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Periodico mensile. Anno XI n. 41 - Sped. in Abb. to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753 TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert AMC - Atex Media Command Ansa Ap.Biscom Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Creo Italia Denex Systems Technology e.Biscom Ecrm EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Heidelberg HiT Internet Technologies Idab-Wamac International King Press Kodak Polychrome Graphics Lem LinkService Lithosol Italia Macchingraf MAN Roland Monigraf Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Numero 41 - marzo 2004 CQ2, il nuovo marchio per il colore di qualità Prende il via il prossimo 24 maggio il progetto Asig-Ifra finalizzato alla creazione di profili colore standard per la stampa dei quotidiani. a pagina 4 IFRA Italia 2004: Firenze, 11 e 12 giugno Automazione industriale e nuove frontiere del software editoriale al centro della settima edizione della conferenza Fieg-Asig-Ifra. a pagina 6 Tecnologie in anteprima (aspettando la Drupa) Computer to press, nuove soluzioni per il workflow, lastre senza chi- mici sono tra i temi più interessanti emersi negli ultimi mesi. a pagina 8 Tre linee computer to plate al gruppo Athesis Automazione spinta, semplicità di funzionamento, bassi costi di ge- stione al centro delle strategie di investimento del gruppo. a pagina 12 Il flusso della pubblicità digitale al Gazzettino Soluzioni innovative per la gestione del traffico pubblicitario tra il quo- tidiano, la concessionaria Area Nord e il Centro Stampa Veneto. a pagina 15 “Qualità nella stampa” con Media Progetti La società del gruppo Amodei ha raccolto in un manuale la propria esperienza nella gestione del colore, dalla prestampa alla rotativa. a pagina 18 Il gruppo Seregni raddoppia in Polonia Potenziamento del centro stampa di Varsavia e costruzione di un nuovo impianto a Katowice per la stampa del quotidiano Fakt. a pagina 21 Niente “salti nel buio” con i simulatori I sistemi di training basati su simulatori permettono di fare esperienza senza il costo ed il rischio di operare direttamente in produzione. a pagina 23 Dall’informatica alla stampa, un 2003 difficile Dai rapporti Assinform e Argi emerge una stasi per informatica e tlc, ed una forte contrazione per gli investimenti in macchine grafiche. a pagina 26 Ipoacusia: rischi per lavoratori e imprenditori Come orientarsi tra una legislazione ed una giurisprudenza tutt’altro che univoche: soglie minime, dispositivi obbligatori, rischi penali. a pagina 30 Media Insider ...............................................................................a pagina 35 Le Rubriche

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Rivista dell'ASIG. Associazione Stampatori Italiana Giornali

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Filo direttole aziende inFormano

Numero 41 - marzo 2004

CQ2, il nuovo marchio per il colore di qualitàPrende il via il prossimo 24 maggio il progetto Asig-Ifra finalizzato alla creazione di profili colore standard per la stampa dei quotidiani.

a pagina 4

IFRA Italia 2004: Firenze, 11 e 12 giugno Automazione industriale e nuove frontiere del software editoriale al centro della settima edizione della conferenza Fieg-Asig-Ifra.

a pagina 6

Tecnologie in anteprima (aspettando la Drupa)Computer to press, nuove soluzioni per il workflow, lastre senza chi-mici sono tra i temi più interessanti emersi negli ultimi mesi.

a pagina 8

Tre linee computer to plate al gruppo AthesisAutomazione spinta, semplicità di funzionamento, bassi costi di ge-stione al centro delle strategie di investimento del gruppo.

a pagina 12

Il flusso della pubblicità digitale al GazzettinoSoluzioni innovative per la gestione del traffico pubblicitario tra il quo-tidiano, la concessionaria Area Nord e il Centro Stampa Veneto.

a pagina 15

“Qualità nella stampa” con Media ProgettiLa società del gruppo Amodei ha raccolto in un manuale la propria esperienza nella gestione del colore, dalla prestampa alla rotativa.

a pagina 18

Il gruppo Seregni raddoppia in PoloniaPotenziamento del centro stampa di Varsavia e costruzione di un nuovo impianto a Katowice per la stampa del quotidiano Fakt.

a pagina 21

Niente “salti nel buio” con i simulatoriI sistemi di training basati su simulatori permettono di fare esperienza senza il costo ed il rischio di operare direttamente in produzione.

a pagina 23

Dall’informatica alla stampa, un 2003 difficileDai rapporti Assinform e Argi emerge una stasi per informatica e tlc, ed una forte contrazione per gli investimenti in macchine grafiche.

a pagina 26

Ipoacusia: rischi per lavoratori e imprenditoriCome orientarsi tra una legislazione ed una giurisprudenza tutt’altro che univoche: soglie minime, dispositivi obbligatori, rischi penali.

a pagina 30

Media Insider ...............................................................................a pagina 35

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Direttore responsabile

Carlo LombardiRedazione

Salvatore Curiale - Luca Michellihanno collaborato a questo numero

Marco Brogi, Laura Cavaliere,Giuseppina Ciaccia, Antonietta Strada.

Segreteria di Redazione

Elga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753

© ASIG Service S.r.l. - 2003 - Tutti i diritti riservatiSede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

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Questo numero è stato chiuso

in redazione il 9 aprile 2004

TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca datiEdiland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

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L’editorialedi Carlo Lombardi

Le notizie che circolano da qualche settimanaparlano di una decisa accelerazione impressa allarealizzazione dei progetti destinati a cambiare volto estruttura ai maggiori quotidiani italiani. Ci siamooccupati più volte dell’argomento: ponendo sempre inevidenza la stretta connessione tra gli ingentiinvestimenti varati per la implementazione (in alcunicasi la sostituzione) del parco macchine da stampa econfezione ed i progetti di crescita della qualità delprodotto, a testimonianza di una fiducia verso unmercato che, nonostante difficoltà ed evidentidistorsioni, assegna al quotidiano un ruolo diprimissimo piano nel sistema dei media.

Già a partire dal prossimo autunno, quindi,potremmo trovarci a sfogliare giornali a 96 pagine conquadricromia un po’ ovunque, potenzialmente su ognipagina. Si tratta soltanto di una scommessa su unboom improvviso degli investimenti pubblicitari versoi quotidiani reso possibile dalla larga disponibilità delcolore? Certamente non è così, anche se qualchesegnale incoraggiante si va registrando nei primi mesidel 2004, dopo i dati mortificanti degli anni trascorsi.I dati pubblicati dall’Osservatorio della pubblicità(FIEG e concessionarie) confermano, infatti, per ilbiennio gennaio-febbraio un aumento del fatturato –rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – del

3,5 per cento per la stampa nel suo complesso e del 3,2per cento per i soli quotidiani. I risultati conseguiti adinizio d’anno, peraltro, sembrano ricalcare il trendprevisionale di “Initiative Future Worldwide” che periprimi dieci mercati mondiali, promostica incrementinegli investimenti pubblicitari attorno al 4-5 per cento,con l’Italia oltre il 3 per cento.

Il superamento della crisi che ancora condizionapesantemente l’economia dell’Italia, dell’Europa edel mondo intero è certamente condizione essenzialeper il futuro dei media e dei giornali in primo luogo.Non da meno, comunque, è l’impegno a fornire unprodotto che per qualità, autorevolezza e referenzialitàirrobustisca ulteriormente il rapporto fiduciario conlettori ed inserzionisti.

L’esperienza ci ha confermato, peraltro, comel’obiettivo della qualità richieda – accanto alladisponibilità di tecnologie adeguate – professionalitàevolute e modelli di organizzazione del lavororispondenti alla caratteristica del progetto. Da lunghianni, ormai, le iniziative dell’ASIG si sono mossecoerentemente in tale direzione, come attestano studie progetti realizzati, corsi di specializzazione promossie crescente impegno in tema di formazione. Non acaso, contestualmente al realizzarsi dei progetti chevedono il colore soggetto centrale della trasformazionedel prodotto, parte l’iniziativa promossa dall’ASIG incollaborazione con l’IFRA che illustriamo nelle pagineche seguono.“Colore Qualità Quotidiani” - o CQ2 perusare la “formula” scelta - intende proporsi comemarchio di garanzia per le imprese del settore macostituisce, al tempo stesso, la più recente espressionedi un filone di attività che con determinazione l’ASIGporta avanti dai primi Anni Novanta.

Il futuro parla spesso linguaggi diversi che, a volte,appaiono tra loro contrastanti. A fine aprile, adesempio, viene presentato a Tokio quello che è statobattezzato l’“E paper”. Nella occasione si rileva che“tutto sembra pronto per il passaggio al digitale deilibri e presto, forse, degli stessi giornali”. In realtà il“mondo digitale” è già patrimonio delle impreseeditoriali e dei modelli di organizzazione dei flussiproduttivi che caratterizzano la realizzazione delquotidiano. Cambia, nelle diverse ipotesi, la tipologiadel prodotto. “E paper”, si è scritto, è quanto di piùsomigliante si possa immaginare ad un vecchio fogliodi carta sul quale il procedimento trasferiscel’inchiostro elettronico. I fatti dimostrano, in ognicaso, che il “vecchio foglio di carta” mantiene intattala sua validità e che è destinato ad assemblarsi in unnumero sempre maggiore di esemplari per megliosoddisfare le esigenze del mercato.

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CQ2 - Colore QualitàQuotidiani: i profili standardper l’industria dei giornali

CQ2 – Colore Qualità Quotidiani, è il marchio diuna nuova iniziativa destinata, negli auspici di tutti,ad avere un grosso impatto nell’industria italiana deiquotidiani per i prossimi anni. In estrema sintesi, lasigla CQ2 indica, ed indicherà per quanti la utilizze-ranno, l’impiego nel flusso di lavoro di profili colorestandardizzati secondo procedure internazionalicalibrate in funzione dell’editoria e della stampa na-zionale.

Un sorta di marchio di qualità riconosciuto dalleparti ed in grado, se applicato correttamente, didirimere alla radice le principali contestazioni relativealla qualità del colore stampato sulla carta per quoti-diani.

Un supporto i cui limiti circa la riproducibilità de-gli annunci pubblicitari a colori sono ben noti non solonel nostro Paese, tant’è vero che la iniziativa propostaa editori, stampatori e concessionarie di pubblicità ita-liane è già stata avviata, con successo, in Germania,Spagna ed Olanda, mercati che, assieme al nostro Pa-ese, sono tradizionalmente in prima linea nello svi-luppo di tutto quanto serve allo sviluppo ed al consoli-damento della stampa a colori per i giornali.

CQ2: un’iniziativa italiana

CQ2 è una iniziativa italiana che si innesta nel fi-lone di attività avviate da Asig – AssociazioneStampatori Italiana Giornali, che dal 2001 rappresen-ta ufficialmente Ifra nel nostro Paese – per lo sviluppodi strumenti di uso comune per rafforzare la qualità distampa e contribuire al suo sviluppo. Corsi Qualitàindirizzati agli operatori del settore, il Manuale Quali-tà Colore edito a cura dell’associazione e sviluppatograzie ad un’attività di ricerca e sviluppo che ha vistoil coinvolgimento diretto di tutte le più importantiaziende editrici e stampatrici del settore, sono solo al-cune delle iniziative promosse già a partire dai primianni Novanta, quindi con largo anticipo rispetto a quel-lo che poi si è dimostrato essere uno dei trend più fe-condi di sviluppo editoriale ed industriale, la crescitadella stampa in quadricromia.

Le iniziative finora nate grazie all’iniziativa, al-l’impegno ed al supporto degli Associati all’Asig, or-ganizzazione che rappresenta le industrie italiane cheeditano e stampano l’80% circa del prodotto quotidia-no, hanno sempre puntato sul coinvolgimento diretto

Dal 24 al 27 maggio prossimi si svolgerà la prima fase dei lavori di una nuova iniziativacongiunta Asig Ifra destinata ad avere un impatto importante per tutta l’industria dei giornaliitaliani: lo sviluppo di profili colore standard per la stampa in quadricromia dei quotidiani.L’iniziativa, che si svolgerà in quattro fasi nel corso di quest’anno, è stata sviluppata sullabase di quanto già avvenuto in Germania, Spagna, Olanda, dove alcuni fra i più importantieditori e stampatori di giornali hanno unito le forze per sviluppare profili colore standardnazionali per una stampa in quadricromia a prova di contestazione, sotto la comune regiadell’Ifra, la più importante associazione mondiale di ricerca e sviluppo tecnologico perl’industria dei giornali con oltre 1400 soci in tutti i continenti. L’iniziativa italiana nasce perl’impulso delle aziende editrici e stampatrici di giornali italiani riunite all’interno dell’Asig(Associazione Stampatori Italiana Giornali, che dal 2001 rappresenta ufficialmente Ifra inItalia). Questo progetto ha già raccolto, al momento di andare in stampa con questo numerodella rivista, le adesioni de l’Editrice La Stampa di Torino, RCS Quotidiani, IndustrieGrafiche Seregni, Athesis, Sedit, Gruppo Corriere dello Sport - STEC. Altre sono stateannunciate per le prossime settimane. La prima fase dei lavori sarà ospitata dall’Editrice LaStampa a Torino.

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CQ2 - Colore Qualità Quotidiani: i profili standard per l’industria dei giornali

di strutture e centridi ricerca e svilup-po di fama naziona-le ed internazionale, quali la Scuola Arti Grafiche S.Zeno di Verona e l’Ifra, la più importante associazio-ne mondiale di ricerca e sviluppo tecnologico applica-ta all’industria dei giornali, con oltre 1400 associati inogni parte del mondo. Proprio con quest’ultima sonostati avviati, in occasione dell’edizione Ifra Italia 2003a Milano, lo scorso mese di giugno, colloqui informa-li con l’obiettivo di sviluppare anche in Italia le inizia-tive consortili avviate, con successo, in Germania, Spa-gna ed Olanda sotto la comune regia dell’associazio-ne internazionale. Contatti, incontri e scambi di espe-rienze si sono concretizzate in un progetto nazionale,denominato CQ2 – Colore Qualità Quotidiani, cheprenderà ufficialmente il via il prossimo 24 maggio aTorino, presso l’Editrice La Stampa.

I profili colore standard: quattro fasi di lavoro

Il programma di lavoro comune che ha, come obiet-tivo, lo sviluppo anche nel nostro Paese di profili co-lore standard per la stampa in quadricromia sui quoti-diani, si articolerà in quattro fasi di lavoro nel corsodel 2004. La prima, che si svolgerà a Torino dal 24 al27 maggio prossimi, prevede un seminario di attivitàcomune (in lingua italiana), coordinato da due specia-listi di Ifra, nel corso del quale verranno illustrati imetodi di lavoro più adeguati, le procedure tecnicheda eseguire, i metodi per il controllo della qualità del-l’immissione dei dati, la selezione cromatica, lacalibratura del monitor e dello scanner, la produzionedi bozze, il profiling, la retinatura, l’elaborazione del-le immagini a scansione, la produzione e la stampa dilastre e pellicole. L’obiettivo del gruppo di lavoro èquello di individuare norme generali che possano di-sciplinare le regolazioni delle selezioni cromatiche(TIC, GCR) ed il controllo della qualità di stampa(bilanciamento dei grigi, ingrossamento del punto edensità), nonché le caratteristiche standard di carta einchiostro. Il risultato di questa settimana di lavorosarà la compilazione di un elenco di norme e la fissa-zione di tolleranze basate sulle norme ISO 12647-3.Ogni azienda partecipante riceverà un CD contenentela documentazione distribuita ed elaborata durante lasettimana di studio unitamente ai file necessari per laprova di stampa della fase 2.

S u c c e s s i v a -mente all’incontrodi Torino tutte le

aziende che hanno partecipato al workshop avvieran-no la seconda fase delle attività, che prevede la messain macchina e la stampa dei test forniti da Ifra che ten-gono conto dei risultati più avanzati della ricerca in-ternazionale per la stampa a colori di qualità. I test-form stampati saranno quindi inviati al quartier gene-rale di Ifra a Darmstadt, in Germania, dove si svolge-rà la terza fase delle attività. Gli specialisti provvede-ranno ad analizzare ed elaborare i diversi test-form ri-cevuti in modo da ricavare, a partire dalle esperienzedi stampa effettuate secondo una comune metodolo-gia, una proposta per profili colore standard per l’in-dustria italiana. In questa fase Ifra provvederà anche aconsegnare, in via assolutamente riservata a tutti i par-tecipanti alla iniziativa, relazioni individuali relativealla stampa dei test-form.

La quarta, e conclusiva, fase dei lavori, prevedeun nuovo incontro di una giornata, in data e localitàche saranno decise successivamente all’avvio dei la-vori, nel corso del quale verranno illustrati i risultatiottenuti e proposti i profili colore per l’industria ita-liana in standard CQ2.

A chi si rivolge questa iniziativa

L’iniziativa CQ2 è aperta alla partecipazione di tuttele società editrici, stampatrici e concessionarie di pub-blicità, senza trascurare l’ipotesi che anche le agenziedi pubblicità possano essere interessate a seguire i la-vori per approfondire in prima persona metodologie eprocedure per lo sviluppo della qualità. Il programmacompleto dei lavori, con particolare riferimento ai con-tenuti del workshop che si svolgerà a Torino, è dispo-nibile on line presso il sito www.ediland.it, mentre imoduli per la iscrizione e per la prenotazione deglialberghi – a prezzi convenzionati – devono essere ri-chiesti telefonicamente alla segreteria organizzativadell’Asig – telefono 06-4883566.

Tutti i lavori del workshop si svolgeranno in lin-gua italiana, e sempre in italiano sarà tutta la docu-mentazione tecnico scientifica distribuita ai parteci-panti. Questi ultimi riceveranno, in tempo utile, il ca-lendario dettagliato delle sessioni di lavoro (contenutied orari) che si svolgeranno dal 24 al 27 maggio aTorino.

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Automazione industriale enuove frontiere del softwarea Ifra Italia 2004 a Firenze

Automazione industriale e nuove frontiere delsoftware saranno gli argomenti al centro della settimaedizione di Ifra Italia, la Conferenza internazionale perl’industria editoriale e della stampa che si svolgerà aFirenze nei giorni 10 ed 11 giugno prossimi. L’appun-tamento annuale è ormai un punto di ritrovo fisso pertutti i protagonisti dell’industria dei quotidiani e deiperiodici che, in questa circostanza, hanno l’occasio-ne per incontrarsi e scambiarsi le esperienze attorniagli argomenti più attuali per l’industria italiana edinternazionale.

Anche quest’anno la manifestazione, promossa daFieg – Federazione Italiana Editori Giornali – Asig –Associazione Stampatori Italiana Giornali – e Ifra, lapiù importante organizzazione internazionale per laricerca e sviluppo tecnologici applicato all’industriaeditoriale con particolare riguardo per i giornali quoti-diani, non lascerà delusi i partecipanti. I riflettori sa-ranno puntato sulle esperienze più significative matu-rate in Italia ed all’esterno nell’introduzione di stru-menti e modelli organizzativi che fanno perno sull’au-tomazione industriale e nello sviluppo, ed utilizzo, dinuovi software a valore aggiunto.

Nuove frontiere del software

Proprio questo argomento, al quale sarà dedicatala giornata dell’11 giugno, si annuncia come una verae propria rassegna di esperienze di successo effettuateda quanti, editori, stampatori e concessionarie di pub-blicità, hanno introdotto nei mesi scorsi nuove solu-zioni che vanno ad integrare, potenziandone le fun-zionalità, i sistemi editoriali già in funzione in azien-da.

L’industria italiana si è caratterizzata, negli scorsi

mesi, nello sviluppo di sistemi integrati per la gestio-ne della pubblicità in formato digitale. Questo argo-mento, con tutte le implicazioni organizzative all’in-terno delle aziende ma anche fra società di uno stessogruppo editoriale, sarà uno dei filoni più significativi.Né si potranno trascurare quanti hanno deciso di pun-tare i propri investimenti verso strumenti assolutamenteinnovativi, come software per la gestione di collabo-ratori, programmi per l’analisi dei contenuti semanticidei quotidiani, con implicazioni pratiche ancora, inparte, da valorizzare, perché hanno ricadute al di fuoridegli ambiti più tradizionali della redazione e dell’ar-chivio. Non mancheranno, secondo le migliori abitu-dini, relazioni di esperienze effettuate all’estero, chehanno lo scopo di portare all’attenzione degli utentiitaliani soluzioni che magari si stanno inseguendo datempo ma delle quali non si conoscono esempi con-creti da valutare.

E’ un universo, quello delle nuove frontiere delsoftware, per alcuni aspetti ancora da esplorare, per-ché non c’è dubbio negli scorsi 12/24 mesi le aziende,in Italia come all’estero, abbiano concentrato i loroinvestimenti, che pure non sono mancati, in altre dire-zioni, prima fra tutte, almeno per quanto riguarda l’Ita-lia, verso l’area di stampa.

Automazione industriale

E proprio a quest’area è dedicata la prima giornatadei lavori, dove saranno a confronto alcune delle espe-rienze più rilevanti in via di attuazione in Italia ed al-l’estero. Nuovi centri stampa che puntano, di volta involta, su tecnologie offset e flexo ma che hanno ununico obiettivo, quello di offrire a lettori e clienti unquotidiano tutto a colori. Il “full color”, protagonista

La settima edizione della Conferenza internazionale per l’industria dell’editoria e dellastampa italiana promossa da Fieg, Asig ed Ifra si svolgerà quest’anno nella splendidacornice di Firenze. La città d’arte ospiterà due giorni di incontri dedicati ai temidell’automazione industriale ed alle nuove frontiere del software. Tutti gli interventi deirelatori saranno, come di consueto, tradotti in Italiano ed in Inglese.

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Automazione industriale e nuove frontiere del software a Ifra Italia 2004 a Firenze

indiscusso della precedente edizione di Ifra Italia, faràancora una volta la parte del leone fra le relazioni pre-viste, perché i progetti a suo tempo avviati sono ormaientrati nella fase attuativa e quanto a suo tempo solooventilato si è trasformato prima in piano industriale epoi in progetto regolarmente avviato. Ma quali saran-no le strategie dei grandi gruppi e dei quotidiani e cen-tri stampa regionali per agganciare la ripresa dellapubblicità o per favorire un ritorno significativo degliinserzionisti sulle pagine dei quotidiani? Questi ed al-tri argomenti saranno affrontati da panel di specialistiitaliani e stranieri.

Come di consueto il programma completo della

manifestazione sarà inviato ai lettori di TecnoMediacon largo anticipo, ed una copia, completa dei modulidi iscrizione, sarà disponibile in formato digitale an-che sul sito di Asig all’indirizzo www.ediland.it. L’ap-puntamento per tutta l’industria dell’editoria e dellastampa di giornali è all’Hotel Sheraton di Firenze (difronte all’uscita del casello dell’autostrada A1 Firen-ze Sud) il giorno 10 giugno. L’inizio dei lavori saràalle ore 14.30 e, come di consueto, tutti i relatori sa-ranno tradotti simultaneamente in Italiano ed in Ingle-se per una edizione che si annuncia particolarmentericca sia nei contenuti che per quanto riguarda il paneldei relatori.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF

Grazie alla convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIGpossono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catenaalberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:

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Royal Hotel Carlton - Bologna:doppia uso singolo business .............. 170doppia uso singolo superior .............. 190doppia superior ................................. 230

Hotel Internazionale - Bologna:singola ............................................... 135doppia uso singola ............................. 165doppia ................................................ 185

I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.Per prenotare telefonare al numero verde 800.834033

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Computer to Press ed altrenovità per l’industria deigiornali: anteprime mondialiaspettando Drupa

Per la stampa del quotidiano non s’intravede, al-l’orizzonte, nessuna tecnologia di base in grado di so-stituire le rotative, uniche macchine a poter garantirela produzione di un elevato numero di copie in tempirapidi. Per innovare in questo settore, occorre quindiportare la flessibilità e le opportunità fatte intravederedalla stampa digitale in direzione della rotativa tradi-zionale, e non viceversa. Partendo da quest’analisi,nella seconda metà degli anni Novanta, i ricercatoridella Wifag, uno dei grandi produttori mondiali dirotative per la stampa offset dei giornali, hanno avvia-to un ambizioso progetto per sviluppare una nuovafamiglia di macchine per la stampa in grado di coniu-gare la robustezza ed i grandi volumi dell’offset tradi-zionale con i concetti di flessibilità ed automazionetotale introdotti dalle unità per la stampa digitale di-retta.

Annunciata all’ultima edizione d’Ifra Expo lo scor-so mese d’ottobre a Lipsia, in Germania, la nuovamacchina Wifag è stata ufficialmente presentata a finemarzo nel quartier generale della società svizzera, aBerna, ad un pubblico selezionato di manager e spe-cialisti dell’industria dei quotidiani provenienti da tuttaEuropa. Altre presentazioni sono previste nei prossi-mi mesi per i mercati americani ed asiatici. Evolution,questo il nome della nuova soluzione Wifag, è, primaancora che una macchina, un nuovo concetto nellastampa dei quotidiani, sviluppato lungo tre assi por-tanti: utilizzo di tecnologie – e materiali di consumo –computer to press, in altre parole, fondamentalmente,lastre che sono sviluppate dopo essere state montate

sui cilindri grazie alla trasmissione diretta delle infor-mazioni dal sistema editoriale all’unità di stampa edall’impiego di un procedimento; concentrazione di tuttala catena di controllo della qualità all’interno dellamacchina di stampa, dove si crea il prodotto-giornalefinale; altissimo grado d’automazione di tutte le com-ponenti impiegate nella rotativa.

Esattamente dieci anni fa, nel 1994, Wifag avevapresentato il primo modello al mondo di rotativa senzaalbero meccanico di trasmissione, com’è stato ricordatonel corso della presentazione di Berna, e nel 2004 in-troduce la prima macchina rotativa computer to press.Evolution, appunto, perché la nuova macchina devefare i conti con una tecnologia in rapida “evoluzione”,le nuove lastre di stampa sviluppabili direttamente inmacchina (che già esistono) e con quelle in via di svi-luppo (disponibilità prevista fra 3-5 anni) che sarannonon solo in grado di essere incise in macchina ma sa-ranno, soprattutto, riscrivibili. Per questa ragione Wifagha sviluppato una linea modulare dove è possibile stam-pare i quotidiani sia con le tecnologie attuali, montan-do in macchina le lastre sviluppate con i metodi tradi-zionali, sia tramite le nuove unità digitali computer topress, in grado di ricevere le pagine direttamente dalsistema editoriale. La dimostrazione effettuata a Bernaha sfruttato sia l’una sia l’altra soluzione, combinan-do gli stampati prodotti con lastre già impressionate econ le lastre sviluppate sui cilindri della rotativa conuna serie di controlli automatici in grado di corregge-re in tempo reale, e con poche decine di copie di scar-to, sia i valori d’inchiostrazione che difetti più

Il 2004 sarà un anno di importanti appuntamenti fieristici. A maggio Drupa (Düsseldorf), ingiugno Nexpo (Washington, D.C.) ed in ottobre Ifra Expo (Amsterdam) offrirannopalcoscenici di enorme prestigio per l’industria editoriale e delle arti grafiche. Negli ultimimesi numerose aziende hanno organizzato presentazioni in anteprima mondiale dei prodottiche occuperanno la scena a Drupa e nelle altre fiere internazionali. Nuove rotative offset perla stampa dei giornali con tecnologia Computer to Press, soluzioni per la preparazione dellelastre e per la gestione dei flussi di lavoro sono pronte ad esordire presso editori estampatori di quotidiani in tutto il mondo.

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Computer to press ed altre novità per l’industria dei giornali

macroscopici, come il fuori registro. Laconcentrazione dei sistemi digitali per ilcontrollo di qualità all’interno di una ro-tativa destinata ad essere il luogo d’im-pressione delle lastre e di creazione fi-nale del prodotto dovrebbe consentire,nella pratica quotidiana, una catena diverifiche e correzioni in tempo realemolto efficiente ed in grado di contribu-ire a ridurre i costi, soprattutto per quantoriguarda gli scarti d’avviamento. Siste-mi automatizzati, infatti, agiscono sututte le variabili del processo d’impres-sione, dal controllo sul registro alla den-sità dei pigmenti fino al controllo delregistro di taglio finale. Naturalmente la configurazionefinale della macchina ed il grado d’automazione nellagestione e nei controlli di qualità dipendono dalle sceltedi editori e stampatori, che possono aggiungere suc-cessivamente i vari moduli man mano che se ne ri-chiedano le prestazioni. Sempre grazie all’automa-zione integrale delle unità di stampa l’Evolution dellaWifag consente, già oggi, la variazione automatica dellafoliazione del prodotto, ma molto di più sarà possibileottenere nel momento in cui saranno disponibili le la-stre riscrivibili. In quel momento, la rotativa offset saràin tutto e per tutto simile ad una macchina per la stam-pa digitale, con la possibilità di variare le edizioni e lefoliazioni dei prodotti direttamente on line, senza fer-mare la produzione.

La prima line Evolution al mondo sarà installata alNeue Zürcher Zeitung di Zurigo, con dieci torri di stam-pa satellite a 10 cilindri, dieci autopaster e quattro pie-ghe. Dotata di sistemi automatici per i controlli di re-gistro di stampa e di taglio, sarà dotata di un impiantopilota per il controllo automatico del bilanciamentoinchiostro/acqua e per la stampa con tecnologia Com-puter to Press.

Le nuove unità per la stampa Wifag non sarannomaterialmente presenti alla Drupa. Il taglio fieristicoindirizzato all’industria delle arti grafiche nel suo com-plesso e la partecipazione all’evento di gruppi di visi-tatori fra loro molto eterogenei hanno suggerito allasocietà svizzera di organizzare a Berna un evento adhoc dedicato agli specialisti dell’industria dei quoti-diani riservandosi uno stand di taglio più convivialeper la rassegna di Düsseldorf.

