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Abitare la TerraPer una architetturadella responsabilitàFor an architecture

of responsability

egli anni ‘50 e‘60, due scienziatirussi, BorisBelousov e AnatolZhabotinsky, sco-prirono e descris-sero nel dettagliola più famosa trale reazioni chimi-

che oscillanti (ora conosciutacome reazione di Belousov-Zha-botinsky, o semplicemente BZ),dando origine ad un intensodibattito nel campo della chimicafisica applicata. Le reazionioscillanti sono fenomeni in cui siverifica un complesso meccani-smo di reazione che producevariazioni spontanee di alcunespecie chimiche presenti in unasoluzione. In opportune condi-zioni sperimentali, questo feno-meno è visibile nella forma dispettacolari e repentini cambia-menti cromatici. In particolare,alle variazioni periodiche dellaconcentrazione degli intermedidi reazione e dei catalizzatoricorrisponde una progressivavariazione di configurazioni geo-metriche, forme e colori.

Questa formazione di struttu-re spazio-temporali è di grandeinteresse perché dà luogo ad unfenomeno di autoorganizzazionemacroscopica che deriva da inte-razioni microscopiche tra costi-tuenti organici e inorganici delsistema. Da una condizione ini-ziale di uniformità e caos sigenera spontaneamente ordine.L’interazione tra le parti, attra-verso processi cinetici e diffusi-vi, è la condizione necessaria perla formazione di strutture orga-nizzate nello spazio e nel tempo.Si possono osservare oscillazionisolo in sistemi in cui c’è unoscambio continuo di energia e/omateria con l’esterno, e lontanidall’equilibrio, cioè in uno statodinamico, variabile e non omo-geneo.

★★★Questa ricerca nel campo

della chimica delle reazionioscillanti offre un ulteriorecampo d’osservazione rispettoalla chimica meccanica tradizio-nale che studia le modalità diassemblaggio geometrico e l’or-ganizzazione formale degliatomi e delle molecole presenti

in natura. Al contrario, la nuovafisica cerca di studiare la com-plessità dell’evoluzione biologi-ca di sistemi soggetti a regolenon lineari, e pertanto complessi,come è il caso delle reazionioscillanti. In tali sistemi, iltempo risulta essere un fattoreoggettivabile come informazionee memoria della dinamica delletrasformazioni. La chimica fisicacompie in questo modo i primipassi verso la comprensione deisistemi viventi a partire dallostudio di fenomeni che manife-stano comportamenti complessie autoorganizzanti. In pratica, lachimica fisica evolutiva studiafenomeni in cui si osserva l’e-mergenza di novità, cioè in cuil’ordine si genera dal caos(‘order out of chaos’ è un’espres-sione cara alla scuola di Ilya Pri-gogine, padre della fisica evolu-tiva e premio Nobel per la chimi-ca nel 1977), per cercare di capi-re la vita e la sua capacità diautoorganizzarsi.

★★★Immaginiamo di traslare que-

ste considerazioni verso lo studiodel comportamento degli ecosi-stemi, la cui caratteristica è quel-la di essere sistemi naturali in cuile interazioni tra una comunità diorganismi e l’ambiente fisicogenerano fenomeni di non linea-rità. In particolare, questoapproccio costituisce una fontedi riflessione per lo studio degliecosistemi umani, della società edella città. In questi casi, la nonlinearità è riscontrabile quandouna minima perturbazione loca-lizzata produce effetti diffusi checoinvolgono una parte del siste-ma o tutto l’intero.

