Tortohelie N. 26

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Tortohelie, il settimanale di Tortolì.

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Fall Out al TeatroSan FrancescoIn occasione della V Giornata Nazionale della Rete Italiana di Cultura Popolare, la compagnia teatrale tortoliese Rossolevan-te presenta lo spettacolo “FALL OUT”. In una villa fantasma abita un singolare grup-po di spettri. (pagina 11)

L’aeroporto passaalla RegioneL’aeroporto di Tortolì versa da tempo in una situazione a dir poco disastrosa. Pare però che in quest’ultimo periodo si stia ar-rivando finalmente a una soluzione a lungo termine, infatti lo scalo ogliastrino sarà a breve acquisito dalla Regione Sardegna, che assorbirà proprietà e gestione. (pagi-na 3)

Movida: a letto con le gallineL’offerta by night tortoliese di questi ultimi anni, in particolare durante la stagione in-vernale, appare piuttosto carente e priva di scosse. (pagina 3)

Confesercenti. Crisi,troppi bar in OgliastraChe in Sardegna si beva non è un mistero, e l’Ogliastra è degnamente inserita in que-sta tradizione. Ma ciò nonostante ci sono troppi bar e pochi clienti. Così numerosi esercizi si trovano in diffi-coltà e alcuni sono addirittura obbligati a chiudere. (pagina 2)

Cronaca

Cultura

Editoriale

Dopo un anno e mezzo di attività dell’Amministrazione comunale chiediamo ai Consigliere di minoranza di fare un primo bilancio dell’ope-rato della Giunta di centro destra. Le parole di Marcella Lepori ex Sindaco di Tortolì (Pd) suonano pesantissime, la minoranza viene ignorata e le scelte della giunta sono determinate dalla ricerca di popolarismo e mirano alla tutela degli interessi di pochi. (pagina 7)

SportLa Castor è diventata grandeLa Castor ha smesso di vestire i panni da adolescente, ed è diventata grande.I granata, infatti, domenica scorsa hanno offerto una prestazione molto positiva nel derby contro il Girasole, portando a casa una vittoria per 3 a 2. (pagina 9)

Fotovoltaico, un’opportunità per tutti, quasiÈ noto a tutti che l’Ogliastra è la provincia in Sardegna dove più forte è la spinta verso l’energia solare. Basta guardare tutti i ban-di regionali per il contributo del 20% per rendersi conto di questo, ma basterebbe anche solo un giro nei nostri paesi, e Torto-lì non è un’eccezione, per capire che i tetti fotovoltaici spuntano come funghi in un au-tunno piovoso. Tutti impianti che nel giro di pochi mesi dall’inizio dei lavori producono energia pulita per tutti noi e incentivi per chi ha fatto l’investimento.A questa spinta non fanno eccezione gli enti pubblici, con provincia e comuni che hanno dotato i loro edifici - municipi, bi-blioteche ma soprattutto scuole - dei loro piccoli impianti. Quindi tutti nel paese di Bengodi? Manco per nulla. Ad una verifica risulta che gli im-pianti fatti dalla provincia in quasi tutte le scuole superiori di Tortolì, e immaginiamo in tutta l’Ogliastra, sono fatti, funzionanti, ma non sono allacciati alla rete Enel. Cosa vuol dire? Che producono energia ma le scuole non incassano l’incentivo e, colmo della beffa, questa energia viene perduta. C’è da restare di stucco. (pagina 2)

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La Lepori boccia la giuntaFederica Melis

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CRONACA

Venerdì 9 Dicembre 2011 • [email protected]

Che in Sardegna si beva non è un mistero, e l’Ogliastra è degnamente inserita in questa tradizione. Templi del bere, e del passare del tempo in compagnia, sono i bar, presenti in numero altissimo nel territorio. Infatti, al 31 dicembre del 2010 i bar in Ogliastra erano 253 (ma c’è da giurare che siano aumen-tati) per 58.152 abitanti, ovvero una media di 229 abitanti per ogni bar. Un numero di esercizi decisamente nutrito: i dati regionali svelano che in Sardegna la media è di quasi 250 abitanti per ogni bar, ovvero il 10% in più di potenziali clienti rispetto al numero ogliastrino. I dati nazionali parlano ancora più chiaro. In Italia c’è una media di 366 abi-tanti per ogni bar, ben il 60% in più rispetto

alla provincia d’Ogliastra. L’eccessivo nume-ro di esercizi presenti in Ogliastra crea non pochi problemi, gli stessi che si sono venuti a creare anche in provincia di Nuoro, dove il rapporto fra bar – abitanti è ancora più alto. Le conseguenze di questo sovraffollamento sono prevedibili: ci sono troppi bar e pochi clienti, così numerosi esercizi si trovano in difficoltà e alcuni sono addirittura obbligati a chiudere. L’equilibrio fra domanda e of-ferta è sfasato, e le aziende del settore regi-strano, anno dopo anno, un volume d’affari sempre minore.Gli effetti di questa sovrabbondanza di eser-cizi non sono solo la carenza della clientela e l’esiguità dei guadagni, ma anche una

Editorialedalla prima

Confesercenti. Crisi, troppibar in Ogliastra

tassazione, che può diventare molto salata dovendo tener conto degli studi di settore. Per l’agenzia delle entrate i bar devono ave-re un certo fatturato. In certi casi, se un dato bar non arriva a questo ricavo, poco importa: deve comunque pagare le tasse sulla cifra stabilita dallo studio di settore. La Confesercenti ha lanciato un allarme ri-guardo a questo eccesso di esercizi e ai pro-blemi che ne derivano, denunciando come l’argomento sia spesso sottovalutato anche dalle amministrazioni comunali. In un recen-te documento, l’associazione sostiene che “i comuni hanno rinunciato a qualsiasi tentati-vo di conciliare ed ottimizzare il rapporto fra l’interesse dell’imprenditore e quello della collettività”. Ma è realisticamente possibile riuscire a regolarizzare il numero di bar pre-senti nel territorio? Secondo la Confesercenti delle provincie di Nuoro e Ogliastra sì, e do-vrebbe essere proprio il Comune a “indirizza-re le scelte degli imprenditori verso ciò che più risulta essere rispondente all’interesse pubblico, attraverso una programmazione che non limiti l’iniziativa economica, ma la orienti verso l’obiettivo comune”. Insomma, le attività dovrebbero arricchire il territorio, e non contribuire al suo inaridimento. Sulla materia si è espresso anche il Ministero dello sviluppo economico, che ha sottoline-ato l’inammissibilità di aprire esercizi senza definire criteri e senza considerare l’interesse della collettività e, ovviamente, quello degli imprenditori. (I.O.)

