Stiamo cambiando il mondo - (Allegato 2) SCHEDA PROGETTO … · 2019-09-03 · monitoraggio...
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(Allegato 2)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*)
Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Lombardia Indirizzo: via dei Transiti, 21‐ 20127 Milano Tel: 0226113524 Email: [email protected] Sito Internet: https://www.arciserviziocivile.it/ascnetwork/lombardia/ Responsabile dell'Associazione locale ente accreditato: Sergio Silvotti Responsabili informazione e selezione dell’Associazione Locale: Manuela Colicchia – Andrea Fumagalli 1.1) Eventuali enti attuatori
ASSOCIAZIONE CASA PER LA PACE‐MILANO AFRICA 70
2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponente (*) 3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU
dell’ente proponente (*)
CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto (*)
INTERCULTURA & NONVIOLENZA, PER UNA SOCIETÀ INCLUSIVA
SU00020
Albo unico Sezione Nazionale
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5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)
Settore: Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello spot Area di intervento: Attività Interculturali Codifica: 9
6) Durata del progetto (*)
8 mesi
9 mesi
10 mesi
11 mesi
X 12 mesi
7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*) 7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)
Ente accreditato proponente: ASC Nazionale è un’associazione di promozione sociale, costituita nel 1996 che opera per la promozione e qualificazione di un servizio civile che promuove l’educazione alla pace e all’impegno civico, attraverso attività territoriali concrete che promuovano lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea. Le finalità sono espresse dallo Statuto e dal Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it) ASC e’ un’associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC Regionali e locali. ASC Nazionale, in modo diretto, svolge attività di promozione durante i bandi, sostiene la progettazione delle organizzazioni, eroga la formazione generale ai giovani e agli OLP, effettua il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza, a cui partecipano sia i giovani in servizio che gli OLP, produce il Rapporto Annuale. Tramite le ASC Regionali e locali è a disposizione delle esigenze dei giovani e degli enti di accoglienza durante il periodo di servizio civile e promuove la collaborazione fra gli enti di accoglienza. L’Assemblea Nazionale è la sede ove vengono prese le scelte di fondo e il Consiglio Nazionale le attua. ASC è stato ente convenzionato per il SC degli obiettori di coscienza dal 1984 al 2004; ente accreditato di SCN dal 2003 e ha in corso la procedura per diventare Ente accreditato di SCU. Ente/i attuatore/i: L’Associazione Casa per la Pace di Milano è un’APS che dal 2000 ha realizzato le seguenti attività volte alla promozione della nonviolenza e dell’intercultura:
● Mostra interattiva sui pregiudizi Gli altri siamo noi per le scuole medie. ● Percorsi formativi nelle scuole rivolti ai ragazzi delle scuole medie e superiori con l’uso del
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metodo training. ● Corsi e laboratori di Teatro dell’Oppresso ● Il Centro di Documentazione “Pace & dintorni “di circa due migliaia di libri ● Scuola d’italiano per stranieri con bambini. ● Ticket to Palestine: Da 10 anni si organizza un viaggio in Israele e Palestina di 2 settimane per
conoscere la realtà del conflitto. Africa '70 nasce nel 1971 come movimento civile e culturale di aiuto alle lotte di liberazione nei paesi africani colonizzati. Diventata poi ONG di cooperazione allo Sviluppo, è impegnata contro le enormi disuguaglianze tra nord e sud del mondo, con progetti in Africa, America Latina, Asia e Medio Oriente, attraverso un approccio partecipativo e valorizzando le differenze culturali. Dal 2007 si occupa di Educazione alla Cittadinanza Mondiale, principalmente sul territorio di Monza e Brianza, con progetti di intercultura, coesione sociale e sostenibilità ambientale. Numerosi sono gli interventi e i progetti interculturali attuati con scuole, associazioni, quartieri a forte presenza migratoria, per combattere i pregiudizi, avvicinare diverse culture, promuovere il dialogo, la partecipazione, la cittadinanza attiva e la coesione sociale.
7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)
Contesto territoriale e dell’area di intervento in cui il progetto opererà
L’Ocse osserva che Italia e Spagna, tra gli Stati membri dell’UE sono i Paesi Europei in cui il flusso di immigrazione è cresciuto maggiormente: negli ultimi 15 anni la popolazione nata all'estero è infatti più che quadruplicata in Italia, raggiungendo i 5 milioni, corrispondenti al 10% della popolazione in età lavorativa. Prosegue l’Ocse che l'immigrazione verso l’Italia era in passato principalmente di tipo economico, specialmente per quanto riguarda la manodopera non specializzata, che nel 2012 occupava un terzo dei posti lavoro disponibili. Negli ultimi tempi tuttavia, i ricongiungimenti famigliari hanno portato in Italia una crescente popolazione assai giovane, proporzionalmente più giovane della popolazione nativa, una particolarità densa di conseguenze demografiche. In Italia infatti, gli stranieri regolari al 31/12/2000 erano 1.464.589, pari al 2,53% dei residenti mentre alla fine del 2017 si contano in 5.046.998 (dato ISTAT). La percentuale sul totale dei residenti è così aumentata dal 2,53% all’8,33%. Rilevante negli ultimi anni anche l’aumento dei richiedenti asilo che sono passati dall’essere 3.617 nel 1990, ai 130.119 del 2017, con un forte incremento dal 2014. Nonostante l’incremento numerico della popolazione straniera, servono ancora strumenti utili di conoscenza, giacché il fenomeno dell’immigrazione ha un proprio spazio “strutturale” (Rapporto ISMU 2002, pag.10). L’idea di fondo è che l’immigrazione straniera venga a colmare, un “vuoto” prima demografico e poi economico, causato dal calo della natalità degli anni 80. “In altri termini è proprio la struttura demografica italiana che attrae immigrati nel nostro Paese” (L’esperienza migratoria, Laterza 2003). “Il futuro demografico dell’Italia, in assenza di migrazioni, è privo di misteri; esso prevede una sostenuta diminuzione della popolazione, per la precipitosa discesa delle classi giovani adulte, e un forte aumento della popolazione anziana (infatti una delle collocazioni occupazionali più frequenti è la cura degli anziani, N.d.T.). La popolazione in età attiva (tra i 15 e i 65 anni) dalla quale deriva la popolazione economicamente produttiva, tenderebbe a diminuire, secondo le proiezioni, di circa 4,8 milioni di unità tra il 2000 ed il 2025. Nonostante gli studi demografici ci parlino di questa necessità strutturale dei Paesi Occidentale di nuovi cittadini e lavoratori di origine straniera, l’opinione pubblica è oggigiorno intrisa di diffidenza, se non di discorsi d’odio e razzismo più o meno velato.
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Il rapporto 2015 dell’European Commission against Racism and Intolerance (ECRI) mette in luce come la crisi delle migrazioni e gli attentati terroristici degli ultimi anni abbiano comportato una recrudescenza delle manifestazioni di razzismo e intolleranza. Si è inoltre rafforzata la distinzione nell’opinione pubblica italiana tra “migranti forzati”, che fuggono da gravi problemi e avrebbero il diritto a una protezione, e “migranti economici”, colpevoli di raggiungere l’Europa in cerca di lavoro e sempre più percepiti come finti profughi e parassiti, divenendo così vittime di un discorso d’odio generalizzato. Federico Oliveri, Ricercatore all’Università di Pisa, ha sottolineato in un recente intervento al comune di Milano (Convegno “Lavoro per i migranti, lavoro per tutti” avvenuto a Milano il 22 maggio 2015.) come il lavoro dei migranti sia sempre più interpretato all’interno dei frame della “guerra tra poveri” e della “competizione etnica”, al punto che “i migranti sono individuati come responsabili di una serie di effetti negativi sulle condizioni di lavoro e di vita dei nativi, soprattutto dei ceti popolari”. La scuola gioca un ruolo fondamentale, è uno dei luoghi dove maggiormente è possibile vivere l'esperienza della differenza e dove si formano nuove identità. Nelle scuole aumenta di anno in anno la presenza di alunni e alunne stranieri e questo ne fa il luogo dove si sperimenta sempre più l’incontro tra persone provenienti da contesti culturali differenti e maggiori sono le occasioni per la conoscenza reciproca e la costruzione di una società attenta, aperta e di pace. Purtroppo però le scuole non hanno sempre le risorse per trasformare queste opportunità in valore aggiunto, anche quando ci sono risorse queste vengono concentrate maggiormente sull'emergenza e con difficoltà si costruiscono e si sperimentano nuove strategie da consolidare. Sempre più spesso quindi la scuola diventa un luogo di pregiudizi e discriminazioni e dove si verificano fenomeni come il bullismo. L'incontro con l'altro rischia dunque di diventare scontro. Invece è proprio la sensibilizzazione degli/delle studenti/esse, con le loro famiglie di appartenenza, e del corpo docente, che consideriamo come un passo cruciale per accompagnare e promuovere la trasformazione e il cambiamento della società, in senso interculturale. Il progetto vuole continuare e sviluppare le azioni del progetto di Servizio Civile Nazionale “DAI PREGIUDIZI ALL’INTERCULTURA, PER UN FUTURO DI PACE” realizzato da Movimento Africa 70 e Casa per la Pace nel 2016‐2017 e del progetto approvato per l’anno in corso, in fase di inizio “Intercultura e Non Violenza, la miglior difesa contro stereotipi, pregiudizi e altre bestie feroci del nostro tempo”. Infatti, grazie al progetto “DAI PREGIUDIZI ALL’INTERCULTURA, PER UN FUTURO DI PACE” è stato possibile lavorare sulla tematica, sviluppare nuovi strumenti, pacchetti formativi e rieditare la mostra “Gli altri siamo noi”. Il tema dei pregiudizi interculturali e sulla migrazione rimane tuttavia, a livello nazionale, una urgenza su cui lavorare, soprattutto negli ultimi mesi, in cui molte campagne politiche e mediatiche si concentrano proprio su questa tematica. Un argomento così complesso, come si può immaginare, non si è risolto con una sola annualità, e non lo sarà neanche con altre due. Noi lavoriamo sul cambiamento culturale e di mentalità. Per quanto riguarda Casa per la Pace, il contributo dei volontari dell’anno scorso è stato fondamentale sia nell’impostare il lavoro, nel supportare le strategie comunicative, nella gestione del progetto di crowdfunding, nell’organizzazione del viaggio in Palestina, ecc, che nello stimolare nuovi obiettivi e strategie per il raggiungimento delle finalità dell’associazione. Per quanto riguarda Movimento Africa 70, i risultati raggiunti nel progetto ““DAI PREGIUDIZI ALL’INTERCULTURA, PER UN FUTURO DI PACE” sono stati l’incremento delle attività interculturali sul territorio di Monza, come laboratori nelle scuole, supporto a bambini stranieri in difficoltà scolastica per via della lingua, ampliamento della frequenza di gruppi di auto mutuo aiuto di mamme straniere, aumento di eventi interculturali nelle scuole e sul territorio. Inoltre gli obiettivi proposti, anche se sono stati raggiunti per quanto riguarda le attività dell’anno, presuppongono che ogni anno arrivano nelle scuole studenti nuovi con cui lavorare per preparare una società accogliente. Per cui, in pratica, questo obiettivo si autoalimenta ogni anno, e, purtroppo non potrà essere considerato esaurito finchè non ci sarà un cambiamento sociale