Più un sistema è complesso ecaratterizzato da forti interdipen-denze tra le parti, spesso alta-mente specializzate, e più glieffetti, anche dovuti a fenomenilocalizzati, si riscontrano adun’ampia scala. Comportamenticollettivi, con proprietà nuove,che sfuggono dal controllo edalla comprensione dei singoli,possono emergere per effettodella variazione delle relazionitra le diverse componenti delsistema in esame (componentesociale, economica, tecnologica,fisica); una variazione dell’am-

n the fifties and six-ties, two Russianscientists, BorisBelousov and Ana-tol Zhabotinsky,discovered the mostfamous of all oscil-latory chemicalreactions and

described in detail (it is nowknown as the Belousov-Zhabotinsky reaction or sim-ply the BZ reaction). The dis-covery sparked an intensedebate in the field of appliedphysical chemistry. Oscilla-tory reactions are events inwhich complex reactions pro-duce spontaneous variationsin certain chemicals presentin a solution. Under suitabletest conditions, this phenom-enon creates spectacular andrapid changes in colour. Inparticular, the periodic varia-tions of the concentration ofthe reaction intermediatorsand catalysts corresponds toa progressive variation oftheir geometry, form andcolour.

The creation of spatio-temporal structures isextremely interestingbecause it causes macroscop-ic self-organisation thatdepends on microscopicinteraction between organicand inorganic elements in thesystem.

Order is created from aninitial state of uniformity andchaos.

Interaction between theelements is induced by kinet-ics and internal diffusion; itis required to create struc-tures organised in space andtime. Oscillations can onlybe observed in systems inwhich there is a constantexchange of energy and/ormatter with the exterior, sys-tems that are far from bal-anced, i.e., in a dynamic,variable and non-homoge-neous state.

★ ★ ★This research in the field

of oscillatory chemical reac-tions provides a fresh view-point compared to traditionalmechanical chemistry that

studies geometric assemblyand the formal organisationof atoms and molecules pres-ent in nature. On the con-trary, new physics studies allaspects of the biological evo-lution of systems subject tonon-linear and thereforecomplex rules, as in the caseof oscillatory reactions. Inthese systems, time canbecome an objective factorlike the information andmemory of the dynamics oftransformations. This is howphysical chemistry begins tounderstand living systems: itstudies phenomena that havecomplex or self-organisedbehaviour patterns. In prac-tice, in order to understandlife and its ability to self-organise, evolutionary physi-cal chemistry studies phe-nomena which present novel-ties, i.e., in which order isborn from chaos (order out ofchaos is an expression dearto the school of Ilya Pri-gogine, father of evolution-ary physics and winner of theNobel Prize in Chemistry in1977).

★ ★ ★Let’s try to apply these

considerations to the study ofthe behaviour of ecosystems;the latter are natural systemsin which interaction betweena group of organisms and thephysical environment leadsto non-linear phenomena. Inparticular, this approach canbe used as a basis on whichto start to study humanecosystems, society and thecity. In these cases, non-lin-earity is present when theslightest localised turbulenceproduces extensive effectsthat involve part or all of thesystem.

The more complex andinterdependent a system,often with highly specialisedcomponents, the more theeffects caused by localisedphenomena occur on a biggerscale. Collective behaviour,with new properties thatescape the control or compre-hension of each single part,may emerge because of the

RICCARDO MARIA PULSELLI, PIETRO ROMANO, CARLO RATTI E ENZO TIEZZI

N I

L’ecologia del paesaggiourbano e la chimicadella città

The ecology of the urbanlandscape andthe chemistry of the city

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Abitare la TerraPer una architetturadella responsabilitàFor an architecture of responsability

biente fisico, l’assunzione di uninsieme di regole o una flessionedel mercato determinano unaridefinizione del comportamentodella comunità. Plausibili esempisono quei casi in cui i problemidi degrado ambientale e di inqui-namento, legati ai fenomeni diforte polarizzazione e di pendo-larità, hanno portato allo svilup-po di nuove politiche urbanerivolte, da un lato al decentra-mento, dall’altro, al controllo deisistemi della mobilità; si è modi-ficato dunque il modo di fruiredei servizi e degli spazi nei cen-tri e nelle periferie della città. Ifenomeni della ristrutturazioneindustriale e della esternalizza-zione delle produzioni, neglianni ’80, hanno provocato laframmentazione e la diffusionedei processi produttivi con effet-ti evidenti sull’organizzazione ela configurazione fisica dellacittà e del territorio. Il turismo, leattività ricreative legate al benes-sere e al tempo libero si sovrap-pongono e talvolta sostituisconogli usi e i flussi ordinari esten-dendo le ore di vita della cittàcontemporanea, che risulta sem-pre più un organismo in continuaed incessante attività. La riduzio-ne dei tempi e dei costi di tra-sporto, le nuove tecnologie ditelecomunicazione, come i siste-mi di telefonia mobile, computerwireless, server remoti, hannorecentemente cambiato il mododi scambiare informazioni, diinteragire e muoversi o di fruiredegli spazi urbani, pubblici e pri-vati. Il cambiamento delle moda-lità d’uso di servizi e infrastrut-ture, l’innovazione dei sistemi dimobilità e telecomunicazione, letrasformazioni dei comporta-menti sociali, modificano la per-cezione della città e danno vita anuove forme emergenti di pae-saggio urbano.

