Tiptoe

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issue n° 1 - autunno

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Dance Magazine

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tiptoe n° 1Indice

Credits

Lettera dell'Editore by Marianne Olivier

Rumorsby Maria Frigerio

Brief History / I PRIMI PASSIby Millicent Hodson

Le facce di Tersicore / HIP HOP by Aurora Marsotto

Interview / ELEONORA ABBAGNATOby Manuela Chimera

PAS DE DEUX WITH NATURE by Adelaide Imperato

Tales / LA MIA DANZA by Manuela Chimera

Scuole / ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALAby Millicent Hodson

Danza dipinta / DANZA, IL DINAMISMO UNIvERSALEby Giovanna Galli

Digital dance / MARTHA GRAHAMby Maria Elisa Buccella

Body and food / LA DIETAby Silvia Galetti

Agendaby Alessandra Favetto

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Indice

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tiptoe n° 1Credits

Scrivono, fotografano, intervistano, truccano…ma soprattutto collaborano affinchè tutto ciò sia perfetto.

Senza di loro questa rivista avrebbe solopagine bianche.

Alan Gelatiphotographer

Alan è uno dei nostri fotografi. Milano è la città in cui nasce e apprende le prime conoscenze sulla fotogrfia. Londra è la città che gli da lavoro e ridefinisce il suo stile foto-grafico immortalando per Christie dipinti, sculture, antichità e interni.Ha lavorato per molte altre riviste come Elle, InStyle e IDMagazine.Tuttora vive a Londra con i suoi due cuccioli di Jack Russel.

Stevie Dancestylist

Stevie Dance è consulente creativae stylist. Originaria dell'australia, si è trasferita a New York a 18 anni per intraprendere la sua carriera nel mondo della moda. Ha fatto molta gavetta nel campo dell'editoria lavorando nella reda-zione di Russh.Amica affezionata, ha deciso di intraprendere l'avventura di Tiptoe con noi diventando la nostra stylist ufficiale.

Aurora Marsottowriter

Giornalista e architetto milanese ha lavorato nel design e nell’editoria. Ha collaborato a numerose testate giornalistiche italiane e stranie-re, tra esse Radio 24, Corriere della Sera on line, Vogue, Class, Milleidee(10 anni di rubrica), Bella, La Danse, Danza e Danza fino ad arrivare nella redazione di TipToe.Per noi curerà la rubrica … nella quale racconterà in ogni numero una tipologia diversa di Danza.

Credits

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tiptoe n° 1Credits

Adelaide Imperatophotographer

Ha iniziato a ritrarre ballerine quando il suo primo maestro di fotografia l'ha “sfidata” dicendole che non le avrebbe dato il massimo perché non gli aveva portato sufficienti foto delle sue compagne di danza. Da qui e quasi per gioco è nata la sua professione ed ora è una delle migliori fotografe in questo campo. Ha collaborato con molte riviste del settore tra cui Balletto 2000, Danza Dance e Dance Magazine.

M.E. Buccellawriter

Maria Elisa Buccella inizia la sua carriera collaborando con varie testate della carta stampata come Giornale d’Italia, Vita Sera, Resto del Carlino, Sipario, Il Giornale dello Spettacolo, Danza&Danza, DanceMagazine, quest'ultima edita a New York e della quale è stata a lungo corrispondente, per le quali si è sempre occupata di arti dal vivo. Nel 1979 entra in Rai e concorre alla realizzazione di alcuni programmi di musica, danza e prosa.

Giovanna Galliwriter

Giovanna Galli si laurea all'univer-sità di Padova nel 1981 ed intrapren-de la carriera di giornalista e critica d'arte.Attualmente è docente alla facoltà di Comunicazione dell'università di Ferrara, in oltre collabora con molte riviste di arte, scrive su numerosi blog e fa il duro lavoro di madre di due gemelli.Per TipToe curerà la rubrica Danza dipinta che si occupa dei rapporti tra il mondo dell'arte e la danza.

Millicent Hodsonwriter

Millicent Hodson, coreografo e storico della danza, lavora come un archeologo. Ma, invece di trovare città perdute nella giungla del Cen-tro America o tombe dei faraoni, lei cerca i resti dei balletti perduti. Millicent curerà per Tiptoe la ru-brica Brief History sulla Storia della Danza raccontandoci come è nata e come si è trasformata nel corso dei secoli fino ai giorni nostri.

Alfren Fabrismake up artist

Make up artist e recentemente modello, Alfren Fabris è originario di San Paolo, Brasile, trasferitosi per studiare in Italia all'età di 12 anni.Ha appreso l'arte del trucco a Mila-no e come truccatore professionista ha girato il mondo prima di arrivare nella redazione del nostro giornale.Alla sola età di 23 anni può vantare di aver truccato modelle, attrici, cantanti ed ora anche ballerine.

Luca Boiocchistylist

Sardo di nascita e milanese d'a-dozione, divide il suo tempo tra il lavoro in showroom, presentazioni, campionari, organizzazione di eventi.Lavora da anni nel mondo della moda e partendo dal suo primo im-piego in questo settore, come com-messo, oggi si dedica all'ideazione di vetrine viventi, collabora con vari magazines di moda come stylist tra cui la nostra rivista, Tiptoe.

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tiptoe n° 1Lettera del Direttore

C ari lettori,è con grande emozione che vi scrivo questa prima let-tera! Molti di voi si saranno chiesti “perché un'altra ri-vista sulla danza?”. Io vi rispondo che Tiptoe non è solo una rivista sulla danza, Tiptoe vuole rappresentare nel suo essere la danza.Tutto è nato dal confronto tra me ed una mia amica che sosteneva che le riviste di danza in circolazione non in-vogliassero alla lettura. Io non volli crederci così iniziai a sfogliare tutte quelle che riuscii a trovare e dovetti darle ragione.Così proposi un nuovo progetto al nostro editore, per avere un suo parere e l'idea andò in porto.Chiamai a rapporto vecchi amici come Nicola Paladin e Cristina Pennnisi che mi fecero conoscere nuovi ami-ci come Adelaide Imperato, Marina Ruotolo, Ludovica Imperato, ed iniziammo a mettere su carta le idee.Così inizia l'avventura di Tiptoe, intorno ad una tavola rotonda, come cavalieri difensori dell'arte della danza.Il mio primo desiderio è quello di soddisfare tutte le esigenze che può avere un lettore di un dance magazi-ne: conoscere i ballerini e i coreografi più famosi, sape-re le date più importanti di stage, audizioni, concorsi e rassegne, avere consigli utili e sapere le ultime news.Il mio secondo desiderio è farvi sfogliare una rivista che rispecchi la bellezza di quest'arte nella sua grafica, nelle sue immagini e nelle sue parole e per questo dob-biamo ringraziare il nostro art director, i nostri foto-grafi, la redazione e tutti coloro che si sono impegnati per raggiungere quest'obittivo.

Marianne Olivier

Lettera del direttore

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tiptoe n° 1Rumors

RUMORSa cura di Simona Maria Frigerio

Nell’edizione di Agosto del mensile dedicato al ballo Dancesport international abbiamo trovato molti arti-coli interessanti che riguardano l’ampliamento inter-nazionale del procedimento sportivo che si è tenuto in Italia, e che ha portato alla radiazione dei dirigenti FIDS ed a squalifiche pesanti per alcuni degli indagati ritenuti colpevoli.Un articolo che ci ha colpito riguarda il campionato del mondo WDSF PD che si è svolto a Lussemburgo, nel quale alcuni partecipanti hanno presentato ricorso per una condotta discutibile e poco trasparente, del diret-tore di gara. Oggetto del ricorso è stata la partecipazio-ne della coppia Green-Sigona in rappresentanza della Nuova Zelanda. Avevamo già annunciato il cambio di nazione. Ecco invece il parere di Peter Maxwell riguar-do al mondiale WDSF PD danze latine.Il campionato del Europeo WDSF PD danze latine si era svolto lo scorso 6 Marzo 2011, a Mosca. Green/Si-gona si sono posizionati al terzo posto in rappresentan-za dell’ITALIA. Dopo circa 2 mesi, il 21 Maggio 2011, Stefan Green e Adriana Sigona, si sono piazzati al 5° posto ma con la bandiera Neo Zelandese.L’articolo 13.2.3 del regolamento di gare WDSF, dice che “un competitore che abbia rappresentato una na-zione in qualsiasi coppa oppure Campionato WDSF non ne può rappresentare un altra durante lo stesso anno (12 mesi). Nonostante le coppie abbiano facoltà di scegliere per quale nazione ballare, non è possibile rappresentare