Noi non abbiamo mai fatto crociate contro le province, sappiamo che questa è una battaglia di facciata, utilizzata soprattutto per coprire sacche di malcostume politico ben più importanti. Pensiamo solo che, mentre tutte le giunte provinciali d’Italia assommano poco più di mille componenti, negli enti col-laterali, municipalizzate di vario genere, enti provinciali, regionali e statali si annidano oltre 38000 consiglieri di amministrazione con i costi, questi davvero im-ponenti, che possiamo imma-ginare. Ma questo ovviamente non può giustificare un ente che tollera sprechi di questo tipo. Basti pensare che con i risparmi attivabili, aggiunti all’incenti-vo del conto energia, le scuole potrebbero in parte sopperire al taglio di trasferimenti che le costringe a limitare sempre più i servizi, come noi stessi abbia-mo documentato sulla vicenda dell’accoglienza nelle scuole dell’infanzia. L’appello quindi è per tutti, non solo i politici ma anche i lavora-tori della provincia, perché è ora per tutti di fare la propria parte. Vicende come queste, in un mo-mento di difficoltà per tutti, sono intollerabili e i cittadini faranno sentire sempre più la loro voce.

Piccoli furti quotidianiIn queste ultime settimane si sono verificati numerosi furti a Tortolì, e le vittime più colpite sono state i locali e gli esercizi commerciali. Si è trattato di piccole rapine dettate talvolta dalla disperazione, ma nella maggior parte dei casi rimaste insolute. Le refurtive più con-sistenti sono state quelle sottratte al bar La Cambusa, un televisore e due slot machine per un valore di 3000 euro, e al negozio di abbi-gliamento Internet, da cui sono stati portati via 1500 euro. Ben più misero il bottino ottenuto dal colpo in solitaria ai danni del bar Orizzon-te: poco più di 100 euro di refurtiva. Per non parlare dei ladri che hanno sottratto dal ma-gazzino del ristorante S’abba e sa murta 80 bottiglie di vino e alcolici vari. Secondo le forze dell’ordine queste ruberie, benché numerose, sono da considerarsi episodi isolati. Non c’è, insomma, nessuna “emergenza furti”. Mentre in altri periodi della recente storia tortoliese

(per esempio il biennio 2005/2006) si veri-ficarono davvero numerosi danneggiamen-ti, vandalismi e sottrazioni tali da far salire il livello di allarme, questa volta si tratta solo di avvenimenti a carattere episodico. Ma i controlli sono adeguati? Nel centro del pae-se, in particolare in viale Monsignor Virgilio, i commercianti sono abbastanza tranquilli. La via principale è video sorvegliata dalle telecamere del circuito cittadino, e si spera che questo possa essere un deterrente suf-ficiente. Diversa la situazione degli esercizi com-merciali più isolati, per i quali un’attenta sorveglianza da parte delle forze dell’ordi-ne appare auspicabile. Niente allarmismi, comunque: le forze dell’ordine assicurano che, in seguito ad ogni episodio o relativa denuncia, i controlli vengono rafforzati e scattano gli opportuni accertamenti. (I.O.)

Eurodesk: il punto d’incontro dei giova-ni ogliastrini con l’Europa. Non sempre per i nostri ragazzi l’accesso alle offer-te promosse dall’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa risulta agevole. Il for-te isolamento geografico, la scarsità di informazioni disponibili e la difficoltà di decodifica e comprensione delle infor-mazioni contenute in formulari e bandi infatti, rendono l’accesso ai programmi europei ancora più difficoltoso. Tutte problematiche queste, che molto spesso hanno precluso a tantissimi giovani la possibilità di vivere esperienze formati-ve e culturali molto importanti per il loro futuro e che hanno fatto sì che gli enti si attivassero con una certa urgenza affin-ché Tortolì diventasse uno dei 101 punti locali appartenenti alla Rete nazionale del progetto sparsi per l’Italia. Tra qual-che settimana infatti presso la sede del CESIL di via Vittorio Emanuele, un team di assistenti affiancherà i giovani ogliastrini aiutandoli a destreggiarsi nell’intricata selva di pratiche, scartoffie e documenti molto spesso indecifrabili e difficili da interpretare. Un importante passo avanti per i giovani destinatari che, grazie alla rete del programma Eurodesk potranno essere costantemente aggiornati sulle innumerevoli possibilità che l’Europa può offrire nei settori dell’educazione, della formazione, della mobilità, della cultura e dell’occupazione. (Cl.Pi)

