Touring 3 / 2015 italiano

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39 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Viaggio dei lettori Il richiamo dell’Himalaya 26 12 Simulazione a Losanna Quali costi genera un incidente stradale. 22 Test della Smart Fortwo Una superutilitaria fatta per il traffico urbano. 45 La mia prima auto Gli aneddoti legati al primo veicolo dei nostri lettori. Finanziamento delle strade Automobilisti alla cassa! 6 Test TCS pneumatici estivi I classici battono i verdi 18 touring Il giornale della mobilità 26 marzo 2015 www.touring.ch GAB 1214 Vernier 3 2015

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Il giornale della mobilità, edizione del 26 marzo 2015

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39 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS

Viaggio dei lettori

Il richiamodell’Himalaya 26

12 Simulazione a LosannaQuali costi generaun incidente stradale.

22 Test della Smart FortwoUna superutilitaria fatta per il traffico urbano.

45 La mia prima autoGli aneddoti legati al primoveicolo dei nostri lettori.

Finanziamento delle strade

Automobilisti alla cassa! 6Test TCS pneumatici estivi

I classici battonoi verdi 18

touringIl giornale della mobilità

26 marzo 2015 www.touring.ch GAB 1214 Vernier

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3editoriale e sommario | touringn.3 | 26 marzo 2015

dire che si avrà una tendenza a combinare una buonaprestazione di guida ad una minore emissione di sostan-ze inquinanti. Ma a che punto siamo con le auto checircolano da sé? Stando al professor Ferdinand Duden-höffer, ricercatore della mobilità, siamo già di fronte ad una nuova epoca automobilistica. In un’intervistaall’Handelszeitung, ha affermato che al Salone gli sonomancati i progetti innovativi come quelli di Google oApple. Il professore è del parere, inoltre, che il futuroappartiene all’Autodrive e che i grandi gruppi dovrebbe-ro svilupparsi in tale direzione. In ogni caso ciò che ve-dremo fra 20 anni sulle nostre strade sarà sorprendente.

Felix Maurhofer, caporedattore

Andremo presto in auto senza guidare?

Il Salone dell’auto di Ginevra ha chiuso i battenti. È stato uno spettacolo straordinario, che ha rappre-sentato tutti i volti del mondo dell’automobile, dalle

utilitarie ai bolidi avveniristici. I visitatori si sono giàabituati alle diverse tecnologie di locomozione che van-no dal motore a combustione ai motori elettrici passandodai veicoli ibridi. Di innovazioni tecniche rivoluzionarie,a parte ad esempio la Budii di Rinspeed, ce n’erano poche da scoprire. Nonostante ciò ci si può chiedere inquale direzione andrà la mobilità. Il motore a combustio-ne diventerà solo un ricordo? Le ibride plug-in sarannosempre più richieste o la mobilità elettrica avrà il soprav-vento? Le previsioni sono difficili. A grandi linee si può

attualità4 Una miscellanea di notizie

dal mondo della mobilità.

società e mobilità11 Telecamere in auto permesse,

occhio alla protezione dei dati.11 Il consulente: scontro tra un’auto

e un calesse nei prati.12 Incidente simulato per sapere

i reali costi generati.17 Scadenza del leasing dell’auto.

test e tecnica18 Test TCS di 35 pneumatici estivi.22 Sottoposta a test la Smart Fortwo.24 Automobiles Dangel: trasforma

le multispazio in veicoli 4×4.

Prove e novità24 Peugeot 108.25 Ford Mondeo.

viaggi e tempo libero26 Bhutan, Nepal e Tibet: un viaggio

tra le particolarità dell’Himalaya.30 Una crociera sull’«Europa 2», lusso

ma senza esigenze di etichetta.34 Escursione sul Meglisalp

nelle alture dell’Appenzello.35 I mille laghi della Carinzia da

solcare e una diversa gastronomia.

Finanziamento delle strade6 Intasamenti e colonne in crescita,

ma gli automobilisti devono pagare di più malgrado le casse piene.

8 Quanto versa nelle casse statali ogni automobilista.

9 Il parere di Katrin Schneeberger, vicedirettrice dell’Ufficio federale delle strade (Ustra).

sezione ticino39 Continua la collaborazione con

il Cantone per i collaudi a Rivera.39 Walking Lugano: al 26 aprile il TCS

sarà presente con uno stand.

club e soci41 Lignières Historique 2015: film

e omaggio a Jo Siffert.43 Ritratto TCS: Alban Seeger, un Art

Director per rilanciare «Touring» in formato rivista mensile.

45 Fotografie della prima auto: i nostri lettori e i loro aneddoti.

46 quiz & concorsi 48 prezzi e contatti TCS49 la pagina dei lettori, impressum50 l’incontro: Laetitia Guarino, fan

delle auto italiane e sportive.

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DOSSIER

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3editoriale e sommario | touringn.3 | 26 marzo 2015

dire che si avrà una tendenza a combinare una buonaprestazione di guida ad una minore emissione di sostan-ze inquinanti. Ma a che punto siamo con le auto checircolano da sé? Stando al professor Ferdinand Duden-höffer, ricercatore della mobilità, siamo già di fronte ad una nuova epoca automobilistica. In un’intervistaall’Handelszeitung, ha affermato che al Salone gli sonomancati i progetti innovativi come quelli di Google oApple. Il professore è del parere, inoltre, che il futuroappartiene all’Autodrive e che i grandi gruppi dovrebbe-ro svilupparsi in tale direzione. In ogni caso ciò che ve-dremo fra 20 anni sulle nostre strade sarà sorprendente.

Felix Maurhofer, caporedattore

Andremo presto in auto senza guidare?

Il Salone dell’auto di Ginevra ha chiuso i battenti. È stato uno spettacolo straordinario, che ha rappre-sentato tutti i volti del mondo dell’automobile, dalle

utilitarie ai bolidi avveniristici. I visitatori si sono giàabituati alle diverse tecnologie di locomozione che van-no dal motore a combustione ai motori elettrici passandodai veicoli ibridi. Di innovazioni tecniche rivoluzionarie,a parte ad esempio la Budii di Rinspeed, ce n’erano poche da scoprire. Nonostante ciò ci si può chiedere inquale direzione andrà la mobilità. Il motore a combustio-ne diventerà solo un ricordo? Le ibride plug-in sarannosempre più richieste o la mobilità elettrica avrà il soprav-vento? Le previsioni sono difficili. A grandi linee si può

attualità4 Una miscellanea di notizie

dal mondo della mobilità.

società e mobilità11 Telecamere in auto permesse,

occhio alla protezione dei dati.11 Il consulente: scontro tra un’auto

e un calesse nei prati.12 Incidente simulato per sapere

i reali costi generati.17 Scadenza del leasing dell’auto.

test e tecnica18 Test TCS di 35 pneumatici estivi.22 Sottoposta a test la Smart Fortwo.24 Automobiles Dangel: trasforma

le multispazio in veicoli 4×4.

Prove e novità24 Peugeot 108.25 Ford Mondeo.

viaggi e tempo libero26 Bhutan, Nepal e Tibet: un viaggio

tra le particolarità dell’Himalaya.30 Una crociera sull’«Europa 2», lusso

ma senza esigenze di etichetta.34 Escursione sul Meglisalp

nelle alture dell’Appenzello.35 I mille laghi della Carinzia da

solcare e una diversa gastronomia.

Finanziamento delle strade6 Intasamenti e colonne in crescita,

ma gli automobilisti devono pagare di più malgrado le casse piene.

8 Quanto versa nelle casse statali ogni automobilista.

9 Il parere di Katrin Schneeberger, vicedirettrice dell’Ufficio federale delle strade (Ustra).

sezione ticino39 Continua la collaborazione con

il Cantone per i collaudi a Rivera.39 Walking Lugano: al 26 aprile il TCS

sarà presente con uno stand.

club e soci41 Lignières Historique 2015: film

e omaggio a Jo Siffert.43 Ritratto TCS: Alban Seeger, un Art

Director per rilanciare «Touring» in formato rivista mensile.

45 Fotografie della prima auto: i nostri lettori e i loro aneddoti.

46 quiz & concorsi 48 prezzi e contatti TCS49 la pagina dei lettori, impressum50 l’incontro: Laetitia Guarino, fan

delle auto italiane e sportive.

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5attualità | touringn.3 | 26 marzo 2015

Il treno fa shopping al mercato Questa scena sorprendente si svolge in Thailandia nellevicinanze di Bangkok. Qualche minuto prima del passaggio del treno, soltanto la presenza dei binari inmezzo a commercianti e bancarelle, poteva far pensare all’attraversamento ferroviario del mercato!

L’APP «AROUNDME» VI SVELA TUTTO CIÒCHE VI CIRCONDA O QUASI!

Vi è già capitato, in occasione dellevacanze, di cercare una filiale bancariaper ritirare dei soldi, un ristorante per il pranzo o una stazione di servizio perfare il pieno? Questo tipo di necessità si rivela fastidiosa se siete in una città

sconosciuta. L’applicazione «AroundMe» vi aiuta atrovare ciò che cercate: classifica in categorie i punti di interesse situati nelle vostre vicinanze (caffè, hotel,farmacie ecc.) e li localizza su una cartina. Una voltaselezionato il luogo ricercato, l’applicazione vi indica il cammino da percorrere per raggiungerlo e vi forniscealcuni dati di contatto. Questi luoghi possono esseresalvati come dei favoriti. Fate comunque attenzione alcosto del roaming all’estero.

Scaricabile gratis dall’App Store e da Google Play.

Torna SlowUp Ticino:domenica 12 aprile traLocarno e Bellinzona

La manifestazione gratuita slowUpTicino, forte del successo dello scorsoanno dei 25000 partecipanti, tornadomenica 12 aprile. Un modo di trascor-rere una piacevole giornata all’apertomuovendosi in bicicletta, a piedi, con ipattini o con un qualsiasi mezzo nonmotorizzato su un itinerario chiuso altraffico di 50 chilometri tra Locarno eBellinzona. Tra i partner dell’eventoanche il TCS, che sarà presente con unostand a Locarno. Aree di sosta con festee animazioni, prelibatezze regionali etanto divertimento allieteranno la gior-nata. Informazioni: www.slowUp.ch >Ticino oppure sull’applicazione gratuita«slowApp». mf

Tassa d’incentivazione:la svolta energetica rincara benzina e diesel

Per poter realizzare la svolta energetica,il Consiglio federale vuole introdurretasse d’incentivazione. A metà marzo èstata avviata la procedura di consulta-zione per un nuovo articolo costituzio-nale. Questo prevede che le imposte sulclima possano essere aumentate. In unaprima fase sino al 2021 non dovrebberoessere riscosse alcune tasse d’incentiva-zione sul carburante. Nel rapporto sul-l’articolo costituzionale vengono ipotiz-zate imposte di diverse entità. Per l’oliocombustibile ci sono scenari con sup-plementi di sino a 89 centesimi il litro. Il litro di benzina è stato oberato sino a26 centesimi e il chilowattora sino a 4,5 centesimi. dno

Tesla accende il razzo elettricoin Svizzera

L’accelerazione è estrema. Con sinoa 1,2 G l’automobilista viene schiac-ciato nel sedile sportivo. Il gruppomotopropulsore Tesla ha provvisto ilsuo Model S di trazione integrale e in tutto 700 CV. Mentre la versioneModel S P85D è dotata di un motoreelettrico su entrambi gli assi. Il dop-pio motore permette al «razzo elet-trico» di raggiungere i 100 km/h insoli 3,4 secondi. Sul circuito di provasi può notare che la tenuta di stradaè stata ancora ulteriormente miglio-rata grazie alla trazione integrale.Con le sue due tonnellate abbondan-ti, Tesla non è una supersportiva, magarantisce divertimento e comfort.La versione Model P85D verrà forni-ta in Svizzera da maggio a partire da 100900 franchi. Per l’autunno èstata promessa anche una versioneSUV Model X, prima negli Stati Unitie poco dopo da noi. dno

A sentire le varie dichiarazioni eclatanti, potremmo pensare che l’auto a guida au-tonoma sarà realtà in un futuro moltoprossimo. Al pari di Carlos Ghosn, CEO diRenault-Nissan, numerosi capitani d’in-dustria ci hanno tuttavia rammentatoche questa rivoluzione avverrà in manie-ra progressiva. Più concretamente, le in-novazioni s’iscriveranno nella continuitàche offrono già ora ad esempio i regola-tori adattivi della velocità.

In un secondo tempo, ciò potrebbeportare ad un’automazione della guidasull’autostrada. Il seguito dipenderà so-

Meno autonomadi quanto detto

prattutto dall’evoluzione legislativa. Ciònon impedirà a Volvo di affidare nel 2017delle auto autonome ad un centinaio diclienti che percorrono dei tragitti selezio-nati a Göteborg. MOH

Ancora un po’ di pazienza per l’autonomia promessa dallaRinspeed Budii.

touring | attualitàn.3 | 26 marzo 2015

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Le compagnie aeree dimostrano di pren-dere sul serio i problemi ambientali introducendo sempre più innovazionitecnologiche. Tramite un rullaggio piùbreve sulla pista, l’ascesa e la discesa piùmorbide così come altitudine e velocitàdi volo ottimizzate: tutti accorgimentiche possono far risparmiare tonnellate diCO2. L’olandese KLM ha pulito il vecchioolio di frittura, lo ha mescolato a chero-sene e impiegato per percorrere la trattada Amsterdam a New York. «Così possia-mo risparmiare 20 t/CO2», dice FokkoKroesen, manager ambientale di KLM.Ora Air France vuole impiegare cherose-

ne bio ricavato dai rifiuti della selvicoltu-ra. Gli specialisti sono comunque concor-di nell’affermare che l’uso di cherosenerinnovabile è sensato solo se la superficierimane intatta per coltivare alimenti.Uwe Schneider del Campus del Climadell’Università di Amburgo ritiene buo-no tale principio, ma ricorda anche «la di-sponibilità limitata di questa sostanza».Ciascun passeggero però può contribuireal miglioramento dell’ambiente, grazie al programma CO2Zero di KLM. Anche inSvizzera i viaggiatori usano sempre più leofferte Myclimate, in modo da provocaremeno gas a effetto serra. Bü

L’anno scorso in Svizzera 77759 personehanno dovuto riconsegnare la licenza dicondurre; ciò equivale a 2,7 percento inpiù del 2013. I motivi principali sono statila velocità eccessiva oppure l’alcool alvolante. Lo dimostrano le cifre più attualiraccolte dall’Ufficio federale delle strade(Ustra).

Ancor più notevole è per contro l’incre-mento dei ritiri della patente tra le per-

sone anziane. L’anno scorso sono state ritirate ben 5704 licenze di condurre adautomobilisti che avevano raggiunto osuperato i settanta anni. Una gran partedi questi, ovvero 2335, ha dovuto ricon-segnare la patente perché non più ritenu-ti in grado di guidare in sicurezza a causadi malattia, infermità o debolezza fisica.Sono il 44 percento in più rispetto a cin-que anni fa. dno

Il tappeto dellaclasse business di questo velivoloKLM è stato crea-to con vecchieuniformi riciclate.

5704licenze di condurre sonostate ritiratel’anno scorso adultrasettantenni.

Tanti anziani devono restituire la patente

La compagnia aerea KLM volacon olio di frittura riciclato

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Lo SwissPass sostituiscegli abbonamenti FFSDal 1° agosto chi compra un abbo-namento generale o a metà prezzoFFS o lo rinnova, invece della tesserablu ottiene lo «SwissPass». Con lanuova carta, il settore dei mezzipubblici di trasporto vogliono cam-biare il formato del ticketing. Infuturo pure gli skipass potrannoessere caricati sul microchip di que-sta nuova carta di colore rosso.

Le code del traffico vacanzieroDal 28 marzo al 10 maggio il trafficovacanziero provocherà code so-prattutto sugli assi più importantinord-sud. A rischio d’incolonna-mento sono anche i tratti autostra-dali dove si trovano grandi cantiericosì come numerose strade nell’ar-co alpino.

Rete di ricarica rapida per auto elettricheLungo le strade nazionali le autoelettriche devono poter caricare lebatterie. Il Consiglio nazionale hapresentato un postulato alla suacommissione trasporti. Così il Consiglio federale vuole verificare le condizioni per la realizzazione di una rete di ricarica rapida.

Moneta commemorativaper «Solar Impulse»Con la pura energia solare il proget-to «Solar Impulse» sta facendo ilgiro del mondo. Per omaggiarequesto progetto avventuroso lazecca federale Swissmint gli hadedicato una moneta d’argento di 20 franchi.

«Touring» su iPadPotete scaricare sul vostro iPadquesta edizione di «Touring». Laversione per il tablet è arricchita daelementi multimediali quali video,gallerie di immagini e colle gamentia internet.

IN BREVE

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5attualità | touringn.3 | 26 marzo 2015

Il treno fa shopping al mercato Questa scena sorprendente si svolge in Thailandia nellevicinanze di Bangkok. Qualche minuto prima del passaggio del treno, soltanto la presenza dei binari inmezzo a commercianti e bancarelle, poteva far pensare all’attraversamento ferroviario del mercato!

L’APP «AROUNDME» VI SVELA TUTTO CIÒCHE VI CIRCONDA O QUASI!

Vi è già capitato, in occasione dellevacanze, di cercare una filiale bancariaper ritirare dei soldi, un ristorante per il pranzo o una stazione di servizio perfare il pieno? Questo tipo di necessità si rivela fastidiosa se siete in una città

sconosciuta. L’applicazione «AroundMe» vi aiuta atrovare ciò che cercate: classifica in categorie i punti di interesse situati nelle vostre vicinanze (caffè, hotel,farmacie ecc.) e li localizza su una cartina. Una voltaselezionato il luogo ricercato, l’applicazione vi indica il cammino da percorrere per raggiungerlo e vi forniscealcuni dati di contatto. Questi luoghi possono esseresalvati come dei favoriti. Fate comunque attenzione alcosto del roaming all’estero.

Scaricabile gratis dall’App Store e da Google Play.

Torna SlowUp Ticino:domenica 12 aprile traLocarno e Bellinzona

La manifestazione gratuita slowUpTicino, forte del successo dello scorsoanno dei 25000 partecipanti, tornadomenica 12 aprile. Un modo di trascor-rere una piacevole giornata all’apertomuovendosi in bicicletta, a piedi, con ipattini o con un qualsiasi mezzo nonmotorizzato su un itinerario chiuso altraffico di 50 chilometri tra Locarno eBellinzona. Tra i partner dell’eventoanche il TCS, che sarà presente con unostand a Locarno. Aree di sosta con festee animazioni, prelibatezze regionali etanto divertimento allieteranno la gior-nata. Informazioni: www.slowUp.ch >Ticino oppure sull’applicazione gratuita«slowApp». mf

Tassa d’incentivazione:la svolta energetica rincara benzina e diesel

Per poter realizzare la svolta energetica,il Consiglio federale vuole introdurretasse d’incentivazione. A metà marzo èstata avviata la procedura di consulta-zione per un nuovo articolo costituzio-nale. Questo prevede che le imposte sulclima possano essere aumentate. In unaprima fase sino al 2021 non dovrebberoessere riscosse alcune tasse d’incentiva-zione sul carburante. Nel rapporto sul-l’articolo costituzionale vengono ipotiz-zate imposte di diverse entità. Per l’oliocombustibile ci sono scenari con sup-plementi di sino a 89 centesimi il litro. Il litro di benzina è stato oberato sino a26 centesimi e il chilowattora sino a 4,5 centesimi. dno

Tesla accende il razzo elettricoin Svizzera

L’accelerazione è estrema. Con sinoa 1,2 G l’automobilista viene schiac-ciato nel sedile sportivo. Il gruppomotopropulsore Tesla ha provvisto ilsuo Model S di trazione integrale e in tutto 700 CV. Mentre la versioneModel S P85D è dotata di un motoreelettrico su entrambi gli assi. Il dop-pio motore permette al «razzo elet-trico» di raggiungere i 100 km/h insoli 3,4 secondi. Sul circuito di provasi può notare che la tenuta di stradaè stata ancora ulteriormente miglio-rata grazie alla trazione integrale.Con le sue due tonnellate abbondan-ti, Tesla non è una supersportiva, magarantisce divertimento e comfort.La versione Model P85D verrà forni-ta in Svizzera da maggio a partire da 100900 franchi. Per l’autunno èstata promessa anche una versioneSUV Model X, prima negli Stati Unitie poco dopo da noi. dno

A sentire le varie dichiarazioni eclatanti, potremmo pensare che l’auto a guida au-tonoma sarà realtà in un futuro moltoprossimo. Al pari di Carlos Ghosn, CEO diRenault-Nissan, numerosi capitani d’in-dustria ci hanno tuttavia rammentatoche questa rivoluzione avverrà in manie-ra progressiva. Più concretamente, le in-novazioni s’iscriveranno nella continuitàche offrono già ora ad esempio i regola-tori adattivi della velocità.

In un secondo tempo, ciò potrebbeportare ad un’automazione della guidasull’autostrada. Il seguito dipenderà so-

Meno autonomadi quanto detto

prattutto dall’evoluzione legislativa. Ciònon impedirà a Volvo di affidare nel 2017delle auto autonome ad un centinaio diclienti che percorrono dei tragitti selezio-nati a Göteborg. MOH

Ancora un po’ di pazienza per l’autonomia promessa dallaRinspeed Budii.

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7dossier | touringn.3 | 26 marzo 2015

Dei circa 9,2 miliardi di franchidi imposte auto-mobilistiche estradali, solo unterzo viene resti-tuito alla strada.

Il fondo stradale va migliorato A fine febbraio il Consiglio federaleha presentato le pietre angolari diun fondo stradale. Per il TouringClub Svizzero questi parametri sonoinsufficienti, specialmente perquanto riguarda l’aspetto finanzia-rio. Invece, del proposto aumentodel supplemento d’imposta sugli oliminerali, il TCS chiede un aumentodegli introiti stradali vincolati. Que-sta misura dovrebbe bastare adevitare il rincaro di 6 centesimi dellitro di carburante. Considerate leattuali riserve nella cassa stradale, ledifficoltà di realizzare progetti stra-dali, così come la forza del francosvizzero, questo aumento è fuoriluogo.

Comunque i punti chiave presen-tati dal Consiglio federale conten-gono anche qualche miglioramentorispetto al testo posto in consulta-zione: ad esempio, il TCS accogliecon favore l’aggiunta di alcunicompletamenti della rete (trattiLosanna-Morges, autostrada dellaGlatttal) del programma di sviluppostrategico PROSSIF, così come ladecisione di abbinare ogni futuroaumento del supplemento d’impo-sta sugli oli minerali al fabbisognofinanziario effettivo.

Dato che entrambi si occupanodel finanziamento dell’infrastrutturastradale, il TCS chiede che il pro-getto FOSTRA sia trattato assiemeall’iniziativa popolare «Per un equofinanziamento dei trasporti» – dettaanche iniziativa della «Vacca damungere». Analogamente al Fondoper l’infrastruttura ferroviaria (Fin-Fer), il TCS chiede l’inserimento diun articolo specifico nella Costitu-zione federale, in cui sia ancorato ilprincipio dell’adeguamento dell’of-ferta alle reali esigenze della strada.

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arterie economiche della Svizzera. La no-stra rete di strade nazionali è l’infrastrut-tura di trasporto più importante dellaSvizzera. Essa collega persone, merci eaziende, garantendo gran parte dellacompetitività del Paese.

Significativo apporto fiscaleIl buon funzionamento dell’economiadipende dalla mobilità. Ogni anno, sustrada e rotaia vengono percorsi ben piùdi 120 miliardi di chilometri. Di questi,l’80 percento va attribuito alla strada. Edè significativo anche l’apporto fiscale diquesto vettore di trasporto: la strada ver-sa oltre 9 miliardi di franchi annui nellecasse federali (cfr. grafico in alto). Ormaida anni la strada è autosufficiente, con-trariamente alla ferrovia. E dall’attualecassa stradale parte una ridistribuzioneverso la ferrovia. Il principio di causalità,che viene tirato in ballo soltanto quandoconviene, viene accantonato. Infatti, solo un terzo degli oltre nove miliardi di

franchi viene destinato alla manutenzio-ne e all’ampliamento delle strade. Una si-tuazione che non dovrebbe cambiare infuturo. Che il finanziamento delle stradedebba procedere diversamente lo ha ri-conosciuto finalmente anche il Consigliofederale. Con il Fondo per le strade na-zionali e il traffico d’agglomerato (FO-STRA) si dovrebbe ora instituire un con-traltare al fondo per i trasporti pubbliciFAIF. Dovrebbe essere creato un fondo

permanente ancorato nella Costituzione,i cui compiti dovrebbero essere collegatialla rete di strade nazionali.

Fondi drenati Il FOSTRA dovrebbe essere per la stradaquel che il FAIF è per le ferrovie, perlo-meno in teoria. Ma i parametri fissati dalConsiglio federale per il nuovo fondostradale parlano una lingua diversa. «LaConfederazione assicura la realizzazionee la viabilità di una rete di strade nazio-nali», recita il laconico articolo di leggedel FOSTRA. Uno sforzo nettamentemaggiore è stato dedicato dalle autorità,amiche delle ferrovie, all’articolo che co-stituisce il FAIF: «Confederazione e Can-toni vigilano affinché in tutte le regionidel Paese sia proposta un’offerta suffi-cientemente completa di trasporti pub-blici su ferrovia, strada, vie navigabili efunivie. Facendo ciò si tiene conto in modo appropriato del traffico merci fer-roviario».

Per la strada non si fa parola di un’of-ferta che sia sufficiente e men che menoci si preoccupa che la richiesta sia presain considerazione. E c’è di più: in futurol’uso dei fondi dovrà basarsi su una visio-ne d’insieme del traffico, che incorporatutti i mezzi di trasporto, e le alternativeefficaci devono essere preferite a nuoveinfrastrutture. Inoltre, si dovrà conside-rare la situazione delle finanze pubbli-che. Con un articolo costituzionale delgenere si lascia aperta la porta ad un ulte-riore finanziamento dei progetti ferro-viari tramite il fondo stradale. E se le cas-se federali venissero a trovarsi in difficol-tà, potrebbero attingere tranquillamentedal FOSTRA.

Visto come si presenta oggi il FOSTRA,i cambiamenti saranno pochi. Eppure siapriva finalmente la possibilità di pre-sentare i fondi stradali in modo traspa-rente e di districarsi tra i flussi finanziari.Ma ciò non è accaduto. Si continuerà adappropriarsi indebitamente dei soldi del-la strada. E il conto continueranno natu-ralmente a pagarlo gli automobilisti.

Dino Nodari

«Per la strada non si fa parola di un’offerta

che sia sufficiente»

ricerca, protezione ambientale ecc.0,2 mia. fr.

cassa statale generale3,8 mia. fr.

lavori stradali2,8 mia. fr.

9,2mia. fr.

casse cantonali0,5 mia. fr.

FTP/TP (incl. FI)1,9 mia. fr.

Grafico: TCS Visuell, fonte: Dipartimento federale delle finanze (DFF), strada svizzera

Come vengono suddivisi i soldi della strada

touring | dossiern.3 | 26 marzo 2015

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Restiamo in coda ogni giorno…e la situazione non migliora.Ogni anno in Svizzera si segna-lano più di 21000 ore di colon-

ne. In gran parte queste sono dovute al fatto che la rete stradale è già sovracca-rica ed è giunta ai limiti. Calcoli del Tou-ring Club Svizzero indicano che la con-gestione della rete di strade nazionali si aggraverà ulteriormente nel prossimodecennio. Negli ultimi anni il volume deltraffico sulle autostrade è aumentato deldue percento annuo. Se questa crescitadovesse continuare, il risultato sarà terri-ficante.

Attualmente 147 chilometri di auto-strade sono confrontati ad una qualitàdella circolazione scadente o addiritturamolto scadente. Si tratta di tronconi adaltissima frequenza e parzialmente con-gestionati, poiché il volume del traffico èmaggiore della loro capacità. Per il 2025 icalcoli indicano che la rete sarà conge-stionata lungo 417 chilometri. E il futurosulle strade non appare roseo neppure seil traffico dovesse crescere ad un ritmonettamente inferiore.

Arterie intasateGià oggi sulle sezioni attorno alle città diGinevra, Losanna, Basilea, Zurigo, Win-terthur, Lugano e San Gallo, il volume ditraffico supera quotidianamente le capa-cità. A ciò si aggiungono i segmenti attor-no alle agglomerazioni, che sono affettida un forte sovraccarico, specialmentetra Ginevra e Losanna oppure tra Zurigoe Berna, dove il traffico scorre spesso inmodo difficoltoso o è completamentefermo. Gli ultimi calcoli della Confedera-zione quantificavano in quasi 1,5 miliardidi franchi i costi degli ingorghi nel 2005.Ma da allora le ore di colonna sono rad-doppiate, e di conseguenza anche i costi.La disinvoltura con la quale politici e autorità accettano questa situazione è inquietante. Eppure le strade, e soprat-tutto le autostrade, rappresentano le

Colonne malgrado casse piene | Gli automobilisti svizzeri versano allo Stato oltre 9 miliardi all’anno. Con questi soldi si finanziano anche le ferrovie e le casse statali. E questa tendenza dovrebbe restare così anche in futuro.

E gli automobilisti pagano il conto

Che differenza: la situazione del traffico sulla A1 presso Berna, nel 1962 (sopra) e oggi.

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7dossier | touringn.3 | 26 marzo 2015

Dei circa 9,2 miliardi di franchidi imposte auto-mobilistiche estradali, solo unterzo viene resti-tuito alla strada.

Il fondo stradale va migliorato A fine febbraio il Consiglio federaleha presentato le pietre angolari diun fondo stradale. Per il TouringClub Svizzero questi parametri sonoinsufficienti, specialmente perquanto riguarda l’aspetto finanzia-rio. Invece, del proposto aumentodel supplemento d’imposta sugli oliminerali, il TCS chiede un aumentodegli introiti stradali vincolati. Que-sta misura dovrebbe bastare adevitare il rincaro di 6 centesimi dellitro di carburante. Considerate leattuali riserve nella cassa stradale, ledifficoltà di realizzare progetti stra-dali, così come la forza del francosvizzero, questo aumento è fuoriluogo.

Comunque i punti chiave presen-tati dal Consiglio federale conten-gono anche qualche miglioramentorispetto al testo posto in consulta-zione: ad esempio, il TCS accogliecon favore l’aggiunta di alcunicompletamenti della rete (trattiLosanna-Morges, autostrada dellaGlatttal) del programma di sviluppostrategico PROSSIF, così come ladecisione di abbinare ogni futuroaumento del supplemento d’impo-sta sugli oli minerali al fabbisognofinanziario effettivo.

Dato che entrambi si occupanodel finanziamento dell’infrastrutturastradale, il TCS chiede che il pro-getto FOSTRA sia trattato assiemeall’iniziativa popolare «Per un equofinanziamento dei trasporti» – dettaanche iniziativa della «Vacca damungere». Analogamente al Fondoper l’infrastruttura ferroviaria (Fin-Fer), il TCS chiede l’inserimento diun articolo specifico nella Costitu-zione federale, in cui sia ancorato ilprincipio dell’adeguamento dell’of-ferta alle reali esigenze della strada.

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arterie economiche della Svizzera. La no-stra rete di strade nazionali è l’infrastrut-tura di trasporto più importante dellaSvizzera. Essa collega persone, merci eaziende, garantendo gran parte dellacompetitività del Paese.

Significativo apporto fiscaleIl buon funzionamento dell’economiadipende dalla mobilità. Ogni anno, sustrada e rotaia vengono percorsi ben piùdi 120 miliardi di chilometri. Di questi,l’80 percento va attribuito alla strada. Edè significativo anche l’apporto fiscale diquesto vettore di trasporto: la strada ver-sa oltre 9 miliardi di franchi annui nellecasse federali (cfr. grafico in alto). Ormaida anni la strada è autosufficiente, con-trariamente alla ferrovia. E dall’attualecassa stradale parte una ridistribuzioneverso la ferrovia. Il principio di causalità,che viene tirato in ballo soltanto quandoconviene, viene accantonato. Infatti, solo un terzo degli oltre nove miliardi di

franchi viene destinato alla manutenzio-ne e all’ampliamento delle strade. Una si-tuazione che non dovrebbe cambiare infuturo. Che il finanziamento delle stradedebba procedere diversamente lo ha ri-conosciuto finalmente anche il Consigliofederale. Con il Fondo per le strade na-zionali e il traffico d’agglomerato (FO-STRA) si dovrebbe ora instituire un con-traltare al fondo per i trasporti pubbliciFAIF. Dovrebbe essere creato un fondo

permanente ancorato nella Costituzione,i cui compiti dovrebbero essere collegatialla rete di strade nazionali.

Fondi drenati Il FOSTRA dovrebbe essere per la stradaquel che il FAIF è per le ferrovie, perlo-meno in teoria. Ma i parametri fissati dalConsiglio federale per il nuovo fondostradale parlano una lingua diversa. «LaConfederazione assicura la realizzazionee la viabilità di una rete di strade nazio-nali», recita il laconico articolo di leggedel FOSTRA. Uno sforzo nettamentemaggiore è stato dedicato dalle autorità,amiche delle ferrovie, all’articolo che co-stituisce il FAIF: «Confederazione e Can-toni vigilano affinché in tutte le regionidel Paese sia proposta un’offerta suffi-cientemente completa di trasporti pub-blici su ferrovia, strada, vie navigabili efunivie. Facendo ciò si tiene conto in modo appropriato del traffico merci fer-roviario».

