Signore che ci conceda di vivere lo stesso cammino diQuintiliano, insigne maestro ed educatore non...

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Pag. 1 ! Scuola Dell’infanzia “S.G.B. De La Salle”- Scuola Primaria “S.G.B. De La Salle” - Scuola Secondaria di I o Grado “Mastai” –Via Dell’Imbrecciato 181, 00149 Roma- tel. 06/5521001/2/3, fax 06/55261661. [email protected] –www.collelasalle.it redazione e progetto grafico S Rotunno Se anche voi volete preparare i cuori degli altri alla venuta del Santo Bambino, dovete prima ben disporre il vostro, riempiendolo di santo zelo. Renderete, così, più efficaci le vostre parole e chi vi ascolta le accoglierà più volentieri (S. G. B. De La Salle MD, 2,2). Carissimi genitori, desideriamo aprire questo numero con l’omelia che Papa Francesco ha tenuto durante la Messa celebrata nella Basilica di San Pietro nel giorno dell’Epifania. Il Papa ci parla di cammino, di conversione, di umiltà, di dono, di misericordia, di coraggio. Ascoltiamolo con il cuore disposto ad accogliere il suo messaggio! Gesù è venuto per tutta l'umanità. Quel Bambino, nato a Betlemme dalla Vergine Maria, è venuto non soltanto per il popolo d’Israele, rappresentato dai pastori di Betlemme, ma anche per l’intera umanità, rappresentata oggi dai Magi, provenienti dall’Oriente. Ed è proprio sui Magi e sul loro cammino alla ricerca del Messia che la Chiesa ci invita oggi a meditare e a pregare. Questi Magi venuti dall’Oriente sono i primi di quella grande processione di cui ci ha parlato il profeta Isaia nella prima Lettura (cfr 60,1-6): una processione che da allora non si interrompe più, e che attraverso tutte le epoche riconosce il messaggio della stella e trova il Bambino che ci indica la tenerezza di Dio. Ci sono sempre nuove persone che vengono illuminate dalla luce della stella, che trovano la strada e giungono fino a Lui. I Magi rappresentano quanto cercano Dio. I Magi, secondo la tradizione, erano uomini sapienti: studiosi degli astri, scrutatori del cielo, in un contesto culturale e di credenze che attribuiva alle stelle significati e influssi sulle vicende umane. I Magi rappresentano gli uomini e le donne in ricerca di Dio nelle religioni e nelle filosofie del mondo intero: una ricerca che non ha mai fine. Uomini e donne in ricerca. I Magi ci indicano la strada sulla quale camminare nella nostra vita. Essi cercavano la vera Luce: «Lumen requirunt lumine», dice un inno liturgico dell’Epifania, riferendosi proprio all’esperienza dei Magi, «Lumen requirunt lumine»; seguendo una luce essi ricercano la luce.Andavano alla ricerca di Dio. Visto il segno della stella, lo hanno interpretato e si sono messi in cammino, hanno fatto un lungo viaggio. È lo Spirito Santo che li ha chiamati e li ha spinti a mettersi in cammino; e in questo cammino avverrà anche il loro personale incontro con il vero Dio. Erode è l'uomo del potere. Nel loro cammino i Magi incontrano tante difficoltà. Quando arrivano a Gerusalemme loro vanno al palazzo del re, perché considerano ovvio che il nuovo re sarebbe nato nel palazzo reale. Là perdono la vista della stella - quante volte si perde la vista della stella! - e incontrano una tentazione, messa lì dal diavolo: è l’inganno di Erode. Il re Erode si mostra interessato al bambino, ma non per adorarlo, bensì per eliminarlo. Erode è l’uomo di potere, che nell’altro riesce a vedere soltanto il rivale. E in fondo egli considera anche Dio come un rivale, anzi come il rivale più pericoloso. Nel palazzo i Magi attraversano un momento di oscurità, di desolazione, che riescono a superare grazie ai I criteri di Dio sono diversi da quelli dell'uomo. A quel punto riprendono il cammino e rivedono la stella: l’evangelista annota che provarono «una gioia grandissima» (Mt 2,10), una vera consolazione. Giunti a Betlemme, trovarono «il bambino con Maria sua madre» (Mt 2,11). Dopo quella di Gerusalemme, questa per loro fu la seconda, grande tentazione: rifiutare questa piccolezza. E invece: «si prostrarono e lo adorarono», offrendogli i loro doni preziosi e simbolici. È sempre la grazia dello Spirito Santo che li aiuta: quella grazia che, mediante la stella, li aveva chiamati e guidati lungo il cammino, ora li fa entrare nel mistero. Quella stella che li ha accompagnati nel cammino li fa entrare nel mistero.

