Sezione Provinciale di Rimini - arpae.it · Condizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale...

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Sezione Provinciale di Rimini Comune di Riccione C i i ili Commissione consiliare 13 febbraio 2014 Mauro Stambazzi Direttore Gianna Sallese Resp.le Servizio Territoriale Marco Zamagni Resp.le Area Monitoraggio

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Sezione Provinciale di Rimini

Comune di Riccione

C i i iliCommissione consiliare13 febbraio 2014

Mauro Stambazzi Direttore

Gianna Sallese        Resp.le Servizio Territoriale

Marco Zamagni       Resp.le Area Monitoraggio

Attività di ARPA

• supporto tecnico dell’Autorità competente (Provincia) nella fase autorizzativa(Provincia) nella fase autorizzativa.

i il t ll il i tt d i li iti d ll• vigilanza e controllo per il rispetto dei limiti e delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione

• campionamento e analisip

http://ippc.arpa.emr.it/CercaImpiantiTerritorio.aspxAllegato A provv N° 13 del 28/01/2009Allegato A provv. N 13 del 28/01/2009

Condizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale DITTA HERA S.p.A.

via Raibano 32 - Coriano- Rimini Impianto di incenerimento rifiuti urbani speciali pericolosi e speciali non pericolosiImpianto di incenerimento rifiuti urbani, speciali pericolosi e speciali non pericolosi

Impianto di essiccamento fanghi Deposito Preliminare verso recapiti anche extra-provinciali

• Il quantitativo massimo complessivo dei rifiuti ammessi al trattamento R1(utilizzazione principalmente come combustibile o come altro mezzo perprodurre energia) è di 140.000 t/anno.

• I rifiuti inceneriti nell’anno 2013 ammontano a 139.788 tonnellate.• Non sono presenti scarichi produttivi La rete delle acque reflue domestiche• Non sono presenti scarichi produttivi. La rete delle acque reflue domestiche

recapitano in pubblica fognatura. I due scarichi delle acque di secondapioggia confluiscono nel fosso consorziale di via Raibano.

i i i i l l• Non sono presenti emissioni nel suolo.• L’impianto applica le BAT (o MTD Migliori Tecniche Disponibili) di

settore.• L’azienda è registrata EMAS dal 13/09/2012 sino al 28/06/2014.•

Schema tipico di inceneritore con recupero di energia

emissioni diff/fuggemissioni in acqua

emissioni eccezionaliemissioni in aria

rifiuti in ingresso

caricamento fornocombustione

recupero energetico

rifiuti prodottiserbatoi

trattamento

fumip g

Il piano di monitoraggio e controlloIl piano di monitoraggio e controllo.

•• Monitoraggio e controllo delle materie Monitoraggio e controllo delle materie prime e prodottiprime e prodottiprime e prodottiprime e prodotti

•• Monitoraggio e controllo scarichi idriciMonitoraggio e controllo scarichi idrici•• Monitoraggio e controllo combustibiliMonitoraggio e controllo combustibili•• Monitoraggio e controllo sistemi di misuraMonitoraggio e controllo sistemi di misura•• Monitoraggio e controllo sistemi di misuraMonitoraggio e controllo sistemi di misura•• Monitoraggio e controllo rifiutiMonitoraggio e controllo rifiuti•• Monitoraggio e controllo rumoreMonitoraggio e controllo rumore

rifiuti in ingresso• Controllo visivo carico conferito• Segnalazioni positive al rilevatore di

radioattività• Analisi merceologia• Analisi fondamentale• Analisi elementare• Taratura delle unità di pesatura automezzi• Registrazione peso, data, ora del rifiuto

conferito• Controllo documentazione (formulario,

b ll t i i i)bolle autorizzazioni)• Quantità rifiuti conferiti• Funzionamento impianto di aspirazione

fossa ricezione rifiuti

id i d li idi di t i di t i di i i i di i• riduzione degli ossidi di azoto avviene mediante una sezione di iniezione di urea in camera di combustione (SNCR) e mediante iniezione di una soluzione ammoniacale al 24% su un catalizzatore in un apposito reattore posto in coda al sistema di trattamento (SCR)trattamento (SCR)

• Il sistema a rimozione catalitica (SCR) deve essere applicato ai fumi deacidificati e depolverati, funziona a temperature comprese tra 250-450 °C e consente di

i bb tti ti l ti (70 90%) ffi h ll i i fi l d iraggiungere abbattimenti elevati (70-90%), efficace anche nella rimozione finale dei composti organoclorurati (diossine/furani).