due nazioni diverse lo stesso anno in incontri ritenuti “ufficiali” come coppe e campionati.Se una coppia rappresenta una nazione in una qualsia-si gara WDSF che NON sia coppa oppure campionato, e in seguito decide di cambiare nazione, informando per tempo la federazione che si intende lasciare e quella nella quale si intende entrare, e dopo un mese vuole ballare in una gara WDSF che non sia CAMPIONATO o COPPA, questo è ammesso rappresentando 2 nazioni differenti in due gare.Non è così nel caso sopra citato di una coppia che rap-presenta 2 nazioni e balla 2 campionati differenti, lo stesso anno.Il ricorso quindi rivendica la mancanza di controllo sul rispetto delle regole da parte della WDSF e ancor di più avverso al direttore della Gara incriminata, Marco Sie-tas, dalla Spagna, che è anche membro del presidium WDSF.Il caso che sarà discusso presso le sedi competenti, po-trebbe far nascere una bufera simile a quella che si è avuta in italia prima e dopo il processo “danza pulita”.Per la prima volta però l’italia che purtroppo spesso viene etichettata come patria dei “furbetti”, questa vol-ta potrà essere da esempio di legalità e civiltà in quanto gli scandali della danza sportiva, sempre più insabbiati sono stati resi pubblici e processati per la prima volta in Italia.La corruzione nel nostro sport deve essere debellata a livello internazionale, nazionale e locale. Molti utenti staranno pensando che il cambio di nazionalità abbia potuto giovare ad un altra coppia Italiana dello stesso Team di Green/Sigona, e non solo anche gli organizza-tori della competizioni fanno parte dello stesso team, e pertanto l’80% delle in gara sono connesse al team.

21/09/2011

DANZA PULITA

La corruzione nel nostro sport deve essere debellata a livello internazionale, nazionale e locale.

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tiptoe n° 1Rumors

MODA e DANZA La Moda Parigina stupisce con il ballo.

Il ballo come forma di espressione, e a volte anche come forma di trasgressione. E’ il caso di Lanvin, che per la nuova collezione Autunno/Inverno 2011-2012 firmata Steven Meisel, ha voluto rompere lo schema elegante e raffinato dell’alta moda, mettendosi in discussione con “quattro salti” scatenati.La trasgressione sta nel video di lancio della nuova collezione, dove i modelli/attori abbandonano quell’at-teggiamento contenuto, quasi immobile e si lasciano prendere dalla musica disco, con atteggiamenti liberi e quasi goffi. Protagoniste del video Raquel Zimmer-mann e Karen Elson con la musica di Pitbull col brano I Know You Want Me.Colpo di scena anche sul finale con un balletto in tema del direttore creativo della griffe Alber Elbaz che chiu-de il video in bombetta e completo nero. La maison parigina presenta così la sua nuova collezio-ne di capi sartoriali, con colori caldi e punte di rosso e rosa, che fondono l'eleganza e la femminilità della griffe a un pizzico d'ironia per dimostrare che anche le bellissime si possono mettere in gioco.

31/08/2011

LA SIBLeY LASCIA

Antoniette Sibley lascia la Royal Academy of Dance.

Dopo vent'anni di attività come Presidente della Royal Academy of Dance, Dame Antoinette Sibley DBE an-nuncia di voler lasciare il suo ruolo.Il suo incarico terminerà il 26 aprile 2012 e il succes-sore sarà noto il prossimo anno: potranno candidarsi tutti i membri della Royal Academy of Dance che ac-compagneranno la domanda con le firme di almeno al-tri venti membri RAD che supportano la candidatura.

24/09/2011

A poche settimane dall'inizio del nuovo anno acca-demico la direzione del Teatro dell'Opera di Roma ha deciso di non rinnovare il contratto a Paola Jorio, direttrice della Scuola di Danza dal 2011, per affidare l'incarico a Laura Comi, étoile dello stesso teatro.Paola Jorio è arrivata alla Scuola per volontà di Elisa-betta Terabust che l'ha voluta al suo fianco per poi la-sciarle l'incarico quando la celebre ballerina è andata a dirigere il Corpo di Ballo della Scala.

28/08/2011

CAMBIO DIReZIONe

Cambio di direzione alla Scuola di Danza del Teatro dell'Opera.

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tiptoe n° 1Rumors

Vito Mazzeo, Solista presso il San Francisco Ballet, il 30 marzo 2011 è stato promosso Principal del medesi-mo Balletto, dopo appena sei mesi di permanenza nella compagnia.Formatosi come ballerino presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, Vito Mazzeo entra nel corpo di ballo del Royal Ballet nel 2005, appena tre mesi dopo essersi diplomato col massimo dei voti sia in danza classica che contemporanea, unico allievo ad aver conseguito

tale risultato dai tempi dell'istituzione del doppio di-ploma. Ritornato in Italia nel 2007, entra nel Balletto del Teatro dell'Opera di Roma sotto la direzione di Carla Fracci, restandoci fino al 2010, quando ottiene la nomina a Solista del San Francisco Ballet, diretto da Helgi Tomasson, per esserne promosso Principal a soli ventitré anni. Partecipa a numerose tournée in Giap-pone, Australia, Russia, Africa, Stati Uniti, America Latina e in Spagna, con Mara Galeazzi contribuisce a spettacoli di danza in Italia, Kenya e Sudafrica, con lo scopo benefico di raccogliere fondi per l'associazione Dancing forthe Children, Nel 2009 rappresenta l'Italia al Miami International Ballet Festival.Riconosciuto miglior danzatore della stagione 2009 dalla rivista Danza & Danza, nel 2010 gli è stato asse-gnato il Premio Leonide Massine.

22/06/2011

NeW PRINCIPAL

Vito Mazzeo è stato nominato Principal del San Francisco Ballet.

Lo scorso 29 giugno, presso l'Orangery di Kensing-ton Palace, English National Ballet ha raccolto fondi attraverso un'asta di moda che ha visto uniti per la stessa causa 13 designer: Agent Provocateur, Kinder Aggugini, Jacques Azagury, Giles Deacon, Erdem, Roksanda Ilincic, Julien Macdonald, Meschino, House of Worth, Christian Louboutin, Beatrix Ong, Wright &Teague and Natasha Zinko.Moschino, per l'occasione, ha realizzato un tutù nero con bottoni di madreperla che è stato indossato da Fernanda Oliveira, Senior Principal Dancer dell'En-glish National Ballet, mentre Christian Louboutin ha realizzato un particolare paio di punte: uno stiletto con tacco 20 centimetri, in seta beige e decorato con cristalli Swarovski bianchi.Nonostante l'asta sia ormai chiusa, è possibile ammi-rare i pezzi d'asta nel catalogo scaricabile online.E' possibile inoltre vedere alcuni scatti della serata sul sito del fotografo Dayidjensen e, qui di seguito, anche un video realizzato per il Summer Party da Giles Lovell-Wilson, presso il Pelham Hotel.

31/08/2011

TUTÙ DI DeSIGN

Un'asta di moda per l'English National Ballet.

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tiptoe n° 1Rumors

Due di loro hanno già trovato lavoro (appariranno in una rappresentazione del Jesus Christ Superstar a Pa-lermo), tre sono stati bocciati ("essere bravi a danza-re non basta, bisogna studiare"), mentre tutti gli altri, paghi dell'esperienza appena vissuta, sono pronti a ricominciare il "tour de force". Il liceo artistico "Paolo Candiani" di Busto Arsizio (Varese) è una delle cinque scuole in Italia che l'anno scorso hanno attivato la se-zione coreutica. E dopo nove mesi di lavoro, sui banchi e alla sbarra, per gli studenti-ballerini ora è tempo di bilanci.La classe non supera il tetto dei 25 alunni. "Non abbia-mo voluto affollarla troppo - spiega il preside Andrea Monteduro - ma le richieste di iscrizione che avevamo ricevuto erano il triplo. Anche quest'anno, per la nuova prima, abbiamo ricevuto oltre settanta domande, ma anche in questo caso verrà formata una sola sezione". E' una scuola che piace soprattutto alle ragazze, anche se "il 10-15% degli iscritti è maschio". A decidere chi è dentro e chi è fuori è una commissione apposita, com-posta da insegnanti dell'Accademia nazionale di Roma e della scuola. "Il liceo coreutico - afferma il preside - coniuga la passione per la danza con lo studio e garan-tisce allo studente di raggiungere una preparazione a 360 gradi.

