come la mente ripiena di brutte intenzioni, paragonata ai topi. Bene, ricevere nuove
idee e pensare secondo esse purifica la mente, ed anche i lineamenti. Il Lavoro è
pieno di idee nuove e poderose, e se possiamo affannarci ed umiliarci
sufficientemente per poterle ricevere e pensare secondo esse, la nostra mente odorerà
meglio per le narici del cielo, e il nostro viso sarà in reciproca relazione. Certamente
si spera che il viso si modifichi dopo un periodo di tempo come segno esteriore della
modificazione della mente, ma se non succede così, si capisce che le nuove e
poderose idee non sono state recepite.
Bene, affinché la mente sia capace di ricevere deve assomigliate ad una cavità o una
tazza. Voglio dire semplicemente che la cavità o la tazza potrebbero rappresentare la
mente recettiva. In essa si può versare qualcosa e sarà trattenuta. La cavità o la tazza
rovesciata – proprio così indicando il basso -, rappresenterebbe allora la mente non
ricettiva. Inoltre, si può riempire la cavità o la tazza con immondizia in modo che, se
non si ripulisce, in essa non si può mettere nulla, o almeno senza che si contamini. Le
nuove e poderose idee del Lavoro, pertanto, non potrebbero essere ricevute se la
cavità o la tazza è rovesciata o piena di sporcizia, ed abbiamo già visto ciò che
rappresenta psicologicamente la sporcizia. Queste questioni si possono rappresentare
solo per mezzo d’immagini visuali comuni, perché così non c’è possibilità di
emettere un giudizio o un’idea sbagliata. Ma nell’usare gli oggetti visualizzati dai
sensi come se rappresentassero cose non viste, è possibile esprimere l’invisibile in
funzione del visibile. Questo è possibile a condizione di comprendere che le cose
visibili, di cui si fa uso, rappresentano cose invisibili e non devono prendersi
letteralmente, ma psicologicamente. Così una cavità può rappresentare la mente.
Vuoto e bocca in alto rappresenta la mente ricettiva alle idee; pieno di sporcizia
rappresenta la mente piena di idee false o sbagliate o idee morte; e pieno di acqua
chiara, pieno di idee veritiere e viventi. È proprio vero, però, dire che questa
trasformazione del senso letterale in un senso psicologico ripugna a molte persone e
fa risentire vivamente delle altre, per loro sfortuna. “Una cavità è una cavità, signore,
e può significare soltanto una cavità. Un uomo deve dire ciò che vuole esprimere.
Come può essere che una cavità possa prendere il posto della mente?” Bene, questo è
esattamente il loro significato nel cielo. Se gli si risponde che rappresenta solo la
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mente non vi è dubbio che la replica sarà: “Allora, perché non si dice una volta per
tutte ‘mente’ invece di complicare le cose con cavità e sporcizia e uccelli e
pappagalli?” Oppure si è soliti trovare una persona cortese e leggermente burlona che
ci contesta che tutto ciò è molto interessante, ma è tirato per i capelli, ecc.
Perciò mi affretto a passare ad un altro tema ed evitare così questo valido ma
disprezzato ponticello che ci conduce al livello chiamato Pensare Psicologico, e ci fa
conoscere un nuovo mondo di significati. Manteniamoci in ciò che è sensibile e
logico e permaniamo con i nostri piedi solidamente piantati sulla terra dei fatti
sensoriali. Sfortunatamente, se lo facessimo rimarremmo in un livello molto basso di
comprensione per il Lavoro. Rimarremmo, certamente, meccanici o naturali e non
tenderemmo mai alla coscienza o allo spirituale. Ugualmente, la cavità sarà a bocca
in giù. Se non possiamo trasformare il letterale in psicologico, se non possiamo
trasformare il senso della lettera nel senso dello spirito – e ci hanno detto in qualche
posto che la lettera uccide -, allora non possiamo darci il Primo Shock Cosciente. E se
il Primo Shock Cosciente non viene dato l’uomo continua ad essere naturale o
meccanico per cui il mondo è tale e quale a come gli si presenta. Per lui tutto è come
appare essere. Quest’uomo pragmatico non tarda nel cristallizzare. Il suo mondo lo
fissa molto presto. Non può svilupparsi. Sì, si trasforma subito in una cosa fissa
perché prende il mondo in questo modo, come se fosse fisso. Non lo capite? Non vi
rendete conto che quello che siete dipende da quello che il mondo è per voi? Bene, se
avete sempre avuto un certo sentimento d’irrealtà circa il mondo, e se lo avete sentito
come un mistero, o se avete sentito voi stessi come un mistero, non cristallizzerete
come la gente pratica che sembra progredire più di voi, perché sono capaci di ricevere
idee di una certa qualità che per la gente pragmatica sono stupidaggini. Ma certe idee
sono insensate per una mente e non lo sono per altre. Per cambiare di metafora, si può
avere un campo di atterraggio per certe idee che in un altro campo si schianterebbero.
Bene, la ricezione di nuove idee è necessaria per il cambiamento di essere. Posso
pensare in una maniera nuova solo mediante nuove idee, e devo pensare veramente
da me stesso da queste nuove idee per poter cambiare la mia mente. Nel Lavoro non
si può affidare il proprio pensiero ad altri; è necessario anelare nuove idee che
trasmettano una nuova verità, anelarle nello stesso modo in cui si desidera l’acqua nel
deserto. Nessuno viene ad aiutarci se non ci aiutiamo da noi stessi. Questo modo di
pensare sorprende alcuni ed offende altri. Non possono capire il perché. Bene, se
penso in un modo nuovo, posso vedere le cose in un modo nuovo. Se cambio, il mio
modo di vedere il mondo cambierà. Se cambia il mio modo di vedere il mondo, io
cambierò. È per questa ragione che il Lavoro ha due lati nel suo insegnamento – uno
psicologico e l’altro cosmologico. Se io non cambio, il mio mondo non cambierà.
Non posso sperimentare un cambiamento in me stesso e rimanere nello stesso mondo.
Se inizio ad avere un nuovo sentimento di me stesso comincerò anche ad avere un
nuovo sentimento del mon