Spiralati con di Paladeri rinforzo in acciaio2.500 mm, utilizzati per la realizzazione di reti...

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L o scorso gennaio è stata pubblicata la norma UNI 11434 che definisce caratteri- stiche e proprietà delle tubazioni struttura- te con rinforzo in acciaio. Più nello specifi- co, la nuova norma si applica ai tubi spira- lati in polietilene rinforzato con un componente in acciaio completamente incorporato nella parete e a superficie interna liscia con diametri da 400 a 2.500 mm, utilizzati per la realizzazione di reti fognarie, di raccolta di acque piovane e di condotte di ventilazione. Dopo un lavoro durato circa due anni, l’Italia è dunque il primo Paese in Europa a dotarsi di un regolamento per questa innovativa tecnologia, sviluppata in Giappone da oltre 15 anni. Dalla loro comparsa tali tubazioni hanno avuto un immediato riscontro sul mercato, diffondendosi dapprima in Medio Oriente e Oceania e, successi- vamente, negli Stati Uniti, dove ormai rappresen- tano la soluzione privilegiata per la costruzione delle reti fognarie. Più di recente il loro utilizzo si è esteso anche in Europa, in particolare in Francia, Grecia, Belgio, Svizzera, Polonia e infine in Italia, dove sono già attivi due produttori, l’azienda Paladeri e Industrie Polieco, che le commercializ- zano con il nome, rispettivamente, di Paladex e Spirobox. A spiegare il successo della tecnologia è l’idea innovativa che ne sta alla base: abbinare le pro- prietà tipiche del polietilene (resistenza all’abra- sione, inerzia alle sostanze chimiche, leggerezza e versatilità) alle caratteristiche di resistenza del- l’acciaio, che presenta un modulo elastico 200 volte più alto del polietilene. Questo consente di realizzare tubi di grande diametro caratterizzati da un’elevata resistenza meccanica e da un peso molto contenuto che ne agevola la movimentazio- ne e la posa in opera. Negli anni l’impegno dei produttori è stato volto a individuare il tipo di profilo e la tecnologia di pro- duzione che consentisse di sfruttare al meglio i vantaggi dei due materiali. La soluzione vincente è risultata quella che prevede una parete struttura- ta, realizzata con un profilo in acciaio con sezione ad omega, che permette di ridurre il diametro Tubazioni 49 n° 97 marzo Spiralati con rinforzo in acciaio La norma per garantire il mercato Applicazione del tubo Paladex di Paladeri Con la pubblicazione lo scorso gennaio della UNI 11434, l’Italia è il primo Paese in Europa a dotarsi di una norma nazionale sulle tubazioni spiralate con rinforzo in acciaio. La tecnologia, caratterizzata da un’elevata resistenza meccanica e da un peso contenuto, si sta affermando come la soluzione privilegiata per la realizzazione di condotte di grande diametro per la raccolta di acque bianche e nere e impianti di ventilazione in galleria.

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Lo scorso gennaio è stata pubblicata lanorma UNI 11434 che definisce caratteri-stiche e proprietà delle tubazioni struttura-te con rinforzo in acciaio. Più nello specifi-co, la nuova norma si applica ai tubi spira-

lati in polietilene rinforzato con un componente inacciaio completamente incorporato nella parete e asuperficie interna liscia con diametri da 400 a2.500 mm, utilizzati per la realizzazione di retifognarie, di raccolta di acque piovane e di condottedi ventilazione. Dopo un lavoro durato circa dueanni, l’Italia è dunque il primo Paese in Europa adotarsi di un regolamento per questa innovativatecnologia, sviluppata in Giappone da oltre 15 anni. Dalla loro comparsa tali tubazioni hanno avuto unimmediato riscontro sul mercato, diffondendosidapprima in Medio Oriente e Oceania e, successi-vamente, negli Stati Uniti, dove ormai rappresen-tano la soluzione privilegiata per la costruzionedelle reti fognarie. Più di recente il loro utilizzo si èesteso anche in Europa, in particolare in Francia,Grecia, Belgio, Svizzera, Polonia e infine in Italia,

dove sono già attivi due produttori, l’aziendaPaladeri e Industrie Polieco, che le commercializ-zano con il nome, rispettivamente, di Paladex eSpirobox. A spiegare il successo della tecnologia è l’ideainnovativa che ne sta alla base: abbinare le pro-prietà tipiche del polietilene (resistenza all’abra-sione, inerzia alle sostanze chimiche, leggerezza eversatilità) alle caratteristiche di resistenza del-l’acciaio, che presenta un modulo elastico 200volte più alto del polietilene. Questo consente direalizzare tubi di grande diametro caratterizzati daun’elevata resistenza meccanica e da un pesomolto contenuto che ne agevola la movimentazio-ne e la posa in opera. Negli anni l’impegno dei produttori è stato volto aindividuare il tipo di profilo e la tecnologia di pro-duzione che consentisse di sfruttare al meglio ivantaggi dei due materiali. La soluzione vincente èrisultata quella che prevede una parete struttura-ta, realizzata con un profilo in acciaio con sezionead omega, che permette di ridurre il diametro ò

Tubazioni

49n° 97 marzo

Spiralati con rinforzo in acciaioLa norma per garantire il mercato

Applicazionedel tuboPaladex di Paladeri

Con la pubblicazione lo scorso gennaio della UNI 11434, l’Italia è il primoPaese in Europa a dotarsi di una norma nazionale sulle tubazioni spiralatecon rinforzo in acciaio. La tecnologia, caratterizzata da un’elevata resistenzameccanica e da un peso contenuto, si sta affermando come la soluzioneprivilegiata per la realizzazione di condotte di grande diametro per laraccolta di acque bianche e nere e impianti di ventilazione in galleria.

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esterno del tubo e quindi la quantità di materiaprima impiegata. Pertanto, una tubazione spiralata con rinforzo inacciaio è composta da una parete interna in polie-tilene ad alta densità, parete esterna strutturata inpolietilene ad alta densità e da un’anima in acciaioricoperta completamente da uno strato costituitoda adesivo a base polietilenica e polietilene, chegarantisce la perfetta omogeneità e saldabilitàcon le due pareti. Il tubo è realizzato attraverso unprocesso di avvolgimento continuo ad elica del PEsull’acciaio.

LE CARATTERISTICHEL’abbinamento dei due materiali e la scelta delprofilo strutturato conferisce alle tubazioni carat-teristiche uniche, in particolare per diametri supe-riori al DN/OD 1200, dove la quantità di polietile-ne necessaria per ottenere classi di rigidità anchenon elevate è notevole. La presenza dell’acciaio,infatti, fa sì che si ottengano valori di resistenzaallo schiacciamento superiori a 8 kN/m2, masoprattutto permette di realizzare tubazioni conresistenza allo schiacciamento pari anche a 20kN/m2, finora non disponibili per questi diametri. Aumentando lo spessore del profilo metallico, inol-tre, è possibile arrivare a valori di resistenza mairaggiunti con tubazioni in materiale plastico, conun risparmio di materia prima superiore rispetto,ad esempio, ai normali tubi spiralati in polietilene,con conseguenti benefici sotto il profilo dei costi edella riduzione dell’impatto ambientale. Riducendola quantità di materia prima si guadagna anche inleggerezza: basti pensare che il peso di un tubostrutturato con rinforzo in acciaio del diametro di1200 mm e SN12 è di circa 70 kg/m, a fronte dei120 kg/m di un tubo spiralato classico in polieti-lene e addirittura dei 1900 kg/m di una tubazionein cemento armato. Infine, la presenza dell’acciaio migliora il compor-tamento del tubo nel lungo termine, in particolareper ciò che riguarda la deformazione sotto caricocostante, dove si registrano valori di creep rationettamente al di sotto di quelli delle tubazioni rea-lizzate esclusivamente in PE.