Al termine del percorso di studi ciascuno potrà quindi scegliere se continuare con la carriera artistica o iscri-versi all'Università". Monteduro non omette l'impegno che questo tipo di scuola richiede: "I ragazzi si allenano tutti i giorni, mattina o pomeriggio, per tre ore e poi devono seguire le lezioni in classe e studiare a casa. Magari a quell'età avrebbero voglia di andare in giro con gli amici, ma la mole di lavoro non glielo permette sempre".Non per niente sono considerati alla stregua dei pro-fessionisti, il livello di preparazione artistica prevista dal liceo corrisponde a quello internazionale richiesto per i ragazzi della loro età. "Qui non si lavora per diven-tare velina, ma per la danza d'arte. Devono controlla-re quello che mangiano e quanto dormono. All'inizio dell'anno devono anche presentare un certificato me-dico che permetta loro di affrontare la danza a livello professionale". Le ore in cui si allenano sono moltis-sime, sottolinea, a fine anno sono circa 450. "La loro ricompensa è il palcoscenico, sono i primi applausi". E per qualcuno, il momento del debutto è già arriva-to: "Mi sto allenando per lo spettacolo di Palermo as-sieme a una mia compagna", racconta Massimo, uno studente appassionato di danza da un anno e mezzo. Estate, quindi non vuol dire riposo. "No, anzi. Gli in-segnanti ci hanno chiesto di continuare l'allenamento nelle nostre scuole private durante i mesi estivi". "L'i-dea di questa scuola mi piace molto", aggiunge un'altra studentessa, Letizia, "sulle punte" da nove anni. E' una scuola impegnativa, ammette, "vivo anche lontano da Busto Arsizio e per frequentarla durante la settimana risiedo in un convitto. Ma nonostante il sacrificio ri-chiesto, Letizia è certa, se tornasse indietro di un anno, sceglierebbe comunque e di nuovo questa scuola.

21/09/2011

ALLA SBARRA

Il liceo coreutico coniuga la passione per la danza con lo studio e garantisce allo studente di raggiungere una preparazione a 360 gradi.

Il noto ballerino (Etoile di varie compagnie interna-zionali) e personaggio televisivo (Italian Academy 2, reality show, L’isola dei famosi) Raffaele Paganini, è stato protagonista de “La Notte dei Sospiri”, uno spettacolo ideato e prodotto dall’autore tv Domeni-cantonio Minasi in ricordo della poetessa Caterina Paladino Minasi, che si e’ tenuto al Teatro all’Aperto di Palmi (Rc).

Durante la serata ha rilasciato alcune dichiarazioni definite “Attacco” o “Frecciatine” da alcune agenzie di stampa. Paganini ha definito Roberto Bolle come un bravissimo ballerino molto talentuoso e professionale, ma anche molto molto fortunato per trovarsi in un epoca nella quale non ha davanti astri assoluti della danza come Baryshnikov, Nureyev e Vassiliev. Fortu-na che gli consente di occupare la posizione di prima stella nella scena internazionale.Al tempo di Paganini gli “anni d’oro” c’erano mostri sacri della storia della danza come appunto Mikhail Baryshnicov, Rudolf Nureyev e Vladimir Vassiliev.

31/08/2011

PAGANINI VS BOLLe

“Notte dei Sospiri” e delle “Frecciatine”.

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I primiPASSI

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written by Millicent Hodsonphotography by Ludovico Favaron

Si può dire che fin dalle origini del teatro la danza ne è stata parte integrante costituendo uno dei suoi principali livelli

espressivi e l’elemento principale dei rituali religiosi. Nella Grecia antica le rappresentazioni teatrali erano momenti

importanti di aggregazione della collettività che venivano organizzati dalle autorità politiche in occasione delle feste

dedicate alle varie divinità.

I primiPASSI

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tiptoe n° 1Brief history

erano momenti importanti di aggregazione della col-lettività che venivano organizzati dalle autorità politi-che in occasione delle feste dedicate alle varie divinità. Nella tragedia l’azione era portata avanti dagli attori e dal coro, che si esprimeva cantando e danzando; la parola κόρος, infatti, deriva dal verbo κορέυο, danza-re, e dallo stesso verbo derivano alcuni termini ancora oggi utilizzati - come coreografia, coreografo, coreu-tico. Così è per la parola “orchestra”, che nell’italiano moderno designa un insieme di strumenti musicali, mentre nell’antica Grecia indicava il luogo del teatro dove agiva il coro e derivava da ορκέομαι, un altro verbo che significava “danzare”, perché l’azione del coro era formata dal canto e dalla danza. La tragedia e la commedia si esprimevano a mezzo della μουσικῄ, termine che indicava l’insieme inscindibile di poesia, musica e danza, tre arti considerate di pari importanza che interagivano continuamente. La danza tipica della commedia era la Cordax, caratterizzata dalla lascività e dalla vivacità. Nel dramma satiresco invece si usava danzare la Sikinnis.Durante il Medioevo la danza, che in un primo perio-do era praticata anche all'interno degli edifici religiosi come parte dei rituali e accompagnamento dei canti, subì la condanna della autorità ecclesiastiche che ve-devano nella sua pratica il pericolo della lascività dei costumi, data l'ostentazione del corpo in movimento e il tipo di comunicazione prettamente visiva che si andava contrapponendo a quella orale-uditiva dei pre-dicatori. Tuttavia anche durante questo lungo periodo si hanno numerose forme di intrattenimento spettaco-lare con danze e/o mascherate danzate. Il professioni-sta dello spettacolo medievale è il giullare, che spesso intratteneva il pubblico con balli solistici oppure, in occasione delle feste, guidava le danze collettive dei villaggi o delle città.Tra le danze popolari quella che viene menzionata più spesso è sicuramente la carola, danza a catena chiu-sa (le persone si tenevano per mano e danzavano in cerchio), eseguita soprattutto nelle feste di primavera intorno a un albero o a un personaggio che incitava i ballerini battendo mani e piedi a ritmo. La carola è ci-tata più volte dal Boccaccio nel Decamerone e anche da Dante nella Divina Commedia. La farandola è invece una danza a catena aperta, nella quale le persone si te-nevano ugualmente per mano ma aprivano il cerchio iniziale per dar luogo a nuove evoluzioni e disegni. Al-tre danze sono la tresca, la ridda e il ballonchio.Verso la fine del secolo XIV in tutta Europa si diffuse la danza macabra, praticata nei pressi dei cimiteri tanto dal popolo che dai nobili.

La storia della danza si occupa dello sviluppo nei secoli e nelle varie parti del mondo di questa par-

ticolare forma di espressione artistica che si serve del movimento del corpo sulla base di un ritmo interno, che può essere (o meno) suggerito o ispirato da fonti musicali.La disciplina storiografica riguardante la danza tutta-via è di origini relativamente recenti. Infatti solo nel XX secolo sono iniziati gli studi più specificamente dedicati a questa arte, grazie alla diversa considerazio-ne che essa è andata acquistando rispetto al passato: non più “sorella minore” della musica, ma espressione umana autonoma e con una propria dignità di arte. Di conseguenza sono comparse le prime pubblicazioni a carattere storiografico, sia per quanto riguarda il cam-po di ricerca in ambito antropologico, sia per quello intorno agli usi e costumi sociali nei secoli e nelle varie parti del mondo, sia per quello che concerne la danza come arte dello spettacolo.La danza è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come mezzo di espressione il cor-po. Tutte le altre arti infatti prevedono l’uso di oggetti che fungono da strumenti, ad eccezione del canto che, come la danza, si avvale di uno strumento corporeo.La danza è parte integrante dei rituali, è forma di pre-ghiera, è momento di aggregazione della collettività nelle feste popolari e occasione di aggregazione tra le persone in generale. Nel corso dei secoli è sempre stata lo specchio della società, del pensiero e dei comporta-menti umani. Inoltre la danza è l’unica arte che si av-vale insieme del tempo e dello spazio. Perciò la storia della danza è una disciplina vastissima e riguarda le espressioni etniche e popolari (etnocore-ologia), i balli di società (storia della danza sociale) e infine la danza come arte dello spettacolo, che fino al XX secolo riguardava esclusivamente il teatro e più re-centemente anche il cinema e la televisione.La danza accompagna la storia della civiltà umana a partire dall’epoca preistorica fino al consolidamento delle prime civiltà stanziali acquistando un ruolo rile-vante soprattutto in Grecia. Qui si svilupparono nume-rose tipologie di danze, classificate dagli storici in tre categorie: le danze guerriere, il Prosodion, l’Enoplion, le Gimnopedie (tipiche della città di Sparta), la Pirrica; le danze religiose, il Ghéranos, la Cariatìdes, la danza delle Hiérodules; le danze profane, l’Emmeléia, la Bi-basis, l’Apokinos.Si può dire che fin dalle origini del teatro la danza è sta-ta parte integrante costituendo uno dei suoi principali livelli espressivi e l’elemento principale dei rituali re-ligiosi. Nella Grecia antica le rappresentazioni teatrali

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P er danza hip hop si intende una disciplina di ballo, o recentemente anche considerata come

"danza sportiva" dalla IDSF (International Dance Sport Federation), che proviene o aderisce ai principi culturali ed estetici del movimento Hip Hop. B-boying (Breakdance), Locking, Popping e Uprock sono le ori-ginali danze Hip hop "di strada" (street dance). La prin-cipale danza Hip hop è considerata il B-boying, poiché nata assieme alle altre discipline dell'Hip hop (Dj'ing, Writing, Mc'ing). Nati nello stesso periodo (ma in luo-ghi diversi) sono l'Uprock, il Locking e il Popping e C-Walking; danze che vengono considerate da alcuni sullo stesso piano d'importanza del B-boying. Recen-temente si sono sviluppati nuovi stili di danza come il New style, il Krumping e l'House che non sono accet-tate da tutti come danze hip hop, poiché sviluppatisi in contesti culturali differenti da quelli originali.Quella che viene chiamata Old school nella danza hip hop è una corrente evolutasi durante gli anni 1970 e ottanta su suoni funk e old school rap. Di questi stili di danza, la breakdance è la più conosciuta ed è consi-derata peraltro una pietra miliare della cultura hip hop tanto da essere annoverata tra le Quattro Discipline fondanti, come sopra detto. Negli anni '80 gli stili di danza funk originariamente nati al di fuori della cul-tura hip hop, come popping ed il locking, iniziarono ad esservi incorporati, tanto da essere sempre più ballati assieme alla breakdance stessa.

