Strade più belle e sicure - Provincia di Torino...Strade belle, città bella Si deve rendere...

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Strade più belle e Strade più belle e sicure sicure

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  • Strade più belle e Strade più belle e sicuresicure

  • AmbienteAmbiente

    Secondo l’inventario delle emissioni in atmosfera della Regione Secondo l’inventario delle emissioni in atmosfera della Regione Piemonte (aggiornamento 2005), il trasporto su strada costituisPiemonte (aggiornamento 2005), il trasporto su strada costituisce la ce la

    principale sorgente:principale sorgente:-- sia (49%) di PMsia (49%) di PM1010 primario, ossia proveniente direttamente dal primario, ossia proveniente direttamente dal

    processo di combustione;processo di combustione;-- sia (43,2%) di ossidi di azoto, che sono precursori del PMsia (43,2%) di ossidi di azoto, che sono precursori del PM1010, , secondario che si forma a seguito di reazioni che coinvolgono pisecondario che si forma a seguito di reazioni che coinvolgono più ù

    sostanze in atmosfera.sostanze in atmosfera.

    Il biossido di azoto rappresenta, inoltre, uno degli inquinanti Il biossido di azoto rappresenta, inoltre, uno degli inquinanti più critici più critici per l’area metropolitana torinese, nella quale si registrano per l’area metropolitana torinese, nella quale si registrano

    superamenti del valore medio annuale (40 µg/m³) e del valore limsuperamenti del valore medio annuale (40 µg/m³) e del valore limite ite orario (200 µg/m³ da non superare più di 18 volte in un anno).orario (200 µg/m³ da non superare più di 18 volte in un anno).

  • Le concentrazioni di PMLe concentrazioni di PM1010 rilevate dalle stazioni di monitoraggio nel rilevate dalle stazioni di monitoraggio nel 2007 sul territorio provinciale si confermano molto critiche. 2007 sul territorio provinciale si confermano molto critiche.

    Il D.M. 60/2002 stabilisce un limite per la protezione della salIl D.M. 60/2002 stabilisce un limite per la protezione della salute ute umana, calcolato su 24 ore, pari a 50 umana, calcolato su 24 ore, pari a 50 µµg/mg/m33, e un numero massimo , e un numero massimo

    di superamenti di tale valore pari a 35 volte/anno. Sul territordi superamenti di tale valore pari a 35 volte/anno. Sul territorio io provinciale, fatta eccezione per le aree collinari e montane, siprovinciale, fatta eccezione per le aree collinari e montane, si sono sono

    registrati superamenti tra le 60 e le 190 volte/anno.registrati superamenti tra le 60 e le 190 volte/anno.Il D.M. 60/2002 stabilisce inoltre un valore limite della media Il D.M. 60/2002 stabilisce inoltre un valore limite della media annuale annuale

    di 40 di 40 µµg/m³ che è rispettato solo nelle aree rurali.g/m³ che è rispettato solo nelle aree rurali.

    Per approfondimenti:Per approfondimenti:http://www.provincia.torino.it/ambiente/inquinamento/eventi/sguahttp://www.provincia.torino.it/ambiente/inquinamento/eventi/sguardordo

    http://extranet.regione.piemonte.it/ambiente/aria/emissioni/invehttp://extranet.regione.piemonte.it/ambiente/aria/emissioni/inventario.htmntario.htm

  • Ambiente urbano attorno ai plessi scolasticiAmbiente urbano attorno ai plessi scolastici

  • La mobilità privataLa mobilità privataTORINOTORINO

    2.292.000 spostamenti al giorno2.292.000 spostamenti al giorno-- 413.000 con mezzi pubblici 413.000 con mezzi pubblici -- 1.050.000 con mezzi privati1.050.000 con mezzi privati-- 741.000 con altri mezzi741.000 con altri mezzi

    PROVINCIA di TORINOPROVINCIA di TORINO5.400.000 spostamenti al giorno5.400.000 spostamenti al giorno

    -- 688.000 con mezzi pubblici688.000 con mezzi pubblici-- 3.053.000 con mezzi privati3.053.000 con mezzi privati-- 1.659.000 con altri mezzi 1.659.000 con altri mezzi

    (Fonte dei dati: Indagine sulla Mobilità delle Persone(Fonte dei dati: Indagine sulla Mobilità delle Personee sulla qualità dei Trasporti e sulla qualità dei Trasporti -- AMM AMM -- 2006)2006)

  • Negli ultimi anni a Torino si è registrata una forte Negli ultimi anni a Torino si è registrata una forte diminuzione degli spostamenti su mezzo pubblico, diminuzione degli spostamenti su mezzo pubblico,

    passando da 452 mila a 413 mila spostamenti al giorno passando da 452 mila a 413 mila spostamenti al giorno ((–– 9%) dal 2004 al 2006; ciò è dovuto ad un forte 9%) dal 2004 al 2006; ciò è dovuto ad un forte

    aumento della mobilità complessiva sotto la spinta di aumento della mobilità complessiva sotto la spinta di quella privata, passata da 771 mila spostamenti nel quella privata, passata da 771 mila spostamenti nel

    2002 a 925 mila nel 2004 e a ben 1 milione 50 mila nel 2002 a 925 mila nel 2004 e a ben 1 milione 50 mila nel 2006. 2006.