Computer to Plate e flussi di lavoro

Europa e Stati Uniti: due mercati diversi perl’industria dei quotidiani, il primo caratterizzato datestate di grande diffusione con elevata concorrenza eun impegno costante da parte degli editori ad intro-durre un’automazione spinta. Il mercato del NordAmerica, per contro, è dominato da testate di dimen-sioni decisamente più modeste, in massima parte a dif-fusione locale, dove l’automazione non è, al momen-to, vista come un valore aggiunto di primaria impor-tanza. Questo spiega come mai il CtP, che ha avuto unsuccesso capillare in Europa ed in Italia, non ha finora“sfondato” tra editori e stampatori americani, tant’èche per l’incisione diretta della lastra di stampa gli USAsono ancora terra di conquista per tutti i fornitori. Fi-guriamoci per Agfa che ha in portafoglio, fra le altresoluzioni, la linea Polaris che, con oltre 800 unità in-stallate a livello mondiale, è il Ctp più utilizzato almondo. Non meraviglia più di tanto, quindi, la deci-sione, pure presa fra non poche discussioni, di nonpartecipare, per quest’anno ed in via del tutto eccezio-nale, ad Ifra Expo, la più importante rassegna al mon-do per l’industria dei giornali che si svolgerà nel mesed’ottobre ad Amsterdam. Agfa ha infatti deciso di con-centrare i suoi sforzi sul mercato USA, partecipando aNexpo di giugno a Washington, e “coprendo”, solo perquest’anno, l’Europa con le due settimane della Drupa,rassegna dove, tradizionalmente, i clienti americani deigiornali non intervengono nella misura che si vorreb-be. “Il nostro impegno per l’industria dei giornali re-sta immutato” e centrale nelle strategie di crescita Agfa,come ha più volte ribadito il direttore mondiale per ilnewspaper business Kurt Smits nel corso della confe-renza stampa internazionale organizzata nel quartier

Ursula Wirz, Presidente di Wifag, inaugura lapresentazione della nuova Evolution

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generale di Mortsel, in Belgio, proprio in vista dellarassegna di Düsseldorf, dove Agfa sarà presente ingrande stile con tutta la rassegna delle soluzioni siaper la stampa commerciale sia per i giornali quotidia-ni. Con riferimento a questo settore, le previsioni Agfapuntano su una crescita delle aziende di stampa chepuntano a diversificare le attività alternando quotidia-ni e prodotti commerciali. A Drupa saranno presentatinuovi sistemi CtP a laser viola della famigliaAdvantage, CL e CLS, particolarmente indirizzati acentri stampa di piccole e medie dimensioni. Il siste-ma CL è in grado di produrre fino a 160 lastre ora,mentre il CLS arriva a 220. Entrambe le unità impie-gano un’opzione di caricamento lastre a cassette mul-tiple studiata appunto per garantire maggiore produt-tività. I nuovi sistemi sono compatibili con la lastra abase d’argento LAP-V e anche con la nuova genera-zione di lastre ai fotopolimeri.

Centrale nella strategia Agfa per i giornali, comeha ricordato Kurt Smits nel corso della conferenzastampa, la società “non è il fornitore di una singolatecnologia, ma offre ai clienti un’ampia varietà di scel-ta”. Nell’industria dei giornali la forte domanda per

impianti CtP con laser a luce verde coesistecon un crescente interesse per diodi laser aluce viola, né va trascurata la domanda perla tecnologia termica. Nel 2002 Agfa avevaun installato mondiale nei giornali costituitodal 64% di Ctp a laser verde contro un 36%violet; ma è questo secondo settore quello apiù rapido tasso di crescita, visto che nel 2003la percentuale d’installato verde/violet è ar-rivata al 50% ciascuno, e per l’anno in corsosi prevede che nell’ambito delle nuove in-stallazioni Agfa il violet salirà al 75%. Il pre-dominio dei laser a luce visibile nel mercato2003 dei Ctp per quotidiani (78% contro il17% della tecnologia termica e il 5% degliimpianti UV, dati Ifra dello scorso mese diottobre) ha spinto Agfa a diversificare la pro-pria offerta ed a presentare ad Ifra Expo del2003 la nuova famiglia Advantage, CtP entrylevel a luce violet, che si arricchirà ulterior-mente a partire dalla fiera di Düsseldorf.

Presso lo stand Kodak PolychromeGraphics a Drupa sarà installato un NewsetterSystem completo di software News Monitor,che esporrà le nuove lastre ThermalNewsGold. Il sistema, progettato per aziende di di-

mensioni medio-grandi, è già utilizzato, solo in Euro-pa, da oltre 125 stampatori di giornali. La configura-zione che sarà presentata in Drupa comprende: ilNewsetter TH180 Platesetter, platesetter termico a lettopiano con produttività di 180 lastre/ora in formatoBerliner a 1270 dpi, le sviluppatrici Mercury News,per gli speciali chimici ad acqua adatti al trattamentosia delle lastre termiche sia di quelle tradizionali, ilsistema di caricamento avanzato newsetter AutoloaderE che fornisce al sistema le lastre pronte per l’esposi-zione, il sistema di punzonatura e piegatura completa-mente automatico Optical Vision Punchbender VCP2002, il multiple stacking station per lo smistamento el’impilatura delle lastre punzonate e piegate, ed il si-stema di trasporto automatico per il collegamento del-le unità del sistema.

A Drupa sarà anche in funzione il software deno-minato News Monitor Remote Diagnostic System, peril controllo integrale della linea Newsetter, in grado dicollegare via modem il sistema con i centri di assi-stenza Kodak Polychrome Graphics, che possono cosìfornire immediato supporto in caso di necessità. Il CtPtermico di KPG impiega la nuova versione delle lastre

La dimostrazione della nuova Wifag Evolution contecnologia Computer to Press

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ThermalNews Gold, svilup-pate specificamente per igiornali, in grado quindi difornire risultati di stampa co-stanti nell’ambito di lunghetirature. Rispetto alla prece-dente versione, leThermalNews Gold hannotempi d’esposizione e di trat-tamento più rapidi, che au-mentano la produttività so-prattutto con i platesetterCreo Trendsetter News, sviluppati soprattutto per glistampatori di giornali medio-piccoli.

Nel corso delle conferenze stampa pre Drupa, Creonon ha mancato di sottolineare come la tecnologiatermica per il CtP sia ormai ben più che una meracuriosità. E la crescita di quest’opportunità perl’incisione diretta delle lastre di stampa è stata notevole:dall’1% nell’anno Duemila al 15% nello scorso 2003con una previsione del 25% per l’anno 2007. I CtPCreo installati finora nei soli quotidiani oltrepassanole 270 unità.

A Drupa è previsto il lancio del nuovo workflowCreo per giornali Synapse NewsManager che svilup-pa, integrandola nella famiglia Creo, la versione piùavanzata di Intellinet, la soluzione leader di mercatoin Italia acquisita dalla società canadese lo scorso mesed’Ottobre proprio nelle giornate d’Ifra Expo a Lipsia.Il nuovo sistema integra tutte le funzioni necessarie aigiornali quotidiani, dal piano di produzione alla pro-duzione finale della lastra lungo un unico flusso di la-voro che l’operatore può seguire in tempo reale graziead avanzate funzioni di tracking. Il workflow è statosviluppato per supportare la trasmissione delle edizio-ni verso un network di stampa al quale sono collegatipiù stabilimenti, e consente la condivisione delle in-formazioni relative alle diverse fasi della produzionefra più soggetti collegati on line. Le funzioni d’auto-mazione integrale consentono, fra l’altro, la gestionedi contenuti multizonali ed il trasferimento integraledei dati d’inchiostrazione dal sistema ai preset instal-lati sulle rotative grazie alla generazione di dati CIP3.

Agfa, che con Creo si contende il mercato mondia-le dei flussi di lavoro per quotidiani, presenterà a DrupaArkitex Courier, il nuovo arrivato nella “famiglia” diworkflow Arkitex. E’ un sistema di trasmissione com-pleta che si avvale dell’application server J2EE e con-sente un controllo totale sia delle fasi di pianificazio-

ne del prodotto che della trasmissione a network dicentri stampa. Il nuovo software è dotato di funzionidi tracking che consentono di seguire il flusso di lavo-ro in tempo reale da postazioni remote. Il prodotto ètotalmente file-independent e, dallo scorso 2003, annodel lancio ufficiale della prima versione, il workflowha già registrato oltre 100 installazioni (che includonooltre 300 componenti di sistema) in 22 Paesi.

Lastre senza chimici

Non è un mistero che tutti i grandi produttori mon-diali di lastre, Agfa, Kodak Polychrome Graphics eFuji, abbiano allo studio prodotti di nuova generazio-ne in grado di fare a meno dei chimici. Per il momentoa Drupa sarà possibile vedere la nuova lastra Azura,una digitale termica che non fa uso di prodotti chimi-ci. I test beta sono stati avviati ufficialmente a metàdel mese di febbraio in vista della sua prossima com-mercializzazione. Azura è una lastra in alluminio ba-sata sulla tecnologia delle lastre Thermolite Plus diAgfa che impiega un procedimento non-ablativo ingrado di offrire una latitudine d’esposizione e di stam-pa molto ampia e tirature fino a 100.000 stampe. Nel-le lastre termiche tradizionali, durante l’esposizione,si forma un’immagine latente che deve poi essere trat-tata chimicamente per generare un’immagine finale.Azura richiede invece una fase di pulitura o digommatura solo nelle zone che non contengono im-magini. Il nuovo supporto per la stampa offre puntidal 2% al 98% su lastra.

Quello delle lastre senza l’impiego dei chimici perlo sviluppo è, assieme agli studi ed alle ricerche indirezione di supporti per la stampa riscrivibili, uno deisettori che più promettono sviluppi nel corso dei pros-simi anni, e che più da vicino andranno seguiti per leimportanti implicazioni che si porteranno al seguito.

Il management Agfa ha ribadito la centralità dell’industria dei quotidianinelle proprie strategie di sviluppo e crescita

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I nuovi CtP al centro stampadel Gruppo Athesis: lemetodologie per gliinvestimenti

Una media di 230.000 co-pie di tiratura a notte, unfabbisogno che nei picchi pro-duttivi giornalieri arriva a oltre-passare le 1.300 lastre, settequotidiani, un settimanale e variinserti periodici collegati: que-sta in sintesi è la “carta d’iden-tità” del centro stampa delGruppo Athesis a San MartinoBuon Albergo, alle porte di Ve-rona. Dallo stabilimento esco-no, ogni notte, le copie delle

testate quotidiane di proprietà del gruppo, L’Arena, IlGiornale di Vicenza, BresciaOggi, In Città, la free pressper Verona e Brescia, oltre alle copie delle lavorazioniin conto terzi, il Sole 24 Ore e Süd Tirol 24H, in lin-gua tedesca.

A queste vanno ad aggiungersi il settimanale spor-tivo ControCampo e gli inserti tematici, supplementispeciali ed altre iniziative stampata su carta per gior-nali. Un volume di produzione al quale provvedonodue linee Mediaman della MAN, ciascuna con folia-zione massima di 48 pagine delle quali 20 a colori. Lostabilimento è stato fra i primi in Italia ad introdurreuna linea di inserimento ad alta automazione di MüllerMartini, con una velocità di 80.000 copie ora.

A partire dallo scorso mese di ottobre è andata aregime l’ultima, in ordine di tempo, installazione perl’automazione produttiva: tre linee di Computer toPlate per l’incisione diretta delle lastre per la stampa.Una decisione intorno alla quale si è cominciato a la-vorare un paio di anni fa caratterizzata da un approc-

cio estremamente interessante, che TecnoMedia hachiesto di raccontate a Silvio Da Giau, direttore tecni-co del gruppo Athesis e Paolo Ciapetti, che ha curatola realizzazione del progetto.

Esigenze e priorità: una griglia strategica perscegliere bene

“Per selezionare l’impianto CtP abbiamo utilizza-to, grazie all’impegno di tutti i collaboratori, una me-todologia per noi nuova” spiega Da Giau a TecnoMe-dia “che partendo dalle esigenze strategiche del grup-po, ha fornito la linea guida di valutazione degli im-pianti”. L’elenco, in estrema sintesi, prevedeva unavalutazione puntuale relativamente al più alto gradodi automazione possibile, affidabilità elevata, elevataproduttività, sicurezza nella gestione dell’impianto persoddisfare le più rigorose norme in materia, costi dimanutenzione i più bassi possibili.

Da ultimo, valutazioni legate al prezzo di acqui-sto. E la “qualità” delle lastre prodotte, chiediamo aDa Giau. “Su questo vorrei non sorgessero dubbi: ab-biamo ritenuto che il livello qualitativo delle lastregarantito da tutti e cinque i fornitori selezionati fossesenz’altro adeguato al prodotto ed ai materiali (carta einchiostri) adottati nel nostro settore, nonché in gradodi sostenere anche prodotti con esigenze qualitativesuperiori”.

Pur rispettando le considerazioni tecniche e scien-tifiche proposte dai fornitori e i pro e contro delle di-verse tecnologie disponibili, violet, termico,polimerico, alogenuro di argento, e via di seguito, ilrisultato finale, dal punto di vista del gruppo Athesis,

Il centro stampa del Gruppo Athesis di San Martino Buon Albergo introduce tre linee CtP perl’incisione diretta delle lastre. Per decidere gli investimenti si è seguita una metodologiamolto rigorosa che ha analizzato l’offerta sulla base di precise priorità strategiche stabilitedall’editore. Silvio Da Giau, direttore tecnico del gruppo, racconta a TecnoMedia i criteriutilizzati per definire gli investimenti. Massima priorità all’automazione industriale, allasemplicità di funzionamento, ai bassi costi di gestione nel quadro di accordi innovativi con ifornitori.

Silvio Da Giau,direttore tecnico delGruppo Athesis

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I nuovi CtP al centro stampa del Gruppo Athesis: le metodologie per gli investimenti

era che in ogni caso si ottenevano lastre di qualitàampiamente superiore alla necessità della stampa peri quotidiani

E lo stesso vale per le considerazioni sul prezzofinale di acquisto: c’erano ovviamente differenze manon tali da giustificare una scelta al posto di un’altrabasandosi solo su questa variabile, pure non trascura-bile. Altre sono state le priorità seguite: gli elementi dicriticità sono stati incrociati con le caratteristiche tec-niche di ciascuna soluzione, secondo una matrice cheha fornito un punteggio complessivo per ogni lineaCtP esaminata. Dopo un primo giro di ricognizionesono state scartate subito le soluzioni con il punteggiopiù basso, valutazioni che naturalmente valgono infunzione delle priorità stabilite dall’Athesis. Quindi cisi è concentrati sulle linee CtP più confacenti alle spe-cifiche richieste, approfondendo l’analisi dei dettaglioperativi e dei contenuti più strettamente tecnologici.

Alogenuri di argento

La scelta finale è stata per tre linee Polaris XTV diAgfa Gevaert, installate da GMDE, con lastre adalogenuri di argento. “In termini di lastra, non è la so-luzione più recente offerta dal mercato” precisaCiapetti, “ma i rischi, teorici ma sempre possibili, le-gati all’eventualità che il fornitore unico della lastradecida, basandosi su considerazioni di carattere gene-rale, di andare verso altre tecnologie, sono stati risolticon un accordo molto innovativo, e preciso, con Agfa”.

Nel caso in cui si do-vesse verificare unprogressivo abbando-no delle lastre adalogenuri di argentoAgfa si è impegnatanella sostituzione del-le teste laser e dellesviluppatrici delle trelinee Polaris acquista-te da Athesis. Un’assi-curazione che ha con-vinto definitivamente iresponsabili del grup-po veronese anche arinunciare, caso piùunico che raro nellepolitiche aziendali, alprincipio del doppio

fornitore per tutti i materiali di consumo impiegati.I Polaris acquistati sono stati configurati con un

sistema di caricamento lastre a carrello – “trolley”.L’unità è in grado di lavorare con due diversi formatilastra, uno normale ed uno panoramico, ma la lineaCtP carica un solo formato alla volta. La scelta di op-tare per questa soluzione anziché per un modello acassetti in grado di gestire contemporaneamente piùformati è stata, ancora una volta, diretta conseguenzadelle priorità definite dallo staff tecnico di Athesis. Ilcentro stampa utilizza solo due formati lastra e non ènecessario il passaggio in linea fra l’uno e l’altro du-rante il ciclo di incisione diretta; inoltre il sistematrolley, con un sistema meccanico di aggancio ecaricamento semplificato rispetto ai cassetti, offre, nellevalutazioni dell’azienda veronese, meno rischi diinceppamenti meccanici e richiede minori interventidi manutenzione.

Il supporto lastre adottato, ad alogenuri di argento,è stato scelto, alla fine di una lunga analisi perché,nonostante le considerazioni di segno negativo legateall’impiego di chimici che comportano un ciclo dismaltimento dei rifiuti industriali più complesso, ecostoso, rispetto ad altre soluzioni disponibili sul mer-cato, garantiva comunque un’ottima qualità del puntodi stampa ed altri vantaggi nell’utilizzo industriale. Lasviluppatrice utilizzata, infatti, è dotata di un sistemadi autodiagnostica giudicato ottimo dall’azienda ve-ronese, ed in linea, ancora una volta, con una dellespecifiche strategiche richieste, riduzione al minimo

Le nuove linee CtP installate al centrostampa di San Martino Buon Albergo

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dei tempi, e dei costi, per gli interventi di manutenzio-ne. Il progetto CtP di Verona è stato dimensionato perun volume produttivo di circa 1.400 lastre/ora, supe-riore all’attuale fabbisogno ma in grado di sostenereun eventuale aumento di foliazioni o di prodotti dastampare. Il ciclo produttivo si svolge fra le 21.00 e le2.00 del mattino, cinque ore durante le quali nessunovuole avere problemi. La scelta si è quindi indirizzatatre linee di produzione da 150 lastre/ora; ogni unità hauna capacità produttiva nell’arco delle cinque ora di750 lastre senza la necessità di stressare l’impianto;due unità garantiscono 1.500 lastre a notte, il terzoPolaris funge da back-up in caso di rotture.

Integrazione delle linee CtP

L’introduzione di tre linee CtP ha richiesto ancheil completamento delle linee di piegatura e punzona-tura. All’unità Nela VPB già in funzione sono state

collegate due linee della 2B, installate da GMDE. L’im-pianto offre il trattamento automatico del doppio for-mato lastra impiegato nello stabilimento e, soprattut-to, funziona in totale automatismo, rispondendo anco-ra una volta alle priorità strategiche definite nel pro-getto: semplicità, affidabilità, massimo grado di auto-mazione possibile. L’impianto offre, fra l’altro,l’indirizzamento automatico delle lastre ai basket diraccolta.

Sempre con l’obiettivo della massima automazio-ne possibile GMDE ha sviluppato un software colle-gato ad Intellinet che importa i dati dal sistema edito-riale ed imposta in automatico il piano di produzionedelle testate teletrasmesse al centro stampa di SanMartino Buon Albergo. “Il nuovo impianto” che haavuto, come si vede, un percorso molto rigoroso perquanto riguarda la scelta delle singole componenti, “èandato a regime in tempi molto rapidi” concludeCiapetti, e si è perfettamente inserito in una più ampiariorganizzazione aziendale.

Grafitalia e Converflex Europe 2005 si svolgerannonel nuovo centro espositivo di Fiera Milano

Sarà il nuovo centro espositivo di Fiera Milano ad ospitare, da martedì 11 a sabato 15 ottobre 2005, letradizionali rassegne per i macchinari e i materiali per l’industria grafica, cartotecnica ed imballaggioorganizzate dalla società Centrexpo di Milano.

Grafitalia e Converflex Europe 2005, in via del tutto eccezionale ed esclusivamente per l’edizione delprossimo anno, sono state posticipate al mese di ottobre rispetto al tradizionale collocamento di primaveraproprio per consentire a tutti gli operatori del settore di usufruire del nuovo centro fieristico di Fiera Milano, ilpiù grande cantiere attualmente aperto in Europa, i cui lavori saranno terminati entro il mese di giugno del2005.

Obiettivo delle due manifestazioni fieristiche per l’industria delle arti grafiche e dell’imballaggio è quello diriconfermarsi, anche nella prossima edizione, come la seconda più importante manifestazione dopo la Drupadi Düsseldorf, ed è parso oltremodo opportuno agli organizzatori puntare decisamente sulla nuova sedeespositiva milanese, un quartiere che si annuncia all’avanguardia in Europa per strutture, servizi e logisticaofferta agli operatori. Otto padiglioni (sei su un piano e due su due piani), un totale di venti saloni espositivi,un tunnel di collegamento in quota che consente di arrivare ovunque in un ambiente coperto e climatizzato,dieci sale convegni, la maggiore con una capienza di settecentoquindici posti, tredici reception visitatori,quattordici ristoranti, un eliporto interno: questi i numeri fondamentali del nuovo quartiere fieristico che stasorgendo nell’area bonificata dell’ex raffineria Agip di Rho-Pero, sulla direttrice Milano-Malpensa. Il progettoporterà, nel 2005, alla realizzazione di una struttura con una superficie lorda di 530.000 metri quadratimonoplanari; un centro per la cui realizzazione sono stati investiti 750 milioni di euro totalmente autofinanziati.

Per quanto riguarda i collegamenti con la città di Milano, è aperto il cantiere per il prolungamento dellametropolitana milanese, linea 1, da Molino Dorino fino a Rho-Pero. La rete viaria, di strade e autostrade saràpotenziata in termini di capacità e di accessi. Questo per migliorare sia il collegamento con Milano e il restod’Italia, sia per connettere la struttura alle vie di comunicazione internazionali, che si dirigono verso il norddell’Europa.

Per quanto riguarda invece i collegamenti su rotaia sarà costruita la stazione Fiera sia sulla linea delpassante ferroviario sia sulla linea ferroviaria ad alta capacità tra Torino e Milano.

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Investire ed integrare per l’automazione: il flusso digitale della pubblicità fra Gazzettino, Area Nord e CSV

Investire ed integrare perl’automazione: il flussodigitale della pubblicità fraGazzettino, Area Nord e CSV

Due datesimboliche se-gnano la storiadell’introdu-zione del flus-so di lavoro di-gitale dellapubblicità alGazzettino diVenezia, AreaNord e CentroStampa Ve-neto. “A metàdel 2003”spiega il diret-tore tecnicodel gruppo

Gianfranco Mantellato “Area Nord verifica che la rac-colta dei materiali pubblicitari in formato digitale ol-trepassa il 30% del volume globale” e a fine dicembretutti i clienti vengono informati che dal Primo genna-io di quest’anno la concessionaria accetterà solo ma-teriali in formato digitale. Da allora la pressochètotalità degli oltre 250 annunci pubblicitari che affol-lano le pagine del Gazzettino viaggia in formato digi-tale lungo tutta la catena di lavoro della pubblicità.Una scelta, quella della storica testata che ha compor-tato un attento lavoro di progettazione del flussoorganizzativo ed una precisa, e per certi versiinnovativa, redistribuzione dei ruoli fra i diversi atto-ri.

Area Nord e CSV: a ciascuno il suo ruolo

Al centro di tutta l’attività è stata posta la conces-sionaria Area Nord: da lei dipende il controllo di flus-so degli annunci pubblicitari che arrivano o attraversoInternet, via e-mail, o su altri supporti di memoria qualiCD-Rom. Sempre da Area Nord dipende l’attività divendita e di prenotazione degli spazi pubblicitari, ge-stiti, da un punto di vista tecnico, attraverso il sistemaEnterprise.

Ruolo, e funzione, diversi ha invece il CSV. Al cen-tro stampa è stata demandata l’attività di call center aservizio dei clienti, che chiamano gli addetti – una strut-tura formata da personale con competenze miste fraproduzione e concessionarie– per avere informazionisui formati e sugli altri dettagli dei files digitali da in-viare; e sempre al CSV è stata attribuito il ruolo diservice per le fase relative alla gestione tecnica degliannunci pubblicitari digitali. In altre parole, il centrostampa agisce, all’interno flusso di lavoro, come unvero e proprio centro servizi a disposizione della con-cessionaria o di quanti, clienti esterni, non abbiano adisposizione una propria fotolito per la preparazionedel file da pubblicare.

Così può succedere che Area Nord invii al CSV deimateriali da acquisire o da verificare e, in seguito, dalcentro stampa ritornino nei server della concessiona-ria per essere corredati dal job ticket con le informa-zioni di tipo commerciale e relative al piano di pubbli-cazione, senza le quali l’oggetto digitale non può es-sere agganciato dal flusso di lavoro.

Ricevere e gestire i flussi di lavoro pubblicitario in formato digitale: l’argomento, sempreattuale per il mercato italiano, si è arricchito nelle scorse settimane di un nuovoprotagonista di eccezione, il Gazzettino che, assieme alla concessionaria Area Nord ed alCentro Stampa Veneto (CSV) ha avviato un nuovo flusso di lavoro interattivo sfruttandoalcuni dei più avanzati sistemi disponibili sul mercato ed integrandoli con un applicativo adhoc sviluppato dallo staff tecnico sotto la guida del direttore Gianfranco Mantellato, al qualeTecnoMedia ha chiesto i dettagli di questa nuova installazione.

Gianfranco Mantellato, direttoretecnico del Gazzettino di Venezia

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Il Gazzettino èuno degli utenti sto-rici di Hermes, il si-stema editoriale svi-luppato da Unisys ediventato uno deglistandard internazio-nali di riferimentoper l’industria edito-riale dei quotidiani edei periodici. E’quindi stata unascelta quasi natura-le la decisione di in-trodurre in produ-zione il softwareTinTin, offerto aipropri clienti da Unisys per la gestione on line deimateriali pubblicitari.

HET e … Compagni: l’integrazione dei flussidi lavoro

Quindi Hermes, Enterprise, TinTin e… Compagni,ovvero HETC, il nome dell’interfaccia sviluppata daitecnici del Gazzettino per la integrazione dei tre siste-mi di gestione e produzione della pubblicità on line.“Una scelta” quella dell’integrazione, spiegaMantellato-“che è stata fatta per poter continuare adutilizzare dei singoli applicativi tutti egualmente do-tati di enorme potenzialità”. Ma per proseguire l’im-piego di tre piattaforme distinte, si è dovuti ricorreread una interfaccia costruita in funzione del flusso dilavoro.

Enterprise si incarica quindi di svolgere le funzio-ni relative al lavoro della Concessionaria, TinTin rice-ve i materiali, li controlla e ne coordina il flusso inrete, Hermes si occupa della fase di impaginazionedella pubblicità assieme al resto dei contenuti edito-riali. Gli addetti alla produzione ed al controllo, attra-verso l’interfaccia HETC – il nome è ancora “provvi-sorio” e ad uso interno, ma l’acronimo è simpatico epiace a più di una persona all’interno della strutturatecnica – controlla in tempo reale lo stato di avanza-mento degli oggetti all’interno del sistema, può richia-marli a video e verificare che siano perfettamentestampabili, ovvero conformi alle “norme” tecnicheinterne che regolano la digitalizzazione della pubbli-cità.

Tutto il sistemaè “pilotato” dallacodifica di listino diEnterprise. Ognioggetto – definitonelle variabili fon-damentali del no-me, data e posizio-ne della pubblica-zione ed ingombriin pagina - riceveun codice unico chelo accompagna lun-go tutta la catena didistribuzione; sequesto oggetto su-bisce delle varia-

zioni – come una modifica di font o qualsivoglia altramutazione – il sistema genera un nuovo numero dicodice in modo da evitare confusioni fra il “vecchio”ed il nuovo annuncio pubblicitario. Il sistema integra-to del Gazzettino dispone di una funzione che consen-te all’operatore di richiamare tutta la “genealogia” di-gitale di ogni oggetto, dal capostipite all’ultima ver-sione disponibile. TinTin, il sistema offerto da Unisysper la gestione on line della pubblicità, è configuratoall’interno di tre macchine: un front-end HTTP versoInternet per la ricezione dei files dall’esterno, un servercon il database Oracle ed il file system con tutti i ma-teriali pubblicitari in alta definizione, una terza sta-zione di lavoro con il programma di gestione dei flus-si ed alcuni moduli per la certificazione. Relativamentea quest’ultima, il sistema offre Pit Stop, certificatorespecializzato nel formato PDF, installato sulla primadelle tre stazioni di lavoro, all’ingresso del sistema,ed altre componenti per la certificazione dei files for-mato TIFF e JPG. “Noi”- precisa Mantellato –“abbia-mo deciso di incoraggiare decisamente l’uso del PDF,ma se qualcuno insiste ad inviare gli altri due formati,almeno in questa prima fase di avviamento, e solo incaso di assoluta necessità, non ci siamo sentiti di rifiu-tarli”. Pit Stop entra in funzione in tempo reale ogniqualvolta arriva all’ingresso del sistema un file PDF.Il software ha caricato al proprio interno tutte le speci-fiche tecniche alle quali l’oggetto deve corrispondere.Al termine del controllo viene rilasciato un log perogni oggetto digitale e l’operatore è avvisato sia nelcaso in cui tutto sia corretto sia quando occorre inter-venire. In questo secondo caso, se i problemi riguar-

Una schermata di TinTin, il software per lagestione on line della pubblicità offerto da Unisys

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Investire ed integrare per l’automazione: il flusso digitale della pubblicità fra Gazzettino, Area Nord e CSV

dano la discre-panza su dimen-sioni ed ingom-bri le modifichevengono effet-tuate immediata-mente. Se i pro-blemi sono rela-tivi ai contenuti,si contatta ilcliente e lo infor-ma di quanto ènecessario fareper aggiustarel’oggetto digita-le.

A fare i con-trolli incrociatifra il sistema dip reno taz ioneEnterprise, che sa che cosa si deve pubblicare, ed ilsistema di ricezione e controllo on line TinTin, che sa,perché lo gestisce direttamente, che cosa è arrivato,provvede HETC, l’interfaccia sviluppata dai tecnici delquotidiano veneto. Dopo aver provveduto al controllo“matching”il sistema avvia il file in produzione fina-le, trasferendolo a Hermes per l’impaginazione. Ilsoftware gestisce sia tutte le edizioni del Gazzettinoche la testata free press In Città per Trieste. HETCsegnala, con un sistema di codice colore, lo stato diavanzamento dei lavori. “Rosso” significa che il ma-teriale previsto da Enterprise non è arrivato a TinTin,“Giallo” vuol dire che l’oggetto è pronto per l’invio e“Verde” che è stato spedito.

TinTin offre anche un servizio di archivio dei files.“Per il momento” – spiega Mantellato –“conserviamosenza limiti di tempo tutto il pubblicato”. Quando saràstata acquisita l’esperienza in materia di archivio sarà,forse, possibile decidere un tempo limite al di là delquale si saprà che il file pubblicato non sarà mai piùrichiesto dal cliente.

Uno sguardo al futuro: le nuove frontiere del-l’automazione

L’integrazione fra Enterprise, TinTin e Hermes, unodegli aspetti centrali del sistema di pubblicità digitaledel Gazzettino, è stato finora sviluppato per la gestio-

ne di tutto il flus-so produttivodalla prenotazio-ne alla impa-ginazione, ma itecnici stannoprovvedendo adimplementareanche un feedback automaticoper la spunta delprenotato. Nonappena disponi-bile, il flusso dilavoro sarà ingrado di restitui-re, sempre grazieal principio dicodifica unicade l l ’ ogge t t o ,

l’informazione alla concessionaria su ciò che effetti-vamente è stato pubblicato, automatizzando anche tuttele fasi finali per la fatturazione al cliente.

Ma i piani globali per il futuro sono molto piùambiziosi. Grazie ad un altro modulo del sistema edi-toriale Hermes di Unisys, il Supervisor, si punta a svi-luppare l’integrazione del flusso di lavoro pubblicita-rio con tutta l’attività di impaginazione del giornale.“Autoimpaginazione”, per usare un neologismo chepotrebbe avere molto successo nell’industria dei gior-nali dei prossimi anni, è la nuova frontiera dell’auto-mazione industriale, dove ogni oggetto, non solo quellipubblicitari, viene assoggettato ad un sistema di codi-fica unico che, agganciata al timone, lancia in auto-matico il processo finale di impaginazione della testa-ta. Supervisor agirà come un centro di pianificazionegenerale dove si progetta il quotidiano, dagli ingom-bri pubblicitari a tutta la parte redazionale.

