STORIA PER MODELLI - socratica.it · COMENIO Le idee centrali del suo pensiero pedagogico: la...
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La pedagogia come catechetica
La riflessione pedagogica medioevale trova la sua più alta espressione in S. Agostino e S. Tommaso
Il problema educativo viene affrontato sul piano della comunicazione tra maestro e allievo
Ciò segna da un lato il venir meno dell’interesse per il contesto sociale, entro il quale la cultura classica aveva considerato il rapporto educativo, e consente dall’altro l’emergenza del concetto di insegnamento come insieme di condotte linguistiche
La pedagogia come catechetica
Il discorso pedagogico rimane confinato entro una problematica di tipo catechetico, fondata più su preoccupazioni teologiche, etiche e gnoseologiche che non prettamente pedagogiche
Il problema dell’insegnamento viene collegato al problema della trasmissione dei contenuti della fede, piuttosto che sui modi
La pedagogia come metodologia
1500-1700: Umanesimo, Rinascimento
Il ruolo centrale del bambino in quanto soggetto del processo educativo, l’organizzazione della scuola come istituzione fondamentale della società moderna, l’educazione popolare, sono tutte esigenze considerate da questi autori in un ottica pedagogica
La pedagogia come metodologia
Vennero aggregati concetti appartenenti ai campi della religione, della morale, della politica, della psicologia e della filosofia, ordinandoli in un discorso pedagogico organizzato intorno al concetto di metodo educativo (cioè, formare il bambino, fanciullo, ragazzo, uomo)
La pedagogia come metodologia
Comenio (1592-1670): omnes omnia docere, insegnare tutto a tutti
L’esigenza di fornire un istruzione per tutti avanzata dalla Riforma è quella di creare una organizzazione metodologica per le nascenti istituzioni scolastiche, che offrono, per la prima volta, al discorso pedagogico un proprio campo di indagine teorica relativo alla metodologia dell’educazione
Filippo Neri (1515-95): l’oratorio, pazienza e benevolenza
Calasanzio promozione umana e
COMENIO
Le idee centrali del suo pensiero pedagogico:
la pansofia: insegnare tutto a tutti, senza distinzione di ceto sociale o di sesso
l'indagine e l'imitazione della natura, considerata maestra insuperabile (tanto che il suo realismo pedagogico è stato definito naturalistico e non storico, perché non indica il percorso che dovrebbe concretamente condurre l'uomo all'agognata autonomia)
la ciclicità dell'insegnamento (con la suddivisione del corso di studi in quattro
COMENIO
l'importanza dell'insegnamento linguistico, a partire dalla propria lingua nazionale (nel caso della Boemia e della Moravia, il ceco)
la centralità della figura del maestro
l'opportunità di stimolare l'alunno alla ricerca del sapere, piuttosto che saziarlo di conoscenze; la necessità di una scuola che sia al tempo stesso informativa e formativa (che trasmetta cioè non solo delle conoscenze, ma anche dei valori,
La pedagogia come utopia (Rousseau, 700’)
Un posto a sé occupa Rousseau
La sua opera costituisce l’espressione più compiuta delle istanze di rinnovamento educativo avanzate dall’Illuminismo, però il suo contributo è così originale e radicale da non poter essere ricondotto in un processo di continuità storica del sapere educativo
La pedagogia come utopia
Egli pratica la pedagogia come utopia, come un “esperimento mentale” teso a eliminare tutte la variabili che nella realtà interferiscono nel controllo totale del processo educativo
Per Rousseau è l’educazione stessa che corrompe la natura umana, attraverso l’influsso della società e della cultura
La pedagogia come utopia
Rousseau, quindi, inserisce un altro elemento nel processo educativo: se prima il maestroeducava e l’allievo, semplicemente, imparava, ora si aggiunge il ruolo giocato dalla società e dagli influssi culturali, quindi del contesto ambientale
IDEE BASE DI ROUSSEAU
ricerca di forme legislative e educative capaci di ristabilire una forma di uguaglianza tra uomini, o, meglio, tra uomini in quanto cittadini.
opposizione tra natura e cultura
Il carattere naturale dell'educazione implica dunque che essa non può derivare dai dettami della società, ma deve necessariamente fondarsi nell'uomo visto come essere autonomo
Il processo educativo diventa processo di miglioramento
dell’umanità
Processo educativo
A (ambiente) B (bambino)Educando
C (cultura)Educatore
EDUCAZIONE 5 COMPONENTI DI BASE
Rapporto interumano
Intenzionalità, valori e fini
Progetto e temporalità
Asimmetria
Tecnica e arte
Rapporto interumano
L’educazione è anzitutto rapporto: nessuno dei due soggetti coinvolti, educatore ed educando, può essere concepito separatamente dall’altro, ma deve essere considerato costantemente nella reciprocità di una “relazione sistemica” (De Giacinto, 1977);
Il rapporto educativo è un rapporto interpersonale nel senso che l’elemento primario che rende possibile l’educazione è la persona umana che si pone al centro dell’educazione.
Intenzionalità, valori, fini
L’evento educativo è il risultato di un’operazione intenzionale; l’educazione implica l’esistenza di una direzione intenzionale: la realizzazione di un telos è inerente la stessa essenza educativa.
L’individuazione delle finalità è diretta conseguenza con l’assunzione di determinati valori.
L’educazione è quindi collocata nella trascendenza, protesa verso possibilità di realizzare cambiamenti, di produrre maturazione, di trasformare e trasformarsi. Presupposti fondamentali sono, in tal senso, la libertà e la decisione.
Progetto e temporalità
L’educazione è un evento dinamico, di costruzione, di evoluzione, di sviluppo, di processo che si colloca nella temporalità ed è volta alla dimensione del futuro.
Il futuro è la dimensione temporale a cui è rivolta l’intenzionalità modificatrice che tende, accogliendo il passato, a trasformare la situazione presente pro-gettandosi nel futuro.
L’educazione non è tale se non produce cambiamento.
Asimmetria
Il rapporto educativo ha come suo presupposto la differenza di esperienze, di conoscenze, di spessore esistenziale, di patrimonio culturale, di saggezza: la non parità è costitutiva del rapporto.
L’asimmetria si deve sempre accompagnare a una simmetria sul piano esistenziale e umano (Iori, 1988)
Tecnica e arte
L’educazione, in quanto si avvale di strumenti per raggiungere le proprie finalità, è tecnica ma se non vuole risolversi in tecnicismo, non può fare a meno della sua componente artistica. La valenza scientifica e tecnica si accompagnano al fare artigianale e alla trovata artistica: l’educazione è tecnica e arte insieme.