• abbattimento delle polveri, degli inquinanti acidi e dei microinquinanti è costituita da:– primo stadio di reazione, con iniezione di carboni attivi, per l’adsorbimento dei

microinquinanti;– primo stadio di filtrazione, costituito da filtro a maniche per l’abbattimento delle p p

ceneri volanti di caldaia e dei prodotti residui del primo di reazione;– secondo stadio di reazione, con iniezione di bicarbonato di sodio per la

neutralizzazione finale delle sostanze acide;;– secondo stadio di filtrazione costituito da un filtro a maniche per l’abbattimento

dei prodotti residui del secondo stadio di reazione.

emissioni in aria• Portata Velocità Temperatura Pressione• Portata, Velocità, Temperatura, Pressione, • Tenore vapore acqueo• Tenore volumetrico ossigeno• Polveri totali• Sostanze organiche volatili sotto forma di gas e vapori, espresse come

carbonio organico totale (COT)• Acido cloridrico

f• Acido fluoridrico• Ossidi di zolfo (come SO2)• Ossidi di azoto (come NO2)• Monossido di carbonio• Monossido di carbonio• Biossido di carbonio• Ammoniaca (come NH3)• Mercurio e suoi compostiMercurio e suoi composti• PM10• Cadmio + tallio e loro composti (in totale)• Antimonio, arsenico, piombo, cromo, cobalto, rame, manganese, nichel,

vanadio e loro composti(in totale) • Zinco• Diossine/furani (I-TEQ)

PCB(UK COT)• PCB(UK COT)• IPA

inquinanti monitorati in continuo (SME)

 

Controlli ARPA su inquinanti monitorati in continuosu inquinanti monitorati in continuo

(SME)UNI EN 14181• UNI EN 14181

• Il presupposto ‘cardine’ di tutta la norma è chePER GLI IMPIANTI NON VALE PIU’ LA• ‘PRESUNZIONE DI INNOCENZA’

CIASCUN GESTORE DEVE DIMOSTRARE• CIASCUN GESTORE DEVE DIMOSTRARE• ANCHE A POSTERIORI CHE

• IL SUO PROCESSO E’ SOTTO• CONTROLLO!

Controllo dei report:• giornalieri• giornalieri • mensili• annuali

Controlli Arpa su inquinanti non monitorati in continuosu inquinanti non monitorati in continuo

1

Controlli Arpa psu inquinanti non monitorati in continuo

2

rifiuti prodotti• Ceneri pesanti• Scorie• Ceneri da caldaia• Ceneri da elettrofiltro• Prodotti Sodici Residui• Carbone esaurito• Catalizzatori esauriti• Materiali ferrosi estratti da ceneri pesanti• Fanghi da pulizia rete fognaria interna• Percolato avanfossa• Altri fanghi raccolti in vasche chiuse• Acque di lavaggio avanfossa• Oli esausti

Controlli Arpa 1 visita ispettivap

Controlli Arpa 2visita ispettiva p

it itwww.moniter.it

• “Organizzazione di un sistema di sorveglianza ambientale e valutazione epidemiologica nelle aree circostanti gli impianti divalutazione epidemiologica nelle aree circostanti gli impianti di incenerimento rifiuti solidi urbani in Emilia-Romagna”

• Progetto promosso dagli Assessorati Politiche per la salute eProgetto promosso dagli Assessorati Politiche per la salute e Ambiente e Sviluppo Sostenibile della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Arpa Emilia-Romagna.

• Tempi: 2007 – 2011

• Costi: circa 3.4 MEuroCost c ca 3 u o

QUADERNI DI MONITER 

consultabili all’indirizzo: www.moniter.it

Inceneritori e conflitti ambientali

1. La Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS)

2. Le emissioni degli inceneritori di ultima generazionee e ss o deg ce e to d u t a ge e a o e

3. I risultati del progetto MONITER

4. La percezione del rischio4. La percezione del rischio

5. Gli effetti degli inceneritori sulla salute

6 Le ricadute degli inceneritori sull’ambiente vol 16. Le ricadute degli inceneritori sull ambiente vol.1

7. Le ricadute degli inceneritori sull’ambiente vol. 2

8 Emissioni degli inceneritori e modelli di ricaduta8. Emissioni degli inceneritori e modelli di ricaduta

9. Linee guida per la sorveglianza degli inceneritori

Alcuni risultati ottenuti alle emissioni in atmosferaemissioni in atmosfera

• Di seguito alcuni degli inquinanti che vengono monitorati da parte di Arpa e dei gestori degliDi seguito alcuni degli inquinanti che vengono monitorati, da parte di Arpa e dei gestori degli impianti stessi, in tutti gli inceneritori di RU presenti in regione, attraverso misurazioni continue e campionamenti periodici.

• E’ importante sottolineare che, ad oggi, tutti gli inceneritori di RU della Regione rispettano ampiamente i limiti richiesti dalla normativa e dagli atti autorizzativiampiamente i limiti richiesti dalla normativa e dagli atti autorizzativi.

• Materiale particolato• oltre l’85% del particolato emesso appartiene alla frazione fine (PM2.5). • i valori di particolato totale risultano dell’ordine di circa un centesimo rispetto ai limiti di• i valori di particolato totale risultano dell ordine di circa un centesimo rispetto ai limiti di

legge..

• Concentrazioni di microinquinanti organici• Concentrazioni di microinquinanti organici• Per diossine e furani, i risultati nelle analisi effettuate sia su filtri che su condensa e

materiale incondensabile dimostrano che i valori riguardanti le somme delle specie molecolari analizzate, espresse come tossicità equivalente, è pari a qualche centesimo , p q , p qdel limite normativo.

• I valori ottenuti per gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) mostrano concentrazioni pari a pochi millesimi del limite consentito.

• Per i policlorobifenili (PCB) non esiste riferimento normativo. Dai risultati ottenuti si può comunque affermare che il 25% della concentrazione totale dei PCB analizzati sia considerabile come “diossina simile”.

Alcuni risultati ottenuti alleAlcuni risultati ottenuti alle emissioni in atmosfera

• Metalli• Anche per i metalli le misure effettuate evidenziano emissioni ampiamente inferiori ai• Anche per i metalli le misure effettuate evidenziano emissioni ampiamente inferiori ai

valori limite. I risultati mostrano una certa variabilità fra i campioni prodotti nell’arco della campagna di monitoraggio.

• Bilancio di massa• Il bilancio di massa ha evidenziato che la quantità totale di composti organoclorurati

(diossine, furani e PCB) emessa dall’inceneritore (34 microgrammi per tonnellata di ( , ) ( g prifiuti bruciata) è inferiore a quella presente in entrata (43,2 microgrammi per tonnellata di rifi uti bruciata).

• Campagna di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico nell’area dell’inceneritore di Coriano

La Provincia di Rimini e la Sezione Provinciale dell’ARPA di Rimini• La Provincia di Rimini e la Sezione Provinciale dell’ARPA di Rimini hanno stipulato, in data18 febbraio 2008, una convenzione per lo studio dello stato di qualità dell’aria nell’area interessata dalle

’ f C Cricadute nell’inceneritore di rifiuti sito nel Comune di Coriano.

Stima massima ricaduta PM10

Monitoraggio ante operam: inceneritore fermo

PM10 - Valori medi giornalieri punti Am - Ac - Parco MarecchiaInceneritore SPENTOInceneritore SPENTO

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Data

Monitoraggio post operam: 4° linea in funzionegg p p

PM10 - Valori medi giornalieri punti Am - Ac - Parco Marecchia Inceneritore ACCESO

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Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione