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Primo piano LUCI ROSSE PER I CINEMA “ORIENTE” DI ALLISTE E “LORY” DI PRESICCE-ACQUARICA Ruben Alfieri pag. 6 Anno XVIII n. 683 Periodico d’informazione del Salento Tricase CON OLTRE 350MILA PREFERENZE LA QUERCIA VALLONEA È LA PIÙ AMATA DAGLI ITALIANI M. Maddalena Bitonti pag. 11 30.11.2019 Mentre l’Associazione “Rotta di Enea” e la Regione Puglia spingono per l’istituzione di un itinerario culturale del Consiglio d'Europa che comprenda tutte le tappe del viaggio del protagonista dell’Eneide, a Castro continuano (grazie soprattutto a donazioni private) gli scavi in località Capannelle: sono tanti i reperti portati alla luce, che stanno consentendo agli archeologi di scrivere in maniera più precisa la storia della Perla del Salento Sulle tracce di Enea ALL’INTERNO 6

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Primo piano LUCI ROSSE PER I CINEMA“ORIENTE” DI ALLISTE E “LORY” DI PRESICCE-ACQUARICA Ruben Alfieri pag. 6

Anno XVIII n. 683

Periodico d’informazione del Salento

TricaseCON OLTRE 350MILA PREFERENZELA QUERCIA VALLONEA È LA PIÙAMATA DAGLI ITALIANI M. Maddalena Bitonti pag. 11

30.11.2019

Mentre l’Associazione “Rotta di Enea” e la Regione Puglia spingono per l’istituzione di un itinerario culturale del Consigliod'Europa che comprenda tutte le tappe del viaggio del protagonista dell’Eneide, a Castro continuano (grazie soprattuttoa donazioni private) gli scavi in località Capannelle: sono tanti i reperti portati alla luce, che stanno consentendo agliarcheologi di scrivere in maniera più precisa la storia della Perla del Salento

Sulle tracce di Enea

ALL’INTERNO6

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Due terremoti nell’arco di due giorni: uno di ma-gnitudo 6.5 della scala Richter, che ha causatocirca 30 morti e centinaia di feriti in Albaniamartedì scorso, e un altro, di magnitudo 6, conepicentro il mare al largo dell’isola greca di Cretamercoledì scorso, fortunatamente senza conse-guenze per la popolazione locale. Entrambi sonostati avvertiti anche da noi, giusto per ricordarci,se ce ne fosse bisogno, che la natura, quando de-cide di sorprenderci, ci riesce benissimo. E non èil caso di scomodare i cambiamenti climaticiperché si sa già che quelle sono zone ad altorischio sismico. Come il nostro territorio, peraltro. Intanto, la macchina dei soccorsi è stata pronta-mente attivata e circa 200 tra Vigili del fuoco e vo-lontari di Protezione Civile e Croce Rossa sono giàpartiti dalla Puglia in direzione di Durazzo peraiutare la popolazione albanese. In fondo siamol’area geografica più vicina all’Albania (solo 80km ci separano dal Paese delle Aquile) e dunquespetta a noi pugliesi il primo intervento. Giusto la scorsa settimana avevamo trattato idanni derivati dal maltempo in Salento e avevamospiegato come gli abitanti del nostro territorio nonsono preparati a reagire in caso di calamità diquesto tipo, nonostante i soccorsi si rivelano al-l’occorrenza sempre efficienti. Ci si augura dunqueche eventi tragici come il terremoto in Albaniaspingano i nostri amministratori nel mettere inatto finalmente iniziative di educazione e divulga-zione dei piani di emergenza alla popolazione.

EditorialeQuando la terra trema

di Andrea Colella

OPINIONI

“Come furono i giorni diNoè, così sarà la venutadel Figlio dell’uomo. Ve-gliate, dunque, perchénon sapete in qualegiorno il Signore vostro verrà!”. Amici di Belpaese, il 1° dicembre siamo allaprima domenica di Avvento, con l’inizio delnuovo anno della Chiesa. Non vi spaventi il tonoapocalittico del Vangelo di Matteo, perché ci ri-corda le tre venute del Figlio dell’uomo: la primanell’umiltà del presepio di Betlemme, 2019 annifa, la celebreremo nel prossimo Natale; la se-conda venuta è ogni giorno nella parola e dei sa-cramenti, specialmente nell’umanità diciascuno di noi, impegnandoci a riconoscerlo,amarlo e servirlo specie nei poveri; la terza ve-nuta sarà alla fine dei tempi, come giudice dellastoria e del mondo. In particolare questa la ri-cordiamo nelle prime due domeniche dell’Av-vento, così si spiega il linguaggio apocalitticocon il richiamo ai giorni di Noè: “Venne il diluvioe travolse tutti”. Non dobbiamo faticare molto per riconoscere irari “diluvi” dei nostri giorni, non solo nelle ca-tastrofi naturali con il seguito di desolazione, maanche in quelli causati dall’indifferenza del-l’uomo per la cura della casa comune. Un’anticainvocazione alla Trinità ci fa dire a riguardo: “Glo-ria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, a coluiche è già venuto, che viene e che verrà!”. Buon Avvento, cari amici di Belpaese. Che il Si-gnore ci regali il dono della vigilanza, ma conanimo sereno e disposti ad accoglierlo comun-que a Cristo piaccia manifestarsi, non solo nellaChiesa ma anche nelle vicende di ogni giorno.

a cura di fra Roberto Francavilla

La lucerna

Belpaesetornerà in distribuzione

il 7 dicembre

L’annualità 2019 sta per ter-minare. I fondi ci sono, ma iComuni costieri non perdanoulteriore tempo: presentino su-bito progetti che rendono lespiagge libere accessibili ai di-sabili. Sarebbe davvero un er-rore perdere questa possibilitàconsiderando che mancanomolti mesi all’avvio della pros-sima stagione estiva e quindisindaci, Comuni e tecnici hannotutto il tempo per predisporre

progetti, candidarli al finan-ziamento e avviare i lavori. Con la mia legge (la n. 48/2018)infatti è possibile attrezzare ilitorali con appositi parcheggiriservati, con l’abbattimentodelle barriere architettoniche.Ma non solo: è possibile dotarele spiagge di servizi igienici espogliatoi accessibili; predispor-re segnaletica e indicazioni (cor-rimano e mappe tattili) perpersone affette da disabilità

sensoriale; dotare le spiagge diappositi ausili speciali, comela sedia per il trasporto dei di-versamente abili e degli anziani.Come l’anno scorso ammontaa 20mila euro il contributomassimo che può essere rico-nosciuto per il Comune, singoloo in associazione con altri Co-muni costieri.

Giuseppe Turco Consigliere regionale de

“La Puglia con Emiliano”

Un’idea originalee utile quelle deigestori di un ne-gozio di mangimie accessori peranimali in vialedella Libertà alecce, che hannoallestito questo ri-paro antipioggiaper una gattinarandagia ma mol-to socievole cheè solita frequen-tare quella zona.

Maltempo, a Lecce si pensa ai gatti randagi

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Spiagge per disabili: i fondi ci sono, ma i Comuni spendono pochissimo

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4 30 novembre 20194 26 ottobre 2019

in copertina

Ripercorrere le orme di Enea te-nendo fede al racconto scritto daVirgilio: è questo l’obiettivo del-l’itinerario “La rotta di Enea” chel’omonima associazione e la RegionePuglia, in collaborazione con laCamera di Commercio di Brindisie Assonautica, puntano a promuo-vere come itinerario culturale delConsiglio d’Europa. La richiesta èstata avanzata nei giorni scorsi e,qualora venisse accettata, aprirebbeinteressanti scenari di sviluppo delturismo culturale proveniente datutto il mondo per scoprire i postivisitati dal leggendario protagonistavirgiliano. Per parlare de “La Rottadi Enea” nella sua dimensione ita-

liana, nei giorni scorsi, al MuseoCastromediano di Lecce si sonoincontrati la vicepresidente del Con-gresso dei poteri locali del Consigliod’Europa, Barbara Toce, il presi-dente dell’Associazione “Rotta diEnea”, Giovanni Cafiero, il pro-fessore Francesco D’Andria, diret-tore del museo archeologico di Ca-stro che ha mostrato le recenti sco-perte archeologiche di Castrum Mi-nervae, archeologi italiani e studiosiprovenienti dai paesi coinvolti nel-l’itinerario e Giulia Caneva del-l’Università di Roma 3, che ha spie-gato in chiave mediterranea il rap-porto tra mito e natura e il valoresimbolico delle antiche rappresen-

tazioni naturalistiche. Il viaggio dell’eroe troiano alla ri-cerca di una nuova patria toccacinque Paesi: Turchia, Grecia, Al-bania, Tunisia, Italia, attraverso 21tappe per i luoghi più caratteristicidella civiltà mediterranea ed è pro-prio a Castro che Enea approdaper la prima volta nel nostro Paese.Dalla Puglia ha origine il tour diEnea e dei suoi compagni per l’interaItalia meridionale, dall’Adriatico alTirreno, percorso che oggi si puòrileggere come un progetto di fortevalore per il rilancio del Mezzo-giorno e della sua economia inchiave europea. “E’ un grande onore e una grande

responsabilità -afferma GiovanniCafiero- promuovere un progettoche vede come protagonista il Me-diterraneo. L’immagine simbolodella Rotta, Enea che porta con séil Palladio, la statua di Atena, divi-nità protettrice della Città, in viaggiocon il padre Anchise sulle spalle e

il figlio Ascanio per mano, rappre-senta una metafora che può guidareil rilancio del Mezzogiorno in uncontesto euromediterraneo: fedelialle proprie tradizioni ma proiettativerso un futuro migliore apertoagli scambi culturali, al turismo,all’economia del mare”.

“Crebrescunt optatae aurae portusque patescit/iam propior, templumque apparet in arce Minervae; vela legunt socii et proras ad litora torquent”. Cosìscriveva Virgilio nel terzo libro dell’Eneide, imma-ginando la lunga traversata di Enea da una Troiain fiamme per la battaglia persa contro gli Acheiverso le coste italiche. E la descrizione in lingualatina sembra dipingere i tratti di Castro cheall’epoca veniva conosciuta col nome di “CastrumMinervae”, appunto per la presenza di un tempiodedicato alla dea Minerva, la dea della guerra per iRomani. Un posto pieno di storia che oggi sta lentamenteriaffiorando, facendosi largo tra i passaggi dellamodernità e raccontando di una cittadina un tempostraordinario santuario che era stata visitata, tragli altri, da colui che la leggenda narra come il fon-datore di Roma, appunto Enea. In questa zona delterritorio salentino, dal 2000 circa, sono incominciatialcuni scavi guidati dall’archeologo Francesco D’An-dria che, con la sua équipe ha riportato alla lucenumerosi frammenti preziosissimi risalenti al IVsecolo avanti Cristo. Nel 2008 venne ritrovato il Bronzetto di Atena,ben mimetizzato tra i terrapieni. Nel 2015 erastata scoperta parte di una statua di una dea, piùprecisamente il busto, che si presume possa essereuna Atena Iliaca. Nella sua interezza una statuasacra che doveva raggiungere i due metri e mezzo

di altezza, realizzata in pietra leccese. E insieme albusto, la spedizione guidata dall’archeologo AmedeoGalati portò alla luce anche due frammenti di undito, una mano e due frammenti del panneggiodella statua. Più alcuni pezzi di balaustre decoraticon giri floreali. Nel 2017, invece, fu la volta dell’altare dedicatoalla dea Atena, il corrispettivo della romana Minervaper i Greci. Un ritrovamento sensazionale perchél’unico altare monumentale in stile greco in tuttala Puglia. E a settembre di quest’anno gli archeologihanno ritrovato altri elementi del puzzle che portanoal tempio di Minerva: prima un dito dell’imponentestatua, poi la parte superiore della costruzione instile dorico, in particolare il soffitto in calcareniteche campeggiava sull’ingresso con i lacunari quadratidipinti di rosso.“Il tempio è una tipica costruzione della MagnaGrecia che si caratterizza per la presenza del triglifocome particolare decorativo del frontone -spiega ilprofessor D’Andria, che volge lo sguardo al futuroprossimo quando tutte queste scoperte potrebberorappresentare la base di un investimento culturaledi rilievo-. È evidente che l’archeologia potrà dareun contributo molto importante al turismo culturaledella zona”. Tutti questi reperti intanto sono finitinel Museo Archeologico (MAR) di piazza Perotti aCastro, ormai diventato troppo piccolo per contenerecosì tanti pezzi di storia.

La proposta di un riconoscimento istituzionale del percorso compiuto dal protagonistadell’Eneide arriva dall’associazione “Rotta di Enea” e dalla Regione Puglia

Sulle tracce di EneaMentre l’Associazione “Rotta di Enea” e la Regione Puglia spingono per l’istituzione di unitinerario culturale del Consiglio d'Europa che comprenda tutte le tappe del viaggio delprotagonista dell’Eneide, a Castro continuano (grazie soprattutto a donazioni private) gliscavi in località Capannelle: sono tanti i reperti portati alla luce, che stanno consentendoagli archeologi di scrivere in maniera più precisa la storia della Perla del Salento

Un posto d’onore nell’itinerario culturale del Consiglio d’Europa

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5 30 novembre 20195 26 ottobre 2019

in copertina

Il lavoro degli archeologi in localitàCapanne a Castro regala preziosi reperticon cui comunicare con la storia, conun’epoca in cui Castro era un centro diassoluto prestigio dal punto di vistadella sacralità, come raccontano moltistorici del calibro di Strabone o Livio.Il lavoro portato avanti nel corso deglianni dalla squadra guidata dal respon-sabile del cantiere, l’archeologo AmedeoGalati, ha portato alla luce oggetti,statue, elementi decorativi di valoreinestimabile tra mille difficoltà, soprat-tutto economiche. Si scava a singhiozzo,quando le risorse dei privati lo permet-tono, con pochi contributi delle pub-bliche istituzioni, eccezion fatta per ilComune di Castro.Dottor Galati, quali sono gli ultimi ri-trovamenti in località “Capanne”? Lo scavo è ripreso ai primi di settembree già nei primi giorni, durante le opera-zioni di pulizia, è venuto fuori il ditodella statua, quella esposta nel Museo,molto probabilmente il dito indice rea-lizzato in pietra leccese. È venuta fuoritanta ceramica e ultimamente è venutofuori il frontespizio del tetto che in

gergo tecnico si chiama “lacunare”, di-pinto di rosso. Si tratta di frammenti dipietra di carparo che facevano partedella zona iniziale del tempio, vale adire quella prima di entrare nel porticato.Sono emersi anche reperti che ci hannoconfermato la distruzione del tempiogreco da parte dei Romani, agli inizidel II secolo avanti Cristo: il tempio fubuttato a terra e il materiale di risulta(statue e quant’altro) venne utilizzatocome riempimento, allorché i Romanidecisero di ristrutturare la linea dellefortificazioni messapiche sul mare. Adesso le ricerche verso quale direzioneandranno? Lo scavo mira ad andare a fondo atutti questi riempimenti all’interno deiquali contiamo di trovare il resto dellastatua, altri fregi, elementi architettonicidel tempio perché tutto il materialeusato come riempimento è stato gettatoalle spalle delle mura. Naturalmente sedovessero esserci delle fondazioni deltempio non stanno dove stiamo sca-vando ora, ma un po’ più all’interno.A che livello lo hanno demolito è difficiledirlo, abbiamo recuperato le parti alte

dell’edificio, ma se l’hanno demolito disana pianta non è facile appurarlofinché non possiamo scavare più all’in-terno tra la strada e il giardino adiacenti.Contestualmente stiamo continuandoa scavare l’altare.Tanto è stato fatto, ma molto c’è ancorada lavorare. E non è facile avendo a di-sposizione poche risorse. Negli ultimi anni stiamo andando avantigrazie a donazioni private, in particolarmodo grazie al sostegno di FrancescoLazzari, figlio di Antonio Lazzari, ilgeologo a cui è intitolato il MAR.Quest’anno si è aggiunta anche MaryKatia Frassanito, figlia di una levatricedi Castro che per rispetto delle volontàdella madre ha donato 10mila euro alComune per proseguire le attività, inoltrepossiamo contare sul contributo di unnostro caro amico come Rocco Giurgoladell’azienda Giurgola Stampi. A tuttociò va sommato il piccolo finanziamentoche ci arriva dal Comune di Castro.Sarebbe auspicabile un sostegno piùcospicuo anche nell’ottica di valorizzaremeglio l’area e renderla maggiormentefruibile.

Castro era nei tempi antichi una delle meraviglie dellaMagna Grecia che molto risentì dell’influenza architettonicadella vicina Taranto. D’altronde, il primo insediamento mes-sapico gravitava nell’area influenzata da Taranto, all’epocacolonia spartana. Solo in età romana, la località messapicainizialmente conosciuta, secondo alcuni con il nome di Lik,sarebbe stata rinominata Castrum Minervae. L’antico nomedi Castro, Lik appunto, trova una conferma nella cosiddetta“mappa di Soleto”, un frammento a vernice nera checostituisce la più antica mappa geografica occidentale pro-veniente dall’antichità classica, attualmente conservatanel Museo Archeologico Nazionale di Taranto e raffiguranteil sud del Salento. Nel IV secolo a.C. è avvenuta questa mo-numentalizzazione del santuario con una forte influenzagreca, quasi sicuramente proprio come riflesso stilistico diciò che avveniva nella vicina zona del tarantino. A caratterizzare fortemente la città che si affaccia sull’Adriaticovi era appunto questo santuario Athenaion, dedicato quindialla dea Atena che per i Romani diventerà la dea Minerva.Ma cos’era una città santuario? Era una città la cui centralitàruotava intorno alla presenza di questo imponente edificiodedicato alla divinità. Uno dei problemi fondamentali deisantuari greci, a differenza di quelli romani, è la loroubicazione. I santuari si distinguono in urbani ed extra-

urbani: in linea di massima, i santuari nelle città eranosituati più o meno al centro, nell’agorà o sull’acropoli, rara-mente vicino alle mura o nei pressi delle porte. Essi sonoposti nei luoghi di più facile contatto dei cittadini con i lorodei. Molto più interessanti i santuari collocati lontano dallacittà: il fatto che solitamente si trovino in punti di difficileaccesso sarebbe una testimonianza della preferenza da partedella divinità. Quello che viene fuori dai reperti dimostra un’imponenza

architettonica e una ricchezza economica e culturale chenon può certo riferirsi unicamente alla Castro messapica.L’archeologia ufficiale aveva dato finora poco peso ai ricordie alle ricostruzioni virgiliane, per gli esperti, come è noto, lemanifestazioni templari sono piuttosto da riferire all’areache parte da Taranto e si spinge fino in Sicilia secondo le di-rettrici della colonizzazione greca. Ma il santuario di Atenaa Castro forse è già al suo posto in quei secoli a guidare i na-viganti del Canale d’Otranto.

Dopo la ripresa dei lavori a settembre sono tanti i reperti storici portati alla luce dagli archeologi, che stanno rivelando sempre più dettagli sulla storia di Castro messapica e romana

A Castro gli scavi proseguonograzie a donazioni private

Si terrà martedì 17 dicembre al Teatro Apollo di Lecce la primadell’opera in tre atti Dido and Aeneas firmata dall’inglese HenryPurcell su testo di Nahum Tate per la regia di Antonio Petris, conRachele Staniscinei panni di Didone e Carlo Provenzano in quellidi Enea. Ambientata sulle coste salentine, tra Porto Badisco,Otranto e Castro, l’opera farà ricorso ad una sofisticata tecnicadi videoediting con cui verranno riproposti sul palco i luoghi del-l’Eneide nel Salento, ricreando fedelmente le scene epiche dellosbarco tra grotte e terre incontaminate con riprese in soggettivaalternate a video in movimento e immagini fisse ad accompa-gnare le singole scene. Tra queste, le immagini della Grotta deiCervi, eccezionalmente concesse dalla Soprintendenza ai beniArcheologici, Culturali e Paesaggistici di Taranto, saranno teatrodella suggestiva apertura del II atto, con la scena delle stregheconvocate in una grotta perché partecipino alla preparazionedella rovina di Cartagine e Didone. Le musiche, realizzate in rigoroso stile barocco con l’impiego diprofessori d’orchestra specializzati nella prassi esecutiva del-l’epoca, saranno eseguite dall’Orchestra Terra del Sole con ilsupporto del Leo Chorus.

Al Teatro Apollo di Lecce in scena il mito di Enea e Didone Da Lik a Castrum Minervae:

l’epopea della Perla del Salento Il santuario della dea Atena, di forte influenza greca, fu monumentalizzato nel IV secolo a.C. e solo con la colonizzazione romana fu demolito e convertito in una fortificazione sul mare

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primo piano

Dove alcuni alzano il passo, altrisi fermano a guardare. Questosuccede quando si parla di tabù,quando se ne parla. Raramente, oa bassa voce, se si vive in una pic-cola provincia. Quando poi se neparla troppo, la curiosità del mor-morio assume le caratteristiche delpettegolezzo, finché qualcuno nescrive. Mario Pizzileo, 71 anni el’aria perennemente disillusa, lotroviamo in una sera di pioggia afumare in penombra fuori dal suocinema “Oriente” ad Alliste e allarichiesta di raccontarci qualcosasulla sua storia rimane inizialmentein un silenzio profondo, come se

per la prima volta gli fosse statochiesto di rovistare tra le sue vecchielocandine per raccontarne i ricordie le emozioni. Anche il suo cinema non si è adat-tato al digitale, fa prezzi popolarie proietta film già usciti da tempoperché costano meno. Il costo diun film in promozione sarebbe in-torno ai 3mila euro. Una spesaimmensa per un cinema alle spallebuie della piazza di un piccoloborgo. Si trova infatti in via delMilite Ignoto, nascosta da un an-golo alla facciata della chiesa diSan Quintino, Santo Patrono diAlliste.

Ci è permesso entrare. Nonostantei ripetuti cartelli di divieto di fumosparsi per la struttura, una sigarettadopo l’altra e borbottando qualchericordo, il proprietario ci lasciafare un giro nella sala principale,vuota; poi ci fa entrare nella cabinadella biglietteria e ci lascia sbirciarenella sala 2, in cui alcuni clientifissano nel buio l’eros sullo scher-mo. “Alcuni di loro non li faccionemmeno pagare -ci racconta Ma-rio a bassa voce, mantenendo sco-stata la tendina-. Sono vent’anniche proietto questi film e alcuniclienti del luogo, i più affezionati,mi ricambiano il favore a secondadella loro professione. Se è unmeccanico mi dà un’occhiata al-l’auto e così via… C’è chi viene daLecce, perché in città potrebberoriconoscerli. Una volta passava daqui anche un prete di quelle parti;uomini facoltosi, borghesi, anchedonne… Ne ho viste di tutti icolori, lì dentro. Se pagano nonfaccio domande”. Il cinema era stato fondato nel1950 dal padre, Quintino Pizzileo,a cui è dedicato il busto in bronzoall’interno dell’ingresso. Dal 1958poi, l’estate prendevano in affittouna zona tra Racale e Alliste no-minata “L’Arena” in cui proietta-vano film all’aperto, e dove è an-cora possibile leggere l’incisione

“Gran Cinema Mille Luci”. Ri-corda poi tutti i cinema delle zonelimitrofe che avevano aperto nellostesso periodo: Racale, Taviano,Melissano; per la maggior partechiusi e abbandonati, ma al tempoc’era la concorrenza e per reggerlabisognava inventarsi qualcosa. Nel1981, spinto da un agente del set-tore, aveva cominciato ad allestirenella sala principale alcuni spetta-coli erotici dal vivo che seguivanoal video fino al 1990, anno in cuila Polizia lo intimò a chiudere ilformat facendogli notare di averattratto l’interesse di persone pocoraccomandabili. Dopo la sospen-sione degli spettacoli dal vivo, Ma-rio ha proiettato film hard durantei giorni feriali e mantiene la pro-

grammazione di film “normali”nel fine settimana. Visto però cheentrambi i generi venivano proiet-tati nella stessa sala, per paurache il pubblico potesse essere con-dizionato, ne ha costruito una se-conda per la proiezione di quelli aluci rosse, con l’entrata dall’altrolato della biglietteria. Chi è inte-ressato paga immediatamente 3euro ed entra passando dalla strettatendina. “I guadagni dei film peradulti mi permettono di mantenerela sala 1 e di continuare a proiettarealtri generi, quando il pubbliconon si tiene alla larga. A gennaiocomunque mi è stato chiesto ditenere una programmazione spe-ciale per un cineforum”.

