Tavolo 8 - Rischio trasfusionale
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TAVOLO LAVORO N. 8Il rischio trasfusionaleV.Molese, A.Ostuni, MA.Malerba, N.Curci, V.Valenzano,
B.Solarino, M.Marrone, AP.Rossi, C.Samarelli, A.Lapietra,
F.Ruta
Appropriatezza trasfusionale
Identificazione del paziente (fase prelievo e fase
somministrazione)
Monitoraggio e follow-up post-trasfusionale
Punti di approfondimento
• La riduzione del rischio è strettamente correlata alla “ottimizzazione” del supporto trasfusionale (sangue emocomponenti ed emoderivati)
Appropriatezza trasfusionale
• Fase prelievo Gruppo sanguigno eseguito su 2 campioni prelevati in momenti diversi
• Fase somministrazione Identificazione del paziente; presenza del doppio operatore; utilizzo della check-list; disponibilità fisica del medico
Identificazione del paziente
• Riconoscimento e gestione delle reazioni avverse
Monitoraggio e follow-up post-trasfusionale
Analisi
Punti di forza • Accreditamento delle ST (sistemi analitici e procedure convalidate)• Check-list di verifica per accreditamento delle ST• Normativa di riferimento particolarmente puntuale• Raccomandazioni e linee guida riconosciute e approvate dalle società
scientifiche• Sistema di Emovigilanza ben strutturato
Opportunità • Disponibilità di strumenti informatici evoluti• Disponibilità sistemi premianti per le Direzioni Strategiche basati anche su qualità e
sicurezza• Operatività dei CoBUS come organo di governo per la medicina trasfusionale• Informazione e consenso al Paziente
Punti debolezza• Mancato recepimento a livello regionale (disomogeneità) e quindi a livello locale• Insufficiente consapevolezza del rischio trasfusionale• Strumenti non condivisi e inadeguati alle realtà organizzative (protocolli, procedure,
modulistica)• Monitoraggio insufficiente e mancanza di feedback sull’utilizzo degli strumenti• Mancata presa in carico del Sistema sicurezza dalle Direzioni strategiche aziendali• Utilizzo amministrativo e non riconosciuto dei CoBUS
SVILUPPI OBIETTIVI STRATEGIE
Adozione di procedure per l’identificazione sicura del paziente come requisito minimo di esercizio dell’attività
Istituzione di sistemi di monitoraggio a valenza regionale sulla efficace applicazione degli strumenti
Attribuzione di obiettivi specifici sulla sicurezza ai Direttori di dipartimento e a cascata su Direttori UO e Coordinatori
Formazione obbligatoria e attiva del personale delle UU.OO. ad alto indice di attività trasfusionale con verifica periodica delle competenze (anche sulla gestione degli EA)
Formazione di team esperti per lo svolgimento di attività trasfusionali nelle UU.OO. a bassa intensità trasfusionale (modello inglese)
Elementi di medicina trasfusionale e rischio clinico nel piano formativo universitario
SVILUPPI OBIETTIVI STRATEGIE
Sistemi informatizzati vein-to-vein per UU.OO ad alto indice di utilizzo trasfusionale
Determinazione del gruppo sanguigno ABO-Rh associato ad uno degli accessi per vaccinazione obbligatoria e trasferimento sulla tessera sanitaria
Inserimento obbligatorio nelle SDO degli eventi trasfusionali con numero delle unità trasfuse (clinical governance)
Valorizzazione delle “assegnazioni” e dei “rientri”
Segnalazione strutturata degli EA e delle complicanze trasfusionali (elenco CNS)
CoBUS: definizione di indicatori di attività (monitoraggio dell’utilizzo degli strumenti per la sicurezza; verifica degli obiettivi di appropriatezza; emovigilanza)