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complessivo. Alcuni studi dimostrano come la percezione della popolazione sulla migrazione in Italia sia molto discosta dai dati reali, perché influenzata da discorsi informali e sui media, che non forniscono dati reali e fomentano discorsi d’odio e pregiudizi. Il National bureau of economic research ha pubblicato uno studio condotto da tre economisti di Harvard (Alesina, Miano, Stantcheva, 2018, Immigration and Redistribution, Nber) sulle percezioni distorte della realtà riguardo l’immigrazione. Lo studio non solo mostra, come già affermato, che esiste una diffusa tendenza a sovrastimare l’incidenza degli immigrati nella popolazione, ma anche errori di valutazione sistematicamente distorti rispetto alla distanza culturale e religiosa, alla fragilità economica, al livello di studio, al livello di disoccupazione, all’accesso ai servizi pubblici. “Un’immagine, insomma, gravemente alterata della realtà che riflette però le convinzioni di larga parte della popolazione [...] Ma la conclusione più interessante della ricerca, e per certi versi più sconfortante, è ancora un’altra e riguarda il fatto che anche quando ai cittadini vengono fornite informazioni precise e affidabili circa il numero di immigrati, le loro caratteristiche religiose ed etniche e i loro sforzi lavorativi, che dovrebbero ridimensionare i preconcetti e mitigare le distorsioni, queste non cambiano ma, al contrario, si dimostrano impermeabili alla realtà.” (“Migranti, il divario tra percezione e realtà”, di Vittorio Pelligra, Il Sole 24 Ore, luglio 2018). È quindi estremamente necessario attivare anticorpi di serietà e responsabilità che ci aiutino a non far aumentare ulteriormente il divario tra percezione e realtà, superare falsi pregiudizi e stereotipi, arginando odio e razzismo, verso una cultura di pace e non violenza. Mancano, infatti, agenti di diffusione di dati e informazioni corrette sulla migrazione, mancano luoghi e momenti di riflessione sugli stereotipi e pregiudizi che ognuno di noi può sperimentare e vivere. La figura del “migrante” in modo astratto è fortemente stereotipata, grande confusione c'è su definizioni di richiedenti asilo, profughi, migranti irregolari. Manca sempre di più la capacità di mettersi nei panni degli altri (“Gli altri siamo noi”) e di riconoscere l’umanità di categoria di persone dietro pregiudizi e stereotipi. Manca sempre di più la capacità di passare dal micro al macro senza farsi fagocitare da discorsi d’odio e razzismo verso l’altro. E se il compagno di banco straniero è considerato amico, lo straniero generico è spesso il “nemico”. Lo scopo del progetto è fornire quegli strumenti e quei luoghi/momenti di riflessione a studenti delle scuole, volontariato delle associazioni, cittadini attivi della società civile. Milano ‐ Corvetto I progetti della Casa per la Pace Milano, in cui intendiamo inserire il lavoro degli operatori volontari del servizio civile nazionale, hanno come centro delle loro attività il quartiere Corvetto di Milano e si inseriscono nell’ambito di iniziative che l'Associazione porta avanti da anni sul territorio milanese con azioni rivolte a favorire l’interazione fra persone italiane e straniere. La Zona 4 ha una popolazione residente di poco superiore alle 150.000 unità. Il quartiere, oggetto del progetto conta circa 12.000 residenti dei quali circa il 12 % stranieri (cfr Piano di Zona del Comune di Milano). Il Piano di Zona del Comune di Milano indica la Zona Corvetto‐Gabrio Rosa come “..nella scala del disagio grave..”, e segnala la necessità di dar seguito alle iniziative di riqualificazione abitativa avviate con i Contratti di Quartiere. La forte presenza di immigrati ha innescato delle dinamiche specifiche sul contesto urbano: ai margini di questi quartieri si assiste oggi al diffondersi, con ritmo e intensità sempre crescenti, di attività commerciali etniche di fondamentale importanza per la popolazione residente. Tali attività economiche si inseriscono nelle vie prossime ai quartieri di edilizia popolare, costituendo un ‘anello’ di servizio alle popolazioni straniere residenti: macellerie “halal”, negozi di import‐ export, lavanderie a gettone, negozi di telefonia internazionale, agenzie viaggi e di invio di denaro in contante, ecc. Si tratta per lo più di attività commerciali al servizio delle popolazioni immigrate residenti. Il fenomeno di gravitazione di attività commerciali di appoggio è recente e costantemente in crescita e si innesta sulla crisi che ha colpito gli esercizi commerciali di piccole dimensioni nelle periferie dei centri urbani, sostituendosi alle attività tradizionali. Queste attività, da un lato, contribuiscono ad una rivitalizzazione del quartiere e contribuiscono a tenere aperti
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esercizi commerciali altrimenti chiusi da tempo, dall’altro, sono all’origine di preoccupazione e di diffidenza da parte della popolazione autoctona. A questo dato si deve affiancare un diffuso abbandono dell’iter scolastico da parte dei ragazzi in coincidenza con il passaggio alle scuole medie e medie superiori, soprattutto all’interno della frazione della popolazione costituita da persone immigrate. Sempre con riferimento a questa componente della popolazione, è inoltre da segnalare che a fronte di poche storie di successo di immigrati che sono stati in grado di aprire attività economiche autonome o sono impiegati in attività di assistenza e cura, è da segnalare una quota rilevante di popolazione straniera per la quale il lavoro continua ad essere una questione problematica, spesso legata a lavori incerti e saltuari, oppure, nel caso delle donne, aggravata dalle discriminazioni di genere che comportano maggiori difficoltà ad inserirsi nel sistema lavorativo. Un’immigrazione di tipo familiare, come quella che interessa Corvetto, dovuta sia all’arrivo simultaneo di tutta la famiglia dal paese d’origine che ai ricongiungimenti familiari, fa sì che sia consistente in quartiere la presenza di donne alle quali è affidata la cura della famiglia. Spesso le donne hanno poche occasioni di scambio con il quartiere e difficoltà ad intercettare strutture in grado di avvicinarle al mondo del lavoro. Oltre a queste difficoltà, si aggiunge l’ostacolo della lingua che le impedisce di avere una reale integrazione sociale e lavorativa e l’impedimento a partecipare a corsi di italiano che non accettano la presenza dei bambini, non avendo alternativa di collocamento di quest’ultimi. In questo contesto diventa quindi prioritario affrontare le questioni poste da una società sempre più variegata dal punto di vista etnico‐culturale per garantire una convivenza plurale. L’esperienza maturata in questi anni hanno portato a riconoscere l’importanza della cultura e della dimensione artistico‐culturale nel superamento dei pregiudizi e delle indifferenze e a valorizzare l’intercultura come elemento centrale nel processo di interazione e costruzione di una società multietnica. Per quanto riguarda i servizi in campo sociale si dividono in due categorie: pubblici e del terzo settore; alcuni dei primi sono i servizi sociali del Municipio 4, il laboratorio di quartiere, i servizi di sostegno educativo alle scuole, ambulatorio socio‐sanitari, biblioteche. Il terzo settore si avvale del contributo di: oratori, consultori familiari, associazioni culturali e ricreative, cooperative sociali, gruppi informali, banche del tempo ecc. La maggior parte di questi ultimi fanno parte della Rete di Associazioni del Corvetto che fanno riferimento al laboratorio di quartiere. Il Piano di Zona del Comune di Milano indica la Zona Corvetto‐Gabriele Rosa “nella scala del disagio grave” e riporta i seguenti dati: 12.000 residenti dei quali il 12 % stranieri, circa. In particolare il Corvetto‐Mazzini è uno storico quartiere costituito da caseggiati di edilizia residenziale pubblica di proprietà Aler, molti dei quali aventi bisogno di un consistente intervento manutentivo e abitati da persone verso cui sono rivolte azioni di animazione e socialità, nonché di accompagnamento e sostegno economico. Gli stessi residenti intervistati mettono in rilievo diversi problemi legati alla micro‐criminalità, al degrado urbano, alle difficoltà di convivenza interetnica e intergenerazionale e alla mancanza di luoghi di aggregazione. Dallo svolgimento negli ultimi 10 di diverse attività di aggregazione aperte alla cittadinanza, emerge la difficoltà di coinvolgere giovani (persone tra 15 e 30 anni) e persone di origine straniera. In questo frangente il progetto vuole fornire nuovi strumenti creativi e rafforzare alcune realtà informali presenti sul territorio per agevolare la gestione nonviolenta dei conflitti, migliorare i rapporti di vicinato e permettere l’incontro positivo con “l’altro, il diverso”. Così come avviare processi di valorizzazione e cura del territorio per contrastare in modo collettivo il degrado e abbandono di alcuni spazi. Nel Corvetto, il tasso di abbandono scolastico è tra i più alti della città di Milano (Save the Children, 2013), con una forte presenza dei fattori che aumentano la probabilità che un giovane ricada nello status di NEET (Not in Employment, Education or Training): fragilità economica del nucleo familiare e basso livello di istruzione dei genitori (Rapporto Giovani ‐ Istituto Toniolo 2017). Nel 2017 a percentuale di ragazzi NEET tra i 15 e i 24 anni è stata del 19,9%. Uno su cinque. È il valore più alto registrato tra i 28 Paesi dell’Unione Europea. Nel quartiere Corvetto‐Mazzini sono presenti anche molte e variegate risorse che cercano di promuovere il miglioramento del benessere di tutti i cittadini e la rigenerazione urbana. Dopo la chiusura dei Contratti di Quartiere nel 2016, è seguito un processo di autogestione del
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laboratorio da parte di una rete di associazioni e realtà della zona, di cui Casa per la Pace Milano fa parte. A gennaio 2018 sono stati ripristinati e rifinanziati i Contratti di Quartiere perla durata di un anno, permettendo alla Rete di rinvigorirsi e di incorporare nuovi gruppi informali.
