Settembre 2012

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MOVIMENTO GIOVANILE FRANCESCANO DI SICILIA Newsletter - Settembre 2012 1 ULTIMO MESE PER IL GVA Le iscrizioni al 33° GvA si chiuderanno il 30 settembre. Sul sito mgfsicilia.org il programma, le info e i moduli per le iscrizioni. Pagina 6 CORSO CANA A settembre weekend residenziale per coppie di sposi proposto dalla Scuola di Evangeliz- zazione S. Andrea MGF. Pagina 8 Newsletter Mensile - Anno IV Settembre 2012 IO VADO A ROMA! Riflessione di inizio anno pastorale sul Progetto Discepoli. Esso ha un obiettivo ben definito che non può essere dirottato, ma perseguito e vissuto fino in fondo. Se così non fosse, allora sarebbe un’altra cosa… Pagina 1 AL SIGNORE LA LODE... Grandi meraviglie il Signore ha compiuto a Marineo al Jubilate Worship Concert. Pagina 5 Un giovane frate si decise un giorno a fare un pellegrinaggio a Roma, per riconfermare presso la tomba di San Pietro la propria fede cattolica e rinnovare il proprio impegno ad essere un sincero discepolo e apostolo di Cristo. Nella maestosa basilica vaticana c’era già stato tante volte, ma sempre accodandosi ai numerosi pellegrinaggi offerti dai tour-operator, insieme ad altri preti e seminaristi oppure con i propri parrocchiani e collaboratori laici. Andare a Roma da solo era un’iniziativa che andava fuori dai soliti schemi, suoi e di tutta la gente che conosceva. In tanti – confratelli e laici – appresa la notizia, si erano proposti di accompagnarlo nel viaggio, ma ognuno aveva delle proposte per renderlo “più interessante”. Qualcuno suggeriva di prendersela un po’ comoda, approfittando del viaggio a Roma per visitare le vestigia della capitale. A questi il giovane prete rispose: Io vado a San Pietro per riconfermare la mia fede e la mia vocazione! Altri si proposero di accodarsi, magari raggiungendo la città eterna a tappe: prima a S. Giovanni Rotondo, poi una sosta a Napoli (Hai mai visto la costiera amalfitana? E il santuario di Pompei?...). Anche a questi il giovane frate rispose: Io vado a Roma per riconfermare la mia fede e la mia vocazione presso la tomba di San Pietro! Altri ancora proponevano di fare una capatina a Firenze, però dopo il pellegrinaggio a Roma. Ma anche a questi il frate rispose: Io vado a Roma a riconfermare la mia fede e la mia vocazione! Fu così che alla fine il giovane frate si ritrovò da solo a compiere il sospirato pellegrinaggio. Tutti gli aspiranti compagni di viaggio, ad uno ad uno, si erano defilati accampando la scusa che a Roma c’erano già stati e che in un prossimo futuro, se si fosse presentata l’occasione, avrebbero approfittato dei soliti variegati pacchetti preconfezionati, abbondantemente offerti dalle agenzie di viaggio. Arrivato a Roma in aereo, salì sul treno che lo portò alla stazione centrale da dove prese la metro per scendere alla fermata più vicina al Vaticano (almeno così indicavano i cartelli all’interno del vagone su cui era salito, stipato come una latta di sardine sotto sale di vocianti turisti, preti e suore di tutte le nazionalità. Uscito dai sotterranei romani si ritrovò in una piazza a lui sconosciuta. In Vaticano c’era già stato, ma i pullman dei viaggi organizzati l’avevano sempre fatto scendere a ridosso del maestoso colonnato del Bernini. Adesso doveva orientarsi da solo in una città che gli appariva nuova e sconosciuta. Così si decise a chiedere indicazioni per raggiungere Piazza San Pietro dirigendosi decisamente verso un vigile urbano che, madido di sudore, dirigeva il caotico traffico automobilistico del mattino. “Scusi, – esordì imbarazzato il giovane frate – mi sa indicare la strada per raggiungere Piazza San Pietro?”. Sbuffando e anche un po’ infastidito, il vigile sciorinò un percorso fatto di vie, incroci e traverse da riempire la pagina di un block- notes: “Vada a destra e prosegua fino al semaforo. Poi svolti a SESA-MGF SICILIA Riconoscimento della Scuola di Evangelizzazione Sant’Andrea - MGF Sicilia. Pagina 4 IO VADO A ROMA!

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Newsletter mensile del Movimento Giovanile Francescano di Sicilia

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M O V I M E N T O G I O V A N I L E F R A N C E S C A N O D I S I C I L I A

Newsletter - Settembre 2012 1

ULTIMO MESE PER IL GVA

Le iscrizioni al 33° GvA si chiuderanno il 30 settembre. Sul sito mgfsicilia.org il programma, le info e i moduli per le iscrizioni. Pagina 6

CORSO CANA

A settembre weekend residenziale per coppie di sposi proposto dalla Scuola di Evangeliz-zazione S. Andrea MGF.Pagina 8

Newsletter Mensile - Anno IV Settembre 2012

IO VADO A ROMA!Riflessione di inizio anno pastorale sul Progetto Discepoli. Esso ha un obiettivo ben definito che non può essere dirottato, ma perseguito e vissuto fino in fondo.Se così non fosse, allora sarebbe un’altra cosa…Pagina 1

AL SIGNORE LA LODE...Grandi meraviglie il Signore ha compiuto a Marineo al Jubilate Worship Concert.