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    Scuola Dell’infanzia “S.G.B. De La Salle”- Scuola Primaria “S.G.B. De La Salle” - Scuola Secondaria di I

    o Grado “Mastai” –Via Dell’Imbrecciato 181, 00149

    Roma- tel. 06/5521001/2/3, fax 06/55261661. [email protected] –www.collelasalle.it redazione e progetto grafico S Rotunno

    Se anche voi volete preparare i cuori degli altri alla venuta del Santo Bambino, dovete prima ben disporre il vostro, riempiendolo di santo zelo. Renderete, così, più efficaci le vostre parole e chi vi ascolta le accoglierà più volentieri (S. G. B. De La Salle MD, 2,2). Carissimi genitori, desideriamo aprire questo numero con l’omelia che Papa Francesco ha tenuto durante la Messa celebrata nella Basilica di San Pietro nel giorno dell’Epifania. Il Papa ci parla di cammino, di conversione, di umiltà, di dono, di misericordia, di coraggio. Ascoltiamolo con il cuore disposto ad accogliere il suo messaggio! Gesù è venuto per tutta l'umanità. Quel Bambino, nato a Betlemme dalla Vergine Maria, è venuto non soltanto per il popolo d’Israele, rappresentato dai pastori di Betlemme, ma anche per l’intera umanità, rappresentata oggi dai Magi, provenienti dall’Oriente. Ed è proprio sui Magi e sul loro cammino alla ricerca del Messia che la Chiesa ci invita oggi a meditare e a pregare. Questi Magi venuti dall’Oriente sono i primi di quella grande processione di cui ci ha parlato il

    profeta Isaia nella prima Lettura (cfr 60,1-6): una processione che da allora non si interrompe più, e che attraverso tutte le epoche riconosce il messaggio della stella e trova il Bambino che ci indica la tenerezza di Dio. Ci sono sempre nuove persone che vengono illuminate dalla luce della stella, che trovano la strada e giungono fino a Lui. I Magi rappresentano quanto cercano Dio. I Magi, secondo la tradizione, erano uomini sapienti: studiosi degli astri, scrutatori del cielo, in un contesto culturale e di credenze che attribuiva alle stelle significati e influssi sulle vicende umane. I Magi rappresentano gli uomini e le donne in ricerca di Dio nelle religioni e nelle filosofie del mondo intero: una ricerca che non ha mai fine.

    Uomini e donne in ricerca. I Magi ci indicano la strada sulla quale camminare nella nostra vita. Essi cercavano la vera Luce: «Lumen requirunt lumine», dice un inno liturgico

    dell’Epifania, riferendosi proprio all’esperienza dei Magi, «Lumen requirunt lumine»; seguendo una luce essi ricercano la luce.Andavano alla ricerca di Dio. Visto il segno della stella, lo hanno interpretato e si sono messi in cammino, hanno fatto un lungo viaggio. È lo Spirito Santo che li ha chiamati e li ha spinti a mettersi in cammino; e in questo cammino avverrà anche il loro personale incontro con il vero Dio. Erode è l'uomo del potere. Nel loro cammino i Magi incontrano tante difficoltà. Quando arrivano a Gerusalemme loro vanno al palazzo del re, perché considerano ovvio che il nuovo re sarebbe nato nel palazzo reale. Là perdono la vista della stella - quante volte si perde la vista della stella! - e incontrano una tentazione, messa lì dal diavolo: è l’inganno di Erode. Il re Erode si mostra interessato al bambino, ma non per adorarlo, bensì per eliminarlo. Erode è l’uomo di potere, che nell’altro riesce a vedere soltanto il rivale. E in fondo egli considera anche Dio come un rivale, anzi come il rivale più

    pericoloso. Nel palazzo i Magi attraversano un momento di oscurità, di desolazione, che riescono a superare grazie ai I criteri di Dio sono diversi da quelli dell'uomo. A quel punto riprendono il cammino e rivedono la stella: l’evangelista annota che provarono «una gioia grandissima» (Mt 2,10), una vera consolazione. Giunti a Betlemme, trovarono «il bambino con Maria sua madre» (Mt 2,11). Dopo quella di Gerusalemme, questa per loro fu la seconda, grande tentazione: rifiutare questa piccolezza. E invece: «si prostrarono e lo adorarono», offrendogli i loro doni preziosi e simbolici. È sempre la grazia dello Spirito Santo che li aiuta: quella grazia che, mediante la stella, li aveva chiamati e guidati lungo il cammino, ora li fa entrare nel mistero. Quella stella che li ha accompagnati nel cammino li fa entrare nel mistero.

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    Guidati dallo Spirito, arrivano a riconoscere che i criteri di Dio sono molto diversi da quelli degli uomini, che Dio non si

    manifesta nella potenza di questo mondo, ma si rivolge a noi nell’umiltà del suo amore: l'amore di Dio è grande? Sì. L'amore di Dio è potente? Sì. Ma l'amore di Dio è umile, tanto umile. I Magi sono così modelli di conversione alla vera fede perché hanno creduto più nella bontà di Dio che non nell’apparente splendore del potere. Gesù è nei piccoli che soffrono. E allora ci possiamo chiedere: qual è il mistero in cui Dio si nasconde? Dove posso incontrarlo? Vediamo attorno a noi guerre, sfruttamento di bambini, torture, traffici di armi, tratta di persone… In tutte queste realtà, in tutti questi fratelli e sorelle più piccoli che soffrono per tali situazioni, c’è Gesù (cfr Mt 25, 40.45). Il presepe ci prospetta una strada diversa da quella vagheggiata dalla mentalità mondana: è la strada dell’abbassamento di Dio, quell'umiltà dell'amore di Dio si abbassa, si annienta, la sua gloria nascosta nella mangiatoia di Betlemme, nella croce sul calvario, nel fratello e nella sorella che soffre. Passare dai calcoli umani al mistero. I Magi sono entrati nel mistero. Sono passati dai calcoli umani al mistero: e questa è stata la loro conversione. E la nostra? Chiediamo al Signore che ci conceda di vivere lo stesso cammino di conversione vissuto dai Magi. Che ci difenda e ci liberi dalle tentazioni che nascondono la stella. Che abbiamo sempre l’inquietudine di domandarci: dov’è la stella?, quando – in mezzo agli inganni mondani – l’abbiamo persa di vista. Che impariamo a conoscere in modo sempre nuovo il mistero di Dio, che non ci scandalizziamo del “segno”, dell’indicazione, quel segno detto dagli angeli: «un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» (Lc 2,12), e che abbiamo l’umiltà di chiedere alla Madre, alla nostra Madre, che ce lo mostri. Che troviamo il coraggio di liberarci dalle nostre illusioni, dalle nostre presunzioni, dalle nostre “luci”, e che cerchiamo questo coraggio nell’umiltà della fede e possiamo incontrare la Luce, Lumen, come hanno fatto i Magi. Che possiamo entrare nel mistero. Così sia.

    La magia del Natale arricchisce la quotidianità della vita scolastica: dal Prologo del Vangelo di Giovanni, in cui Cristo viene definito "luce per gli uomini", i bambini hanno scoperto che il segno principale del Natale è la "luce". E' proprio la luce a rendere il Natale una vera e grande festa. In un cartellone intitolato "Luce è..." i bambini hanno scritto le loro risposte alla domanda:" Che cosa può illuminare la vita di una persona?" Le loro risposte: perdonare, aiutare chi è in difficoltà, avere degli amici... Per noi insegnanti "Luce è..." anche il sorriso e la gioia dei nostri alunni nel rivivere ogni anno la magia del Natale. Prof.ssa A. Tucci

    La missione dell’educatore lasalliano è santa “Ringraziate Dio del favore che ha fatto a voi chiamandovi a una missione così santa, come quella di istruire i fanciulli e di portarli alla pietà” (MF, 99.1). La missione dell’educatore lasalliano è la salvezza delle anime degli alunni Avete ricevuto da Dio numerose grazie, da quando vi ha chiamato a compiere una missione che ha come scopo principale la salvezza delle anime. La vostra consacrazione è, dunque, così totale da farvi rinunciare a tutto per pensare solo a lui e ai doveri del vostro ufficio? Se non l’avete fatto sinora, cominciate subito, in modo da esercitare bene il vostro santo ministero (MF 146, 3).

