SPINOZA2 - Studi, musica e cultura · 2017. 11. 27. · SPINOZA (1632-1677) - Olandese ebreo, fu...

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1 SPINOZA (1632-1677) - Olandese ebreo, fu espulso dalla comunità ebraica per la sua filosofia. - Trascorre la vita modestamente esercitando il lavoro di tornitore di lenti e rifiutando offerte di docenza universitaria nel timore di compromessi che avrebbero potuto limitare la sua libertà d'azione e di pensiero. - Opere: Tractatus de intellectus emendatione; Tractatus theologico-politicus; Ethica ordine geometrico demonstrata. Il pensiero di Spinoza si riassume nella sua opera fondamentale, Ethica ordine geometrico demonstrata dove l'influenza del pensiero di Cartesio, per la funzione riservata alla conoscenza razionale, è evidente. La più alta forma di razionalità poi è la deduzione matematica, l'unica forma intrinsecamente corretta della filosofia, secondo Spinoza, che permette al pensiero di adeguarsi al reale che è essenzialmente razionale. La sua opera perciò si sviluppa, come un trattato di geometria tra definizioni, assiomi, proposizioni, dimostrazioni, scoli e corollari. Definizioni e assiomi non sono evidentemente oggetto di dimostrazione ma di enunciazioni, le prime, e di evidenza, i secondi, posti a fondamento di una teoria deduttiva. Così S. esordisce con la prima definizione: Per "causa di sé" intendo ciò, la cui essenza implica l'esistenza; ossia ciò la cui natura non si può concepire se non esistente. E così, ad esempio, con il quarto assioma: La conoscenza dell'effetto dipende dalla conoscenza della causa, e la implica. Dalle definizioni e dagli assiomi procedono le proposizioni con le loro dimostrazioni che, a loro volta diventano, assieme alle definizioni e agli assiomi, le ragioni per tutte le dimostrazioni successive. Con questo metodo, in particolar modo, dalla definizione 3 (per sostanza intendo ciò che è in sé: vale a dire ciò il cui concetto non ha bisogno del concetto di un'altra cosa, da cui debba essere formato), e dalla definizione 6 (Per Dio intendo l'ente assolutamente infinito, cioè la sostanza che consta di infiniti attributi...) Spinoza definisce un compiuto sistema monistico (Monismo=ogni concezione filosofica che consideri la realtà come essenzialmente unica o riducibile a un unico principio fondamentale, spirituale o materiale; contrapposto a dualismo e pluralismo) desunto dall’unicità della sostanza, intesa come causa sui, cioè Dio. Si capisce anche che, se in Dio l'essenza implica l'esistenza, è recuperato l'argomento ontologico di Sant'Anselmo, assunto però qui da una definizione. (si veda critica 1) [Critica 1) L'unicità della Sostanza e dunque il conseguente panteismo deriva anche dalla proposizione 8 che ritiene la sostanza necessariamente infinita, non limitata o dipendente da altro. Se l'uomo ad esempio fosse una sostanza, secondo S., oltre a contraddire la definizione 3 (perché l'uomo non sussiste per sé, ma dipende da altro), porrebbe un limite alla sostanza divina che risulterebbe limitata dalle sue stesse creature. Un'impostazione di questo genere però, oltre a ridurre Dio a un teorema di matematica, le cui definizioni e assiomi sono posti a priori da Spinoza, non tiene conto del fatto che con una libera scelta Dio potrebbe aver voluto deliberatamente limitare se stesso per dare vita ad altre sostanze a lui somiglianti, perché partecipi del suo essere. Insomma tutto il panteismo monista spinoziano consegue da un'impostazione già predisposta a quell'obiettivo, impostazione fatta di definizioni e assiomi assoluti e non dimostrati.]

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    SPINOZA(1632-1677)

    -Olandeseebreo,fuespulsodallacomunitàebraicaperlasuafilosofia.-Trascorrelavitamodestamenteesercitandoil lavoroditornitoredi lentierifiutandooffertedidocenza universitaria nel timore di compromessi che avrebbero potuto limitare la sua libertàd'azioneedipensiero.- Opere: Tractatus de intellectus emendatione; Tractatus theologico-politicus; Ethica ordinegeometricodemonstrata.

    IlpensierodiSpinozasiriassumenellasuaoperafondamentale,Ethicaordinegeometricodemonstratadove l'influenzadelpensierodiCartesio,per la funzioneriservataallaconoscenzarazionale,èevidente.Lapiùaltaformadirazionalitàpoièladeduzionematematica,l'unicaformaintrinsecamentecorrettadellafilosofia,secondoSpinoza,chepermettealpensierodiadeguarsialrealecheèessenzialmenterazionale. La sua opera perciò si sviluppa, come un trattato di geometria tra definizioni, assiomi,proposizioni, dimostrazioni, scoli e corollari. Definizioni e assiomi non sono evidentementeoggettodidimostrazionemadienunciazioni,leprime,edievidenza,isecondi,postiafondamentodiunateoriadeduttiva. CosìS.esordisceconlaprimadefinizione:Per "causa di sé" intendo ciò, la cui essenza implica l'esistenza; ossia ciò la cui natura non si puòconcepiresenonesistente. Ecosì,adesempio,conilquartoassioma:Laconoscenzadell'effettodipendedallaconoscenzadellacausa,elaimplica. Dalledefinizioniedagliassiomiprocedonoleproposizioniconlelorodimostrazioniche,alorovoltadiventano,assiemealledefinizionieagliassiomi,leragionipertutteledimostrazionisuccessive. Conquestometodo,inparticolarmodo,dalladefinizione3(persostanzaintendociòcheèinsé: valeadire ciò il cui concettononhabisognodel concettodiun'altracosa,dacuidebbaessereformato), e dalla definizione 6 (PerDio intendo l'enteassolutamente infinito, cioè la sostanzacheconsta di infiniti attributi...) Spinoza definisce un compiuto sistema monistico (Monismo=ogniconcezione filosofica che consideri la realtà come essenzialmente unica o riducibile a un unicoprincipio fondamentale, spirituale o materiale; contrapposto a dualismo e pluralismo) desuntodall’unicità della sostanza, intesa come causa sui, cioè Dio. Si capisce anche che, se in Diol'essenzaimplical'esistenza,èrecuperatol'argomentoontologicodiSant'Anselmo,assuntoperòquidaunadefinizione.(sivedacritica1)[Critica1)L'unicitàdellaSostanzaedunqueilconseguentepanteismoderivaanchedallaproposizione8cheritienelasostanza necessariamente infinita, non limitata o dipendente da altro. Se l'uomo ad esempio fosse una sostanza,secondoS.,oltreacontraddireladefinizione3(perchél'uomononsussistepersé,madipendedaaltro),porrebbeunlimiteallasostanzadivinacherisulterebbelimitatadallesuestessecreature.Un'impostazionediquestogenereperò,oltrearidurreDioaunteoremadimatematica, lecuidefinizionieassiomisonopostiaprioridaSpinoza,nontienecontodelfattocheconunaliberasceltaDiopotrebbeavervolutodeliberatamentelimitaresestessoperdarevitaadaltre sostanze a lui somiglianti, perché partecipi del suo essere. Insomma tutto il panteismo monista spinozianoconseguedaun'impostazionegiàpredispostaaquell'obiettivo, impostazione fattadidefinizionieassiomiassolutienondimostrati.]

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    LaSostanza/DiodiS.nonhanullaachevederedunqueconilMotoreImmobilediAristotelee tanto meno con il Dio personale delle religioni monoteiste, intese da S. come concezioniantropomorficheaberranti.(sivedacritica2)[Critica2:Nelle religionimonoteistenonha sensoparlaredi antropomorfismoperchéun abisso separa il Creatoredalla creatura, sebbeneper analogia spessoDio sia definito con termini desunti tutti dall'umanità.Non si vedeperqualeragioneperòDiononpossaessere"amore"sepurnonsipossaridurresemplicisticamenteadamore,vistochel'amoreèilsentimentopiùbelloepiùnobilechelegaassiemetuttelecreatureinunaunitàmoltopiùcredibileevivache l'unomatematico, impersonale e astratto; e perché Dio non possa essere "persona", visto che nella persona siattualizzacoscienza,libertà,intellettoeragione.InS.nonc'èantropomorfismo,peggioperò:Dioèdeclinatosecondoun freddo e impersonale mathematicamorfismo. Mi chiedo però: è più "sostanza" una "persona" o un'espressionematematica? Inoltre, anche seèvero che spessogli artistihanno ritratto con contorniumaniDio, è anchevero cheabbiamo una teologia negativa che ha sempre sostenuto l'indicibilità di Dio che si pone in un rapporto totalmenteequivocorispettoall'esseredell'uomo(Bernardo,Cusano);elostessoDante,poeta,filosofoeteologo,culminalasuaopera tutta inquest'ottica.LostessonomedelDiobiblico,Yahwe,nonhanulladiantropomorfico,perchéribadiscesoloun'azione,quelladi"Esserci",cheèunattributospecificodellasostanza.]DIO-SOSTANZA-NATURA InquestaprospettivalaSostanza-Dio,oltreaessereunica,perchénonpuòesserelimitatada un'altra sostanza, è anche infinita, perché non può essere circoscritta da altro, ed eterna,perché non ha mai avuto origine, essendo causa sui, e s’identifica con laNatura, altrimenti laNatura sarebbeuna seconda sostanza (e di sostanza cenepuò essere solouna) >>Panteismo.Inoltre la Sostanza-Dio se unica è anche libera perché non condizionata da altro;ma poiché laSostanza-Dioagiscesoloinvirtùdelleleggidellasuanatura,comeuntriangolononpuòaverechetreangoli,népuòessere"libero"diavernequattro,cosìlalibertàdivinaèpurenecessità:libertàenecessitàcoincidono.Spinozacosìconclude: Noalla"creazionelibera"(volontarismo>creazionismo/emanatismo); Noall'antropomorfismo(ragioneointellettodivino); Noalfinalismooteleologismo(cheescluderebbelaperfezionedellaSostanza/Dio); Noaunarealtàcontingente. Definita la sostanza, S. introduce il concetto diattributo, che l'intelletto percepisce dellasostanza come costituente la sua stessa essenza. La sostanza infinita, infatti, è causa infinita dieffetti infiniti, quali aspetti della sostanza; di questi attributi solo l'attributo del pensiero el'attributo dell'estensione sono intellegibili alla mente dell'uomo, proprio perché l'uomo ècostituitosolodiestensioneedipensiero.Riducendolarescogitanselaresextensaadattributidiuna stessa sostanza, S. supera il dualismo cartesiano che era stato artificiosamente risolto daCartesio con l'introduzionedella ghiandolapineale, un accorgimento che strideva con ilmetododell'evidenzasostenutodaquelfilosofo. Un attributo non è causa di un altro attributo, ma ogni attributo è spiegato di per sé;tuttavia tra gli attributi si ha un parallelismoperfetto in nomedelmonismodella sostanza. Ciòtuttavianonspiegacomeun'unicasostanzadovrebbeesserecaratterizzatadaunnumeroinfinitodiattributi. S.ammettesololapossibilitàdiconcepireilDio-Sostanzasudueprospettivedifferentichenonsonoduerealtàdifferenti:laSostanzacomeNaturaNaturans inquantoprincipiod'ordineearmoniadell'universo infinito,e laSostanzacomeNaturaNaturata, inquanto laSostanzasi famanifestaattraversogliattributieimodi.

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    Gli attributi infiniti di pensiero ed estensione si presentano allamente umana, limitata efinita,comemodi,ossiamodificazionidegliattributi,adeguatiaessereconosciutidagliuomini. Imodisonoisingolipensieriolesingolecose;tracoseepensieriperònonc'èunrapportodicausa-effetto.L'essenzaumana,adesempio,nonpuòessereconcepitasenoncomeuncomplessodimodidelpensieroedell'estensione: l'uomopensasestesso>>mododelpensiero>>idea>>anima l'uomosenteuncorpo>>mododell'estensione>>sensazione>>corpo Traanimaecorpoc'èperfettacorrispondenza,perfettoparallelismo,manonunrapportodicausa ed effetto. Anima e corpo s'incontrano solo nella Sostanza perché pensiero ed estensionesono due aspetti della stessa sostanza, perciò la serie dei fatti materiali non può essere cheparallelaallaseriedeifattispirituali.FISICASPINOZIANADalleLettere,daIlbrevetrattato,edaiPrincipidellafilosofiadiCartesio.1)Icorpisonoestesiel'estesopuòmuoversi;2)Uncorposimuovepereffettodiunaltroecosìall'infinito;3) Per pressione esterna un corpo può essere costretto ad appoggiarsi a un altro corpo dandoorigineaunindividuocomplesso:elemento+elemento=ind.semplice+ind.semplice=ind.complesso+ind.complesso>∞=Natura4)Gliindividuisonotenutiassiemedalritmounitarioche,sevienemeno,disgregal'individuo.5)Ilcorpodell'uomoèunindividuocomplesso.6)Uncorpoesternopuòurtarecontrounapartemolledelnostrocorpoemutarnelasuperficie.PSICOLOGIASPINOZIANAEGNOSEOLOGIA(parallelismopsicofisico)1) Come il corpo anche la mente è un aggregato organico. L'anima dunque non è semplice eneppureimmortale.2)Perparallelismosuddetto, lamentesaràpiùattaallapercezionequantopiù il corpo loèallemodificazioni.3)Ilcorpodunque,oggettodell'anima,ècopiadellecoseesterne,cosìdaconoscereeconcepirelanaturadipiùcorpiinsiemeallanaturadelsuocorpo.Siconosceattraversolasensazione,l'associazioneelamemoria.Sensazione: nonsenepuòparlare in termini tradizionali che implicherebberounrapporto traanima e corpo, ciò che nel parallelismo spinoziano non c'è. Su questa premessa d'obbligo S.sostieneche l'ideadiunamodificazionedelcorpoumano, implica l'ideadelcorpoediciòche lomodifica.Nederivachelanostramentepercepiscecontemporaneamentelanaturadimolticorpi(ilsuoeglialtri);poichésiconosconoglialtricorpiattraversoilnostro,saràpiùchiaralanaturadelnostrochequelladeglialtri.

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    Associazione e memoria: corrispondono al fenomeno numero 6 della fisica spinoziana; allamodifica delle parti molli dei corpi di cui la superficie viene mutata, corrisponde nel pensierol'associazione delle idee e il loro ricordo. Ad esempio perciò, al modo-corpo rigido, duro,insensibile,corrisponderàunmodo-pensierochiuso,ignorante,zotico.Autocoscienza:èl'ideadellamente,ossial'animachecorrispondeinparalleloall'unitàdelcorpo.Conoscenzainadeguata(1°) Ilmodo-corposirapportaconicorpiesternie,comesièvisto,puòessernemodificato,madei corpi esterni è segnato solo dallemodifiche che possono anche rimanere impresse nel suomodo-corpononsi fondeconl'altrocorpo.Così inparallelo ilpensieropuòesseremodificatodaidee di cui non si coglie la totalità, idee che sono colte inmodo superficiale se non segue unasufficiente analisi critica. Di qui la conoscenza inadeguata quando si limita solo alla modificapatita. L'erroreperònonprocededall'ideainsestessa,che,comeidea,èvera,manelconsiderareadeguatociòchenonloèinriferimentoaunadeterminatacosa.L'ideadiundischettoluminosoche procede alla vista della luna, non è un'idea errata, ma è errata in riferimento alla luna inquantotale. S. considera perciò l'errore, una semplice privazione di verità. Anche le idee inadeguatetuttaviaesistono,e seesistono, sonoanch'esse inDio,perchéogni ideacheè innoideveessereanche indio:eallora?Poichésolo laveritàèpositiva,queste ideesonopositiveperquelpocootantodi vero chepossono ancora avere. Poiché ilmale in sénon esiste S. rigetta sia il peccatooriginalesiaildogmadellaredenzione.Conoscenza adeguata (2°) > Ragione=Intelletto > Coglie la concatenazione logica tra iconcettisenzacomprendereancoraconchiarezzal'essenzadelnessocausale. Nonècheunasensazionepiùperfezionata.Glioggettidellaconoscenzaadeguatasono: Leragionicomuni:chesitrovanointuttalarealtàeinognisuaparte>>attributi. Le idee fisiche: che uniscono caratteri comuni a più idee in modo confuso, ma meglio permettonodiricordare(nominalismo). Leideeinnate:cheprovengonodall'evidenza>>assiomi.(sivedacritica3)[Critica 3: In realtà anche gli assiomi derivano dall'esperienza. Ad esempio, l'assioma 3: "Da una data causadeterminata, segue necessariamente un effetto...", è una conclusione cui si approda dopo una serie di esperienzeesperitedirettamente.L'inconsapevolezzadiunaseriediesperienzenonfadiventarel'ideainnata.]Conoscenza intuitiva (3°) > Visione immediata di tutte le cose unificate armonicamentenellaSostanzadivina Sulle idee innatee con ilprincipiodi evidenzaabbiamo la conoscenzadi terzogradocheconosce laragioneprossimadellecose,è laconoscenza intuitiva.Adesempio:2+3=5;oppure:Due linee parallele a una terza sono parallele tra loro. Tali cognizioni però sono relativamentepoche.(critica3) Ilcriteriodiveritàèl'evidenza:conoscerenonèaltrocheavereun'ideaveraeadeguarvisi.Chitoccal'idea,toccagiàilrealeessendol'unanient'altrochel'altro.Laragioneointellettopoiè

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    uncomplessodiatti inunaconcatenazionecausalechenecessitadelle ideecomuniechenonsifermaall'empiricoealcontingente.(sivedacritica4)[Critica4:L'impostazioneèmoltobella,masiesponeaduegraviproblemi:ilprimoèchespessociòcheèevidenteperuno,nonloèassolutamenteperl'altro.Ilsecondoècheascendereversociòcheèeternoèunagiustaaspirazionedimolte filosofie, ma è possibile la liberazione dal contingente nella necessità matematico-geometrica spinozianasoprattutto là dove manca un importante strumento che è l'astrazione intellettiva che ci libera appunto dalcontingentepercoglierel'assoluto?] L'ideadiDio, secondoSpinoza, eunadelle idee innate, anzi laprimada cui tutte le altrederivano. Permezzo di essa si ha una giusta conoscenza dell'ordine necessario della deduzionedivina. Essa ha anche una funzione pratica per liberarci dal contingente e dall'effimero. Cichiediamoperò:ècosìintuitivalaconoscenzadiDio?Spinozarispondechespessogliuomininonneammettonol'intuizioneperchétroppospessodistrattidallafinitudinedeimodi.ASPETTOPRATICODELSAPERE(=CONOSCERE) Ilconoscere,nellasuaperfezione,èporre,volere,fare.(Noncontemplare?)1)Nonsipuòporreun'ideaadeguataelasciarel'arbitriodiassensoallavolontà.Sequestoavviene,èperchél'ideanonèadeguata.2)Chisospendeungiudizioèperchénonhaun'ideaadeguata.3)Amore,desiderio,volontànonsonoaltrocheuniversaliprividiunarealtàassoluta: Nonc'èunavolontà>>macisonodellevolizioni come Nonc'èlapetreità>>macisonodellepietre Tutta lagnoseologiadi S.haun finemorale.Lo studiodella conoscenzaè studiodiliberazionedalleimmaginiperraggiungerelaverafelicitànellacontemplazionediDio.(sivedacritica5)[Critica5:Sel'ideadiDioèinnata,intuita,ènecessarioancoraunlavorodipurificazione:giàlalucedivinadovrebbecompiereipsofactolacatarsiaffidataallagnoseologiaoperativa.]ORIGINEENATURADELLEPASSIONI Anche la natura degli affetti è studiata con il processo dialettico deduttivo geometrico inunafreddacontemplazione(deduzionenecessariaperlaspiegazionediognieventopartendodallasuacausa:Assioma4>Laconoscenzadell'effettodipendedallaconoscenzadellacausa,elaimplica).L'uomoèsezionatocomesenonfosseunesserevivente;leazioniegliappetitiumanisonoridottialineeepunti. Dopoavernegatodinuovoilliberoarbitriocomeattivitàdellamentesulcorpo(impossibilenel suo parallelismo), S. spiega la passione come conoscenza inadeguata.Mentre la conoscenzaadeguata, infatti, contempla le cose nella visuale dell'unica sostanza e le vede nell'ordinenecessariouniversale,laconoscenzainadeguatanonvadilàdairapporticausalichel'anima-modohaconglialtripensieri-modi;vedequindituttodiviso,contrapposto,ostile.Inquestosensosipuòparlaredipassioni.

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    L'originefondamentaledellapassioneèlatendenzaontologica>tensionedell'essereaperseverare nel suo essere; in questo conato poi l'uomo può essere ostacolato (>tristezza) ofavorito(>gioia).Tristezzaegioiapoialimentanol'appetito,laprimaperreazione,lasecondaperlaricercadiunmaggioreperfezionamento.(sivedacritica6)[Critica6:Latensioneontologicaentraperòincontrastoconlaferrealeggedellanecessitàgeometrica:cheruolopuòavereodadovepuòscaturirequestatendenzarivoltaallaconservazionedell'individuo-modochesembrasfuggireallaSostanza-Dio?] Dallatristezzaedallagioiachesipossonoprovare,derivanorispettivamenteodioeamore:odiopertuttociòeperchialimentalatristezza,eamoreperciòoperchialimentalagioia.Questoavviene sia in un rapporto diretto, che in un rapporto di contingenza, o di somiglianza, o diricordo... Ad esempio, se A genera in me tristezza, suscitando l'odio per A, il mio odio per A siestenderàanchesuB,simileocontingenteadA.Diquilasperanza,diallontanarelasorgentedellatristezzaeavvicinarelasorgentedellagioia;lapauradellasorgentedellatristezza;lagelosiaversochidistraesudisé lasorgentedellagioiarivoltaame;ecosì lacollera, lavendetta, lasuperbia,l'umiltà. Nasce di qui però un grosso problema: dato che tutto è stato racchiuso nel necessariocastelloferreodelrazionalismogeometrico, l'odiogenereràsempreodio, l'amoresempreamore.Dall'odiononpotràmainascerel'amore. Anche l'autore sente il peso di questo servaggio che descrive nella parte quarta pergiungerneallaliberazione. Meccanismodellepassioni Conoscenzainadeguata>>Errore>>Passione La passione dunque procede da una realtà esterna (corpo/idea): in una condizione dipassività,l'uomo-modopatisceperché,isolatodaglialtriedaltutto,nontrovainsélaspiegazioneadeguatadelsuoagire;lapassionedunquelotravolgeelorendeschiavo. La cupidità che sorge dalla letizia è sempre più forte di quella che nasce dalla tristezza,perchéèaccresciutadalsuostessoaffettodiletizia. Lepassioniperòpossonoessereregolatenondallavolontàdelsoggetto,madallorostessogioco. Un'affezione può essere ridotta o soppressa da un'affezione a lei contraria più forte. Neconsegueche ilbene, inquantobene,nonpotràmaimodificareunanostrapassione,masolo inquantoessostessodiventapassione,gioiamaggioredellaprecedente(èlateoriachebanalmentesidefiniscecome"chiodoscacciachiodo").(vedicritica7)[Critica 7: E' unodei passi più delicati del pensiero di Spinoza cheora identifica l'intelletto con la volontà, orasembra distinguerli. Se intelletto e volontà s’identificassero, alla conoscenza razionale della Sostanza-Dio,corrisponderebbenaturalmentelaliberazionedallepassioni;eppurelariflessionediSpinozasullepassioninonècosìautomatica: solo se la cupidità prodotta da questa conoscenza è più forte, potrà valere sulle passioni, altrimentisoccombe. D'altra parte se intelletto e volontà fossero distinte, sarebbe introdotto un nuovo elemento nell'Etica,estraneoal"moregeometrico".] Alcuni esempi: la vis della cupidità (=desiderio intenso > può avere un valore positivoquantonegativo)delbeneodelmale,puòesseresuperatadallavisdellacupiditàdiunaqualsiasi

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    altraideapiùvicinaopiùpresente;elastessaconoscenzadelbeneedelmalepuòcedereaognitipodieccessopassionale.Perlaliberazionedallepassioni>>Dictaminarationis Laragionenonpostulanullacontronaturachevuolecheognunoamisestessocercandoilsuoutileperlapropriaconservazione:èquestalaprimavirtùinassoluto.Tuttaviaseilcompitodella ragione si limitasse a questo, sarebbe molto relativo; la ragione, infatti, porta alla virtùquando considera l'utilità di un'azione, non isolatamente e momentaneamente, ma in modoadeguato alla conservazione dell'essere. Questo potrà avvenire solo unendo gli sforzi, poichénessunopuòaccrescereilsuoesseresenzal'aiutodeglialtri.(sivedacritica8)[Critica8:]Lavirtùèl'armoniadell'utileconilrazionale>>Lanormadellamoralitàèlarazionalità Azionevirtuosa>>azionerazionale(sivedacritica9)[Critica9:Mutaquilateoriameccanicisticadellaforzamaggiorechesuperalaminore.Laragionecheregolaleazioni,èunelementonuovochetrascendelaforzastessaestravolgel'impostazionemeccanicisticadell'operadiSpinoza.E'abbastanzastranoilcontrastotraleproposizioni19-22,tuttenellaprospettivautilitaristicaepassionaleeleseguenti,dominatedaun'impostazionerazionalisticalibera.] Lanormaassolutadellamoralitànoncipuòesseresenonnell'AssolutocheèconoscenzadiDio.Ognicosa,infatti,ècausadigioiaaun'altraperciòchec'èdicomunetral'essere.Ogniessereèaumentato o diminuito nella sua potenza da un altro essere che ha qualcosa di comune con ilprimo,quandotuttiedueappartengonocioèallostessoattributo.E'chiaroche,poichéquell'entità,chehatuttoincomuneconnoièDio,inDio,cioènellasuaconoscenza,attuiamoperfettamentelanostrapotenzialitàdiesseri.(sivedacritica7) Poichéilbeneècomuneatuttigliuomini,èbeneciòchefavoriscelaconvivenzasociale,èmale ciò che non la favorisce. Infatti, quando seguono la ragione, gli uomini convengononecessariamente per natura: non vi sono più contrasti e opposizioni dovuti alla conoscenzaimperfetta,ma tuttoconvienenella stessamanieracomeda tutti i triangoli segueche la sommadegliangoliinternièegualea180°.(sivedacritica10)[Critica10:Seunpopolo,unacittàounpaese,si trovaunanimemente inaccordo,nonneconseguedinecessitàchequel popolo possegga una conoscenza adeguata, anzi potrebbe essere proprio il contrario per un indottrinamentocollettivo,ounasuggestionedimassa.Lastoriaciricordaquantosianopericolosecerteesperienze.] S.superalacritica10quandoinsistesullafunzionedell'amore,l'unicaarmaperspezzarelacatena dell'odio; all'amore si può giungere però solo attraverso la ragione che ci dimostra lapotenzadell'amore.(sivedacritica9) Lavalutazionedellepassionièabbastanzasingolare.Vediamonealcune.Speranzaetimorenonpossonoesserebuoniperchéimplicanouncertogradoditristezza(seunosiabbandonaallasperanzasignificachenonècontentodelpropriostato).L'indignazionenonèbuonaperchéportaconsél'odio.

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    L'umiltà è un male perché è la contemplazione della propria impotenza. Se l'uomo percepiscequalchesuaimpotenza,ciòprovienedaunaconoscenzainadeguatadisé.Ilpentimentoènegativoperchéprovoca tristezzaedoppiopatimento:unocheprovienedaunacattivacupidità,l'altrodallatristezzadellostessopatimento.Lavanagloriaènegativaperché ricerca la lodedelvolgo, che, incostante, sidevepropiziare conazionicontrariallaragione.Lagloriacontrariamenteallavanagloria,nonripugnaallaragione,anzipuòsorgeredallaragionestessaquandosicercadiguidareglialtriumanamenteenond'impulsoedàletiziailpensierochelanostraazionesialodatadaglialtri. L'uomoliberoèmorale,nonhapensieritristinédimorte,perchélasuaragioneloporteràsempreameditarelavita.E'chiaroche,sottoquestaprospettiva, l'eticaspinozianaèottimistica,liberadalmaleedaldoloreeaffermailbeneelagioia.L'artedellaliberazione Ildominiodell'uomosullepassionièlimitato,difficileedipochi(sivedacritica11).[Critica11:Inunsistemageometricoperfettochecosacistannoafareglistolticonilloroodiochesembrano,aquestopunto,esserelastragrandemaggioranza.SembraquasichetuttalafilosofiadiSpinoza,auncertopunto,subiscaunadivaricazioneerecuperileposizionidell'eticadellafilosofiatradizionale,dimenticandolepropriepremesse.]Il veromezzoper liberarsi è la ragione che rende l'uomo consapevole della sua identità con lasostanza,ponendoloinunostatoditotalebeatitudine.Cosìnell'ultimapartedell'Etica,S.delineal'artedellaliberazione.Principigenerali: + Attraverso la dottrina del parallelismo S. sostiene che la riforma ascetica dell'anima èparallela alle trasformazioni delle affezioni corporali. Per ottenere la prima, bisogna dunquemodificarelaseconda.(sivedacritica12)[Critica 12: Se gli attributi sono assolutamente autonomi, l'attributo pensiero non potrebbe agire sull'attributoestensione,comel'estensionenonpuòagiresulpensiero.] +Poiché lapassionenascedaun rapportodiunnostroappetito conunacosaesterna, lapassione può essere superata e rientrare, rimuovendo la cosa esterna e congiungendo il nostroappetito con un'altra cosa. Questa rimozione può avvenire perché il legame è empirico e nonnecessario.(sivedacritica13)[Critica13:Suquestapremessachedestamolteperplessitàperchéspezzalaferreadeduzionegeometricasipotrebbetrovareforseunasoluzione:comeinunaseriedidimostrazionigeometriche, le linee, ipunti, ipiani, lestessefigurepossonoessere rappresentati construmentie conprecisionevariabili, senza inficiare lavaliditàdei teoremi, così sipotrebbe applicare per analogia nella vita deimodi lo stesso principio. Senonché tutta la stessa opera è finalizzataall'artedella liberazione,iltitolostessorivelal'impostazionedifondo;l'eticitàdell'esistenzanonsembraessereunfattore contingente, ma assolutamente necessario e primario. Il problema sta tutto nella difficoltà di fondo che èriportatanellacriticafinale.] +Lapassionenascedaunaconoscenzainadeguataecessanelmomentoincuineabbiamoun'idea chiaraedistinta. Se ilmodo-uomoriescea congiungersi conDio, vedrà tutto sub specieaeternitatisequestaprospettivaèsufficientepervincerelapassione.Questaèunaprospettivache

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    caratterizza lo spinozismo, ma lo avvicina molto nelle conclusioni all'Etica di Aristotele chesostienechechiconosceilbenenonpuòfareilmale.Primogradodellaliberazione: A) E' sapere rapportare tutte le cose all'idea di Dio, discernere la loro necessità,riconoscendo che sono parti della totalità. Quanto più questa conoscenza della necessità èapplicata alle cose singole, (si veda critica 14) tanto maggiore è la potenza della mente sullepassioni.[Critica14:Anche lapassioneperòèuna"cosasingola"chediventacosìassolutamentenecessaria.E'propriovolerapplicare lanecessitàancheai singoliavvenimentichenonpermettediutilizzare la "scappatoia"propostanella13.Nonèpossibilepoiriconoscerecomenecessitàarmonicadeltuttogliavvenimentipiùcatastroficidellastoriaspessosegnatidamilionidivittimeinnocenti.]L'affettoviene,infatti,attenuatosesiconsideralanecessitàdellacosacosìcom'èenonpuòesserediversamente; d'altra parte se si concepisce una cosa come libera, sganciata da tutto il resto,l'ameremoolaodieremomoltopiùintensamenteinriferimentoall'affettocheprovocasudinoi;seinvecelaconosciamocomepartediuningranaggionecessario,moltopiùcomplesso,alloral'odioèl'amoreavrannosudinoiun'intensitàmoltominore. B)Lacausadiunapassionelontananeltempo,haunmordenteinferiorediunapresente.La cupiditàperciò chenascedalla ragioneèpiùpotente, poiché è l'effettodella contemplazionedelleproprietàcomuni,checontempliamosemprecomepresenti. C)Un affetto chenascedaunamolteplicità di cause èmenodestabilizzantedi un altroaltrettanto grande che nasce da una causa sola. Più cause, infatti, ci permettonodi cogliere conmaggiorefacilitàiltuttoefavorisconolacontemplazione. D)Seun'unicacausadeterminalostessoaffettodolorososuunamolteplicitàdimodi-uomini,l'affettoprodottohaunaminoreintensitàperchéquasidiluitoframolti.Lapassionecheèl'effetto della morte di una persona cara è conturbante, ma se noi ci solleviamo nellaconsiderazione chemolte persone caremuoiono sempre, ovunque e per tutti, allora la tristezzanonpotrà veniremenodel tutto,ma saràpiù serenanella contemplazionedell'ordine razionaledellecose. E) Se si conoscono il rapporto, le cause, gli effetti delle passioni, si possono ordinare leaffezionidelcorposecondo l'ordinerichiestodall'intelletto,respingendo lecause cheproduconoaffetticattivi.Diquilanecessitàdiadottareunrettomododivivereattraversodeiprincipipraticichedevonoessereimpressinellamemoriainmodochel'immaginazionenesiafortementeaffetta.La tecnica della liberazione dalle passioni non è astrattama concreta e guidata dalla volontà. Irisultatinonsonoimmediati,masipossonoottenereconuntenaceeduraturoesercizio.Tornanoin mente qui gli habitus di Aristotele che però si raggiungono attraverso un altro sistemaontologico,sebbeneglistrumentisianoabbastanzasimili.SecondogradodellaliberazioneovisionediDio: Nel secondo e terzo grado di conoscenza è necessariamente implicata l'idea di Dio. Laconoscenza adeguatadella connessionenecessaria delle idee ci dà laconsapevolezza dell'ideainnatadiDiochenellasuaperfezionenonpuònonessereamato. NelTrattatoTeologicoPoliticoS.concepisceduegradidiascesi:

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    1)Possessodeicertavitaedogmata,doveintroduceancheelementiirrazionaliin unafedecheaderisceaunordinediragionecheancoranonsicomprende; 2)IntuizionedituttelecoseinDiocheconduceall'amoreintellettualediDioTerzogrado:Lavitabeataedeterna. Dopolamortedell'animarestaciòcheèeterno,ciòchemaihaavutouninizioemaipotràavere un termine. Tutte le affezioni del modo-corpo e del modo-anima, infatti, con il suodisfacimento,muoionoperchéanimaecorposonochiusinelloschemaempiricodispazioetempo.RimaneperòinDiol'ideacheesprimesubspecieaeterntatisl'essenzadiquestoodiquelmodo,edèproprioinquestaprospettivacheilsaggioarrivaallavitabeatafacendorientrarel'eternitànelquotidiano.(sivedacritica15)[Critica15:Nonsi capisceperquale ragioneesistano imodi cheprocedononecessariamentee razionalmentedagliattributidivini,attributidiunasostanzaperfetta,sesonocosìnegatividadoveresseresuperatiinunaprospettivachepraticamentelidimentica.] L'ultimo grado di conoscenza è uno stato di essenziale purezza, di liberazione daicondizionamenti spazio-temporaliedatuttalarealtàempiricadeimoditracuisicontaanchel'uomo.E'laconoscenzanellaprospettivadivina,èlasupremabeatitudinechedeterminal'Amoreversociòcheladetermina.E'unamoreeternoperchénonpuòesseresottrattodanulla,essendoognialtrapassionelimitataneltempo. All'amoredegliuominiversoDiocorrisponde l'amorediDioversogliuomini.Dio, infatti,amasestessopoiché,godendolanaturadivinadidivinaperfezione,econoscendoDiolasuacausa,non potrà che amarsi di un amore intellettuale. Questo amore sarà poi il tutto di cui l'amoreintellettualedelpensierodelmodo-uomoperDioneèunaparte,poichél'azioneconcuiDio,chesimanifestanellamenteumana,contemplasestessoèamore.NeseguecheDio, inquantoamasestesso,amagliuomini,equindichel'amorediDiopergliuominiel'amoreintellettualedelmodo-uomoperDiosonounasolaemedesimacosa.Inquestoprocessolareligionehalafunzionedifarciprogredire nell'amore. La beatitudine non è una ricompensa alla virtù, ma è la stessa virtùperchénonsidominanolepassionisenonpossedendolavirtù,cheèbeatitudine N.B.:Taleunionemisticad'amoredell'uomoconDioèassolutamentediversadalmisticismoreligioso.InS.l'unionemisticasupponeladistruzionedelfinitoassorbitonell'infinito;neimisticiinvece, l'amore è vincolo dell'unità che non distrugge il termine minore, perché se la creaturascomparisse,cesserebbepropriolatensionemistica,cioèl'amore.MORALESOCIALEEPOLITICA(AnchedalTractatustheologico-politicus) Ilsaggiodevericordarsichevivetrastolti,perciòhabisognodiprudenzaedifortezza.Evitaibeneficideglistoltipernonessereoggettodelloroodioenonobbedirealleloropassioni(sivedacritica11).L'uomosaggiocercalacompagniadeisuoisimili,liberierazionaliperunirsialoroinun profondo vincolo di amicizia. L'uomo saggio non usamai la frode perché non ci può essereaccordosealleparolenonseguonoifatti;ecercasempreilbenecomune,appetendoperglialtriquellocheappetiscepersé. InquestaprospettivaS.accettalaposizionediHobbes:gliindividuirinuncianoall'assolutalibertàdinaturaesiritrovanonelloStatopropriopergarantirel'utilecomune.Nessunaautorità

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    puòesseregiustificatafuoridalloStatochedeveguidareicittadiniliberandolidalleattrattivedellepassioniattraversolaragione.MentreloStatodiHobbesperòassorbeinsélalibertàdeicittadinieneanniental'autonomia,loStatodiSpinozavuolegarantireleprerogativedeisingolicittadiniperlequaliloStatoappuntovienefondato.LoStatononpuòassoggettarelaragioneerendereschiavo,ilpensieroindividuale. S. ammette checipossonoesserecosìdelle forme imperfettediStato chenonriesconoarealizzareperfettamenteifinipercuisonostaticostituiti.Perciò,tralevarieformeistituzionali,S.prediligelademocraziachesembragarantiremegliolalibertàdeisudditi. CRITICA1)L'unicitàdellaSostanzaedunqueilconseguentepanteismoderivaanchedallaproposizione8cheritienelasostanzanecessariamenteinfinita,nonlimitataodipendentedaaltro.Sel'uomoadesempio fosseuna sostanza, secondoS., oltre a contraddire ladefinizione3 (perché l'uomononsussiste per sé, ma dipende da altro), porrebbe un limite alla sostanza divina che risulterebbelimitatadallesuestessecreature.Un'impostazionediquestogenereperò,oltrearidurreDioaunteoremadimatematica,lecuidefinizionieassiomisonopostiaprioridaSpinoza,nontienecontodelfattocheconunaliberasceltaDiopotrebbeavervolutodeliberatamentelimitaresestessoperdare vita ad altre sostanze a lui somiglianti, perché partecipi del suo essere. Insomma tutto ilpanteismo monista spinoziano consegue da un'impostazione già predisposta a quell'obiettivo,impostazionefattadidefinizionieassiomiassolutienondimostrati.2)NellereligionimonoteistenonhasensoparlarediantropomorfismoperchéunabissoseparailCreatore dalla creatura, sebbene per analogia spesso Dio sia definito con termini desunti tuttidall'umanità.NonsivedeperqualeragioneperòDiononpossaessere"amore"sepurnonsipossaridurresemplicisticamenteadamore,vistochel'amoreèilsentimentopiùbelloepiùnobilechelega assieme tutte le creature in una unità molto più credibile e viva che l'uno matematico,impersonale e astratto; e perché Dio non possa essere "persona", visto che nella persona siattualizzacoscienza,libertà,intellettoeragione.InS.nonc'èantropomorfismo,peggioperò:Dioèdeclinato secondo un freddo e impersonale mathematicamorfismo. Mi chiedo però: è più"sostanza" una "persona" o un'espressionematematica? Inoltre, anche se è vero che spesso gliartistihannoritrattoconcontorniumaniDio,èancheverocheabbiamounateologianegativachehasempresostenutol'indicibilitàdiDiochesiponeinunrapportototalmenteequivocorispettoall'esseredell'uomo(Bernardo,Cusano);elostessoDante,poeta,filosofoeteologo,culminalasuaoperatuttainquest'ottica.LostessonomedelDiobiblico,Yahwe,nonhanulladiantropomorfico,perchéribadiscesoloun'azione,quelladi"Esserci",cheèunattributospecificodellasostanza.3)Inrealtàanchegliassiomiderivanodall'esperienza.Adesempio,l'assioma3:"Daunadatacausadeterminata,seguenecessariamenteuneffetto...",èunaconclusionecuisiapprodadopounaseriedi esperienze esperite direttamente. L'inconsapevolezza di una serie di esperienze non fadiventarel'ideainnata.4)L'impostazioneèmoltobella,masiesponeaduegraviproblemi:ilprimoèchespessociòcheèevidenteperuno,non loèassolutamenteper l'altro. Il secondoè cheascendereversociò cheè