★★★Un approccio ecosistemico

per lo studio della città suggeri-sce di approdare ad una visionecomplessiva dei sistemi urbani,piuttosto che limitarsi ad una let-tura formale e riduzionista, basa-ta sulla semplice analisi dei sin-goli aspetti della città, quali laforma, la struttura e la funzione,senza metterli in relazione tra

loro e coglierne gli aspetti dina-mici e di cambiamento, come èstato per il passaggio dalla chi-mica meccanica alla fisica evolu-tiva. In questa nuova ottica, nelcaso della città e della società, sicerca di osservare la configura-zione delle interazioni tra le sin-gole parti, gli individui per esem-pio, e tra le parti e il tutto. Que-sta configurazione è l’espressio-ne tangibile dell’organizzazionedel sistema ed è variabile, mute-vole e in perpetuo movimento.

★★★Le caratteristiche generali,

strutturali e dinamiche, di unsistema urbano possono esseredescritte attraverso la formazio-ne di patterns che, come sostieneUlanowicz, si manifestano alivello macro per effetto delleinterazioni tra i costituenti delsistema ad un livello micro. Laformazione di queste relazioniattraverso le forme della mobilitàe dell’insieme delle attività dellacittà è l’oggetto di questo filonedi ricerca, che studia i sistemilontani dall’equilibrio, e quindifortemente dinamici e dissipati-vi. Il primo passo consiste in untentativo di visualizzare le tramedelle dinamiche sociali sul tessu-to della città. Come hanno recen-temente constatato ancheKoolhaas, Boeri e altri, la mani-festazione delle forze che confi-gurano la città è passata dallasfera del visibile a quella dell’in-visibile; vale a dire, la città non èrappresentata in termini di com-posizione, gravità, forma o mate-riali più di quanto lo sia attraver-so l’investigazione di fenomenidemografici, sociali o economi-ci. La descrizione di questi aspet-ti, attraverso il calcolo e l’elabo-razione di dati statistici e quanti-tativi che esprimono parametrispaziali e temporali, permette dirivelare la formazione di pat-terns o geografie variabili didiverse forme di attività nel con-testo urbano. La natura evolutivae adattativa del sistema dellerelazioni società-ambiente,uomo-città, vivente-non vivente,è, in ultima analisi, la materiadell’indagine.

★★★In un recente studio, denomi-

effects of variations in therelationship between differ-ent social, economic, techno-logical and physical parts ofthe system in question;changes in the physical envi-ronment, the creation of a setof rules, or a drop in the mar-ket, determine changes incollective behaviour. Plausi-ble examples are those casesin which problems of envi-ronmental decay and pollu-tion caused by intense polari-sation and commuting haveled to new urban policies thattackle decentralisation andcontrol transportation sys-tems. Changes have occurredin the way in which we useservices and districts in citycentres and suburbs. Industri-al restructuring and produc-tion outsourcing in the eight-ies caused fragmentation andreduction in production. Thisclearly affected the physicalorganisation and configura-tion of the city and regions.Tourism and recreationalactivities linked to wellnessand free time now overlap;sometimes they replace tradi-tional customs and trends,increasing the time peoplespend in modern cities thatincreasingly look like relent-lessly active organisms.Reduction in the cost andtime of transportation andnew telecommunicationstechnologies (mobile phones,wireless computers andremote server) have recentlychanged the way in which weshare information as well asour way of interacting, mov-ing and enjoying both privateand public urban areas. Ouridea of the city is influencedby changes in how we useservices and infrastructures,innovative mobility andtelecommunications systemsas well as changes in socialbehaviour: this leads to new,nascent forms of urban land-scape.

