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Tempo libero

Attualità

STEVE MCCURRY icona del fotogiornalismocontemporaneo (pag.8)

MusicaFESTIVAL GIOVANI PER LA MUSICA (pag.10)

RicetteMelone ripieno di frutta e gelato (pag. 12)

giugno 2010 - n. 6

Matrimonio in verde. Le cerimonie cherispettano l’ambiente (pag. 4)

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© Stile Libero - numero 6giugno 2010

Stile LIbero è un mailing on-line gratuito, distribuito tramite e-mail marketing.

Hanno collaborato:Daniela SecchiaroliMariella BarbatostaKabiriawww.giallozafferano.it

Progetto grafi co e impaginazione: Studio Karte Foto by: © Fotolia

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LE| 4 | news

Le cerimonie che rispettano l’ambiente.

Tendenza di moda o scelta di vita? Passeggere o convinte, le azioni eco-compatibili si fanno strada

ovunque, anche sull’”altare”. Dall’Ame-rica all’Europa, i matrimoni ecologici si sono diffusi anche in Italia. Ogni elemen-to che li compone è rigorosamente pe-sato e calcolato per ridurre al massimo l’impatto sull’ambiente. Da oggi, le nozze sono per molti non solo “il giorno più bello”, ma anche “il più etico e consape-vole” della propria vita. Chi non può accedere ai “lussi” conces-si alle coppie inglesi che si rivolgono alla celebre Royal Sociaty of Arts di Londra per avere una cerimonia ecologica con-fezionata senza fatica, deve accontentarsi delle ancora poche e modeste agenzie che si occupano di matrimoni eco-frie-dly o consultare, in stile “fai da te” e con un po’ di pazienza, le varie guide come le dettagliate (ma in inglese) The green

bride guide e Ecowedding, che aiutano a organizzare un matrimonio sostenibile con qualsiasi budget. In Italia non esisto-no manuali online così completi, ma il web è comunque generoso di indicazioni e consigli, in forma un po’ frammentata.Chi sceglie il matrimonio ecologico non rinuncia necessariamente all’abbondan-za, all’eleganza e ai singoli elementi che compongono una cerimonia tradiziona-le. In ogni caso, è importante è ridurre al massimo gli sprechi e i danni all’ambiente. La legge del km 0 è fondamentale: bigliet-ti consegnati via mail (o se proprio si ri-mane legati alla carta, ci si affi da a quella riciclata o in fi bre naturali, stampata con inchiostri eco-compatibili e da far reca-pitare al mittente, quando è possibile, in bicicletta); cerimonia e pranzo in luoghi vicini e magari raggiungibili con autobus o bicicletta; cibi biologici e prodotti lo-calmente; gruppi musicali autoctoni. E se

proprio non si può rinunciare alla luna di miele, allora è consigliabile rivolger-si a una delle ormai numerose agenzie di viaggi responsabili (Viaggi e Miraggi, Pindorama Viaggi Consapevoli, etc.) che garantiscono la sostenibilità sociale am-bientale degli spostamenti. Infi ne, sicco-me non si può mai essere ecologici al 100% ecco che, tra i consigli agli sposi, emerge quello di piantare semi e piante, per compensare le proprie mancanze e sentirsi più “leggeri”.I materiali e i prodotti scelti devono ri-spettare la natura ed essere di qualità: gli abiti sono confezionati con fi bre natura-li (Altarosa, Coovita), le fedi in argento (per estrarre l’oro oro, si possono ri-versare nell’acqua cianuro e mercurio) i trucchi ecologici e non testati sugli ani-mali, i fi ori (rigorosamente di stagione) mai recisi ma portati in vasi e riutilizzabili, le bomboniere autoprodotte o acquista-te nei negozi del commerci equo e soli-dale (Mondosolidale), cooperative che si occupano dell’ inserimento lavorativo di persone svantaggiate (Cooperativa Ge-rico) o da organizzazioni no profi t (Uni-cef, WWF).Per chi invece è più propenso al riciclo, il matrimonio è l’occasione giusta per fedi e abiti e nuziali di seconda mano, recupe-rati da familiari, amici o da negozi specifi -ci, da utilizzare con le dovute modifi che, aggiustamenti e rielaborazioni creative e da sfoggiare, preferibilmente, durante un banchetto organizzato all’aria aperta. Le cerimonie veramente ecologiche ter-minano con un’accurata operazione di riciclaggio e differenziazione dei rifi uti. Un fi nale di rispetto che, se si svolgesse all’interno di un fi lm, sarebbe poi seguito dall’immagine degli sposi che si allonta-nano, questa volta non più su una miti-ca auto in stile “just married” ma su una bicicletta, o forse un tandem, pronto a condurli verso il loro destino.

