SOCIAL ECONOMY – AND HOW IT IS GRADUALLY … · GRADUALLY TRANSFORMING THE ECONOMIC ENVIRONMENT...
Transcript of SOCIAL ECONOMY – AND HOW IT IS GRADUALLY … · GRADUALLY TRANSFORMING THE ECONOMIC ENVIRONMENT...
SOCIAL ECONOMY – AND HOW IT IS GRADUALLY TRANSFORMING THE
ECONOMIC ENVIRONMENT (concept, facts, policies)
Leonardo Becchetti
University of Rome Tor Vergata
• 23% dei beni prodotti dal 2000 ad oggi • 28% della storia nel 20simo secolo…..in rampa di lancio verso dove ?
Povertà/Disoccupazione
Infelicità
Crisi finanziarie
Dissesto ambientale
Homo economicus
Massimizz. profitto
Valore=PIL
Sintesi del contesto (il 4-3-4)
• Cinque gravi problemi (povertà, ambiente, Europa, crisi di senso della vita e crisi finanziaria)
• Tre cause (riduzionismo antropologico, di impresa e nella concezione e misura della «ricchezza delle nazioni»)
• Le soluzioni Mettere gli occhiali giusti (ISTAT/CNEL, indicatori),riforma della finanza, voto
col portafoglio, riforma per l’Italia (patto fiscale, aggredire i 50 spread), creare valore economico puntanto su fattori competitivi non delocalizzabili
• Per lavorare assieme alla soluzione..mettiamoci in cammino
OO5, Next, social networks, associazionismo dell’economia civile, le fabbriche di capitale sociale
Il problema originario
• I divari di tenore di vita e di costi del lavoro Nord-Sud sono immensi
• The US Bureau of Labour Statistics (2012) calculates in the year 2010 a gross hourly labour cost in the manufacturing sector of 33.1 US dollars for Italy against 1.9 dollars in the Phillipines. Comparable data for India are 1.17 dollars in 2007 and for China 1.36 dollars in 2010.
• Dati Svimez su operaio italiano e bulgaro..
• La globalizzazione trasforma i mercati del lavoro locali in globali aumentando la dispersione salariale
• I processi di convergenza in media sono lenti (60 anni la Cina)…nel frattempo la diseguaglianza intra-paese e mondiale cresce
Perché è razionale ed importante lavorare per gli ultimi
• ...per promuovere la convergenza nella direzione giusta!
RICH
POOR
X
Profit Maximising companies
Shareholders Workers
Consumers
Local communities
At best jobless growth
Competition (invisible hand)
Benevolent, perfectly informed and «non
captured» institutions (public hand)
Reputation
The «ptolemaic» reductionist model and its ethical umbalance
Short-sighted self interested
consumers looking for the
lowest price
Corporate reductionism (and how it affects employment)
Figura 2 Impresa capitalistica che massimizza il profitto
Risultato dell’attività
“produttiva
Il valore aggiunto del bene o servizio prodotto
Contributi in entrata
Fette distribuite in
uscita
Lavoratori
Azionisti
Fornitori
Azionisti
Lavoratori (salari)
Fornitori
Comunità locali
Comunità locali (filantropia)
Multi-Stakeholder firms
(cooperative, ethic, soc.
resp.)
Shareholders Workers
Consumers
Local communities
Growth with high employment
Competition produces also social outcomes
SR consumers and firms produce social capital and
improve rules and institutions
CSR enhances Reputation
How it should work. The Copernincan model of «social economy»
Responsible consumers «voting
with the wallet» for long-sighted
self-interest
Traditional profit maximizing
economy
Social/civil economy
Banks Finance all projects, use less of their
assets for loans and deposits and do
not respond to stimuli from central
bankers and policymakers since
lending activity is a low return activity
Multistakeholder banks finance
projects with high social and
environmental impact and use more of
their assets for the traditional (low
return) intermediation activity
Corporate decisions under financial
distress
Higher propensity to close the
business, fire workers and save
entrepreneurial gains
Attempt to save the company
Localisation decisions between i)
producing domestically with low
profits and higher number of workers
ii) closing the local plant and
reopening in LDCs to exploit lower
labour costs
More likely to choose option ii) More likely to choose Option i)
Investment funds behavior Conventional investment funds buy
shares of all companies
Ethically responsible investment funds
buy shares of companies with ESG
standards thereby helping these
companies to win the competitive race
Industrial activity Profit maximization tends to enhance
the value added slice of equity holders
at the expenses of workers and
employment
Low profit impact investors operate
labour intensive activities having high
impact on employment (examples
Amudyar, Polak, Grameen-Danone)
Investment decisions (trade-off
between short term shareholders’
gain and long term investment in
value added growth)
Higher temptation to extract personal
value from the company in the short
run
Higher propensity to invest for
creation of sustainable long term value
added growth
Why social economy is more Employment friendly
Some facts: While traditional economy stagnates, social
economy grows…. • Cooperatives provide 100 million jobs worldwide, 20% more than
multinational enterprises: +70% empl in Italy 2002-09 soc. cooperatives
• Nielsen multicountry survey (2010) (28,000 interviews in 56 countries)- 46 percent consumers WTP more for social and environmental characteristics of the products.