Hip HOP

written by Aurora Marsotto

photography by K. Peter Schmidt

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Negli anni 1990, la musica hip hop crebbe distaccando-si dal funk e facendosi più lenta, dura e aggressiva. Lo stile di danza nato da questo particolare momento sto-rico dell'hip hop si ispirava allo stile old school, foca-lizzandosi su una danza in piedi opponendosi alla bre-akdance che andava sviluppando movimenti al suolo.Alcuni altri stili specifici di danza new school sono il Clown Walk, il Krumping e l'1, 2 Step.Classificando questi nuovi stili come un unico stile di danza ha dato modo di svilupparsi anche ad un certo numero di competizioni di danzatori di questo gene-re, come ad esempio il francese Juste Debout che com-prende la categoria new style come sezione a sé stante all'interno della manifestazione. La maggior parte dei nuovi stili di danza hip hop si possono comunemente trovare nei video musicali in rotazione nei principali canali televisivi musicali.Oggigiorno molte scuole di ballo offrono l'opportunità di imparare le danze hip hop. Solitamente si tratta di breakdance o combinazione di elementi di varie dan-ze di genere diverso. Poiché le danze hip hop sono un genere molto vasto, l'insegnante ha la possibilità di dare una propria interpretazione personale alle lezioni, mescolando i generi persino andando ad avvicinarsi a quella che più propriamente viene definita danza jazz.Le critiche a questo tipo di insegnamento sono legate soprattutto al fatto di essere troppo rigoroso e coreo-grafico, disperdendo elementi di primaria importanza come l'improvvisazione e l'interpretazione personale. Anche per questo alcuni insegnanti preferiscono non etichettare il proprio lavoro come di genere "hip hop", specialmente se l'insegnamento prevede la combina-zione con stili non originariamente correlati con l'hip hop. Tuttavia, malgrado le polemiche, l'hip hop coreo-grafico è ancora ampiamente accettato oggi, partico-larmente dai gruppi più giovani.La IDO (International Dance Organization) organizza diverse competizioni a carattere annuale, le più impor-tanti sono la European Streetdance Championships (che nel 2006 si tenne a Espoo, Finlandia e nel 2007 a Graz, Austria) ed il World Championships che si tiene tutti gli anni a Brema, Germania.La Hoopdreamz Enterprises, gruppo australiano che si occupa di intrattenimento, si occupa di organizzare al-cune importanti manifestazioni nell'emisfero australe. Groove è l'appuntamento australiano del Urban Dan-ce Championships, si svolge dal 2001 e recentemente la competizione si è espansa comprendendo gruppi di ballo della Nuova Zelanda, la stessa organizzazione si occupa del Battleground.

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tiptoe n° 1Interview

Eleonora ABBAGNATO

interview by Manuela Chimera

photography by Alan Gelati

Da piccola pensavo ad una sola cosa: mettermi le scarpette e danzare.

Sapevo che qui sarei stata circondata dai migliori ballerini, e non mi curavo di nulla all'infuori della danza.

Ma crescendo ti rendi conto di cosa hai veramente bisogno.

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tiptoe n° 1Interview

Eleonora Abbagnato è una delle stelle della danza ma non solo. Eleonora è stata anche attrice (nel

2007 ha esordito davanti alla macchina da presa nel film “Il 7 e l’8” di Ficarra e Picone), ma nel suo cuo-re battono scarpe da punta e tutù. Tanto forte è la sua passione per la danza che dal 2001 detiene l’invidiato ruolo di prima ballerina all’Opéra Garnier di Parigi. I più fortunati hanno potuto assistere alla sua perfor-mance all’inaugurazione del Nuovo Festival del Vitto-riale. Per tutti gli altri vi proponiamo l’intervista che gentilmente Eleonora Abbagnato ci ha concesso: forse riusciremo a svelare anche noi quel misterioso pianeta che è il mondo della danza.

Da Palermo all’Opéra di Parigi, è un bel salto! Come sei riuscita ad arrivare così in alto? Studiando e studiando con tanta determinazione, sen-za temere gli inevitabili sacrifici.Studio, gavetta e sacrifici: ecco come si può sfondare nel mondo della danza (e dello spettacolo in generale), sfruttando solo la propria determinazione e la propria forza. Non ci sono scorciatoie, solo tanto lavoro.

Cosa suggeriresti alle tante ragazze che sognano di fare le ballerine di danza classica?Non basta sognare: accertate le doti naturali, è neces-sario impegnarsi duramente per anni.Ed ecco un altro punto da tenere bene a mente: sogna-re va bene, ma perchè il sogno diventi realtà bisogna lavorare duramente, con impegno. E purtroppo, in certi ambiti, sono richieste delle doti naturali ben pre-cise, senza le quali è difficile diventare una stella della danza.

Chi è il modello al quale ti sei ispirata nella tua car-riera?Non ho mai avuto un modello particolare, piuttosto ho seguito quello che mi hanno trasmesso grandi co-reografi come Roland Petit appena scomparso e Pina Bausch.Non sempre la strada del successo segue le orme di qualche modello che amiamo in modo particolare: possiamo trarre grandi insegnamenti da tutti coloro con cui veniamo a contatto, ognuno di noi può pren-dere e dare dal nostro prossimo.

Qual è stata secondo te la tua migliore interpretazione? Amo tutte le mie interpretazioni: quella che predili-go è quella che sto facendo rivivere in quel particolare momento.Per un’artista completo non c’è mai una migliore in-terpretazione: la migliore sarà sempre la prossima. Ecco uno dei segreti del successo: impegnarsi sempre

al massimo in quello che stiamo facendo al momento, senza adagiarci sugli allori di passate vittorie.

Con quale ballerina o ballerino ti sei trovata meglio, come feeling di danza e come carattere? Ho un buon rapporto professionale con molti balleri-ni, primi tra tutti i colleghi dell’Opéra di Parigi, ma se proprio devo fare dei nomi Benjamin Pech, Hervé Moreau et Jean Sébastien Colau.Un professionista deve sapersi adattare a ogni partner, ma anche le stelle della danza sono degli esseri umani ed avere delle preferenze è perfettamente lecito.

I vari talent show incentrati sul mondo della danza pos-sono servire a far conoscere di più questo mondo o gene-rano solo illusioni?Sicuramente contribuiscono a far conoscere meglio il nostro mondo anche se qualche volta sfortunatamente possono generare illusioni.E qui condividiamo le idee sulle due diverse facce dei talent show: se da una parte servono veramente a far avvicinare il grande pubblico a mondi dai più normal-mente sconosciuti (come può essere quello della dan-za), d’altra parte si rischia di cadere nella trappola della facile visibilità e nelle fauci dell’auditel televisiva, che, lo sappiamo bene, non sempre premia i più talentuosi, ma troppo spesso si concentra sulle mode del momento e sull’apparenza.

Facendo un confronto Francia – Italia, qual è secondo te lo stato della danza classica nel nostro Paese? Non si possono nemmeno fare confronti: in Francia è lo Stato che si occupa direttamente della formazione dei ballerini. Da noi invece l’eterna concorrenza con il teatro lirico e la scarsa capacità di programmare a medio e lungo termine, condizionano negativamente lo stato di salute del balletto. Inoltre grava in tutta Eu-ropa il problema dei tagli dei finanziamenti ai teatri.Due sistemi totalmente diversi: in Francia è lo Stato stesso che si preoccupa in primo piano dei suoi arti-sti, in Italia dobbiamo combattere continuamente con i tagli alla cultura (che mettono a serio rischio il nostro patrimonio artistico). Senza dimenticare le rivalità fra teatro lirico e balletto, che pesano grandemente sule possibilità di esibizione dei ballerini.

A questo punto a sarebbe stata la solita domanda di coda del bravo giornalista, "progetti per il futuro?", ma che abbiamo pensato opportuno di non fare. L'unica cosa che le manca infatti è la promozione a "Etoile", ed è scaramanticamente corretto non parlarne in anticipo: se tutto va come finora, basterà aspettare poco poco!