    La missione dell’educatore nelle parole di S. G. B. De La Salle

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    Il nostro Canto di Natale: Ebbene sì, lo confesso:

    lo scorso 12 dicembre del 2014, durante lo spettacolo di Natale, improvvisamente la stanchezza è svanita lasciando il posto ad una sensazione di piena gioia che ancora non mi abbandona. L’aria pungente e chiara. Il cortile piacevolmente illuminato, gli spalti gremiti di fieri genitori. I ragazzi, ormai esperti cantori, schierati sulle corali pedane in allegro ed inaspettato ordine; i loro sorrisi ornati dal rosso dei cappellini natalizi. Lo sguardo vigile e rincuorante degli insegnanti. Il Professor Rotunno, i docenti e i Fratelli avevano predisposto ogni cosa inconsapevolmente ispirati da un volere che oserei definire provvidenziale. Poi il silenzio e nell’istante successivo parole e canti hanno suggellato la serata inaugurando le Festività e facendo esplodere e diffondere quell’atmosfera natalizia che già da diversi giorni era possibile respirare tra le mura dell’Istituto durante la preparazione dello spettacolo. Infine gli applausi di mani divertite e riconoscenti, i saluti e la profonda consapevolezza che, a dispetto dell’inesorabile passare del tempo scandito dal volgere dell’anno, Colle La Salle non potrà non lasciare una traccia indelebile nel cuore e nella mente di chiunque abbia la fortuna di passare per questi lidi. Prof.ssa A. Carucci

    “Le ragioni del progetto informatica : L'esperienza pervasiva di televisione, di giochi multimediali, di strumentazioni tecnologiche vissuta quotidianamente dai bambini impone alla scuola dell'infanzia il compito di riprendere e riprodurre questa esperienza e di farne oggetto di gioco, di confronto, di verbalizzazione e di rappresentazione. In questo modo, è possibile non solo contrastare l'effetto magico e totalizzante spesso provocato della nuove tecnologie della comunicazione, ma si crea nel bambino l'abitudine ad una prima comprensione di esse, e soprattutto delle procedure che le caratterizzano. I bambini che vengono condotti a questo uso riflessivo della multimedialità, imparano ad elaborare risposte più personali ai diversi messaggi di tipo tecnologico e cominciano a liberarsi dal magismo tecnologico che cartoni animati, pubblicità televisiva, videogiochi e giochi tecnologici in genere inducono, laddove non diventino oggetto di preoccupazioni educative Educare attraverso l'informatica e l’uso critico dei mezzi audiovisivi (TV, telecamera ecc.) è ormai un aspetto imprescindibile della scuola dell'infanzia.

    La lezione di un antico educatore: Nel I secolo d. C. si colloca uno scrittore dell'antica Roma chiamato Quintiliano, insigne maestro ed educatore non solo in ambito pubblico, ma anche nel contesto, più ristretto ed elitario, della corte imperiale (sotto Domiziano). La sua opera principale si intitola Institutio oratoria, un lungo trattato il cui fine precipuo era quello di formare un buon oratore, capace di esprimersi in pubblico impiegando le tecniche comunicative più appropriate. All'inizio dello scritto, Quintiliano ci offre due lezioni pedagogiche di grande utilità, ancora incredibilmente attuali, che devono far riflettere noi educatori (educatori=insegnanti + genitori) e rafforzare il nostro patto collaborativo. 1) I ragazzi sono, generalmente, faciles in excogitando ("hanno buona facilità nel produrre riflessioni") e ad discendum prompti ("possiedono una buona inclinazione ad apprendere"). Quindi, se adeguatamente stimolati sia dall'ambito scolastico che da quello familiare, essi saranno in grado di produrre dei risultati apprezzabili. 2) Chi non si mostrava d'accordo con tali osservazioni, si giustificava, secondo Quintiliano, con le seguenti parole: Praestat tamen ingenio alius alium, "Tuttavia alcuni sono superiori ad altri per capacità innate". Ribatte tuttavia il nostro pedagogo e pedagogista: "Certamente alcuni manifestano, a seconda della maturità personale, una minore o maggiore capacità di apprendimento; tuttavia non vi è nessuno che, in virtù di un impegno adeguato, non abbia raggiunto almeno la sufficienza". Dunque: se qualcuno dei nostri ragazzi non appare particolarmente versato in una qualche materia, non sarà giusto pretendere da lui un risultato superiore alle sue reali

    inclinazioni; tuttavia, è importante fargli comprendere che tutti, in tutte le materie, sono assolutamente in grado di ottenere un giudizio dignitoso, lavorando con l'applicazione e l'umiltà necessarie. Prof. F. Franceschilli

    Assume come obiettivo formativo la comprensione, per ora solo intuitiva ed esplorativa, del fatto che le procedure dell'apparato tecnicologico non devono mai prevalere sui processi conoscitivi ed espressivi del soggetto ma li devono semmai amplificare, potenziare e rappresentare in forme sempre più accurate e penetranti.

