Settembre 2014

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1 49° u scita, S ettembre 2 014 Onlus Registrazione: T ribunale d i A lessandria N . 6 48 d el 2 0/07/2010 LA M IA VOCE LA NOSTRA VOCE ! Indice: Pag. 1 Convegno Pag. 7 Voltaggio Pag. 13 Indicazioni utili Pag. 2 Geo Andeira, Castellazzo Pag. 8 Convegno Pag. 14 Indicazioni utili Pag. 3 …..Geo Andeira… Pag.9 Il figlio della luna….. Pag. 15 Geo Andeira Pag. 4 …. Castellazzo B.da… Pag.10 conclusione: il figlio della L. Pag. 16 Presentazione Associazione Pag. 5 Geo Andeira Castellazzo Pag.11 Casale Pag. 6 Conclusioni Geo Andeira Pag. 12 Casale www.andeira.it …… Questa iniziativa è organizzata durante il periodo del

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49° uscita, Settembre 2014

Onlus Registrazione: Tribunale di Alessandria N. 648 del 20/07/2010

LA MIA VOCE LA NOSTRA VOCE !

Indice:

Pag. 1 Convegno Pag. 7 Voltaggio Pag. 13 Indicazioni utili

Pag. 2 Geo Andeira, Castellazzo Pag. 8 Convegno Pag. 14 Indicazioni utili

Pag. 3 …..Geo Andeira… Pag.9 Il figlio della luna….. Pag. 15 Geo Andeira

Pag. 4 …. Castellazzo B.da… Pag.10 conclusione: il figlio della L. Pag. 16 Presentazione Associazione

Pag. 5 Geo Andeira Castellazzo Pag.11 Casale

Pag. 6 Conclusioni Geo Andeira Pag. 12 Casale

www.andeira.it

……

Questa iniziativa è organizzata durante

il periodo del

GEO ANDEIRA/8 CASTELLAZZO BORMIDA

(ël Castlass an Bormia in piemontese)

By Riccardo Tornato

A conclusione di questo primo viaggio ( un secondo prenderà in esame alcune

caratteristiche di ogni paese ) attraverso le diverse realtà di Andeira vi vorrei parlare

di Castellazzo Bormida (l’antica Gamondio, il paese delle cento chiese) sede della

nostra associazione Andeira e grosso paesone alle porte di Alessandria noto per la

presenza del Santuario della Madonnina dei centauri è un comune di 4.714 abitanti in

provincia di Alessandria, nella pianura tra l'Orba e la Bormida. Il territorio di

Castellazzo Bormida ha una superficie di 45,19 km2. L'altezza del comune è

compresa tra 90 e 132 m s.l.m.. Il palazzo comunale è ad un'altezza di 104 m s.l.m.. Il

Comune ha un estensione territoriale molto vasta con molte cascine importanti ed una

sola frazione Fontanasse (nota per la coltivazione della rapa rossa). Il territorio è

costellato di grossi cascinali. Presenta sul territorio diverse aziende tra cui una che

produce cioccolato. La Giacometta cioccolata brevettata dal pasticcere Giacomo

Boidi. Castellazzo vanta anche la presenta di una radio denominata San Paolo della

Croce. La manifestazione principale è sicuramente il palio dell’oca ogni anno la III

domenica di settembre.

Si coltivano zucche, la barbabietola rossa, scorzonera (radice) e la produzione

cerealicola. Molti sono gli edifici di importanza storico-artistiche presenti sul

territorio comunale. L’edificio artisticamente più rilevante è la Chiesa romanica della

Santissima Trinità da Lungi, posta in aperta campagna, fondata dai canonici Regolari

di Santa Croce di Mortara, probabilmente intorno al 1130, la chiesa (priorato, ma

anche parrocchia) viene citata per la prima volta nel 1134. Di importanza romanica

rimangono oggi gran parte dell'abside, dei muri perimetrali e i capitelli, forse il

maggior segno di arte a Castellazzo. Oltre ad essa si trovano diverse altre chiesa tra

cui:

La chiesa di Santa Maria della Corte, viene citata per la prima volta in un istrumento

del 1005 che nomina la fondazione della chiesa "in curte regia Gamundii" (da cui il

suffisso della Corte) da parte di Maria figlia del re longobardo Adalberto. Fin

dall'inizio la chiesa è parrocchiale.

