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che a gruppi vivono nelle strade di Città del Guatemala, per mancanza della famiglia o per fuggire da condizioni di vita insopportabili nelle baraccopoli.

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Nelle strade di Città del Guatemala, una ventina d’anni fa, Mayra e compagni hanno fatto un incontro importante: il professore Gérard Lutte dell’università La Sapienza di Roma, che è stato ad ascoltare i loro racconti di miseria e violenza, ma anche di speranza e di futuro.

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Da allora è iniziato un processo di liberazione, personale e di gruppo, che li ha portati a riscoprire la propria dignità umana. Hanno preso coscienza che solitudine, povertà, droga, violenza, razzismo e sfruttamento non sono fatti naturali e inevitabili, ma prodotti di un mondo e di una società ingiusti.

Così, con l'appoggio e l'amicizia di giovani e adulti anche di altri paesi, è nato il

MOVIMIENTO JÓVENES DE LA CALLE (MOJOCA)

che ha iniziato ad organizzarsi e a progettare il proprio futuro a partire dalla strada.

Oggi in Guatemala il MOJOCA è l’unica realtà che si interessa dei ragazzi di strada e per loro rappresenta l’unica speranza, dopo che varie associazioni o istituzioni hanno chiuso la loro attività.

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Il primo sogno realizzato al MOJOCA è stato l’affitto nel 1998 e poi l’acquisto nel 2000 della “casa dell’amicizia”, ristrutturata nel 2008.La casa è diventata un luogo d’incontro frequentato ogni giorno da 60–70 giovani.

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Nella casa si mangia (una cinquantina i pasti serviti al giorno).

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Nella casa si studia (circa 50 ragazzi frequentano la scuola di base).

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Nella casa si lavora (circa 40 apprendisti falegnami, panettieri-pasticceri, cuochi, sarti). Dal 2010 l’addestramento professionale si fa all’interno dei laboratori solidali Mojoca.

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Nella casa si fanno riunioni e assemblee dove si prendono decisioni e si fanno progetti.

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Nel MOJOCA si è assistiti da medici e psicologi.

Molti giovani partecipano a corsi esterni di scuola (secondaria e università) e formazione professionale.

Diversi si sono inseriti in attività lavorative esterne, arrivando all’autosufficienza per lavoro e casa.

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Nel 2006 è stata inaugurata una seconda casa: la “casa 8 marzo” per ospitare per un periodo le ragazze che vogliono uscire dalla strada e i loro bambini, soprattutto quelle che soffrono situazioni di emergenza: gravidanza, salute, violenza, pericolo di morte.

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Nel 2007 è stata inaugurata una casa analoga per i ragazzi: la "casa degli amici".

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Nel 2010 sono nati i Laboratori Solidali Mojoca per produrre e venderepane, pizza, pasticceria, gelati, prodotti di sartoria, prodotti di falegnameria, e dare così uno sbocco lavorativo ai giovani del Mojoca.Dal 2010 l’addestramento professionale si fa all’interno di questi laboratori.

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Nel 2013 nella casa 8 marzo è stata aperta una pizzeria con produzione e vendita di pizze e gaufrettes

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Più di 1.000 giovani hanno avuto rapporti con il MOJOCAda quando è nato.

Non tutti sono usciti dalla strada, troppi sono morti di aids, e droga o uccisi dagli squadroni della morte.

Però molte/i sono diventate/i responsabili del movimento,delle attività formative e produttivee già più di cento vivono stabilmente fuori dalla strada.

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Le ragazze uscite dalla strada (una cinquantina) hanno formato un gruppo di auto-aiuto: “LAS QUETZALITAS” (il quetzal è un uccello del Guatemala simbolo di libertà).

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I bambini figli delle Quetzalitas (una ottantina) hanno formato il gruppo delle MARIPOSAS (farfalle).

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Gli adolescenti figli delle Quetzalitas (una quindicina)hanno formato il gruppo GENERAZIONE DEL CAMBIAMENTO.

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Anche i ragazzi (una quindicina) hanno formato un loro gruppo,analogo a quello delle Quetzalitas, denominato “NUEVA GENERACIÓN”.

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UN MOVIMENTO ORIGINALEPrimo aspetto fondamentale che caratterizza il MOJOCA

La fiducia in se stessi, lo spirito di iniziativa, il senso di responsabilità, hanno portato alla completa autogestione: dal 2006 sono le ragazze e i ragazzi che prendono tutte le decisionie gli adulti sono semplici consiglieri.

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La sincerità, il rispetto, la fiducia negli altri, la parità, la condivisione,sono ispirate dalla pedagogia-pratica dell'amicizia liberatrice.

UN MOVIMENTO ORIGINALESecondo aspetto fondamentale che caratterizza il MOJOCA

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LE RETI DI AMICIZIALe reti di amicizia (in Italia e in Belgio)

sostengono con impegni di volontariato e con contributi finanziari le attività del MOJOCA.

La rete italiana (Amistrada) annovera diverse centinaia di persone e una ventina di gruppi e fa parte del CIPSI (Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale).

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GLI OBIETTIVI FINANZIARI

Per garantire funzionamento e sviluppo del MOJOCAoccorre reperire circa 500.000 €/anno, così suddivisi: - 100.000 dal Guatemala,- 100.000 dal Belgio,- 300.000 dall'Italia

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PER COLLABORAREimpegni di volontariato

Organizzare un gruppo di amicizia; fare conoscere le/i ragazze/i di strada; diventare socia/o della rete; svolgere un lavoro volontario per la rete

contributi finanziari

Scelta del 5per1000 per Amistrada: cf 97218030589

Versamento, una o più volte all'anno, preferibilmente per l’insieme dei programmi

Contributo (anche parziale) per uno dei vari programmi: •alle spese dei pasti (85 €/giorno), •all’adozione a distanza di un figlio di ragazza di strada (25 €/mese), •a una borsa per formazione scolastica o professionale (50 €/mese)•a una borsa di studio universitaria di un giovane (75 €/mese), •al salario di un giovane del coordinamento del Mojoca (250 €/mese), •alla gestione della casa 8 marzo (500 €/mese), •alla gestione della casa degli amici (500 €/mese)

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PER INFORMARSI

-  sito: www.amistrada.net-  bollettini: Las Quetzalitas-  libro: Principesse e sognatori nelle strade in Guatemala-  video 3: Educazione è amicizia e libertà (2011)-  video 2: Principesse e sognatori nelle strade del Guatemala (2007)-  video 1: La loro storia si scrive nella strada (1998), Mirna e Mayra ci raccontano la strada (2001)