STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo...

11
SARA MARINI SISSI CESIRA ROSELLI VINCENZA SANTANGELO STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI PER VENEZIA

Transcript of STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo...

Page 1: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

1

SARA MARINISISSI CESIRA ROSELLIVINCENZA SANTANGELO

STORIE DALL’HERITAGE.IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI PER VENEZIA

Page 2: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

Progetto grafico di Sara Marini, Sissi Cesira Roselli, Vincenza Santangelo

Copyright © MMXVIARACNE editrice int.le S.r.l.

[email protected]

via Quarto Negroni, 1500072 Ariccia (RM)(06) 93781065

ISBN 978–88–548–9154–8

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo,sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore.

I edizione: marzo 2016

3

PRIN 2013/2016PROGETTI DI RICERCA DI INTERESSE NAZIONALEArea Scientifico-disciplinare08: Ingegneria civile ed Architettura 100%

Unità di RicercaUniversità Iuav di VeneziaUniversità degli Studi di TrentoPolitecnico di MilanoPolitecnico di TorinoUniversità degli Studi di GenovaUniversità degli Studi di Roma"La Sapienza"Università degli Studi di Napoli "Federico II"Università degli Studi di PalermoUniversità degli Studi "Mediterranea" di Reggio CalabriaUniversità degli Studi "G. d’Annunzio" Chieti-PescaraUniversità degli Studi di Camerino

Page 3: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

3

PRIN 2013/2016PROGETTI DI RICERCA DI INTERESSE NAZIONALEArea Scientifico-disciplinare08: Ingegneria civile ed Architettura 100%

Unità di RicercaUniversità Iuav di VeneziaUniversità degli Studi di TrentoPolitecnico di MilanoPolitecnico di TorinoUniversità degli Studi di GenovaUniversità degli Studi di Roma"La Sapienza"Università degli Studi di Napoli "Federico II"Università degli Studi di PalermoUniversità degli Studi "Mediterranea" di Reggio CalabriaUniversità degli Studi "G. d’Annunzio" Chieti-PescaraUniversità degli Studi di Camerino

Page 4: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

5

IntroduzioneSara Marini

Wunderkammer VeneziaSara Marini

Archivi. Dieci ditticiSissi Cesira Roselli

Manuale del re-cycleVincenza Santangelo

INDICE

7

13

55

111

Page 5: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

5

IntroduzioneSara Marini

Wunderkammer VeneziaSara Marini

Archivi. Dieci ditticiSissi Cesira Roselli

Manuale del re-cycleVincenza Santangelo

INDICE

7

13

55

111

Page 6: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

7

INTRODUZIONESara Marini

>IUAV

Immaginario, achivio e manuale sono tre “luoghi” nei quali, in questo libro, si cercano le vie dell’heritage a Venezia. Le tre storie, qui raccolte, insi-stono su strumenti che appartengono all’armamentario della strategia del re-cycle. Heritage e re-cycle s’incontrano e si scontrano nel territorio contempora-neo. Il primo termine raccoglie materiali e pensieri dati, ereditati dal pas-sato, il secondo cerca di disegnare le possibili trasformazioni del trovato, dell’esistente. L’incrocio tra i due lemmi e tra i due campi si ripete e ritor-na nel tempo con accezioni differenti. Oggi la nozione di heritage è in forte espansione: macro storie e micro racconti, cose fisiche e dati immateriali, strutture secolari e presenze effimere acquisiscono dignità di eredità. Si tratta di uno dei passaggi fondamentali dalla modernità alla postmoderni-tà, come rilevato a suo tempo da David Harvey nel suo libro The Condition of Postmodernity. La consapevolezza progressiva dell’espansione dell'ac-

Page 7: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

7

INTRODUZIONESara Marini

>IUAV

Immaginario, achivio e manuale sono tre “luoghi” nei quali, in questo libro, si cercano le vie dell’heritage a Venezia. Le tre storie, qui raccolte, insi-stono su strumenti che appartengono all’armamentario della strategia del re-cycle. Heritage e re-cycle s’incontrano e si scontrano nel territorio contempora-neo. Il primo termine raccoglie materiali e pensieri dati, ereditati dal pas-sato, il secondo cerca di disegnare le possibili trasformazioni del trovato, dell’esistente. L’incrocio tra i due lemmi e tra i due campi si ripete e ritor-na nel tempo con accezioni differenti. Oggi la nozione di heritage è in forte espansione: macro storie e micro racconti, cose fisiche e dati immateriali, strutture secolari e presenze effimere acquisiscono dignità di eredità. Si tratta di uno dei passaggi fondamentali dalla modernità alla postmoderni-tà, come rilevato a suo tempo da David Harvey nel suo libro The Condition of Postmodernity. La consapevolezza progressiva dell’espansione dell'ac-

Page 8: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

8

cezione di “patrimonio” trova spazio e ricadute sia nei territori della cultu-ra, che in quelli della normativa tanto da far riemergere strategie e stru-menti atti a conservare, consolidare o alterare quest’immenso deposito. Re-cycle ritorna così sulla scena del progetto insistendo sia sulla rimessa in uso di un singolo “oggetto”, sia sull’attivazione di un intero ciclo di vita del sistema città o dell'organismo territoriale, confermando così le salda-ture tra le diverse derivazioni dello stesso lemma dai campi della fisica, della biologia, dell’architettura. Re-cycle collide con la nozione di heritage nel suo tendere a non rispettare a pieno la vocazione della materia ere-ditata, nel suo lavorare l’esistente considerandolo mutabile, modificabile, piegabile ad altri e nuovi messaggi. Anche questo passaggio ha segnato già più volte nel tempo i territori, ma di nuovo quel che emerge è una diversa intenzione e consapevolezza: non si tratta di agire su un discorso per necessità (di spazio) o per potenziare il nuovo testo, in questo tempo re-cycle ritorna come ricerca del senso stesso del patrimonio, come sca-vo nell’esistente con la convinzione che qualcosa si annidi ancora, che qualche energia inespressa sia latente. Il legame tra i due campi risulta così indissolubile, ombelicale mentre le risultanti sono ancora da dimo-strare, da rendere manifeste.Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa mette in essere e palesa la propria idea di patrimonio, qui il riciclo è da sempre totale, scontato e sto-ricizzato, qui l’invenzione per necessità è diventata eredità da continuare a interrogare. Nella città-isola conservazione e uso, evento e quotidianità, figura e trasformazione disegnano balletti non sempre evidenti, a volte maestosi. Il primato e la fissità della nozione di heritage in questa città po-trebbero sembrare scontati, eppure qui se ne comprendono le ambiguità in modo più palese che in altri contesti. Le tecniche di costruzione che hanno portato a questo delimitato manu-fatto urbano sono un patrimonio immateriale imprescindibile per salvare Venezia, nel contempo la sparizione dei suoi abitanti svuota spazi interni ed esterni facendo cadere le ragioni di un secondo ciclo di vita per i luoghi. Eventi e azioni legate al lento scorrere della quotidianità si scambiano la scena mantenendo ampia l'accezione di architettura che così va a coprire e comprendere sia il persistente, che il temporaneo: la storia della città dona pari dignità a progetti dalla durata limitata e a muri e sedimi seco-lari. La figura di Venezia è apparentemente immutata e immutabile, nel

9

frattempo ogni giorno si susseguono lievi e strutturali modifiche, si suc-cedono invenzioni per confermare la sua abitabilità. Si guarda all'immenso deposito veneziano immaginandolo, cercando il suo destino e il suo pregresso proiettato al domani, inseguendo pieghe di mutamenti latenti che suonano come conferme ri-evocate. Si legge quel-lo che spesso ormai è difficile vedere, perché dimenticato, abbandonato, disabitato, si stilano liste vertiginose o archivi per utilizzarli come stru-menti della rimessa in uso non solo delle cose, ma anche dei significati delle stesse, significati che, malgrado il disuso, persistono come nebbie sulla città in attesa di nuovo ascolto, di nuova visione. Si predispongono altri manuali, dispositivi di pronto utilizzo per tornare a far con mano, per continuare a considerare vive storie che giacciono in depositi polverosi, per avere con queste ancora un rapporto attivo.Venezia è un manifesto perché rende ogni idea manifesta, la traduce in dato fisico e reale: il nesso tra immateriale e concreto è il fatto urbano ve-neziano, lo stesso nesso, proprio alla nozione di heritage, è il territorio, nel quale si cercano nuove storie e vengono rimessi in uso vecchi strumenti.