Eurodesk: tra qualchesettimana si parteSemaforo intelligente, ma non troppo

Ci siamo chiesti più volte l'utilità del se-maforo posto sulla via monsignor Virgilio, voluto dall'Anas, per l'accesso alla lot-tizzazione dei preti. Questa volta, però, vorremmo sottolineare i disagi che questo crea agli abitanti di Is Pirisceddas, il quar-tiere proprio al di là della ferrovia. Eh sì, perché dal momento che è stato installato questo semaforo cosiddetto intelligente, gli abitanti della zona si sentono in gabbia. Difatti, percorrendo la strada sterrata (via asfodelo) che porta al passaggio a livello devono poi imboccare l'unica direzione possibile indicata dal cartello, cioè il cen-

tro del paese. Non è più possibile, come una volta, svoltare a sinistra, verso Arbatax. Per farlo ora è necessario percorrere via mon-signor Virgilio e cercare un punto dove fare inversione o svoltare al primo rifornitore. At-tilio Marini risiede nel quartiere Pirisceddas e ci spiega: “Da quando hanno installato questo semaforo è diventando un incubo per noi, ci sentiamo tagliati fuori, ogni gior-no per uscire dobbiamo fare un percorso tortuoso, non possiamo più svoltare verso Arbatax ma allo stesso modo non possiamo più entrare in via asfodelo, siamo obbligati a percorrere chilometri in più e perdere tem-po per raggiungere le nostre case. Inoltre, è molto pericoloso perché non essendoci il semaforo anche dalla nostra parte, non sappiamo quando possiamo uscire”.Insomma, un semaforo intelligente voluto dell'Anas che crea non pochi disagi ai resi-denti (e non) di is pirisceddas e pare non ab-bia risolto alcun problema, ma sicuramente peggiorato la viabilità. (F.M.)

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Venerdì 9 Dicembre 2011 • [email protected]

L’Aeroporto passa alla Regione

L’aeroporto di Tortolì versa da tempo in una si-tuazione a dir poco disastrosa. Pare però che in quest’ultimo periodo si stia arrivando final-mente a una soluzione a lungo termine, infatti lo scalo ogliastrino sarà a breve acquisito dal-la Regione Sardegna, che assorbirà proprietà e gestione. Come sempre sono già iniziate le polemiche, con la Provincia Ogliastra che ritie-ne insufficienti i 6 milioni di euro stanziati per l’acquisto, e lamenta l’esclusione dell’aeropor-to dai recenti accordi sulla continuità territoria-le. Tommaso Detti, presidente di Aliarbatax, la società proprietaria dello scalo, è invece sod-disfatto per quella che vede come una grande opportunità. Che numeri hanno prodotto questi pochi mesi di operatività e cosa sta per succedere? I numeri sono abbastanza interessanti, parlia-mo di 4000 passeggeri transitati, di cui circa 500 residenti. C’è da tener presente che è stata approvata la continuità territoriale per il periodo in cui l’aeroporto è rimasto aperto e i residenti hanno potuto usufruire di tariffe agevolate. La percentuale di passeggeri a bordo si è aggirata attorno a circa 75-80%. L’aspetto più impor-tante, che è quello su cui Aliarbatax lavora da sette mesi, è quello di fare in modo che l’aero-porto passi nelle mani della Regione. C’erano dei problemi da superare, che riguardavano un contenzioso in atto tra la società Aliarbatax e la Gearto (società di gestione, ndr), ma questo, che era l’ostacolo principale, è stato risolto. Nell’ultimo incontro, avvenuto circa venti giorni fa, si dovevano solo definire gli ultimi passaggi tecnici per l’acquisizione definitiva, e spero che entro l’anno si possa andare dal notaio e firma-re. Cosa pensa riguardo della continuità territoria-le?Qualcuno dice che in questo momento bisogna far forza sulla continuità. Io dico che ora non avrebbe senso fare pressioni, anche perché, chi sarebbe legittimato, visto che si sta per com-piere questo passaggio, a portare avanti una battaglia in questo momento? Non certamente noi, o la Gearto. Solo la nuova società di gestio-ne della Regione potrà fare in modo che l’aero-porto funzioni una volta per tutte e si faccia una pianificazione a lungo termine, che fin’ora non è mai stata possibile. Le belle parole sono inutili. Sono entrato nell’Aliarbatax, pur conoscendo i

Tortolì non è una cittadina per giovani, o perlomeno non per animali da vita notturna. L’offerta by night tortoliese di questi ultimi anni, in particolare duran-te la stagione invernale, appare piutto-sto carente e priva di scosse. Qualche locale ha chiuso, e quelli che resistono cercano di crearsi una clientela fedele, che solitamente fa capolino solo il fine settimana. Molti giovani tortoliesi vivo-no fuori per motivi di studio o di lavoro, quindi anche la “materia prima” non è molto abbondante. Le cose sono sem-pre andate così nel capoluogo ogliastri-no? Per certi versi Tortolì sembra aver fatto qualche passo indietro e la vita notturna, invece che migliorare con gli anni è, secondo molti, decisamente scaduta. I più cresciuti ricordano con nostalgia locali ormai chiusi da tempo ma mai dimenticati. Uno dei più com-pianti è il Mentana, locale storico del centro tortoliese e ricordato con affetto dagli ex clienti. L’offerta del Mentana era semplice e efficace: piano bar e strumenti musicali, panini – pare- preli-bati, televisore, qualche gioco e, ovvia-mente, il bar. Sono in molti a ricordare il locale e l’ambiente familiare che si era venuto a creare. Certo, i tempi erano diversi, ed è innegabile che la crisi sia una delle maggiori cause dell’infelice andamento dell’attuale vita notturna. Tuttavia, qualcosa continua a muover-si. E’ il caso di alcuni gestori che han-no unito le loro forze per racimolare un po’ di clientela e per andare incontro al consumatore in questi difficili tempi di “lacrime e sangue”. Parliamo di tre lo-cali molto conosciuti a Tortolì, ovvero la trattoria da Angelo, il Bouganvillea e il Bob Dylan, che hanno dato vita ad un interessante sodalizio. I tre propongo-no un coupon valido per i sabati sera (in prevendita fino al venerdì) con il quale è possibile usufruire di una cena, un coc-ktail e un ingresso e una consumazione in discoteca ad un prezzo decisamente contenuto. Il Bob Dylan ha recentemen-te cambiato gestione, e per l’occasione ha rinnovato i suoi programmi. Oltre al canonico sabato sera danzante, è ora possibile godere di una serata di mu-sica dal vivo ogni venerdì, a cui si può accedere gratuitamente. Ed è forse su questi piccoli eventi che si dovrebbe puntare, ma in particolare sulla diffe-renziazione dell’offerta. In attesa che i soldi ricomincino a girare. (Ilaria Orrù)

Movida: a lettocon le galline

problemi, con un obiettivo difficilissimo da perseguire in un clima di sfiducia genera-le. Ora siamo in una fase di conclusione di tutti i lavori, e nel momento in cui l’aeropor-to diventerà un patrimonio della Regione quest’ultima avrà tutto l’interesse a valo-rizzarlo. Sicuramente ripresentarsi, come quest’anno, a maggio ancora senza un mini-mo di pianificazione, sarebbe dannoso. Non dimentichiamo che l’aeroporto di Tortolì, nel 2005 e 2006, aveva un traffico di 50 mila passeggeri. Numeri impressionanti che sono andati diminuendo (16 mila passegge-ri nel 2009, 13 mila nel 2010, e 4 mila di quest’anno), in controtendenza rispetto ad altri aeroporti, dove il traffico è aumentato, soprattutto quest’anno in virtù del caro tra-ghetti. È fondamentale recuperare i numeri dei primi anni.La Provincia dice che il prezzo stimato dalla Regione non sia equo. Questa cosa mi fa sorridere. Innanzitutto penso che sia più affidabile una perizia fatta dall’Agenzia del Territorio che non dalla Pro-vincia. Al tempo stesso dico che, siccome la Regione Sardegna ha vincolato un importo pari a 6 milioni di euro, quindi non è in grado di disporre di altre cifre per poter acquistare l’aeroporto, questo atteggiamento andreb-be a far saltare tutta l’operazione. Se la Provincia vuol far questo lo faccia pure. Fac-cio un’altra proposta: la Provincia compri l’aeroporto! Dato che sono così interessati a fare tutte queste perizie, che lo comprino loro, se possono. Questa è un’occasione unica, e la Regione, forse per la prima volta nella storia, ha mostrato di avere un interes-se verso il territorio ogliastrino. Oltretutto all’operazione aeroporto è legato in parte anche il risanamento del Consorzio indu-striale. Si obbietta anche il fatto che i soldi stanziati per l’acquisizione non coprano tutto il debi-to che il Consorzio ha contratto per ottenere la pista. Gli atteggiamenti disfattisti e antagonisti-ci hanno condotto alla situazione attuale. Oggi siamo arrivati a 7 milioni di euro di de-biti proprio perché non si è mai arrivati a una soluzione. Se si vanno a vedere gli interessi passivi maturati, sia sul debito di Aliarbatax, sia su quello del Consorzio, è necessario intervenire tempestivamente affinchè tali interessi non aumentino in modo esponen-ziale. I 6 milioni di euro servono innanzitutto a risanare Aliarbatax, coprendo tutti i debiti, compresi quelli verso il fisco (circa un milio-ne di imposte non pagate). In più servono a ridurre il debito del Consorzio, da 4 milioni e 300 mila euro, a circa un milione. L’im-mobilismo è il male del nostro territorio e l’opposizione fine a se stessa la causa del mancato sfruttamento delle risorse, è venu-to il momento di cambiare questa condizio-ne. (Laura Meloni)

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Il palo della cuccagna

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Tortolì, sicuri sia Natale?

Natale è alle porte e la crisi si fa sentire. A Tor-tolì si sente anche la totale assenza di atmo-sfera natalizia. Passata la prima settimana di dicembre le luminarie colorate non ci sono ancora, e all’orizzonte non si scorgono eventi che potrebbero creare un po’ di movimento, anche di natura economica. I commercianti tortoliesi attendono, anche se piuttosto sfi-duciati. È vero che denaro ne gira davvero poco quest’anno, ma la mancanza di orga-nizzazione e di novità, in vista delle vacanze natalizie, conduce allo sconforto più totale. La situazione è talmente grigia che sono mol-ti coloro, che sperano almeno nel ritorno di qualche notte bianca, un po’ di animazione per le strade che porti gli ogliastrini a fare una passeggiata per Tortolì e magari fare qualche acquisto. “Sarebbe meglio di niente”, dicono la maggior parte dei commercianti, “perché in giro non si vede proprio nessuno. Le strade sono semideserte”. La rivisitazione invernale delle notti bianche di quest’estate è una so-luzione che piace, “sempre che - dice la com-

messa di una camiceria del centro – la stra-da venga chiusa proprio sino alla fine di via Monsignor Virgilio, dato che immancabil-mente i negozi che si trovano più in fondo restano sempre esclusi dalla passeggiata e lontani dall’intrattenimento”. Ma c’è anche chi è stanco di appigliarsi alle soluzioni una tantum e l’ipotesi dei negozi aperti la sera proprio non la concepisce. È inverno, c’è freddo, la gente di notte non esce per stra-da. Va bene d’estate, perché le persone di giorno vanno al mare, ma a dicembre stan-no meglio al caldo. “La notte bianca è inuti-le in questo periodo”, affermano i titolari di uno dei negozi d’abbigliamento più noti di Tortolì. “Bisognerebbe chiedersi come mai – proseguono - dopo che è passata già una settimana dall’inizio di dicembre, ancora non si abbia notizia dell’organizzazione di alcunché. Queste sono cose che hanno bisogno di una programmazione effettuata tanto tempo prima, non si può pensare di pianificare tutto nel mese di dicembre. C’è bisogno di un coordinamento, anche tra i vari commercianti, in modo che si decida-no con largo anticipo le soluzioni migliori per tutti, tutto l’anno, e in occasione delle festività a maggior ragione”. Già, non bi-sognerebbe organizzare tutto all’ultimo momento. Le luminarie, che in altri paesi son presenti da tempo, magari presto arri-veranno anche qui. Per fortuna si è pensato almeno ai bambini che potranno incontrare Babbi Natale e folletti vari, senza preoccu-parsi dei soldi che non ci sono o dei negozi vuoti. Tanto i bimbi lo sanno bene, i regali viaggiano su una slitta trainata da renne e sono tutti made in Lapponia. (Laura Melo-ni)