Nel 1443 la chiesa con annesso convento, costruito agli inizi del XV secolo, passa ai padri serviti.

La chiesa viene più volte demolita e ricostruita. Nel 1494, al termine della messa

dello Spirito Santo, si dà inizio alla solenne demolizione. La chiesa viene ricostruita a

tre navate, probabilmente in stile tardogotico. La consacrazione avviene il 2 febbraio 1534, il giorno dopo la consacrazione di San Martino appena ingrandita.

Inondata dalla Bormida nel 1647, e bruciata dai francesi nel 1651 della chiesa rimane

solo il campanile e un crocefisso dichiarato miracolato da papa Benedetto XV. Tra il

1665 e il 1717 la chiesa è ricostruita secondo il vecchio progetto per sfruttare le

fondamenta rimaste; i lavori sono affidati all'architetto alessandrino Guglielmo Trotti che però modifica l'aspetto interno.

Nel 1802 il Maire napoleonico dichiara sciolta la comunità di Santa Maria e nel 1807

i padri serviti abbandonano il convento che ritornerà nelle mani del clero secolare nel 1817. Il convento viene diviso tra la parrocchia e il municipio.

Nel 1894 vengono intrapresi i lavori di risanamento della pavimentazione e degli affreschi interni.

La chiesa di Santa Maria della Corte è la prima parrocchia del paese e si può vantare

del leone alato simbolo di Venezia, lasciato appunto dalla serenissima repubblica di Venezia.

La chiesa dei Santi Carlo e Anna, terza parrocchia del paese, venne costruita per

volontà testamentarie di Maddalena Trotti e nel 1631 venne posata la prima pietra. Le

guerre del periodo ritardano i lavori che vengono interrotti per mancanza da materiale

e mano d'opera (nel frattempo il titolo di parrocchia è tenuto dal vicinissimo oratorio

della Santissima Annunziata). Nel 1665 venne terminato il coro e nel 1714 venne

consacrata. Nel 1892 su progetto dell'ingegnere Crescentino Caselli, venne rialzato il

campanile.

Al suo interno è conservata una statua lignea della Madonna del Carmine (detta dai

castellazzesi della provvidenza) della bottega del Maragliano.

La Chiesa di San Martino è la chiesa più antica di Castellazzo, fondata sicuramente

prima del 1000. Il primo documento che la cita è un atto redatto nel 1106 nella piazza

attigua dove si trova anche l'indicazione di Gamondio libero comune “in locum

Gamundii, in platea S.Martini”.

La chiesa è parrocchiale da sempre, e trova una sua gemella costruita nella nuova

città di Alessandria. Dal 1264 la chiesa è retta dai Padri Agostiniani. Durante i vari

ampliamenti la facciata viene posta a meridione rispetto all'originale che era posta a

levante. La chiesa è ingrandita nel XIV secolo inglobando parte della primordiale

chiesa. Nel 1534 terminano i lavori spostando ulteriormente la facciata in avanti fino

ad inglobare la torre che era Albo Pretorio. Il 1º febbraio la chiesa viene consacrata

da Leonardo di Vercelli, vescovo di Betlemme. La facciata viene completata nel

1561. Nel 1895 prende fuoco il campanile posteriore. Viene ricostruito

sopraelevandolo di 15 metri sulle strutture del precedente dall'architetto Giuseppe

Boidi Trotti. Negli anni trenta la chiesa viene ristrutturata per riportarla al suo stato

iniziale, scrostando l'esterno che era colorato a rigoni orizzontali. La chiesa di San Martino è la seconda parrocchia del paese.

La chiesa di Santo Stefano "extra muros" ha un'origine certamente monastica per la

sua lontananza dall'abitato di allora. La fondazione risale all'incirca alla metà dell'XI

secolo dall'impronta romanica che l'edificio conserva: tre absidi (rimaneggiate nel

corso dei secoli) e la cripta. Le absidi trovano le loro gemelle nell'abbazia di Santa

Giustina a Sezzadio, dello stesso periodo, ma anche a Castellazzo si ha nella storia

un'altra chiesa con tre absidi: San Giovanni del Mortuzzo o delle rane. L'antica Santo

Stefano vede periodi di abbandono nel 500 e solo alla fine del secolo (1596-97)

vengono iniziati i lavori di restauro che si protrarranno fini alla metà del 1600. La

chiesa viene rialzata e la facciata completamente rifatta. La chiesa, oggi di proprietà

del comune, ha subito dei restauri nel 1997-98 che hanno portato alla luce che le

dimensioni in pianta dell'oratorio originale erano le stesse di quello giunto ai giorni

nostri.

Il Santuario Beata Vergine della Creta ma più conosciuto come la Madonnina dei

Centauri

La prima costruzione avvenne intorno al XVII secolo come ringraziamento della

protezione durante l'epidemia di peste del 1630; la cappella venne demolita, per

incuria, nel 1764. Nel periodo 1802-1848 si ha la costruzione della nuova chiesa e

della cosiddetta "Rotonda" intorno al pilone, mentre l'inizio dell'edificazione

dell'odierno santuario avvenne sul finire del XIX secolo. Nel 1947 Pio XII conferì

alla "Madonnina" (chiamata così da tutti i Castellazzesi) il titolo di Patrona dei

Centauri. Sui muri del corridoio che conduce alla Rotonda e nella Rotonda stessa si

trovano molti ex voto a significare la grande devozione per la Beata Vergine della

Creta. All’interno del santuario si trova anche la cappella del motociclista. Ogni anno

si tiene il motoraduno Madonnina del centauri con la presenza di centauri da diverse

parti d’Europa, il percorso parte da Alessandria, attraversa Cantalupo e raggiunge

Castellazzo.

A Castellazzo oltre alle chiese principali vi sono diversi oratori sede di Confraternite

alcuni non più esistenti (S.Sebastiano, S.Antonio abate e la Pietà). Tra gli edifici

civili si ricordano il castello, il palazzo municipale, la sede SOMS che al suo interno

trova collocazione la fondazione centro per lo studio delle Società di mutuo

soccorso, alcuni palazzotti nel centro, la torre dell’orologio ed il torrione della

Gattara è ciò che rimane della struttura muraria difensiva quattrocentesca che formava un pentagono intorno al centro abitato.

Tra i personaggi illustri di Castellazzo ricordiamo

Giacomo Panizza (Castellazzo Bormida, 27 marzo 1803 – Milano, 1 maggio 1860) è

stato un compositore italiano. Nato in una famiglia agiata, apprese i primi rudimenti

delle lettere sotto la direzione di suo padre Francesco, proseguendo i suoi studi nel

collegio di Alessandria, dove si applicò allo studio della filosofia. Sin da piccolo

aveva nutrito una forte propensione per la musica. A quindici anni iniziò a studiare il

pianoforte con l'organista di San Martino. Poi studiò contrappunto con il maestro di

cappella della cattedrale di Alessandria, il quale convinse il padre a mandarlo in

Milano per proseguire gli studi. Trasferitosi a Milano nel 1823, non potendosi

iscrivere al Conservatorio, l'anno successivo iniziò a prendere lezioni dal maestro

Vincenzo Lavigna, maestro concertatore al Teatro alla Scala. Dal 1827 fu sostituto

onorario dello stesso Lavigna e divenne effettivo dal 1832. Nel 1848 fu scritturato in

qualità di maestro concertatore del teatro Covent Garden di Londra. Nel 1857 iniziò a

soffrire di una malattia cardiaca che limitò molto la sua attività di direttore.

Scritturato per il Teatro Regio di Torino nel 1859 avrebbe dovuto mettere in scena

l'Otello di Gioachino Rossini, ma ne fu impedito dalla malattia che, pochi mesi dopo

il suo ritorno in Milano, lo avrebbe condotto alla tomba. Fu maestro di canto e

compositore di alcune opere liriche; musicò anche numerosi balletti per la Scala. Tra

i suoi allievi ebbe tra gli altri Carlo Guasco.

Ugo Canefri, o Sant'Ugo da Genova (Castellazzo Bormida, 1148 – Genova, 8

ottobre 1233), fu un nobile crociato italiano che dedicò quasi tutta la sua vita alla cura

degl'infermi in Genova; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Canefri nacque

probabilmente nel 1148 dalla famiglia alessandrina dei conti Canefri, signori di Gamondio (l'attuale Castellazzo Bormida), Fresonara e Borgo Rovereto.