An ecosystemic approachto studying the city suggestswe should tend towards aholistic vision of urban sys-tems rather than limit our-selves to a formal, reduction-

ist interpretation based on asimple analysis of eachaspect of the city such asform, structure and function.It suggests we combine themto see what they have to offerin the form of dynamism andchange, similar to the shiftthat took place betweenmechanical chemistry andevolutionary physics. In thecase of the city and society,and bearing in mind this newviewpoint, this study focuseson the configuration of inter-action between single parts,for example between individ-uals, and between the partsand the whole. This configu-ration is the tangible exampleof the organisation of thesystem; it is variable,changeable and in perpetualmotion.

★ ★ ★The general, structural and

dynamic characteristics of anurban system can bedescribed using patternswhich, in Ulanowicz’s opin-ion, are visible at macro levelthanks to interaction betweenparts of the system, as well asat a micro level. These rela-tionships are created byforms of mobility and allurban activities: this is thefocus of the research. It stud-ies the systems that areunbalanced and thereforeintensely dynamic and waste-ful. The first stage attemptsto visualise the patterns ofthe city’s social dynamics. Asrecently outlined by Kool-hass, Boeri, etc., signs of thecity’s organisational forceshave shifted from what is vis-ible to what is invisible. Inother words, the city is nomore represented by compo-sition, gravity, form or mate-rials than it is by the study ofdemographic, social or eco-nomic trends. Illustratingthese aspects using calculusand the elaboration of statis-tical and quantitative datathat express spatial and tem-poral parameters allows us toidentify patterns or variablegeographies of differenttypes of urban activities. In

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1.Sequenze di duereazioni oscillanti(reazioni BZ) con laformazione di ondechimiche direazione-diffusionesulla superficie dellasoluzione, in unacapsula di Petri.Frames da filmati diesperimentirealizzati inlaboratorio daFederico Rossi –Dipartimento diScienze eTecnologie Chimichee dei Biosistemidell’Università diSiena.

1.Sequences of twooscillatory reactions(BZ reactions) withthe formation ofchemical waves ofreaction-diffusionon the surface ofthe solution, in aPetri dish. Picturesfrom films ofexperiments carriedout in the lab byFederico Rossi –Dept. of ChemicalSciences andTechnologies andBiosystems of theUniversity of Siena.

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nato Mobile Landscapes, avviatopresso il SENSEable City Labo-ratory del MIT di Cambridge,USA, con il Dipartimento diScienze e Tecnologie Chimiche edei Biosistemi (il gruppo degliecodinamici) dell’Università diSiena e con la collaborazione diuna compagnia di telecomunica-zioni nazionale, sono state appli-cate nuove tecniche, sviluppatenell’ambito delle reti di telefoniamobile, per un’analisi spazialedelle dinamiche sociali nelle areeurbane. Queste tecniche si basa-no sui dati di localizzazione deitelefoni cellulari che vengonogeoreferenziati e rappresentati inuna sequenza di mappe alloscopo di offrire una letturaimmediata della densità di atti-vità della telefonia mobile in uncontesto urbano.

★★★Un caso di studio è stato svi-

luppato sull’area metropolitanadi Milano. Nello specifico, i datidi traffico telefonico sono statirilevati nel campo di azione diogni antenna (cella) che registrail numero di utenti connessimentre effettuano una chiamata.Questa informazione infatti èregistrata dagli operatori telefo-nici attraverso una procedura diroutine per tutte le antenneinstallate sul territorio nazionale.A partire dall’informazione sullaposizione e sull’attività delleantenne della telefonia mobile èpossibile rilevare le variazioni diintensità giornaliere (nelle 24ore) e la loro evoluzione neltempo (la posizione dell’antennaè fissa, il dato sull’intensità ditraffico è dinamico). Sulla basedelle statistiche di diffusione deitelefoni cellulari è poi possibileassumere verosimilmente che leintensità rilevate per il trafficotelefonico in una data regionesiano indicative della effettivadensità di presenze, salvo oppor-tune approssimazioni.