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Nuovo censimento dell’Istat- cosa succede

a Tortolì?15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011. Tra le novità della rileva-zione Istat di quest’anno, oltre alla possibilità di compilare il questionario on-line, c’è l’invio per posta dei moduli con le domande, consegnati precedentemente casa per casa dai rilevatori comunali. Il 12 settembre le famiglie italiane hanno iniziato a trovare un plico nelle loro cas-sette per le lettere, ma ancora in molte case il questionario non è arrivato. Molti cittadini di Tortolì sono preoccupati per non aver ricevuto ancora nulla, oltre che per il pensiero di doversi ritrovare a pagare una penale a causa della mancata compilazione dei moduli Istat. Prima di tutto, non è prevista nessuna mul-ta a carico di chi non consegna in tempo il que-stionario. In secondo luogo, presto arriveranno i rilevatori del Comune in tutte le case di coloro che ancora non hanno ricevuto le domande. Sono circa 1000 i questionari mancanti, che le Poste hanno, diciamo così, smarrito. Alcuni si saranno rovinati, altri magari saranno stati reca-pitati senza che vi fosse qualcuno in casa, sta di fatto che il numero dei questionari “dispersi” si aggira attorno al migliaio. Ovviamente il Comune conosce i nomi di tutti i cittadini che sono ancora sprovvisti di plico, e invierà i suoi rilevatori per la consegna casa per casa, come si faceva ancora fino all’ultimo censimento. I rilevatori, inoltre, faranno visita a tutti coloro che non hanno resti-tuito spontaneamente il questionario nell’arco di tempo tra il 9 ottobre al 20 novembre, e faranno partire la fase di completamento della rilevazio-ne sul campo, dal 21 novembre al 29 febbraio 2012, durante questa fase recupereranno i que-stionari non restituiti e rileveranno quante siano le famiglie non iscritte nelle liste anagrafiche al 31 dicembre 2010 e le abitazioni non occupate. La scadenza delle consegne a Tortolì, così come per tutti e comuni con meno di 20.000 abitanti, avverrà il 23 dicembre. (Laura Meloni)

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7POLITICA

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Dopo un anno e mezzo di attività dell’Am-ministrazione comunale chiediamo al Consigliere di minoranza di fare un primo bilancio dell’operato della Giunta di centro destra. Le parole di Marcella Lepori ex Sin-daco di Tortolì (Pd) suonano pesantissime: “Possiamo affermare che l’attuale Ammi-nistrazione comunale non ha incontrato le tipiche difficoltà che possono esistere all’avvio un mandato. L’Amministrazione Lerede ha infatti trovato un Comune con i conti in ordine. Il patto di stabilità è sempre stato rispettato, pur avendo un programma di lavori a buon punto. Sicuramente, la nuova Giunta, ha trovato una situazione di partenza migliore di quella lasciata a noi da molti loro com-ponenti. In tutto questo tempo abbiamo visto molto poco, soprattutto in Consiglio, convocato solamente quando non se ne può fare a meno e solo per approvare atti estremamente necessari, di scarso respiro programmatorio. Le opposizioni non sono coinvolte minimamente, a mala pena ve-niamo convocati, e anche quando ciò ac-cade, avviene spesso e volentieri in ritardo. Abbiamo scritto al Segretario comunale per lamentarci della violazione dei termini

di convocazione, perché non ci viene con-cesso il tempo necessario per prendere visione delle proposte di delibera. Le loro discussioni sono finalizzate a far alzare le mani, e non a discutere degli argomenti generali che interessano i tortoliesi. A loro non interessa nulla di ciò che pensa la gente, se non in vista della prossima tornata elettorale. Come si è visto anche a proposito della “porcheria” che hanno fatto con il PUC: fatta senza nessun crite-rio e ragionamento solo per accattivarsi la simpatia di tutti; assecondando i desideri dei cittadini senza pensare alle conse-guenze, distruggendo i territori e facendo costruire ovunque e comunque. Ai Consi-gli non partecipa nessuno, se non le per-sone destinatarie delle delibere ad perso-nam, come le trasformazioni urbanistiche di singoli lotti di terreno, o le variazioni di destinazione d’uso a beneficio esclusivo dei singoli richiedenti. Non stanno pro-grammando niente, non hanno idee, tutto è stato accolto senza criterio: una presa per i fondelli. Un PUC cosi non ha capo né coda, non rispetta le leggi superiori alla Program-mazione comunale. Penso che il compito degli amministratori sia invece, far pro-gredire il livello di cultura e civiltà delle persone, la consapevolezza nel rispet-to per le regole. Anche riguardo le aree dell’ex cartiera non hanno un’idea o un progetto, non si sa cosa si vuole fare. L’importante per questa Amministrazione è stabilire chi sono i proprietari dei terre-ni, ma ho alcuni dubbi sulla legalità della procedura, non credo sia legittimo che la Regione si privi di un bene che ha paga-to 18 milioni di euro per regalarlo ad un altro ente. Va anche ricordato che il pro-prietario di un bene paga tutti gli oneri che si riferiscono a questo, e si spera che qualora ci sia bisogno di bonifiche venga-no pagate dalla Regione, perché in caso contrario non si capisce dove il Comune di Tortolì prenderà i soldi necessari. Sono tutti elementi che vanno ponderati, è faci-le riempirsi la bocca: noi siamo i proprie-tari delle aree, difficile è farne buon uso e gestirle da un punto di vista ambientale, con tutte le spese che ne conseguono. La Provincia evidenziava la necessità di non avere un unico ente responsabile della ge-stione e dell’impiego delle aree. Non può decidere solo il Comune, anche se è il pro-prietario. Quando si tratta di politica indu-striale è necessaria una competenza più complessa di quella vantata dal Comune, il quale non ha l’apparato tecnico neces-

sario per poterle gestire da solo, anzi ciò potrebbe comportare scelte poco ocula-te e potrebbe assegnare le aree secondo criteri clientelari. Non esistono altre aree così preziose, e non possiamo rischiare che vadano vendute a prezzi stracciati per favorire i soliti amici, e che non si faccia industria e si compia l’ennesimo scempio del territorio.”Abbiamo voluto porre la stessa domanda anche ad un altro consigliere di minoran-za, Ennio Mascia (Pd), il quale seccamen-te ha risposto: “Per voi non ho nessuna dichiarazione. Mi scusi, buonasera”. Per dovere di cronaca volevamo farlo presen-te, non avendo altre posizioni in merito, possiamo affermare che secondo il parere dell’ ex Sindaco Lepori, in questo anno e mezzo di attività la giunta comunale si qualifica con un pesante “non classifica-to”. (Federica Melis)

La Lepori boccia la giunta

FUORI DAI DENTIDAI DENTI

Fare il proprio dovereIl nostro giornale ha denunciato l’inquina-mento del mare causato dall’immissione di reflui non trattati e per informare i tor-toliesi ha promosso anche una raccolta di firme. In due giorni ne abbiamo raccolte 1500 e le abbiamo trasmesse al Consorzio Industriale e al Sindaco di Tortolì che le ha ricevute il 14 ottobre. Facendo questo abbiamo fatto il nostro dovere. A distanza di 20 giorni dalla ricezione, documentata dalla ricevuta postale, il Sindaco di Tortolì ci ha detto di non aver ricevuto nulla. Con questo dimostra di non fare il suo dovere.

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Tortohelie Press è un settimanale gratuito. Registrazione Aut. Tribunale di Cagliari n°13/ 11 del 19/05/2011.

Direttore Raimondo Schiavone Responsabile pubbliche relazioni

e pubblicita Patrizia SalisIn Redazione Federica Melis

Grafico Francesca ZiccaCollaboratori Ilaria Orrù, Federica Pilia

Riccardo Melis, Patrizia Salis, Michela GirardiClaudio Mascia, Thomas Melis,

Laura Meloni, Andrea De MurtasSede Legale Viale Bonaria 98 09125 Cagliari

Sede Amministrativa Via Barracelli snc 08048 Tortolì Editore Primaidea Srl

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SPORT

Venerdì 9 Dicembre 2011 • [email protected]

La Castor è diventata grande

La Castor ha smesso di vestire i panni da adolescente, ed è diventata grande.I granata, infatti, domenica scorsa hanno offerto una prestazione molto positiva nel derby contro il Girasole, portando a casa una vittoria per 3 a 2, frutto di un primo tempo da applausi, e di un secon-do tempo di contenimento, che contra-riamente alle uscite precedenti, questa volta ha fruttato i tanto sospirati tre punti casalinghi.I tortoliesi, con questa vittoria confer-mano la seconda posizione in classica, e riescono a sfatare il tabù del “Zinnias”, riuscendo a vincere dopo una serie di pareggi casalinghi ottenuti in maniera rocambolesca.Ora arriva il bello. La Castor ha guada-gnato il rispetto degli avversari, frutto ovviamente dei risultati sempre positi-vi, poiché, su dodici giornate, nessuna squadra è riuscita a conquistare l’intera posta in palio contro i Tortoliesi.Questa domenica i granata sono attesi alla prova del nove, dato che il calenda-rio li opporrà alla Gemini Pirri, squadra capolista del girone A di prima categoria.Una partita che, in caso di risultato posi-tivo, permetterebbe alla Castor di prose-guire il suo cammino di vertice, e darebbe un segnale molto forte a tutte le avversa-rie.Intanto dal mercato sono arrivate delle importanti pedine, che rispondono ai nomi di Alberto Pilia, attaccante tortolie-se dalla raffinata tecnica, e Sergio Piras, solido terzino di sicuro affidamento.Due innesti che saranno sicuramente molto utili alla causa granata, perché la stagione è ancora molto lunga, e per es-sere in primavera ancora protagonisti, ci sarà bisogno veramente di tante energie, sia fisiche sia mentali.La Castor non è più una sorpresa, e se dicono che l’appetito vien mangiando, gli avversari hanno capito che i tortoliesi hanno molta fame. (Riccando Melis)

ri, uno nel primo e uno nel secondo tempo. Credo fermamente che la sconfitta sia im-meritata, il risultato più giusto sarebbe sta-to il pareggio.” Giovedì il Tortolì gioca in casa contro l’asse-minese squadra di mezza classifica, dopo la bella prestazione a Lanusei la squadra di mister Tamponi fa ben sperare per le prossi-me partite aspettando di recuperare al più presto i giocatori assenti come il capitano Cristian Ferreli. Forza ragazzi, è ora di dare una svolta alla classifica che sta iniziando a farsi preoccupante, i tifosi ci credono an-cora! (F.P.)

Dopo tanti anni di assenza si è disputato nuovamente il super derby d’Ogliastra tra Lanusei e Tortolì terminata 3 a 2 a favore dei padroni di casa. Primo tempo scoppiet-tante che vede il Tortolì in vantaggio per ben due volte ma sempre raggiunto e poi superato dal Lanusei. “E’ stata una partita molto combattuta” afferma il neo acquisto Tortoliese Alberto Deiana “Il Lanusei è stato superiore soprattutto a centro campo con molto possesso palla, noi li abbiamo messi in difficoltà nelle ripartenze, abbiamo avuto anche l’occasione di pareggiare ma l’arbitro ci ha annullato due gol a parer mio regola-

Super Derby d’Ogliastra:3 a 2 per il Lanusei

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Viaggio lungo quello dell’Airone volley alla volta di Castelsardo, ma ne è valsa la pena un sonoro 3 a 0 con una partita bre-

ve e dinamica che ha visto la squadra tor-toliese in vantaggio fin dai primi palleggi.Ogni partita va affrontata con impegno e concentrazione e le ragazze non hanno sottovalutato le avversarie, dimostrando affiatamento e tanta voglia di lavorare, pronte al sacrificio quando l’allenatrice lo richiede.Sabato nuova sfida contro l’Oristano, squadra giovane con la quale si spera di replicare la vittoria ai playoff dello scorso anno. L’entusiasmo non manca e il pubbli-co caloroso contribuisce a rafforzarlo.

Volley: l’Airone vince contro il Castelsardo

Lotzorai tutta nuova

Giovanni Cabras

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Il Lotzorai si fa strada in classifica con una dirigenza tutta nuova. Nonostante l’anno scorso avesse una gran bella squadra il gruppo ha passato dei brutti momenti combattendo per la salvez-za ai playout senza ottenere i risultati desiderati retrocedendo purtroppo in terza categoria. Quest’anno torna alla ribalta con il presidente Stefano Chi-roni, una dirigenza giovane e rinnovata e l’allenatore Roberto Marongiu. La squadra combatte con nomi impor-tanti del Lotzorai come Stefano Loddo, Davide Puddu e PierMauro Nespeca e con giovani nuovi arrivi come Michele Cannas, Andrea Piras e Daniele Ma-scia. “Siamo un gran bel gruppo” so-stiene Marongiu “ i ragazzi si stanno impegnando, sono 24 giocatori e mai nessuno manca agli allenamenti. L’impegno è importantissimo c’è l’en-tusiasmo e la voglia di vincere. Mo-mentaneamente siamo terzi ma dob-biamo recuperare ancora una partita che si giocherà mercoledì prossimo, spero di portare a casa delle vittorie per raggiungere il secondo posto.” (F.P.)

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CULTURA

Fall Out al TeatroSan Francesco

Avis: cresce il numero di donatori in Ogliastra

Serata incantataal Caffè Letterario

stito a Massimo Carlotto, a Stefano Benni e a Concita De Gregorio. Personaggi che non hanno peli sulla lingua, insomma. Che lan-ciano stilettate alla società e lo fanno anche con grande ed efficace ironia. A Janis Joplin, Gianna Nannini e ai Rolling Stones il compito invece di accompagnare con la musica le vi-cissitudini di queste donne di ieri. Che sono poi le donne di oggi e (temo) anche quelle di domani. L’appuntamento con FALL OUT è previsto per domenica 11 dicembre, alle ore 18.30 presso il Teatro San Francesco di Tortolì ed è proposto in collaborazione con la Provincia Ogliastra e con il Comune di Tortolì. In questo frangente saranno esposte in teatro anche alcune opere del noto artista lanuseino Valerio Pisano. Un’ occasione per assistere al sempre riuscito connubio tra arte e teatro. (Michela Girardi)

In occasione della V Giornata Nazionale della Rete Italiana di Cultura Popolare, la compa-gnia teatrale tortoliese Rossolevante presenta lo spettacolo “FALL OUT”. In una villa fantasma abita un singolare gruppo di spettri. Ma atten-zione: non sono spettri qualunque. Sono spettri di donne. Di donne ancora arrabbiate, confu-se, deluse, incasinate, sofferenti, nevrotiche. Donne che hanno faticato a trovare la propria direzione, il proprio posto nel mondo. In questo spettacolo le storie della loro vita si incontrano e si combinano in un perfetto e avvincente puz-zle di miseria e nobiltà morale dove comunque non mancano anche le occasioni per sorridere. Guidate dal regista e drammaturgo Juri Pirod-di vedremo in scena: Francesca Congiu, Ilaria Loi, Rosina Loi, Marzia Orrù, Giusy Mirigliani, Federico Pilia, Cinzia Piras, Annarella Scalas e Michela Scalas. Le parole sono prese in pre-

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Mettete insieme degli appassionati di scrittura e lettura in un locale accogliente. Aggiungete la presenza di un’apprezzata scrittrice in qualità di ospite. Immaginate delle gradevoli voci che leggono passi di un libro intriso di mistero e suggestione. Ecco, se avete mescolato tutti questi ingredienti avete ottenuto la ricetta del prossimo attesissimo appuntamento con il “Caffè Letterario da Lollo” previsto per questo weekend e intitolato non a caso “Creiamo insieme un incantesimo al Caffè Letterario”. Infatti, domenica 11 dicembre alle ore 17 presso il locale arbataxino “La Rosa dei Venti” sarà possibile per chiun-que lo desideri trascorrere un piacevole pomeriggio in compagnia degli amici del Caffè Letterario capitanati da Margherita Musella e fare in questa occasione la co-noscenza della scrittrice tertenese Simo-netta Delussu, già nota ai nostri lettori in quanto autrice del libro “La stregoneria in Sardegna”. La scrittrice presenterà il suo libro e risponderà a tutte le domande del pubblico. A seguire, Antonio Ghironi, Claudia Fois e Tiziana Ghironi (Coopera-tiva Sardegna Inesplorata) leggeranno alcuni passi salienti tratti dal testo della Delussu. In armonia con la serata, i partecipanti all’evento potranno poi cimentarsi nella lettura di brani o poesie relativi agli argo-menti della serata: folletti, gnomi, fate, magia, incantesimi, stregoneria, rituali magici. Potenziali creatori di incantesimi letterari, sapete cosa fare questa domeni-ca. (M.G.)

Mamone: oltre la sbarra Segnatevi questa data, questo orario e que-sto luogo: sabato 10 dicembre, ore 16.30, Auditorium della Biblioteca Comunale di Tortolì. Perché appuntare questi dati? Perché in questa occasione sarà possibile assiste-re non solo alla presentazione del romanzo “Oltre la sbarra” scritto da Nicolina Carta ma anche alla proiezione del bellissimo documentario “Mamone: oltre la sbarra” realizzato dalla regista nuorese Pj Gambioli. Nel romanzo il protagonista, un carcerato, intreccia la propria storia con quella dei com-pagni di cella. Linguaggio e stile risultano tutt’altro che scontati nel tentativo di aiutarci a fare luce su un mondo dove oltre al dolore e alla violenza trovano spazio per germoglia-re anche l’amore e la speranza. Non a caso Nicolina Carta è figlia di un agente di polizia penitenziaria, e ci racconta “ ho vissuto tre-dici anni con la mia famiglia in quella colo-nia penale e le storie che descrivo non sono tutte di fantasia, ma racconti di mio padre ed esperienze personali”. Il documentario