Ruben Alfieri

Di recente si è letto del cinema “Lory” diAcquarica del Capo (comune recentementefuso con Presicce) conosciuto nei dintorniper la proiezione quotidiana di film a lucirosse. D’altronde il sesso non è forse ilprimo degli argomenti del pettegolezzo? Ela notizia ha avuto un esito così clamorosoal di fuori del comune che i giornali lohanno celebrato generalmente come “l’ul-timo baluardo” del cinema hard in Puglia. Le origini della struttura sono sicuramenteantiche. Venne costruito come teatro “Cen-telle” (nome della zona del paese in cui èsituato) nel 1948 da Vito Palese, per poipassare nelle mani della famiglia Gennaronel 1977. Riammodernato due anni dopo,con 235 posti tra platea e galleria, a 81anni e affiancato dal figlio, Edoardo Gen-naro ne è ancora il proprietario. I prezzisono bassi (si parla di 3 o 4 euro a biglietto),

la programmazione ampia, continuativadalle 16.30 alle 22, dal venerdì alla dome-nica e a volte durante i feriali. Le pellicoleproiettate sono ancora montate su bobinae quindi i film hot, concessi gratuitamenteda un vecchio amico collezionista, sonoabbastanza datati. Questo perché all’iniziodel 2000 Gennaro senior decise di nonadeguare i proiettori al digitale. Una sceltadal carattere vintage che, forse, ha mante-nuto vecchi malinconici e reso nuovi affe-zionati affascinati dall’eros retrò. “I nostrispettatori sono sia anziani che giovani cheprovengono dalle zone limitrofe -commentail proprietario-. I clienti non sono moltima ci sono, e finché ci saranno noi rimar-remo aperti”. La pornografia gioca con le emozioni piùinfime e scuote gli animi più sensibili, mainvestigando sulle ragioni di questo business

si scopre che non riguardano prettamenteil suo lato ludico o la passione per l’eros.“Un tempo proiettavamo anche film perfamiglie”, racconta il figlio del proprietario.Il mercato del cinema dal 1977 però si èampliato e ha preso numerose strade, dallivello più basso dello streaming illegalealla programmazione dei via cavo, fino alpiù recente e innovativo Netflix, che per-mette un’ampia scelta di serie e film digrossa produzione con interpreti rilevanti;contando inoltre che nel tempo sono staticostruiti cinema più moderni, ricchi e ca-pienti. La famiglia Gennaro ha dovutoquindi adattarsi e adottare una program-mazione esclusiva a luci rosse per manteneredei guadagni modesti e la passione per ilproprio lavoro, ovvero il cinema, a pre-scindere dalle sue categorie.

Ruben Alfieri

I cinema “Oriente” ad Alliste e “Lory” raccontano ancora oggi una storia di resilienza (a luci rosse), contando un nutrito pubblico di appassionati di film per adulti. Queste sono le loro storie

Vietato ai minori

“I clienti non sono molti ma ci sono, e finché ci saranno noi rimarremo aperti”

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7 30 novembre 2019

primo piano

A Poggiardo torna a farsi sentireil Mulino Maggio con il ricono-scimento di “Migliore aziendaagroalimentare d’Italia”. Il pre-mio dell’associazione StampaEstera in Italia per la “Produ-zione di particolare valore e si-gnificato” è stato assegnato loscorso 23 novembre a Offida(Ascoli Piceno) presso il teatroSerpente Aureo da un gruppo di120 corrispondenti provenientida circa 30 paesi nel mondo. Talepremio celebra il percorso di ri-scoperta e recupero delle antichevarietà autoctone di grano lec-cese, quali il Saragolla, il Rus-sarda, il Capinera, il Carosella eil Maiorca. Un progetto avviato nel 2012 daErcole Maggio (a sinistra nellafoto), denominato “Campi speri-mentali”, che affonda le proprieradici nella tradizione che ilpadre Alessandro, mugnaio, el’omonimo nonno Ercole, agri-coltore, hanno scolpito nel-l’animo del giovane imprenditore

fin dall’infanzia. “Da quando eravamo bambini,io e i miei fratelli li abbiamo sem-pre seguiti nel loro lavoro. Avvi-cinarsi a questo mondo era lacosa più naturale che potessi fare-ha dichiarato Maggio- ma èanche quella che mi appaga dipiù. Questo riconoscimento èstata una vera sorpresa: non hopartecipato a nessun bando nésapevo che esistesse un premiodel genere. Si è svolto tutto tra-mite passaparola fra i giornalistiche col tempo sono passati diqui, europei, giapponesi, ameri-cani, e altri. In questo caso ilgiornalista inglese Chris Warde-Jones, che accompagnava un suocollega americano in un viaggioper la Puglia, ha voluto candi-darci a questo premio, a cui nonsapevo nemmeno di essere statoiscritto, e inaspettatamente ab-biamo anche vinto. Sette anni fa-sottolinea Maggio- non avreimai pensato di poter fare tantorumore con un semplice chicco di

grano, né pensavo fosse così in-teressante, perché ho cominciatocontrocorrente, selezionandograno tenero in una terra di graniduri. Certo aver vinto questo pre-mio ci riempie di gioia e dà lustroalla nostra attività, ma come lespighe di grano si mantengonodritte e lucenti finché non arrivail periodo della piena, per poi ca-lare il capo nel momento in cui ilchicco pesa di più, così noi cimanteniamo dritti e fieri del no-stro lavoro, ma per lavorare citocca comunque piegare laschiena verso terra”.Nel 1879, la “Corografia fisica estorica di Terra d’Otranto” ri-porta solo a Poggiardo l’esistenzadi 12 mulini. Ad oggi il Mulino Maggio risultal’unico ancora attivo, dopo che ilpadre di Ercole lo ha acquistatodal suo vecchio proprietario con-tinuandone l’attività e affian-cando al vecchio mulino in pietrauno moderno a cilindri.

Ruben Alfieri

Il prestigioso riconoscimento è stato conferito dall’associazione Stampa Estera in Italia per l’impegno nella riscoperta e nella diffusione delle varietà di grano autoctone

Il Mulino Maggio di Poggiardo è “Miglioreazienda agroalimentare d’Italia”

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lecce9 30 novembre 2019

Lecce si prepara ad illuminarsi e imbellet-tarsi per le festività natalizie. Anche que-st’anno degli allestimenti se ne occuperàl’azienda magliese De Cagna, nota per lesue installazioni in tutto il mondo e cheda anni fa sfavillare nelle feste il centrocittadino. Diverse le luminarie che ador-neranno non solo l’ovale ma anche piazzaDuomo dove è prevista una stella cadenteche farà da cornice al presepe. Illuminazionianche per piazza Bastione (all’ingressonord della città), Palazzo Vernazza e Ca-stello Carlo V (ingresso viale XXV Luglio).“Sarà un Natale pieno di effetti speciali,così come abbiamo fatto lo scorso anno -spiega Giuseppe De Cagna, titolare del-l’azienda-. Il progetto è risultato uno deidieci più belli d’Italia per questo abbiamopensato di riproporlo e arricchirlo condelle novità”. Sull’ovale si avranno delle installazioni in3D: una grande pallina colorata, una car-rozza trainata dai cavalli, una cornice illu-minata per una foto ricordo o un selfie lu-minoso. L’ovale verrà adornato da flashled con circa 80mila punti luce ad inter-mittenza intervallati da stelle cadenti; ov-viamente non mancherà l’albero. Previsto

anche un allestimento originale anche apiazza Mazzini dove, grazie ai fondi pro-venienti dal Duc (Distretto urbano delcommercio) 25mila euro verranno impiegatiper illuminare la zona commerciale. La vera novità di quest’anno però spettaalla presenza della ruota panoramica cheverrà posizionata nel parcheggio dell’exForo Boario e consentirà a leccesi e turistidi ammirare la bellezza delle Mura Urbichee dell’ex Convento degli Agostiniani daun’altra prospettiva. Sarà installata sullato sinistro dell’ingresso del parcheggiodalla parte del bar Commercio e dell’HotelTiziano. L’assessore alle Attività ProduttivePaolo Foresio ha chiarito il perché PalazzoCarafa abbia deciso di non mettere laruota nel centro storico. “Era stata la dittaEuropark ad offrirsi di portare la strutturain Piazza Libertini ma il regolamento co-munale spiega che per queste strutturemobili ci devono essere aree idonee. Lagiostra ha un peso di 26 tonnellate e permotivi di sicurezza non può esser montataovunque”. Del posizionamento se ne oc-cuperanno i fratelli Marsico, la giostrasarà attiva dal 1° dicembre fino all’Epifania.

Stefania Zecca

La città si veste a festa per Natale Le luminarie di De Cagna decoreranno il centro cittadino insieme ainstallazioni 3D, mentre al Foro Boario una grande ruota panoramicaconsentirà di ammirare dall’alto le Mura Urbiche e l’ex Conventodegli Agostiniani

Ore 10.30: suona la campanella e in aula entrano,non uno, ma quattro docenti, si siedono alla cat-tedra, aprono il registro e, dopo aver fatto l’appelloe registrato gli assenti, iniziano a scorrere l’indicesu e giù per l’elenco per decidere chi chiamarealla lavagna. La tensione sale, il pathos pure epoi… si scoppia a ridere, ad abbracciarsi e a fe-steggiare. È successo presso l’Istituto “Galilei-Co-sta-Scarambone” di Lecce: seduti esattamente ailoro posti e nella stessa aula si sono fatti trovaregli studenti della classe 5°C dell’anno scolastico

1983/’84, mentre ad “interrogare” c’erano i lorodocenti di Diritto, Ragioneria, Inglese e Francese.Dopo la rimpatriata in classe, il gruppo si è poispostato nella storica Sala Dante dove hanno ri-cordato e raccontato ai presenti gli immancabiliepisodi e goliardie degli anni delle superiori. Ad accogliere i 23 ex alunni, alcuni partiti damolto lontano per l’appuntamento, e a fare glionori di casa c’erano la Dirigente della scuola,prof.ssa Addolorata Mazzotta, e gli studenti del-l’attuale classe 2° SP (Sperimentale Quadriennale)

i quali hanno approfittatodell’occasione per annun-ciare il loro neonato pro-getto di startup: “CostA-lumni”, una nuova commu-nity che raccoglierà e uniràtutti i diplomati del “Costa”(che ricordiamo essere sta-to istituito nel lontano1885) per poi fornire lorouna lunga e varia serie diservizi e benefici. Agli “alum-ni” del 1984 sono staticonsegnati gli “Attestati diappartenenza” alla com-munity, come fosse un se-condo Diploma a distanzadi 35 anni.

