Sussidio pace 2016 - Saluzzo

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Sussidio mese della pace 2016

LA PACE É DI CASA

Introduzione

Lo slogan dell’iniziativa di Pace 2016 apre le porte della casa, il luogo per eccellenza dedicato all’accoglienza e alla cura delle buone relazioni. La scelta non è casuale, ma racconta il desiderio dell’Azione Cattolica di impegnarsi in modo concreto e semplice per la costruzione e la custodia della pace. Il punto di partenza sono le relazioni familiari, le relazioni affettive che per prime possono e devono essere scuola di Pace. Lo slogan è stato scelto per richiamare l’idea di “casa

accogliente” nei confronti di tutti coloro che fuggono dalla loro terra e dalla loro casa, a causa di guerre, discriminazioni, miserie, violenze e rischiano di non sentirsi accolti, di sentirsi invece respinti, rifiutati, allontanati. Anche il Papa ci invita quotidianamente ad essere accoglienti nei confronti di chi bussa e chiede aiuto.

Il progetto di Pace 2016

Il progetto di Pace di quest’anno rimane “in casa”, poiché sarà rivolto ad aiutare il territorio di

Agrigento e in particolare Lampedusa, divenuta punto di incontro tra la disperazione e la speranza. L’Azione Cattolica italiana propone di sostenere un progetto di accoglienza dei migranti, coadiuvando le realtà già operanti nel territorio e contribuendo nella loro opera di carità e di integrazione delle persone straniere. La proposta di progetto è quella di pensare il territorio come ad una casa diffusa, abitata da persone, famiglie, in cui ci accoglie, si accompagna, si sostiene, si educa alla vita ed alla sua complessità, si dona speranza, per questo la casa è motivo di Pace. Concretamente verranno sostenute opere già in atto: una mensa per migranti e poveri ( ad Agrigento), un centro di l’accoglienza per ragazze madri e bambini ( a Favara), un centro di formazione sui temi della pace, della giustizia e della carità universale ( a Racalmuto)…

Il gadget: la tazza della pace

Perché una tazza?

Il gadget pensato per l’iniziativa di Pace 2016 è un oggetto che rappresenta il senso dell’accoglienza. Con una tazza possiamo infatti offrire da bere come segno di ospitalità e vicinanza. Bere insieme in molte culture è simbolo di amicizia, condivisione, invito al racconto e all’ascolto. Una tazza magica…

La tazza nasconde una ‘sorpresa magica’, grazie al liquido caldo che vi sarà versato si colorerà dando vita al logo del mese della pace di quest’anno.

Una tazza che riscalda ‘la casa’ e il cuore.

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IL CAMMINO DEL MESE DELLA PACE 2016

Si propongono di seguito due attività per preparare i ragazzi a vivere insieme il mese della pace.

I INCONTRO: Sulle tracce dei ragazzi

Tratta dalla GUIDA 9-11 PAG. 88 – 89 Obiettivo: i ragazzi scoprono le diverse motivazioni che spingono gli uomini a viaggiare.

Svolgimento: gli educatori mostrano differenti tipi di bagaglio e presentano diversi personaggi che rientrano nella tipologia del passeggero. Attraverso pochi indizi dati, uno alla volta, i ragazzi, divisi a squadre, devono indovinarne l’identità ed inoltre associare ad ogni viaggiatore il rispettivo bagaglio.

INDIZI DEL PASSEGGERO BAGAGLIO VIAGGIATORE - Ogni giorno faccio lo stesso percorso. - Il treno è il mezzo più comodo per risparmiare tempo e denaro. - Sceso dal treno, proseguirò a piedi. - Sono diretto verso il posto di lavoro.

Ventiquattrore Lavoratore

- Ogni giorno faccio lo stesso percorso. - Il treno è l’unico mezzo disponibile per raggiungere la destinazione. - Sceso dal treno, proseguirò a piedi. - Sono diretto verso il luogo in cui mi formo per il mio futuro lavoro.

Cartella Studente

- Ho desiderato molto compiere questo viaggio. - Il treno è il secondo mezzo che utilizzo. - Sceso dal treno proseguirò a piedi. -Sono diretto verso un luogo santo.

Sacca Pellegrino

- Ho desiderato molto compiere questo viaggio. -Il treno è il mezzo più conveniente per la nostra destinazione. - Viaggio in compagnia. -Sono diretto verso un luogo balneare.

Valigia grande Famiglia in vacanza

- Ho desiderato molto compiere questo viaggio. - Il treno è il mezzo più sicuro per giungere a destinazione. - Viaggio da solo. - Sono diretto in una città d’arte.

Zaino Turista

- Ho desiderato molto compiere questo viaggio. - Il treno è il secondo mezzo che utilizzo per giungere dal mio paese a destinazione. - Viaggio da sola. - Sono diretta dal mio futuro marito.

Valigia Straniera

Al termine del gioco rimarrà nella stanza un bagaglio senza viaggiatore: il fagotto. I ragazzi cercano di capire a chi possa appartenere questo sacco di fortuna, nel quale è possibile raccogliere solo poche effetti personali. Potrebbe appartenere a una persona che ha poco tempo per mettersi in viaggio, o che deve affrontare un percorso difficile, che consente di portare solo l’indispensabile. Infatti, il fagotto rappresenta un viaggiatore di cui le cronache parlano frequentemente: i poveri, le donne e i bambini, i disperati, i rifugiati o i giovani studenti, che lasciano il proprio paese alla ricerca di una speranza, una possibilità, un futuro migliore. Questi migranti sono persone spesso

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invisibili agli occhi della società, che restano nascosti dietro il muro del nostro pregiudizio. I ragazzi realizzano su carta da pacco un muro di mattoni e riportano le motivazioni che, secondo loro, spingono una persona a lasciare il proprio paese: guerra, lavoro, studio, famiglia ecc. Nel confronto, scoprono come abbattere il muro del pregiudizio e riportano in corrispondenza di ogni mattone i gesti concreti per superare la diffidenza e la paura.

II INCONTRO – HOME PEACE HOME

Obiettivo: i ragazzi sono portati a riflettere su cosa si basano le fondamenta di una vera Casa di pace.

Svolgimento: i ragazzi sono architetti e devono progettare la casa in cui vorrebbero vivere disegnandone ogni locale, fino al tetto. In questo compito i ragazzi saranno aiutati dalle immagini di elementi d’arredo forniti dall’educatore.

È consigliabile svolgere l’attività a piccoli gruppi.

Al termine dell’attività ogni gruppo esporrà le scelte effettuate nella progettazione e attraverso il confronto si farà emergere che una casa è veramente Casa se costruita su solide fondamenta: quanti di loro le hanno disegnate? Quali avrebbero dovuto essere? La pace, la condivisione, l’accoglienza, l’amore, il dialogo…

Ora il gruppo è pronto per progettare una nuova Casa di pace.

Per i ragazzi più grandi si possono mostrare le immagini di alcune bellissime ville confiscate alla mafia per far emergere il concetto che non tutto ciò che è apparentemente bello è costruito legalmente, su fondamenta solide, di pace.

Per la preghiera si consiglia il vangelo di Luca 6, 46-49

Troverete ulteriori informazioni, consigli e attività sul sito dell’Azione Cattolica Italiana.

Informazioni per la FESTA DELLA PACE 2016

Cari animatori,

vi aspettiamo Martedì 12 gennaio 2016, alle ore 20:30 in Oratorio Don Bosco per programmare insieme la grande Festa della Pace Diocesana.

La festa sarà Sabato 23 gennaio 2016 a Busca presso l’oratorio dalle 15:00 alle 18:00.

Per maggiori info: www.acr.azionecattolica.it

L’equipe Acr di Saluzzo