Il progetto trova in questa Rete e in questo spazio una base fondamentale per allargare l’impatto delle azioni e raggiungere un numero elevato di portatori di interesse e di beneficiari. Monza, Arcore e Brianza Movimento Africa ‘70 lavorerà in Brianza, in particolare a Monza, dove ha sede Movimento Africa 70. Il dato allargato alla provincia di Monza e della Brianza al 1° gennaio 2018 è di 75.607 residenti stranieri e rappresentano l’8,7% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 20,3% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (8,9%) e dall'Albania (8,2%). In Provincia di Monza e Brianza sono 2.272 (400 a Monza 17,6%) i richiedenti asilo nel 2017 (51 minori), nel 2016 erano 1.782, nel 2015 erano 815. La presenza di cittadini stranieri a Monza è sensibilmente più alta della percentuale di cittadini stranieri nella provincia della Brianza. Il fenomeno migratorio, anche nella realtà locale di Monza, ha assunto negli ultimi anni una certa consistenza: si è infatti passati dai 1.616 stranieri residenti in città nel 1995, pari all’1,35% della popolazione, ai 15.615 al 1 gennaio 2018, ovvero il 12,7%. Conformemente alle tendenze nazionali i flussi di immigrazione hanno subito una significativa battuta d’arresto a partire dal 2014, sia come effetto della crisi economica sia conseguentemente a politiche governative nazionali. Dall’altro lato, se è vero che il numero dei nuovi residenti stranieri si è prima stabilizzato e ha poi iniziato a calare dal 2016, bisogna anche considerare che è in aumento il numero annuo di acquisizioni della cittadinanza italiana, per cui molti cittadini che risultavano come stranieri non rientrano più in queste statistiche. Gli stranieri residenti a Monza rappresentano il 12,7% dei residenti: il decremento rispetto al 2015 è dovuto all’acquisizione di cittadinanza italiana, che sono state 835. Le principali nazionalità presenti a Monza sono quella romena, con 2.072 residenti, che rappresentano il 13,72% del totale degli stranieri, seguita da quella egiziana, con 1.295 residenti (8,57%), peruviana con 1.107 residenti (7,33%), ecuadoregna con 1.079 residenti (7,14%), albanesi con 1.039 residenti (6,88%), etc. L’età media degli stranieri residenti è di 32,9 anni (M 31,1 F 34,7), concentrata nella fascia lavorativa tra 20‐44 anni, che raggruppa il 50,6% dei residenti. Una certa consistenza si riscontra anche nella fascia dei minori tra 0‐14 anni, che si assesta al 18,6%. Lo squilibrio tra i sessi è accentuato per gli uomini tra i senegalesi, con il 77,3% contro il 22,7% di donne, i nigeriani con il 69% di genere maschile, mentre all’estremo opposto le donne polacche sono l’85,5%, le russe il 81,1% e le ucraine il 75,6 %, ad evidenza dei ruoli di cura degli anziani, che storicamente sono garantiti da flussi migratori femminili dall’est Europa. Se consideriamo le dieci nazionalità più numerose e l’anno di immigrazione, si nota che i residenti di più antica data sono quelli di nazionalità egiziana e marocchina, presenti già dagli anni 80, mentre la nazionalità a maggior incremento di immigrazione recente è quella rumena (Stranieri a Monza, 2017, Comune di Monza, Sistema Statistico Nazionale). La crescita di cittadini stranieri sul territorio cittadino di Monza si riflette, di conseguenza, nella presenza di alunni con cittadinanza straniera iscritti alle scuole di Monza (primarie, secondarie di primo e secondo grado), che visto, nell'ultimo decennio, un incremento notevole. La percentuale di presenze passa dal 2,6% sul totale degli iscritti nell’anno scolastico 2001‐2002, al 10% di presenze per l’anno scolastico 2016/17 (l’anno precedente si registrava il 9,2% di alunni stranieri sul totale degli iscritti). Nell'anno scolastico 2015‐2016, infatti, su circa 20.537 iscritti, gli studenti stranieri erano 2.048. Sono soprattutto le scuole primarie (elementari) e secondarie di primo grado (medie inferiori) ad avere una alta presenza di alunni di origine straniera, le primarie con il 14,1%, e le scuole secondaria di primo grado sono con l'11,1%. Per le secondarie di secondo grado (medie superiori) la percentuale è più contenuta e si aggira sul 7,6%. Tuttavia nelle scuole
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secondarie di secondo grado si è passati da una presenza quasi nulla (meno dell’1 %) dell’anno scolastico 2001‐2002 al 7,6% nell’a.s. 2015‐2016. Inoltre la distribuzione delle presenze di alunni stranieri varia molto a seconda della tipologia di istituto scolastico, mentre la presenza è molto più contenuta nei licei, negli istituti tecnici è molto più presente soprattutto nelle classi prime di alcuni istituti ad indirizzo tecnico come ad esempio l’IIS Hensemberger (Fonte Osservatorio scolastico Comune di Monza). Nonostante l’ampia attenzione delle scuole nei confronti degli allievi stranieri e nonostante l’esistenza di servizi locali dedicati a orientamento, accoglienza e all’insegnamento dell’italiano lingua seconda, da una specifica analisi dei bisogni effettuata con target group e nel corso dei laboratori effettuati durante i progetti in corso di Movimento Africa '70 sul territorio, emergono ancora molteplici elementi di criticità nella gestione del tessuto multi‐culturale in ambito scolastico: l’integrazione tra alunni italiani e stranieri appena ricongiunti non è sempre facile e immediata; la comunicazione tra la scuola e le famiglie straniere non è sempre efficace e spesso queste ultime vengono considerate scarsamente partecipative alle attività e poco reattive di fronte alle richieste di incontro formulate dall’istituto; la mancanza di supporto per alunni e famiglie straniere e di figure di riferimento in grado di seguire costantemente l’evoluzione del livello di integrazione e benessere degli alunni stranieri all’interno delle scuole. I mezzi e gli strumenti a disposizione dei docenti e delle figure referenti non sembrano sufficienti a colmare queste lacune; i tagli ai contributi statali alla scuola hanno limitato le attività scolastiche ed extra‐scolastiche che offrivano possibilità di socializzazione, dialogo e partecipazione attiva. Attualmente mancano opportunità di incontro volte ad una conoscenza approfondita dell'altro, alla valorizzazione delle differenze e al superamento di pregiudizi sociali che sovente equiparano il singolo ad una data categoria, stereotipando (“i peruviani”, “gli albanesi”). I residenti sul territorio di Arcore sono 17.916, gli stranieri residenti sul territorio al 1° gennaio 2018 sono 1.768 e rappresentano il 9,9% della popolazione (dati ISTAT). La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 20,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Ucraina (8,5%) e dal Marocco (7,3%). In particolare si evidenzia che gli interventi di contrasto all’esclusione sociale coprono mediamente il 3,7% della spesa sociale complessiva ed hanno visto il dimezzarsi del proprio peso nel corso degli anni (cfr Piano di zona). Il territorio di Arcore ha carenza di servizi e di iniziative che favoriscano l’integrazione di stranieri e migranti, i quali vengono così intercettati dallo “Sportello Migranti” dell’Associazione. In particolare, riscontriamo nell’utenza una mancanza o incompletezza di informazioni e orientamento sul territorio. Inoltre si ravvisa un disagio causato dalla scarsità di spazi di socializzazione e formazione. L’ingente numero di persone che fruiscono dei servizi dell'Associazione ci rende consapevoli dell’importanza di sensibilizzare sempre più persone, anche in veste di volontari impegnati in servizi rivolti ai bisogni degli stranieri e dei migranti. Analisi delle criticità sulle quali si intende intervenire e che giustificano la presentazione del progetto
CRITICITÀ’ SU CHI SI INTENDE INTERVENIRE
INDICATORI DI CONTESTO/ RILEVAZIONE DELLA CRITICITÀ’
Criticità 1 PREGIUDIZI E DIFFIDENZA VERSO MIGRANTI E FRA COMUNITÀ’ ETNICHE E CULTURALI
mostra “Gli altri siamo noi” contro i pregiudizi (un mese di apertura all’anno): 600 studenti visitatori 60 docenti visitatori 10 volontari mostra 50 cittadini adulti visitatori (MILANO)
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500 studenti raggiunti dai percorsi didattici contro i pregiudizi in un anno 4 formatori (MILANO e BRIANZA) 4 seminari contro i pregiudizi in un anno 300 cittadini coinvolti (BRIANZA)
Criticità 2 DIFFICOLTÀ’ DI COMUNICARE NELLA COMUNITÀ’ STRANIERA E TRA DIVERSE COMUNITÀ’ LOCALI
15 partecipanti al corso di italiano per stranieri 0 bambini 6 docenti volontari (MILANO) 15 partecipanti alla scuola di Italiano 2 insegnanti volontari (BRIANZA) 4 eventi interculturali organizzati in un anno 100 cittadini coinvolti 6 Volontari coinvolti (MILANO E BRIANZA) 1 evento di sensibilizzazione all’anno 15 partecipanti al viaggio (MILANO)
Criticità 3 SCARSA COESIONE SOCIALE E ISOLAMENTO
CULTURALE E SOCIALE DI GRUPPI
ETNICI/CULTURALI DI ORIGINE STRANIERA (BASSA
AUTOSTIMA E SCARSA PARTECIPAZIONE CIVICA)
5 volontari sportello 100 utenti sportello in un anno (BRIANZA) 3 attività in un anno 24 cittadini coinvolti e attivati (MILANO e BRIANZA) 1 laboratorio di teatro territoriale all’anno 8 partecipanti al laboratorio 30 abitanti locali spettatori spettacolo (MILANO e BRIANZA)
7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)
I destinatari del progetto saranno tutte le persone che fruiranno in modo diretto delle attività del progetto nei contesti di intervento di Milano e Brianza. Di seguito facciamo un elenco dei destinatari specificando, dove serve, il contesto territoriale.
➢ 3200 studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado di Milano e
Brianza che visiteranno la mostra e fruiranno dei percorsi didattici contro i pregiudizi ➢ 120 docenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado di Milano e
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Brianza che visiteranno la mostra e fruiranno dei percorsi didattici contro i pregiudizi ➢ 1170 cittadini di Milano e Brianza che visiteranno la mostra e parteciperanno agli eventi
interculturali e ai seminari e alle performance teatrali ➢ 50 cittadini di lingua straniera che frequenteranno i corsi di lingua italiana (Milano e
Brianza) ➢ 150 cittadini stranieri che usufruiranno dei servizi dello sportello stranieri (Brianza) ➢ 32 cittadini che parteciperanno ai laboratori di teatro (Milano e Brianza)
I beneficiari del progetto che avrà benefici dalle attività di progetto sarà in generale tutta la comunità territoriale del quartiere Corvetto di Milano (dove ha sede l'associazione Casa per la Pace), di Monza (dove ha sede Movimento Africa ‘70) e di Arcor. Alcune attività inoltre avranno benefici su un territorio più ampio che comprende Milano e la Brianza, poiché si svolgeranno in tali territori, in particolare la mostra “Gli altri siamo noi” contro i pregiudizi sarà aperta a tutte le scuole di Milano, così come i percorsi didattici contri i pregiudizi saranno svolti nelle scuole di tutta Milano e tutta Brianza. Nello specifico possiamo individuare i seguenti beneficiari delle attività di progetto:
➢ 5000 persone componenti delle famiglie e gli amici degli studenti e cittadini che visiteranno la mostra e fruiranno dei percorsi didattici
➢ 15 scuole coinvolte nel loro complesso tra mostra e percorsi didattici (altro personale docente, personale amministrativi, studenti non direttamente coinvolti)
➢ 20 partecipanti al viaggio in Palestina ➢ 80 familiari e amici dei partecipanti al viaggio in Palestina ➢ 3000 cittadini delle realtà locali che vivranno gli effetti positivi sul territorio degli eventi
interculturali ➢ 10 associazioni locali di Milano Corvetto che collaboreranno alla realizzazione degli
eventi territoriali ➢ 300 famigliari di cittadini stranieri frequentanti i corsi di italiano e lo sportello
informativo ➢ 3 enti locali sul cui territorio si svolgeranno le attività (Milano, Monza e Arcore)
7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.
Nell’area di Milano ‐ Corvetto: Animondo è un'associazione culturale nata per creare uno spazio in cui le attività professionali, ricreative e formative dei soci possano prendere forma. Todo Cambia Circolo arci fondato da persone di tutto il mondo che vivono in Italia. L’Associazione di Promozione Sociale TODO CAMBIA è un centro di vita associativa, indipendente, apartitico e non confessionale, a carattere volontario, democratico e interculturale. È composta da cittadini/e immigrati/e – provenienti da qualsiasi regione del mondo – e da cittadini/e italiani/e, uniti da una comune convinzione antirazzista e solidale. Non persegue finalità di lucro Nocetum Società Cooperativa Sociale Società nata per rispondere in modo più strutturato ai bisogni delle persone in difficoltà incontrate sul territorio. La Cooperativa, nel proseguimento della missione, per il proprio agire si ispira ai valori etico ‐ religiosi e di solidarietà sociale che hanno fondato l'Associazione Nocetum e mantiene con quest'ultima, pur nella divisione dei compiti, stretti rapporti di collaborazione. Associazione Banca del tempo Milanosud
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Questa “banca” ha molto lavorato diventando il ricettacolo di sogni, aspirazioni, desideri e bisogni degli associati; tra le tante attività realizzate citiamo: laboratori di aiuto compiti, merende e laboratori creativi per bambini, percorsi a sostegno della genitorialità, laboratori di lettura fiabe, serate culturali, cene multietniche e mercatini. Nell'area di Monza e Brianza: CSV M&B – Centro di Servizio per il volontariato di Monza e Brianza Istituito nel 2009 grazie al Fondo Speciale per il Volontariato nella regione Lombardia, fa parte della rete dei CSV, organizzazioni che forniscono servizi gratuiti per qualificare e promuovere il volontariato e la cultura della solidarietà all’interno dei territori di appartenenza. Cooperativa ONLUS Novo Millennio ‐ Monza La cooperativa Novo Millennio nasce nel 2003 nell’ambito delle attività della Fondazione Caritas Ambrosiana. Gestisce da alcuni anni spazi di relazione per donne immigrate, asili nido multietnici e sportelli di orientamento stranieri. Centro Servizi Immigrati Stranieri (Ce.S.I.S.) ‐ Monza È uno sportello informativo promosso dal comune di Monza che fornisce informazioni ad immigrati, datori di lavoro e operatori che lavorano con immigrati.