I VANTAGGI Il combinato di leggerezza ed elevata resistenza,unito alla possibilità di realizzare tubazioni con dia-metro interno fino a 2.500 mm, offre una serie di

vantaggi all’utilizzatore finale, a partire dalla sem-plificazione delle operazioni di trasporto e movi-mentazione dei manufatti in cantiere e della loroposa in opera. Il peso ridotto, infatti, rende più agevole la mano-vrabilità del tubo, evitando il ricorso a mezzi mec-canici ingombranti. Anche la posa in opera è piùfacile e veloce, in quanto non necessita di tutte leattenzioni e gli accorgimenti richieste per le altretubazioni in materiale plastico. La dimensione con-tenuta del diametro esterno consente di realizzaretrincee di dimensioni più piccole, e quindi richiedeminori opere di scavo, mentre la grande resisten-za allo schiacciamento permette l’installazionedelle tubazioni in scavi a profondità elevate. Per lostesso motivo, il basso coefficiente di deformazio-ne garantisce la persistenza del tubo in scavi abassa profondità, consentendo di ovviare anchead eventuali negligenze nella fase di posa. Importanti anche i vantaggi che si ottengono sottoil profilo dei costi: all’economicità intrinseca dellatubazione, infatti, vanno a sommarsi i risparmi sulcosto di trasporto e movimentazione e sulle operedi scavo, permettendo significative economie nellarealizzazione delle infrastrutture. Vantaggi e caratteristiche che hanno reso i tubistrutturati con rinforzo in acciaio una soluzioneparticolarmente adatta alle esigenze tecniche edeconomiche di progettisti ed imprese di costruzio-ne per la realizzazione di opere per la raccolta edil convogliamento non in pressione di acquemeteoriche o nere, di sistemi di drenaggio di stra-de ed aree agricole, di impianti di ventilazione ingalleria, soprattutto quando vengono richiestimanufatti con diametri interni a partire da 1 m.Non a caso, per queste applicazioni da alcuni anniil loro utilizzo si è affermato anche in Italia, comealternativa ai tubi spiralati termoplastici o alle benpiù costose soluzioni in cemento armato o in vetro-resina. ò

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Applicazionedel tuboSpirobox di Polieco

Applicazionedel tubo

Spirobox di Polieco

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LE GARANZIE PER IL MERCATOIn questo contesto, disporre di una normativa spe-cifica che consentisse il riconoscimento e la defi-nizione delle caratteristiche dei manufatti era un’e-sigenza sempre più pressante e una garanziaormai indispensabile per i committenti, tanto piùche il prodotto compariva già nei Prezziari delleOpere Pubbliche di alcune Regioni. «Un’esigenza avvertita in primo luogo dagli stes-si fabbricanti, che finora hanno prodotto le tuba-zioni secondo proprie specifiche interne, elabora-te tenendo conto delle esperienze di prova giàdefinite da norme o specifiche di altri Paesi -spiega Piero Ricci dell’Istituto Italiano dei Plastici(IIP) e membro del gruppo di lavoro Uniplast chesi è occupato della stesura della norma -. Dopo iltest di collaudo, il produttore immetteva le tuba-zioni sul mercato sotto la propria responsabilità,in accordo a documenti contrattuali di fornituradefiniti con i clienti. È chiaro che un simile pro-cesso presupponga un rapporto di fiducia conso-lidato tra fornitore e cliente/utilizzatore.Quest’ultimo, infatti, si trovava ad installaremanufatti dichiarati conformi per l’applicazionedal produttore stesso».Come ulteriore garanzia, i fabbricanti italiani ave-vano avvertito la necessità di far certificare il pro-dotto da parte di un ente terzo, indipendente dalleparti, che attraverso visite nei reparti produttivi eprove di laboratorio, garantisse la costanza delprocesso produttivo dei manufatti. Tale attività èstata affidata all’Istituto Italiano dei Plastici cheha redatto una specifica tecnica per coprire ilvuoto normativo in attesa di una norma nazionale.La specifica tecnica di IIP, emessa sulla base di unRegolamento generale di certificazione di prodottonel luglio del 2008, resterà in vigore fino a giugnoper consentire lo smaltimento delle scorte dimagazzino dei prodotti già realizzati e di evadereeventuali ordini già in atto.La UNI 11434, quindi, viene a colmare una lacuna,rivestendo un ruolo importante per la normalizza-zione a livello nazionale di un prodotto già presen-te sul mercato, ma costituisce anche un riferimen-