Per la strada non si fa parola di un’of-ferta che sia sufficiente e men che menoci si preoccupa che la richiesta sia presain considerazione. E c’è di più: in futurol’uso dei fondi dovrà basarsi su una visio-ne d’insieme del traffico, che incorporatutti i mezzi di trasporto, e le alternativeefficaci devono essere preferite a nuoveinfrastrutture. Inoltre, si dovrà conside-rare la situazione delle finanze pubbli-che. Con un articolo costituzionale delgenere si lascia aperta la porta ad un ulte-riore finanziamento dei progetti ferro-viari tramite il fondo stradale. E se le cas-se federali venissero a trovarsi in difficol-tà, potrebbero attingere tranquillamentedal FOSTRA.

Visto come si presenta oggi il FOSTRA,i cambiamenti saranno pochi. Eppure siapriva finalmente la possibilità di pre-sentare i fondi stradali in modo traspa-rente e di districarsi tra i flussi finanziari.Ma ciò non è accaduto. Si continuerà adappropriarsi indebitamente dei soldi del-la strada. E il conto continueranno natu-ralmente a pagarlo gli automobilisti.

Dino Nodari

«Per la strada non si fa parola di un’offerta

che sia sufficiente»

ricerca, protezione ambientale ecc.0,2 mia. fr.

cassa statale generale3,8 mia. fr.

lavori stradali2,8 mia. fr.

9,2mia. fr.

casse cantonali0,5 mia. fr.

FTP/TP (incl. FI)1,9 mia. fr.

Grafico: TCS Visuell, fonte: Dipartimento federale delle finanze (DFF), strada svizzera

Come vengono suddivisi i soldi della strada

Page 8: Touring 3 / 2015 italiano

9dossier | touringn.3 | 26 marzo 2015

Quando è stata l’ultima volta che si è arrabbiata in coda?Katrin Schneeberger: È passato già tantotempo dall’ultima volta, dato che noncircolo regolarmente in auto.

Per molti altri utenti invece è unascocciatura quotidiana. Secondol’Ustra, come evolverà la situazionedelle code sulle strade nazionali?Dal 1990 l’intensità del traffico è raddop-piata e ciò comporta un enorme caricosulla rete delle strade nazionali. Già oggisi formano quotidianamente 185 chilo-metri di code per un totale che va da duea quattro ore. La nostra previsione attua-le è dunque che entro il 2030 la rete dellestrade nazionali sarà sovraccaricata rego-larmente su addirittura 490 chilometri.

Quali misure pianifica l’Ustra per migliorare la situazione?Stiamo provando diversi espedienti co-me ad esempio un nuovo utilizzo dellacorsia di emergenza, il divieto di sorpas-so per i camion e limiti di velocità sia fissiche dinamici. E anche i progetti di am-pliamento sono indispensabili.

Parliamo di finanziamento delle strade. Gli automobilisti fanno già la loro parte pagando ogni anno circa1200 franchi in imposte e contributi.Adesso dovrebbero pagare ancora sei centesimi in più per il carburante, nonostante che la strada in sé copra le spese. Imposte e contributi sono necessari perfinanziare l’infrastruttura dei trasporti.Senza un’infrastruttura dei trasporti fun-zionante non serve nemmeno l’auto. Unaumento di sei centesimi il litro è neces-sario per colmare l’ammanco di fondi che si sta delineando. Stando ai nostricalcoli, ogni anno a partire dal 2018/2019mancheranno 1,3 miliardi di franchi. Perun’economia domestica media con al-meno un veicolo l’onere fiscale aumentadi circa sette franchi il mese – un incre-mento moderato.

Nel 2013 sulle strade svizzere sonocircolate 70 000 auto in più rispetto al 2012. Più veicoli significano più soldi nelle casse delle strade.Per quanto riguarda il consumo di carbu-rante, le automobili sono diventate più

efficienti di un tempo. Per alcuni anniquesto effetto è stato compensato dallaprestazione in costante aumento. Ora leauto – per fortuna – sono diventate cosìefficienti che, nonostante l’aumento delnumero di veicoli, le entrate derivantidall’imposta sugli oli minerali e dal sup-plemento fiscale sugli oli minerali dimi-nuiscono. Inoltre da tempo esse non so-no state adattate al carovita. In questomodo dal 1974 il supplemento fiscale sugli oli minerali è rimasto fissato a 30centesimi.

Il pianificato Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato(FOSTRA) deve essere trattato in modo analogo al progetto di Finanziamento e ampliamentodell’infrastruttura ferroviaria (FAIF).Ma già il testo dell’articolo è diverso.L’analogia si riferisce al fatto che sia i bi-nari che la strada dovrebbero ottenere unfondo a tempo indeterminato ancoratoalla Costituzione, che garantisca il suo finanziamento. È chiaro che la concretaorganizzazione deve essere adattata agliutenti della strada.

Nonostante il FAIF, grazie al FOSTRAdovrebbero essere finanziati ad esempio anche progetti relativi alle S-Bahn. Lo ritiene giusto?Dal FOSTRA vengono finanziati tra l’al-tro i tram, oltre ad altri mezzi pubblici ditrasporto che si muovono su strada, adesempio i bus. I progetti re lativi alle S-Bahn non vengono pagati dal FOSTRA,bensì dal Fondo per l’infrastruttura fer-roviaria (FInFer). Per quanto riguarda lasua domanda: lo ritengo as solutamenteadeguato. Anche la strada approfitta delfatto di avere una rete di mezzi pubblicidi trasporto funzionante, perché a pro-vocare lunghe code sono più i trasportilocali e regionali e meno quelli sovrare-gionali.

Si sta pensando al Mobility Pricing.Deve servire a controllare il trafficoper ridurre le code o per un ulteriorefinanziamento dei trasporti?All’Ustra abbiamo ricevuto il compito dielaborare un rapporto entro fine anno. Sutale base si terrà poi una discussione pub-blica sugli obiettivi del Mobility Pricing.

In ogni caso gli automobilisti verrannoancora chiamati alla cassa.I trasporti non devono subire un rincaro,bensì devono essere finanziati in mododiverso. Circolare in automobile e anchein treno deve costare di più nei momentidi punta, per poter evitare così un sovrac-carico del traffico. Se fossimo tutti piùflessibili nella mobilità e se potessimo di-stribuire meglio il traffico lavorativo sul-le 24 ore, non si sarebbe così sotto pres-sione con il tempo per l’ampliamentodella rete stradale nazionale.

Intervista: Juliane LutzE

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Katrin Schnee -berger, dal 2012 èvicedirettricedell’Ustra e capodella divisione Affari della dire-zione. Forte deldottorato di ricer-ca in geografiaeconomica e svi-luppo, in prece-denza ha lavoratocome segretariagenerale della Di-rezione dei lavoripubblici, dei tra-sporti e dell’ener-gia della città diBerna.

Progetti d’ampliamento vitali

Intervista | Katrin Schneeberger, vicedirettrice dell’Ufficio federale delle strade (Ustra),si esprime in merito all’evoluzione delle code e al finanziamento delle strade.

«Circolare in auto e in treno dovrebbe

essere più caro nelleore di punta»

touring | dossiern.3 | 26 marzo 2015

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La Svizzera fa la bella vita grazie agliautomobilisti. Questi ultimi versa-no allo Stato circa nove miliardi

l’anno. Una somma astratta. Ma quel chesignifica in concreto per ogni cittadino loindica un calcolo del TCS. Per una voltasono stati considerati solo i soldi che fini-scono direttamente nelle casse statalisottoforma di tasse e imposte. Il risultatoè sorprendente.

4681 franchi il primo annoL’automobilista svizzero medio versa1209 fr. all’anno nelle casse dello Stato(vedi grafico). Ma, nell’anno dell’acqui-sto di un’automobile nuova l’esborso èaddirittura di 4681 fr. Ma come si giungea questa somma che a prima vista hadell’incredibile? Per calcolarla sono statianalizzati i dati dell’automobile più ven-duta in Svizzera, una VW Golf 1.4 TSI. Sitratta di un veicolo di efficienza energe-tica di categoria A, del costo di circa 35 mi-la franchi. Come base di calcolo sono statiadottati i valori medi svizzeri, ossia unapercorrenza annua di 15000 km. Sullafattura pesano: tasse di circolazione, tasse di bollo, imposta sugli autoveicoli,contrassegno autostradale e benzina, ol-tre all’imposta sul valore aggiunto al mo-mento dell’acquisto e delle riparazioni. Ilprimo anno, perciò, vanno aggiunti quasi4700 fr. di Iva e imposta sugli autoveicolipagati sul prezzo d’acquisto.

Fanno la parte del leone le imposte e letasse sulla benzina e sul diesel. Più dellametà del prezzo del carburante alla pom-pa finisce direttamente allo Stato. Oltre-tutto, il nostro esempio si basa su para-metri convenienti. Infatti, il calcolo è stato eseguito considerando il prezzo piùbasso toccato dalla benzina, che a metàfebbraio costava 1.37 fr. Perciò, per chipercorre più di 15000 chilometri o fa ilpieno ad un prezzo maggiore, versa alloStato ancora più soldi. Al secondo posto

delle voci più importanti della fattura si piazzano le imposte di circolazione. Inquesto campo ci sono grosse differenzetra cantone e cantone per lo stesso veico-lo che abbiamo preso a riferimento. Men-tre nel Canton Giura per la VW Golf si pagano 582 franchi all’anno, nel CantonZurigo un conducente della medesimavettura paga 44 franchi, mentre in alcuniCantoni non paga addirittura l’impostadi circolazione per i primi mesi.

Dino Nodari

L’automobilistamedio versa ognianno allo Stato1209 franchi.

Musica per le casse dello Stato

Imposte di circolazione e imposte sugli autoveicoli, IVA e benzina: ogni anno un automobilista versa mediamente 1200 franchi nelle sole casse statali.

Come si può risparmiare

L’esperto del TCS Heinz Ehrat ha calco-lato quanti soldi vengono versati alloStato dagli automobilisti. «Se si fanno lecose per bene, si risparmia», aggiunge.Ecco qualche consiglio:◾ Comprare a buon mercato: chi ac-quista a prezzo conveniente una vetturaaffidabile e la guida per molto tempo,può risparmiare molto denaro, perchél’immatricolazione dell’auto costituisceuna grossa fetta dei costi. Tuttavia, ilbasso prezzo non è sempre un fattorepositivo. Per questo motivo, l’espertoraccomanda di sottoporre le auto usateal test occasione del TCS.◾ Assicurazione: vale la pena richiede-re e confrontare dei preventivi.

◾ Manutenzione: chi esegue regolar-mente la manutenzione della propriaauto risparmia sul lungo periodo.◾ Imposte di circolazione: in alcuniCantoni, i veicoli con etichetta energeti-ca di categoria A, e a volte B, paganomeno imposte di circolazione.◾ Gomme: circolare con pneumatici di piccole dimensioni a bassa resistenzaal rotolamento fa risparmiare. Comprarequelli consigliati dal TCS. È anche im-portante che le gomme siano sempregonfie al punto giusto. Chi guida controppo poca aria consuma più benzinadel necessario e danneggia le gomme.Una pressione maggiore di 0,5–1 barmigliora la tenuta di strada, seppurriducendo tendenzialmente il comfort.◾ Eco-Drive: chi circola correttamente,può risparmiare fino al 15% di carburan-te. Eco-Drive significa anticipare la

marcia più alta, accelerare gradualmen-te e scalare le marce più tardi. Viaggiarecon la marcia più alta possibile ai regimipiù bassi. Nei corsi Eco-Drive del TCS si impara a guidare in modo efficiente,sicuro e parsimonioso.◾ Portaoggetti sul tetto: i portabagaglisull’auto sono un’ottima cosa. Ma sidovrebbero smontare nel caso di man-cato uso. A causa dell’elevata resistenzaall’aria, i portabagagli diventano solodei grandi «bevitori» se li si porta in girosenza usarli. Evitare di caricare bagaglisuperflui sui veicoli, perché più sonoleggeri meno carburante consumano.◾ Viaggiatori frequenti: per gli espertiè chiaro: più il veicolo viaggia più perdevalore e più bisogna sborsare per servizie manutenzione. Perciò, prima di intra-prendere un viaggio pensare se è davve-ro indispensabile farlo in automobile.

l’espertoTCS

Heinz Ehrat

Consulenzamobilità

Grafico: TCS Visuell, fonte: TCS MoBe

Tasse di circolazione: 17% (210 franchi)

Cosa versa l’automobilista allo Stato

Tasse di bollo per assicurazione:4% (43 franchi)

Contrassegnoautostradale: 3% (40 franchi)

Imposta sul valore aggiunto perpneumatici, servizi, riparazioni ealtre spese: 12% (139 franchi)

Imposte e tassesulla benzina: 64% (777 franchi)

1209 franchi

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9dossier | touringn.3 | 26 marzo 2015

Quando è stata l’ultima volta che si è arrabbiata in coda?Katrin Schneeberger: È passato già tantotempo dall’ultima volta, dato che noncircolo regolarmente in auto.

Per molti altri utenti invece è unascocciatura quotidiana. Secondol’Ustra, come evolverà la situazionedelle code sulle strade nazionali?Dal 1990 l’intensità del traffico è raddop-piata e ciò comporta un enorme caricosulla rete delle strade nazionali. Già oggisi formano quotidianamente 185 chilo-metri di code per un totale che va da duea quattro ore. La nostra previsione attua-le è dunque che entro il 2030 la rete dellestrade nazionali sarà sovraccaricata rego-larmente su addirittura 490 chilometri.

Quali misure pianifica l’Ustra per migliorare la situazione?Stiamo provando diversi espedienti co-me ad esempio un nuovo utilizzo dellacorsia di emergenza, il divieto di sorpas-so per i camion e limiti di velocità sia fissiche dinamici. E anche i progetti di am-pliamento sono indispensabili.

Parliamo di finanziamento delle strade. Gli automobilisti fanno già la loro parte pagando ogni anno circa1200 franchi in imposte e contributi.Adesso dovrebbero pagare ancora sei centesimi in più per il carburante, nonostante che la strada in sé copra le spese. Imposte e contributi sono necessari perfinanziare l’infrastruttura dei trasporti.Senza un’infrastruttura dei trasporti fun-zionante non serve nemmeno l’auto. Unaumento di sei centesimi il litro è neces-sario per colmare l’ammanco di fondi che si sta delineando. Stando ai nostricalcoli, ogni anno a partire dal 2018/2019mancheranno 1,3 miliardi di franchi. Perun’economia domestica media con al-meno un veicolo l’onere fiscale aumentadi circa sette franchi il mese – un incre-mento moderato.

Nel 2013 sulle strade svizzere sonocircolate 70 000 auto in più rispetto al 2012. Più veicoli significano più soldi nelle casse delle strade.Per quanto riguarda il consumo di carbu-rante, le automobili sono diventate più

efficienti di un tempo. Per alcuni anniquesto effetto è stato compensato dallaprestazione in costante aumento. Ora leauto – per fortuna – sono diventate cosìefficienti che, nonostante l’aumento delnumero di veicoli, le entrate derivantidall’imposta sugli oli minerali e dal sup-plemento fiscale sugli oli minerali dimi-nuiscono. Inoltre da tempo esse non so-no state adattate al carovita. In questomodo dal 1974 il supplemento fiscale sugli oli minerali è rimasto fissato a 30centesimi.

Il pianificato Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato(FOSTRA) deve essere trattato in modo analogo al progetto di Finanziamento e ampliamentodell’infrastruttura ferroviaria (FAIF).Ma già il testo dell’articolo è diverso.L’analogia si riferisce al fatto che sia i bi-nari che la strada dovrebbero ottenere unfondo a tempo indeterminato ancoratoalla Costituzione, che garantisca il suo finanziamento. È chiaro che la concretaorganizzazione deve essere adattata agliutenti della strada.

Nonostante il FAIF, grazie al FOSTRAdovrebbero essere finanziati ad esempio anche progetti relativi alle S-Bahn. Lo ritiene giusto?Dal FOSTRA vengono finanziati tra l’al-tro i tram, oltre ad altri mezzi pubblici ditrasporto che si muovono su strada, adesempio i bus. I progetti re lativi alle S-Bahn non vengono pagati dal FOSTRA,bensì dal Fondo per l’infrastruttura fer-roviaria (FInFer). Per quanto riguarda lasua domanda: lo ritengo as solutamenteadeguato. Anche la strada approfitta delfatto di avere una rete di mezzi pubblicidi trasporto funzionante, perché a pro-vocare lunghe code sono più i trasportilocali e regionali e meno quelli sovrare-gionali.

Si sta pensando al Mobility Pricing.Deve servire a controllare il trafficoper ridurre le code o per un ulteriorefinanziamento dei trasporti?All’Ustra abbiamo ricevuto il compito dielaborare un rapporto entro fine anno. Sutale base si terrà poi una discussione pub-blica sugli obiettivi del Mobility Pricing.

In ogni caso gli automobilisti verrannoancora chiamati alla cassa.I trasporti non devono subire un rincaro,bensì devono essere finanziati in mododiverso. Circolare in automobile e anchein treno deve costare di più nei momentidi punta, per poter evitare così un sovrac-carico del traffico. Se fossimo tutti piùflessibili nella mobilità e se potessimo di-stribuire meglio il traffico lavorativo sul-le 24 ore, non si sarebbe così sotto pres-sione con il tempo per l’ampliamentodella rete stradale nazionale.

Intervista: Juliane Lutz

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Katrin Schnee -berger, dal 2012 èvicedirettricedell’Ustra e capodella divisione Affari della dire-zione. Forte deldottorato di ricer-ca in geografiaeconomica e svi-luppo, in prece-denza ha lavoratocome segretariagenerale della Di-rezione dei lavoripubblici, dei tra-sporti e dell’ener-gia della città diBerna.

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Intervista | Katrin Schneeberger, vicedirettrice dell’Ufficio federale delle strade (Ustra),si esprime in merito all’evoluzione delle code e al finanziamento delle strade.

«Circolare in auto e in treno dovrebbe

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11società e mobilità | touringn.3 | 26 marzo 2015

fico stradale. Sono quindi in particolareabituati ad incrociare oppure ad esseresuperati da autovetture e motocicli cheviaggiano sulla strada. Sono altresì adu-si al fatto che su prati e campi transitanotrattori.

Al contrario, per questi animali èinvece inusuale l’essere sorpassati daun’automobile che viaggia su un prato.Il conducente si è comportato in modoerrato, perché prima di sorpassareavrebbe quindi dovuto attendere unsegnale dal cocchiere. Non avendolofatto, ha superato il limite di rischioammissibile e violato l’obbligo di dili-genza che gli incombeva.

Quando il cavallo scappa a causa delle auto

Gli animali sono imprevedibili,quindi soprattutto nel traffico ènecessario prestarvi particolare

attenzione. In zona agricola, ma anchenegli abitati, s’incontrano con frequen-za ora crescente carri e carrozze trainateda cavalli. Di fronte ad eventi improv-visi spesso i cavalli cercano rifugio nellafuga o possono imbizzarrirsi. È quanto èsuccesso qualche tempo fa nella regionedi Sargans.

Un cocchiere con la sua carrozza sitrovava in viaggio su una strada di cam-pagna, quando da tergo si è avvicinataun’automobile. Senza attendere il segnale del cocchiere, l’automobilista

ha superato l’attacco ad una velocità di10 km/h passando sul pascolo adiacentealla distanza di circa 7 metri. I cavalli sisono spaventati e hanno preso la fuga. Il cocchiere è caduto da cassetta feren-dosi una spalla.

In una recente sentenza, il Tribunalefederale ha sancito che il conducentedell’automobile era stato punito corret-tamente per lesioni colpose e ha confer-mato la pena pecuniaria condizionaleinflittagli di 10 aliquote giornaliere da50 franchi.

La corte si è tra l’altro basata su unaperizia che affermava che i cavalli siadattano relativamente in fretta al traf-

il con sulente

Urs-Peter Inderbitzin

La scena ha sconvolto il mondo. Ainizio febbraio un aereo di linea haurtato un ponte a Taipei per poi

schiantarsi in un fiume. Il video, reso poipubblico, era stato fatto da una camerainstallata sul cruscotto di un automobili-sta taiwanese nelle vicinanze.

Le immagini spettacolari hanno fattoaumentare la domanda delle cosiddettedash cam anche in Svizzera. «Dopo unevento così straordinario la richiesta di questi apparecchi è raddoppiata», af-ferma Marc Schwarz, titolare del sito internet www.dashcam.ch. Altrimenti la domanda rimane stabile. Lo rivela unsondaggio di «Touring» presso sei riven-

ditori di elettronica. La filiale Migros Me-lectronics ad esempio ha solo un unicomodello in offerta. Per le dash cam si trat-ta di una nicchia di mercato, spiegano inegozianti. Anche la polizia cantonale diBasilea, Berna, Ginevra, Zurigo e San Gal-lo ha confermato che in Svizzera le dashcam non sono così diffuse.

Per contro, possono rivelarsi molto uti-li nel caso di un incidente in cui si vuoleprovare la propria innocenza. «In generela gente compra una telecamera per l’au-to solo dopo essere stati coinvolti in unincidente in cui non si è potuta chiariredefinitivamente la questione della colpe-volezza», afferma ancora il proprietario

L’incidente aereoaccaduto a Taipei,è stato filmato da una dash camda un veicolo.

YouTube

Telecamere in auto permesse

Dash cam | Filmare con le telecamere installate nelle autovetture è legale. Tuttavia dipende poi da cosa succede con il materiale da ripresa.

di www.dashcam.ch Marc Schwarz. Mol-ti hanno ancora la sensazione che la lega-lità della dash cam non sia ancora statastabilita.

Protezione dati«Di regola le riprese con le dash cam al-l’insaputa della persona filmata sonoproblematiche dal punto di vista dellaprotezione dei dati», afferma Silvia Böhlen dell’Ufficio federale per la prote-zione dei dati e della trasparenza. Inoltrele telecamere filmano per un lungo arcodi tempo, di conseguenza è inevitabileche riprendono anche persone che nonhanno nulla a che vedere con un evento.«Filmare queste persone risulta esseresproporzionato», specifica Böhlen. Tut-tavia potrebbe essere giustificato in de-terminate condizioni, ad esempio se è inrelazione ad un evento, come appuntonel caso di un incidente. Sull’autorizza-zione a presentare questi filmati comemateriale di prova decide poi il giudice. Ilmagistrato verifica se c’è un interesse su-periore che giustifichi l’utilizzo di questeimmagini.

«Si può filmare. Le dash cam sono consentite giuridicamente», sostiene Vi-to Roberto, professore di diritto all’Uni-versità di San Gallo. Per quanto riguardal’utilizzo del materiale, dipende. Natu-ralmente non è permesso filmare adesempio persone riconoscibili in situa-zioni imbarazzanti e poi rendere pub-blico il video. Juliane Lutz

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fico stradale. Sono quindi in particolareabituati ad incrociare oppure ad esseresuperati da autovetture e motocicli cheviaggiano sulla strada. Sono altresì adu-si al fatto che su prati e campi transitanotrattori.

Al contrario, per questi animali èinvece inusuale l’essere sorpassati daun’automobile che viaggia su un prato.Il conducente si è comportato in modoerrato, perché prima di sorpassareavrebbe quindi dovuto attendere unsegnale dal cocchiere. Non avendolofatto, ha superato il limite di rischioammissibile e violato l’obbligo di dili-genza che gli incombeva.

Quando il cavallo scappa a causa delle auto

Gli animali sono imprevedibili,quindi soprattutto nel traffico ènecessario prestarvi particolare

attenzione. In zona agricola, ma anchenegli abitati, s’incontrano con frequen-za ora crescente carri e carrozze trainateda cavalli. Di fronte ad eventi improv-visi spesso i cavalli cercano rifugio nellafuga o possono imbizzarrirsi. È quanto èsuccesso qualche tempo fa nella regionedi Sargans.

Un cocchiere con la sua carrozza sitrovava in viaggio su una strada di cam-pagna, quando da tergo si è avvicinataun’automobile. Senza attendere il segnale del cocchiere, l’automobilista

ha superato l’attacco ad una velocità di10 km/h passando sul pascolo adiacentealla distanza di circa 7 metri. I cavalli sisono spaventati e hanno preso la fuga. Il cocchiere è caduto da cassetta feren-dosi una spalla.

In una recente sentenza, il Tribunalefederale ha sancito che il conducentedell’automobile era stato punito corret-tamente per lesioni colpose e ha confer-mato la pena pecuniaria condizionaleinflittagli di 10 aliquote giornaliere da50 franchi.

La corte si è tra l’altro basata su unaperizia che affermava che i cavalli siadattano relativamente in fretta al traf-

il con sulente

Urs-Peter Inderbitzin

La scena ha sconvolto il mondo. Ainizio febbraio un aereo di linea haurtato un ponte a Taipei per poi

schiantarsi in un fiume. Il video, reso poipubblico, era stato fatto da una camerainstallata sul cruscotto di un automobili-sta taiwanese nelle vicinanze.

Le immagini spettacolari hanno fattoaumentare la domanda delle cosiddettedash cam anche in Svizzera. «Dopo unevento così straordinario la richiesta di questi apparecchi è raddoppiata», af-ferma Marc Schwarz, titolare del sito internet www.dashcam.ch. Altrimenti la domanda rimane stabile. Lo rivela unsondaggio di «Touring» presso sei riven-

ditori di elettronica. La filiale Migros Me-lectronics ad esempio ha solo un unicomodello in offerta. Per le dash cam si trat-ta di una nicchia di mercato, spiegano inegozianti. Anche la polizia cantonale diBasilea, Berna, Ginevra, Zurigo e San Gal-lo ha confermato che in Svizzera le dashcam non sono così diffuse.

Per contro, possono rivelarsi molto uti-li nel caso di un incidente in cui si vuoleprovare la propria innocenza. «In generela gente compra una telecamera per l’au-to solo dopo essere stati coinvolti in unincidente in cui non si è potuta chiariredefinitivamente la questione della colpe-volezza», afferma ancora il proprietario

L’incidente aereoaccaduto a Taipei,è stato filmato da una dash camda un veicolo.

YouTube

Telecamere in auto permesse

Dash cam | Filmare con le telecamere installate nelle autovetture è legale. Tuttavia dipende poi da cosa succede con il materiale da ripresa.

di www.dashcam.ch Marc Schwarz. Mol-ti hanno ancora la sensazione che la lega-lità della dash cam non sia ancora statastabilita.

Protezione dati«Di regola le riprese con le dash cam al-l’insaputa della persona filmata sonoproblematiche dal punto di vista dellaprotezione dei dati», afferma Silvia Böhlen dell’Ufficio federale per la prote-zione dei dati e della trasparenza. Inoltrele telecamere filmano per un lungo arcodi tempo, di conseguenza è inevitabileche riprendono anche persone che nonhanno nulla a che vedere con un evento.«Filmare queste persone risulta esseresproporzionato», specifica Böhlen. Tut-tavia potrebbe essere giustificato in de-terminate condizioni, ad esempio se è inrelazione ad un evento, come appuntonel caso di un incidente. Sull’autorizza-zione a presentare questi filmati comemateriale di prova decide poi il giudice. Ilmagistrato verifica se c’è un interesse su-periore che giustifichi l’utilizzo di questeimmagini.

«Si può filmare. Le dash cam sono consentite giuridicamente», sostiene Vi-to Roberto, professore di diritto all’Uni-versità di San Gallo. Per quanto riguardal’utilizzo del materiale, dipende. Natu-ralmente non è permesso filmare adesempio persone riconoscibili in situa-zioni imbarazzanti e poi rendere pub-blico il video. Juliane Lutz

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13società e mobilità | touringn.3 | 26 marzo 2015

Il 25 marzo a Le Mont-sur-Lausannenel Canton Vaud si è prodotto un grave incidente: ma per fortuna sitrattava solo di una messa in scena enessuno ha subito danni. Il crash-testera organizzato dal TCS e da alcunipartner.

Perché il TCS ha voluto inscenare un incidente?Roman Angermann: Con questo test dicollisione abbiamo dimostrato i costidelle conseguenze di un incidente, chesussistono se si utilizzano male o non siutilizzano affatto i sistemi di sicurezzapassiva (cinture di sicurezza, poggiate-sta, airbag ecc., ndr.). Secondo i nostririsultati, le conseguenze degli incidentistradali possono comportare costi sti-mati mediamente attorno ai 150000franchi – a partire dalle squadre di soc-corso fino alla riabilitazione, ai costisociali e al reinserimento dell’ambientedi lavoro. Oltre a ciò, volevamo dimo-strare quanto sia importante l’interacatena dei soccorsi, che negli ultimidecenni è stata perfezionata. Il fattoche oggi in Svizzera abbiamo netta-mente meno vittime di incidenti stradalirispetto all’inizio degli anni 70, è daricondurre anche alla catena dei soc-corsi.

I costi elevati l’hanno sorpresa? No, ne eravamo molto consapevoli.Tuttavia, non eravamo sicuri che lofossero anche i normali utenti dellastrada. Perciò abbiamo volutodimostrare questi costi elevaticon uno speciale crash-test.

Quali lezioni si è potuto trarreda questa prova?La cintura di sicurezza è an-cora il salvagente numero 1.Cosa succede se non si èallacciati correttamente lodimostra la donna «morta»

nel nostro incidente simulato. Anche lamiglior cintura di sicurezza non serve aniente se la persona non l’allaccia cor-rettamente o non l’ha messa del tutto.Specialmente in caso di tamponamen-to, ma naturalmente anche negli urtifrontali, la giusta posizione dei poggia-testa è decisiva per evitare lesioni alcranio e alla colonna vertebrale. Assie-me al pretensionatore e al riduttore diforza, l’airbag rappresenta il principalecompletamento della cintura di sicu-rezza. Ma non la sostituisce!

Polizia, pompieri, Rega e TCS eranopresenti durante il crash-test. L’organizzazione era complicata?L’organizzazione era eccellente. Ciconoscevamo già dal gruppo di lavoroper gli opuscoli, finanziato dal Fondo di sicurezza stradale, che si riuniscecinque o sei volte all’anno. Tutti i parte-cipanti erano dei perfetti professionisti.Potevamo contare uno sull’altro.

Quali sono i fattori d’importanza cruciale nella fase di soccorso?Chiaramente il fattore tempo: prima siavvia la catena di soccorso, più altesono le chance di ridurre al minimo leconseguenze dell’incidente. Consiglia-mo l’uso dell’applicazione «echo 112»,disponibile per smartphone Apple eAndroid. Naturalmente la condizione èche ci sia una vittima dell’incidenteancora cosciente e che abbia l’app

installata sul suo telefonino. In que-sto modo i soccorritori possonolocalizzare immediatamente levittime. Le procedure di salva-taggio vengono velocizzate ulte-

riormente – specie se lepersone sono intrappolatenel veicolo – grazie allascheda di soccorso del-

l’autovettura (si veda il linkqui sotto, ndr.).

Intervista: Dino Nodari

«La cintura di sicurezza è il salvagente numero 1»

Info TouringAltre informazioni in internet direttamente su: www.scheda-di-soccorso.ch

Roman Angermann è specialista di sicurezza

stradale al TCS, ha organiz-zato assieme ai partner il crash test di Losanna.

Pompieri: 3000 franchi per intervento

Rega: 3000 franchi. LaRega costa 200franchi al minuto.Di cui 87 franchivengono pagatidall’assicurazione,il resto dai sostenitori.

TCS:400 franchi (per i soci gratuito)

Costi generali:150000 franchi(media per tutti icosti di salvatag-gio, riabilitazione,e invalidità)

Ambulanza: 556 franchi a persona

Medico urgentista:500 franchi per intervento

Polizia, ministeropubblico, pulizia:5360 franchi per intervento

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touring | società e mobilitàn.3 | 26 marzo 2015

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Un incidente può succedere in un attimo. Una piccola disattenzione basta ed è scontro. I costi, che ne derivano, risultano spesso essere elevati. Quanto costano inmedia polizia, ambulanza e pompieri lo scopriamo ora in un incidente simulato.

Quanto costa un incidente

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13società e mobilità | touringn.3 | 26 marzo 2015

Il 25 marzo a Le Mont-sur-Lausannenel Canton Vaud si è prodotto un grave incidente: ma per fortuna sitrattava solo di una messa in scena enessuno ha subito danni. Il crash-testera organizzato dal TCS e da alcunipartner.

Perché il TCS ha voluto inscenare un incidente?Roman Angermann: Con questo test dicollisione abbiamo dimostrato i costidelle conseguenze di un incidente, chesussistono se si utilizzano male o non siutilizzano affatto i sistemi di sicurezzapassiva (cinture di sicurezza, poggiate-sta, airbag ecc., ndr.). Secondo i nostririsultati, le conseguenze degli incidentistradali possono comportare costi sti-mati mediamente attorno ai 150000franchi – a partire dalle squadre di soc-corso fino alla riabilitazione, ai costisociali e al reinserimento dell’ambientedi lavoro. Oltre a ciò, volevamo dimo-strare quanto sia importante l’interacatena dei soccorsi, che negli ultimidecenni è stata perfezionata. Il fattoche oggi in Svizzera abbiamo netta-mente meno vittime di incidenti stradalirispetto all’inizio degli anni 70, è daricondurre anche alla catena dei soc-corsi.

I costi elevati l’hanno sorpresa? No, ne eravamo molto consapevoli.Tuttavia, non eravamo sicuri che lofossero anche i normali utenti dellastrada. Perciò abbiamo volutodimostrare questi costi elevaticon uno speciale crash-test.

Quali lezioni si è potuto trarreda questa prova?La cintura di sicurezza è an-cora il salvagente numero 1.Cosa succede se non si èallacciati correttamente lodimostra la donna «morta»

nel nostro incidente simulato. Anche lamiglior cintura di sicurezza non serve aniente se la persona non l’allaccia cor-rettamente o non l’ha messa del tutto.Specialmente in caso di tamponamen-to, ma naturalmente anche negli urtifrontali, la giusta posizione dei poggia-testa è decisiva per evitare lesioni alcranio e alla colonna vertebrale. Assie-me al pretensionatore e al riduttore diforza, l’airbag rappresenta il principalecompletamento della cintura di sicu-rezza. Ma non la sostituisce!

Polizia, pompieri, Rega e TCS eranopresenti durante il crash-test. L’organizzazione era complicata?L’organizzazione era eccellente. Ciconoscevamo già dal gruppo di lavoroper gli opuscoli, finanziato dal Fondo di sicurezza stradale, che si riuniscecinque o sei volte all’anno. Tutti i parte-cipanti erano dei perfetti professionisti.Potevamo contare uno sull’altro.

Quali sono i fattori d’importanza cruciale nella fase di soccorso?Chiaramente il fattore tempo: prima siavvia la catena di soccorso, più altesono le chance di ridurre al minimo leconseguenze dell’incidente. Consiglia-mo l’uso dell’applicazione «echo 112»,disponibile per smartphone Apple eAndroid. Naturalmente la condizione èche ci sia una vittima dell’incidenteancora cosciente e che abbia l’app

installata sul suo telefonino. In que-sto modo i soccorritori possonolocalizzare immediatamente levittime. Le procedure di salva-taggio vengono velocizzate ulte-

riormente – specie se lepersone sono intrappolatenel veicolo – grazie allascheda di soccorso del-

l’autovettura (si veda il linkqui sotto, ndr.).

Intervista: Dino Nodari

«La cintura di sicurezza è il salvagente numero 1»

Info TouringAltre informazioni in internet direttamente su: www.scheda-di-soccorso.ch

Roman Angermann è specialista di sicurezza

stradale al TCS, ha organiz-zato assieme ai partner il crash test di Losanna.

Pompieri: 3000 franchi per intervento

Rega: 3000 franchi. LaRega costa 200franchi al minuto.Di cui 87 franchivengono pagatidall’assicurazione,il resto dai sostenitori.

TCS:400 franchi (per i soci gratuito)

Costi generali:150000 franchi(media per tutti icosti di salvatag-gio, riabilitazione,e invalidità)

Ambulanza: 556 franchi a persona

Medico urgentista:500 franchi per intervento

Polizia, ministeropubblico, pulizia:5360 franchi per intervento

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con limiti orari, con le barriere e con i di-stributori automatici di biglietti: «Standoall’Ufficio federale delle strade sui par-cheggi per disabili si può sostare in modoillimitato, ma però possono essere a pa-gamento e dunque, alla fin dei conti, so-no utilizzabili solo temporaneamente».

Querele in aumentoIl direttore di Cerebral, la Fondazionesvizzera per il bambino affetto da paralisicerebrale, Michael Harr, constata che neiblog in internet e su Facebook, nelleemail e anche via telefono sono sempredi più le persone con andicap e i loro as-sistenti che si lamentano per i parcheggiper disabili sempre occupati. Per questola fondazione ha in programma una cam-pagna «Disabili nel traffico» con l’indica-zione che la mobilità e la sicurezza sonomolto importanti per la qualità di vita deidisabili. Kurt Venner

perché è libero, può essere un comporta-mento di poca importanza per chi non èdisabile, è invece un grande problemaper chi lo è.

Costretto sulla sedia a rotelle, UrsSchnyder di Procap, un’organizzazionedi autoaiuto per persone con andicap, afferma a «Touring»: «Persone che par-cheggiano in modo sbagliato si trovanosoprattutto negli orari di punta, ad esem-pio nei centri commerciali». «A volte iparcheggi per disabili, sono usati comesuperficie di carico e scarico o addiritturadi deposito». Ancora recentementeSchnyder ha visto che tre parcheggi perdisabili di un centro commerciale eranooccupati: «Uno con una tenda promozio-nale, uno da un portabici e l’altro da unfurgoncino».

Spesso quando lo spazio è scarso, co-me nel caso dei cantieri edili, il primo aessere sacrificato è il parcheggio per disa-bili. «L’argomento dei molti parcheggiche rimangono liberi è usato spesso», af-ferma Schnyder. E quando il traffico nonè intenso, corrisponde addirittura al ve-ro: «Ma il numero dei parcheggi per disa-bili liberi deve essere adattato agli oraridi punta». Urs Schnyder inoltre indivi-dua dei problemi anche con i parcheggi

Daniela Moser,rappresentantedegli interessidella Federazionesvizzera dei ciechi e deboli di vista (SBV), è quasi comple-tamente cieca.

«I veicoli elettrici costituiscono spessoper i ciechi un gran pericolo»

Come si devono comportare gli utenti della strada con le persone ipovedenti?Daniela Moser: Spesso mi capita che gliautomobilisti vogliano comunicare conme con i gesti della mano, ad esempioai passaggi pedonali. Ma a causa delmio difetto di vista non posso vederequesti loro gesti e dunque sulla strada sicrea un grosso malinteso. Per me e pergli altri ipovedenti è meglio quando gli

automobilisti aprono il finestrino e comunicano con me a voce.

Quali sono gli ostacoli alla mobilità?La gente che parcheggia l’auto sui per-corsi tattili visivi, che rappresentano unaiuto per ciechi e ipovedenti, rende piùdifficile la mobilità. Questi veicoli costi-tuiscono un ostacolo che deve essereaggirato. Spesso gli automobilisti nonosservano nemmeno le regole di precedenza negli agglomerati. Se qual-cuno si trova sul marciapiede con ilbastone bianco, questa persona ha laprecedenza. Purtroppo la norma non è nota agli utenti della strada.

Tema sicurezza: cosa rappresenta un pericolo?I veicoli elettrici rappresentano un granpericolo per i ciechi e gli ipovedenti.

Nel rumore intenso del traffico quoti-diano i veicoli più silenziosi non si sen-tono: il motore elettrico non produceun rumore sufficiente affinché noi loavvertiamo. Tutti i veicoli elettrici do-vrebbero fare un rumore chiaramentericonoscibile, affinché le persone conproblemi di vista possano sentirli. Sel’autovettura avesse questo specialerumore, i ciechi e gli ipovedenti potreb-bero capire a che distanza si trova l’automobile e soprattutto a che velocitàsi muove.

Le persone ipovedenti hanno richiesteconcrete nel settore del trafficostradale?Dagli utenti della strada desideriamo ilrispetto così come pure la garanzia di sicurezza e orientamento nel trafficostradale. Intervista: kv

«Dipendiamodai parcheggi

liberi»

Stefan Keel

Anche per Stefane Simon Keel è un gran problemase il parcheggioper disabili non è libero.

Come potete aiutare le personecon andicap ◾ Non pensare mai che il posto è comunque vuoto e che

di sicuro non arriva un disabile.◾ Non mettere l’auto su un parcheggio per disabili per

lasciar scendere qualcuno o aspettare qualcuno – nemmeno secondo il motto: «Mi sposto poi se arrivauna persona disabile».

◾ Non posteggiare i veicoli per metà sul parcheggio deidisabili, perché tanto è abbastanza largo. La maggiorparte dei disabili entra ed esce di lato con la sedia arotelle e dunque ha bisogno di tutto quello spazio.

◾ Non parcheggiare davanti a sentieri, strade e marciapiedicosì da rendere impossibile il passaggio ai disabili.

◾ Pensare sempre che per le persone disabili non trovareun parcheggio adatto alle loro condizioni significa molto sforzo e tanto disagio.

◾ Anche i furgoncini non devono usare i parcheggi perdisabili per carico e scarico merci.

L’INTERVISTA

touring | società e mobilitàn.3 | 26 marzo 2015

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Per la famiglia Ramos di Ober-burg presso Burgdorf la vitaquotidiana con la figlia disabileMarina non è facile. «Sui par-

cheggi «normali» non riesco a togliere lasedia a rotelle dall’autovettura perchésono troppo stretti», spiega la madre Judith Ramos. «Dovrei lasciare il veicoloin mezzo alla strada o far scendere Mari-na con la sedia a rotelle sul marciapiede».Per questo la famiglia ha bisogno che iparcheggi riservati ai disabili siano la-sciati liberi. Marina è paralizzata dalla na-scita: «Al momento del parto ha ricevutotroppo poco ossigeno» e molte cellule ce-rebrali sono state danneggiate. Marina,oggi ventenne, è costretta a muoversisulla sedia a rotelle. Durante la settimana

Non è un posto «à discrétion»

vive in un istituto per disabili e lavora inun atelier specifico per persone con andi-cap. Judith Ramos: «Marina vive in duemondi, il mondo dell’istituto e dell’ate-lier durante la settimana e quello della famiglia a Burgdorf con i suoi tre fratellidurante i fine settimana».

«È troppo per Simon»Anche la famiglia Keel di Ittigen pressoBerna è spesso alla ricerca di parcheggiper disabili liberi. Il 18enne Simon è plu-ridisabile e non è più in grado di muover-si in modo indipendente, soffre di attac-chi di epilessia ed è costretto sulla sedia arotelle. Simon ha sofferto di una graveemorragia cerebrale e da allora parla infrasi semplici con le persone a lui più vi-

Problema parcheggi | Le associazioni di aiuto ai disabili lanciano l’allarme: sono sempre di più i soci che s’indignanonei blog in internet, nelle email o su Facebook per il fatto che i posteggi riservati ai disabili sono occupati da chi non lo è.

cine. Il padre Stefan deve trasportare il fi-glio e la sedia a rotelle a bordo di un’autocostruita appositamente. I mezzi di tra-sporto pubblici Simon non può usarli acausa della sua disabilità, da qui le diffi-coltà: «Siamo costretti a posteggiare neiposteggi riservati ai disabili». Se sono oc-cupati, il padre deve riuscire a posteggia-re il suo grande veicolo in un altro par-cheggio e poi deve cercare di far uscire la sedia a rotelle dal veicolo. «Spesso nonfunziona e io devo parcheggiare moltolontano dal luogo in cui mi devo recare».Cercare un posteggio libero, salire e scen-dere a fatica, percorrere lunghi tratti conla sedia a rotelle, è troppo per Simon, chesi affatica facilmente.

Un appello alla comprensioneMarina e Simon dipendono dall’assisten-za e dalla comprensione altrui. La loro vi-ta si svolge in modo più complicato dellavita dei non-disabili. Parcheggiare la vet-tura su un parcheggio per disabili solo

Per la famiglia Ramos la vita neltraffico non èsemplice. Spesso i parcheggi per disabili sono occupati e gli altrinon sono adegua-ti per le manovredi carico.

«Si sentespesso l’ar-

gomentodei troppiparcheggi

che restanoliberi»

Urs Schnyder

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con limiti orari, con le barriere e con i di-stributori automatici di biglietti: «Standoall’Ufficio federale delle strade sui par-cheggi per disabili si può sostare in modoillimitato, ma però possono essere a pa-gamento e dunque, alla fin dei conti, so-no utilizzabili solo temporaneamente».

Querele in aumentoIl direttore di Cerebral, la Fondazionesvizzera per il bambino affetto da paralisicerebrale, Michael Harr, constata che neiblog in internet e su Facebook, nelleemail e anche via telefono sono sempredi più le persone con andicap e i loro as-sistenti che si lamentano per i parcheggiper disabili sempre occupati. Per questola fondazione ha in programma una cam-pagna «Disabili nel traffico» con l’indica-zione che la mobilità e la sicurezza sonomolto importanti per la qualità di vita deidisabili. Kurt Venner

perché è libero, può essere un comporta-mento di poca importanza per chi non èdisabile, è invece un grande problemaper chi lo è.

Costretto sulla sedia a rotelle, UrsSchnyder di Procap, un’organizzazionedi autoaiuto per persone con andicap, afferma a «Touring»: «Persone che par-cheggiano in modo sbagliato si trovanosoprattutto negli orari di punta, ad esem-pio nei centri commerciali». «A volte iparcheggi per disabili, sono usati comesuperficie di carico e scarico o addiritturadi deposito». Ancora recentementeSchnyder ha visto che tre parcheggi perdisabili di un centro commerciale eranooccupati: «Uno con una tenda promozio-nale, uno da un portabici e l’altro da unfurgoncino».

Spesso quando lo spazio è scarso, co-me nel caso dei cantieri edili, il primo aessere sacrificato è il parcheggio per disa-bili. «L’argomento dei molti parcheggiche rimangono liberi è usato spesso», af-ferma Schnyder. E quando il traffico nonè intenso, corrisponde addirittura al ve-ro: «Ma il numero dei parcheggi per disa-bili liberi deve essere adattato agli oraridi punta». Urs Schnyder inoltre indivi-dua dei problemi anche con i parcheggi

Daniela Moser,rappresentantedegli interessidella Federazionesvizzera dei ciechi e deboli di vista (SBV), è quasi comple-tamente cieca.

«I veicoli elettrici costituiscono spessoper i ciechi un gran pericolo»

Come si devono comportare gli utenti della strada con le persone ipovedenti?Daniela Moser: Spesso mi capita che gliautomobilisti vogliano comunicare conme con i gesti della mano, ad esempioai passaggi pedonali. Ma a causa delmio difetto di vista non posso vederequesti loro gesti e dunque sulla strada sicrea un grosso malinteso. Per me e pergli altri ipovedenti è meglio quando gli

automobilisti aprono il finestrino e comunicano con me a voce.

Quali sono gli ostacoli alla mobilità?La gente che parcheggia l’auto sui per-corsi tattili visivi, che rappresentano unaiuto per ciechi e ipovedenti, rende piùdifficile la mobilità. Questi veicoli costi-tuiscono un ostacolo che deve essereaggirato. Spesso gli automobilisti nonosservano nemmeno le regole di precedenza negli agglomerati. Se qual-cuno si trova sul marciapiede con ilbastone bianco, questa persona ha laprecedenza. Purtroppo la norma non è nota agli utenti della strada.

Tema sicurezza: cosa rappresenta un pericolo?I veicoli elettrici rappresentano un granpericolo per i ciechi e gli ipovedenti.

Nel rumore intenso del traffico quoti-diano i veicoli più silenziosi non si sen-tono: il motore elettrico non produceun rumore sufficiente affinché noi loavvertiamo. Tutti i veicoli elettrici do-vrebbero fare un rumore chiaramentericonoscibile, affinché le persone conproblemi di vista possano sentirli. Sel’autovettura avesse questo specialerumore, i ciechi e gli ipovedenti potreb-bero capire a che distanza si trova l’automobile e soprattutto a che velocitàsi muove.

Le persone ipovedenti hanno richiesteconcrete nel settore del trafficostradale?Dagli utenti della strada desideriamo ilrispetto così come pure la garanzia di sicurezza e orientamento nel trafficostradale. Intervista: kv

«Dipendiamodai parcheggi

liberi»

Stefan Keel

Anche per Stefane Simon Keel è un gran problemase il parcheggioper disabili non è libero.

Come potete aiutare le personecon andicap ◾ Non pensare mai che il posto è comunque vuoto e che

di sicuro non arriva un disabile.◾ Non mettere l’auto su un parcheggio per disabili per

lasciar scendere qualcuno o aspettare qualcuno – nemmeno secondo il motto: «Mi sposto poi se arrivauna persona disabile».

◾ Non posteggiare i veicoli per metà sul parcheggio deidisabili, perché tanto è abbastanza largo. La maggiorparte dei disabili entra ed esce di lato con la sedia arotelle e dunque ha bisogno di tutto quello spazio.

◾ Non parcheggiare davanti a sentieri, strade e marciapiedicosì da rendere impossibile il passaggio ai disabili.

◾ Pensare sempre che per le persone disabili non trovareun parcheggio adatto alle loro condizioni significa molto sforzo e tanto disagio.

◾ Anche i furgoncini non devono usare i parcheggi perdisabili per carico e scarico merci.

L’INTERVISTA

Page 16: Touring 3 / 2015 italiano

Spettacolo anniversario17 – 25 luglio 2015

Titolo Nome | CognomeVia CAP | LocalitàTelefono durante il giorno e-mail

I posti sono limitati. Le iscrizioni vengono prese in conto secondo l’ordine di arrivo. Ordinazioni unicamente tramite il sito speciale internet www.baseltattoo.ch/tcs o tramite questo tagliando riempito completamente. Termine di iscrizione: 30.04.2015. La fattura fa stato di conferma di prenotazione. I pacchetti Basel Tattoo 2015 e aperitivo «Drummers» non possono essere restituiti né cambiati, inoltre non è possibile prenotare unicamente i biglietti per lo spettacolo Basel Tattoo. Tagliando da inviare a: Basel Tattoo Shop, Schneidergasse 27, 4001 Basilea

Vivete il grandioso spettacolo del Basel Tattoo 2015 in combinazione con il Drummers Apéro in Lounge colma d’atmosfera del Basel Tattoo.

Tagliando di ordinazione – oppure ordinate semplicemente online su www.baseltattoo.ch/tcs

Il vostro programma del 22, 23, 24 o 25 luglio

16h00 Drummers Apéro Drummers Apéro: ricco aperitivo con snack caldi e freddi, oltre ad una speciale scelta di dessert. Senza dimenticare la scelta di bevan-de tra cui champagne, vino, birra, whisky, gin, bibite gassate, acqua minerale e caffè

17h30 Spettacolo Basel Tattoo Biglietti della 2a categoria L2/R2

Prezzo CHF 170.- per persona Il vostro regalo: Il CD Basel Tattoo 2015 (registrazione in diretta della prima) del valore di CHF 19.- come pure il Magazine Basel Tattoo 2015.

L‘offerta è limitata - Assicuratevi il vostro posto adesso!

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Data alternativa (2a scelta) Numero dei pacchetti

BT15_TOURING_SPECIAL_ITA.indd 1 17.03.2015 14:20:15

17società e mobilità | touringn.3 | 26 marzo 2015

Era l’automobile dei suoi sogni, l’haaccompagnata per più anni. Al suovolante ha scoperto nuovi oriz-

zonti e numerose strade e paesaggi. Maadesso il contratto di leasing è giunto ascadenza. È dunque tempo di restituire ilveicolo o di acquistarlo, se questa opzio-ne è contemplata dal contratto di leasing.In questo caso può domandare un’offer-ta alla sua società di leasing oppure al garage e decidere di eventualmente riac-quistare il veicolo. Se come numerosi automobilisti, deve riconsegnare il vei-colo, il suo fornitore redige un verbale diri consegna, in cui descrive lo stato dellavettura. È importante leggere in modocompleto e capire questo documento prima di firmarlo.

Danni e verbale In caso di dubbio per quanto riguarda ilverbale, può richiedere un secondo pare-re nel corso di un test d’occasione del TCSo da un garagista presso cui intenderebbecomprare la sua prossima auto in leasing.In tale fase non deve essere firmato alcunnuovo contratto. In caso di disaccordo,può essere stabilito un rapporto a paga-mento che sarà riconosciuto dalle dueparti come contro perizia, ad esempio,presso l’ASEAI (Associazione svizzeradegli esperti autoveicoli indipendenti,www.vffs.ch).

La cosa migliore è che il chilometraggiodel contachilometri corrisponda a quelloindicato contrattualmente. Se si supera illimite, dovrà pagare i chilometri supple-mentari al prezzo fissato nel suo contrat-to (ct al km). Per quanto riguarda la cau-zione, deve essere liquidata in seguito alla restituzione del veicolo.

In quanto titolare del leasing, è respon-sabile dei danni causati al veicolo. Anchese non deve essere come nuovo al mo-mento della restituzione, ogni danneg-giamento può diminuire il suo valore. Lamaggior parte delle società di leasing de-scrive e illustra questi danni in un cata -logo a disposizione dei clienti. Dei graffi superficiali sulla carrozzeria o sui paraur-ti sono generalmente tollerati, se sono ri-parabili mediante levigatura. Per quantoriguarda i vetri, i retrovisori e l’illumina-zione, le società di leasing si appoggianogeneralmente alle norme in vigore al momento dei controlli periodici dei vei-coli. Vi è descritta anche la profondità del profilo dei pneumatici e spesso vi èindicato il minimo legale (1,6 mm). L’abi-tacolo deve essere immacolato e il veico-lo restituito nel suo stato originale. Inol-tre, si deve riconsegnare tutto ciò che èstato fornito, incluse le istruzioni perl’uso, il libretto dei servizi, il triangolo di segnalazione ecc. Meglio pensarci ilprima possibile! ab/MoBe

L’arte della riconsegna dell’auto

Leasing | Il suo contratto di leasing sta giungendo a scadenza? Il TCS le propone alcuni consigli per riconsegnare il suo veicolo in tutta tranquillità.

Alla restituzioneil veicolo vienecontrollato inogni dettaglio.

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Alcuni consigli allascadenza del leasing◾ È necessario stabilire un primo

contatto con la società di leasingtre mesi prima della scadenza del contratto. In questo modo sipuò discutere le diverse modalità.

◾ In caso di dubbio, il test d’occa-sione del TCS fornisce un quadrocompleto dello stato del veicolo: iservizi da effettuare, le riparazionie i danni alla carrozzeria e il valoredel veicolo.

◾ La riparazione di un danno nondeve forzatamente essere onero-sa, a volte basta una riparazionedetta «smart» (meno costosa).

◾ L’auto deve essere riconsegnatain condizioni di perfetto funzio-namento. Le riparazioni mecca-niche/elettroniche necessarie de -vono essere effettuate in tempo.

◾ Pulire bene l’interno così comel’esterno del veicolo prima direstituirlo. Si deve evitare chel’abitacolo emani odori fastidiosi.

◾ Mettere dei tappetini all’internodel veicolo non appena si riceve ilveicolo, così si evita di sporcarloinutilmente.

◾ Qualsiasi danno deve essere dichiarato all’assicurazione immediatamente dopo esserestato constatato.

◾ Se non si è d’accordo con il verbale stabilito dal fornitore, sichieda un secondo parere alTCS, ad un altro garage o pressogli esperti indipendenti.

◾ In caso di leasing di un veicolod’occasione, si domandi un primoverbale indicando le condizionidel veicolo al momento dellapresa in consegna. Senza questoprezioso documento, sarà im -possibile provare, alla scadenza del contratto, che il danno era preesistente. ab/MoBe

Info Touring Altre informazioni in merito al leasing suwww.tcs.ch/leasing. Per saperne di più sui test d’occasione, appuntamento suwww.test-auto-occasione.tcs.ch.

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17società e mobilità | touringn.3 | 26 marzo 2015

Era l’automobile dei suoi sogni, l’haaccompagnata per più anni. Al suovolante ha scoperto nuovi oriz-

zonti e numerose strade e paesaggi. Maadesso il contratto di leasing è giunto ascadenza. È dunque tempo di restituire ilveicolo o di acquistarlo, se questa opzio-ne è contemplata dal contratto di leasing.In questo caso può domandare un’offer-ta alla sua società di leasing oppure al garage e decidere di eventualmente riac-quistare il veicolo. Se come numerosi automobilisti, deve riconsegnare il vei-colo, il suo fornitore redige un verbale diri consegna, in cui descrive lo stato dellavettura. È importante leggere in modocompleto e capire questo documento prima di firmarlo.

Danni e verbale In caso di dubbio per quanto riguarda ilverbale, può richiedere un secondo pare-re nel corso di un test d’occasione del TCSo da un garagista presso cui intenderebbecomprare la sua prossima auto in leasing.In tale fase non deve essere firmato alcunnuovo contratto. In caso di disaccordo,può essere stabilito un rapporto a paga-mento che sarà riconosciuto dalle dueparti come contro perizia, ad esempio,presso l’ASEAI (Associazione svizzeradegli esperti autoveicoli indipendenti,www.vffs.ch).

La cosa migliore è che il chilometraggiodel contachilometri corrisponda a quelloindicato contrattualmente. Se si supera illimite, dovrà pagare i chilometri supple-mentari al prezzo fissato nel suo contrat-to (ct al km). Per quanto riguarda la cau-zione, deve essere liquidata in seguito alla restituzione del veicolo.

In quanto titolare del leasing, è respon-sabile dei danni causati al veicolo. Anchese non deve essere come nuovo al mo-mento della restituzione, ogni danneg-giamento può diminuire il suo valore. Lamaggior parte delle società di leasing de-scrive e illustra questi danni in un cata -logo a disposizione dei clienti. Dei graffi superficiali sulla carrozzeria o sui paraur-ti sono generalmente tollerati, se sono ri-parabili mediante levigatura. Per quantoriguarda i vetri, i retrovisori e l’illumina-zione, le società di leasing si appoggianogeneralmente alle norme in vigore al momento dei controlli periodici dei vei-coli. Vi è descritta anche la profondità del profilo dei pneumatici e spesso vi èindicato il minimo legale (1,6 mm). L’abi-tacolo deve essere immacolato e il veico-lo restituito nel suo stato originale. Inol-tre, si deve riconsegnare tutto ciò che èstato fornito, incluse le istruzioni perl’uso, il libretto dei servizi, il triangolo di segnalazione ecc. Meglio pensarci ilprima possibile! ab/MoBe

L’arte della riconsegna dell’auto

Leasing | Il suo contratto di leasing sta giungendo a scadenza? Il TCS le propone alcuni consigli per riconsegnare il suo veicolo in tutta tranquillità.

Alla restituzioneil veicolo vienecontrollato inogni dettaglio.

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ck

Alcuni consigli allascadenza del leasing◾ È necessario stabilire un primo

contatto con la società di leasingtre mesi prima della scadenza del contratto. In questo modo sipuò discutere le diverse modalità.

◾ In caso di dubbio, il test d’occa-sione del TCS fornisce un quadrocompleto dello stato del veicolo: iservizi da effettuare, le riparazionie i danni alla carrozzeria e il valoredel veicolo.

◾ La riparazione di un danno nondeve forzatamente essere onero-sa, a volte basta una riparazionedetta «smart» (meno costosa).

◾ L’auto deve essere riconsegnatain condizioni di perfetto funzio-namento. Le riparazioni mecca-niche/elettroniche necessarie de -vono essere effettuate in tempo.

◾ Pulire bene l’interno così comel’esterno del veicolo prima direstituirlo. Si deve evitare chel’abitacolo emani odori fastidiosi.

◾ Mettere dei tappetini all’internodel veicolo non appena si riceve ilveicolo, così si evita di sporcarloinutilmente.

◾ Qualsiasi danno deve essere dichiarato all’assicurazione immediatamente dopo esserestato constatato.

◾ Se non si è d’accordo con il verbale stabilito dal fornitore, sichieda un secondo parere alTCS, ad un altro garage o pressogli esperti indipendenti.

◾ In caso di leasing di un veicolod’occasione, si domandi un primoverbale indicando le condizionidel veicolo al momento dellapresa in consegna. Senza questoprezioso documento, sarà im -possibile provare, alla scadenza del contratto, che il danno era preesistente. ab/MoBe

Info Touring Altre informazioni in merito al leasing suwww.tcs.ch/leasing. Per saperne di più sui test d’occasione, appuntamento suwww.test-auto-occasione.tcs.ch.

Page 18: Touring 3 / 2015 italiano

19test e tecnica | touringn.3 | 26 marzo 2015

Valutazione TCS11111 eccellente11113 molto consigliato11133 consigliato11333 consigliato con riserva13333 non consigliato

Esigenze per la valutazionePer la valutazione «consigliato», «consigliato con riserva» e «non consigliato» la notanon è più calcolata, dal 2012, in funzione della ponderazione. La peggior nota (fatta eccezione per il criterio comfort/rumore) viene determinata e ritenuta come nota finale.Se dovessero esserci note finali a pari merito, la classifica è pubblicata in ordine alfabe -tico, secondo il nome del fabbricante.

di consumi (0,4 l/100 km). Il Kumho pri-meggia in questa disciplina ed in quelladella longevità, percorrendo quasi il dop-pio del pneumatico meno durevole.

Compatte ben attrezzateLa dimensione 205/55 R16 V, che equi-paggia le compatte (Audi A3, Ford Focus,Honda Civic ecc.) ha manifestato unabella omogeneità, dato che solo il model-lo Nankang è stato bocciato con un «nonconsigliato». Questa sanzione è motivatadalle cattive prestazioni su bagnato easciutto. In quest’ultima disciplina, soloaltri due pneumatici hanno segnalatodifficoltà. Su fondo bagnato, 8 gommenon hanno rivelato alcuna lacuna. Pocadifferenza si segnala anche in termini diconsumi: 0,3 l/100 km separano gli estre-mi della graduatoria. Tutto il contrario intema di durata: due modelli hanno supe-rato i 50000 km e percorso così una distanza due volte superiore a quella dell’ultimo classificato. Ancora una voltaè opportuno fissarsi delle priorità nellascelta e consultare bene la tabella in bas-so. MOH/TCS MoBe

Le gomme estive esaminate sono gene-ralmente più a loroagio su fondo asciuttoche sul bagnato.

Info TouringPer ulteriori informazioni si può visitare il sito: www.pneumatici.tcs.ch

Video del test

«Pneumatici estivi2015»: infoguida TCSDisponibile sottoforma di opuscolo,la nuova infoguida«Pneumatici estivi2015» del TCS costi-tuisce un aiuto pra-tico per gli automo-bilisti alla ricerca di nuove gomme oche vorrebbero informarsi in modoesaustivo sugli aspetti che toccanoil settore dei pneumatici.

Vi si trovano i risultati del testdelle gomme attuali e degli anniprecedenti, informazioni generali,spiegazioni sulle prescrizioni orisposte alle domande frequenti inmateria. Ordinare direttamente suwww.pneumatici.tcs.ch o telefo-nando allo 0844888111.

I risultati dettagliati dei test dellegomme estive e invernali sonoaltresì disponibili sull’app TCS periPhone e iPad. Quest’applicazionepropone, tra l’altro, una funzione diricerca che dà accesso ai risultatiper le gomme di una dimensionespecifica. tg

muenP)otiuta gri gcos – (.0F 1HC

s ecitiam 102ivtis 51

Test comparativo del TCS: pneumatici estivi 205/55 R16 91Vmarca/tipo etichetta asciutto bagnato comfort/ consumo1 usura nota valutazione europea rumorosità generale TCSMichelin Primacy 3 C/A/696 80%4 60% 52% 70% 100% 72% 11113

Goodyear EfficientGrip Performance B/A/68 76 68 52 70 64 68 11113

Continental ContiPremiumContact 5 C/A/71 80 64 50 68 64 66 11113

Dunlop Sport BluResponse B/A/68 76 64 56 70 60 66 11113

Pirelli Cinturato P7 Blue2 B/A/72 74 68 38 66 70 66 11113

Bridgestone Turanza T001 C/A/69 78 66 50 64 60 64 11113

Fulda EcoControl HP C/B/67 66 56 52 68 74 56 11133

Hankook Ventus Prime2 K115 E/A/69 72 56 54 60 64 56 11133

Semperit Speed-Life C/C/71 56 56 50 72 60 56 11133

Vredestein Sportrac 5 C/B/70 76 56 52 72 64 56 11133

Falken Ziex ZE914 Ecorun C/A/68 78 58 58 62 54 54 11133

Nokian Line C/A/71 74 62 52 64 54 54 11133

Bridgestone Ecopia EP001S A/A/70 72 50 60 78 54 50 11133

Continental ContiEco Contact 5 B/B/71 74 46 62 72 74 46 11133

Michelin Energy Saver+ B/A/70 76 46 54 72 100 46 11133

Hankook Kinergy Eco K425 B/B/70 58 44 62 78 54 44 11133

Kumho HS51 C/B/69 64 68 54 64 44 44 11133

Kleber Dynaxer HP3 E/B/69 60 40 44 70 80 40 11133

Nankang Econex Eco-2 Green/Sport3 C/B/72 465 0 54 68 70 0 13333

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touring | test e tecnican.3 | 26 marzo 2015

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Test comparativo del TCS: pneumatici estivi 185/60 R14 82Hmarca/tipo etichetta asciutto bagnato comfort/ consumo1 usura nota valutazione europea rumorosità generale TCSContinental ContiPremiumContact 5 E/A/706 74% 72% 40% 66% 64% 66% 11113

Goodyear EfficientGrip Performance C/A/67 784 68 30 70 64 66 11113

Nokian Line C/B/70 68 64 32 64 84 66 11113

Dunlop Sport BluResponse C/B/67 74 66 30 72 64 64 11113

Vredestein Sporttrac 5 E/B/70 72 62 34 72 74 64 11113

Hankook Kinergy Eco K425 E/B/69 74 62 38 68 60 62 11113

Firestone Firehawk TZ 300 a F/B/71 74 58 36 66 64 58 11133

Michelin Energy Saver+ C/B/68 58 58 36 72 84 58 11133

Sava Intensa HP F/C/69 58 58 30 58 80 58 11133

Pirelli Cinturato P1 Verde C/B/69 68 60 38 56 84 56 11133

Infinity Ecosis E/C/70 50 56 40 70 54 50 11133

Yokohama BluEarth AE-01 C/C/69 70 48 38 74 70 48 11133

GT Radial Champiro ECO E/C/71 54 42 40 66 64 42 11133

Semperit Comfort-Life 2 E/C/70 52 42 30 74 80 42 11133

Kumho EcowinG ES01 KH27 B/B/68 68 32 44 80 90 32 11333

Matador MP 16 E/C/70 485 14 40 74 74 14 13333

Note1 la resistenza al rotolamento incide sul consumo2 indice di capacità di carico 943 secondo l’importatore è disponibile il successore dell’Eco-2+4 la miglior nota per criterio di valutazione è in verde

Principale insegnamento del-l’implacabile test del TCS: 32 dei35 pneumatici estivi messi allaprova hanno ricevuto la nota

«molto consigliato» o «consigliato». Valea dire che gli automobilisti in cerca di una buona gommatura della dimensione185/60 R14 H (utilitarie) o 205/55 R16 V(categoria Golf) hanno oggi più che mail’imbarazzo della scelta. Nell’ambito deltest comparativo della dimensione 205,questa edizione ha voluto innovare inte-grando 4 gomme economiche al fine dipermettere un paragone diretto con pro-dotti classici della categoria comfort.

