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Fondi Strutturali 2000-2006, Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni italiane dell’Obiettivo 1 e Assistenza Tecnica per l’integrazione della variabile ambientale nei piani e programmi.Un approccio bottom-up: il caso della Regione Siciliana (IT) by Dario Di Gangi, Italian Ministry of the Environment, Italy Note sugli autori: Carla Colletta si è laureata in Architettura presso la Facoltà di Architettura di Palermo nel marzo 1998. Dopo la laurea si è specializzata con il Master Europeo in ingegneria ambientale al Politecnico di Torino, e in seguito anche in gestione ambientale e politiche comunitarie presso il centri studi Sudgest e l’Università di Palermo. Dario Di Gangi si è laureato in Ingegneria per l’ambiente ed il territorio presso la Facoltà di Ingegneria di Palermo nel novembre 1999, stagista in qualità di dottorando in scienza e tecnologia delle acque presso l’INRA di Montpellier (1998-2002). Entrambi sono Esperti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio italiano e lavorano dal 2001 per fornire Assistenza Tecnica 1 rispettivamente presso l’Autorità Ambientale (settore Valutazione Ambientale Strategica) e l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (settore Atmosfera) della Regione Siciliana. Il loro compito è di internalizzare la variabile ambientale nelle politiche di governo regionali, così come stabilito dal Regolamento Comunitario 1260/99 e dal Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni italiane dell’Obiettivo 1. Nel 2005 sono risultati idonei in qualità di esperti di politiche ambientali ed economia ambientale presso il Nucleo di Valutazione degli Investimenti Pubblici della Regione Siciliana. Contatti: Ing. Dario Di Gangi +39 091 6563582 - [email protected] – ST IV Atmosfera, ARPA Sicilia, Corso Calatafimi 210, 90100 Palermo - Italia Arch. Carla Colletta: +39 091 7077812 - [email protected] - Servizio 2 VAS/VIA, ARTA Sicilia, Via U. La Malfa 169, 90146 Palermo - Italia Siti di riferimento: www.minambiente.it , www.artasicilia.it , www.arpa.sicilia.it 1 Progetto Operativo Ambiente del Programma Nazionale Assistenza Tecnica e Azioni di Sistema 2000-2006. 1

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Fondi Strutturali 2000-2006, Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni italiane dell’Obiettivo 1 e Assistenza Tecnica per l’integrazione della variabile ambientale nei piani e programmi.Un approccio bottom-up: il caso della Regione Siciliana (IT) by Dario Di Gangi, Italian Ministry of the Environment, Italy

Note sugli autori:Carla Colletta si è laureata in Architettura presso la Facoltà di Architettura di Palermo nel marzo 1998. Dopo la laurea si è specializzata con il Master Europeo in ingegneria ambientale al Politecnico di Torino, e in seguito anche in gestione ambientale e politiche comunitarie presso il centri studi Sudgest e l’Università di Palermo. Dario Di Gangi si è laureato in Ingegneria per l’ambiente ed il territorio presso la Facoltà di Ingegneria di Palermo nel novembre 1999, stagista in qualità di dottorando in scienza e tecnologia delle acque presso l’INRA di Montpellier (1998-2002). Entrambi sono Esperti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio italiano e lavorano dal 2001 per fornire Assistenza Tecnica1 rispettivamente presso l’Autorità Ambientale (settore Valutazione Ambientale Strategica) e l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (settore Atmosfera) della Regione Siciliana. Il loro compito è di internalizzare la variabile ambientale nelle politiche di governo regionali, così come stabilito dal Regolamento Comunitario 1260/99 e dal Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni italiane dell’Obiettivo 1. Nel 2005 sono risultati idonei in qualità di esperti di politiche ambientali ed economia ambientale presso il Nucleo di Valutazione degli Investimenti Pubblici della Regione Siciliana.

Contatti:Ing. Dario Di Gangi +39 091 6563582 - [email protected] – ST IV Atmosfera, ARPA Sicilia, Corso Calatafimi 210, 90100 Palermo - ItaliaArch. Carla Colletta: +39 091 7077812 - [email protected] - Servizio 2 VAS/VIA, ARTA Sicilia, Via U. La Malfa 169, 90146 Palermo - Italia

Siti di riferimento:www.minambiente.it, www.artasicilia.it, www.arpa.sicilia.it

Abstract

The integration of “environmental factor” in the Objective 1 Regions to realize sustainable development is requested from the Italian environmental authorities in National Strategic Reference Frameworks and in Regional Operational Programmes co-financed by Structurals Funds. The Operative Environment Project of the Italian Ministry of the Environment and Land Protection, involving all the Italian Objective 1 regions, aims to empower the capacity building of the regional borough and to elevate the knowledge of the environmental integration tools. For this, a Task Force was constituted and directed by the Italian Ministry of the Environment and Land Protection, working closely with the Italian Objective 1 regions to support both Regional Agencies for Protection of Environment and Local Environmental Autorities: a bottom-up approach to take off the main issues of the national sustainable development from the local direct experience.

1 Progetto Operativo Ambiente del Programma Nazionale Assistenza Tecnica e Azioni di Sistema 2000-2006.

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Keywords:sustainable development , environmental factor, integration, technical assistance, capacity building

Premessa.............................................................................................................................21. Finalità del Progetto Operativo Ambiente.........................................................................22. Il contesto di riferimento e l’integrazione della Task Force POA......................................23. Prodotti e risultati attesi....................................................................................................24. Un approccio bottom-up del lavoro svolto dalla TF POA Sicilia.......................................2Conclusioni e prospettive future (2006-2008).......................................................................2Ringraziamenti.....................................................................................................................2Bibliografia........................................................................................................................... 2Referenze pubblicate...........................................................................................................2

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Premessa

Il Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni Italiane dell’Obiettivo 1 2000-2006, approvato con Decisione C (2000) 2050 del 01.08.2000 d'intesa con l'Italia, contiene la strategia di sviluppo per le Regioni del Mezzogiorno e trova attuazione tramite 14 programmi operativi:

7 POR (Progetti Operativi Regionali) per le regioni italiane obiettivo 1 (Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Molise);

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7 PON (Progetti Operativi Nazionali): PON Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico, alta formazione; PON La scuola per lo sviluppo; PON Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno; PON Sviluppo locale; PON Trasporti; PON Pesca; PON Assistenza tecnica e azioni di sistema.

