Struttura della presentazione - Mamma Logopedista

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Struttura della presentazione

• Svolgimento della tematica

• Link ai pdf scaricabili

• Bibliografia/sitografia

• Link di approfondimento

• Questionario di gradimento (anonimo) + codice sconto 20% su unasuccessiva data di #logopediainpratica

Nelle slides trovi alcuni link cliccabili che ti rimandano ad ulterioriapprofondimenti.

Le slides sono scaricabili e sono coperte da copyright, come tutti i pdf.

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Mi presentoEleonora La Monaca, logopedista

Per 15 anni dipendente del SSN presso Npi del territorio.

2012 – Nasce il blog Mamma Logopedista

inizialmente rivolto alle famiglie

2015 – passo alla libera professione: Logopedia Parma

Mamma Logopedista si rivolge maggiormente ai colleghi:

#professionelogopedista – tematiche inerenti alla professione

Mese della Logopedia – ogni marzo in occasione della GiornataEuropea della Logopedia, contributi di tanti colleghiFormazione in aula – Formazione online

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La raccolta anamnestica logopedica nei disturbi del linguaggio

Perché un corso online su questa tematica?«Logopedia in … Pratica» nasce per colmare lo spazio tra ciò che studiamoall’Università e sui libri e la applicazione pratica nel nostro lavoro.Nel caso dei disturbi dei linguaggio dobbiamo raccogliere tutto ciò cheabbiamo studiato a proposito dello sviluppo fisiologico e riportarlo nellanostra intervista alla famiglia in modo da cogliere tutti i fattori che possonocontribuire ad inquadrare il problema.

Ancora più importante se:• lavori da solo e devi decidere di inviare ad un approfondimento• ti occupi di piccolissimi dove il quadro generale è ancora molto confuso

(tutti arrivano per lo stesso motivo: non parlano)

Proprietà intellettuale - copyright 2020. L’uso di questo materiale è consentito solo ad uso personale lavorativo. È vietata la divulgazione a parti terze - autrice Eleonora La Monaca

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Raccolta anamnestica: quando e come farla

Va fatta sempre, ma uno dei problemi principali se lavori per conto tuoè come inserirla nel percorso di valutazione che stai attivando.

Puoi decidere di dedicare un momento specifico solo con i genitori,oppure inserirlo nel primo incontro dedicato alla valutazione.

Non esistono regole precise, molto dipende dalla organizzazione chehai dato alla tua attività.

NOTA: ti ricordo che è un atto clinico a tutti gli effetti e che richiede uncerto tempo, quindi devi anche considerare l’impattoeconomico/temporale sulla tua attività

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Raccolta anamnestica: l’impatto sulla tua attività

La raccolta anamnestica merita una certa attenzione soprattutto se ilnostro pazientino:

• È molto piccolo (sotto i 2 anni e mezzo)

• Ci muove dubbi gravi (ritardo mentale, quadri sindromici, disturbigeneralizzati)

Dobbiamo tenere presente che questo tempo ha un impatto ancheeconomico sulla nostra attività, soprattutto se non abbiamo ancoraimparato a darci dei limiti rispetto a quante prime nuove valutazionifare in un mese, per esempio.

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Raccolta anamnestica: l’impatto sulla tua attività

Una raccolta anamnestica ben fatta richiede almeno 30-40 minuti, di

più se vuoi anche far sì che il genitore ben comprenda il senso di ciò

che chiedi e quindi già da quel momento iniziare la tua pratica di

educazione genitoriale …

Va quindi inserita in modo ragionato nella tua pratica pensandoesattamente a come vuoi fare e alle conseguenti implicazioni

Io ho sperimentato vari modi e, seppur non abbia una regola assoluta,ho definito alcuni percorsi.