Page 9: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

8

cezione di “patrimonio” trova spazio e ricadute sia nei territori della cultu-ra, che in quelli della normativa tanto da far riemergere strategie e stru-menti atti a conservare, consolidare o alterare quest’immenso deposito. Re-cycle ritorna così sulla scena del progetto insistendo sia sulla rimessa in uso di un singolo “oggetto”, sia sull’attivazione di un intero ciclo di vita del sistema città o dell'organismo territoriale, confermando così le salda-ture tra le diverse derivazioni dello stesso lemma dai campi della fisica, della biologia, dell’architettura. Re-cycle collide con la nozione di heritage nel suo tendere a non rispettare a pieno la vocazione della materia ere-ditata, nel suo lavorare l’esistente considerandolo mutabile, modificabile, piegabile ad altri e nuovi messaggi. Anche questo passaggio ha segnato già più volte nel tempo i territori, ma di nuovo quel che emerge è una diversa intenzione e consapevolezza: non si tratta di agire su un discorso per necessità (di spazio) o per potenziare il nuovo testo, in questo tempo re-cycle ritorna come ricerca del senso stesso del patrimonio, come sca-vo nell’esistente con la convinzione che qualcosa si annidi ancora, che qualche energia inespressa sia latente. Il legame tra i due campi risulta così indissolubile, ombelicale mentre le risultanti sono ancora da dimo-strare, da rendere manifeste.Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa mette in essere e palesa la propria idea di patrimonio, qui il riciclo è da sempre totale, scontato e sto-ricizzato, qui l’invenzione per necessità è diventata eredità da continuare a interrogare. Nella città-isola conservazione e uso, evento e quotidianità, figura e trasformazione disegnano balletti non sempre evidenti, a volte maestosi. Il primato e la fissità della nozione di heritage in questa città po-trebbero sembrare scontati, eppure qui se ne comprendono le ambiguità in modo più palese che in altri contesti. Le tecniche di costruzione che hanno portato a questo delimitato manu-fatto urbano sono un patrimonio immateriale imprescindibile per salvare Venezia, nel contempo la sparizione dei suoi abitanti svuota spazi interni ed esterni facendo cadere le ragioni di un secondo ciclo di vita per i luoghi. Eventi e azioni legate al lento scorrere della quotidianità si scambiano la scena mantenendo ampia l'accezione di architettura che così va a coprire e comprendere sia il persistente, che il temporaneo: la storia della città dona pari dignità a progetti dalla durata limitata e a muri e sedimi seco-lari. La figura di Venezia è apparentemente immutata e immutabile, nel

9

frattempo ogni giorno si susseguono lievi e strutturali modifiche, si suc-cedono invenzioni per confermare la sua abitabilità. Si guarda all'immenso deposito veneziano immaginandolo, cercando il suo destino e il suo pregresso proiettato al domani, inseguendo pieghe di mutamenti latenti che suonano come conferme ri-evocate. Si legge quel-lo che spesso ormai è difficile vedere, perché dimenticato, abbandonato, disabitato, si stilano liste vertiginose o archivi per utilizzarli come stru-menti della rimessa in uso non solo delle cose, ma anche dei significati delle stesse, significati che, malgrado il disuso, persistono come nebbie sulla città in attesa di nuovo ascolto, di nuova visione. Si predispongono altri manuali, dispositivi di pronto utilizzo per tornare a far con mano, per continuare a considerare vive storie che giacciono in depositi polverosi, per avere con queste ancora un rapporto attivo.Venezia è un manifesto perché rende ogni idea manifesta, la traduce in dato fisico e reale: il nesso tra immateriale e concreto è il fatto urbano ve-neziano, lo stesso nesso, proprio alla nozione di heritage, è il territorio, nel quale si cercano nuove storie e vengono rimessi in uso vecchi strumenti.

Page 10: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

10 11

Page 11: STORIE DALL’HERITAGE. IMMAGINARI, ARCHIVI E MANUALI … · Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l’Europa

10 11