Sommario - Confetra
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N. 10 | Novembre 2020
Sommario
Fedespedi Comunica _____________________ 1
Convegno doganale Fedespedi. Gestire dall’Italia il
70% dell’export: spedizionieri e ADM guardano a
obiettivo comune. __________________________ 1
Fedespedi firma la Carta di Padova, insieme per una
logistica sostenibile _________________________ 2
FFF 2020: l’intervento di Alessandro Albertini sulla
logistica vaccini ____________________________ 3
Progetto HR, parte la “Star Matrix” ____________ 4
Primo piano ____________________________ 5
Shipping line, la misura è colma _______________ 5
Accordo di libero scambio RCEP: al via la fase due
della globalizzazione? _______________________ 6
Osservatorio Contract Logistics: dall’emergenza le
basi per un nuovo futuro _____________________ 7
“Connecting Dots”: il nuovo bollettino di RAM e MIT
con dati e trend di settore ____________________ 8
Vita Associativa _________________________ 9
Quality Awards Italy 2019: tanta resilienza e un po’
di leggerezza ______________________________ 9
Sanilog è su LinkedIn! ______________________ 10
Nuove Frontiere ________________________ 10
Novità su cessioni intracomunitarie e resa Incoterms:
una prima spallata alla resa EXW? ____________ 10
Seminari e formazione ___________________ 11
Fondo Forte: è il momento giusto per puntare sulla
formazione! ______________________________ 11
Progetto Sharing: nuovi appuntamenti il 9 e 16
dicembre_________________________________ 11
Spediporto - Gi Group: percorso di formazione
dedicato ai giovani _________________________ 12
Alsea Academy – Al via il corso ITS in Logistica
Sostenibile _______________________________ 12
AGENDA ______________________________ 13
www.fedespedi.it 1
Fedespedi Comunica
Convegno doganale Fedespedi. Gestire dall’Italia il 70% dell’export:
spedizionieri e ADM guardano a obiettivo comune.
Grande successo, con oltre 200 collegati, per il consueto appuntamento con il Convegno doganale Fedespedi,
quest’anno in modalità all digital e dal titolo “Dogana e commercio internazionale. la crisi, le sfide, le prospet-
tive”.
Durante l’evento, svoltosi lo scorso 17 novembre,
sono intervenuti Marcello Minenna, Direttore
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; Dimitri
Serafimoff, Presidente del Customs and Indirect
Taxation Institute del CLECAT; Enrico Perticone,
Presidente del Consiglio Nazionale Spedizionieri
Doganali; Lucia Tajoli, componente scientifico
dell’Osservatorio Export del Politecnico di Milano. A
moderare i lavori, Sara Armella, Coordinatore della
Commissione Customs & Trade Facilitation, ICC-
Italia, mentre hanno aperto e chiuso i lavori rispettivamente Domenico de Crescenzo, Vicepresidente con
delega a Customs e rapporti con ADM, e Silvia Moretto, Presidente di Fedespedi.
L’apertura del convegno è stata affidata alla Prof.ssa Tajoli, che ha offerto un quadro dettagliato sull’anda-
mento del commercio internazionale, segnato dallo shock del Covid19: “Il volume degli scambi nella prima
metà del 2020 è sceso di oltre il 14%, e per l’intero anno la previsione di inizio ottobre del WTO è una
flessione del 9% circa. Una contrazione che si inserisce nel trend negativo dei traffici globali cominciato nel
2018 e che il rimbalzo previsto per il 2021 non potrà riassorbire completamente. La pandemia, infatti, si
somma agli elementi di criticità protagonisti già da alcuni anni: Brexit, guerra dei dazi e fenomeni di neo-
protezionismo”.
Ha poi preso la parola il Direttore dell’Agenzia
delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna,
il quale ha sottolineato come “la sinergia tra Do-
gane e imprese di spedizione, emersa nei mesi di
emergenza, evidenzia la necessità di rinsaldare la
collaborazione sui temi più critici e urgenti, con
modalità concrete e operative. Competenza e
professionalità degli operatori sono la chiave per
la gestione della complessità che è propria delle
pratiche di commercio internazionale”.
Particolarmente significativa l’intenzione dichiarata dallo stesso Minenna, da parte di ADM di lavorare in-
sieme agli operatori con “l’obiettivo di recuperare la gestione del 70% dell’export italiano che oggi rag-
giunge i mercati di destinazione grazie alle filiere logistiche estere. Per perseguire questo, è necessario
innanzitutto puntare sulla standardizzazione e chiarezza delle procedure attraverso il SuDoCo, per il quale
confermo il mio personale impegno”.