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Raccolta anamnestica: come faccio oggi – possibili modi di organizzarsiLa mia scelta professionale mi ha portata a lavorare in modo condiviso, quindi le prime valutazioni sono incollaborazione con le psicologhe cliniche che lavorano con me e la raccolta anamnestica viene fatta da loro oda entrambe contemporaneamente

Viene quasi sempre inserita nel primo incontro di valutazione che quindi durerà più tempo rispetto alla sedutadi valutazione di quando somministriamo solo i test e costerà di più

Tempo necessario: la durata del primo incontro di valutazione è di 1 ora e mezza, circa 30-40 minuti di raccoltaanamnestica: abbiamo definito giorni/orari in cui svolgerle così da dedicarci interamente a quel bambino.

Se il bambino è piccolo (sotto i 3 anni e mezzo), prevediamo anche una piccola merenda; così facendoriusciamo a rendere questo momento produttivo e ci orienta in modo sufficiente per la seduta successiva.

Se il bambino è più grande, molto spesso inizio la valutazione linguistica e parallelamente la collega fa laraccolta amnestica nella stanza a fianco e mi raggiunge poi a completare la valutazione. Nel frattempo io avròconosciuto il bimbo e farò alcune domande integrativa al genitore se mi serve.

L’organizzazione non è mai perfetta, c’è sempre qualcosa che andrà integrato in un secondo momento perchiarire il quadro

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Raccolta anamnestica: come faccio oggiLe cose cambiano un pochino se ci sono situazioni diverse.

• Bambino più grande con lievi alterazioni:

i classici s+cons., assenza della /r/ … in questo caso procedo da sola alla raccolta anamnestica chesarà standard e andrà solo a fare un quadro generale di completamento per la stesura del bilancio.Se in corso d’opera constato che in realtà il bambino ha un quadro più grave (per esempio haqualche difetto sui suoni, ma anche non struttura buone frasi e non sa raccontare), alloraapprofondirò ulteriormente

• Bambini già in carico presso altri o con storia/quadro molto complesso-grave

In questi casi alla raccolta anamnestica si dovranno aggiungere informazioni sui percorsi pregressi,sulle terapie in corso, sulle aspettative della famiglia … in tutti questi casi il tempo necessario èmolto, quindi prevediamo un appuntamento preliminare specifico che è gratuito se la famigliadecide di continuare con noi il percorso.

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Raccolta anamnestica: se lavori da solo …

Hai più libertà di gestirla come vuoi. Quando ancora lavoravo in modo autonomo la integravo inquesto modo.

• Domande preliminari al telefono, per un orientamento generale in modo da capire se aspettarmiuna situazione impegnativa. Quindi in generale al primo contatto telefonico (dato li prendo quasitutti io), dedico circa 15-20 minuti, ma non di più. Se mi rendo conto che la famiglia ha necessitàdi fare molto domande perché non è convinta, li faccio venire in studio

• La raccolta anamnestica avviene in prima seduta, prima o dopo la valutazione del bimbo, erichiede circa 30-40 minuti, di più se vuoi anche far sì che il genitore ben comprenda il senso diciò che chiedi e quindi già da quel momento iniziare la tua pratica di educazione genitoriale …

• La raccolta anamnestica avviene in un momento dedicato in assenza del bambino per i quadri piùcomplessi

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Raccolta anamnestica: tornando all’impatto economico sulla nostra attività…

Come spesso ricordo, l’assertività e il modo di proporci alle famiglie è molto importante. Devonocapire che siamo noi a tenere le redine della gestione in tutti i suoi aspetti, compresi i tempi chesono la cosa più importante.

Questo implica che:

• Dobbiamo rispettare dei tempi che decidiamo noi … quindi:

• Al telefono il tempo necessario, ma non facciamoci risucchiare

• Al primo colloquio il tempo che riteniamo noi, i genitori succhia energia che rischiano di assorbirci anche 2ore, vanno contenuti da subito

• dobbiamo imparare a darci dei limiti rispetto a quante prime nuove valutazioni fare in un mesee il tempo necessario per farle.