    Il n. di spostamenti con l’auto è aumentato fortemente Il n. di spostamenti con l’auto è aumentato fortemente anche in cintura, facendo registrare un + 11% dal 2004 anche in cintura, facendo registrare un + 11% dal 2004

    al 2006.al 2006.

    (Fonte dei dati: Indagine sulla Mobilità delle Persone(Fonte dei dati: Indagine sulla Mobilità delle Personee sulla qualità dei Trasporti e sulla qualità dei Trasporti -- GTT GTT -- 2002,2004; AMM 2002,2004; AMM -- 2006)2006)

  • Incidentalità stradaleIncidentalità stradalePROVINCIA DI TORINO PROVINCIA DI TORINO –– 20072007

    INCIDENTI CON FERITI: 7.552INCIDENTI CON FERITI: 7.552FERITI: 11.314FERITI: 11.314MORTI: 145MORTI: 145

    INCIDENTI IN CUI SONO STATI COINVOLTI PEDONI: 942INCIDENTI IN CUI SONO STATI COINVOLTI PEDONI: 942VEICOLI COINVOLTI: VEICOLI COINVOLTI: 1.026 1.026 N. DI PEDONI COINVOLTI: N. DI PEDONI COINVOLTI: 1.0201.020

    (Osservatorio Provinciale Incidentalità – Provincia di Torino, 2008)

    DI CUI - MORTI 21- CON LESIONI GRAVI 851- CON LESIONI LIEVI 137- ILLESI O NON NECESSITANTI CURE MEDICHE 4- N.D. 7

  • Incidentalità stradaleIncidentalità stradale

    PROVINCIA DI TORINO PROVINCIA DI TORINO –– 20072007

    Un’indagine sugli studenti minorenni sotto i 16 anni evidenzia Un’indagine sugli studenti minorenni sotto i 16 anni evidenzia che il che il 36%36% di essi è stato coinvolto, di essi è stato coinvolto, COME PEDONECOME PEDONE, in , in

    un sinistro tra le un sinistro tra le 7 e le 97 e le 9 del mattino e fra le del mattino e fra le 12 e le 1412 e le 14, , probabilmente nel percorso probabilmente nel percorso casacasa--scuolascuola..

    Per approfondimenti:Per approfondimenti:

    http://www.provincia.torino.it/sic_stradale/timoteo/progetto/osshttp://www.provincia.torino.it/sic_stradale/timoteo/progetto/osserv.htmerv.htm

    (Osservatorio Provinciale Incidentalità – Provincia di Torino, 2008)

  • Quale città?Quale città?“La città brutta e disgregata è incubatrice di “La città brutta e disgregata è incubatrice di violenza, di conflitti, di sofferenze” violenza, di conflitti, di sofferenze”

    M. Fazio, già presidente di M. Fazio, già presidente di Italia NostraItalia Nostra

  • Un’occasione per riflettere su quali Un’occasione per riflettere su quali interventi sono necessariinterventi sono necessari

  • Strade belle, città bellaStrade belle, città bellaSi deve rendere l’architettura Si deve rendere l’architettura comprensibile, utilizzabile da tutti,comprensibile, utilizzabile da tutti,per generare gioia e identità per generare gioia e identità

    ((G. De CarloG. De Carlo))

  • Cosa si intende comunemente per Cosa si intende comunemente per “strada”“strada”

    LuogoLuogodove circolano le autodove circolano le autopericolosopericolosobrutto, con connotazione negativabrutto, con connotazione negativa

    Inoltre Inoltre Quando si guida spesso si guarda in modo ostile chi, a Quando si guida spesso si guarda in modo ostile chi, a piedi o in automobile, sta occupando la piedi o in automobile, sta occupando la nostranostra strada; in strada; in questa situazione l’altro viene considerato un ingombro, questa situazione l’altro viene considerato un ingombro, un impiccioun impiccio

  • Che cosa si dovrebbe intendere Che cosa si dovrebbe intendere per “strada”per “strada”

    Luogo Luogo dello spostamento e dell’accesso dello spostamento e dell’accesso libero e sicurolibero e sicuro per per tutti gli utenti (pedoni, ciclisti, automobilisti)tutti gli utenti (pedoni, ciclisti, automobilisti)dell’incontro e del confrontodell’incontro e del confrontodel viaggio e della scopertadel viaggio e della scopertadel giocodel gioco

  • La cura o il palliativo?La cura o il palliativo?