Dopo 35 anni ritornano sui banchi del “Costa”e vengono interrogati dagli stessi prof

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10 30 novembre 2019

maglie

Nel 2015 sono stati rimossi gli antichi lam-pioni posti ai lati della Chiesa Matrice. No-nostante fossero stati sostituiti da un paiodi nuova fattura, il fatto aveva destato ilmalcontento e le perplessità della comunitàmagliese. La consigliera d’opposizione SabrinaBalena era riuscita a ritrovare parte dei lam-pioni in un magazzino a Galatina, in condi-zioni precarie. Così le abbiamo chiesto diripercorrere insieme quanto accaduto: “Nel2015, nell’ambito di un progetto di efficien-tamento energetico della pubblica illumina-zione, c’era in programma anche la sostitu-zione dei lampioni antichi, presenti sulsagrato della Chiesa madre. Rimossi e sosti-tuiti con pali nuovi a norma dall’ufficio tec-nico, ho saputo che erano nel deposito delladitta che aveva eseguito i lavori di sostituzione.Il proprietario della ditta confermò la miapaura: erano pronti per essere smaltiti e, perquesto, non c’era stata nessuna cura nelpreservare la loro integrità. Ho subito allertatocittadini e amministratori e tale è stato ildissenso e lo sgomento della popolazione,da indurre il sindaco a provvedere subito.Oggi l’Amministrazione sta facendo solo il

suo dovere, ripristinare ciò che in manierasuperficiale è stato tolto ai cittadini magliesi”. Anche sui social era dilagata una vasta po-lemica. E oggi, a distanza di quasi cinqueanni, come annunciato da Franca Giannotti,assessore con delega all’Urbanistica e Arredourbano, i lampioni torneranno al loro posto,sul sagrato della Chiesa. È la stessa assessoraa confermarci quanto sta avvenendo: “I palierano stati smontati radicalmente, per cui laricostruzione delle basi era difficile. Cosìavendo preso a cuore la questione e sullabase di quanto i cittadini reclamavano, mirivolsi alle acciaierie De Riccardis di Galatina,con i quali ho un rapporto di conoscenzapersonale e, quindi, grazie al loro interventoè stata possibile la ricostruzione delle basi,senza alcun costo per la pubblica ammini-strazione. Successivamente, le parti superioridei pali, sono state cablate e restaurate dauna ditta accreditata, consigliataci dall’ufficiotecnico della Soprintendenza. I pali sarannoricollocati nei prossimi giorni. Per me è unagrande soddisfazione, perché sono contentadi essere riuscita a rendere fruibile un servizioper la mia comunità”.

Spesso si compiono alcuni errori nella pub-blica amministrazione, ma fortunatamente,come in questo caso, c’è chi è in grado di in-

dividuare il problema e chi riesce a correg-gerlo.

Renato De Capua

Dopo un accurato restauro, nei prossimi giorni saranno ricollocati i corpi illuminanti rimossi nel 2015 e sostituiti con altri, fatto questo che aveva causato non poche proteste tra i magliesi

Un gradito ritorno per i lampioni della Chiesa Madre

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11 30 novembre 2019

Lo scorso 25 novembre sono stati tantigli eventi in occasione della GiornataInternazionale contro la Violenza sulledonne. Sono quasi 7 milioni le donneitaliane, dai 16 ai 70 anni, che hannosubito violenza almeno una volta nellavita, con l’impressionante media di 88donne ogni giorno. Nel 2018 sono stateben 142 in Italia le vittime di femminicidioe il 2019 ne ha già registrate più di 90. Anche il Salento si è mobilitato: tante lemanifestazioni organizzate nei nostricomuni, che hanno però dovuto fare iconti con il maltempo che ne ha resoimpossibile lo svolgimento. Così è statoanche per le comunità di Poggiardo eVaste, che lunedì 2 dicembre ospiterannouna manifestazione originariamente pre-vista proprio per il 25 novembre. L’evento è stato organizzato dal CentroAuser Poggiardo-Vaste e dal Comunedi Poggiardo, con il patrocinio della

Provincia di Lecce.L’apertura è previstaper le 18.30 a Vaste,in piazza Dante,con la presentazionedel programma econ delle prime ri-flessioni sul tema acura del Centro Au-ser e del suo presidente Antonietta DeGabriele; da piazza Dante, poi, partiràuna fiaccolata alla quale parteciperannoanche le altre associazioni operanti sulterritorio comunale e che si concluderàin piazza Episcopo a Poggiardo. Qui siterrà il momento maggiormente simbo-lico e significativo della giornata: la ce-rimonia di inaugurazione della PanchinaRossa. Donata dall’Amministrazione comunale,la panchina riprende il colore rappre-sentante il sangue versato dalle donne

vittime di violenza e si lega alle “ScarpeRosse”, simbolo del 25 novembre. Nelcorso dell’inaugurazione interverrannoil sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati,l’assessore comunale alle Pari opportunitàAntonella Pappadà e il presidente dellaProvincia di Lecce Stefano Minerva. Econ la presentazione della PanchinaRossa, Poggiardo avrà quotidianamentedavanti agli occhi un monito ed un sim-bolo di un dramma che non può noncoinvolgere tutti.

Alessandro Chizzini

tricase

La Quercia Vallonea di Tricase è l’alberopiù bello d’Italia: a dirlo sono gli oltre350mila internauti che l’hanno votata nel-l’ambito del concorso europeo Tree ofThe Year 2019 a cui ha partecipato la

friulana Giant Trees FoundationOnlus, che si occupa della sal-vaguardia degli alberi gigantinel mondo. Una vittoria annunciata sindall’inizio, perché la maestosaspettacolarità del Quercus itha-burensis decaisne salentino, hada subito scalato le classifiche.Un podio che non ha mai ce-duto riuscendo a totalizzare dasola più preferenze delle sue‘simili’ messe assieme. Eppureil patriarca verde ha sfidatoaltri giganti parimenti noti perstatura, storia e bellezza in-chiodandoli a preferenze digran lunga più basse: la Querciadi Fossalta a 110.198 voti; laQuercia delle Checche a62.264; il Leccio dell’Etna a64.060. La fondazione Giant trees diTarcento (Udine) riconosce ilsignificato del risultato per tuttala regione e scrive che “la Pugliavince, dichiarando un amoreprofondo per la sua quercia”.Un’imponenza monumentale

che affonda le radici in 700 anni di storia,raggiungendo numeri vertiginosi: 700 metriquadrati di foltissima chioma, un diametrodi 4,5 metri per 20 metri d’altezza. Taleprimato oltre a portare notorietà all’alberoe al territorio, è importante soprattuttoperché garantirà la sua salute e il suostato di conservazione attraverso la GiantTrees Foundation. Ricordiamo nel palmares del prestigiosoalbero si annovera anche il riconoscimentoche il WWF ha voluto tributargli nel 2000,anno in cui lo identificò come patriarcaverde, albero-simbolo del Salento e dellaPuglia. Si narra che sotto la Quercia abbiastazionato, durante un fortunale, FedericoII di Svevia assieme al suo nutrito esercito,dopo la battaglia di Barletta, da qui ilnome più noto di “Quercia dei Cento Ca-valieri”. Inoltre grazie alla produzionedelle sue corpose ghiande, monaci e con-tadini sin dal passato remoto hanno fondatoun impero. L’estrazione dall’albero deltannino, sostanza acida impiegata nell’artedella concia delle pelli (detta anche “artedel pelacane”), creò un fiorente commercioche pose Tricase nella condizione di con-correre con i produttori più blasonatid’Europa per qualità e pregio di materiali.Quanto alla sua provenienza, deriva dal-l’Asia Minore e si pensa sia stata importatanel nostro areale dai dirimpettai Balcani(da dove il suo nome ‘Vallonea’).

M. Maddalena Bitonti

Con oltre 350mila preferenze la “Quercia dei Cento Cavalieri” è lavincitrice del concorso “Tree of The Year” 2019 per l’Italia, indettodalla Giant Trees Foundation Onlus. La premiazione avverrà il 30novembre presso Villa Florio a Buttrio (Udine)

Ritorna a gareggiare, dopo unlungo periodo di inattività, ilmotociclista tavianese Ales-sandro Nocco, che ha firmatoil contratto con il Team Renzidi Roma per la stagione 2020,in sella a Kawasaki. Il giova-nissimo talento delle due ruote,si era fatto conoscere su scalainternazionale nel campionatoSuperstock 600, piazzandosial secondo posto. Nel 2015,a causa di un infortunio al gi-nocchio, Nocco, si allontanadalle piste ma nonostante que-sto, con abnegazione, il giovanenon ha mai smesso di allenarsiin attesa della svolta che, a quanto pare, è proprio dietro l’angolo.Infatti, lo stesso, ha dichiarato: “Sono entusiasta di aver raggiuntol’accordo per l’anno prossimo con un team così importante. Dopoun anno in officina, ho grande voglia di far bene e di mettermi indiscussione. Avrò anche la possibilità di gareggiare nelle duetappe del campionato mondiale Supersport e Misano Adriatico.In occasione dell’ultima prova del campionato italiano, il prestigiosoteam Renzi mi ha chiamato per disputare la gara sul circuito diVallelunga. Sul tracciato romano sono arrivato decimo e tredicesimonelle due manche. Un risultato piuttosto importante, che haconvinto il team a mettermi sotto contratto e a puntare su di me”.

Renato De Capua

Ritorno in pista su Kawasaki per Alessandro Nocco

Lunedì 2 dicembre sarà inaugurata in piazza Episcoponel corso di una manifestazione voluta dal Centro AuserPoggiardo-Vaste e dall'Amministrazione comunale

taviano

La quercia più amata dagli italiani

poggiardo

Una Panchina Rossa in memoria delle donne vittime di violenza

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14 30 novembre 2019

casarano

È un momento d’oro per l’aziendaLeo Shoes. I numeri parlano chia-ro: un fatturato in continua cre-scita, altre cento assunzioni pre-viste, un nuovo stabilimento neiprossimi 6 mesi. Infatti, stando aquanto appare dalle stime, sarebbeimpossibile continuare a questiritmi con un solo, seppur grande,capannone. Stesso discorso per i600 operai, che in questo mo-mento sarebbero troppo pochi. In ambito nazionale, nel settore

della moda, è la prima aziendaad avere una così spiccata pro-pensione di crescita. L’aziendaguidata da Antonio Sergio Filo-grana, dopo un periodo di crisiprofonda (2008), ha subito un’in-versione di tendenza sotto tutti ipunti di vista. Negli ultimi 6 anni,poi, l’esplosione: fra le prime 30aziende top italiane del settoremoda. Fondamentale la produ-zione per conto dei brand inter-nazionali del lusso. Così si è

potuti passare dagli 11,8 milionidi euro fatturati nel 2012 ai 109,7milioni fatturati nell’ultimo anno.Fatturato cresciuto quattro voltedi più rispetto alla seconda azien-da commerciale pugliese, Prima-donna srl di Bari. Se lo sguardo lo alziamo sul Sa-lento, la questione diventa, perl’economia locale, ancora più in-teressante: il nuovo Tac, che toccaanche altri settori e interessaaziende attive nelle vicine zone

industriali di Lecce, Nardò, Ga-latina oltre a Casarano, sta sfrut-tando la leva del lusso come vo-lano. Quanto alla questione ca-pannoni, va ricordato che tresono ancora attualmente sottosequestro per la condanna subitadalla Filanto per truffa ai dannidi Regione Puglia e Inps. Unocompletamente nuovo da 4 milametri quadri, di proprietà LeoShoes, sarebbe pronto a fianco aquello esistente. Sarà un sito orien-tato alla sostenibilità ambientale,in termini produttivi e strutturali,hanno fatto sapere dall’azienda.Alimentazione di energia da fondirinnovabili e azzeramento delleemissioni tramite moderni sistemidi filtraggio e monitoraggio sa-rebbe la nuova sfida di Filograna. Migliorare la qualità dei prodottie della produzione e assunzionedi altre 100 persone questi gliobiettivi dichiarati dal patron Fi-lograna. Inoltre, uno sguardo alladiversificazione: non solo calzaturema anche accessori di lusso. Infinel’ultimo sguardo al rating: BBBquello attuale, ma con uno sguar-do verso il futuro; secondo Filo-

grana, grazie all’aumento del fat-turato di circa 150 milioni, otte-nere la A non è missione impos-sibile.