Pagina 5

Un giovane frate si decise un giorno a fare un pellegrinaggio a Roma, per riconfermare presso la tomba di San Pietro la propria fede cattolica e rinnovare il proprio impegno ad essere un sincero discepolo e apostolo di Cristo. Nella maestosa basilica vaticana c’era già stato tante volte, ma sempre accodandosi ai numerosi pellegrinaggi offerti dai tour-operator, insieme ad altri preti e seminaristi oppure con i propri parrocchiani e collaboratori laici.Andare a Roma da solo era un’iniziativa che andava fuori dai soliti schemi, suoi e di tutta la gente che conosceva. In tanti – confratelli e laici – appresa la notizia, si erano proposti di accompagnarlo nel viaggio, ma ognuno aveva delle proposte per renderlo “più interessante”. Qualcuno suggeriva di prendersela un po’ comoda, approfittando del viaggio a Roma per visitare le vestigia della capitale. A questi il giovane prete rispose: Io vado a San Pietro per riconfermare la mia fede e la mia vocazione! Altri si proposero di accodarsi, magari raggiungendo la città eterna a tappe: prima a S. Giovanni Rotondo, poi una sosta a Napoli (Hai mai visto la costiera amalfitana? E il santuario di Pompei?...). Anche a questi il giovane frate rispose: Io vado a Roma per riconfermare la mia fede e la mia vocazione presso la tomba di San Pietro! Altri ancora proponevano di fare una capatina a Firenze, però dopo il pellegrinaggio a Roma. Ma anche a questi il frate rispose: Io vado a Roma a riconfermare la mia fede e la mia vocazione!

Fu così che alla fine il giovane frate si ritrovò da solo a compiere il sospirato pellegrinaggio. Tutti gli aspiranti compagni di viaggio, ad uno ad uno, si erano defilati accampando la scusa che a Roma c’erano già stati e che in un prossimo futuro, se si fosse presentata l’occasione, avrebbero approfittato dei soliti variegati pacchetti preconfezionati, abbondantemente offerti dalle agenzie di viaggio.Arrivato a Roma in aereo, salì sul treno che lo portò alla stazione centrale da dove prese la metro per scendere alla fermata più vicina al Vaticano (almeno così indicavano i cartelli all’interno del vagone su cui era salito, stipato come una latta di sardine sotto sale di vocianti turisti, preti e suore di tutte le nazionalità. Uscito dai sotterranei romani si ritrovò in una piazza a lui sconosciuta. In Vaticano c’era già stato, ma i pullman dei viaggi organizzati l’avevano sempre fatto scendere a ridosso del maestoso colonnato del Bernini. Adesso doveva orientarsi da solo in una città che gli appariva nuova e sconosciuta. Così si decise a chiedere indicazioni per raggiungere Piazza San Pietro dirigendosi decisamente verso un vigile urbano che, madido di sudore, dirigeva il caotico traffico automobilistico del mattino. “Scusi, – esordì imbarazzato il giovane frate – mi sa indicare la strada per raggiungere Piazza San Pietro?”. Sbuffando e anche un po’ infastidito, il vigile sciorinò un percorso fatto di vie, incroci e traverse da riempire la pagina di un block-notes: “Vada a destra e prosegua fino al semaforo. Poi svolti a

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sinistra e dopo il primo incrocio giri di nuovo a sinistra. Si troverà in una via stretta. La percorra fino al semaforo e poi svolti a destra…”

E così via per circa cinque minuti! A occhio e croce, senza conoscere affatto il percorso indicato, si trattava di almeno un paio di chilometri di vie e viuzze, se non di più! Eppure sentiva dentro che non doveva essere così lontana la méta. Così, con la semplicità disarmante di un bambino, il giovane frate esclamò: “Ma io sono a piedi!”. E il vigile urbano, con nonchalance, rispose: “Allora vada dritto sulla strada di fronte a lei. A cento metri c’è la piazza che cerca!”.

Questa storiella la considero la parabola del Progetto Discepoli alle porte del suo terzo anno di vita e di quella che considero la mia personale vocazione e missione nella Chiesa di frate minore conventuale e sacerdote.Le origini del Progetto Discepoli, in quanto progetto per la Nuova Evangelizzazione dei giovani, devono farsi risalire ad almeno un decennio addietro quando, di comunità nel convento di Noto, dirigevo un ben avviato oratorio con centinaia di membri tra ragazzi, adolescenti, giovani e giovani adulti. Già in quel tempo, ricco di soddisfazioni umane ed apostoliche, il Signore lanciò la sua sfida: a che serve avere l’oratorio e la chiesa piena di giovani – spesso litigiosi, altre volte annoiati e spenti, tutti infarciti della mentalità del mondo – se nel frattempo migliaia di giovani passeggiano dinanzi alle porte della chiesa indifferenti a Me e al mio Amore?Eppure in quel tempo mettevo puntualmente a frutto tutti i suggerimenti e gli strumenti utili ad una efficace Pastorale Giovanile derivanti dall’esperienza della Chiesa post-conciliare, sia nel campo oratoriale che associazionistico, e dall’esperienza consolidata dell’associazionismo francesca-no. Non mi lasciavo perdere neanche le ultime novità e sperimentazioni provenienti da vari ambiti, soprattutto diocesani.Non occorreva far altro che seguire le linee indicate da ricerche, sussidi e manuali e il “gioco” era fatto. Se qualcosa andava storto, se i frutti tardavano ad arrivare, la responsabilità era del direttore dell’oratorio o degli animatori o, non ultima istanza, dalle nuove generazioni tirate per la maglietta da una società avviata inesorabilmente verso la scristianizzazione. Ricordo i tempi in cui ogni anno ci si inventava qualcosa di nuovo per tenersi stretti i giovani e avvicinarne di nuovi: coro, teatro, musica, giochi, grest, campi-scuola, giornate di festa, ritiri, danza, attività sportive di