• Stante che le prime valutazioni si compongono di molto lavoro indiretto (raccolta anamnestica + esame dellinguaggio + taratura prove + stesura del bilancio) capite che se non siamo super-bravi a gestirci questomomento, la perdita economica è assicurata e molto pesante

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Raccolta anamnestica e patto logopedico

La raccolta anamnestica, dunque, ha un importante impatto temporale ed economico

Il modo in cui la gestiamo dice molto di noi, dell’idea che abbiamo della nostra attività, di quanto ci abbiamoriflettuto

È un preludio del patto logopedico che si insedierà meglio con il trattamento riabilitativo, ma che nasce proprioqui

già da questo momento inizia la tua pratica di educazione genitoriale e si insedia la tua figura professionale e diguida (perciò siamo noi a dettare i tempi e non loro)

Il genitore impara che ogni atto clinico ha una sua importanza, un suo modo di essere attuato, un suo costo

Per tutti questi motivi, quando siamo lavoratori indipendenti,

dobbiamo riflettere bene sull’impatto che ogni

atto clinico e non clinico ha sulla nostra attività

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Raccolta anamnestica logopedica: contenuti

La raccolta anamnestica prevede due parti importanti: l’intervista sullo sviluppo pregressoe quella sulla situazione attuale

Da parte nostra dobbiamo conoscere bene lo sviluppo fisiologico (quello che abbiamostudiato sui libri), ma anche sapere come la devianza da esso si manifesta nei bambini condisturbi vari dello sviluppo – questa è la parte più difficile

Dobbiamo conoscere lo sviluppo normale del bambino

Cognitivo e linguistico

(vedi bibliografia)

È importante porre un particolare accento su come si manifesta o si è manifestata ladevianza e, come ricordo ogni volta, chiedere ai genitori di fare molti esempi concreti

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Raccolta anamnestica logopedica: informazioni pree peri natali – domande sulla nascita

PARTO

ADATTAMENTO NEONATALE:

SONNO ALLATTAMENTO SVEZZAMENTO

ALLERGIE /INTOLLERANZE REFLUSSO

CONTROLLO SFINTERI

Per chi lavora da molto tempo non è raro incontrare bambini di 2 anni che hanno sempre evidenziato difficoltà, ma, proprio perché piccoli e fondamentalmente in salute dal punto di vista medico, mai sottoposti ad approfondimenti

Per esempio alcuni bambini che hanno avuto nascite difficili, prematurità … solo verso i 2 anni potrebbero iniziare ad evidenziarsi difficoltà, quando cioè ci si attende che inizino a parlare in modo più complesso

Bambini prematuri, con difficoltà di nascita ecc … che giungeranno poi alla nostra attenzione perché non parlano o parlano poco devono evocarci la possibilità di disturbi di base motoria (disprassie) perché sono bambini a rischio in questo senso

NOI NON SIAMO MEDICI, MA IN TUTTI QUESTI CASI BISOGNA INVIARE IL BAMBINO VERSO GLI APPROFONDIMENTI, INTERFACCIANDOSI COL PEDIATRA PER UN INVIO AL SERVIZIO PUBBLICO DI RIFERIMENTO O CON LA RETE DI PROFESSIONISTI CON CUI COLLABORIAMO

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Raccolta anamnestica logopedica: sviluppo motorio nei primi anni

Ricollegandoci a quanto detto poco fa, lo sviluppo motorio dei primi due anni di vita ci parla sia della salute neurologica del bimbo, ma anche del suosviluppo cognitivo.

Quando un bambino è molto piccolo, il cognitivo si esplica attraverso il suo motorio, cioè cosa sa fare, come si organizza e come gioca

SE CI SONO PROBLEMI QUI, anche se piccoli o sfumati, bisogna inviare il bambino verso gli approfondimenti, interfacciandosi col pediatra per un invio al servizio pubblico di riferimento o con la rete di professionisti con cui collaboriamo

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SVILUPPO MOTORIO:

HA GATTONATO?

POSIZIONE SEDUTA

IN PIEDI

DEAMBULAZIONE AUTONOMA

SA FARE LE SCALE?

SA PEDALARE?

COME IMPUGNA LA MATITA?

CHE MANO USA?

CHE PIEDE USA?