Quest’ultimo PON è diretto: al rafforzamento delle strutture della Pubblica Amministrazione impegnate nelle

attività di programmazione e gestione dei programmi co-finanziati dai Fondi Strutturali, attraverso la creazione, l’uso e l’accrescimento di competenze professionali, funzionali alla programmazione e alla gestione, in modo da realizzare progressivamente un graduale processo di internalizzazione delle attività fornite da soggetti erogatori esterni alle strutture responsabili dei programmi co-finanziati, la creazione delle condizioni per una gestione diretta e specialistica, anche delle materie più complesse, all’interno della Pubblica Amministrazione responsabile degli interventi co-finanziati;

alla contestuale definizione e messa in opera di una dotazione di specifici strumenti metodologici utili per lo svolgimento delle attività di programmazione e gestione degli interventi co-finanziati, nonché delle diverse problematiche settoriali.

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio è co-titolare del PON ATAS all’interno del quale dirige il Progetto Operativo Ambiente (POA, Misura 1.2) che è stato ideato per supportare e rafforzare le Autorità Ambientali (regionali e nazionale) e le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente delle Regioni italiane dell’Obiettivo 1 per il periodo di programmazione 2000-2006.Obiettivo del POA è di garantire l’integrazione della variabile ambientale nelle politiche e programmi co-finanziati dai Fondi Strutturali e contribuire così alla promozione dello sviluppo sostenibile in base all’art. 6 del Trattato dell’Unione Europea (che stabilisce l’importanza dell’integrazione ambientale nelle politiche locali), al Processo di Cardiff (che assegna importanza all’internalizzazione della variabile ambientale nella fase di pianificazione delle politiche a impatto ambientale, come trasporti, agricoltura, etc.) e al QCS per le Regioni italiane dell’Obiettivo 1 (paragrafo 6.2.2: “l’Autorità ambientale deve operare ai fini dell'integrazione della componente ambientale in tutti i settori di azione dei Fondi, in una prospettiva di sviluppo sostenibile, nonché per assicurare la conformità di tali azioni con la politica e la legislazione comunitaria in materia di ambiente […] Dovranno essere istituite delle task-force, tanto a livello centrale che regionale, che saranno demandate ad assistere le Autorità Ambientali nello svolgimento dei propri compiti”.). Fino ad oggi diversi documenti hanno relazionato sul lavoro svolto dalla Task Force perseguendo gli obiettivi e le priorità progettuali previste (Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, novembre 2003, gennaio 2005, dicembre 2005; Regione Siciliana, 2005; APAT, 2005; NUVVIP, 2005; CdS, luglio 2005).Questi documenti sono stati realizzati secondo un approccio dall’alto verso il basso, di tipo “top-down”, di descrizione dei risultati raggiunti nell’ambito del progetto, producendo a sua volta innumerevoli incertezze che inoltre rimangono tali senza un confronto con l’ambiente ove i risultati sono stati ottenuti. Questo tipo di approccio semplifica l’impiego di risorse finanziarie, strumentali, umane e di tempo, ma al contempo è evitato qualsiasi controllo di processo utile alla verifica e valutazione dei risultati raggiunti.La presente relazione nasce dall’esigenza di coniugare due diversi aspetti: da una parte quella di colmare il gap di materiale informativo sulla descrizione dei risultati raggiunti, che è un must del codice comportamentale di un dipendente della funzione pubblica, utile alla verifica progettuale; dall’altra quella di presentare le principali criticità emerse per il

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miglioramento dei processi di integrazione della componente ambientale nei Piani e Programmi della Regione Siciliana. Per questo si è tentato in questa relazione di approcciare la questione dal basso per incrociare le valutazioni fatte dall’alto, al fine di supportare la procedura di valutazione del progetto e di calcolarne realmente l’efficacia. Per questo si parla di un approccio di tipo “bottom-up”. L’innovazione del progetto in questione consiste proprio in questa procedura di resoconto del lavoro svolto, perché è essa stessa un risultato del progetto individuale e collettivo.

1. Finalità del Progetto Operativo Ambiente

Il Progetto Operativo Ambiente - il cui quadro finanziario iniziale prevedeva il co-finanziamento comunitario FESR pari al 75% e il contributo statale pari al restante 25%,

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per un totale di € 147.668.000 – vede coinvolti inizialmente 129 Esperti Junior e 22 Esperti Senior, dislocati dal settembre 2001 in Task Force presso le 7 Regioni italiane Obiettivo 1 e presso la sede del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (MATT) a Roma. Queste risorse umane sono state selezionate tramite avviso di evidenza pubblica bandito nel 2000 e hanno superato il relativo concorso per titoli ed esami nel 2001. Successivamente, per sopperire alle cresciute esigenze del POA, altri componenti sono stati integrati. Attualmente la Task Force POA è composta da circa 180 elementi2.I principali obiettivi del Progetto sono:

A) potenziare le Autorità ambientali centrali e regionali;B) sostenere l’istituzione e l’avvio dell’ARPA;C) realizzare la Rete Ecologica Nazionale.

In particolare, le Task Force regionali (la cui composizione, in numero e professionalità, sono state definite di concerto con le Autorità Ambientali regionali e in funzione di alcuni criteri quali la dimensione territoriale, la popolazione regionale e le specifiche problematiche di carattere ambientale) sono finalizzate a:

a) supporto per lo svolgimento dei compiti assegnati dal QCS, b) assistenza alla pianificazione e alla programmazione;c) supporto all’attuazione della normativa comunitaria, nazionale e regionale;d) realizzazione della valutazione ambientale;e) attivazione dei circuiti di raccordo fra ANPA-ARPA e il sistema delle Autorità

Ambientali. La Task Force (TF) destinata alla Regione Siciliana ha competenze che riguardano le aree impiantistico-infrastrutturale, economico-giuridica, naturalistica, e analitica. La TF Sicilia è composta da:

7 Esperti junior con competenze nel campo della Valutazione Ambientale Strategica, a supporto dell’Autorità Ambientale della Regione Siciliana coordinati da un esperto senior;

7 Esperti junior con competenze tecnico-scientifiche a supporto dell’ARPA Sicilia.Le attività della TF POA a supporto dell’Autorità Ambientale, al fine di strutturare i processi di programmazione dello sviluppo coerentemente con il principio della sostenibilità ambientale, sono state finalizzate all’assolvimento dei compiti ad essa assegnati e definiti nel QCS (cap. 6 "Disposizioni di attuazione del QCS", paragrafo 6.2.2 "Autorità Ambientali"). I compiti istituzionali della Task Force e della AA sono, infatti, orientati a favorire la comprensione, da parte delle Autorità preposte alla gestione dei settori

2 “Si è evidenziata in particolare la necessità di rideterminare le previsioni di spesa delle azioni A1, A2, A3 e B1, dimostratesi sottodimensionate in seguito ad alcuni cambiamenti intercorsi, quali i rinnovi CCNL comparto Ministeri per il personale a Tempo Determinato, la necessità di potenziare la struttura per la gestione del progetto, ecc. Parallelamente, in relazione alle richieste espresse dalle Regioni, è stato previsto il prolungamento fino al giugno 2008 dell’assistenza fornita alle ARPA dalle Task Force (azione B2) e l’inserimento della Regione Molise tra i beneficiari del PON ATAS, le cui Task Force sono state finora garantite con risorse a carico del Ministero dell’Ambiente. Le variazioni di risorse riflettono i fabbisogni emergenti al 31/12/2005 e proiettati al 31/12/2008, data di chiusura del programma, che comporta anche la sovrapposizione nel biennio 2007-2008 della programmazione attuale (2000/2006) e futura (2007/2013). Nel complesso la dotazione del progetto rimodulato ammonta a € 50.641.172,40 con un incremento di risorse finanziarie attribuito al progetto a seguito della riprogrammazione pari a € 7.707.000 (+18%)” [Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, dicembre 2005].