Infine, è in fase di sviluppo una utilità per lacertificazione in tempo reale dell’attività di servicedella pubblicità svolta dal Centro Stampa Veneto. Unulteriore automatismo per calcolare quanto il CSV do-vrà fatturare ai clienti per le attività relativa alla ge-stione della pubblicità digitale. Anche in questo caso,l’automazione industriale si integra a tutti gli effetticon modelli di business in fase di rapida evoluzioneper affrontare le sfide degli scenari economici edito-riali dei prossimi anni.

L'interfaccia per l'integrazione dei flussi dilavoro sviluppata dai tecnici del Gazzettino

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Il colore dall’idea alla rotativa:l’esperienza di Media Progetti

Il colore, si sa, è il nuovo motore dell’industria ita-liana dei quotidiani: Grandi, medi e piccoli giornali sistanno attrezzando, con ingenti investimenti, per poten-ziare le capacità di stampa in quadricromia, con l’obiet-tivo di intercettare una domanda pubblicitaria che tut-ti sperano possa tornare in breve ad essere più robustadell’attuale, ma che certamente sarà sempre più affa-mata di colore - colore di qualità, naturalmente.

Il tema del colore, però, è un tema per sua natura“trasversale”, che abbraccia cioè tutto il ciclo di pro-duzione del quotidiano e va anche oltre i suoi confini,sino ad abbracciare le fotolito, le agenzie, gli inserzio-nisti, le concessionarie di pubblicità, e richiede quin-di, oltre ad investimenti in tecnologie, una particolareattenzione agli aspetti organizzativi, procedurali e ad-dirittura culturali legati al colore, alla sua percezioneda parte dell’occhio umano, al suo trattamento digita-le, al suo trasferimento dal bozzetto del creativo sinoalla pagina che arriva nelle mani del lettore.

Un tema trasversale richiede, va da sé, un approc-cio trasversale e multi-disciplinare: occorre in altreparole saper individuare le connessioni, le implicazio-ni produttive, le cause e gli effetti che un determinatotipo di azione provoca, a cascata, in tutto il ciclo pro-duttivo del giornale, nei suoi tempi, nei suoi esiti qua-litativi finali, nei suoi rapporti con la “galassia” checompone l’industria editoriale - l’editore, lo stampa-tore, l’inserzionista, l’agenzia pubblicitaria, la fotolito,la concessionaria.

Il “caso” Media Progetti

Il colore costituisce da sempre un banco di sfida

decisivo per il gruppo editoriale Amodei, che negliultimi anni ha seguito una parabola di sviluppo in unaduplice direzione: sul versante editoriale, con testatecome Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport e con iperiodici della Conti Editore (Autosprint, Guerin Spor-tivo, Auto, Moto sprint), che ne hanno determinato unaposizione di preminenza nel mercato dell’informazio-ne sportiva italiana; sul versante produttivo, con la cre-azione di un network per la stampa dei quotidiani chepuò contare sui tre poli di Roma (STEC), Bologna(Mediastampa) e Monza-Milano (Monzastampa); daultimo, ma non meno importanti, le due società di ser-vizio del gruppo: la concessionaria di pubblicità SportNetwork, che gestisce la raccolta pubblicitaria per tut-te le pubblicazioni del gruppo, e la società diInformation Technology Media Progetti, che coordi-na le attività di innovazione tecnologica ed organizza-zione produttiva di tutto il gruppo.

Media Progetti nasce nel 2001, con l’obiettivo dimettere a frutto - a beneficio delle società del gruppoAmodei ma anche di clienti esterni - il know howmaturato dalle direzioni tecniche del Corriere delloSport e della STEC nella progettazione, installazionee ottimizzazione dei sistemi di produzione editoriale:sistemi editoriali, gestione del materiale pubblicitario,trasmissione dati, reportistica di produzione, sistemiamministrativi e, naturalmente, controllo del colore.

Il progetto “Qualità nella stampa” - che con la pub-blicazione del manuale ha raggiunto il suo primo, si-gnificativo traguardo - nasce appunto dalla volontà delmanagement di mettere a punto una procedura il piùpossibile unificata nella gestione delle immagini e delleinserzioni a colori, con l’obiettivo di contenere i costi,

La società di Information Technology del gruppo Amodei ha realizzato unmanuale - Qualità nella stampa - nel quale ha riversato tutto il proprioknow-how sul trattamento e la stampa del colore nei quotidiani, maturatoanalizzando l’ormai vasta letteratura disponibile in Italia ed all’estero allaluce della pratica quotidiana di produzione delle società del gruppo.TecnoMedia ha incontrato il direttore generale di Media Progetti AntonioRoberto ed il responsabile di progetto Guido Ottaviani.

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Il colore dall’idea alla rotativa: l’esperienza di Media Progetti

raggiungere un livel-lo qualitativo di ri-produzione del colo-re elevato e ripetibi-le, limitare le contestazioni degli inserzionisti.

Sotto questo aspetto, è stato certamente premiantepoter attingere all’esperienza delle diverse realtà ope-rative del gruppo: la Conti Editore, per esempio, conla sua “scuderia” di periodici e con la grande attenzio-ne per la qualità delle immagini pubblicate, che devo-no riprodurre le esatte sfumature di un rosso Ferraripiuttosto che del prato dell’Olimpico, è stata un bancodi prova decisivo per la messa a punto di parametriqualitativi di livello elevato; così come è stato fonda-mentale poter lavorare in sinergia con la concessiona-ria di pubblicità del gruppo Sport Network, per mette-re a punto e veicolare le specifiche tecniche per i filedi pubblicità digitale che vengono trasmessi ai giorna-li del gruppo per la pubblicazione.

Dalla teoria alla pratica

Da almeno dieci anni il tema del controllo qualitàdel colore, e più specificamente della pubblicità a co-lori, è all’ordine del giorno nell’industria dei quoti-diani. Al 1994 risalgono infatti i primi “corsi immagi-ne” organizzati da ASIG e dalla scuola grafica SanZeno nell’ambito del progetto Tecna. Ed è del 1995,sempre ad iniziativa dell’Associazione Stampatori, lacostituzione del gruppo di lavoro sulla pubblicità online, nel corso dei cui lavori si discuteva se per la tra-smissione digitale della pubblicità fosse preferibile ilformato Tiff oppure l’Eps, oppure ancora un formatoancora giovane ma assai promettente, il pdf...

A distanza di un decennio, le promesse di allora sisono trasformate in realtà: i limiti tecnici di allora - unformato standard realmente affidabile, una bandatrasmissiva ampia ed a costi ragionevoli - sono stati ingran parte superati, così come le resistenze culturali dichi riteneva preferibile ricevere la pubblicità su pelli-cola piuttosto che su file. Ed i tecnici del gruppoAmodei, che a tutte le iniziative sopra ricordate, cosìcome a tutte le altre che si sono susseguite nel corsodegli anni, hanno sempre partecipato con convinzio-ne, hanno avvertito il bisogno di raccogliere in unmanuale operativo tutte le conoscenze maturate nellateoria dei corsi e della ricerca sulle fonti scientifiche,ma anche nella pratica quotidiana della tipografia.

Il punto di partenza della pubblicazione è sempli-

ce: oggi la tecnologiac’è, a costi abbordabili:quello che occorre met-tere a punto è la capaci-

tà di usare la tecnologia, di organizzare il processo, dimettere in comunicazione gli attori che vi sono coin-volti: la capacità, in altre parole, di creare una culturadel colore. E’ proprio questo l’obiettivo del volumerealizzato da Media Progetti, che non a caso si aprecon un capitolo dedicato alla teoria, con cenni di teo-ria del colore, la descrizione dei modelli di colore piùutilizzati, e cenni sulla storia della stampa e sui meto-di di stampa più utilizzati.

L’intento del manuale è duplice, informativo edoperativo al tempo stesso, così come due sono i profilidei destinatari-tipo: chi lavora all’interno del gruppo,che utilizza il manuale per adottare le procedure ope-rative più adeguate alla propria mansione, e le realtàesterne che interagiscono con il processo di produzio-ne del quotidiano - agenzie, fotolito, inserzionisti - chepossono farsi un’idea di come viene prodotto un quo-tidiano, quali sono i limiti della stampa del colore sul-le rotative per giornali, come deve e come non deveessere prodotta una pagina di pubblicità a colori diqualità.

Ai primi, gli operatori di pre-stampa e di stampadel gruppo, si rivolgono le sezioni sulla risoluzionedei problemi di stampa, dai problemi visivi ai proble-mi fisici ai problemi operativi, e sul controllo di quali-tà, con le procedure di misurazione sulla pellicola, sullalastra e sulla copia stampata, i moduli digitali di test,la definizione di procedure periodiche di controllo attea garantire la ripetibilità dei risultati di stampa. È im-portante sottolineare che le procedure operative ripor-tate nel volume non sono una mera elencazione teori-ca, ma il frutto dell’esperienza concreta compiuta neitre centri stampa del gruppo, dove grazie all’uso siste-matico di strumenti di misurazione come ildensitometro, è stato possibile realizzare concreti pro-gressi nella qualità e nella ripetibilità dei risultati stam-pati.

La “cultura” del colore: un nuovo rapporto coni fornitori

L’obiettivo più ambizioso del manuale, tuttavia, èquello di contribuire alla creazione di una “cultura delcolore” che esca dal ristretto ambito della produzionedel quotidiano per abbracciare tutti gli operatori “ester-

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ni” - tecnici delle fotolito e delle agenzie di pubblicità,personale tecnico e commerciale delle concessionarie- che interagiscono nel ciclo di produzione della pub-blicità a colori.

A questi operatori si rivolgono prioritariamente leparti del manuale che spiegano le caratteristiche di basedella stampa del quotidiano, le sue peculiarità ed i suoilimiti, e soprattutto il capitolo riguardante le specifi-che per la realizzazione del materiale in formato digi-tale. Purtroppo infatti è ancora vero che chi progetta eproduce l’annuncio digitale poco o nulla sa della tec-nologia utilizzata nella produzione dei quotidiani, dellecaratteristiche della carta, degli inchiostri, della stam-pa offset senza forno. I creativi delle agenzie, ed a ca-scata gli operatori delle fotolito, forniscono materialiprogettati per la pubblicazione su rivista o su web, maspesso poco adatti al quotidiano. Materiali che tra l’al-tro sono estremamente “rigidi” e non adattabili: si tendeinfatti a fornire file CMYK con profili di separazioneche non rispettano la capacità di “carico” di inchiostrodelle rotative per giornali. A quel punto, c’è ben pocoda fare: tutt’al più, il rotativista può cercare di “svuo-tare” di un qualche punto percentuale per compensarel’ingrossamento del punto ed evitare il sovraccaricodi pigmento sul caucciù. I risultati di questo trend sononoti: contestazioni, ripubblicazioni, grandi quantità dicopie di scarto: in breve, grandi perdite di tempo e didenaro.

La sfida è dunque quella di far capire a chi forni-sce materiale pubblicitario a colori ai quotidiani checi sono annunci che vengono pubblicati sui periodicima che sui giornali non hanno la stessa qualità visiva;o che magari il modo migliore per riprodurre un an-nuncio sui quotidiani così come è stato pensato dalcreativo non è quello di fornire un file già separato enon modificabile ma, all’opposto, di fornire un file nonseparato, in RGB, che possa essere adattato ai profilicolore dei singoli stabilimenti di stampa; e ancora, chei file pubblicitari destinati alla pubblicazione sui quo-tidiani devono essere realizzati con procedure standar-dizzate. Sul sito www.mediaprogetti.it sono elencatele specifiche tecniche che deve avere il materiale pub-blicitario digitale da inviare alla concessionaria SportNetwork per la pubblicazione sulle testate del gruppo:numero di versione del pdf, risoluzione delle immagi-ni, inclusione dei caratteri, valori di ingrossamento delpunto, curva della quadricromia, lineatura del retino,etc. Sul sito è inoltre disponibile il file per il settaggiodel distiller di Acrobat.

I prossimi passi?

Vale la pena di sottolineare ancora che fornire spe-cifiche chiare ed univoche ai fornitori esterni è possi-bile solo se in precedenza è stato linearizzato il ciclodi produzione interno, con l’adozione di procedurestandard e di opportuni controlli e misurazioni nellearee critiche del processo: la preparazione delle im-magini, la formatura delle lastre, la stampa in rotativa.

Sotto questo aspetto, Media Progetti si proponecome supporto anche al di fuori del gruppo Amodei,in virtù dell’esperienza maturata nella ottimizzazionedel ciclo produttivo delle aziende del gruppo. La filo-sofia di intervento è quella in base alla quale a guidareil processo è la rotativa, con le sue caratteristiche e lesue “rigidità”. Partendo da qui, a risalire, occorre im-postare il processo di produzione dei supporti di stam-pa: ecco dunque il Pdf come formato standard per lepagine, e la scelta di non rasterizzare le paginecentralmente, con successiva trasmissione dei filebitmap ai centri stampa satellite, ma perifericamente,su tanti RIP quanti sono i centri stampa, con settaggitarati sulle caratteristiche delle macchine da stampa.

Gli sforzi di Media Progetti e del gruppo Amodei,e di tutti gli editori e stampatori italiani che si sonoavviati sulla strada del colore di qualità, potrebberorivelarsi tuttavia poco produttivi sin quando non sa-ranno coordinati all’interno di un sistema qualità ri-spondente a standard nazionali o internazionali. Oggiper un singolo giornale è estremamente difficile - tan-to più difficile in un periodo di carenza pubblicitariacome l’attuale - convincere il proprio cliente pubblici-tario che la pagina di pubblicità deve essere prodottacon determinati parametri: dal 2002, anno a partire dalquale Sport Network riceve pubblicità in digitale, soloun cliente ha richiesto i parametri per le separazioni inquadricromia tarati sulla produzione del quotidiano. Ildiscorso sarebbe ben diverso se l’industria dei giorna-li nel suo complesso elaborasse un “sistema qualità”,un insieme di norme e di procedure minime di qualitàper la produzione del colore, al cui interno ogni realtàproduttiva potrebbe ritagliare i suoi parametriindividualizzati.

Di ciò, i responsabili di Media Progetti sono benconsapevoli, come dimostra il fatto che il gruppoAmodei è stato tra i primi ad aderire all’iniziativa ASIGCQ2 per la creazione di uno standard di qualità per ilcolore. Ma questa è un’altra storia, che potete leggerealtrove su questo numero di TecnoMedia…

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Il Gruppo Seregni cresce in Europa: nuovi investimenti per stampare Fakt, il quotidiano polacco di A. Springer

Il Gruppo Seregni cresce inEuropa: nuovi investimenti perstampare Fakt, il quotidianopolacco di Axel Springer

Il Gruppo Seregni opera in Polonia dal 1996. Inquell’anno è stata creata una società a capitale misto,la Seregni Printing Group, partecipata al 60% dal-l’omonimo gruppo italiano di aziende stampatrici. Ilrimanente 40% era di proprietà del Sole 24 Ore, impe-gnato all’epoca nell’iniziativa editoriale di Nowa Eu-ropa, un quotidiano economico finanziario per la Po-lonia. Due anni dopo, per decisione comune, il Grup-po Seregni sottoscrive il 100% del capitale della so-cietà, ed inizia a stampare un quotidiano per Varsaviaed altre testate per il mercato polacco. Lo stabilimentoè alle porte della capitale ed ospitava, a quell’epoca,due Harris N845 in grado di stampare il prodotto cheserviva a quel mercato, caratterizzato da un limitatouso della quadricromia. Ma già l’anno successivo, laSeregni Printing Group avvia un primo investimentoper aumentare la foliazioni a colori consapevole che ilmercato dei lettori di lingua polacca sta rapidamenteattraendo gli interessi di altri editori europei, fra i qua-li i tedeschi.

Fakt, il quotidiano popolare a colori

Uno dei maggiori editori mondiali, Axel SpringerVerlag, aveva già aperto in Polonia una prima testatafemminile, Pani Domu, nel “lontano”, si fa per dire,1994, e da allora aveva cominciato una crescita pro-gressiva nel settore dei periodici, sia di interesse ge-nerale, come il bisettimanale femminile Na Zywo

(1995) o il mensile diinformazione dellostesso anno, Cieni IBlaski, sia di argo-mento specifico, co-me le testate dedicateall’informatica Kom-puter Swiat (1998) ePlay (1999), seguitenel 2001 da News-week Polska e da Pro-fit. Ma è solo l’annoscorso che il colossotedesco, editore dellaBild, giornale popola-re che, con 5,4 milio-ni di copie al giorno èla terza testata quoti-diana al mondo per di-mensioni, decide dilanciare un nuovo pro-dotto sulla falsariga diquest’ultimo. Il nuovogiornale, Fakt, arrivanelle edicole della Po-lonia il 22 ottobre2003, sotto la guida diGrzegorz Jankowski,ex direttore di News-

Fakt, il quotidiano popolare lanciato in Polonia dall’editoretedesco Axel Springer Verlag lo scorso mese di ottobre hasuperato di slancio le più ottimistiche aspettative di diffusione. IlGruppo Seregni conquista un importante contratto di stampa perla produzione giornaliera, nei prossimi sei anni, di oltre 600.000copie del giornale che sta conquistando i lettori polacchi prontiall’ingresso nell’Unione Europea. Umberto Seregni, Presidentedel Gruppo, racconta a TecnoMedia le tappe salienti di un nuovosuccesso dell’industria italiana fuori dai confini nazionali.

Axel Springerè presente in

Polonia conuna quindicina

di periodici"

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week Polska. Un target di let-tori compreso fra i 20 ed i 45anni, un taglio popolare manon tabloid, come ripetono ilgiorno dell’inaugurazione idirigenti della testata per fu-gare la immagine di Bild Po-lacca, un investimento inpubblicità e marketing calco-lato attorno ai 15-20 milionidi Euro, Fakt punta ad unapartenza attorno alle 200.000 copie. Dal lancio in edi-cola della nuova testata, che viene offerta ad 1 zloty(all’epoca circa 0.22 Euro), il prezzo più basso di qual-siasi altro quotidiano polacco, 120.000 copie esconodalle linee di stampa della Seregni Printing Group,sulla quale l’editore Axel Springer punta anche persostenere la crescita progressiva prevista nei tre/cin-que anni successivi, con un potenziale aumento sti-mato attorno al 50%. Ma le cose prendono rapidamenteun’altra strada.

Fronteggiare il successo editoriale

Fakt comincia a crescere ben oltre le aspettative.Il taglio popolare ma non spinto agli eccessi del tabloidBild, gli argomenti di impegno trattati con un tagliomeno politicizzato e schierato della testata GazetaWyborcza, conquistano in breve un mercato più ampiodel previsto. Il giornale al 31 dicembre 2003 arriva aduna tiratura di oltre 800.000 copie al giorno. Il sistemaindustriale presente in Polonia non era in grado di fare

fronte al decollo diffusionaledella testata, e molte copiedovevano essere stampatelontano dai luoghi di distri-buzione e quindi rispedite infretta e furia in Polonia. AxelSpringer decide di risolvereil problema siglando un nuo-vo accordo con lo stampato-re italiano con un obiettivopreciso: fare fronte al succes-

so editoriale raddoppiando le capacità produttive delcentro stampa di Varsavia e creando contemporanea-mente un nuovo stabilimento nel sud della Polonia, aKatowice.

La Seregni Printing Group ha avviato a tempo direcord i nuovi investimenti. Nel centro stampa diVarsavia verrà installata una nuova rotativa GossColorliner capace di 75.000 copie/ora ed una foliazionedi 48 pagine full color.

A Katowice, nel nuovo stabilimento in costruzio-ne, sarà installata una rotativa con la stessa capacità difoliazione e con velocità di 60.000 copie/ora. Il con-tratta di stampa, siglato per sei anni rinnovabili, pre-vede una capacità globale produttiva per il solo quoti-diano di Axel Springer di 600.000 copie al giorno fra idue stabilimenti.

L’investimento previsto, nell’ordine di 15 milionidi Euro, andrà a regime entro la fine dell’anno con unpieno utilizzo degli impianti che porteranno la capaci-tà produttiva della Seregni Printing Group in Poloniaa più di un milione di copie al giorno.

La testata del quotidiano polacco Fakt

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG

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Le suddette tariffe preferenziali, comprensive di IVA (10%) e di BuffetBreakfast, si intendono per camera, al giorno. Per usufruirne occorre men-zionare la presente convenzione al momento della prenotazione, da effettuar-si direttamente ai seguenti numeri: tel. 06421281 – fax 064218400, oppurevia e.mail a [email protected].

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Salvarsi dai ‘salti nel buio’ grazie ai simulatori

Siete davvero certi che le rotative che pensate diacquistare, nel tempo, vi ripagheranno della spesa? Ecredete che anche le quattro costosissime inseritrici siriveleranno un investimento utile una volta inserite nelvostro sistema di produzione? Fino a poco tempo fa,per rispondere a domande importanti come queste, glieditori potevano ottenere soltanto promesse da partedei venditori e ipotesi ragionevoli da parte degli inge-gneri. Adesso, invece, già prima che si firmi un con-tratto di fornitura, è possibile trovare valide rispostenel mondo virtuale.

Per anni, i programmi di simulazione sono statiutilizzati per formare le squadre dei rotativisti e peraiutare gli uffici diffusione a prevedere le vendite. Oggile simulazioni vengono utilizzate anche per valutarenuovi programmi di produzione. Sono già disponibilimoduli software che, inserendo la giusta quantità didati, sono in grado di prevedere l’esito di quasi ogniprogetto di preparazione dei giornali che si possa im-maginare. E già si sta pensando anche a programmiper la valutazione delle strategie di investimento.

“I programmi di simulazione al computer hannoavuto molto successo negli ultimi vent’anni”, affermaChuck Blevins, presidente della società di consulenzaChuck Blevins & Associates, con sede in Florida. “Neabbiamo avuto uno negli anni ottanta chiamato ‘I think’(Io penso), era assolutamente elementare eppure mol-to complicato da usare. I nuovi software, invece, han-no una interfaccia molto più intuitiva; sono molto piùsemplici da usare e meno costosi e, inoltre, spesso pos-sono essere aggiornati”.

Ora che l’uso dei moduli di simulazione ha rag-giunto buoni livelli di fattibilità per l’industria dei gior-nali, “stiamo cominciando a raccomandarne l’uso neinuovi contratti”, prosegue ancora Blevins, “ormai cre-do che potremo migliorare i programmi di trainingsenza sprecare tanto tempo”.

Flessibilità illimitata

Utilizzati a lungo in altri settori industriali, i soft-ware di simulazione sono ormai disponibili in centi-naia di configurazioni, la maggior parte delle quali puòessere adattata nell’ambito della stampa dei giornali.

Sebbene in questo campo i programmi di simula-zione siano sempre stati utilizzati fondamentalmenteper il training, ci sono anche altri settori interessantinei quali i giornali possono trarre beneficio dalla si-mulazione.

Steve Strout, Chief Information Officer dellaMorris Communications negli Stati Uniti, ipotizza cheun numero sempre crescente di giornali sceglierà lasimulazione per mettere a punto diversi programmistrategici e indirizzarsi così verso nuovi mercati, come,ad esempio, quello di un pubblico giovane, sulla basedella situazione finanziaria della società e di una mol-teplicità di altre variabili interne ed esterne.

E, naturalmente, già emergono gli strumenti peraiutare gli editori nelle loro attività on-line. Una delleiniziative che vanno in questa direzione è il progettoSimWeb sponsorizzato dall’Unione Europea e a cui par-tecipano università e aziende di dieci paesi europei.Obiettivo del progetto è lo sviluppo di un software disimulazione multi-agent (MAS) che consenta di valu-tare – o, più precisamente, di anticipare con una simu-lazione – le conseguenze delle decisioni prese nelmercato dei contenuti on-line.

Risparmi nella produzione

Nell’ambito della produzione, alcuni importantipacchetti software – come AutoMod (Chalmsford,Massachusset), Extend (San Josè, California),ProcessModel (Provo, Utah), ProModel (Orem, Utah),e SIMUL8 (Boston) – utilizzano immagini accattivanti

Salvarsi dai “salti nel buio”grazie ai simulatori

Con l’aiuto degli attuali software, ormai ampiamente migliorati, gli editori sono in grado dirispondere seriamente a domande che fino a poco tempo fa potevano avere solo risposteapprossimative

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e tridimensionali per mostrare graficamente come equanto i vari componenti di un sistema di produzionepossano essere ri-orientati per ottenere la massima ef-ficienza. Molti di questi pacchetti possono costare daqualche migliaio di dollari a più di 100.000, a secondadella misura e degli scopi che il progetto si propone diottenere. Per quelli che non indulgono alle lusinghedella grafica, sostiene Blevins, ci sono molti altri pro-grammi più economici basati su fogli di calcolo elet-tronico semplici ed efficienti. “I grafici aiutano, certo:danno maggiore credibilità ad ogni ipotesi. Ma un fo-glio elettronico può darvi allo stesso modo tutte le ri-sposte di cui avete bisogno”.

“Grazie ai software di simulazione due quotidianidel New Jersey hanno ottenuto ritorni positivi ancorapiù significativi, nell’ordine di 40 a 1”, ha dichiaratoRick Ruffino, direttore tecnico del North Jersey Me-dia Group. Per giustificare l’uso di un sistema dibuffering e valutare l’opportunità di aggiungere nuo-ve rotative negli stabilimenti di due dei più grossi gior-nali del Media Group – il Record e l’Herald News – èstato impiegato il sistema di modellizzazione Extend,realizzato dalla società Immagine That. Il software èdisegnato in modo che la sequenza di produzione cor-rente possa essere tradotta in blocchi di icone che rap-presentano i vari step del processo. Introducendo di-versi parametri di performance in ogni blocco e spo-stando in vario modo questi blocchi, chi usa il pro-gramma può vedere come il sistema possa essere mo-dificato per aumentarne l’efficienza. “In una sola set-timana”, dice ancora Ruffino, “il gruppo ha inseritoabbastanza dati per creare un modello accurato del si-stema corrente. A questo punto, dopo aver esaminatole simulazioni produttive delle attrezzature GMA,Heidelberg e Ferag, siamo stati in grado di determi-nare che l’inserimento di un buffer tra la rotativa e lemacchine inseritrici sarebbe stato preferibile rispettoalla costruzione di una sala spedizioni separata. Il co-sto di 10.000 dollari sostenuto per installare ilsimulatore Extend ha fatto risparmiare dai 400.000 ai500.000 dollari. È andato tutto come la simulazioneaveva previsto”, conclude Ruffino, “abbiamo messo idati di un anno nel modello e questo ha potuto effetti-vamente prevedere l’andamento di mese in mese, eanche i trend complessivi correlati”.

La formazione – proprio come se fosse vero

Sull’altro piatto della bilancia, per quanto concer-

ne la formazione, la simulazione si sta diffondendovelocemente dal momento che sempre meno giornalipossono permettersi di far frequentare corsi alle pro-prie squadre di personale oppure di utilizzare le pro-prie rotative per impartire un tipo di insegnamento cherichiede molto tempo.

In una recente valutazione su vari metodi di trai-ning nelle industrie, il Gartner Group, grandissimasocietà di consulenza IT, ha osservato che questi pro-grammi di simulazione hanno grandi potenzialità. Lasimulazione sta tutta nell’applicare ciò che si sa in si-tuazioni ipotetiche basate sul lavoro, dice il rapportoGartner Group. Questa area della formazione è in cre-scita, è pronta a diventare una tra le applicazioni piùdiffuse e importanti e promette di migliorare la quan-tità e la qualità dell’apprendimento.

La Gartner conclude che, grazie all’aspetto moltopratico, i programmi di simulazione di oggi sono stru-menti di formazione più efficaci delle esperienze fattesoltanto nelle aule dei corsi. “La tecnologia adesso èin grado di fornire simulazioni complesse, che risulti-no, da un punto di vista visivo, stimolanti, interattivee in grado di fornire un feedback immediato”, conti-nua il rapporto, “I sistemi Internet-capable, quelli cioèche si avvalgono di funzionalità mutuate da Internet,aumenteranno sempre di più le proprie applicazioni ela propria efficienza”.

Al momento, il campo della simulazione perrotative è dominato da un’unica società: SinapseGraphic International, con sede a Saint-Aubin, in Fran-cia. Fino ad oggi, infatti, la Sinapse è la sola società almondo ad aver creato un pacchetto di software di si-mulazione per le rotative che possa essere interamen-te integrato con i controlli delle attuali console perstampa. “Fondamentalmente è come un simulatore divolo per le stampatrici”, suggerisce Peter Herman, pre-sidente della Sinapse Graphic. Aggiunge a sua voltaBlevins: “I simulatori offrono buoni contesti di ‘cosasuccederebbe se’. Ecco dov’è il vantaggio: ti permet-tono di imparare ad usare i sistemi di controllo, così,per esempio, puoi capire quanto di quanto bisognaaumentare l’inchiostro, proprio come se tì trovassi adoperare realmente su una rotativa”.

Blevins si aspetta che l’interesse per il simulatoreraggiunga maggiormente i giornali negli Stati Unitiche in Europa dal momento che nei paesi europei, comein Germania ad esempio, c’è una tradizione più con-solidata di apprendistato e di formazione professiona-le pre-lavorativa di quanto non avvenga negli Stati

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Salvarsi dai ‘salti nel buio’ grazie ai simulatori

Uniti.E infatti, molte delle più recenti installazioni dei

moduli Sinapse si sono verificate proprio negli StatiUniti, presso il Milwaukee Journal Sentinel (2001), ilBuffalo News (gennaio 2003) e il Louisville, KentuckyCourier-Journal (settembre 2003), e molti altri quoti-diani USA stanno per installarne a loro volta.

Da usare con attenzione...

A prescindere dal tipo di simulazione che si sce-glie, gli editori dovrebbero stare attenti a non saltare aconclusioni affrettate basate solo sul software. Per tut-ti questi sistemi si applica la stessa legge di tutti i com-puter, e cioè: se inserisci dati errati avrai risultati inat-tendibili; anche la qualità del lavoro del simulatore,dunque, dipende dall’abilità dell’operatore nell’impo-stare bene le domande per le quali si chiede risposta.Per esempio se un rotativista inserisce soltanto i datiforniti dal produttore della macchina, i risultati dal mo-dello potrebbero essere molto differenti dalle condi-zioni reali. Ancora Blevins: “Nel caso in cui si lanciuna simulazione per una macchina alla massima velo-cità, allora il responso potrebbe essere che c’è biso-gno di forniture aggiuntive per gestire tutta la produ-zione a quella velocità; salvo accorgersi, poi, che inrealtà non si va mai a più dell’80% delle possibilità eche quindi la fornitura extra non è necessaria”.

Ruffino, dal canto suo, ha avuto un’esperienza si-mile mentre era presso la redazione del Record: “I for-nitori parlano sempre di velocità di produzione, ma ionon penso che la velocità sia sempre la risposta. Se ioho una macchina da 90.000 copie l’ora zone di distri-buzione da 8.000 copie, non c’è modo che si possanocambiare le lastre abbastanza velocemente”.

