Si può fare! n.4

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febbraio 2012 - pubblicazione mensile a cura del presidio di ‘’libera cassano - gaetano marchitelli’’ numero Iv - direttori responsabili: angelo luiso & marialuisa caricato - email: [email protected] Ambiente e legalita’ un binomio non sempre perfetto Il termine “Ecomafia” indica le attività illecite con cui un'occasione unica per riciclare denaro, utilizzare i beni la criminalità organizzata reca danni agli ecosistemi, trafugati come moneta di scambio per partite di droga e alla salute dei cittadini e all'economia legale. Diversi armi, e come mezzo di ricatto nei confronti dello Stato. sono i campi nei quali agisce l'ecomafia: Lo smaltimento illegale di rifiuti è il più pericoloso dall'abusivismo edilizio all'agromafia e zoomafia; campo d'attività delle ecomafie e uno tra i business dall'archeomafia al traffico dei rifiuti. illegali più redditizio. Anziché essere trattati e gestiti L'abusivismo edilizio riguarda la costruzione di secondo le norme, che ne assicurano lo smaltimento in immobili senza autorizzazioni o in aree dichiarate regime di sicurezza ambientale e sanitaria, i rifiuti inedificabili. Questo fenomeno è cominciato in Italia a speciali vengono nascosti e così avvelenano l’aria, che hanno al centro gli animali. Riguarda i traffici di Per poter offrire un adeguato contrasto a questo nuovo cani e gatti con finti pedigree o di animali esotici, il inquietante agire della criminalità organizzata, non si bracconaggio e il contrabbando di fauna selvatica, le può più pensare di operare isolatamente, ma occorre scommesse illegali sulle corse clandestine dei cavalli e una legislazione omogenea e una forte e convinta i combattimenti fra cani. collaborazione tra gli Stati e i vari organismi preposti L'archeomafia interessa il settore dei beni culturali, alle attività di contrasto e controllo. dagli scavi archeologici clandestini, al furto e al traffico di opere d'arte. Il saccheggio archeologico è partire dagli anni Settanta e ha raggiunto proporzioni enormi, provocando pesanti conseguenze sullo sviluppo urbanistico, sulla qualità del paesaggio, sull 'economia e sulla sicurezza del territorio. L' agromafia è l'attività illegale delle associazioni mafiose legata all'agricoltura. Si realizza attraverso forme di investimento e riciclaggio del denaro nelle coltivazioni, ma anche tramite truffe per ottenere fondi pubblici per lo sviluppo del settore agricolo. Le mafie sono direttamente coinvolte in tutta la filiera del prodotto: dal campo, al trasporto, alla vendita nei mercati ortofrutticoli. Con zoomafia , invece, s'intende definire il settore criminale che trae profitto dal controllo di attività illegali . . contaminano le falde acquifere, inquinano i fiumi e le coltivazioni agricole, minacciano la salute dei cittadini. Questo racket è attivo da nord a sud su tutto il territorio nazionale. I reati in questo campo possono avvenire in ogni fase del ciclo: produzione, trasporto e smaltimento. Le regioni dove si registra il maggior numero di reati ambientali sono Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, non a caso le stesse in cui sono presenti le principali organizzazioni mafiose italiane. Dal 1994 la principale associazione che combatte l'ecomafia è l' Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente: esso svolge attività di ricerca, analisi e denuncia del fenomeno in collaborazione con le forze dell’ ordine, i magistrati ed avvocati. .

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Quarto numero del mensile "Si può fare!" dell'associazione Libera - Gaetano Marchitelli di Cassano delle Murge (Ba)

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febbraio 2012 - pubblicazione mensile a cura del presidio di ‘’libera cassano - gaetano marchitelli’’

numero Iv - direttori responsabili: angelo luiso & marialuisa caricato - email: [email protected]

Ambiente e legalita’ un binomio non sempre perfettoIl termine “Ecomafia” indica le attività illecite con cui un'occasione unica per riciclare denaro, utilizzare i beni la criminalità organizzata reca danni agli ecosistemi, trafugati come moneta di scambio per partite di droga e alla salute dei cittadini e all'economia legale. Diversi armi, e come mezzo di ricatto nei confronti dello Stato.sono i campi nei quali agisce l'ecomafia: Lo smaltimento illegale di rifiuti è il più pericoloso dall'abusivismo edilizio all'agromafia e zoomafia; campo d'attività delle ecomafie e uno tra i business dall'archeomafia al traffico dei rifiuti. illegali più redditizio. Anziché essere trattati e gestiti L'abusivismo edilizio riguarda la costruzione di secondo le norme, che ne assicurano lo smaltimento in immobili senza autorizzazioni o in aree dichiarate regime di sicurezza ambientale e sanitaria, i rifiuti inedificabili. Questo fenomeno è cominciato in Italia a speciali vengono nascosti e così avvelenano l’aria,

che hanno al centro gli animali. Riguarda i traffici di Per poter offrire un adeguato contrasto a questo nuovo cani e gatti con finti pedigree o di animali esotici, il inquietante agire della criminalità organizzata, non si bracconaggio e il contrabbando di fauna selvatica, le può più pensare di operare isolatamente, ma occorre scommesse illegali sulle corse clandestine dei cavalli e una legislazione omogenea e una forte e convinta i combattimenti fra cani. collaborazione tra gli Stati e i vari organismi preposti L'archeomafia interessa il settore dei beni culturali, alle attività di contrasto e controllo.dagli scavi archeologici clandestini, al furto e al traffico di opere d'arte. Il saccheggio archeologico è

partire dagli anni Settanta e ha raggiunto proporzioni e n o r m i , p r o v o c a n d o pesanti conseguenze sullo sviluppo urbanistico, sulla qualità del paesaggio, sull'economia e sulla sicurezza delterritorio. L'agromafia è l 'attività illegale delle associazioni mafiose legata all'agricoltura.Si realizza attraverso forme di investimento e riciclaggio del denaro nelle coltivazioni, ma anche tramite truffe per ottenere fondi pubblici per lo sviluppo del settore agricolo. Le mafie sono direttamente coinvolte in tutta la filiera del prodotto: dal campo, al trasporto, alla vendita neimercati ortofrutticoli. Con zoomafia , invece , s'intende definire il settore criminale che trae profitto dal controllo di attività illegali

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contaminano le falde acquifere, i n q u i n a n o i f i u m i e l e coltivazioni agricole, minaccianola salute dei cittadini. Q u e s t o r a c k e t è a t t i v oda nord a sud su tutto il territorio nazionale. I reati in questo campo possono avvenire i n o g n i f a s e d e l c i c l o : p r o d u z i o n e , t r a s p o r t o e smaltimento. Le regioni dove si registra il maggior numero di reati ambientali sono Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, non a caso le stesse in cui sono p r e s e n t i l e p r i n c i p a l i organizzazioni mafiose italiane.D a l 1 9 9 4 l a p r i n c i p a l e associazione che combatte l'ecomafia è l'Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente: esso svolge attività di ricerca, analisi e denuncia del fenomeno in collaborazione con le forze dell’ordine, i magistrati ed avvocati.

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Ecomafia, rifiuti e inquinamento: ecco i problemi che deve affrontare Peppino inquesta nuova avventura. Vedremo come una tranquilla gita al mare possa trasformarsi in un incubo a causa dei rifiuti scaricati illegalmente sulla spiaggiadal solito Tano. Attraverso le parole di Peppino vogliamo sensibilizzare le nuovegenerazioni al rispetto dell’ambiente e alla tutela della natura, ma allo stesso tempoa trovare un’ alternativa alle fonti d’inquinamento già esistenti.

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Lo smaltimento abusivo dei rifiuti, l’inquinamento del mare e l’avvelenamento dell’aria possono essere eliminati attraverso l’uso di fonti d’energia rinnovabili.Sotto consiglio di Peppino, il sindaco Rino decide di sostituire la centrale nucleare sfruttando la forza del vento, del mare e del sole e promuovendo la raccolta differenziata. Se tutti seguissero i suggerimenti del nostro protagonista, siamo sicuri che gran parte del problema ecomafia sarebbe risolto. Buona lettura!

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Libera Cassano - Gaetano Marchitelli

all’ ombra della legalitA’: la camorra

la redazione consiglia...

alla luce del sole

Un ringraziamento particolare a Ubaldo Leporale per il disegno in prima pagina.

Don Pino Puglisi, parroco del quartiere Brancaccio di Palermo tra il 1990 e il 1993, si trova a toccare con mano quanto la mafia sia radicata nel quartiere e all’interno di famiglie con bambini coinvolti quotidianamente con la malavita e le sue regole deviate e devianti, in molti casi spinti a delinquere dagli stessi genitori mafiosi. Don Puglisi cerca di intervenire con decisione nella vita dei suoi piccoli parrocchiani cercando di spingerli a studiare e provando ad insegnargli che il furto e il malaffare non sono azioni normali, come invece l’ambiente in cui vivono li ha portati a credere. Don Puglisi paterno con i suoi protetti, ma intransigente verso la malavita che lo circonda spingerà molti ragazzi verso la sua chiesa dove si ritroveranno per giocare, imparare ed incontrarsi sotto l’occhio vigile del sacerdote, che però attirerà in questo modo l’attenzione dei malavitosi locali che cominceranno prima ad intimidire qualche ragazzino costretto con la forza ad abbandonare la frequentazione della parrocchia e poi, dopo una messa dedicata al magistrato Giovanni Falcone e la sfida lanciata dal sacerdote ai criminali del quartiere a mostrarsi alla luce del sole, si trasformerà ben presto in una condanna a morte che arriverà dopo l’attentato a Paolo Borsellino, nello stile vigliacco e intimidatorio che contraddistingue il modus operandi mafioso.