San Paolo della Croce, al secolo Paolo Francesco Danei (Ovada, 3 gennaio 1694 –

Roma, 18 ottobre 1775), è stato un presbitero italiano, fondatore della Congregazione

della Passione di Gesù Cristo e delle monache claustrali Passioniste: è stato

proclamato santo da papa Pio IX nel 1867. Nacque a Ovada, nel Monferrato, da Luca

Danei e Anna Maria Massari, entrambi ferventi cattolici il 3 gennaio 1694 e venne battezzato il 6 gennaio ricevendo il nome composto di Francesco Paolo.

Nel 1701 l'intera famiglia si trasferì a Castellazzo Bormida in una casa di loro

proprietà ed ancora oggi esistente, nell'attuale vicolo Daneo., ad esso è intitolata la radio del paese.

Ricevette la sua prima educazione da un sacerdote che teneva una scuola per ragazzi

a Cremolino.

Gregorio Maria Grassi, al secolo Pier Luigi (Castellazzo Bormida, 13 dicembre

1833 – Cina, 9 luglio 1900), è stato un religioso appartenente all'Ordine Francescano,

vescovo missionario in Cina, ucciso da rivoltosi durante la rivolta dei Boxer; è

venerato come santo e martire dalla Chiesa cattolica. Gregorio nacque il 13 dicembre

1833 a Castellazzo Bormida (Alessandria), da Giovan Battista Grassi e Paola

Francesca Moccagatta, onesti borghesi e possidenti; al battesimo fu chiamato Pier Luigi.

OSSERVARE GLI INSETTI. Quando il tempo è bello, d'estate, dopo la

pioggia, si trovano cose incredibili. Nei cortili, dove prima tutto era tranquillo, iniziano

ad uscire insetti dalle tane nel terreno, dal fogliame, dalle rocce e dai muri. Le farfalle

escono volando e cercano di deporre le uova. Le api cercano di posarsi sul nettare dei

fiori più odorosi. Perchè gli insetti sono belli se sono rari? Perchè mi sono sempre

sembrati interessanti per le loro capacità. A luglio ho trovato uno scarabeo nel cortile di

mia nonna ed era grossissimo, l'ho preso e l'ho messo dentro una bottiglia di plastica con

dei fori per l'aria. L'ho osservato e poi l'ho liberato nel mio cortile. Era più grande del

mio temperino!!!!! DEMARIA ENRICO

La Doppia Ombra di Voltaggio Frida Kahlo di Paola

Poesie di Stefano Merialdi

FRIDA KAHLO – “DIEGO NEI MIEI PENSIERI”

Frida Kahlo nacque in un sobborgo di Città del Messico. A causa di un grave incidente in bus, passerà molto tempo coricata a letto. Si iscrisse alla facoltà di medicina

e lì vide anche “La creazione” di Diego Rivera. Si iscriverà al Partito Comunista e lì conoscerà di persona Diego Rivera. Si innamorarono e nel 1929 si sposarono. Il dipinto che vedete è un suo “Autoritratto come Tehuana” o “Diego nei miei pensieri”. È del 1943. Nella sua fronte Frida dipinge Rivera come a significare che è sempre nei suoi pensieri. Tehuantepec è una regione sudoccidentale del Messico di tipo matriarcale. Le radici che confluiscono verso tutto il dipinto sono come ragnatele che vogliono stringere Diego a sé. Frida

nel 1954 si ammala di polmonite e muore il 13 luglio. Paola

Noi di Voltaggio

Siamo sempre noi,

quelli un po’ strani,

quelli,

un po’ folli,

un po’ artisti;

siamo sempre noi,

che abbiamo sbagliato,

abbiamo imparato;

siamo sempre noi,

con le nostre storie,

le nostre vite sospese;

i nostri sogni,

gli amori,

sentimenti;

siamo noi.