Usando il software di simulazione Extend, comun-que, Ruffino è stato in grado di offire ai fornitori unfeedback con solidi dati di simulazione. “Si può direloro che non è la velocità, è il cambio delle lastrel’aspetto critico. Ogni volta che hai un problema, pen-si di sapere quali sono le cause e egli effetti, ma lasimulazione ti spinge a guardare oltre le vecchie ipo-tesi”.

Un’altra tra le considerazioni non così ovvie men-tre si fa andare in funzione il simulatore è la possibili-tà di cambiare il formato da tabloid in broadsheet eviceversa. “Chiedete ai fornitori di fare questo cam-

bio al volo e li vedrete strabuzzare gli occhi”, diceRuffino, “però questo è un punto critico al quale non èstata ancora data adeguata risposta”.

E ancora un’altro problema da non sottovalutarequando si compra un pacchetto per la simulazione ri-guarda la longevità. Dice Blevins: “é meglio compra-re il prodotto o noleggiarlo? Oppure sarebbe meglioacquistare il servizio da una società specializzata chefaccia la simulazione per conto nostro? Un pacchettodi simulazione da 3.000 dollari potrà essere usato solouna volta; potrebbe anche accadere che il simulatorevenga utilizzato per un intero anno e poi cosa se ne fa?È importante saper decidere con lungimiranza per ilfuturo”.

E in futuro?

Nonostante i successi dimostrati dall’introduzionedell’automazione nell’editoria, l’uso di questi strumentiè ancora limitato. Lo stesso Ruffino riferisce che sonopoche le persone che utilizzano la simulazione e che avolte viene eseguita frammentariamente senza perve-nire a nulla di esaustivo.

D’accordo con lui è pure James Workman, diretto-re dei programmi di formazione per la Graphic ArtsTechnical Foundation: “i giornali”, dice, “sono in gran-de fermento nel campo nella formazione con la simu-lazione, ma lo sviluppo effettivo per ora è deludente. Isimulatori richiedono programmi di training grazie aiquali gli operatori possano apprendere con facilità efare pratica. Per questo molte società trascurano i pro-pri programmi di training”.

Ma c’è pure chi, come Blevins, è ottimista sul fu-turo della simulazione, specialmente per quella che vanella direzione attualmente monopolizzata da Sinapse.“D’ora in avanti penso che avremo sempre più perso-ne interessate ai simulatori e nei prossimi cinque anni”,afferma, “il mercato diventerà ancora più competitivo”.

Blevins prevede che entro dieci anni la tecnologiadiventerà più accessibile e si vedranno sempre più pro-dotti di simulazione plug-and-play, dove bisognerà solomuovere le icone. Per il momento possiamo dire chela simulazione può già aiutare i giornali a giocare ungioco nuovo rispetto al tradizionale “speriamo che vadatutto bene”.

Randy Woods

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Informatica, tlc, attrezzatureper la produzione grafica: inarchivio un 2003 difficile

Agli inizi di marzo sono statipresentati gli annuali rapporti diAssinform (l’Associazione di ca-tegoria che raggruppa le impreseche producno tecnologie e servi-zi per l’informazione e la comu-nicazione), e di Argi, l’Associa-zione alla quale fanno capo i rap-presentanti per l’Italia di attrez-zature per la produzione nel set-tore grafico, cartotecnico ecartario. Ne emerge uno scena-rio che conferma lo stato di dif-

ficoltà nel quale versa il “sistema-Italia” prima ancorache i singoli comparti industriali e produttivi, con unasostanziale frenata del mercato dell’informatica e del-le telecomunicazioni, ed un drastico calo degli inve-stimenti in attrezzature grafiche, dopo l’annata recorddel 2001 e la contenuta flessione del 2002.

Informatica e telecomunicazioni: sui valori del2002

“Il mercato italiano dell’ICT sta attraversando unperiodo di forte incertezza - parole di PierfilippoRoggero, amministratore delegato di Fujitsu SiemensItalia e neo-presidente di Assinform - In Italia si è pas-sati, in soli due anni, da crescite a due cifre ai dati dioggi, che vanno posti in stretta relazione sia con lacontrazione degli investimenti in innovazione, sia conla contestuale crescita zero del PIL”. “L’andamentodel mercato ICT nel 2003 si presta a ben poche inter-pretazioni - ha aggiunto Giancarlo Capitani, Ammini-

stratore Delegato di NetConsulting, la società di ricer-ca che collabora con Assinform al monitoraggio delmercato ICT - Il mercato delle telecomunicazioni evol-ve sulla spinta dei servizi, valorizzando l’ondata diinvestimenti effettuati negli anni scorsi. Quello del-l’informatica ha invece accentuato tutte o quasi lecriticità emerse nel corso del 2002, quando per la pri-ma volta, dopo anni di crescita a due cifre, si era bloc-cato. Segue il ciclo degli investimenti fissi, ma conparadigmi d’offerta più complessi, sui quali influiscepesantemente anche la capacità di comprendere a fon-do i vantaggi di nuove soluzioni e nuovi servizi”.

I dati sono eloquenti. Nel 2003, il mercato aggre-gato dell’informatica e delle telecomunicazioni haespresso in Italia un volume d’affari pari a 60.281 mi-lioni di euro, con un incremento del +0,1 % rispetto al2002. A livello mondiale, le cose sono andate meglio:il mercato mondiale dell’informatica e delle teleco-municazioni ha raggiunto nel 2003 il valore comples-sivo di 2.307 miliardi di dollari USA, in crescita del3,2% rispetto al 2002, contro una crescita media mon-diale del 3,2 per cento.

All’interno del dato complessivo, le due grandi ca-tegorie - telecomunicazioni e informatica - si sono mos-se in maniera divergente: in aumento la prima, graziesoprattutto alla telefonia mobile; in flessione la secon-da, anche (ma non soltanto) a causa di un calo dei prezziche non è stato compensato da un aumento dei volumidi vendita.

Telecomunicazioni: il “sorpasso” del mobilesul fisso

Nei primi giorni di marzo sono stati presentati i rapporti annuali di Assinform, che fotografail mercato italiano dell’informatica e delle telecomunicazioni, e di Argi, che analizza il settoredelle attrezzature per la produzione grafica. Ne emerge un quadro difficile, di sostanzialestagnazione nel comparto dell’informatica e delle telecomunicazioni, cresciuto dello 0,1%appena, e di forte calo degli investimenti nell’area delle attrezzature grafiche, che sonodiminuiti del 45% rispetto al 2002.

Pierfilippo Roggero,presidente Assinform

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Informatica, telecomunicazioni, attrezzature per la produzione grafica: in archivio un 2003 difficile

Nel corso del 2003, il mercato italiano delletelecomunicazioni (apparati, terminali e serviziper reti fisse e mobili) ha generato un volumed’affari complessivo di 40.885 milioni di euro,ed è risultato in leggera ripresa (+1,8%) sul 2002quando, invece, era risultato sostanzialmente sta-tico (+0,4%). “Esaurita la prima ondata di inve-stimenti infrastrutturali, si può vedere una do-manda di servizi vitale e che si muove con iparadigmi del mercato di massa” - ha commen-tato Capitani - “I servizi di telecomunicazionefissa e mobile, risultati nel complesso pari a 31.900milioni di euro (+5,1%), hanno fatto registrare 12.140milioni di euro in ambito business (+3,6%) e 19.760in ambito consumer (famiglie), quest’ultimo in cre-scita addirittura del 6 per cento”.

Il traino dei servizi è reso evidente a contrario an-che dal dato di mercato relativo alla componenteinfrastrutturale (apparati), che nel 2003 è risultata paria 8.985 milioni di euro e in calo dell’8,4%. Significa-tivo è anche l’andamento delle due componenti di que-sto stesso comparto, con le infrastrutture a quota 4.710milioni di euro (in calo del 15,7%) e i terminali a quo-ta 4.275 milioni di euro (+1,4%).

La performance dei servizi rimane comunque le-gata alla progressione di quelli su rete mobile, che nel2003 sono risultati pari a 15.820 milioni (+11,1% ).Le linee attive sono ancora cresciute (+ 4,7%) risul-tando pari a 56.770.000 (per 41,4 milioni di utenti ef-fettivi), ma ha ovviamente contato di più l’incrementodella spesa annua per linea, risultata pari a 380,2 euro(+6,8%) e che oramai da un triennio mostra una cre-scita apprezzabile, grazie al contributo dei servizi nonvoce (SMS, MMS e altri servizi a valore aggiunto),risultati pari a 2.135 milioni di euro (+36,3%).

I servizi su rete fissa hanno invece generato unmercato di 16.080 milioni, stabile rispetto al 2002. Lacomponente voce è risultata pari a 10.260 milioni dieuro (-2,4 %), mentre la restante componente è risul-tata pari a 5.820 milioni (+3,7%).

Il 2003 è stato anche l’anno del tanto atteso sor-passo della telefonia mobile sulla fissa. L’intera do-manda di telefonia mobile (apparati+servizi+terminali)è infatti risultata pari a 21.041 milioni di euro, in cre-scita del +6,7%, contro i 19.844 milioni della fissa, incalo del 3,0%.

Informatica: la “prima volta” dei servizi

Nel 2003, il mercato dell’informatica ha accentua-to le criticità del 2002 quando, per la prima volta dopoanni di crescita a due cifre, si era bloccato. I 19.396milioni di euro del 2003 indicano un ulteriore e piùaccentuato calo della domanda: -3,2% rispetto all’an-no precedente, cha aveva fatto registrare una frenatadel 2,2% rispetto all’anno 2001. E’ venuta a mancareanche la spinta del comparto dei servizi, ed è la primavolta che questo succede da dieci anni a questa parte.“E’ la conferma di una situazione difficile contrasse-gnata da una domanda fiacca e da una caduta dei prez-zi (downpricing) che interessa l’intero mercato. - hacommentato Capitani - Significativa è anche la ridu-zione del numero e dell’importo di nuovi progetti, pres-so l’utenza sia pubblica che privata.”

Nel corso del 2003 è venuta a mancare la spinta ditutti gli attori. La domanda delle famiglie è risultatapari a 791 milioni di euro (-3,5%), quella delle piccoleimprese a 3.633 milioni di euro (-4,5%), quella dellemedie a 4.513(-3,0%) e quella delle grandi imprese a10.459 (-2,8%).

Dopo i grandi temi che hanno sostituito gli inve-stimenti informatici tra il 1998 e il 2001, ed in primoluogo il “fattore anno 2000” ed il passaggio dalla liraall’euro, i nuovi fattori di spinta, come il rinnovo delparco tecnologico, l’integrazione applicativa, la mes-sa in sicurezza dei sistemi e quanto serve ad evolvereverso le architetture Web, non sono bastati a sostenereil mercato. Ne è derivata una stagnazione che, protrat-tasi ormai per oltre un biennio, mostra tutte le caratte-ristiche di una fase recessiva.

Anche l’andamento rilevato nei comparti in cuiconvenzionalmente si suddivide il mercato dell’infor-matica non lascia dubbi al riguardo. Nel 2003, le ven-dite di hardware, pari a 5.073 milioni di euro, sonorisultate in calo del 5,6%, con un rallentamento netto,anche se meno drammatico di quello registrato l’annoprima (-13,5 %), che già aveva segnato l’inversione

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2 0 0 1 2 0 0 2 2 0 0 3

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60.281-0.5%

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20.036 19.396

Il mercato italiano dell'ICT 2001-2003

Fonte: Assinform / NetConsulting

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negativa del ciclo; quelle dei servizi di assistenza tec-nica, pari a 945 milioni di euro sono risultate ancorain calo (-3,1%); mentre quelle di software e servizi,pari a 13.378 milioni di euro sono per la prima voltaregredite (-2,2%) dopo più di vent’anni di crescita co-stante.

Alla contrazione del mercato dell’hardware (5.073milioni di euro, in calo del 5,6%) ha contribuito so-prattutto il calo dei prezzi (downpricing), che nel casodei PC ha letteralmente spazzato gli effetti di un ricu-pero in volumi.

Nel 2003, le vendite in unità sono ritornate a cre-scere per i personal computer (+9,8%), e per i grandisistemi (+23% in Mips), mentre sono scese per i servermidrange (-4%), le workstation(-17,3%) e le stampanti(-5,4%). Le vendite in valore sono scese per tutti icomparti (PC -3%; server-midrange -8,3%;workstation - 26,4%; stampanti -14,7%) con la solaeccezione dei grandi sistemi(+11, 4%).

Alla ripresa delle vendite in volumi dei PC(3.101.000 unità; + 9,8%) ha contribuito solo la do-manda proveniente dalle imprese (2.395.000 unità,+15,3 %). Quella delle famiglie (706.000 unità) ha in-fatti evidenziato un’ulteriore contrazione (-5,4%) che,se considerata congiuntamente a quelle degli anni pre-cedenti, conferma un calo strutturale.

Per quanto riguarda i PC, i portatili risultano anco-ra in crescita con 1.089.000 unità vendute nel 2003(+33,1%). Oramai offerti a prezzi sempre più accessi-bili, i portatili sottraggono quote ai desktop (1.880.000;-0,9%).

Nel 2003, alla dinamica del comparto del softwaree dei servizi di informatica (13.378 milioni di euro; -2,2%) hanno contribuito soprattutto, e come sempre, iservizi, ma per la prima volta in chiave negativa. Labattuta d’arresto del comparto ha contribuito in misu-ra significativa alla contrazione dell’intero mercato IT.

Più in particolare, la componente servizi(sviluppo applicativo e progettuale, systemsintegration, servizi di elaborazione in contoterzi, consulenza, formazione e così via) hafatto registrare un volume d’affari pari a9.371 milioni di euro (in calo del 4 % sul-l’anno precedente, quando ancora risultavain crescita del 3,4%). Per contro, la compo-nente software si è attestata a quota 4.007milioni, con una crescita del 2,2%, vicina aquella dell’anno precedente (+3%). La cre-scita del software deriva dal lancio sul mer-

cato di nuovi strumenti d’integrazione, dall’upgradedi applicativi integrati (ERP) e dall’investimento inaree specifiche come la sicurezza, la businessintelligence e il CRM.

Il calo dei servizi, invece, è la risultante fra la ca-duta delle componenti della domanda legate al lanciodi nuovi progetti (servizi progettuali e implementatividi systems integration, consulenza e formazione) e allamunutenzione applicativa, non controbilanciato dalritrovato dinamismo della domanda di servizi inoutsourcing, che è l’unica che cresce a tassi apprezza-bili (+2,6%).

Macchine grafiche: investimenti dimezzati oquasi...

Anche i dati presentati all’annuale Assembleadell’Argi sono tutt’altro che confortanti. Se infattil’analisi del mercato italiano del 2002, pur alla lucedella profonda crisi di ciclo negativo del mercato gra-fico avviatosi nella seconda parte del 2001 a livellomondiale ed europeo, aveva consentito di valutare ilbuon andamento del mercato italiano in funzione del-la congiuntura e di una serie di aiuti agli investimenticome la legge Tremonti e l’articolo 8 per il Sud, il2003 si è invece rivelato un anno di forte calo delladomanda nel quale la crisi, in assenza di aiuti ed inpresenza di una congiuntura economica negativa, si èaffermata in tutta la sua gravità.

Il dato cumulativo di fatturato 2003, pari a 389milioni di euro, mostra un calo del 45% rispetto ai706,42 milioni di euro del 2002. Rispetto al 2001 -l’anno nel quale gli investimenti hanno raggiunto illivello massimo - gli investimenti in attrezzature gra-fiche si sono più che dimezzati.

Tutti i comparti hanno fatto registrare un sensibilecalo: si va dal 29% della prestampa, al 47% dei siste-

21.160

18.865

2 0 0 1 2 0 0 2 2 0 0 3

T L C f is s e T L C M o b il i

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+0.4%40.170

-3.0%

+6.7%

+1.8%

Quota di mercato delle TLC mobili e fisse in Italia 2001-2003

19.722 21.041

20.448 20.448

Fonte: Assinform / NetConsulting

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Informatica, telecomunicazioni, attrezzature per la produzione grafica: in archivio un 2003 difficile

mi di stampa e post-stampa. A talecalo del fatturato complessivo ha cor-risposto una diminuzione dei prezzidi vendita ed una conseguente, ulte-riore riduzione dei margini comples-sivi di vendita.

Prestampa: sempre più Compu-ter-to-plate

Il 2003 ha confermato il cambiotecnologico, evidenziato nel 2001 e2002, dai sistemi Computer to Film a quelli Computerto Plate che, assieme alla voce Workflow, rappresen-tano ormai il 90% in valore dell’intero comparto Pre-Stampa contro il 75% dello scorso anno.

Da sottolineare come le voci Proofing, Computerto film e Scanner siano passate dai 21,8 milioni di eurodel 2000 ai 7,8 milioni di euro del 2002, per finire ai4,3 milioni di euro del 2003.

L’effetto è evidente anche in un’analisi per quanti-tà nella quale si nota che il numero dei Computer tofilm, fatto 100 il valore del 1998, si è ridotto dell’ 80%e quello degli scanner del 90%, mentre il mercato deiComputer to Plate è decuplicato in soli quattro annistabilizzandosi in quantità nel 2003 con un leggero calorispetto al 2002 nei comparti VLF e Quotidiani. I datievidenziano infine un consistente calo del prezzo me-dio dei sistemi Computer to plate: dai 222.000 eurodel 2002 si è passati ai 148.000 euro del 2003, con uncalo del 33%.

Stampa: aspettando le rotative per quotidia-ni...

Il mercato delle macchine da stampa è sceso a 237milioni di euro dai 449 milioni di euro del 2002. Sitratta del valore più basso da quando Argi effettua isuoi rilevamenti annuali: nel 1998, primo anno del-l’indagine, il valore di questo comparto era stato in-fatti pari a 298 milioni di euro.

Tutti i comparti hanno fatto registrare sensibili cali:del 44% per l’offset a foglio, del 62% per l’offset abobina e del 50% per la stampa digitale professionale,che pure aveva fatto registrare una crescita continuasin dal 1998.

Per quanto riguarda l’offset a foglio, l’analisi pernumero di gruppi stampa venduti evidenzia come l’uni-

co segmento che abbia tenuto sia stato quello detto del“largo formato”, la cui quota percentuale, sul totaleunità di stampa vendute, è salita al 19%. Il fenomenoè ancor più evidente passando all’analisi dei fatturatiper segmento, che attribuisce al largo formato un fat-turato complessivo pari al 37% del segmento offset.

Va rilevato infine che il drastico calo dell’offset abobina - il fatturato 2003 è calato del 62% rispetto al2002, e addirittura dell’88% rispetto al 2001 - è dovu-to al fatto che il 2003 non ha fatto registrare importan-ti ordinativi di rotative per quotidiani.

I consistenti investimenti già decisi da molti quo-tidiani per ampliare la capacità di stampa a colori fa-ranno sì che, nei prossimi due-tre anni, questa area delmercato grafico tornerà a far registrare tassi di cresci-ta consistenti.

Dopo-stampa: calo generalizzato

Il dopo stampa, dopo i 170 milioni di euro di fattu-rato del 2002 ed una crescita che non si era mai inter-rotta sin dai 101 milioni di euro del 1998, è caduto adun valore complessivo di 89 milioni di euro.

Il calo ha riguardato in maniera generalizzata - econsistente - tutti i segmenti nel quale è diviso questocomparto: -54% per i sistemi di legatoria, -82% per isistemi di spedizione per quotidiani, -86% per i siste-mi di spedizione per lavori commerciali, -22% per lacartotecnica.

Dopo il boom del 2002, si sono nettamente ridi-mensionate le vendite di brossuratrici e cartonato, chesi sono attestate ad un valore pari al 10% dell’annoprecedente. Dimezzate le vendite di piegatrici e ridot-ti gli investimenti nel taglio, l’unico punto positivosono risultate le vendite di punto metallico, che si sonoattestate ad un valore addirittura superiore al 2002.

Mercato totale macchine nuove 1998 - 2003

298.642360.160

449.450

548.570

449.584

237.773

71.644

80.760

79.530

80.140

86.277

61.398

65.428

91.910

83.880

98.390

113.560

45.641

53.540

44.234

36.363

38.890

40.74057.000

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100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

800.000

900.000

1998 1999 2000 2001 2002 2003

cartotecnica

legatoria

pre-stampa

stampa

472.077

571.720

653.600

780.640

706.421

389.046

Fonte: ARGI

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Punti interrogativirelativi all’ipoacusia

Uno dei rischi più insidiosi esistenti all’interno dialcune aree delle aziende editrici e stampatrici di gior-nali può essere il rumore. Soprattutto dove sono infunzione impianti e macchine, infatti, il lavoratore èesposto al rischio di una diminuzione della capacitàuditiva.

A tale argomento TecnoMedia n. 22/1999 avevagià dedicato alcune pagine. Riteniamo utile riprende-re il tema al fine di sottolineare alcuni ulteriori proble-mi pratici che possono sorgere a seconda di come ven-gono risolte talune questioni in dottrina.

Una volta accertata l’ipoacusia, per esempio, lostabilire quale sia il momento consumativo del reatoè di fondamentale importanza a causa delle conseguen-ze pratiche che ne possono derivare, come la realizza-zione o meno della prescrizione del reato oppurel’individuazione precisa del datore di lavoro nel casoin cui più datori di lavoro si siano succeduti nel tem-po: “il giudice di merito ha il dovere di accertare iltempus commissi delicti ai fini dell’individuazione delresponsabile, del dies a quo per il calcolo della pre-scrizione e, in generale, ad ogni effetto penale. Taletempus commissi delicti non si identifica con quellodell’accertamento che, successivo al verificarsi del-l’evento, nulla dice in ordine all’individuazione delmomento consumativo del reato” (Cass. Pen., sez. IV,27 agosto 1988 n. 9114, in Riv. Pen., 1989, 687).

Ecco perché ci sembra di fondamentale importan-za riportare le varie tesi di una disquisizione apparen-temente meramente dogmatica, ma la cui soluzione,in realtà, ha conseguenze pratiche decisivamente im-portanti sia per i lavoratori (che hanno l’esigenza dinon lasciare impunito, attraverso la prescrizione, il

comportamento che ha provocato la loro malattia) siaper l’imputato al quale, in situazioni di dubbio, occor-re riconoscere il principio del favor rei. Il sottolinearel’incertezza esistente in dottrina e in giurisprudenza,inoltre, è anche il sottolineare la necessità di un inter-vento del legislatore o quantomeno della Cassazione asezioni unite al fine di rendere, in uguali situazioni,effettivamente uguale per tutti il trattamento delle parti.

Ipoacusia: malattia professionale

L’ipoacusia, se causata da un ambiente lavorativoin cui il datore di lavoro abbia omesso le debite misu-re di sicurezza, è una malattia professionale. Come tale,perciò, costituisce l’evento del reato di lesioni perso-nali colpose di cui all’art. 590 c.p.

Con riferimento al problema dell’individuazionedel momento in cui il reato di lesione personale colposasi possa considerare consumato, purtroppo dottrina egiurisprudenza appaiono profondamente divise, con leovvie conseguenze che ricadono sia sull’imputato siasulla parte lesa.

La prima corrente di pensiero considera tale viola-zione del codice penale come reato permanente, nelquale cioè il soggetto attivo instaura la situazioneantigiuridica comprimendo il bene tutelato dalla nor-ma e poi la mantiene per un apprezzabile lasso di tem-po pur potendo rimuoverla determinando così lariespansione del bene compresso: il fatto che costitui-sce un reato permanente determina una situazione dan-nosa o pericolosa, dunque, che si protrae nel tempo acausa del perdurare della condotta. Tale reato si con-suma al cessare della condotta antigiuridica e in ogni

Nel caso in cui il lavoratore abbia riportato un’ipoacusia, per determinare quando il reato siaprescritto, occorre stabilire quando il relativo reato di lesioni personali colpose possaessere considerato perfetto. Un altro interrogativo riguarda i DPI: sotto quale soglia si puòdavvero affermare che non sono obbligatori? Inoltre, qual è l’effettiva quantità di rumore daconsiderare per calcolare l’esposizione del lavoratore? Sono tutti problemi la cuirisoluzione è di importanza fondamentale, ma a cui dottrina e giurisprudenza non riescono adare risposte univoche, a danno di chi opera nel mondo del lavoro

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caso al cessare dell’esposizione ai fattori che l’hannodeterminata (per esempio, quando cessa il rapporto dilavoro). Il reato permanente è un reato unico (per ladefinizione di reato permanente si vedano G. Fiandaca,E. Musco, Diritto penale, Zanichelli, Bologna, 1999,pag. 169; F. Antolisei, Manuale di diritto penale,Giuffrè, Milano, 1989, pag. 230). Quindi, il termineda considerare per la prescrizione del reato, in questocaso, è la cessazione della condotta.

La seconda corrente di pensiero, ormai consolida-ta in giurisprudenza e a nostro avviso più corretta, èsicuramente più garantista e considera, all’opposto, ilreato in esame come istantaneo, in cui, cioè la realiz-zazione del fatto tipico integra ed esaurisce l’offesa.Esso si consuma, dunque, al verificarsi della lesione(anche se non ancora consolidata e anche se gli effettidi questa sono permanenti): in tal caso si delinea unreato istantaneo con effetti permanenti - categoria che,se pur priva di reale autonomia, registra il datofenomenico della durata della lesione del bene tutela-to - (per la nozione di reato istantaneo, si veda G.Fiandaca, E. Musco, op.cit., pag. 169): in materia dimalattia professionale, quello che conta ai finidell’individuazione del momento consumativo del re-ato, dal quale decorre il termine di prescrizione, non èil venir meno del comportamento del responsabile, mal’insorgenza della malattia (Cass.pen., sez.IV, 6/11/2001 n. 39298, in Amb.Sic.Lav., 2002, 2, 98).

Nel caso della malattia professionale, in effetti,viene a mancare uno degli elementi tipici del reatopermanente: la possibilità per il soggetto attivo, di farvenire meno l’antigiuridicità della situazione da luicagionata (come, invece, accade per il rapitore quan-do libera un ostaggio). Infatti, se la malattia è insorta oaddirittura aggravata, la situazione illegittima non po-trebbe essere eliminata dal soggetto attivo (D. Petrini,Il momento consumativo del reato di lesioni personalicolpose che producono una malattia professionale, inRiv. Giur. Lav., 1983, IV, 367).

Secondo questa teoria, solo in pochissimi casi dimalattie professionali il reato di lesione personalecolposa può essere considerato permanente. Ciò av-viene quando non vi sono né problemi di indebolimentopermanente né di aggravamento della patologia, ossiaquando la malattia “perdura se, in quanto e sino a chesi protrae l’esposizione del lavoratore al fattore noci-vo (e dunque se, in quanto e sino a che si protrae lacondotta colposa ...), ma cessa a seguito e a causa del-la cessazione di tale esposizione (e dunque ... della

condotta colposa ...) ... Si tratta però di ipotesi limite,nelle quali la malattia ha un ristretto e preciso arcotemporale ...” (G. Lageard, Le malattie da lavoro neldiritto penale, Utet, Torino, 2000, pag. 173; si vedaanche, per la natura istantanea o permanente dei reatiomissivi, G. Fiandaca, E. Musco, op.cit., pag. 170).

Come si individua il momento consumativo

E’ un problema che sorge in quanto è spesso diffi-cile individuare a posteriori e spesso dopo lungo tem-po, l’esatto momento dell’insorgere della malattia.

Per tale motivo, anche tra le sentenze che conside-rano il reato di lesione personale colposa istantaneo (ecioè, nel nostro caso, nel momento in cui insorgel’ipoacusia), la giurisprudenza appare molto incertacirca il modo per individuare il momento consumativodi tale reato.

Alcune pronunce, infatti, stabiliscono il momentoconsumativo del reato in parola al momento del primoesame medico attendibile che documenti il sorgere ol’aggravarsi della malattia poiché rappresenta il mo-mento in cui risulta certa l’insorgenza o l’aggrava-mento del danno acustico (Cass. pen. , sez. IV, 12dicembre 1991, in Dir. e pratica lav., 1992, 430).

Altre sentenze, invece, sostengono che, nell’impos-sibilità di stabilire con certezza il momento dell’insor-genza della malattia, il delitto di lesione personalecolposa si consuma non nel giorno degli esami cheper la prima volta forniscono la prova positiva dell’in-sorgenza o dell’aggravamento del danno acustico, manel giorno successivo agli eventuali precedenti esamiche ancora non forniscono tale prova (Cass. pen., 20marzo 1989, in Dir. e pratica lav. , 1989, 1224). Datoche sposta indietro nel tempo il termine di decorrenzadella prescrizione, questa tesi è sicuramente la piùgarantista e, meglio dell’altra, obbedisce al principiodel favor rei, che ispira l’istituto della prescrizione eche impone un giudizio in dubio pro reo (F. Baldi, Notaa Cass. Pen., sez. IV, 8 gennaio 1998, in Cass. Pen.1999, 323, 861).

Aggravamento della malattia

Stabilito che possiamo propendere per la tesi checonsidera il reato di lesioni colpose consumato nelmomento in cui insorge la malattia, accenniamo ora alcaso in cui, dato il protrarsi dell’antigiuridica condot-ta colposa del datore di lavoro e quindi il protrarsi del-

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la situazione dannosa esistente nell’ambiente lavora-tivo, si verifichi un aggravamento della malattia stes-sa.

Anche in questa evenienza, purtroppo, è doverosoregistrare il netto contrapporsi di diverse teorie (chein parte deriva dai contrasti sopra sottolineati).

Alcuni autori sostengono che il reato di lesionepersonale colposa, consistente in una tecnopatia, do-vrebbe essere inquadrato all’interno dell’istituto dellaprogressione criminosa (istituto elaborato per non ap-plicare il cumulo delle pene in alcune ipotesi che nonsono riconducibili al concorso formale di reati) poi-ché si versa in un caso di pluralità di atti da cui derivaun progressivo aggravamento del processo patologi-co, nel senso del quale l’evento più grave assorbe insé quello meno grave precedentemente verificatosi(C.M. Grillo, Riflessioni giuridiche sulle allergopatieprofessionali, in Giust.pen., 1998, pag. 192; per i con-cetti di reato progressivo e di progressione criminosa,si veda F. Antolisei, op.cit., pagg.471-474).

Una parte della dottrina, però, ritiene questo di-scorso un mero tentativo di ridurre ad unità l’insiemedei reati individuati nei successivi aggravamenti dellamalattia professionale, al fine di evitare che il reo su-bisca eccessivi cumuli di pena e ritiene altresì non cor-retto tale stratagemma in quanto il reato progressivodifficilmente potrebbe trovare applicazione nell’am-bito dei reati colposi, poiché la progressione criminosa,presupponendo il volontario passaggio da un reatomeno grave ad uno più grave e contenente il primo,non sarebbe applicabile all’aggravamento di unatecnopatia, poiché in quest’ultimo caso le lesioni nonsono volute dal soggetto attivo e tantomeno sarebberoil risultato di un crescendo progressivo di determina-zioni (F. Baldi, Il problema della decorrenza del ter-mine prescrizionale in relazione all’insorgenza e allosviluppo della malattia professionale, in Cass. Pen.1999, 866). Secondo questo indirizzo l’aggravamentodelle lesioni non costituisce evento autonomo, ma sem-plice circostanza aggravante del primo reato di lesio-ne personale ex art. 583 c.p.: in tal caso, senza che taliaggravanti incidano sul decorso del termineprescrizionale, la decorrenza della prescrizione inizie-rebbe dal momento in cui la condotta viene a cessare,così come per i reati permanenti (per un approfondi-mento circa l’esposizione delle varie tesi attualmentesostenute, si veda Università di Torino, Fac. Giurispru-denza, Tesi di laurea: La tutela dell’integrità fisica deilavoratori nel codice penale, Rel. D. Petrini, Cand. E.

Strada, 2002, pagg.116-131).Un’altra parte della dottrina, pur riconoscendo che

non si possa parlare di piena corrispondenza (in casosia stata provocata un’ipoacusia) con la progressionecriminosa, ma di semplice analogia con questo istitu-to, spiega correttamente che nel caso in cui l’aggrava-mento si determini come una perdita anatomica o fun-zionale aggiuntiva rispetto alla malattia ormai stabi-lizzatasi, si realizza un altro reato, perfetto in tutti isuoi elementi costitutivi (la condotta successiva, ilnuovo evento e il nesso di causalità). Quest’ultimo siconsuma quando si verifica l’ulteriore evento (rilevanteex art. 41 comma 2 c.p.) e, sia che lo si consideri (peranalogia alla progressione criminosa) assorbente quellomeno grave precedentemente verificatori, sia che sipreferisca attribuire la giusta rilevanza ai distinti mo-menti che costituiscono il reato di lesioni determinatila tecnopatia, ha come conseguenza lo spostamento inavanti del dies a quo ai fini del computo della prescri-zione: dal momento in cui si determina la malattia al-l’ultimo aggravamento causato dalla permanenza del-la situazione dannosa e dunque della condotta colposa(D. Petrini, op.cit.). Nello stesso senso la Cassazioneha stabilito che il delitto di cui all’art. 590 c.p. è reatoistantaneo che si consuma quando insorge la malattia;tuttavia, se dopo tale momento la condotta causatricedella malattia persiste cagionando un successivo ag-gravamento, il reato si consuma quando si accerta l’ul-teriore debilitazione (Cass., 2 luglio 1997, in Dir. Prat.Lav., 1997, 2154).

Solo nel diverso caso in cui ci si trovi di fronte auna patologia evolutiva (come una bronchite cronica),la categoria dell’aggravamento risulterebbe una fin-zione giuridica, quindi, se già esiste un giudicato circala fattispecie, l’evolversi di tale malattia “dovrebbecomportare l’applicazione del principio del ne bis inidem (sostanziale) allorché l’aggravamento non rag-giunga una rilevanza tale da poter essere consideratoun evento autonomo ed ulteriore ...[ed] il livello didisfunzione riconosciuto nella precedente pronunciadovrebbe assumere, ai fini dell’applicazione [di taleprincipio] ... la posizione della normalità” (G. Lageard,op.cit., pag. 154).

I problemi dei metodi di accertamento e deiDPI

La dottrina evidenzia ulteriori problemi, comel’inesistenza di un unico metodo per stabilire l’inde-

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bolimento permanente: in Italia se ne utilizzano co-munemente di vario tipo (come Rossi 1979, Rossi1990, Merluzzi, OSHA, MPPRT). Il Lageard giusta-mente sottolinea, a tale proposito, che quando il giu-dice nomina un perito che è solito applicare uno piut-tosto che un altro dei vari metodi appena citati, di fat-to già è costretto a compiere una scelta che incide inmodo decisivo sull’esito del procedimento in corso.Tale situazione “si pone in insuperabile contrasto condue esigenze che nel processo penale rivestono, oquantomeno dovrebbero rivestire, un ruolo di primis-simo piano: la certezza del diritto ed un processo ugualeper tutti. ... Il contrasto si [pone] in maniera ancora piùmarcata e preoccupante allorché non si dia luogo aperizia e la scelta [del perito], cioè la scelta della [“leg-ge” in concreto applicabile] venga di fatto operata dalconsulente del PM che ... è una parte, pubblica e qua-lificata ..., ma pur sempre una parte” (per questo con-cetto e per approfondire il problema dell’attendibilitàdi tali metodi di accertamento, G.Lageard, op. cit.,pagg. 300-305).

Lo stesso autore pone la rilevanza dell’ulteriorequestione relativa all’uso dei dispositivi di protezioneindividuale.

Innanzitutto specifica che, a suo parere, il datoredi lavoro dovrebbe imporre, vigilando che tale pre-scrizione sia rispettata da parte dei lavoratori, l’uso ditali dispositivi anche al di sotto dei 90 dB(A), in quan-to “se è vero che l’esposizione al rumore superioreagli 85 dB è, come sostiene la migliore dottrinaaudiologica, pericolosa per l’udito del lavoratore, nonpuò certo mettersi in dubbio l’obbligo del titolare del-la posizione di garanzia di attivarsi allorché ciò nonaccada ... Difficile sarebbe di conseguenza escluderela penale responsabilità del datore di lavoro in un’ipo-tesi in cui ad un lavoratore esposto ad un rumore supe-riore a 85 dB venisse consentito di non utilizzare imezzi di protezione individuale. Mancherebbe certa-mente in questo caso la specifica violazione dell’art.43 comma 4 D.Lvo 277/1991 [Uso dei mezzi indivi-duali di protezione dell’udito] ma potrebbe comunqueessere correttamente ritenuta la violazione dell’art.2087 c.c. [Tutela delle condizioni di lavoro]”(G.Lageard, op.cit., pag.306).

Questa, però, non è opinione univoca: una pronun-cia della Corte di Cassazione, per esempio, ha stabili-to che viola l’art.5 comma 1 lett.f D.Lvo277/1991[Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei pre-posti], il datore di lavoro che ometta di esigere l’im-

piego dei mezzi individuali di protezione dell’uditoda parte dei lavoratori, a condizione che i lavoratorisiano obbligati a utilizzare tali mezzi a norma dell’art.43 comma 4 e, quindi, a condizione che l’esposizionequotidiana personale dei lavoratori, riferita a otto oregiornaliere in base all’art. 39 comma1 lett. g superi 90dBA (Cass. Pen., sez. III, 22 giugno 1996 n. 6244, inDir. Prat. Lav., 1996,33).

Infine il Lageard esprime la propria tesi, non datutti condivisa, circa la determinazione dell’effettivaquantità di rumore a cui è esposto un lavoratore: nonbisognerebbe fermarsi ai valori teorici relativi allamansione, ma occorrerebbe considerare i valori effet-tivi di esposizione cui è soggetto il lavoratore. Perciòil livello di esposizione accertato dovrebbe essere ul-teriormente ridotto in considerazione dell’uso deidispositivi di protezione individuale, in quanto il li-vello di abbattimento del rumore da essi garantito do-vrebbe impedire l’insorgenza e l’evoluzione di un in-debolimento permanente dell’udito. E se è vero chefrequentemente si assiste ad una caduta della loro effi-cacia, causata da erroneo posizionamento, incongruitàdella misura, scarsa manutenzione, manomissione, è“altrettanto vero ... che in altre situazioni i mezzi diprotezione [sono] disponibili, efficienti e correttamenteusati. Sarà naturalmente il giudice che dovrà di voltain volta accertare con un indagine rigorosa quale sia laconcreta situazione. A noi sembra peraltro che non siagiusto escludere, in linea di principio e in ogni caso, ...l’efficacia dei protettori acustici nella riduzione delrumore a cui il lavoratore è esposto” (G. Lageard,op.cit., pagg. 307-309).

Conclusione

Per terminare, non resta che ribadire l’invito rivol-to al legislatore e alle sezioni unite della Cassazioneaffinché intervengano per dar vita ad un “istituto” uni-co e chiaro relativo all’ipoacusia e in generale allamalattia professionale, che tenga conto delle diverseesigenze di tutte le parti e che, specialmente, eliminil’incertezza che oggi pesa soprattutto sulla figura del-l’imputato, il quale a seconda che si trovi di fronte adun giudice che propende per una piuttosto che un’al-tra, o di fronte a un perito che utilizza un metodo piut-tosto che un altro, può vedersi condannato o meno.

Sintetizziamo, infine, le varie tesi sopra esposte.Con riferimento al problema dell’individuazione

del momento di consumazione del reato di lesioni che

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hanno generato l’ipoacusia, si registrano essenzialmen-te due teorie:

1) trattandosi di reato permanente, il termine daconsiderare per la prescrizione del reato è quello dellacessazione della condotta che determina la situazionedannosa;

2) si tratta di reato istantaneo, perciò il termineprescrizionale è quello del sorgere dell’ipoacusia (tesipiù garantista per l’imputato e, a nostro avviso, da pre-ferire).

Riguardo al metodo per l’individuazione del mo-mento consumativo di tale reato, tra le sentenze di cuisopra, al n. 2:

1) vi è chi sostiene che occorra rifarsi al momentodel primo esame medico attendibile che documenti ilsorgere o l’aggravarsi dell’ipoacusia (momento dalquale decorrerebbe il termine prescrizionale);

2) vi è chi ritiene che sia meglio, per la decorrenzadel termine prescrizionale, considerare il reato consu-mato nel giorno successivo agli eventuali precedentiesami che ancora non forniscono tale prova (ipotesipiù garantista, in quanto sposta indietro nel tempo iltermine in questione).

Per quanto concerne l’aggravamento dell’ipoacusiale più importanti correnti di pensiero sono le seguenti:

1) il reato che determina l’aggravarsi di tale malat-tia professionale è un reato progressivo: all’imputato,perciò, non si applica il cumulo delle pene;

2) il reato che determina l’aggravarsi di tale ma-lattia professionale (sia che lo si voglia avvicinare peranalogia al reato progressivo, sia che si preferisca at-tribuire la giusta rilevanza ai distinti momenti che han-no provocato l’ipoacusia e il suo aggravarsi) costitui-sce un ulteriore reato rispetto a quello precedente, che, insieme ad esso considerato, sposta il termineprescrizionale dal momento in cui si determina la ma-

lattia all’ultimo aggravamento cagionato dal perdura-re della condotta del soggetto attivo (tesi, a nostro av-viso, da preferire);

3) l’aggravamento dell’ipoacusia non costituisceun evento autonomo, ma una circostanza aggravante(ininfluente per l’individuazione del termineprescrizionale) del primo reato di lesione che ha pro-vocato l’ipoacusia; questa teoria si riallaccia a quellache vede il reato di lesioni personali colpose come unreato permanente, perciò collega il dies a quo per laprescrizione al momento in cui cessa la condotta delsoggetto attivo.

Anche in materia di uso dei DPI esistono diver-genze:

1) alcuni ritengono doveroso per il datore di lavo-ro imporre l’uso dei DPI anche al di sotto dei 90 dB(al superamento degli 85 dB), in quanto altrimenti egliviolerebbe l’art. 2087 c.c.;

2) altri, invece, tengono come punto di riferimentoi 90 dB.

Sempre in tema di DPI:1) c’è chi sostiene che, per calcolare l’effettiva

quantità di rumore a cui è esposto un lavoratore, oc-corra calcolare i valori teorici relativi alla mansionesvolta dal lavoratore;

2) c’è chi ritiene che, ove questi siano correttamenteusati e debitamente funzionanti, bisognerebbe riferir-si ai valori effettivi di esposizione, come risulta ridot-to dall’uso di tali dispositivi.

Con riferimento all’accertamento dell’ipoacusia,esistono svariati metodi utilizzati dagli esperti: anchequesto è, perciò, un problema che intacca gravementesoprattutto il principio dell’uguaglianza di fronte allalegge.

La normativa citata

Art.2087 c.c. – Tutela delle condizioni di lavoroArt. 41 c.p. – Concorso di causeArt. 583 c.p. – Circostanze aggravantiArt. 590 c.p. – Lesioni personali colposeDecreto legislativo 15 agosto 1991 n. 277 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff. 27 agosto 1991, n. 200) -

Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE,in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologicidurante il lavoro, a norma dell’art. 7 della legge 30 luglio 1990, n. 212.

Antonietta [email protected]

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La Cambridge Newspapers investe in KBA

La Cambridge Newspaper sta progettando diespandere la propria attività di stampa a contratto perconto terzi. Per questo potenzierà il proprio impiantoproduttivo in direzione di una maggiore capacità distampa a colori. L’investimento, nello specifico, con-siste nell’addizione di due nuove torri 4-HI per la ro-tativa Albert A510X, che portano la capacità produtti-va dell’impianto a 64 pagine in quadricromia a 50.000copie l’ora di velocità massima in accumulo.

Il progetto si è avviato con la consegna delle unitàalla fine del marzo 2003 e con le prime copie com-merciali nell’agosto, ed è stato portato a compimentonel rispetto dei tempi, con un budget di 4,5 milioni disterline (approssimativamente 6,5 milioni di Euro) esenza dover ampliare lo staff nell’area rotativa.

“Il nostro programma di investimenti aumenteràla qualità e i servizi che offriamo ai lettori ed agli in-serzionisti, oltre che agli editori che utilizzando i no-stri servizi di stampa”, ha detto il press productionmanager, Alan Mee. “Il programma prevede anche l’in-serimento di una macchina piana e di una linea pertaglio e cucitura, che aumenteranno notevolmente laflessibilità della nostra offerta di stampatori”.

Anche dopo l’installazione la KBA UK sta mante-nendo una presenza tecnica presso l’impianto delCambridge Newspaper per supportare i tecnici dellaCambridge Newspapers nella gestione di tutte le at-trezzature di stampa e, inoltre, ha ospitato gli stessirotativisti del Cambridge Newspaper in Germania perun training presso la propria sede.

L’ampliamento di capacità della rotativa ha reso ingrado la società di mantenere il suo contratto con laExpress Newspaper per la stampa del Daily Star, diriprendersi la stampa del supplemento CambridgeEvening News Property e di sviluppare e migliorare ilsupplemento Drive.

La sala macchine, al momento, sta andando al 60%delle proprie possibilità e i responsabili della

Cambridge Newspaper prevedono di portare l’impian-to a piena produzione entro il 2004. Nel frattempo gliinvestimenti nel reparto continueranno con la sostitu-zione dei cilindri anilox e l’aggiunta di due ulterioritorri colore.

Ordini per la Cortina KBA in Germania

La fornitura di una KBA Cortina a 48 pp alla so-cietà olandese Rodi Rotatiedruk, annunciata nel corsodell’IfraExpo 2003 di Lipsia, è stata seguita da dueordini similari negli ultimi mesi del 2003: due impiantisimili sono stata infatti ordinati dal Freiburger Druck,in Germania; inoltre, la KBA riferisce di aver ricevutoanche un altro ordine da parte della società stampatriceDe Persgroep di Asse, nei dintorni di Bruxelles.

Per la KBA, l’interesse crescente per la tecnologiaoffset waterless, premia la determinazione con cui èstato seguito questo progetto, sviluppato in collabora-zione con gli industriali dell’inchiostro, delle lastre edella carta e, oltre alle aspettative per i potenziali ren-dimenti, la necessità di avere uno strumento di produ-zione più standardizzato ed ecologico.

Il Badische Zeitung (BZ), quotidiano edito dallaFreiburger Druck, ha una diffusione di 180.000 copiein 17 edizioni locali e una readership di 412.000 per-sone. La Cortina stamperà pure i due titoli domenica-li, il Sonntag in Freiburg (diffusione 177.000) e ilSonntag in Dreiland (con una circolazione di più di85.000 copie), un certo numero di free papers (circo-lazione totale a settimana di 550.000 copie) e vari altrititoli, supplementi e lavori semi-commerciali.

La rotativa, configurata per una velocità massimadi 80.000 copie l’ora, comprenderà due sezioni a 48pp e potrà stampare 96 pagine full color in formatoBerlin; avrà un taglio di 470 mm e un’ampiezza mas-sima del nastro di 1260 mm; verrà posta in una nuovasala per la stampa e comprenderà sei mini torri concambio automatico delle lastre, lavaggio automaticodel caucciù e pompa centrale per l’inchiostro. La

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sottostruttura della macchina sarà configurata con seiportabobina Pastomat RC per un diametro della bobi-na di 1500 mm (59”), nove barre di rovesciamento,due castelli di piega con due rulli del cono per ciascu-no, controlli di registro del taglio, e due pieghe a ga-nasce 2:5:5.

È previsto che la macchina entri in produzione al-l’inizio del 2006 e che assorba la produzione di bentre macchine convenzionali.

Ampia addizione di torri di stampa per laGannett

Nell’ottica di un progetto di ampliamento delle pro-prie attrezzature, la Gannett Co. ha ordinato alla GossInternational una significativa addizione di torri perla rotativa Goss Metro attualmente utilizzata per l’im-pianto di Fort Myers in Florida, USA, dove vengonoprodotte giornalmente 85.000 copie del NewsPress e70.000 copie di Usa Today.

Il progetto comprende l’aggiunta di quattro torrishaftless 4-HI Goss Uniliner alle due attuali GossMetro. Ogni torre sarà dotata del sistema di inchio-strazione Goss Digital che fornisce un’alta qualità distampa, poco scarto e una produzione consistente.

L’installazione incrementerà la possibilità di colo-re di 16 pagine su ciascuna macchina in modalità di-retta, oppure di 24 pagine per le sezioni stampate inanticipo con le due rotative combinate.

Gli attuali gruppi di stampa Metro verranno ag-giornati con il Goss digital inking system MPCS3.

Il Los Angeles Times riconfigura tutte lemacchine

Il Los Angeles Times ha scelto la MAN Roland perpotenziare i propri impianti di stampa. Il quotidianocaliforniano installerà infatti torri COLORMAN in due deitre impianti di produzione operanti nella California delsud. Saranno le prime COLORMAN utilizzate come am-pliamento a funzionare nel nord America e consenti-ranno al giornale di avere più pagine a colori.

“Per ora abbiamo la possibilità di stampare più disei sezioni e 96 pagine di cui 24 in full color”, ha dettoMark Kurtich, senior vice president of Operations,“quando avremo completato questo progetto, avremoancora sei sezioni e 96 pagine, ma invece di 24 paginein full color ne potremo avere 32”.

Le configurazioni delle rotative sono state studiateper due anni e sono stati individuati i punti dove inter-venire. Le torri COLORMAN, dunque, saranno unite alle10 Goss Colorliner già funzionanti, mentre tutte e cin-que le altre Goss Retroliner verranno riconfigurate, ilche significa che tutte e 15 le rotative del Times ver-ranno aggiornate.

Le prime torri COLORMAN arriveranno a luglio 2004per funzionare, tutte e dieci, entro l’autunno; ilcompletamento del progetto è previsto per il primoquarto del 2005.

Una spinta forte all’aggiornamento, dicono alTimes, è stata dettata dal fatto di aver percepito chegli stessi inserzionisti desideravano un miglioramentodella grafica e che, inoltre, il riposizionamento delle15 macchine ormai stava diventando effettivamentenecessario dal momento che il sistema era stato instal-lato tra i tardi anni ’80 e i primi ’90 ed era stato ag-giornato per l’ultima volta nel ’99.

Il Trinity Mirror North Wales ordina alla Teraun sistema con 50 postazioni

La Trinity Mirror Regional Newspaper Division haordinato alla Tera UK (www.teradp.com) un sistemaeditoriale con 50 postazioni di lavoro. Il sistema saràinstallato per servire il Trinity Mirror North Wales esupporterà molti titoli, come il settimanale WeeklyNews, il più importante del gruppo, e il CaernarfonHerald. Verrà gestito dalla sede principale a LlandudnoJunction, ma sarà collocato in tutti gli uffici del TrinityMirror Cheshire che ha recentemente installato un si-stema editoriale a 80 postazioni.

Tutto lo staff redazionale, compresi i grafici, uti-lizzerà la tecnologia “thin-client” Citrix per accedereai database GN3 e OPI a Chester con pagine comple-tate nei siti di stampa di Chester e di Liverpool, e tuttoil materiale attualmente archiviato sul database Tark aChester sarà accessibile dallo staff del North Wales.Nello stesso archivio confluirà il materiale pubblicatoda tutti i titoli del North Wales perché si possa costitu-ire una vera e propria biblioteca elettronica nella re-gione del Nord Ovest.

L’installazione sarà gestita dal team di progettointerno allo stesso Trinity Mirror in collaborazione coni team di progetto locali, e il suo completamento è pre-visto per il maggio 2004.

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Media Insider

Una Goss Magnum per il GallupIndependent

Il Gallup Independent di Gallup, New Mexico,quotidiano con 18.000 copie di tiratura giornaliera, allequali si aggiungono un certo numero di giornali regio-nali settimanali, giornali locali gratuiti e vari tipi diprodotti commerciali, ha ordinato una rotativa GossMagnum per aumentare il numero di pagine a coloried avere maggiore flessibilità nella produzione e nuo-ve opportunità di reddito.

“Fondamentalmente, avevamo bisogno di maggio-re velocità di stampa con la stessa, elevata qualità - hacommentato Bob Zollinger, editore del quotidiano -già oggi abbiamo una produzione complessiva setti-manale di 250.000 copie, e se il tasso di crescita fosserimasto costante ci saremmo ben presto trovati in dif-ficoltà. Questa installazione ci dà la tranquillità di po-ter continuare ad accrescere la nostra offerta commer-ciale nei prossimi anni”.

Con i suoi 24 gruppi di stampa, la nuova GossMagnum ha una dimensione che doppia rispetto al-l’attuale Community, e verrà configurata con sei torri4-HI con otto portabobine, di cui due con doppia ca-pacità di sbobinamento, in grado di far girare sino a10 nastri, con la nuova piega a ganasce Goss Universal1:3:3, in grado di gestire sino a 16 nastri alla pienavelocità di macchina di 40.000 copie l’ora.

Per ospitare la nuova rotativa il Gallup Independentsta investendo anche 2 milioni di dollari in un nuovo

stabilimento di 1.700 metri quadrati, il cuicompletamento è programmato per la primavera 2004.

Creo Italia amplia la rete commerciale

Creo Italia ha riorganizzato la propria rete com-merciale diretta con l’inserimento di un nuovo funzio-nario di vendita.

Dal 1 marzo 2004 Antonio Fortino è il Responsa-bile Vendite per le aree Emilia Romagna, Marche,Toscana, Umbria, nel segmento commerciale, sosti-tuendo in queste aree Andrea Mannoni che ora si de-dicherà completamente al segmento quotidiani per tuttoil territorio nazionale, incarico già parzialmente assuntonel settembre 2003.

Forte di un curriculum commerciale presso Kodake Océ e di una importante esperienza come Direttoredi Produzione presso un grosso stampatore del nord-Italia, Antonio Fortino entra in Creo entusiasta di ri-cominciare ad operare come Responsabile Vendite digrandi soluzioni di prestampa: “conosco molto bene iproblemi degli stampatori e cosa serve loro per averesuccesso e sono convinto che potrò essere per loro piùun consulente che un funzionario di vendita.”

Questo cambiamento è stato dettato dalla necessi-tà di avere una migliore copertura commerciale, conuna gamma di prodotti che si è recentemente arricchi-ta anche delle lastre CTP, ed avere un’attenzione mag-giore ad un numero più ampio di aziende di stampa,compresi i piccoli stampatori commerciali.

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La competenza nel settoredella stampa

Il punto focale: la macchina da stampa

Obiettivo principale di MAN Roland è quel-lo di costruire macchine da stampa efficientie durature e in questo ambito si sono con-centrate tutte le sue attività. Grazie aisuoi prodotti di successo comeCromoman, Uniset, Regioman, Geomane Colorman per la stampa di quotidianie Rotoman, Lithoman e Polyman perquella commerciale, MAN Roland è di-ventata il riferimento per una stampa dielevata qualità..

Ferro e acciaio non bastano

Come in qualsiasi altro settore dell’industria ma-nifatturiera, la competenza nel costruire macchinari dialtissima precisione non è sufficiente. I sistemi di stam-pa devono essere necessariamente comandati, control-lati e automatizzati. Grazie a PECOM (ProcessElectronic Control Organisation and Management ov-vero comando del sistema elettronico della macchinae della stampa) con il quale si automatizza il processosi stampa, MAN Roland ha iniziato ad utilizzare dapiù di 20 anni nuovi ritrovati nel campo elettronico.Oggigiorno MAN Roland dota tutti i suoi prodotti disistemi elettronici avanzati “Made by MAN Roland”.Con competenza specifica si intende che le fasi di pro-duzione del cliente si integrano logicamente con il pro-cesso di stampa avvalendosi di applicazioni softwarespecifiche per delineare l’intero ciclo di stampa.

In questo modo il cliente riceve grazie a PECOMuna linea di produzione ideale, estremamenteautomatizzata, di facile utilizzo particolarmente effi-ciente ed economica.

AUROSYS, per la gestione automatica dei mate-riali (Automatic ROll transport SYStem, logistica mo-

dulare di materiale per gli stampatori a bobina) rap-presenta un ulteriore passo verso il diventare un forni-

tore di sistemi completi. AUROSYS integratout-court la gestione della bobina nel pro-

cesso di produzione, dal momento in cuiviene scaricata dal camion, alla prepa-

razione per essere incollata alla bobi-na da sostituire. In questo ciclo dove-vano essere sviluppate due compo-nenti per la movimentazione dei ma-teriali: un sistema di trasporto auto-matico in grado di muovere le bobine

pronte per la stampa senza danneggiarle nel percorre-re lunghe distanze e di caricarle sulla macchina dastampa e una stazione di preparazione (chiamataAUROprep) che applica delle bande adesive alla nuo-va bobina in modo da poter essere incollata alla bobi-na in lavorazione a piena velocità di stampa (circa 15m al secondo)

La creazione di queste due componenti ci ha reso ileader nel mercato dei sistemi di movimentazione del-la carta per macchine da stampa. In tutto il mondo cisono 33 sistemi AUROSYS che preparano circa 5 mi-lioni di bobine all’anno.

Il comando della produzione, dal ricevimento deidati nel momento in cui i prodotti devono essere stam-pati fino all’uscita del prodotto finito per il cliente,rappresenta un enorme potenziale per il contenimentodei costi. In tal modo il processo di stampa risulta es-sere infatti una parte del flusso di informazioni e delworkflow. Dal momento che MAN Roland non ha lerisorse disponibili per sviluppare sistemi e soprattuttosoftware per la gestione di tali processi, all’inizio del2002 l’ interesse per il partner storico ppi Media, azien-da leader nella programmazione di sistemi prepressper i giornali è andato in crescendo fino alla sua inte-grazione nel gruppo MAN Roland.

MAN Roland ha congiuntamente sviluppato un

Negli ultimi dieci anni MAN Roland si è evoluta passando da semplice produttore dimacchine da stampa a un fornitore di sistemi per l’industria grafica. Oggi, le aziende chestampano sia prodotti commerciali che giornali si aspettano soluzioni complete da offrire aipropri clienti, fatte su misura a seconda delle esigenze individuali e si aspettano unaprogrammazione precisa e un’ esecuzione senza problemi dell’impianto in modo tale dapoter aver successo in campo commerciale. La nostra competenza ci ha consentito didiventare il numero uno nel mercato dei sistemi di stampa per giornali.

MAN Roland Italia S.p.A. Via Redecesio, 12/b - 20090 Milano

tel. 0039 02 21 307 233

fax 0039 02 21 307 276

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sistema per la programmazione della pro-duzione e il comando del sistema chiamato“Printnet” già utilizzato in numerose societàche stampano giornali.

Con “Printnet” vengono messi in rete isettori amministrativi e tecnici di un’azien-da grafica, collegati in rete lo stabilimentocon i suoi clienti e anche le apparecchiaturee le componenti all’interno di un unico pro-cesso di stampa vengono integrate, comeper esempio la preparazione delle lastre. Idati vengono messi in rete utilizzandostandard internazionali quali CIP 4 (un for-mato che converte automaticamente i datipre stampa in dati pre selezionati per lamacchina da stampa) o JDF, un formato cherende disponibili informazioni indipenden-temente dal venditore al fine diautomatizzare tutti i processi di comandoda un “jobticket” elettronico fino all’archi-vio storico dei costi.

“Printnet” include anche un sistema diregistrazione che consente agli addetti diseguire ogni fase del processo di stampa –dalla gestione editoriale sino al momentoin cui il giornale viene consegnato a domicilio - intempo reale con la possibilità di intervenire quandonecessario.

Printnet rende trasparenti tutti i processi di stam-pa, fa si che possano essere valutati commercialmen-te, e rappresenta sicuramente un fattore determinanteper le trattative future.

Competenza con servizi su richiesta

Esattamente come il proprietario di un’automobi-le si aspetta di ricevere una buona assistenza, i clientiMAN Roland si aspettano di ricevere un supporto pro-fessionale per tutta l’esistenza dei macchinari. A direil vero, il tutto inizia ben prima dell’installazione conuna stretta collaborazione tra il cliente e il personaleMAN Roland, ad esempio, provvede a progettare ilsito nel caso in cui si debba costruire un nuovo polo distampa oppure si studiano le parti prestampa epoststampa, il sistema di gestione carta, etc.

Oltre ad una expertise specifica sulla progettazio-ne dell’impianto di stampa, MAN Roland si avvale diun supporto di specialisti provenienti dalla suaconsociata Eurografica: consulenze valide basate su

studi sistematici, prove di fattibilità per decidere lasoluzione migliore dell’impianto di stampa da realiz-zare, tutto questo è compito di EurograficaSystemplanungs GmbH. Di norma viene fatta primauna bozza per le fondazioni e le costruzioni con il flussodei materiali e le interconnessioni per il lavoro. Di se-guito vendono aggiunti i dettagli: processi di produ-zione dal pre stampa, alla stampa fino al dopo stampa:immagazzinaggio, gestione carta, inchiostro e additi-vi; fino allo smaltimento dei rifiuti.

Sono piccole cose che partono da un’idea e termi-nano in piccole soluzioni pratiche che aiutano a ren-dere più facile la vita nei corso degli anni.

Grazie all’esperienza accumulatasi con le varieinstallazioni, MAN Roland e Eurografica hanno svi-luppato l’idea del “Life Cycle Management”. Parten-do dal principio che i costi di gestione di una linea distampa superano di gran lunga il costo dell’investi-mento iniziale, si è pensato che se i costi operativi ven-gono ridotti in modo sostanziale, allora il prezzo ini-ziale dell’impianto non è più fattore preponderante peril nuovo investimento. Il nostro intento è quello di ri-durre i costi complessivi dell’intera esistenza dellamacchina di circa il 20%. Le componenti primarie del

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Life Cycle Management sono progettate e riprogettateorientandosi sulla manutenzione, riduzioni degli scar-ti di carta e di energia e un’ottimizzazione costantedegli impianti del cliente.

