“Accademia d’ ‘o mmusc’ magnà”

Timballo di riso con melanzane

monsù Tina by Aflo

Prendiamo tre melanzane medio grandi e tagliamone due a fette non molto spesse

La terza la tagliamo a tocchetti

In una padella antiaderente friggiamo le melanzane a fette

friggiamo anche quelle a tocchetti con uno spicchio di aglio

Con poco olio e tutte insieme ,quasi stufate

mettiamo le melanzane fritte su un pezzo di pannocarta per eliminare l’eccesso di olio

Prepariamo un brodo vegetale o anche di granulare per il risotto ricordandoci che ne occorre almeno il doppio del peso del riso

Anche quelle a tocchetti sono pronte,mettiamole da parte

Per questa ricetta abbiamo scelto un Vialone nano che oltre a tenere va bene anche al forno circa 400 gr.

Mettiamo ad appassire uno scalogno tagliato a fettine in olio ev di oliva,non vi scandalizzate noi usiamo rarissimamente il burro

Una volta appassito lo scalogno riversiamo il riso preparato

E facciamolo tostare

Una volta tostato per benino,occorreranno alcuni minuti

Cominciamo ad aggiungere il brodo

E lasciamo che il riso cuocendosi lo assorba

Lasciamolo in attesa ma molto al dente

Facciamo a listarelle circa 250 gr di prosciutto cotto

Prendiamo 400 gr di Provola di bufala assolutamente campana e freschissima

Tagliamola a tocchetti

Il riso è pronto

Aggiungiamo per la mantecazione abbondante parmigiano grattuggiato

Versiamo un po’ di olio su un pennello da cucina e spennelliamo uno stampo da forno

Spolveriamo lo stampo di pangrattato

Foderiamo lo stampo con le melanzane fritte a fette

Rivestiamolo completamente

Cominciamo a riempire lo stampo con il risotto che avevamo preparato e messo da parte

Disponiamo uno strato di prosciutto cotto provola e melanzane fritte a tocchetti(per noi a fungetielli)

Ricopriamo il ripieno con il risotto

Proseguiamo a fare gli strati di risotto e ripieno

La composizione è quasi completata

Uniformiamo l’ultimo strato di riso

Questo sarà il risultato finale,nel frattempo avremo preriscaldato il forno a 180 gradi e ve lo lasceremo per 20 minuti

Il tempo è trascorso,tiriamolo fuori e lasciamo riposare

Dopo qualche minuto rigiriamo lo stampo su di un piatto

Dopo tanto lavoro il nostro capolavoro vede la luce

Adesso le fette si tagliano abbastanza facilmente

La immagine in primo piano non delude le aspettative

Una prima forchettata di assaggio

La morale è sempre quella,la cucina è un atto di amore di unione e la convivialità nel giusto valore non può essere veloce:abbasso i fast food evviva ‘O mmusc’ magnà’” e buona fame a tutti i nostri amici

da monsù Tina e da Aflo

antonio.florino@fastwebnet.it