Risparmio non eccezionaleNon sorprende il fatto che le gomme eco-nomiche si sono rivelate un po’ meno aloro agio che i prodotti tradizionali sucarreggiata umida. Più sorprendente ilfatto che i vantaggi che dovrebbero ga-rantire in termini ecologici ed economicisi sono concretizzati soltanto a fatica. Ac-

Le gomme verdi non impressionano

Test TCS pneumatici estivi | La quasi totalità dei 35 modelli esaminatihanno realizzato buone prestazioni. Impiegati a titolo di confronto, quelli economici hanno confermato a fatica le loro virtù ecologiche.

creditati dei consumi più bassi, i Bridge-stone Ecopia e Hankook Kinergy offronoun risparmio nei consumi di soli 0,3 l/100km rispetto ai loro omologhi tradizionalidella stessa marca. Il modello ContiEco-Contact ha tuttavia manifestato un van-taggio notevole in termini di longevità.Da notare anche che nel caso dei prodottiBridgestone e Michelin, le gomme verdiregistrano una longevità quasi identica a

quella delle loro omologhe tradizionali,nonostante uno spessore del battistradainferiore di circa 1 mm.

Un’unica pecora neraNella dimensione 185/60 R 14 H, destina-ta alle utilitarie (Fiat Punto, Mazda 2, VWPolo ecc.), 6 modelli hanno ottenuto lamenzione «molto consigliato» e 8 «consi-gliato». Questa leggera penalizzazionederiva da piccole lacune su carreggiataumida. Le gomme Kumho hanno dovutoaccontentarsi di un «consigliato con ri-serva» a causa delle pessime prestazioniin questa disciplina, mentre le Matador,giudicate pessime, sono state sanzionatecon un «non consigliato». Questo stessopneumatico è quello che ha registrato lapiù lunga distanza di frenata su carreg-giata asciutta, ossia ben 8 m in più dellagomma migliore. In modo sorprendente,6 altri pneumatici hanno anch’essi regi-strato problemi su fondo asciutto. Mini-me invece le differenze segnalate in tema

test TCS

Pneumaticiestivi

Il test del TCS innova comparandogomme verdi e classiche.

5 la peggior nota per criterio è in rosso6 Prima lettera: valutazione da A–G nel consumo di carburante Seconda lettera: valutazione da A–G nella frenata sul bagnato Cifra: rumore esterno in decibel (dB)

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Valutazione TCS11111 eccellente11113 molto consigliato11133 consigliato11333 consigliato con riserva13333 non consigliato

Esigenze per la valutazionePer la valutazione «consigliato», «consigliato con riserva» e «non consigliato» la notanon è più calcolata, dal 2012, in funzione della ponderazione. La peggior nota (fatta eccezione per il criterio comfort/rumore) viene determinata e ritenuta come nota finale.Se dovessero esserci note finali a pari merito, la classifica è pubblicata in ordine alfabe -tico, secondo il nome del fabbricante.

di consumi (0,4 l/100 km). Il Kumho pri-meggia in questa disciplina ed in quelladella longevità, percorrendo quasi il dop-pio del pneumatico meno durevole.

Compatte ben attrezzateLa dimensione 205/55 R16 V, che equi-paggia le compatte (Audi A3, Ford Focus,Honda Civic ecc.) ha manifestato unabella omogeneità, dato che solo il model-lo Nankang è stato bocciato con un «nonconsigliato». Questa sanzione è motivatadalle cattive prestazioni su bagnato easciutto. In quest’ultima disciplina, soloaltri due pneumatici hanno segnalatodifficoltà. Su fondo bagnato, 8 gommenon hanno rivelato alcuna lacuna. Pocadifferenza si segnala anche in termini diconsumi: 0,3 l/100 km separano gli estre-mi della graduatoria. Tutto il contrario intema di durata: due modelli hanno supe-rato i 50000 km e percorso così una distanza due volte superiore a quella dell’ultimo classificato. Ancora una voltaè opportuno fissarsi delle priorità nellascelta e consultare bene la tabella in bas-so. MOH/TCS MoBe

Le gomme estive esaminate sono gene-ralmente più a loroagio su fondo asciuttoche sul bagnato.

Info TouringPer ulteriori informazioni si può visitare il sito: www.pneumatici.tcs.ch

Video del test

«Pneumatici estivi2015»: infoguida TCSDisponibile sottoforma di opuscolo,la nuova infoguida«Pneumatici estivi2015» del TCS costi-tuisce un aiuto pra-tico per gli automo-bilisti alla ricerca di nuove gomme oche vorrebbero informarsi in modoesaustivo sugli aspetti che toccanoil settore dei pneumatici.

Vi si trovano i risultati del testdelle gomme attuali e degli anniprecedenti, informazioni generali,spiegazioni sulle prescrizioni orisposte alle domande frequenti inmateria. Ordinare direttamente suwww.pneumatici.tcs.ch o telefo-nando allo 0844888111.

I risultati dettagliati dei test dellegomme estive e invernali sonoaltresì disponibili sull’app TCS periPhone e iPad. Quest’applicazionepropone, tra l’altro, una funzione diricerca che dà accesso ai risultatiper le gomme di una dimensionespecifica. tg

muenP)otiuta gri gcos – (.0F 1HC

s ecitiam 102ivtis 51

Test comparativo del TCS: pneumatici estivi 205/55 R16 91Vmarca/tipo etichetta asciutto bagnato comfort/ consumo1 usura nota valutazione europea rumorosità generale TCSMichelin Primacy 3 C/A/696 80%4 60% 52% 70% 100% 72% 11113

Goodyear EfficientGrip Performance B/A/68 76 68 52 70 64 68 11113

Continental ContiPremiumContact 5 C/A/71 80 64 50 68 64 66 11113

Dunlop Sport BluResponse B/A/68 76 64 56 70 60 66 11113

Pirelli Cinturato P7 Blue2 B/A/72 74 68 38 66 70 66 11113

Bridgestone Turanza T001 C/A/69 78 66 50 64 60 64 11113

Fulda EcoControl HP C/B/67 66 56 52 68 74 56 11133

Hankook Ventus Prime2 K115 E/A/69 72 56 54 60 64 56 11133

Semperit Speed-Life C/C/71 56 56 50 72 60 56 11133

Vredestein Sportrac 5 C/B/70 76 56 52 72 64 56 11133

Falken Ziex ZE914 Ecorun C/A/68 78 58 58 62 54 54 11133

Nokian Line C/A/71 74 62 52 64 54 54 11133

Bridgestone Ecopia EP001S A/A/70 72 50 60 78 54 50 11133

Continental ContiEco Contact 5 B/B/71 74 46 62 72 74 46 11133

Michelin Energy Saver+ B/A/70 76 46 54 72 100 46 11133

Hankook Kinergy Eco K425 B/B/70 58 44 62 78 54 44 11133

Kumho HS51 C/B/69 64 68 54 64 44 44 11133

Kleber Dynaxer HP3 E/B/69 60 40 44 70 80 40 11133

Nankang Econex Eco-2 Green/Sport3 C/B/72 465 0 54 68 70 0 13333

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Per prenotazioni e informazioni: Private Selection Hotels Tel.: 041 368 10 05 • [email protected] • www.privateselection.ch

L‘hotel BUDERSAND, 5 stelle categoria Superior, si affaccia direttamente sul mare e si trova nella tranquilla zona meridionale dell‘isola di Sylt. L‘hotel coniuga un‘imponente architettura con impareg-giabili vantaggi e innumerevoli possibilità di relax. Un soggiorno qui diventa un‘esperienza da favola per i vostri sensi. Le 77 lussuose camere e suite con vista spettacolare sono contraddistinte da un design elegante-sportivo, accompagnato dal delicato tocco degli esclusivi e pregiati materiali naturali. Qui vale il motto «meno è di più», secondo cui la riduzione all‘essenzialità si contrappone all‘eccesso di stimoli visivi esterni. Fra le particolarità, oltre ai 1000 m2 de-dicati alla Spa.budersand, al campo da golf True-Links del Golf Club Budersand di proprietà dell‘hotel e ai ristoranti KAI3 e Strönholt, figura anche una biblio-teca con oltre 1200 libri accuratamente selezionati da Elke Heidenreich.

Esperienza gastronomicaVenite a gustare le raffinate prelibatezze preparate dal team di cuochi diretti da Jens Rittmeyer e gode-tevi la stupenda vista sul mare dal ristorante KAI3. Grazie allo stretto contatto con produttori e fornitori, la nostra proposta comprende non solo piatti e vini caratterizzati da una storia, ma anche prodotti ottenuti da processi di trasformazione sostenibili. La nostra cucina utilizza gli ingredienti di stagione più gustosi a cui si abbinano emozionanti esperienze di gusto con i vini della nostra riserva.

Il ristorante Strönholt offre piatti da Bistrot prepa-rati al momento secondo ricette classiche e semplici realizzate con i migliori standard di qualità. In primo piano spiccano i prodotti regionali di Sylt o dello Sch-leswig-Holstein. Ogni sera la sistemazione in mezza pensione prevede un menu di tre portate (bevande escluse) al prezzo di € 30.00 a sera/a persona. È richie-sta la prenotazione prima dell‘arrivo.

SPA.budersandImmergetevi nel mondo della Spa.budersand. In questo luogo particolare in cui le dune incontrano il mare, il corpo l‘anima e lo spirito trovano pace. Fatevi viziare dalla nostra sauna, dal bagno turco o dalla doccia emozionale della nostra Spa. Concedetevi profondi respiri nella sala relax affacciata direttamen-te sul mare. O approfittate della zona Wellness nella completa esclusività nella Spa-Suite. Grazie a linee di prodotto e ad applicazioni studiate individualmente per le vostre esigenze, l‘equipe della Spa vi regala la possibilità di rallentare dolcemente il ritmo e di godervi il relax più completo per poi affrontare di nuovo, ricaricati e pieni di energia, la vita di tutti i giorni.

OFFERTA ESCLUSIVA• 3 o 7 pernottamenti in una camera doppia, secon-

do la disponibilità con vista al mare• Colazione a buffet• Trasferimenti in limousine da e per l‘aeroporto o

la stazione fino all‘isola di Sylt• Biciclette elettriche per uno o due giorni durante

il soggiorno in hotel• Tassa di soggiorno per tutte le spiagge di Sylt • Drink di benvenuto all‘arrivo• Bar privato in camera• Utilizzo della SPA.budersand• Utilizzo gratuito di internet• Riduzione del 20% sulla Green fee del Golf Club

Budersand• supplementare con un soggiorno di 7 notti:

biciclette elettriche per un secondo giorno, un menu di 3 portate nel ristorante Strönholt una sera di vostra scelta, un BMW 6 ore per 2 giorni, incluso chilometri illimitati

PREZZI E VALIDITÀDal 9 al 30 aprile & dal 13 settembre al 13 ottobre 153 notti: € 531.– in camera doppia standard3 notti: € 665.– in camera doppia deluxe7 notti: € 1211.– in camera doppia standard7 notti: € 1565.– in camera doppia deluxe

Dal 1° maggio al 12 settembre 20153 notti: € 576.– in camera doppia standard3 notti: € 725.– in camera doppia deluxe7 notti: € 1307.– in camera doppia standard7 notti: € 1705.– in camera doppia deluxe

Dal 14 ottobre al 17 dicembre 20153 notti: € 474.– in camera doppia standard3 notti: € 590.– in camera doppia deluxe7 notti: € 1082.– in camera doppia standard7 notti: € 1390.– in camera doppia deluxe

L‘offerta non è valida nelle festività, prezzi per persona.

Le consulenti di viaggio Private Selection sono a vo-stra disposizione da lunedì a sabato, non solo per la prenotazione dell‘hotel ma anche per l‘organizzazio-ne del viaggio. Da metà aprile all‘inizio di novembre potete volare comodamente con Air Berlin da Zurigo a Westerland, sull‘isola di Sylt. Oppure preferite arricchire il vostro soggiorno su quest‘isola delle Frisone Settentrionali con un‘esperienza culturale e la visita ad una città? Sarà nostro piacere abbinare alla prenotazione del soggiorno a Sylt anche una sosta ad Amburgo. Volo per Amburgo, pernottamento, musi-cal e visita della città con proseguimento del viaggio in treno o auto a noleggio: le vostre preferenze saranno soddisfatte. (Private Selection Hotels è socio del Fondo di Garanzia del Ramo Viaggi Svizzero).

Per prenotare l‘offerta esclusiva (solo hotel), utilizza-te il Codice promozione TOURING sul sito www.priva-teselection.ch, oppure chiamateci al numero (041 368 10 05) o scriveteci al seguente indirizzo:[email protected].

Il favoloso Budersand Hotel – Golf & Spa – Sylt!Sperimentate anche voi la struttura con la posizione più incantevole sul mare:

touringevent21test e tecnica | touring

n.3 | 26 marzo 2015

Èuna tentazione quella di esaurire ipneumatici invernali nella bellastagione. Tanto più che il batti-

strada minimo richiesto dalla legge è di1,6 mm e che è consentito affrontare le strade estive con copertoni invernali.Questo per il quadro normativo. Ma talescenario perde ogni attrattiva se si osser-vano le prestazioni delle gomme inver-

velocità di 34 km/h. E l’andatura è di ben 42 km/h con i quattro stagioni. Come in-dica il grafico, le prestazioni calano ancoracon un pneumatico invernale consuma-to. La situazione non migliora in caso difrenata d’emergenza a 80 km/h su fondobagnato. Qui, l’auto con ruote invernaliregistra una velocità residua di 31 km/h.

Inconvenienti tangibiliOltre a queste lacune di frenata, l’uso di gomme invernali in estate comporta diversi altri inconvenienti: ◾ stabilità ridotta a causa dei tasselli

più piccoli◾ velocità massima ridotta◾ rumorosità◾ maggior consumo di carburante◾ usura più rapida.

Inoltre, le gomme invernali consumateoffrono un’aderenza e una precisione ditraiettoria ridotte e presentano un mag-gior rischio di aquaplaning. Tutti argo-menti che bisogna tenere in considera-zione prima di «finire» le proprie gommeinvernali. MOH/TCS MoBe

nali nel clima temperato. In effetti, in si-mili condizioni la mescola concepita perle basse temperature è nettamente menoperformante di quella delle gomme esti-ve. Test di frenata realizzati dal TCS sufondo asciutto da 100 a 0 km/h hanno rivelato differenze enormi. Quando unveicolo con gomme estive si ferma, quel-lo con le invernali viaggia ancora alla

Invernali per nulla trascendentali in estateTest di frenatad’emergenza a temperaturaestiva: che sianonuove o usate, le gomme inver-nali sono netta-mente inferiori di quelle estive.

Pubblicità

gra

fico

TC

S

estivi nuovi:38,3 m

4 stagioninuovi:46,5 m

invernaliconsumati:43,3 m

Velocità residua da 100 km/h Fondo asciutto:spazio di frenata 100–0 km/h

Page 21: Touring 3 / 2015 italiano

21test e tecnica | touringn.3 | 26 marzo 2015

Èuna tentazione quella di esaurire ipneumatici invernali nella bellastagione. Tanto più che il batti-

strada minimo richiesto dalla legge è di1,6 mm e che è consentito affrontare le strade estive con copertoni invernali.Questo per il quadro normativo. Ma talescenario perde ogni attrattiva se si osser-vano le prestazioni delle gomme inver-

velocità di 34 km/h. E l’andatura è di ben 42 km/h con i quattro stagioni. Come in-dica il grafico, le prestazioni calano ancoracon un pneumatico invernale consuma-to. La situazione non migliora in caso difrenata d’emergenza a 80 km/h su fondobagnato. Qui, l’auto con ruote invernaliregistra una velocità residua di 31 km/h.

Inconvenienti tangibiliOltre a queste lacune di frenata, l’uso di gomme invernali in estate comporta diversi altri inconvenienti: ◾ stabilità ridotta a causa dei tasselli

più piccoli◾ velocità massima ridotta◾ rumorosità◾ maggior consumo di carburante◾ usura più rapida.

Inoltre, le gomme invernali consumateoffrono un’aderenza e una precisione ditraiettoria ridotte e presentano un mag-gior rischio di aquaplaning. Tutti argo-menti che bisogna tenere in considera-zione prima di «finire» le proprie gommeinvernali. MOH/TCS MoBe

nali nel clima temperato. In effetti, in si-mili condizioni la mescola concepita perle basse temperature è nettamente menoperformante di quella delle gomme esti-ve. Test di frenata realizzati dal TCS sufondo asciutto da 100 a 0 km/h hanno rivelato differenze enormi. Quando unveicolo con gomme estive si ferma, quel-lo con le invernali viaggia ancora alla

Invernali per nulla trascendentali in estateTest di frenatad’emergenza a temperaturaestiva: che sianonuove o usate, le gomme inver-nali sono netta-mente inferiori di quelle estive.

Pubblicità

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estivi nuovi:38,3 m

4 stagioninuovi:46,5 m

invernaliconsumati:43,3 m

Velocità residua da 100 km/h Fondo asciutto:spazio di frenata 100–0 km/h

VIVERE E LASCIAR TAGLIARE.Un prato sempre al top, senza dover tagliare l‘erba personalmente – con il robot rasaerba GARDENA.

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Gardena_Mähroboter_Touring_208x143.indd 1 05.02.2015 14:53:14

Page 22: Touring 3 / 2015 italiano

23test e tecnica | touringn.00 | dato??? 2014

ABITACOLO 11133

L’insieme degli strumenti e i bocchet-toni arrotondati confermano l’ambienteSmart, accentuato dal tessuto arancio-ne (opzionale). L’auto da 2,70 m riservauno spazio sorprendentemente ampio,tanto per le gambe quanto per la testa.Di capacità pari a 260 l, il bagagliaiopotrebbe essere più voluminoso, specialmente i vani portaoggetti. Ilportellone sdoppiato si apre su unasuperficie piatta, modulabile grazie al sedile del passeggero ribaltabile.

COMFORT 11133

Dotata di telaio ribassato, la versione«passion» si rivela rigida per una city-car. Inoltre, il livello sonoro è elevato inautostrada e le vibrazioni del motore sifanno sentire da fermi. Tutto questo ècompensato da sedili ben dimensionatie dalla tenuta piuttosto buona.

DOTAZIONE 11113

Nelle versioni passion, prime o proxy,la Smart è equipaggiata correttamente(climatizzatore, sistema audio ecc.).Aggiungendo 3990 fr. (edition#1), siavvicina maggiormente al suo statutod’alta gamma (cerchi in lega, rifiniturein tessuto, Bluetooth). Optional nume-rosi dai prezzi importanti.

PRESTAZIONI 11133

La Smart è penalizzata da un sovrappe-so di un centinaio di chili e da rapportidel cambio molto lunghi. Accelerazionie ripartenze molto fiacche. Nessunproblema invece in uso urbano. Con-sumi elevati rispetto alle prestazioni.

COMPORTAMENTO 11113

Grazie al sottosterzo contenuto e allatenuta di strada corretta, esprime uncomportamento rassicurante. Nessunbeccheggio eccessivo. Sterzo ad assistenza variabile comunicativo.

SICUREZZA 11113

Ben equipaggiata di serie, la Smartrivaleggia con auto più grandi. Sistemaanti-vento laterale fornito di serie.

Smart Fortwo 1.0in dettaglio

◂▸

larghezza interna: ant. 142 cm bagagliaio: 260–350 litripneumatici: ant. 185/50 R 16, post. 205/45 R 16

104cm

154

cm◂

◂92–111cm

passo 187cm◂ ▸

lungh. 270cm (largh. 166cm)◂ ▸

test TCS

Smart Fortwo

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazione (0–100 km/h): 15,9 sElasticità:60–100 km/h (in 3a) 11,6 s80–120 km/h (in 3a) 14,6 sDiametro di sterzata: 7,3 mInsonorizzazione:

60 km/h: 63 dBA 11133

120 km/h: 72 dBA 11113

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 36,9 m 11111

Visibilità circolare 11111

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZI

Servizi gratuiti per 10 anni/80000 km. Poi:Manutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

15000/12 1,3 189.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 17,9 3059.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 44 376.– 177.–30000 29 376.– 354.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieSmart da 129 a 154 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268)urbano extra urbano misto

TCS 5,5 3,8 4,4fabbrica 4,9 3,7 4,1Emissioni di CO2: 99 g/kmMedia di CO2: 144 g/kmetichetta energia (A–G): B

CONSUMO DEL TEST 11333

5,8 l/100 km autonomia 483 km

serbatoio: 28 litri

Video del test

Sempre protetta da una cellula dell’abitacolo rigida, la Smart Fortwo esibisce ora un cofano corto.

foto

Yve

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Mo

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TCS MoBe: Herbert MeierCHECK-UP TCS

touring | test e tecnican.3 | 26 marzo 2015

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Tabella comparativa

VEICOLO PROVATO

Smart Fortwo 1.0 passion; 3 porte, 2 posti; 16400 fr. (auto del test: 21735 fr.)Gamma: dalla 1.0 pure, 61 CV (13900 fr.)alla Brabus Xclusive, 102 CV (28100 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (465 fr.),pacchetto edition#1 (3990 fr.), pacchettoLED e sensori pioggia/crepuscolare (660 fr.), serbatoio di 35 litri (80 fr.).Garanzia: 3 anni di fabbrica, 30 anni d’assistenza (con cond.); antiruggine: 12 anni (con condizioni)Importatore: Mercedes-Benz SvizzeraSA, 8952 Schlieren, www.smart.ch

DATI TECNICI

Motore: 3 cilindri benzina, 71 CV; trazio-ne posteriore, cambio manuale 5 marce;Peso: 985 kg (auto del test), totale am-missibile 1150 kg, carico rimorchiabile –

SCHEDA TECNICA

Seduti in posizione leggermente so-praelevata, siamo pronti per sorvolare iltraffico urbano nel quale il 3 cilindri 1 l sirivela disponibile, sebbene emetta inat-tese vibrazioni nelle fermate. Le cosepeggiorano fuori porta. Qui, i lunghissi-mi rapporti del cambio manuale – quasi100 km/h in seconda marcia – soffocanoi 71 CV del motore, che non è neppureeconomico (5,8 l/100 km). Morale: me-glio ripiegare sulla versione 90 CV o in -vestire sul cambio automatico a doppiafrizione. Questo eviterà alla Smart di andare in affanno alla minima salita inautostrada e di dover scalare in terza perrilanciarla. Ciò che non riduce il livellosonoro già elevato. Peccato perché la te-nuta di strada è davvero onorevole. Nétroppo sottosterzante, né troppo sensi -bile al beccheggio, si rivela persino piut-tosto divertente da guidare fuori dallacittà. Il suo sterzo diretto, la frenata effi-cace e il suo ESP non troppo invadentefanno la loro parte. Idem per il telaiosportivo, che imprime tuttavia un’inne-gabile rigidità agli ammortizzatori. Cia-scuno scelga i suoi optional.

Marc-Olivier Herren

L’ambiente design è caratterizzato dal

tessuto arancione a rete, fornibile pure

in nero e blu su sfondo bianco.

Accessibile tramiteun portellone benfatto, il bagagliaio

non accoglie più del-le due casse di birra

care a Nicolas Hayek.

22

Sebbene non abbia rivoluzionatoil mondo dell’automobile, comeannunciavano i suoi creatori nel1998, la Smart Fortwo è più che

mai regina delle città. Sempre altrettantobrevilinea (2,70 m), questa pulce dellastrada beneficia della sua costruzionecon motore posteriore per ridurre ancorail suo raggio di sterzata di circa 2 m. Pro-mossa campionessa dei giri su strada,questa terza generazione è una delizia dimaneggevolezza che nel parcheggio si fabeffa di schiere di SUV contemporanee. E questo nonostante la sua larghezza siaaumentata di ben 10 cm. Un fatto che ri-troviamo nell’abitacolo, che conferma daparte sua un’altra delle qualità salienti diquesta micro city-car: quella di campio-nessa nella gestione dello spazio. Risul-tato di un audace compromesso, questaSmart fattura a caro prezzo la sua origina-lità, ma resta quanto meno fedele alla suafilosofia iniziale. E il fatto che la sua tra-dizionale carrozzeria monovolume siaora dotata di un cofano non cambia nulla.La Smart resta sempre molto… smart.

Simpatico bozzolo con optionalL’aggiunta di luci diurne dal profilo a U leconferiscono uno sguardo tanto sfronta-to quanto tecnologico. Il tutto accompa-gnato da luci posteriori che accendono labagatella di 11 cubi luminosi. Luci moltodesign, se non fosse che per averle biso-gna far ricorso al primo degli optional indispensabili (660 fr.) per onorare il ran-go di questa city-car di alta gamma. E giàche ci siamo, sceglieremo la linea d’equi-paggiamento «passion», e saliremo a16400 fr., prezzo inevitabile per accede-re degnamente all’universo Smart. An-cora un piccolo sforzo, ossia 3990 fr. per il pacchetto «edition#1» e si penetra fi-nalmente in un abitacolo sfavillante. So-prattutto grazie all’onnipresenza del tes-suto arancione a rete che riveste tanto laplancia di bordo gradevolmente arroton-data quanto le portiere e i sedili. Inoltrequesta opzione dà diritto, peraltro legit-

timamente, al volante multifunzionaleoltre al sistema Bluetooth. È allora possi-bile iniziare a godere della sorprendentespaziosità che riserva questa micro utili-taria ai suoi due occupanti. Tanto più chei sedili monoscocca sono dimensionatigenerosamente.

Smart Fortwo 1.0 passion

Campionessa dei giri su stradaLa superutilitaria Smart di terza generazione resta la regina incontrastatadel traffico urbano. Un’auto mini che gioca alla grande, anche in fatto di prezzo. Unico neo, la fiacchezza della versione da 70 CV.

Maneggevolezza e agilità impareggiabili in cittàAbitabilità e sensazione di spa-zio rispetto alle dimensioni realiPresentazione internaPossibilità di personalizzazioneSterzo variabileVisibilità periferica

Prestazioni modesteRapporti molto lunghiComfort di viaggio (insonoriz-zazione, vibrazioni)Rapporto prezzo-prestazioniConsumi deludentiSpia airbag passeggero stridula

Smart Fortwo1.0 passion

Fiat 5001.2 Lounge

Prezzo (fr.) 16400.– 17490.–

Cilindrata (cc) 999 1242

Potenza (kW/CV) 52/71 51/70

Coppia massima (Nm/min) 91/2850 102/3000

Consumo (l/100 km) 4,4 B2 4,71 C2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 72 735

Costi al chilometro (fr./km)3 0.44 0.47

Costi di manutenzione4 11111 11113

Test «Touring» 3/2015 1/20085

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore3 su 15000 km/anno 4 costi totali su 180000 km (15000 km/anno)5 Fiat 500 1.4 Lounge

PIÙ O MENO

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23test e tecnica | touringn.00 | dato??? 2014

ABITACOLO 11133

L’insieme degli strumenti e i bocchet-toni arrotondati confermano l’ambienteSmart, accentuato dal tessuto arancio-ne (opzionale). L’auto da 2,70 m riservauno spazio sorprendentemente ampio,tanto per le gambe quanto per la testa.Di capacità pari a 260 l, il bagagliaiopotrebbe essere più voluminoso, specialmente i vani portaoggetti. Ilportellone sdoppiato si apre su unasuperficie piatta, modulabile grazie al sedile del passeggero ribaltabile.

COMFORT 11133

Dotata di telaio ribassato, la versione«passion» si rivela rigida per una city-car. Inoltre, il livello sonoro è elevato inautostrada e le vibrazioni del motore sifanno sentire da fermi. Tutto questo ècompensato da sedili ben dimensionatie dalla tenuta piuttosto buona.

DOTAZIONE 11113

Nelle versioni passion, prime o proxy,la Smart è equipaggiata correttamente(climatizzatore, sistema audio ecc.).Aggiungendo 3990 fr. (edition#1), siavvicina maggiormente al suo statutod’alta gamma (cerchi in lega, rifiniturein tessuto, Bluetooth). Optional nume-rosi dai prezzi importanti.

PRESTAZIONI 11133

La Smart è penalizzata da un sovrappe-so di un centinaio di chili e da rapportidel cambio molto lunghi. Accelerazionie ripartenze molto fiacche. Nessunproblema invece in uso urbano. Con-sumi elevati rispetto alle prestazioni.

COMPORTAMENTO 11113

Grazie al sottosterzo contenuto e allatenuta di strada corretta, esprime uncomportamento rassicurante. Nessunbeccheggio eccessivo. Sterzo ad assistenza variabile comunicativo.

SICUREZZA 11113

Ben equipaggiata di serie, la Smartrivaleggia con auto più grandi. Sistemaanti-vento laterale fornito di serie.

Smart Fortwo 1.0in dettaglio

◂▸

larghezza interna: ant. 142 cm bagagliaio: 260–350 litripneumatici: ant. 185/50 R 16, post. 205/45 R 16

104cm

154

cm◂

◂92–111cm

passo 187cm◂ ▸

lungh. 270cm (largh. 166cm)◂ ▸

test TCS

Smart Fortwo

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazione (0–100 km/h): 15,9 sElasticità:60–100 km/h (in 3a) 11,6 s80–120 km/h (in 3a) 14,6 sDiametro di sterzata: 7,3 mInsonorizzazione:

60 km/h: 63 dBA 11133

120 km/h: 72 dBA 11113

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 36,9 m 11111

Visibilità circolare 11111

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZI

Servizi gratuiti per 10 anni/80000 km. Poi:Manutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

15000/12 1,3 189.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 17,9 3059.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 44 376.– 177.–30000 29 376.– 354.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieSmart da 129 a 154 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268)urbano extra urbano misto

TCS 5,5 3,8 4,4fabbrica 4,9 3,7 4,1Emissioni di CO2: 99 g/kmMedia di CO2: 144 g/kmetichetta energia (A–G): B

CONSUMO DEL TEST 11333

5,8 l/100 km autonomia 483 km

serbatoio: 28 litri

Video del test

Sempre protetta da una cellula dell’abitacolo rigida, la Smart Fortwo esibisce ora un cofano corto.

foto

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TCS MoBe: Herbert MeierCHECK-UP TCS

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25test e tecnica | touringn.3 | 26 marzo 2015

Positivo: design, abitabilità, piaceredi guida, diesel discreto e perfor-mante, comportamento dinamico,equipaggiamento completo, buonlivello tecnologico, comandi vocaliutili Negativo: ingombro, rapportobagagliaio/lunghezza, peso, presen-tazione interna un po’ spartana,modularità banale.

Tecnica: break; 5 posti; lunghezza: 4,87 m;bagagliaio: 525–1630 l; 2 l turbodiesel,180 CV, 400 Nm a 2000 giri/min; cambioautomatico a 6 rapporti; da 0 a 100 km/hin 8,7 s Consumo (in prova): 7,6 l/100 km,autonomia: 822 km Prezzo: 46200 fr.(2.0 TDCi aut. Titanium)

Bisogna ammettere che la FordMondeo migliora con il passaredelle generazioni. Dai contenuti

quasi immutati, questa quarta edizionerafforza le sue qualità intrinseche che so-no il piacere di marcia e il comportamen-to stradale, aggiungendovi infine un beltocco estetico. I fari allungati sui parafan-ghi e la calandra ben proporzionata offro-no tocchi d’eleganza che mancavano inpassato.

Tecnologia accessibileQuel che colpisce subito di questa pos-sente station wagon dall’abitacolo spa-zioso e ben rifinito, senza tuttavia essereesaltante, è il livello tecnologico a bordo.La console centrale dal design epurato èaffiancata da un comando vocale ches’incarica sia della selezione delle stazio-ni radio sia della programmazione del na-vigatore o della temperatura ambientale.Inoltre per la modica somma di 1330 fr.,si può beneficiare dell’assistenza efficacedell’allarme per l’angolo morto, dell’as-sistente attivo per il cambio di corsia e,novità mondiale, delle cinture posteriorigonfiabili. In breve, la Mondeo propone apoco prezzo una tecnologia sofisticata.

Quest’ammiraglia di lungo corso sedu-ce anche per la seduta morbida dei sediliin tessuto – inutile scegliere il cuoio – e laqualità dell’insonorizzazione che zittisceil motore diesel. Ciò detto, ci si attendevamaggiore sobrietà da questo propulsore.Bisogna dire però che la station wagonnon è propriamente leggera (1,7 t). Cio-nonostante, sa far dimenticare il suo

Fusione di spazio e tecnologiaFord Mondeo | Questa familiare molto matura, che esibisce una tecnologia di punta, non ha molto da invidiare ai modelli d’alta gamma. Il tutto con un comportamento esemplare.

peso. È un vero piacere forzare l’andaturae godere del suo comportamento equili-brato, degno della tradizione Mondeo.Per di più, lo sterzo elettrico offre, unavolta tanto, una buona sensibilità. Senzaessere sportive, le prestazioni consento-no ripartenze consistenti.

Se non è il più voluminoso della cate-goria, il bagagliaio è comunque moltoampio e facilmente accessibile. Un siste-ma di sbloccaggio a distanza del divanonon avrebbe fatto brutta figura su unastation wagon così ben riuscita. Ci si con-solerà con le 2 tonnellate di carico rimor-chiabile e il rapporto prezzo/prestazionimirato. Marc-Olivier Herren

La Mondeo esibi-sce tratti eleganti.I fari LED opzionaliilluminano perfet-tamente la carreg-giata e regolano inmodo intelligentel’intensità dei fasciluminosi. Da nota-re i binari discre-tamente integratinel tetto.

Em

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crescenti e la clientela preferisce spessole SUV o le monovolume.

Diverse novità si profilano per rilan-ciare il segmento. Presentata a Ginevra,la Toyota Avensis (foto) – che sarà lan-ciata in giugno – è frutto di uno sviluppointeramente europeo. La station wagonpunta ormai ai 4,82 m (+4 cm). Altrastar di Ginevra, la berlina Skoda Superbguadagna 3 cm. Sarà disponibile dagiugno, mentre la station wagon arrive-rà a settembre. Prevista anch’essa inautunno, la Subaru Levorg (4,69 m)prenderà il posto della Legacy. Sul fronte delle station wagon fuoristrada, Subaru ha profondamente rivisto l’Outback e VW ha presentato la PassatAlltrack. MOH

Nuovi valori tra le familiariErano il modello privilegiato dalle fami-glie sino ad un decennio fa. Vendutequasi unicamente in versione stationwagon, le «familiari» oggi rimpolpanoquasi esclusivamente le flotte aziendali.Queste auto vantano tuttavia grandiqualità: propongono ampi abitacoli,bagagliai enormi e comportamenti ec-cellenti a prezzo abbordabile. E comedimostra la nuova VW Passat, signoraincontestata del segmento, il loro livellotecnologico non è affatto lontano daimodelli d’alta gamma. Ma ecco chequeste auto soffrono delle dimensionial

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Peugeot 108 1.2 VTi La più piccola deimodelli Peugeot è costruita sulla stessabase della Toyota Aygo e della Citroën C1(ne abbiamo riferito). Ciononostante es-sa emana un fascino particolare: la C1 e laAygo esprimono piuttosto una spensie-rata gioventù, mentre la casa del leonepunta su una curata maturità. La Peugeot108 è insomma la purosangue del trio:griglia del radiatore incorniciata, gruppiottici allungati, elementi della carrozze-ria cromati e luci diurne LED. Una lodeparticolare merita il computer di bordo diserie con touchscreen da 7 pollici: la con-nessione con lo smartphone è un giocoda ragazzi e l’uso è più funzionale rispet-to a molte auto di classe superiore. Benfatto.

Ciò che invece diverte davvero è loscattante motore da 3 cilindri, di caratte-re ruvido e incisivo, ma sincero e amantedei giri. In effetti, i 118 Nm di coppia sonodisponibili già a 2750 giri/min e permet-tono un’andatura discreta, ma consento-no uno stile di guida scattante. In soli 11secondi il leoncino raggiunge i 100 km/h.Non male per un piccolo motore da 82 CV. Ci si può avventurare sulla corsiadi sorpasso dell’autostrada con una certatranquillità. In compenso però si rischiaun certo stordimento, perché l’auto di-venta subito assai rumorosa. Insommaquindi, il piccolo bolide con Hill Assist diserie, dà il meglio di sé in città. nr

Una fascinosaauto da città

Dangel ha acquisito i suoi titoli no-biliari preparando versioni 4×4della Peugeot 504 per competi-

zioni quali la Parigi-Dakar. La saga diquesta società con base a Sentheim, vici-no a Mulhouse in Francia, inizia davveronel 1979 con la firma di un accordo di partenariato per la commercializzazionedella Peugeot 504 4×4. Una stretta colla-borazione proseguita fino ai giorni nostried estesa ora a prodotti simili di Citroëne Fiat. Le 504 e 505 di allora sono statesostituite da multispazio (Citroën Berlin-go, Peugeot Partner) e furgoni (Jumpy,Expert, Boxer, Fiat Ducato ecc.).

Priorità all’efficaciaPer Dangel non è questione di SUV statussymbol. La società trasforma veicoli de-stinati ad affrontare terreni accidentati, abeneficio soprattutto di professionisti e,in minor misura, di privati. Ad esempio,le multispazio Berlingo e Partner chegiungono sulla catena di montaggio diSentheim vengono innanzitutto privatedei loro alberi. Un lavoro manuale che fadire al direttore Robert Lacker che Dan-gel è una manifattura. I veicoli vengonoquindi dotati di tutto l’equipaggiamento4×4. La trazione integrale è assicurata da un giunto viscoso, quindi di facile ma-nutenzione. Vi si aggiungono, a secondadelle versioni, un differenziale a scorri-

mento limitato e un blocco dell’asse po-steriore. Cosa più inedita, le due multi-spazio possono essere dotate di una mar-cia supplementare che funge da ridotta(da 5 a 6 km/h).

Che si tratti di monovolume o grossifurgoni, è una sensazione fuori dal co-mune guidare i veicoli Dangel su terreniaccidentati. Evidentemente, questa pro-duzione in piccola serie – 2700 unità al-l’anno – ha i suoi costi. Bisogna infatti calcolare circa 30000 franchi per unamultispazio di base.

Ma l’ottimismo regna in casa Dangeldove si sta già lavorando ai modelli Jum-py e Expert del 2016, che saranno vendu-ti anche con il marchio Toyota. Questiveicoli destinati ad un’ampia diffusionedovrebbero accrescere la produzione dicirca 6000 unità. Un bel margine di sicu-rezza per il centinaio di dipendenti dellasocietà alsaziana. MOH

Le 4×4 all’alsaziana

Automobiles Dangel | La storia di un Pollicino che ha trovatola sua nicchia nel mondo globalizzato dell’auto. Promossocostruttore, Dangel trasforma le multispazio in 4×4.

Rialzate a 20 cm,le Peugeot Part -ner e le CitroënBerlingo modifi-cate da Dangelsono nel loro elemento fuoridall’asfalto. Unprogramma spe-cifico gestiscel’ESP.

La Peugeot 5044×4 concepita sotto la guida diHenry Dangel. Da allora, circa 40 mila veicoli sono stati modi -ficati a Sentheim.

Positivo: prestazioni, comportamentoagile, equipaggiamento, sistemamultimediale, sterzo diretto, possibi-lità di personalizzazione Negativo:consumi ad andatura sostenuta, ru-mori aerodinamici, innesti del cambiodifficoltosi, motore rumoroso.

Tecnica: cittadina; 5 porte; 4 posti; lun-ghezza: 3,47 m; bagagliaio: da 243 a 868 l;1,2 l benzina, 82 CV, 118 Nm a 2750 g/min;cambio a 5 marce Consumo (prova):5,9 l/100 km, autonomia: 593 km Prezzo: 17700 fr. (108 Allure 1.2 VTi)

Peugeot 108: apprezzati i fari diurnie il bel listello sopra la calandra.

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Galleria di fotosu Touring iPad.

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25test e tecnica | touringn.3 | 26 marzo 2015

Positivo: design, abitabilità, piaceredi guida, diesel discreto e perfor-mante, comportamento dinamico,equipaggiamento completo, buonlivello tecnologico, comandi vocaliutili Negativo: ingombro, rapportobagagliaio/lunghezza, peso, presen-tazione interna un po’ spartana,modularità banale.

Tecnica: break; 5 posti; lunghezza: 4,87 m;bagagliaio: 525–1630 l; 2 l turbodiesel,180 CV, 400 Nm a 2000 giri/min; cambioautomatico a 6 rapporti; da 0 a 100 km/hin 8,7 s Consumo (in prova): 7,6 l/100 km,autonomia: 822 km Prezzo: 46200 fr.(2.0 TDCi aut. Titanium)

Bisogna ammettere che la FordMondeo migliora con il passaredelle generazioni. Dai contenuti

quasi immutati, questa quarta edizionerafforza le sue qualità intrinseche che so-no il piacere di marcia e il comportamen-to stradale, aggiungendovi infine un beltocco estetico. I fari allungati sui parafan-ghi e la calandra ben proporzionata offro-no tocchi d’eleganza che mancavano inpassato.

Tecnologia accessibileQuel che colpisce subito di questa pos-sente station wagon dall’abitacolo spa-zioso e ben rifinito, senza tuttavia essereesaltante, è il livello tecnologico a bordo.La console centrale dal design epurato èaffiancata da un comando vocale ches’incarica sia della selezione delle stazio-ni radio sia della programmazione del na-vigatore o della temperatura ambientale.Inoltre per la modica somma di 1330 fr.,si può beneficiare dell’assistenza efficacedell’allarme per l’angolo morto, dell’as-sistente attivo per il cambio di corsia e,novità mondiale, delle cinture posteriorigonfiabili. In breve, la Mondeo propone apoco prezzo una tecnologia sofisticata.

Quest’ammiraglia di lungo corso sedu-ce anche per la seduta morbida dei sediliin tessuto – inutile scegliere il cuoio – e laqualità dell’insonorizzazione che zittisceil motore diesel. Ciò detto, ci si attendevamaggiore sobrietà da questo propulsore.Bisogna dire però che la station wagonnon è propriamente leggera (1,7 t). Cio-nonostante, sa far dimenticare il suo

Fusione di spazio e tecnologiaFord Mondeo | Questa familiare molto matura, che esibisce una tecnologia di punta, non ha molto da invidiare ai modelli d’alta gamma. Il tutto con un comportamento esemplare.

peso. È un vero piacere forzare l’andaturae godere del suo comportamento equili-brato, degno della tradizione Mondeo.Per di più, lo sterzo elettrico offre, unavolta tanto, una buona sensibilità. Senzaessere sportive, le prestazioni consento-no ripartenze consistenti.

Se non è il più voluminoso della cate-goria, il bagagliaio è comunque moltoampio e facilmente accessibile. Un siste-ma di sbloccaggio a distanza del divanonon avrebbe fatto brutta figura su unastation wagon così ben riuscita. Ci si con-solerà con le 2 tonnellate di carico rimor-chiabile e il rapporto prezzo/prestazionimirato. Marc-Olivier Herren

La Mondeo esibi-sce tratti eleganti.I fari LED opzionaliilluminano perfet-tamente la carreg-giata e regolano inmodo intelligentel’intensità dei fasciluminosi. Da nota-re i binari discre-tamente integratinel tetto.

Em

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crescenti e la clientela preferisce spessole SUV o le monovolume.

Diverse novità si profilano per rilan-ciare il segmento. Presentata a Ginevra,la Toyota Avensis (foto) – che sarà lan-ciata in giugno – è frutto di uno sviluppointeramente europeo. La station wagonpunta ormai ai 4,82 m (+4 cm). Altrastar di Ginevra, la berlina Skoda Superbguadagna 3 cm. Sarà disponibile dagiugno, mentre la station wagon arrive-rà a settembre. Prevista anch’essa inautunno, la Subaru Levorg (4,69 m)prenderà il posto della Legacy. Sul fronte delle station wagon fuoristrada, Subaru ha profondamente rivisto l’Outback e VW ha presentato la PassatAlltrack. MOH

Nuovi valori tra le familiariErano il modello privilegiato dalle fami-glie sino ad un decennio fa. Vendutequasi unicamente in versione stationwagon, le «familiari» oggi rimpolpanoquasi esclusivamente le flotte aziendali.Queste auto vantano tuttavia grandiqualità: propongono ampi abitacoli,bagagliai enormi e comportamenti ec-cellenti a prezzo abbordabile. E comedimostra la nuova VW Passat, signoraincontestata del segmento, il loro livellotecnologico non è affatto lontano daimodelli d’alta gamma. Ma ecco chequeste auto soffrono delle dimensionial

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27viaggio dei lettori | touringn.3 | 26 marzo 2015

percorrendo sentieri impervi a piedi o a dorso di mulo, un percorso ripido che necessita di due ore di sforzi. Ma è veramente un’esperienza incantevoleraggiungere questo luogo contornato

da montagne maestose, bagnato dallaschiuma di una cascata e ornato con cen-tinaia di bandiere di preghiera multicolo-re che danzano al vento. Conquistatodall’ambiente mistico, penetro nel mo-nastero e constato con sorpresa, che quisi parla ad alta voce e ci si muove libera-mente, anche se i monaci pregano: «Èpermesso parlare durante le cerimonie,mi spiega la mia guida, in un francese im-peccabile. Se i monaci vogliono il silenzioassoluto, si ritirano in un luogo inacces-sibile». Il Bhutan è decisamente sconcer-tante, di una saggezza insondabile.

Volo spettacolareParapiglia nell’aereo. I passeggeri si pre-cipitano verso gli oblò sul lato sinistro,anche a rischio di calpestare i piedi dei vi-cini. Chi non ce la fa, tiene il telefoninocon il braccio allungato e fotografa a raf-fica. Con un po’ di fortuna, saranno riu-sciti a immortalare le vette dell’Himalayache sfilano sotto l’aereo. Quando è bello,il volo Paro–Katmandu offre un’ora dispettacolo indimenticabile. Con gli occhiancora colmi delle immagini delle cimeinnevate, m’immergo nella giungla urba-na di Katmandu. Ingorghi cronici, edificidecrepiti, innumerevoli cavi arrotolatiattorno a pali, blackout di corrente quo-tidiani: il Nepal ha una carenza spavento-sa di strutture e risorse. L’industria nu-mero uno è il turismo. Da qui il consigliodi aver sempre con sé spiccioli per i pic-coli commercianti e mendicanti che viperseguono nella speranza di un obolo.

Vagabondi sorridentiMa questi aspetti sgradevoli vengonoben presto dimenticati grazie alla pitto-resca Freak Street, la strada in cui si con-centrano gli ex hippie, al fasto della piazzaDurbar Square, residenza della dea vi-vente, o ancora alla Monkey Mountain,un tempio a cielo aperto popolato da cen-tinaia di scimmie che si alimentano di riso portato in offerta alle divinità. Spet-tacolo sconcertante e sconosciuto alle

◾ Viaggio dei lettori di «Touring»:programma di dettaglio nella paginaseguente.

◾ Bhutan: piccolo Stato himalaya-no di 700000 abitanti con una superficie di 46500 km2 (Svizzera: 39550 km2), il Bhutan misura la suaricchezza non con il prodotto inter-no lordo, ma la felicità nazionalelorda, un concetto che ingloba ivalori spirituali e il rispetto dell’am-biente.

◾ Nepal: con una popolazione di27,8 milioni di abitanti su 147181km2, il Nepal vive essenzialmente diturismo, particolarmente del trek-king sull’Himalaya. Cura le sue rela-zioni con due grandi vicini, la Cina el’India, che finanziano la costruzionedelle strade e dei ponti. Ma dal Pae-se relativamente povero sono inmolti a emigrare all’estero. ◾ Tibet: malgrado l’occupazionecinese che dura dal 1950, lo stessoDalai Lama incoraggia i visitatori adandare a visitare il Tibet, Paese affa-scinante di circa 2,5 milioni di km2

con un’altezza media di 4200 m.

◾ Informazioni turistiche TCS:le principali informazioni sui Paesitoccati da questo viaggio suwww.turismotcs.ch, «destinazioni».

A COLPO D’OCCHIOIl monastero diTaktsang, il piùcelebre del Bhutan, si trova a3000 m di altezzain una maestosaaureola di montagne.

Profonde vallate,fiumi e risaie,questo è il pae-saggio prevalentein Bhutan (sopra).

Katmandu: iltempio di Swa-yambhunath èdetto MonkeyMountain (sotto a s.), perché colo-nizzato dallescimmie.

Gli eremiti di Pashupatinath(sotto a d.).

Lhasa

ThimphuKatmandu

T I B E T

N E P A L

BHU T AN

C I N A

I ND I A

nostre latitudini… ma il più impressio-nante deve ancora venire. Senza pensie-ro alcuno, entro nel complesso funerariodi Pashupatinath: una famiglia si staprendendo cura del corpo del defunto, loveste con abiti colorati, lo immerge perl’ultima volta nel fiume, poi lo porta sullapira per la cremazione. Le lacrime scorro-no, ma la gioia non è assente dalla ceri-monia, per il credo del ciclo di vita checonsente un prolungamento del soggior-no terrestre. Durante la cerimonia accan-to a me si sono accomodati quattro per-sonaggi magri, lunghi capelli grigi, unpunto rosso sulla fronte e vestiti con ▸fo

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touring | viaggio dei lettorin.3 | 26 marzo 2015

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Ai confini dell’Himalaya

Viaggio dei lettori | Contemplare il Tetto del Mondo e scoprire l’eredità culturalesenza precedenti lasciata dal buddismo in Himalaya: questo è il programma eccezionale che vi attende in Bhutan, Nepal e Tibet. Reportage: Jacques-Olivier Pidoux

«Hagero!», «Hagero!»: paro-le che vengono gridate avoce spiegata per scac-ciare gli spiriti cattivi co-

me in un incantesimo. Di certo sono d’in-coraggiamento al mio autista dai nervi diacciaio che sta percorrendo una carreg-giata tutta curve che sembra una pista dimotocross. A me si è chiuso lo stomaco,mentre i miei compagni bhutanesi con-servano una calma olimpica, abituati aquesto Paese scosceso, dove convieneimparare a convivere con i rischi della na-tura. Senza nemmeno un graffietto sullacarrozzeria, raggiungiamo la pianura edentriamo a Thimphu, capitale del Bhu-tan, momento cruciale di questo viaggiodei lettori. Penetrando nella città, sonocolpito dall’impronta della tradizione.Case in stile classico, templi e luoghi diraccoglimento a iosa, numerose personein costume ufficiale (tunica e gonna): tutto porta i segni della favolosa ereditàbhutanese, piccolo Stato himalayanofondato nel VIII secolo e mai colonizzato.Ma ben presto mi accorgo che anche il

calcio viene adorato. Giovani e meno giovani giocano a pallone, sfoggiano ma-gliette del Chelsea e del Barcellona, e di-scutono degli ultimi risultati del Real Ma-drid. Persino il FC Basilea – grazie ai suoirisultati nella Champions League – godedi una certa fama. E basta accendere latelevisione per assistere agli exploit delManchester United o dell’Arsenal. Nelpieno centro di Thimphu troneggia unostadio dal quale emerge a ogni goal il giu-bilo della folla.

Buddha in levitazioneDire che il calcio ha un valore equiparabi-le alla religione, significherebbe misco-noscere il prestigio mai smentito di cuigode il buddismo. Allo scopo di afferma-re con forza questo legame, una comuni-tà religiosa ha costruito un Buddha di 54metri di altezza sui promontori di Thim-phu, fiancheggiato da un ampio piazzaleche può accogliere migliaia di pellegrini.Da lontano il Buddha sembra levitare, co-me seduto a gambe incrociate sulla cimadegli alberi. Oltre alla dimensione spiri-

tuale, trasmette anche un messaggio po-litico, perché denuncia la distruzione deiBuddha di Bâmiyân da parte di talebaniafghani nel 2001.

Nell’estremamente lunga lista dei luo-ghi sacri che popolano il panteon bhuta-nese, troviamo anche il magnifico mona-stero di Taktsang, scolpito in una pareterocciosa a 3100 metri d’altezza. Ognigiorno, centinaia di pellegrini vi si recano

La vita monasticaè vissuta profon-damente nella regione dell’Hi-malaya. Qui i monaci dellafortezza di Paro,in Bhutan.

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percorrendo sentieri impervi a piedi o a dorso di mulo, un percorso ripido che necessita di due ore di sforzi. Ma è veramente un’esperienza incantevoleraggiungere questo luogo contornato

da montagne maestose, bagnato dallaschiuma di una cascata e ornato con cen-tinaia di bandiere di preghiera multicolo-re che danzano al vento. Conquistatodall’ambiente mistico, penetro nel mo-nastero e constato con sorpresa, che quisi parla ad alta voce e ci si muove libera-mente, anche se i monaci pregano: «Èpermesso parlare durante le cerimonie,mi spiega la mia guida, in un francese im-peccabile. Se i monaci vogliono il silenzioassoluto, si ritirano in un luogo inacces-sibile». Il Bhutan è decisamente sconcer-tante, di una saggezza insondabile.

Volo spettacolareParapiglia nell’aereo. I passeggeri si pre-cipitano verso gli oblò sul lato sinistro,anche a rischio di calpestare i piedi dei vi-cini. Chi non ce la fa, tiene il telefoninocon il braccio allungato e fotografa a raf-fica. Con un po’ di fortuna, saranno riu-sciti a immortalare le vette dell’Himalayache sfilano sotto l’aereo. Quando è bello,il volo Paro–Katmandu offre un’ora dispettacolo indimenticabile. Con gli occhiancora colmi delle immagini delle cimeinnevate, m’immergo nella giungla urba-na di Katmandu. Ingorghi cronici, edificidecrepiti, innumerevoli cavi arrotolatiattorno a pali, blackout di corrente quo-tidiani: il Nepal ha una carenza spavento-sa di strutture e risorse. L’industria nu-mero uno è il turismo. Da qui il consigliodi aver sempre con sé spiccioli per i pic-coli commercianti e mendicanti che viperseguono nella speranza di un obolo.

Vagabondi sorridentiMa questi aspetti sgradevoli vengonoben presto dimenticati grazie alla pitto-resca Freak Street, la strada in cui si con-centrano gli ex hippie, al fasto della piazzaDurbar Square, residenza della dea vi-vente, o ancora alla Monkey Mountain,un tempio a cielo aperto popolato da cen-tinaia di scimmie che si alimentano di riso portato in offerta alle divinità. Spet-tacolo sconcertante e sconosciuto alle

◾ Viaggio dei lettori di «Touring»:programma di dettaglio nella paginaseguente.

◾ Bhutan: piccolo Stato himalaya-no di 700000 abitanti con una superficie di 46500 km2 (Svizzera: 39550 km2), il Bhutan misura la suaricchezza non con il prodotto inter-no lordo, ma la felicità nazionalelorda, un concetto che ingloba ivalori spirituali e il rispetto dell’am-biente.

◾ Nepal: con una popolazione di27,8 milioni di abitanti su 147181km2, il Nepal vive essenzialmente diturismo, particolarmente del trek-king sull’Himalaya. Cura le sue rela-zioni con due grandi vicini, la Cina el’India, che finanziano la costruzionedelle strade e dei ponti. Ma dal Pae-se relativamente povero sono inmolti a emigrare all’estero. ◾ Tibet: malgrado l’occupazionecinese che dura dal 1950, lo stessoDalai Lama incoraggia i visitatori adandare a visitare il Tibet, Paese affa-scinante di circa 2,5 milioni di km2

con un’altezza media di 4200 m.

◾ Informazioni turistiche TCS:le principali informazioni sui Paesitoccati da questo viaggio suwww.turismotcs.ch, «destinazioni».

A COLPO D’OCCHIOIl monastero diTaktsang, il piùcelebre del Bhutan, si trova a3000 m di altezzain una maestosaaureola di montagne.

Profonde vallate,fiumi e risaie,questo è il pae-saggio prevalentein Bhutan (sopra).

Katmandu: iltempio di Swa-yambhunath èdetto MonkeyMountain (sotto a s.), perché colo-nizzato dallescimmie.

Gli eremiti di Pashupatinath(sotto a d.).

Lhasa

ThimphuKatmandu

T I B E T

N E P A L

BHU T AN

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I ND I A

nostre latitudini… ma il più impressio-nante deve ancora venire. Senza pensie-ro alcuno, entro nel complesso funerariodi Pashupatinath: una famiglia si staprendendo cura del corpo del defunto, loveste con abiti colorati, lo immerge perl’ultima volta nel fiume, poi lo porta sullapira per la cremazione. Le lacrime scorro-no, ma la gioia non è assente dalla ceri-monia, per il credo del ciclo di vita checonsente un prolungamento del soggior-no terrestre. Durante la cerimonia accan-to a me si sono accomodati quattro per-sonaggi magri, lunghi capelli grigi, unpunto rosso sulla fronte e vestiti con ▸fo

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una tunica arancione, stile hippie. Maloro non stanno facendo finta di esseredei vagabondi, bensì lo sono davvero.Non possiedono niente e vivono della carità della gente, rispondendo così al-l’invito dell’induismo di staccarsi com-pletamente dal mondo per raggiungerela purificazione dell’anima. Uno stato dipovertà che non guasta per nulla il lorobuon umore. «Take a picture of me!», midice uno. Acconsento volentieri, e si met-tono in posa anche per altri turisti.

In treno sul Tetto del MondoArrivo ansimante in cima alle scale delpalazzo, un edificio imponente di 115 me-tri che troneggia sul centro di Lhasa. Bi-sogna dire che a 3650 metri di altezza, ilminimo sforzo fisico si paga caro. Ma ladinamica guida cinese mi attende impa-ziente e con foga mi racconta i beneficidel «governo centrale»: «La Cina ha inve-stito milioni per rinnovare questo palaz-zo. La Cina ha liberato il Tibet e salvato lacultura tibetana!». Ascolto con giustifica-to dubbio, mentre mi apro la strada attra-verso un cordone della polizia. Per smen-tire la propaganda cinese non c’è nientedi meglio dell’onnipresenza dell’esercito

e della polizia nelle strade di Lhasa? Inquanto turista, lo si deve sopportare e perconsolarsi basta ammirare le meravigliedel patrimonio storico.

Lascio Lhasa a bordo del «Treno sulTetto del Mondo» o Tibet Express, chepercorre uno strabiliante tracciato di2000 chilometri solcando gli altopiani ti-betani e culminando a 5000 metri di al-tezza. In programma la più alta stazionee il più alto tunnel al mondo. Niente pau-ra per le persone che soffrono di mal dimontagna, sul treno c’è un alimentatoredi ossigeno a disposizione. Per far passa-re il tempo (26 ore di viaggio), mi dilettoa gustare dei buoni piccoli piatti nel va-gone ristorante e scambio qualche parolacon gli altri passeggeri, i cinesi adoranofrequentare gli Occidentali: «Quanti anniha? È sposato? Ha dei bambini?». Le do-mande personali si susseguono a raffica,ma senza una curiosità morbosa, soltan-to la voglia sincera di fare conoscenza.Interesse, premura e buon umore, cosìpotrebbe essere descritto il carattere deicinesi, imperturbabile anche nello stressdelle grandi città come Shanghai, ultimatappa del mio periplo in un Paese così di-verso, quasi un altro pianeta. ◾

Il Palazzo del Potala: uno deinumerosi e su-perbi luoghi sacridi Lhasa, capitaledel Tibet.

Il Tibet Express,con il punto cul-minante a 5072metri, è la lineaferroviaria più altadel mondo.

Viaggio dei lettori del «Touring»

I molti segreti della regione dell’HimalayaBhutan, Nepal, Tibet & treno per LhasaCulture e religioni mistiche, paesaggi mozzafiato, spettacolari catene montuose, persone cordiali. In esclusiva per i soci TCS proponiamo un viaggio dal Bhutan alla sfavillante metropoli di Shanghai passando per Ne-pal e Tibet. Cogliete l’occasione per scoprire, nella comodità del nostro viaggio, città sconosciute e paesaggi impressionanti. Su richiesta avete la possibilità di rilassarvi nella cinese Hainan o di proseguire il vostro viaggio di scoperta e raggiungere Pechino, la capitale di questo gigantesco im-pero. Insieme ad altri soci TCS partite per un viaggio unico nella regione dell’Himalaya – il tetto del mondo!

Sono compresi:• Incontro informativo prima della partenza • Voli in classe economica: Zurigo o Ginevra – Delhi / Shanghai – Zurigo o Ginevra con SWISS; Delhi – Paro – Kathmandu con Druk Air; Kathmandu – Lhasa con Air China; Xining – Shanghai con China Eastern • Pernottamenti: 6x in Bhutan, 4x in Nepal, 3x in Tibet e 2x a Shanghai in hotel buoni – molto buoni di categoria media, camera doppia di base con doccia/WC • Viaggio con la famosa linea ferroviaria del Tibet incl. 1 pernottamento in cuccetta con 4 letti • Visite previste con ingressi incl., con guida locale che parla tedesco o francese (in Bhutan e in Xining ev. inglese) • Tutti i trasferimenti in autobus come da programma • Prestazioni extra TCS come da elenco separato • Accompagnatore TCS che parla tedesco o francese da/fino alla Svizzera • Pasti (prima colazione: dal 3° al 18° giorno; pranzo: dal 3° al 7° giorno; dal 13° al 17° giorno; cena: dal 2° all’ 11° giorno; dal 13° al 14° giorno e 17° giorno) • Documentazione completa di viaggio

Prezzi forfettari a persona in CHF

Viaggio principale, base: occupazione doppia da CHF 9’985.–*Supplemento camera singola CHF 1’400.–*Sconto prenotazione anticipata di CHF 200.–, valido fino al 30 aprile 2015, già preso in considerazione. Supplemento non soci TCS CHF 200.–

Per i prezzi e dettagli dei programmi extra a Pechino e Hainan v.: www.tcs-viaggi.ch/bhutan

Date: dal 6.10. al23.10.2015 18 giorni/17 notti

Itinerario di viaggio:1° giorno: Volo Svizzera – via Dehli fino in Bhutan2° giorno: Arrivo in Bhutan 3° giorno: Selezione dei tesori della valle Paro4° giorno: Rovine di monasteri e viste a¤ascinanti5° giorno: Mercati e artigianato6° giorno: Oltre il passo Dochu La fino a Punakha7° giorno: Ritorno a Paro, giorno di relax8° giorno: Volo verso la capitale del Nepal9° giorno: L’arte dei templi a Kathmandu e Patan10° giorno: Bhaktapur, la più bella delle tre città imperiali11° giorno: Stupa di Boudhanath Donath e santuario hinduista12° giorno: Volo a Lhasa. Visita del monastero13° giorno: I santuari di Lhasa14° giorno: I principali monasteri del Tibet15° giorno: La linea ferroviaria del Tibet attraverso Golmud fino a Xining16° giorno: Volo a Shanghai17° giorno: Shanghai18° giorno: Volo di rientro in Svizzera o programma extra a Pechino o Hainan

Nota: Per informazioni sul programma dettagliato di viaggio ed escursioni, prestazioni extra TCS comprese, prestazioni non comprese, disposizioni di viaggio e condizioni di annullamento cfr. il programma dettagliato all’indirizzo www.tcs-viaggi.ch/bhutan

Organizzazione, informazioni dettagliate e prenotazione:Knecht Reisen AGSchwimmbadstrasse 15210 WindischTelefono 062 834 71 61www.tcs-viaggi.ch/bhutan

Informazioni generali sui prodotti TCS:Touring Club Svizzero, Bahnhofstrasse 5, 3322 SchönbühlTel. 0844 888 111

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ne anticipata

per i soci TCS:

CHF 200.–*

valido fino al

30.04.2015

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Page 29: Touring 3 / 2015 italiano

29viaggio dei lettori | touringn.3 | 26 marzo 2015

una tunica arancione, stile hippie. Maloro non stanno facendo finta di esseredei vagabondi, bensì lo sono davvero.Non possiedono niente e vivono della carità della gente, rispondendo così al-l’invito dell’induismo di staccarsi com-pletamente dal mondo per raggiungerela purificazione dell’anima. Uno stato dipovertà che non guasta per nulla il lorobuon umore. «Take a picture of me!», midice uno. Acconsento volentieri, e si met-tono in posa anche per altri turisti.

In treno sul Tetto del MondoArrivo ansimante in cima alle scale delpalazzo, un edificio imponente di 115 me-tri che troneggia sul centro di Lhasa. Bi-sogna dire che a 3650 metri di altezza, ilminimo sforzo fisico si paga caro. Ma ladinamica guida cinese mi attende impa-ziente e con foga mi racconta i beneficidel «governo centrale»: «La Cina ha inve-stito milioni per rinnovare questo palaz-zo. La Cina ha liberato il Tibet e salvato lacultura tibetana!». Ascolto con giustifica-to dubbio, mentre mi apro la strada attra-verso un cordone della polizia. Per smen-tire la propaganda cinese non c’è nientedi meglio dell’onnipresenza dell’esercito

e della polizia nelle strade di Lhasa? Inquanto turista, lo si deve sopportare e perconsolarsi basta ammirare le meravigliedel patrimonio storico.

Lascio Lhasa a bordo del «Treno sulTetto del Mondo» o Tibet Express, chepercorre uno strabiliante tracciato di2000 chilometri solcando gli altopiani ti-betani e culminando a 5000 metri di al-tezza. In programma la più alta stazionee il più alto tunnel al mondo. Niente pau-ra per le persone che soffrono di mal dimontagna, sul treno c’è un alimentatoredi ossigeno a disposizione. Per far passa-re il tempo (26 ore di viaggio), mi dilettoa gustare dei buoni piccoli piatti nel va-gone ristorante e scambio qualche parolacon gli altri passeggeri, i cinesi adoranofrequentare gli Occidentali: «Quanti anniha? È sposato? Ha dei bambini?». Le do-mande personali si susseguono a raffica,ma senza una curiosità morbosa, soltan-to la voglia sincera di fare conoscenza.Interesse, premura e buon umore, cosìpotrebbe essere descritto il carattere deicinesi, imperturbabile anche nello stressdelle grandi città come Shanghai, ultimatappa del mio periplo in un Paese così di-verso, quasi un altro pianeta. ◾

Il Palazzo del Potala: uno deinumerosi e su-perbi luoghi sacridi Lhasa, capitaledel Tibet.

Il Tibet Express,con il punto cul-minante a 5072metri, è la lineaferroviaria più altadel mondo.

Viaggio dei lettori del «Touring»

I molti segreti della regione dell’HimalayaBhutan, Nepal, Tibet & treno per LhasaCulture e religioni mistiche, paesaggi mozzafiato, spettacolari catene montuose, persone cordiali. In esclusiva per i soci TCS proponiamo un viaggio dal Bhutan alla sfavillante metropoli di Shanghai passando per Ne-pal e Tibet. Cogliete l’occasione per scoprire, nella comodità del nostro viaggio, città sconosciute e paesaggi impressionanti. Su richiesta avete la possibilità di rilassarvi nella cinese Hainan o di proseguire il vostro viaggio di scoperta e raggiungere Pechino, la capitale di questo gigantesco im-pero. Insieme ad altri soci TCS partite per un viaggio unico nella regione dell’Himalaya – il tetto del mondo!

Sono compresi:• Incontro informativo prima della partenza • Voli in classe economica: Zurigo o Ginevra – Delhi / Shanghai – Zurigo o Ginevra con SWISS; Delhi – Paro – Kathmandu con Druk Air; Kathmandu – Lhasa con Air China; Xining – Shanghai con China Eastern • Pernottamenti: 6x in Bhutan, 4x in Nepal, 3x in Tibet e 2x a Shanghai in hotel buoni – molto buoni di categoria media, camera doppia di base con doccia/WC • Viaggio con la famosa linea ferroviaria del Tibet incl. 1 pernottamento in cuccetta con 4 letti • Visite previste con ingressi incl., con guida locale che parla tedesco o francese (in Bhutan e in Xining ev. inglese) • Tutti i trasferimenti in autobus come da programma • Prestazioni extra TCS come da elenco separato • Accompagnatore TCS che parla tedesco o francese da/fino alla Svizzera • Pasti (prima colazione: dal 3° al 18° giorno; pranzo: dal 3° al 7° giorno; dal 13° al 17° giorno; cena: dal 2° all’ 11° giorno; dal 13° al 14° giorno e 17° giorno) • Documentazione completa di viaggio

Prezzi forfettari a persona in CHF

Viaggio principale, base: occupazione doppia da CHF 9’985.–*Supplemento camera singola CHF 1’400.–*Sconto prenotazione anticipata di CHF 200.–, valido fino al 30 aprile 2015, già preso in considerazione. Supplemento non soci TCS CHF 200.–

Per i prezzi e dettagli dei programmi extra a Pechino e Hainan v.: www.tcs-viaggi.ch/bhutan

Date: dal 6.10. al23.10.2015 18 giorni/17 notti

Itinerario di viaggio:1° giorno: Volo Svizzera – via Dehli fino in Bhutan2° giorno: Arrivo in Bhutan 3° giorno: Selezione dei tesori della valle Paro4° giorno: Rovine di monasteri e viste a¤ascinanti5° giorno: Mercati e artigianato6° giorno: Oltre il passo Dochu La fino a Punakha7° giorno: Ritorno a Paro, giorno di relax8° giorno: Volo verso la capitale del Nepal9° giorno: L’arte dei templi a Kathmandu e Patan10° giorno: Bhaktapur, la più bella delle tre città imperiali11° giorno: Stupa di Boudhanath Donath e santuario hinduista12° giorno: Volo a Lhasa. Visita del monastero13° giorno: I santuari di Lhasa14° giorno: I principali monasteri del Tibet15° giorno: La linea ferroviaria del Tibet attraverso Golmud fino a Xining16° giorno: Volo a Shanghai17° giorno: Shanghai18° giorno: Volo di rientro in Svizzera o programma extra a Pechino o Hainan

Nota: Per informazioni sul programma dettagliato di viaggio ed escursioni, prestazioni extra TCS comprese, prestazioni non comprese, disposizioni di viaggio e condizioni di annullamento cfr. il programma dettagliato all’indirizzo www.tcs-viaggi.ch/bhutan

Organizzazione, informazioni dettagliate e prenotazione:Knecht Reisen AGSchwimmbadstrasse 15210 WindischTelefono 062 834 71 61www.tcs-viaggi.ch/bhutan

Informazioni generali sui prodotti TCS:Touring Club Svizzero, Bahnhofstrasse 5, 3322 SchönbühlTel. 0844 888 111

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valido fino al

30.04.2015

Page 30: Touring 3 / 2015 italiano

31viaggi e tempo libero | touringn.3 | 26 marzo 2015

◾ Itinerario: il 29 maggio alle 19l’Europa 2 salpa da Amburgo per lacrociera di quest’anno «Riscoprire la vecchia Europa». Prima si dirigeverso Sylt, Honfleur, Portsmouth,Saint Peter Port, Saint-Malo, Le Palais, Bordeaux e passando da La Coruna arriva a Lisbona.

◾ Viaggio: individuale, ma vieneorganizzato da ogni agenzia viaggi.Non si dimentichi passaporto ocarta d’identità.

◾ Pagamento: vengono accettatetutte le carte di credito comuni. ◾ Recapito: Hapag-Lloyd, Balindamm 25, 20095 Amburgo, telefono +494030703070,www.hl-kreuzfahrten.de

A COLPO D’OCCHIO

to moderno e leggero della lussuosa Eu-ropa 2, vogliamo attirare un pubblico piùgiovane ed eterogeneo. Noi siamo ancheattrezzati per offrire un viaggio a tre ge-nerazioni con nonni, genitori e bimbi»,dice ancora Wolter.

Chi desidera pianificare la propria gior-nata, può cominciare con una sessione diaquafit il mattino presto. Poi ci sono altrepossibilità di movimento e chi vuole puòscegliere tra yoga e pilates. Si consigliainoltre di compiere un giro quotidianosulla nave, in cui si possono scopriresempre nuovi quadri e sculture. In alter-nativa o in aggiunta si può assistere a seminari su temi economici con parteci-panti di alto livello. Chi non vuole pro-grammare tutta la giornata, gironzolasemplicemente sul ponte, si siede in bi-blioteca o frequenta la scuola di cucina,dove impara a preparare un gambero di mare. Durante il nostro soggiorno, ilsommelier Florian Sender ha creato unacomposizione di vini, mentre WolfgangHofmann ci ha concesso di gettare unosguardo nell’arte dell’innesto del for-maggio.

Bilbao, Bordeaux, Anversa…Lisbona, Bilbao, Saint-Jean-de-Luz, Bor-deaux, Le Palais, Saint Peter Port, Sark,Saint-Malo, Honfleur, Anversa, Amster-dam, Amburgo sono le destinazioni diquesto viaggio dal tema «La vecchia Eu-ropa». Storicamente così come paesaggi-sticamente sono garantite interessantigite sulla terraferma. Chi desidera andare

sul campo da golf, lo può fare e può anchenoleggiare un’auto e vedere da vicino idintorni. Per il capitano Wolter questoitinerario «che costeggia la Gironda cosìcome la Bretagna, con 13 metri di diffe-renza tra alta e bassa marea, è una zonaimpegnativa da navigare». Il capitano,un marinaio onesto e orgoglioso dallapunta dei piedi fino a quella cima dei ca-pelli, si è sentito anche chiedere da unbambino se a bordo della nave vengonosempre dei piloti per parcheggiare in portoperché lui non ne è capace. Con un sorri-so ha risposto: «Il pilota è obbligatorio.Noi capitani troveremmo comunque lavia, ma avere qualcuno a bordo, che conosce la zona con tutte le correnti, èsempre un vantaggio».

Una crociera sulla Europa 2 è sinonimodi avventura, emozione e libertà allostesso tempo. Ma è pur sempre una cro-ciera di lusso, che ha il suo prezzo. Perquesto motivo, per molte persone costi-tuisce «il primo e ultimo viaggio di que-sto tipo nella vita». E anche questo fa della Europa 2, un’imbarcazione tantoelegante quanto emozionante.

Christian BützbergerQuesta crociera è stata sponsorizzata da Hapag-Lloyd.

Hamburg

Honfleur

Sylt

Portsmouth

Guernsey

Saint-MaloBelle-Ile

Bordeaux

La Coruna

Lissabon

quirente Martin ha controllato le orate ele code di rospo una ad una. I cuochi, i pa-nettieri e i pasticcieri non rimangono maicon le mani in mano. «Ogni giorno prepa-riamo per due volte 30 tipi di pane fre-sco», sottolinea lo chef Ohlemann.

Una logistica impegnativaDegli acquisti, la cucina, la ricezione, ilservizio e la gestione delle camere è responsabile Frank Neumann. «Da inclu-dere ci sono anche le conduzioni di altrielementi come la Spa o la boutique», ag-giunge il manager alberghiero. Alla miadomanda, cosa sia l’aspetto più entusia-smante del suo lavoro, risponde: «più ci allontaniamo dall’Europa, più com-prare diventa interessante, dato che la logistica dalla A alla Z deve funzionare.Non posso mica far salire a bordo un for-nitore in un arco di tempo di mezz’ora. Icontatti sono dunque un elemento pre-zioso di questo lavoro. Il campo di azionedi Neumann è ancora più ampio. «Nel-l’attuale viaggio da Lisbona ad Amburgoabbiamo 344 ospiti a bordo, l’equipaggioè costituito di 363 persone, di cui due ter-zi appartengono al mio gruppo», affermaNeumann.

«Da noi non c’è nemmeno la cena di gala con il capitano», afferma ridendo ilcapitano Ulf Wolter. E ci spiega che: «Lamaggior parte delle tradizioni da crocie-ra, ormai antiquate, le abbiamo elimina-te, compreso il codice di abbigliamento».Si vedono ovunque jeans e al ristorante cisi può vestire anche leggeri. «Con l’aspet-

Le belle facciatedella case a SaintMalo davanti alporticciolo (a s.).Sulla foto a destrasi vede l’Europa 2nel porto di Lisbona, pronta a salpare.

I pesci e crosta-cei, che vengonopreparati nel ristorante Sakura,sono stati com-prati lo stessogiorno diretta-mente dal venditore.

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touring | viaggi e tempo liberon.3 | 26 marzo 2015

30

«Può usare la doccia anche co-me bagno turco», è la spie-gazione del maggiordomoAndreas di uno dei pregi

della spa di 42 m2 di superficie compresanell’ampia suite. La tecnologia di tutti gliapparecchi è di nuova generazione, mar-chingegni così avanzati che non tutti ipasseggeri sono in grado di maneggiareal primo colpo. Anche in questo caso ilmaggiordomo Andreas dà le indicazionisu come utilizzare il televisore, internet ol’illuminazione. Alla domanda su qualisiano i suoi principali compiti, il giovane

Andreas ci spiega che fa servizio nelle camere. «Mi occupo delle prenotazioni –sottolinea – servo le bibite e i piatti nellesuite». In tutte le suite c’è una veranda,un altro spazio molto apprezzato dagliospiti. In particolare dopo una gita si havoglia di lasciarsi sprofondare in una se-dia a sdraio e leggere finalmente il librocomprato tanto tempo fa. Godersi l’am-pio spazio, sentirsi liberi, è un vero e pro-prio lusso sulla Europa 2. Lo si nota appe-na si sale a bordo, guardando l’architet-tura spaziosa della ricezione con le ampievetrate. Gli ospiti – ricordiamo non più di

«Noi siamo diversi»

Sull’Europa 2 non ci sono codici di abbigliamento né cena di gala con il capitano. La nave da crociera,per 500 ospiti, interpreta il lusso in modo più aperto.

500 – ogni giorno possono scegliere trasette ristoranti.

«Ogni paio di giorni rinnoviamo i menùnei ristoranti Elements, Tarragon, Saku-ra e Serenissima», ci racconta lo chefMartin Ohlemann. I 55 cuochi insieme auna brigata di 70 assistenti cucinano an-che per i ristoranti Weltmeere e YachtClub. Qui viene servito il buffet a colazio-ne, pranzo e cena. «Per la creazione deimenù vengono impiegati anche prodottilocali. Della loro freschezza abbiamo po-tuto sincerarci al momento dell’acquistodi pesce fresco a Saint-Malo, quando l’ac-

Luogo d’incontro preferito:la terrazza invitante del«Sansibar».

L’ampio pontile della piscina con tetto apribile

è anche uno spazio prediletto per le feste.

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31viaggi e tempo libero | touringn.3 | 26 marzo 2015

◾ Itinerario: il 29 maggio alle 19l’Europa 2 salpa da Amburgo per lacrociera di quest’anno «Riscoprire la vecchia Europa». Prima si dirigeverso Sylt, Honfleur, Portsmouth,Saint Peter Port, Saint-Malo, Le Palais, Bordeaux e passando da La Coruna arriva a Lisbona.

◾ Viaggio: individuale, ma vieneorganizzato da ogni agenzia viaggi.Non si dimentichi passaporto ocarta d’identità.

◾ Pagamento: vengono accettatetutte le carte di credito comuni. ◾ Recapito: Hapag-Lloyd, Balindamm 25, 20095 Amburgo, telefono +494030703070,www.hl-kreuzfahrten.de

A COLPO D’OCCHIO

to moderno e leggero della lussuosa Eu-ropa 2, vogliamo attirare un pubblico piùgiovane ed eterogeneo. Noi siamo ancheattrezzati per offrire un viaggio a tre ge-nerazioni con nonni, genitori e bimbi»,dice ancora Wolter.

Chi desidera pianificare la propria gior-nata, può cominciare con una sessione diaquafit il mattino presto. Poi ci sono altrepossibilità di movimento e chi vuole puòscegliere tra yoga e pilates. Si consigliainoltre di compiere un giro quotidianosulla nave, in cui si possono scopriresempre nuovi quadri e sculture. In alter-nativa o in aggiunta si può assistere a seminari su temi economici con parteci-panti di alto livello. Chi non vuole pro-grammare tutta la giornata, gironzolasemplicemente sul ponte, si siede in bi-blioteca o frequenta la scuola di cucina,dove impara a preparare un gambero di mare. Durante il nostro soggiorno, ilsommelier Florian Sender ha creato unacomposizione di vini, mentre WolfgangHofmann ci ha concesso di gettare unosguardo nell’arte dell’innesto del for-maggio.

Bilbao, Bordeaux, Anversa…Lisbona, Bilbao, Saint-Jean-de-Luz, Bor-deaux, Le Palais, Saint Peter Port, Sark,Saint-Malo, Honfleur, Anversa, Amster-dam, Amburgo sono le destinazioni diquesto viaggio dal tema «La vecchia Eu-ropa». Storicamente così come paesaggi-sticamente sono garantite interessantigite sulla terraferma. Chi desidera andare

sul campo da golf, lo può fare e può anchenoleggiare un’auto e vedere da vicino idintorni. Per il capitano Wolter questoitinerario «che costeggia la Gironda cosìcome la Bretagna, con 13 metri di diffe-renza tra alta e bassa marea, è una zonaimpegnativa da navigare». Il capitano,un marinaio onesto e orgoglioso dallapunta dei piedi fino a quella cima dei ca-pelli, si è sentito anche chiedere da unbambino se a bordo della nave vengonosempre dei piloti per parcheggiare in portoperché lui non ne è capace. Con un sorri-so ha risposto: «Il pilota è obbligatorio.Noi capitani troveremmo comunque lavia, ma avere qualcuno a bordo, che conosce la zona con tutte le correnti, èsempre un vantaggio».

Una crociera sulla Europa 2 è sinonimodi avventura, emozione e libertà allostesso tempo. Ma è pur sempre una cro-ciera di lusso, che ha il suo prezzo. Perquesto motivo, per molte persone costi-tuisce «il primo e ultimo viaggio di que-sto tipo nella vita». E anche questo fa della Europa 2, un’imbarcazione tantoelegante quanto emozionante.

Christian BützbergerQuesta crociera è stata sponsorizzata da Hapag-Lloyd.

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Una logistica impegnativaDegli acquisti, la cucina, la ricezione, ilservizio e la gestione delle camere è responsabile Frank Neumann. «Da inclu-dere ci sono anche le conduzioni di altrielementi come la Spa o la boutique», ag-giunge il manager alberghiero. Alla miadomanda, cosa sia l’aspetto più entusia-smante del suo lavoro, risponde: «più ci allontaniamo dall’Europa, più com-prare diventa interessante, dato che la logistica dalla A alla Z deve funzionare.Non posso mica far salire a bordo un for-nitore in un arco di tempo di mezz’ora. Icontatti sono dunque un elemento pre-zioso di questo lavoro. Il campo di azionedi Neumann è ancora più ampio. «Nel-l’attuale viaggio da Lisbona ad Amburgoabbiamo 344 ospiti a bordo, l’equipaggioè costituito di 363 persone, di cui due ter-zi appartengono al mio gruppo», affermaNeumann.

«Da noi non c’è nemmeno la cena di gala con il capitano», afferma ridendo ilcapitano Ulf Wolter. E ci spiega che: «Lamaggior parte delle tradizioni da crocie-ra, ormai antiquate, le abbiamo elimina-te, compreso il codice di abbigliamento».Si vedono ovunque jeans e al ristorante cisi può vestire anche leggeri. «Con l’aspet-

Le belle facciatedella case a SaintMalo davanti alporticciolo (a s.).Sulla foto a destrasi vede l’Europa 2nel porto di Lisbona, pronta a salpare.

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33viaggi e tempo libero | touringn.3 | 26 marzo 2015

Accoglienza Un angolo di relax nella Foresta Nera

All’Hotel Alpenblick la parola d’ordine è relax. Una cameradoppia è disponibile da 125 € per persona e una suite da 155 €. Tel. 0049 7672 4180, www.alpenblick-hotel.de

L’Hotel Alpenblick a Höchenschwand in Germania non potrebbe avereun nome più azzeccato. La vista sulle Alpi svizzere da questo altopianonella bella Foresta Nera meridionale tra Waldshut e Schluchsee èimpressionante. I prati estesi e i boschi fitti invitano a compiere giteescursionistiche. L’Hotel Alpenblick, una casa tipica della Foresta Nera,ospita turisti da esattamente 100 anni, come ci racconta FerdinandThoma, il proprietario da 15 anni. Thoma ha sviluppato l’Alpenblicktrasformandolo in uno stupendo albergo wellness e biologico, che conta molti ospiti fedeli e abitudinari. Da maggio una nuova strutturacompleta l’albergo con ampie suite e una zona wellness con la piacevolepiscina di acqua salata. A disposizione degli ospiti, la metà provenientedalla Svizzera, ci sono in totale 37 camere. Sono occupate al 75%, unapercentuale che dice molto della qualità, incluso il rapporto prezzo-prestazione, dell’Alpenblick. Lo stesso vale per la seconda infrastrutturaalberghiera di Thoma, l’Hotel Auerhahn, a Schluchsee. Bü

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Per godersi appieno le bellezze na-turali e culturali, abbiamo sceltouna gita di tre giorni (inclusi anda-

ta e ritorno in Engadina). La prima attra-zione del nostro percorso partendo daSan Moritz è il viaggio sul Passo del Ber-nina (2328 m). Verso sud vale la pena faredue tappe intermedie. Dapprima alla sta-zione Alp Grüm (2091 m) con una vistafantastica sul ghiacciaio del Palü e più giùin Val Poschiavo. Oltre vi è l’occasioneper una puntatina al Giardino dei ghiac-

luglio sino a metà settembre circola ognigiorno e poi da metà ottobre nei fine set-timana.

Fin sul Passo dello StelvioPrima ci si dirige a Bormio, che è nota perle sue sorgenti termali e per aver ospitatoi campionati mondiali di sci alpino nel2005. Poco dopo la strada continua ripi-da attraverso innumerevoli tornanti sinoal Passo dello Stelvio, dove a 2757 metrisi raggiunge la fermata più alta di Auto-Postale Svizzera. Dopo una pausa arrivia-mo sul Passo dell’Umbrail un po’ più inbasso, in seguito giù a Santa Maria nellaVal Monastero e infine proseguiamo ver-so Müstair (o Monastero), dove visitiamoil Convento Benedettino e l’annessachiesa iscritti al patrimonio mondialedell’Unesco.

Il viaggio di ritorno avviene poi conl’autopostale attraverso il Parco naziona-le svizzero e sul Passo del Forno sino aZernez in Engadina e da lì con la Ferroviaretica attraverso il tunnel della Vereinaper il rientro nel Mittelland.

Bruno Bernhard

Info TouringPer il viaggio in autopostale sul Passo delloStelvio è necessario riservare il posto entro lasera prima alle 19, online (con conferma) otelefonicamente. Ulteriori informazioni diret-tamente sui siti: www.ffs.ch, www.rhb.ch,www.autopostale.ch/grigioni, www.hotel-le-prese.com, www.val-muestair.ch

Entusiasmanti giri panoramici

Treno e autopostale | Una nuova linea autopostale collega la Val Monastero con Tirano in Valtellina. Con la Ferrovia retica si va facilmente di montagna in montagna.

Da Bormio la strada del passoscorre formandooltre 40 tornantisino a raggiun -gere il Passo delloStelvio a quota2757 metri.

ciai di Cavaglia. Per la cena e il pernotta-mento abbiamo scelto – dopo un giro at-traverso Poschiavo – l’albergo a quattrostelle «Le Prese» sulle rive del Lago di Poschiavo.

Il famoso viadotto elicoidale Il giorno dopo con la linea del Berninadella Ferrovia retica si scende verso Tira-no in Valtellina passando sul famoso viadotto elicoidale di Brusio. Qui saliamoa bordo dell’AutoPostale Grigioni che da

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“Hotel di charme”a gestione familiare, 27 camere, ottima cucina,tranquillo, immerso nel verde della natura. Spiaggia di sabbia

e meravigliose scogliere a 200m. PISCINA, TENNIS.Parcheggio privato coperto. Mostre d’arte. Aperto fino ad ottobre.Giardino privato, direttamente al mare sugli splendidi scogli !

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HOTEL GalloneroHOTEL Gallonero

Tranquillo,vista panor. sul mare, PISCINA+WHIRPOOL+SPAcon idro/cromoterapia 33°+SAUNA, massaggi e relax. TENNIS.

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HCOTEL

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Francia

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Diverse

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33viaggi e tempo libero | touringn.3 | 26 marzo 2015

Accoglienza Un angolo di relax nella Foresta Nera

All’Hotel Alpenblick la parola d’ordine è relax. Una cameradoppia è disponibile da 125 € per persona e una suite da 155 €. Tel. 0049 7672 4180, www.alpenblick-hotel.de

L’Hotel Alpenblick a Höchenschwand in Germania non potrebbe avereun nome più azzeccato. La vista sulle Alpi svizzere da questo altopianonella bella Foresta Nera meridionale tra Waldshut e Schluchsee èimpressionante. I prati estesi e i boschi fitti invitano a compiere giteescursionistiche. L’Hotel Alpenblick, una casa tipica della Foresta Nera,ospita turisti da esattamente 100 anni, come ci racconta FerdinandThoma, il proprietario da 15 anni. Thoma ha sviluppato l’Alpenblicktrasformandolo in uno stupendo albergo wellness e biologico, che conta molti ospiti fedeli e abitudinari. Da maggio una nuova strutturacompleta l’albergo con ampie suite e una zona wellness con la piacevolepiscina di acqua salata. A disposizione degli ospiti, la metà provenientedalla Svizzera, ci sono in totale 37 camere. Sono occupate al 75%, unapercentuale che dice molto della qualità, incluso il rapporto prezzo-prestazione, dell’Alpenblick. Lo stesso vale per la seconda infrastrutturaalberghiera di Thoma, l’Hotel Auerhahn, a Schluchsee. Bü

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Per godersi appieno le bellezze na-turali e culturali, abbiamo sceltouna gita di tre giorni (inclusi anda-

ta e ritorno in Engadina). La prima attra-zione del nostro percorso partendo daSan Moritz è il viaggio sul Passo del Ber-nina (2328 m). Verso sud vale la pena faredue tappe intermedie. Dapprima alla sta-zione Alp Grüm (2091 m) con una vistafantastica sul ghiacciaio del Palü e più giùin Val Poschiavo. Oltre vi è l’occasioneper una puntatina al Giardino dei ghiac-

luglio sino a metà settembre circola ognigiorno e poi da metà ottobre nei fine set-timana.

Fin sul Passo dello StelvioPrima ci si dirige a Bormio, che è nota perle sue sorgenti termali e per aver ospitatoi campionati mondiali di sci alpino nel2005. Poco dopo la strada continua ripi-da attraverso innumerevoli tornanti sinoal Passo dello Stelvio, dove a 2757 metrisi raggiunge la fermata più alta di Auto-Postale Svizzera. Dopo una pausa arrivia-mo sul Passo dell’Umbrail un po’ più inbasso, in seguito giù a Santa Maria nellaVal Monastero e infine proseguiamo ver-so Müstair (o Monastero), dove visitiamoil Convento Benedettino e l’annessachiesa iscritti al patrimonio mondialedell’Unesco.

Il viaggio di ritorno avviene poi conl’autopostale attraverso il Parco naziona-le svizzero e sul Passo del Forno sino aZernez in Engadina e da lì con la Ferroviaretica attraverso il tunnel della Vereinaper il rientro nel Mittelland.

Bruno Bernhard

Info TouringPer il viaggio in autopostale sul Passo delloStelvio è necessario riservare il posto entro lasera prima alle 19, online (con conferma) otelefonicamente. Ulteriori informazioni diret-tamente sui siti: www.ffs.ch, www.rhb.ch,www.autopostale.ch/grigioni, www.hotel-le-prese.com, www.val-muestair.ch

Entusiasmanti giri panoramici

Treno e autopostale | Una nuova linea autopostale collega la Val Monastero con Tirano in Valtellina. Con la Ferrovia retica si va facilmente di montagna in montagna.

Da Bormio la strada del passoscorre formandooltre 40 tornantisino a raggiun -gere il Passo delloStelvio a quota2757 metri.

ciai di Cavaglia. Per la cena e il pernotta-mento abbiamo scelto – dopo un giro at-traverso Poschiavo – l’albergo a quattrostelle «Le Prese» sulle rive del Lago di Poschiavo.

Il famoso viadotto elicoidale Il giorno dopo con la linea del Berninadella Ferrovia retica si scende verso Tira-no in Valtellina passando sul famoso viadotto elicoidale di Brusio. Qui saliamoa bordo dell’AutoPostale Grigioni che da

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35viaggi e tempo libero | touringn.3 | 26 marzo 2015

La tavola è apparecchiata: pesce dilago, mousse di verdure, crocchet-te di patate, insalata e qualche

crudità come contorno. Il banchetto puòavere allora inizio… mollate gli ormeggi.Sì, perché non mi trovo in uno dei deli-ziosi ristoranti di provincia della Carin-zia, nel sud-est dell’Austria, bensì su unasorta di piattaforma a motore galleggian-te sulle acque del Weissensee. Wernergarantisce il pilotaggio, mentre Hans-Peter Sorger si occupa di me. Noi ci ali-mentiamo anche di buon umore, mentredavanti ai nostri occhi scorre il paesaggiomontagnoso e ricoperto di una forestafitta che contorna il lago. È un vero e pro-prio paradiso per gli escursionisti ma an-che per una piccola tribù di orsi che l’haprescelta come sua dimora. Hans-Peter liha incontrati: «Quando ci si ritrova facciaa faccia, si deve fare marcia indietro tran-quillamente. L’orso comprende allorache gli si concede il territorio». Quandogli spiego che dei plantigradi si sono avvicinati a delle abitazioni in Svizzera,facendo temere un attacco, egli accolla la responsabilità all’uomo: «Ciò succedequando ad un orso si dà la caccia. Arrivain un ambiente sconosciuto e non sa piùdove trovare da mangiare. Di colpo il suoolfatto lo guida a volte verso un branco, avolte verso un’abitazione». Rimarrei adascoltarlo per ore a parlare della fauna,ma la nostra imbarcazione accosta giàall’ingresso della riserva naturale.

Agrodolce audaceA cena mi è capitato più di una volta didegustare la cucina gustosa della Carin-zia, plasmata dalle influenze balcaniche.Riscopro in particolare dei prodotti sot-tovalutati in Svizzera, come le barbabie-tole, il sedano, il pomodoro giallo o lemore. Combinazioni di gusti sorpren-

Rilassarsi nell’acqua turchese

Austria | Chi cercasse un luogo di villeggiatura estiva più rilassante della Carinzia, lofarebbe invano. La regione concilia il piacere di nuotate nel lago con gite in montagna.

denti, consistenze sconosciute, agrodol-ce audace. Ogni pasto stravolge i codicidella cucina e rende felice il palato.

Gita in battello a remiIl Lago di Millstatt sembra uno specchio.Solo qualche pescatore è già al largo. Rag-giungo la riva opposta facendo una seriedi zigzag – non è così semplice remare – esi deve badare alla testa passando sotto irami degli alberi. Ci si trova in un am-biente solitario in un territorio dove èvietata qualsiasi costruzione. Mi mettoall’ascolto del silenzio, annuso l’aria fre-sca e tento di indovinare quale volatileemetta dei gorgheggi così gentili. Al ritor-no, maneggiando meglio la mia imbarca-zione, comincio a sentire l’ebbrezza delcanottaggio. Un colpo di reni ed eccomi20 metri più lontano, come se sorvolassila superficie dell’acqua. A questa andatu-ra, raggiungo velocemente la terraferma.

Due ore di fuga solitaria all’aria aperta.Una buona colazione ed eccomi prontoper una passeggiata sino alla porta di gra-nato (la zona è ricca di giacimenti di talepietra). È proprio vero che si commetteun errore a pensare che l’Austria sia unacopia della Svizzera. In Carinzia affiora-no piuttosto aspetti tipici della Sloveniae della Croazia. Jacques-Olivier Pidoux

Il Lago di Millstattnon offre solodelle belle pas-seggiate (a sini-stra) in una naturaverdeggiante. È anche possibileattraversarlo inbattello a remi.

Niente di megliodi una gita in biciattorno al Weis-sensee, in Carin-zia, con la possi-bilità di tornare alpunto di partenzain battello.

◾ Carinzia: è una delle nove regioniche compongono l’Austria. Confinacon l’Italia e la Slovenia, la capitale èKlagenfurt.

◾ Viaggio: voli Zurigo–Klagenfurtcon Lufthansa o Ginevra–Klagenfurtcon Austrian Airlines.

◾ Weissensee: regione ideale per nuotare e fare escursioni(www.weissensee.com). A pochimetri dal lago, l’albergo Weissen -seerhof: www.weissenseerhof.at

◾ Millstatt: località di vacanza ap-prezzata, che concilia lago e mon-tagna, www.millstaettersee.com.

◾ Informazioni generali: www.carinzia.at, www.austria.info/it

A COLPO D’OCCHIO

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Pascoli verdeggianti attorniano illago dai riflessi turchini. Il Lago Seealp in Appenzello ricorda un

po’ la Scozia. Solo le montagne tutt’attor-no sono chiaramente più alte e appuntitedi quelle nel nord della Gran Bretagna.Creste selvagge oltre a pareti scosceseformano il paesaggio del massiccio roc-cioso dell’Alpstein. Chi percorre questemontagne può godere la vista di semprenuovi grandiosi paesaggi.