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Raccolta anamnestica logopedica: sviluppo comunicativo e linguistico pregresso

Entriamo nel vivo del discorso prettamente di nostra competenza

Le domande di questa sezione riguardano sia aspetti comunicativi e relazionali più ampi, che questioni linguistiche

Dobbiamo stare attenti a come poniamo le domande …

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CONTATTO

OCULARE

SORRISO

VOCALIZZI

LALLAZIONE

PRIME PAROLE

COMBINATORIA

PRIME FRASI

GESTI

INDICA

AZIONI/GIOCO

chiedi di raccontare

Chiedi degli esempi, com’era?

Quando?

Come erano le prime parole?

Chiedi degli esempi

Quando?

Chiedi degli esempi

Cosa sa fare

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Raccolta anamnestica logopedica: contato oculare-sorriso

È molto difficile fare domande su questi aspetti perché non sono comportamenti oggettivi e quando un genitore ha un bambino che guarda poco, si abitua questa modalità a cui spesso non fa più caso.

In queste domande, tuttavia, miriamo a capire se ha sviluppato il sorriso sociale in epoca … e poi i gesti

PERCHE’?

Diciamo che sono domande principalmente mirate a dedurre se ci sono comportamenti di chiusura o segni di potenziale ritardo mentale

Ricordo che i bambini border line cognitivi sono statisticamente più frequenti dei bambini con spettro, ma che entrambi questi quadri, quando il bambino è molto piccolo, possono assomigliare molto ai bambini con disturbo del linguaggio

Quindi attenzione a fare ipotesi azzardate o alle parole che usiamo e poi appoggiamoci alla rete di professionisti che abbiamo creato

Sarebbe molto utile avere riferimenti di professionisti che fanno i test cognitivi per fasce d’età precoci

NOTA: spesso il trattamento stesso darà la misura di come il bambino reagisce e ci orienterà verso l’ipotesi diagnostica più corretta (CHE NON FACCIAMO NOI!)

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CONTATTO

OCULARE

SORRISO

GESTI

INDICA

AZIONI/GIOCO

chiedi di raccontare

Chiedi degli esempi, com’era?

Quando?

Simbolico?

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Raccolta anamnestica logopedica: gesti

Chiedere quando il bambino ha iniziato ad usare i gesti è molto importante.

PERCHE’?

Di nuovo il gesto è un indice importante. Cosa abbiamo studiato nei libri?

Il gesto ci dice che il bambino sta riorganizzando la sua mente e sta facendo una maturazione dalla comunicazione non intenzione a quella intenzionale.

Questo è un pre-requisito del linguaggio, cioè senza questo passaggio il linguaggio non si sviluppa.

Se il bambino sviluppa la comunicazione intenzionale può sviluppare linguaggio, ma non necessariamente lo farà.

Tuttavia ciò modifica il contenuto del trattamento che andremo a proporre …

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CONTATTO

OCULARE

SORRISO

GESTI

INDICA

AZIONI/GIOCO

chiedi di raccontare

Chiedi degli esempi, com’era?

Quando?

Simbolico?

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Raccolta anamnestica logopedica: indicare

Questo è un pre-requisito specifico del linguaggio, cioè senza questo passaggio il linguaggio non si sviluppa.

Ciò modifica il contenuto del trattamento che andremo a proporre, non dovremo promettere alla famiglia di lavorare sul linguaggio, ma sui prerequisiti …

Dalla mia esperienza, dopo che il bambino avrà iniziato ad indicare passeranno 1-2 mesi prima che inizi a usare parole … poi dipende anche da quanto riusciamo a «spingere» con la terapia

Con l’anamnesi e attraverso gli esempi, dovremo quindi capire anche se il deittico è richiestivo o dichiarativo, perché deve avvenire questa progressione

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GESTI

INDICA

AZIONI/GIOCO

chiedi di raccontare

Chiedi degli esempi, com’era?

Quando?

Chiedere quando il bambino ha iniziato ad indicare è molto importante.PERCHE’?Di nuovo indicare è IL GESTO fondamentale: Cosa abbiamo studiato nei libri?Il gesto dell’indicare ci dice che il bambino ci riconosce come interlocutori verso cui rivolgere un messaggio

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Raccolta anamnestica logopedica: schemi d’azione- gioco

Altrettanto importante è chiedere al genitore se il bambino gioca.