«Nel cono d'ombra dell'attenzione data perennemente a Cosa camorra si evolverà, egli infatti dal carcere creò la Nuova

Nostra, nell'attenzione ossessiva riservata alle bombe della Camorra Organizzata che comincia ad estendere il suo

mafia, la camorra ha trovato la giusta distrazione mediatica potere criminoso nell'ambito della droga, diventando così

per risultare praticamente sconosciuta.» potente da scardinare le basi del potere delle vecchie famiglie

La Camorra è un'organizzazione nata in Sardegna nel XIII riunite sotto il nome di Nuova Famiglia. Guerre sanguinose,

secolo per conto dei Pisani che, detenendo il controllo del portano a più di un centinaio di morti senza un nulla di fatto.

luogo, avevano bisogno che qualcuno dettasse capillarmente Ad oggi la Camorra non presenta una struttura verticistica ma

il regime che loro non riuscivano ad imporre. Questi gruppi di è considerata comunque una delle principali piaghe del

mercenari grazie a tangenti, gioco d'azzardo e gabelle meridione e uno dei principali problemi economici della

riusciranno ad accumulare tanta ricchezza da poter tenere in Campania.

piedi un'organizzazione ormai formata, e a migrare in «I clan non hanno più necessità di un controllo capillare

Campania nel XVI secolo. militarizzato, o quantomeno non ne hanno sempre bisogno.

I camorristi “cacciavano oro dai pidocchi”: riescono ad Gli affari principali dei camorristi avvengono fuori Napoli»

inserirsi velocemente nelle città, commettendo illeciti a danno (Roberto Saviano). La Camorra infatti conta migliaia di

dei più poveri. Si dà un nome a questa organizzazione: la affiliati divisi in oltre 200 famiglie attive in tutta la Campania,

“Bella Società Riformata” retta da uno statuto chiamato il ma soprattutto all'estero dove si è insediata in stati come

“frieno” che ha come leggi fondamentali quelle del rispetto Olanda, Spagna, Portogallo, Romania, Francia, Repubblica

degli ordini dei capi e quella del segreto sulla “onorata Dominicana e Brasile, Germania, Polonia, Russia, Albania.

soc ie tà” . Attualmente la Camorra guadagna tra traffico di droga,

Nel 1861 l'Unità d'Italia si ha grazie soprattutto ad accordi imprese e appalti pubblici, prostituzione, traffico di armi ed

tra Stato e Camorra che permetteranno l'arrivo dei Savoia estorsione circa 12 miliardi e mezzo l'anno.

e la cacciata dei Borboni dal meridione del Paese.

La Camorra fino agli anni Settanta continua a non avere una

struttura verticistica, ma una struttura orizzontale, che

comprende vari clan e famiglie presenti sul territorio, più o

meno legate tra loro. E' solo a causa di Raffaele Cutolo che la

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Siamo giunti al quarto numero del giornale e, anche se può sembrare prematuro, è arrivato il momento di fare delle considerazioni e di dare qualche spiegazione ai nostri lettori.Abbiamo ricevuto una mail da una nostra lettrice che, oltre a farci i complimenti per il nostro lavoro, ci ha, giustamente, posto degli interrogativi sullo stesso. In particolare, ci ha chiesto perché nel nostro giornale non trattiamo argomenti più vicini a noi, più vicini alla realtà cassanese.Questo giornalino è nato con l'intento, forse utopistico, di far capire cosa è giusto e cosa non lo è. Il primo pubblico al quale abbiamo pensato di rivolgerci sono proprio i bambini, i cittadini di domani. È per loro che “Peppino” e “Tano” hanno preso forma ed è per questo che consegnamo presso tutte le scuole cassanesi alcune copie del nostro giornale, con la speranza, vana, che i maestri lo leggessero a tutti i bambini dando loro uno spunto di riflessione. Gli articoli sono rivolti ad un pubblico più grande, adulto e sono articoli “generali” che mirano a raccontare quali sono i vari tipi di mafia esistenti oggi, come sono nati e come si esplica la loro attività sul territorio. Almeno per il momento. Come linea redazionale abbiamo scelto di spiegare prima le dinamiche dell'attività mafiosa in generale, per poi far capire come nel concreto questa si attua, raccontando di meccanismi poco leciti a noi più vicini. Adesso crediamo sia prematuro.Il nostro intento è quello di smuovere le coscienze, è quello di far capire che insieme possiamo ribellarci allo schifo che ci circonda, che le poche mosche bianche esistenti possono potenzialmente costituire un “esercito”. Ma prima bisogna far capire di cosa stiamo parlando.

Sognatori o poveri illusi?