Centro Accoglienza Immigrati Stranieri (CAIS) – Monza È una struttura di seconda accoglienza per lavoratori stranieri regolari in Italia. Il Centro di Accoglienza offre una sistemazione abitativa provvisoria con interventi di inserimento ed integrazione nel tessuto sociale italiano. Consorzio Comunità Brianza ‐ Monza Impresa Sociale della comunità di Monza e Brianza che si pone come uno strumento per potenziare e qualificare l’attività delle Cooperative associate ed insieme ad esse vuole esprimere una soggettività politica, sociale ed economica capace di promuovere un progetto con e per la comunità locale. Attualmente conta 24 Cooperative Sociale e 3 Soci, tra queste diverse si occupano di accoglienze richiedenti asilo. ARCI Scuotivento ‐ Monza Circolo ARCI del territorio, luogo di incontro e di numerose attività di socializzazione, educazione e informazione. Africa 70 lavora con ARCI Scuotivento per la promozione di una società interculturale e aperta, attraverso laboratori, rivolti alla cittadinanza in genere e a determinati destinatari specifici, di Teatro dell’Oppresso, usato in quanto tecnica di conoscenza e trasformazione della realtà sociale. RTI Bonvena (Monza e Brianza) E’ una rete di cooperative e associazioni che collabora con enti pubblici e istituzioni per la gestione dell’accoglienza di richiedenti asilo in Brianza, e stende annualmente report sullo stato dell'accoglienza in Brianza. CGIL Brianza Affianca all’attività sindacale campagne di sensibilizzazione sui diritti degli immigrati e sostiene progetti che promuovono relazioni interculturali sul territorio. Associazione Antes – Agrate Brianza (MB) Associazione di volontariato che si occupa di prevenire e gestire le situazioni di disagio giovanile. Ha attivato, insieme a scuole secondarie del territorio, progetti di Educazione alla cittadinanza globale in una dimensione interculturale, promuovendo l’apertura, l'uguaglianza e la coesione sociale.
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Progetto Abitamondo ‐ Associazione Volontariato Arcore Accompagna persone rifugiate accolte in un percorso di progressiva autonomia e integrazione nel contesto sociale italiano. Cooperativa Glob O.N.L.U.S. ‐ Arcore Eroga servizi per richiedenti asilo accolti nei CAS e negli Sprar del territorio Associazione Mosaico Interculturale – Vedano al Lambro (MB) Nasce nel 1997 da 16 donne straniere a seguito di un corso del Fondo Sociale Europeo. Offre servizi di mediazione a consultori familiari e ospedali, scuole, comuni e servizi sociali e carceri. Cooperativa Liberi sogni‐ Calozio Corte (LC) Cooperativa che dal 2006 svolge diverse attività di promozione culturale e gestisce progetti e percorsi interculturali nelle scuole e nelle biblioteche.
8) Obiettivi del progetto (*)
L’obiettivo generale verrà raggiunto attraverso l’impegno realizzato contemporaneamente da tutte le sedi di attuazione previste dal progetto. Dove diverse, saranno specificate le sedi di attuazione in cui verranno raggiunti gli obiettivi specifici. Obiettivo Generale: Il progetto vuole favorire lo sviluppo di una società inclusiva e coesa che si basi su nonviolenza e interazioni culturali e sociali tra i diversi soggetti che vivono i territori in cui il progetto verrà attuato. In particolare lo scopo è quello di aumentare e favorire lo sviluppo di pratiche e relazioni positive fra le diverse culture, diminuire il divario tra percezione e realtà sul fenomeno migratorio e superare falsi pregiudizi e discriminazione, creare occasioni di incontro, di reciproca contaminazione culturale e di promozione della cittadinanza e partecipazione attiva, dei singoli e dei gruppi. Questo obiettivo sarà raggiunto anche tramite il consolidamento dei percorsi di promozione del protagonismo delle categorie sociali escluse quali immigrati ed immigrate, giovani, ecc., potenziandone e valorizzandone le risorse, favorendo l’interazione culturale e sociale tra i diversi soggetti componenti la società con particolare riferimento ai ragazzi in età scolare. Al fine di coinvolgere nel processo d’integrazione non solo i migranti, ma anche la popolazione di accoglienza, è necessario creare occasioni di incontro, soprattutto nei contesti educativi e ricreativi in cui bambini/e e adolescenti, ma anche la cittadinanza tutta, possano coltivare, sviluppare, esercitare la loro capacità di rapportarsi con l’alterità. In questo caso è utile servirsi di un approccio che non si appiattisca sugli aspetti legati alle mere differenze della cultura di appartenenza, ma che coinvolga altri importanti aspetti, quali ad esempio le differenze di genere; le differenze inter‐generazionali (tra figli e genitori; tra studenti e docenti) e la percezione di sé. Con il termine intercultura non si intende una “nuova disciplina”, bensì una “cultura contemporanea” che nasce dall’incontro tra culture, storie, linguaggi diversi. Nell’ottica della cultura come diritto di cittadinanza attiva, oggi diventa necessario compiere un salto di qualità e guardare le comunità straniere non come bacino di utenza, contenitore di bisogni e domande, ma come partner con i quali interloquire, in virtù delle risorse che sono in grado di attivare. Infatti se si considerano le comunità straniere un mero “bacino di utenza”, il criterio di analisi è il bisogno e il criterio d’intervento è la riparazione; se invece si riconoscono le comunità straniere come “parte attiva”, il criterio di analisi
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diventa quello delle risorse/competenze e il criterio di intervento quello dello sviluppo e della promozione. Si tratta pertanto di un cambiamento di prospettiva nel rapporto e nella considerazione degli stranieri: da un modello centrato sulla deficienza (dal latino de‐ficere, “mancare”) che vede gli immigrati come persone “bisognose”, “carenti di…”, si passa ad un modello centrato sulla competenza che esalta le risorse di cui dispongono le comunità straniere. In questa prospettiva i cittadini tutti vengono ritenuti attori e protagonisti dell’intervento. Certo è che il passaggio da una prospettiva all’altra non è automatico né, tanto meno, l’esito scontato: si tratta di un percorso che va sostenuto e facilitato. Di seguito riportiamo gli obiettivi specifici del progetto.
CRITICITA’ OBIETTIVI SPECIFICI INDICATORI EX‐ANTE INDICATORI EX‐POST
Criticità 1 PREGIUDIZI E DIFFIDENZA VERSO MIGRANTI E FRA COMUNITÀ’ ETNICHE E CULTURALI
OB. 1.1 Aumentare le occasioni di riflessione sui propri pregiudizi nelle scuole OB 1.2 Offrire momenti di riflessione su pregiudizi e distorsioni di percezione della realtà alla cittadinanza locale
Un mese di apertura della mostra: 600 studenti visitatori 60 docenti visitatori 10 volontari mostra (MILANO) 500 studenti raggiunti dai percorsi didattici (MILANO e BRIANZA)
50 cittadini adulti visitatori della mostra “Gli altri siamo noi” (MILANO) 4 formatori 4 seminari 300 cittadini coinvolti (BRIANZA)
Due mesi di apertura della mostra: 1200 studenti visitatori120 docenti visitatori 15 volontari mostra (MILANO) 2000 studenti raggiunti dai percorsi didattici (MILANO e BRIANZA) 100 cittadini adulti visitatori della mostra “Gli altri siamo noi” (MILANO) 6 formatori 6 seminari 600 cittadini coinvolti (BRIANZA)
Criticità 2 DIFFICOLTÀ’ DI COMUNICARE NELLA COMUNITÀ’ STRANIERA E TRA DIVERSE COMUNITÀ’ LOCALI
OB. 2.1 Aumento della conoscenza della lingua italiana nella comunità migrante OB. 2.2 Aumentare il dialogo tra le diverse comunità culturali ed
15 partecipanti al corso di italiano per stranieri 0 bambini 6 docenti volontari (MILANO) 15 partecipanti alla scuola di Italiano 2 insegnanti volontari (BRIANZA) 4 eventi 100 cittadini coinvolti 6 Volontari coinvolti
25 partecipanti al corso di italiano per stranieri 4 bambini 8 docenti volontari (MILANO)
25 partecipanti alla scuola di Italiano 3 insegnanti volontari (BRIANZA) 12 eventi 300 Cittadini coinvolti
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etniche
(MILANO E BRIANZA) 1 evento di sensibilizzazione 15 partecipanti al viaggio (MILANO)
12 Volontari coinvolti (MILANO E BRIANZA) 2 evento di sensibilizzazione 20 partecipanti al viaggio (MILANO)
Criticità 3 SCARSA COESIONE
SOCIALE E
ISOLAMENTO
CULTURALE E
SOCIALE DI GRUPPI
ETNICI/CULTURALI DI
ORIGINE STRANIERA
(BASSA AUTOSTIMA E
SCARSA
PARTECIPAZIONE
CIVICA)
OB. 3.1 Aumentare la possibilità di accesso dei cittadini stranieri alle informazioni e servizi del territorio (BRIANZA) OB. 3.2 Aumentare e favorire le occasioni di cittadinanza attiva per la comunità migrante e straniere, sostenendo progettualità e sviluppando capacità
5 volontari sportello 100 utenti sportello (BRIANZA) 3 attività 24 cittadini coinvolti e attivati (MILANO e BRIANZA) 1 laboratorio di teatro territoriale 8 partecipanti al laboratorio 30 abitanti locali spettatori spettacolo (MILANO e BRIANZA)
7 volontari sportello 150 utenti sportello (BRIANZA) 8 attività 70 cittadini coinvolti e attivati (MILANO e BRIANZA) 3 laboratori di teatro territoriale 32 partecipanti al laboratorio 100 abitanti locali spettatori spettacolo (MILANO e BRIANZA
Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.
9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse umane impiegate nel progetto (*)
9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*) L’associazione Casa per la Pace e Movimento Africa 70 sono da anni partner in progetti di servizio Civile perché da anni si interessano entrambe alle tematiche della diffusione della cultura della pace e dell'interculturalità. Sul territorio Brianteo da anni esiste la collaborazione per iniziative culturali tra Movimento Africa 70 (Monza), che ha portato Arci Blob ad essere
15
partner del progetto “Voci Migranti” di Africa 70, progetto iniziato ad aprile 2018 con il finanziamento dell’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo e che ha l'obiettivo di sensibilizzare la società civile sui fenomeni migratori e sul tema dello sfruttamento lavorativo dei lavoratori immigrati irregolari. Le esperienze e i rapporti tra i tre enti attuatori del progetto faranno in modo che ci sia una stretta collaborazione e sinergia per la realizzazione delle attività di progetto. In particolare ci sarà collaborazione per la diffusione dei percorsi didattici e il sostegno reciproco per l’organizzazione della mostra interattiva “Gli altri siamo noi” e gli altri eventi in entrambi i territori di riferimento: Milano Corvetto e Brianza. Sul territorio Brianteo Movimento Africa 70 svilupperà le sue attività. Per questo si è deciso di non differenziare le azioni che avranno luogo a Monza o ad Arcore, o in altri comuni briantei. Ci si riferirà a “Brianza” come l’insieme di questa area in cui lavorerà Movimento Africa 70. Di seguito la descrizione schematica delle azioni e delle attività ad esse correlate.
OBIETTIVI AZIONI ATTIVITÀ’
OB. 1.1 Aumentare le occasioni di riflessione sui propri pregiudizi nelle scuole
1.1.1 Apertura Mostra interattiva sui pregiudizi Gli altri siamo noi alle scuole (MILANO).
1.1.1.1
Organizzazione e
preparazione spazi e stand
mostra “Gli altri siamo noi “
1.1.1.2
Pubblicizzazione e diffusione
alle scuole
1.1.1.3
Pianificare calendario visite
alla mostra
1.1.1.4
Realizzazione mostra
didattica interattiva “ Gli altri
siamo noi” per le classi di
scuola primaria e secondaria
di primo grado
1.1.2 Percorsi didattici nelle scuole su pregiudizi e migrazione (BRIANZA)
1.1.2.1
Progettare percorsi didattici
1.1.2.2
Pubblicizzare, diffondere e
prendere contatti con le
scuole primarie, secondarie
di primo e secondo grado
1.1.2.3
Pianificare calendario
incontri nelle varie scuole
1.1.2.4
Realizzare i percorsi didattici
OB 1.2 Offrire momenti di riflessione su pregiudizi e
1.2.1 Apertura Mostra interattiva sui pregiudizi Gli
1.2.1.1
Pubblicizzazione e diffusione
16
distorsioni di percezione della realtà alla cittadinanza locale
altri siamo noi ai cittadini (MILANO).
della proposta alla
cittadinanza
1.2.1.2
presenziare alla mostra
didattica interattiva “Gli altri
siamo noi”
1.2.2 Organizzazione di eventi culturali, ricreativi e informativi (comprendendo anche i contesti di origine delle migrazioni forzate) coinvolgendo la popolazione del territorio (BRIANZA)
1.2.2.1 progettazione degli eventi e di eventuali collaborazione con partner del territorio 1.2.2.2 calendarizzazione eventi 1.2.2.3 organizzazione degli spazi e luoghi per eventi 1.2.2.4 ricerca di esperti e/o testimoni del contesto di origine delle migrazioni forzate 1.2.2.5 preparazione e stampa del materiale di diffusione (in collaborazione con la cooperativa Glob) 1.2.2.6 coordinamento, promozione e diffusione tramite web e volantini dell’attività
OB. 2.1 Aumento della conoscenza della lingua italiana nella comunità migrante
2.1.1 Scuola di italiano per stranieri con servizio babysitting per i figli non scolarizzati (MILANO)
2.1.1.1 Preparazione spazi della Scuola di italiano e del servizio babysitting 2.1.1.2 Pubblicizzazione della scuola 2.1.1.3 Coordinamento di volontari per la docenza e per il servizio babysitting 2.1.1.4 Gestione lezioni e segreteria organizzativa 2.1.1.5 Coordinamento della scuola con la Rete Scuole Senza Permessi.
2.1.2 Scuola di lingua italiana per conseguire attestato A2 e scuola di italiano per patente
2.1.2.1 Predisposizione del corso di italiano per conseguire
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(BRIANZA) attestato A2 coinvolgendo volontari con cadenza settimanale 2.1.2.2 Predisposizione di un corso di italiano per la patente di guida con cadenza settimanale 2.1.2.3 Coordinamento volontari docenti 2.1.2.4 Organizzazione degli spazi dei corsi 2.1.2.5 Preparazione e stampa del materiale di diffusione 2.1.2.6 Diffusione e promozione (con supporto della cooperativa Glob) 2.1.2.7 Ricerca di materiali didattici per i partecipanti al corso 2.1.2.8 Svolgimento delle lezioni
OB. 2.2 Aumentare il dialogo tra le diverse comunità culturali ed etniche
2.2.1 Eventi ricreativi e di scambio culturale tra le comunità migranti e autoctone rivolti a tutta la cittadinanza (MILANO E BRIANZA)
2.2.1.1 Ricerca di modalità dil dialogo e di conoscenza delle diverse comunità culturali attraverso il cibo e progettazione eventi 2.2.1.2 predisposizione di “Trattoria migrante” con coinvolgimento degli utenti dello sportello migranti 2.2.1.3 calendarizzazione degli eventi culinari e organizzazione degli spazi 2.2.1.4 preparazione e stampa materiale di diffusione 2.2.1.5 promozione e diffusione degli eventi e raccolta partecipazioni (in Brianza con supporto della cooperativa Glob) 2.2.1.6 Coordinamento e
18
coinvolgimento volontari per il coordinamento e la gestione dell’evento 2.2.1.7 Realizzazione degli eventi
2.2.2 Organizzazione di un viaggio di conoscenza della Palestina (MILANO)
2.2.2.1 Pianificazione viaggio 2.2.2.2 Organizzazione eventi di sensibilizzazione 2.2.2.3 Pubblicizzazione viaggio ed eventi di presentazione 2.2.2.4 Gestione segreteria organizzativa 2.2.2.5 Realizzazione eventi e momenti informativi.
OB. 3.1 Aumentare la possibilità di accesso dei cittadini stranieri alle informazioni e servizi del territorio (BRIANZA)
3.1.1 Sportello di orientamento e informazioni sui servizi sul territorio e supporto alla compilazione di pratiche per cittadini stranieri (BRIANZA)
3.1.1.1 predisposizione di uno sportello migranti con apertura settimanale 3.1.1.2 organizzazione degli spazi 3.1.1.3 gestione dei turni dei volontari 3.1.1.4 impegno volontari nell’attività dello sportello per la compilazione pratiche
OB. 3.2 Aumentare e favorire le occasioni di cittadinanza attiva per la comunità migrante e straniere, sostenendo progettualità e sviluppando capacità
3.2.1 Realizzazione di occasioni e attività dove i cittadini possano esprimere le proprie capacità e risorse, lavorative, artistiche, volontariato (cucina, programmazione musicale, bar, ciclofficina, organizzazione di eventi), insieme alle rete associative del territorio (MILANO e BRIANZA)
3.2.1.1 Pianificazione di eventi nei diversi spazi 3.2.1.2 Organizzazione degli spazi 3.2.1.3 Gestire i turni bar per garantirne l’apertura 3.2.1.4 Ricerca ed ingaggio artisti e programmazione artistica/ricreativa degli eventi 3.2.1.5 Organizzazione e gestione delle attività di cucina 3.2.1.6
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Preparazione materiale di diffusione e promozione evento attraverso web e volantini 3.2.1.7 Coordinamento volontari, cittadini e enti coinvolti negli eventi 3.2.1.8 Realizzazione eventi
3.2.3 Laboratori e spettacoli di teatro dell’oppresso con le comunità migranti e gli abitanti locali (MILANO e BRIANZA)
3.2.3.1 Pianificazione laboratori e spettacoli di teatro dell’oppresso 3.2.3.2 Organizzazione spazi per laboratori e spettacoli 3.2.3.3 Coinvolgimento realtà territoriali (su Milano Corvetto partecipazione alla Rete di Associazioni del Corvetto per preparare i laboratori con i vicini dei cortili) 3.2.3.4 Calendarizzazione e organizzazione degli spettacoli 3.2.3.5 Pubblicizzazione e diffusione dei laboratori e degli spettacoli 3.2.3.6 Realizzazione laboratori e spettacoli
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9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*) Diagramma di Gantt:
Fasi ed Attività 1° mese
2° mese
3° mese
4° mese
5° mese
6° mese
7° mese
8° mese
9° mese
10° mese
11° mese
12° mese
Criticità 1 PREGIUDIZI E DIFFIDENZA VERSO MIGRANTI E FRA COMUNITÀ’ ETNICHE E CULTURALI
Obiettivo: 1.1 Aumentare le occasioni di riflessione sui propri pregiudizi nelle scuole
1.1.1 Apertura Mostra interattiva sui pregiudizi Gli altri siamo noi alle scuole (MILANO)
1.1.2 Percorsi didattici nelle scuole su pregiudizi e migrazione (BRIANZA)
Obiettivo 1.2 Offrire momenti di riflessione su pregiudizi e distorsioni di percezione della realtà alla cittadinanza locale
1.2.1 Apertura Mostra interattiva sui pregiudizi Gli altri siamo noi ai cittadini (MILANO)
1.2.2 Organizzazione di eventi culturali, ricreativi e informativi (comprendendo anche i contesti di origine delle migrazioni forzate) coinvolgendo la popolazione del territorio (BRIANZA)
Criticità 2 DIFFICOLTÀ’ DI COMUNICARE NELLA COMUNITÀ’ STRANIERA E TRA DIVERSE COMUNITÀ’ LOCALI
Obiettivo. 2.1 Aumento della conoscenza della lingua italiana nella comunità migrante
2.1.1 Scuola di italiano per stranieri con servizio babysitting per i figli non scolarizzati (MILANO)
2.1.2 Scuola di lingua italiana per conseguire attestato A2 e scuola di italiano per patente (BRIANZA)
Obiettivo. 2.2 Aumentare il dialogo tra le diverse comunità culturali ed etniche
2.2.1 Eventi ricreativi e di scambio culturale tra le comunità migranti e autoctone rivolti a tutta la cittadinanza (MILANO E BRIANZA)
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2.2.2 Organizzazione di un viaggio di conoscenza della Palestina (MILANO)
Criticità 3 SCARSA COESIONE SOCIALE E ISOLAMENTO CULTURALE E SOCIALE DI GRUPPI ETNICI/CULTURALI DI ORIGINE STRANIERA (BASSA AUTOSTIMA E SCARSA PARTECIPAZIONE CIVICA)
Obiettivo. 3.1 Aumentare la possibilità di accesso dei cittadini stranieri alle informazioni e servizi del territorio (BRIANZA)
3.1.1 Sportello di orientamento e informazioni sui servizi sul territorio e supporto alla compilazione di pratiche per cittadini stranieri (BRIANZA)
Obiettivo. 3.2 Aumentare e favorire le occasioni di cittadinanza attiva per la comunità migrante e straniere, sostenendo progettualità e sviluppando capacità 3.2.1 Realizzazione di occasioni e attività dove i cittadini possano esprimere le proprie capacità e risorse, lavorative, artistiche, volontariato (cucina, programmazione musicale, bar, ciclofficina, organizzazione di eventi), insieme alla rete associativa del territorio (MILANO e BRIANZA)
3.2.3 Laboratori e spettacoli di teatro dell’oppresso con le comunità migranti e gli abitanti locali (MILANO e BRIANZA)
AZIONI TRASVERSALI
Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale
Formazione Specifica
Formazione Generale
Informazione e sensibilizzazione
Monitoraggio operatori volontari
Monitoraggio olp
Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).
22
9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) Si specifica che tutte le attività verranno realizzate parallelamente in tutte le sedi di attuazione, ma non necessariamente ogni singolo volontario prenderà parte a tutte le attività realizzate nella sede di attuazione a lui assegnata.
Obiettivi del progetto Attività previste dal progetto Il ruolo dell’operatore volontario di SC sarà di:
OB. 1.1 Aumentare le occasioni di riflessione sui propri pregiudizi nelle scuole
1.1.1.1 Organizzazione e
preparazione spazi e stand mostra
“Gli altri siamo noi“ (Milano)
Supporto alla progettazione,
gestione diretta di logistica
montaggio e smontaggio.
1.1.1.2 Pubblicizzazione e diffusione
alle scuole (Milano)
Supporto a ufficio stampa
per la realizzazione dei
materiali,
gestione autonoma dei social
e della diffusione
1.1.1.3 Pianificare calendario visite
alla mostra (Milano)
Gestione diretta di
calendarizzazione,
supporto al referente per il
coordinamento dei volontari
animatori
1.1.2.1 Progettare percorsi didattici
(Milano) Supporto agli educatori e referenti
1.1.2.2 Pubblicizzare, diffondere e
prendere contatti con le scuole
primarie, secondarie di primo e
secondo grado (Milano)
Supporto alla realizzazione
dei materiali,
gestione autonoma dei social
e della diffusione
1.1.2.3 Pianificare calendario
incontri nelle varie scuole (Milano)
Gestione diretta della calendarizzazione, supporto al referente per il coordinamento di eventuali volontari
1.1.2.4 Realizzare i percorsi didattici (Brianza)
Inizialmente supporto agli educatori, successivamente gestione autonoma degli incontri
OB 1.2 Offrire momenti di riflessione su pregiudizi e
1.2.1.1 Pubblicizzazione e diffusione
della proposta alla cittadinanza
(Brianza)
Supporto a ufficio stampa,
Gestione diretta di
distribuzione informazione
23
distorsioni di percezione della realtà alla cittadinanza locale
cartacee e sui social
1.2.1.2 Presenziare alla mostra didattica interattiva “Gli altri siamo noi” (Brianza e Milano)
Gestione autonoma di
apertura e chiusura delle
mostre, animazione delle
visite con accompagnamento
nel percorso della mostra,
consegna materiali didattici
agli adulti visitatori della
mostra
Supporto al coordinamento
turni dei volontari
1.2.2.1 progettazione degli eventi e
di eventuali collaborazioni con
partner del territorio
(Brianza)
Supporto alla progettazione Partecipazione alle assemblee della rete di associazioni gestione contatti con partner
1.2.2.2 calendarizzazione eventi
(Brianza)
Gestione della calendarizzazione Coordinamento dei volontari che seguiranno ogni evento
1.2.2.3 organizzazione degli spazi e
luoghi per eventi
(Brianza)
Gestione autonoma dei sopralluoghi degli spazi. Collaborazione coi responsabili i materiali, logistica, permessi. Supporto alla richiesta di spazi pubblici
1.2.2.4 ricerca di esperti e/o
testimoni del contesto di origine
delle migrazioni forzate (Brianza)
Supporto alla ricerca Gestione autonoma della presa contatti di esperti
1.2.2.5 preparazione e stampa del
materiale di diffusione (in
collaborazione con la cooperativa
Glob) (Brianza)
Supporto a ufficio stampa per la preparazione dei materiali
1.2.2.6 coordinamento, promozione e diffusione tramite web e volantini dell’attività (Brianza)
Gestione diretta della diffusione sui social e cartacea
OB. 2.1 Aumento della conoscenza della lingua italiana nella
2.1.1.1 Preparazione spazi della
Scuola di italiano e del servizio
babysitting (Milano)
Gestione diretta della
sistemazione logistica della
scuola
24
comunità migrante
2.1.1.2 Pubblicizzazione della scuola
(Milano)
Supporto alla preparazione
del materiale
gestione diretta della
pubblicizzazione
2.1.1.3 Coordinamento di volontari
per la docenza e per il servizio
babysitting (Milano)
Supporto ai docenti
2.1.1.4 Gestione lezioni e segreteria
organizzativa
(Milano)
Collaborazione alla
preparazione del materiale
didattico, cura dei figli delle
allieve della scuola con
attività ricreative
Affiancamento nella
preparazione delle lezioni
della scuola, della
valutazione trimestrale degli
alunni
2.1.1.5 Coordinamento della scuola con la Rete Scuole Senza Permessi. (Milano)
Partecipazioni alle riunioni
mensili
2.1.2.1 Predisposizione del corso di
italiano per conseguire attestato A2
coinvolgendo volontari con cadenza
settimanale (Brianza)
collaborazione alla
progettazione
2.1.2.2 Predisposizione di un corso
di italiano per la patente di guida
con cadenza settimanale (Brianza)
collaborazione alla
progettazione
2.1.2.3 Coordinamento volontari
docenti (Brianza)
supporto al coordinatore, gestione diretta dei contatti dei volontari
2.1.2.4 Organizzazione degli spazi
dei corsi (Brianza) gestione autonoma della preparazione degli spazi
2.1.2.5 Preparazione e stampa del
materiale di diffusione (Brianza) supporto alla preparazione
2.1.2.6 Diffusione e promozione
(con supporto della cooperativa
Glob) (Brianza)
gestione diretta alle procedure di stampa e diffusione in collaborazione con Glob
2.1.2.7 Ricerca di materiali didattici
per i partecipanti al corso (Brianza)
Collaborazione alla ricerca e
preparazione del materiale
25
didattico
2.1.2.8 Svolgimento delle lezioni (Brianza)
Affiancamento nella
preparazione e alle lezioni
della scuola
OB. 2.2 Aumentare il dialogo tra le diverse comunità culturali ed etniche (BRIANZA)
2.2.1.1 Ricerca di modalità di
dialogo e di conoscenza delle
diverse comunità culturali
attraverso il cibo e progettazione
eventi (Brianza)
Supporto alla progettazione e identificazione di eventi
2.2.1.2 predisposizione di “Trattoria
migrante” con coinvolgimento degli
utenti dello sportello migranti
(Brianza)
collaborazione alla
organizzazione e gestione
diretta del dialogo con gli
utenti da coinvolgere
2.2.1.3 calendarizzazione degli
eventi culinari e organizzazione degli
spazi (Brianza)
Gestione della
calendarizzazione e
partecipazione alle reti del
territorio con cui collaborare
2.2.1.4 preparazione e stampa
materiale di diffusione (Brianza)
Supporto alla preparazione
dei materiali, gestione
diretta degli ordini di stampa
2.2.1.5 promozione e diffusione
degli eventi e raccolta partecipazioni
(con supporto della cooperativa
Glob) (Brianza)
gestione diretta della
diffusione in collaborazione
con Glob
2.2.1.6 Coordinamento e
coinvolgimento volontari per il
coordinamento e la gestione
dell’evento (Brianza)
Supporto al coordinamento
Gestione diretta dei contatti
con i volontari
2.2.1.7 Realizzazione degli eventi (Brianza)
partecipazione e
collaborazione con
autonomia nelle mansioni
attribuite per gli eventi
2.2.2.1 Pianificazione viaggio in
Palestina (Milano) Assistenza alla pianificazione
2.2.2.2 Organizzazione eventi di
sensibilizzazione (Milano) Gestione dell’ideazione e degli eventi
26
2.2.2.3 Pubblicizzazione
viaggio ed eventi di presentazione
(Milano)
Supporto alla preparazione
dei materiali, gestione
diretta della diffusione
2.2.2.5 Realizzazione eventi e
momenti informativi. (Milano) Presenza e gestione degli eventi
OB. 3.1 Aumentare la possibilità di accesso dei cittadini stranieri alle informazioni e servizi del territorio (BRIANZA)
3.1.1.1 predisposizione di uno
sportello migranti con apertura
settimanale (Brianza)
Supporto alla organizzazione dello sportello
3.1.1.2 organizzazione degli spazi
(Brianza)
Gestione diretta dell’organizzazione e predisposizione degli spazi
3.1.1.3 gestione dei turni dei
volontari (Brianza)
Supporto alla gestione e contatti diretti con i volontari
3.1.1.4 impegno volontari nell’attività dello sportello per la compilazione pratiche (Brianza)
Inizialmente Supporto ai volontari per lo sportello e compilazione pratiche, successivamente gestione autonoma della attività dello sportello
OB. 3.2 Aumentare e favorire le occasioni di cittadinanza attiva per la comunità migrante e straniere, sostenendo progettualità e sviluppando capacità (BRIANZA E MILANO)
3.2.1.1 Pianificazione di eventi nei
diversi spazi (Brianza e Milano)
Partecipazione alle riunioni della Reti del territorio per calendarizzare e programmare eventi.
3.2.1.4 Ricerca ed ingaggio artisti e
programmazione artistica/ricreativa
degli eventi (Brianza)
Collaborazione alla ricerca artisti Supporto alla programmazione
3.2.1.5 Organizzazione e gestione
delle attività di cucina (Brianza)
supporto all'organizzazione e al recupero dei materiali richiesti
3.2.1.6 Preparazione materiale di
diffusione e promozione evento
attraverso web e volantini (Brianza)
Supporto alla realizzazione del materiale Gestione diretta della diffusione
3.2.1.7 Coordinamento volontari,
cittadini e enti coinvolti negli eventi
(Brianza)
Supporto al coordinamento volontari, Presenza alle riunioni organizzative, gestione diretta dei contatti dei cittadini coinvolti
27
3.2.1.8 Realizzazione eventi (Brianza)
Partecipazione, supporto al coordinamento degli eventi e gestione diretta delle mansioni
3.2.3.1 Pianificazione laboratori e
spettacoli di teatro dell’oppresso
(Milano)
Gestione della progettazione, contatti esperti e segreteria organizzativa
3.2.3.2 Organizzazione spazi per
laboratori e spettacoli
(Milano)
Sopralluogo degli spazi, concordare con responsabili orari, permessi, materiali, logistica
3.2.3.3 Coinvolgimento realtà
territoriali (su Milano Corvetto
partecipazione alla Rete di
Associazioni del Corvetto per
preparare i laboratori con i vicini dei
cortili) (Milano)
Partecipazione all’assemblea di associazioni del corvetto, concordare distribuzione di compiti e responsabili di ogni mansione
3.2.3.4 Calendarizzazione e
organizzazione degli spettacoli
(Milano)
Concordare con rete e con associazione. Progettare risorse: volontari, materiali, permessi
3.2.3.5 Pubblicizzazione e diffusione
dei laboratori e degli spettacoli
(Milano)
Gestione dell’ufficio stampa e posteriore rassegna stampa
3.2.3.6 Realizzazione laboratori e spettacoli (Milano)
Affiancamento ai formatori come tutoring e preparazione materiale necessario
Gli operatori volontari del SC selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale anche alla realizzazione di alcuni obiettivi già indicati al box 8, sezione “Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC” che vengono qui richiamati: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit.
9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)
28
N° Professionalità Ruolo nel progetto
3 Coordinatori di sede: 1 per Casa Pace 1 per Movimento Africa 70
Supervisione e coordinamento di tutte le attività di progetto all’interno delle sedi di attuazioni
2 Responsabili educativi: 1 per Casa Pace 1 per Africa 70
Coordinare, supervisionare e progettate le azioni dei percorsi educativi e della Mostra, attività: 1.1.1.1, 1.1.1.2, 1.1.1.3, 1.1.1.4, 1.1.2.1, 1.1.2.2, 1.1.2.3, 1.1.2.4, 1.2.1.1, 1.2.1.2
12 Volontari Mostra e percorsi educativi: 10 per Casa Pace 2 per Africa70
attività:1.1.1.2 1.1.1.3,, 1.1.1.4, 1.1.2.3, 1.1.2.4, 1.2.1.1, 1.2.1.2
3 referenti comunicazione e addetti ufficio stampa: 1 per Africa 70 1 per Casa Pace
realizzazione materiale comunicativo e supervisione alla diffusione, attività: 1.1.1.2, 1.1.2.2, 1.2.1.1, 1.2.2.5, 1.2.2.6, 2.1.1.2, 2.1.2.5, 2.1.2.6, 2.2.1.4,2.2.1.5, 2.2.2.3, 3.2.1.6, 3.2.3.5
1 Mediatore linguistico Attività di sportello migrante 3.1.1.1, 3.1.1.3, 3.1.1.4
5 Volontari Sportello Migranti Volontari che si occuperanno dello sportello migranti per la compilazione di pratiche in relazione alle attività 3.1.1.1, 3.1.1.2, 3.1.1.4
9 Volontari insegnanti italiano: 2 Arci blob 7 Casa per la Pace
Attività di scuola d’italiano volontari che si occupano di in relazione alle attività 2.1.1.1,2.1.1.4, 2.1.2.1, 2.1.2.2, 2.1.2.7, 2.1.2.8
24 Volontari eventi territoriali: 10 arci blob 10 casa per la pace 4 Africa 70
Organizzazione, promozione di eventi locali aggregativi, ricreativi e culinari in relazione alle attività 1.2.1.1, 1.2.2.2, 1.2.2.3, 2.2.1.2, 2.2.1.3, 2.2.1.5, 2.2.1.7, 3.2.1.1, 3.2.1.3, 3.2.1.3, 3.2.1.5 ,3.2.1.6,3.2.1.8
12 volontari e testimoni viaggi passati per Vaggio Palestina (Casa Pace)
Volontari per organizzare il viaggio in Palestina. Attività: 2.2.2.1, 2.2.2.2, 2.2.2.3, 2.2.2.5
8 volontari attori teatrali (Casa per la Pace)
Laboratori e spettacoli di teatro dell’oppresso attività 3.2.3.4, 3.2.3.5, 3.2.3.6
4 referenti amministrativi e di segretariato: 2 per Africa 70
gestione amministrativa e segretariato per le attività:1.1.1.2, 1.1.2.2 1.2.1.1
29
1 per Casa Pace 1 per Arci Blob
1.2.2.6, 2.1.1.4 2.2.2.4, 3.2.1.4
10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*) 6
2 posti in Casa Pace 2 posti in Movimento Africa 70
11) Numero posti con vitto e alloggio
12) Numero posti senza vitto e alloggio 6
13) Numero posti con solo vitto
14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa,
monte ore annuo (*)
Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito
15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6) (*) 5 16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:
‐ Flessibilità oraria ‐ possibilità di svolgere formazione e attività anche nei giorni di sabato e domenica
(concordandoli precedentemente) ‐ Disponibilità a missioni da svolgere fuori la sede di servizio come previsto dal DM del
22/04/2015 ‐ Disponibilità a spostarsi in autonomia sui territori per la formazione e le attività di progetto
(gli eventi, le riunioni, lo svolgimento dei percorsi didattici e della mostra)
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato (*):
Voce non compilata in quanto il sistema “helios” la genera automaticamente sulla base dei dati
inseriti, e all’atto dell’attivazione della funzione “presenta”, la include nella documentazione del
progetto.
18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle ore dedicate:
Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito
4
0
4
0
1.145
5
30
articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐ associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione. ‐ luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali gli operatori volontari in SC potranno fornire informazioni sul servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, gli operatori volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCU nel territorio, per complessive 12 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove gli operatori volontari del SC prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐ informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐ sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐ diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione) Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà inoltre diffuso materiale informativo presso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.
19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di
accreditamento (*)
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto
(*)
SI
31
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti (*)
Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:
I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il
proprio curriculum vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore.
Saranno preferiti candidati:
‐ Interesse e sensibilità alla mediazione culturale, possibilmente con esperienze in ambiti
interculturali
‐ Attitudini educative anche in ambiti informali, possibilmente con esperienze (ripetizioni,
dopo‐scuola, etc.)
‐ Capacità organizzative , possibilmente con esperienze di organizzazione eventi e
momenti di socialità
‐ Capacità comunicative sia per il lavoro in team che per la comunicazione esterna
‐ Un buon uso del computer, internet e social network più diffuso
‐ Esperienze di attività di volontariato
24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Le risorse finanziarie messe a disposizione dalle diverse sedi di attuazione sono state raggruppate per
macro voci e saranno presentate quindi nel complesso delle tre sedi.
1) Area: RISORSE TECNICHE STRUMENTALI AL PROGETTO
Area gestionale (spese generali per tutti gli obiettivi):
6 postazioni di lavoro complete (computer con collegamento ad internet, scanner e stampante,
telefono)
3 fotocopiatrici
2 videocamera/fotocamere
3 videoproiettori
Totale € 2.500
Area attività specifiche:
Mostra “Gli altri siamo noi” (pannelli e materiali)
fotocopie materiali didattici
Stampe materiali comunicazione
costi pubblicità media e social
materiali eventi
SI
32
costi eventi
Totale € 30.000
2) Area: FORMAZIONE SPECIFICA
Segreteria attrezzata
Aula adeguatamente attrezzata con sedie, banchi, computer portatile, videoproiettore, supporti
informatici multimediali
Costo personale e rimborsi spese dei docenti impegnati nella formazione specifica
Costo complessivo delle dispense
Costo totale della cancelleria per la formazione specifica
Costo biglietti mezzi pubblici e rimborsi mezzi di terzi per la partecipazione e realizzazione di moduli
formativi in luoghi diversi dalla sede di formazione
Totale € 3.000
3) Area: PERSONALE PER ATTIVITA’ DI PROGETTO
Costi referenti di sede
Costi responsabili educativi
Costi referenti comunicazione
Costi mediatore linguistico
Costi referenti amministrativi
Rimborsi spese volontari delle associazioni per attività di progetto
Totale € 18.000
4) Area: PROMOZIONE DEL SERVIZIO CIVILE E PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO
Realizzazione, stampa e affissione di locandine presso le sedi universitarie, bar, parrocchie e uffici
“informagiovani”.
Rimborso spese ai volontari per l’apertura dello sportello di informazione (aperto in corrispondenza
degli orari d’ufficio: tutte le mattine dalle ore 9,00 alle 12,00) per tutta la durata del bando di selezione
comunicati stampa e redazionali su televisioni, radio, giornali locali ed enti e associazioni territoriali
che si occupano di giovani
Realizzazione di 8 incontri cui saranno invitati i giovani interessati allo svolgimento del servizio civile
(predisposizione sala con attrezzature informatiche e materiale informativo)
Totale € 2.000
Totale complessivo € 55.500
25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):
Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1)
Assoc Nocetum Cooperativa Sociale Onlus
No profit Progettazione azioni di aggregazione e coinvolgimento della cittadinanza
33
CF 97233370150 Attività: 1.2.2.1, 1.2.2.2, 2.2.1.1,2.2.1.3, 3.2.1.1
Glob Cooperativa Sociale Onlus CF/P.iva 09700530968
No profit Sostegno alle attività di comunicazione e organizzazione Attività: 1.2.2.5, 2.1.2.6, 2.2.1.5
Direzione Politiche Sociali Comune Milano CF/P.iva 01199250158
Istituzionale Supporto logistico, patrocini, spazi, pubblicizzazione Attività: 1.1.1.1, 1.2.2.1, 1.2.2.3, 3.2.1.1, 3.2.1.2, 3.2.3.3
Droma P.iva 08574460963
Profit Consulenza grafica e marketing, sostegno al piano di comunicazione per le attività di progetto Attività: 1.1.1.2, 1.1.2.2, 1.2.1.1, 1.2.2.5, 2.1.1.2, 2.2.1.4, 2.2.2.3, 3.2.1.6, 3.2.3.5
26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
Tutti i materiali o gli strumenti riportati nella tabella sottostante risultano adeguati e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi
Obiettivo:
Risorse tecniche e strumentali Attività
2 pc, 1 stampante, 1 fotocopiatrice, connessione internet, linea telefonica, cancelleria per Africa 70 2 pc, 1 stampante, 1 fotocopiatrice, connessione internet, linea telefonica, cancelleria per Casa Pace 2 pc, 1 stampante, 1 fotocopiatrice, connessione internet, linea telefonica, cancelleria
1.1.1.2 Pubblicizzazione e diffusione alle scuole
1.1.1.3 Pianificare calendario visite alla mostra
1.1.2.1 Progettare percorsi didattici
1.1.2.2 Pubblicizzare, diffondere e prendere contatti con
le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado
1.1.2.3 Pianificare calendario incontri nelle varie scuole
1.2.1.1 Pubblicizzazione e diffusione della proposta alla
cittadinanza
1.2.2.1 progettazione degli eventi e di eventuali
collaborazione con partner del territorio
1.2.2.2 calendarizzazione eventi
1.2.2.4 ricerca di esperti e/o testimoni del contesto di
origine delle migrazioni forzate
1.2.2.5 preparazione e stampa del materiale di diffusione
(in collaborazione con la cooperativa Glob)
1.2.2.6 coordinamento, promozione e diffusione tramite
web e volantini dell’attività
2.1.1.2 Pubblicizzazione della scuola
2.1.1.3 Coordinamento di volontari per la docenza e per
il servizio babysitting
2.1.1.4 Gestione lezioni e segreteria organizzativa
2.1.2.3 Coordinamento volontari docenti
2.1.2.5 Preparazione e stampa del materiale di diffusione
34
2.1.2.6 Diffusione e promozione (con supporto della
cooperativa Glob)
2.1.2.7 Ricerca di materiali didattici per i partecipanti al
corso
2.2.1.3 calendarizzazione degli eventi culinari e
organizzazione degli spazi
2.2.1.4 preparazione e stampa materiale di diffusione
2.2.1.5 promozione e diffusione degli eventi e raccolta
partecipazioni (in Brianza con supporto della cooperativa
Glob)
2.2.2.1 Pianificazione viaggio
2.2.2.2 Organizzazione eventi di sensibilizzazione
2.2.2.3 Pubblicizzazione
viaggio ed eventi di presentazione
2.2.2.4 Gestione segreteria organizzativa
3.1.1.4 impegno volontari nell’attività dello sportello per
la compilazione pratiche
3.1.1.3 gestione dei turni dei volontari
3.2.1.4 Ricerca ed ingaggio artisti e programmazione
artistica/ricreativa degli eventi
3.2.1.6 Preparazione materiale di diffusione e
promozione evento attraverso web e volantini
3.2.1.7 Coordinamento volontari, cittadini e enti
coinvolti negli eventi
3.2.3.3 Coinvolgimento realtà territoriali (su Milano
Corvetto partecipazione alla Rete di Associazioni del
Corvetto per preparare i laboratori con i vicini dei cortili)
3.2.3.4 Calendarizzazione e organizzazione degli
spettacoli
3.2.3.5 Pubblicizzazione e diffusione dei laboratori e
degli spettacoli
mostra interattiva “Gli altri siamo noi” con materiali didattici della mostra per Casa Pace
1.1.1.4 Realizzazione mostra didattica interattiva “ Gli altri siamo noi” per le classi di scuola primaria e secondaria di primo grado 1.2.1.2 presenziare alla mostra didattica interattiva “Gli altri siamo noi”
1 proiettore e casse portatili per Africa 70 1 proiettore e casse portatili per Casa Pace
1.1.2.4 Realizzare i percorsi didattici 2.2.2.5 Realizzazione eventi e momenti informativi 2.2.2.5 Realizzazione eventi e momenti informativi viaggio in Palestina 3.2.1.8 Realizzazione eventi
giochi per bambini per Casa Pace 2.1.1.1 Preparazione spazi della Scuola di italiano e del
servizio babysitting
35
lavagna, fogli, cartelloni e cancelleria e materiali didattici per insegnamento italiano per Casa Pace
2.1.1.1 Preparazione spazi della Scuola di italiano e del
servizio babysitting
2.1.1.4 Gestione lezioni e segreteria organizzativa
2.1.2.1 Predisposizione del corso di italiano per
conseguire attestato A2 coinvolgendo volontari con
cadenza settimanale
2.1.2.2 Predisposizione di un corso di italiano per la
patente di guida con cadenza settimanale
2.1.2.4 Organizzazione degli spazi dei corsi
2.1.2.5 Preparazione e stampa del materiale di diffusione
2.1.2.8 Svolgimento delle lezioni
Cucina, bar e attrezzature per preparazione cibo (pentole, mestoli, contenitori, stoviglie, tovaglie, bicchieri, alimenti e bevande)
2.2.1.2 predisposizione di “Trattoria migrante” con
coinvolgimento degli utenti dello sportello migranti
2.2.1.6 Coordinamento e coinvolgimento volontari per il
coordinamento e la gestione dell’evento
2.2.1.7 Realizzazione degli eventi 3.2.1.5 Organizzazione e gestione delle attività di cucina
3.2.1.8 Realizzazione eventi
sedie, tavoli, arredi sale e saloni per Casa Pace
2.1.1.1 Preparazione spazi della Scuola di italiano e del
servizio babysitting
2.1.1.4 Gestione lezioni e segreteria organizzativa
2.1.2.4 Organizzazione degli spazi dei corsi
2.1.2.8 Svolgimento delle lezioni
2.2.1.7 Realizzazione degli eventi
2.2.2.5 Realizzazione eventi e momenti informativi.
3.1.1.1 predisposizione di uno sportello migranti con
apertura settimanale
3.1.1.2 organizzazione degli spazi
3.2.1.2 Organizzazione degli spazi
3.2.1.8 Realizzazione eventi
3.2.3.6 Realizzazione laboratori e spettacoli
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
L’attività di servizio civile sarà riconosciuta dall’Università degli Studi di Milano, per il corso di
laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale, come attività in sostituzione dello stage
con conseguente riconoscimento dei crediti formativi (cfu) previsti dal percorso di laurea: 6 cfu
36
nel secondo o terzo anno di corso.
Inoltre lo svolgimento del Servizio Civile può essere riconosciuto per 3 cfu, a seguito dello
svolgimento, presentando apposita richiesta ai docenti referenti per i corsi di laurea triennale di
Lettere e Filosofia e Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano. La facoltà di Sociologia
dell’Università di Milano Bicocca può riconoscere l’attività di Servizio Civile, su richiesta all’inizio
della stessa, riconoscendo fino a 9 cfu come attività formativa a scelta del piano di studi.