Stefano Merialdi

Amici di Voltaggio

Amici,

tante persone ,

tante facce, voltaggio;

chi parla,

chi tace,

chi ha un dolore segreto,

chi vuole tornare a casa;

amici,

tante facce,

diventano

un umanità di gente,

che vive,

che tira avanti,

sulla faccia del mondo

Stefano Merialdi

IL FIGLIO DELLA LUNA

Questa è la storia di un uomo coraggioso e testardo. Di una madre ancora

più coraggiosa e ancora più testarda. Di molte persone coraggiose e

testarde che non smettono di credere che non bisogna arrendersi, che

bisogna tentare, che bisogna insistere.

Che bisogna prendersi con cocciutaggine ciò che è nostro diritto avere e

che spesso ci viene negato.

Che bisogna andare avanti a testa alta contro chi ci vorrebbe con lo

sguardo basso in un angolo.

Questa è la storia di Fulvio Frisone, la storia di chissà quanti, una storia che ci insegna che, a volte,

l’ostinazione non è un difetto ma una virtù.

Un film di Gianfranco Albano, con Lunetta Savino, Antonio Milo, Paolo Briguglia, Sabrina Sirchia,

Alessandro Morace, Evelyn Famà, Alessandra Costanzo

Film TV - Italia 2006.

Lucia Frisone: SOLO FACENDO PARLARE DI LUI GLI DARANNO ATTENZIONE...

A LUI E A TUTTI GLI ALTRI NELLE SUE CONDIZIONI... CHI STA BENE SI PUÒ STARE ZITTO...

CHI HA BISOGNO DELL'AIUTO DELLO STATO, DELLE ISTITUZIONI... DEVE GRIDARE"

Carmelo e Lucia Frisone, entrambi siciliani, di modesta estrazione e di scarsa cultura - "io tengo solo

la quinta elementare" ricorda spesso la signora -, dopo due figlie, Palmira e Pinella, si ritrovano a dover

crescere - a causa di insipienza medica al momento del parto - un bimbo affetto da gravissime

menomazioni. La madre farà di tutto perché questo figlio, purtroppo leso nel fisico e nel linguaggio,

cresca e studi come tutti gli altri coetanei, arrivando addirittura a far modificare una legge che

prevedeva per i ricercatori universitari una "sana e robusta costituzione".

Per studiare e disegnare (le sue altre passioni oltre alla Fisica, sono la poesia e la pittura) Fulvio

adopera, con grandi sforzi, una sorta di casco dal quale pende un sottile braccio meccanico,

un'evoluzione del primo, artigianale, costruitogli dal padre Carmelo. La madre Lucia, oltre alle tante

battaglie per l'educazione, si è sempre mobilitata per la riapertura delle case chiuse, riuscendo

intanto a far avere al figlio menomato anche una normale attività sessuale. Ed ha ottenuto dallo stato

un'assistenza sociale di ventiquattro ore al giorno. Nessun politico alle spalle, nessun appoggio

istituzionale, solo una grande attenzione dei mass media che hanno portato agli onori di cronaca il

caso. E tutto ciò, grazie al coraggio, alla forza d'animo e alla tenacia di questa madre, la quale, a sua

volta, grazie alle difficoltà del figlio, è cresciuta, ha imparato tante nuove cose, ha tanto viaggiato e

ha vissuto esperienze che mai avrebbe immaginato.

Il film racconta questa storia partendo da un viaggio della famiglia a Melbourne, per un convegno

scientifico sulla Fisica Nucleare, e ripercorrendo, in flash back, le tappe di questo straordinario

percorso umano. Uno sguardo, dalla finestra dell'albergo, alla luna "australiana", la stessa luna tanto

amata e guardata la notte della nascita di Fulvio. Il dramma del parto e la rivelazione della malattia, le

umiliazioni ricevute dalla gente comune e dalle istituzioni, gli scoramenti superati, le invenzioni e gli

insegnamenti - grazie ad un intuitivo metodo della madre, Fulvio a quattro anni leggeva e, nonostante

le diagnosi dei medici, imparò, se non proprio a parlare correttamente, ad articolare dei suoni quasi

comprensibili. Le lotte per entrare nelle scuole pubbliche, le prime amicizie e i primi attestati di

accettazione e rispetto da parte della società, fino all'attenzione della stampa e al riconoscimento di

importanti diritti civili.