Paesino con cappellaGrazie ad oltre due dozzine di alberghi, la regione è ideale per escursioni di piùgiorni. I ristoranti offrono piatti saporiti e

Un po’ di Scoziasul Säntis

Escursioni | Una chiesetta, un paio di malghe,un’osteria e una cantina per il whisky: questa èMeglisalp nella regione dell’Alpstein. L’idilliacopaesino è raggiungibile soltanto a piedi.

addirittura raffinati. Inoltre agli escursio-nisti vengono offerte alcune possibilitàdi alloggio, che in genere si situano a livello di semplici hotel. Ubicato in posi-zione fantastica è lo storico Hotel Meglis-alp. È nel bel mezzo di un piccolo paesi-no, in cui durante la stagione alpina vivo-no diversi pastori che pascolano le loromandrie di mucche. Ai bordi della locali-tà sorge una romantica chiesetta di pie-tra. L’alpe si trova su un altopiano che ècontornato su tre lati da ripidi pendii er-bosi bordati da rocce, mentre a nord dauna parete rocciosa verticale di diversecentinaia di metri ai cui piedi vi è il fanta-stico Lago di Seealp.

Già da ben 1000 anni Meglisalp vienesfruttato come territorio agricolo. Nel

1861 venne costruita una prima oste-ria, nel 1898 l’attuale albergo. La

gestione familiare ora è nellemani della quarta generazio-

ne. La coppia Sepp e GabyManser-Neff è impegnata inprima persona ai fornelli peroffrire agli ospiti le specialitàregionali in modo da rinno-

vare le energie per compierealtre passeggiate.

Whisky a 1500 mL’opera che riempie di orgoglio SeppManser si trova a un paio di centinaia dimetri dal paesino. Ai piedi di un depositodetritico ha installato una cantina di whi-sky in un capannone poco appariscente.In quattro botti di legno secolari matura-no nobili Single Malt, che sono prodottidalla birreria Locher in Appenzello. Que-sta cantina particolare rimane coperta di neve per cinque mesi l’anno. L’annoscorso Sepp Manser ha estratto da unadelle botti l’«Edition Meglisalp». Questararità è disponibile solamente nel suo al-bergo, a 1500 metri, al di sopra del Lagodi Seealp. Quando questo prezioso netta-re viene servito, allora nell’aria aleggiaun sapore di Scozia. Andreas Staeger

◾ Viaggio: sul Meglisalp si arriva apiedi. Esiste una piccola funivia, maserve solo per il trasporto di mate-riale. Al meglio si pianifica un tour di due giorni con pernottamentonell’Hotel Meglisalp. L’albergo offrecamere semplici e alloggio in camerata. Aperto da maggio a novembre; www.meglisalp.ch, tel. 0717991128.

◾ Escursione: da Wasserauen par-tono sentieri di montagna passandoda Stockegg o dal Lago di Seealpsino a Meglisalp. Entrambi gli itine-rari richiedono buone gambe. Risulta più semplice, ma con le suequattro ore doppio in lunghezza,l’escursione da Brülisau passandodal Lago di Sämtis. Più impegnativaè invece l’escursione di cinque oredall’Ebenalp passando dall’Altenalpe Mesmer; la salita all’Ageteplatte è resa più sicura con una fune metallica.

CONSIGLI PER GITE

Sepp Manser nella sua cantinadi whisky.

Sopra: vista spettacolaredall’Ageteplattesul Meglisalp.

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touring | viaggi e tempo liberon.3 | 26 marzo 2015

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35viaggi e tempo libero | touringn.3 | 26 marzo 2015

La tavola è apparecchiata: pesce dilago, mousse di verdure, crocchet-te di patate, insalata e qualche

crudità come contorno. Il banchetto puòavere allora inizio… mollate gli ormeggi.Sì, perché non mi trovo in uno dei deli-ziosi ristoranti di provincia della Carin-zia, nel sud-est dell’Austria, bensì su unasorta di piattaforma a motore galleggian-te sulle acque del Weissensee. Wernergarantisce il pilotaggio, mentre Hans-Peter Sorger si occupa di me. Noi ci ali-mentiamo anche di buon umore, mentredavanti ai nostri occhi scorre il paesaggiomontagnoso e ricoperto di una forestafitta che contorna il lago. È un vero e pro-prio paradiso per gli escursionisti ma an-che per una piccola tribù di orsi che l’haprescelta come sua dimora. Hans-Peter liha incontrati: «Quando ci si ritrova facciaa faccia, si deve fare marcia indietro tran-quillamente. L’orso comprende allorache gli si concede il territorio». Quandogli spiego che dei plantigradi si sono avvicinati a delle abitazioni in Svizzera,facendo temere un attacco, egli accolla la responsabilità all’uomo: «Ciò succedequando ad un orso si dà la caccia. Arrivain un ambiente sconosciuto e non sa piùdove trovare da mangiare. Di colpo il suoolfatto lo guida a volte verso un branco, avolte verso un’abitazione». Rimarrei adascoltarlo per ore a parlare della fauna,ma la nostra imbarcazione accosta giàall’ingresso della riserva naturale.

Agrodolce audaceA cena mi è capitato più di una volta didegustare la cucina gustosa della Carin-zia, plasmata dalle influenze balcaniche.Riscopro in particolare dei prodotti sot-tovalutati in Svizzera, come le barbabie-tole, il sedano, il pomodoro giallo o lemore. Combinazioni di gusti sorpren-

Rilassarsi nell’acqua turchese

Austria | Chi cercasse un luogo di villeggiatura estiva più rilassante della Carinzia, lofarebbe invano. La regione concilia il piacere di nuotate nel lago con gite in montagna.

denti, consistenze sconosciute, agrodol-ce audace. Ogni pasto stravolge i codicidella cucina e rende felice il palato.

Gita in battello a remiIl Lago di Millstatt sembra uno specchio.Solo qualche pescatore è già al largo. Rag-giungo la riva opposta facendo una seriedi zigzag – non è così semplice remare – esi deve badare alla testa passando sotto irami degli alberi. Ci si trova in un am-biente solitario in un territorio dove èvietata qualsiasi costruzione. Mi mettoall’ascolto del silenzio, annuso l’aria fre-sca e tento di indovinare quale volatileemetta dei gorgheggi così gentili. Al ritor-no, maneggiando meglio la mia imbarca-zione, comincio a sentire l’ebbrezza delcanottaggio. Un colpo di reni ed eccomi20 metri più lontano, come se sorvolassila superficie dell’acqua. A questa andatu-ra, raggiungo velocemente la terraferma.

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Il Lago di Millstattnon offre solodelle belle pas-seggiate (a sini-stra) in una naturaverdeggiante. È anche possibileattraversarlo inbattello a remi.

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◾ Carinzia: è una delle nove regioniche compongono l’Austria. Confinacon l’Italia e la Slovenia, la capitale èKlagenfurt.

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Lago di Costanza2 carte giornaliere al prezzo di 1dal 3 aprile al 18 ottobre 2015

Offerta non cumulabile con l’abbona-mento metà prezzo o con altri sconti.

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Lago di Brienz50% sulle corse in Jetboatsul Lago di Brienzdal 13 giugno al 13 luglio 2015

Una sola riduzione per ogni tessera socio TCS. Ritagliare questo tagliando pubblicato su «Touring» o anche sul sito www.risparmi.tcs.ch e consegnarlo alla cassa.

www.jetboat.ch

Lago di Bienne50% sulla cartagiornalieradal 3 aprileal 30 maggio 2015

Offerta cumulabile con l’abbonamentometà prezzo. Valida solo nel periodoindicato e su presentazione della tesseradi socio TCS.

www.bielersee.ch Lago di Lugano2 carte giornaliere al prezzo di 1dal 1° aprile al 31ottobre 2015

Offerta non cumulabile con l’abbona-mento metà prezzo. Valida solo nel periodo indicato e su presentazionedella tessera di socio TCS.

www.lakelugano.ch

Salire a bordo diuno dei numerosibattelli che solca-no i nostri laghiper trascorrereun piacevole mo-mento gustandoanche il paesag-gio tutto attorno.

Lago di Thun e di Brienz2 carte giornaliere al prezzo di 1dal 3 aprile al 25 ottobre 2015su ogni corsa secondo orario

Non cumulabile con altri sconti (eccetto abbonamento metà prezzo). AG non valido.

Ritagliare questo tagliando pubblicato su «Touring» o anche sul sito www.risparmi.tcs.ch e consegnarlo alla cassa.

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Lago di Brenets 7 fr. a personainvece di 14 fr. pertutta la stagione

L’abbonamento metà prezzo non è valido, inoltre l’offerta non è cumulabilecon altri sconti.

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Lago Lemano50% sulla cartagiornalieradal 19 aprile al 20 giugno 2015

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touring | club e socin.3 | 26 marzo 2015

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Lago di Neuchâtel 1 lago 10 fr. (lago di Neuchâtel)2 laghi 20 fr. (laghi di Neuchâtel e di Morat; oltre a Neuchâtel e Bienne) dal 3 aprile al 18 ottobre 2015

Offerta valida per un socio TCS accompagnato da 4 persone. Offerta non valida con altri sconti.www.navig.ch

Lago di Morat1 lago 10 fr. (lago di Morat)2 laghi 20 fr. (laghi di Morat e Neuchâtel)3 laghi 30 fr. (laghi di Morat, Neuchâtel e Bienne) dal 3 aprile al 18 ottobre 2015

Offerta valida per un socio TCS accompagnato da 4 persone. Offerta non valida con altri sconti.www.navig.ch

Lago dei Quattro Cantoni2 carte giornaliere al prezzo di 1dal 3 aprile al 31 ottobre 2015su tutte le corse secondo orario dal lunedì al venerdì

Non cumulabile con altri sconti (eccetto abbonamento metà prezzo). AG non valido.

Ibambini stanno in piedi a prua e fis-sano l’acqua, l’atmosfera tra i pas-seggeri è tra il rilassato e il divertito.L’«Uri», classe 1901, è il più vecchio

battello a vapore a pale sul Lago dei Quat-tro Cantoni. Questo patrimonio culturalenazionale solca lento le acque dal golfo di Lucerna in direzione di Küssnacht. Ilsole splende, il camino emette nuvole divapore, Rigi, Fronalpstock e Bürgenstockfanno ala. I paesaggi bucolici sono un go-dimento per gli occhi, pittoreschi villaggiornano le rive. Una gita in battello èun’esperienza indimenticabile per gran-di e piccini.

Tre Paesi, un lagoColoro che desiderano fare un’escursio-ne in battello dal sapore internazionalevanno sul Lago di Costanza. Si deve pro-grammare sufficiente tempo, perché lagita sul Lago di Costanza dura diverseore. Ma il viaggio in battello vale la pena:Rorschach, Arbon, Romanshorn, Kreuz-lingen sul lato svizzero, Überlingen,Friedrichshafen e Lindau sul lato tedescoe Bregenz, la cittadina austriaca con ilsuo festival sull’acqua, non solo sono no-mi ad effetto, ma ognuno di loro rappre-senta anche un’esperienza arricchente…

Non importa se il Lago dei QuattroCantoni o quello di Costanza, la dimen-sione del bacino non è rilevante per laqualità di esperienza che si vive. Sul Lagodi Lugano, su un laghetto di montagna osu quello di Brenets nel Giura, una gita inbattello offre divertimento tanto quantosul Lago di Neuchâtel… tg

Molla l’ormeggio!Si festeggia sui laghi svizzeri

Laghi color profondo blu, battelli bianco neve,paesaggi bucolici: una gita con il battello èun’esperienza indimenticabile. I soci del TCS approfittano di sconti da sogno sulle tariffe.

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Lago di Costanza2 carte giornaliere al prezzo di 1dal 3 aprile al 18 ottobre 2015

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La cultura della tavola dona gioia alla vita. Con una tavola ben apparecchiata crescono l‘appetito e la voglia di godersi i piaceri della cucina. Questa esperienza si fa ancora più particolare grazie al set di posate Atria, con la sua bellezza senza tempo e i suoi straordinari dettagli � ligranati. Non appena prenderete queste posate fra le mani, vi accorgerete di quanta sensualità si cela in questa collezione.

Si prega di inviare il tagliando al seguente indirizzo: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstr. 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: [email protected]. Per eventuali domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non vengono accettati ordini per telefono). Partner contrattuale/fornitura: Colag AG, 8045 Zurigo, solo in Svizzera o nel Liechtenstein.

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39sezione ticino | touringn.3 | 26 marzo 2015

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Collaudi al TCS di Rivera

Il Dipartimento delle istituzioni e il TCS Sezione Ticino hanno ratificato nuovamente la convenzione che dal 2001 consente al TCS di effettuare i collaudi nella propria sede di Rivera.

Un’ottima collaborazione che durada più� di dieci anni e che autoriz-za, a determinate condizioni, il

TCS a eseguire i collaudi ufficiali di auto-mobili nel proprio Centro tecnico avva-lendosi dell’operato dei propri esperti.

Si è approfittato dell’introduzione delnuovo sistema informatico della Sezionedella circolazione per apportare altre mo-difiche e aggiornare l’accordo. In partico-lare, tra le principali modifiche, è statodeciso di: confermare la possibilità di collaudare automobili con più di 10 anni (facolta� concessa nel 2009); concedere la possibilità di collaudare anche auto-mobili fuori circolazione; consolidare laprassi con cui la convocazione (pressol’Ufficio tecnico o il TCS) viene sempresvolta dalla Sezione della circolazione(l’utente ha la possibilità� di spostare l’appuntamento); introdurre l’obbligo diperfezionamento per gli esperti secondo

Da sinistra a destra: Cristiano Canova(Capo della Sezionedella circolazione),Norman Gobbi (Direttore del Dipartimento delleistituzioni), CarloVitalini (Presidentedel TCS, SezioneTicino) e RobertoMorandi (Direttoredel TCS, SezioneTicino).

Il 26 aprile torna uno dei più grandiappuntamenti per gli amanti dellacamminata: 5 scelte di percorso, unagrande festa in centro città e tantodivertimento. La Sezione Ticino delTCS sarà presente al villaggio.

Walking Lugano: il TCS ti attende

La grande novità di Walking Luganoè il percorso che parte da Melide eche costeggia interamente il lago

fino a Lugano per 8.2 km passando dallaForca di San Martino, che sarà chiusa altraffico. È possibile partire direttamenteda Melide, oppure da Lugano con «Lakeand Walking», che offre anche una splen-dida tratta in battello.

I tracciati classici sono invece: Relax(6.6 km) – facile, pianeggiante e adatto atutti (anche con passeggini), Panorama(10.6 km), Fitness (15.6 km) – un tracciatodi media difficoltà che si snoda tra fiumi,boschi e nuclei, ed infine Challenge (18.6 km) – la sfida per i camminatori piùallenati, che comporta la salita fino alMonte Brè. In centro città sarà allestito ilvillaggio per una vera e propria festa: ani-mazioni con lo stand TCS, musica, zonapranzo e zumba party il pomeriggio.

Iscriversi ora con vantaggiGli organizzatori ricordano che iscriven-dosi entro i termini (8 aprile tramite po-lizza inserita nel flyer e 12 aprile online suwww.walkinglugano.ch) è possibile be-neficiare di numerosi vantaggi: ci si assi-cura il pettorale con il proprio nome e

si evita il pagamento della sovrattassa di5 fr., applicata dal 13 aprile. Inoltre sonoofferti importanti ribassi per famiglie(50%) e per gruppi (ogni 8 partecipanti, 1 iscrizione gratuita). I soci TCS possonoinoltre beneficiare di uno sconto di 10 fr.su tutte le quote d’iscrizione fino all’8aprile presso la sede di Rivera.

Nella quota d’iscrizione sono inclusiuna splendida t-shirt, un pettorale con ilproprio nome, la carta giornaliera Arco-baleno (2a classe per tutte le zone e inse-rita nel pettorale), il rilevamento del tem-po, i rifornimenti e il servizio sanitariosul percorso, come pure buoni e gadgetofferti dai partner Città di Lugano, dallosponsor principale Raiffeisen, dai co-sponsor AIL e TCS e dai partner mediaRete Uno, Giornale del Popolo, la Rivistadi Lugano, Ticinonline e Ticinoweek-end.ch.

Partecipare in gruppo e vincere!Il giorno dell’evento il gruppo più nume-roso verrà premiato con un simpatico cestone «fit». Per iscrivere il propriogruppo occorre semplicemente compila-re il formulario per gruppi, scaricabile dawww.walkinglugano.ch.

il sistema di qualità� federale; collegare ilTCS al nuovo sistema informatico dellaSezione della circolazione; stabilire chela fatturazione di tutti i collaudi è� effet-

tuata dalla Sezione della circolazione;adattare il numero di collaudi delegati alTCS in base alle cifre che rispecchianol’attuale situazione.

Page 39: Touring 3 / 2015 italiano

39sezione ticino | touringn.3 | 26 marzo 2015

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Collaudi al TCS di Rivera

Il Dipartimento delle istituzioni e il TCS Sezione Ticino hanno ratificato nuovamente la convenzione che dal 2001 consente al TCS di effettuare i collaudi nella propria sede di Rivera.

Un’ottima collaborazione che durada più� di dieci anni e che autoriz-za, a determinate condizioni, il

TCS a eseguire i collaudi ufficiali di auto-mobili nel proprio Centro tecnico avva-lendosi dell’operato dei propri esperti.

Si è approfittato dell’introduzione delnuovo sistema informatico della Sezionedella circolazione per apportare altre mo-difiche e aggiornare l’accordo. In partico-lare, tra le principali modifiche, è statodeciso di: confermare la possibilità di collaudare automobili con più di 10 anni (facolta� concessa nel 2009); concedere la possibilità di collaudare anche auto-mobili fuori circolazione; consolidare laprassi con cui la convocazione (pressol’Ufficio tecnico o il TCS) viene sempresvolta dalla Sezione della circolazione(l’utente ha la possibilità� di spostare l’appuntamento); introdurre l’obbligo diperfezionamento per gli esperti secondo

Da sinistra a destra: Cristiano Canova(Capo della Sezionedella circolazione),Norman Gobbi (Direttore del Dipartimento delleistituzioni), CarloVitalini (Presidentedel TCS, SezioneTicino) e RobertoMorandi (Direttoredel TCS, SezioneTicino).

Il 26 aprile torna uno dei più grandiappuntamenti per gli amanti dellacamminata: 5 scelte di percorso, unagrande festa in centro città e tantodivertimento. La Sezione Ticino delTCS sarà presente al villaggio.

Walking Lugano: il TCS ti attende

La grande novità di Walking Luganoè il percorso che parte da Melide eche costeggia interamente il lago

fino a Lugano per 8.2 km passando dallaForca di San Martino, che sarà chiusa altraffico. È possibile partire direttamenteda Melide, oppure da Lugano con «Lakeand Walking», che offre anche una splen-dida tratta in battello.

I tracciati classici sono invece: Relax(6.6 km) – facile, pianeggiante e adatto atutti (anche con passeggini), Panorama(10.6 km), Fitness (15.6 km) – un tracciatodi media difficoltà che si snoda tra fiumi,boschi e nuclei, ed infine Challenge (18.6 km) – la sfida per i camminatori piùallenati, che comporta la salita fino alMonte Brè. In centro città sarà allestito ilvillaggio per una vera e propria festa: ani-mazioni con lo stand TCS, musica, zonapranzo e zumba party il pomeriggio.

Iscriversi ora con vantaggiGli organizzatori ricordano che iscriven-dosi entro i termini (8 aprile tramite po-lizza inserita nel flyer e 12 aprile online suwww.walkinglugano.ch) è possibile be-neficiare di numerosi vantaggi: ci si assi-cura il pettorale con il proprio nome e

si evita il pagamento della sovrattassa di5 fr., applicata dal 13 aprile. Inoltre sonoofferti importanti ribassi per famiglie(50%) e per gruppi (ogni 8 partecipanti, 1 iscrizione gratuita). I soci TCS possonoinoltre beneficiare di uno sconto di 10 fr.su tutte le quote d’iscrizione fino all’8aprile presso la sede di Rivera.

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Page 40: Touring 3 / 2015 italiano

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Il manifesto originale del film «Live fast, die young».

Sotto: Jo Siffert a Lignières nel 1964.

41club e soci | touringn.3 | 26 marzo 2015

Con 1100 motocicliste e motociclistipresenti nel finesettimana delle prove2014, la rivista «Töff», che l’anno scorsoha organizzato le giornate di test dellemotociclette a Derendingen, è riuscita astabilire un record di partecipanti.

Dunque tutti gli appassionati di motoavranno la possibilità di ritrovarsi anchequest’anno al Centro di sicurezza stra-dale del TCS a Derendingen (nel Canton Soletta) sabato 25 e domenica 26 aprile

Stagione moto 2015: prova ultimi modelliprossimi per poter provare a fondo inuovi modelli della stagione motocicli-stica 2015.

Come scrive l’organizzatore sul suosito web, alla 7a edizione di questoevento saranno presenti i principali im-portatori di motociclette e rivenditori di accessori. Anche i novizi della motoci-cletta potranno superare senza problemile loro inibizioni: i debuttanti non ancorain possesso di una patente motociclistica

potranno percorrere i loro primi metri in sella ad una due ruote motorizzata su un percorso chiuso e sotto l’attentaguida di esperti istruttori del TCS.

Anche quest’anno la stretta collabo -razione tra la rivista «Töff», il TCS, gliespositori e la polizia cantonale di Bernae Soletta dovrebbe assicurare la sicurez-za e il regolare svolgimento della mani-festazione. Informazioni di dettaglio alsito: www.toefftesttage.ch. wi

Al Racing Festival Lignières Histo-rique, organizzato da TCS Trai-ning & Events tra il 3 e il 5 luglio

nel Canton Neuchâtel, gli spettacoli sisusseguono a ritmo serrato. Uno dei mo-menti salienti è senza dubbio la celebra-zione del leggendario pilota di FormulaUno Joseph «Jo» Siffert. Venerdì 3 luglio,alla cerimonia d’apertura della tre giorni«Lignières Historique» farà seguito il filmsvizzero del 2005 «Jo Siffert – Live fast,die young», che sarà proiettato a partiredalle ore 21 in un irripetibile scenario al-l’aperto direttamente sul circuito. Il tuttoalla presenza di ospiti d’onore oltre chedi personaggi che compaiono nel film del regista grigionese Men Lareida e checondivideranno con il pubblico presentei loro ricordi di Jo «Seppi» Siffert raccon-tando toccanti aneddoti.

E se i fan del pilota non ne avessero ab-bastanza, sabato e domenica 4 e 5 luglio,potranno ammirare con gli altri visitatorivetture da corsa e vedere persone che

Omaggio a Jo Siffert

ebbero un ruolo nella vita e nella carrieradi Jo Siffert.

Jo Siffert e LignièresIl 24 ottobre 1971, durante la WorldChampionship Victory Race a BrandsHatch, il pilota friburghese ebbe un inci-dente mortale. Al suo funerale, oltre 50mila persone affollarono le strade di Fri-burgo, sua città natale. Siffert era un per-sonaggio vulcanico, che dopo la morte sitrasformò in mito. Era un trascinatore echi lo conobbe ne ha ancora un vivido ri-cordo. Nel 1971 venne insignito del titolopostumo di Sportivo svizzero dell’anno.

Anche Lignières è strettamente colle-gata a Jo Siffert: fu tra i primi piloti chenel 1964 effettuarono dei test sul nuovocircuito. Lignières Historique mostreràsul grande schermo le esclusive ripresetelevisive del 12 giugno 1964. Nel giugnodell’anno dopo Siffert convocò una con-ferenza stampa a Lignières. Mezzo secolodopo, Lignières Historique offre l’oppor-tunità di rivedere quella leggendaria con-ferenza stampa. wi

Info TouringPrenotare ora i biglietti direttamente sul sitowww.lignieres-historique.ch, riduzioni per i soci TCS: 10 fr. sulle entrate giornaliere, 20 fr. sulle entrate week-end.fo

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Page 41: Touring 3 / 2015 italiano

Il manifesto originale del film «Live fast, die young».

Sotto: Jo Siffert a Lignières nel 1964.

41club e soci | touringn.3 | 26 marzo 2015

Con 1100 motocicliste e motociclistipresenti nel finesettimana delle prove2014, la rivista «Töff», che l’anno scorsoha organizzato le giornate di test dellemotociclette a Derendingen, è riuscita astabilire un record di partecipanti.

Dunque tutti gli appassionati di motoavranno la possibilità di ritrovarsi anchequest’anno al Centro di sicurezza stra-dale del TCS a Derendingen (nel Canton Soletta) sabato 25 e domenica 26 aprile

Stagione moto 2015: prova ultimi modelliprossimi per poter provare a fondo inuovi modelli della stagione motocicli-stica 2015.

Come scrive l’organizzatore sul suosito web, alla 7a edizione di questoevento saranno presenti i principali im-portatori di motociclette e rivenditori di accessori. Anche i novizi della motoci-cletta potranno superare senza problemile loro inibizioni: i debuttanti non ancorain possesso di una patente motociclistica

potranno percorrere i loro primi metri in sella ad una due ruote motorizzata su un percorso chiuso e sotto l’attentaguida di esperti istruttori del TCS.

Anche quest’anno la stretta collabo -razione tra la rivista «Töff», il TCS, gliespositori e la polizia cantonale di Bernae Soletta dovrebbe assicurare la sicurez-za e il regolare svolgimento della mani-festazione. Informazioni di dettaglio alsito: www.toefftesttage.ch. wi

Al Racing Festival Lignières Histo-rique, organizzato da TCS Trai-ning & Events tra il 3 e il 5 luglio

nel Canton Neuchâtel, gli spettacoli sisusseguono a ritmo serrato. Uno dei mo-menti salienti è senza dubbio la celebra-zione del leggendario pilota di FormulaUno Joseph «Jo» Siffert. Venerdì 3 luglio,alla cerimonia d’apertura della tre giorni«Lignières Historique» farà seguito il filmsvizzero del 2005 «Jo Siffert – Live fast,die young», che sarà proiettato a partiredalle ore 21 in un irripetibile scenario al-l’aperto direttamente sul circuito. Il tuttoalla presenza di ospiti d’onore oltre chedi personaggi che compaiono nel film del regista grigionese Men Lareida e checondivideranno con il pubblico presentei loro ricordi di Jo «Seppi» Siffert raccon-tando toccanti aneddoti.

E se i fan del pilota non ne avessero ab-bastanza, sabato e domenica 4 e 5 luglio,potranno ammirare con gli altri visitatorivetture da corsa e vedere persone che

Omaggio a Jo Siffert

ebbero un ruolo nella vita e nella carrieradi Jo Siffert.

Jo Siffert e LignièresIl 24 ottobre 1971, durante la WorldChampionship Victory Race a BrandsHatch, il pilota friburghese ebbe un inci-dente mortale. Al suo funerale, oltre 50mila persone affollarono le strade di Fri-burgo, sua città natale. Siffert era un per-sonaggio vulcanico, che dopo la morte sitrasformò in mito. Era un trascinatore echi lo conobbe ne ha ancora un vivido ri-cordo. Nel 1971 venne insignito del titolopostumo di Sportivo svizzero dell’anno.

Anche Lignières è strettamente colle-gata a Jo Siffert: fu tra i primi piloti chenel 1964 effettuarono dei test sul nuovocircuito. Lignières Historique mostreràsul grande schermo le esclusive ripresetelevisive del 12 giugno 1964. Nel giugnodell’anno dopo Siffert convocò una con-ferenza stampa a Lignières. Mezzo secolodopo, Lignières Historique offre l’oppor-tunità di rivedere quella leggendaria con-ferenza stampa. wi

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Page 42: Touring 3 / 2015 italiano

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43club e soci | touringn.3 | 26 marzo 2015

Alban Seeger (51 anni), il nuovo ArtDirector (AD) di «Touring», appa-re calmo e rilassato durante il

nostro incontro. Eppure avrebbe tutte leragioni per essere stressato, dato che sitrova nel bel mezzo della rifinitura delnumero zero della nuova rivista «Tou-ring», che è stata presentata in marzo allo stand del TCS al Salone internazio -nale dell’auto di Ginevra. Forse il dina-mico zurighese, che lavora a Berna dalnovembre 2014, ha già assorbito la leg-gendaria «flemma» bernese (vedi riqua-dro a lato)?

Quando si discute con lui si vede checonosce alla perfezione il suo mestiere enon è facile farlo smettere di parlare. Daquando è alla redazione di «Touring» nonci sono stati «tempi vuoti» per lui. Il man-dato è chiaro: il giornale dei soci abban-dona il formato tabloid e diventa una ri-vista piena di colore. Oltre ai cosiddetti«best agers», si tratta di rivolgersi anchead un pubblico più giovane, di guadagna-re naturalmente più lettori e di fare inmodo che il nuovo mensile non vada a fi-nire direttamente nella carta da macero,senza essere letto o almeno sfogliato.

Sviluppare una personalitàAlban Seeger ha dovuto prima di tuttoimparare la complessa e sofistica struttu-ra del Gruppo TCS. «Me ne sono occupatodurante i primi due mesi di lavoro. Per ilprogetto del numero zero al Salone del-l’auto c’era da fare su molti fronti, i pro-cessi di lavoro non erano ancora definiti.E cambieranno ancora fino al lancio defi-nitivo della rivista in giugno», affermacon ottimismo il nuovo Art Director. Durante il «giro di prova» si trattava disviluppare una personalità per la rivista,«che ovviamente non è ancora completa;in una rivista nulla è scolpito nella roc-cia», dice Alban Seeger.

Qual è la maggiore sfida nella progetta-zione di una rivista? Spiega l’AD: «Si trat-ta di trovare un buon equilibrio tra testoe illustrazione, un buon incastro benstrutturato, un bilanciamento tra il serioe il faceto». Seeger è convinto che visi -vamente il nuovo «magazine» costituiràuna rottura con l’attuale giornale: «Gli ar-ticoli non corrispondono più al compor-tamento odierno dei lettori, a livello dicontenuto sono buoni, ma a volte troppo

lunghi. Il mio compito sarà quello dicomprimere i contenuti ad una quantitàdigeribile e di trovare forme narrative vi-suali». In futuro saranno quindi bandititroppi dati e cifre all’interno del testo, masaranno inseriti in schede, colonne op-pure grafici. «In un settore con così tantistimoli visivi è importante considerarli evalorizzarli».

La foto giustaAlla domanda riguardante quale possaessere l’immagine «giusta», l’AD rispon-de senza esitare e senza mezzi termini:«Una fotografia che mi blocca e scatenaemozioni, pensieri e storie. Per esempio,un’immagine sulla pagina di copertinapuò provocare anche senza essere neces-sariamente definita ‹bella›».

Peter Widmer

TCS-Por-trät

Patrick Strössler

Leiter E-Bu-siness

Il «revisore» del giornale Touring

Benché dal profilomusicale Alban Seeger non ami letendenze che vannoper la maggiore, è affabile e non ha niente dell’osten-tatore.

«In una rivista niente è scolpito nella roccia»

RitrattoTCS

Alban Seeger

Art Director«Touring»

Alban Seeger | Non lavora in una qualsiasi rivista, ma «alla» rivista. Quella di «Touring», che dal prossimo giugno apparirà nel nuovo formato mensile e per quanto riguarda l’aspetto porterà la firma di questo grafico diplomato.

BOTTA E RISPOSTA

Lei è creativo anche nel privato?Cucino e amo sperimentare conpassione, senza usare ricette.

Quali hobby si concede?Mountain bike, andare in canoa,slittare, cucinare. La mia passione èla musica, dalla classica al punk, nonmi piacciono le tendenze di massa,sono abbastanza esigente.

Uno zurighese a Berna: esiste la «flemma» bernese?Sì, la si percepisce sul serio. La gente va in giro in modo rilassato,non sotto tensione come a Zurigo.Me ne accorgo anche tra i pedoni: a Berna io sono tra i più veloci!

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43club e soci | touringn.3 | 26 marzo 2015

Alban Seeger (51 anni), il nuovo ArtDirector (AD) di «Touring», appa-re calmo e rilassato durante il

nostro incontro. Eppure avrebbe tutte leragioni per essere stressato, dato che sitrova nel bel mezzo della rifinitura delnumero zero della nuova rivista «Tou-ring», che è stata presentata in marzo allo stand del TCS al Salone internazio -nale dell’auto di Ginevra. Forse il dina-mico zurighese, che lavora a Berna dalnovembre 2014, ha già assorbito la leg-gendaria «flemma» bernese (vedi riqua-dro a lato)?

Quando si discute con lui si vede checonosce alla perfezione il suo mestiere enon è facile farlo smettere di parlare. Daquando è alla redazione di «Touring» nonci sono stati «tempi vuoti» per lui. Il man-dato è chiaro: il giornale dei soci abban-dona il formato tabloid e diventa una ri-vista piena di colore. Oltre ai cosiddetti«best agers», si tratta di rivolgersi anchead un pubblico più giovane, di guadagna-re naturalmente più lettori e di fare inmodo che il nuovo mensile non vada a fi-nire direttamente nella carta da macero,senza essere letto o almeno sfogliato.

Sviluppare una personalitàAlban Seeger ha dovuto prima di tuttoimparare la complessa e sofistica struttu-ra del Gruppo TCS. «Me ne sono occupatodurante i primi due mesi di lavoro. Per ilprogetto del numero zero al Salone del-l’auto c’era da fare su molti fronti, i pro-cessi di lavoro non erano ancora definiti.E cambieranno ancora fino al lancio defi-nitivo della rivista in giugno», affermacon ottimismo il nuovo Art Director. Durante il «giro di prova» si trattava disviluppare una personalità per la rivista,«che ovviamente non è ancora completa;in una rivista nulla è scolpito nella roc-cia», dice Alban Seeger.