Una buona stella per ogni malato di leucemia. Anche quest'anno torna l'ap-puntamento con l'ormai storica manife-stazione “Stelle di Natale AIL” finalizzata alla ricerca di fondi a favore della Ricerca contro le malattie ematologiche. Dall'ot-to all'undici dicembre, in circa quattro-mila piazze italiane saranno allestiti dei banchetti per la vendita delle Stelle di Natale dell' Associazione Italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, un'inizia-tiva che negli ultimi decenni ha permesso di finanziare progetti di assistenza e di ricerca di alto valore scientifico e sociale, agevolando il lavoro dei medici e mirando ad un miglioramento effettivo delle cure. I ricavati inoltre sono stati utilizzati per il miglioramento del servizio di assistenza domiciliare e per la realizzazione delle “Case AIL” nei pressi dei maggiori centri di ematologia, che permettono ai pazienti che vivono lontano dalle strutture ospeda-liere di affrontare i lunghi periodi di cure assistiti dai propri familiari. Anche i torto-liesi avranno l'occasione di partecipare a questo piccolo grande miracolo. Infatti da giovedì 8 a domenica 11 dicembre sarà possibile acquistare una pianta presso lo stand che i volontari dell' AIL allestiranno nel centro di Tortolì. Pochi euro per regalare una speranza ai malati e un po' di serenità a tutte le fa-miglie che lottano in prima persona con-tro queste patologie. Un atto di grande umanità che farà sì che queste persone si sentano meno sole nella loro battaglia per la vita e che i volontari dell' AIL pos-sano continuare a lavorare per la loro im-portante missione: contribuire a rendere leucemie, linfomi e mieloma sempre più curabili aumentando non solo la durata, ma anche la qualità della vita e la percen-tuale di guarigione dei malati. (C-P.)

AIL. Una stella di Natale contro le malattie

ematologicheinvece, nonostante condivida l’argomento di base con il libro della Carta, è molto diretto e permeato di verità. Una verità nuda e cruda relativa alla storia della Colonia Penale di Mamone, ubicata in provincia di Nuoro, e presentata al pubblico in maniera molto ben strutturata anche attraverso preziose intervi-ste. Una finestra aperta sul mondo carcera-rio, presentato in tutte le sue sfaccettature. Un mondo del quale si sa poco e sul quale si riflette ancora meno, quasi fosse una realtà che non ci riguarda. Questa interessante iniziativa è stata for-temente voluta dall’Assessore alla Cultura Severina Mascia e organizzata e coordinata dalla nostra eclettica bibliotecaria Anna Ma-ria De Monte Faginto. Da menzionare anche la preziosa collaborazione delle volontarie del Servizio Civile: Elisabetta Usala, Rita Cocco, Annalisa Cristo e Veronica Casula. Un appuntamento con la cultura e con l’in-formazione vera al quale non si può davvero mancare. (M. G.)

Ogliastra sempre più solidale. Sono centinaia i volontari ogliastrini che ogni anno decidono di donare un po' del proprio sangue a chi ne ha bisogno. Un'abitudine sempre più consolidata nel territorio ogliastrino che contribuisce a sal-vare e migliorare decine di vite. Il numero di do-natori volontari infatti è in continuo aumento e l'Ogliastra, con i suoi 57.974 abitanti, vanta uno degli indici di donazione più elevati(1,64). Un in-dice percentualmente superiore a quello di altre zone come il Cagliaritano e l'Oristanese in cui il numero di abitanti e di sedi è molto più elevato.L'Associazione A.V.I.S. Ogliastra, con un tota-le di 1215 soci (332 in più rispetto allo scorso anno) provenienti da Tortolì, Bari Sardo, Lanu-sei, Talana, Tertenia,e Villagrande Strisaili, rap-presenta un grande esempio di come si possa aiutare il prossimo con un semplice gesto di solidarietà. Un trend positivo che trova confer-ma nei dati sulle donazioni, che sono passate da 1452 a 1904 in un solo anno. Dati che ri-

empiono di orgoglio il presidente della sezione Comunale A.V.I.S. di Tortolì Giovanni Serra che dichiara “Lavoriamo con impegno e passione per l'Associazione. Abbiamo fatto tantissimi passi avanti. Organizziamo eventi e conferenze anche negli istituti scolastici perché vogliamo coinvolgere i giovani. É importante che siano consapevoli dell'importanza della donazione ed è giusto che si lavori sulla sensibilizzazione e sulla divulgazione delle tematiche sanitarie legate a questa pratica”. Ed è proprio sulla sen-sibilizzazione che i soci vogliono investire “Utiliz-ziamo qualsiasi mezzo per arrivare alle persone-dichiara Luciana Mirai- abbiamo una pagina su facebook, mandiamo dépliant informativi e organizziamo manifestazioni a scopo benefico. La scorsa estate per esempio abbiamo organiz-zato un torneo di calcio balilla al quale hanno partecipato tantissime persone. É stato molto bello ed emozionante.”La donazione volontaria di sangue rappresenta

una garanzia non solo per chi riceve, ma anche per chi dona. I donatori infatti ricevono i risultati delle loro analisi in brevissimo tempo. É un dare-avere. “Siamo molto soddisfatti dell'esito della raccolta di sangue del 2 dicembre-aggiunge il Sig. Serra- I donatori, soprattutto giovani, erano talmente tanti che non c'è stato il tempo di fare i prelievi a tutti”.Nonostante a dominare sia sempre il segno posi-tivo non bisogna abbassare la guardia. Ogni anno circa mille persone perdono la vita per carenza di sangue compatibile disponibile. É necessario che anche i non-soci continuino a collaborare con l'Associazione e che sempre più persone decidano di concretizzare il proprio amore per il prossimo donando una parte di sé, contribuendo così al raggiungimento di un obiettivo importante: far sì che il numero di volontari cresca sempre di più coprendo il fabbisogno di sangue dell’intero territorio italiano e rendendo la Penisola comple-tamente autosufficiente. (ClPi)

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