FONTE: http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=56560

Fulvio Frisone, spastico distonico per un errore nel momento del parto, è considerato uno dei più brillanti fisici nucleari italiani. La sua vita potrebbe essere paragonata a quella di Stephen Hawkins, genio della fisica teorica e premio Nobel da decenni paralizzato e costretto su una sedia a rotelle. La madre, Lucia, detta “mamma ciclone”, lo ha stimolato riuscendo a farlo parlare, poi ha imposto il diritto allo studio del suo bambino vincendo una lunga battaglia contro le scuole di Siracusa. Il padre Carmelo ha poi inventato un casco con un'asta che consente a Fulvio di sfruttare - per scrivere e disegnare attraverso il pc –

gli unici movimenti coordinati del suo corpo: quelli della testa. Anche grazie a quel casco Frisone si è laureato nel 1989 in fisica nucleare con una tesi su “Le reazioni di fusione D-D in palladio deuterato”.

Fonte: http://www.fondazionefrisone.it/fulvio.htm

Vorrei segnalare anche il libro “La fortuna di avere un figlio spastico - La storia di Fulvio Frisone il fisico disabile conteso dai laboratori nucleari di tutto il mondo” (Laura Anello, Il pozzo di

Giacobbe, 2001 - 112 pagine)

ed il meraviglioso film “Il mio piede sinistro”, film

di Jim Sheridan (1989) tratto dal romanzo “my Left

Foot” di Christy Brown, che vede protagonista Daniel

Day – Lewis, oscar come miglior attore protagonista e David di Donatello 1990 per migliore produzione straniera. A Dublino nel 1932, Christy Brown, appena nato, è vittima di una paralisi che gli impedisce di parlare e di muoversi. Malgrado questo handicap, viene ben accettato da tutta la numerosa ma povera famiglia, composta dal padre muratore, dalla madre casalinga e da dodici fratelli. Con il trascorrere degli anni Christy sorprende i familiari per i suoi tentativi di comunicare con il piede sinistro, tramite il quale riesce a scrivere alcune parole e a dipingere. Successivamente, a diciassette anni, gli viene offerta l'occasione di essere curato dalla dottoressa Eileen Cole: con l'intervento di questa specialista Christy compie consistenti progressi che gli consentono di ottenere un notevole successo come pittore. Dopo un folle tentativo di suicidio, provocato dal matrimonio del suo amico Peter con Eileen, della quale si era perdutamente innamorato, Christy scrive la sua autobiografia, che viene pubblicata: entusiasta di questo libro l'infermiera Mary Carr accetta di sposarlo.

Fonte: http://www.comingsoon.it/film/il-mio-piede-sinistro/4723/scheda/

Grigliata a Ovada e

Sono felice di continuare la mia avventura ad

"Andeira " dopo un mese di stop, per le

vacanze di agosto, e di incontrare tutti i miei

amici che fanno parte del mio giornalino.

Il mio articolo è sulla bella giornata che ho

trascorso sabato 19 luglio, al " Zainetto " di

Ovada per festeggiare l' ultima stagione di

Andeira, dove è stata organizzata una

grigliata, e con me, di Casale c'erano anche le

mie due amiche di scrittura ( Luisa e Luana )

e un' ex di Andeira ( Luca ) accompagnati da

Marisa.

Siamo partiti al mattino e siamo arrivati ad

Ovada abbiamo incontrato altri gruppi dell'

alessandrino, dove c'erano due amici:

Riccardo e Laura, abbiamo iniziato a parlare

delle vacanze di agosto chi va via e chi resta a

casa.

Dopo sono iniziate le preparazioni per la

grigliata e , noi ragazzi , abbiamo aiutato ad

apparecchiare i tavoli.

Prima di iniziare ci hanno servito l'aperitivo (

focaccia e frittata ) e alle 12:30 è cominciata

la grigliata: oltre alla carne ci hanno dato la

pasta al pesto e, infine, abbiamo sparecchiato

e pulito. Dopo abbiamo visitato il centro

diurno " Lo Zainetto " dove anche loro fanno

parecchie attività e, più tardi, si siamo

divertiti giocando a calcetto: io con Luca e le

avversarie erano Luisa e Luana ( abbiamo

vinto noi maschi ).E' stata una bella giornata e

mi sono divertito.

