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16 WWW.TECHMEC.IT TECNOLAMIERA N°4 - SETTEMBRE/OTTOBRE 2018
Sistemi integratidi Davide Davò
TECNOLAMIERA 17WWW.TECHMEC.ITN°4 - SETTEMBRE/OTTOBRE 2018
In copertina
Efficienza in ogni applicazioneIn occasione di EuroBLECH, Prima Power presenta in world première il nuovo sistema integrato di piegatura robotizzata che offre una visione differente del concetto di automazione del processo di piegatura.
Nel mondo dell’industria, la parola “innovazione”
è frequentemente associata all’introduzione di
una tecnologia completamente nuova, che per-
mette di raggiungere prestazioni mai raggiunte in pas-
sato. Negli ultimi anni però, grazie anche all’evoluzione
delle tecnologie digitali e a un differente approccio alla
produzione, il significato di questa parola è leggermente
cambiato. Oggi è possibile fare innovazione utilizzando
in un modo completamente nuovo tecnologie consolida-
te e quindi affidabili. In linea con questa filosofia, Prima
Power ha sviluppato un sistema integrato di piegatura
robotizzata che offre una nuova interpretazione del
concetto di automazione abbinata alla deformazione
della lamiera, capace di superare l’idea che le soluzioni
robotizzate necessitino di alte produzioni per essere re-
almente efficienti.
Il sistema sviluppato
da Prima Power
è composto da
una pannellatrice
BCe Smart, una
pressapiegatrice
eP-0520 e un robot
antropomorfo
montato sul 7° asse
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Sistemi integrati
Programmare offline
Presentato in world première in occasione di Euro-
BLECH 2018, questo sistema è composto da una pan-
nellatrice BCe Smart, una pressapiegatrice eP-0520 e
un robot antropomorfo montato sul 7° asse. A questi
tre componenti principali si possono aggiungere una
serie di elementi di supporto quali uno sfogliatore per i
pacchi di lamiera da lavorare, una tavola di centratura
e un ribaltatore per il foglio da piegare o il componente
da impilare. Il tutto installato all’interno di uno spazio
a terra decisamente contenuto. «Le tecnologie inserite
in questo sistema, pur nelle loro più recenti evoluzioni,
le possiamo comunque considerare note e consolidate
- esordisce Roberto De Rossi, Business Development
Manager Thin Sheet Metal di Prima Power - A livello
concettuale, la vera novità è rappresentata dalla pos-
sibilità di utilizzare l’automazione secondo modalità
differenti, ottimizzando l’operatività dell’intera cella in
funzione della tipologia di lotti da realizzare. Sul piano
pratico, invece, a fare la differenza è il software per la
programmazione offline, che tipicamente rappresenta
una criticità per le soluzioni robotizzate».
«Dal momento che tutta la programmazione viene ese-
guita nell’ufficio tecnico, l’operatore è agevolato nello
svolgimento delle sue attività in quanto a bordo mac-
china può limitarsi a fare una verifica della programma-
zione e può concentrarsi sulle operazioni di piegatura
- aggiunge Fabio Farina, Product Manager Press Brake
di Prima Power - Grazie alla programmazione offline
puntiamo a innalzare il livello di digitalizzazione della
fase di piegatura allineandola alle altre tecnologie di la-
vorazione della lamiera, rendendola così ancora più in-
tegrata nel sistema produttivo dell’azienda e seguendo
l’evoluzione dei processi tracciata da Industria 4.0».
4 differenti modalità
Oltre all’introduzione di una soluzione potente ed ef-
ficiente per la programmazione offline, uno dei punti
cardine di questo progetto è rappresentato dalle mol-
teplici modalità di utilizzo dell’intero sistema. A seconda
delle caratteristiche del pezzo e delle dimensioni del lotto,
si può utilizzare la cella nella sua forma più completa con
pannellatrice e piegatrice che operano in serie asservite
dal robot fino alla modalità di funzionamento completa-
mente manuale e indipendente delle due macchine.
«Nella modalità Integrate, il ciclo si avvia con il robot
che preleva la lamiera (dimensione massima 2.850 mm,
spessore 2,5 mm e peso 85 kg) e la posiziona nella zona
di carico della pannellatrice - spiega De Rossi - Mentre la
BCe Smart realizza la sequenza di pieghe prevista dal pro-
gramma, il robot preleva il pezzo precedentemente lavo-
rato dalla macchina e posizionato nella zona di scarico,
portandolo alla pressapiegatrice per completare il com-
ponente eseguendo operazioni particolari quali pieghe in
finestratura interne o pieghe parziali dei bordi esterni, la
cui posizione non è raggiungibile dagli utensili della pan-
nellatrice. In questo caso il robot viene quindi impiegato
per fare l’asservimento alle due macchine e ottimizzare
le cicliche». Se invece l’applicazione prevede pieghe che
possono essere interamente eseguite sulla pannellatrice,
la BCe Smart può funzionare in automatico con le opera-
A sinistra: la
pressapiegatrice eP-
0520 può operare con
asservimento del robot o
in modalità manuale
A destra: il vero
elemento distintivo
della soluzione Prima
Power è rappresentato
dalle diverse modalità
operative previste
Sotto: alcuni esempi dei
pezzi e delle tipologie di
piega realizzabili con il
sistema Prima Power
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zioni di carico e scarico portate a termine dal robot mentre
la piegatrice eP-0520 passa in modalità stand-by.
