Sommario Istruzioni per l’uso e farmaciMedici · 2005-03-16 · una iniziativa in collaborazione...

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una iniziativa in collaborazione con Guida per il cittadino sul corretto rapporto col medico di famiglia e col consumo di medicinali Cittadino, salute, servizio pubblico Il medico di famiglia Da ricordare La farmacologia La decisione terapeutica Criteri, regole, buon senso Medici e farmaci Istruzioni per l’uso SALUTE E BUONSENSO L a salute è uno degli argomenti che appassiona di più gli Italiani. Tutti i quotidiani dedicano spazio, quasi ogni giorno, ai temi della salute, e alcuni vi riservano anche un intero inserto settimanale. Poi ci sono le riviste, che qualche volte confondono fin dal titolo benessere, salute ed estetica, e infine la televisione. Ma tutta questa offerta di notizie informa veramente? Risponde alle domande che i cittadini vor- rebbero fare, soddisfa la loro esigenza di saperne di più? Questo piccolo libro cerca di rispondere agli interrogativi più semplici ma basilari, ai quali spesso non viene data una risposta adeguata. Che cos’è il Servizio Sanitario? Come si accede alle prestazioni che offre? Chi è il medico di famiglia? Come si collabora con lui per tutelare meglio la propria salute? Che cosa sono i farmaci? Cosa dobbiamo fare per usarli bene, per ottenere tutti benefici che possono offrire senza sprecare risorse che, lo sappiamo, non sono infinite? Una prima, chiara e semplice risposta si può trovare in questo libro. I suoi curatori sono da lodare per la chiarezza, l’essenzialità, la precisione con cui si rivolgono al pubblico, che troverà le informazioni molto utili e sarà certamente soddisfatto. Tanto che poi chiederà di saperne di più, per cui si dovrà scrivere senz’altro un altro libro… Giuseppe Remuzzi Coordinatore delle ricerche laboratori Istituto Mario Negri - Bergamo Premessa Sommario 4 8 12 16 20 24 progetto editoriale: Giuseppe Draetta progetto grafico: Gabrio Ghezzi testi: Loredana Tunesi illustrazioni: Fabrizio Saracino Stampa: Mediagraf spa - Noventa Padovana (PD) © 2005 Sinapsis Via Teodosio, 33 - 20131 Milano L progetto e redazione Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri medici e farmaci 02-03 11-03-2005 09:38 Pagina 2

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una iniziativa

in collaborazione con

Guida per il cittadino sul corretto rapportocol medico di famigliae col consumo di medicinali

Cittadino, salute, servizio pubblico

Il medico di famiglia

Da ricordare

La farmacologia

La decisione terapeutica

Criteri, regole, buon senso

Medicie farmaciIstruzioni per l’uso

SALUTE E BUONSENSO

L a salute è uno degli argomenti che appassionadi più gli Italiani. Tutti i quotidiani dedicano spazio,quasi ogni giorno, ai temi della salute, e alcuni vi riservano anche un intero inserto settimanale. Poi ci sono le riviste, che qualche volte confondonofin dal titolo benessere, salute ed estetica, e infine latelevisione. Ma tutta questa offerta di notizie informaveramente? Risponde alle domande che i cittadini vor-rebbero fare, soddisfa la loro esigenza di saperne di più?

Questo piccolo libro cerca di rispondere agli interrogativi più semplici ma basilari, ai quali spessonon viene data una risposta adeguata. Che cos’è ilServizio Sanitario? Come si accede alle prestazioni cheoffre? Chi è il medico di famiglia? Come si collaboracon lui per tutelare meglio la propria salute? Che cosasono i farmaci? Cosa dobbiamo fare per usarli bene,per ottenere tutti benefici che possono offrire senzasprecare risorse che, lo sappiamo, non sono infinite?

Una prima, chiara e semplice risposta si può trovarein questo libro. I suoi curatori sono da lodare per lachiarezza, l’essenzialità, la precisione con cui si rivolgono al pubblico, che troverà le informazionimolto utili e sarà certamente soddisfatto. Tanto chepoi chiederà di saperne di più, per cui si dovrà scriveresenz’altro un altro libro…

Giuseppe RemuzziCoordinatore delle ricerche

laboratori Istituto Mario Negri - Bergamo

Premessa

Sommario

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16

20

24

progetto editoriale: Giuseppe Draettaprogetto grafico: Gabrio Ghezzitesti: Loredana Tunesiillustrazioni: Fabrizio Saracino

Stampa: Mediagraf spa - Noventa Padovana (PD)

© 2005 SinapsisVia Teodosio, 33 - 20131 Milano

L

progetto e redazione

Istituto di ricerche farmacologiche

Mario Negri

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Un cittadino ben informato dei suoi diritti e doveri può contri-buire a migliorare la qualità del Servizio sanitario pubblico, apartire dal rapporto con il suo medico di famiglia.

Il Servizio sanitario nazionale Il Servizio sanitario nazionale è stato istituito in Italia nel 1978per garantire a tutti i cittadini il diritto alla tutela della salute,sancito dall'articolo 32 della Costituzione: «La Repubblica tute-la la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interes-se della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti».

L’organizzazione generale e l’elenco delle cure che devonoessere fornite ai cittadini sono stabiliti a livello nazionale dalministero della Salute. La gestione delle risorse è affidata alleRegioni e infine alle Aziende sanitarie locali (Asl) che sono leunità organizzative sul territorio. Alle Regioni è lasciata facol-tà di scelta su alcuni aspetti amministrativi e organizzativi(come i ticket sulle ricette dei farmaci), ma sempre nei limitifissati dalle leggi dello Stato.

Le cure al cittadinoTutti i cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari in regolacol permesso di soggiorno hanno diritto a ricevere gratuita-mente assistenza primaria da un medico di famiglia (o unpediatra di libera scelta per i bambini) e dai medici della con-tinuità assistenziale, l’ex guardia medica.

Il servizio sanitario garantisce inoltre vaccinazioni obbligato-rie, cure di emergenza (pronto soccorso, 118), esami per ladiagnosi e la prevenzione, visite specialistiche, terapie e rico-veri ospedalieri.

Per le prestazioni specialistiche e diagnostiche è richiesto aicittadini – esclusi gli esenti per reddito, malattia o altro – ilpagamento di un ticket. In Lombardia è previsto un ticketanche sui farmaci, ad eccezione di alcune categorie esenti.

Cittadino, medicodi famiglia,libera sceltaIl cittadino trova nelmedico di famiglia (o nelpediatra di libera scelta,per i bambini) la figura pro-fessionale di riferimento perle sue esigenze di salute.

Nel Servizio sanitario nazionaleitaliano è il cittadino a scegliere ilmedico di famiglia. Ne consegueche se è soddisfatto dell’assisten-za che riceve può continuare adaffidarsi a quel professionista. Senon lo è, può sceglierne un altro.

Questo diritto, esercitato conbuon senso e consapevolezza,può favorire un continuo migliora-mento del servizio.

Come e perché scegliereIl cittadino può scegliere e/o revo-care il medico di famiglia allosportello scelta/revoca della Asldi appartenenza, tra quelli indica-ti come disponibili nel proprioambito territoriale.

Solitamente è preferito il criteriodella comodità, e la scelta cadespesso sul professionista con lostudio più vicino a casa. Altri cri-

teri, tuttavia, meritano di essereconsiderati se il cittadino vuoleche il medico di famiglia sappiadavvero soddisfare le sue esigen-ze di salute. La fiducia dovrebbeessere accordata considerando,ad esempio, anche questi criteri:

Disponibilità. Il medico sa ascol-tare, fornisce spiegazioni, rispettail paziente, è disponibile al telefo-no e per visite domiciliari

Orari. Ha orari compatibili anchecon le esigenze di chi lavora.Alcuni medici, ad esempio, preve-dono l’apertura dello studio finoalle 19 e il sabato mattina, conchiusura in uno dei giorni infra-settimanali.

Fuori dallo studio. Si interessadelle condizioni del pazienteanche quando viene assistitofuori dall’ambulatorio, ad esem-pio se è ricoverato in ospedale.

Organizzazione. Riceve per

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I doveri del cittadinoIl cittadino deve rispettare le sceltedel medico come professionistache decide autonomamente. Deveinoltre osservare le regole di orga-nizzazione delle visite nel rispettodel medico e degli altri assistiti.

Per guadagnare tempo Utilizzare bene il tempo disponi-bile evita attese al paziente econsente al medico di visitarecon più tranquillità.

Visite per appuntamento. Sonoun’opportunità da sfruttare: siridurranno le attese e non sicostringerà il medico a velocizza-re le visite per smaltire la fila.Le urgenze sono comunquegarantite.

Le ricette. Di solito sono previstipercorsi "veloci" per le ricetteripetibili (farmaci da assumereabitualmente): informandosi sipuò evitare l'attesa.

Il telefono. Se il medico è dispo-nibile, può essere utile ricorrereoccasionalmente al telefono.

Parlare/ascoltareQuando si parla con il medico èessenziale riuscire a esprimersi e

comprendere ciò che egli dice.Ecco alcuni suggerimenti:

� richiamare alla mente cosa direprima di entrare nello studio;

� parlare con calma, descrivereun problema alla volta, cercare diessere precisi e sintetici;

� non si deve essere imbarazza-ti o intimoriti nel parlare dei pro-blemi di salute. Per un trattamen-to adeguato occorre rivolgersi almedico apertamente;

� se non si è capito ciò che ilmedico ha detto, non bisogna esi-tare a chiedere spiegazioni.

Il paziente perfetto� Conosce ed esercita il diritto dilibera scelta;

� rispetta gli orari, utilizza corret-tamente appuntamenti, disponibi-lità telefonica, visite domiciliari;

� espone in modo chiaro il suoproblema;

� rispetta l'autonomia decisiona-le del curante, con piena fiducianelle sue scelte;

� vuole essere informato peresprimere in modo consapevole ilproprio consenso alle terapie eagli accertamenti proposti.

appuntamento per almeno metàdell’orario, prevede percorsi velo-ci per le ricette ripetibili.

Associazionismo. Alcuni medicilavorano in associazione con altricolleghi, condividendo la stessasede e mettendo a disposizionedei pazienti personale di studio(segretario/a, infermiere/a). Conquesta organizzazione ogni assi-stito mantiene il rapporto privile-giato con il suo medico, ma ha lapossibilità, in caso di necessità,di rivolgersi anche agli altri medi-ci dell’associazione, quindi conorario di ricevimento più esteso.

Che cosa chiedere,che cosa direHo un problema. Solitamente èal medico di famiglia che si riferi-scono tutti i problemi di salute: ciòche si ricerca è una soluzione aldisturbo, molto spesso anche unaparola di conforto.

Vorrei un consiglio. Il medico difamiglia è un insostituibile consu-lente, perché conosce meglio diogni altro professionista i suoiassistiti: possiamo e dobbiamochiedergli consigli per mantener-ci in salute, per imparare a convi-vere con una malattia cronica,

per assistere meglio un familiaremalato.

Dottore mi spieghi. Il medico difamiglia è tenuto a fornire spiega-zioni, ad esempio su una malattiaappena diagnosticata, un inter-vento chirurgico da affrontare,una terapia proposta.

I diritti del cittadinoIl cittadino ha il diritto ad essereascoltato per il tempo sufficientea esprimere le sue richieste. Deveessere informato sui criteri gene-rali di una scelta terapeutica perpoter esprimere il suo consenso inpiena consapevolezza.

I suoi dati devono essere riser-vati e protetti (è anche un obbligodi legge per il medico).

Il cittadino può decidere di cam-biare il medico di famiglia.

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Quando si interrompe il rapporto di fiduciaSolitamente un cittadino revoca lascelta del medico se ci sono gravimotivi di insoddisfazione. Il medicoè pagato in proporzione ai pazien-ti: revocando la scelta lo si privadel compenso corrispondente a unassistito.

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Quanto deve lavorare

Il lavoro del medico di famiglia sisvolge in parte nell'ambulatorio,in parte fuori. Lo studio deveessere aperto almeno per cinquegiorni la settimana.

Spetta al medico deciderecome organizzare le visite inambulatorio, con orario propor-zionato al numero di assistiti.

Le altre attività compren-dono le visite domiciliarisaltuarie su chiamatadell’assistito e quellepianificate con la Asl(assistenza domicilia-re programmata eintegrata), queste ulti-me destinate a malaticon esigenze partico-lari, ad esempio quel-li costretti a letto perlungo tempo.

Il medico di famiglia deve inoltrededicare parte del suo tempo allaformazione e all’aggiornamento.

La formazione è indispensabileperché il medico sappia offrire aisuoi pazienti un’assistenza di altaqualità, aggiornata sia nelleconoscenze scientifiche sia nelmodo di organizzare il lavoro.

Competenze

Per fare il medico di famigliaoccorre frequentare, dopo la lau-rea in medicina, un corso trienna-le di formazione specifica. I medi-ci di famiglia possono seguire ipazienti dai 6 anni di età.

I bambini possono comunqueessere assistiti fino ai 14 anni dalpediatra di libera scelta conven-

zionato con il Servizio sani-tario nazionale. Comeper i medici di famiglia,l’organizzazione dellasua professione, i suoicompiti e la retribu-zione sono stabilitida un contrattonazionale.

I doveri del medico

Per ogni medico, ilprimo dovere è assistere nelmiglior modo possibile i pazientisenza distinzioni ideologiche,sociali, di razza, nazionalità, reli-giose e di orientamento sessuale.

I compiti del medico convenzio-nato (ciò che deve garantire aipazienti gratuitamente) sono sta-biliti dal contratto.

9Il medico di famiglia è la figura di riferimento alla quale i citta-dini si rivolgono per i loro problemi di salute. Con le sue com-petenze e con semplici strumenti per le indagini essenziali eglirisponde ai bisogni del cittadino nell'ambito della medicinagenerale; se necessario lo indirizza verso altri servizi di assi-stenza pubblica e lo aiuta a usufruirne correttamente.

Chi èIl medico di famiglia è un professionista che opera in un ambi-to territoriale individuato dalla Asl. Retribuzione, compiti eprincipi secondo i quali deve organizzare la professione sonostabiliti da un contratto nazionale. I compensi che riceve sonorapportati al numero dei suoi assistiti.

Quanti assistiti ha Un medico di famiglia può assistere al massimo 1500 perso-ne, quando svolge esclusivamente attività convenzionata conil Servizio sanitario.

Se svolge ancheattività in libera pro-fessione (a paga-mento) in modoregolare e per unaparte consistentedel suo tempo, ilnumero massimodegli assistibili èpiù basso.

Questi limitiassicurano che ilmedico dedichi aicittadini tempo eattenzioni sufficienti.

Il medico di famiglia

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Medico di famiglia,Asl, specialistiIl medico di famiglia è un profes-sionista autonomo. Egli è tenuto arispettare alcune linee generali dicomportamento professionaleconcordate con le Asl; nel parti-colare, tuttavia, le sue sceltesono indipendenti.

Se ad esempio invia un pazien-te ad una visita specialistica,terrà conto del parere del collegaspecialista per decidere cosa fareper il suo assistito. Tuttavia nonha alcun obbligo formale a segui-re le sue indicazioni.

I diritti del medicoIl medico decide in piena autono-mia e responsabilità come cura-re, quali farmaci, esami o visiteprescrivere.

Solo se ci sono motivi gravi ilmedico può ricusare il paziente,cioè chiederne la cancellazionedall’elenco degli assistiti.

Ascoltare/parlareUn medico di famiglia deve saperascoltare, e il paziente deve esi-gere tutta l’attenzione del caso.Il medico comunque conosce

bene la sua storia clinica: a voltebastano poche informazioni, pur-ché precise.

Il medico ha anche il dovere dispiegare la natura di un problemae il perché di una scelta: unpaziente consapevole seguemeglio consigli e trattamenti.

Il medico deve esprimersi inmodo adeguato all’istruzione delpaziente e alla sua sensibilità,ma senza trattarlo in modo infan-

tile o tralasciare informazioniimportanti.

Il medico perfetto� Sa ascoltare e spiega le suescelte diagnostiche e terapeuti-che in modo chiaro;

� non prescrive farmaci senzaaver visitato o avere parlato diret-tamente con il paziente, salvoquelli per le malattie croniche;

� valuta le scelte in termini dibilancio tra vantaggi e svantaggiper il benessere del paziente;

� se più interventi offrono lo stes-so beneficio, sceglie quello menoinvasivo per il paziente e costosoper la spesa pubblica;

� decide liberamente, nell’esclu-sivo interesse del paziente.

11Primo interlocutore. Il medico difamiglia ascolta i bisogni dei suoiassistiti. A volte il problema puòessere risolto nell’ambito dellamedicina generale; se è più com-plesso il medico può richiedere ilparere di uno specialista o unricovero ospedaliero.

Prescrivere, con criterio. Il medi-co può prescrivere farmaci,esami, terapie e visite specialisti-che a carico del Servizio sanita-rio, e richiede i ricoveri ospedalie-ri. Deve farlo tutelando l'interessedel singolo ma anche quello col-lettivo. Ciò significa soddisfare ibisogni del paziente e allo stessotempo scegliere, tra le possibilisoluzioni di pari efficacia, la menocostosa. Il medico di famiglia è incerta misura un gestore delle

risorse pubbliche: curare benesenza sprechi significa curaremeglio la collettività.

Sentinella. Svolge un ruolo di“sentinella” per malattie che ipazienti spesso non sospettano.Con azioni semplici (come misu-rare la pressione o controllare laglicemia) può rilevare precoce-mente malattie come ipertensio-ne e diabete, prima che provochi-no conseguenze anche gravi.

Malati cronici. Per le persone conmalattie croniche è un punto diriferimento insostituibile: verificaregolarmente che la terapia siaadeguata, controlla le condizionigenerali del paziente e, se neces-sario, lo invia dallo specialista.

Educare. Educa i pazienti, adesempio su prevenzione, stili divita, uso dei farmaci.

Altro. Garantisce visite domiciliariin situazioni particolarmente

gravi, fa assistenza a domici-lio secondo procedure

concordate con leAsl (assistenzadomiciliare program-mata e integrata),rilascia gratuitamentei certificati previsti dalcontratto.

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RicetteIl medico di famiglia dispone diuno speciale ricettario sul qualeprescrive medicinali, terapie,esami, richieste di visite speciali-stiche e ricoveri ospedalieri, daeseguire nelle strutture pubblicheo in quelle private accreditate.

In Lombardia sono comune-mente indicate come “ricetterosa” per il colore del modulo.Con l’introduzione della nuovaricetta nel 2005 il paziente potrà -se lo desidera - rendere anonimala sua ricetta, applicando sulnome uno speciale tagliandoadesivo che può richiedere almedico.

E’ opportuno ricordare che laprescrizione di medicinali, tera-pie, esami e visitespecialistiche com-porta il pagamentodel ticket, tranneche per gli esenti.

I farmaci a paga-mento sono pre-scritti su nor-mali ricettebianche conintestazione, chehanno una validitàdi tre mesi.

I farmaci oppiacei per la terapiadel dolore richiedono un altrospeciale ricettario. Il pazientericeve due copie della prescrizio-ne, che può contenere la quantitàdi farmaci necessaria fino a unmese di trattamento.

Visite domiciliariSe le condizioni di salute impe-

discono di recarsi all'ambulatorio,si può chiedere al medico di fami-glia la visita a domicilio. È oppor-tuno valutare con buon senso sefarlo, limitandosi ai casi in cui èpericoloso o gravoso spostarsi dacasa.

Una richiesta impropria puòtogliere a un’altra persona connecessità più urgenti la possibilità

13L’attività del medico di famiglia è rivolta al benessere della col-lettività, oltre che della singola persona. Per utilizzare almeglio il tempo del medico e le risorse pubbliche ogni cittadi-no deve conoscere cosa è suo diritto chiedere, e quali confinirispettare per non limitare le possibilità degli altri.

Le prestazioni sanitarieIl medico di famiglia assicura gratuitamente a tutti i suoi assi-stiti le prestazioni previste dal contratto con il servizio sanita-rio nazionale: attività sanitarie nel proprio ambulatorio (visite,prescrizioni farmaceutiche e specialistiche, certificati, ecc.),visite a domicilio nel caso in cui la persona non sia in condi-zioni di recarsi in ambulatorio, visite domiciliari programmateper i malati cronici.

I certificati gratuiti e quelli da pagareIl medico di famiglia rilascia gratuitamente alcuni certificati,(elencati nella tabella sotto), come previsto dal contratto. Glialtri (ad esempio quelli richiesti dalle assicurazioni) sono apagamento, con tariffe che possono variare da medico amedico. Di norma il certificato è rilasciato in presenza di chi lorichiede.

Da ricordare

Certificati gratuiti

� Certificati di malattia per i lavoratori dipendenti

� Certificati richiesti dalle scuole per ammettere gli studenti alle attività sportive non agonistiche in ambitoscolastico (ad esempio giochi della gioventù)

� Certificati per la riammissione al lavoro dei dipendenti del settore alimentare

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paziente. È legittimo tut-tavia chiedere, se sivuole un chiarimento, ilperché della sua scelta.

Prevenzione. Gli esamipossono essere pre-scritti anche per preveni-re una malattia, per indi-viduarla quando ancora è nelleprime fasi e quindi più facile datrattare.

Gli esami per la prevenzionesono davvero utili ai singoli eall'intera collettività se sono pre-scritti secondo precisi criteri e fre-quenze, stabiliti sulla base diricerche scientifiche rigorose.

Alcuni, ad esempio il pap-test ela mammografia per prevenire itumori di utero e mammella, sonocosì efficaci che sono propostidalle Asl all'intera popolazione(femminile, in questi casi) conscadenze prefissate e costi acarico del Servizio sanitario. Altriinvece sono proposti soprattuttoa gruppi di persone più a rischioper una malattia.

È il medico a consigliare conche frequenza vanno eseguiti.Non troppo di rado perché sareb-bero poco efficaci, né troppospesso: non sempre aumentando

la frequenza degli esami siaumentano anche le possibilità diprevenire una malattia.

Le esenzioniIl servizio sanitario prevede l’e-senzione dal pagamento del tic-ket su esami, visite e farmaci perle persone con redditi bassi, conpatologie particolari o in condizio-ni di grande fragilità sociale (adesempio non vedenti, invalidigravi e altre categorie).

Le malattie che danno il dirittoall’esenzione sono stabilite dalministero della Salute. Le perso-ne affette non pagano il ticket perfarmaci, esami e prestazioninecessari a curare la malattia e aprevenirne le complicanze.I malati cronici ricevono dalla Asluna speciale tessera che attestaquesto loro diritto.Tra queste con-dizioni le più comuni sono malat-tie cardiache, ipertensione, dia-bete, tumori.

15di ricevere la visita in tempi brevi.Le visite domiciliari richiesteprima delle 10 del mattino devonoessere eseguite entro il giornostesso. Quelle richieste dopo le10 vanno eseguite entro le 12 delgiorno successivo.

Il bollino verde La Regione Lombardia ha adotta-to il sistema dei bollini verdi (figu-ra sotto) per garantire, se neces-sario, che un paziente possa sot-toporsi a un esame o a una visitaspecialistica entro tre giorni dalla

richiesta. È il medico di famiglia adecidere quando usarlo. Se ritie-ne che il problema sia urgente,applica il bollino sulla richiesta diesame o di visita. Il bollino nonpuò essere una scorciatoia perridurre le attese se non ci sononecessità reali, ed è utile alla col-lettività solo se utilizzato corretta-mente.

Per alcune visite o esami non siusano i bollini, ma dei codici di

urgenza (A, B, C) che il medicoscrive sulla richiesta.

Visite specialisticheLe visite specialistiche sono daconsiderare come completamen-to dell'attività del medico di fami-glia, che le richiede se non puòfare da solo la diagnosi.

Esami, diagnosi,prevenzioneGli esami possono servire a farediagnosi, quando si hanno sinto-mi, oppure per la prevenzione.

Diagnosi. Il medico li prescrive sela visita in ambulatorio o a domi-cilio non basta a fare diagnosi. Disolito procede per gradi: fa ese-guire prima gli esami più sempli-ci, e prescrive quelli più comples-si se i primi non bastano a farechiarezza. Questo è il metodoche garantisce la diagnosi corret-ta, il minore stress al paziente e ilmigliore uso delle risorse.

Può accadere che il medico difamiglia non ritenga necessarioun esame consigliato dallo spe-cialista. Il medico di norma decidein base alle evidenze scientifichee alla sua conoscenza del

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17sperimentato sull'uomo, in tresuccessivi gradi:

Fase I. Studi in piccoli gruppi divolontari sani per verificare se ilfarmaco ha effetti tossici e effettiindesiderati. Si studia come èassorbito, trasformato, eliminatodall’organismo, e si stabilisce ladose massima tollerata.

Fase II. Si prova il farmaco supiccoli gruppi di pazienti chehanno la malattia che si presup-pone di curare con il nuovo pro-dotto, per verificare efficacia e tol-lerabilità in periodi brevi di tempo.

Fase III. In questa fase si coinvol-ge un numero maggiore dipazienti – da alcune centinaia adalcune migliaia – per lunghi perio-di, allo scopo di verificare l’effica-cia del prodotto a lungo termine.

ll farmaco nuovo è confrontatocon uno già disponibile, per dimo-strare che il nuovo è superiore oalmeno uguale al vecchio. Se nonc’è un farmaco di riferimento perquella malattia, il confronto è fattocon il placebo, cioè un “fintomedicinale” (quindi una sostanzasenza proprietà farmacologiche)confezionato in modo da essereindistinguibile da quello vero nellaforma di somministrazione. Il con-

fronto con il placebo serve aescludere che il farmaco funzioniper suggestione.

Fase IV o fase osservazionale.Dopo l’immissione in commerciosi possono condurre studi di faseIV: consentono di osservare perlunghi periodi e in gruppi moltovasti di pazienti gli eventuali effet-ti indesiderati non comuni chenon erano emersi nelle fasi pre-cedenti.

Il funzionamentoIl destino del farmaco. Alcuni far-maci agiscono localmente, cioèdove sono applicati; altri per giun-gere a destinazione devonoessere introdotti nell’organismo,assorbiti nel sistema circolatorioed essere distribuiti attraverso ilsangue. Trasportata in circolo, lasostanza raggiunge così l’organodove deve esercitare la sua azio-ne terapeutica.

A volte il farmaco agisce cosìcome viene assunto, altre volteviene invece modificato chimica-mente, di solito nel fegato.

I farmaci esercitano la loro azio-ne per alcune ore, poi perdonoefficacia perché sono trasforma-ti in composti non più attivi, ed

La farmacologia

Come nasce un farmaco? Come sono garantite efficacia esicurezza? Perché può funzionare in modo diverso sulle per-sone? Rispondere a queste domande può aiutare ad acquisi-re un sereno e consapevole atteggiamento verso l’uso deimedicinali.

Come nasce un farmacoPer diventare un farmaco, una sostanza deve essere sottopo-sta a una lunga fase di sperimentazione, condotta secondoregole prestabilite. Al termine di questo processo, specificiorganismi scientifici esaminano la documentazione e autoriz-zano l’uso del farmaco e la sua commercializzazione. Inmedia sono necessari sette-otto anni di studi prima dell’ap-provazione definitiva di un nuovo farmaco.

La sostanza è sperimentata prima su cellule e tessuti, poisugli animali e infine sull'uomo. Tutte le persone che parteci-pano alle sperimentazioni dei farmaci lo fanno in modo volon-tario, dopo essere state accuratamente informate ed avereespresso chiaramente il loro consenso.

La sperimentazione si svolgein fasi successive:

Fase preclinica. In questafase la ricerca si svolge inlaboratorio per valutare seuna sostanza ha proprietàinteressanti e se non mostrasegni di tossicità negli ani-mali. Per questi studi si utiliz-zano cellule, tessuti e ani-mali da laboratorio.

Fase clinica. Se supera lafase preclinica il farmaco è

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19eliminati dall’organismo, soprat-tutto attraverso urina e feci.

Terapie su misura. Il medicodeve valutare qual è la dose tera-peutica necessaria per ogni per-sona. Infatti la capacità di assor-bire, trasformare e eliminare i far-maci dipende dall'età, dal buonfunzionamento del fegato e deireni, dalla presenza di altremalattie e dall'assunzione con-temporanea di più medicinali.

I farmaci vanno consideraticome vestiti da confezionare sumisura con il giusto dosaggio,soprattutto se non si è più gio-vanissimi e in perfetta salute.

Oltre a quello tera-peutico, ogni farmacoha anche effetti indesi-derati, dunque produceinevitabilmente beneficie svantaggi. L’obiettivoè equilibrarli in modofavorevole: l’uso dei far-maci deve perciò esse-re limitato allo stretto necessariosotto la guida del medico, alquale si devono riferire gli effettiindesiderati. Solitamente è ilmedico stesso a mettere in guar-dia sui possibili effetti collateraliquando prescrive nuove terapie.

I tipi di farmaci.Etici, Sop, Otc

Farmaci etici. Sono così chiama-ti i farmaci che richiedono la pre-scrizione scritta del medico, eche possono essere ritirati in far-macia solo presentando la ricetta.

Farmaci senza obbligo di pre-scrizione (Sop). Sono farmaciacquistabili senza ricetta e suconsiglio del farmacista. Hannouna bassa tossicità accertata, edi solito sono destinati a curareproblemi lievi e transitori.

Otc. Sono farmaci acquistabilisenza ricetta, che possono esse-

re liberamente espostinelle farmacie ed esse-re oggetto di pubblicitàdiretta al pubblico.

La denominazionederiva dall’inglese overthe counter (letteral-mente: sul banco), dal

fatto che possono essere espostisul banco.

Sop e Otc sono i cosiddetti far-maci di automedicazione. Le con-fezioni di questi prodotti sonocontrassegnate da uno specialebollino (figura in questa pagina).

Denominazione del medicinale.Nome commerciale del prodotto enome generico del principio attivo.

Composizione. Elenco dei compo-nenti e delle loro quantità.

Forma farmaceutica. Descrive laforma (o forme) in cui si presenta ilmedicinale: compresse, capsule,sciroppo,bustine, gocce, ecc.

Categoria o attività. Descrive l'a-zione del farmaco.

Indicazioni. Sono le malattie perle quali l’uso del farmaco è auto-rizzato.

Controndicazioni. Condizioni incui non va prescritto perché com-porterebbe rischi importanti.

Precauzioni d’impiego. Casi incui l'uso è possibile ma con moltaattenzione agli effetti indesiderati(ad esempio per persone con pro-blemi ai reni).

Interazioni. Elenco di altri far-maci che possono interferire conl’assorbimento, la trasformazione,l’eliminazione, l’azione e sull’effet-to finale. A volte riguardano anchealcool e cibi.

Avvertenze speciali. Effetti sullacapacità di guidare o usare mac-chine, avvertenze per bambini,gravidanza, allattamento.

Posologia. Quanto se ne deveprendere, dose minima e massimagiornaliera. Alcuni foglietti si riferi-scono a più forme dello stesso pro-dotto: non vanno confuse le dosiriferite a una forma con quelle diun’altra.

Modo e via di somministrazione.Spiegazioni su come va assunto.Ad esempio istruzioni su comesciogliere le bustine, usare gli ina-latori, applicare un cerotto.

Tempi. Ogni quanto va assunto eper quanto (se la terapia è pertempi limitati).

Sovradosaggio. Riporta se cisono rischi quando si assume unadose eccessiva e cosa fare.

Effetti collaterali. Possibili effettidiversi da quello terapeutico.

Conservazione e scadenza.Come si conserva, quanto dura laconfezione intatta, invito a control-lare la data di scadenza.

Il foglio illustrativo dei medicinali: cosa contieneIl foglio illustrativo aiuta il cittadino a utilizzare correttamente il farmaco, a completamento delle spiegazioni fornite dal medico e dal farmacista.Ecco quali informazioni deve contenere.

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21Non è detto che un disturbo,

anche con un sintomo molto pre-ciso, richieda sempre un farmaco.

Il medico può consigliare alcunicomportamenti che possonomigliorare la situazione; altridisturbi devono fare il loro corsoed essere controllati, e si risolvo-no senza medicinali.

Solo se lo ritiene necessario ilmedico prescrive la terapia confarmaci.

A volte è lo specialista a consi-gliare un farmaco. Può accadereche il medico di famiglia non siad’accordo sulla scelta, ad esem-pio perché lo specialista ha tra-scurato un particolare importantedella storia clinica del paziente,che egli non conosce a fondo.

In questi casi, nell'interesse del-l’assistito, il medico di famigliapuò decidere di modificare laterapia.

Farmaci etici:regole e cauteleUn farmaco etico va assunto solose prescritto dal medico. Questimedicinali possono avere effettiindesiderati importanti se nonusati correttamente.

Da evitare. Alcuni comportamen-ti troppo disinvolti nei confrontidei farmaci devono essere asso-lutamente evitati.

" I farmaci etici non vannoassunti di propria iniziativa

" È da evitare l'abitudine adassumere un farmaco "passato"da un amico che lo consiglia: nonè detto che sia altrettanto effica-ce, tollerabile e sicuro per un'altrapersona.

" Gli antibiotici sono una catego-ria ad alto rischio di uso impro-prio: talvolta vengono assuntianche senza il parere del medico,quasi sempre in situazioni in cuinon solo sono inutili, ma anchepotenzialmente dannosi (soprat-tutto infezioni respiratorie tipichedel periodo invernale).

Fare da soli con buon senso. Inalcuni casi tuttavia possiamoricorrere ai farmaci con obbligo diricetta che ci sono già stati pre-scritti in passato, e di cui dispo-niamo nella farmacia di casa.

Per farlo in sicurezza si deveessere certi che:

" si tratta di medicinali da usareal bisogno per problemi che siripresentano periodicamente,

Con o senza obbligo di ricetta, il farmaco richiede sempre unuso attento e consapevole. Solo con il buon senso, accompa-gnato dalla fiducia nel medico di famiglia, si può ottenere unimportante beneficio dalle terapie.

Chi decideIl paziente e l’automedicazione. Per risolvere un problemanon grave si può decidere da soli e con una certa tranquillitàse assumere un farmaco di automedicazione. L’importante èfarlo secondo i principi dell’automedicazione responsabile:

" alleviare i sintomi, senza dimenticare che sono la spia di undisturbo: se persistono non vanno occultati con un eccesso difarmaci, ma riferiti al medico per eventuali indagini;

" non prolungare l’uso oltre i tempi consigliati;

" rispettare dosi minime e massime riportate nel foglietto illu-strativo: il farmaco di automedicazione è particolarmente sicu-ro (sempre che non ci siano allergie o intolleranze), ma comegli altri non ha effetto a dosi troppo basse e può avere effettiindesiderati a dosi eccessive;

" automedicazione responsabile significaanche non adottare comportamenti cheannullano il beneficio di un farmaco: ad

esempio fumare con il mal di gola e allostesso tempo prendere un antin-fiammatorio per alleviare il disturbo;

Il medico di famiglia. Se il proble-ma appare da subito più compli-cato, o se i sintomi non si risol-vono con l’automedicazione nei tempi previsti, la decisioneterapeutica spetta al medico difamiglia.

La decisione terapeutica

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23comportamenti che permettonodi prevenire importanti malattie.A volte questi accorgimenti con-sentono di risolvere un problemasenza farmaci, o di ridurne le dosi

l farmaci genericiI farmaci generici sono i farmaciche vengono venduti solo colnome del principio attivo, senzanomi di fantasia o commerciali.

Sono molecole fuori brevetto,cioè per le quali è decaduta l'e-sclusiva dell'azienda che li haprodotti per prima. Per esserevenduti come generici, questiprodotti devono dimostrare diessere ugualmente assimilabili,efficaci e tollerabili rispetto allespecialità medicinali corrispon-denti (i farmaci con nomi di fanta-sia). In termini tecnici, devonoessere bioequivalenti. I genericicostano meno delle corrispon-denti specialità.

Se il medico propone un gene-rico al posto di un medicinale conmarchio noto, non sta proponen-do una terapia di qualità inferiore.Sceglie semplicemente una solu-zione di pari efficacia ma menocostosa per il cittadino o per ilServizio sanitario.

Il rapporto col medico e col farmacistaIl compito del medico di famigliarispetto ai farmaci non è ovvia-mente solo quello di prescriverli.Il curante deve educare il pazien-te all'uso responsabile dei medi-cinali: assumerli correttamente,non abusarne, percorrere la stra-da della prevenzione e non farecose che possono annullare ilbeneficio delle cure.

Anche il farmacista può infor-mare il cittadino sul buon uso deifarmaci, dare spiegazioni sui con-tenuti del foglio illustrativo, consi-gliare sull’acquisto di farmaci diautomedicazione.

come alcuni medicinali per gliattacchi asmatici, antistaminiciper le allergie, farmaci per il maldi testa.

" il problema è lo stesso cheabbiamo già avuto;

" non abbiamo nel frattempoavuto gravi problemi di salute, néabbiamo iniziato ad assumerealtri farmaci;

" l'uso che ne vogliamo farerispetta quanto ha detto il medicoed è previsto nel foglio illustrativo;

" il medicinale non è scaduto edè stato conservato correttamente.

Se ci sono dubbi su una di que-ste condizioni è meglio rivolgersial medico.

Troppi, troppo pochi,giustiAlcune persone dimostrano pro-fonda diffidenza verso i farmaci, eli considerano soprattutto comesostanze tossiche. Ciò rappre-senta un serio problema per ilbuon esito delle terapie soprattut-to nelle malattie croniche: la con-seguenza è che i pazienti rifiuta-no o abbandonano le cure,dimenticano spesso di prendere imedicinali e quindi ottengonorisultati terapeutici nulli o scaden-ti. L'estremo opposto è abusaredei medicinali, assumerne troppie troppo spesso, chiedere almedico di prescriverli anchequando non servirebbero, comeaccade spesso con gli antibiotici.

Un atteggiamento sereno edequilibrato - né troppi né troppopochi - consente di ottenere imigliori risultati dalle cure.

Non solo farmaciPrima di ricorrere a un farmaco,

medici e pazienti hanno a dispo-sizione altre armi per la tuteladella salute. Adottare gli stili divita corretti, modificare l'alimenta-zione quando serve, eliminare oridurre il fumo di sigaretta sono

Distribuzione diretta

Alcuni farmaci per malattie cro-niche di una certa importanzapossono essere distribuiti ai cit-tadini dalle le farmacie ospeda-liere o da alcuni uffici delle Asl.Questo sistema di distribuzionediretta assicura al Servizio sani-tario un buon risparmio sulcosto dei farmaci, perché ospe-dali e Asl possono acquistarlidalle aziende a prezzo ridotto.

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25la cura sia efficace e tollerata.

� Non assumere le dosi a inter-valli più brevi di quelli raccoman-dati: il farmaco può accumularsie causare effetti sfavorevoli;

� non assumere le dosi a inter-valli di tempo più lunghi di quelliprescritti o consigliati: il farmacopuò non raggiungere il livellominimo per essere efficace;

� non interrompere una cura soloperché i benefici non si vedonosubito: alcuni farmaci (antide-pressivi e farmaci per il colestero-lo, ad esempio) richiedono setti-mane per far sentire il loro effetto;

� non interrompere una cura soloperché ci si sente bene o sipensa di non averne più bisogno.

Malattie croniche come il diabe-te, l’ipertensione, l’ipercolestero-lemia non guariscono da sole enon danno sintomi particolar-mente evidenti: devono esserecontrollate con una terapia rego-lare per evitare le possibili com-plicanze.

Le vie di assunzione Spesso per lo stesso farmaco sihanno a disposizione più formefarmaceutiche e pertanto diverse

vie di somministrazione: com-presse, gocce, iniezioni, suppo-ste e altro. Non ci sono in assolu-to vie di somministrazione miglio-ri di altre: alcune sono adatte peri farmaci che devono agire in fret-ta, altre per quelli che devonoessere costanti nella concentra-zione. Infine ogni farmaco hacaratteristiche particolari, per cuipotrebbe essere somministrabilein alcune forme e non in altre.

Come scegliereIl medico sceglie la via di sommi-nistrazione più adatta tenendopresente diverse esigenze:

Tipo di problema. Se bisognaagire in fretta - ad esempio cal-mare un dolore violento - sceglie-rà una via rapida come quellainiettiva. Se serve un effetto piùduraturo sceglierà quella orale orettale.

Tollerabilità. Se ad esempio unproblema può essere risolto conun farmaco locale tenterà questastrada prima di passare allaforma orale, per limitare gli effetticollaterali.

Comodità e sicurezza. Se è pos-sibile, asseconda il paziente in

Per ottenere tutti i benefici attesi da una terapia è importanteseguirla in modo corretto, ma anche comprendere perché èimportante farlo. Poche semplici regole di buon senso posso-no essere d’aiuto per migliorare il rapporto con l’uso dei farmaci.

DosiUn farmaco può recare benefici se è assunto in quantità com-prese tra una dose minima e una massima. Al di sotto delminimo il farmaco non sarà efficace. Al di sopra del valoremassimo il farmaco farà sentire in modo importante anche isuoi effetti collaterali. All'interno dei due valori si avranno l'ef-fetto terapeutico desiderato e una buona tollerabilità.

Il dosaggio “giusto“ di un medicinale può cambiare per ognipersona in base a fattori diversi: la gravità della malattia, l'età,il peso, lo stato generale di salute, le cure già in corso.

� Non si deve prendere di propria ini-ziativa una dose più alta di quella

prescritta o consigliata per avereun effetto più marcato: si rischianomaggiori effetti collaterali, ancheseri. Devono fare attenzionesoprattutto anziani e persone giàin cura con altri farmaci.

� Non si deve assumere una dosepiù bassa pensando di ridurre glieffetti collaterali. Si rischia di nonottenere l'effetto desiderato.

Tempi di assunzioneCome per le dosi, anche il rispet-to dei tempi è importante perché

Criteri, regole,buon senso

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27Suggerimenti pratici� Le compresse vanno inghiotti-te, a meno che non sia indicatoche sono da masticare.

� Le capsule vannoinghiottite intere e rapi-damente per nonsciogliere l'involucrogelatinoso: il conte-nuto potrebbe essereirritante, e non deveentrare in contattocon bocca e esofago.

� I granulati vannosciolti bene in acqua:se nel bicchiere rima-ne il fondo significache è rimasta parte del farmaco.

� Alcuni farmaci non sono beneassorbiti se presi troppo vicino aipasti: si devono seguire le indica-

zioni del medico, riportate anchesul foglio illustrativo.

� Se vomito o diarrea si presen-tano poco dopo aver preso

un farmaco, è probabileche l’assorbimentoavvenga solo in parte.Se accade è megliosegnalarlo al medico.

� Le iniezioni vannoeseguite da una manoesperta, e sempre incondizioni tali da poterdisinfettare il punto diiniezione.

� Le supposte devonoessere trattenute per il

tempo sufficiente a fare assorbireil farmaco. Si deve perciò pro-grammare l'assunzione anche inbase alle abitudini dell'intestino.

False convinzioni

Le iniezioni sono più efficaci dei farmaci orali. Non è corretto: sonosemplicemente modi diversi di dare un farmaco per problemi diversi. Leiniezioni dovrebbero essere prescritte solo se serve un'azione moltorapida; se è possibile ci si deve affidare alla più comoda forma orale.

I farmaci locali sono blandi, meglio prendere subito un farmaco orale.Dipende dalla gravità del problema. Se c'è la possibilità di risolverlocon un farmaco locale, è meglio evitare quelli orali, iniettivi o rettali. Siavranno meno effetti collaterali.

modo che sia più facile per luiseguire la terapia. Per un anzia-no, ad esempio, può essere com-

plicato maneggiare un farmacoda dosare in gocce, ed è più sem-plice prendere una compressa.

Le vie di assunzione

Orale. I farmaci sono ingeriti eassorbiti attraverso stomaco eintestino, generalmente (dipendedal farmaco) in modo piuttostolento. È la via più comoda ed eco-nomica.

Iniettiva. Richiedono l’uso disiringhe. Alcuni farmaci sono infu-si in vena e finiscono subito nelcircolo sanguigno. Altri sono iniet-tati nel muscolo e da qui entranoun po’ alla volta nella circolazio-ne, in modo abbastanza rapido.Altri sono depositati nel grassosottocutaneo ed entrano in circo-lo lentamente. Altri vengono infil-trati nelle articolazioni e qui agi-scono immediatamente. I farmaciiniettabili sono più costosi dellealtre forme e meno graditi.

Rettale. In forma di supposte ifarmaci sono assorbiti piuttostolentamente Sono da preferire aquelli orali se ci sono difficoltà aprendere farmaci per bocca, oper i bambini piccoli che rigurgita-no spesso.

Inalatoria. Molti farmaci perl'apparato respiratorio possonoessere "respirati" in forma diaerosol (piccole gocce) o polveri.Finiscono direttamente doveserve e hanno azione rapida sullevie respiratorie; in parte sonoassorbiti dal circolo sanguigno.

Locale o topica. il farmacoagisce dove è applicato (occhi,orecchio, pelle, mucose); puòentrare in circolo in piccola parte.

Transdermica. Il farmaco èapplicato sulla pelle con specialicerotti che lo rilasciano gradual-mente: attraversa la cute, entranel sangue ed è trasportato in cir-colo. Sono somministrati cosìormoni e alcuni farmaci per car-diopatici. L'assorbimento è pro-lungato e costante.

Sublinguale. Gocce o com-presse da mettere sotto la lingua;il farmaco passa nei vasi sangui-gni qui numerosi. È una via rapidadestinata a pochi farmaci (es.nitroglicerina).

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29ConservazioneI farmaci devono essere conser-vati in un luogo buio, lontano datermosifoni e non accessibile aibambini. È consigliabile control-larli periodicamente per gettare iprodotti eventualmente scaduti.

Effetti collateraliIl foglietto illustrativo per molti èfonte di ansia, soprattutto allavoce effetti collaterali: ne sonoelencati dal più lieve al più grave.Qualche considerazione di buonsenso può aiutare a non allar-marsi senza motivi.

� Gli effetti collaterali gravissimisono estremamente rari; se cosìnon fosse un farmaco non riceve-rebbe l'autorizzazione ad esserevenduto.

� È importante riferire gli effettiindesiderati al medico (o al far-

macista), seguire i suoi consigli e"ascoltare" le reazioni del propriocorpo senza timori eccessivi.

� Molti effetti si possono attenuarecorreggendo alimentazione o stilidi vita, o con altri farmaci che, senecessario, il medico prescriverà.

� Se il medico raccomanda dipresentarsi per un controllo dopoche si è iniziata una cura (o si ècambiato il dosaggio) rispettarela raccomandazione.

Alcuni foglietti riportano la fre-quenza degli effetti collaterali,con espressioni come "moltoraro" e "molto comune". Questediciture hanno un preciso signifi-cato in termini di probabilità per-centuali, stabilito da direttive elinee guida dell'Unione europea.

In nessun caso si deve deci-dere da soli di interrompere laterapia, saltare le dosi o ridurle

� Gli inalatori di alcuni farmaciper l’asma vanno utilizzati esatta-mente come descritto nel fogliet-to: se non si seguono le istruzionisi può non avere effetto, o avereeffetto ridotto.

� Prima di applicare unfarmaco sulla pelle (informa di crema,cerotto o altro),mani e zona datrattare devonoessere ben puli-te, e non devo-no essere appli-cate creme o olicosmetici per nonostacolare diffu-sione e assorbi-mento delle sostan-ze attive.

Dimenticanze ed erroriDimenticanze ed errori si posso-no ridurre con semplici accorgi-menti:

� chiarire tutti i dubbi con il medi-co al momento in cui prescrive ilfarmaco; se non si è capito qual-cosa è meglio chiedere subito;

� se le istruzioni sono complica-te o numerose è utile scriverle su

un foglio appena usciti dallo stu-dio del medico;

� chiedere liberamente al farma-cista se si hanno dubbi su quantoè scritto sulla ricetta e su come

assumere il farmaco;

� tenere in casa, inun luogo accessi-

bile, un'annota-zione sui farma-ci da assumeree sugli orari;

� non gettaremai via ilfoglietto illu-strativo;

� non toglierei farmaci dalle

confezioni e nonusare i portapillo-

le: sarebbe infattipiù facile confonderli;

� quando si inizia una terapia èpiù facile abituarsi a prendere ilfarmaco associandolo a un gestousuale; può essere utile un timersonoro che avverte quando è oradi prendere la terapia;

� se una persona anziana haproblemi di memoria un familiaredovrebbe controllare la correttaassunzione dei medicinali.

Frequenza degli effetti collaterali

Molto raro: meno di un caso su 10.000 in terapia (meno di 0,01%)

Raro: tra uno su 10.000 e uno su 1.000 (tra 0.01 e 0.1%)

Non comune: tra uno su 1.000 e uno su 100 (tra 0.1 e 1%)

Comune: tra uno su 100 e uno su 10 (tra 1 e 10%)

Molto comune: più di uno su 10 (oltre 10%)

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prodotti, e non dalla loroqualità o efficacia.

Alcuni farmaci possonoessere prescritti gratuita-mente solo per certe condi-zioni: sono quelli compresinelle cosiddette "note", che ilmedico indica sulla ricetta.

Risparmi con i genericiI farmaci generici - quelli nonpiù coperti da brevetto - offronoun'opportunità di risparmio al cit-tadino.

Pur avendo lo stesso effetto deicorrispondenti farmaci con mar-chio più noto, i generici costanomeno. Ne esistono sia tra quelli atotale carico del cittadino (fasciaC) sia tra quelli a carico del servi-zio sanitario (in fascia A).

Se per un farmaco è disponibileil generico, questo è sempre van-taggioso per il cittadino.

Nel caso in cui appartenga allafascia A, infatti, il Servizio sanita-rio si fa carico di un costo che èpari al prezzo del prodotto menocostoso in commercio, cioè ungenerico. L’eventuale differenzacon un prodotto più caro deveessere pagata dai cittadini.

Inoltre per i soli farmaci fuoribrevetto (ma non per quelli anco-ra coperti da brevetto) vale il prin-cipio della sostituibilità.

Il farmacista può proporre (o ilcittadino può chiedere) di sostitui-re il prodotto indicato sulla ricettacon un generico meno costoso.Tuttavia se il medico scrive sullaricetta la dicitura “insostituibile“,la sostituzione non è possibile.

Pubblicità, scelta, costoAnche i farmaci possono esserepubblicizzati: alcuni (una minimaparte) direttamente ai consuma-tori, altri soltanto ai medici.

In entrambi i casi è opportunoscegliere con consapevolezza esenso critico, non affidandosisolo al messaggio promozionale:in questo modo si salvaguardanoanche le esigenze del risparmio,oltre a quelle della salute.

31per paura degli effetti collatera-li. Ogni problema va discussocol medico.

Bambini, anziani,gravidanzaBambini, anziani e donne gravideesigono attenzioni speciali.

Bambini. Un bambino richiedesempre una dose minore rispettoall'adulto. Ma non solo: i bambininon hanno ancora maturato deltutto i sistemi che trasformano edeliminano i farmaci. Non è dettoquindi che ciò che è adatto all'a-dulto lo sia anche per il bambino.

Prima di dare un medicinale èbene sentire il pediatra o almenoleggere il foglietto illustrativo.

Anziani. Possono avere unacapacità ridotta di eliminare o tra-sformare i farmaci rispetto ai gio-vani, perché fegato e reni comin-ciano ad essere meno efficienti.Spesso hanno malattie cronichee assumono altri medicinali.

È consigliabile essere moltoprudenti, anche per i farmaci diautomedicazione. Per le terapieprescritte dal medico dosi e tempivanno rispettati rigorosamente.

Gravidanza. I farmaci vanno limi-

tati a casi di stretta necessità esempre sotto autorizzazione delmedico. Possono essere tossiciper il feto e causare malformazio-ni; inoltre l'organismo della donnain questo periodo può essere par-ticolarmente sensibile allesostanze attive.

Di solito ci si limita ai pochi far-maci che sono stati dimostratiinnocui per il buon esito della gra-vidanza.

A pagamento e gratuitiIl nostro Servizio sanitario conce-de gratuitamente alcuni farmaci(quelli della fascia A, per i quali sipaga unicamente un ticket a con-fezione) e non altri (fascia C).Sono a carico del Servizio sanita-rio i farmaci per le tutte le malat-tie più importanti, acute o croni-che.

È possibile (anche se i casiriguardano pochi medicinali) cheper una malattia siano disponibilipiù farmaci con caratteristichesimili, alcuni dei quali in fascia Aed altri in fascia C. Il medico difamiglia prescriverà quello piùadatto al paziente; in ogni caso ladiversa classificazione dipendesolamente da ragioni di costo dei

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Otc e pubblico. Le pubblicità rivol-te ai cittadini riguardano solo far-maci di automedicazione che nonrichiedono ricetta, gli Otc.Per ogni problema di salute risol-vibile con l’automedicazione, ilmercato degli Otc offre numerosiprodotti con caratteristiche simili.In questo caso il farmacista puòaiutare il cittadino nella sceltaconsapevole, fornendo informa-zioni sui prodotti disponibili. Èopportuno scegliere confezioniproporzionate al bisogno; non èconsigliabile fare scorte, perchéle condizioni di conservazione incasa non sono ideali.

Anche in farmacia quindi è possi-bile la spesa consapevole: bastachiedere al farmacista di proporretutte le alternative, confrontare escegliere.

Etici e medici. Anche i farmaci etici

sono pubblicizzati, ma solo aimedici attraverso gli informatoriscientifici delle aziende farmaceu-tiche e la stampa specializzata.Tuttavia il medico dovrebbe sce-gliere soprattutto in base a un’in-formazione indipendente e all’ag-giornamento professionale.Anche se è il medico a sceglierecosa prescrivere, è legittimo cheil cittadino chieda di essere coin-volto nella scelta. Ad esempio puòchiedere:

� se per il farmaco prescritto esi-ste l’equivalente generico, checosta meno;

� quando il farmaco prescritto èin fascia C se c’è un'alternativaproponibile in fascia A. Ad esem-pio alcuni antinfiammatori a basedi cortisone sono a pagamento;altri con caratteristiche simili sonoa carico del servizio sanitario.

Confezioni anti-sprechiA volte le confezioni dei farmaci (soprattutto quelli da prendere perbrevi periodi, come gli antibiotici) contengono più medicinale dellaquantità necessaria per la terapia. Ciò si traduce in spreco di soldi,pubblici o del cittadino. A partire dal 2005 l’Agenzia italiana del far-maco – l’organismo tecnico del ministero della Salute che si occu-pa di farmaci – dovrebbe individuare i medicinali per i quali ènecessario ridurre le confezioni. Si avrebbero così a disposizioneconfezioni più proporzionate rispetto alle necessità reali.

iù informate, più esigenti e deside-rose di essere coinvolte nelle scelte sullaloro salute: così sono cambiate negli ultimianni le persone che il medico di famigliaincontra quotidianamente.

Una relazione medico-cittadino fatta direciproco scambio non può che far bene alnostro lavoro. Ma anche nell'esprimerequesta legittima "voglia di salute" il cittadi-no deve essere aiutato a orientarsi traofferte molteplici e non sempre valide.L’essenziale è ricordare che per un medicodi famiglia risolvere i problemi dei pazientiè qualcosa di più complesso che visitare,prescrivere un medicinale, un esame, unconsulto. Significa adattare il tempo e glistrumenti di cui dispone – farmaci, terapie,metodi diagnostici – alle esigenze dei suoipazienti, e a volte secondo criteri in appa-renza poco comprensibili.

Non smettiamo, anche in questi casi, dicercare la via della comunicazione: un cit-tadino che comprende questa logica pro-fessionale può rendere più semplice il com-pito del medico di famiglia, con grandevantaggio per sé, per il medico, per la col-lettività.

Fiorenzo Cortisegretario Fimmg Lombardia

Federazione italiana medici di famiglia

P

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affermazione dei diritti fondamentali, la cono-scenza di questi diritti e delle proprie responsabilitàsono parti integranti dell’iniziativa del sindacato perla difesa e l’emancipazione di lavoratori e pensionati.

La tutela della salute è fra i diritti costituzionali diogni persona, che la Repubblica ha il dovere e l’obbli-go di garantire e che la Cisl promuove per migliorare

il sistema socio sanitario in Italia e in Lombardia.Sono molti gli interessi, i condizionamenti, le cono-scenze sbagliate che vanno combattuti perché agi-scono negativamente nel rapporto cittadini-sistemasanitario, spingono a comportamenti inappropriatie a spreco di risorse. Questa pubblicazione voluta

dalla Cisl Lombardia e dal suo Sindacato Pensionatiintende contribuire a far crescere i comportamenti

virtuosi. Si è chiesta per questo la collaborazionedell’Istituto Mario Negri, a garanzia della serietà

scientifica, e quella della Fimmg regionale, la federa-zione dei medici di famiglia, per sottolineare il loro

ruolo insostituibile nel garantire la continuità di cura.

Li ringraziamo per averci aiutato a scrivere questepagine, che crediamo utili per i nostri iscritti, chia-

rendo ciò che ogni cittadino deve sapere per unrapporto positivo con il medico di famiglia e un uso

intelligente dei farmaci. Argomenti che abbiamoscelto per l’avvio di un percorso informativo che

aiuti la nostra gente ad affrontare con più consape-volezza e meno apprensioni i momenti di difficoltà.

Arnaldo Chianesesegretario generale

pensionati Cisl Lombardia

Carlo Boriosegretario generale

Cisl Lombardia

L’

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