Studio di macchina utensile

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Il mio curriculum è relativamente breve. Dieci anni in proprio, tredici anni in Mandelli a Piacenza e tre anni in Mecof a Ovada. Ventisei anni tra le macchine utensili. A disegnarle o industrializzarle o a ridurne i costi. E poi, da quasi dieci anni, ad occuparmi di valvole per l'industria petrolchimica. Ma il cuore è rimasto tra le macchine utensili e allora continuo a disegnarle, ma in internet, a disposizione di tutti. Proprio pensando agli anni trascorsi in

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Il mio curriculum è relativamente breve. Dieci anni in proprio,

tredici anni in Mandelli a Piacenza e tre anni in

Mecof a Ovada. Ventisei anni tra le macchine

utensili. A disegnarle o industrializzarle o a

ridurne i costi. E poi, da quasi dieci anni, ad

occuparmi di valvole per l'industria

petrolchimica. Ma il cuore è rimasto tra le

macchine utensili e allora continuo a disegnarle, ma in

internet, a disposizione di tutti.

Proprio pensando agli anni trascorsi in Mecof ho voluto immaginare

alcune possibili elaborazioni

La base di partenza è una

macchina utensile come

potrebbe essere la CS500

della Mecof di Ovada

elaborandone le possibili

versioni, ma mantenendo il concetto base

che vuole il montante

“appeso” al piano di lavoro

ed una guida posteriore di

appoggio

La prima modifica è proprio sulla

guida posteriore di appoggio. Pur mantenendone il

concetto, la si può alzare per

dare al montante un supporto migliore alla

spinta dell’utensile.

Questo, a parità di cedimenti,

potrebbe permettere anche

di alleggerire la struttura del

montante

La seconda modifica è sul

piano di lavoro. Oggi non è più

ammissibile avere trucioli e

refrigerante sparsi a terra

quindi il piano di lavoro deve diventare una

“vasca” di raccolta

I tre assi della macchina vengono

protetti da trucioli e

refrigerante che vengono

raccolti da un trasportatore posto sotto al

piano di lavoro

Il magazzino utensili

potrebbe essere a

catena, fisso a terra, e magari modulare a 40, 60 o 80 utensili con un braccio

di scambio

La zona di lavoro è chiusa

con un box a tenuta di

refrigerante ed una apertura completa sul

piano di lavoro

Tutta la zona posteriore è

delimitata da pannelli

Ma il piano di lavoro può

essere trasformato

radicalmente con l’aggiunta

di due tavole girevoli

Separando opportunament

e le due zone, si può lavorare

in pendolare

L’aggiunta di due

cambiautensili rende

autonoma ed indipendente

ogni zona

Come nella precedente

versione, tutta la zona lavoro

viene chiusa da un box ed ecco che l’operatore può effettuare

il carico/scarico dei pezzi su una

postazione mentre la macchina

lavora sull’altra

Ma le due tavole girevoli

potrebbero anche essere

pallettizzate in previsione di

una automatizzazio

ne più spinta

In queste condizioni però

si potrebbe immaginare di

avere due montanti sulla

stesso asse raddoppiando la produttività

sulla stessa area occupata

Un deposito pallet con una

stazione di carico/scarico

completerebbe il tutto

Non si potrebbe ricavare altro sulla base di una CS500 ?

Ritorniamo alla versione

iniziale

Immaginiamo di tagliare il montante

Aggiungiamo un carro ed uno

slittone

Delimitiamo sempre la zona

lavoro

Il magazzino utensili

potrebbe rimanere quello a catena posto a terra oppure

potrebbe essere inserito

tra le spalle del montante

Richiudiamo tutto con il

solito box ed abbiamo ottenuto

anche una macchina con

mandrino verticale

Le versioni potrebbero non

essere solo queste. Forse alcune

potrebbero essere fattibili, altre magari non economicamente

interessanti, ma lo scopo di questo mio personale esercizio era proprio questo,

valutarne le problematiche e

vedere come risolverle.

E magari, in un prossimo futuro,

aggiungerne altre.