PERCHE’?

Di nuovo il tipo di azioni e di gioco che il bambino esibisce sono indicatori del suo sviluppo cognitivo.

Quello che dicono i genitori deve essere sintonico con ciò che abbiamo rilevato nelle altre aree.

Un bambino che non usa gesti e non indica, non può accedere al gioco simbolico.

Dobbiamo stare attenti a come poniamo le domande e chiedere sempre esempi.

«Che tipi di giochi fa il suo bambino?»

Nella maggior parte dei casi questi bambini non sanno giocare, ma probabilmente il genitore vi dirà di sì.

Fanno un gioco motorio, oppure un gioco esplorativo/manipolativo, ma non un esibiscono un gioco funzionale o simbolico.

Possono esibire azioni come: mettere dentro/fuori, sopra sotto, allineare, appoggiare, fare scontrare … ma non azioni più evolute

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CONTATTO

OCULARE

SORRISO

GESTI

INDICA

AZIONI/GIOCO

chiedi di raccontare

Chiedi degli esempi, com’era?

Quando?

Simbolico?

Ciò che ci dice il genitore deve essere sintonico

Con tutti gli altri elementi

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Raccolta anamnestica logopedica: sviluppo comunicativo e linguistico pregresso

Le domande di questa sezione vanno di nuovo poste con molta attenzione per capire come si sono manifestate le varie tappe fisiologiche

Personalmente utilizzo questo momento per iniziare ad educare il genitore su come è fatto lo sviluppo fisiologico e quali sono le cose che mi racconta del suo bambino che mi orientano verso l’ipotesi di un disturbo del linguaggio (se ci sono) e a una eventuale terapia logopedica

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VOCALIZZI/

LALLAZIONE

PRIME PAROLE

COMBINATORIA

PRIME FRASI

chiedi di raccontare

Chiedi degli esempi, com’era?

Quando?

Quando? Quali e come erano le

prime parole?

Chiedi degli esempi

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Raccolta anamnestica logopedica: vocalizzi/ lallazione

Semplicemente chiedere «ha lallato?» può non essere sufficiente.

Sarebbe bene chiedere se lo ha fatto tanto, poco, con che caratteristiche

Capire come si sono inserite le prime parole con la lallazione

Ci sono state fasi silenti o c’è stato un continuum?

DI SOLITO: nei bambini con DL la lallazione può essere stata scarsa in termini di quantità e qualità, oppure non essere avvenuta perché il bambino ha prodotto solo vocalizzi e non ha introdotto suoni consonantici (o pochissimi).

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Raccolta anamnestica logopedica: prime parole

Quasi sempre le prime parole arrivano comunque in epoca 12-14 mesi, ma molto spesso sono solo 5-6 e poi non succede più nulla fino ai 18-20 mesi, cioè il repertorio lessicale è molto statico e rigido e scarsamente utilizzato.

Dalla mia esperienza ritengo che queste prime parole siano quasi una «conseguenza inevitabile» della lallazione

Oppure

Non dicono nulla, nemmeno mamma, tranne in momenti di fortissima necessità (per esempio quando sono ammalati o molto frustrati per qualcosa)

Oppure

Parlano molto ma non si capisce nulla, ciò significa che il bambino ha rispettato le tappe temporali e il problema è sulla qualità, cioè sulla capacità di usare i suoni

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Raccolta anamnestica logopedica: prime parole

È una fase secondo me molto significativa per inquadrare il DL.

In tutti gli esempi di prima ci sono chiari segnali di difficoltà linguistica

Se hai studiato lo sviluppo fisiologico del linguaggio, saprai che, una volta avviata la fase lessicale (circa 15 parole usate in modo stabile), avviene molto rapidamente l’aumento del lessico e la famosa esplosione lessicale

In nessuno dei casi precedenti ciò succede, tranne nell’ultimo; se c’è una difficoltà specifica sui suoni, il bambino può avere una «buona quantità di parole», ma essere totalmente incomprensibile o usare parole molto semplificate o addirittura solo pezzi di parola

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Raccolta anamnestica logopedica: prime parole

Dalla mia esperienza, quindi, i segni dei DL più marcati sono evidenti fin da piccolissimi, già intorno ai 14-16 mesi

Quando il bambino è poco intelligibile, spesso i genitori ti dicono che non parla, ma fa ancora la lallazione: ciò non è possibile

Perché?

Perché la lallazione è un meccanismo che si insedia su spinta motoria e che non prevede intenzionalità comunicativa

Quindi

O è una gergolalia (il bambino parla e non si capisce) che assomiglia a una lallazione

Oppure

Il bambino non ha raggiunto ancora un’intenzionalità comunicativa: quindi non usa il gesto dell’indicare o altri gesti … segno di possibile ritardo mentale o spettro

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Raccolta anamnestica logopedica: prime parole

Dalla mia esperienza, quindi, i segni dei DL più marcati sono evidenti fin da piccolissimi, già intorno ai 14-16 mesi (non a caso il PVB è molto utile)Quando il bambino produce un linguaggio totalmente inintelligibile, è necessario iniziare subito un trattamento logopedico perché nulla potrà modificarsi in modo spontaneo, anzi, più probabilmente, mano a mano che il bambino aumenterà il suo linguaggio, diventerà sempre più incomprensibileLa correttezza è un indice molto importante, perciò in questi casi diventa indispensabile fare una valutazione precisa del linguaggio espressivo di quel bambino in termini di inventario fonetico, strutture di parole e indici di correttezza

I DL più sfumati potrebbero non evidenziare in queste fasi grandi differenze dalla norma, diventa più utile fare analisi della qualità del linguaggio.

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Raccolta anamnestica logopedica: aumento del vocabolario

Come dicevamo, il bambino aumenta rapidamente il suo linguaggio trai i 16 e i 20 mesi, raggiungendo l’esplosione lessicale.

Se un bambino giunge quindi alla nostra attenzione e oltre i 24 mesinon produce ancora 50 parole e non fa combinatoria, è indubbio che ha bisogno del nostro intervento.

Se invece ha ampliato il suo vocabolario, allora passeremo allo step successivo per capire se sta avendo accesso alla frase con le prime combinatorie o oltre

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Raccolta anamnestica logopedica: combinatoria

Chiedere sempre se il bambino «usa 2 o più parole insieme?»

Se sì, chiedere degli esempi …

Talvolta dicono di no, ma poi ci dicono che fanno produzioni lunghe eincomprensibili … gergolalie

Ciò significa che certamente il bambino parla, quindi combina anche o fa piccole frasi, ma quando lo fa sbaglia talmente tanto che non si capisce più

Dobbiamo prendere questi step della raccolta anamnestica e partire da qui perspiegare al genitore cosa sta succedendo al bambino

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Raccolta anamnestica logopedica: aspetti prettamente linguistici quando il bambino è più grande o ha un linguaggio abbastanza sviluppatoSe il bambino possiede già un linguaggio abbastanza sviluppato, cioè usa frasette, ci concentreremo maggiormente sulla qualità attuale e sul peso dei passaggi di sviluppo precedente

Esempio = 32 mesi, parla poco, combina appena

• Comprensione e interesse al linguaggio buoni

• Lallazione presente, ma scarsa

• Prime parole in epoca

• Scarso ampliamento del vocabolario fino ai 24 mesi quasi niente

• Parole isolate per molto tempo abbastanza chiare

• Accesso alla combinatoria dai 30 mesi

Esempio = 28 mesi parla per fasi, ma non si capisce nulla (gergolalia)

• Comprensione e interesse al linguaggio buoni

• Lallazione tipo vocalizzi

• Prime parole in epoca, esplosione lessicale verso i 22 m

• Aumento del lessico e dellaproduzione verbale molto ampio nel giro di 2-3 mesi

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Raccolta anamnestica logopedica: famigliarità

Andiamo ad aggiungere a tutte le altre informazioni, le domande sulla famigliarità, perché se c’è essa costituisce un fattore di rischio non trascurabile

A parità di sintomatologia e storia pregressa, un bambino confamigliarità avrà più probabilità di sviluppare un disturbo

La famigliarità è un indice di rischio, ma non si riflette in termini digravità (un fratello maggiore potrebbe avere avuto un disturbo molto grave, mentre il soggetto potrebbe averlo sfumato)

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Raccolta anamnestica logopedica e ipotesi diagnosticheCome ben sappiamo il logopedista non fa assolutamente diagnosi, tuttavia concorre ad essa con azioni specifiche quali la valutazione comunicativo/linguistica sia nei suoi aspetti di comprensione/pragmatica che in quelli della produzione

Quindi mettendo insieme tutte le informazioni raccolte e come si sono manifestate nel corso dello sviluppo, possiamo indirizzare l’ipotesi di sviluppo futuro …

Certamente …

Il più delle volte, in prima battuta, a meno di disturbi molto lievi, è molto difficile capire il quadro in cui ci stiamo muovendo:

• Se il bambino è molto piccolo (meno di 3 anni), potrebbe avere aree carenti solo conseguentemente a un semplice disturbo del linguaggio che «copre» le altre competenze

• Se il bambino è più grande, per esempio ha 4 anni, le varie aree potrebbero essersi talmente influenza l’una con l’altra da rendere la situazione apparentemente più grave di quello che appare.

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Integrazioni alla raccolta anamnestica logopedica: QuestionariI questionari ci danno la possibilità di raccogliere informazioni importanti sulla visione che i genitori hanno delle capacità del loro bambino

PVB – 1/2 – breve, completa

ASCB È composto da due scale - la scala di Assertività e la scala di Responsività - per un totale di 25 quesiti. Con valori normativi di riferimento. Il volume, rivolto a logopedisti, psicologi e ad altri clinici, comprende una parte metodologica ed una parte operativa scaricabile dal sito. Profilo comunicativo: comunicatore attivo, passivo, inattivo, non comunicatore.

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Raccolta anamnestica logopedica: altrefunzioni. Respirazione/masticazione/deglutizione

Andremo poi ad integrare la raccolta anamnestica con le altre funzioni, soprattutto se il bambino è più grande

Respirazione – masticazione e se è grande deglutizione

Abitudini orali devianti

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Raccolta anamnestica logopedica: altrefunzioni. Alimentazione/sonnoPer chi lavora come me lavora molto con la fascia d’età sotto i 3 anni – 3 anni e mezzo, resta ancora una cosa importante da dire

È utile fare domande sui due grandi aspetti della regolazione delle funzioni di base che sono il sonno e l’alimentazione

Sappiamo bene che esiste una popolazione pediatrica particolarmente sensibile in questedue aree, cioè quei bambini che non hanno una buona regolazione del ritmo sonno veglia e bambini che non mangiano volentieri o che chiedono sempre di mangiare

Queste due aree potrebbero essere indicatori e segni di disturbo dell’attaccamento: ti suggerisco di studiare un po’ a proposito e il testo che potrebbe aiutarti è: Le prime relazioni del bambino: dalla nascita a due anni, i legami fondamentali per lo sviluppo

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ConclusioniLa raccolta anamnestica logopedica è un atto clinico che si inserisce in un complesso sistema che possiamo riassumere in questo modo:

Primo contatto della famiglia

Seduta di consulenza oppure Valutazione del linguaggio

Raccolta anamnestica logopedica

(appuntamento dedicato o all’interno della prima seduta di valutazione)

Valutazione linguistica

Stesura del bilancio logopedico

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Conoscere lo sviluppo linguistico fisiologico del bambino - Bibliografia

Psicologia dello Sviluppo del Linguaggio, edito da il mulino e a cura di S. D’amico e A. Devescovi. Tutta la prima parte del libro, basi biologiche e teorie esplicative, è da leggere e studiare.

Teorie dello sviluppo del linguaggio: • Approccio innatista (Grammatica Generativa – Chomsky)

• Approccio emergentista: le conoscenze sono il risultato dell’interazione tra le strutture del sistema cognitivo e le caratteristiche del mondo fisico, c’è qualcosa di innato, ma non specifico per il linguaggio (sono soluzione a problemi)

• Teoria Sociocostruttivista (socio-interazionista)

In generale tutto il libro è molto utile ad approfondire le conoscenze sullo sviluppo del linguaggio, ma in particolare la prima parte per l’esordio del linguaggio

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Conoscere lo sviluppo linguistico fisiologico del bambino - Bibliografia

Lo sviluppo prelinguistico e vocalico nel bambino (2014): trovo che questo libro sia davvero interessante. la prima parte è dedicata allo sviluppo del linguaggio e poi c’è la parte con le proposte pratiche da suggerire alle famiglie. trovo che sia un libro non abbastanza conosciuto, ma molto utile per noi logopedisti. le autrici sono la grandissima Bortolini che non ha certo bisogno di presentazioni e la logopedista margherita basso. vale la pena averlo sia per la parte teorica che per quella pratica.

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Conoscere lo sviluppo linguistico fisiologico del bambino - Bibliografia

Primo vocabolario del bambino: gesti, parole e frasi. Valori di riferimento fra 8 e 36 mesi delle forme complete e delle forme brevi del questionario. la pubblicazione del 2015 ha accorpato in un unico volume i questionari 1 e 2, allungando i dati delle tarature fino ai 36 mesi. la parte introduttiva del libro è dedicata allo sviluppo degli esordi del linguaggio. sullo stesso testo potete approfittare della bibliografia per approfondire le vostre conoscenze. da non tralasciare anche le “conclusioni” che raccontano come le studiose nel 1972 hanno iniziato la loro avventura che ha portato all’ideazione del questionario più utilizzato in ambito logopedico.

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Conoscere lo sviluppo fisiologico del bambino - Bibliografia

Il gioco nello sviluppo e nella terapia psicomotoria, Erickson (usa il codice sconto del 15% - LOGPR)

Le prime relazioni del bambino: dalla nascita a due anni, i legami fondamentali per lo sviluppo, Lynne Murray (utile all’approfondimento dello sviluppo cognitivo, sociale e emotivo del bambino, compreso l’attaccamento). Caldamente consigliato

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Pdf da scaricare

Bibliografia estesa-ragionata sviluppo del linguaggio

Schema riassuntivo sviluppo linguaggio e comunicazione 0-2 anni

Tappe minime linguaggio espressivo - finestre temporali

Tappe linguistiche - sintesi ragionata

Circoli virtuosi comunicativi

Infografica Parlatori Tardivi

Modello base cartella clinica logopedica

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Link di approfondimento utili – articoli del blog

Competenze comunicative e contatto oculare nel neonato

La lallazione: cos'è, quando compare e cosa fare se non si presenta

Prime parole: ma cosa sono le parole?

Esplosione lessicale: cos'è e quando deve avvenire

Curiosità: cos'è la LME

Lo sviluppo della comunicazione e del linguaggio nel primo anno di vitaProprietà intellettuale - copyright 2020. L’uso di questo materiale è consentito solo ad uso personale lavorativo. È vietata la divulgazione a parti terze - autrice Eleonora La Monaca

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Questionario di gradimento + codice sconto del 20%

Clicca qui per rispondere

al questionario

IL QUESTIONARIO

È ANONIMO

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Come funziona il codice sconto del 20%

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• Rispondi alle domande del questionario e al termine ricevi il codice

• Il codice resta attivo per 6 MESI dalla data della diretta

• Il codice può essere utilizzato per una sola data a tua scelta (se hai già acquistato tutte le date del primo semestre 2020, potrai usarlo nel secondo semestre)

• Vai sullo Shop, scegli la data e mettila nel carrello, PRIMA di pagare inserisci il codice nello spazio apposito e l’importo viene riconteggiato.

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Prossimi appuntamenti utili per completare il tema di oggi (clicca sulle immagini per i dettagli)

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Il colloquio anamnestico integrato alla Gestione di una prima consulenza logopedica

La raccolta anamnestica specifica per le disfluenze precoci

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Prossimi appuntamenti #logopediainpratica(clicca sulle immagini per i dettagli)

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