    Il concetto di sicurezza nella strada deve cambiare: Il concetto di sicurezza nella strada deve cambiare:

    Una volta si diceva: Una volta si diceva: “Fai attenzione!”“Fai attenzione!”rimandando la soluzione al rimandando la soluzione al solosolo comportamento del singolocomportamento del singolo

    Ora si dice: Ora si dice: “Le strade devono diventare sicure!”“Le strade devono diventare sicure!”si cerca di ridurre il rischio di incidente diminuendo il si cerca di ridurre il rischio di incidente diminuendo il traffico e ripensando il disegno e la forma delle strade.traffico e ripensando il disegno e la forma delle strade.

  • 3 obiettivi generali3 obiettivi generali

    promuovere una mobilità sostenibile

    concepire una città di alta qualità

    creare condivisione su proposte e soluzioni

  • Lo strumento che pare più idoneo per Lo strumento che pare più idoneo per raggiungere questi obiettivi è la raggiungere questi obiettivi è la

    PARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONEcon un rinnovato interesse, ed un farsi con un rinnovato interesse, ed un farsi

    carico da parte dei cittadini, dei carico da parte dei cittadini, dei problemi ad essa connessiproblemi ad essa connessi

  • Perché la scuola?Perché la scuola?ricopre il ruolo di portatrice di cultura rispetto alla società

    offre nella programmazione didattica lo spazio di intervento rispetto ai temi dell’educazione stradale, dell’educazione ambientale e dell’educazione alla convivenza, nonché ai temi del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (PNSS)

    offre l’opportunità di arrivare agli adulti con argomenti forti, rimettendo in discussione le scelte soggettive relative alla mobilità

  • Il progettoIl progetto“Strade più belle e sicure”“Strade più belle e sicure”

    (per i bambini del secondo ciclo della primaria)(per i bambini del secondo ciclo della primaria)

  • IL PERCORSO PARTECIPATOIL PERCORSO PARTECIPATOTavolo di Agenda21Tavolo di Agenda21

    “Qualità della vita e mobilità sostenibile a partire dai plessi “Qualità della vita e mobilità sostenibile a partire dai plessi scolastici”scolastici”PROVINCIA di TORINOPROVINCIA di TORINO--ANCIANCI--COMUNICOMUNI

    per una per una cultura della mobilità sostenibile e sicuracultura della mobilità sostenibile e sicura attraverso il attraverso il coinvolgimento di:coinvolgimento di:

    Dirigenza scolasticaDirigenza scolasticaInsegnantiInsegnantiBambini Bambini FamiglieFamiglieTecnici comunali (Ambiente, Lavori Pubblici, Viabilità, UrbanistTecnici comunali (Ambiente, Lavori Pubblici, Viabilità, Urbanistica)ica)Polizia MunicipalePolizia MunicipaleAmministratoriAmministratori

  • Obiettivi per gli INSEGNANTI:Obiettivi per gli INSEGNANTI:

    sensibilizzare e formare sui sensibilizzare e formare sui temi del paesaggio urbano, temi del paesaggio urbano, della viabilità e del traffico in della viabilità e del traffico in cittàcittà

    formare sull’educazione alla formare sull’educazione alla sicurezza stradale, per una sicurezza stradale, per una mobilità sostenibilemobilità sostenibile

    promuovere iniziative di promuovere iniziative di partecipazione che vedano la partecipazione che vedano la scuola come centro propulsore scuola come centro propulsore di cultura sul territoriodi cultura sul territorio

  • Obiettivi per i BAMBINI:Obiettivi per i BAMBINI:

    maggiore conoscenza dell'ambiente maggiore conoscenza dell'ambiente urbano e conseguente urbano e conseguente miglioramento del rapporto di miglioramento del rapporto di appartenenza alla cittàappartenenza alla città

    consapevolezza dei problemi consapevolezza dei problemi connessi al traffico urbano, alla connessi al traffico urbano, alla sicurezza stradale, all’inquinamento sicurezza stradale, all’inquinamento atmosfericoatmosferico

    conoscenza delle modalità di conoscenza delle modalità di spostamento sostenibilispostamento sostenibili

    assunzione di comportamenti assunzione di comportamenti corretti nella stradacorretti nella strada

    impegno in attività di impegno in attività di partecipazione concernenti la partecipazione concernenti la sicurezza stradalesicurezza stradale