Complessivamente, questaanalisi è applicata ad un’area di400 km2 (20x20km) con 232celle di riferimento. Il livello diaccuratezza è intorno ai 400-800metri.

★★★Le diverse intensità di traffico

telefonico, rilevate nel tempo enello spazio, mostrano la vitadella città sulla base di come lepersone si muovono realmente eusano lo spazio e le infrastruttu-re. Differenti modalità d’usodello spazio urbano sono così

monitorate e misurate nel tempo;le dinamiche della città sonorivelate in una successione diconfigurazioni; le diverse condi-zioni, quali fenomeni di conge-stioni e altre anomalie ed eventiparticolari (una manifestazionein piazza o una partita di calcioallo stadio) sono indagate percomprendere l’organizzazionedel sistema e la sua natura adat-tativa in maniera innovativarispetto ad una descrizione con-venzionale di uso del suolo. Unasequenza di mappe può rivelarel’andamento del sistema nelle 24ore.

★★★Le potenzialità d’impiego di

questo strumento per la gestione,programmazione e soluzione diproblemi pratici neivari settori,sono numerose dal momento chequesta tecnica permette di visua-lizzare comportamenti comples-sivi e riconoscere gli effetti diperturbazioni e altri fenomeni difluttuazione. Per esempio, ipotiz-zando possibili perturbazioni, sipossono verificare gli effetti sulsistema della mobilità dovuti allachiusura di una strada per lavoriin corso o si può osservare comel’apertura di un bar con una spe-ciale miscela di caffè possa pro-vocare una variazione significa-tiva nella formazione dei pat-terns di attività urbana e infinericonfigurare l’assetto o le moda-lità d’uso dello spazio di un inte-ro quartiere. Operazioni basatesulla predisposizione di incentiviper il controllo del traffico o ini-ziative per la promozione deltele-lavoro, così come interventidi pianificazione, come la predi-sposizione di una rete territorialewireless o la costruzione di uncentro commerciale in una peri-feria urbana o una nuova linea ditrasporto pubblico, sono altriprobabili esempi di perturbazioniosservabili attraverso questametodologia d’analisi. In temporeale, questi paesaggi mobilipossono evidenziare singolieventi come addensamenti dipersone in occasione di manife-stazioni pubbliche o partite dicalcio e concerti o casi di drasti-che riduzioni delle attività nellegrandi città nelle ore notturne onei giorni più caldi di mezzaestate. È opinione degli autoriche le tecnologie wireless dellacomunicazione mobile stiano, difatto, creando nuove dimensionidi interconnettività tra persone,luoghi e infrastrutture urbane. Loscopo è quello di usare questa

the end, the aim is to studythe evolutionary and adap-tive nature of the system ofs o c i a l / e n v i r o n m e n t a l ,man/city, l iving/non-livingrelationships.

A recent study cal ledMobile Landscapes , wascarried out at theSENSEable City Laboratoryof the MIT in Cambridge,USA, in collaboration withthe department of ChemicalSciences and Technologiesand Biosystems (the groupof the ecodynamics) of theUniversity of Siena and anItalian telecommunicationscompany. While exploitingnew techniques developedfor mobile phone systems,the study carried out a spa-t ial analysis of socialdynamics in urban areas.These techniques werebased on mobile phone loca-tion data that are georefer-ential and represented in aseries of maps in order toprovide instant informationon the use of mobile phonesin any particular city.

★ ★ ★A case study was devel-

oped in the metropoli tanarea of Milan. Telephonetraffic data was monitoredfor each antenna (cell); thelatter recorded the numberof users connected whilethey made a call. Using aroutine procedure, thisinformation is recorded byphone operators for al lantennas in Italy. Based onthe information receivedregarding the position andactivi ty of mobile phoneantennas, it is possible tomonitor daily variations (ina 24 hour period) and howthese variations change overtime (the antenna is in af ixed posit ion, the tele-phone traffic data is dynam-ic). Based on the statisticsprovided by mobile phoneoperators, we are in a posi-t ion to presume that thetelephone traffic in a certainregion is indicative of theeffective density of phones(except for approximationswhich should also be con-sidered).