«Dal momento che il nostro obiettivo è quello di rendere
questo sistema efficiente con lotti di qualunque dimen-
sione, abbiamo previsto anche una modalità di funzio-
namento mista - continua Farina - In questo caso le due
macchine processano lotti diversi. In particolare, la pan-
nellatrice è dedicata a lotti piccoli e le operazioni di carico/
scarico vengono portate a termine dall’operatore, mentre
il robot interagisce esclusivamente con la pressapiegatri-
ce per la realizzazione di lotti medio-grandi». Queste tre
modalità operative sono focalizzate nel trovare sempre il
migliore modo per sfruttare il robot. Vi sono però alcune
situazioni in cui tale strumento non riesce a dare un con-
tributo importante, diventando addirittura di difficile ge-
stione in determinate situazioni. Prima Power ha pensato
anche a questo, prevedendo una modalità in cui il robot
rimane in stand-by mentre la pannellatrice e la pressa-
piegatrice realizzano piccoli lotti differenti tra loro sotto
la gestione diretta dell’operatore.
Grazie a queste 4 differenti modalità di utilizzo, il nuovo
sistema integrato di piegatura robotizzata riesce dunque
a enfatizzare i vantaggi derivanti dall’utilizzo delle due
tecnologie di lavorazione per ogni volume e tipologia
di produzione, tanto nel loro utilizzo indipendente l’una
dall’altra quanto nel loro impiego integrato.
Applicazioni in tutti i settori
La grande versatilità di questa soluzione le permette di
trovare applicazione praticamente in qualsiasi ambito
industriale, proprio per la sua capacità di adattarsi a lotti
di qualunque dimensione garantendo sempre un fun-
zionamento ottimale. «Stiamo parlando di un impianto
che si sposa alla perfezione con le realtà che operano
come contoterzisti, e che quindi hanno una produzione
caratterizzata da volumi non costanti e da pezzi con ge-
ometrie sempre diverse - afferma De Rossi - Dal punto di
vista dei settori applicativi, la produzione delle cappe da
cucina rappresenta l’esempio perfetto di una situazione
in cui il sistema integrato assicura il massimo vantaggio
competitivo». Le cappe da cucina infatti sono elementi
caratterizzati da pieghe interne e piegature dove la pan-
nellatrice da sola non riuscirebbe a completare l’esecu-
zione. D’altro canto, l’esecuzione di questi pezzi con sola
pressopiegatura anche robotizzata sarebbe comunque
lunga. L’unione delle due tecnologie permette quindi di
realizzare tutte le lavorazioni del pezzo all’interno di un
unico sistema produttivo, mantenendo elevata la pro-
duttività e contenendo al minimo i costi.
«Il nostro nuovo sistema si sposa perfettamente con le
applicazioni che la sola pannellatrice o la sola piegatrice
riuscirebbero a portare a termine in modo poco efficien-
te, o che sono addirittura impossibili da realizzare con
una sola di queste due tecnologie - sottolinea Farina - Il
tutto completato dall’ulteriore vantaggio derivante dal
fatto che il processo può essere interamente automa-
tizzato, garantendo così un’elevata ripetibilità della
qualità del prodotto».
«Ciò che presentiamo con questo progetto è soprattut-
to un approccio, più che un aspetto tecnico - conclude
De Rossi - All’interno del sistema, tutto può essere
personalizzato in funzione delle esigenze del cliente.
La taglia della pressa e del robot, gli utensili e gli asser-
vimenti a corredo vengono valutati di volta in volta in
funzione di due aspetti: uno è l’autonomia di cui vuole
disporre il cliente, ovvero ogni quanto tempo l’operato-
re deve intervenire per alimentare o scaricare la linea;
l’altro è il livello di automazione richiesto, e parliamo per
esempio dell’adozione di sistemi automatici per il cam-
bio degli utensili. Quella di lasciare estremamente aper-
ta la possibilità di personalizzazione è una scelta che si
allinea con l’idea alla base di questo progetto, ovvero il
raggiungimento della migliore condizione operativa in
qualsiasi ambito di applicazione».
La ridotta impronta
a terra dell’intera
cella è un aspetto di
sicuro interesse per gli
utilizzatori finali