to che potrebbe essere portato in sede CEN(Comitato Europeo di Normazione) per la costitu-zione di un gruppo di studio finalizzato all’emissio-ne di un documento a livello europeo.La norma definisce le caratteristiche dei materiali(polietilene, acciaio e guarnizioni), le caratteristi-che geometriche (inclusi i profili di parete ed alcu-ni esempi di giunzione quali manicotto, sistemicodolo-bicchiere, saldatura) e le caratteristichefisico meccaniche delle tubazioni. Fornisce, inol-tre, i requisiti minimi di marcatura dei prodotti fini-ti, per consentire la tracciabilità dei manufattiimmessi nel mercato, e le indicazioni (AppendiceA) in merito alla metodologia di prova per la deter-minazione del valore “PS” (Pipes Stiffness), para-metro necessario per il calcolo della rigidità anula-re del tubo (stiffness) “S” (S=PSx0,0186).

I REQUISITILa stesura della norma, elaborata dal gruppo dilavoro SC8 dell’Uniplast, si è protratta per circadue anni, proprio per la novità della materia e perle difficoltà incontrate nella definizione dei test edei parametri di prova per tubazioni con diametricosì importanti.Il lavoro si è sviluppato in diverse fasi. «In un primomomento è stata condotta una ricerca bibliografi-ca per verificare se a livello nazionale o interna-zionale esistessero documenti (norme, specifichetecniche) che potessero offrire un riferimento ini-ziale – prosegue Ricci -. A tale scopo sono stateesaminate alcune norme ASTM (AmericanStandard Testing Materials), una specifica tecnicaisraeliana, una norma DIN per le dimensioni deitubi e, infine, la specifica tecnica provvisoriaemessa dall’IIP, che hanno costituito la base dipartenza, insieme alla documentazione tecnica edi prova messi a disposizione dei produttori italia-ni per i loro manufatti». Definiti i requisiti minimi di tubi e sistemi, è stataaffrontata la questione dei metodi di prova. Larisposta a questo problema è venuta dalle normeeuropee già emesse dal CEN e della norme EN orecepite da norme internazionali esistenti comenorme EN ISO. Particolare attenzione è stata posta alla determi-nazione della rigidità anulare. «A questo scopo itubi vengono classificati con le classi A, B o C infunzione del valore di rigidità rispettivamente al 3,5 e 8% di deflessione del diametro interno – pro-segue Ricci -. La prova viene effettuata in accordoall’Appendice “A” della norma, che richiama la ENISO 9969 per l’apparecchiatura, il campionamen-to, il condizionamento dei provini e la conduzionedel test, per la determinazione del valore “PS”.Questo valore viene poi correlato alla stiffness “S”del tubo dall’equazione S=PSx0,0186. Come defi-nito nella nota al prospetto 4 della norma UNI11434, il valore di rigidità anulare (stiffness) “S”al 3% di deformazione delle classi A, B e C è ugua-le a quella dei tubi con rigidità anulare (nominalstiffness) SN rispettivamente 8, 12 e 16 secondola norma EN ISO 9969». n

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Applicazionedel tuboPaladex di Paladeri