Passeggiata

a Balzola

Venerdi 18, il giorno prima, presso le ore 21

,sempre con Marisa,Yanes e Maurizio del

centro diurno " L'albero in fiore " siamo

andati a fare una passeggiata a Balzola, un

paesino vicino a Casale, c'era anche la mia

amica Roberta con sua mamma.

Abbiamo iniziato con gli abitanti del paese,

dove hanno organizzato una fiaccolata per

beneficenza: è stato stupendo vedere tutte

quelle torce infuocate che illuminavano la

notte.

Al ritorno, ci hanno offerto l'anguria e l'acqua:

anche se sono stato morsicato dalle zanzare,

sono stato bene e mi piacerebbe fare ancora

queste passeggiate. David Cavallo

E poi sono anche andato in gita con

il Ceat. A….incontrare gli asinelli

INCIDENTE IN VOLO

Parecchi giorni fa, ho appreso dal

telegiornale di un incidente che si è

verificato

nei cieli delle MARCHE : della

collisione tra due tornado (aerei da

combattimento).

I due tornado erano partiti da BRESCIA e

stavano facendo un volo di ricognizione,

a bordo vi erano 4 piloti esperti ( tre

uomini e una donna ). Come è possibile

che si sia verificato un incidente simile :

lo scontro in volo tra due aerei .

Le ricerche sono partite immediatamente

, e dopo giorni di ricerca sono stati

localizzati i resti degli aerei , in seguito le

scatole nere , più difficile la ricerca dei

piloti che purtroppo sono stati trovati morti

Si è chiesto come è possibile che piloti

esperti come loro possono avere

commesso un errore fatale ed essersi

scontrati mentre erano in volo ?.

LUISA

VACANZA MARE 2014

Anche quest'anno sono andata al mare a

MARINA DI MASSA nella colonia

"TORRE MARINA ". Mi ha piacere

rivedere il posto e le persone che avevo

gia conosciuto . Siamo stati fortunati che

per tutto il periodo della vacanza abbiamo

avuto delle belle giornate. Al mattino dopo

colazione si decideva se andare a fare un

giro in paese oppure si andava in spiaggia

o in piscina . Non mancavano i momenti

di svago :si ballava nel gazebo vicino alla

piscina: a coppie o in gruppo, oppure nel

teatro dove si facevano dei giochi a

squadre. Ma c'erano anche le gite, infatti

sono andata a visitare LA SPEZIA e

PISA due splendide città. A LA SPEZIA

mi è piaciuto molto il porto dove vi

erano tantissime barche e navi, a PISA

ho ammirato la torre, ho visitato la

cattedrale e il battistero. Le gite erano

divertenti perchè si visitava posti nuovi, e

immancabilmente un pulmino si perdeva

sulla strada del ritorno. Grazie ad un' amica

ho fatto amicizia con delle persone che

venivano da BOLOGNA , ci divertivamo a

giocare a bocce in spiaggia . Con due

animatori si faceva ginnastica sulla

spiaggia o in acqua, ma facevano anche

dei giochi tutti insieme. Come l'anno

passato PAOLO FARONI ha preparato

uno spettacolo molto velocemente : infatti

ideato il giorno prima e il giorno dopo

andavamo già in scena, la scenetta è

piaciuta molto al pubblico che è venuto a

vederci . Il venerdì ultimo giorno prima del

ritorno a casa, abbiamo fatto la corrida

dove a scelta si poteva: cantare o fare un'

imitazione, alla fine il pubblico esprimeva

il proprio giudizio alzando il pollice . Ha

vinto il gruppo dove c'era ANDREA e

altri ragazzi, io ho fatto l'imitazione

dell'ubriaca e sono arrivata seconda, però

è stato divertente e si è divertito anche il

pubblico .

Ho stretto amicizia con un gruppo di

ragazze che venivano da TORINO, e

come dice PIERO : ho fatto pubbliche

relazioni e spero di rivederle anche l'anno

prossimo per continuare e mantenere

l'amicizia .

LUISA

.