Marco De Matteis

Un piano di nuove assunzioni per 100 unità e un nuovo stabilimento operativo nell’arco di 6 mesi confermano ilsuccesso sempre crescente dell’azienda guidata da Antonio Sergio Filograna È nata la collaborazione tra la locale

sede di Lega Italiana per la Lottacontro i Tumori e l’associazione ArciLevèra con sede a Noha. Lilt si è tra-sferita infatti presso l’immobile intitolatoad Antonio Montinaro, capo scortadel giudice Falcone. Tutela del territorio, difesa dei livellidi salubrità dell’ecosistema, correttaeducazione alimentare, lotta agli in-quinanti atmosferici e difesa alla bio-diversità: tutti valori, fanno saperedalle due strutture, fondanti e condivisiche legano Arci Levèra e Lilt che sipongono l’obiettivo di diventare cassadi risonanza delle buone pratiche,dei modelli e degli stili di vita sani. Atal proposito, uno sportello aperto atutti, nelle giornate di lunedì, mercoledìe venerdì dalle 16.30 alle 18.30, ga-rantirà presenza, informazione e con-divisione dei progetti su prevenzioneprimaria e secondaria. Sarà inoltreriattivato lo storico ambulatorio, dovesi effettuano visite di prevenzioneclinica e si sensibilizza la popolazionesull’importanza della diagnosi precoce.

Marco De Matteis

Lilt e Arci insiemeper la salute dellacomunità

La stagione d’oro di Leo Shoesgalatina

Ingredienti per 8 persone

3 uova 100 ml di latte4 cucchiai di passata di pomo-

doro100 gr di olio di semi di arachi

di

3 cucchiai di parmigiano

300 gr di farina 00

1 bustina di lievito istantaneo

per torte salate200 gr di feta greca

Origano10 foglie di basilico

2 cucchiai di olive snocciolate

1 pizzico di sale4 pomodorini

In una terrina sbattete leggermente le uova con il

latte, l'olio e la passata di pomodoro. Aggiungete la

farina setacciata con lievito, mescolate. Unite il par-

migiano, le olive, la feta a cubetti, il basilico spezzet-

tato a mano, un po' di origano. Aggiustate di sale e

mescolate con una spatola. Rivestite uno stampo da

plumcake con carta forno, versate l'impasto, mettete

sopra i pomodorini tagliati a fette sottili e un po’ di ori-

gano e qualche oliva. Fate cuocere in forno preriscal-

dato a 180° funzione statico per circa 45-50 minuti,

fate sempre la prova stecchino prima di sfornare,

deve uscire asciutto. Fate raffreddare e gustate.

PLUMCAKE al pomodoro

LA CUPA

La cooperativa La Cupa produce pomodori, olive,olio extravergine di oliva e vegetali lavorati artigia-nalmente, in grado di ridonare i sapori autentici dellacucina salentina, che restano indelebili nella mentee nel palato di chi ha avuto il piacere di assaggiarli.

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chiarapassion.com

Un Natale quello di quest’anno che sarà ricordatoper la solidarietà messa in campo dagli abitantidi Squinzano per poter festeggiare degnamentela festa più bella dell’anno. Alla notizia, diffusacirca un mese fa, che l’Amministrazione comunalenon disponeva dei fondi per realizzare il presepevivente, i cittadini hanno risposto mettendo a di-sposizione manodopera e competenze per allestirela scenografia in piazza Plebiscito e nei giorniscorsi è stata posta la prima pietra della capannanella quale sarà rappresentata la Natività. Questo è il “presepe di comunità”: un gruppo diamministratori coordina le attività e il Comunegarantisce il rimborso spe-se delle materie prime."Tutto il resto -si legge inuna nota dell'Amministra-zione comunale- si rias-sume in un unico grandeprincipio: spirito di appar-tenenza. È l'amore per ilproprio paese, che staspingendo decine di cit-tadini ad aderire sponta-neamente a un progettoche nasce dal basso e haper protagonisti ammini-stratori e cittadinanza in-sieme. Con disponibilità,entusiasmo e voglia di

contribuire a qualcosa di bello per il propriopaese, sono in tantissimi a essersi messi ingioco". Le maestranze locali si occuperanno dell'allesti-mento dell'intera piazza; tutt'intorno cittadini, im-prenditori e associazioni si occuperanno si allestirele scene. C'è poi chi ha scelto di rivestire un ruoloall'interno del presepe: per le comparse un'équipedi lavoro va a caccia di abiti e accessori. L'aulaconsiliare del Comune è diventata il quartier ge-nerale in cui questa originale task force si incontraquotidianamente per condividere progetti, idee eopinioni, al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato.

In piazza Plebiscito arriva il “presepe di comunità”squinzano

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inSaluteSupplemento a Belpaese n. 683 del 30 novembre 2019 Coordinamento editoriale: Diletta Pascali

La notizia, di qualche giorno fa,rappresenta una vera e propriarivoluzione: è stata scoperta dairicercatori della Fondazione Eu-ropean Brain Research Institute“Rita Levi-Montalcini” una mo-lecola che “ringiovanisce” il cer-vello bloccando l’Alzheimer nellaprima fase. Si tratta infatti del-l’anticorpo A13, che ringiovanisceappunto il cervello favorendo lanascita di nuovi neuroni e con-trastando così i difetti che ac-compagnano le fasi precoci dellamalattia. Lo studio è stato effet-tuato su topi che, così trattati,hanno ripreso a produrre neuroniad un livello quasi normale. Unastrategia, secondo i ricercatori,che apre nuove possibilità di dia-gnosi e cura, fermo restando cheper i test sull’uomo “ci vorrà an-cora qualche anno e bisogneràprima valutare gli esiti delle fasipre-cliniche di sperimentazione”.Lo studio, interamente italiano,è coordinato da Antonino Catta-neo, Giovanni Meli e RaffaellaScardigli, presso la Fondazione

EBRI “Rita Levi-Montalcini”, incollaborazione con il CNR, laScuola Normale Superiore e ilDipartimento di Biologia dell’Uni-versità di Roma Tre ed è statopubblicato sulla rivista “Cell De-ath and Differentiation”. I ricercatori hanno dunque sco-perto che la nascita di nuovi neu-roni nel cervello adulto (neuro-genesi) si riduce in una fase moltoprecoce dell’Alzheimer e tale al-terazione è causata dall’accumulonelle cellule staminali del cervellodi sostanze tossiche chiamate A-beta oligomeri. Il passo avantista nel fatto che il team è riuscitoa neutralizzare gli A-beta oligo-meri nel cervello di topi malatidi Alzheimer, introducendo ap-punto l’anticorpo A13 all’internodelle cellule staminali del cervelloe riattivando così la nascita dinuovi neuroni, ringiovanendo ilcervello stesso. Dunque, i topicosì trattati hanno ripreso a pro-durre neuroni a un livello quasinormale. Oggi, spiegano i ricer-catori, “il problema è che per

l’Alzheimer non ci sono terapierisolutive e si interviene troppotardi, quando cioè i neuroni sonogià devastati: abbiamo invece di-mostrato, su modelli animali, cheintroducendo questi anticorpi in-novativi nelle cellule staminalidel cervello, si elimina la proteinatossica che causa la malattia. Cosìle staminali riprendono a produrrei neuroni in modo normale e laconseguenza è che l’Alzheimer siblocca quando è ancora ad unostadio precoce”. L’importanza diquesta ricerca è dunque duplice:“Da un lato -aggiungono i ricer-catori- dimostriamo che la dimi-nuzione di neurogenesi anticipa isegni patologici tipici dell’Alzhei-mer, e potrebbe quindi contribuiread individuare tempestivamentel’insorgenza della malattia in unafase molto precoce; dall’altro, ab-biamo anche osservato in vivo,nel cervello del topo, l’efficaciadel nostro anticorpo nel neutra-lizzare gli A-beta oligomeri, allabase dello sviluppo della malat-tia”.

Ai fini della diagnosi precoce,quindi, “riuscire a monitorare laneurogenesi nella popolazioneadulta offrirà in futuro un po-tenziale strumento diagnosticoper segnalare l’insorgenza del-l’Alzheimer in uno stadio ancoramolto precoce, cioè quando lamalattia è ancora senza sintomi”.Sul fronte delle cure, invece, sot-tolineano i ricercatori, “il futuro

utilizzo dell’anticorpo A13 per-metterà di neutralizzare gli A-beta oligomeri dentro i neuroni,bloccando così la malattia ai suoiinizi. La cautela è, però, d’obbligoed il prossimo passo -concludo-no- sarà innanzitutto verificarese il blocco della malattia neimodelli animali perdurerà per al-meno un anno, per poter parlaredi guarigione”.

L'anticorpo A13 scoperto dai ricercatori della Fondazione “Rita Levi-Montalcini”, hadimostrato la sua efficacia sui topi nel “ringiovanire” il loro cervello. Adesso occorreràancora qualche anno per valutare i risultati sull’uomo

Alzheimer, scoperta molecola che blocca la malattia

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16 30 novembre 2019

Il grande gluteo è il muscolo scheletricopiù potente del nostro corpo, il piùgrosso e il più forte. Esso è il muscoloprincipale del gluteo, che comprendeanche il medio e il piccolo gluteo. Ilgluteo viene coinvolto nella esten-sione forzata dell'anca come nellacorsa, nella scalata o nel sollevarsidalla posizione seduta. Con lasua azione estende e ruota late-ralmente il femore e può fun-zionare sia come abduttore checome adduttore. Il gluteo haun ruolo versatile nel nostrocorpo, è importante rendersiconto che gran parte dei movi-menti utilizzati nell'allenamentodei glutei fanno lavorare tutto ilnostro corpo, il cui allenamentocompleto deve sempre essere ef-fettuato ovviamente. I glutei, quindi, oltre ad avere unafunzione estetica, controllano un'am-pia gamma di movimenti funzionali:tutti i movimenti che compiamo quo-tidianamente sarebbero impossibilida effettuare senza i nostri glutei. Avereglutei sani e forti ci permette di sollevare pesi più pesanti,saltare più in alto, fare scatti più veloci, raggiungere unmaggiore equilibrio e hanno un ruolo importante nelprevenire dolori e infortuni alle ginocchia, all'anca e allabassa schiena. Il dottor Stuart McGill ha coniato il termine

‘amnesia dei glutei’ perché quando sipassa troppo tempo seduti, non soloi glutei lavorano meno, ma si dimen-ticano anche come attivarsi quandoci servono. E quando non funzio-nano bene sono le altre parti delcorpo che devono compensare,per esempio la parte bassa dellaschiena, i fianchi, le ginocchia ele caviglie. Quando i glutei sono attiviviene anche scaricato menopeso sul tendine posteriore delginocchio, sulle articolazionie sui legamenti. Sia ben chiaro,tutti i muscoli hanno la mede-sima importanza e dobbiamoallenare sempre tutto il nostrocorpo senza trascurare nulla.Allenare i glutei non significaisolare un gruppo muscolare: cisono esercizi che in modo speci-fico lavorano i nostri glutei, mala maggioranza dei movimenti la-vorano in modo simultaneo più

distretti muscolari. Gli esercizi pro-posti su Internet e sulle riviste sono

infiniti, eppure solo la metà possono aiutare nella costruzionedi un sedere di marmo. La maggioranza di questi esercizinon provoca realmente un lavoro a livello muscolare masolo a livello tendineo e legamentoso, quindi il loro ruolonell’attivazione del gluteo è NULLO!

È fondamentale prefissarsi obiettivi realistici e,soprattutto per chi non ha la genetica a propriofavore, non avere molta fretta. Man mano cheandiamo avanti con l’età perdiamo densitàossea e muscolo e siamo più esposti agli infortuni.Con un allenamento mirato con carichi pro-gressivi basato sulla forza possiamo contrastarequesto processo. Se il problema è legato allarettilineizzazione della colonna nel tratto lombare,dobbiamo necessariamente prima correggerne

la postura ed effettuare esercizi di stretching per addominali,ischiocrurali, e potenziare invece ileo-psoas, retto femoralee quadrato dei lombi. Ricordate, se avete il bacino in retro-versione potete fare tutti gli squat, stacchi e affondi chevolete, ma i glutei non si svilupperanno mai!