MATRIMONIO IN VERDEa cura di Daniela Secchiaroli

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Le resine conferiscono al materiale rivestito maggiore resistenza all’usura, impermeabilità, prevengono la formazione di polvere e consentono di ottenere un piacevole effetto estetico.

L’immagine-icona del fotogiornalismo contemporaneo e oltre 200 immagini dal sud-est del mondo. A Perugia fi no al 5 settembre.

Colori complementari e un primo piano intenso, che non lascia spazio a equivo-

ci. Prima ancora di pensare, i nostri occhi si muovono dritti dritti verso quelli trasparenti e pieni di paura di Sharbat Gula. E ci restano incollati. L’immagine della ragazza afgana im-pressa sulle copertine del National Geographic ha fatto il giro del mon-do e fi no al 5 settembre 2010 si fer-ma a Perugia, nelle sale della Galleria Nazionale dell’Umbria.

240 scatti riassumono la carriera fotogiornalistica di Steve McCurry, dal 1980 al 2009, e si snodano in un percorso libero che ci trasporta in Afghanistan, India, Tibet, Birmania… Volti, paesaggio, eventi raccontati

con lo stile incisivo e “colorato” del fotografo e raccolti in sei aree tema-tiche: l’Altro, il Silenzio e il Viaggio, la Guerra, la Gioia, l’Infanzia. Un lungo viaggio verso l’esplorazione delle culture, della storia dell’Oriente e della psiche umana. I primi piani di Steve McCurry pro-iettano dentro di noi l’interiorità e l’essenza dei protagonisti: bambini, donne, anziani dagli occhi scavati e impauriti dalla guerra, che non per-dono mai la dignità e neppure la vo-glia di vivere. Il fotografo americano coglie in essi la vita che fl uisce in tutte le sue sfumature: bellezza, gioia, mistero emergono con forza nei ri-tratti, si confondono con la paura e il silenzio, si perdono nella vastità dei paesaggi, tra le macerie della guerra,

per poi immergersi nella solitudine e nell’abbandono. Ma senza sprofon-dare mai.Quello della mostra, è un percorso concentrato che si chiude, in parte, con la speranza. Dopo più di dieci anni, Steve McCurry torna a Pe-shawar, in Pakistan, nei luoghi in cui aveva fotografato Sharbat Gula. Il documentario che racconta il suo ritorno è proiettato all’uscita della sala. La donna è sopravvissuta. Il fo-tografo americano ritrova la ragazza, ormai adulta, e la fotografa di nuovo. Dietro il burka, la donna concede solo pochi sguardi alla fotocamera. Nei suoi occhi la timidezza, ancora una volta il timore e nessun segno di felicità.