  • Obiettivi per gli ADULTI Obiettivi per gli ADULTI (genitori,famiglie):(genitori,famiglie):informare sui problemi della qualità informare sui problemi della qualità dell'ambiente urbano e della dell'ambiente urbano e della incidentalità dovuta al traffico incidentalità dovuta al traffico stradalestradale

    sensibilizzare ai problemi della sensibilizzare ai problemi della viabilità, della sicurezza in città e viabilità, della sicurezza in città e dell’inquinamento, anche per quel dell’inquinamento, anche per quel che concerne le conseguenze sulla che concerne le conseguenze sulla salutesalute

    suscitare maggiore attenzione al suscitare maggiore attenzione al comportamento nella stradacomportamento nella strada

    sensibilizzare alla sostenibilità degli sensibilizzare alla sostenibilità degli spostamenti quotidianispostamenti quotidiani

  • Obiettivi per gli ENTI: Obiettivi per gli ENTI: (Comune, ASL, (Comune, ASL, associazioni)associazioni)collaborare all’informazione sulla collaborare all’informazione sulla qualità dell'ambiente urbano e sulla qualità dell'ambiente urbano e sulla incidentalità dovuta al traffico stradaleincidentalità dovuta al traffico stradale

    sensibilizzare ai problemi della sensibilizzare ai problemi della viabilità, della sicurezza in città e viabilità, della sicurezza in città e dell’inquinamento atmosferico; dell’inquinamento atmosferico; suscitare maggiore attenzione al suscitare maggiore attenzione al comportamento nella stradacomportamento nella stradasuscitare maggiore attenzione suscitare maggiore attenzione all’organizzazione della viabilitàall’organizzazione della viabilitàtenere conto del ruolo della tenere conto del ruolo della ciclabilità ciclabilità urbana nelle politiche di mobilità urbana nelle politiche di mobilità sostenibilesostenibilededicare attenzione al tema della dedicare attenzione al tema della partecipazione.partecipazione.

  • IL PERCORSO EDUCATIVOIL PERCORSO EDUCATIVO

    Dall’analisi degli stili di vita e dei rischi per i Dall’analisi degli stili di vita e dei rischi per i pedoni nei percorsi casapedoni nei percorsi casa--scuola…scuola…

    …alle proposte di messa in sicurezza e …alle proposte di messa in sicurezza e riqualificazioneriqualificazione

    Le buone praticheLe buone pratiche

  • LE TAPPELE TAPPE

    TAPPA 1: Il rischioTAPPA 1: Il rischioTAPPA 2: RiTAPPA 2: Ri--conoscere il rischioconoscere il rischioTAPPA 3: L’analisi dei datiTAPPA 3: L’analisi dei datiTAPPA 4: Azzerare il rischioTAPPA 4: Azzerare il rischioTAPPA 5: Il progettoTAPPA 5: Il progettoTAPPA 6: La presentazioneTAPPA 6: La presentazione

  • TAPPA 1:TAPPA 1: IL RISCHIOIL RISCHIOCos’è un rischio in generale, cos’è un rischio nella strada, Cos’è un rischio in generale, cos’è un rischio nella strada,

    gli indicatorigli indicatori

    L’obiettivo è far riflettere i bambini sul rischio stradale e, a partire dalle loro osservazioni, definire un elenco di indicatori del rischio nella strada

  • TAPPA 1TAPPA 1 -- Attività 1: cos’è un rischio in Attività 1: cos’è un rischio in generalegenerale??

    OBIETTIVO:OBIETTIVO: collegare il rischio alla sua probabilitàcollegare il rischio alla sua probabilità

    ATTIVITÀ:ATTIVITÀ: si corrono rischisi corrono rischi nelle situazioni più diverse, in nelle situazioni più diverse, in luoghi diversi:luoghi diversi:-- in casain casa -- in classein classe -- nella cittànella città -- in strada in strada Elenco dei rischi individuati dai bambini collegati ai diverElenco dei rischi individuati dai bambini collegati ai diversi si luoghi luoghi

    Riflessione sulla probabilità: ogni quanto si corre un deterRiflessione sulla probabilità: ogni quanto si corre un determinato minato rischio? rischio?

    STRUMENTO:STRUMENTO: Cartellone Cartellone N°1: rischio, luogo, probabilità nel N°1: rischio, luogo, probabilità nel tempo tempo

  • I bambini disegnano I bambini disegnano situazioni di rischio situazioni di rischio legate, soprattutto, legate, soprattutto, ad esperienze ad esperienze vissute.vissute.

    TAPPA 1TAPPA 1 -- Attività 1: il cartelloneAttività 1: il cartellone

  • TAPPA 1TAPPA 1 -- Attività 2: cos’è un rischio nella Attività 2: cos’è un rischio nella stradastrada??