Qual è la maggiore sfida nella progetta-zione di una rivista? Spiega l’AD: «Si trat-ta di trovare un buon equilibrio tra testoe illustrazione, un buon incastro benstrutturato, un bilanciamento tra il serioe il faceto». Seeger è convinto che visi -vamente il nuovo «magazine» costituiràuna rottura con l’attuale giornale: «Gli ar-ticoli non corrispondono più al compor-tamento odierno dei lettori, a livello dicontenuto sono buoni, ma a volte troppo

lunghi. Il mio compito sarà quello dicomprimere i contenuti ad una quantitàdigeribile e di trovare forme narrative vi-suali». In futuro saranno quindi bandititroppi dati e cifre all’interno del testo, masaranno inseriti in schede, colonne op-pure grafici. «In un settore con così tantistimoli visivi è importante considerarli evalorizzarli».

La foto giustaAlla domanda riguardante quale possaessere l’immagine «giusta», l’AD rispon-de senza esitare e senza mezzi termini:«Una fotografia che mi blocca e scatenaemozioni, pensieri e storie. Per esempio,un’immagine sulla pagina di copertinapuò provocare anche senza essere neces-sariamente definita ‹bella›».

Peter Widmer

TCS-Por-trät

Patrick Strössler

Leiter E-Bu-siness

Il «revisore» del giornale Touring

Benché dal profilomusicale Alban Seeger non ami letendenze che vannoper la maggiore, è affabile e non ha niente dell’osten-tatore.

«In una rivista niente è scolpito nella roccia»

RitrattoTCS

Alban Seeger

Art Director«Touring»

Alban Seeger | Non lavora in una qualsiasi rivista, ma «alla» rivista. Quella di «Touring», che dal prossimo giugno apparirà nel nuovo formato mensile e per quanto riguarda l’aspetto porterà la firma di questo grafico diplomato.

BOTTA E RISPOSTA

Lei è creativo anche nel privato?Cucino e amo sperimentare conpassione, senza usare ricette.

Quali hobby si concede?Mountain bike, andare in canoa,slittare, cucinare. La mia passione èla musica, dalla classica al punk, nonmi piacciono le tendenze di massa,sono abbastanza esigente.

Uno zurighese a Berna: esiste la «flemma» bernese?Sì, la si percepisce sul serio. La gente va in giro in modo rilassato,non sotto tensione come a Zurigo.Me ne accorgo anche tra i pedoni: a Berna io sono tra i più veloci!

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45club e soci | touringn.3 | 26 marzo 2015

Legata a mille avventure

I lettori scrivono per i lettori | Al nostro appello di inviarci fotografiee aneddoti della prima auto hanno risposto numerosi lettori ed ora possiamo scegliere da un ricco archivio. Ecco le prime, originali storie.

Gita di Pentecoste e conseguenze

«Nel 1962, meccanico 19enne aCoira comprai una Fiat Topolino

usata per 900 fr.; una macchinina per me e la mia ragazza. A Pentecostedel 1963 partimmo poi per un’escur-sione di tre giorni in Ticino, che ebbeconseguenze sia sulla Topolino sia sudi noi. Poco prima del Passo del SanBernardino la cinghia di trasmissionesi strappò; guidando lentamente e con prudenza arrivammo a Bellinzona,dove in un garage trovai un vecchiomotore di Topolino da cui smontare ilpezzo desiderato e rimontarlo sullanostra Fiat, oltretutto gratuitamente.

In viaggio con Cleopha

«La mia prima automobile, che guido tuttora come oldtimer, èuna Mercedes-Benz 170, cabriolet A del 1933, 6 cilindri, 32 CV.

La comprai nel 1964 per 3000 fr. dalla sua prima proprietaria, unanobile donna d’affari, che la usava normalmente come secondamacchina. Il nome «Cleopha» proviene da quello di una prozia dimia moglie. L’auto aveva percorso soltanto 67000 km. Nel 1965feci un viaggio memorabile di andata e ritorno dalla Svizzera aIstanbul attraversando Italia e Grecia. Successivamente ho parte -cipato ad alcune corse sulle Alpi del Club svizzero dei veterani deimotori (SMVC). Ancora oggi intraprendo delle escursioni per autod’epoca con la mia Mercedes, il cui contachilometri nel frattempoha raggiunto i 109000 km». Urs Schibler, Trimbach

Un’auto da pochi soldi

«Nel 1978 comprai una Datsun 180 B incidentata. Siccome dopol’apprendistato non avevo soldi, quei pochi bastavano solo

per un veicolo a buon mercato. Mio cognato Werner era un bra-vissimo meccanico fai-da-te, così potemmo riparare la Datsun epresentarci in forma al collaudo. Per quella prima macchina pagai1600 fr., che per me erano molti soldi. Con la Datsun andammoin viaggio in Austria e Italia e perfino sullo Stelvio, che allora nonera così ben servito come oggi. Successivamente, montai ancheun tetto decapottabile, che purtroppo non era a perfetta tenutastagna». Markus Bieri, Schüpfheim

Con gioia ed entusiasmo proseguim-mo il viaggio fino a Locarno, dovetrovammo un bel hotel. Conseguenza1: durante il tragitto senza cinghia cifurono problemi di surriscaldamentodel motore, per cui qualche giornodopo diverse valvole nella testa delcilindro si svitarono. Conseguenza 2:le nostre docce assieme a Locarno si trasformarono in una gravidanza,così ci sposammo nell’ottobre del1963 e sostituimmo la Topo lino conun triciclo… Wisa Gloria. In seguito,arrivarono altri tre figli».

Johann Bernegger, Tamins

La mia Fiat Topolino aveva spessoproblemi con l’alternatore.

Markus Bieri con la sua Datsun 180 B:«Per l’epoca avevaun aspetto moltosportivo».

«Cleopha» è un’abbreviazione di Cleopatra, regina d’Egitto.

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45club e soci | touringn.3 | 26 marzo 2015

Legata a mille avventure

I lettori scrivono per i lettori | Al nostro appello di inviarci fotografiee aneddoti della prima auto hanno risposto numerosi lettori ed ora possiamo scegliere da un ricco archivio. Ecco le prime, originali storie.

Gita di Pentecoste e conseguenze

«Nel 1962, meccanico 19enne aCoira comprai una Fiat Topolino

usata per 900 fr.; una macchinina per me e la mia ragazza. A Pentecostedel 1963 partimmo poi per un’escur-sione di tre giorni in Ticino, che ebbeconseguenze sia sulla Topolino sia sudi noi. Poco prima del Passo del SanBernardino la cinghia di trasmissionesi strappò; guidando lentamente e con prudenza arrivammo a Bellinzona,dove in un garage trovai un vecchiomotore di Topolino da cui smontare ilpezzo desiderato e rimontarlo sullanostra Fiat, oltretutto gratuitamente.

In viaggio con Cleopha

«La mia prima automobile, che guido tuttora come oldtimer, èuna Mercedes-Benz 170, cabriolet A del 1933, 6 cilindri, 32 CV.

La comprai nel 1964 per 3000 fr. dalla sua prima proprietaria, unanobile donna d’affari, che la usava normalmente come secondamacchina. Il nome «Cleopha» proviene da quello di una prozia dimia moglie. L’auto aveva percorso soltanto 67000 km. Nel 1965feci un viaggio memorabile di andata e ritorno dalla Svizzera aIstanbul attraversando Italia e Grecia. Successivamente ho parte -cipato ad alcune corse sulle Alpi del Club svizzero dei veterani deimotori (SMVC). Ancora oggi intraprendo delle escursioni per autod’epoca con la mia Mercedes, il cui contachilometri nel frattempoha raggiunto i 109000 km». Urs Schibler, Trimbach

Un’auto da pochi soldi

«Nel 1978 comprai una Datsun 180 B incidentata. Siccome dopol’apprendistato non avevo soldi, quei pochi bastavano solo

per un veicolo a buon mercato. Mio cognato Werner era un bra-vissimo meccanico fai-da-te, così potemmo riparare la Datsun epresentarci in forma al collaudo. Per quella prima macchina pagai1600 fr., che per me erano molti soldi. Con la Datsun andammoin viaggio in Austria e Italia e perfino sullo Stelvio, che allora nonera così ben servito come oggi. Successivamente, montai ancheun tetto decapottabile, che purtroppo non era a perfetta tenutastagna». Markus Bieri, Schüpfheim

Con gioia ed entusiasmo proseguim-mo il viaggio fino a Locarno, dovetrovammo un bel hotel. Conseguenza1: durante il tragitto senza cinghia cifurono problemi di surriscaldamentodel motore, per cui qualche giornodopo diverse valvole nella testa delcilindro si svitarono. Conseguenza 2:le nostre docce assieme a Locarno si trasformarono in una gravidanza,così ci sposammo nell’ottobre del1963 e sostituimmo la Topo lino conun triciclo… Wisa Gloria. In seguito,arrivarono altri tre figli».

Johann Bernegger, Tamins

La mia Fiat Topolino aveva spessoproblemi con l’alternatore.

Markus Bieri con la sua Datsun 180 B:«Per l’epoca avevaun aspetto moltosportivo».

«Cleopha» è un’abbreviazione di Cleopatra, regina d’Egitto.

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Giochi & Concorsi 03/2015 Quattro giochi e altrettante possibilità

di vincere uno dei quattro fantastici premi in palio!

Termine di partecipazione per ogni gioco: 13 aprile 2015.

In che anno è morto il pilota friburghese Jo Si� ert?

Inviate un SMS con scritto tmi031 xxxx (xxxx = numero) al numero 543.

Concorso 1: gioco per i lettori

In palio: 2 notti per 2 persone all’Adler Thermae Spa & Relax***** in Toscana

Concorso 2: sudoku 1

In palio: Samsung G870 S5 Active 16 GB LTE, il telefonino per gli amanti dell’avventura

Questo cinque stelle si trova in una splen-dida posizione nel cuore della Val d’Orcia, un tesoro naturale e paesaggistico dichi-arato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. È il luogo ideale per trovare tranquillità e ri-caricarsi di energia nel Mondo delle Terme Adler, per esplorare i meravigliosi sentieri da trekking e bike e assaporare la gustosa cu-cina toscana. Senza tralasciare le imperdibili escursioni a Pienza, gioiello rinascimentale, e alle cittadelle del vino di Montalcino e Montepulciano.

In palio: ∞ 2 pernottamenti per 2 persone in camera doppia di lusso∞ Incl. super pensione completa Adler∞ Mondo delle Terme Adler e programma assistito di sport ed escursioni

∞ Arrivo giovedì o domenica, notte supplementare € 175.00 a persona

Sponsor del premio: www.adler-thermae.com

Questo smartphone è un compagno di vi-aggio perfetto grazie al suo display Super Amoled da 5,1 pollici in robusto Gorilla Glas, la custodia resistente ad acqua e polvere e l’e� ciente fotocamera da 16 Megapixel. La modalità Adventure mette a disposizione attendibili mappe e bussola. I video vengono realizzati in qualità Full HD, mentre il proces-sore Quad Core permette di utilizzare più applicazioni in contemporanea. Grazie alla slot per la microSD, la memoria interna di 16 GB può essere ampliata fi no a 128 GB.

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scrittotmi032 e le tre cifre al numero 543.

Valore

CHF

599.–

Valore

ca. CHF

1’000.–

I vincitori dell'edizione n. 01 sono:Kaarina Knutti, Münsingen | Doris Maruccia, Zurigo Rolando Fasoni, Borgnone | Jolanda Schaller, Ruswil

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Concorso 3: cruciverba

In palio: 2 notti per 2 persone all’Hubertus Alpin Lodge & Spa**** di Oberallgäu

Concorso 4: sudoku 2

In palio: Galaxy Tab 4 WLAN 10,1“, il tablet elegante di Samsung

Per due notti, l’Hubertus Alpin diventerà la vostra casa. In questo lodge alpino a 1‘044 metri di quota troverete un rifugio per anima e corpo.

Dove godere semplicemente di relax, movi-mento, lusso discreto e ospitalità con cibi e bevande curate.

In palio: ∞ 2 pernottamenti «BergAusZeit» per 2 persone in camera doppia classica∞ Un massaggio da 50 minuti «Très Alpin» (a persona)∞ Cucina benessere∞ Utilizzo dell’AlpinSpa∞ Programma di attività e manifestazioni e molto altro ancora (previa disponibilità).

Sponsor del premio: www.hotel-hubertus.de

Il design slanciato con la struttura della par-te posteriore simile alla pelle conferisce al Samsung Galaxy 4 un look davvero accat-tivante. Dal punto di vista tecnico, questo tablet di-spone di tutte le ra� natezze che ci si aspet-ta da un prodotto top di gamma: display da 10,1“ per godere di immagini limpidissime, e� ciente processore Quad Core da 1,2 GHz per fare anche giochi con notevoli requisiti e tecnica multi-fi nestra per utilizzare varie applicazioni in contemporanea.

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scrittotmi034 e le tre cifre al numero 543.

Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna. Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro familiari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori saranno pubblicati di volta in volta sulla rivista Touring.

Risolvete il cruciverba e compilate le sette caselle nella sequenza corretta.

Inviate un SMS con scritto tmi033 e la parola chiave al numero 543.

Valore

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239.–

Valore

ca. CHF

1’300.–

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Culminanocon le anterecon le antere

Interpretidi testi

Saluto con-fidenziale

Noiosa solfa

Gli anni chesi hanno

Un valicoitalo-

svizzero

Lavoranonegli u�ci

Famosoteatro lirico

parigino

Preferire...per il poeta

Parte di unaprocedura

Due in mez-zo a otto

Si esclamaper

allontanare

Eccessiviincontenibili

Vandalo

La madredi Achille

Uncontinente

Un metalloprezioso

prodottoUn

delle api

Lo si tastaper sentire

il battitocardiaco

Osso delbraccio

È detta an-che cheppia

Lago a estdel Caspio

Producono“kaiser” e

“abate”

Ruscelletto

La “Villelumière”

Costruìl'Arca

Vocaliin voga

Frutta suldeposito

Il re deiventi

Nel verdee nel nero

Percorsoburocratico

Iniziod'estate

Tremendacollera

LaRepubblica

d'Irlanda

Area verdenel deserto

L'attorePacino

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49la pagina dei lettori | touringn.3 | 26 marzo 2015

Il sistema head-up display (letteral-mente: visore a testa alta) permetteal conducente di un veicolo di avere

le informazioni più importanti nel cam-po visivo, senza dover distogliere losguardo dalla guida. Questa tecnologiaproviene dall’aeronautica militare, dovetale sistema esiste già dagli anni 40 per i piloti degli aerei da combattimento.Comunque, sul parabrezza dovrebberoessere proiettate solamente poche in-formazioni, come per esempio la velo -cità, il limite di velocità e le indicazionistradali collegate al sistema di naviga-zione.

È infatti chiaro che meno informa -zioni ci sono, meno il conducente viene distratto. Fino all’inizio degli anni 2000, gli head-up display (HUD)erano disponibili soltanto sui veicoli più costosi. Nel frattempo l’offerta si è ampliata: ad esempio anche la nuova

Mini può essere equipaggiata di un HUD con un supplemento di prezzo.

I costi si attestano tra circa 700 e3500 franchi. I fabbricanti stanno inve-stendo nell’ulteriore sviluppo dell’HUD.Sono già disponibili sistemi da montaresuccessivamente. Si fa la distinzione tra sistemi «semplici», che visualizzanosolamente la velocità, e sistemi piùcomplessi, che possono pro iettare sulparabrezza anche i dati del percorsoforniti dal sistema di navigazione.

Il montaggio successivo dovrebbeessere svolto da uno specialista, perchésono necessari alcuni collegamenti con l’elettronica del veicolo. Con prezziche si aggirano sui 200 franchi, questisistemi sono molto più convenientidegli accessori originali, benché gene-ralmente dispongano di meno infor -mazioni.

«Ho guidato un’autodotata di head-updisplay. Trovo talesistema fantastico,ma sussiste un rischio di distrazio-ne? Un HUD può essere montato aposteriori?»Robert Meyer, Zurigo

l’espertoTCS

FrancescoGreco

Consulenzamobilità

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10,3001 Berna o per e-mail a [email protected].

Veicoli elettrici «Touring» 1/2015

Mi chiedo perché «Touring» tratti dellaproduzione di veicoli elettrici senzaspiegare il modo in cui chi li usa paghe-rebbe le tasse legate all’utilizzo, tasseche oggi lo Stato preleva sulla vendita diprodotti petroliferi. Ci saranno specialicomputer in casa? Le tariffe del kWsaranno soggette ad un supplementofiscale? Bernard Biffiger, Anières

Formula Uno elettrica L’incontro, «Touring» 2/2015

Leggo con curiosità l’intervista a FathiDerder, e da residente nella zona diLosanna sarei felice di vedere che talemanifestazione si potesse tenere nellazona in cui vivo. Quello che però mi haindispettito è la domanda finale, in cuisi afferma indirettamente che le centralinucleari non siano ecologiche. Nulla dipiù errato! E basta una bella visita al-l’impianto di Gösgen, nel canton Soletta,per poterlo capire. L’energia nucleare èda sempre la maniera più pulita ed eco-nomica di produrre grandi quantità dienergia, elettrica e non solo, e fortuna-tamente la Svizzera produce circa il40% di elettricità dal nucleare, senzaalcuna emissione di inquinanti in atmo-sfera, e con una gestione del «ciclo delcombustibile» che include anche il rici-claggio delle scorie, cosa che in questopaese si è deciso di non fare, per motivipuramente politici. Da italiano residen-te in Svizzera, vedo con dispiacere chela Svizzera sta lentamente girando lespalle alla tecnologia più moderna per

la produzione dell’energia che serve permantenere uno stile di vita e livelli diproduzione industriale elevati ma allostesso tempo economici tipici di unpaese moderno, così come ha fattol’Italia decenni addietro. Con i risultatiche vediamo oggi. Luca Bertagnolio (@)

Auto accecateOgni giorno uso la rete stradale perrecarmi al lavoro. Sono costernato nelconstatare il numero di veicoli che circolano con uno o più fari difettosi.Ormai è diventata una vera epidemia!

Senza voler dare lezioni, oltre che peri-coloso ritengo questo fatto una mancan-za di rispetto nei confronti degli altriutenti. Oltretutto, percorrendo lo stessotragitto negli stessi orari (mattina e sera)ho potuto constatare che alcuni condu-centi circolano così per settimane! Cosaaspetta la polizia ad intervenire in questoambito specifico? Pierre Chappuis (@)

A 140 in autostrada Se dipendesse solo da me, su certi trattipotremmo già circolare a 140 km/h. Ilmotivo: la velocità massima della circo-lazione si regolerebbe automaticamentein funzione della densità del traffico. Di giorno ci si potrebbe accontentare ditoccare i 120 km/h, mentre di nottesarebbe possibile viaggiare più veloce-mente senza per questo essere conside-rati dei pirati della strada, unicamenteperché si supera di 20 km/h quel limite!

M. Schmid, Möriken

touring impressumGiornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice capo -redattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Aline Beaud (ab), Christian Bützberger (Bü), Peter Widmer (wi).Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i),Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring,Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 0588273500, fax 0588275025. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero,cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale: 1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Natascia Prosperi. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 0442503131, fax 0442503132. Produzione: St.Gal ler Tag blatt AG, CIL Cen tre d’im pres si on Laus an ne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede cen trale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 12 volte l’anno. Si declina ogni responsabilitàper manoscritti e altri lavori non richiesti.

Un lettore si interroga sul pagamento delle tasse legate all’utilizzo dei veicoli elettrici.

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene corri-spondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

touring

Scriveteci!

LA DOMANDA

ald

touring | club e socin.3 | 26 marzo 2015

48

TC

S

riguarda: installazione e montaggio dellebombole, regolatore di pressione, tuba-ture, allacciamenti, fornelli, grill, frigori-fero, rete di distribuzione, tenuta dei col-legamenti e delle attrezzature, correttaventilazione degli spazi interni.

Il prezzo per i soci TCS proprietari dicamper e roulotte è di 80 franchi, mentreper la tenda esterna è di 40 franchi. wi

Se lo si maneggia nel modo giusto, il gasliquido non è pericoloso. Tuttavia, si verificano purtroppo regolarmente degliincidenti, anche gravi. Gli impianti a gasliquido sono molto diffusi e apprezzatispecialmente tra gli appassionati delcampeggio e delle grigliate. Tubi fragili,valvole che perdono, chiusure che nonruotano più correttamente, sono alcunidei punti critici quando si campeggia.Contrariamente all’Olanda e alla Germa-nia, in Svizzera gli impianti a gas liquidonon sono soggetti a controlli per legge; la verifica delle condizioni di bombole,allacciamenti e terminali è lasciata allaresponsabilità dei proprietari.

Controlli di sicurezzaPer accrescere la sicurezza degli impian-ti, da alcuni anni il TCS ha introdotto unsistema di controllo vincolante e racco-manda ai suoi 18500 soci campeggiatoridi sottoporvi i loro impianti a gas liquidoogni cinque anni. Durante le specialigiornate «Caravan Gas Days», dal 2 al 17aprile 2015, i qualificati esperti del TCSsvolgeranno i relativi controlli degli im-pianti a gas in vari centri tecnici del clube sulle 33 aree di campeggio del TCS.Controlli analoghi vengono effettuati anche dall’associazione di categoria Ca-ravaningsuisse.

Verranno esaminati gli impianti all’in-terno dei veicoli da campeggio e sotto latenda esterna, in particolare per quanto

TCS Caravan Gas Days

Una dimostrazio-ne convincente:se il gas liquidofuoriesce dallabombola, le conseguenzepossono esseredevastanti.

Imparare provando:corsi per moto

Non appena i primi caldi raggi di soleannunciano la fine dell’inverno, gliappassionati della moto non riesconopiù a stare in casa. Attenzione però: la lunga pausa invernale lascia dietrodi sé delle tracce e molti percorrono i primi metri con una certa tensione. È giunto il momento di rimettere incondizioni di stare in sella la mente eil corpo. Pertanto TCS Training &Events ha sviluppato un nuovo corsodi guida: «Moto Warm Up» dovrebbepreparare con armonia alla stagionedella moto. Il corso prevede unalezione di teoria, esercizi di manovra,frenate, curve con frenate. Il corso«Moto Basic» si rivolge invece già aicentauri esperti e, con giocosa sem-plicità, li porta a guidare la motoci-cletta in modo sicuro. Entrambi icorsi sono riconosciuti dal Fondo disicurezza stradale (FSS), che versa ai partecipanti un rimborso di 100franchi. www.training-events.ch wi

Info TouringIscrizioni e altreinformazioni suiluoghi e le date in cui si svolgono i Caravan GasDays su: www.tcs.ch/controllo-gas

Dan

i Re

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TCS Societariato www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.–Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS (solo se giàsocio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

TCS Libretto ETI www.eti.ch

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Page 49: Touring 3 / 2015 italiano

49la pagina dei lettori | touringn.3 | 26 marzo 2015

Il sistema head-up display (letteral-mente: visore a testa alta) permetteal conducente di un veicolo di avere

le informazioni più importanti nel cam-po visivo, senza dover distogliere losguardo dalla guida. Questa tecnologiaproviene dall’aeronautica militare, dovetale sistema esiste già dagli anni 40 per i piloti degli aerei da combattimento.Comunque, sul parabrezza dovrebberoessere proiettate solamente poche in-formazioni, come per esempio la velo -cità, il limite di velocità e le indicazionistradali collegate al sistema di naviga-zione.

È infatti chiaro che meno informa -zioni ci sono, meno il conducente viene distratto. Fino all’inizio degli anni 2000, gli head-up display (HUD)erano disponibili soltanto sui veicoli più costosi. Nel frattempo l’offerta si è ampliata: ad esempio anche la nuova

Mini può essere equipaggiata di un HUD con un supplemento di prezzo.

I costi si attestano tra circa 700 e3500 franchi. I fabbricanti stanno inve-stendo nell’ulteriore sviluppo dell’HUD.Sono già disponibili sistemi da montaresuccessivamente. Si fa la distinzione tra sistemi «semplici», che visualizzanosolamente la velocità, e sistemi piùcomplessi, che possono pro iettare sulparabrezza anche i dati del percorsoforniti dal sistema di navigazione.

Il montaggio successivo dovrebbeessere svolto da uno specialista, perchésono necessari alcuni collegamenti con l’elettronica del veicolo. Con prezziche si aggirano sui 200 franchi, questisistemi sono molto più convenientidegli accessori originali, benché gene-ralmente dispongano di meno infor -mazioni.

«Ho guidato un’autodotata di head-updisplay. Trovo talesistema fantastico,ma sussiste un rischio di distrazio-ne? Un HUD può essere montato aposteriori?»Robert Meyer, Zurigo

l’espertoTCS

FrancescoGreco

Consulenzamobilità

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10,3001 Berna o per e-mail a [email protected].

Veicoli elettrici «Touring» 1/2015

Mi chiedo perché «Touring» tratti dellaproduzione di veicoli elettrici senzaspiegare il modo in cui chi li usa paghe-rebbe le tasse legate all’utilizzo, tasseche oggi lo Stato preleva sulla vendita diprodotti petroliferi. Ci saranno specialicomputer in casa? Le tariffe del kWsaranno soggette ad un supplementofiscale? Bernard Biffiger, Anières

Formula Uno elettrica L’incontro, «Touring» 2/2015

Leggo con curiosità l’intervista a FathiDerder, e da residente nella zona diLosanna sarei felice di vedere che talemanifestazione si potesse tenere nellazona in cui vivo. Quello che però mi haindispettito è la domanda finale, in cuisi afferma indirettamente che le centralinucleari non siano ecologiche. Nulla dipiù errato! E basta una bella visita al-l’impianto di Gösgen, nel canton Soletta,per poterlo capire. L’energia nucleare èda sempre la maniera più pulita ed eco-nomica di produrre grandi quantità dienergia, elettrica e non solo, e fortuna-tamente la Svizzera produce circa il40% di elettricità dal nucleare, senzaalcuna emissione di inquinanti in atmo-sfera, e con una gestione del «ciclo delcombustibile» che include anche il rici-claggio delle scorie, cosa che in questopaese si è deciso di non fare, per motivipuramente politici. Da italiano residen-te in Svizzera, vedo con dispiacere chela Svizzera sta lentamente girando lespalle alla tecnologia più moderna per

la produzione dell’energia che serve permantenere uno stile di vita e livelli diproduzione industriale elevati ma allostesso tempo economici tipici di unpaese moderno, così come ha fattol’Italia decenni addietro. Con i risultatiche vediamo oggi. Luca Bertagnolio (@)

Auto accecateOgni giorno uso la rete stradale perrecarmi al lavoro. Sono costernato nelconstatare il numero di veicoli che circolano con uno o più fari difettosi.Ormai è diventata una vera epidemia!

Senza voler dare lezioni, oltre che peri-coloso ritengo questo fatto una mancan-za di rispetto nei confronti degli altriutenti. Oltretutto, percorrendo lo stessotragitto negli stessi orari (mattina e sera)ho potuto constatare che alcuni condu-centi circolano così per settimane! Cosaaspetta la polizia ad intervenire in questoambito specifico? Pierre Chappuis (@)

A 140 in autostrada Se dipendesse solo da me, su certi trattipotremmo già circolare a 140 km/h. Ilmotivo: la velocità massima della circo-lazione si regolerebbe automaticamentein funzione della densità del traffico. Di giorno ci si potrebbe accontentare ditoccare i 120 km/h, mentre di nottesarebbe possibile viaggiare più veloce-mente senza per questo essere conside-rati dei pirati della strada, unicamenteperché si supera di 20 km/h quel limite!

M. Schmid, Möriken

touring impressumGiornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice capo -redattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Aline Beaud (ab), Christian Bützberger (Bü), Peter Widmer (wi).Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i),Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring,Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 0588273500, fax 0588275025. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero,cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale: 1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Natascia Prosperi. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 0442503131, fax 0442503132. Produzione: St.Gal ler Tag blatt AG, CIL Cen tre d’im pres si on Laus an ne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede cen trale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 12 volte l’anno. Si declina ogni responsabilitàper manoscritti e altri lavori non richiesti.

Un lettore si interroga sul pagamento delle tasse legate all’utilizzo dei veicoli elettrici.

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene corri-spondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

touring

Scriveteci!

LA DOMANDA

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Page 50: Touring 3 / 2015 italiano

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touring | l’incontron.3 | 26 marzo 2015

50

Per onorare i propri impegni nei quattro angoli del Paese, Laetitia Guarinosi sposta soprattutto in automobile, da lei trasformata in un accogliente salottino.

Che mezzo di trasporto privilegia per i suoi spostamenti?Laetitia Guarino: Principalmente l’automobile, tanto più checome regalo per il mio titolo di Miss Svizzera ho ricevuto unaBMW serie 1 X Drive. Un’auto che offre un comfort ottimale grazie ad una marea di optional.

Quali accessori preferisce?Adoro sedermi sui sedili riscaldati, è molto piacevole. Ma quellopiù utile è il sistema Bluetooh che consente di parlare al telefo-no tramite altoparlanti, dunque senza auricolare. E il Bluetooth

Miss Svizzera conquistata dai pregi dell’automobile

è anche dotato di riconoscimento vocale, cosicché posso ordi-nare ad alta voce «telefona alla mamma» e lui compone il numero da solo.

Prima aveva un’automobile?Oh sì! Una vecchia «carretta» talmente usata che d’inverno il pa-rabrezza si copriva internamente di brina. In quella piccola autonon mi sentivo proprio più al sicuro. Che cambiamento potercircolare in una vettura che corrisponde esattamente anche aimiei gusti estetici, bianca con i sedili colorati.

Ma per i suoi frequenti appuntamenti a Zurigo, non sarebbepiù ragionevole prendere il treno?No, perché ho degli impegni in diversi luoghi della città e l’automobile mi permette di andare facilmente da un puntoall’altro. In treno, inoltre, c’è spesso gente che mi riconosce emi rivolge la parola.

E non è una cosa simpatica?Di per sé è piacevole, ma trascorro già la giornata tra la folla a rispondere continuamente a delle domande. Ho perciò bisognodi tranquillità almeno quando mi sposto.

Che tipo di vetture le piacciono?Le vecchie italiane e i modelli sportivi in generale. Mi piaccionomolto i fari profilati che conferiscono un look un po’ aggressivo.Per contro, non apprezzo i veicoli ingombranti tipo fuoristradao Hummer.

La disturba qualcosa nel traffico?In generale, tutto va bene, ma è anche vero che ho una stranasensazione quando, in colonna, il conducente del veicolo accanto inizia ad osservarmi.

Se potesse introdurre una regola della circolazione, qualesarebbe?Proibirei di avvicinarsi troppo al veicolo che precede. In auto-strada è incredibile come ci sia sempre qualcuno che vi sta allecalcagna, anche quando il traffico è fluido.

Quanti chilometri all’anno percorre?Da quando sono Miss Svizzera ho percorso 14000 chilometri in tre mesi! Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

La vodese LaetitiaGuarino, 22 anni,è stata eletta MissSvizzera 2014.Studentessa inmedicina, vor-rebbe intrapren-dere la carriera di pediatra.

«In treno molta gente vuole parlare con me»

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Page 51: Touring 3 / 2015 italiano

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Page 52: Touring 3 / 2015 italiano

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Attraverso i 400 ettari del maestoso paesag-gio collinare subito dopo Dievole, il viale affiancato da due filari di cipressi porta fino alla vigna privata nel cuore del Chianti Classico. Nove secoli di storia, restaurati, in-vitano oggi a riposarsi in mezzo alla natura, all‘arte, alla moda e alla «dolce vita» italia-na. 12 km a sud di Dievole c’è Siena e a soli 60 km a nord la grande città del Rinascimen-to, Firenze. Villa Dievole è il punto di par-tenza ideale per un viaggio alla scoperta dei più grandi tesori della Toscana. Vino, olio di oliva, cultura, natura, ma anche la posizione e l‘infrastruttura ideali per godersi il «dolce far niente» in mezzo a vigneti e uliveti. Dievole è un vero e proprio luogo di rigene-

razione, del tutto speciale!

Una volta patria della nobiltà senese, Villa Dievole è oggi la vostra casa in Toscana: le camere e le suite di Villa Dievole risalgono al sedicesimo secolo. La Casa Dievolino offre spazio anche per la famiglie più grandi. Gli appartamenti della Residenza Colombaio of-frono un moderno comfort. Per il vostro pro-gramma di fitness è disponibile un percorso salute e due piscine esterne con sedie sdraio e una vista mozzafiato a perdita d‘occhio sui vigneti e sugli ulivi. Chi ha voglia di fare una breve passeggiata, può incontrare tranquilli cinghiali e timidi fagiani. Per gli ospiti più piccoli è disponibile un parco giochi colmo di avventure.

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Country Resort Villa Dievole, a Vagliagli, nel cuore del Chianti (Siena)

I 900 anni di Dievole – Un sogno in Toscana!