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Pas de deux with nature

photography by Adelaide Imperato

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Nella pagina precedente: ballerina Silvia Tidei, body e leggins Dimensione Danza, tutù Deha.A sinistra: ballerina Cristina Pennisi, body e leggins Dimensione Danza.

A destra: ballerina Marta Cerruti, T-shirt Meeting, fuseaux Dimensione Danza,scarpe da punta Sansha.

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A sinistra: ballerina Cristina Pennisi, body Dimensione Danza, leggins Dimensione Danza.

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A sinistra: ballerina Silvia Tidei, body e leggins Dimensione Danza.A destra: ballerina Marta Cerruti, T-shirt Meeting, fuseaux Dimensione Danza, scarpe da punta Sansha.

Nella pagina sucessiva: ballerina Silvia Tidei, body e leggins Dimensione Danza, tutù Deha.

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A sinistra: ballerina Valentina Bortoletto, tutina Deha.A destra: ballerina Marta Cerruti, T-shirt Meeting, fuseaux Dimensione Danza,

scarpe da punta Sansha.

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Da sinistra a destra: ballerina Cristina Pennisi, body e leggins Dimensione Danza; ballerina Marta Cerruti, T-shirt Meeting, fuseaux Dimensione Danza; ballerina Valentina Bortoletto, tutina Deha; ballerina Silvia Tidei, body e leggins Dimensione Danza.

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A sinistra: ballerina Valentina Bortoletto, tutina Deha.A destra: ballerina Silvia Tidei, body e leggins Dimensione Danza.

Makeup artist Alfren FabrisHair Stylist Nicola Barera

Wardrobe stylist Steve Dance

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La mia DANZA

interview by Manuela Chimera

photography by Alan Gelati

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“Ho saputo fin da bambino che sarei stato un ballerino: ballavo sempre, anche davanti alla

tv con Cicale di Heather Parisi.” Lui è il ballerino più famoso, amato, desiderato del mondo. Corpo perfetto, sorriso contagioso, movimenti potenti e aggraziati. Un vero principe azzurro, calzamaglia compresa. Grazie alla sua eccezionale bravura e al suo fascino è diven-tato simbolo e ambasciatore della danza, riuscendo in quell’impresa che è solo dei grandissimi: portare una disciplina “alta” al grande pubblico. Parco di appari-zioni televisive e poco incline alla operazioni commer-ciali, Bolle, con questo cofanetto, offre ai suoi ammira-tori la prima, vera occasione di “portarselo a casa”. Un dvd con quasi due ore di spettacolo, il magnifico gala Roberto Bolle and Friends, nel quale il ballerino ita-liano si esibisce coi migliori coreografi e interpreti del mondo nella cornice magica del Giardino dei Boboli di Firenze. E un libro in cui Bolle racconta la sua storia (inizi difficili compresi) e la sua passione, l’autori-tratto di un artista e di un uomo ricco di riflessioni e di aneddoti (come quella volta che Nureyev...). Ad arricchire il tutto una rac-colta di foto, anche inedite, di oggi e di ieri.Roberto Bolle nasce a Ca-sale Monferrato in provin-cia di Alessandria, all'età di 12 anni entra alla Scuola di ballo dell'Accademia Te-atro alla Scala e grazie al suo grande talento viene notato da Rudolf Nureyev, che lo sceglie per inter-pretare il ruolo di Tadzio nell'opera Morte a Venezia.Nel 1996 al termine di una rappresentazione di Romeo e Giulietta, viene nomina-to Primo Ballerino ed è qui che si moltiplicano i suoi impegni da protagonista sia in balletti classici che mo-derni. Interpreta molti ruoli per diversi coreografi di grande successo e collabora ancora con Nureyev, per La bella addormentata, Cenerentola, Don Chisciotte.Viene quindi molto apprezzato sia in Italia che all'e-stero, dove ha occasione di danzare con grandi e pre-stigiose compagnie di balletto, come il Royal Ballet di Londra, il Balletto Nazionale Canadese, il Balletto di Stoccarda, lo Staatsoper di Berlino, il Teatro dell'Ope-ra di Vienna, il Teatro dell'Opera di Monaco di Bavie-ra, il Wiesbaden Festival, il Tokyo Ballet. Ha danzato con le più note ballerine classiche contemporanee, tra cui le italiane: Carla Fracci, Alessandra Ferri, Ambra Vallo, Eleonora Abbagnato.L'English National Ballet, diretto da Derek Deane, crea

per lui due produzioni: Il lago dei cigni e Romeo e Giu-lietta, entrambe rappresentate alla Royal Albert Hall di Londra, mentre nel 2000 l'Opera di Vienna, crea per lui Ave Verum, su musica di Mozart. Spettacolare la messa in scena dell'Aida alle piramidi di Giza per il 10º anni-versario dell'Opera del Cairo, cui segue quella all'Are-na di Verona trasmessa in Mondovisione.Nel 1999 diventa Ambasciatore di buona volontà per l'UNICEF. Numerosi i premi e i riconoscimenti: nel 1999 riceve il Premio Gino Tani per il suo contributo alla diffusione dei valori della danza e del movimento, l'anno successivo gli viene conferito a Firenze il Premio Galileo 2000 con la consegna del Pentagramma d'Oro; sempre nel 2000 è invitato ad inaugurare la stagione del Covent Garden con Il lago dei cigni e al Teatro Bolshoi di Mosca per celebrare il 75º anniversario di Maya Plis-setskaja alla presenza del presidente Putin, mentre in

occasione del giubileo nel 2002 è invitato a danzare a Buckingham Palace al co-spetto della regina.Nell'ottobre 2002, al Te-atro Bolshoi di Mosca, è protagonista del Romeo e Giulietta di Kenneth Mac-Millan; nel marzo 2003, al Covent Garden di Londra interpreta La bella addor-mentata mentre in luglio, in occasione dei festeggia-menti per il III centenario di San Pietroburgo, danza Il lago dei cigni al Teatro Mariinskij.Dal 2003 gli viene rico-nosciuto il titolo di Étoile del Teatro La Scala. Il 1º aprile 2004 in occasione della Giornata Mondiale della gioventù, balla sul

sagrato di Piazza San Pietro al cospetto del Papa. Il 10 febbraio 2006 danza alla Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006 nel segmento “Dal futurismo al Futuro” su una coreografia ideata da Enzo Cosimi. Si ricorda inoltre che ha collaborato in parecchi spettacoli con il direttore d'orchestra David Garforth.Nel giugno 2007 viene invitato a danzare al Metropo-litan di New York. Dopo il clamoroso successo di pub-blico e di critica riscosso al suo esordio al Metropolitan di New York nel 2007, dove ha danzato con Alessandra Ferri per il suo addio alle scene, nel 2009 è stato nomi-nato “Principal” dell’American Ballet Theatre. È stata la prima volta che un ballerino uomo italiano è stato invitato a ricoprire tale ruolo, entrando organicamente nella stagione della Compagnia. Anche nel 2010 è stato tra i protagonisti della stagione dell’ABT.

È vero che nove volte su dieci io sono un principe,

ma è anche vero che ho lavorato con

Forsythe, Kylian, con i massimi coreografi

contemporanei in circolazione.

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AccademiaTeATRO alla SCALA

written by Millicent Hodsonphotography by Ludovico Favaron

La Scuola di ballo, fondata nel 1813 da Benedetto Ricci, ha visto succedersi alla propria guida pre-

stigiosi maestri e celebri ballerine: Carlo Blasis, Olga Preobrajenska, Enrico Cecchetti, Cia Fornaroli, Etto-rina Mazzucchelli, Esmée Bulnes, Elide Bonagiunta, John Field, Anna Maria Prina. Dal 2006 ne è direttore Frédéric Olivieri, già direttore del Dipartimento Danza dal 2003. Oggi la Scuola, articolata in otto anni di corso, con-sente di ottenere un diploma dalla duplice specializza-zione in danza classico-accademica e danza moderno-contemporanea, in linea con le esigenze delle grandi compagnie internazionali che richiedono ai ballerini professionisti la padronanza di un repertorio sempre più ampio e diversificato. La docenza è affidata a Loretta Alexandrescu, Ame-lia Colombini, Alex d’Orsay, Vera Karpenko, Paolo Podini, Leonid Nikonov, Tatiana Nikonova, Bella Racinskaia, Antonella Stroppa, Emanuela Tagliavia, Maurizio Vanadia, coadiuvati dai maestri accompa-gnatori.Nel corso dell’attività didattica, gli allievi partecipa-no ai più importanti titoli della stagione scaligera e a fine d'ogni anno formativo si esibiscono. L’intensifi-cazione, negli anni più recenti, di incontri e semina-ri con coreografi e danzatori di fama internazionale come Davide Bombana, John Clifford, Vladimir De-revianko, Cynthia Harvey, Patricia Neary, Angelin Preljocaj, Suki Schorer, o giovani emergenti come Francesco Ventriglia, e la possibilità di interpretare le più note coreografie del repertorio contemporaneo, di artisti come George Balanchine, Matz Ek, Jiří Kylian, hanno ulteriormente arricchito la già profonda e rigo-rosa preparazione. Inoltre, la concessione alla Scuola di note coreografie del repertorio contemporaneo di artisti come George Balanchine, Matz Ek, Jiří Kylian, solo per citarne alcuni, interpretate nei maggiori teatri italiani ed europei, hanno ulteriormente ampliato la conoscenza del repertorio degli allievi. Oltre ad essere “vivaio” privilegiato per il Corpo di Ballo scaligero, la Scuola forma ballerini di altissimo livello professionale, in grado di inserirsi nelle più ap-prezzate compagnie, in Italia e all’estero.

