Slide Prof. Tamino
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Health & Medicine
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Flussi di energia e materia negli Flussi di energia e materia negli ecosistemiecosistemi
Confronto tra processi produttivi naturali e umani
A differenza dei processi produttivi naturali, che
utilizzano energia solare, seguono un andamento ciclico, senza produzione di rifiuti e
senza combustioni,
gli attuali processi produttivi umani bruciano en. fossile, sono lineari e producono
inquinamento e rifiuti (sprechi di materia ed energia).
Processi produttivi lineari
Materie prime prodotto commerciale
processo produttivo rifiuti e inquinamento
Energia fossile (acqua e aria)
In pratica si trasforma sempre più velocemente materie prime in rifiuti non riciclati
Impatto delle combustioniImpatto delle combustioni
Le fonti fossili (petroli,carbone,gas), le biomasse (e i rifiuti) producono energia per combustione,
che a sua volta produce vari inquinanti.
In natura nulla si crea e nulla si distrugge: tutto si trasforma.
I principali inquinanti prodotti dalla combustione sono:
CO2, NOx, SO2,CO, metalli pesanti, polveri sottili
(PM 10, 2,5, 1, 0,1 ecc.), composti complessi come IPA, diossine, ecc.
LA TERRA E’ MALATA
Come ferite non curate, le macchie rosse che indicano concentrazioni
elevate di NO2 (generato dalla combustione), coincidono con le zone più industrializzate: le principali città del Nord America e dell'Europa. In
particolare in Italia, tutta la zona della Pianura Padana presenta valori
altissimi.
La diffusione delle polveri sottili in Europa (2005)
Inquinamento della Pianura Padana
EFFETTO SERRA
CRESCITA DI CO2 NEL TEMPO
AUMENTO di TEMPERATURA
Cambiamenti climatici
I cicloni (detti anche tornado o tifoni)si formano nelle zone tropicali degli oceani;
la loro nascita è determinata dalle seguenti condizioni atmosferiche:temperatura elevata dell'acqua oceanica (più di 26,5 °C) fino ad almeno 50 m di profondità;
aria soprastante molto umida;rapido raffreddamento con l'aumentare dell'altezza;
Alluvioni i
(Katrina)
Ma ci sono anche processi
di
desertificazione
EMERGENZE DA CAMBIAMENTI CLIMATICI
RIFIUTI: un problema recente
PRIORITA’ nella GESTIONE deiRIFIUTI
in base alla normativa europea in base alla normativa nazionale
• riduzione
• riuso
• riciclaggio
IL 50% dei rifiuti domestici è costituito
da IMBALLAGGI
16
Il rifiuto che potrebbe non esserci
La Società Centro Riciclo Vedelago srl gestisce dal 1999 un impianto di stoccaggio e selezione meccanica di rifiuti ai fini del recupero di materiali.
La (cattiva) scelta di bruciare
l’illusione della soluzione INCENERITORE:
- non elimina i rifiuti - non produce energia
- produce inquinamento
FATTORI DI RISCHIO CONNESSI FATTORI DI RISCHIO CONNESSI ALL’INCENERIMENTO DEI RIFIUTIALL’INCENERIMENTO DEI RIFIUTI
Schema inceneritore
SMALTIMENTO?
1 tonnellataRIFIUTI
3 tonnellateCO2+ FUMI
300 KgCENERI PESANTI
30 KgCENERI TOSSICHE
AUMENTO DEI RIFIUTI e della tossicità!!!!!
L’inceneritore trasforma rifiuti in gran parte riciclabili in fumi,
ceneri e scorie
cioè
in sostanze più inquinanti di quelle di partenza sprecando
gran parte dell’energia contenuta, anche quando produce energia elettrica
INCENERIRE NON ELIMINA
LE DISCARICHE
Gli inceneritori producono
una tonnellata di ceneri residue
ogni tre tonnellate di rifiuti bruciati
Incenerire 1 kg di rifiuti comporta:
l’uso di 7 kg di aria e 1 kg acqua,
nonché la produzione di 3 kg di CO2, rilevanti per
l’incremento dell’effetto serra.
Recupero energetico con diversi sistemi di gestione dei rifiuti
MA ANCOR MEGLIO IL RIUSO (circa 90% di energia recuperata contro il 60% del riciclaggio )
ContaminanteStima emissione annua inceneritore da
400 t/g (8.000 ore di funzionamento)
kg/anno
Ossido di carbonio 53.333
Polveri 10.667
Acido cloridrico 21.334
Acido fluoridrico 1.067
Anidride Solforosa 106.666
Ossidi di azoto 213.333
Sostanze organiche volatili (COT) 10.667
Metalli pesanti 533
Cadmio+Tallio 53
Mercurio 53
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) 11
Diossine - TCDD equivalenti (I-TEQ) 107 mg
Inquinamento da inceneritore
A che dose è pericolosa la diossina?
• Un solo grammo di diossina rappresenta la dose annua per 4.500.000 persone ! In questo contesto si può ben comprendere il significato che rivestono i milligrammi e i grammi di diossine e furani originati ed emessi nell'ambiente da un impianto di incenerimento per R.S.U.
La catena alimentare rappresenta il target d’elezione per tutte le sostanze presenti nell’ambiente, le quali, penetrando la catena, si introducono nell’organismo (ad esempio attraverso l’assunzione di acqua contaminata) e possono essere trasferite dalla preda al predatore. Non a caso l’alimentazione rappresenta una delle principali vie di esposizione dell’organismo animale alle agli inquinanti ambientali (G. Tognoni)
Biomagnificazione dei PCB in un
ecosistema marino
Diossine e bioaccumulo(campioni di latte a confronto)
Diossine nel latte (picogrammi/grammo di grasso)
Mucche tedesche 0.7
Mucche belghe 0,6
Mucche belghe con inceneritore
4.5
Mamme svedesi 18
Mamme tedesche(in zone industriali)
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POLVERI E PARTICOLATO FINE
NANOPATOLOGIE E PARTICOLATO ULTRAFINE
• Più alta è la T. di combustione più pericoloso
è il particolato che si forma in quanto più fine• Non esistono filtri in grado di trattenere
particelle di 0.1-2 micron• Adsorbono e veicolano altri inquinanti• Passaggio diretto dal polmone al sangue da
qui a qualunque tessuto dell’ organismo e possibilità di innescare processi patologici
• I MODERNI inceneritori sono grandi produttori di polveri e particelle ultrafini!
Effetti sulla salute umana in % per ogni incremento di 10 microgrammi/m3 di PM10 e
PM2.5
Effetti PM10* PM10** PM2.5***
Mortalità generica 0.6 1.3 6Mortalità per patologie
respiratorie1.3 2.1
Mortalità per patologie cardiovascolari
0.9 1.4 12
Ricoveri ospedalieri
Pazienti over 65 anni0.7
Mortalità per cancro al polmone
14
*Anderson HR WHO Regional Office for Europe 2004
**MISA Meta Analisi Italiana su otto grandi città italiane
***Pope A.C., Journal American Association 2002
Pope Circulation 2004
Giorni di superamento dei limiti per i PM10
nelle città italiane:
città venete ai primi posti
Le
Normativa sull’inquinamento dell’aria ambiente (immissioni)
la Direttiva 96/62/CE
La Direttiva 96/62/CE dell'unione europea ha espresso le politiche generali in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria, individuando le azioni fondamentali che gli stati membri devono attuare per definire e stabilire obiettivi di qualità dell'aria finalizzati a prevenire o ridurre effetti nocivi sulla salute e sull'ambiente nel suo complesso.
Il Decreto legislativo 351/1999 sulla gestione della qualità dell'aria e relativi decreti ministeriali (Decreto Ministeriale 21/4/1999 n.163 e D. Ministeriale 2/4/2002 n.60) ha recepito la Direttiva 96/62
Esposizione ad emissioni di inceneritori : Rischio Relativo (RR)
Effetto indagato RR Fonte bibliografica
Carcinoma polmonare(mortalità)
2 (small cell)
2.6 (large cell)
6.7
Barbone F., American Journal Epidemiology 1995
Biggeri A., Envirom Health Perspect 1996
Linfomi Non Hodgkin
2.3 (Incidenza)
2 (Mortalità)
Floret N.,Epidemiology 2003
A Biggeri Epidemiol. Prevenzione 2005
Sarcomi tessuti molli(incidenza)
8.8 (maschi)
5.6 (femmine)
Comba P., Occupational Enviromental Medicine 2003
Neoplasie infantili(incidenza)
2.1 Knox E. G., International Journal of Epidemiology 2000
Progetto di STE per la realizzazione di un
“Impianto di stoccaggio rifiuti speciali liquidi e solidi, pericolosi e
non pericolosi, da realizzarsi nell'area exPA2/4 del Petrolchimico
di Marghera”
Nella relazione tecnica della STE pare evidente che l’impianto invierà i propri
rifiuti all’inceneritore SG31, aumentandone l’utilizzo rispetto alla situazione attuale
Dopo i progetti di Unindustria a Mogliano e Silea per inceneritori di rifiuti industriali (con una portata annua di 500.000 tonnellate), il progetto di Marghera prevede
l’incenerimento di altre 125.000 tonnellate di rifiuti all’anno.
E’ evidente la volontà di fare business con i rifiuti, importandoli anche da
fuori Regione