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LE| 8 | tempo libero

a cura di Kabiria

www.stevemccurryperugia.it

STEVE MCCURRY: SUD EST

Un nuovo festival di musica per la città che propone nu-merosi generi all’interno di

una rassegna che si rivolge al vasto pubblico e di cui i giovani diventano protagonisti. In programma per due weekend, concerti, videoproiezioni e letture in luoghi diversi del centro storico.Alla sua prima edizione il Festival Giovani per la Musica propone per 2 weekend concerti, videoproiezio-ni e letture che coinvolgono come sedi alcuni luoghi storici della città. L’obiettivo è di offrire una rassegna musicale capace di rivolgersi ad un pubblico vasto e di rendere i giova-ni protagonisti. Proprio per questo il festival prevede anche due iniziative rivolte appunto ai giovani, nell’am-bito del ‘Concorso Fuori le idee’ promosso dall’Ambito Territoriale e Sociale n. 1. Il primo è un concorso riservato ad artisti, duo o in gruppo, compositori o interpreti, di musica leggera. I primi classifi cati si potranno esibire nella serata fi nale del festival

in piazza del Popolo al termine della quale sarà proclamato il vincitore di questa sezione. Il secondo concorso è riservato a cantanti di musica leg-gera; i primi classifi cati si esibiranno, accompagnati dal vivo dall’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, nella quarta serata del festival, al termine della quale sarà proclamato il vincitore. CalendarioVenerdì 11/06 Biblioteca San Giovanni, ore 18StorieCristian Della Chiara, voce recitanteFrancesco Alessandro De Felice, vio-loncello

Venerdì 11/06 Piazza del Popolo, ore 21.15Finale concorso canoro ‘Fuori le idee’ Orchestra Sinfonica ‘G. Rossini’Roberto Molinelli, direttore

Sabato 12/06 Piazza del Popolo, ore 21.15Gruppi vincitori del concorso ‘Fuori le idee’

Domenica 13/06 Piazza del Popolo, ore 21,15Galà di Danza

Organizzatore: Orchestra Sinfoni-ca ‘G. Rossini’, Comune di Pesaro Assessorato alle Politiche Giovanili, Ambito Territoriale e Sociale n. 1 in collaborazione con Comune di Pe-saro Assessorato alla Cultura

Luogo:Palazzo Ricci, Sinagoga, Piazza del Popolo, Biblioteca San Giovanni

Ingresso gratuito

Informazioni:tel 0721 580094 Orchestra Sinfonica ‘G. Rossini’

tel 0721 387503 Informagiovani

Info Disabili:accesso disabili

FESTIVAL GIOVANIPER LA MUSICAST

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| 10 | musica

a cura di www.pesarocultura.it

Melone ripieno di fruttae gelato.ST

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| 12 | ricette

a cura di www.giallozafferano.it

Il melone ripieno di frutta e gelato è un gustosissimo, fresco e spettacolare dessert da servire al termine di una cena estiva, magari per concludere una bella serata tra amici, o con i vostri cari.

Potete servire questo “trionfo di frut-ta e gelato” anche nei caldi pomeriggi estivi, se avete invitato qualche ospite a cui tenete in modo particolare e vole-te fare bella fi gura!Chi saprebbe dire di no a tanta fresca bontà?

Per preparare il melone ripieno di frutta e gelato, comprate la frutta la sera prima della preparazione e mettetela tutta in frigorifero.

Al momento della preparazione, tagliate in due i meloni, togliete con un cucchiaio i semi e i fi lamenti dal loro interno e, con l’apposito scavino a forma di semisfera, asportatene la polpa formando delle palline.

Pulite poi i lamponi, lavate e asciugate bene le ciliegie, le fragole, le albicocche, i mirtilli, gli alchechengi.

Sbucciate e tagliate a pezzetti le banane, ta-gliate le albicocche a spicchi, le fragole in due (o lasciatele intere se sono piccole), sbuccia-te i kiwi e tagliateli a fettine, tagliate in due e denocciolate le ciliegie.

Ponete la frutta mista nelle metà dei meloni, cercando di distribuirla in modo uniforme e di dare un minimo di senso estetico alla composizione; aggiungete delle piccole palli-ne di gelato alla panna (6-8 per ogni metà), ricavandole con lo stesso scavino con cui avete estratto la polpa del melone.

Irrorate a piacere con lo sciroppo di zucche-ro di canna.

PREPARAZIONE

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marzo 2010 - n. 4