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DANZA, il dinamismo

universalewritten by Giovanna Galli

Il tema della danza incentra una scelta che lo contraddistingue.

Severini intende la figura della donna danzante come metafora di un dinamismo universale,

come forma simbolica del movimento.

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tiptoe n° 1Danza dipinta

T ipToe ha intervistato Daniela Fonti, docente di Storia dell’arte all’Accademia di Roma, curatrice

della mostra “Gino Severini. La danza”

Gli esordi artistici di Gino Severini sono contraddistinti da una vicinanza alla tecnica divisionista appresa dal primo maestro, Giacomo Balla, in seguito approfondi-ta attraverso lo studio degli impressionisti e del post-impressionismo di Seurat. In che modo la sua ricerca si inserì poi nel tracciato di quella futurista?La formazione di Gino Severini è sicuramente roma-na, sotto un certo punto di vista “ortodossa”. Insieme a Boccioni e Sironi è senz’altro tra gli allievi prediletti da Giacomo Balla, autore appartenente a una generazione di poco anteriore, ma che ebbe il merito di trapiantare in Italia il divisionismo appreso a Parigi, compiendo scelte precise di linguaggio e di ricerca iconografica. Tra il 1903 e il 1906, dunque, Severini è a Roma. Poi si trasferisce a Parigi, dove, dopo avere approfondito lo studio di Signac e degli altri autori che avevano svolto la loro ricerca nell’ambito del pointillisme, si applica all’approfondimento dell’opera del prediletto Seurat. Nel fervente ambiente culturale della capitale fran-cese Severini assorbe molti stimoli anche di carattere extra-pittorico, in particolare letterario. Egli è in stret-to contatto con molti esponenti del simbolismo - so-prattutto quelli del gruppo dell’Abbazia -, e dalle loro suggestioni coglie inizialmente l’intuizione della città come corpo e dell’individuo come cellula, intuizione che tanto avrebbe influenzato la poetica futurista. La vita culturale parigina è attivissima in quegli anni, e si manifesta una sorta di rapporto osmotico tra filoso-fia, arte e letteratura; inoltre la cultura apre le porte a tutti, e vengono organizzate molte conferenze pubbli-che. Severini è tra coloro che più approfittano di tale situazione, accrescendo fortemente la sua preparazione culturale, che partiva, notoriamente, da una base non troppo solida. Nel 1910 riceve l’invito ufficiale di Boc-cioni ad aderire alla sottoscrizione del Manifesto dei pittori futuristi.

Severini è riconosciuto come una figura centrale del fu-turismo italiano. Quali furono i tratti distintivi della sua attività all’interno del movimento?Direi che fra i tratti emblematici del suo lavoro, fon-damentale è l’aspetto iconografico: il tema della danza incentra una scelta che lo contraddistingue. Severini intende la figura della donna danzante come metafora di un dinamismo universale, come forma simbolica del movimento. Oltre quattro quinti della sua produzione sono incentrati su questo tema, quasi uno specchio riflettente la sua evoluzione poetica, che lo distingue dagli altri futuristi, consentendogli di mantenere una sua marcata individualità espressiva.

Quali furono i principali interlocutori del maestro nel panorama artistico tra Parigi e l’Italia, di cui egli stesso

fu importante trait d’union?Severini attribuiva molta importanza al ruolo - di cui si sentiva assegnatario - di gestore dei rapporti tra fu-turismo e cubismo. L’arrivo ufficiale del futurismo ita-liano a Parigi, nel 1912-13, fu un fatto caratterizzato da una buona dose di coraggio da parte dei giovani pittori, praticamente sconosciuti, che accettavano la sfida con il cubismo. Non si può dimenticare la programmatica polemica sostenuta da Boccioni nei confronti di Bra-que, Picasso e degli altri riformatori del cubismo. Lo stesso Severini, nelle sue memorie, denuncia l’insof-ferenza nazionalista dei futuristi verso l’altra forma espressiva. Vicino a personalità come Braque, Utrillo, Picasso e Apollinaire, perfettamente inserite nel tes-suto connettivo delle avanguardie parigine, Severini assunse per sé il ruolo di mediatore. Poi, quando, nel 1913, a causa di un aggravamento delle sue condizio-ni di salute, fu costretto a fermarsi nel mite clima di Roma, dove si trovava per un motivo occasionale, si ve-rificò il radicamento nel futurismo, al quale aderì con entusiasmo, pur conservando le sue autonome premes-se iconografiche.

Si è parlato del tema della danza come fonte d’ispirazio-ne per l’artista, che in molti suoi dipinti ha inteso ripro-durre il senso di leggerezza e di dinamismo trasmessi da quest’altra forma di espressione creativa. Ma tale tema non fu affrontato solo da Severini…In effetti, ci terrei molto a sottolineare che l’esposizione ospitata alla Collezione Guggenheim si connota per la presenza di una “mostra nella mostra”. Nella sala intro-duttiva abbiamo infatti voluto presentare una selezione di lavori di molti artisti nei quali viene proposto il tema della danza, con l’intento di sottolineare lo straordina-rio successo di questa fonte iconografica. Ricordo che si parla della danza dei music-hall, dei cabaret, non di quella classica che ispirò Degas… Molti autori - tra cui Depero, Boccioni, Balla, lo stesso Seurat, Rodin - ne su-birono il fascino, negli anni dell’affermazione del jazz, del tango argentino, di balli nuovi. Anche una famosa stella, e musa ispiratrice, come Isadora Duncan, certo contribuì in maniera sostanziale a ribadire la centralità della danza nell’immaginario collettivo.

Vuole citare qualche opera che a suo avviso merita una particolare attenzione, sia dal punto di vista della poeti-ca che da quello tecnico-stilistico?In occasione della rassegna siamo riusciti a radunare circa cinquanta opere futuriste di Severini, fatto che da solo rappresenta un vero evento, vista la difficoltà di reperire solitamente tali lavori. Devo dire che le istitu-zioni si sono mostrate particolarmente generose, così che il pubblico può ammirare opere molto significati-ve, come, ad esempio, la “Danza dell’orso” del Centro Pompidou di Parigi o il “Geroglifico dinamico”, prove-niente dal MOMA, che testimonia il primo approccio del maestro al tema prevalente.

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tiptoe n° 1News

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tiptoe n° 1Digital dance

Aldila dell’Oceano Atlantico opera un’altra “passiona-ria”, Ruth Saint Denis, che si ispira ai riti mistici orien-tali. Ed è proprio la Saint Denis, insieme al danzatore Ted Shawn, a dare il moto propulsivo più efficace per la nascita della “danza moderna” . I due fondarono a Los Angeles, nel 1914, una scuola di danza, la Denishawn, centro di formazione di matrice universitaria. Alla Denishawn School si insegna la “music visualization” ovvero concepire il movimento come contrappunto del ritmo e del colore della musica. In questa scuola si formano quelli che diventeranno i veri protagonisti e capiscuola della “modern dance” americana: Doris Humphrey, Charles Weidman e soprattutto Martha Graham, la “grande madre” della danza moderna.Martha Graham nasce a Pittsburgh, Pennsylvania, l’11 maggio del 1893. Muore a New York nel 1991 alla vene-randa età di 98 anni.Martha Graham è considerata, a ragione, la più gran-de coreografa e danzatrice statunitense del XX secolo nonché creatrice di una tecnica che è alla base di ogni corrente ed estetica di danza contemporanea che co-nosciamo. Il suo gesto è strettamente connesso a pro-fonda introspezione che vuole indagare quali demoni si celano nei recessi dell’animo umano. Il suo lavoro può dirsi “coreosofia” in cui corpo materico e anima sono un unicum. La Graham studia minuziosamente le varie regioni anatomiche e ne scopre le potenzialità espressive e la plasticità. La sua danza è dinamica ma pretende la più intensa espressività in un’alternanza di cadute e risalite che tendono a contraddire l’effetto di gravità in un insieme di straordinaria leggerezza.

Google, grazie al suo logo animato, ci da l'occasione di parlare della grandissima Martha Graham.

Il motore di ricerca di Mountain view da la possibilita ai navigatori di imbattersi in figure non sempre note al grande pubblico, ma che hanno lasciato un segno indelebile nella storia di qualche disciplina, artistica o scientifica che sia. La danza contemporanea ha molte “eroine”, donne coraggiose e geniali e anche spregiu-dicate (considerando il loro tempo) che hanno dato un contributo fondamentale per l’evoluzione del mondo di Tersicore che dai primi del ‘900 ha cambiato il modo stesso di concepire questa straordinaria ed universale, al pari della musica, forma d’arte.Ed ecco che all’alba del ‘900 il panorama della danza appare fortemente condizionato dal mutare della vita moderna che si va via via facendo più dinamica all’in-segna di un un inedito cosmopolismo culturale. Le donne, in particolare, acquistano nuova coscienza di sé e scoprono che si possono rifiutare modelli sociali precostituiti e di matrice patriarcale. Rivoluzionarie come Isadora Duncan (1878-1927) trasferiscono nella danza queste istanze sociali ed esistenziali rifiutando la costrizione delle punte e dei corsetti: nasce la “danza libera”. L’americana Isadora Duncan porta in Europa la sua rivoluzione e trionfa a Parigi, Vienna, Berlino, Pietroburgo, Londra. La visione dionisiaca della Dun-can, il suo passo leggero che traduce in lirica bellezza le visioni di Rodin come le teorie di Nietzsche sulle note di Beethoven come di Wagner, fa proseliti nel Vecchio Continente dove nascerà la danza espressionista o centro-europea. Questa nuova estetica ha altre eroine rivoluzionarie come Mary Wigman e grandi maestri e veri ideologi del nuovo verbo coreutico come Rudolf von Laban e Kurt Jooss.

Martha GRAHAM

written by Maria Elisa Buccella

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tiptoe n° 1Body & Food

LaDIeTA

interview by Manuela Chimera

photography by Alan Gelati

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tiptoe n° 1Body & Food

Per predisporre il competitore a sostenere le fatiche ago-nistiche, è in genere opportuno intervenire già nei due giorni precedenti la competizione con un regime ali-mentare ricco di carboidrati complessi. Riso, pasta, le-gumi e patate devono costituire la quota più importante del pasto, fino a raggiungere una percentuale di carboi-drati totali pari al 60-65 per cento delle calorie. Di que-ste, non più del 10 per cento sarà costituito da zuccheri semplici (zucchero comune, miele, marmellata).L’apporto proteico deve limitarsi a piccole porzioni car-ne di pollo o pesce cucinati in maniera semplice e ben digeribile. I grassi di condimento vanno comunque li-mitati a quelli di provenienza vegetali. L’alimentazione del giorno della competizione comincia con una cola-zione all’italiana (pane, marmellata, miele, caffè o tè, spremuta di agrumi, yogurt).Durante la gara, tra una fase eliminatoria e l’altra, l’atleta può ricorrere a piccole porzioni di dolci da forno, crostate di frutta e molte bevande (in generale acqua, alternata a tè fresco e succhi di frutta moderatamente zuccherati). Se l’intervallo per il pranzo è sufficiente-mente lungo (due ore e mezza o tre ore) si può fare un pasto a base di un primo piatto con condimento non elaborato e di verdura.Il pasto serale di recupero deve prevedere pasta, riso op-pure minestra di legumi, verdure ed eventualmente una piccola porzione di dolce. In questo pasto di recupero non viene fornita una quota proteica specifica in consi-derazione sia dell’ora tarda in cui generalmente termina-no le competizioni, sia della stanchezza dell’atleta che difficilmente gradisce consumare un pasto completo ed abbondante. Pertanto il “recupero” della quota proteica non consumata durante il giorno di competizione deve essere rimandata al giorno successivo.

L o stretto rapporto tra corretta alimentazione e pre-stazione sportiva è ormai nozione acquisita da tec-

nici ed atleti in molte discipline. Il regime nutrizionale previsto per i danzatori deve tenere conto delle abitudini alimentari di questi atleti e pertanto essere basato su un modello di dieta mediterranea che ben si adatta alle loro specifiche esigenze.Particolare importanza riveste la suddivisione percen-tuale dei diversi nutrienti calorici nell’arco della giorna-ta. L’apporto in carboidrati è pari a circa il 55- 60 per cento delle calorie totali (rispetto alle quali gli zuccheri semplici non superano il dieci per cento); i lipidi copro-no circa il 25- 30 per cento, con un rapporto animali/vegetali pari ad 1, e le proteine circa il 15 per cento, con un rapporto tra quelle di provenienza animale e quelle di provenienza vegetale che deve essere mantenuto in-torno a 1. Gli alimenti da prediligere sono quelli caratte-ristici della dieta mediterranea, ricca di carboidrati ami-dacei, legumi e grassi di condimento di origine vegetale.Per quanto riguarda i nutrienti non calorici, un regime equilibrato qualitativamente e quantitativamente secon-do le regole riportate precedenza, assicura normalmente gli apporti vitaminico-minerali necessari.Inoltre, in relazione all’intensità dell’allenamento e dell’ambiente in cui questa disciplina si pratica, le perdi-te sudorali sono piuttosto contenute ed una supplemen-tazione idrico-minerale può rendersi necessaria quasi esclusivamente nei mesi estivi.Particolare importanza assume nella Danza Sportiva il cosiddetto regime pericompetitivo, cioè lo schema die-tetico da seguire durante la competizione.In genere si tratta di competizioni lunghe ed estenuanti, soprattutto per chi riesce a superare i turni eliminatori, che mettono a dura prova l’equilibrio psico-fisico del danzatore e pongono notevoli problemi di recupero dell’energia spesa e di reintegro di quanto perso per l’ab-bondante sudorazione.

Un ballerino è un atleta, a tutti gli effetti. La preparazione, la disciplina, le ore di allenamento quotidiano:

sono tutti elementi imprescindibili. E più sale il livello, più è necessario il rigore.

Ascoltare il corpo fa parte della nostra vita. Sempre. Perché il fisico di chi danza dev’essere potente

ma al tempo stesso guizzante ed espressivo, deve volare al suono della musica con movimenti naturali,

ma di una naturalezza studiata al dettaglio. Per rispondere a tutti questi requisiti dev’essere sano.

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AGeNDAwritten by Alessandra Favetto

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AGENDA

AGENDA

Ottobre

Ottobre

Gioielli in palcoscenico rassegna e gala’ Roma - ItalyClassico / Ctontemporaneo / Jazz / Hip Hop / …www.facebook.com Albo d’oro gran gala’ di danza Torino - ItalyContemporaneowww.torinodanzafestival.it

Rovereto TN - ItalyDanza orientale egizianawww.orienteoccidente.it

Odysseus Dance Opera di Renato Greco Crotone KR - ItalyContamporaneowww.mariataglioni.it

Ottobre a Quarrata con KAOS BdF MantovaContamporaneo / Hip Hop / Musical / Jazzwww.balletto.net

Audizione Compagnia Susanna BeltramiMilano MI - ItalyClassico / Contemporaneomossedanza.blogspot.com

Audizione “Dance Movement Ballet Company”Sala Bolognese BO - ItalyClassico / Contemporaneo / Hip Hop / Jazzwww.dancemovementballet.com

Audizioni e borse di studio KAOS BdFFirenze FI - ItalyClassico / Contemporaneo

Audizioni Accademia KataklòMilano MI - ItalyClassicomossedanza.blogspot.com

Audizioni Accademia TersicoreeVibo Valentia VV - ItalyModern / Contemporanea / Classica / Hip Hopwww.scuoaldianzatersicoree.it

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AGeNDAwritten by Alessandra Favetto

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AGENDA

AGENDA

Ottobre

Ottobre

Novembre

Novembre

Dicembre

Dicembre

rassegne / STAGE✄

audizioni / CONCORSI

Stage di Danza Dancing Time 2011 Fiuggi FR - ItalyClassico / Contemporaneo / Jazz / Hip Hopwww.dancingtime.net

Argentario dance festivalPorto S. Stefano GR - ItalyClassico / Contemporaneo / Jazz / Hip Hopwww.balletcenteraccademy.com

Stage con Mercedes RuizRovereto TN - ItalyFlamencowww.orienteoccidente.it

Stage con Maristella MartellaRovereto TN - ItalyTarantawww.orienteoccidente.it

IX Stage internazionale di danza DanzAriaMontevarchi AR - ItalyModern / Contemporanea / Classica / Hip Hopwww.danzaria.it

Esercizi di stile con Sonia BrunelliMilanoAllenamento per giovani danzatorimossedanza.blogspot.com

Stage con Josè PerezRoma - ItalyClassico / Modernwww.balleto.net

Stage con Alice BellagambaGattinara VC - ItalyHip hop / Jazzwww.dancevillage.com

Corso formazione insegnanti metodo VaganovaMilano - ItalyClassicowww.claudiamondanza.it

Brasil masterclassTricesimo UD - ItalySambawww.balleto.net

Workshop con Natasha WangRoma - ItalyPole dancewww.dancevillage.com

Assisi Danza StageAssisi PG - ItalyClassico / Contemporaneo / Jazz / Hip Hopwww.assisidanza.it

Stage con Michela CerroneCassolnovo PV - ItalyHip hop / Hypewww.dancevillage.com

Stage con Agati Collinet

Modernwww.dancevillage.com

Stage di burlesqueSesto Calende VA - ItalyBurlesquewww.dancevillage.com

Ida Crew CompetitionMilano MI - ItalyHip hopmossedanza.blogspot.com

Roma - ItalyClassico / Modernwww.balleto.net

Expression - concorso internazionale di danzaGattinara VC - ItalyHip hop / Jazzwww.dancevillage.com

Concorso Internazionale di danza Città di SpoletoSpoleto PG - ItalyClassicowww.claudiamondanza.it

Jesolo Dance ContestJesolo VE - ItalyClassico / Contemporaneo / Modernwww.balleto.net

Roma RM - ItalyContemporaneowww.dancevillage.com

Concorso Rho Danza 2011 Rho MI - ItalyClassico / Contemporaneo / Jazz / Hip Hopwww.assisidanza.it

Concorso RomainDanza 2011Roma RM - ItalyHip hop / Hypewww.dancevillage.com

Dream OnVerona VR - ItalyClassico / Contemporaneo / Modern / Hip Hopwww.dancevillage.com

Grand Prix Dance FestivalSan Bonifacio VR- ItalyHip Hopwww.dancevillage.com

Concorso e di Danza Moderna e Contemporanea Fiuggi FR - ItalyModern / Contemporaneowww.dancingtime.net

Concorso internazionale di BolzanoPorto S. Stefano GR - ItalyClassico / Contemporaneo / Jazz / Hip Hopwww.balletcenteraccademy.com

Concorso di RoveretoRovereto TN - ItalyFlamencowww.orienteoccidente.it

Concorso Maristella MartellaRovereto TN - ItalyTarantawww.orienteoccidente.it

Concorso di danza classicaMontevarchi AR - ItalyModern / Contemporanea / Classica / Hip Hopwww.danzaria.it

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AGENDA

AGENDA

Ottobre

Ottobre

Novembre

Novembre

Dicembre

Dicembre

AUDIZIONI / concorsi

RASSEGNE / stage

Gioielli in palcoscenico rassegna e gala’ Roma - ItalyClassico / Ctontemporaneo / Jazz / Hip Hop / …www.facebook.com Albo d’oro gran gala’ di danza Torino - ItalyContemporaneowww.torinodanzafestival.it

Rovereto TN - ItalyDanza orientale egizianawww.orienteoccidente.it

Odysseus Dance Opera di Renato Greco Crotone KR - ItalyContamporaneowww.mariataglioni.it

Ottobre a Quarrata con KAOS BdF MantovaContamporaneo / Hip Hop / Musical / Jazzwww.balletto.net

Fiorenzuola d’Arda PC - ItalyPop n’ lockwww.facebook.com

BlitzLive Gibellina Novara - ItalyModernartedanzanovara.com

Spettacolo Ballet-ex: Random Guerrieri erranti! Torino - ItalyContemporaneo

Castel Bolognese Dance festivalTorino - ItalyDanza Africanawww.weekendinpalcoscenico.it

Festival del Teatro Comunale di FerraraTorino - ItalyContemporaneowww.torinodanzafestival.it

Festival sullo spettacolo contemporaneo NovaraContemporaneoartedanzanovara.com

Fondazione Teatro Comunale di ModenaModena MO - ItalyContemporaneowww.torinodanzafestival.it

ParmaDanzaParma PR - ItalyHip hop / Jazzwww.dancevillage.com

Ravenna FestivalRavenna RA - ItalyClassicowww.claudiamondanza.it

Invito alla DanzaRoma RM - ItalyClassicowww.balletto.net

Audizioni Balleto di VeronaVerona VR - ItalyClassico / Contemporaneo / Modernwww.ballettodiverona.com

Audizioni Tru danSing CompanyTorino TO - ItalyClassico / Modernwww.balleto.net

Audizioni Modulo FactoryMilano MI - ItalyHip hop / Jazzwww.balleto.net

Padova PD - ItalyContemporaneowww.balleto.net

Audizioni Artedanza Catanzaro CZ - ItalyClassico / Contemporaneowww.balleto.net

Audizione Compagnia Gruppo IcaroPisa PI - ItalyClassicowww.scuoladanzaghezzi.it

Audizioni Accademia Ucraina di BallettoMilano MI - ItalyClassico / Contemporaneo / Jazz / Hip Hopwww.accademiaucraina.it

Audizioni Hopera BalletSan Benedetto del Tronto AP - ItalyClassico / Contemporaneowww.hoperaballet.com

Audizione Laboratorio con Dominique LesdemaMantova MN - ItalyModernwww.dmballet.eu

Audizione Laboratorio con Carl PortalMantova MN - ItalyContemporaneowww.dmballet.eu

Audizione Compagnia Susanna BeltramiMilano MI - ItalyClassico / Contemporaneomossedanza.blogspot.com

Audizione “Dance Movement Ballet Company”Sala Bolognese BO - ItalyClassico / Contemporaneo / Hip Hop / Jazzwww.dancemovementballet.com

Audizioni e borse di studio KAOS BdFFirenze FI - ItalyClassico / Contemporaneo

Audizioni Accademia KataklòMilano MI - ItalyClassicomossedanza.blogspot.com

Audizioni Accademia TersicoreeVibo Valentia VV - ItalyModern / Contemporanea / Classica / Hip Hopwww.scuoaldianzatersicoree.it

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Novembre

Novembre

Dicembre

Dicembre✄

AUDIZIONI / concorsi

RASSEGNE / stage

Fiorenzuola d’Arda PC - ItalyPop n’ lockwww.facebook.com

BlitzLive Gibellina Novara - ItalyModernartedanzanovara.com

Spettacolo Ballet-ex: Random Guerrieri erranti! Torino - ItalyContemporaneo

Castel Bolognese Dance festivalTorino - ItalyDanza Africanawww.weekendinpalcoscenico.it

Festival del Teatro Comunale di FerraraTorino - ItalyContemporaneowww.torinodanzafestival.it

Festival sullo spettacolo contemporaneo NovaraContemporaneoartedanzanovara.com

Fondazione Teatro Comunale di ModenaModena MO - ItalyContemporaneowww.torinodanzafestival.it

ParmaDanzaParma PR - ItalyHip hop / Jazzwww.dancevillage.com

Ravenna FestivalRavenna RA - ItalyClassicowww.claudiamondanza.it

Invito alla DanzaRoma RM - ItalyClassicowww.balletto.net

Audizioni Balleto di VeronaVerona VR - ItalyClassico / Contemporaneo / Modernwww.ballettodiverona.com

Audizioni Tru danSing CompanyTorino TO - ItalyClassico / Modernwww.balleto.net

Audizioni Modulo FactoryMilano MI - ItalyHip hop / Jazzwww.balleto.net

Padova PD - ItalyContemporaneowww.balleto.net

Audizioni Artedanza Catanzaro CZ - ItalyClassico / Contemporaneowww.balleto.net

Audizione Compagnia Gruppo IcaroPisa PI - ItalyClassicowww.scuoladanzaghezzi.it

Audizioni Accademia Ucraina di BallettoMilano MI - ItalyClassico / Contemporaneo / Jazz / Hip Hopwww.accademiaucraina.it

Audizioni Hopera BalletSan Benedetto del Tronto AP - ItalyClassico / Contemporaneowww.hoperaballet.com

Audizione Laboratorio con Dominique LesdemaMantova MN - ItalyModernwww.dmballet.eu

Audizione Laboratorio con Carl PortalMantova MN - ItalyContemporaneowww.dmballet.eu

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tiptoe n° 1Colophon

Direttore: Marianne OlivierArt Director: Adelaide Imperato

Redazione: Ludovica Imperato, Nicola Paladin, Marina Ruotolo, Carlo Celebrin

Responsabile di redazione: Cristina Pennisi

Font: ITC New Baskerville, Minion ProStampa: Mida Computers

Carta: certificata FscCopertina: Cartoncino 300 gr

Interno: Carta Rives di alta qualità 120 grCarta patinata opaca 120 gr

Inserto: Carta 70 gr

Un ringraziamento speciale a: Valentina Bortoletto, Fiorenza Carta, Laura Casellato, Marta Cerruti, Laura Costanzo, Giorgio Fanecco, Alessandra Favaron, Helene Fuser, Innocenza

Pappagallo, Cristina Pennisi, Chiara Perulli, Sonia Pian, Sheila Propetto, Laura Ragazzo, Silvia Tidei, Laura e Roberta Zamuner.

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