Prof.ssa Tiziana Striani c/o “Body Lab”, via Viterbo n. 4 - Lecce

Tel. 347.9539851

Il Consultorio Familiare del Distretto di Maglie è impegnatoda tempo con i corsi di accompagnamento al parto, un im-pegno che è ripagato dalla soddisfazione dell'utenza in co-stante aumento, con la quale si approfondiscono gli “indicatori”dello stato di benessere in gravidanza. Fra questi è fonda-mentale l'alimentazione, indispensabile a garantire un buonesito della gravidanza. Attraverso un adeguato incrementodel peso corporeo e un buon stato nutrizionale infatti si pos-sono prevenire efficacemente tante forme di patologietumorali e metaboliche. In generale, nel primo trimestre ilfabbisogno calorico non necessitadi essere incrementato mentre, apartire dal secondo trimestre, l’au-mento dei tessuti materni e la cre-scita fetale determinano un pro-gressivo incremento del fabbisognocalorico. Facciamo riferimento alleLinee Guida “Gravidanza fisiologi-ca”, documento redatto da un grup-po multidisciplinare dell’Istituto Su-periore di Sanità: tra le raccoman-dazioni, al capitolo “Stile di vita”,vediamo come in gravidanza siaconsigliata un’alimentazione variata.

Gli alimenti fondamentali da assumere sono: abbondantiquantità di frutta e verdura, farinacei (pane, pasta, riso,patate) proteine derivate da pesce, carne e legumi; abbon-danza di fibre derivate da pane integrale; prodotti caseari(latte, formaggi, yogurt). Per un principio di precauzione, ledonne in gravidanza dovrebbero sapere che alcuni tipi dialimenti possono rappresentare un rischio per madre e feto:formaggi a pasta molle derivati da latte crudo, paté, cibipronti crudi o semicrudi, carne cruda o conservata, salumi,frutti di mare crudi, pesce che può contenere un’alta con-

centrazione di metilmercurio cometonno, pesce spada, squalo, lattecrudo non pastorizzato. In gravi-danza il consumo di caffeina (pre-sente nel caffè, nel thè, nella Coca-Cola e nel cioccolato) dovrebbeessere limitato a non più di 300mg/die. Ulteriori informazioni sulladieta corretta in gravidanza sonodisponibili nel documento Lineeguida per una sana alimentazionedell’Istituto Nazionale di Ricercaper gli Alimenti, all’indirizzohttp://www.inran.it/648/linee_gui-da.html.

Gravidanza e buona alimentazione, un binomio imprescindibile

Glutei forti e modellati per star bene e prevenire qualsiasi tipo di infortunio

Allenare i glutei: è importante solo per un fattore estetico?

inSalute

Batteri buoni e battericattivi: l’importanza delmicrobioma nel neonatoOgnuno di noi nel corpo ha dei batteri chiamati “saprofiti”che ci difendono da batteri patogeni, che potrebberoprovocare un’infezione. Sono presenti sulla pelle, nellostomaco, sulla pianta del piede ecc. Prima di nascere,però, siamo completamente privi di questa importanteprotezione, per questo, la nascita rappresenta il momentoin cui venire in contatto con i primi batteri che poi prolife-reranno su tutto il corpo. Quando il bambino sta attraversando il canale del parto,in un travaglio insorto spontaneamente e senza alcuna in-terferenza esterna, dapprima riceve i batteri saprofiti dellaflora batterica vaginale della mamma che raggiungonoocchi, narici, bocca, pelle, polmoni; quando nasce latestina del bambino, con il viso rivolto verso la schienadella mamma, avrà la bocca molto vicina alla zona analedella mamma, per cui, i batteri saprofiti dell’intestinodella mamma raggiungono la bocca e l’intestino del bam-bino ed iniziano a colonizzare quel distretto. Tutto questocontinua anche dopo la nascita, quando il bambino vieneposto sulla mamma, quando i batteri saprofiti della pelledella mamma raggiungono e colonizzano la pelle delbambino. Ultimo ma importantissimo passaggio avviene tramitel’allattamento al seno: oltre ad esserci degli anticorpi nellatte materno, che aiutano il bambino a difendersi daeventuali corpi estranei, c’è anche uno zucchero che, cosìcom’è, noi umani non siamo in grado di digerire; è statoscoperto che quello zucchero serve ai batteri saprofitidell’intestino del bambino per potersi nutrire e proliferare,facendo crescere le sue difese. Tutto questo patrimonio batterico prende il nome di “mi-crobioma”. Un recente studio ha dimostrato che lacreazione del microbioma alla nascita rappresenta la baseper una salute migliore anche nel soggetto adulto: bambiniche, invece, tramite cesareo, non hanno avuto la possibilitàdi ricevere questo passaggio di batteri, sono risultati piùcagionevoli.

Francesca Spertingati - [email protected]

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17 30 novembre 2019 inSalute

Dopo aver già avviato con successo laprima classe del corso per Assistente distudio odontoiatrico (ASO), la Scuola dialta formazione professionale BeautifulMaglie per rispondere alla crescente do-manda riapre le iscrizioni. “L’inizio dellelezioni del nuovo corso ASO è previstoper i primi di febbraio, ma come è avve-nuto per la classe avviata ad ottobre(che ha fatto il “tutto esaurito” in tempi

rapidissimi) anche questa classe si stagià formando. Consiglio dunque a chifosse interessato ad intraprendere questaaffascinante professione di affrettarsi”,suggerisce la direttrice Agnese De Vito. Tale corso breve che abilita all’eserciziodella professione di Assistente di studioodontoiatrico (ASO) è la più importantenovità di quest’anno di Beautiful, unatra le prime scuole del territorio nazionale

ad essere autorizzata ad avviare la for-mazione di questa figura professionale.Il titolo rilasciato consente di lavorarenegli studi odontoiatrici di tutta Italianel rispetto dei requisiti richiesti dallenorme legislative vigenti, mentre il corsoconsta di 450 ore di tirocinio pressostrutture regolamentate, pubbliche eprivate e 250 ore di lezioni frontali svoltea scuola. La segreteria della scuola Be-autiful Maglie è quindi già aperta, su ri-chiesta anche nel pomeriggio, per acco-gliere le sempre numerose nuove iscri-zioni. Dopo trent’anni di attività, l’istitutodi alta formazione professionale di viaDe Pascalis è riconosciuto in Italia ed al-l’estero come il principale punto di rife-rimento nella provincia di Lecce nelcampo dell’estetica e dell’acconciatura.Ruolo questo che si è consolidato dianno in anno anche grazie al continuoaggiornamento della sua proposta for-mativa che oggi conta, oltre ai corsi permassofisioterapista e puericultrice avviatiin precedenza, corsi di nuova istituzionequali microblading, ricostruzione unghie,trucco semipermanente, body paintinge corsi di make-up e perfezionamentoper estetiste ed acconciatori. I corsi pro-posti sono legalmente riconosciuti intutta Europa e rilasciano titoli a lorovolta riconosciuti anche fuori dai confinidella Comunità Europea. Trattandosi per legge di corsi a numerochiuso, la direzione della scuola, rap-presentata dalla direttrice Agnese DeVito e dal direttore del settore accademicoacconciatori Claudio Pino, raccomandadi provvedere nel più breve tempo pos-sibile.Beautiful è a Maglie in via De Pascalis n.3. Per info: 0836.426207, 392.5211052- Facebook: “Beautiful Maglie-Hair &Beauty”.

BEAUTIFUL, l’eccellenza della formazione professionale conquista un nuovo settoreNon solo corsi per estetista e acconciatore nell’offerta formativa della scuola magliese

Pizzerie e pub sono sempre piùattenti alle esigenze della clientela,cercando di evitare i rischi di con-taminazione per quanto riguardala presenza di glutine o cercandodi accogliere all’interno del propriomenù ricette vegan o biologiche.E c’è chi queste attenzioni le coltivagià da anni, diventando, anche esoprattutto per questo, un puntodi riferimento nella provincia e nelcapoluogo leccese: stiamo parlan-do di Zio Giglio che da 18 anni ri-sponde sempre in maniera ade-guata alle richieste dei suoi aficio-nados o di chi, per la prima volta,cerca sapori originali e legati aquelli tradizionali e alla cucina tipica. Pasti gustosi e sfiziosi, ma anchetanta cortesia al servizio della qualitàe della notevole esperienza: piz-zeria, rosticceria, panini e focacce,schiacciatine di melanzane e ancoraarancini, sia nella formula tradizio-nale che in quella vegetariana. In-fine, ovviamente non per ordinedi importanza (e lo sa bene chiproprio non riesce a resistere alledolci tentazioni), i dessert. Nell’ampio ventaglio di preliba-tezze, quella a cui non si può ri-nunciare è la “Pizza Edonè”, rigo-rosamente a basso contenuto gli-cemico e alta digeribilità. Alimentisicuri, naturali, integrali o glutenfree, quindi, dagli antipasti sino aidolci.

E ovviamente, se si parla di cucinatradizionale, non può mancare ilmotivo d’orgoglio del locale, inparticolare, e dei salentini, più ingenerale: il calzone fritto. Ma daZio Giglio la prelibatezza tipicadella cucina leccese è a prova ditovagliolino, non unge e anche inquesto consiste tutta la sua origi-nalità. Zio Giglio vi aspetta in via San Do-menico Savio n. 74 a due passidalla chiesa dei Salesiani, apertodal martedì al sabato con orariocontinuato dalle 10 fino a mezza-notte, per rispondere ai ritmi piùfrenetici del mondo del lavoro e apause non proprio lunghissime,mentre la domenica è aperto dalle10 alle 13 e nel pomeriggio dalle16.30 in poi. Per contatti: 0832.399814, www.pizzeriaziogiglio.it.

Zio Giglio, pizze (e non solo) per tutti i gusti a Lecce

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18 30 novembre 2019

Amici del wellness, oggi ci faremo una chiacchierata conil beauty coach Antonio Sorrento, titolare di Tempio delBenessere e Auxesia Village di Maglie nonché responsabileper la Puglia del nuovo programma dimagrante/allenante“All you can do it”. Circa un anno fa avevamo chiestoproprio a Sorrento quali fossero le novità in campo e luici aveva parlato di un nuovo protocollo di lavoro cheavrebbe donato la silhouette desiderata. Vediamo dunquequali sono stati i risultati ponendogli subito la prima do-manda cercando di capire se chi ha seguito il programmadi lavoro ha ottenuto i risultati desiderati e soprattuttose sono stati a lungo termine. La sua risposta è statanetta e decisa: “Assolutamente sì, ma solo per chi si è ap-plicato veramente!”. È importante comprendere che non si può raggiungereun risultato, senza un sacrificio. Gli ingredienti giusti perun personal trainer o beauty coach che dir si voglia sonocompetenza, controllo e monitoraggio, mentre gli ingre-dienti per chi si affida e vuole ottenere il risultatodesiderato sono: costanza, sacrificio e determinazione.Come ci riferiva Sorrento, non esistono bacchette magichebensì ci sono i buoni metodi di lavoro che uniti a passionee professionalità possono aiutare chiunque per rientrarein carreggiata. Da dove si inizia? Il primo passo è l’anamnesi del corpo,che serve per valutare lo stato di salute del nostro“allievo” in ambito estetico, in modo da delineare almeglio il percorso personalizzato da seguire. Successiva-mente dopo aver stilato una scheda valutativa si darà

inizio al programma di lavoroprestabilito che ci impegneràper un minimo di due ore set-timanali a scelta. Il tempo diogni sessione di lavoro sarà diun ora in tutto, durante laquale si svolgerà il trattamentopredisposto. Ogni sessione dilavoro avrà un costo di 20euro a prescindere dal tratta-mento scelto (esempio: seduta di cavitazione, lipolaser,hy-shape, vacugym, vacum termico, radiofrequenza, crio-terapia, ecc.). Il programma di lavoro prevede i consigli alimentari, consupporto ove occorresse, di un medico nutrizionista chesarà a disposizione per una visita individuale volta allarealizzazione di una dieta alimentare adeguata. Durantele sessioni di lavoro saranno registrati i valori inerenti alpeso, la percentuale di massa grassa e magra oltre che lapercentuale di ritenzione idrica e la misura in cm dialcune zone del copro. Prenota ora la tua consulenza gratuita e senza impegno,poi scegli il tuo percorso estetico dimagrante a te designato!Basta con il singolo trattamento che vi promette “miracoli”,è ora di seguire un vero programma di lavoro personalizzatocon a disposizione un beauty coach, 10 macchinari,un’operatrice estetica ed un ottimo risultato, il tuo!Prenota subito la tua seduta in modo semplice e veloceinviando un messaggio Whatsapp al numero 328.4145774.