RAFTING SUL PO

A luglio sono andata a fare RAFTING

sul po’, siamo partiti da Verrua savoia

e siamo arrivati a Coniolo. Doo pranzo

siamo andati a vedere il Mulino a

Fontanetto Po’. Ci hanno fatto vedere

come si lavorava il riso,, da quando

viene raccolto a quando viene poi

venduto. Abbiamo visto anche un video

con le immagini del percorso di

lavorazione del riso, una signora invece

c i ha accompagnati durante la visita

Luana Rota

E POI SONO ANDATA

con la mia famiglia

ALL’ISOLA D’ELBA

SONO ANDATA AL RISTORANTE

HO FATTO LE PASSEGGIATE

HO FATTO IL BAGNO

Luana Rota

Alessandria

Direttore: dott. Mauro TINELLA, Istituto "Luigi Patria" - Sede del Distretto

Indirizzo: Via Pacinotti 38, 15121 Alessandria, Telefono: 0131 306111

Fax: 0131 307400, Email: [email protected]

Vi diamo qualche indicazione utile

Acqui Terme Direttore: dott.ssa Daniela BALESTRINO, Indirizzo: via Alessandria 1, 15011 Acqui Terme Telefono: 0144.777.111, Fax: 0144.777.666 - 0144.777.202 E-mail: [email protected]

Casale Monferrato Distretto di Casale Monferrato, Direttore medico: Dott. Roberto STURA Direttore amministrativo: Dott. PierLuigi Vanni, Indirizzo: via Palestro 41 15033 Casale Monferrato AL Telefono: 0142.434.569 - 0142.434.571 - 0142.434.565 - 0142.434.568 Fax: 0142.434.571, E-mail: [email protected]

Novi Ligure Direttore: dott.ssa Maria Antonietta VASSALLO Indirizzo: via Papa Giovanni XXIII 15067 Novi Ligure, Telefono: 0143 332600 Fax: 0143 332650, Email: [email protected]

Ovada Direttore: dott.ssa Loredana COMERI, Indirizzo: via XXV Aprile, 22 15076 Ovada, Telefono: 0143.826.650, Fax: 0143.826.689 Email: [email protected]

Tortona

Direttore: dott. Claudio Camillo SASSO

Indirizzo: via Milazzo, 1 (ex Caserma Passalacqua) - 15057 Tortona

Telefono: 0131 865215, Fax: 0131 865773

E-mail: [email protected]

Valenza Direttore: dott. Guglielmo DAZZI, Indirizzo: viale Santuario 67/69 15048 Valenza, Telefono: 0131 959111 Fax: 0131 941169, Email: [email protected]

ASL AL Sede legale: Viale Giolitti 2 - 15033 Casale Monferrato (AL).

Telefono: 0142 434111 / Fax: :0142-434361. Codice Fiscale - Partita IVA: 02190140067

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Bozza del progetto Andeira: L’associazione di volontariato Andeira nasce per dar vita ad

un progetto assistenziale, culturale, sociale e ricreativo il cui scopo consiste nella creazione e coordinamento di un gruppo di persone diversamente abili appartenenti a differenti centri diurni,residenziali o coinvolti in singoli progetti educativi con lo scopo primario di collaborare,sotto la supervisione di educatori/operatori,volontari, referenti, alla stesura di un periodico (mensile) distribuito nei territori cui i ragazzi appartengono (basso Piemonte e Liguria) ed alla realizzazione del quale ciascuna persona darà il proprio contributo tramite un elaborato personale (uno o più articoli corredati da foto, disegni o elaborazioni grafiche di altro genere) partecipando, inoltre, attivamente e criticamente, alla realizzazione dell’elaborato degli altri membri dello staff del periodico stesso.

Consiglio direttivo:

Giuseppe Ravetti – Presidente

Michele Rolla – Vice Presidente

Elisa Regaglio - Segretario

Maddalena De Silvestro – Consigliere

Luisa Miselli – Consigliere

“Andeira”

Direttore Responsabile: Mimma Caligaris

Associazione di volontariato “Andeira” Vicolo noè n.30/C, c.a.p. 15073

Castellazzo Bormida (AL)

Per info e contatti: Giuseppe Ravetti: cell. 3285316610 - mail: [email protected]

Maddalena De Silvestro: cell. 3477753736 - mail: [email protected]

Sostenete il progetto “Andeira”: Banco posta – n. di C/C: 4892762 – Iban: IT21 Q076 0110 4000 0000 4892 762