    OBIETTIVO:OBIETTIVO: individuare l’entità del rischio nella stradaindividuare l’entità del rischio nella strada

    ATTIVITÀ:ATTIVITÀ: nella strada vi sono rischi diversi che corrispondono nella strada vi sono rischi diversi che corrispondono a danni differenti, rischi che possono coinvolgere poche o moltea danni differenti, rischi che possono coinvolgere poche o moltepersone.persone.Disegni delle situazioni di rischio nella strada.Disegni delle situazioni di rischio nella strada.Grandezza (magnitudo) del rischio = probabilità del danno X Grandezza (magnitudo) del rischio = probabilità del danno X grandezza del dannograndezza del danno

    STRUMENTO:STRUMENTO: Cartellone Cartellone N°2: rischio nella strada, grandezza N°2: rischio nella strada, grandezza del danno del danno (alle persone e alle cose)(alle persone e alle cose), probabilità , probabilità (alta, media, (alta, media, rara)rara)

  • I bambini I bambini disegnano varie disegnano varie

    situazioni di situazioni di rischio nella rischio nella

    strada, valutano strada, valutano la grandezza del la grandezza del

    danno e la danno e la probabilità che probabilità che

    esso accadaesso accada..

    TAPPA 1TAPPA 1 -- Attività 2: il cartelloneAttività 2: il cartellone

  • TAPPA 1TAPPA 1 -- Attività 3: gli indicatoriAttività 3: gli indicatoriOBIETTIVOOBIETTIVO:: collegare il rischio alle caratteristiche della stradacollegare il rischio alle caratteristiche della strada

    ATTIVITÀATTIVITÀ:: quali elementi nella strada possono produrre quali elementi nella strada possono produrre situazioni di rischio? Ad esempio:situazioni di rischio? Ad esempio:la velocità eccessivala velocità eccessivai marciapiedi: stretti, assenti , sconnessi,i marciapiedi: stretti, assenti , sconnessi,l’ incrocio pericoloso senza alcun controllo, l’ incrocio pericoloso senza alcun controllo, le strisce pedonali: assenti, poco visibili, le strisce pedonali: assenti, poco visibili, le automobili parcheggiate sul marciapiede,le automobili parcheggiate sul marciapiede,i pali che restringono il passaggio,i pali che restringono il passaggio,le radici sul marciapiede e le siepi debordantile radici sul marciapiede e le siepi debordanti…..…..A ognuno di questi elementi si può attribuire un peso diverso A ognuno di questi elementi si può attribuire un peso diverso ricavandone un indicatore della qualità della strada e quindi dericavandone un indicatore della qualità della strada e quindi della lla qualità della città.qualità della città.

    STRUMENTOSTRUMENTO: : Cartellone Cartellone N°3: gli indicatori, il punteggioN°3: gli indicatori, il punteggio

  • TAPPA 1TAPPA 1 –– Attività 3 : il cartellone Attività 3 : il cartellone

    I bambini I bambini individuano le individuano le

    condizioni fisiche condizioni fisiche della strada che della strada che

    costituiscono costituiscono fonte di rischio fonte di rischio (indicatori) e (indicatori) e

    attribuiscono loro attribuiscono loro un punteggioun punteggio..

  • TAPPA 2:TAPPA 2: RIRI--CONOSCERE IL RISCHIOCONOSCERE IL RISCHIOCome percepisco il rischio?, il sopralluogoCome percepisco il rischio?, il sopralluogo

    L’obiettivo è imparare a osservare lo spazio urbano e aumentare la capacità di

    “evitare” le situazioni di rischio stradale

  • TAPPA 2TAPPA 2 -- Attività 1: come percepisco il rischio?Attività 1: come percepisco il rischio?

    OBIETTIVOOBIETTIVO:: riconoscere le situazioni di rischio nella stradariconoscere le situazioni di rischio nella strada

    ATTIVITÀATTIVITÀ:: come mi accorgo di un rischio? Come reagisco?come mi accorgo di un rischio? Come reagisco?mimo dei diversi ruoli degli utenti della strada nei vari contesmimo dei diversi ruoli degli utenti della strada nei vari contesti. ti. simulazione dei comportamenti in funzione della percezione simulazione dei comportamenti in funzione della percezione della velocità e dello spaziodella velocità e dello spazio

    STRUMENTOSTRUMENTO: : drammatizzazione in stradadrammatizzazione in strada

  • TAPPA 2TAPPA 2 -- Attività 1: la drammatizzazione in Attività 1: la drammatizzazione in stradastrada

    I bambini per la I bambini per la strada mimano strada mimano

    situazioni di situazioni di rischio rischio

  • TAPPA 2TAPPA 2 -- Attività 2: il sopralluogoAttività 2: il sopralluogo

    OBIETTIVOOBIETTIVO:: imparare a osservare lo spazio urbanoimparare a osservare lo spazio urbano

    ATTIVITÀATTIVITÀ: : cosa e come guardiamo?cosa e come guardiamo?Cosa guardiamo della città? Cosa guardiamo della città?