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    02/01 Codispoti Alessandro 1^a primaria 02/01 Lodovisi Angelo 1^a sec 03/01 Michetti Lorenzo 3^b sec. 03/01 Trabucchi Lucrezia 3^b sec. 05/01 Pischedda Elisa 1^b sec. 05/01 Tocchella Francesco Maria 3^b primaria 06/01 De Carolis Eleonora 2^a sec. 06/01 Tamilia Virginia 1^a primaria 07/01 Angelini Martina 3^ infanzia 07/01 Marku Nicolas 3^ infanzia 08/01 Gioacchini Eleonora 5^b primaria 08/01 Treggia Emma Virginia 3^a sec. 09/01 Grillo Melissa 1^a primaria 11/01 Argenti Erika 3^a sec 11/01 Giannini Vittorio 3^b sec. 11/01 Sabbatini Caterina 3^b primaria 12/01 Pico Niccolo' 4^a primaria 12/01 Tallarico Emma 2^ infanzia 13/01 Leandri Sofia 1^b primaria 14/01 Salatino Flavia Maria 4^b primaria 15/01 Chama Maria 1^a sec. 16/01 Lizzio Arianna 1^a primaria 16/01 Rubino Edoardo 2^a primaria 17/01 Manosperta Dalila 2^a sec. 18/01 Amicone Alessia 2^ infanzia 19/01 Fabrizio Gabriele 1^a sec. 19/01 Ignazi Emanuele 4^a primaria 19/01 Venturini Flavia 3^a sec. 22/01 Filocamo Andrea 5^b primaria 23/01 D'aloia Davide 2^a sec 24/01 Pignotta Matteo 2^a primaria 25/01 D'amicis FEDERICO 3^b sec

    26/01 Di Panfilo Lavinia 2^a sec. 26/01 Garipoli Luca 3^a primaria 26/01 Linosa Rachele 2^a primaria 26/01 Tavernari Emma 2^a primaria 27/01 Lolli Ilaria 3^ infanzia 28/01 Ghinassi Chiara 2^a primaria 29/01 Esposito Andrea 3^a sec. 29/01 Guglielmi Diego 3^a primaria 29/01 Suares Elisa 1^b sec. 29/01 Zocco Matilde 4^b primaria 30/01 Bartolotta Arianna 3^a sec. 30/01 Santini Chiara 3^b primaria

    PRENDI

    NOTA

    APPUNTAMENTI DEL

    MESE DI GENNAIO

    2014

    Lunedì 12 gennaio: alle ore 17:30 il preside della Scuola Secondaria incontrerà le famiglie delle quinte classi delle varie scuole primarie, in un OPEN DAY, per presentare le attività didattiche e il progetto educativo della scuola. Martedì 13 gennaio: le classi terze della scuola secondaria di primo grado andranno a visitare la mostra Body Worlds. La partenza è prevista per le ore 8:30 e il rientro alle 13 circa. Giovedì 15 gennaio: alle 8:10 le classi terze della scuola primaria si recheranno al Museo Pigorini per un tuffo indietro nel tempo e si troveranno circondati da uomini primitivi e dinosauri! Il rientro è previsto per le ore 13 circa. Venerdì 16 gennaio: dalla mattinata e per tutta la giornata la scuola dell’Infanzia sarà aperta a tutti coloro che desidereranno conoscerla per il suo primo OPEN DAY! Lunedì 19 gennaio: da oggi fino a venerdì 23 la scuola Primaria aprirà le porte a tutte le famiglie che desidereranno conoscerne la proposta didattico-educativa per la sua settimana di SCUOLA APERTA. venerdì 23 gennaio: alle 17:00 si svolgerà il Collegio Docenti della Scuola dell’Infanzia. Mercoledì 28 gennaio la Scuola Secondaria si riunirà, dalle ore 14:30, in Consiglio di Classe per gli scrutini del primo quadrimestre delle classi terze sez. A e B. È prevista la partecipazione dei Rappresentanti di Classe (gli orari verranno comunicati da un circolare con congruo preavviso) Mercoledì 28 gennaio i Consigli di Classe della sezione B della Scuola Primaria si riuniranno dalle ore 14:30 per gli scrutini del primo quadrimestre saranno presenti i Rappresentanti di classe. Giovedì 29 gennaio la Scuola Secondaria si riunirà dalle ore 14:30 alla presenza dei Rappresentanti di classe per lo scrutinio del primo quadrimestre riguardante le classi prime e la classe seconda. Giovedì 28 gennaio dalle ore 14:30 avranno luogo gli scrutini di fine quadrimestre della sez A della scuola Primaria. Anche in questa sede sarà richiesta la partecipazione dei Rappresentanti di Classe.