All you can do it per essere al meglio inSalute

Una forma fisica desiderata che possa durare nel tempo? È possibile masolo con lavoro e sacrificio, come suggerisce Antonio Sorrento, beautycoach del Tempio del Benessere e di Auxesia Village di Maglie

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19 30 novembre 2019

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20 30 novembre 2019

spettacolo

Per segnalazioni: [email protected]

a cura di Claudia Mangione

Alessandro Siani, pseudonimo di AlessandroEsposito, napoletano doc, ritorna a teatrocon un monologo dal vivo, dopo la parentesidello spettacolo corale Il principe abusivocon Christian De Sica. “La scelta di ritornaresulle tavole del palcoscenico è stata spintasoprattutto dalla voglia di potermi confrontarecon il pubblico -spiega l’attore e comicopartenopeo-, perché lo spettatore è l’unicovero metronomo della vita di un’artistasentire un applauso, una pausa, guardarsinegli occhi resta ancora l’unico deterrentecontro l’incomunicabilità, oggi più che maiaccentuata dalle realtà virtuale”.In questo viaggio artistico, Siani sarà ac-

compagnato dal maestro e compositore Um-berto Scipione, che dal vivo suonerà e segneràle tappe cinematografiche della sua carriera:da Benvenuti al Sud passando per Il principeabusivo, il suo primo film da regista, migliorincasso del 2013, a Si accettano miracoli,per concludersi con Mister Felicità, lo stre-pitoso successo di cui è regista e attore pro-tagonista, al recente Il giorno più bello delmondo, la nuova commedia in cui è ArturoMeraviglia, un impresario che cercherà disalvare dal fallimento un piccolo teatro. Comico, attore, cabarettista, doppiatore,sceneggiatore, che ai tempi del suo esordioartistico, nel lontano 1989, decise di usareSiani come nome d’arte in onore del giorna-lista napoletano Giancarlo Siani, assassinatodalla Camorra, in questo nuovo, esilarantespettacolo coglie non solo l’occasione perpoter raccontare il dietro le quinte dei suoifilm, ma anche l’opportunità per poterparlare delle differenze tra Nord e Sud, traricchi e poveri, sviscerando quelle che sipropongono come le nuove tendenze religioseed evidenziando i tic e le manie di unasocietà divisa tra ottimisti e pessimisti, tradisperati di professione e sognatori disoccu-pati. Tutto questo per un unico obiettivo,divertirsi insieme al suo pubblico. “Ancheperché come dico nel film Mister Felicità,quando si è da soli la felicità dura poco, mase condivisa dura nu’ poco e’ cchiu!”, citiene a ricordare Siani.

Venerdì 6 dicembre l’attore napoletano sarà a Lecce con il suo nuovo,travolgente spettacolo

Dopo un’esperienza più che decennalecome autore di testi, chitarrista e cantantein alcune band, tra cui quella degli Ston-henge, Stefano Scuro (in arte Scuro), sipresenta al pubblico con il suo primo pro-getto da solista. È uscito, infatti, venerdì22 novembre su Spotify e tutte le piattaformedigitali Niente di così importante, il primosingolo che anticipa l’uscita dell’Ep Scuro,prevista invece per il 13 dicembre. Il branoracconta il percorso interiore necessarioaffinché il dolore e i disagi che si possonoavvertire in alcuni momenti della vita pos-sano essere elaborati fino a diventare, ap-punto “niente di così importante”, anchese in fondo un segno irrimediabile nell’animofiniscono per lasciarlo sempre. “È proprio questo il mood del brano -spiegaScuro- che lancia un messaggio positivoperché invita a ricominciare e a rialzarsi,combattendo i dubbi e le difficoltà fino anon sentire quasi più le ferite. Ho sceltocon difficoltà questo primo singolo, cercando il più possibile di essere me stesso, anche se èdifficile rendere l’idea del proprio “universo creativo” con una sola canzone”. Prodotto esuonato quasi interamente da lui, l’Ep di prossima uscita vanta i synth di Errico “Ruspa”Carcagni e gli ambienti sonori del producer Emenél, che ha curato insieme a Scuro anche gli ar-rangiamenti e la produzione e hanno scritto a quattro mani i testi di due dei sei brani contenutinell’Ep: Come cambia il mondo e Niente di così importante. Il mix e il mastering dell’Ep sonostati realizzati da Adriano “Sure” Sicuro nel salentino Overloud Studio. Le sonorità spaziano dal pop-rock alla vena più bluesy, passando per un pop moderno con lacassa in quattro quarti, ma anche ritmi più urbani e dalle connotazioni new soul o trip-hop. Leatmosfere, tranne che per alcuni casi, sono nordeuropee nella scelta delle venature cupe o ma-linconiche. La chitarra, strumento di Scuro, si amalgama con le sue ritmiche e i suoi riffall’elettronica in un curato gioco di suoni.

Niente di così importante per Scuro

La felicità di Alessandro Siani in scena al Politeama Greco

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21 30 novembre 2019

a cura di Claudia Mangione

La “danza delle candele” consiste in una performance di teatro-danza ad alto impatto emotivo e di forte coinvolgimento del pubblicospettatore, in cui un gruppo di ballerini della Accademia “Fuori diDanza” coinvolgerà il pubblico sulle note della “Danza delle ore”,utilizzando le candele elettriche come unico strumento di scena.

La danza delle candeleSABATO 30

TEATRO

TEATRO

Un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti dellamusica del “Molleggiato” al Tesoretto di Poggiardo con il livedella Celentarock (tribute band Adriano Celentano). La band èformata Gabriele Napoli, Enrico Minonni, Antonio Carlucci, AntonioScorrano e Gabriele Ciullo.

Celentarock in concertoPOGGIARDO, Tesoretto - ore 21

DOMENICA 1MUSICA

LECCE, Chiesa Sant’Irene - ore 18.30

Uno spettacolo che raccontala storia autentica della GrandeGuerra attraverso lo sguardodel soldato Rocco, portato inscena da Massimo Giordano:un giovane un po’ picchiatelloche parte al fronte fidandosidell’uomo, e si aspetta cheogni azione sia giusta e buona,ma che finirà con l’accorgersiche sono tutte senza senso evalore. Una riflessione tragico-mica su tutte le guerre.

La guerra di RoccoDOMENICA 1

MAGLIE, Corte de’ Miracoli ore 17.15

Una gran voglia di vivere, il nuovo romanzo di Fabio Volo, scrittore,attore, conduttore televisivo e radiofonico, è il racconto sincero ediretto di una crisi di coppia e del viaggio, fisico e interiore, per af-frontarla capendo se esiste, a un certo punto, un modo nuovo distare insieme. Dialoga con l'autore Simona Toma.

“Una gran voglia di vivere” per Fabio Volo DOMENICA 1

EVENTO

LECCE, Officine Cantelmo - ore 15.30

TEATRO

Fabrizio Saccomanno presen-ta Parole Date, spettacoloche rietra nel progetto regio-nale “Viaggio nella storia percapire il presente e indirizzareil futuro”, nel quale porta inscena fatti che hanno lasciatosegni profondi, memorie col-lettive e intime, cancellandodistanze temporali e geogra-fiche con l'emozione e inten-sità della narrazione.

Parole dateDOMENICA 1

RUFFANO, Teatro “Renata Fonte” - ore 20

DANZA

Tra i capolavori ballettisticidell’800, La Bella Addormen-tata rappresenta il massimodell’espressione classica delladanza. Un fiore all’occhiellodel Balletto di San Pietrobur-go, che con le favolose sce-nografie, e le stupende mu-siche di Cajkovskij, su coreo-grafie di Marius Petipa, sapràincantare il pubblico leccese.

La bella addormentata

GIOVEDÌ 5

LECCE, Politeama Greco ore 20.30

Un testo di successo che Marisa Laurito e Fioretta Mari recitanofacendolo proprio con eccellente bravura, come se fosse statoscritto per loro: questo è Due donne in fuga, tratto da Lefuggitive di Pierre Palmade e Christophe Duthuron, per l’adatta-mento di Mario Scaletta e la regia di Nicasio Anzelmo.

Due donne in fugaGIOVEDÌ 5

TEATRO

TAVIANO, Teatro Fasano - ore 21

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22 30 novembre 2019

Anno XVII - n. 683Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002

Direttore Responsabile Andrea Colella

Gli articoli non firmati si intendono acura della redazione

Edizioni Belpaese SrlsVia Otranto, 27 - Maglie.Le e-mail: [email protected]: Se.sta Srl, Modugno (Bari)

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Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Tessera n. 14594

Il tratto principale del tuo carattere.Deciso e propositivo.Il tuo principale difetto.A volte posso essere eccessivamentesevero.La qualità che preferisci in una don-na?L’intelligenza. E in un uomo?Il coraggio di lottare per le proprieidee.Cosa ci vuole per esserti amico? Saper sorridere, e trasmettere serenità. Cos’è la felicità?La libertà di decidere per sé stessi.L’ultima volta che hai pianto?Lo scorso inverno. Avevo paura dinon saper prendere le giuste deci-sioni.Di cosa hai paura?Del tempo che passa troppo veloce-mente e trasforma le nostre vite.Canzone che canti sotto la doccia? Arie d’opera.Musicisti o cantanti preferiti?Mozart, Verdi, Gershwin, Debussy.Poeti preferiti? D’Annunzio, Merini, Prévert.Autori preferiti in prosa?

Moravia, Fitzgerald, Pirandello, Asi-mov. Libri preferiti. The Great Gatsby, Gli indifferenti.Attori e attrici preferiti. Leonardo Di Caprio, Morgan Free-man, Monica Vitti.Chi potrebbe interpretarti sul grandeschermo?Credo avrebbe potuto Robin Wil-liams. Oggi forse Matt Bomer.Film preferiti. C’era una volta in America, Le alidella libertà, Quarto Potere.I tuoi pittori preferiti. Caravaggio, De Lempicka, Hopper,Monet.Il colore che preferisci.Rosso.Se fossi un animale, saresti?Un gatto bianco.Cosa sognavi di fare da grande? Di fare il produttore di vino, e restatuttora il mio sogno nel cassetto.L’incontro che ti ha cambiato lavita? Quello con il mio insegnante diComposizione in Conservatorio,Gian-Luca Baldi.

La persona a cui chiederesti consiglioin un momento difficile? Alla mia famiglia, e ad Antonio eKatia. Quel che detesti più di tutto. L’arroganza e la saccenteria. Quanto tempo dedichi alla cura deltuo corpo?Molto, sia facendo sport che ponendoattenzione alla salute generale. Piatto preferito.Il risotto alla pescatora che preparamia madre. Il profumo preferito.Il profumo di casa dopo una giornatatrascorsa fuori. Il fiore che ami. Il girasole.La tua stagione preferita? L’autunno.Il paese dove vorresti vivere? Su un’isola del Mediterraneo o inuna piccola città nordica. In quale epoca ti sarebbe piaciutovivere? Anni ’20 negli Stati Uniti. Personaggi storici che ammiri di più.Alcide De Gasperi, Rita Levi Mon-talcini, Marie Curie, Arturo Tosca-

nini. Personaggi storici detestati. Dittatori a parte, gli Inquisitori e chiuccide usando Dio come pretesto.Cosa faresti per sostenere ciò in cuicredi? Tutto ciò che è umanamente possibilefare. Chi è il tuo eroe vivente? Mio padre. Il tuo sogno ad occhi aperti? Una bella casa in campagna, con unalbero piantato da ogni persona cheamo, e i miei nipoti che ci scorraz-zano. Il tuo rimpianto più grande? Forse un trasferimento a Milanoprogettato e mai concretizzato.Cos’è l’amore? Qualcosa di infinitamente appagantesotto ogni aspetto. Stato attuale del tuo animo. Sereno, e divertito.Il tuo motto.“Più vivo, più voglio vivere…”. Come vorresti morire?Lasciando un buon ricordo in tuttie nei miei figli l’orgoglio che provoad esser figlio dei miei genitori.