    Le strade, ma non solo.Le strade, ma non solo.Le case, gli edifici, i monumenti…la città si guarda dalla Le case, gli edifici, i monumenti…la città si guarda dalla

    strada.strada.

    STRUMENTOSTRUMENTO: : ogni gruppo di bambini ha una mappa, una ogni gruppo di bambini ha una mappa, una scheda di rilievo, un metro per misurare e una macchina scheda di rilievo, un metro per misurare e una macchina fotografica.fotografica.

  • I bambini individuano le I bambini individuano le situazioni di disagio e rischio, situazioni di disagio e rischio, e le indicano sulla scheda e e le indicano sulla scheda e sulla mappa; provano anche sulla mappa; provano anche a pensare a una “loro” a pensare a una “loro” soluzione, immaginando una soluzione, immaginando una strada diversa (alberata, con strada diversa (alberata, con marciapiedi più larghi, con marciapiedi più larghi, con ciclopista, ecc.) ciclopista, ecc.)

    Nel gruppo vi è un bambino con Nel gruppo vi è un bambino con la carrozzella, uno con la carrozzella, uno con l’ombrello, uno col bastone e l’ombrello, uno col bastone e uno con le ali (i pedoni spesso uno con le ali (i pedoni spesso dovrebbero saper volare, dovrebbero saper volare, perché il marciapiede si perché il marciapiede si interrompe o mancano le interrompe o mancano le strisce pedonali), un strisce pedonali), un fotografo e un “geometra” fotografo e un “geometra” che misura.che misura.

    TAPPA 2TAPPA 2 -- Attività 2: la scheda del sopralluogoAttività 2: la scheda del sopralluogo

  • TAPPA 3:TAPPA 3: ANALISI DEI DATI ANALISI DEI DATI I fattori di rischio, lI fattori di rischio, la pagella delle situazioni di rischio, a pagella delle situazioni di rischio,

    la mappa del rischiola mappa del rischio

    L’obiettivo è socializzare la percezione del rischio stradale partendo dalle osservazioni condotte durante il sopralluogo e compilare una pagella relativa ai vari tratti dell’area

    in esame

  • TAPPA 3TAPPA 3 -- Attività 1: i fattori di rischioAttività 1: i fattori di rischio

    OBIETTIVOOBIETTIVO:: riflettere sulla qualità delle situazioni di rischio riflettere sulla qualità delle situazioni di rischio in stradain strada

    ATTIVITÀATTIVITÀ:: organizzazione delle impressioni sull’area in esame organizzazione delle impressioni sull’area in esame e sull’ambiente urbanoe sull’ambiente urbanoDiscussione a partire da una planimetria sulla quale sono stDiscussione a partire da una planimetria sulla quale sono stati ati inseriti tutti i fattori di rischio incontrati durante il sopralinseriti tutti i fattori di rischio incontrati durante il sopralluogoluogo

    STRUMENTOSTRUMENTO:: Cartellone Cartellone N°4: il sopralluogo N°4: il sopralluogo

  • TAPPA 3TAPPA 3 -- Attività 1: il cartelloneAttività 1: il cartellone

    I bambini riportano I bambini riportano su una mappa tutte su una mappa tutte

    le osservazioni le osservazioni (fattori di rischio) (fattori di rischio) raccolte durante il raccolte durante il

    sopralluogo.sopralluogo.

  • TAPPA 3TAPPA 3 -- Attività 2: la pagella delle situazioni Attività 2: la pagella delle situazioni di rischiodi rischio

    OBIETTIVO:OBIETTIVO: proporre una visione condivisa delle situazioni proporre una visione condivisa delle situazioni di rischio stradale. Riflettere sui costi sociali del rischio.di rischio stradale. Riflettere sui costi sociali del rischio.

    ATTIVITÀATTIVITÀ:: La pagella del percorsoLa pagella del percorsoSuddiviso il percorso in tratti, a partire dalla pianta e Suddiviso il percorso in tratti, a partire dalla pianta e utilizzando gli indicatori, assegniamo ad ogni tratto un utilizzando gli indicatori, assegniamo ad ogni tratto un punteggio: si individuano così i tratti (o i punti) più pericolopunteggio: si individuano così i tratti (o i punti) più pericolosi si “oggettivamente” e si redige una pagella.“oggettivamente” e si redige una pagella.Come si può rimediare? I costi delle soluzioni e i costi del Come si può rimediare? I costi delle soluzioni e i costi del rischiorischio

    STRUMENTOSTRUMENTO: : Cartellone Cartellone N°5: la pagella e i costi N°5: la pagella e i costi

  • I bambini organizzano i I bambini organizzano i dati raccolti e dati raccolti e compilano una compilano una

    pagella relativa ai pagella relativa ai vari tratti del vari tratti del

    percorso effettuato, percorso effettuato, verificando la validità verificando la validità

    degli indicatori degli indicatori precedentemente precedentemente

    individuatiindividuati

    TAPPA 3TAPPA 3 -- Attività 2: il cartelloneAttività 2: il cartellone

  • TAPPA 3TAPPA 3 -- Attività 3: la carta del rischioAttività 3: la carta del rischio

    OBIETTIVO:OBIETTIVO: visualizzazione del rischio nell’area oggetto visualizzazione del rischio nell’area oggetto d’esamed’esame

    ATTIVITÀATTIVITÀ: partendo dall’analisi della pagella del rischio si : partendo dall’analisi della pagella del rischio si attribuisce un colore ai diversi intervalli di punteggio.attribuisce un colore ai diversi intervalli di punteggio.I vari tratti osservati vengono colorati e “classificati” inI vari tratti osservati vengono colorati e “classificati” in base al base al punteggiopunteggio

    STRUMENTOSTRUMENTO: : Cartellone Cartellone N°6: la carta del rischio N°6: la carta del rischio

  • Con l’aiuto di una scala Con l’aiuto di una scala cromatica i bambini cromatica i bambini redigono la redigono la Carta del Carta del Rischio Rischio

    -- rischio medio arancionerischio medio arancione-- rischio alto rossorischio alto rosso-- rischio altissimo blurischio altissimo blu

    TAPPA 3TAPPA 3 -- Attività 3: il cartelloneAttività 3: il cartellone

  • TAPPA 4:TAPPA 4: AZZERAREAZZERARE** IL RISCHIO IL RISCHIO le soluzioni dei tecnicile soluzioni dei tecnici

    L’obiettivo è proporre una visione condivisa delle soluzioni per limitare i

    rischi stradali nell’area in esame

    * * Swedish National Administration Swedish National Administration (1997),(1997), Vision ZeroVision Zero

  • TAPPA 4:TAPPA 4: Attività 1: le soluzioni dei tecniciAttività 1: le soluzioni dei tecnici

    OBIETTIVO:OBIETTIVO: suscitare attenzione rispetto all’ambiente suscitare attenzione rispetto all’ambiente urbano, ampliare le conoscenze relative ai possibili urbano, ampliare le conoscenze relative ai possibili miglioramenti della cittàmiglioramenti della città

    ATTIVITÀATTIVITÀ:: le soluzioni dei tecnicile soluzioni dei tecniciVengono proposte e commentate una serie di immagini Vengono proposte e commentate una serie di immagini con soluzioni e interventi di moderazione del traffico con soluzioni e interventi di moderazione del traffico realizzati in diverse città europeerealizzati in diverse città europee

    STRUMENTOSTRUMENTO: : proiezione di immaginiproiezione di immagini

  • TAPPA 4:TAPPA 4: Attività 1: le soluzioni dei tecniciAttività 1: le soluzioni dei tecnici

    primaprima dopodopo

    Norimberga Norimberga

  • TAPPA 4:TAPPA 4: Attività 1: le soluzioni dei tecnici Attività 1: le soluzioni dei tecnici Interventi per ridurre la velocitInterventi per ridurre la velocitàà in cittin cittàà –– Chicane Chicane e strettoiee strettoie

  • TAPPA 4:TAPPA 4: Attività 1: le soluzioni dei tecnici Attività 1: le soluzioni dei tecnici Interventi per ridurre la velocitInterventi per ridurre la velocitàà in cittin cittàà -- RotatorieRotatorie

  • TAPPA 4:TAPPA 4: Attività 1: le soluzioni dei tecnici Attività 1: le soluzioni dei tecnici Interventi per ridurre la velocitInterventi per ridurre la velocitàà in cittin cittàà -- DissuasoriDissuasori

  • TAPPA 4:TAPPA 4: Attività 1: le soluzioni dei tecnici Attività 1: le soluzioni dei tecnici Interventi per ridurre la velocitInterventi per ridurre la velocitàà in cittin cittàà –– Attraversamenti Attraversamenti

    rialzatirialzati

  • TAPPA 4:TAPPA 4: Attività 1: le soluzioni dei tecnici Attività 1: le soluzioni dei tecnici Interventi per ridurre la velocitInterventi per ridurre la velocitàà in cittin cittàà -- SegnaleticaSegnaletica

  • TAPPA 4:TAPPA 4: Attività 1: le soluzioni dei tecnici Attività 1: le soluzioni dei tecnici Interventi per ridurre la velocitInterventi per ridurre la velocitàà in cittin cittàà ––

    WoonerfWoonerf (strade cortile)(strade cortile)

  • TAPPA 5:TAPPA 5: IL PROGETTOIL PROGETTOLe soluzioni dei bambini, il plasticoLe soluzioni dei bambini, il plastico

    L’obiettivo è proporre una visione condivisa delle soluzioni per ridurre i rischi

    stradali nell’area oggetto d’esame

  • TAPPA 5 Attività 1: I bambini ripensano la TAPPA 5 Attività 1: I bambini ripensano la strada (e la città)strada (e la città)

    OBIETTIVO:OBIETTIVO: definizione di soluzioni condivisedefinizione di soluzioni condivise rispetto rispetto ai problemi della stradaai problemi della strada

    ATTIVITÀATTIVITÀ: i bambini disegnano le loro soluzioni: i bambini disegnano le loro soluzioniOgni bambino presenta le soluzioni riferite ai punti criticiOgni bambino presenta le soluzioni riferite ai punti critici

    STRUMENTOSTRUMENTO: : Cartellone Cartellone N°7:Il progetto dei N°7:Il progetto dei bambinibambini

  • TAPPA 5 Attività 1: il cartelloneTAPPA 5 Attività 1: il cartellone

    I bambini I bambini ripensano e ripensano e

    ridisegnano la ridisegnano la stradastrada

  • TAPPA 5 Attività 1: Il plasticoTAPPA 5 Attività 1: Il plastico

    OBIETTIVOOBIETTIVO: : simulazione dell’ambiente urbano migliorato: simulazione dell’ambiente urbano migliorato: dalla planimetria a due dimensioni al plastico, sviluppo della dalla planimetria a due dimensioni al plastico, sviluppo della capacità di osservazione. capacità di osservazione.

    ATTIVITÀATTIVITÀ:: preparazione del plastico corredato di tutti gli preparazione del plastico corredato di tutti gli elementi che migliorano la strada e la rendono più bella e elementi che migliorano la strada e la rendono più bella e sicurasicura

    STRUMENTOSTRUMENTO: : Il plasticoIl plastico

  • TAPPA 5 Attività 1: Il plasticoTAPPA 5 Attività 1: Il plastico

  • TAPPA 6:TAPPA 6: LA PRESENTAZIONELA PRESENTAZIONEalle FAMIGLIE e alle FAMIGLIE e

    all’AMMINISTRAZIONEall’AMMINISTRAZIONE

  • LE BUONE PRATICHELE BUONE PRATICHE

    Dalle abitudini educative…Dalle abitudini educative…

    …all’andare a scuola a piedi…all’andare a scuola a piedi

  • (“Eppure i bambini si muovono”, Commissione Europea, DG Ambiente(“Eppure i bambini si muovono”, Commissione Europea, DG Ambiente, 2002), 2002)

  • andare a scuola a piediandare a scuola a piedi

  • Le buone pratiche: un esempio concretoLe buone pratiche: un esempio concretoA Scuola CamminandoA Scuola Camminando

    Per approfondimenti: http://www.provincia.torino.it/ambiente/educazione/ascuola_camminando/index

    La Provincia di Torino ha promosso, a partire dall’anno scolastico 2005-06, il bando “A scuola camminando” per diffondere ed incentivare i percorsi casa-scuola sicuri dei ragazzi, a piedi o in bici. Al bando possono partecipare le scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio provinciale.

  • Le conclusioniLe conclusioni

  • Le necessità di controllo e di Le necessità di controllo e di accompagnamento accompagnamento disvelanodisvelano la realtà la realtà

    delle nostre cittàdelle nostre città

  • …diventano lo sprone per riflettere sulle …diventano lo sprone per riflettere sulle modalità di spostamento degli adulti…modalità di spostamento degli adulti…

  • 1981

    Ora

    …e fare delle scelte urbanistiche e di …e fare delle scelte urbanistiche e di gestione del territorio e della mobilitàgestione del territorio e della mobilità

  • perché si possa andare a scuola a piedi perché si possa andare a scuola a piedi anche senza essere accompagnati e senza anche senza essere accompagnati e senza

    particolare organizzazioneparticolare organizzazione

  • Provincia di TorinoProvincia di [email protected]@provincia.torino.it

    Associazione culturale LAQUPAssociazione culturale [email protected]@laqup.it

    Strade più belle e Strade più belle e sicuresicure