• BCG (2014) 15% products at grocery store green or ethical -400bn business in the world
• CSR department was created by 31 percent of the top 500 Fortune companies
• 2.71 tril$ invested in ethical investment funds in 2010,11 per cent of total assets under management in the US, 13.6 trl in 2012 21.8% at world level
• Cooperative branch shares in EU countries (60 percent of the total in France, 50 percent in Austria, and about 40 percent in Germany and the Netherlands)
• 2012-13. FT sales +33% in Germany, +26% in the Netherlands, +28% in Sweden, +25% in Switzerland +16% in the UK. Fairtrade not for profit pioneers triggered imitation of profit maximizing incumbents. Valuable examples are Nestlè, Tesco, Sainsbury, Ben & Jerry (Unilever), Starbucks, Mars and Ferrero.
Fattori competitivi non delocalizzabili su cui puntare nella globalizzazione
• Italia è leader mondiale per numero siti Unesco (5 percento mondiale)
• Leader europeo per biodiversità naturale • Leader mondiale per beni culturali religiosi • Leader per turisti da paesi extraUE in Europa • 10% Pil da turismo e indotto • Scarsa capacità di creare valore da beni culturali
(Metropolitan Museum a New York produce 14.2 euro per visitatore contro i 3.8 degli Uffizi e gli 0.3 di Pompei)…e Roma ?
Imperativi generali
• 1)Mettere il genius loci in beni e servizi per creare vantaggi competitivi non delocalizzabili
• Genius loci=oro italiano biodiversità, qualità tecnologica, territorio, storia, arte, cultura
• 2)un po’ di sano protezionismo “etico”: tassare o bloccare il dumping sociale, ambientale e criminale (Soc.Bus.In., CAS, CAD)
• 3) marcia degli xmila per smuovere acque e creare ondata emotiva e culturale di cambiamento.
Politiche (1) • Voto col portafoglio dei governi che supera approccio unidimensionale del prezzo negli
appalti (criteri esclusione, punteggi premiali, definizione dell’oggetto di appalto)
• Creare condizioni per l’applicazione di campagne tipo “Behind the brand” che stimolino voto portafoglio cittadini e responsabilità soc imprese. Partendo da approvazione direttiva su country by country reporting per contrastare elusione
• Stimolare il mercato degli intermediari dell’informazione (marchi, società rating) per la responsabilità socioambientale e quello degli strumenti tecnologici (App su cellulari) per informarsi e votare col portafoglio. Se informati cittadini voteranno meglio
• Economia civile soffre di gap di spazi di informazione e comunicazione. Questi spazi si
possono offrire a costo zero aiutando I cittadini a capire il valore e il poteziale iI queste pratiche
• In principle if citizens understand that the vote with the wallet is in their longsighted interest they should not be masochists and all vote with the wallet.
Politiche (2) • Introduzione di un fattore correttivo (il cosiddetto PMI Supporting Factor) da applicare
nel calcolo dei Risk Weighted Asset per i prestiti alle PMI.
• Quali politiche fiscali per la premialità sulla responsabilità socioambientale delle filiere ? La Social Business Initiative della UE offre molti spazi. Iniziative dal lato del consumo più efficaci di quelle dal lato della produzione (ie. green consumption taxes meglio di production carbon taxes, agevolazioni finanza etica).
• Impatto di azione economica e politica non solo su PIL ma sul BES. Usando in questo la batteria di indicatori oggi disponibili (SROI, VAS, EVPA). Cambiare occhiali per indossare quelli dei cittadini-elettori
• Favorire il capitale di rischio e di credito all’innovazione sociale nella fase delicata degli start up (fondi garanzia, progetti Jeremy, equitycrowfunding). Per non dimenticare indicazioni UE in the Social Business Initiative (35 Oct 2011) of “Setting up a European financial instrument of €90 million to improve social businesses' access to funding (operational from 2014).”
• Terza via per la gestione dei commons (nè privato massimizzatore di profitto ne pubblico ma privato sociale di mercato)
Il tempo è superiore allo spazio
• Assumere la tensione tra pienezza e limite, assegnando priorità al tempo
• Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi
• Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però con convinzioni chiare e tenaci.
• (slot mob, voto portafoglio, riforma finanza)