vario genere e così via. Sono stati tempi bellissimi sotto tutti i punti di vista, nonostante gli inevitabili problemi e le preoccupazioni del lavorare pastoralmente per e con i giovani. Ma in fondo era un copia-e-incolla di metodologie già sperimentate da altri o da continuare come da tradizione (nel nostro ambiente francescano si suole definirle “cose che ci appartengono”); anche l’empasse faceva parte del pacchetto preconfezionato. Un po’ come ancora oggi ogni parroco sa e mette in contro che i suoi ragazzi, nonostante le sue tante fatiche e tutte le più belle iniziative catechetiche e oratoriali, ricevuta la cresima non li rivedrà più…Iniziare percorsi nuovi, rompendo con gli schemi comuni o con le “cose che ci appartengono”, fa un po’ paura a tutti – rischi di camminare da solo! – e inevitabilmente ti sottopone a giudizi di condanna inappellabili (come quelli subiti da quella rana che un giorno volle uscire dal pozzo dove la sua colonia aveva da sempre vissuto, per esplorare il mondo esterno….) e devi imparare a districarti tra le mille tentazioni – ispirate dalle più nobili e sante intenzioni – di addivenire a qualche compromesso. I compromessi, inoltre, sono spesso ammantati dalle belle vesti della carità fraterna, del non lasciare nessuno indietro, della pazienza se il tempo di percorrenza del tragitto si allunga un po’, se alla méta prefissata aggiungi qualcos’altro… Ma il rischio è quello di perdere solo del tempo e di fare della méta “Andare a Roma” solo una tappa di un percorso più grande e più lungo, che alla fine svalorizza la mèta stessa.Allora bisogna continuamente ricordare a se stessi e a chi vuole farsi tuo compagno di viaggio quale è l’obiettivo verso cui orientare e spendere tutte le energie e risorse. C’è nel vangelo lucano un liet-motiv che mi ha sempre affascinato. L’evangelista, infatti, ha costruito il suo Vangelo come un unico lungo viaggio di Gesù verso Gerusalemme, tanto che più volte ripete – come un ritornello – che Gesù era diretto decisamente, con i suoi discepoli, verso Gerusalemme (cfr. Lc 9,51; 13,22; 17,11; ecc.). Nel Vangelo secondo Giovanni, invece, al cap. 6 troviamo una delle espressioni più dure e, a mio parere, più significative del messaggio evangelico: concluso il discorso del Pane di Vita in cui Gesù è ben determinato a far comprendere la necessità e la concretezza del nutrirsi fisicamente e materialmente della sua Carne e del suo Sangue, premessa indispensabile per avere la vita eterna, l’evangelista fa notare che da quel momento molti discepoli – non i farisei o gli scribi o i sadducei! – lo abbandonarono. Lungi dal tentare una conciliazione fra diverse

vedute e interpretazioni del suo messaggio, Gesù si volta verso i dodici che ancora gli stanno attorno e li sfida: Volete andarvene anche voi? (Cfr Gv 6,66-67) Ogni compromesso avrebbe svaloriz-zato il significato e la portata del suo messaggio e di quanto di lì a poco si sarebbe compiuto.La Nuova Evangelizzazione, di cui è strumento il nostro Progetto Discepoli, è “nuova – come specificò il B. Giovanni Paolo II – nei mezzi, nell'ardore, nelle espressioni” ma il suo contenuto rimane l’immutabile Vangelo di Cristo. Riprendendo, dunque, la nostra parabola iniziale, possiamo arrivare a San Pietro con il treno o la nave piuttosto che con l’aereo; possiamo lasciarci guidare da una mappa cartacea o da un bel navigatore hi-tech, ma mai e poi mai! si potrà percorrere la strada con l’atteggiamento spento di chi

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è senza speranza per il domani, soprattutto edulcorando o annacquando il Vangelo della Salvezza di Gesù il Cristo! In questo viaggio non c’è posto per chi vuole ammirare le i n d i s c u t i b i l i b e l l e z z e paesaggistiche della costiera amalfitana o per chi vuole tuffarsi nostalgicamente nella storia e nell’arte passata. Quelli sono altri viaggi, che hanno un loro indiscutibile valore. Ma noi andiamo da Pietro a rinnovare la nostra fede e la nostra vocazione!Qualcuno ti chiederà: cosa ci perdi a fare delle tappe intermedie? L’importante non è andare a Roma? Sì – rispondo io – ma così perdi il senso e l’ardore con cui affronti un viaggio che ha e non può non avere un obiettivo ben preciso: rinnovare la propria fede e la propria vocazione nella Chiesa.Qualcun altro ti dirà: Ok! Prima si va a rinnovare la propria fede e la propria vocazione nella Chiesa, ma che importanza ha il dopo? Che problema c’è ad andare altrove, a valorizzare la storia e l’arte di una città come Firenze o Arezzo o una delle tante mete turistiche della nostra bella Italia? Perché ritornare subito e decisamente a casa? Perché – rispondo io – se hai percorso e gustato la via della Nuova Evangelizzazione ti si apriranno scenari nuovi, nuovi entusiasmi ti pervaderanno e, come San Paolo, senza alcun rigurgito nostalgico, non potrai non dire: Per Gesù ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo… dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù. (Cfr Ef 3,8-14).Ma le insidie al viaggio non si trovano solamente alla partenza, ce ne sono di più ingannevoli quando sei in prossimità della méta. Attorno ad essa, vigili, si aggirano personaggi che dovrebbero facilitarti nello scatto finale dell’incontro con Gesù ed invece stanno lì per complicarti la vita. Sono come quegli scribi e farisei ipocriti di cui Gesù dice: percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi (Mt 23,15).E se non ti hanno fatto smarrire la strada per arrivare a Gesù, ti fanno perdere l’entusiasmo del ritorno a casa – alla missione – dove poter vivere con rinnovato ardore e coerenza una vita da discepolo di Cristo e da intrepido evangelizzatore. In questo nostro viaggio che è il Progetto Discepoli non c’è posto per alcun vigile che pretende di dirigere il traffico a suo piacimento o secondo i propri schemi mentali, condizionando chi gli sta attorno. Una sola è la Via ed è – per dirla con San Francesco – il santo Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo, nostra forma di vita. O ci si lascia trasformare nella mente e nel cuore, nel pensare e nell’operare, dal Vangelo che è la stessa persona viva e operante di Gesù Cristo, oppure si è di intralcio!Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri, accecati nella loro mente, estranei alla vita di Dio a causa dell'ignoranza che è in loro e della durezza del loro cuore. Così, diventati insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza e,

insaziabili, commettono ogni sorta di impurità. Ma voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l'uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità (Ef 4,17-24).Il Progetto Discepoli va a Roma, cioè ha una missione specifica: l’evangelizzazione. Questa missione non è un optional, ma è richiesta e confermata dal successore di Pietro il quale dichiara che “il mandato d'evangelizzare tutti gli uomini costituisce la missione essenziale della Chiesa”, essa “ e s i s t e p e r e v a n g e l i z z a -re” (Evangelii nuntiandi, 14); che “una evangelizzazione nuova nei metodi, nel fervore e nella sua espressione è necessaria nei paesi di più consolidata tradizione cristiana dove interi gruppi di battezzati hanno perduto il senso

vivo della fede o addirittura non si riconoscono più come membri della chiesa” (Redemptoris Missio, 33) e che, non ultimo, “la missione universale coinvolge tutti, tutto e sempre. Il Vangelo non è un bene esclusivo di chi lo ha ricevuto, ma è un dono da condividere, una bella notizia da comunicare. E questo dono-impegno è affidato non soltanto ad alcuni, bensì a tutti i battezzati, i quali sono «stirpe eletta, … gente santa, popolo che Dio si è acquistato» (1Pt 2,9), perché proclami le sue opere meravigliose” (Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2011).Il Progetto Discepoli va a Roma. Non è una gita di piacere, ma un pellegrinaggio di fede che comporta un cambiamento radicale di mentalità. Sono bandite le divaricazioni, i compromessi ele perdite di tempo, girando inutilmente attorno all’obiettivo: ripartire da Cristo, centro, orientamen-to e fine della vita cristiana.E voi, cari fratelli e sorelle, dove volete andare?

fra’ Saverio Benenati

Per Gesù ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo… dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta...

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SESA-MGF SICILIALa Scuola di Evangelizzazione del Movimento Giovanile Francescano di Sicilia ha ricevuto a Roma lo scorso agosto la certificazione di Scuola Locale SESA. Non un semplice “pezzo di carta”...

Alla presenza di numerose Equipe Nazionali Europee e di Scuole Locali italiane, nell’ambito del Seminario Europeo tenutosi a Roma dal 6 al 10 agosto, il Movimento Giovanile Francescano di Sicilia, nella persona di fra’ Saverio, rappresentante tutta l’Equipe, ha ricevuto dalle mani di José Prado Flores, Fondatore e attuale Direttore del Consiglio Internazionale della Scuola Sant’Andrea, il riconoscimento di Scuola Locale di Evangelizzazione.Non un semplice “pezzo di carta” da appendere ad una parete del nostro Centro Regionale di Marineo, ma una responsabilità ed un impegno alla Nuova Evangelizzazione, nella e con la Chiesa, secondo il metodo kerygmatico, carismatico e comunionale della SESA il cui obiettivo è la formazione di evangelizzatori capaci di formare a loro volta altri evangelizzatori nelle comunità locali.La SESA non essendo un movimento ecclesiale, bensì un metodo di evangelizzazione, si incarna in ogni spiritualità e carisma delle comunità dove sono costituite le Scuole Locali e vengono riprodotti i corsi. Una potenzialità - poiché il Vangelo è di tutti e per tutti - ma anche un rischio se i corsi diventano solo il pretesto per veicolare altri messaggi e raggiungere altri obiettivi che non siano l’annuncio del Vangelo sic et simpliciter, secondo la dottrina della Chiesa.La certificazione di Scuola Locale, pertanto, è un punto di arrivo ma anche di partenza di un percorso di attenta valutazione da parte dell’Equipe Nazionale della fedeltà ai contenuti e alla metodologia dei Corsi, al Magistero della Chiesa, agli obiettivi propri della SESA e alla comunione ecclesiale mediante e sotto la responsabilità di un sacerdote quale assistente ecclesiastico dell’equipe locale.Ma è anche un impegno da parte dell’Equipe Locale a ricevere e riprodurre costantemente i Corsi, non limitandosi ai primi di chiara matrice evangelizzatrice, ma anche ai successivi che hanno l’obiettivo di formare i nuovi evangelizzatori di domani, ma già da oggi all’opera nella collaborazione con tutta la Chiesa ad essere quello che è chiamata ad essere: missionaria.Per il Movimento Giovanile Francescano di Sicilia la Scuola di Evangelizzazione è una grazia dello Spirito Santo, arrivata a noi e sostenuta con passione dal Responsabile Nazionale Carlos Macias De Lara, ma anche dall’Assistente Ecclesiastico nazionale Don Luca

Paitoni e i tanti membri dell’Equipe Nazionale i quali, in varie esperienze tenutesi a Pergusa, hanno avuto modo di conoscere e apprezzare i giovani che compongono la nostra equipe locale.Ad oggi, i membri dell’equipe SESA-MGF SICILIA sono una ventina tra giovani e giovani-adulti di varie città della regione ed esprimono la varietà del Movimento stesso: terziari francescani, gifrini, giovani del Progetto Discepoli, Leader di Porziuncole o dei Teen-Disciples, giovani del cammino neocatecumenale come del Rinnovamento nello Spirito, oltre a fra’ Saverio, quale responsabile del Movimento e Sr Rosaria, grande coordinatrice di tutta l’equipe.A differenza della stragrande maggioranza delle scuole locali SESA, non solo italiane, la nostra Scuola Locale ha la caratteristica di non essere legata ad una città o una parrocchia, bensì ad un contesto regionale molto ampio e l’equipe riflette tale caratteristica. I giovani dell’equipe, infatti, sono di varie città dell’isola e questo comporta non poche difficoltà ad una assiduità di incontri formativi per l’equipe stessa ma anche programmatici e preparatori ai vari corsi che ormai quasi mensilmente vengono riprodotti.L’obiettivo auspicato, da valutare attentamente ed eventualmente da attuarsi nei prossimi anni, è quello di poter costituire altre equipe all’interno del Movimento regionale che possano riprodurre i corsi a livello zonale e/o nelle grandi parrocchie dei Frati Minori Conventuali di Sicilia. D’altronde, ciò corrisponde anche all’obiettivo della SESA, quello cioè di formare evangelizzatori che, costituendosi in equipe, possano riprodurre i corsi ricevuti.Pertanto, i giovani che ad oggi hanno ricevuto i corsi dalla nostra Scuola Locale e stanno proseguendo nel suo programma di formazione, rappresentano una grande risorsa per le loro comunità di provenienza dove, in futuro, potranno costituirsi in equipe locali e proseguire con maggiore capillarietà l’opera evangelizzatrice.Intanto si apre un nuovo anno pastorale ricco di corsi ed esperienze che finora hanno visto la partecipazione di oltre seicento giovani e che stanno formando una nuova generazione di giovani che, anche in questo modo, si stanno riappropriando della vocazione-missione francescana di riparare la Chiesa di Cristo rimettendo al centro il Vangelo e il suo annuncio a tutti gli uomini.

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Non  ci  si  abitua  mai  al  Signore!  Forse  è  questa  la  frase  che  meglio  può  sintetizzare  l'esperienza  del  Jubilate  Worship  Concert  vissuta  la  sera  di  sabato  1  settembre  a  Marineo;  la  chiesa  madre  gremita  fino  a  mezzanotte  di  gente,  tra  cui  molti  giovani  mgf  di  Pergusa,  Palermo  e  varie  altre  città  della  zona.

Iniziato  come  un  classico  concerto  ben  presto  ha  coinvolto  all’unisono  tutti  i  presenti  nel  canto,  nella  preghiera,  l’adorazione,  l’affidamento  della  propria  vita  a  Gesù.  Tutti  con  le  braccia  alzate  verso  Colui  che  è  Amore  che  salva,  presente  e  operante  nell’Eucaristia.

Non  ci  si  potrà  mai  abituare  mai  al  Signore,  perché  ogni  miracolo  che  compie,  soprattutto  di  conversione,  ha  di  fronte  persone  e  storie  di  peccato  e  di  fallimenti  uniche.  E  come  sempre,  Egli  inizia  a  lavorare  da  lontano,  come  quando  attese  che  una  donna  samaritana,  proprio  quella  particolare  donna  con  la  sua  storia  di  peccato  e  di  fallimento,  si  recasse  a  mezzogiorno  ad  attingere  acqua  al  pozzo.  Così  attende  ancora  oggi  coloro  che  Egli  da  sempre  ha  amato  ma  si  sono  lasciati  ingannare  da  falsi  amori  fino  a  rendersene  schiavi,  più  o  meno  consapevolmente.  Ma  il  suo  amore  gratuito  e  generosamente  elargito  è  come  una  luce  che  di  colpo,  anziché  accecare,  fa  verità  sulla  vera  condizione  in  cui  l'uomo  peccatore  si  trova.  E  tutto  cambia!  Da  una  parte  la  gioia  di  sentirsi  amati  e  perdonati,  dall'altra  la  contrizione  e  le  lacrime  per  la  chiara  coscienza  del  male  commesso  a  se  stessi  e  spesso  anche  a  chi  ci  stava  accanto.

Chi  ha  già  sperimentato  tutto  questo  e  oggi  testimonia  con  gioia  ciò  che  il  Signore  ha  operato  nella  sua  vita,  non  si  abitua  mai  alle  lacrime  di  chi  ritorna  a  Gesù,  al  grido  potente  di  salvezza  che  esplode  dal  cuore  dell’uomo.  

Così,  le  fatiche  del  viaggio  dalle  varie  città  della  Sicilia,  delle  prove  serrate,  delle  poche  ore  di  sonno…  sono  state  ricompensate  dalla  gioia  di  sentirsi  strumenti  per  il  ricongiungimento  a  Gesù  anche  di  un  solo  giovane.  Ma  il  Signore  ha  fatto  molto  di  più!  I  giovani  del  Gruppo  Jubilate,  con  la  potenza  della  musica  e  del  canto,  hanno  fatto  penetrare,  sabato  sera,  nel  cuore  di  tanti  giovani,  insieme  alla  Parola  di  salvezza,  la  fiducia,  la  lode,  il  grazie  per  un'esperienza  d'amore  che  converte  e  salva.

Il  nostro  grazie  va  unicamente  al  Signore  che  ha  voluto  posare  il  suo  sguardo  d'amore  su  questi  giovani  che  a  loro  volta  hanno  accettato  di  essere  usati  come  suoi  strumenti  di  grazia  per  la  nuova  evangelizzazione.  Un'esperienza  che  continua…

AL SIGNORE LA LODE E IL GRAZIEAL SIGNORE LA LODE E IL GRAZIE

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LOGISTICA

VIAGGIO. Avverrà in pullman GT. Non saranno accettate richieste di partecipazione con mezzi diversi ad eccezione degli studenti e dei lavoratori con sede in altre regioni ovvero per giustificati motivi autorizzati dalla Segreteria.

SISTEMAZIONE. In albergo con servizio di pensione completa dalla cena del 31 ottobre alla colazione del 4 novembre. Non si accettano iscrizioni con alloggio proprio.

ETÀ. La partecipazione è riservata a quanti hanno compiuto 17 anni e non superano i 30. Non sono ammesse eccezioni se non preventivamente autorizzate dalla Segreteria.

La Segreteria regionale si riserva di rifiutare le richieste non motivate e/o per altri motivi a giudizio della stessa.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

240 EURO La quota di partecipazione comprende:- il viaggio a/r in pullman GT;- l’alloggio in pensione completa in hotel (in Assisi o in S. Maria degli Angeli) dalla cena del 31 ottobre alla colazione del 4 novembre;- Pranzi del 31 ottobre e del 4 novembre a cura della Segreteria regionale.-Spese di Segreteria.N.B.: i pasti lungo il viaggio a/r sono a caricodei partecipanti.

Scarica da sito www.mgfsicilia.org il moduloExcel zippato (comprende anche le schede cartacee, la liberatoria, il programma).Occorre compilarlo in ogni sua parte, personalmente o in gruppo, e inviarlo al più presto possibile e comunque entro e non oltreil 30 settembre all'indirizzo e.mail: [email protected] della Segreteria Regionale MGF.

MODALITÀ DI PAGAMENTO

Per chi non si è già iscritto a luglio o agosto e ha già pagato le relative quote mensili:Acconto entro il 30 settembre 2012: 120,00 EuroSaldo entro il 20 ottobre 2012: 120,00 Euro

VERSAMENTO SU CCP N.: 5505474 intestato a:Benenati FrancescoSalita San Francesco sn - 90035 Marineo

oppure mediante BonificoCodice IBAN: IT32 U076 0104 6000 0000 5505 474

Le quote possono sempre essere consegnate a mano ai responsabili del SRPGV-MGF Sicilia.

ULTIMO MESE PER ISCRIVERSION-LINE IL PROGRAMMA, LE INFO E I MODULI PER LE ISCRIZIONI AL 33° CONVEGNO NAZIONALE “GIOVANI VERSO ASSISI”.PER LA SICILIA LE PARTENZE SONO FISSATE PER IL POMERIGGIO DEL 30 OTTOBRE. IL RITORNO LA MATTINA DEL 5 NOVEMBRE.

Il 33° Convegno Nazionale Giovani verso Assisi si propone di continuare la riflessione sulla Nuova Evangelizzazione iniziata lo scorso anno. C’è, infatti, uno stile che contraddistingue l’andare per il mondo da parte dei discepoli di Cristo: il servizio e la lode.Come Francesco ottocento anni fa, così i giovani francescani di oggi vanno per il mondo con lo stile del servizio, testimoniando il proprio amore per Cristo nella carità fraterna, soprattutto verso i poveri e i sofferenti, e conla gioia di chi ha sperimentato che Dio è Amore ed eterna è la sua misericordia.All’interno delle maestose mura del Sacro Convento e delle sue Basiliche, i canti, le liturgie, le riflessioni e il confronto con i fratelli provenienti da tutt’Italia ci aiuteranno ad immergerci in una esperienza viva di Gesù, per renderci suoi fedeli discepoli e apostoli della gioia, come Francesco d’Assisi.Chiunque può partecipare al Convegno Nazionale: non occorre appartenere ad un gruppo o un movimento ecclesiale specifico, ma avere solo la volontà di mettersi in ascolto del Signore, pronti a non lasciar cadere invano ciò che Egli vorrà donarci.Il Convegno Nazionale è stato e continua ad essere da tre decenni luogo di incontro con Gesù, esperienza del suo Amore e di comunione fraterna, occasione di formazione al discepolato francescano e di discernimento per riconoscere e sostenere la propria vocazione-missione nella Chiesa e nel mondo.

Se vuoi essere dei nostri, ti aspettiamo!

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PROGRAMMA, INFO E ISCRIZIONI SU: WWW.MGFSICILIA.ORG

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Newsletter - Settembre 2012 7

Nel Movimento Giovanile Francescano di Sicilia tantigiovani hanno maturato nel tempo la loro vocazioneall’amore consacrandola nel vincolo del matrimonio. Oggi,pertanto, sono numerose le coppie di sposi che servono nellapastorale giovanile trasmettendo alle nuove generazioni il bagaglio di fede e di formazione ricevuti anni addietro. La loro esperienza, inoltre, e l’impegno mai venuto meno nella Nuova Evangelizzazione, li porta ancora oggi ad aprire le proprie case ad altre giovani coppie, condividendo con esse l’amore di Dio per gli uomini.A tutte queste coppie di sposi si rivolge il CORSO CANA che la Scuola di Evangelizzazione S. Andrea - MGF proporrà a Pergusa (Oasi Francescana Madonnina del Lago) sabato 15 e domenica 16 settembre.Guidati da Carlos Macias De Lara (resp. nazionale della SESA) e sua moglie Carmen, insieme ad altre due coppie di evangelizzatori, gli sposi partecipanti saranno guidati, come in una pinacoteca, ad entrare dentro alcuni quadri coniugali delineati nella Sacra Scrittura per comprendere il messaggio che l’Artista ha voluto comunicare agli sposi di tutte le epoche.

Il Corso Cana - a motivo della proposta nell’ambito della Pastorale Giovanile - si rivolge ed è aperto esclusivamente alle coppie di sposi che non abbiano ancora celebrato il 20° anniversario di matrimonio.Per i numerosi bambini al seguito è previsto un servizio di animazione (dai 3 anni in su) suddivisi per fasce d’età e di interesse.L’inizio del Corso è previsto per le 10.00 di sabato 15 settembre e si concluderà non prima delle ore 17.00 di domenica 16 settembre.È richiesto un contributo spese di 60 Euro a persona (30 Euro per i bambini/ragazzi dai tre anni in sù). Le coppie che desiderano arrivare con comodo la sera precedente, possono pernottare presso la struttura ospitante (cena esclusa), comunicandolo tempestivamente e corrispondendo alla struttura un supplemento di 10,00 Euro a persona.

Dopo l’esperienza estiva del “Primo incontro con Gesù” a cui hanno partecipato oltre un centinaio tra adolescenti e animatori di varie città dell’isola, come programmato prenderà il via ad ottobre il cammino dei Teen-Disciples, un percorso di formazione degli adolescenti improntato alla Nuova Evangelizzazione, cioè - come specificò il B. Giovanni Paolo II - “nuova nei mezzi, nell’ardore e nelle espressioni”. Ma affinché ci sia una vera nuova evangelizzazione occorre che ci siano dei nuovi evangelizzatori, che sappiano ben usare i nuovi mezzi ed esprimere con nuovo ardore la gioia di annunciare Gesù al mondo.

È, perciò, in linea con tale necessità che si terrà a Marineo, presso il Centro Regionale per la PGV, a fine mese (29/20 settembre), l’incontro di formazione alla leadership per coloro che sono stati stati chiamati a guidare e formare gli adolescenti del Progetto Discepoli.

Un impegno sicuramente più arduo dei “colleghi” leader delle Porziuncole, poiché siamo di fronte ad un’età “di passaggio” e di trasformazione dell’individuo, molto bella ma anche molto problematica sotto il punto di vista dell’annuncio del Vangelo e della formazione al discepolato cristiano. È questa, infatti, la cosiddetta “età dell’abbandono”, sollecitato dalle mille lusinghe del mondo secolarizzato e neo-

pagano, dalle sollecitazioni dei new-media e, soprattutto, dall’incapacità di molte famiglie ad adempiere pienamente alla loro funzione educativa nei confronti delle giovani generazioni, in particolare, degli adolescenti.

La cosiddetta “sfida educativa” è, appunto, una sfida che il Movimento Giovanile Francescano ha già raccolto con il Progetto Discepoli rivolto ai giovani e che ora si allarga anche agli adolescenti con il Teen-Disciples Project.

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8 Newsletter - Settembre 2012

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CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE

E VOCAZIONALE OFM CONV.

Convento S. Maria della DaynaSalita San Francesco

90035 Marineo

Tel: 091 [email protected]

CALENDARIO MGF8/9 a Termini ImereseConsiglio Regionale Gi.Fra.

in evidenza

CONDIVISIONE  LAST-­‐MINUTEMentre   chiudiamo   questo   numero   della   Newsletter   è   arrivata  questa  testimonianza  di  un  giovane  che  ha  partecipato  al  Jubilate  Worship  Concert.  La  pubblichiamo  a  gloria  del  Signore.

Ciao fra’ Saverio, è insolito che io scriva una testimonianza per via della mia timidezza, ma dopo l'esperienza fatta mi sento di dover condividere la mia emozione con te e poi con tutti voi.

Il worship è sempre un esperienza che interiormente ti tocca, che scava dentro il tuo cuore e che riesce a tirare fuori dubbi e false certezze che nel quotidiano nella tua vita - pur facendo un cammino di fede - ti fanno prendere delle decisioni errate. Ebbene, stare dinanzi a Gesù Eucarestia nei giorni di venerdì e sabato e poter dialogare con Lui ha tirato fuori da me le risposte che cercavo da tempo per vivere la mia vita nella serenità con Lui e poi con i miei fratelli, per crescere spiritualmente e trasmettere la gioia data dall'incontro con Gesù con le persone con cui giornalmente mi rapporto e che con me sono in cammino.

Sabato è stato il culmine vedere in ciascuno di noi volti gioiosi e altri che, come il mio, guardando il Santissimo incontrollatamente piangevano di un amore incondizionato, inginocchiati e in ascolto solo della sua voce... A distanza di due giorni riesco ancora a percepire quel momento bellissimo e riesco ancora ad emozionarmi e piangere perché in quel momento la mia anima era invasa da Lui e da Lui non volevo distaccare il mio sguardo interrompendo il mio stretto contatto face-to-face con Nostro Signore.

Ma come tutte le cose bellissime che noi facciamo, esse hanno sempre un inizio e hanno sempre una fine, una fine che in me è un punto di partenza che ha cambiato e ha rivoltato e rovesciato la mia anima e adesso sono pronto per stare con Lui in un intimo dialogo per far capire che sotto il suo sguardo sotto la sua protezione si è sempre puri e si è liberi da tutti i problemi della vita.

Grazie di cuore… piango nel scrivere, ma il pianto è un pianto di gioia. Ringrazio ogni ragazzo/a che mi sta vicino. San Francesco diceva: "Questo voglio, questo bramo, questo desidero con tutto il mio cuore". Ora ho capito che in Lui e per Lui c'è Amore.

Sentivo il bisogno d esternarti queste parole. Il detto dice: c'è sempre la prima volta in tutto. Ora è il mio turno. Grazie di cuore.

A  tutti  i  giovani  che  hanno  sperimentato  con  potenza   l’Amore  di  Gesù  al  Worship  di  Marineo  e  a  Lui  hanno  affidato  la  propria  vita,  assicuriamo  le  nostre  preghiere,   le  preghiere  di  tanti  giovani  che  hanno  già   fatto   questa   esperienza   e  ne  sono   usciti   totalmente  trasformati   ed  oggi   sono   impegnati   nel   testimoniare   la   propria  fede  in  Cristo  a  chi  ancora  non  lo  conosce  personalmente.

Affidatevi   ogni  giorno  a   Gesù  nella   preghiera.   Non   trascurate  di  dedicare  tempo  a  Lui,  mettendovi  con  umiltà  e  gioia  ai  piedi  della  Sua   presenza   nell’Eucaristia.   La   perseveranza  è  un   dono  che  va  coltivato   ogni   giorno,   ricordando   che   la   fede   aumenta  testimoniandola,   non  solo  nelle  gradi  cose,  ma  nei  piccoli  gesti  e  scelte  di  ogni  giorno.  Il  Signore  vi  benedica  tutti.

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21/23 a Caserta

Capitolo Nazionale

Fraterno Gi.Fra.

15/16 a PergusaCORSO CANA

29/30 a MarineoLeadership Training ConferenceTenn-Disciples Project

Settembre è il mese delle iscrizioni

al Convegno Nazionale Giovani verso Assisi.

Entro il 30 settembre occorre inviare i moduli

con i dati degli iscritti e le quote (anche se parziali).

È responsabilità di tutti adoperarsi per favorire

la partecipazione di quanti più giovani possibile

a questo appuntamento annuale, evento di grazia,

Invitate, invitate, invitate!