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Silvia Moretto, Presidente di Fedespedi, è tornata
in chiusura sul tema della compliance doganale,
sottolineando l’impegno che la Federazione da
anni sta mettendo in campo a servizio degli
associati offrendo formazione di alto livello sui
temi doganali: “Il Corso AEO è uno strumento
prezioso per rafforzare le competenze delle
aziende e darne evidenza e attestazione
all’amministrazione doganale. L’obiettivo è il
sostegno alla competitività del sistema-Paese
che non si gioca solo sulla capacità di produrre, ma soprattutto di fare arrivare a destino nei tempi richiesti i
beni prodotti. I fattori chiave in questo sono: la formazione, la digitalizzazione, il dialogo continuo con ADM
per poter rompere gli schemi e ragionare secondo un approccio nuovo.”
Ricordiamo, infatti, che l’evento è stato come ogni anno organizzato a chiusura della 4^ edizione del “Corso
per Responsabili delle questioni doganali” di Fedespedi, promosso in collaborazione con le Associazioni
Territoriali, come ricordato in apertura dei lavori dal Vicepresidente di Fedespedi con delega a customs, Do-
menico de Crescenzo. 28 i partecipanti al corso 2020 di imprese associate aderenti a Alsea Milano, Alas
Roma, Amsea Ancona, ARSI Ravenna, Asco Bergamo, Asea Varese, ASPT Astra FVG, Associazione Spedizionieri
del Porto di La Spezia, Associazione Spedizionieri Pugliesi e Spedimar Livorno.
Per chi si fosse perso questo importante appuntamento, ricordiamo che nella video gallery del sito di Fede-
spedi è disponibile il video integrale del convegno, che nei prossimi giorni verrà condiviso in pillole anche
sulla nostra pagina LinkedIn. Segnaliamo inoltre che verrà presto reso disponibile sul sito il Quaderno che
raccoglie gli atti del convegno. (A.P.)
Fedespedi firma la Carta di Padova, insieme per una logistica
sostenibile
Il 12 novembre, nella cornice del Green Logistics
Expo, è stata presentata e firmata la “Carta di
Padova”: 13 associazioni di categoria hanno
sottoscritto un documento di valori condivisi sul
tema della sostenibilità. Cultura, comunicazione,
innovazione digitale, metriche di sostenibilità e
sinergia tra settore pubblico e settore privato sono
i punti cardine della Carta.
La firma della Carta, un progetto di SOS-LOGistica,
rappresenta il primo importante step verso la tran-
sizione green dell’industria logistica. Con questo
passo, infatti, Fedespedi e le altre associazioni firmatarie si impegnano concretamente nella pianificazione
di attività orientate all’obiettivo di rendere la logistica più sostenibile, più efficiente e, quindi, più attrat-
tiva. Il principio guida è, dunque, la sostenibilità a tutto tondo: ambientale, sociale ed economica.
A introdurre la Carta di Padova, Daniele Testi, Presidente SOS-LOGistica: “La Carta di Padova è una presa di
posizione del settore che intende impegnarsi definendo una strategia di medio periodo che poggia su quattro
pilastri: formazione e informazione, sviluppo e sostegno all'innovazione e all'ICT, definizione di elementi e
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modalità di valutazione comuni e condivisi, ricerca di nuove risorse e nuove governance. Questo documento
è un punto di partenza attraverso il quale chi si riconosce in questi obiettivi può condividere, mettendole a
disposizione delle istituzioni e della pubblica opinione idee innovative sul tema della logistica sostenibile anche
con l'obiettivo di sfruttare al meglio le opportunità messe a disposizione dalla Commissione Europea”.
Alla Tavola Rotonda di presentazione del
documento, Armando Borriello, il presidente di
Fedespedi Giovani: “Fedespedi Giovani è il gruppo di
lavoro a cui è stato affidato questo prezioso dossier.
Impegnarsi concretamente in questo progetto
significa per noi essere consapevoli delle criticità
esistenti – a partire dall’analisi dei dati sull’impatto
ambientale delle attività – e lavorare per consegnare
alla società e ai giovani di domani, una filiera logistica
che sia valore e non costo”.
La presentazione della Carta si è conclusa con un atto simbolico di impegno per il futuro: la consegna del
documento a Jacopo Gennaro, un bambino di scuola elementare custode degli impegni presi dalle associa-
zioni firmatarie.
Per saperne di più e scaricare il documento ufficiale "La Carta di Padova" clicca a questo link. (N.F.)
FFF 2020: l’intervento di Alessandro Albertini sulla logistica vaccini
Lo scorso 12 novembre si è tenuto il consueto evento annuale del Clecat, dal titolo “Logistics Put to Test at
Times of Crisis”.