Professionalità nella gestione dei progetti:componente di successo

Quando MAN Roland riceve una commessa peruna linea di stampa il project management rappresen-ta un fattore vitale per il successo del cliente e ancheper MAN Roland. Per questo motivo sono stati intro-dotti project managers, responsabili dello sviluppo egestione del progetto. Per il cliente ciò significa avereuna persona di riferimento per l’intera durata del pro-getto dal momento in cui si riceve l’ordine fino allafine del periodo di garanzia (un volto per il cliente). Ilproject management è un supplemento a quanto offer-to normalmente sul piano commerciale e tecnico. Ognimembro del consiglio di amministrazione svolge unruolo di “attivo” nei diversi progetti, supporta i pro-gressi e mantiene contatti personali con le persone chehanno poteri decisionali e che mantengono il consi-glio di amministrazione informato su cosa accade sulmercato. Ci si aspetta molto dai nostri project managerse per questo vocazione e training sono assolutamente

necessari, così come ci vogliono miglioramenti perelaborare gli ordini sia internamente che esternamen-te.

Per il futuro si delineano nuove sfide all’oriz-zonte.

Grazie ad un’ampia gamma di prodotti, competenzanei settori dell’elettronica e nell’automazione e unvalido servizio di assistenza, il know how di MANRoland è riconosciuto a livello globale, MAN Rolandpresenta tutte le caratteristiche per soddisfare le sfidefuture e per migliorarsi ulteriormente come fornitoredi sistemi per l’industria grafica. MAN Roland sarà ingrado di offrire ai propri clienti ulteriori servizi per isistemi di stampa su base contrattuale. L’intenzione èquella di ridurre ulteriormente i costi di gestione, au-mentare la produzione netta, rafforzare i rapporti a lun-go termine con i clienti e lavorare alacremente per in-crementare la fiducia che il cliente ha in MAN Roland.

Oltre ad una assistenza operativa 24 ore al giorno,da anni nostro punto di forza, verranno offerti altri ser-vizi quali una manutenzione preventiva, controlli re-golari, aggiornamenti e potenziamenti elettronici e disoftware per tutto il centro di stampa, insomma uncustomer care a 360°

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OIDAB WAMAC International ABrappresentante esclusivo per l'Italia:

R.G. srlVia Carducci 26 - 20123 Milanotel. 02875634 fax 0286453028

email: [email protected]

IDAB WAMAC:dalla piegatriceal lettore

IDAB WAMAC, una società facente parte del grup-po Heidelberg Postpress, è un produttore leader mon-diale di macchinari e sistemi automatici completi perle sale spedizioni dei quotidiani. IDAB WAMAC pro-getta e costruisce soluzioni personalizzate perottimizzare i processi produt-tivi delle sale spedizioni. Ognisistema per sala spedizioni èunico, come unico è lo stabi-limento, con necessità uniche.

La sala spedizione è oggi nonsoltanto l’anello finale della catenaproduttiva del quotidiano, ma ancheuno strumento di marketing, che consen-te di gestire in modo sempre più accurato ladistribuzione delle copie sino all’utente finale.

In questa ottica, IDAB WAMAC presenterà aDrupa una soluzione che integra il controllo della di-stribuzione con le operazioni nella sala spedizione, inmodo di ottenere un controllo totale del processo, dal-la piega della rotativa sino al lettore. Un completo si-stema software di controllo, WNC (Wamac NetworkControl) v5, permette l’integrazione con sistemi di ge-

stione distri-buzione e si-stemi di ge-stione abbona-ti, siano essi dip r o d u z i o n eIDAB WA-MAC che dialtri produtto-ri. Utilizzandotutti gli stru-menti messi adisposizionedal sistemaWNC v5, l’o-peratività del-la sala spedi-zioni può es-

sere impostata in modo da ottimizzare capacità e co-sti. Le impostazioni di distribuzione e di produzionepossono essere simulate e variate come ordine o comesequenza degli ordini, fino al momento in cui il pacconon viene prodotto, in modo da diminuire al massimo

i costi di produzione e di di-stribuzione.

Alla Drupa sarà inoltreesposto un importante com-

ponente del sistema per sala spe-dizioni, lo stacker ad alta velocità

TS 800, che permette un’accurataproduzione di pacchi in connessione

all’affardellatrice ad alta velocità PWA650 v2 ed ad un sistema in linea di legatura

in croce dei pacchi stessi. Lo stacker TS 800 producepacchi programmati fino alla copia singola, ad una ve-locità massima della rotativa di 90 000 cph,l’affardellatrice ed il sistema di legatura in croce, pro-ducono fino a 35 pacchi al minuto. Utilizzando lineedi confezionamento pacchi ad alta velocità, si rispar-miano macchinari e manodopera per gestire la produ-zione della rotativa, diminuendo i costi di produzione.

Per concludere, a Drupa sarà presentato il sistemadi immagazzinamento mobile MLS per l’immagazzi-namento degli inserti, completamente automatico, ingrado di operare alla massima velocità della rotativa.Il sistema MLS è unico nel suo concetto di immagaz-zinamento delle copie stampate: la squama delle co-pie in uscita dalla rotativa è divisa in segmenti ed im-magazzinata in particolari bancali mobili, invece diessere avvolta nei “rotoli”. Il modo delicato in cui ven-gono lavorati i prodotti stampati, mantenendo le copiesempre stese, permette di eliminare problemi di scartocopie dovute a stropicciamento, al rilascio di inchio-stro sulle copie sottostanti, ecc. I bancali, a loro volta,possono essere movimentati in modo automatico, at-traverso speciali convogliatori, o in modo semi auto-matico tramite normali muletti.

IDAB WAMAC è presente a Drupa presso ilPadiglione Heidelberg, Hall 1, Section A01Lo stacker TS 800

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42TecnoMedia n. 41, marzo 2004

Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

Milano - ItalyTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

Creo è in procinto di lanciare il flusso di lavoroSynapse® NewsManager alla Drupa 2004. Questo po-tente nuovo strumento per la gestione del flusso di la-voro basato sul formato PDF per la prestampa dei quo-tidiani aiuterà gli stampatori adaumentare la produttività, incre-mentare il fatturato e ridurre icosti per i materiali.

Il flusso di lavoro SynapseNewsManager è basato suglistandard aperti e si integra agevolmente neisistemi esistenti. Synapse NewsManagerè modulare per adeguarsi alle esigenze diaziende di qualsiasi dimensione, dai pic-coli stampatori ai più grandi centri stam-pa nazionali ed internazionali con diversesedi dislocate sul territorio.

Il flusso di lavoro Synapse NewsManager garanti-sce un elevato livello di flessibilità ed automazione,dallo sviluppo del piano editoriale fino alla produzio-ne delle lastre. Comprende Edition Planner, che defi-nisce gli attributi delle pubblicazioni future; DatabaseServer, che legge i piani editoriali, gestisce le defini-zioni e tiene traccia dell’intera attività di elaborazio-ne; Process Monitor, che consente ad operatori e re-sponsabili di visualizzare rapidamente lo stato gene-rale della pubblicazione.

“Synapse NewsManager ottimizza la produttivitàautomatizzando il flusso di prestampa e lasciando aglioperatori la possibilità di concentrarsi sulla pianifica-zione e sul monitoraggio della produzione invece didoversi occupare della gestione dei file,” spiega ChrisBender, responsabile Creo dei prodotti per il settoredei quotidiani. “Gli operatori possono valutare lo sta-to della produzione da diverse sedi con un rapido sguar-do a Process Monitor. La possibilità di condividere lavisualizzazione dello stato di avanzamento di una pub-blicazione rispetto al piano editoriale riduce il rischiodi rifacimenti e di comunicazioni fuorvianti.”

Imposizione, retinatura, controllo dell’esposi-zione delle lastre

Il sistema Prinergy® Evo è una nuova e potentesoluzione di elaborazione deifile PDF che integra efficace-mente il flusso di lavoroSynapse NewsManager.Prinergy Evo offre un’elevatacapacità di elaborazione del for-

mato PDF unita ad una notevole facilitàd’uso. È altamente automatizzato e di fa-cile manutenzione, razionalizza i processiproduttivi dei quotidiani e contribuisce amantenere l’investimento in costi contenu-ti.

Il flusso di lavoro Prinergy Evo controlla laprestampa, la produzione di lastre e/o pellicole per lamassima produttività e la massima qualità di stampa.Basato sugli standard aperti come JDF, PDF e PJTF,Prinergy Evo è ideale per la prestampa dei quotidiani,in quanto garantisce la velocità e la flessibilità neces-sarie per ritardare i tempi di chiusura e produrre gran-di quantità di pagine più rapidamente di prima. Conun flusso di lavoro PDF, lo stampatore può utilizzareun formato file interno ottimizzato per la massima ef-ficienza di produzione e al tempo stesso contare su unlivello di flessibilità sufficiente per consentire le mo-difiche dell’ultimo minuto e garantire una stampa dialta qualità, indipendente dalla risoluzione su diversisistemi per prove colore e tecnologie di stampa. Pro-gettato per poter essere utilizzato facilmente daldesktop, il flusso di lavoro Prinergy Evo comprendedei modelli di riferimento ed un’interfaccia intuitivaper un elevato grado di automazione e estrema facilitàd’uso.

Prinergy Evo consente inoltre l’uso della retinaturaStaccato® per la risoluzione dei minimi dettagli delleimmagini, per l’eliminazione dei motivi a rosetta e

Riduzione dei costi eaumento della produttività

per la prestampa deiquotidiani con un nuovo

potente workflow Creo

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dell’effetto moiré dei retini e per una migliore stabili-tà cromatica e tonale in macchina. Combinata con latecnologia di esposizione termica SQUAREspot®, laretinatura Staccato offre fedeltà cromatica e qualitàesclusive.

Il flusso di lavoro Prinergy Evo genera prove co-lore a video e sui più diffusi sistemi per prove colore.Il flusso di lavoro funziona anche con il software CreoPrintLink per la produzione di file PPF conformi allostandard CIP3 per le impostazioni di inchiostrazione.

Synapse Prepare per i quotidiani

Synapse® Prepare è un software di preflight e pre-parazione dei file che crea file PDF pronti per la pro-duzione. Con un solo clic del mouse, un pubblicitariopuò creare un file PDF da Quark Xpress® o Adobe®

InDesign® esattamente rispondente alle specifiche tec-niche del quotidiano. Grazie all’individuazione e allasoluzione dei problemi nelle primissime fasi del ciclo

di produzione, il software Synapse Prepare può ridur-re drasticamente i costi associati ai rifacimenti e allarielaborazione del contenuto digitale.

Nuovo modello Trendsetter NEWS

Creo sta ampliando la linea dei sistemi CTPTrendsetter® NEWS con l’introduzione di configura-zioni semiautomatiche per facilitare il passaggio allatecnologia CTP.

I nuovi Trendsetter® NEWS a caricamento manua-le offriranno ai piccoli centri stampa un interessantepunto d’ingresso alla tecnologia CTP; questi utentipotranno così avvantaggiarsi della superiore qualitàdell’esposizione termica SQUARESpot® con un inve-stimento iniziale molto contenuto. Realtà produttivedi maggiori dimensioni potranno trovare interessanteil nuovo CTP come macchina di backup da affiancarea modelli di Trendsetter® NEWS dotati di caricatoreautomatico.

Questo potrà essere anche installato in un secondomomento sulle nuove macchine manuali, per la mas-sima flessibilità e protezione dell’investimento.

Creo ora offre una vasta gamma di sistemiTrendsetter NEWS che comprende sia modelli

semiautomatici che totalmente automatici dotatidi funzioni avanzatissime, con velocità com-

prese tra 50 e oltre 200 lastre/ora. Il sistemaCTP Trendsetter NEWS semiautomaticosarà disponibile a partire dal mese di aprile2004.

Il flusso di lavoro SynapseNewsManager verrà presentato nell’ambi-to della soluzione completa Creo per i quo-tidiani con Prinergy Evo, Synapse Prepare

ed il sistema CTP Trendsetter NEWS in occasio-ne della Drupa 2004, presso lo stand Creo B10 e B11,Hall 4, dal 6 al 19 maggio 2004.

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Il ctp svizzero xpose!riceve tre premi

internazionali

I CTP Lüscher Xpose!,già ampiamente noti per laqualità della loro precisio-ne ingegneristica e per leloro prestazioni, sono statis c e l t iper trericono-

scimenti che ne attestano l’eccel-lenza del progetto: il primo è il Pre-mio International Forum Design, ilsecondo è il Premio reddotdesign e il terzo è un Diplomadell’Associazione Russa dell’In-dustria Grafica per “ Il miglior nuo-vo prodotto nel mercato Russo”.

Combinando le migliori caratteristi-che delle tecnologie a tamburo interno ea tamburo esterno, la famiglia Xpose! im-piega la tecnologia delle lastre termiche per fornirelastre al top della qualità pronte per la stampa nei for-

mati da 760 x 650mm a 2030 x 1485mm, a ritmi di altaproduttività. Adoggi, più di 500Xpose! sono stativenduti in tutto ilmondo a piccoli egrandi stampatoricommerciali, a

produttori di packaging, a stampatori di etichette edirect mailing, come pure a stampatori di carte valoriquali banconote e passaporti.

Il proprietario della società, Hans Lüscher, appren-dendo la notizia dell’assegnazione dei premi ha cosìcommentato: “ Io ed il mio staff siamo onorati per que-

sto qualificato riconoscimento ai nostri prodotti, allanostra ricerca&sviluppo e alla qualità, particolarmen-te quando abbiamo saputo che, per il PremioInternational Forum Design, l’Xpose! è stato selezio-nato dalla giuria tra circa 1630 prodotti presentati da

735 concorrenti di 32 paesi. Que-sto prestigioso riconoscimento te-stimonia che il creativo progettodell’ Xpose! non è soltanto esteti-camente piacevole e moderno, maanche user friendly, caratteristica

confermata da tanti nostri clien-ti che lo hanno apprezzato per

la sua semplicità e facilità opera-tiva”. La cerimonia di conferimento

del premio si è tenuta a Marzo duran-te la fiera CeBit ad Hannover in Ger-

mania.La giuria internazionale della competi-

zione reddot ha conferito il premio “ per l’alta qualitàdel progetto” del Compu-ter-to-Plate Xpose! dellaLüscher dopo aver valuta-to le iscrizioni di 1800 par-tecipanti, e dopo aver com-mentato che la scelta è sta-ta non facile data la gene-rale alta qualità degli altriprodotti concorrenti.

Insieme con gli altrivincitori, Lüscher è statoinvitato a presenziare al-l’inaugurazione di una spe-ciale mostra di tutti i prodotti vincitori del premio il 5Luglio 2004 presso il museo reddot design ed alla suc-cessiva cerimonia di consegna dei premi che si terràpresso il Teatro Aalto di Essen in Germania.

NTG Digital srlSede di Milano:

Via dei Missaglia, 97 - Edificio B1 - 20142 Milanotel. 02 82 68 161 - fax 02 82 68 1640

Sede di Roma:

Via Taro 39 - 00199 Romatel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469

internet: http://www.ntg.ite-mail: [email protected]

Il premio Reddot design

Il premioInternationalForum Designconsegnato alCeBit diHannover Diploma

dell’Associazione Russadell’Industria Grafica per

“ Il miglior nuovo prodottonel mercato Russo”.

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Agfa a Drupa 2004

A Drupa 2004 Agfa presenterà gli ultimi progressitecnologici che hanno come obiettivo quello di sem-plificare l’automazione del flusso di lavoro e di spin-gere gli stampatori, indipendentemente dalla loro spe-cializzazione, ad adottare nuove tecnologie che per-mettano loro di risparmiare tempo, aumentando laredditività.

Notevole sarà la propostaAgfa, che va dai nuovi Com-puter-to-Plate, sia termici cheal laser viola, alle più artico-late e complete soluzioni perl’editoria, sia software chehardware, ai sistemi di stampa a get-to di inchiostro, a nuovi prodotti per lastampa di prove, ad una nuova lastra ter-mica senza prodotti chimici, ad una nuova versione di:Delano, il sistema Agfa di project management, sen-za naturalmente dimenticare gli aggiornamenti diApogee X, il famosissimo software Agfa che gestiscenel modo più aperto possibile il flusso di lavoro inPDF, per concludere con :Alterno, un nuovo softwaredi conversione colore per la stampa di imballaggi.

Nel CtP, un settore in continua crescita, Agfa haarricchito la sua gamma di prodotti con un nuovo si-stema CtP termico 4-up: Acento 4-up, che seguendo ilsuccesso del predecessore al laser viola, offre pienaautomazione, qualità e affidabilità di esposizione aimedi stampatori che optano per la tecnologia termica.:Acento è disponibile in numerose configurazioni chesi differenziano per livello di automazione e velocità,a seconda delle esigenze dei clienti.

Sempre nel settore dei CtP termici Agfa presenteràanche i più veloci platesetter :Xcalibur esistenti oggisul mercato. Con l’arrivo della versione XXT nellafamiglia :Xcalibur, Agfa mette a disposizione la piùcompleta linea di sistemi CtP esistenti sul mercato cheinclude un’ampia gamma di soluzioni di automazio-ne.

Nei sistemi CtP al laser viola ad elevata potenzaAgfa lancia :Galileo e :Palladio con diodi al laser vio-la da 30mW per le nuove lastre ai fotopolimeri :N91v.

Passando al settore dell’editoria, in occasione diDrupa, Agfa presenterà :Arkitex Courier, un sistemadi trasmissione completo che si avvale della tecnolo-

gia dell’application serverJ2EE, su cui sono basate mol-te delle soluzioni e-businessattuali. L’offerta per l’editoriasarà completata da due nuoviplatesetter per il settore della

stampa rotativa di quotidiani:Advantage CL e :Advantage CLS.

Nel campo dei sistemi di stampa diprove a getto di inchiostro saranno pre-

sentati i modelli :Sherpa, :Grand Sherpa e:Sherpamatic. I sistemi :Sherpa, basati sulla tecnolo-gia a getto di inchiostro piezoelettrico, drop-on-demand, sono leader del mercato poiché offrono unaqualità contrattuale a un costo di gestione molto ridot-to rispetto ai sistemi di prove digitali concorrenti.

Una delle novità più interessanti presentate da Agfaa Drupa, sarà la lastra digitale termica senza prodottichimici :Azura, che rappresenta la risposta Agfa allerichieste dei clienti per prodotti più puliti e affidabili.Tra le novità Drupa un posto di rilievo sarà assunto da:Delano, il sistema di project management di Agfa, cheproprio in occasione della fiera di Dusseldorf annun-cerà l’uscita di :Delano 1.1 con nuove funzionalità.

Infine battesimo in Drupa anche per :Apogee X2.0,la versione più recente della soluzione Agfa per il flussodi lavoro di prestampa su PDF, e JDF . La nuova ver-sione si concentra principalmente sulla scalabilità delsistema e sulla distribuzione del carico dei lavori aidiversi step di produzione. Offre inoltre numerose fun-zioni di connettività, ad esempio, driver per i nuovidispositivi di esposizione CtP e CtF Agfa e non-Agfae stampanti di prove.

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic Systems

Via Grosio 10/4 - 20151 MilanoTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429

http://www.agfahome.com

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Integrazione –soluzioni dalla A alla Z

dal 6 al 19 maggio 2004DüsseldorfPadiglione 14, Stand A52

Müller Martini S.p.A.Viale Rimembranze, 50IT-20099 Sesto S. Giovanni/Milano, ItaliaTel. ++39-02-2623 71Fax ++39-02-2426 [email protected]

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‘NewsStitch’ e ‘NewsTrim’:con i sistemi di spedizioneMüller Martini si impiegano almeglio le capacità produttive

La produzione di stampati supplementari nella la-vorazione a valle o a monte della produzione di gior-nali è ormai diventata una questione di sopravvivenzaper gli stampatori di giornali.

L’azienda svizzera ha dunque raccolto la sfida e siè concentrata sul puntonevralgico dei sistemi dispedizione. Così a Drupa2004 Müller Martini pre-senterà due nuovi sistemiche possono essere combi-nati con il sistema d’inserimen-to ‘Newsliner-A’. Grazie al grup-po di cucitura ‘NewsStitch’ ed al tam-buro di taglio ‘NewsTrim’ è ora possibile lavorare pro-dotti cuciti o rifilati sui tre lati con uno spessore fino a12 mm (circa 400 pagine in formato tabloid).

Con queste nuove implementazioni Müller Martinimigliora così ulteriormente la redditività della salaspedizione con due nuovi sistemi per la finitura in li-nea dei giornali.

Per prima cosa l’integrazione dei nuovi moduli inun sistema ‘Newsliner-A’ consente al produttore ulte-riori possibilità per acquisire nuovi, proficui segmenti

di mercato nel settore della stampa commerciale, e perpoter di conseguenza generare un ulteriore valore ag-giunto.

Periodici, prospetti, guide TV, inserti con più pa-gine e riviste con copertina sono prodotti destinati ad

essere realizzati su im-pianti per la stampa digiornali. La ‘Newsliner-A’diventa in tal modo un si-stema multifunzionale per

la produzione di stampatidi diverso tipo e formato.Grazie alla vocazione

innovatrice di Müller Martini, l’uti-lizzo delle capacità di stampa disponibili raggiungeuna dimensione del tutto nuova e precedentementeinesplorata. Diventa infatti da oggi possibile utilizza-re i vantaggidella produ-zione integra-ta di giornalicon cucitura etaglio ancheper i lavoricommerciali.Tali sistemiapportano ul-teriori fonti diguadagno, unsettore dibusiness chealtro non fache giovareall’industriadel giornalenel suo com-plesso.

Con il gruppo di cucitura ‘NewsStitch’ e con iltamburo di taglio ‘NewsTrim’ Müller Martini forni-sce così una soluzione pratica, perfettamente integratae conpatibile, agile e potentemente innovativa.

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)

tel. 02 262371 - fax 02 2426851

Con il tamburo di taglio ‘NewsTrim’ è possibileeseguire il taglio trilaterale degli stampati conspessore fino a 12 mm.

‘NewsStitch’

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48TecnoMedia n. 41, marzo 2004

Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

Milano - ItalyTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

Creo, in occasione della Drupa 2004, intendereiterare il suo impegno verso l’iniziativa NetworkedGraphic Production (NGP). Quest’iniziativa abbrac-cia 36 produttori dell’industria della stampa, un nu-mero che va continuamente incremendadosi.

Tutti i 36 membri dell’ini-ziativa Networked GraphicProduction saranno rappresen-tati alla Drupa presso il Padi-glione NGP; sarà disponibilel’elenco completo delleintegrazioni, una mappa per individuarela postazione in cui sarà possibile assi-stere alle dimostrazioni delle varie solu-zioni dei Partner NGP all’interno dellospazio espositivo della Drupa e cinquepostazioni dimostrative che illustrerannoai visitatori del padiglione NGP il funzio-namento integrato di diverse soluzioni basate su JDFdi vari produttori.

NGP dimostrerà le soluzioni integrate basate suJDF/JMF, XML e PDF dei partner al Padiglione NGP,Hall 4, Stand 22 alla Drupa, dal 6 al 19 maggio 2004,che culminerà nella produzione di un quotidiano NGPDrupa Daily.

Tutti i partner NGP sono impegnati nel portare

Networked GraphicProduction a Drupa:

la rete si espande

avanti sviluppi conformi al CIP4 riconoscendo il co-mitato quale unico proprietario e promotore della spe-cifica JDF. I partner NGP di conseguenza investonomolte energie nello sviluppo di soluzioni JDF in gra-do di garantire l’interoperabilità tra sistemi eteroge-

nei. In una delle riunioni delcomitato NGP i partner NGPhanno deciso che l’adesione alCIP4 è un prerequisito natura-le per l’ingresso nel gruppoNGP e si sono impegnati a pro-

fondere ogni sforzo affinché il formatoJDF diventi lo standard di integrazione tratutti i fornitori del settore della grafica.

Le soluzioni Creo nell’ambienteNetworked Graphic Production riguarda-no i più recenti sviluppi nell’area delle so-luzioni per il flusso di lavoro, gli strumenti

di integrazione e collaborazione trasparente tra i varicomponenti nel processo di produzione NGP. Oltreagli aggiornamenti nei flussi di lavoro, numerosenuove versioni e funzioni dei molteplici prodotti soft-ware Creo saranno dimostrati a Drupa: SynapsePrepare (per la creazione di PDF ottimizzati per laproduzione), Synapse InSite (portale Internet per laprestampa), Synapse Link (comunicazione

bidirezionale dei dati JDF tra i sistemi di pro-duzione e sistemi gestionali), Synapse

UpFront (pianificazione della produzio-

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Partner NGPStreamline SolutionsMegalithCompriOptichromeGraphisoftSSB-DISOArden SoftwarePrimaSolveRampageGlobal Graphics

CreoAdobeKomoriPrismKBAXeroxHiflexGlobe-TekDIMS!Radius

MAN RolandMitsubishiMBOMuller MartiniPrimacRoglerCermTechnique Business SystemsShuttleworthPrintplus

TharsternWAM!NetRyobiObjective AdvantagePress-senseNova Vision

ne), Preps (software di imposizione) e Pandora (soft-ware step and repeat per packaging ed etichette).

L’iniziativa Networked Graphic Production

Raggiungere maggiori livelli di efficienza graziead automazione, integrazione ed interoperatività èl’obiettivo principale dell’iniziativa NetworkedGraphic Production.

Questo obiettivo è reso possibile dalla collabora-

zione dei Partner NGP finalizzata all’implementazio-ne e al test dei sistemi JDF. Seguendo un obiettivo disviluppo comune, tutte le soluzioni dei partner NGPpotranno intercomunicare, creando una famiglia disoluzioni che si possono combinare per offrire la per-fetta trasparenza tra flussi di lavoro e dati di produ-zione lungo l’intero processo produttivo.

Per ulteriori informazioni su Networked GraphicProduction, visitare il sito Web ufficiale www.ngp-partners.org.

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Il Gruppo Editoriale l’Espresso ha infatti, a finenovembre dello scorso anno, esteso l’utilizzo dei pro-dotti OneVision anche alnuovo sistema per la rice-zione, certificazione e di-stribuzione dei materialipubblicitari via Internet.

In precedenza essierano già utilizzati per lagenerazione di oggetti nor-malizzati nel flusso di pro-duzione pubblicitaria sia daparte di Repubblica sia da par-te di diverse testate localiFinegil, oltre a rimanere componente fondamentaledi sistemi dipartimentali per la certificazione deimateriali.

Il nuovo ambito di utilizzo ha previsto, nella fasedi startup del progetto, due licenze OneVision Asurail cui flusso dati in ingresso è opportunamenterazionalizzato con lo specifico modulo per ilbilanciamento dei carichi.

Le caratteristiche di configurabilità di OneVisionAsura fanno infatti di questo prodotto uno strumentoflessibile e fortemente idoneo ad essere inserito inworkflow di produzione critici che necessitano di co-niugare efficienza, prestazioni ed elevata qualità.

Il Gruppo Editoriale l’Espresso ha poi installato amarzo un secondo sistema per la ricezione,certificazione e distribuzione dei materiali pubblici-tari via Internet presso la sede di Roma.

Questa ulteriore installazione ha avuto la finalitàdi distribuire in modo opportuno i carichi fra la partedestinata alle testate locali del Gruppo e la parte de-stinata a “la Repubblica” e ai periodici. Nell’ambito

di questa nuova installazione è stata introdotta un’ul-teriore licenza di OneVision Asura (precedentemen-

te erano tre, tutte destinate alsistema pubblicitarioWSPUB) unitamente al mo-dulo per il bilanciamento deicarichi Asura Balance. At-tualmente quindi presso il

gruppo L’Espresso è in fun-zione un cluster composto da

4 licenze che trattano i mate-riali del sistema WSPUB, del

sistema PME (Portale MaterialiEspresso) e producono anche le

pagine PDF destinate ai centri stampa.Lo scorso gennaio anche il giornale del capoluo-

go ligure “Il Secolo XIX” ha acquisito una licenza diOneVision Asura (corredata dei plug-in per il rifiloautomatico, per il controllo dimensionale/resize e perl’estrazione del testo) ed una di OneVision Solvero.

Queste nuove installazioni del quotidiano geno-vese sono di supporto sia per il workflow della ge-stione pubblicitaria sia per la normalizzazione dellepagine finite. Nel contesto di produzione de “Il Se-colo XIX”, i prodotti OneVision sono destinati a con-trollare, rifilare, ridimensionare e convertire qualsia-si elemento da formato PostScript/PDF in formatoEPS. Ulteriori utilizzi ed automazioni sono in fase dianalisi e valutazione.

Numerica Pubblicità, la concessionaria di pub-blicità de “Il Giornale di Brescia”, ha acquisito in feb-braio due nuovi sistemi per la gestione del flusso pub-blicitario denominati WorkFlow2004 e Timone2004.Dopo diversi anni di onorato servizio sono stati in-fatti dimessi i precedenti sistemi LSAdWorkFlow e

Con il 2004 si consolidanole posizioni di LinkService

sul mercato italiano

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Internet: http://www.linkservicegroup.itE-Mail: [email protected]

Per LinkService, l’azienda emiliana con sede a Bagnolo in Piano, l’anno iniziato si profilasicuramente buono e ricco di soddisfazioni professionali e di business. Ordinativi nuovi econferme di clienti importanti non possono che sottolineare l’ottimo lavoro e la grandeaffidabilità di cui LinkService gode nel panorama nazionale.

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Timone le cuifunzionalità –notevolmenteestese – sonostate confer-mate e imple-mentate in queste nuove versioni.

L’evoluzione è stata notevole sia sotto il profiloorganizzativo sia sotto il profilo tecnologico. Con lacollaborazione di Exenia è stata realizzata una strettaintegrazione sinergica fra i dati a supporto del siste-ma amministrativo (Presnet) e WorkFlow2004 che haconsentito agli operatori di gestire l’aspetto di pro-duzione in real-time rispetto all’evoluzione delle pre-notazioni e delle pianificazioni pubblicitarie. Perquanto concerne Timone2004, LinkService ha sceltodi abbandonare la strada dei prodotti proprietari peradottare le soluzioni Adobe InDesign quale tool a sup-porto dell’impaginazione della pubblicità, realizzan-do quindi un’applicazione fortemente integrata conil potentissimo prodotto americano.

Il risultato ottenuto offre agli utenti la flessibilitàe la qualità di un prodotto leader nel settore della im-paginazione elettronica, unitamente a un set di fun-zionalità specificamente realizzato per gestire con ve-locità ed efficienza le peculiarità del processo di ge-nerazione del timone pubblicitario. Il flusso di lavo-razione si conclude – attraverso una specificainterfaccia – con la generazione di un file dati (desti-

nato al sistemae d i t o r i a l eHermes diUnisys) chedetermina ladefinizione au-

tomatica della foliazione, la collocazione degli ingom-bri e l’importazione dei materiali quando essi sonodisponibili.

Va sottolineato che anche Numerica Pubblicità siavvale di un cluster OneVision Asura unitamente adue licenze di OneVision Solvero.

Last but not least la concessionaria di pubblicitàSPE (“Resto del Carlino”, “La Nazione”, “Il Gior-no”) ha adottato a febbraio il sistema per la ricezio-ne, la certificazione e la distribuzione dei materialipubblicitari SPEAdPortal. Attraverso SPEAdPortal siimplementa il flusso che consente alla concessiona-ria di ricevere i materiali in formato PDF, di validaree convertire automaticamente in EPS (2 licenze diOneVision Asura in parallelo) ed immettere gli EPScertificati nel sistema proprietario di gestione.

Il sistema si avvale inoltre di un databaserelazionale a supporto che offre avanzate possibilitàdi configurazione e monitoraggio dei processi.

Per maggiori informazioni e dettagli è possibi-le consultare il sito Internet di LinkService:

http://www.linkservicegroup.it.

OneVision a Drupa 2004

OneVision sarà presente a Drupa 2004, dal 6 al 19 maggio, presso:

• Padiglione 9, stand B43

• Padiglione 6, PrintCity, Stand A44

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Tera Digital Publishing S.p.A.

Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - ItaliaTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19

e-mail [email protected]

“Il Patto”, il nuovoquotidiano di Mario Segni,

sceglie GN3 di Tera

L’Italia dei quotidiani dà il benvenuto ad una nuo-va testata. Ha infatti debuttato in edicola lo scorso 10marzo Il Patto, il nuovo quotidiano nazionale deiliberaldemocratici di Mario Segni e CarloScognamiglio.

Ventiquattro pagine in formato tabloide una tiratura iniziale attorno alle20mila copie, destinate, se-condo i progetti ad au-mentare in breve tempo.

Direttore politico deIl Patto è il senatoreAventino Frau, mentreFranco Tortora ne è di-rettore responsabile.

“Si tratta di un gior-nale rivolto a quella fet-ta della società attenta alnostro messaggio” hasottolineato Mario Se-gni. “Che chiede cioè un’alternativa moderata e libe-rale a Berlusconi. Un nuovo quotidiano è infatti unostrumento di lunga durata, perché il primo passo sono

senz’altro le elezioni europee e amministrative, ma percostruire poi un’alternativa seria a Berlusconi ci vo-gliono anni di lavoro ed è necessario prepararsi concura”.

Agenzia di stampa di riferimento,per il quotidiano di Segni, è laAdnKronos. Il grosso della produzio-ne è concentrato nella sede di Apriliae svolto dalla cooperativa editoriale

Pantapubliroma, rilevata daIl Patto, mentre il direttoreopera dalla redazione remo-ta di Roma composta da cir-ca 10/15 redattori.

E il nuovo quotidiano hascelto la serietà el’affidabilità produttiva diTera Digital Publishing. Laproduzione si impernia in-fatti sul consolidato sistema

di gestione dei contenuti GN3, fornito appunto da TeraDigital Publishing, che conta ormai un gran numerodi applicazioni in Italia e all’estero.

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Agfa introduce nuovi sistemiCtP al laser viola per i giornali

Agfa ha annunciato l’introduzione di due nuoviplatesetter per il settore della stampa rotativa di quo-tidiani. La linea :Advantage, nata lo scorso anno conil successo del platessetter allaser viola DL di fascia bas-sa, aggiunge ora due nuovesoluzioni, :Advantage CL e:Advantage CLS.

Questi due nuovi sistemial laser viola, che saranno presen-tati in maggio a Drupa, presentanoun’opzione a cassette multiple studia-ta per garantire maggiore produttività.Il sistema CL è infatti in grado di produrre fino a 160lastre all’ora, mentre CLS raggiunge ben 220 lastreall’ora.

I sistemi Agfa, grazie all’uso dei diodi viola, per-mettono agli utenti di ridurre drasticamente i costi digestione e di superare i requisiti industriali di veloci-tà, affidabilità e uniformità.

La serie CL offre, inoltre, immagini di qualità ele-vata che la rendono la soluzione privilegiata del set-tore pubblicitario semi-commerciale e del settore deiquotidiani.

Questi nuovi sistemi, uniti al controllo qualitàclosed-loop di :Afirma e :Sublima, le tecnologie diretinatura XM (cross modulated) di Agfa per lineature

di retino elevate (fino a 180 lpi), forniranno ai clientiuna combinazione eccezionale di qualità, produtti-vità e bassi costi di gestione. Kurt Smits, direttore

del settore giornali di Agfa,ha sottolineato “nello svilup-pare sistemi per i giornali,abbiamo analizzato tutte leesperienze di produzione de-gli stampatori con lo scopo di

integrare le funzionalità che per-mettessero agli utenti di mantenere

costi ridotti e qualità elevata e la nuo-va famiglia di soluzioni :Advantage è

il risultato di questo impegno”.La linea :Advantage completa l’intera gamma

esistente di prodotti Agfa fornendo ai clienti una so-luzione in grado di rispondere pienamente alle loroesigenze.

I nuovi sistemi sono compatibili con la diffusalastra a base d’argento LAP-V e anche con la nuovagenerazione di lastre ai fotopolimeri di Agfa. Ciò ga-rantisce una produzione di qualità elevata e presta-zioni in macchina ineguagliabili

Informazioni sui servizi e le soluzioni di Agfasono disponibili a drupa 2004, Padiglione 06-Stand D27.

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic Systems

Via Grosio 10/4 - 20151 MilanoTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429

http://www.agfahome.com

La famiglia cresce con :Advantage CL e CLS

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Kodak Polychrome Graphics Spa

Numeri verdi: tel. 800 862180, fax 800 861281

E-mail: [email protected]

http://www.kpgraphics.com

Con KPG avrete a vostra disposizione un team tutto italiano di professionisti che, graziealla profonda conoscenza maturata lavorando giorno per giorno insieme a voi, è capacedi fornirvi un supporto tecnico e commerciale imbattibile.

La squadra KPG è con voi per affrontare e risolvere con successo tutti gli aspetti delprepress digitale nei giornali ed offrirvi una linea di prodotti di altissima qualità: sistemidi gestione dei flussi di lavoro computer-to-plate e computer-to-film, unità di esposizioneCtP e lastre digitali a tecnologia termica, prove colore e film Kodak.

Volete rendere competitive e vincenti tutte le vostre potenzialità?Noi sì.

Qualunque sia la vostra formazione,qualunque sia il risultato che volete raggiungere,

gli uomini KPG sono pronti a giocare la partitaal vostro fianco e a farvela vincere.

NELLA PARTITA DEL DIGITALELA SQUADRA KPG

VINCE CON OGNI SCHEMA.

NELLA PARTITA DEL DIGITALELA SQUADRA KPG

VINCE CON OGNI SCHEMA.

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Prima installazioneeuropea del sistemaKPG Matchprint Virtual

La Cité Numerique, società del gruppo francese divendita per corrispondenza 3 Suisses International, haadottato, prima in europa, un sistema per il proofingsu monitor Matchprint Virtual Proofing, vincitore delGATF InterTech Technology Award e certificatoSWOP (Specifications for Web Offset Publications),diventando così l’installa-zione pilota per KodakPolychrome Graphics.

La Cité Numerique,che ha sede a Lille, in Francia, èun’azienda di prepress che operanel settore delle vendite per corri-spondenza e del service, offrendo allaclientela un servizio globale di comunicazione chespazia dall’ideazione alla realizzazione creativa. Lasocietà comprende il più grande studio fotograficod’Europa e realizza normalmente più di 25.000 layoutdi pagine di catalogo all’anno.

Per rispondere meglio alle aspettative dei clienti,La Cité Numerique ha dato inizio a diverse importanticollaborazioni. La scelta del Matchprint VirtualProofing System rientra in questa strategia ed hal’obiettivo di ridurre i tempi di approvazione elimi-nando completamente il problema costituito dalle di-stanze geografiche tra le diverse sedi produttive.

Anna Thrap-Olsen, responsabile del proofing perKPG Francia, ritiene che questa prima installazioneeuropea consentirà a KPG di dimostrare al meglio leopportunità che il Matchprint Virtual System offre atutte le realtà che operano nel campo della comunica-zione stampata, mentre Thierry Callot, product mana-ger per l’Europa dei sistemi di proofing remoto, haannunciato che sono attualmente in corso altre tratta-

tive con importanti gruppi europei, anticipando la pros-sima realizzazione di nuove installazioni pilota in di-versi paesi.

Il Matchprint Virtual Proofing System è compostoda un’unità di visualizzazione delle immagini a coloriche comprende un computer Macintosh con schermo

high-end personalizzato econ un’altissimo livello diresa dei colori, un software

di calibrazione colore KPGe un sistema di controllo dell’illu-

minazione. La nuova e rivoluziona-ria tecnica elaborata da KPG per ren-

dere con la massima precisione i coloriCMYK su di un display RGB e l’altissimo livello diaccuratezza nella calibrazione dello schermo hannoprodotto un sistema di calibrazione esclusivo, velocee con capacità di controllo automatico, che garantiscecostanza e ripetibilità nella riproduzione dei colori intutti i display del sistema.

Il Matchprint Virtual System permette agliutilizzatori di visualizzare ed approvare direttamentele prove oppure, se necessario, di contrassegnarle erinviarle per le correzioni; il tutto in pochi minuti eindipendentemente dalla locazione geografica, miglio-rando così decisamente la possibilità di collaborazio-ne tra grafici, agenzie di pubblicità, aziende diprerpress, editori e stampatori.

A Drupa 2004 Kodak Polychrome Graphics, lea-der nelle tecnologie dedicate al proofing remoto, di-mostrerà, all’interno di un’ampia gamma di sistemi,sia il Matchprint Virtual Proofing System che il nuovoMatchprint Virtual Proofing Press Side System, idea-to per essere installato direttamente in sala stampa.

Via del Pratignone 38/4050041 Calenzano (FI)

tel. 0558836200 - fax 0558836222

http://www.kpgraphics.com

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SAPFORUM 2004:quando l’innovazionee la tecnologia fanno

la differenza

Buone, anzi ottime notizie da SAPFORUM 2004,l’ormai tradizionale appuntamento di SAP che si ètenuto anche quest’anno, il 18 e19 febbraio 2004, nella prestigio-sa cornice espositiva della Fieradi Milano, ai padiglioni 14-17.

Nel corso della manifestazio-ne – dall’accattivante titolo “L’in-novazione fa la differenza, con latecnologia puoi realizzarla” –SAP, i suoi partner e i suoi clientihanno presentato soluzioni, espe-rienze e casi di successofocalizzati sui singoli mercati ver-ticali e sulle specificità dei proces-si gestionali delle aziende.

E’ indubbio infatti che tutte le aziende oggi sulmercato debbano saper innovare ove vogliano esserecompetitive come è altrettanto indubbio che l’inno-vazione sia divenuta fenomeno complesso in terminidi prodotti, di processi, di strategie e di posiziona-mento sul mercato. A questa sfida di innovazione SAPha risposto con il tradizionale dinamismo e con lasua capacità di indirizzare le esigenze dei diversi set-tori verticali.

Il risultato è di quelli che lusingano ed entusia-smano, anche per un azienda consolidata e di provataesperienza come SAP: più di 6.000 visitatori in duegiorni, cento quaranta presentazioni di aziende part-ner, altre numerose testimonianze di clienti e uno spa-zio espositivo ripartito in tre filoni tematici: il primodedicato alle tematiche di settore, con appunto part-ner e clienti impegnati a trarre bilanci e soluzioni dalleesperienze compiute insieme a SAP; un secondo de-dicato alle piccole e medie imprese, SAP BusinessOne; e infine, al centro dello spazio espositivo, un

settore denominato non a caso “Innovation Center”con la presentazione delle ultime applicazione tecno-

logiche sul filone dell’innovazio-ne applicata ai bisogni della clien-tela.

Al Teatro Servizi 2, mercoledì18 febbraio, è intervenuto GuidoRepaci del Gruppo De Agostini,che ha avanzato le sue riflessionisu SAP for Media e mySAP CRM,presso il Gruppo De Agostini,mentre nella giornata successivasi è discusso di SAP EnterprisePortal (e cioè come favorire l’ac-cesso alle informazioni facciabene al business), della soluzione

SAP IPM per la gestione dei Diritti di Proprietà In-tellettuale. Per ultimo si è discusso del caso RCSMediagroup, un importante cliente di SAP già opera-tivo, di IS-Media e di know-how consolidati.

Lo spazio SAP Business One è stato invece dedi-cato alla nuova soluzione sviluppata da SAP per lepiccole e medie imprese, il vero motore dell’econo-mia italiana. Per queste imprese l’appuntamento mi-lanese ha senza dubbio dimostrato come SAPBusiness One sia il carburante che consente loro difunzionare a pieno regime. Si tratta di un softwarefacile da usare, perché l’interfaccia amichevole e l’in-novativa tecnologia Drag & Relate consentono adogni utente di accedere ai propri dati e di lavorarecon maggiore efficienza e rapidità. E’ inoltre customeroriented, consentendo un completo monitoraggio diautomazione della forza vendita, pipeline, e di ge-stione delle opportunità. Si tratta inoltre di un’appli-cazione ERP dotata di interfaccia standard verso i datiprovenienti da fonti interne ed esterne e che consente

SAPVia Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2

Centro Direzionale Colleoni20041 Agrate Brianza - (MI)

Tel. 039/68791 Fax 039/6091005

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di giungere fino alle soluzioni mySAP Business Suite,ad un costo di licenza per utente estremamente van-taggioso.

Last but not least l’Innovation Center, il cuoreespositivo dell’evento milanese. In mostra, in unastruttura circolare al centro dei padiglioni una sortadi “festival del futuribile”, alcune curiose e diverten-ti innovazioni, che tra non molto potremmo trovarecommercializzate su larga scala nei nostri supermer-cati, o nei nostri musei.

L’innovazione diventava tangibile pressol’Innovation Center, un’area in cui sono stati presen-tati alcuni esempi di progetti ed iniziative all’avan-guardia realizzati da SAP, dai suoi Clienti e dai suoiPartner. Nello specifico, le aziende che hanno pre-sentato le proprie soluzioni innovative sono state: IBMcon la simulazione del supermercato del futuro cheutilizza la tecnologia RFID, HP che ha presentato HPForms Automation Systems, che permette di colle-

gare moduli cartacei direttamente al sistema SAP a-ziendale attraverso l'utilizzo della Digital Pen, TIMcon le soluzioni innovative per la mobilità qualiBlackberry, Tim DataKit e Qtek 2020, Grecav che hapresentato la city car EKE, e Merloni, gli elettrodo-mestici che coniugano innovazione e design.

Inoltre, IBM, TIM e SAP hanno tenuto, presso ilteatro dell’area Innovation Center, una sessione di ap-profondimento dal titolo: “Semplicità e innovazionenell'accesso wireless alle applicazioni business”.

Una manifestazione ben riuscita insomma, sul pia-no dei contenuti, dei risultati e perfino dellaspettacolarità, con una seria di dimostrazioni convin-centi (demo, filmati e perfino mini spettacoli teatraliin onda a scadenza fissa nei vari padiglioni dell’espo-sizione) che fanno risaltare in modo forte l’impegnoe la grande professionalità di SAP nel seguire i pro-pri clienti passo dopo passo, in una completa e seriapartnership verso la competitività e il successo.

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Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

Milano - ItalyTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

Creo ha annunciato l’acquisizione di uno stabili-mento per la produzione di lastre a Middleway, WestVirginia dalla Spectratech International, Inc. In baseai termini dell’accordo, Creo acquisisce l’intera pro-prietà di Spectratech per circa US$13,3 milioni ed ilcapitale circolante per circa US$6,0 milioni. La pro-prietà comprende l’attuale attività di produzione dellelastre, il terreno, i macchinari diproduzione, lo stabilimento e lestrutture adibite a deposito diSpectratech, mentre il capitalecircolante comprende magazzi-no e crediti. Creo prevede chel’acquisizione comporterà unaccrescimento degli utili entro la fine diquesto anno di calendario.

“Abbiamo raggiunto un importanteobiettivo con l’acquisizione di oggi,” hadichiarato Amos Michelson, Ceo di Creo.“Creo ha ora una tecnologia basata sullelastre negative per lunghe tirature con prestazioni in

macchina di elevata qualità che va ad integrare la con-solidata tecnologia Creo Positive Thermal Plate (PTP).In questo modo, acquisiamo anche molti nuovi clientiche acquistano le nostre lastre per utilizzarle sui lorosistemi Creo.”

Creo presenterà due lastre termiche negative basa-te sulla tecnologia acquisita: Fortis™ PN per il mer-

cato dei quotidiani e Mirus™PN per il mercato della stampacommerciale e degli imballag-gi. Creo lancerà entrambe le la-stre Fortis e Mirus subito inNord America, Europa, MedioOriente e Africa e successiva-

mente nel corso dell’anno in altre regioni.Le lastre verranno vendute attraverso i ca-nali diretti di vendita Creo e gli esistentirivenditori e distributori.

Michelson ha proseguito, “La lastre ter-mica Fortis si rivolge alle esigenze speci-

fiche degli stampatori dei quotidiani che hanno biso-gno di una lastra resistente con ra-pidità di stabilizzazione e bassoconsumo di acqua. La lastra ter-mica Mirus per gli stampatoricommerciali e di imballaggi è unalastra ad alta risoluzione, per ti-rature molto lunghe, adatta per gliinchiostri UV. Combinata con lalastra Creo PTP, che è ottimizzataper le lunghe e medie tirature perla stampa commerciale, abbiamouna soluzione completa per glistampatori di tutti i segmenti.”

Con l’acquisizione dello sta-bilimento americano, Creo rad-doppia abbondantemente la suacapacità di produzione e si assi-cura una posizione ideale per ladistribuzione, la logistica ed ilsupporto per i clienti negli StatiUniti e nel mondo,” afferma EyalShpilberg, vicepresidente per il

Creo acquista unimpianto di produzione

delle lastre negli Stati Uniti

Il nuovo stabilimento Creo di Middleway, West Virginia

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settore dei materiali di consumo termici. “Un’impor-tante parte di questo accordo è il contributo di personecon anni di esperienza nella produzione, vendita e sup-porto delle lastre di alta qualità.”

Specifiche tecniche: Creo Fortis PN (mercato deiquotidiani)* Alta risoluzione, negativa* Sensibilità UV e IR* Alta tiratura: 250.000 copie senza cottura* Alto contrasto* Certificazione per la retinatura Staccato® 36 (1200dpi)* Resistente ai graffi* Shelf Life (durata di conservazione) stabile

Specifiche tecniche: Creo Mirus PN (mercato dellastampa commerciale e imballaggi)

* Alta risoluzione, negativa* Sensibilità UV e IR* Alta tiratura: 250.000 copie senza cottura e fino adun milione di copie con post-cottura* Alto contrasto* Certificazione per la retinatura Staccato® 10* Resistente ai graffi* Shelf Life (durata di conservazione) stabile* Formati fino a 1498 X 2082 mm

Per ulteriori informazioni sulle lastre termicheFortis e Mirus, visitate il sito Web www.creo.com/plates.

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Lüscher AG, Svizzera,In grande a Drupa 2004

Una nuova e versatile stampante a letto piano verylarge format (VLF) con area di stampa di 3500 mm x3050 mm sarà presente con grande risalto allo stand4A21 Pad. 4 della Lüscher a DRUPA 2004.

Annunciando l’ingresso di Lüscher nel settore largeformat della stampa digitale, la società lancerà e di-mostrerà sullo stand il JetPrint, una stampante ink-jetUV montata su un esclusivo pianofisso a vuoto d’aria che utilizza te-ste di scrittura di tipo PIEZOSpectra con 1024 ugelli per colore.Grazie alla possibilità di impiegodi 4,6 o 8 (o 2 x 4) innovativi in-chiostri UV curing, JetPrintstampa virtualmente su qualsi-asi supporto rigido o flessibile dispessore fino a 80 mm e può stam-pare anche contemporaneamente sunumerosi piccoli formati con una ri-soluzione reale di 400 x 400 dpi ed unavelocità fino a 100 m2/ora (con 8 colori).

Altro prodotto che verrà lanciato in fiera, l’XPose!190, estende la gamma XPose! dei Computer-to-Plateperfino oltre la scala dei VLF. Il suo formato superlarge di 2060x1560 mm gli consente di esporre il for-mato 32-up, le lastre richieste ad esempio dalla nuovamacchina da stampa a foglio VLF KBA 205 impiega-ta nella produzione dei poster. Esponendo a 600 dpi,l’XPose! 190 è il più veloce CTP manuale al momen-

to disponibile sul mer-cato.

Tra gli altri CTPdella famigliaXPose! che verran-no presentati e di-mostrati sullostand, è inclusol’XPose! 75 ilquale per la suaalta qualità eprecisione èutilizzato da-gli stampatori

di packaging, etichette e modulistica nella produzionedi lastre termiche 4-up e 6-up.

Le possibilità dell’XPose! 130, che produce lastretermiche 8-up per i settori commerciali e packaging,saranno dimostrate da due platesetter operanti in col-legamento con un Dual Plate Handling System (DPHS)completamente robotizzato per il carico e scarico au-

tomatico delle lastre.Durante la fiera, Lüscher mo-

strerà in produzione il campione delmondo di velocità VLF XPose!160, che usa la testa di scrittura a128 diodi di nuova progettazione.

Il record di produzione di 44 la-stre 8-up in modalità duale e di

20 lastre singole 16-up all’oradell’XPose! 160 resta imbattuto e

Lüscher sfida i concorrenti a superar-lo impiegando gli stessi parametri.

Nel settore della serigrafia e dellastampa industriale, la società dimostrerà il

sistema Computer-to-Screen JetScreen, che produce itelai richiesti nel processo di stampa serigrafico iniet-tando inchiostro sulla emulsione fotosensibile con unacera opaca a caldo. Il JetScreen in dimostrazione saràdi formato 4,5 x 2,6 metri sebbene possa essere forni-to per formati fino a 8,0 x 3,8 metri. In aggiunta èanche possibile processare, caricare e scaricare allostesso tempo un minimo di due telai large format fian-co a fianco.

Con uno stand di 370 mq. ed un’area al secondopiano per la reception, questa sarà la più grande pre-senza della Lüscher a Drupa che riflette la crescita dellasocietà da Drupa 2000. Da allora oltre 500 unità Com-puter-to-Plate della famiglia XPose! lanciati in quellafiera sono stati venduti in tutto il mondo.

NTG Digital srlSede di Milano:

Via dei Missaglia, 97 -Edificio B1 - 20142 Milanotel. 02 82 68 161 - fax 02 82 68 1640

Sede di Roma:

Via Taro 39 - 00199 Romatel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469

internet: http://www.ntg.ite-mail: [email protected]

Il sistema CTP Very Large Format Xpose190 per lastre da 2060 x 1560 mm

JetPrint, la stampanteink-jet UV a letto piano

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Agfa presenta la lastra termicasenza prodotti chimici

Agfa ha da tempo iniziato i test beta di una lastradigitale termica senza necessità di prodotti chimiciin vista della sua commercializzazione prima didrupa, nel maggio del 2004. Il sistema :Azura è larisposta Agfa alle richieste dei clienti per prodottipiù puliti e affidabili. Si tratta di una lastra in allumi-nio che offre un trattamentotermico delle immagini dialta qualità utilizzando unprocesso fisico invece chechimico.

Basata sulla stessa com-provata tecnologia delle lastre:Thermolite plus di Agfa, :Azura è unalastra non-ablativa che offre una lati-tudine di esposizione e di stampa molto ampia.

Nelle lastre termiche tradizionali, durante l’espo-sizione delle immagini, si forma un’immagine latenteche deve poi essere elaboratachimicamente per ge-nerare un’immagine litografica. Il sistema di esposi-zione delle lastre :Azura richiede invece una fase dipulitura o di gommatura solo nelle zone che non con-tengono immagini. Queste lastre offrono eccellenti

prestazioni per il trattamento in sala stampa.Theo De Keersmaecker, direttore Ctp di Agfa, ha

dichiarato “dopo aver ascoltato i clienti e capito leloro reali esigenze, Agfa ha deciso di introdurre laprima concreta soluzione priva di prodotti chimici ingrado di soddisfare gran parte di queste necessità sulla

base di una tecnologia chesegna un passo avanti versole lastre senza sviluppo e:Azura offre un’elevata uni-formità e un contrasto eccel-

lente e rappresenta una pro-gressione graduale verso le lastre

che non richiedono sviluppo.Le lastre :Azura presentano un’ele-

vata qualità (punti da 2 a 98% su lastra) per gli utentidi volume medio (fino a 8.000 m/anno) in formatodi 2,4 e 8 pagine. Sono lastre ecologiche con un mi-nore costo totale di gestione.

Informazioni sui servizi e le soluzioni di Agfasono disponibili a Drupa 2004, Padiglione 06-Stand D27.

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic Systems

Via Grosio 10/4 - 20151 MilanoTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429

http://www.agfahome.com

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La Finlandia: un Paese di affermata tradizio-ne nel campo del consumo dei quotidiani

Com’è noto i quotidiani finlandesi, con una quotamedia di abbonati del 90 per cento, possono contaresu una solida base di lettori.Solo due titoli di giornali, ri-spettivamente il 10 per centodei complessivi 3,3 milioni diquotidiani distribuiti giornalmen-te in Finlandia, raggiungono i let-tori esclusivamente attraverso lavendita diretta, e nel 2002 gli editorihanno ricavato il 43 per cento dei lorointroiti dagli abbonamenti, mentre han-no ricavato solo lo 0,3 dalla vendita diretta. Il rima-nente 56,7 per cento è stato ottenuto con la vendita diinserzioni e di allegati promozionali.

La Sanoma Corporation

La Sanoma Corporation è il più importante grup-po finlandese nel settore della carta stampata, i cui pro-

dotti editorialipiù rilevantisono il giornaledel mattinoHelsingin Sa-nomat, il ta-bloid Ilta-Sano-mat, nonché ilgiornale econo-mico Taloussa-nomat. Con unaquota di abbo-nati del 98 percento lo Helsin-gin Sanomat sicolloca sensi-bilmente al disopra della me-

dia finlandese. Come altri 27 titoli, esso esce sette gior-ni la settimana – un ulteriore, chiaro indizio dell’altaconsiderazione di cui gode in Finlandia la carta stam-pata. Lo Helsingin Sanomat raggiunge ogni giorno 1,1milioni dei complessivi 5,2 milioni di abitanti del Pa-

ese scandinavo.Mentre la tiratura raggiun-

ge le 430mila copie (che diven-tano oltre 500mila la domenica)

il Ilta Sanomat con le sue 250milacopie (giorni feriali) si posiziona

a metà strada. Esso tuttavia rimaneil numero due in Finlandia, dopo il

suo grande fratello, e come prodottotabloid, con una quota del 61,5 per

cento, si colloca al vertice in questo segmento.La Sanoma Corporation possiede tre centri di stam-

pa, ad Helsinki, Varkaus e Fossa e fin dall’inizio dellasua attività ha prodotto con la tecnica della sala di spe-dizione della Ferag, la società svizzera con base aHinwil, attiva in tutto il mondo nel campo della lavo-razione successiva di giornali, riviste e stampati illu-strati.. Nell’anno 2000 la Sanoma Corporation ha va-rato infatti un programma di investimenti di oltre 120milioni di euro per il rinnovamento degli strumenti pro-duttivi nei tre siti di Sanomala (Helsinki), Varkaus eForssa. In una prima fase alla Ferag è stato commis-sionato un ordine di fornitura e di installazione di cin-que linee di lavorazione della generazione 45000, conMultiSertDrum, MultiDisc e 15 QuattroPack nel cen-tro stampa principale di Sanomala. Ed ora è il turno diForssa. La tipografia, ubicata a nord-ovest della capi-tale, ha iniziato l’attività nel 1992 con due linee di in-serimento, ampliate successivamente con una terza li-nea. Con l’integrazione di due taglierine a tamburoSNT-42 la Sanoma di Forssa è entrata a far parte delleprime e numerose case editrici della Scandinavia cheutilizzano la rifilatura inline per la lavorazione dei pro-dotti affini alle riviste, e che si profilano sul mercatocon prestazioni autenticamente nuove.

Dopo che, tre anni or sono, il centro editoriale

Anche in Finlandiaun’aumentata produttività

grazie a MultiStack di Ferag

FERAG ITALIA S.r.l.Via Grosio, 10/10, 20151 Milano

Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710Sito Internet: www.ferag.com

Risto Lehto, direttore del centroeditoriale di Forssa. “Con MultiStackotteniamo un incremento dellaproduttività che raggiunge il 25 percento rispetto al precedente sistema”

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OSanomala della capitale ha rinno-vato completamente le sue instal-lazioni, è ora avviata anche lamodernizzazione dell’impiantodi Fossa con otto MultiStack. Ilrisultato è stato un aumento del-la produttività che raggiunge il 25per cento.

Sicurezza a lungo terminedell’investimento

La decisione della SanomaCorporation di sostituire le instal-lazioni della sala di spedizionetornando ad investire nella tecno-logia della Ferag è stata chiara-mente presa con la convinzionedi poter affrontare il futuro conun partner sicuro.

Risto Lehto, direttore del centro di produzione diFossa, ha dichiarato in proposito: “nei progetti del-l’ordine di grandezza pari a quelli che la Sanoma

HelsinginSanomat, con unaquota di abbonatidel 98 per cento euna tiratura cheraggiunge il mezzomilione di copie, è alvertice del mercato finlandese dei giornali. Al secondoposto si colloca per tiratura il prodotto tabloid Ilta-Sanomat.Dal 1997 la Sanoma Corporation completa la sua offerta diinformazioni con la pubblicazione del giornale economicoTaloussanomat.

MultiStack – le caratteristiche

Con MultiStack la Ferag integra lasua più moderna tecnologia della saladi spedizione con un efficienteimpilatore di pacchi Anche in connes-sione alle rotative della generazione90000 la produttività ottenuta neglistadi prevaricati rimane sicura fino alpacco pronto per la spedizione.

MultiStack si distingue per le suestraordinarie caratteristiche:

* Prelievo delle singole pile nelciclo di 1 secondo

* Capacità di produzione fin a 40pacchi al minuto

* Lavorazione a pile e a pacchi* A scelta, produzione in serie e

parallela fino a cinque unità MultiStackcollegate in serie

* Pacchi con numero pari e disparianche nel più alto campo d’applica-zione

* MultiStack può essere ampliatocon QuickStrap per un sistema d’im-ballaggio completamente integrato

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Corporation aveva realizzato nei circa 16 anni prece-denti, e che al momento si accinge a convertire, nonsono solo gli aspetti tecnici ad essere determinanti perla nostra decisione. Negli anni della nostra collabora-zione abbiamo più volte sperimentato che la Ferag,accanto alla tecnologia, offre anche quella solida so-stanza imprenditoriale che garantisce la sicurezza alungo termine degli investimenti. Questa qualità ci haampiamente sostenuti nella decisione di continuare ilnostro cammino con Ferag”.

Risto Lehto ha inoltre sottolineato il suo particola-re apprezzamento per le prestazioni della Ferag-Vetriebs-und Servicegesellschaft (la società di distri-buzione e di assistenza Ferag). “Ferag Suomi – ha ag-giunto – è sempre stata un partner affidabile, renden-dosi costantemente disponibile con prontezza e impe-gno nelle piccole e grandi cose”.

Rapido cambio del formato

I numerosi prodotti tagliati con una grande varietà

di formati hanno costituito un buon motivo per passa-re dall’ampliamento alla moderna tecnologiaMultiStack. “Attualmente produciamo da uno a duemilioni di copie stampate per settimana in almeno cin-que diversi formati” ha precisato Lehto. “Un rapidocambio del formato è la condizione fondamentale perpoter trasferire nella formazione dei pacchi l’elevataproduttività ottenuta nel processo di stampa e di ta-glio”.

Oltre che per l’elevata comodità di utilizzo dovutoal rapido cambio di formato, Lehto è anche soddisfat-to di MultiStack per quanto attiene all’affidabilità delconfezionamento di pacchi di qualità in condizionidifficili. “La struttura delle dimensioni dei nostri pac-chi è molto differenziata. Alla Helsingin Sanomat ilpacco medio conta da 12 a 16 copie; ma molti sono ipacchi piccolissimi, la cui grandezza può raggiungereun’unica copia.

Grazie all’efficienza di MultiStack otteniamo unaumento della produttività che raggiunge il 25 per cen-to” ha concluso.

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Workflow Sentinel Support,il nuovo servizio KodakPolychrome Graphics perl’assistenza in remoto deigiornali

Kodak Polychrome Graphics, leader mondiale nelsettore delle tecnologie termiche digitali per CtP de-dicate alla stampa dei giornali, presenta oggi in Italiaun nuovo servizio digrande utilità ideato perrispondere alle esigenzespecifiche degli stampatori digiornali, che lavorano durante leore notturne: il Workflow SentinelSupport.

Garantito dallo staff italiano di spe-cialisti Kodak Polychrome Graphics, che fin dal 2000fornisce agli stampatori di giornali supporto, consu-lenza e assistenza altamente professionali sia dal puntodi vista tecnico sia da quello commerciale in relazio-ne a tutte le problematiche specifiche del settore,Workflow Sentinel Support è un servizio speciale invigore tutti i giorni della settimana dalle ore 19.00alle ore 01.00, che mette a disposizione dei clientiuna hot-line telefonica cui risponde direttamente untecnico specializzato Kodak Polychrome Graphics.

La hot-line si avvale di un numero telefonico direte fissa collegato ad un sistema automatico direindirizzamento sui tecnici di turno. Attraverso unserver FTP dedicato - che contiene tutte le risorsesoftware necessarie oltre alle impostazioni cliente per

backup di emergenza - lo specialista esegue diretta-mente un intervento in teleassistenza per prenderedirettamente in gestione il sistema installato presso il

sito del cliente.Il collegamento avvie-

ne a mezzo di un routerISDN fornito in bundle con

il contratto ed installato diretta-mente da Kodak Polychrome

Graphics per consentire l’uso di unospecifico software atto alla lavorazio-

ne remota per la risoluzione di tutti i problemi soft-ware che possano verificarsi sul sistema di workflow.

In questo modo il tecnico Kodak PolychromeGraphics può essere operativo direttamente sul sitoper ripristinare nel minor tempo possibile la correttafunzionalità dell’impianto, senza dover essere fisica-mente presente.

Il Workflow Sentinel Support garantisce il cor-retto mantenimento del sistema e l’appropriatapredisposizione backup di tutti gli aggiornamenti,setup e personalizzazioni produttive. Oltre a questo,gli utenti del servizio beneficiano di uno sconto del30% su tutti gli interventi da effettuare on-site da partedei tecnici Application Engineer di KodakPolychrome Graphics.

Via del Pratignone 38/4050041 Calenzano (FI)

tel. 0558836200 - fax 0558836222

http://www.kpgraphics.com

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Da Fuji nuove linee diproduzione di lastre CTPe nuove lastre CTP per la

stampa di giornaliE’ ufficiale: da gennaio 2004 Fuji Photo Film Co.,

Ltd. ha deciso di investire 200 milioni di Euro nell’in-stallazione di nuove linee per la produ-zione di lastre CTP e questo per fare fron-te alla crescente domanda di lastre CTP,sia in termini di volumi sia in termini diprestazioni.

Gli interventi prevedono la realizza-zione di due nuovi stabilimenti a Pechi-no nell’aprile 2004, a Greenwood negliStati Uniti nell’ottobre 2004, e ilpotenziamento degli stabilimentidi Tilburg (Olanda) nel febbraio2005 e Yoshida-Minami (Giap-pone).

L’investimento rilevante sot-tolinea ulteriormente l’interesse di Fujifilm per il set-tore delle arti grafiche e il desiderio del’azienda giap-ponese di rafforzare le proprie strutture di produzionedi lastre CTP. Questo consentirà tra l’altro a Fujifilm

Via De Sanctis, 41 - 20141 MilanoTel. 02/89582200 - Fax 02/89502717

Responsabile commerciale: [email protected]

Responsabile tecnico: [email protected]

La Lastra termica Brillia LH-NN

Le caratteristiche di questa lastra sono di essere una lastra termicanegativa senza pre-riscaldamento, di avere prestazioni stabili anche incondizioni ambientali difficili, causate, ad esempio, da escursioni termi-che o variazioni di umidità, e di possedere una elevata sensibilità, unbuon bilanciamento acqua/inchiostro e una pratica facilità di pulizia dellasezione di sviluppo della sviluppatrice. Per di più la lastra termica BrilliaLH-NN consente un utilizzo in luce ambiente.

Dati tecnici* Tipo: lastra negativa* Laser: laser a infrarossi da 830nm (800 - 850nm)* Sensibilità: 100mJ/ cm2

* Risoluzione: 1 - 99% (su lastra) a 100lpi* Tiratura: 200mila stampe (senza cottura) La tiratura varia

a seconda della potenza del laser e dellecondizioni di sviluppo e di stampa.

* Chimici: Sviluppo: LP-DS,Rigeneratore: LP-DRN,

di produrre le nuove straordinarie lastre termiche efotopolimeriche Brillia in tutti i cinque continenti.

L’intento di Fujifilm è quello di offrire ai pro-pri clienti vantaggi specifici in termini di

qualità, produttività, costi e affidabilità.I prodotti Fujifilm garantiscono infattiai clienti competitività, soluzioni alta-mente innovative e il supporto globaledi un’azienda dinamica, forte e con unavasta esperienza nel campo

dell’imaging.Le indagini di mercato di

Fujifilm hanno sottolineatocome la domanda di lastre CTPsi sia incrementata ultimamen-te, a livello mondiale, del 30

per cento. Una percentuale quasi certamente destinataa salire al 50 per cento nei prossimi tre anni. Questidati sono certamente il risultato dei vantaggi praticiofferti dalla tecnologia CTP in termini di qualità, costi

e tempi di produzione.L’incremento della domanda

di lastre CTP ha comportato an-che l’esigenza di migliorarne leprestazioni. Un obiettivo, questo,che è stato raggiunto potenzian-do l’uso di tecnologie di retinaturestocastiche (FM screening), cheoffrono una maggiore qualità, ri-ducono i costi in termini di con-sumi di carta e materiali chimicie bilanciamento di acqua/inchio-stro, e aumentano in modo sensi-bile la produttività.

Proprio per rispondere a que-ste esigenze, Fujifilm ha deciso diinvestire ingenti capitali nel set-tore delle attività di ricerca e svi-luppo e nel potenziamento deisuoi stabilimenti di produzione dilastre fotopolimeriche e termiche

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Brillia al fine di ottimizzare le prestazioni dei prodot-ti e incrementare i profitti dei clienti. Fujifilm è noto-riamente impegnata nello sviluppo di lastre termichee fotopolimeriche per applicazioni commerciali damolti anni ed è famosa in tutto il mondo per la qualità,la consistenza e l’affidabilità delle sue lastre.

Inoltre Fujifilm ha recentemente deciso di avviarela produzione di due nuovi tipi di lastre, disponibili a

Lastra fotopolimerica Violet Brillia LP-NNV

Le caratteristiche di questa lastra sono un’elevata sensibilità per i sistemi CTP laser Violet, un ampiointervallo di temperature di pre-riscaldamento, volumi di tiratura elevati e resistenza alla velatura, un’ottimaadattabilità a varie condizioni di trattamento e una grande facilità di pulizia della sezione di sviluppo dellasviluppatrice.

Dati tecnici* Tipo: lastra negativa* Laser: Violet (405 - 410nm)* Sensibilità: 0,05 – 0,08mJ/ cm2

* Risoluzione: 2 - 98% (su lastra) a 100lpi* Tiratura: 300mila stampe (senza termoindurimento). La tiratura varia a seconda della

potenza del laser e delle condizioni di sviluppo e di stampa.* Chimici: Sviluppo: LP-DS,

Rigeneratore: LP-DRN,Gomma di finitura: FN-6

partire dal quarto trimestre del 2004, appositamentestudiate per la stampa di quotidiani per offrire ai clientimaggiori prestazioni e flessibilità. Per questo FujiPhoto Film Co., Ltd. ha recentemente annunciato l’in-troduzione di due nuovi modelli alla gamma BrilliaCTP:

* la Lastra termica Brillia LH-NN* la Lastra fotopolimerica Violet Brillia LP-NNV

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Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

Milano - ItalyTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

Exactus, l’innovativo sistema di Creo perrotocalco, entra nel mercato

Creo Inc. fa il suo ingresso nel mercato della stam-pa rotocalco con l’innovativo sistema Exactus. La gran-de azienda con sede a Vancou-ver, i cui punti di forza sono rap-presentati dalla tecnologia diesposizione e dalla tecnologiasoftware e sempre all’avanguar-dia nella produzione di sistemidi prestampa, ha infatti uffi-cializzato un accordo di collaborazione conAcigraf, la società italiana con sede a Mi-lano, per l’introduzione del nuovo siste-ma termico per la stampa rotocalcoExactus™. Questo rivoluzionario sistemadi preparazione dei cilindri, in speri-mentazione sul campo presso i clienti a partire da marzo2004, combina due ben collaudate tecnologie che com-portano un abbattimento dei costi, una superiore qua-lità di incisione, un migliore controllo dei processi emaggiore produttività per gli stampatori di imballag-gi, editoria ed i grandi centri di stampa commerciale.Creo diviene così la prima società di prestampa ad of-frire tecnologie per i tre processi di stampa che domi-nano il mercato odierno: offset, flessografica erotocalco.

“Creo è da sempre impegnata nello sviluppo disoluzioni che rispondono alla domanda in costantecrescita di alta qualità e fedeltà cromatica in tempi sem-pre più compressi e a costi sempre più contenuti” hadichiarato Judi Hess, presidente Creo. “E siamo quin-di molto contenti di presentare Exactus ai nostri clien-ti”. Il sistema termico per la stampa rotocalco Exactuscombina infatti la tecnologia di esposizione termicaCreo SQUAREspot® e il procedimento di rimozioneelettrolitica del rame sviluppato da Acigraf, per crearequesta esclusiva soluzione di prestampa. La stamparotocalco è nota per la sua capacità di produrre stampedi alta qualità con un’ampia gamma tonale e stabilità

cromatica su una grande varietà di substrati per tiratu-re molto lunghe. Il sistema termico per la stamparotocalco Exactus è dunque progettato per ottenerequesti vantaggi e per apportare una maggiore efficien-za ed economia al procedimento rotocalco.

Exactus impiega dunque lostesso cilindro di rame che dasempre è utilizzato per la stam-pa rotocalco, ma la differenzafondamentale del procedimen-to Creo-Acigraf è che i cilindrivengono incisi utilizzando la

tecnologia termica di Creo. Si prevede cheil sistema Exactus riduca in modo signifi-cativo il costo dell’incisione dei cilindri,rispetto al tradizionale procedimento, mol-to più lento, dell’incisione con diamante,utilizzato da oltre 20 anni.

Il sistema Exactus comprende cinque fasi:* applicazione dello strato termico-resistente al ci-

lindro di rame;* incisione per esposizione diretta;* sviluppo dello strato resistente;* rimozione del substrato di rame per procedimen-

to elettrolitico;* ed infine rimozione del materiale termico-resi-

stente residuo.Creo ha poi sviluppato un materiale termico-resi-

stente all’infrarosso chiamato Graviti che è nonablativo, è tollerante alla luce bianca, con esposizionepositiva ed è sviluppato in soluzioni acquose.

“Abbiamo combinato due tecnologie ben collau-date per creare un nuovo procedimento capace di of-frire quattro vantaggi fondamentali: qualità superiore,consegne più rapide, ottimo controllo dei processi eritorno economico a breve termine. Questi vantaggifanno di Exactus il sistema più economico per la pre-parazione dei cilindri rotocalco presente nell’interomercato di oggi.” ha spiegato con legittima soddisfa-zione Moshik Ben-Shlomo, responsabile del prodottoExactus di Creo.

Novità Creoin mostra a Drupa 2004

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Immagini di qualità superiore. La tecnologia bre-vettata SQUAREspot di Creo per l’esposizione ter-mica diretta con laser è inoltre utilizzata per l’esposi-zione delle lastre di stampa e per l’esposizione in mac-china da tre dei più grandi produttori di macchine dastampa del mondo. Questa tecnologia esclusiva è sta-ta adattata per migliorare la qualità, la velocità el’economicità del procedimento di incisione per lastampa rotocalco. Exactus impiega un laserSQUAREspot a 3200 dpi con 208 fasci per garantirela massima qualità e un migliore controllo dei proces-si, consentendo agli stampatori di realizzare stampeaffidabili e fedeli.

Tempo di esposizione ridotto. La tecnologia ter-mica per la stampa rotocalco incide inoltre con preci-sione e assoluta prevedibilità, eliminando i problemicausati dalle caratteristiche variabili della compressio-ne del punto per diverse forme del punto e per diverselineature di retino. Con Exactus, la tecnologiaSQUAREspot riduce inmodo si-

gnifica-tivo ilt e m p onecessarioper l’incisione diciascun cilindro. Con u-na velocità di quattro cilindri prerivestiti all’ora,Exactus garantisce per di più un elevato livello di pro-duttività.

Il sistema termico Creo non è ablativo e quindi nonrichiede un complesso sistema di smaltimento dellescorie. Non vi è alcun rideposito delle particelle di ri-vestimento.

Compatibilità e interconnessioni. Creo garanti-sce la connettività del sistema Exactus sia ai flussi dilavoro Brisque® sia a Prinergy® di Creo, oltre a garan-tire la connettività con flussi di lavoro non Creo attra-verso lo standard TIFF a 1 bit.

Disponibilità. Il sistema Exactus è disponibile damarzo 2004. È possibile assistere a dimostrazioni vi-deo a Drupa 2004, Hall 4, presso lo stand Creo B10.Dal canto suo Acigraf presenta in funzione il sistemaExactus presso lo stand A55, Hall 9.

E’ disponibile il nuovo Fast Magnus, che am-plia la linea Creo CTP VLF per grandi formati

Creo amplia la linea CTP VLF per grandi formaticon il nuovo Fast Magnus. Il sistema CTP MagnusVLF, già disponibile, il sistema Magnus VLF con l’op-zione ContinuousLoad e il sistema Magnus totalmen-te automatico sono le attrazioni più ghiotte del panie-re di nuove offerte Creo a Drupa 2004 presso lo standCreo (Hall 4, Stand B10).

Il CTP Magnus VLF è il sistema per grandi forma-ti più veloce e completamente automatizzato presentesul mercato; espone 15 lastre da 2.050†x†1.510†mmall’ora a 2400 dpi. Se vengono caricate contempora-neamente due lastre di dimensioni più piccole, il siste-ma Magnus VLF espone 31 lastre formato B1 (707 x1.000 mm) all’ora a 2400 dpi. Rappresenta dunque lanuova generazione di soluzioni per grandi formati. Ilrivoluzionario sistema offre infatti un’esposizione di

qualità, garan-tendo ripetibilità, affidabilità, fun-

zionalità migliorate e velocità più elevata per la stampacommerciale e degli imballaggi. Il suo nuovissimodesign si basa sul successo del ben noto sistema CreoTrendsetter® VLF, introdotto nel 1995.

“Creo ha sviluppato questa nuova generazione diCTP VLF per offrire maggiori funzionalità e una ve-locità più elevata ai grandi stampatori commerciali edi imballaggi, mantenendo sempre la stessa qualità,fedeltà di riproduzione e affidabilità di cui beneficianooggi oltre 1000 clienti dei grandi formati” ha spiegatoColin Evans, responsabile dei prodotti VLF di Creo.“Continueremo inoltre a produrre il richiestissimoTrendsetter VLF che soddisfa le esigenze di diversistampatori”.

Un’esposizione rapida e di qualità. Il nuovo si-stema CTP Magnus VLF ha prestazioni notevolmentepiù veloci. La produttività è stata migliorata utilizzan-do teste a più alta potenza, nuovi componenti elettro-nici e un’architettura di caricamento che riduce i tem-

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pi morti tra le esposizioni. Magnus VLF consente ilcaricamento doppio ed in verticale delle lastre preve-dendo il caricamento di due lastre affiancate per au-mentare ulteriormente la velocità di esposizione.

Automazione ottimizzata. Il sistema Magnus VLFoffre anche un’opzione per il caricamento automati-co. Questo sistema a due lastre consente all’operatoredi caricare una lastra e posizionare la successiva sulpiano di caricamento. Dopo l’esposizione, la primalastra viene espulsa ed inviata alla sviluppatrice e lalastra in attesa sul piano di caricamento viene automa-ticamente caricata sul tamburo.

Con l’automazione a cassette multiple, il sistemaMagnus VLF funziona con quattro cassette da 75 la-stre ciascuna. La rimozione dell’interfoglio è automa-tica. Gli operatori possono ricaricare le cassette men-tre il sistema continua ad esporre le lastre prelevando-le da un altro scomparto.

Il tamburo più grande del mercato. Con un tam-

buro più grande (1.600 x 2.108 mm) il sistema CTPMagnus VLF è in grado di esporre le lastre per le mac-chine da stampa VLF, inclusa la nuova KBA Rapida205, anch’essa in mostra a Drupa 2004.

Design agile e dinamico. Il design agile e moder-no conferisce infine al sistema Magnus VLF un mini-mo ingombro, addirittura inferiore a quello del siste-ma Trendsetter VLF. Le lastre possono essere infattiruotate sul piano di scaricamento per presentarne illato più stretto alla sviluppatrice, evitando così di au-mentare l’ingombro del sistema.

Magnus VLF si rivela così una soluzione CTP com-pleta disponibile oggi con le più diffuse soluzioni peri flussi di lavoro Prinergy® e Brisque® e dotata diconnettività per flussi di lavoro non Creo. Per l’usocon il CTP Magnum VLF sono state certificati nume-rosi supporti termici, tra cui la lastre Creo PTP (Posi-tive Thermal Plate).

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Tera Digital Publishing S.p.A.

Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - ItaliaTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19

e-mail [email protected]

Tera riorganizza la sua retedi distribuzione mondiale efirma il nuovo accordo didistribuzione per il Brasile

Tera Digital Publishing riorganizza la propria retedi distribuzione mondiale: nuovi dealer e consolidatecollaborazioni sono ora al servizio di una strategia dimarketing dinamica e veramente a 360 gradi.

Si è chiuso nel febbraio 2004 il rapporto piùche decennale con Roberto Antoniotti – giàuscito dal Consiglio d’Amministra-zione di Tera Digital Publi-shing nel dicembre2002 per dedicarsi alladistribuzione dei prodot-ti Tera con la societàTera Business. Dal 1°marzo 2004, infatti, TeraBusiness non rappre-senta più i prodotti Tera.

“Quest’evento ha in-fatti accelerato il proces-so di riorganizzazionedella nostra rete di distri-buzione nel mondo, progetto che abbiamo intrapresosin dai primi mesi dello scorso anno” ha spiegato AntonAndrea Speciale, amministratore delegato di TeraDigital Publishing.

Nel 2003 infatti Tera Digital Publishing ha raggiun-to un importante accordo con Graphic SystemInternational (GSI) di Miami per la distribuzione inesclusiva dei prodotti Tera all’interno del mercatolatinoamericano. L’accordo si è immediatamenteconcretizzato in una striscia record di cinque testatein meno di sei mesi, tre delle quali già installate - ElComercio in Ecuador, El Nuevo Dia a Puerto Rico eLa Prensa in Nicaragua per un totale di oltre 450 postidi lavoro.

“Dopo il mercato latino-americano, ci siamo con-centrati sui mercati brasiliani e statunitense” ha prose-guito Speciale, che, insieme a Michele Mottini, presi-dente di Tera Digital Publishing, ha incontrato nel mesedi gennaio il distributore locale brasiliano – Tera Brasil

– per ridefinire i rapporti di distribuzione dei prodottiTera in Brasile. Così è stato firmato un nuovo accor-do, effettivo dal primo marzo, che ha confermato ilrapporto con la società brasiliana, presente nel merca-

to con i prodotti Tera da tre anni.“L’accordo con Tera Brasil riflette

pienamente la volontà da parte di Teradi dar seguito a una collaborazionecommerciale che vanta una storia

decennale” ha proseguitoSpeciale. “Tera DigitalPublishing è lieta di averconcesso in esclusiva la di-stribuzione dei propri pro-dotti sul territorio brasilia-no a Tera Brasil. In questianni Tera Brasil ha ampia-mente dimostrato la propriaprofessionalità e tutta lapropria esperienza tecnica.

E’ fondamentale per noi poterci affidare a partner checonoscano e capiscano perfettamente il mercato all’in-terno del quale si muovono e che hanno alle spalle unsolido background tecnologico. Inoltre Tera Brasil hapiù volte dimostrato grande dinamismo e una straor-dinaria determinazione a contrastare il difficile mo-mento economico che persiste in Brasile”.

Dopo gli incontri di Rio de Janeiro, i vertici di TeraDigital Publishing sono al lavoro per ridefinire i nuo-vi contratti di distribuzione per il mercato statuniten-se e sudafricano.

In attesa che i nuovi accordi di distribuzione di-ventino effettivi, Tera Digital Publishing ha confer-mato le relazioni commerciali in essere con gli attualidealer: Tera UK per Gran Bretagna e Irlanda, Tera AsiaPacific per Asia, Australia e Medio Oriente, e GMDEper il mercato italiano.

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Impostare buone basi

La collaborazione frala nostra Numerica Pub-blicità e LinkService èiniziata nel 2000 con larealizzazione di due siste-mi (WorkFlow e Timone)che implementavano, persommi capi, il seguente flus-so:• preflight e certificazione

dei materiali in ingresso(OneVision Asura)

• abbinamento dei materiali controllati con il listi-no di impaginazione (WorkFlow)

• conversione e normalizzazione dal formato PDFal formato EPS dei materiali abbinati (OneVisionAsura)

• invio dei materiali convertiti e normalizzati al si-stema editoriale Hermes (WorkFlow)

• impaginazione elettronica del timone pubblicita-rio ed interfacciamento con il sistema editorialeHermes (Timone)Numerica ha da subito adottato il formato PDF

quale standard per la ricezione e l’archiviazione deimateriali: il controllo e la normalizzazione sono statiaffrontati e risolti attraverso l’introduzione di un si-stema da noi distribuito e già fornito ai principali quo-tidiani italiani ed esteri (OneVision Asura). Questosistema è stato in seguito ampliato raddoppiando lelicenze ed abbinandovi il modulo per il bilanciamentodei carichi (Asura Balance) oltre che introducendodue licenze di OneVision Solvero per intervenire in

modo veloce ed efficace suimateriali finiti in caso di bi-sogno.

Si era deciso che la co-municazione fra il sistemadi prenotazione ed il siste-ma WorkFlow avvenisse at-

traverso l’esportazione del li-stino di impaginazione e l’in-

serimento di eventuali “aggiun-te” dell’ultimo momento trami-

te WorkFlow (riempitivi, fuori-sacco ecc...).

In qualunque momento era possibile procedere allarealizzazione del timone pubblicitario che comuni-cava da un lato con il DMBS a supporto di WorkFlowe dall’altro con Hermes; questo strumento – intera-mente realizzato da LinkService – consentiva lavideoimpaginazione del listino pubblicitario anche inassenza dei materiali pubblicitari nel senso che prov-vedeva a generare gli ingombri in “attesa” della di-sponibilità dei relativi file grafici.

Condividere le esperienze

LinkService è da sempre orientata al cliente ed inquesta azione è fondamentale il contributo che giun-ge dallo staff di supporto tecnico che, quotidianamen-te, interagisce con editori e concessionarie su tutto ilterritorio nazionale.

Abbiamo valutato insieme a Numerica l’organiz-zazione del lavoro nei reparti “punta & traffico” ed“impaginazione” per individuare gli spazi di miglio-ramento ed ottimizzazione dei processi in modo da

WorkFlow2004 e Timone2004:Numerica Pubblicità

rinnova i sistemi

L i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r l

• CONSULENZA INFORMATICA

• FORMAZIONE

• SVILUPPO SOFTWARE

• DISTRIBUZIONE

Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE)Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869

Internet: http://www.linkservicegroup.itE-Mail: [email protected]

Nel mese di febbraio 2004 la concessionaria Numerica Pubblicità di Brescia ha messo inproduzione due nuovi sistemi per la gestione del workflow pubblicitario denominatirispettivamente WorkFlow2004 e Timone2004. Queste nuove soluzioni mandano di fatto “inpensione” due precedenti realizzazioni di LinkService che, dopo diversi anni di onoratoservizio, cedono il passo ad una soluzione fortemente innovativa

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abbattere le piccole inefficienze residualied estendere le possibilità operative.

LinkService aveva già intrapreso unpercorso di valutazione e riflessione suanaloghe tematiche che aveva già affron-tato presso altre realtà, con particolare ri-ferimento ad alcuni aspetti del sistemaPMP (Prenotazione Materiali Periodici) re-alizzato per i periodici del Gruppo Edito-riale l’Espresso (vedi TecnoMedia n° 35ed aprile 2003).

La condivisione delle esperienze ci haportati a definire una nuova architetturacome di seguito descritta.

La nuova architettura

Fermo restando l’impianto generale, gliobiettivi principali della nuova architettu-ra possono così essere riassunti:• sincronizzazione della gestione dei ma-

teriali e del timone con il sistema diprenotazione

• azzeramento tempo necessario per iltrattamento delle ripetizioni

• potenziamento delle funzionalità del ti-mone pubblicitario

• aggiornamento della piattaforma tec-nologicaPer raggiungere il primo ed il secondo

obiettivo abbiamo, in stretta e positiva col-laborazione con la società Exenia(realizzatrice del sistema di prenotazionePresnet), concordato opportune viste attra-verso le quali è stato messo on-line ilDBMS di Presnet con i sistemiWorkFlow2004 e Timone2004.

In questo modo si sono colti molti im-portanti vantaggi anche sotto il profilo del-la responsabilità funzionale dei rispettivisistemi:• Presnet è un prodotto finalizzato alla

gestione dei processi caratteristici del-la raccolta pubblicitaria in tutte le suecomponenti gestionali, amministrativee contabili (fatturazione, provvigioniagenti e contabilizzazione);

• WorkFlow2004 è un prodotto finaliz-

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zato alla gestione del flusso dei materiali pubbli-citari che inizia il suo compito esattamente laddovetermina quello del sistema che lo precede.Le prenotazioni sono recuperate direttamente dal-

l’archivio di Presnet tramite WorkFlow2004, il siste-ma presenta l’elenco e l’anteprima di tutti i materialidisponibili per l’associazione raggruppate per mezzodi pubblicazione, tramite apposita funzionalità, prov-vede all’abbinamento.

WorkFlow2004 mette a disposizione degli utentiavanzate funzionalità per la ricerca delle prenotazio-ni attraverso qualunque combinazione di criteri (es.:singolo mezzo e range di date, singolo cliente per tuttii mezzi ecc.), potendo quindi essere utilizzato per ef-fettuare delle consultazioni non specificamente orien-tate all’associazione del materiale, ad esempio, an-che da parte della forza vendita.

Ovviamente WorkFlow2004 continua ad avvalersidell’infrastruttura di sistemi OneVision che garanti-scono un elevatissimo grado di controllo dei mate-riali e consentono di generare gli oggetti di produzio-ne secondo parametri ottimizzati.

Per quanto concerne il terzo obiettivo, abbiamo alungo valutato se fosse preferibile potenziare il siste-ma Timone esistente oppure realizzare una specificaintegrazione con un prodotto di impaginazione estre-mamente evoluto e leader di mercato.

Ci piace ricordare che LinkService nacque nel1994 proprio dalla fortunata intuizione che vi fosse-ro interessanti opportunità imprenditoriali realizzan-do estensioni di funzionalità per prodotti di publishingstandard: iniziammo la nostra attività implementan-do un sistema per la raccolta e l’impaginazione auto-matica della pubblicità classificata per le testate lo-cali del Gruppo Espresso ed “il Giornale”.

La lunga esperienza maturata nella integrazionedi prodotti Adobe (siamo membri dell’AdobeDeveloper Association sino dalla sua costituzione...)e l’indiscutibile eccellenza degli stessi ci ha portato

ad individuare in Adobe InDesign l’ideale piattafor-ma di sviluppo.

Il risultato ottenuto è andato ben oltre le aspettati-ve iniziali!

Una nuova “palette” multifunzione consente digovernare una notevole quantità di aspetti fra cui:• foliazione: inserimento, rimozione e spostamen-

to di pagine fisiche, pagine logiche, settori e ca-dute colore;

• inserzioni da impaginare: elenco per data/mezzo,inserimento in pagina del box di ingombro, inse-rimento in pagina dell’anteprima;

• inserzioni impaginate: rimozione, spostamento dapagina a pagina, sostituzione automatica dell’in-gombro con l’anteprima;

• interfacciamento con Hermes: generazione dellafoliazione e degli ingombri.L’applicazione Timone2004 è costantemente “on-

line” con il database delle prenotazioni e con il docu-mento in fase di impaginazione; quest’ultimo è an-che utilizzato come repository di oggetti “nascosti”ma necessari alle esigenze specifiche del processo diimpaginazione, degli utenti e del sistema editoriale avalle (es.: ID univoci degli ingombri/materiali, eti-chette di settore ecc...).

Anche in questo caso la descrizione è, ovviamen-te, molto sintetica...

Conclusioni

I sistemi per la gestione del flusso pubblicitarioattualmente in uso presso Numerica Pubblicità con-sentono alla concessionaria di garantire standard qua-litativi e di servizio di assoluta eccellenza sia sotto ilprofilo del trattamento del dato “fisico” che della suaefficacia nella gestione produttiva ed amministrati-va. L’attuale step di evoluzione tecnologica pone lebasi per il conseguimento di obiettivi ancora più am-biziosi.

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DRUPA 2004DUSSELDORF 6 - 19 maggioVisitateci allo Stand presso Pad. 5

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