Diplomato in Direzione d'Orchestra e Composizione presso il Conservatorio “N.Piccinni” di Bari, dal 2011 al 2015 è il direttore musicale dell'Orchestra di Fiati “AlBan-doLaBanda”, progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dal 2014 dirigel’Orchestra di Fiati “Rocco Quarta”, con cui ha intrapreso un percorso di evoluzionedel repertorio basato sulla moderna letteratura per symphonic band: numerose leprime esecuzioni di proprie composizioni e trascrizioni, tra cui Jazz Suite diShostakovich su commissione di Bande a Sud. Vincitore del Premio Internazionale diComposizione “Miguel de Cervantes” 2017, dal 2019 è direttore dell’Orchestra dellaCupa. Ha diretto, inoltre, l'Orchestra ICO “Tito Schipa”, l’Orchestra del Conservatorio“N. Piccinni” di Bari, l'Orchestra Giovanile Pergolesi, le orchestre “Lupiae” di Lecce ed“Euphonia” di Galatone, l’Orchestra “In Cordis Jubilo”, l'Orchestra di Fiati e PercussioniIonico-Salentina, le orchestre di fiati “Città di Racale”, “Giuseppe Piantoni”, “Città diMonteroni”, gli ensemble “Novum”, “Project”, “Polis Classica”.

Marco Grasso

di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proustio PROPRIO io

Foto di Anna Culazzo

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mangia & bevi

DEI MILLE

Nel cuore della Grecìa salentina il locale viaspetta per gustare le specialità della casa:sfiziosi antipasti, saporiti secondi, fantastichepizze firmate dal pluripremiato campionemondiale di pizza acrobatica Simone Ingrosso,oltre a buonissimi burger. Aperti a pranzo solosu prenotazione (minimo 8 persone).

CORIGLIANO D’OTRANTO Via B. Croce, 30Info: 0836.320002 - chiuso il mercoledìRISTORANTE/PIZZERIA

LA TANA DEL LUPPOLO

Birreria-braceria in stile british-salentino, èun luogo accogliente situato in pieno centrostorico di Maglie che saprà soddisfare i pa-lati più esigenti con squisiti piatti di carne (inparticolare hamburger) o ottime pucce sa-lentine, il tutto accompagnato da un’ampiaselezione di birre.

MAGLIE Via LubelliInfo: 348.6975985 RISTORANTE/PUB

IL VIZIO DEL BARONE

Ristorante tipico a pochi km da Lecce, è un lo-cale accogliente che riesce a dare il giusto va-lore ad ogni ricorrenza, coccolando i propriospiti con pietanze che spaziano dai piatti dellatradizione tipica salentina, alle pietanze a basedi carne e pesce, senza dimenticare la pizzacotta nel tradizionale forno a legna.

CAPRARICA DI LECCE Via Martano, 127Info: 338.7646100RISTORANTE/PIZZERIA

PIZZERIA TOTO

All’interno di un locale del XVIII secolo, conampie volte a stella, lo chef propone una cu-cina mediterranea, di mare e di terra, presen-tata con semplicità, ma accompagnata dallacura del dettaglio. Il locale dispone di un ampiogiardino e può ospitare anche piccole cerimo-nie con 120 posti all’interno e 150 all’esterno.

BAGNOLO Via Sirena, 11 - Info: 0836.318736 Chiuso il lunedì. Orari: 19.30 / 23.45RISTORANTE/PIZZERIA

GUIDA AI LOCALI SALENTINI

LA TROMBETTIERA

Un ritorno al passato, in un luogo storico di Ma-glie, dove la tranquillità fa da padrona agevo-lando il piacere di mangiare in compagnia. Tantele specialità tipiche pugliesi che è possibile gu-stare, soprattutto a base di pesce, dagli antipa-sti, ai primi e ai secondi, insieme ad un’ampiascelta di vini provenienti da tutta Italia.

MAGLIE Via Concetta Annesi, 16 Info: 347.2463911. Orari: 20.00/1.00OSTERIA/RISTORANTE

NAIF

Situato poco distante dal mare nel centrostorico di Cannole, Naif mette a disposizionedei buongustai la sua arte delle carni cuci-nate su griglia a vista, pizze cotte nel fornoa legna, primi piatti e specialità di pesce. Unaricca selezione di birre e vini esclusivi com-pleta il menù.

CANNOLE Piazza San Giovanni, 14OInfo: 327.0854283RISTORANTE/PIZZERIA

LOX HOME

Suggestivo locale, inglobato nelle antichemura della città di Tricase, propone piattitipici della tradizione, pizze a lunga levita-zione, tagli di carne locale e taglieri di sa-lumi e formaggi di masseria, con un'ampiaproposta di vini, birre e cocktail nazionalied internazionali.

TRICASE Via San Demetrio, 32 Info: 392.1935940 / 346.3103249RISTORANTE / PUB / PIZZERIA

OVERLINE KITCHENBAR

Aperto per colazione, pranzo e cena, l’Over-line kitchen bar propone degli ottimi aperitivia base di salumi, formaggi e rosticceria, ac-compagnati da gustosi cocktail, oltre a ricettea base di carne servita con squisiti contorni ea piatti a base di pesce. Senza dimenticare lepizze, proposte in tante varietà differenti.

TRICASE Piazza CappucciniInfo: 345.3883600RISTORANTE/PIZZERA/BAR

ZIO GIGLIO

Zio Giglio da oltre 20 anni propone pizze, pa-nini e focacce, schiacciatine di melanzane eancora arancini, sia nella formula tradizionaleche in quella vegetariana, sempre utilizzandoingredienti naturali o gluten free. E, se si parladi cucina tradizionale, non può mancare il mo-tivo d’orgoglio dei salentini: il calzone fritto.

LECCE Via San Domenico Savio, 74/cInfo: 0832.399814 - chiuso il lunedì PIZZERIA/ROSTICCERIA

LU CAMPU

Èuna delle poche realtà dove degustare le pre-libatezze della tradizione locale, riassaporandoi gusti e i sapori dei tempi antichi. In particolaresono gli antipasti ad essere il biglietto da visita:variegati e abbondanti, sono preparati con or-taggi e verdure coltivate in loco. Da gustarenella tranquillità della campagna.

ORTELLE Via Vecchia SuranoInfo: 329.3378135, 329.7076132AGRITURISMO/RISTORANTE

TESORETTO

Un luogo dove tornare per scoprire le novitàsul menù, ed il vino, eletto protagonista dellatavola, in un’inedita proposta di degustazione.Ma il Tesoretto è anche un tradizionale luogodi incontro per tanti giovani, che potranno gu-stare le prelibatezze di una cucina alternativa,sorseggiando un cocktail o una buona birra.

POGGIARDO Prov.le Maglie-Castro. Info: 0836.904353.Aperto tutti i giorni a pranzo e cenaRISTORANTE/PUB

RETRÒ

Accogliente locale a gestione familiare, ospi-tato in un antico palazzo nobiliare. La cucinapropone sapori tipici del Salento tra cui lecrocchette di patate, le diverse zuppe (da as-saggiare ciceri e tria), le orecchiette al granoarso, lo stracotto di carne di cavallo e una no-tevole varietà di crostate fatte in casa.

CASTRIGNANO DEL CAPO Via XI Febbraio, 2Info: 0833.751029 - orari: 7.30/14 e 17/23BAR/RISTORANTE

DA FABIO

L’antico frantoio del settecentesco castellodi Zollino è oggi il crogiolo della cucina regio-nale, semplice, gustosa e a chilometro zero:ecco il Ristorantino da Fabio, una chicca instile retrò, accogliente e familiare in cui gu-stare ottime specialità di mare e di terra conun’ampia scelta di vini e dessert.

ZOLLINO Piazza Pertini, 9 - Info: 333.2042168 Aperto tutte le sereRISTORANTE

L’ALLEGRA SCOTTONA

Il nome parla chiaro, in quest’arrosteria, lo-cale particolarmente accogliente grazie alsuo stile, la regina indiscussa è, anche apranzo, la carne, accompagnata da antipastisfiziosi e casalinghi, pizze e primi da leccarsii baffi. Il tutto accompagnato da un’ottimabirra ghiacciata e spillata alla perfezione.

MAGLIE Via Umberto I, 65 - Info: 0836.311930 Orari: lun/ven 11/2.30, sab/dom 18/2.30.ENOBIRRERIA/ RISTORANTE

TENUTA SAN LEONARDO

Un’antica masseria nel cuore del basso Sa-lento, immersa in uno splendido uliveto e ar-redata con eleganza: è Tenuta SanLeonardo, location ideale per il wedding, incui deliziare il palato con ghiottonerie dellacucina nazionale unite ad un servizio impec-cabile, che ha fatto innamorare i clienti.

SPECCHIA S.p. Specchia-Alessano Info: 392.9048492RISTORANTE

BARRIQUES

Un ristorante attentamente curato negli ar-redi moderni inseriti in una costruzione clas-sica del territorio, che propone una cucinapugliese rivisitata con prodotti a km 0, tra cuiantipasti tipici pesce freschissimo e un’ampiascelta di vini. Aperto anche per cene, feste,commemorazioni fino a 100 persone.

MARTANO Prov.le Martano - Otranto Km 0,300 Info: 333.1823246 - orari: 19/23 RISTOPIZZERIA/SUSHI EXPERIENCE

A KILOMETROZERO

Il ristorante A kilometro 0 propone esclusi-vamente alimenti prodotti in loco, sia di terrache di mare: dal pescato del giorno alla carnerigorosamente proveniente da allevamentilocali. È il posto ideale per chi vuole una cu-cina tipica rivisitata con menù che cambiagiornalmente.

SUPERSANO Via M. Galliano, 23 - Info: 340.1557104,Orari: 19.30/24 - chiuso il martedìRISTORANTE/B&B

EL PASO

El Paso new experience: ecco la pizza “San-tona” (nella foto) a base di fior di latte, fioridi zucca, pomodori soleggianti salentini, fi-letti di acciughe del Mar Cantabrico e burra-tina pugliese. Del resto, come diceva OscarWilde, “Ho dei gusti semplicissimi, mi accon-tento sempre del meglio”.

TRICASE Piazza Marinai d'Italia - Info: 0833.545530Orari: 19/23.30, chiuso il mercoledì PIZZERIA

LA CISTAREDDHA

La cucina è tipica dei piatti pugliesi, preparaticon ingredienti di altissima qualità, ma conquel pizzico di creatività che ne esalta i sapori.Le pizze sono fatte con farine speciali comekamut 100% bio, cereali, canapa, grano arso,curcuma, carbone vegetale, farro integrale100% biologico, zucca e tante altre varietà.

TRICASE Via Marina Serra, 44 - Info: 347.8476302Orari: 19/23.30, chiuso il mercoledìRISTORANTE/PIZZERIA

TRATTORIA PICALÒ

Dal 1984 la nostra è una filosofia di cucinagenuina e autentica, pensata per far emer-gere la vera natura dei sapori: si ricerca la mi-gliore qualità della materia prima e si elaboraartigianalmente senza alterarne il proprio es-sere, per gustare i piatti più saporiti della cu-cina salentina in piazza all’aperto.

SPONGANO Piazza VittoriaInfo: 347.1771929 - d’estate aperto tutti i giorni TRATTORIA

Page 24: Sulle tracce di Enea - Belpaese · della Rotta, Enea che porta con sé il Palladio, la statua di Atena, divi-nità protettrice della Città, in viaggio con il padre Anchise sulle

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