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    eterno è una giusta aspirazione dimolte filosofie,ma è possibile la liberazione dal contingentenella necessità matematico-geometrica spinoziana soprattutto là dove manca un importantestrumento che è l'astrazione intellettiva che ci libera appunto dal contingente per coglierel'assoluto?5)Sel'ideadiDioèinnata,intuita,ènecessarioancoraunlavorodipurificazione:giàlalucedivinadovrebbecompiereipsofactolacatarsiaffidataallagnoseologiaoperativa.6)La tensioneontologicaentraperò in contrastocon la ferrea leggedellanecessitàgeometrica:che ruolo può avere o da dove può scaturire questa tendenza rivolta alla conservazionedell'individuo-modochesembrasfuggireallaSostanza-Dio?7) E' uno dei passi più delicati del pensiero di Spinoza che ora identifica l'intelletto con lavolontà, ora sembra distinguerli. Se intelletto e volontà s’identificassero, alla conoscenzarazionaledellaSostanza-Dio,corrisponderebbenaturalmentelaliberazionedallepassioni;eppurelariflessionediSpinozasullepassioninonècosìautomatica:soloselacupiditàprodottadaquestaconoscenzaèpiùforte,potràvaleresullepassioni,altrimentisoccombe.D'altraparteseintellettoevolontà fossero distinte, sarebbe introdotto un nuovo elemento nell'Etica, estraneo al "moregeometrico".8)Comesipotrebbeilmodo-uomo"accrescereilproprioessere"selasostanzaèunica,ècausasuienonhabisognodialtroperconfermareilsuoessere?Imodisonosolocontingentienongodonodiunasostanzapropria.ComeascendereaDiosel'uomoègiàDio?9)Muta qui la teoriameccanicistica della forzamaggiore che supera laminore. La ragione cheregola le azioni, è un elemento nuovo che trascende la forza stessa e stravolge l'impostazionemeccanicisticadell'operadi Spinoza.E' abbastanza strano il contrasto tra leproposizioni19-22,tutte nella prospettiva utilitaristica e passionale e le seguenti, dominate da un'impostazionerazionalisticalibera.10) Se un popolo, una città o un paese, si trova unanimemente in accordo, non ne consegue dinecessità che quel popolo possegga una conoscenza adeguata, anzi potrebbe essere proprio ilcontrario per un indottrinamento collettivo, o una suggestione di massa. La storia ci ricordaquantosianopericolosecerteesperienze.11) In un sistema geometrico perfetto che cosa ci stanno a fare gli stolti con il loro odio chesembrano,aquestopunto,esserelastragrandemaggioranza.SembraquasichetuttalafilosofiadiSpinoza,auncertopunto,subiscaunadivaricazioneerecuperileposizionidell'eticadellafilosofiatradizionale,dimenticandolepropriepremesse.12) Se gli attributi sono assolutamente autonomi, l'attributo pensiero non potrebbe agiresull'attributoestensione,comel'estensionenonpuòagiresulpensiero.13)Suquestapremessachedestamolteperplessitàperchéspezzalaferreadeduzionegeometricasipotrebbetrovareforseunasoluzione:comeinunaseriedidimostrazionigeometriche,lelinee,ipunti, i piani, le stesse figure possono essere rappresentati con strumenti e con precisione

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    variabili, senza inficiare lavaliditàdei teoremi, così sipotrebbeapplicareperanalogianellavitadeimodilostessoprincipio.Senonchétuttalastessaoperaèfinalizzataall'artedellaliberazione,iltitolo stesso rivela l'impostazione di fondo; l'eticità dell'esistenza non sembra essere un fattorecontingente,maassolutamentenecessarioeprimario.Ilproblemastatuttonelladifficoltàdifondocheèriportatanellacriticafinale.14) Anche la passione però è una "cosa singola" che diventa così assolutamente necessaria. E'propriovolerapplicarelanecessitàancheaisingoliavvenimentichenonpermettediutilizzarela"scappatoia"propostanella13.Nonèpossibilepoiriconoscerecomenecessitàarmonicadeltuttogliavvenimentipiùcatastroficidellastoriaspessosegnatidamilionidivittimeinnocenti.15) Non si capisce per quale ragione esistano i modi che procedono necessariamente erazionalmente dagli attributi divini, attributi di una sostanza perfetta, se sono così negativi dadoveresseresuperatiinunaprospettivachepraticamentelidimentica.Critica finale)Ladifficoltàdi fondodi tutta la filosofiadi S. è accordare l'ideale teoreticodiununiverso ordinato, senza possibilità di eccezioni, in riferimento al principio di una razionalitàgeometricae l'idealepraticodella libertàedell'autonomiadellapersonaper laquale ilFilosofo,lungotuttalasuavita,fecedellerinuncedignitoseemoltocoraggiose.Perqualemotivopoilottaresuunaviacosìardua,quandoèineluttabilecheesistanogliignorantieiviziosi,comeèineluttabilecheesistanoisaggieivirtuosi.APPENDICE

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