Overall, the analysis cov-ered a 400 km area (20 x 20km) with 232 referencescells. Accuracy is approxi-mately 400-800 meters.

★ ★ ★Variations in telephone

traffic, monitored in time andspace, portray city life basedon people’s actual move-ments and how they usespace and infrastructures.Different ways of usingurban space can be monitoredand measured over time. Thecity’s dynamics are shown ina series of configurations.Different conditions, such astraffic jams and other specialevents or anomalies (ademonstration in the streetsor a football match at the sta-dium), were studied to under-stand how the system isorganised and how it ingen-iously adapts compared to aconventional description ofhow the city is used. A seriesof maps can record 24 hourtrends in the system.

There are many possibleways in which this tool can beused to manage, program andsolve practical problems indifferent sectors because thistechnique illustrates overallbehaviour and recognises anydisturbances or other eventsthat can cause the results tovary. For example, by envis-aging possible disturbances,it’s possible to see whateffect the closure of a streetfor roadworks might have onmobility, or how the inaugu-ration of a bar that offers aspecial coffee mixture cansignificantly affect the forma-tion of patterns in the city.Finally. It can reconfigure thestructure and use of space inan entire city district.

★ ★ ★Other probable examples

of disturbances that can beanalysed using this methodinclude: operations based onincentives to control traffic;initiatives to promote tele-work; town-planning proj-ects; the creation of wirelessnetworks; the construction ofa shopping mall in a city sub-urb or a new bus route. Inreal time, these mobile land-scapes can identify singleevents including the crowdsof people during publicevents, football games orconcerts, or a drastic reduc-tion in activities in big citiesat night or on hot days in themiddle of summer. Theauthors believe that wirelesstechnologies for mobile com-

2.Serie di mappe di

Milano MobileLandscapes: le

variazionicromatiche

corrispondono allevariazioni

diacroniche diintensità registrate

dalle antenne ditelefonia mobile.

Intervalli di quattroore dal giorno alla

notte.2.

A series of maps ofMilan Mobile

Landscapes: thechromatic variations

correspond to thediachronic

variations ofintensity recordedby mobile phone

antennas. Everyfour hours, day and

night.3.

Milano MobileLandscapes: attività

delle antenne ditelefonia mobile

dalle 13 alle 19 del25 aprile 2004.

Durante lamanifestazione,

circa 200.000persone percorronoil tragitto da Porta

Venezia, lungoCorso Venezia,

Piazza San Babila eCorso Vittorio

Emanuele, fino apiazza del Duomo.

3.Milan Mobile

Landscapes: theactivity of mobile

phone antennasfrom 1 pm to 7 pm

on April 25, 2004.During this

demonstration,approximately

200.000 peoplewalked from Porta

Venezia, alongCorso Venezia,

Piazza San Babilaand Corso VittorioEmanuele, to the

Duomo.

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connettività per mappare la cittàin tempo reale per arrivare aduna conoscenza più profonda dicome funzionano le città moder-ne. Il progetto Mobile Landsca-pes offre l’opportunità per capirela mutevole complessità dellacittà contemporanea. Si basa supatterns temporali piuttosto chespaziali e si riferisce per questoad un nuovo paradigma per glistudi urbani.

★★★Le mappe di densità mobili

rientrano in un progetto speri-mentale che permette di verifica-re come le tecniche location-based abbiano potenzialità note-voli per migliorare la gestionedei servizi e degli spazi urbaniseppure abbiano aperto un deli-cato dibattito in tema di privacy.È importante sottolineare chequesto progetto tratta solo dati informa aggregata ed anonima enon è mai stata cercata, in alcunmodo, una connessione con i sin-goli individui. Il suo scopo, lungidal voler spiare il comportamen-to degli utenti o incoraggiarepolitiche di controllo della vitaumana, è quello di apprezzarecome i servizi location-basedpossano fornire utili informazio-ni alla comunità. Nessun bigbrother si nasconde dietro leintenzioni di questa ricerca ed ilrischio di una probabile tendenzaverso linee di pensiero malsane ècautelativamente tenuto in granconto dagli autori.

★★★L’oggetto dell’indagine è

piuttosto la vita dei sistemiumani e di conseguenza la scalad’osservazione di questi paesag-gi mobili è quella di vaste areeurbane e l’attenzione è rivoltaall’evoluzione del sistema socia-le complessivo con proprietà col-lettive emergenti. Il comporta-mento dell’intero sistema è stu-diato come un tutto nel qualeavvengono molte interazioni tra isingoli e la configurazione delleattività rivela paesaggi non omo-genei, in movimento e mutevolirispetto ad una vasta gamma diperturbazioni localizzate. In pro-posito, offre spunti di riflessionela teoria eraclitea dello scorreredel tempo così espressa da ErichJantsch: “La vita umana è movi-mento; non per se stesso ma inun mondo dinamico, entro movi-menti di ordine maggiore. Questimovimenti di ordine maggiorecostituiscono la vita dei sistemiumani”. ❑

munications is creating newinterconnectedness betweenpeople, places and urbaninfrastructures. The aim is touse this information to mapthe city in real time andimprove our understanding ofhow modern cities work. TheMobile Landscapes projectsis an opportunity to under-stand the shifting complexityof modern cities. It is basedon temporal rather than spa-tial patterns and for this rea-son refers to a new paradigmfor urban studies.

★★★Mobile density maps are part

of an experimental project thatallows us to check how loca-tion-based techniques have anincredible potential to improvethe management of services andurban spaces, although this willspark a thorny debate on theissue of privacy. It is importantto emphasise that this projectonly uses aggregate, anonymousdata and there have never beenany links with specific individu-als. The objective of the study isnot to spy on users or promotecontrol over human beings; itsaim is to appreciate how loca-tion-based services can providethe community with valuableinformation. No big brother islurking behind the project andthe risk of a possible trendtowards sick thoughts is alwaysin the forefront of the authors’mind.

★★★The scope of the project is to

study human systems, so thesemobile landscapes focus on bigurban areas. The authors con-centrate on the changes in acommon social system withemerging collective traits. Howthe entire system behaves isstudied as a “whole” in whichmany interactions occurbetween individuals and wherethe configuration of activitiesreveals non-homogeneous land-scapes that evolve and changedue to a series of local distur-bances. On this issue, the Era-clitean theory of the passing oftime as expressed by ErichJantsch provides food forthought: “Human life is move-ment, not in itself but in adynamic world, in the frame-work of a greater order of move-ments. This greater order ofmovements is behind the exis-tence of human systems.” ❑

Abitare la TerraPer una architetturadella responsabilitàFor an architecture

of responsability

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Tiezzi E., Passi verso una FisicaEvolutiva, Donzelli, Milano,2006; Steps towards an Evo-lutionary Physics, WIT Press,Southampton, (UK), 2006.

Ulanowicz R.E., Growth andDevelopment: EcosystemsPhenomenology, Springer-Verlag, New York, 1986.

Zolo D., Globalizzazione, Lat-erza, Roma-Bari, 2006.

Testi di approfondimento.

4.Milano Mobile

Landscapes: attivitàdelle antenne ditelefonia mobile

dalle 8 alle 20 del 2maggio 2004. Ore

15:00, partita Milanvs. Roma allo stadio

di San Siro. Ore16:45, il Milan si

aggiudicaufficialmente lo

scudetto. Ore 18:00,la festa si sposta in

Piazza del Duomo edintorni.

4.Milan Mobile

Landscapes: activityof the mobile

phone antennasfrom 8 am to 8 pmon May 2, 2004. At

3 pm the footballgame between

Milan and Romebegan at the SanSiro stadium. At4.45 pm, Milan

officially won thechampionship. At 6

pm, the celebrationsmoved to Piazza del

Duomo andneighbouring

streets.

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