Quest’anno si è dovuti ricorrere alla tecnologia e realizzare una manifestazione completamente virtuale, or-
ganizzata in quattro principali sessioni che hanno occupato l’intera giornata (dalle 9.30 alle 16.30), con nu-
merosi ospiti invitati a partecipare da tutta Europa: rappresentanti delle istituzioni europee, funzionari delle
federazioni nazionali, tecnici del settore, esponenti di importanti imprese di spedizioni europee.
Il focus è necessariamente stato l’impatto della pandemia e della crisi del commercio internazionale sul
settore della logistica e delle spedizioni, con un panel interamente dedicato al tema.
Nelle altre sessioni di lavoro, ampio spazio è stato riservato alle molteplici sfide che gli spedizionieri d’Eu-
ropa stanno affrontando con il supporto di Clecat e delle federazioni nazionali: la Brexit imminente e la
ridefinizione dei rapporti commerciali con il Regno Unito a partire dal prossimo 1° gennaio, la competizione
con le shipping line nel trasporto marittimo, acuita dalla fase di crisi in atto, gli obiettivi di sostenibilità del
Green Deal, che richiedono un impegno concreto di tutta la filiera del trasporto merci e le difficoltà del cargo
aereo, il comparto maggiormente colpito dalla
crisi.
Fra gli oratori di quest’ultima sessione era pre-
sente Alessandro Albertini, Presidente di
Anama e Vicepresidente di Fedespedi, che è in-
tervenuto sulle sfide che il settore aereo ha do-
vuto affrontare sin dall’inizio della pandemia,
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raccontando l’esperienza italiana e concentrandosi in particolar modo sulla prossima prova: il trasporto e la
distribuzione dei vaccini anti-Covid19.
Albertini ha anticipato l’iniziativa intrapresa di costituzione di un gruppo di lavoro trasversale composto da
tutti gli operatori coinvolti nella distribuzione dei vaccini, che ha prodotto un documento di posizione da
sottoporre al Governo, nel quale sono state evidenziate le problematiche e le necessità che dovranno essere
affrontate, in base a diversi scenari.
Anama ha lanciato un appello affinché sia costituita una cabina di regia a livello governativo, che verifichi e
affronti tutte le criticità, coinvolgendo tutti gli anelli della catena distributiva.
Il settore aereo deve essere preparato, anche in termini di capacità di stiva necessaria (fortemente impattata
dalla crisi), di flessibilità, priorità nel momento doganale, disponibilità di impianti refrigeranti, magazzini ed
imballi adatti, nonché maggiori procedure di sicurezza. (A.S.)
Sul sito del CLECAT https://www.clecat.org/news/events/fff2020-presentations è possibile scaricare gli atti
del Freight Forwarders Forum 2020 e un riassunto di tutti gli interventi e i temi affrontati nei 4 panel.
Progetto HR, parte la “Star Matrix”
Continua il progetto patrocinato dal Training & Development AB e dedicato alle risorse umane delle imprese
di spedizioni internazionali. Dopo la prima parte dell’indagine, che ha individuato 33 funzioni di cui 16 rite-
nute fondamentali per l’operatività e la vita stessa dell’impresa, sono iniziati i lavori della seconda parte
dell’indagine.
Si è svolto infatti lo scorso 20 novembre il focus group “istituzionale”, formato dal board di Fedespedi, che
aveva l’obiettivo di definire i driver di cambiamento del contesto lavorativo in cui operano le imprese di
spedizione: evoluzione tecnologica, evoluzione del mercato, evoluzione socioculturale, evoluzione normativa
ed evoluzione organizzativa. Sulla base di questi driver, si inizierà il percorso “Star Matrix” per definire i
cambiamenti professionali dei prossimi 5 anni e i ruoli che verranno modificati dal contesto internazionale
e dai cambiamenti digitali. I tre focus group previsti vedranno come protagonisti oltre 20 imprese di ogni
dimensione e un gruppo dedicato solo ai giovani imprenditori e manager.
I lavori proseguiranno in contemporanea con una complessa indagine retributiva, sia quantitativa che quali-
tativa, che cercherà di dare alle imprese uno strumento per implementare le proprie strategie di employee
retention, che si concentrerà sulle figure professionali più diffuse nel settore in particolare del Sales e
dell’Operation. Dopo la sperimentazione del modello elaborato su alcune aziende pilota, l’indagine verrà al-
largata a tutte le imprese associate, con l’obiettivo di raggiungere una significativa partecipazione, affinché
abbia un valore statistico attendibile. (A.O.)
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Primo piano
Shipping line, la misura è colma
Le compagnie armatoriali godono – in virtù della loro (presunta) utilità pubblica, quali motori del commercio
mondiale – di numerosi e importanti deroghe alle regole di mercato, che riguardano antitrust (Consortia
Block Exemption Regulation – CBER, in vigore dal 1995), aiuti di Stato e tassazione. La contropartita di tali
importanti e sostanziali deroghe avrebbe dovuto e dovrebbe ancora essere, nelle intenzioni del legislatore
europeo (dal momento che la Commissione Europea ha deciso la proroga del CBER di altri 4 anni proprio lo
scorso 24 marzo), una maggiore qualità del servizio offerto agli altri attori della supply chain, clienti delle
shipping line, a beneficio dell’intero comparto.
Come tutto il settore dello shipping ben sa, purtroppo la realtà che si è consolidata negli anni è ben diversa
e lontana da qualsiasi idea di libera competizione o di efficientamento della catena logistica marittima. Le
compagnie armatoriali hanno approfittato di tutte le esenzioni di cui godono per consolidare la propria posi-
zione, creando veri e propri oligopoli a mare, per poi sbarcare a terra cercando, tramite acquisizioni socie-
tarie e pratiche commerciali aggressive, di erodere il mercato dei propri clienti e fornitori (terminalisti e
spedizionieri, operatori ferroviari). Tutto questo, va sotto-
lineato ancora una volta, godendo di benefici fiscali e de-
roghe sulle norme antitrust, spesso sostenuti da Stati che,
dietro a queste grandi compagnie, muovono le fila dei pro-
pri interessi politici ed economici.
Tale disegno è tanto più chiaro in questo 2020 segnato
dalla pandemia, che ha visto una contrazione di traffici,
fatturati e utili per tutti meno che per le compagnie marit-
time, che hanno sfruttato la propria posizione dominante
per guadagnare di più abbassando il livello del servizio, a
discapito di chi produce e di chi spedisce la merce, in spre-
gio a qualsiasi stato di diritto.
Questa grave situazione ha portato CLECAT e FIATA a mobilitarsi più volte in questi mesi, a livello europeo
e internazionale, per richiamare l’attenzione delle autorità su una situazione di grave violazione della libera
competizione e del libero mercato che rischia di mettere definitivamente in ginocchio intere categorie, già
gravate dal calo dei traffici dovuti alla pandemia di Covid19. Tale sforzo è stato profuso anche da tutte le
principali associazioni di categoria della supply chain marittima. Ultimo in ordine cronologico l’appello
dell’ESC a che le autorità europee indaghino sulle azioni operate dalle alleanze armatoriali durante la pande-
mia e il comunicato stampa congiunto ESC-CLECAT che denuncia come la condotta delle compagnie marit-
time rallenti, se non ostacoli, la ripresa dell’economia mondiale.
Purtroppo, la conferma della danese Vestager come Commissario europeo alla concorrenza non permette
di essere ottimisti sulla buona riuscita delle pressioni che il CLECAT sta con grande energia portando avanti
su Commissione e Parlamento europei per una revisione del CBER (per un approfondimento proponiamo la
lettura del position paper del CLECAT sull’argomento e l’intervento di Olaf Merk dell’ITF all’ultimo Freight
Forwarders Forum del CLECAT).
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Sul fronte US invece qualcosa sembra muoversi: la crescita esponenziale dei noli, infatti, ha acceso ad inizio
ottobre i riflettori della statunitense Federal Maritime Commission sulle pratiche speculative delle compa-
gnie di trasporto container. Le tre più grandi alleanze armatoriale del
mondo – 2M, THE Alliance e OCEAN Alliance – saranno ora tenute ad in-
viare alla FMC i dati commerciali specifici di ogni singolo vettore su base
mensile, anziché trimestrale, come prevedevano le linee guida precedenti.
Per capire se ci sono state violazioni, il Bureau of Trade Analysis (BTA) di
FMC pensa di fare affidamento sulla comparazione dei dati riservati in pos-
sesso delle compagnie di navigazione e di quelli disponibili pubblicamente
sul settore per monitorare in modo più circostanziato le tariffe di trasporto
applicate dagli armatori e le tendenze del mercato dei servizi. La decisione
arriva dopo l’annuncio della scorsa settimana da parte dell’autorità statu-
nitense di voler indagare anche sul ruolo dei vettori in merito a 150 milioni
di dollari di tasse aggiuntive applicate nei porti degli Stati Uniti con i com-
pensi delle controstallie (sul tema Detention and Demurrage si rimanda
alla lettura del documento proposto da FIATA “The FMC Final Rule on De-
murrage and Detention”).
Inoltre, anche il Governo cinese sembra preoccupato sulle ricadute negative che il rialzo dei noli può avere
sull’export cinese.
Confetra e Fedespedi seguono il dossier da vicino sia in Europa attraverso il CLECAT sia in Italia, con l’obiet-
tivo di sensibilizzare il Governo su due principali conseguenze che questa situazione ha nello specifico sull’in-
dustria logistica italiana:
- l’indebolimento di gran parte degli operatori della logistica italiana da una parte e maggiore ric-
chezza a favore di soggetti stranieri dall’altra parte;
- la possibilità per i gruppi armatoriali, attraverso scelte logistiche e tariffe mirate, di influenzare il
commercio (quindi anche il nostro export) e favorire strategie commerciali di altri Paesi.
L’obiettivo dei prossimi mesi sarà anche quello di sensibilizzare sul tema le principali associazioni industriali,
dal momento che questa distorsione del mercato, aggravata dalla pandemia, sta iniziando a gravare sui bi-
lanci anche di chi produce ed esporta e importa, non solo di noi spedizionieri.
Contiamo presto di dare nuovi aggiornamenti su questa questione, di importanza vitale per la nostra catego-
ria. (A.P.)
Accordo di libero scambio RCEP: al via la fase due della
globalizzazione?
Il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), sottoscritto lo scorso 15 novembre, è il più grande
accordo di libero scambio mai raggiunto, poiché interessa il 29% del Pil globale e avvia la creazione del più
grande mercato comune interno, con 2,2 miliardi di consumatori, un terzo della popolazione mondiale, su-
perando per volumi economici sia l’accordo Usa-Canada-Messico che la stessa Unione europea.
Il nuovo Accordo crea il più grande blocco commerciale mondiale, unendo 15 Paesi dell’Asia e del Pacifico,
tra cui Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda ed è destinato a rafforzare il ruolo dell’Asia
al centro della scena del XXI secolo. Il nuovo blocco commerciale rappresenta anche un deciso cambio di
strategia da parte della Cina, che per la prima volta siede a un tavolo negoziale per concludere un trattato
di libero scambio, che annullerà i dazi doganali nei commerci con gli altri Paesi firmatari. Un segnale della
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volontà cinese di uscire dall’isolamento, segnato anche dalla guerra dei dazi con gli Stati Uniti e dalla distanza
maturata con l’Unione europea su alcuni temi politici e strategici.
Per l’Europa e l’Italia il nuovo Accordo rischia, nel medio periodo, di rappresentare una minaccia per le espor-
tazioni, considerato l’asse che si è creato tra Paesi con alta tecnologia e Paesi con manifattura a basso
costo, finora in competizione tra loro, come Giappone e Cina. L’Accordo sottolinea l’importanza di scelte
strategiche sui temi del commercio internazionale, di natura pragmatica e non condizionate da valutazioni
politiche, considerando che Cina e Giappone vantano una storica contrapposizione e che tuttora sono vicine
allo scontro nel Mar cinese orientale.
Per capire meglio l’importanza del trattato è sufficiente considerare le regole di origine previste, che sono
scritte con l’obiettivo di promuovere le collaborazioni tra le imprese dell’area: superato il periodo transitorio,
un componente cinese potrà essere utilizzato in un prodotto coreano e approdare sul mercato australiano,
in assenza di dazi e accompagnato da un unico certificato tecnico.
L’Accordo potrebbe rappresentare anche la fine della fase uno della globalizzazione, caratterizzata da un
appiattimento dei confini e ben rappresentata dalla catena produttiva dell’I-phone, ideato a Cupertino, ma
“made in the world”, con componentistica cinese, europea, coreana. L’Accordo RCEP ci porta nella fase due
della globalizzazione, con la creazione di blocchi di Paesi partner e un ritorno delle frontiere a delimitare gli
scambi con gli altri Stati: una tendenza da tempo in atto, ma che oggi si delinea con più evidenza, considerato
che, in aggiunta agli attuali 310 accordi di libero scambio nel mondo, altri 100 sono in fase di negoziazione.
(Avv. Sara Armella)
Osservatorio Contract Logistics: dall’emergenza le basi per un
nuovo futuro
Il 10 novembre scorso si è tenuto il
Convegno di presentazione dei ri-
sultati dell’Osservatorio Contract
Logistics “Gino Marchet” 2020. Il
Convegno, dal titolo “Dall’emer-
genza le basi per un nuovo futuro”
ha messo in luce l’impatto
dell’emergenza Covid sul settore
in un momento di generale evolu-
zione del comparto chiamato ad
affrontare le sfide dell’innova-
zione tecnologica e della sosteni-
bilità dei processi logistici.
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I risultati dell’Osservatorio mostrano come l’emergenza Covid19 abbia messo a dura prova i sistemi logistici
di committenti e fornitori di servizi logistici, provocando un forte calo del fatturato non completamente com-
pensato dalla robusta ripresa estiva. Come illustrato dal Direttore dell’Osservatorio, Damiano Frosi, infatti,
nel 2020 si attende un calo del 9,3% del mercato della Contract Logistics con un fatturato previsto di 77,8
miliardi di euro. La pandemia ha avuto
un impatto anche sulle operazioni di fu-
sione e acquisizione nel settore: delle 92
operazioni concluse fra il 2015 e il 2020,
solo 9 hanno avuto luogo quest’anno.
Tuttavia, nonostante l’interruzione del
trend di crescita registrato fino allo
scorso anno, il 2020 ha riportato la logi-
stica al centro delle strategie aziendali,
evidenziando la resilienza del settore,
capace di reggere l’urto della pandemia
e operare anche in condizioni difficili.
Il report riassuntivo di Confetra sui risultati principali del Convegno è scaricabile a questo link. (A.P.)
“Connecting Dots”: il nuovo bollettino di RAM e MIT con dati e
trend di settore
È stato pubblicato il primo bollettino “Connecting Dots”, prodotto di RAM Logistica Infrastrutture e Trasporti
S.p.A. e STM la Struttura tecnica di Missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'Alta
sorveglianza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il bollettino vuole essere, uno strumento di informazione e analisi sugli andamenti congiunturali e struttu-
rali dei trasporti e della logistica, anche in relazione agli andamenti dell'economia del Paese. ed è strutturato
in tre macro-sezioni, incentrate sull'analisi degli andamenti macroeconomici, trasportistici, ed un'ultima
parte dedicata all'analisi di atti e studi di interesse nel comparto dei trasporti, della logistica e delle loro
interazioni.
Il primo numero del rapporto mette in luce il forte differenziale di crescita del PIL registrato in Italia nel
periodo 2009-2019 rispetto agli altri paesi dell'Unione Europea (+2,4% in Italia contro, ad esempio, il +21,4%
della Germania), identificando nell'andamento delle esportazioni nazionali la componente che ha consentito
di mantenere un sentiero, sebbene modesto, di crescita del paese.
Il Bollettino “Connecting Dots” è scaricabile nella sezione “Centro Studi” dell’Area Riservata del sito. (N.F.)
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Vita Associativa
Quality Awards Italy 2019: tanta resilienza e un po’ di leggerezza
Il 25 novembre si sono svolti in versione digital i Quality Award Italy 2019, il tradizionale appuntamento
associativo di ANAMA volto a premiare compagnie aeree, GSA
e handlers per il servizio reso nel corso dell’anno precedente.
Quest’anno le premiazioni sono avvenute di fronte ad una
platea virtuale che ha raggiunto quota 400 collegati: una
conferma del successo di un evento diventato ormai l’incontro
annuale per spedizionieri aerei e operatori partner. Conduttori
dell’evento e delle premiazioni il Presidente, Alessandro
Albertini, il Past President, Marina Marzani, insieme al comico
Diego Parassole e a tutti i Consiglieri Anama che hanno reso i
Quality un evento speciale anche da remoto!
Questi i vincitori del Quality Award Italy 2019:
Quality Overall Performance
1. Qatar Airways e Cargolux (ex aequo)
3. Lufthansa Cargo
All services Customer Satisfaction
1. Qatar Airways 1. Qatar Airways
2. Lufthansa Cargo 2. Cargolux - Emirates - Lufthansa Cargo (ex aequo)
3. Cargolux
Flown as Booked Migliore GSA Miglior Handling Agent
1. Emirates 1. ATC / ADP 1. Alha
2. Qatar Airways 2. Cargolux 2. Beta Trans
3. AirBridge Cargo 3. Air Logistics 3. Freschi & Schiavoni
Il Presidente di ANAMA, Alessandro Albertini, ha così commentato la riuscita dell’evento di quest’anno:
“Non abbiamo voluto rinunciare a un appuntamento così importante per ANAMA e per tutto la filiera del
trasporto merci aereo. Un evento che anche quest’anno è stato condivisione e spensieratezza, come è nello
spirito dei Quality, ma arricchito anche da tanti momenti di riflessione sull’attuale congiuntura del commercio
internazionale e del cargo aereo. Un evento, quindi, che nel dialogo con i nostri partner – vettori, GSA,
handlers – rappresenta la chiusura simbolica di questo 2020 e lo slancio per ripartire nel 2021”.
Nella Video Gallery del nostro sito riguarda il momento delle premiazioni. (N.F.)
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Sanilog è su LinkedIn!
Diamo il benvenuto su LinkedIn a Sanilog! Sanilog, di cui Fedespedi è tra i soci fondatori insieme a Confetra,
è il Fondo sanitario integrativo per il personale dipen-
dente del settore Logistica, Trasporto merci e Spedi-
zione.
Voluta da organizzazioni sindacali e datoriali, Sanilog na-
sce con l’obiettivo di offrire un concreto sostegno alla
spesa sanitaria dei lavoratori del settore e rimane il prin-
cipale strumento di welfare garantito dal nostro con-
tratto collettivo.
Vi invitiamo dunque a seguire la pagina Sanilog per rimanere aggiornati su tutti i servizi offerti!
Ricordiamo, inoltre, che Sanilog ha prorogato al 15 dicembre 2020 la scadenza contributiva 2021 per l’esten-
sione della copertura sanitaria al nucleo familiare già iscritto nel 2020 o iscritto ex novo, in precedenza
fissata al 30 novembre. (N.F.)
Per i dettagli sulla proroga della scadenza contributiva consultare la circolare n.10/2020 di Sanilog dell'11
novembre.
Nuove Frontiere
Novità su cessioni intracomunitarie e resa Incoterms: una prima
spallata alla resa EXW?
Come è noto, dal 1° gennaio 2020 è applicabile il Regolamento 2018/1912 che interviene in materia di prove
documentali utili alla dimostrazione della Cessione Intracomunitaria delle merci e quindi alla non imponi-
bilità IVA delle fatture di vendita.
L’impatto dei chiarimenti forniti a livello comunitario su una materia che ha sempre comportato importanti
criticità con i mittenti/cedenti nazionali ha avuto per effetto quello di dare un contributo importante ad una
“battaglia” per la quale la Federazione si è sempre spesa: preferire termini di resa diversi dall’EXW più tu-
telanti delle esigenze degli esportatori nazionali che possono contare, per rafforzare la loro competitività sui
mercati internazionali sugli operatori nazionali della logistica.
Sull’utilizzo della resa EXW e l’impatto sullo sviluppo dell’industria logistica italiana il nostro Presidente, Silvia
Moretto, ha tenuto una relazione nella cornice della Web conference Supply Chain Edge Italy. A questo link
è possibile scaricare le slide del suo intervento. (N.F.)
Per maggiori informazioni consultare la circolare C 60/20 disponibile nell’Area Riservata del sito.
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Seminari e formazione
Fondo Forte: è il momento giusto per puntare sulla formazione!
Il Fondo Forte ha pubblicato l’Avviso 6/19 sui corsi di formazione
gratuiti finanziati dal Fondo, organizzabili sia in forma aziendale
che interaziendale in modalità remoto tramite piattaforma
dedicata. I requisiti per la partecipazione ai corsi sono: essere
aderenti al Fondo, non avere attivo un proprio CIA, non avere
finanziamenti attivi sull’Avviso 6/18. Si ricorda, inoltre che la
partecipazione ai corsi, una volta attivati, è obbligatoria.
I corsi previsti riguardano le seguenti aree: area linguistica, area
informatica e digitalizzazione, area Sviluppo Abilità Personali, area commerciale (vendite, marketing), area
contabile amministrativa, area normativa e area tecnica. (N.F.)
Per maggiori informazioni consultare l’Avviso 6/19 di Forte.
Progetto Sharing: nuovi appuntamenti il 9 e 16 dicembre
Dopo il successo dei primi 3 appuntamenti, a dicembre
prosegue il Progetto Sharing di Fedespedi Giovani con due
nuovi incontri:
Il 9 dicembre con Armando Borriello tratteremo di
“Circolazione internazionale delle opere d’arte: regole e
facilitazioni”. La settimana successiva - 16 dicembre - sarà,
invece, il turno di Marco Sella per un nuovo approfondimento
in tema doganale dal titolo “Dogana: restrizioni
import/export embarghi”.
L’idea del progetto è, infatti, mettere a fattor comune tra i giovani le competenze e le nozioni del proprio
campo di specializzazione per condividere conoscenze al fine di rafforzare l’esperienza dei giovani freight
forwarders! (N.F.)
www.fedespedi.it 12
Spediporto - Gi Group: percorso di formazione dedicato ai giovani
Nel mese di dicembre 2020 partirà la “Virtual Academy Trasport Planner”, un percorso di alta formazione
promosso da Spediporto in collaborazione con Gi
Group, volto ad acquisire competenze tecniche del no-
stro settore, incentivando l’inserimento lavorativo di
giovani disoccupati.
Ciò che differenzia la Virtual Academy Transport Planner
da altri percorsi di formazione è la condivisione dei
contenuti formativi con le aziende al fine di formare
figure idonee a ricoprire le posizioni ricercate, favorendo
così l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Saranno selezionati 8/10 candidati con i seguenti
requisiti: Diploma o Laurea, ottima conoscenza della lingua inglese e seconda lingua, ottima predisposizione
all’apprendimento.
Al termine dell’Accademy, il 50% dei partecipanti che avranno conseguito l’attestato e superato il test di
selezione, potranno essere impiegati, previo superamento colloquio, presso aziende del settore attraverso
percorsi di stage, apprendistato o somministrazione.
Per maggiori informazioni contattare la Segreteria di Spediporto all’indirizzo [email protected]
Alsea Academy – Al via il corso ITS in Logistica Sostenibile
Alsea collabora da diversi anni con scuole superiori, ITS e IFTS, con l’obiettivo di incrementare la cultura
della logistica nelle scuole e nelle famiglie e mettere a disposizione delle imprese del settore un maggior
numero di giovani formati sulle materie di interesse.
In particolare, l’anno scolastico 2020-21 prevede l’avvio di un nuovo innovativo corso ITS biennale per “Tec-
nici superiori della Logistica sostenibile” organizzato dalla Fondazione ITS per la Filiera dei Trasporti e della
Logistica Intermodale, di cui Alsea è socio fondatore, in collaborazione con l’Università Liuc di Castellanza. Il
percorso, frutto di una elaborazione dei fabbisogni formativi considerati rilevanti dalle aziende logistiche,
non solo si mette in relazione alle necessità attuali, ma guarda prospettivamente al futuro, per cercare di
rispondere alla necessità delle aziende di avere professionisti capaci di far evolvere l’attività logistica verso
gli obiettivi di sostenibilità ambientale richiesti a livello globale
A fianco a questo nuovo percorso si pone l’ormai tradizionale corso ITS in “Tecnico superiore in supply chain
& operations management” e tre IFTS, percorsi annuali: “Tecnico della logistica integrata per il trasporto
aereo” presso la sede di Malpensa, “Tecnico della logistica integrata e intermodale” presso la sede di Milano”,
“Smart Logistic Specialist” presso la sede di Lodi. (A.O.)
Per maggiori informazioni contattare la Segreteria di Alsea all’indirizzo [email protected]
www.fedespedi.it 13
AGENDA
Dicembre 2020
01 DIC FEDESPEDI GIOVANI RIUNIONE PLENARIA
01 DIC FEDERAZIONE DEL MARE CONSIGLIO DIRETTIVO
01 DIC ADM OPEN HEARING: E-DAS: UN ALTRO TASSELLO
02 DIC ANAMA CONSIGLIO DIRETTIVO
04 DIC FEDESPEDI FOCUS GROUP STAR MATRIX - PROGETTO HR
07 DIC FIATA ASSEMBLEA
09 DIC FEDESPEDI LABOUR RELATIONS ADVISORY BODY
09 DIC FEDESPEDI GIOVANI PROGETTO SHARING: CIRCOLAZIONE INTERNAZIONALE DELLE OPERE D’ARTE: REGOLE E
FACILITAZIONI
09 DIC FEDESPEDI FOCUS GROUP STAR MATRIX - PROGETTO HR
10 DIC FEDESPEDI FOCUS GROUP STAR MATRIX - PROGETTO HR
11 DIC CONFETRA- WEBINAR CON CASSA DEPOSITI E PRESTITI
14 DIC CONFETRA ASSEMBLEA E SEMINARIO ISTITUZIONALE "ULTIMO MIGLIO FERROVIARIO IMMATERIALE - MOLTI-
PLICARE LA CAPACITÀ INFRASTRUTTURALE ATTRAVERSO LE SFIDE DIGITALI"
15 DIC CLECAT ROAD LOGISTICS INSTITUTE MEETING
15 DIC EBILOG CONSIGLIO DIRETTIVO
16 DIC FEDESPEDI GIOVANI PROGETTO SHARING: DOGANA: RESTRIZIONI IMPORT/EXPORT EMBARGHI
16 DIC FEDESPEDI SERVIZIO DI ASSISTENZA LEGALE – GIORNATA DI SPORTELLO
17 DIC FEDESPEDI SELEZIONI PER IL YOUNG FREIGHT FORWARDER OF THE YEAR AWARD