Storia di un orto.. - ortidipace.org · Ecco un piccolo stagno tra girasoli, zinnie, menta e...

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Storia di un orto...2012

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Storia di un orto...2012

Questa è la storia di un luogo chiamato “Orto del Giocampus”, una storia fatta di tempo, di terra, di acqua e di tante mani che insieme hanno giocato, seminato, innaffiato, costruito e lavorato la terra...

L'inizio non è mai facile, le erbe spontanee sono al posto di zucche, zucchine, pomodori e cipolle. Ci vuole un po di fantasia per immaginare un orto...ma nessun problema ci mettiamo al lavoro ...

I lavori sono tanti, bisogna tracciare aiuole e sentieri, trapiantare pomodori, zucche, zucchini, porri, broccoli, sedano e melanzane.Seminare cetrioli, mais, girasoli, insalata, zinnie, rapanelli, basilico, prezzemolo.Ogni pianta ha bisogno del suo tempo e del suo spazio. Le aiuole iniziano a formarsi, piccole piante iniziano a vedersi al loro interno.Servono sostegni per quando saranno grandi e acqua e concime per crescere più sane.

Anche qui nell'orto Giocampus, come in tutti gli orti, bisogna rispettare le regole ed i tempi che la natura e il vecchi contadini ci insegnano. La prima regola è che nell'orto prima di qualsiasi lavoro bisogna preparare il terreno.Bisogna zapparlo con cura rendendolo tenero, togliere le erbacce affinché sia pronto per semine e trapianti.Bisogna poi“tirare le file”. L'orto è fatto di aiuole dove mettere i nostri prodotti e stradelli dove camminare. Con bastoni e fili di nylon ne tracciamo i confini. Le aiuole non devono essere troppo grandi perchè poi è difficile arrivare al centro dove lavorare ed innaffiare. Allo stesso tempo gli stradelli non devono essere troppo piccoli perchè ci si deve muovere bene e

liberamente.

L’ORTO DELLA SETTIMANA: LUNEDI’ scavò un buchino, MARTEDI’ piantò un semino, MERCOLEDI’ annaffiò un pochino, GIOVEDI’ trovò una foglia, VENERDI’ già una piantina, SABATO il raccolto, DOMENICA pranzò coi frutti dell’orto

Ecco il nostro laghetto, scavato ogni anno dai bambini. Ora è quasi vuoto e spoglio ma un po’ di lavoro e 40 giorni di acqua e sole…

…e il gioco è fatto! Ecco un piccolo stagno tra girasoli, zinnie, menta e nell'acqua le castagne d'acqua. Ad agosto una bella sorpresa: una piccola rana e diversi molluschi hanno scelto il laghetto come casa.

13 Agosto 201215 Giugno 2012

I giorni passanoPorri e sedano crescono

13 Agosto 201220 luglio 2012

E con loro i cetrioli....

Spaventapasseri mi chiamo,

son mezzo uomo e mezzo ramo.

Coi miei vestiti sbrindellati

mi metton sempre in mezzo ai prati

e in mezzo ai prati e in mezzo ai

campi,con pioggia e sole,

vento e lampi,io caccio via tutti

gli uccelli,che siano brutti o

siano belli

“Se le api dovessero scomparire dalla Terra, all’uomo potrebbero rimanere soltanto quattro anni di vita”. Diceva più o meno così Albert Einstein ponendo in evidenza l’importanza vitale di questo insetto e degli insetti impollinatori in genere per le colture agrarie e quindi per l’alimentazione dell’uomo.

Più dell’80% delle piante con fiore è impollinazione da insetti, in Europa sono circa 4.000 le specie interessate. Alcuni autori hanno calcolato che se gli insetti pronubi e le api in particolare dovessero scomparire dalla Terra, oltre 100.000 specie vegetali, fra cui quasi tutte le piante coltivate, sparirebbero in poco tempo.

La storia dei girasoli

Un giorno, in un grande giardino in mezzo a tanti fiori colorati, era nato un fiore davvero strano: brutto e storto. Tutti gli altri fiori lo disprezzavano e nessuno voleva stargli vicino. Il povero fiore, triste e solo, soffriva, ma non si lamentava mai. Trascorreva le sue giornate a guardare il sole nel cielo; gli piaceva così tanto il sole che per cercare di avvicinarsi a lui, si era allungato molto. Quando il sole si spostava, lui lo seguiva girando la sua corolla. Un giorno il sole si accorse di quel fiore solo e triste che lo guardava sempre, decise di conoscerlo e gli si avvicinò. Dopo aver ascoltato la sua triste storia decise di aiutarlo e con i suoi raggi splendenti abbracciò il fiore che si accese subito di un bel giallo vivo tanto da sembrare d’oro. Da quel giorno il fiore diventò il più alto e il più bello  del giardino. Diventati amici, il sole decise che meritava un nome speciale e così da quel giorno venne chiamato GIRASOLE.

Nella campagna un contadinopianta fiori e fa un giardino.Tutta la gente lo va trovare resta incantata, sa lavorarei sui vicini sono orgogliosilui pianta l’erba e fa crescere i fioriquel contadino è Natalinofinisce il lavoro e torna al mattino.

Filastrocca popolare

È necessario che lavori da contadino e pensi da filosofoJ.J. Rousseau, Emilio

Arrivederci alla prossima estate