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economici e di sviluppo, della dimensione di sostenibilità dei settori sotto la loro responsabilità, attraverso la produzione di strumenti di informazione ed indirizzo capaci di rendere concreto il significato di sostenibilità e la collaborazione fra essi al fine di integrare le variabili ambientali fin dalle prime fasi del processi complessivi e settoriali di pianificazione. In particolare, la Task force POA insieme all’AA sta collaborando con le Autorità settoriali:- analizzando e mettendo a loro disposizione dati sullo stato dell'ambiente e delle risorse

naturali mirati alle esigenze delle autorità che dovranno farne uso;- individuando e proponendo obiettivi di sviluppo sostenibile per i principali settori;- partecipando all'elaborazione di piani e programmi proponendo soluzioni alternative che

promuovono uno sviluppo sostenibile oltre a ridurre eventuali conflitti tra obiettivi economici ed obiettivi ambientali;

- individuando e proponendo una serie di indicatori sullo stato dell'ambiente e di integrazione e sostenibilità ambientale per i diversi settori economici;

- elaborando le valutazioni ambientali strategiche dei piani e programmi proposti per il prossimo periodo di programmazione 2007-2013;

- individuando i criteri di selezione che promuovano progetti con carattere di sostenibilità ambientale;

- coordinando le attività comuni con il Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici orientate alla definizione degli indirizzi tecnici e metodologici inerenti la valutazione degli aspetti ambientali;

- coordinando le attività della rete delle Autorità Ambientali per il confronto e la condivisione delle esperienze e l’ elaborazione di proposte, di criteri e di metodologie attinenti agli aspetti ambientali delle azioni dei Fondi strutturali.

Le attività della Task Force POA a supporto dell’ARPA Sicilia sono state finalizzate a sostenere l’istituzione e l’avvio dell’ARPA Sicilia, conformemente a quanto previsto dal D.L. 496/93 convertito nella L. 61/94, e a fornire indirizzi tecnici e di supporto scientifico al fine di realizzare un sistema omogeneo di rilevazione dei fenomeni ambientalmente rilevanti nella Regione. L’ARPA Sicilia, infatti, è l’organo strumentale della Regione Siciliana per i servizi di controllo, informazione, ricerca e consultazione finalizzato alla garanzia di un efficiente ed integrato sistema della protezione ambientale, con il proposito di migliorare l’ambiente e allo stesso tempo di fornire un valido supporto ai decisori politici in tema di ambiente e di sviluppo sostenibile. In particolare la Task Force é impegnata nell’implementazione dei processi di conoscenza ambientale (PCA) tramite le seguenti azioni:

• raccogliere ed elaborare i dati per la valutazione ex-ante del Programma Operativo Regionale (POR);

• raccogliere ed elaborare i dati per la valutazione in itinere del Programma Operativo Regionale (POR);

• favorire l’adeguamento e l’espansione delle singole rete di monitoraggio dell’ARPA attraverso specifici studi e progetti finalizzati alla produzione omogenea e qualificata dei dati ambientali;

• definire e realizzare un piano di monitoraggio ambientale per aree e settori tematici, per riempire i vuoti informativi secondo i criteri della rete del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINAnet);

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• supportare e rafforzare il Punto Focale Regionale (PFR), con i Centri Tematici Nazionali, coordinamento delle attività di monitoraggio e di controllo dei dati ambientali;

• contribuire all’individuazione e all’applicazione della metodologia/procedura per il controllo ambientale.

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2. Il contesto di riferimento e l’integrazione della Task Force POA

Le attività della Regione Siciliana in tema di sostenibilità ambientale prendevano avvio da un conservatorismo decennale che non le aveva permesso di ben governare le politiche ambientali intese come un insieme di elementi biotici e abiotici in continuo scambio pseudo-trofico. Le nuove e sempre più convincenti strategie europee in ambito europeo nella lotta contro l’inquinamento e i suoi effetti (VI Programma Quadro Ambiente dell’Unione Europea 2001-2010) hanno cominciato a rappresentare una sfida sempre più difficile da affrontare anche per un territorio così complesso e dalla lunga storia come la Sicilia.Le risorse di cui la Sicilia può disporre devono essere regolate oggi dai nuovi processi di governance, che hanno bisogno del tempo per svilupparsi. Il lavoro svolto dalla TF Ambiente si inserisce in questo ambito di innovazione specificamente per il settore ambientale sin dall’ottobre del 2001, data in cui la TFA a supporto dell’ARPA e dell’AA della Regione Siciliana si è insediata nell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente.Il contesto amministrativo in cui la Task Force ha avviato le proprie attività così come previste dal POA, era rappresentativo delle difficoltà con cui l’amministrazione cercava di internalizzare lo sviluppo sostenibile nelle politiche regionali e di come questo tentativo fosse visto anche dalla stessa amministrazione più come un vincolo che come un’opportunità per lo sviluppo territoriale complessivo.Le risorse umane del POA sono state introdotte nell’organizzazione della Regione Siciliana gradualmente, nel corso di un anno di borsa di studio gestita dal Formez (centro di formazione e studi collegato al Ministero italiano della Funzione pubblica) al termine della quale gli esperti sono stati contrattualizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (MATT), fino al 2006 per la Task Force di supporto all’ARPA Sicilia e fino al 2008 per la Task Force a supporto dell’Autorità Ambientale. In seguito alla riprogrammazione di metà periodo del PON ATAS, il contratto della Task Force a supporto dell’ARPA è stato prorogato al 2008 ed è stato anche stabilito il reintegro delle risorse umane facenti inizialmente parte del POA ma che in questi anni hanno optato per altre scelte professionali.La Task Force a supporto dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha iniziato ad operare subito dopo l’istituzione dell’ARPA stessa, avvenuta con Legge Regionale n. 6 del 3/05/2001. Il contesto di riferimento si è dimostrato stabile nel tempo e questo ha permesso alla neonata ARPA di crescere quanto a risorse umane disponibili (di ruolo e a contratto) e realizzare man mano la struttura organizzativa necessaria al suo buon funzionamento, che si è concretizzata nell’approvazione del Regolamento per la definizione della pianta organica. La TF ARPA è stata, così, immediatamente “assorbita” nell’organigramma operativo (se non in quello amministrativo) e ha cominciato a lavorare a stretto e diretto contatto con i funzionari di riferimento. Anche la Task Force a supporto dell’Autorità Ambientale ha iniziato ad operare nel settembre 2001 e quindi, anche in questo caso, subito dopo il riconoscimento del ruolo dell’AA stessa, avvenuto a seguito di quanto previsto dal Regolamento (CE) n.1260/99 e secondo quanto stabilito dal QCS per le Regioni italiane dell’Obiettivo 1. Malgrado la forte instabilità del contesto amministrativo e politico di riferimento, la Task Force è stata comunque immediatamente inserita nel contesto operativo.

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3. Prodotti e risultati attesi

La Task Force AA e ARPA, per la necessità di procedere in tempi ristretti alla stesura di una nuova Valutazione ex-ante Ambientale del POR Sicilia 2000-2006 poiché quella precedentemente realizzata era stata considerata non sufficiente dalla Commissione Europea, è stata integrata nei processi amministrativi esistenti concernenti l’ARPA Sicilia e l’Assessorato Territorio e Ambiente. Si è proceduto in primo luogo alla verifica dei criteri di sostenibilità contenuti nelle singole misure del POR e già identificati nella prima stesura della Valutazione. Successivamente si è proceduto alla verifica degli indicatori rispetto alla loro effettiva rispondenza alle linee di sviluppo sostenibile che la Regione intendeva perseguire attraverso il POR.La Task Force è stata contestualmente impegnata anche nella valutazione ambientale dei Progetti Integrati Territoriali (costo complessivo € 3.565.297.850 pari al 47% delle risorse POR), che sono stati il primo banco di prova della capacità dell’Amministrazione regionale di internalizzare la variabile ambientale e renderla elemento discriminante per la scelta degli interventi da co-finanizare con i Fondi Strutturali. La Task Force ha scelto ed elaborato in un logaritmo i parametri per la valutazione della sostenibilità ambientale affinché la valutazione effettuata tramite essi potesse risultare più oggettiva possibile, semplice e quindi ripercorribile e trasparente.In seguito al primo momento di valutazione relativo all’approvazione dei PIT finanziabili, l’assistenza tecnica da parte della TF regionale è stata attivata con molti interventi dalle caratteristiche diverse: integrazione della componente ambientale nei documenti e nella formulazione dei pareri; affiancamento di soggetti istituzionali nelle loro attività; creazione di banche dati.L’attività più lunga e complessa che la Task Force POA a supporto dell’AA e dell’ARPA ha finora affrontato è, invece, stata la stesura della Relazione sullo Stato dell’Ambiente, iniziata nel 2002 e che doveva essere ultimata entro dicembre dello stesso anno, così come stabilito dal POR Sicilia. Quest’attività (che ha anche beneficiato del supporto metodologico dell’APAT per il funzionamento della piramide MDIAR - monitoraggio, dati, informazioni, analisi/valutazione, reporting - sviluppata dall’APAT appunto nell’ambito dei CTN) ha applicato la metodologia DPSIR (OCSE, 1996), per la ricognizione dei dati ambientali disponibili, la ricerca di quelli necessari e l’analisi critica delle interconnessioni tra gli impatti ambientali sul territorio regionale. Pertanto, la Relazione è stata suddivisa in “principali fattori di pressione” e “tematiche ambientali” al fine di mettere a punto un primo strumento operativo che potesse fornire delle risposte e dare delle indicazioni conoscitive a tutti i soggetti che operano sull’ambiente o che con esso comunque interagiscono. L’RSA è stata, quindi, pensata non come una semplice fotografia dello stato di fatto dell’ambiente regionale ma come un primo passo per la definizione di un sistema conoscitivo analitico capace di fungere da supporto alle decisioni programmatiche. Essa è stata, quindi, anche luogo privilegiato di sperimentazione della collaborazione tra parti diverse dell’Amministrazione che insieme e grazie al contributo della Task Force POA sono riuscite a trovare una metodologia del tutto sperimentale per una Regione come quella siciliana ma che si è dimostrata sufficientemente adeguata ad affrontare questo primo e gravoso impegno: infatti, la stessa metodologia, riveduta e corretta, è stata riproposta sia dall’AA che dall’ARPA per la stesura dei successivi aggiornamenti dell’RSA

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e per la stesura dei Rapporti Ambientali annuali nonché degli Annuari dei Dati Ambientali pubblicati dall’ARPA Sicilia (ARPA Sicilia, 2003; 2005; 2006).La stesura dell’RSA ha permesso alla TF a supporto dell’AA di collaborare lungamente in modo concreto negli anni seguenti anche alla stesura del Progetto Integrato Territoriale per le Isole Minori (PITIM, pari allo 0,5% dell’intero ammontare delle risorse pubbliche del POR, circa 37.929 Meuro) e per il Progetto Integrato Regionale per la Rete Ecologica Siciliana (PIR RES, costo complessivo € 220.000.000), fornendo in entrambi i casi sia le informazioni ambientali necessarie all’analisi di contesto, sia fornendo indicazioni specifiche di intervento al fine di evitare duplicazioni delle azioni regionali e di intervenire laddove era maggiormente necessaria l’azione di supporto finanziario regionale e comunitario.La Task Force a supporto dell’AA ha collaborato anche alle attività riguardanti la stesura dei Bandi delle Misure del POR, la redazione e la valutazione dell’APQ Energia, del Programma Leader +, APQ Sviluppo Locale, alle attività del Valutatore Indipendente del POR e del Piano di Comunicazione del POR.Inoltre, entrambe le Task Force hanno collaborato con il MATT e con la Rete nazionale delle AA soprattutto per la redazione di documenti strategici di indirizzo utili all’operatività sia della Autorità Ambientali che delle ARPA.Infine, per meglio gestire i Fondi Strutturali per la Sicilia destinati alla progettazione delle reti di monitoraggio ambientale (Misura 1.01 del POR Sicilia 2000-2006, per un totale di quasi € 10.000.000) la TF a supporto dell’ARPA ha implementato l’intero processo di integrazione al fine di facilitare da parte della Regione Siciliana il lavoro di programmazione relativamente alla componente ambientale. Per rendere continuo questo processo si sono dovuti implementare nuovi strumenti di gestione dell’informazione ambientale, facendo partecipare già nella fase di sviluppo tutti gli stakeholders interessati. Anche l’APAT ha riconosciuto la validità del processo presentando l’ARDA 2003 come miglior esempio delle regioni Obiettivo 1 (v. referenze). Anche la valutazione intermedia del QCS 2000-2006 rappresenta la TF ARPA Sicilia come la migliore integrazione nella Pubblica Amministrazione (Ministero dell’Economia e delle Finanze, 2005). Anche il semplice lavoro di tipo amministrativo é stato oggetto dei risultati raggiunti; senza questo faticoso tipo di integrazione nell’ambiente lavorativo, alcun successo sarebbe stato possibile.In questi anni di lavoro, le attività della TF POA sono sempre state finalizzate al processo di trasferimento delle proprie competenze all’interno degli processi ordinari dell’amministrazione regionale, nel tentativo di procedere verso il miglioramento tecnico-operativo sia delle strutture tecniche della Direzione Generale dell’ARPA che dei servizi del Dipartimento Territorio e Ambiente presso cui l’Autorità Ambientale siciliana è attualmente incardinata. Per il raggiungimento dei propri obiettivi, la TF POA ha ritenuto di rilevante interesse la continua condivisione delle esperienze di lavoro condotte in parallelo dalle altre TF dislocate nelle altre Regioni italiane dell’obiettivo 1 e da quella centrale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio, che ha nel corso degli anni mantenuto la funzione di coordinamento.Per una sintesi maggiormente esplicativa, si riporta di seguito l’elenco dei documenti principali prodotti da (o in collaborazione con) la Task Force regionale della Sicilia, nel corso dell’attuazione del Progetto Operativo Ambiente 2001-2005: Valutazione ex ante ambientale del POR Sicilia 2000-2006;

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Valutazione ex ante ambientale del Programma di Cooperazione INTERREG III A Italia-Malta;

Redazione del Progetto Integrato Regionale Rete Ecologica Siciliana - documento preliminare;

Redazione delle Linee guida per la Rete Ecologica Siciliana; Redazione del fumetto "Viaggio in Sicilia....intorno alla sostenibilità ambientale"; Relazione sullo Stato dell'ambiente in Sicilia 2002; Redazione del Progetto integrato territoriale Isole Minori - Documento preliminare"; In collaborazione con il Ministero dell'Ambiente "Strategia d'azione ambientale per lo

Sviluppo Sostenibile in Italia"; Redazione del "Piano Operativo di Cooperazione sistematica tra la A.A. e la ADG"; Redazione in collaborazione con il Gruppo di lavoro "Sostenibilità urbana" del dossier

"Fondi strutturali e Sviluppo Sostenibile delle aree urbane. Le strategie di sviluppo sostenibile delle città negli interventi dell'Asse V del QCS 2000-2006;

Redazione in collaborazione con il Gruppo di lavoro "Sostenibilità urbana" del dossier "Mobilità sostenibile nelle aree urbane. Strumenti e pratiche per le politiche urbane del traffico e della sosta";

Redazione del Dossier "Criteri di selezione e di indirizzo per gli interventi dell'Asse V - Città del QCS 2000-2006";

Redazione del Dossier in collaborazione con il Gruppo di lavoro Obiettivo Analisie proposte sulle problematiche del settore idrico" dal titolo "Il settore idrico tra presente e futuro: analisi delle problematiche, valutazioni e suggerimenti";

Redazione delle Linee guida per l'individuazione dei siti potenzialmente idonei alle attività di acquicoltura" allegate alla Misura 4.16 del POR Sicilia. Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, dicembre 2005.

Come si vede, il lavoro delle TF POA a supporto della Regione Siciliana, anche se non sempre è rimasto strettamente aderente al mandato contrattuale, è comunque sempre stato orientato all’internalizzazione della variabile ambientale nelle politiche ordinarie della pubblica amministrazione; inoltre è stato finalizzato anche al miglioramento della propria integrazione con l’amministrazione regionale e al miglioramento delle modalità operative di lavoro per rispondere in modo efficace ed efficiente alle mutevoli esigenze (politiche e organizzative) dell’amministrazione stessa.In questo, la TF ha dimostrato una apprezzabile capacity building del proprio mandato operativo, soprattutto alla luce delle mutate condizioni in cui la Task Force si è trovata ad operare nelle varie Regioni e nella sede ministeriale stessa, dovute sia alle trasformate condizioni politiche di riferimento (nazionali e regionali) che ai necessari e inevitabili adattamenti operativi avvenuti nel corso della realizzazione del POA per far si che esso potesse adattarsi alle sempre diversamente strutturate organizzazioni amministrative regionali in cui si andava a inserire.Il Progetto Operativo Ambiente, quindi, rispetto a tutto questo si è dimostrato finora uno strumento sufficientemente flessibile ad assorbire i continui, vari e differenti mutamenti di contesto e per questo davvero efficace al raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla propria mission.

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Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, dicembre 2005.

Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, dicembre 2005.

Sicilia Attività inerenti all’Assistenza Tecnica Rifiuti: supporto alla struttura commissariale nella verifica dei progetti elaborati dalle società d’ambito e della elaborazione di un quadro di insieme delle proposte finanziarie per la loro attuazione; Eaborazione, in collaborazione con il Nucleo di Valutazione-Dipartimento della Programmazione, delle Linee guida per l’individuazione dei siti potenzialmente idonei alle attività di acquacoltura; Supporto al servizio VIA-VAS e all’Autorità Ambientale relativamente al rilascio di pareri per la realizzazione di opere in ambito marino-costiero all’interno dei territori protetti e di opere da sottoporre a Via; Elaborazione dei documenti relativi al PIR Rete Ecologica in funzione della predisposizione del PIR e della elaborazione delle Linee guida di attuazione della Rete Ecologica in attuazione della Misura 1.11 del CdP Por Sicilia 2000-2006. Redazione dei decreti di calendarizzazione delle istanze in materia di IPPC.

Collaborazione (interviste) con i valutatori indipendenti per il Rapporto di valutazione ambientale all'interno del rapporto di valutazione intermedio del QCSAttività inerenti alla programmazione INFEA e alle Commissioni regionali per lo sviluppo sostenibileElaborazione del Bando e delle Linee guida per l’attivazione o il completamento di Agende 21 locali attivate nell’ambito della misura 1.11 azione 3 educazione ambientale- INFEA da realizzarsi all’interno delle aree naturali protette della Rete Ecologica Siciliana. Attività inerenti la determinazione del quadro conoscitivo dello stato relativo agli adempimenti in materia di acque per il rispetto della normativa comunitaria.Valutazione ambientale dei PITRedazione della nuova valutazione ex ante ambientale dei PORRedazione della prima Relazione sullo Stato dell'Ambiente in SiciliaAttività inerenti la predisposizione dei bandi delle Misure e della valutazione degli interventi ammessi, supporto per la preparazione dei Comitati di Sorveglianza del POR Sicilia, rapporti con l’AdG

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Sicilia Reti di monitoraggio: sviluppo dei progetti per la realizzazione di reti di monitoraggio ambientali in attuazione della misura 1.01 del POR Sicilia concernenti la progettazione preliminare ed esecutiva per il Monitoraggio suolo, Biomonitoraggio, Elettromagnetismo, Rumore, Aria, Catasto dei Rifiuti, Acque interne marino-costiere. Attività inerenti i Centri Tematici Nazionali; Studio di fattibilità per l'istituzione di Aree Marine Protette; Piano di caratterizzazione delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale; Attività di supporto alla stesura di capitolati tecnici relativi ai bandi di gara relativi alle tematiche ambientali di riferimento dell'ARPA.Implementazione del GISAC - Sistema Informativo Geografico delle Acque ed il collegamento in rete di tutti i Dipartimenti Provinciali dell’AgenziaCollaborazione con il Commissario delegato per l’emergenza rifiuti e tutela delle acque ed il Dipartimento Regionale Territorio ed Ambiente per la stesura del Piano di caratterizzazione dei corpi idrici in Sicilia;Partecipazione ai progetti 3aBio, 3aMis, 3bMis, 3bGq di cui al DM. attuativo L. 93/01; partecipazione al progetto di cui alla L. 84/01 BALCANI – Disposizioni per la partecipazione italiana alla stabilizzazione, alla ricostruzione ed allo sviluppo di paesi dell’area balcanica;partecipazione al Piano della caratterizzazione del sito Biviere di Gela; piano di caratterizzazione dell’area marina –costiera antistante il litorale compreso tra la Diga foranea della Rada di Augusta e Capo S. Panaria; attività propedeutiche all’attivazione della Sezione regionale del Catasto Rifiuti; attivazione CED per la valutazione preliminare della qualità dell’aria a livello regionale; partecipazione a Progetti APAT (qualità dell’aria nelle aree metropolitane, catena metrologica dell’ozono); revisione dell’Annuario Regionale dei dati Ambientali 2003, realizzato da ARPA Sicilia e pubblicato nel settembre 2004 sul sito internet dell’Agenzia.

Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, dicembre 2005.

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4. Un approccio bottom-up del lavoro svolto dalla TF POA Sicilia

La conoscenza tecnica delle tematiche ambientali, la gestione dei Fondi Strutturali e l’integrazione della componente ambientale fanno tutti parte di un unico processo di governance delle politiche territoriali orientate all’integrazione della variabile ambientale che, a partire dall’adozione di buone pratiche operative, possono produrre beneficio a livello di efficienza ed efficacia della prassi amministrativa. I processi di valutazione sono quel fattore innovativo che possono apportare quei miglioramenti continui che servono a ottenere l’effettiva integrazione della componente ambientale, con pieno coinvolgimento di tutti gli strumenti tecnico-normativi ed istituzionali-economici opportuni.L’istituzione della Task Force POA era orientata sin dall’inizio a implementare questi processi di governance anche nelle amministrazioni delle Regioni obiettivo 1 che mediamente sono state quelle meno ”pronte” ad assorbire e metabolizzare i processi di cambiamento delle procedure, specie in ottica europea. Attualmente il ruolo della TF POA nella amministrazione della Regione Siciliana non è definito in termini di organizzazione, anche se gli viene riconosciuto un ruolo di tipo operativo per le finalità inerenti il progetto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Questo è stato conseguenza di una serie di criticità riscontrate nel corso degli anni di attività, che di seguito tenteremo di chiarire per cercare di fare un bilancio “dal basso“ che possa essere utile a migliorare le procedure amministrative.La TF ha trovato difficoltà nel trasferimento delle proprie funzioni e competenze, sviluppate nel corso di questi primi cinque anni di lavoro presso la Regione Siciliana, a causa delle differenze di conoscenze e specializzazioni tra i componenti della TF e i componenti dell’amministrazione. La TF si è resa man mano conto dell’importanza di integrare comunque entrambe queste due diverse conoscenze e specializzazioni (la prima con più esperienza in termini tecnici e la seconda con più esperienza in termini amministrativi) per realizzare un processo veramente corretto di integrazione della componente ambientale nelle politiche della Regione Siciliana.Nonostante in regione Siciliana è ancora costituendo il Sistema Informativo Territoriale per la condivisione delle informazioni di tipo ambientale a livello locale e regionale, la TF POA si è sforzata di sopperito a questa mancanza tramite la messa in opera di metodologie per la costruzione degli indicatori ambientali basati sulla conoscenza ambientale esistente. Questo tipo di attività ha sicuramente contribuito a meglio progettare il futuro sistema di rilevazione dei dati, dello sviluppo di rapporti tecnici per la valutazione ambientale. L’attività della TF a volte è stata sostitutiva di quella ordinaria dell’amministrazione regionale a causa del fatto che le amministrazioni che si occupano di ambiente si sono a volte dimostrate meno “forti” di altre, meno interessate all’internalizzazione della variabile ambientale, o maggiormente “dipendenti” dall’organizzazione amministrativa regionale generale. In alcuni di questi casi, l’attività della TF POA, in quanto team “esterno” all’amministrazione regionale, è riuscita a moderare quei deficit organizzativi e quegli effetti di dipendenza. Anche l’aver potuto approfittare di momenti di formazione di elevato livello soltanto nella fase iniziale del POA e in questa fase finale in corso, non avendo potuto ugualmente approfittare di formazione continua e programmata “in itinere”, è stata spesso un freno allo sviluppo professionale e quindi all’operatività dei componenti della TF.

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Ma la criticità forse maggiormente determinante che la TF si è trovata ad affrontare è l’aver davanti una prospettiva lavorativa a tempo determinato contro uno scenario amministrativo regionale orientato invece verso l’integrazione definitiva della componente ambientale nella prassi amministrativa “a tempo indeterminato”. La deficitaria programmazione delle risorse umane in relazione alle esigenze lavorative dell’amministrazione regionale, che ancora oggi rende complesso immaginare un eventuale utilizzo di tipo “ordinario” della TF nelle strutture tecniche regionali, crea incertezza professionale per il futuro dell’impiego degli esperti facenti parte della TF stessa. Questo rischia di rendere a “tempo determinato” anche il consistente investimento di risorse finanziarie comunitarie senza riuscire a produrre effettive ricadute nell’ottica di uno sviluppo sostenibile dei territori europei il che è decisamente in contrasto con le finalità stesse degli aiuti comunitari alle regioni dei Paesi membri.Infine, se da un lato questo processo di Assistenza Tecnica dovrà concludersi per l’Unione Europea con la fine dei Fondi Strutturali 2000-2006 (giugno 2008), è auspicabile che la nuova programmazione per il 2007-2013 non perda il sostegno della presenza di queste figure professionali formate e cresciute nel POA, risultando un investimento in termini di innovazione e professionalità, al fine di assicurare un futuro allo sviluppo della politica regionale ambientale.

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Conclusioni e prospettive future (2006-2008)

Obiettivo generale del Progetto Operativo Ambiente è “contribuire alla definizione ed al consolidamento nella Pubblica Amministrazione di un metodo di programmazione, pianificazione e progettazione, finalizzato a sviluppare processi decisionali improntati sul principio dello sviluppo sostenibile”. Il tema dell’inserimento delle competenze è stato l’obiettivo primario perseguito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio tramite una serie di azioni di supporto e affiancamento alle Autorità Ambientali centrali e regionali, e al sistema ANPA-ARPA.Le risorse umane componenti la TF Ambiente, appositamente selezionate e formate, lavorando a stretto contatto con il personale di ruolo dell’Amministrazione, hanno contribuito allo sviluppo e miglioramento di queste competenze specifiche in merito alla programmazione, gestione e valutazione delle risorse comunitarie impiegate in questa prima fase del periodo di programmazione 2000-2006.In sintesi, l’Assistenza Tecnica a supporto dell’Autorità Ambientale:

o ha contribuito a revisionare la Valutazione Ex-ante Ambientale del POR Sicilia 2000-2006 e a definire i criteri per la Valutazione in Itinere ed Ex-Post dello stesso, relativamente alla variabile ambientale;

o ha supportato la Rete nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità della Programmazione per le Regioni Obiettivo 1;

o ha collaborato con i Servizi del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio in relazione alle attività co-finanziate dai Fondi Strutturali ed allo sviluppo sostenibile;

o ha supportato l’Autorità Ambientale nei processi decisionali relativi alla pianificazione di settore (risorse idriche, rifiuti, agricoltura, etc.);

o ha contribuito all’elaborazione di criteri e linee guida per la definizione dei bandi e dei capitolati tecnici di opere previste dai documenti di programmazione affinché essi siano coerenti con i principi di tutela ambientale e sostenibilità;

o ha identificato, selezionato e diffuso i criteri e le buone pratiche per lo sviluppo sostenibile regionale;

o ha contribuito all’attivazione dei circuiti di raccordo fra APAT-ARPA e la rete delle Autorità Ambientali.

L’Assistenza Tecnica a supporto dell’ARPA:o ha raccolto ed elaborato i dati per la Valutazione Ex-ante Ambientale del POR

Sicilia 2000-2006 e per la Valutazione in Itinere dello stesso;o ha favorito l'adeguamento e il potenziamento delle singole strutture di monitoraggio

delle ARPA attraverso studi specifici e progetti finalizzati alla produzione omogenea e qualificata dei dati ambientali;

o ha collaborato alla definizione e all’attuazione un piano di monitoraggio ambientale per aree tematiche e di settore per colmare i gap informativi, conformemente ai criteri SINA;

o ha supportato i centri provinciali preposti alle attività di monitoraggio e controllo dei dati ambientali;

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o ha contribuito alla individuazione e applicazione di metodologie/procedure per il controllo ambientale.

Attualmente, il contributo della Task Force POA si sta concretizzando nella predisposizione degli strumenti documentali per la predisposizione dei nuovi Programmi Operativi del periodo di programmazione 2007-2013 e, in particolare, della loro VAS (ai sensi della Direttiva Europea 2001/42/CE).La Task force si è posta sin da subito l’esigenza di individuare un percorso metodologico e un piano di lavoro al fine di applicare la Direttiva 2001/42 ai nuovi strumenti di programmazione previsti per il ciclo 2007-2013 di competenza della Regione Siciliana, ossia il Documento Strategico Regionale e il relativo Programma Operativo. A tal fine l’Autorità Ambientale negli ultimi mesi del 2005 ha concordato con il Dipartimento Programmazione la creazione di un gruppo di lavoro ad hoc sul modello del gruppo di lavoro omologo già operante a livello di Rete nazionale delle AA e delle AdG. Dal punto di vista metodologico, il GdL sta operando a partire dall’esperienza già consolidata nell’ambito dell’attuale periodo di programmazione 2000-2006 sia in termini di capacità istituzionale sia in termini di approccio metodologico e di competenze maturate sul campo, utilizzando da un lato l’esperienza della Valutazione Ex-Ante del POR e dall’altro attingendo ai manuali che sono stati elaborati nell’ambito di altri contesti (a partire dai progetti INTERREG Enplan e GRDP). L’approccio è flessibile e viene calibrato nel corso delle attività in funzione del livello di dettaglio e del carattere (strategico o operativo) di documenti sottoposti a valutazione. La Task Force a supporto dell’AA e dell’ARPA, insieme all’Autorità Ambientale Regionale, all’ARPA Sicilia e al Nucleo Regionale di Valutazione degli Investimenti Pubblici, sta quindi procedendo alla valutazione ambientale del Documento Unitario della Politica Regionale per la Coesione (DUPRC). La TF ha provveduto ad una prima analisi dei documenti di riferimento comunitari e nazionali ai Piani regionali di settore, agli scenari di contesto, alle priorità ambientali, alle tipologie di intervento individuate, ai potenziali impatti, ai soggetti da coinvolgere per il popolamento degli indicatori e il reperimento dei dati. I rispettivi ruoli della Task Force AA e ARPA nell’ambito del processo VAS in Regione Siciliana sono in fase di definizione. Sicuramente la Task Force ARPA potrà fornire gli indicatori ambientali sviluppati (OCSE, EEA, UN, Eurostat,…) per una conoscenza dinamica dell’ambiente siciliano, rilevandone le problematiche principali.In linea con il manuale VAS sviluppato nell’ambito dei progetti europei ENPLAN e GRDP, si é scelto di operare per l’analisi ambientale di biodiversità, fauna e flora, popolazione e salute umana, suolo e acqua, aria e fattori climatici, beni culturali e paesaggio. Questo documento può diventare un valido strumento di lavoro attuale per la fine della programmazione 2000-2006 e per rilanciare quella relativa gli anni seguenti 2007-2013, nella speranza che la competenza innovativa acquisita dei componenti dell’intera Task Force ambientale sia a livello regionale che nazionale non sia perduta, pena il ritorno ad un sistema in cui i problemi ambientali venivano anche a fatica risolti alla fine dei processi di inquinamento, investendo ingenti risorse che tra l’altro non potevano assicurare la soluzione del problema.Per la seconda fase (periodo 2005-2008) l’obiettivo è assicurare che le competenze acquisite nella prima fase della programmazione trovino continuità non solo nelle restanti annualità, ma anche nel futuro ciclo di programmazione 2007-2013, così come richiesto dal Ministero italiano dell’Economia e delle Finanze (Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, dicembre 2005). Valorizzare l’impegno della Task Force è, infatti, un’opera necessaria e utile in

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quanto l’internalizzazione della variabile ambientale rappresenta un interesse specifico dell’Unione Europea e, inoltre, rappresenta un diritto per chi ha voluto percorrere un sentiero, finora lungo 5 anni, durante i quali ha sviluppato una professione unica nel panorama europeo alla quale occorre attingere come valore aggiunto per rilanciare sia la politica ambientale nelle regioni d’Europa sia per rilanciare un percorso professionale innovativo.La scienza fatica a dimostrare tutte le relazioni ambientali di causa effetto in un sistema olistico complesso e comprensibile solo attraverso il rispetto delle regole di base della vita. Il lavoro della TF darà continuità ai processi avviati, per non disperdere le risorse investite.

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Ringraziamenti

Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto. Stante l’elevato numero di istituzioni ed enti nonché di persone coinvolte per la riuscita dello stesso progetto, si ringraziano in particolare i Direttori Generali dell’ARPA Sicilia, Ing. Sergio Marino, e del Dipartimento Territorio dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, Avv. Giovanni Lo Bue. Si ringraziano altresì il Dirigente del Servizio 2 VIA/VAS e i responsabili delle Unità Operative dell’ARTA e dei Servizi Tecnici dell’ARPA Sicilia, che ci hanno accolto con simpatia e ci hanno messo in grado di lavorare e produrre continuamente, senza sosta alcuna, minimizzando gli ostacoli dovuti alla fisiologia di qualsiasi Pubblica Amministrazione regionale. Un sentito grazie al Dott. Francesco La Camera per aver ideato il Progetto Operativo Ambiente, e al suo successore Dott. Corrado Clini per avergli dato continuità, al Dott. Giovanni Brunelli, responsabile operativo del POA e a tutta la Task Force Ambiente centrali e regionali, junior e senior per il continuo scambio professionale e umano. Si ringrazia l’APAT, nella persona del Direttore Generale Dott. Giorgio Cesari e dell’Ing. Sabato Ceraldi, per aver trasferito gli indirizzi metodologici utili alla crescita professionale nelle diverse tematiche ambientali. Un ringraziamento sincero anche al Dott. Antonio Saturnino e a tutti i suoi collaboratori del FORMEZ per avere profuso in tutti questi anni massimo impegno nel portare avanti un così complesso progetto innovativo di supporto alle pubbliche amministrazioni.In ultimo, il più sentito ringraziamento per tutti i colleghi della Task Force Ambiente che hanno prestato o ancora prestano servizio presso la Regione Siciliana, i quali hanno saputo ammortizzare gli eccessi e colmare le lacune: Antonella, Carla, Daniela, Elena, Emilio, Federica, Federico, Giacomo, Liliana, Marco, Marilena, Viviana, Mimmo, Ornella, Francesco, Giorgio, Melania, Paola, Virginia, Tiziana e Alba.

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Bibliografia

OCSE, 1993 - OECD Core Set of Indicators for Environmental Performance Reviews- Paris.

OCSE, 1994 - Environmental Indicators - Paris

OCSE, 2002 - Rapporto sulle perfomances ambientali ITALIA - Parigi ISBN 92-64-09908-5

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Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, gennaio 2005 – Servizi di Ricerca Valutativa sul Tema dell’Integrazione degli Aspetti Ambientali per la Valutazione Intermedia del QCS Obiettivo 1 2000-2006, presentata dall’Associazione temporanea di imprese IZI ed ERM

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ENEA, ISFE WG – The contribution of Structural and Cohesion Funds to a better environment – January 2006

Siti web di riferimento

www.arpa.sicilia.itwww.minambiente.itwww.regione.sicilia.itwww.euroinfosicilia.itwww.sinanet.apat.it www.dps.tesoro.itwww.eea.eu.intwww.minambiente.it/svs

Referenze pubblicate

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- Italia Europa Mediterraneo, esperienze organizzative e percorsi di cooperazione. Atti della Sesta conferenza nazionale delle agenzie ambientali, Palermo 11-13 Novembre 2002

- La Camera, F., (2003), “Sviluppo Sostenibile – Origini, teoria e pratica” – Edizioni Riuniti, Roma, pag. 256.

- Piano regionale dei trasporti 2003, Dipartimento Trasporti, Regione Siciliana – riportati grafici elaborati dalla TF nella RSA all’interno del Piano Direttore dei Trasporti;

- ARDA 2004 - Annuario statistico regionale 2004

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- Abstracts della VIII Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali, 5-9 luglio 2004, Genova

- Presentazione nel luglio 2005 presso una delle sale della Camera dei Deputati, ARDA 2003 (Dott. Giorgio Cesari)

Lista dei principali acronimi usati nel testo

ARTA-Assessorato Regionale Territorio e AmbienteARDA-Annuario Regionale dei Dati AmbientaliAPAT-Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente e i Servizi TecniciADA-Annuario dei Dati Ambientali dell’APATARPA Sicilia-Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della regione SicilianaAA-Autorità AmbientaleATAS-Assistenza Tecnica e Azioni di SistemaANPA-Agenzia nazionale per la Protezione dell’AmbienteCTN-Centro Tematico NazionaleCE-Commissione EuropeaDG-Direzione GeneraleDPSIR-Determinante, Pressione, Stato, Impatto, RispostaFESR-Fondo di Sviluppo RegionaleFORMEZ-Centro di Formazione e Studi del MezzogiornoFSE-Fondo Sociale EuropeoCdS-Comitato di SorveglianzaMATT-Ministero dell’Ambiente e della Tutela del TerritorioOCSE-Organizzazione per la Cooperazion e elo Sviluppo EconomiciOMS-Organizzazione Mondiale della SanitàPOA-Piano Operativo AmbientePON-Programma Operativo NazionalePOR-Programma Operativo RegionaleQCS-Quadro Comunitario di SostegnoRSA-Relazione sullo Stato dell’AmbienteST IV Atmosfera-Struttura Tecnica ST IV della Direzione Generale dell’ARPA SiciliaSVS-Direzione Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del TerritorioTF-Task ForceTFA-Task Force AmbienteTF ARPA-Task Force a supporto dell’ARPA SiciliaTF AA-Task Force a supporto dell’Autorità AmbientaleUE-Unione EuropeaVAS-Valutazione Ambientale StrategicaVIA-Valutazione di Impatto Ambientale

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