28) Eventuali tirocini riconosciuti:
I volontari iscritti al corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica, potranno vedersi
riconosciuto il servizio civile quale attività in sostituzione dello stage facendone richiesta alle
segreterie di facoltà.
29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae
ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN.
In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego.
Nell’attestato standard è riportato il riferimento a:
le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso
la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli
operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;
le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di
maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e
del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore
conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo
in relazione all’orario di servizio.
le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e
del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento
permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di
maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche
includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le
forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e
costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più
diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza
civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla
conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una
partecipazione attiva e democratica.
37
Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI 30) Sede di realizzazione (*)
Arci Servizio Civile Lombardia: via dei Transiti, 21‐ 20127 MilanoEventuali variazioni dell'indirizzo saranno comunicate tempestivamente.
31) Modalità di attuazione (*)
In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri
enti (*)
SI Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM ‐ Sistema di Formazione
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
34) Contenuti della formazione (*)
35) Durata (*)
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non
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formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI
36) Sede di realizzazione (*)
La formazione specifica sarà realizzata presso le sedi degli enti e la sede di Arci Servizio Civile Lombardia, che riportiamo di seguito: ‐ CASA PER LA PACE MILANO, via Marco D’Agrate 11, Milano ‐ Movimento Africa ‘70, via Missori 14, Monza ‐ Arci Servizio Civile, Via dei Transiti, 21, Milano
37) Modalità di attuazione (*)
La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati
38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione
ai singoli moduli (*)
Dati anagrafici del formatore di formazione
specifica (Cognome, Nome, nato a,
il)
Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche
Modulo/i formativo/i
Mercedes Mas Solè nata a Madrid (Spagna) Il 11/04/1960
OLP, Laurea spagnola come Docente di scuola media, specialistica in sostegno. Formatrice in metodo Training dal 1989. Coordinatrice della Casa per la Pace Milano dal 2011.
‐Nonviolenza ‐ Intercultura ‐ Gestione positiva dei conflitti
Chiara Lusetti nata a Monza il 22/04/1987
Phd in studi linguistici, culturali e interculturali. Formatrice interculturale e docente Coordinatrice sportello migranti Arci Blob
‐ Migrazioni e diritti nel contesto italiano ‐Introduzione all’interculturalità e alla comunicazione interculturale. Tolleranza e hate speech. ‐Introduzione alla mediazione culturale
Alessandro Botta nato a Milano il 23/02/1978
Laurea in Scienze Politiche / Esperienza lavorativa decennale nel campo della cooperazione allo
Progettazione A: Ideare un progetto di sviluppo del territorio
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sviluppo e della progettazione
Federica Fassi nata a Busto Arsizio (VA) il 19/11/1979
Corso di Perfezionamento in Antropologia delle Migrazioni. Master in Progettazione Europea (il Sole 24 Ore) e Advanced Diploma in Project Cycle Management (ISPI). Coordinatrice di progetti di Coesione Sociale ed Educazione allo Cittadinanza Globale per Africa ’70.
Progettazione B: Formulare un progetto secondo l'approccio del Quadro Logico
Mario Zuppiroli nato a Firenze il 17/07/1979
Laurea in Scienze Politiche, Master in Analisi e Gestione dei Progetti di Sviluppo / Esperienza lavorativa decennale nel campo della cooperazione allo sviluppo e della progettazione
Progettazione C: Definizione del piano finanziario e del piano operativo
Cristina Ceruti nata a Milano il 26/10/80
Laurea specialistica in sociologia, Master di II livello in formatori esperti in pari opportunità, Esperta in progettazione laboratori didattici di educazione alla cittadinanza mondiale, Formatrice di teatro dell’oppresso (dopo tre anni di scuola teatrale)
Introduzione al teatro dell’oppresso (laboratorio pratico)
39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”: Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.
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Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
41) Contenuti della formazione (*)
Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:
Formatore Temi Ore
Mercedes Mas Solè Nonviolenza 8
Modulo: Lo scopo di questo modulo è quello di permettere agli operatori volontari di contestualizzare il servizio civile all’interno di una strategia di cambiamento sociale qual è la Nonviolenza.
Formatore Temi Ore
Mercedes Mas Solè Intercultura 8
Modulo:
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Lo scopo di questo modulo è quello di capire come percepiamo gli altri, come funzionano stereotipi, pregiudizi e discriminazione. Uno strumento utile per rapportarsi con utenze variegate.
Formatore Temi Ore
Mercedes Mas Solè Gestione positiva dei conflitti 8
Modulo: Lo scopo del modulo è quello di fornire strumenti di lettura delle dinamiche nel gruppo di lavoro e competenze per gestire conflitti relazionali.
Formatore Temi Ore
Chiara Lusetti Migrazioni e diritti nel contesto italiano 8
Modulo: Il modulo prevede l’analisi dei motivi per cui sono in atto i recenti flussi migratori, quante persone coinvolgono e quali sono i paesi che accolgono il maggior numero di migranti. In un secondo momento verrà presentata la normativa vigente in materia di immigrazione e la procedura di richiesta protezione internazionale, con una particolare attenzione al sistema di accoglienza italiano. L’incontro si svolge in modalità interattiva e partecipata, partendo dalle conoscenze dei volontari. Lo scopo è quello di fornire ai volontari gli strumenti tecnici e giuridici per operare in modo consapevole all’interno di servizi per migranti.
Formatore Temi Ore
Chiara Lusetti Introduzione all’interculturalità e alla comunicazione interculturale. Tolleranza e hate speech.
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Modulo: Seguendo modalità interattive e laboratoriali, questo modulo partirà da concetti semplici come stereotipi e pregiudizi per introdurre la differenza tra multiculturalismo e interculturalità ed approfondire le dinamiche della comunicazione interculturale. Si tratta di strumenti fondamentali da un lato per comunicare in modo efficace con gli utenti dei servizi, dall’altro per sviluppare un discorso di tolleranza e contrastare i fenomeni di hate speech.
Formatore Temi Ore
Chiara Lusetti Introduzione alla mediazione culturale
8
Modulo: Il modulo verterà sul lavoro del mediatore culturale, sulla sua importanza e sulle competenze richieste, con un affondo sulla mediazione nell’ambito della richiesta asilo. Lo scopo della formazione è duplice: fornire strumenti per riflettere sul proprio, eventuale, ruolo di mediatore ma anche facilitare i rapporti con i mediatori culturali che lavorano nei servizi per migranti.
Formatore Temi Ore
Alessandro Botta Progettazione A: Ideare un progetto di sviluppo del territorio
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Modulo: Con il fine di condividere con i/le volontari/ie del servizio civile nazionale l'approccio alla progettazione che Movimento Africa '70 applica nel quotidiano lavoro di identificazione, formulazione, implementazione e monitoraggio dei progetti di sviluppo che l'ONG realizza all'estero e in Italia, si realizzerà un primo modulo introduttivo, in 2 temi principali, un primo in cui si approccerà lo strumento della progettazione, e specificandone le caratteristiche
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nella sua applicazione all'ambito dello sviluppo locale. Un secondo tema in cui sarà realizzata un'analisi delle problematiche presenti sul territorio, sarà preso in esame il territorio di Milano e di Monza per la definizione di potenziali proposte progettuali. Nel terzo modulo le proposte ritenute fattibili saranno poi formulate con l'accompagnamento di un altro formatore. Contenuti: Primo Tema: Introduzione alla progettazione Saranno trattati il concetto stesso di progetto, le sue origini e le diverse concezioni di progetto, l'approccio del ciclo di progetto, la theory of change. Secondo Tema: Identificazione di proposte progettuali. Saranno trattati alcuni aspetti chiave del ciclo di progetto: la programmazione, per imparare a farsi trovare preparati davanti alle opportunità, e l'identificazione, ovvero come essere pertinenti e attenti rispetto alle problematiche del territorio nell'ideazione delle proposte progettuali.
Formatore Temi Ore
Federica Fassi Progettazione B: Formulare un progetto secondo l'approccio del Quadro Logico
4
Modulo: Il modulo proposto propone di fornire una metodologia per la progettazione, la gestione e la valutazione dei programmi e progetti attraverso il ricorso a strumenti specifici. Consente di apprendere le basi del Quadro Logico (QL) e ha l’obiettivo di garantire una conoscenza specifica del QL utilizzato dai principali finanziatori (AICS, UE) al fine di formulare proposte di successo. Contenuti: Primo Tema: La parte teorica prevede approfondimenti su: ‐ Strutturare la logica d’intervento (Obiettivi, attività e risultati). ‐ Le componenti del Quadro Logico (Indicatori, fonti di verifica, ipotesi e rischi) ‐ Definizione di outputs, outcome, impact ‐ QL come strumento di analisi, pianificazione e monitoraggio dell’andamento progettuale Secondo Tema: Dopo aver appreso le tecniche di progettazione dall’analisi di contesto e studi di prefattibilità si passerà, in sottogruppi, alla stesura di un progetto di sviluppo sul territorio sui temi di coesione sociale accoglienza alla migrazione. La creazione del Quadro Logico sarà lo strumento per ultimare il lavoro oltre che verifica finale della formazione.
Formatore Temi Ore
Mario Zuppiroli Progettazione C: Definizione del piano finanziario e del piano operativo
4
Modulo: Una volta identificato e formulato il progetto nella sua logica d'intervento si realizzerà una esercitazione finalizzata ad apprendere come strutturare un budget di progetto. A partire dalle attività definite nel quadro logico, si realizzerà un work reakdown structure per definire costi e tempi della realizzazione del progetto. Contenuti: Primo Tema: La WBS e la sua funzionalità. La stima degli elementi della WBS (WBE). Come passare dalla WBS al cronogramma e al budget da consegnare allegato al documento di progetto. Secondo Tema: Elaborare il Piano Operativo delle Attività POA e finanziario POF, come preparare il pacchetto di strumenti per la gestione e il monitoraggio tecnico e finanziario dei progetti.
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Ci si aspetta che alla fine dei 3 moduli A, B e C di “Progettazione” i partecipanti alla formazione possano comprendere le diverse fasi del ciclo di progetto e partecipare a processi collettivi e interdisciplinari di elaborazione di progetti.
Formatore Temi Ore
Cristina Ceruti
Introduzione al Teatro dell’oppresso (laboratorio pratico)
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Modulo: Poiché tra le azioni del progetto ci sono incontri e spettacoli di Teatro dell’Oppresso, si ritiene opportuno una introduzione pratica per i volontari di servizio civile. Il modulo formativo tratterà in modo pratico e dinamico, utilizzando giochi ed esercizi teatrali, le seguenti tematiche:
‐ l'uso del teatro come strumento di cambiamento sociale ‐ Il potere e le dinamiche di gruppo ‐ i diversi punti di vista ‐ la gestione nonviolenta del conflitto con lo strumento del Teatro ‐ La partecipazione attiva del singolo e del gruppo ‐ La valorizzazione del punto di vista dell'altro ‐ il linguaggio non verbale nella relazione interculturale ‐ la valorizzazione delle differenze.
Formatore
Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio
Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile
(complessive)
Modulo A: Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é, ‐ da cosa dipende, ‐ come può essere garantita, ‐ come si può lavorare in sicurezza Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza)
‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale
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‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.
Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore “Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport”, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport Fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e
culturale verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità
Fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione, tutoraggio, valorizzazione di centri storici e culture locali
Fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico‐motorie pro inclusione, attività artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni
Focus sui contatti con le utenze e servizi alla persona Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni Gestione delle situazioni di emergenza Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali Normativa di riferimento
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti: Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli
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spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16 Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16 Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16.
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto.
42) Durata (*)
La durata complessiva della formazione specifica è di 79 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)
Roma, 27 Dicembre 2018
Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente /
Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini