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Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi
(Legge 452/97 – D.L. 62 2017 – O.M. 205/2019)
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
Classe: VAS
ARTICOLAZIONE
SERVIZI DI SALA E VENDITA
Anno Scolastico 2018-2019
2
INDICE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE: STORIA DELLA CLASSE 3
PROFILO PROFESSIONALE 6
DEBITI FORMATIVI E RECUPERI 8
METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE – VERIFICA E VALUTAZIONE
DELL’APPRENDIMENTO
9
PERCORSI INTERDISCIPLINARI 11
PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE 11
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: ESPERIENZA PCTO E COLLOQUIO ORALE 12
ATTIVITA’ DELL’AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA E PROVE INVALSI 13
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE 16
ALLEGATO 1: CONTENUTI DISCIPLINARI DELLE SINGOLE MATERIE 17
ALLEGATO 2: PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO 55
ALLEGATO 3: SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO 68
ALLEGATO 4: PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA ALIMENTAZIONE E SALA VENDITA 81
ALLEGATO 5: SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA ALIMENTAZIONE E SALA VENDITA 87
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA 93
GRIGLIE DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA 97
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO 98
COMPONENTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 99
FASCICOLO RISERVATO PER LA COMMISSIONE A PARTE
3
La classe V A S, attualmente è formata da 16 alunni, dodici ragazzi e quattro ragazze. Un alunno si è ritirato prima del 15 marzo 2019. Buona parte degli studenti giunge, insieme ad un alunno ripetente, dalla precedente classe IV As; quest’anno si sono aggiunti uno studente proveniente da fuori provincia e tre che ripetono la quinta, due del nostro Istituto ed una da un altro IPSEOA. Un alunno, che appartiene a questa classe dalla terza, giunge dal CSF (Centro Servizi Formativi) Stimmatini di Verona. In classe sono presenti alunni certificati ai sensi della L. 104/92 con PEI ed altri con certificazione DSA e BES, per tutti è stato redatto il PDP; i docenti, fin dai primi periodi di scuola, hanno tenuto conto di queste peculiarità con attenzione, effettuando delle strategie apposite per ciascuno studente interessato. La classe, nel corso dell’ultimo triennio, ha potuto beneficiare di una certa stabilità, nel metodo di insegnamento, per quanto riguarda le discipline di tedesco, DTA, sala-bar e l’insegnante di sostegno, mentre per le altre materie, nel corso degli anni, si sono alternati vari docenti. Il comportamento, da parte di alcuni, non è sempre stato maturo e si è connotato per disinteresse e talvolta azioni di disturbo che hanno rallentato le lezioni, mentre per altri si è mostrato adeguato e rispettoso delle regole. In riferimento al profitto, solo alcuni ragazzi hanno mostrato discrete capacità e raggiunto risultati positivi acquisendo un metodo di studio adeguato, mentre per altri lo studio e i risultati non sempre sono stati costanti e rispondenti alle richieste degli insegnanti; discreti sono gli esiti nella materia di indirizzo. Le famiglie sono state informate dell’andamento dei ragazzi, tramite lettera del consiglio di classe. Per una parte della classe c’è stato un progresso nelle acquisizioni delle conoscenze e delle competenze, gli studenti in questione hanno dimostrato, con il tempo, autonomia nello studio e nel metodo di lavoro, rendendosi inoltre disponibili alla cooperazione e al raffronto sia con i compagni che con gli insegnanti. La maggior parte degli alunni ha una valutazione positiva, qualcuno con risultati significativi, mentre per altri permangono lacune e situazioni di incertezza, buoni gli esiti nella materia di indirizzo Sala e vendita. La partecipazione è stata molto attiva nelle lezioni di Sala e vendita dove i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo e collaborato con l’insegnante, dimostrando di aver acquisito una grande consapevolezza delle regole scolastiche con comportamenti all’insegna della puntualità, del rigore e dell’ordine nell’utilizzo dei materiali, delle divise e delle consegne assegnate durante le ore di laboratorio. Gli studenti hanno partecipato agli eventi esterni proposti dall’Istituto e sono stati lodati per la loro grande professionalità. La classe ha seguito il PROGETTO “RISTORANTE DIDATTICO” per tutto il primo quadrimestre. La frequenza, in termine di assenze, ritardi e uscite anticipate, è stata regolare per la maggior parte della classe mentre per alcuni sono mancati la puntualità all’inizio delle lezioni ( verificatasi con costanti e brevi ritardi) o il rispetto dell’orario nella sua interezza (spesso si sono verificate uscite anticipate). Due alunni sono al limite dei ¾ del monte orario e altri due hanno accumulato molte ore di assenza. L’attività di PCTO è risultata positiva sia per le aziende ospitanti che per i ragazzi che hanno potuto incrementare le abilità pratiche e organizzative sviluppate durante il percorso scolastico. Le attività sono state svolte, in terza, tra marzo e aprile 2017 mentre, per la quarta e la quinta, in un unico periodo dal 21 maggio al 24 giugno 2018. Gli alunni hanno potuto acquisire una maggior
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE: STORIA DELLA CLASSE
4
consapevolezza e gestione delle capacità personali e prendere spunti per una progettazione del proprio futuro. Gli allievi hanno partecipato alle prove INVALSI, è risultato assente solo un ragazzo alle prove di matematica e italiano. In terza, due alunne, hanno partecipato allo scambio con l’Austria. Una alunna ha partecipato al progetto “Move in alternanza”, per tutto il mese di settembre 2018, a Londra. La classe ha partecipato, a maggio 2018, al concorso nazionale “Cooking quiz Alma” a Recanati, ed ha vinto il primo premio. Una ragazza si è classificata prima al concorso nazionale “Vega Champion 2019”, svoltosi a Roma ad aprile 2019, nella “Sezione Bartender”. Alcuni studenti hanno partecipato al game-show di TeleArena “Che classe”. Le simulazioni di prima e seconda prova sono state svolte nei tempi e secondo le indicazioni Ministeriali ad esclusione della seconda prova del quattro aprile posticipata al dodici e proponendo solo la seconda parte predisposta dai docenti disciplinari. In classe è stato fatto orientamento presentando il corso ITS. Per lo svolgimento dei programmi, delle osservazioni, dell’andamento didattico della classe si rimanda alle schede informative dei singoli docenti allegate al documento del 15 maggio. DOPO IL 15 MAGGIO: è prevista una simulazione del colloquio orale il giorno 28 maggio. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE: PERCORSO DEL TRIENNIO SINTETIZZATO NELLA TABELLA SEGUENTE:
Provenienti dalla stessa classe
Iscritti da altre classi o altri Istituti
totale Promossi a giugno
Sospensione del giudizio
Non promossi
ritirati
Classe terza AS 2016/2017
17 1 18 5 8 3 2
Classe quarta AS 2017/2018
14 1 15 5 9 1 nessuno
Classe 5AS 2018/2019
14 3 17 1
5
VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO (x = nuovi insegnanti – NV = nessuna variazione)
MATERIE DI INSEGNAMENTO Classe terza a.s. 2016/ 2017
Classe quarta a.s. 2017/ 2018
Classe quinta a.s. 2018/ 2019
Italiano x x x
Storia x x x
Lingua inglese x x x
Matematica x x x
Scienze motorie e sportive x NV x
Religione x x NV
Alternanza alla religione x senza doc/aggregati alla classe
x
Seconda lingua straniera Tedesco
x NV NV
Scienze e cultura dell’alimentazione
X X NV
Diritto e tecniche amministrative X NV NV
Laboratorio dei serv. sala bar NV NV NV
Laboratorio dei serv. cucina X NV
ORARIO SETTIMANALE DELLA CLASSE 5 AS
lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì
Italiano Storia Tedesco Matematica Inglese
Italiano Italiano Sala bar Matematica Cucina
Storia Cucina Sala bar Inglese IRC o Alt.
DTA Alimentazione Sala bar (solo 1°quadrim)
Inglese Italiano
DTA Scienze motorie Sala bar (solo 1°quadrim)
Tedesco DTA
Matematica Scienze motorie Sala bar (solo 1°quadrim)
Tedesco DTA
Alimentazione DTA Sala bar (solo 1°quadrim)
Alimentazione
6
Il diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere
dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di
organizzazione e gestione dei servizi.
E’ in grado di: • utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; • organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; • applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; • utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio; • comunicare in almeno due lingue straniere; • reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; • attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienze e servizi enogastronomici; • curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. 2. utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico -alberghiera. 3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. 4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. 5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. 6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. 7. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. 8. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.
PROFILO PROFESSIONALE
7
9. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Il diplomato può operare, come collaboratore di livello intermedio, in ambiti lavorativi dedicati ai servizi alla persona, in strutture private o pubbliche quali: aziende del settore alberghiero/ristorativo, bar, pasticcerie, gelaterie, cantine, gastronomia veloce, strutture per la fornitura di servizio catering e banqueting nei ruoli di:
• addetto Food and Beverage nelle strutture turistico ricettive • cameriere di ristorante, albergo e bar • sommelier • barman, aiuto barman • addetto al banco nei servizi di ristorazione • cameriere di bordo in treni o navi • addetto alla vendita nei fast food • maître d'hotel • promoter vini e liquoristica e addetto alla vendita Inoltre può svolgere attività professionale autonoma, secondo quanto previsto dalle norme vigenti, come: • agente di vendita del settore enogastronomico • esercente di bar, caffetterie, pasticcerie e gelaterie • esercente esercizi vendita bevande e prodotti alimentari
Nell’articolazione “servizi di sala e di vendita” il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
8
Il Consiglio di Classe ha rilevato, nel primo quadrimestre della V A s, le carenze nella preparazione dei ragazzi in alcune discipline ed ha individuato le necessarie attività di recupero e sostegno attraverso lo studio in itinere, individuale e con il corso di recupero in D.T.A. In elenco il numero degli alunni e le discipline coinvolti:
n. alunni Sc. Aliment. Lab. Cucina D.T.A. Italiano Matematica Tedesco
9 7 1 5 1 2 2
n. alunni Sc. Aliment. Lab. Cucina D.T.A. Italiano Matematica Tedesco
9 7 1 5 1 2 2
recuperato 7 1 1 2 1
Non
recuperato
5 1
ESITI DEI RECUPERI FORMATIVI
DEBITI FORMATIVI
9
METODOLOGIE MATERIE
LAB
CU
CIN
A
LAB
SA
LA
VEN
DITA
L.
ITALIA
NA
MA
TEMA
T
ICA
RC
A
LT
RELIG
ION
E
SC
ALIM
ENT.
SC.M
OTO
R
IE
STOR
IA
D T A
ING
LESE
TEDESC
O
RELIG
ION
E
Lezioni frontali
e dialogate
X X X X X X X X X X X
Esercitazioni
guidate e
autonome
X X X X X X X
Lezioni
multimediali
X X X X X X
Problem
solving
X X
Lavori di ricerca
individuali e di
gruppo
X X X X X X
Attività
laboratoriale
X X X
Peer education X X
Correzione dei
compiti
domestici
X X X X
Visione di films X X X
Mappe
concettuali
X X X X
Strumenti di valutazione e n. verifiche per periodo
scolastico
Vedi programma Dipartimenti
Strumenti di osservazione del comportamento e del
processo di apprendimento
Si veda la griglia di valutazione elaborata dal
Collegio dei Docenti inserita nel PTOF
Credito scolastico Vedere il fascicolo degli studenti
Interventi di recupero e potenziamento Sono stati fatti interventi di recupero di D T A e di
potenziamento in TEDESCO
METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE –VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO - TIPOLOGIE DI VERIFICA
10
TIPOLOGIE DI
VERIFICA
MATERIE
LAB
CU
CIN
A
LAB
SA
LA
VEN
DITA
L.
ITALIA
NA
MA
TEMA
T
ICA
RC
A
LT
RELIG
ION
E
SC
ALIM
ENT.
SC.
MO
TOR
IE
STOR
IA
D T A
ING
LESE
TEDESC
O
RELIG
ION
E
Produzione di
testi
X X X X X X X X X
traduzioni X X
interrogazioni X X X X X X X X X
colloqui X X X X X X X X
Risoluzioni di
problemi
X X
Prove
strutturate e
semistrutturate
X X X X X X
Attività pratica
in palestra
X
Attività pratica
nei laboratori
di sala bar
Ricerche
individuali
X X X X X
Produzione di
slide PPT
X X X X
11
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei percorsi interdisciplinari riassunti nella seguente tabella.
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
Titolo percorso periodo Discipline coinvolte materiali
L’ALIMENTAZIONE IN
LABORATORIO
Tutto l’anno Sc. Alimentazione e Lab.
Sala bar e vendita
Slide, esercitazioni
concordate fra i docenti
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato ,ha proposto agli studenti la trattazione dei seguenti percorsi di Cittadinanza e Costituzione:
Programma di Cittadinanza e Costituzione La Costituzione italiana: dallo Statuto Albertino alla nascita della Costituzione democratica. Caratteri e struttura della Costituzione: caratteri generali (votata, scritta, lunga, rigida, sociale, programmatica) I principi fondamentali: articoli 1-4 Cost., esplicitati il principio democratico, il principio dell'inviolabilità dei diritti, il principio di uguaglianza e il principio del diritto-dovere al lavoro. Approfondimento: Malala Yousafzai e il diritto all'istruzione Diritti dei cittadini: artt. 36-38, tutela del lavoro, retribuzione e divieto di discriminazione. Il diritto di voto: art. 48 Cost., personale, segreto e libero. Approfondimento: i diritti degli immigrati e la paura dello straniero, il razzismo.
Il Quotidiano in classe Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di una coscienza civile, acquisire una mentalità critica e consapevole, momento di aggregazione e confronto fra studenti e docente
PERCORSI di CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Titolo percorso Discipline coinvolte
PROGRAMMA DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
D. T. A.
IL QUOTIDIANO IN CLASSE ITALIANO
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
12
Il Decreto Legislativo 77/2005 disciplina l'alternanza scuola-lavoro, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro. La legge 30 dicembre 2018, n. 145, relativa al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (Legge di Bilancio 2019) apporta modifiche alla disciplina dei percorsi di alternanza scuola lavoro. L’Istituto ha garantito nell’arco del secondo biennio e quinto anno lo svolgimento di almeno 400 ore di alternanza scuola-lavoro, recependo le indicazioni del DL 77 15/04/2005 e degli articoli 5 e 8 del DPR 87 del 15/03/2010. L’attività in azienda è stata programmata solo per il secondo biennio per un totale di 320 ore e si sono realizzate nei periodi sotto indicati:
CLASSE ORE DATA DI INIZIO DATA DI TERMINE DELL’ATTIVITA’
TERZA AS
120 25/03/2017 14/04/2017
QUARTA AS
21/05/2018 26/06/2018
Il percorso AS-L si completa nel triennio con incontri informativi di settore, visite didattiche e manifestazioni pertinenti all’indirizzo di studio per le restanti 80 ore. A partire dall’anno scolastico 2018/2019, gli attuali percorsi in alternanza scuola lavoro sono ridenominati “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”. (art.1, co. 784, della l.30 dicembre 2018, n. 145) L’articolo 19 dell’Ordinanza Ministeriale 205 dell’11 marzo 2019 – Istruzioni organizzative e operative esame di Stato II ciclo a.s. 2018-2019 dispone : “Nell'ambitodel colloquio, il candidato interno espone, inoltre, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, previsti dal d.lgs. n. 77 del 2005, e così ridenominati dall'art. l, co. 784, della l.30 dicembre 2018, n. 145”. Pertanto ogni candidato interno, nell’ambito del colloquio, presenterà alla Commissione la relazione di cui sopra.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: ESPERIENZA PCTO
13
TIPOLOGIA OGGETTO LUOGO DURATA
Visite guidate ALMA Uno dei premi vinti in
Cooking Quiz è la visita guidata presso la scuola
di Colorno (PR)
Parma 1 giorno 03 maggio 2019
PROGETTO COOKING QUIZ. La classe ha partecipato alla seconda edizione del Cooking Quiz, progetto ideato da Edizioni Plane Peaktime Marketing & Comunicazione e la collaborazione di ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana e dei suoi Chef docenti che hanno curato la parte didattica del progetto. Il concorso si è concluso venerdì 11 maggio 2018 con la finale nazionale Cooking Quiz 2018. Dopo un road show che ha toccato le principali località italiane e ha coinvolto 45 Istituti Alberghieri gli studenti finalisti si sono incontrati a Loreto per due giorni all’insegna della cultura, di eventi formativi e anche di divertimento. Hanno incontrato lo chef Rubio (Gabriele Rubini) il quale ha frequentato la scuola ALMA. Nella giornata conclusiva della Finale ha partecipato allo Show Cooking lo chef stellato Errico Recanati che per l’occasione ha illustrato agli studenti e ai docenti i piatti legati al territorio e alla tradizione marchigiana. La manifestazione si è conclusa con la gara finale per decretare i Campioni d’Italia degli indirizzi cucina e sala. La classe 4^ AS dell’Istituto Berti di Verona si è aggiudicata la vittoria per l’indirizzo sala .
Viaggio di istruzione Non è stato fatto
Progetti e manifestazioni
culturali
PROGETTO
RISTORANTE
DIDATTICO
Sede dell’Istituto Tutto il primo quadrimestre, disciplina coinvolta laboratorio di sala bar
PROGETTO RISTORANTE DIDATTICO: Il Ristorante Didattico è una struttura aperta al pubblico su prenotazione ed ha la particolarità di fornire una dettagliata illustrazione del menù, dei prodotti che lo compongono e delle tecniche di preparazione dei piatti che saranno degustati. Il Ristorante Didattico è organizzato in modo da riprodurre le tipiche condizioni di lavoro delle imprese ristorative reali, ma è realizzato e controllato direttamente dalla scuola all’interno del percorso formativo ordinario, con una strategia didattica che aiuta gli studenti – già all’interno delle aule e dei laboratori della scuola - a orientarsi e a sviluppare le competenze richieste dal mercato del lavoro, puntando ai livelli più qualificati dei profili professionali di riferimento.
Incontri con gli esperti
AVIS Istituto “Lorgna” 31 gennaio – 2 ore
BPM Auditorium BPM, Viale delle Nazioni 4 Verona
Venerdì 8 febbraio 2019
ATTIVITA’ DELL’AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA (CONCORSI – PROGETTI …) E PROVE INVALSI
14
TEMA: Educazione Finanziaria. OBETTIVO: sensibilizzare i giovani sul valore e sulla corretta gestione del denaro. PROGRAMMA: 9-00 – 10.30, rappresentazione teatrale con la compagnia: TAXI 1729, gruppo milanese innovativo, che attraverso spettacoli divertenti e ricchi di contenuti, ha trattato tematiche chiave legate al mondo dei giovani e al loro futuro. 10.45 -12.00, Dibattito conclusivo moderato dal Dirigente Scolastico Luigi Domenico Bongiovanni, sul tema: i giovani e il loro inserimento nel mondo del lavoro. Relatori: Giulio Cavara (pres albergatori), Davide Zorzi (presidente giovani imprenditori di Confindustria), Luca Gambaretto (Gruppo ristorazione Maffei).
incontro con Antonella Bampa, fiduciaria di Verona per Slow Food; TEMA: esercitazione pratica sulla degustazione guidata del vino
Sede dell’Istituto Mercoledì 16 febbraio
incontro con il Responsabile del Grana Padano; TEMA: classificazione dei prodotti agroalimentari e sulla produzione del Grana padano
Sede dell’Istituto Mercoledì 23 febbraio
AIDO Istituto “Lorgna” 18 marzo – 2 ore
Orientamento
Percorsi ITS Istituto “Lorgna” 1 ora
Prove INVALSI
Matematica Test computer based Aula informatica-sede 2 ore
Italiano Test computer based Aula informatica-sede 2 ore
Inglese Test computer based Aula informatica-sede 2 ore
Gli alunni sono stati preparati alle prove INVALSI attraverso test svolti in classe.
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Il nostro Istituto da tre anni organizza un corso di alta formazione per gli alunni delle classi quinte, con la collaborazione e partecipazione di Enti e Docenti esterni, per approfondire e, o trattare argomenti affini al corso di studi. Quest’anno hanno partecipato la Banca Popolare di Milano e il SIAN della AULSS 9 Scaligera, entrambi per sei ore di lezione pomeridiana. Al termine delle lezioni sono state somministrate due prove scritte per il controllo delle conoscenze e competenze acquisite. Agli alunni è stata data una certificazione di partecipazione al corso. Cinque alunni/e della classe hanno partecipato al corso nel rispetto delle ore di frequenza richieste e dello svolgimento delle prove proposte.
PARTECIPAZIONE AL CORSO DI ALTA FORMAZIONE
16
1. Piano triennale dell’offerta formativa
2. Programmazione dipartimenti didattici
4. Fascicoli personali degli alunni
5. Verbali dei consigli di classe e scrutini
6. Griglie di valutazione del comportamento e di attribuzione credito scolastico
7. Fascicolo riservato alla sola commissione
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
17
ALLEGATO n. 1
CONTENUTI DISCIPLINARI delle SINGOLE MATERIE
e sussidi didattici utilizzati
(titolo dei libri di testo, etc,)
18
DOCENTE: PROF.SSA CRISTINA BOIFAVA TESTI UTILIZZATI: “Imprese ricettive e ristorative oggi 3”, autori: Grazia Batarra e Monica Mainardi, casa editrice: Tramontana “Imprese ricettive e ristorative oggi 2” utilizzato per effettuare il ripasso, autori: Grazia Batarra e Monica Mainardi, casa editrice: Tramontana “Gestire le imprese ricettive 3”, autori: Stefano Rascioni e Fabio Ferriello, casa editrice: Tramontana PROGRAMMA SVOLTO RIPASSO BILANCIO D’ESERCIZIO E ANALISI DI BILANCIO (programma e testo della classe quarta: modulo 2, unità 2 e 3) Il contenuto del bilancio d’esercizio: SP, CE e nota integrativa Ripasso finanziamenti (capitale proprio, capitale di debito, tipologie finanziamento) L’analisi di bilancio: fasi, riclassificazione SP, indici, relazione finale, esercizi RIPASSO BREAK EVEN POINT (programma e testo della classe quarta: modulo 2, unità 4) MERCATO TURISTICO INTERNAZIONALE (modulo 1) Il turismo internazionale e gli enti statistici (unità 1 con esclusione del sistema dei cambi) Il turismo internazionale e lo sviluppo turistico La bilancia dei pagamenti (voci principali e collegamento con bilancia turistica) La bilancia turistica Gli enti di statistica nel turismo (solo l’elenco, dettato schema di classificazione) Schede integrative: Bilancia turistica (commento ai dati 2016/2017) LIM: commento tabelle ENIT sul turismo in Italia (confronto tra Italia e altri paesi, confronto tra regione veneto e altre regioni) Le dinamiche e i flussi del mercato turistico internazionale (unità 2) Lo sviluppo turistico e lo sviluppo economico (appunti integrativi) I flussi turistici internazionali verso l’Italia: prospettive (Per l’intera classe: Italia, Europa, Germania aggiornamento dati della Russia (crisi Crimea, sanzioni e controsanzioni) + 1 paese a scelta dell’alunno). I dati dei flussi turistici del libro di testo sono stati aggiornati consultando il sito dell’ENIT (Rapporti ENIT/MAECI) BUSINESS PLAN NELLE IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE (modulo 2) La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo di gestione (unità 1) La pianificazione aziendale L’analisi ambientale e l’analisi revisionale L’analisi aziendale La definizione di obiettivi strategie e la redazione dei piani La redazione del business plan (unità 2) La definizione degli indirizzi
DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
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La scelta dell’impianto Il business plan Il piano aziendale L’esecuzione dell’impianto e l’avviamento della gestione La programmazione di esercizio e il budget La struttura del budget I costi standard Le fasi di definizione del budget Il controllo budgetario I vantaggi e i limiti del budget Analisi esempio budget economico di un’impresa ristorativa (p.141 e seguenti del libro di testo “Gestire le imprese ricettive 3) Esercizi svolti in classe sulla compilazione del budget economico di un’impresa ristorativa (es. n° 34 p. 348 e n°37 p. 351 del libro di testo “Gestire le imprese ricettive 3”) Analisi esempio business plan di un’impresa ristorativa (da p.116 a p. 119), analisi esempio business plan di un’impresa ristorativa (p.162 e seguenti del libro di testo “Gestire le imprese ricettive 3”) Lettura caso pratico di apertura di una gelateria Esercizio guidato svolto in classe sulla compilazione del business plan (es. n° 2 p. 177 del libro di testo “Gestire le imprese ricettive 3”) Esercizio svolto in classe sulla compilazione del business plan di un’impresa ristorativa (es. n° 75 p. 370 del libro di testo “Gestire le imprese ricettive 3) Schede integrative: Fotocopie esempio budget economico e business plan di un’impresa ristorativa tratte dal libro di testo “Gestire le imprese ricettive 3”) Fotocopia esercizio guidato sulla compilazione del business plan tratte dal libro di testo “Gestire le imprese ricettive 3”) Fotocopia relativa all’apertura di una gelateria Fotocopia scheda per la compilazione del budget economico e del business plan di un’impresa ristorativa con dati a scelta con il solo scopo di ragionare sul peso delle varie voci che compongono i preventivi di breve e di medio-lungo periodo. MARKETING DEI PRODOTTI TURISTICI (modulo 3) Il marketing (unità 1) Il marketing turistico La segmentazione del mercato della domanda Gli strumenti del micromarketing: il marketing mix Marketing mix: il prodotto (product) La reputazione della destinazione turistica Marketing mix: il prezzo (price) Marketing mix: la comunicazione (promotion) Marketing mix: la distribuzione (place) Marketing mix: il personale (people) Il marketing esperienziale (aspetti essenziali) Le strategie di marketing e il marketing plan (unità 2) Le strategie di marketing in funzione del mercato-obiettivo Le strategie di marketing in funzione del ciclo di vita del prodotto (cvp)
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Il web marketing Il marketing plan Analisi dell’esempio di pag. 194 (piano di marketing di un’impresa ristorativa) Confronto siti web di 3 ristoranti (La Tigella, Il Desco e Le Cedrare) Schede integrative: Web marketing (terminologia) Quali caratteristiche indispensabili deve avere il sito web di un hotel/ristorante? LIM: esame dei siti web di alcune imprese ristorative: “la Tigella”, “Il Desco”, “Le Cedrare” CITTADINANZA E COSTITUZIONE Dallo Statuto alla Costituzione Caratteri e struttura della Costituzione I principi fondamentali: dall’art. 1 all’art. 4 Art. 32 (Diritto alla salute) Art. 36 e 37 SPAZI E TEMPI Settembre: ripasso bilancio, analisi di bilancio, finanziamenti e break even point; Prima metà di ottobre: il mercato turistico internazionale; Seconda metà di ottobre e novembre: la pianificazione, la programmazione e controllo di gestione (teoria); Dicembre: stesura budget settoriali e budget economico; Gennaio: pianificazione di una nuova attività, il piano di fattibilità; Febbraio: business plan dell’impresa ristorativa: analisi esempio, svolgimento esercizio guidato, svolgimento esercizio Marzo: il marketing; Aprile: le strategie di marketing e il marketing plan; cittadinanza e Costituzione Maggio: le norme internazionali e comunitarie di settore, la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti, i marchi di qualità alimentare, i prodotti e i menu a km 0; Giugno: ripasso generale METODI DI INSEGNAMENTO Il programma è stato svolto mediante lezioni frontali, schemi riassuntivi alla lavagna, commento di schemi, esempi e argomenti già presenti sul libro di testo e di schede integrative. La parte pratica del programma è stata svolta mediante l’analisi di esempi sul budget, business plan e piano di marketing presenti sul libro di testo in adozione e sul testo “Gestire le imprese ricettive 3” e mediante degli esercizi guidati e non sul budget e sul business plan. Per facilitare lo studio e renderlo più mirato, sono state consegnate agli alunni, con largo anticipo rispetto alle prove scritte e orali, delle domande di ripasso sui vari argomenti trattati. Queste domande sono state utilizzate anche per effettuare in classe il ripasso sistematico prima delle verifiche. CRITERI DI VALUTAZIONE Le prove scritte costituite da domande a risposta breve o analitica sono state svolte durante l’intero anno scolastico e sono state corrette tenendo conto soprattutto della correttezza e della completezza della risposta e dall’utilizzo di un linguaggio tecnico appropriato. Le prove orali sono state valutate tenendo conto della correttezza e della completezza della risposta e dell’utilizzo di un linguaggio tecnico appropriato.
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OBIETTIVI RAGGIUNTI Buona parte degli alunni ha dimostrato notevoli difficoltà nell’affrontare la materia e presenta pertanto delle lacune nella preparazione. Il profitto è peggiorato durante il quinto anno e gli obiettivi sottoindicati sono stati raggiunti solo parzialmente dalla maggior parte degli alunni e del tutto raggiunti solo da un numero ristretto di alunni. Gli alunni hanno sviluppato le seguenti conoscenze:
conoscono le caratteristiche del mercato turistico nazionale e internazionale, sanno analizzarlo ed interpretarne le dinamiche;
conoscono le fasi e gli strumenti di pianificazione e di programmazione e sanno interpretarli;
conoscono le fasi e le procedure di redazione del budget
conoscono le fasi e le procedure di redazione del business plan
conoscono le tecniche di marketing turistico e web-marketing;
conoscono gli elementi costitutivi del marketing plan o piano di marketing;
conoscono la storia della Costituzione, la sua articolazione e alcuni articoli.
conoscono alcune norme internazionali e comunitarie di settore, i marchi di qualità, le norme relative alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti, la normativa regionale relativa ai prodotti e ai menu a km 0.
Gli alunni hanno acquisito le seguenti abilità:
sanno commentare e analizzare dati statistici sul turismo;
sanno commentare e compilare i budget settoriali e il budget economico di un’impresa ristorativa;
sanno commentare e compilare il business plan di un’impresa ristorativa;
sanno commentare e compilare un piano di marketing;
sanno analizzare il sito web di un’impresa ristorativa;
Sanno interpretare alcuni articoli della Costituzione.
sanno interpretare alcune norme internazionali e comunitarie di settore e la normativa relativa ai marchi di qualità, alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti, la normativa regionale relativa ai prodotti e ai menu a km 0;
EVENTUALI ARGOMENTI DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO NORMATIVA DEL SETTORE TURISTICO E ALBERGHIERO (modulo 4 del testo di quinta “Imprese ricettive e ristorative oggi 3”) Le norme internazionali e comunitarie di settore - fotocopie testo “Gestire le imprese ricettive 3” Quali sono le fonti normative internazionali e comunitarie? (modulo a, lezione 2) Le norme e le procedure per la tracciabilità dei prodotti - fotocopie testo “Gestire le imprese ricettive 3” I marchi di qualità alimentare: marchio, marchi di qualità alimentare, prodotti a km 0 (modulo e, lezione 2) Tracciabilità e rintracciabilità – Testo “Imprese ricettive e ristorative oggi 3, modulo 4, punto 3.4 Schede integrative: Leggi regione Veneto n° 7/2008 e n° 3/2010 integrate con prodotti di qualità e tradizionali Disciplinare relativo al marchio “menu a km 0” (solo articoli 1,2,3,4 e 6)
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA:Lingua Inglese DOCENTE: Prof.ssa Paola Braca TESTO: WINE & DINE CLUB UP O. Cibelli, D. d’Avino Casa ed : Clitt PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Presentazione in power point realizzata dagli studenti su food-borne diseases Team work su Bacteria & Viruses con presentazione in power point realizzata dagli studenti su food-borne diseases
ottobre
MODULE TWO On the Safe Side p. 65, dal testo: WINE & DINE CLUB UP MODULE TWO On the Safe Side – Unit 2 HACCP: Hygiene & Safety in Catering (Food Safety & Hygiene) p. 80 HACCP Guarantees food Hygiene and safety in catering p. 82 The HCCP system involves seven steps p. 85 Cleaning & Disinfection p. 86
novembre
MODULE TWO On the Safe Side – Unit 3 Who: Emerging Scenarios p. 89 Bacteria, Viruses & Food Poisoning p. 90-91 Food Contamination: The Invisible Challenge p. 92 MODULE TWO On the Safe Side – Unit 4 Food preservation: A setep towards sustainability p. 96 Ancient & Natural Preservation Methods p. 98
dicembre
Modern Preservation Methods p. 99 Refrigerated Storage Systems p. 101 Cook-Chill & Cook-Freeze p.102 Advantages of Cook-Chill over Cook-Freeze p. 103 Advantages of Cook – Freeze over Cook –Chill p. 103 Vacuum Cooking p. 104 Temperature Control p. 105
gennaio
Visione di video su Storage systems A fight basic story p. 106-107 Module 3: On the watch p. 113 Food allergies & intolerances (Is it allergy or intolerance?) p. 114-115-116 Welcoming guests with special requirements : Best Practice Management 118
febbraio
LINGUA INGLESE
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Food Allergy : Order Procedure p. 120 Module 3: Unit 2 (p. 130) Specialist Food Service & Special Dietary Needs – The Guéridon Service p. 130 The Guéridon Service p. 131
marzo
Positioning, cleaning & safety precautions p. 133 The Guéridon Process p. 134 Common Guéridon Procedures p. 135 Cutting p. 136 Flambéing p. 139
aprile
Module 4 On the spot p. 191 Unit 2 Catering Land Scenarios: p. 192
maggio
ARGOMENTI DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO Questo modulo sarà svolto presumibilmente dopo tale data: MODULO 4: dal testo: WINE & DINE CLUB UP Catering Land Scenarios : The Coffee Break p. 194 Midmorning Coffee Break Menu p. 195 Catering Land Scenarios: The Business Lunch p. 198 Types of Buffet Menus p. 199 Le ore di lezione rimanenti saranno dedicate a interrogazioni, ripasso del programma svolto, dialoghi, conversazioni. Gli strumenti utilizzati per verificare il progressivo sviluppo nell’apprendimento degli allievi sono state la correzione dei compiti per casa, le interrogazioni, le verifiche scritte. Mediamente sono state ritenute necessarie due valutazioni scritte per quadrimestre e 1 orale. Le prove sono state sia di tipo oggettivo che soggettivo con diverse tipologie (vero/falso, abbinamento, completamento trasformazione, traduzione, domande aperte, comprensioni). Nel regolare svolgimento delle lezioni si è fatto uso del libro di testo, di schemi alla lavagna, del lettore CD e video. Desidero indicare inoltre che la classe ha svolto nel primo quadrimestre un’attività di team work realizzando delle presentazioni in power point su malattie di origine batterica di origine alimentare. Ciascun gruppo ha presentato alla classe il proprio operato, ovvero la propria presentazione in power point ulla Lim. METODO DI INSEGNAMENTO Si è utilizzata la seguente metodologia di lavoro: L’insegnamento/apprendimento di L2 ha seguito l’approccio funzionale-comunicativo, di conseguenza obiettivo primario è stato il graduale sviluppo delle quattro abilità fondamentali (listening, speaking, reading and writing) accompagnato dal momento di riflessione sugli aspetti della lingua, per il raggiungimento dell’efficacia comunicativa. SPAZI E TEMPI Sia nel primo che nel secondo quadrimestre il programma è stato svolto nei tempi preventivati.
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CRITERI DI VALUTAZIONE La tipologia delle prove è stata coincidente con gli esercizi utilizzati e corretti in classe. Gli ambiti che si sono valutati riguardano le quattro abilità fondamentali. Si sono effettuate prove soggettive e oggettive, le prime per mettere in condizione di agire in modo autentico e spontaneo, mentre le seconde aiutano ad accertare, ad esempio, le conoscenze morfo-sintattiche fonologiche o il possesso del lessico. Per le verifiche orali si è tenuto conto della conoscenza degli argomenti di micro lingua trattati, della capacità di discutere i diversi argomenti, della capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e della padronanza della lingua e proprietà del linguaggio disciplinare. In particolare, nel secondo quadrimestre, si è utilizzato il lavoro di gruppo per approfondire la tematica delle malattie originate da infezione batterica. La valutazione quadrimestrale e finale non si è limitata alla misurazione dei dati forniti dalle varie verifiche (scritte e orali), ma ha incluso un esame di tutto il processo educativo didattico nel suo punto di partenza, in itinere e al termine. Si è tenuto conto anche dei seguenti elementi: - percorso intrapreso dal singolo studenti in relazione alle sue reali possibilità - attenzione, partecipazione, interesse - impegno a casa e in classe OBIETTIVI RAGGIUNTI Il livello di conoscenza linguistica iniziale della classe risultava e risulta tuttora disomogeneo ovvero, fatto che ha comportato la difficoltà di una didattica omogenea che ha anche parzialmente rallentato la programmazione. La classe ha mostrato talvolta segnali di irrequietezza, di mancanza d’attenzione e di approfondimento nello studio, ciò nonostante la totalità degli studenti ha raggiunto un rendimento sufficiente riuscendo a consolidare le proprie conoscenza, anche se permangono difficoltà nel rielaborare le conoscenze, alcuni studenti, infatti, a causa di lacune pregresse (continuo cambio di docenti nell’arco dei 5 anni) e scarsa applicazione, presentano ancora incertezze a livello grammaticale nella produzione scritta e, talvolta anche nell’esposizione orale, pochi alunni, più motivati e impegnati, hanno raggiunto un buon livello di competenze linguistiche nella comunicazione, scrittura e comprensione della lingua inglese.
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DOCENTE TITOLARE: Prof.ssa Maria Chiara ARCANGELI
DOCENTE COMPRESENTE: Prof.ssa Martina ALFANO (1 ora la settimana)
TESTO UTILIZZATO: Titolo: Mahlzeit. Deutsch im Restaurant und Café. Corso di tedesco per istituti alberghieri Autore: T.Pierucci, A.Fazzi, G.Moscatiello Casa Editrice: Loescher editore Anno di pubblicazione: 2012 PROGRAMMA SVOLTO
Tempi Moduli Unità di apprendimento
1^ quadrimestre
Kapitel 6 Rund um die Arbeitswelt
Dal testo in adozione:
Das Praktikum
- Raccontare la propria esperienza di stage lavorativo estivo - Roberts Praktikum
Auf der Suche nach Personal
- Stellenangebote
Berufliche Kontakte
- Der Lebenslauf
- Der europäische Lebenslauf
- Die Bewerbung
- Das Vorstellungsgespräch
Strutture grammaticali:
Le frasi infinitive, le frasi finali con um…zu, la forma dei verbi a reggenza fissa, il Konjunktiv II
1^ quadrimestre
Kapitel 4 Rezepte und Menüs
Dal testo in adozione:
Das Rezept
Die Garmethoden
Rezepte aus der italienischen und deutschen Küche
- Lavoro di gruppo su ricette di carnevale della cucina
tradizionale tedesca
- Decorazione della tavola con i tovaglioli nel periodo natalizio
Strutture grammaticali:
consolidamento di: frase affermativa e interrogativa, frase principale coordinata e con inversione, frase secondaria, coniugazione del presente dei verbi deboli e forti, i verbi separabili, i complementi di tempo, di luogo, i casi dativo e accusativo e loro funzioni, articoli e preposizioni, il Perfekt, l’imperativo, la forma con man; il passivo presente, lassen+infinito, frasi secondarie temporali con wenn, als, le tre declinazioni dell’aggettivo attributivo
SECONDA LINGUA STRANIERA: TEDESCO
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2^ quadrimestre
Kapitel 5 Lokale und Gaststätten
Das Café
Die Bar
- Lavoro a gruppi con materiale dato in fotocopia e
ricercato dagli studenti: comprensione del testo,
domande, traduzione e studio della fraseologia essenziale.
Dal testo in adozione:
Typische Lokale in den deutschsprachigen Ländern
Strutture grammaticali:
cenni di: il Präteritum dei verbi ausiliari, modali e dei verbi regolari e di alcuni verbi irregolari, la frase relativa.
Die Werbung
- Anzeigen in Tageszeitungen und im Internet.
SPAZI E TEMPI
Le lezioni si sono svolte in aula nella maggior parte dei casi, sia in sede che in succursale e negli orari curriculari, in alcuni casi in laboratorio linguistico e secondo una scansione temporale fissata nella sezione programma svolto. Il programma è stato svolto con diverse interruzioni in quanto, durante l’orario di tedesco, si sono tenute simulazioni di prove d’esame e di prove INVALSI, giornate didattiche dello sport e uscite didattiche. METODI DI INSEGNAMENTO Le lezioni si sono svolte partendo da un approccio comunicativo, favorendo l’utilizzo della microlingua nei contesti professionali definiti nel programma. Partendo da testi, ascolti, immagini, situazioni professionali o da interventi degli studenti sulle tematiche proposte, si è poi passati all’osservazione della struttura linguistica e grammaticale e all’utilizzo delle stesse in situazioni simili e contesti motivanti. A seconda degli argomenti e delle esigenze di studio, durante le ore di lezione sono stati utilizzati i seguenti metodi: lezione frontale, lavoro a coppie e di gruppo, lavoro individuale, cooperative learning, approccio tutoriale, peer to peer, problem solving, brain storming, procedendo in gran parte secondo un approccio induttivo. Durante le prime due settimane del secondo quadrimestre si sono svolte delle lezioni di recupero delle insufficienze durante le lezioni curriculari, tramite la suddivisione della classe in gruppi di lavoro e di livello gli studenti hanno svolto gli esercizi assegnati, hanno potuto avere spiegazioni supplementari e sono stati valutati al termine tramite verifica scritta. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione ha tenuto conto dell’impegno, interesse e partecipazione in classe, della progressione rispetto al livello di partenza, e del lavoro domestico; si sono somministrate prove scritte e orali, di tipo oggettivo e soggettivo. Le verifiche sono state effettuate mediante interrogazioni finalizzate ad accertare le conoscenze linguistiche, brevi test volti a verificare l’assimilazione o meno di un argomento trattato, prove strutturate o semi-strutturate di carattere sommativo. Per le prove scritte di tipo oggettivo si è considerata la sufficienza orientativamente con il 60% del
punteggio complessivo. Nelle prove soggettive e/o orali sono state utilizzate griglie di valutazione
concordate nel dipartimento disciplinare contenute nel POF.
A seconda delle abilità scritte e orali si è valutato se l’alunno è in grado di:
- Interagire in conversazioni brevi e chiare
- Riconoscere le strutture linguistiche ricorrenti nelle principali tipologie testuali
- Comprendere globalmente testi chiari e brevi di vario tipo
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- Produrre testi brevi, semplici e coerenti su tematiche note
-
OBIETTIVI RAGGIUNTI In termini di conoscenze e competenze gli alunni sanno comprendere testi in lingua tedesca relativi al loro corso di studio, si sanno esprimere su argomenti di interesse relativi agli argomenti professionali trattati. Sanno produrre, anche a piccoli gruppi, brevi e semplici testi inerenti gli argomenti noti. EVENTUALI ARGOMENTI DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO
Approfondimento di alcune strutture enogastronomiche tipiche dei paesi di lingua tedesca
Esercizi di approfondimento sulle competenze linguistiche.
OBIETTIVI MINIMI Rund um die Arbeitswelt
Das Praktikum
- Raccontare la propria esperienza di stage lavorativo estivo
Auf der Suche nach Personal
Stellenangebote
Berufliche Kontakte
Der Lebenslauf
Die Bewerbung
Strutture grammaticali:
Le frasi infinitive, le frasi finali con um…zu
Das Rezept
Die Garmethoden
Strutture grammaticali:
frase affermativa e interrogativa, frase principale coordinata e con inversione, frase secondaria (ripasso frasi interrogative indirette), coniugazione del presente dei verbi deboli e forti, i verbi separabili, i complementi di tempo, di luogo, i casi dativo e accusativo e loro funzioni, articoli e preposizioni, il Perfekt, l’imperativo, la forma con man.
Lokale und Gaststätten
Typische Lokale in den deutschsprachigen Ländern
- Die Bar und das Café
Die Werbung
- Anzeigen in Tageszeitungen und im Internet.
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Docente: Prof. Nicola Rizzini Libro di testo: Nuova Matematica a Colori- Ed. Gialla per la riforma- Ed. leggera- Voll. 4 e 5; Autore: Leonardo Sasso- Casa editrice: Petrini - Anno pubblicazione: 2014 Programma svolto (Argomenti e tempistica): I periodo (sett. 2018-genn. 2019) Studio di funzioni polinomiali, razionali fratte e semplici funzioni irrazionali. Determinazione di: Dominio, Segno, Intersezione assi, Simmetrie. Calcolo dei limiti della funzione agli estremi del dominio: forme elementari e semplici forme indeterminate da risolvere con semplificazione delle frazioni algebriche razionali. Cenni ai tipi di discontinuità delle funzioni; asintoti verticali e orizzontali. Rappresentazione grafica delle funzioni studiate. Cenni alle funzioni esponenziali. II periodo: (feb. – mag. 2019) Concetto di derivata prima, come studio della crescenza e decrescenza di funzioni polinomiali e semplici razionali fratte: andamento dell’inclinazione delle rette tangenti. Regole di derivazione e calcolo di derivate di semplici monomi e polinomi. Regole di derivazione e calcolo delle derivate di prodotto e rapporto di funzioni. Calcolo di derivate di semplici funzioni composte: relative formule applicative. Ricerca dei punti stazionari con l’annullamento della derivata prima (tangente orizzontale): determinazione dei punti di massimo e di minimo relativi; cenni ai punti di flesso. Cenni alla derivata seconda per la ricerca della concavità della funzione: semplici esempi. Studio di funzioni economiche: Costi, Ricavi, Utile. Utilizzo degli strumenti matematici appresi per la ricerca di: Punto di equilibrio; Costo medio minimo; Utile massimo. Esempi applicativi. Metodi di insegnamento e Sussidi didattici: Si sono svolte lezioni frontali alternate a lezioni interattive dialogate. Ogni argomento è stato sviluppato in poche lezioni teoriche seguite da svariate lezioni di esercitazione: sia svolte dall’insegnante, sia svolte da studenti alla lavagna e talvolta anche svolte da gruppi di studenti in modalità cooperative-learning. Gli esercizi e i problemi proposti sono stati presi spesso dal libro di testo e talvolta forniti dall’insegnante per fissare meglio alcuni passaggi e alcuni concetti.
MATEMATICA
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Si è fatto spesso uso della LIM: sia per evidenziare meglio i passaggi e i procedimenti risolutivi dei singoli problemi con colori e immagini; sia per ottenere dei file facilmente condivisibili nella piattaforma on line del registro elettronico; sia per utilizzare il software Geogebra per visualizzare grafici di funzioni e analizzare facilmente le loro variazioni in diverse situazioni. Criteri di Valutazione: Le valutazioni sono avvenute con almeno 4 voti per ogni periodo (in pochi casi limitati a 3): almeno 2 verifiche scritte e altri 2 derivanti da interrogazioni orali o scritte (con prove aperte o semi-strutturate) e/o valutazioni “pratiche” originate da: esercitazioni di prova fatte in aula durante le lezioni di preparazione (individuali o di gruppo); interventi e partecipazione dello studente alle lezioni sviluppate dall’insegnante in forma di dialogo costruttivo. Nelle valutazioni delle verifiche e dei singoli quesiti delle verifiche si è tenuto conto sia dell’esattezza della risoluzione, che della completezza (anche parziale) del procedimento risolutivo. Obiettivi raggiunti: Gli obiettivi didattici sono stati raggiunti in maniera sufficiente (in alcuni casi anche buona) da gran parte della classe; solo pochi studenti hanno faticato molto a restare al passo con il resto della classe e si sono fermati ad un livello appena sufficiente (o leggermente insufficiente). Per quanto riguarda gli obiettivi trasversali molti studenti hanno maturato una certa coscienza di sé, della propria autonomia e delle proprie capacità. Il rispetto per l’ambiente e l’istituzione risulta discreto. Resta invece abbastanza carente, da parte di vari allievi, il rispetto delle tempistiche negli impegni assunti e della frequenza assidua e costante alle lezioni e alle attività didattiche (numerose assenze e ingressi in ritardo).
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PROFESSORE: DANIELE FABIO GRAFFAGNINO TESTO UTILIZZATO: Il maestro di tavola Autore: Massimo Salani Casa editrice: EDB Anno pubblicazione: 2014 PROGRAMMA SVOLTO Primo quadrimestre Modulo 1. Questioni di etica e di bioetica: I diritti fondamentali dell'uomo, i valori fondamentali della vita, l'uomo tra fragilità e trascendenza, le disuguaglianze sociali, clonazione e biogenetica. Modulo 2. Questioni teologiche e filosofiche: il bene e il male, il sacro, la morte, reincarnazione e resurrezione, nuove forme di religiosità, ecumenismo e pluralismo religioso, evoluzione e/o creazione. Secondo quadrimestre Modulo 3. Questioni di dottrina sociale: iI lavoro, l'economia, la corresponsabilità, la cura, il volontariato, l'accoglienza. Modulo 4. Questioni ecologiche e ambientali: Il riscaldamento globale, l'ambiente come casa comune, la coscienza ecologica, cibo e sostenibilità, il significato simbolico del cibo, religioni e regole alimentari. SPAZI E TEMPI Il lavoro si è svolto prevalentemente in classe, anche riorganizzando l'assetto della stessa in base alle esigenze del tema trattato in modo tale da facilitarne la comprensione e l'interiorizzazione, nonché per facilitare il dialogo educativo. Ciascun modulo si è svolto in otto lezioni circa (2 mesi). METODI DI INSEGNAMENTO E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI Il criterio metodologico fondamentale è stato il principio di correlazione particolarmente adatto in ambito scolastico al raggiungimento delle finalità proprie della scuola stessa e della materia in oggetto perché favorisce la rielaborazione personale dei contenuti proposti. Il metodo di insegnamento utilizzato è stato attivo, basato su un modello di apprendimento che pone al centro del processo pedagogico la relazione tra il soggetto che apprende e il sapere che gli è estraneo e del quale egli si appropria in maniera attiva, sulla base dei mezzi che linsegnante gli fornisce, come le informazioni, le chiavi di lettura, i metodi, i significati di cui è privo e che sono essenziali affinché egli possa coprire o almeno ridurre la distanza che lo separa dall'oggetto del sapere. Tale metodo si compone di tre fasi: 1) fase proiettiva, di espressione, finalizzata a far esprimere i singoli allievi e la classe sulla propria
RELIGIONE
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comprensione del tema, le proprie precomprensioni, stereotipi, pregiudizi e sulle conoscenze pregresse; 2) fase di analisi e di approfondimento del tema, affrontato nella sua oggettività; 3) fase di appropriazione dei contenuti e di riespressione personale sul tema, al fine di interiorizzare e assimilare il lavoro svolto; Le modalità di lavoro sono state differenti a seconda della fase nella quale ci si trovava: lavori di gruppo e personali, discussioni di classe, uso di documenti, lezioni e spiegazioni frontali. Gli strumenti didattici privilegiati sono stati: libri di testo, fotocopie, supporti multimediali, sussidi audiovisivi, siti internet, utilizzo della lim. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione ha tenuto conto dell’impegno, interesse e partecipazione dello studente. Le attività svolte in classe che hanno permesso di valutare gli studenti sono consistiti in lavori di gruppo, lavori individuali e interventi personali durante le lezioni. Nello specifico i criteri con i quali sono stati valutati gli obiettivi proposti sono stati: Partecipazione: capacità di intervenire con pertinenza nel lavoro svolto in classe. Interesse: apprezzamento per la materia e le tematiche affrontate. Conoscenza dei contenuti e del linguaggio specifico: saper riesprimere i contenuti e decodificare il linguaggio religioso nel suo specifico. Capacità di rielaborazione, di lettura, di apprezzamento dei valori religiosi: comprendere e apprezzare i valori, al di là del contenuto, nella loro specificità umana. Capacità di riferimento alle fonti e ai documenti: capacità di citazione e utilizzazione critica. Il valore ponderato della valutazione ha poi permesso la determinazione del giudizio con la seguente griglia: sufficiente (S)= 6 discreto (D)= 7 buono (B)= 8 ottimo (O)= 9 eccellente (E)= 10. OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe è risultata essere molto accogliente e disposta al dialogo educativo, interessata alla materia si è mostrata il più delle volte curiosa e ricettiva. Dal punto di vista del comportamento è risultata essere una classe vivace, ma nello stesso tempo sempre educata e corretta. Molto buone sono state le relazioni tra i compagni, cordiali e rispettosi quelle con l’insegnante. COMPETENZE Costruisce un'identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso. Valuta il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose. Valuta la dimensione religiosa della vita umana, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso.
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Sviluppa un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale. Coglie la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità. Utilizza consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità. CONOSCENZE Interrogativi universali dell'uomo, risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni. Natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della società contemporanea. Elementi di storia della Chiesa e loro effetti sulla cultura europea. Il valore della vita e la dignità della persona. Linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico- culturale, religiosa ed esistenziale. Ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi. Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero. Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione. Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica. ABILITÀ Formula domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione. Imposta un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e nell'arricchimento reciproco. Legge i segni del cristianesimo nell'arte e nella tradizione culturale. Opera scelte morali, circa le esigenze dell'etica professionale, nel confronto con i valori cristiani. Analizza e interpreta correttamente testi biblici scelti. Riconduce le principali problematiche del mondo del lavoro e della produzione a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione. Confronta i valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato. Motiva, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo. Riconosce il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico. Riconosce il valore delle relazioni interpersonali e dell'affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo. ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO O.G.M. tra pericoli e opportunità.
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DOCENTE: Nicola Rizzini Gruppo classe di 4 studenti (abbinati ad un gruppo di 8 studenti di 5AT) Programma svolto: ANALISI DEL CONCETTO DI LIBERTA’ :
NELLA STORIA E NELLA CULTURA ATTUALE;
NELL’ARTE E NELLA LETTERATURA: BRANI DI RACCONTI E POESIE;
NEL CONFRONTO DI CELEBRI MOTTI E AFORISMI DI PERSONAGGI FAMOSI;
NEL MONDO DELLA MUSICA: CANTAUTORI ITALIANI;
NEL MONDO DEL CINEMA: FILMATI E LUNGOMETRAGGI. LA LIBERTA’ E’ STATA CONSIDERATA E ANALIZZATA:
IN AMBITO ETICO-SOCIALE: I diritti fondamentali dell'uomo; valori fondamentali della vita; Le disuguaglianze sociali.
IN AMBITO SOCIO-ECONOMICO: Mondo del lavoro; Economia sostenibile; Doveri, difficoltà e corresponsabilità.
IN AMBITO ECOLOGICO-AMBIENTALE: Cura dell’ambiente e riscaldamento globale; coscienza ecologica; cibo, sostenibilità e frontiere della biogenetica.
Metodologie e Sussidi didattici: LIM come supporto multimediale per ascoltare canzoni, guardare filmati e leggere brani celebri (musicali e letterari). A questi sono poi seguiti dibattiti di confronto e commenti scritti da parte degli allievi.
Valutazione E’ stata effettuata (in linea con quanto deciso dal coordinamento di IRC) esprimendo periodicamente un voto numerico che tenga conto di impegno, interesse e partecipazione dimostrata, sia nelle lezioni dialogate sia nei commenti scritti proposti dagli studenti. Il voto complessivo finale sarà comunque espresso con un giudizio (Insufficiente, Sufficiente, Discreto, Buono, Ottimo, Eccellente). Obiettivi raggiunti: L’impegno e la partecipazione è stata mediamente discreta e talvolta buona. Vari studenti si sono dimostrati abbastanza interessati e hanno esposto spesso commenti lucidi e intelligenti su vari argomenti toccati. Alcuni studenti non hanno talvolta gradito i temi analizzati e non hanno partecipato molto ai dibattiti.
ORA ALTERNATIVA ALL’IRC
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DOCENTE: Sergio Tortella
Accademia di Sala e Vendita 3 Autori: Malavasi / Miele / Giliberti /Zarzana / Zaza. Editore: Simone
N° ore settimanali: 4
PROGRAMMA SVOLTO: LA GESTIONE
- Il cliente: la vera ricchezza dell’azienda - Le diverse tipologie di clientela - La gestione di un bar: diretta e/o esterna; - La gestione delle risorse umane - Leadership - Il visual merchandiser - La gestione e l’organizzazione di un evento: happy-hour, cocktail party, ecc.;
VENDITA DEL PRODOTTO
- Differenza tra la vendita di prodotti e servizi. - Il giusto prezzo per vincere la concorrenza. - Il drink cost - beverage cost. - Il calcolo del costo dei liquori. - il menu engineering.
IL SERVIZIO RISTORANTE: “PROGETTO RISTORANTE DIDATTICO”
- La figura del Direttore di Sala e del Guest Manager. - Le soft skills del Manager, la leadership e l’importanza di lavorare in gruppo (Team Building) - L’organizzazione della sala ristorante per eventi e servizi “a la carte”. - La stesura del menu alla carta nel rispetto delle regole grafiche, ortografiche e di legge,
Regolamento UE 1169/2011, con corretta specificazione degli allergeni e dei prodotti congelati. - La “Carta” come strumento di comunicazione e di vendita mirata. - Il corretto svolgimento delle fasi di lavoro: accoglienza, ritiro della comanda e servizio, stesura del
conto e commiato finale. - La “Customer Satisfaction”
IL SOMMELIER
- Gestione della cantina. - L’approvvigionamento e la gestione degli acquisti. - La carta dei vini: impostazione e veste grafica. - L’abbinamento vino-cibo, scheda AIS. - L’analisi organolettica del cibo. - Studio delle seguenti DOCG italiane: Asti spumante o Moscato d’Asti, Greco di Tufo, Prosecco,
Franciacorta, Verdicchio di Iesi, Frascati, Colli Orientali del Friuli “ Picolit”, Primitivo di Manduria,
Aglianico del Vulture, Montepulciano d’Abruzzo.
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI - SETTORE SALA BAR
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- Degustazione dei vini in programma, con compilazione individuale della scheda organolettica. - Cenni sulla produzione mondiale del vino.
IL BARMANAGER
- La miscelazione: un settore in continua evoluzione. - Tecnica classica e tecnica americana. - La costruzione di un cocktail. - Le categorie e la classificazione dei cocktails I.B.A. - Le associazioni di categoria del bar: AIBES e IBA; storia, sviluppo e mission. - Preparazione e servizio dei seguenti cocktails I.B.A: Aviation –Mai Tai, Long Island Ice Tea, Moscow
Mule, Singapore Sling, B52., John Collins, Harvey , Wallbanger, Vodka Russian Spring, Barracuda, Tequila Sunrise.
Il MAESTRO DI CAFFE’
- Caffetteria creativa: preparazione di cappuccini con tecniche di latte art. - Preparazione di caffè speciali: ricette classiche e inedite. - Il tè: produzione e servizio. - Gestione e servizio del bar didattico.
1. Argomenti Disciplinari e Tempi
Gli argomenti sono stati somministrati con il principio dell’alternanza e della progressività con occhio di
riguardo al recupero in itinere delle situazioni di svantaggio . I moduli di: sala, vino, caffetteria, bar e
comunicazione, sono stati svolti con un metodo duale. Nel 1° quadrimestre attraverso le attività pratiche
svolte in laboratorio all’interno del progetto denominato: “ristorante didattico”; nel 2° quadrimestre con
lezioni frontali svolte in aula.
2. Criteri e strumenti di verifica (numero e tipologie delle prove).
Nel 1° quadrimestre le verifiche hanno valutato le abilità pratiche e le competenze di tipo organizzativo-
gestionale in riferimento ai ruoli professionali svolti. Ogni studente ha sostenuto quattro verifiche con
valutazione.
Nel 2° quadrimestre, le lezioni frontali in aula, hanno permesso di approfondire le conoscenze dei vari
moduli e gli studenti hanno svolto verifiche scritte e di simulazione al nuovo Esame di Stato, anche in questo
caso ogni allievo ha sostenuto 4 prove con valutazione.
3. Criteri e griglia di valutazione per le prove di verifica.
Le prove di verifica hanno dimostrato la capacità dell’allievo di assumere comportamenti di buona
autonomia e di cooperazione all’interno della brigata in grado di produrre risultati pratici significativi.
L’allievo ha dovuto mettere in atto strategie inerenti al problem solving, capacità organizzative e di
leadership. Tra le modalità didattiche si è favorita la “peer education”, strategia educativa volta ad
attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte
di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status.
4. Collegamento con altre discipline per progetti.
La valutazione per competenze ha previsto per la classe un’attività interdisciplinare funzionale
all’acquisizione di un sapere e un agire critico, trasversale e propositivo, in particolar modo con le discipline
linguistiche e alimentazione.
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DOCENTE: Cagnazzo Luigi
TESTO UTILIZZATO: CUCINA GOURMET PLUS SET - GENTILI PAOLO - CALDERINI
PROGRAMMA SVOLTO
Argomenti Disciplinari e Tempi 1° quadrimestre
Modulo 3: U.1 I prodotti alimentari In particolare: le carni, i pesci, i formaggi, i salumi e i prodotti vegetali Tipologie classificazione e come conservarli al meglio Le gamme, i marchi di qualità, i prodotti tipici del Veneto U. 2 Approvvigionamento e gestione delle merci
Modulo 4: U.1 L’organizzazione dell’ impianto di cucina U.2 L’ organizzazione del lavoro di cucina U.3 La cottura degli alimenti
Progettazione di un evento che tenga conto delle risorse di laboratorio e delle esigenze della clientela
2° quadrimestre
Modulo 5: U2: Approvvigionamento e gestione delle merci (le gamme e i sistemi di conservazione degli alimenti)
U1: Il menù e la politica dei prezzi U2: Il banqueting e i servizi esterni ( progettazione di eventi e simulazione del servizio ) Criteri e strumenti di verifica (numero e tipologie delle prove). Le verifiche sono state in numero di minimo due a quadrimestre compreso le prove scritte e orali. Criteri e griglia di valutazione per le prove di verifica. Le verifiche scritte a risposta aperta (max 15 righe) sono state valutate in centesimi tenendo conto: della coerenza della risposta in relazione alla domanda; dell'articolazione delle argomentazioni; della conoscenza nozionistica; della correttezza del linguaggio; dell'uso della terminologia specifica.
Competenze chiave di cittadinanza
• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di
lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità,
valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le
fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il
tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE CUCINA
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• Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti,
collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti
disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e
differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
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DOCENTE: PROF.SSA FLAVIA DI CARLO
TESTI UTILIZZATI:
Autore Machado Amparo Titolo Scienza e Cultura dell’alimentazione – Secondo Biennio Enogastronomia – Servizi
di Sala e Vendita Casa Editrice Poseidonia
Autore Machado Amparo Titolo Scienza e Cultura dell’alimentazione – Volume 5 - Enogastronomia – Servizi di Sala
e Vendita Casa Editrice Poseidonia
Appunti forniti dalla docente. PROGRAMMA SVOLTO: MODULO 1: LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’IGIENE DEGLI ALIMENTI U.D. 1.1. LA SICUREZZA ALIMENTARE La sicurezza degli alimenti. Tracciabilità e rintracciabilità di filiera. Marchi di qualità. Sostenibilità e biodiversità. I novel food. Igiene delle materie prime, dei locali e della persona. L’autocontrollo e il sistema HACCP. U.D. 1.2 LA CONTAMINAZIONE CHIMICA E FISICA DEGLI ALIMENTI Le contaminazioni fisiche: cause e conseguenze. I fattori tossici naturali: le micotossine. Residui tossici attribuibili all’attività umana: i fitofarmaci e gli zoofarmaci. Sostanze cedute da contenitori o da imballaggi. Contaminazione da metalli: piombo, mercurio, cadmio. Contaminazione radioattiva. U.D. 1.3 LA CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI Agenti biologici e modalità di trasmissione. I prioni e l’encefalopatia spongiforme bovina. I virus: epatite A e altre forme di epatite. I batteri e i fattori ambientali che ne influenzano la crescita. Le intossicazioni, le infezioni e le tossinfezioni. Principali malattie trasmesse con gli alimenti (MTA): Salmonellosi, Tossinfezione da Staphylococcus aureus, Listeriosi, Tossinfezione da Clostridium perfringens e Botulismo. Parassitosi: Teniasi, Anisakidosi e Ossiuriasi. MODULO 2: DIETETICA E DIETOTERAPIA U.D. 2.1 LA DIETA EQUILIBRATA
SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
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Concetto di alimentazione e nutrizione. Dieta equilibrata: generalità. Calcolo del Metabolismo Basale e del Fabbisogno Energetico Totale Giornaliero. La corretta suddivisione dei pasti giornaliera. La corretta suddivisione dei principi nutritivi secondo le indicazioni LARN 2014. Ripasso delle principali funzioni dei principi nutritivi. Le piramidi alimentari e la piramide ambientale. Le linee guida per una sana alimentazione. U.D. 2.2 LA DIETA NELLE DIVERSE ETA’ Alimentazione nell’età evolutiva. La dieta del neonato e del lattante. Il latte materno e i latti formulati. La dieta dell’adolescente. La dieta equilibrata dell’adulto. La dieta equilibrata in gravidanza. La dieta equilibrata della nutrice. La dieta nella terza età. U.D. 2.3 LA DIETA E GLI STILI ALIMENTARI La dieta mediterranea (DM) e la piramide della DM. La dieta vegetariana e vegana: rischi e benefici U.D. 2.4 LA DIETA NELLE PRINCIPALI MALATTIE DEL METABOLISMO L’obesità: i tipi di obesità, indicazioni dietetiche. Il Diabete Mellito: classificazione e indicazioni dietetiche. U.D. 2.5 LA DIETA NELLE PRINCIPALI MALATTIE CARDIOVASCOLARI Le malattie cardiovascolari: i fattori di rischio. Ipertensione: generalità e indicazioni dietetiche. Iperlipidemie (ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia): generalità e indicazioni dietetiche. Aterosclerosi: generalità e indicazioni dietetiche. U.D. 2.6 ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI Le Intolleranze e le Allergie Alimentari: generalità e diversità. L’intolleranza al lattosio. La celiachia e la dieta nel celiaco. Le allergie alimentari. Etichettatura e menu. U.D. 2.7 ALCOL E SALUTE Calcolo calorico e alcolometrico delle bevande alcoliche EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO: Patologie correlate all’abuso di alcol U.D. 2.8 ALIMENTAZIONE E TUMORI I tumori: stile di vita e rischio tumorale. Sostanze cancerogene presenti negli alimenti. Sostanze protettive presenti negli alimenti.
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U.D. 2.9 I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Anoressia e bulimia SPAZI E TEMPI: Il modulo 1 è stato svolto durante il primo quadrimestre, il modulo 2 nel secondo. Non è stato possibile organizzare e rispettare scrupolosamente i tempi preventivati a causa delle già citate motivazioni. METODI DI INSEGNAMENTO: Il lavoro è stato impostato tenendo conto del livello di preparazione degli alunni. La metodologia didattica utilizzata prevalentemente è stata la lezione frontale, dialogata e partecipata, coadiuvata dal libro di testo e da materiale di approfondimento forniti dal docente. Per consentire l’acquisizione dei concetti essenziali sono state costruite alla lavagna delle mappe concettuali e sono stati proiettati alla LIM strumenti visivi come presentazioni PPT e video. Per rendere più attiva e critica la partecipazione degli studenti si sono alternati momenti di informazione a momenti di interazione mediante domande stimolo, letture di approfondimento e discussioni guidate che hanno permesso la formalizzazione dei principi, dei concetti e delle procedure metodologiche applicate. Attraverso le lezioni partecipate gli allievi hanno avuto la possibilità di sviluppare riflessioni collettive ma anche comprendere il rispetto dei tempi nella comunicazione verbale. Si è cercato inoltre di favorire la partecipazione dei ragazzi per abituarli alla riflessione critica e alla ricerca di risposte. Il lavoro a casa è stato caratterizzato dalla lettura dei concetti fondamentali presenti sia sul libro sia sul loro quaderno di lavoro (mappe concettuali) e al successivo confronto con l’insegnante nelle lezioni successive. Si sottolinea che la frequenza alle lezioni non è stata sempre regolare e ciò ha determinato rallentamenti nello svolgimento del programma. Le lacune formative sono state recuperate in itinere. CRITERI DI VALUTAZIONE: Le verifiche sono state realizzate prevalentemente mediante prove scritte e attraverso la valutazione di interventi orali. Durante le ore di lezione si è cercato, per quanto possibile, di aiutare i ragazzi ad acquisire un corretto metodo di studio e a collegare tutte le informazioni assunte nei precedenti anni scolastici, per avere una migliore conoscenza della disciplina. Le verifiche svolte hanno riguardato una parte di modulo, o il modulo intero, in base a quello che è stato ritenuto più opportuno durante lo svolgimento dei vari argomen . Sono state effettuate almeno 2 verifiche scritte e 1 verifica orale/intervento per quadrimestre. Per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento e per gli allievi certificati 104, si è fatto riferimento alla specifica documentazione (PEI e PDP). Le prove scritte sono state formulate con la modalità strutturata e semi strutturata, tema e domande aperte. La valutazione è stata sempre comunicata ai ragazzi e riportata sul compito. Per i temi scritti, la griglia di valutazione è stata formulata e condivisa con il dipartimento di materia ed è stata formulata in relazione alle informazioni date a livello ministeriale. Anche per le valutazioni dei colloqui, nelle prove di simulazione, è stata utilizzata la griglia stabilita con tutti i dipartimenti. I voti quadrimestrali e finali sono stati calcolati tenendo conto non solo delle conoscenze, delle abilità, delle competenze, ma anche dell’interesse dimostrato dagli alunni, della partecipazione, delle capacità di elaborazione critica delle conoscenze e dell’impegno personale. OBIETTIVI RAGGIUNTI: La classe ha raggiunto i seguenti obiettivi in termini di competenze, abilità e conoscenze.
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COMPETENZE Partecipa attivamente alle attività proposte. Svolge e porta a termine i compiti assegnati. Assume atteggiamenti responsabili. Media i propri interventi e possiede autonomia organizzativa. Attua il processo di auto valutazione anche in prospettiva della scelta post-diploma. Agisce nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. Valorizza e promuove le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. Applica le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. Controlla e utilizza, scegliendo gli alimenti e le bevande sotto il profilo nutrizionale e gastronomico. Predispone, su precise indicazioni, menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche, stabilite dal personale medico competente. COMPETENZE PER OBIETTIVI MINIMI Conosce gli argomenti trattati nelle linee generali e nei concetti fondamentali. Effettua una esposizione semplice, ma organica e pertinente alla richiesta. Possiede sufficiente padronanza del lessico disciplinare. Individua correttamente i concetti richiesti e realizza semplici relazioni. Rielabora le informazioni individuali. Agisce rispettando le indicazioni fornite rispetto alla qualità della filiera produttiva di interesse. Conosce le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. Sceglie gli alimenti e le bevande sotto il profilo nutrizionale e gastronomico. Prepara, seguendo precise indicazioni, menu appropriati alle esigenze della clientela anche dal punto di vista sanitario. ABILITA’ Sa individuare le nuove tendenze del settore di riferimento. Sa individuare le caratteristiche organolettiche, merceologiche e nutrizionali dei nuovi prodotti alimentari. Formula menu funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche della clientela. Conosce e ripete i concetti collegati alla sicurezza, alla qualità degli alimenti. Conosce il piano HACCP e le principali norme di riferimento. Previene e gestisce i rischi di tossinfezione connessi alla manipolazione degli alimenti. ABILITÀ PER OBIETTIVI MINIMI Individua le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei nuovi prodotti alimentari. Prepara, se guidato, dei piatti funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche della clientela. Conosce e ripete i concetti collegati alla sicurezza, alla qualità degli alimenti. Conosce il piano HACCP e le principali norme di riferimento. È capace di operare prevenendo i rischi di tossinfezione connessi alla manipolazione degli alimenti. CONOSCENZE Conosce gli accorgimenti dietetici da adottare nelle diverse età e condizioni fisiologiche. Conosce criteri per la realizzazione di diete equilibrate Conosce e comprende l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo delle principali malattie metaboliche. Conosce le cause trattate rispetto alla contaminazione chimica, fisica e biologica degli alimenti. Conosce le principali intossicazioni, infezioni e tossinfezioni degli alimenti. Conosce le modalità di riproduzione dei microrganismi e di trasmissione delle patologie ad essi correlate.
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Comprende l’importanza dell’igiene nella prevenzione delle contaminazioni dei prodotti alimentari. Conosce gli elementi essenziali del piano HACCP ed è in grado di predisporre un piano di preparazioni base. CONOSCENZE PER OBIETTIVI MINIMI Conosce gli accorgimenti dietetici più importanti da adottare nelle diverse età e condizioni fisiologiche. Conosce i criteri fondamentali per la realizzazione di diete equilibrate. Conosce e comprende l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo delle principali malattie metaboliche. Conosce le principali cause di contaminazione chimica, fisica e biologica degli alimenti. Conosce le principali tossinfezioni degli alimenti e le loro modalità di trasmissione. Conosce la differenza tra infezione, tossinfezione e intossicazione. Conosce l’importanza dell’igiene nella prevenzione delle contaminazioni dei prodotti alimentari. Conosce gli elementi essenziali del piano HACCP.
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DOCENTE: Prof. Tutino Gennaro TESTO: Corpo Libero di Fiorini Coretti Bocchi ed. Marietti Scuola PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO L’elenco dei contenuti disciplinari non prevede una distinzione in attività fondamentali e complementari, poiché la scelta di una attività può essere condizionata dalla situazione ambientale o dai mezzi disponibili. Le attività elencate sono state utilizzate tenendo conto che ciascuna di loro, a seconda della metodologia adottata, può essere utile al conseguimento di obiettivi diversi.
Attività ed esercizi con opposizione e resistenza.
Attività ed esercizi a carico naturale.
Attività ed esercizi con piccoli attrezzi, grandi attrezzi, codificati e non.
Attività ed esercizi di rilassamento, di controllo segmentario per la respirazione.
Attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di ritmo, in situazione spazio-tempo variate.
Attività ed esercizi di equilibrio in situazioni di volo.
Attività sportive di squadra.
Organizzazione di attività di arbitraggio negli sport di squadra.
Conoscenze essenziali sulle norme di comportamento e sulla prevenzione degli infortuni.
Informazioni sulla teoria del movimento. TEMPI DI REALIZZAZIONE SETTEMBRE Presentazione del programma, dei metodi lavorativi e dei criteri di valutazione. Ripasso norme di comportamento da tenere in palestra e negli spogliatoi. Preparazione atletica generale: stretching ed esercizi di mobilità articolare e potenziamento muscolare utilizzando il metodo TABATA PALLAVOLO: ripasso dei fondamentali individuali e fasi di gioco MADBALL: ripasso fondamentali e gioco OTTOBRE Preparazione atletica: stretching ed esercizi di potenziamento muscolare. Staffette per il miglioramento della capacità aerobica. PALLAVOLO: fondamentali di squadra, ricezione a 4 e copertura all’attacco dalla zona 2 e 4. BADMINTON: ripasso fondamentali e studio del clear ed il drop NOVEMBRE Preparazione atletica: stretching ed esercizi di mobiltà articolare e potenziamento muscolare
Teoria: IL DOPING e metodi proibiti. Teoria: ripasso della colonna vertebrale. PALLATAMBURELLO: ripasso fondamentali. Fai di gioco HITBALL: fasi di gioco DICEMBRE Preparazione atletica: stretching ed esercizi di potenziamento muscolare con grandi e
piccoli attrezzi. TOUCHOUKBALL: storia e regole e conoscenza dei fondamentali
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
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GENNAIO Preparazione atletica : esercizi aerobici ed anaerobici in circuito. Stretching TENNIS TAVOLO: Fasi di gioco. PALLAVOLO: ripasso fondamentali di attacco e difesa di squadra. Fasi di gioco. FEBBRAIO Preparazione atletica: metodo TABATA con esercizi sulla capacità aerobica. Stretching. Giornate dello sport: Torneo di pallavolo SHOTBALL: storia, regole e fondamentali individuali .Fasi di gioco. TENNIS TAVOLO: storia, fondamentali e gioco. MARZO Preparazione atletica: Stretching ed esercizi di potenziamento muscolare Teoria. Le dipendenze conoscerle e prevenirle, uso e abuso TOUCH RUGBY: storia, regole e fondamentali. Fasi di gioco APRILE Preparazione atletica generale e stretching Teoria: La salute dinamica. I benefici dell’attività fisica e i rischi della sedentarietà ULTIMATE storia, regole e fondamentali. Fasi di gioco. Quadro svedese: teoria e progressione didattica. 15 MAGGIO Preparazione atletica generale e attività aerobica con la SPEED LADDER e base musicale DODGE-BALL. Fasi di gioco. CALCETTO .Fasi di gioco ARGOMENTI DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO La programmazione della parte pratica è stata rispettata e nella fase finale dell’anno scolastico, si cercherà soprattutto di approfondire la padronanza delle competenze e delle conoscenze acquisite. METODI DI INSEGNAMENTO Ogni proposta didattica è stata presentata seguendo metodiche globali alternate ad interventi analitici correttivi. Le varie attività sono state illustrate e presentate per mezzo della spiegazione verbale, dimostrazione collettiva, controllo, correzione individualizzata, ripetizione dell’azione corretta. L’assistenza è stata di tipo diretto e/o indiretto secondo la necessità. Le proposte didattiche sono state diversificate al fine di fornire nuovi motivi di stimolo. CRITERI DI VALUTAZIONE Con l’osservazione diretta e le prove di verifica sono stati valutati:
Il livello di partenza, criterio che tiene conto dei fattori personali più complessi quali le motivazioni, capacità, abilità pregresse, ritmi e stili di apprendimento;
Il raggiungimento dell’obiettivo;
L’impegno dimostrato dall’alunno;
L’interesse per la materia e la partecipazione alle lezioni;
La responsabilità nell’assunzione dei propri doveri;
Il grado di autonomia nella conduzione del lavoro;
Il rispetto di se stesso, degli gli altri, dell’ambiente e delle strutture.
Nella realizzazione tecnico-pratica sono state valutate:
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La partecipazione intesa come presenza attiva, capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti, di assumersi responsabilità e di fornire contributi al dialogo educativo;
L’impegno nell’adempiere con costanza e puntualità gli obblighi richiesti;
La capacità esecutiva. OBIETTIVI RAGGIUNTI In relazione alla programmazione curricolare tutti gli allievi:
Hanno acquisito la coscienza dei processi che avvengono nel nostro corpo
Hanno aumentato la propria esperienza motoria
Tollerano un carico minimo di lavoro per un tempo prolungato
Sanno trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate
Conoscono e praticano almeno uno sport di squadra
Sono in grado di organizzare ed arbitrare alcuni giochi e specialità sportive
Hanno fatto proprio il valore sociale dello sport, del fairplay, del concetto di benessere e di salute dinamica.
Conoscono le norme più comuni di primo intervento e di pronto soccorso. OBIETTIVI MINIMI
Conoscono le procedure utilizzate per l’avviamento motorio e lo stretching;
Conoscono le procedure utilizzate per il miglioramento delle capacità condizionali e coordinative;
Conoscono l’organizzazione e la strutturazione del movimento;
Hanno sviluppato capacità relazionali nel rispetto delle norme di sicurezza, delle regole e delle diversità;
Controllano e regolano i movimenti per risolvere un compito motorio eseguendo i gesti tecnici richiesti;
Hanno sviluppato il senso di responsabilità individuale e del senso civico.
Conoscono un sano stile di vita ed una corretta alimentazione per il mantenimento di un buon stato di salute.
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PROFESSORESSA: Valentina Malinconico TESTI UTILIZZATI: Titolo: Dal testo al mondo Autore: Monica Magri, Valerio Vittorini Casa editrice:Paravia/Pearson Anno pubblicazione: 2012
PROGRAMMA SVOLTO:
Il Positivismo: quadro storico-culturale.
Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione di una breve videolezione.
Il Naturalismo francese: caratteristiche del movimento, Flaubert e Zola, lettura di stralci del
romanzo “Madame Bovary”..
La Scapigliatura: cenni essenziali; analisi e commento del componimento “Preludio”.
Materiale integrativo: ppt a cura della docente. Giovanni Verga: vita e opere
Il Verismo: quadro storico culturale
La fase preverista e la svolta con la novella Nedda.
Lettura di Rosso Malpelo. Caratteristiche della narrativa verista: l'utilizzo del dialetto, oggettività,
impersonalità, attenzione alla condizione degli umili.
Lettura della novella “Fantasticheria”: l'ideale dell'ostrica.
Il Ciclo Dei Vinti: I Malavoglia, trama, contenuti, lingua.
Lettura capitolo primo: la famiglia Toscano, il naufragio della Provvidenza
Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione di una breve videolezione.
Ibsen: il dramma moderno, casa di bambola.
Lettura, analisi e commento della parte conclusiva del dramma "Casa di bambola"
Il Decadentismo: quadro storico-culturale
La narrativa decadente: Oscar Wilde e il Ritratto di Dorian Gray
Lettura dei capitoli I-II del Ritratto di Doryan Gray;
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
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Visione del film”Doryan Gray”.
Giovanni Pascoli: vita e opere.
La poetica del fanciullino, lettura di stralci de “Il fanciullino”; lo sperimentalismo stilistico di
Pascoli.
Myricae : analisi e commento delle liriche "Il temporale", "Il lampo"; "Lavandare". Lettura e accenni a “X Agosto”
Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione di una breve videolezione.
Gabriele d’Annunzio: vita e opere.
Il piacere: trama e contenuti; l’estetismo, il superomismo.
Ritratto d'esteta: lettura del capitolo II del romanzo "Il piacere"; analisi del testo spiegata in ogni sua parte con la consegna di materiale aggiuntivo
Alcyone: analisi e commento delle liriche “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto”. Il panismo, il fonosimbolismo.
Notturno: cenni essenziali
Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione di un documentario sull’autore e di una breve videolezione.
Il Futurismo: il manifesto e le caratteristiche essenziali
Lettura e commento del Manifesto futurista.
Il romanzo del ‘900: caratteristiche essenziali (focalizzazione, rottura della trama, rapporto spazio tempo, monologo interiore e flusso di coscienza).
Italo Svevo: vita e opere.
Il ruolo di Trieste, la figura dell’inetto, i rapporti con Joice e Freud .
"La coscienza di Zeno”: analisi e commento di prefazione, preambolo, capitolo 3 (stralci), 4 (stralci), 5 ( stralci), 8( conclusione).
Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione di una breve videolezione.
Luigi Pirandello, vita e opere.
Il contrasto tra vita e forma, l'Umorismo, il sentimento della vita, il relativismo pirandelliano.
Lettura e commento di stralci del saggio l’Umorismo; il sentimento del contrario.
Il fu Mattia Pascal: lettura di brani ( premessa prima. Premessa seconda (stralci); capitolo 8, capitolo 18)
Uno nessuno e centomila: trama contenuti; analisi e commento dell’ultimo capitolo.
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Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione di una breve videolezione.
La poesia del ‘900
Salvatore Quasimodo: vita e opere
L’Ermetismo. Analisi e commento delle liriche “Ed è subito sera”, “Alle fronde dei salici”.
Giuseppe Ungaretti: vita e opere.
Analisi e commento delle liriche: “Veglia”; “Soldati”; “Mattina”; “Fratelli”.
SCRITTURA: ANALISI E PRODUZIONE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE PREVISTE PER L’ESAME DI STATO.
N.B: Gli studenti durante il corso dell’anno hanno svolto le tipologie A e B rispondendo ai singoli quesiti piuttosto che scrivere un unico testo.
SPAZI E TEMPI:
Le lezioni si sono svolte sempre in aula, con il supporto degli strumenti multimediali a disposizione dell’istituto (PC, LIM).
METODI DI INSEGNAMENTO:
Nel rispetto dei differenti stili di apprendimento e nell’ottica della personalizzazione didattica l’approccio metodologico è stato vario: sono state alterante lezione partecipata, lezione a cura degli studenti, lezione frontale con supporto della LIM, lezione per stazioni in co-teaching con i docenti di sostegno, peer tutoring.
Il docente è ricorso sovente all’utilizzo di ppt chiarificatori sulle tematiche affrontate; in apertura o chiusura della lezione sono stati somministrate verifiche formative o test agli studenti, in formato cartaceo oppure digitale (con la piattaforma Kahoot).
Agli alunni sono spesso stati consegnati materiali semplificati in aggiunta ai ppt e ai contenuti del libro di testo, ogni presentazione o file è stato caricato in didattica nell’apposita sezione ad uso di studenti e docenti.
STRUMENTI:
Libro di testo, file multimediali (pdf o ppt), brevi video, documentari, film.
CRITERI DI VALUTAZIONE: La valutazione si è avvalsa di verifiche scritte, verifiche scritte valide per l’orale e interrogazioni orali, queste ultime sempre svolte con il supporto di un ppt a cura degli studenti. Le tipologie di prova scritta sono state le seguenti: questionari a risposta aperta, test misti, produzione di analisi del testo, testi argomentativi o espositivi ( tipologie A-B-C). Per la valutazione delle prove d’esame si è adoperata la griglia adottata a livello dipartimentale e redatta su indicazioni del MIUR; per questionari e test sono stati assegnati dei punteggi a ciascun quesito in base alla difficoltà. Per la valutazione orale si è tenuto conto della seguente tabella adottata a livello dipartimentale
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Livello Voto Conoscenze Capacità Competenze Ottimo/eccellente 9/10 Conoscenza completa e
profonda Rielaborazione critica e personale con spunti significativi ed originali Esposizione brillante, ricca di efficacia espressiva
Compie collegamenti in ambito disciplinare e interdisciplinare, analizza e rielabora in modo personale. Valuta in modo totalmente autonomo
Affronta compiti complessi con sicurezza ed autonomia sapendo utilizzare le approfondite conoscenze
Buono 8 Conoscenza ampia e sicura Rielaborazione personale e precisa dei contenuti Esposizione sciolta e sicura con apporti personali
Opera collegamenti e rielabora i contenuti con una certa sicurezza. Esprime valutazioni articolate
Utilizza le conoscenze in modo corretto e le applica in modo autonomo. Affronta compiti abbastanza complessi
Discreto 7 Conoscenza abbastanza articolata dei contenuti Rielaborazione con spunti personali su alcuni argomenti Esposizione abbastanza appropriata
Esprime valutazioni sui contenuti acquisiti
Applica le conoscenze acquisite anche a contesti diversi con discreta autonomia, affrontando problemi con un certo livello di complessità
Sufficiente 6 Conoscenza degli elementi fondamentali della disciplina Esposizione semplice ma sostanzialmente corretta
Individua gli elementi essenziali di un problema riuscendo a compiere semplici valutazioni
Applica le conoscenze in modo pertinente riuscendo ad esprimere i contenuti appresi
Insufficiente 5 Conoscenza incompleta o imprecisa o superficiale degli argomenti trattati Limitata autonomia nell’elaborazione / correlazione dei contenuti Esposizione incerta / imprecisa
Individua solo qualche aspetto di temi e problemi dando valutazioni spesso inesatte
Utilizza le conoscenze in modo impreciso necessitando di una guida
4 Conoscenza frammentaria e scorretta dei contenuti fondamentali Limiti quantitativi e qualitativi nell’apprendimento Esposizione scorretta e stentata
Coglie con difficoltà concetti e relazioni
Applica le limitate conoscenze in contesti conosciuti solo se guidato
Gravemente insufficiente
3
Gravi carenze nella conoscenza dei contenuti fondamentali Gravi limiti quantitativi e qualitativi nell’apprendimento
Non riesce a fare valutazioni di quanto appreso
Utilizza le scarse conoscenze in modo scorretto o non pertinente
50
Esposizione gravemente scorretta e confusa
Del tutto negativo 1 -2 Nulle Nulle Nulle
OBIETTIVI RAGGIUNTI: La globalità della classe conosce discretamente gli argomenti trattati, sapendo collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali. Gli studenti sanno individuare i temi fondamentali di un testo e rilevare semplici analogie e differenze tra correnti; rielaborano in modo personale semplici contenuti di un testo. Sotto il profilo della produzione scritta, la totalità della classe è in grado di redigere testi non troppo elaborati ma abbastanza chiari e corretti, durante l’anno scolastico sono stati abituati a frequenti esercitazioni sulla redazione della tipologia dei testi d’esame. Tutti gli studenti della classe sono in grado di comprendere adeguatamente i brani proposti e di coglierne nessi di causalità, solo alcuni hanno maturato e sviluppato un adeguato spirito critico. EVENTUALI ARGOMENTI DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO:
Eugenio Montale: vita e opere. Il correlativo oggettivo. Analisi e commento delle liriche “Meriggiare pallido e assorto”, Ho sceso dandoti il braccio”
Umberto Saba: vita e opere La poesia onesta. Analisi e commento delle liriche “Amai”; “Città vecchia”, “Goal”.
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PROFESSORESSA: Valentina Malinconico TESTI UTILIZZATI: Titolo: Passato futuro. Dal Novecento ai giorni nostri. Autore: Paolo Di Sacco Casa editrice: Sei Anno pubblicazione: 2012
PROGRAMMA SVOLTO: La Belle époque. Miglioramenti nella qualità di vita, l’industria dei consumi,l’estensione del diritto
di voto, l’emancipazione. APPROFONDIMENTO SU: Taylorismo, catena di montaggio e concetto di alienazione. Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione documentario. L’età giolittiana in Italia. 1899: le cannonate di Bava Beccaris; i socialisti e le loro correnti interne; dall’assassinio del re al Governo Giolitti; sviluppo industriale e arretratezza del Mezzogiorno; le riforme di Giolitti; l’ingresso dei cattolici nella politica italiana; Colonialismo e guerra di Libia. Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione documentario.
I nazionalisti e il riarmo. Panoramica generale su espansione di Stati Uniti e Giappone e area “calda” dei Balcani.
L’Europa in fiamme: Sarajevo, 28 giugno 1914; cause e conseguenze dell’attentato; l’Europa in guerra, l’Italia tra neutralisti ed interventisti; la Germania all’attacco del fronte Orientale; il patto di Londra; il fronte italo- austriaco; la guerra di trincea; il conflitto per terra, per mare e nell’aria; 1917, l’anno della svolta; la resa di Germania e Austria e il bilancio delle vittime. Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione documentario. APPROFONDIMENTO: visione del film “Soldato semplice”.
Il bilancio del conflitto: una guerra di tipo nuovo; l’economia mobilitata: la tecnologia al servizio della distruzione; Versaiiles la pace dettata dai vincitori; il riassetto dell’Europa; la “vittoria mutilata dell’Italia”; la crisi dell’impero ottomano; la Società delle Nazioni. Approfondimento: lettura e analisi dell’articolo “Cento anni fa l’iniquo trattato di Versailles”, tratto Dalla rivista storica BBC HISTORY Italia.
La rivoluzione Russa: la rivoluzione di febbraio; il governo provvisorio di Lenin; i bolscevichi al potere; la guerra vivile e la nascita dell’URSS. Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione di due brevi videolezioni. Approfondimento: Le tesi d’aprile di Lenin.
Il Novecento, il secolo delle masse. Approfondimento: massa massificazione alienazione.
La Germania di Weimar e il fascismo al potere in Italia. La repubblica di Weimar, un paese diviso e in crisi economica; la crisi dell’Italia post-bellica; Il biennio rosso; il cambiamento del quadro politico; l’errore di Giolitti: il fascismo al potere; la marcia su Roma; Mussolini al governo.
Approfondimento: il programma dei fasci italiani di combattimento
L’Italia di Mussolini. 1924: Il caso Matteotti, il fascismo si trasforma in dittatura; il fascismo da movimento a partito; i patti lateranensi; il totalitarismo; l’autarchia,la conquista dell’Etiopia; le leggi razziali.
STORIA
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Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione documentario.
Gli Stati Uniti, la crsi del 1929. L’espansione economica degli anni Venti; il crollo di Wall Street; le conseguenze della crisi in Europa e America, il New Deal;
Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione documentario.
L’URSS di Stalin e la Germania di Hitler. La NEP; Trockij contro Stalin; i piani quinquennali, il “terrore” staliniano”; Hitler e il partito nazionalsocialista; l’ascesa politica del nazismo; il Terzo Reich; la persecuzioni di oppositori e minoranze.
Approfondimento: lettura del documento “Nazismo e stalinismo a confronto” di F. Furet.
Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione del film “L’Onda”.
La guerra civile spagnola.
Approfondimento: lettura del quadro Guernica, suggerimenti per i collegamenti con altre discipline come simulazione della prova d’esame orale.
Materiale integrativo: ppt a cura delle docenti, visione documentario.
La Seconda Guerra Mondiale. l’invasione della Polonia; l’occupazione della Francia, l’intervento italiano; l’aggressione tedesca dell’URRSS;Stati Uniti e Giappone in guerra; 1942, la reazione degli Alleati; lo sbarco in Sicilia; l’armistizio del settembre ’43; la Repubblica sociale italiana, la Resistenza; lo Sbarco in Normandia; la liberazione dell’Italia; la fine di Hitler e Mussolini; Hiroschima e Nagasaki; bilancio di guerra Auschwitz,L’olocausto,il dovere della memoria.
Materiale integrativo: ppt a cura della docente, visione di brevi video lezioni.
Approfondimento: lettura di una scheda di approfondimento sul tema dell’antisemitismo; lettura dei documenti “La conferenza di Wannsee”(Bonanno, Arcangioli-2002) e “La spartizione dell’Europa” (W. Churchill -1963).
La guerra Fredda : panoramica generale. La conferenza di YALTA; la supremazia di USA e URSS;nascita dell’ONU; il piano Marshall; , i due blocchi, la cortina di ferro; l’equilibrio del terrore e la guerra fredda.
SPAZI E TEMPI: Le lezioni si sono svolte sempre in aula, con il supporto degli strumenti multimediali a disposizione dell’istituto (PC, LIM).
METODI DI INSEGNAMENTO: Nel rispetto dei differenti stili di apprendimento e nell’ottica della personalizzazione didattica l’approccio metodologico è stato vario: sono state alterante lezione partecipata, lezione a cura degli studenti, lezione frontale con supporto della LIM, lezione per stazioni in co-teaching con i docenti di sostegno, peer tutoring.
Il docente è ricorso sovente all’utilizzo di ppt chiarificatori sulle tematiche affrontate; in apertura o chiusura della lezione sono stati somministrate verifiche formative o test agli studenti, in formato cartaceo oppure digitale (con la piattaforma Kahoot).
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Agli alunni sono spesso stati consegnati materiali semplificati in aggiunta ai ppt e ai contenuti del libro di testo, ogni presentazione o file è stato caricato in didattica nell’apposita sezione ad uso di studenti e docenti.
STRUMENTI: Libro di testo, file multimediali (pdf o ppt), brevi video, documentari, film. CRITERI DI VALUTAZIONE: La valutazione si è avvalsa di verifiche scritte valide per l’orale e interrogazioni orali, queste ultime sempre svolte con il supporto di un ppt a cura degli studenti. Le tipologie di prova scritta sono state le seguenti: questionari a risposta aperta, test misti. Per questionari e test sono stati assegnati dei punteggi a ciascun quesito in base alla difficoltà. Per la valutazione orale si è tenuto conto della seguente tabella adottata a livello dipartimentale:
Livello Voto Conoscenze Capacità Competenze Ottimo/eccellente 9/10 Conoscenza completa e
profonda Rielaborazione critica e personale con spunti significativi ed originali Esposizione brillante, ricca di efficacia espressiva
Compie collegamenti in ambito disciplinare ed interdisciplinare, analizza e rielabora in modo personale. Valuta in modo totalmente autonomo
Affronta argomenti complessi con sicurezza ed autonomia sapendo utilizzare le approfondite conoscenze
Buono 8 Conoscenza ampia e sicura Rielaborazione personale e precisa dei contenuti Esposizione sciolta e sicura
Opera collegamenti e rielabora i contenuti con una certa sicurezza. Esprime valutazioni articolate
Utilizza le conoscenze in modo corretto e le applica in modo autonomo. Affronta compiti abbastanza complessi
Discreto 7 Conoscenza abbastanza articolata dei contenuti Rielaborazione con spunti personali su alcuni argomenti Esposizione abbastanza appropriata
Esprime valutazioni sui contenuti acquisiti
Applica le conoscenze acquisite anche a contesti diversi con discreta autonomia, affrontando problemi con un certo livello di complessità
Sufficiente 6 Conoscenza degli elementi fondamentali della disciplina Esposizione semplice ma sostanzialmente corretta
Individua gli elementi essenziali di un problema riuscendo a compiere semplici valutazioni
Applica le conoscenze in modo pertinente riuscendo ad esprimere i contenuti appresi
Insufficiente 5 Conoscenza incompleta o imprecisa o superficiale degli argomenti trattati Limitata autonomia nell’elaborazione / correlazione dei contenuti Esposizione incerta / imprecisa
Individua solo qualche aspetto di temi e problemi dando valutazioni spesso inesatte
Utilizza le conoscenze in modo impreciso necessitando di una guida
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4 Conoscenza frammentaria e poco corretta dei contenuti fondamentali Limiti quantitativi e qualitativi nell’apprendimento Esposizione scorretta e stentata
Coglie con difficoltà concetti e relazioni
Utilizza le limitate conoscenze in contesti conosciuti solo se guidato
Gravemente insufficiente
3
Gravi carenze nella conoscenza dei contenuti fondamentali Gravi limiti quantitativi e qualitativi nell’apprendimento Esposizione gravemente scorretta e confusa
Non riesce a fare valutazioni adeguate di quanto appreso
Utilizza le scarse conoscenze in modo scorretto o non pertinente
Del tutto negativo 1 -2 Nulle Nulle Nulle
OBIETTIVI RAGGIUNTI: Gli studenti tutti conoscono e sanno riferire gli argomenti trattati, sapendosi orientare e sistemando le informazioni in ordine cronologico; individuano somiglianze tra singoli eventi e le fondamentali relazioni di causalità lineare fra due elementi di contenuto; riconoscono le principali tappe evolutive del pensiero politico-giuridico; comprendono e usano il linguaggio storiografico; sanno produrre i mappe concettuali multimediali e presentazioni in ppt, selezionando documenti e materiali pertinenti. EVENTUALI ARGOMENTI DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO:
Il lento cammino della distensione (sintesi)
Due anni chiave : 1968 e 1989 ( sintesi)
L’Europa unita (sintesi)
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ALLEGATO n. 2
PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA D’ITALIANO
FEBBRAIO 2019
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Giovanni Pascoli, Patria
Sogno d'un dí d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose:
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse1:
due bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice2,
il palpito lontano
d'una trebbïatrice,
l'angelus argentino3...
dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
1 corrose
2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice)
3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto
dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).
57
che andava a capo chino.
Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione
di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo
sempre rimpianto dal poeta.
Comprensione e analisi
1. Individua brevemente i temi della poesia.
2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi
riassuntivi dell'intero componimento?
3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali
soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa
specchio del suo sentire.
4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?
5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.
Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una
parola densa di significato.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio
esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti
testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita,
dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella
realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero".
Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
58
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo
l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal
destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici
in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".
Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano
Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei
Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra
metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”4. E in quel momento l’aria
fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava
d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto
qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo5
[…].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il
basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo,
essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il
suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde,
arancione e rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che
sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo
febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume6. Poi gli sistemò sulla testolina la
sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in
faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa
gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua
pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto7 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo
che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non
4 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.
5 in collo: in braccio.
6 incolume: non ferito.
7 accosto: accanto.
59
avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle
circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta8
che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si
vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento
semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte9, fra il solito polverone di rovina, Ida
ravvisò10
, intatto, il casamento11
con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui
Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in
terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 12
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili
sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano
essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano
frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da
recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!”
Comprensione e analisi
1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle
reazioni dei personaggi.
2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa
descrizione sonora? Quale effetto produce?
3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo
sguardo innocente del bambino?
4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi
di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni,
ipotizzandone il significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere
di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando
diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e
infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste
8 pulverulenta: piena di polvere.
9 divelte: strappate via.
10 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.
11 il casamento: il palazzo, il caseggiato.
12 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
60
piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel
percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e
contemporaneo.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
divelte: strappate via.
ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.
il casamento: il palazzo, il caseggiato.
Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico
l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi
riguardanti l’umanità13
. È una definizione che implica uno stretto legame fra presente
e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra
presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel
rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che
sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni14
. In questo ambito
prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della
giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di
senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti
laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di
curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E
possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione
dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il
passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive
che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di
13
A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456. 14
M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire
ou métier d’historien, Colin, Paris 1949).
61
due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis
(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora
mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)15
.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità
particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si
può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere
la rena e l’erba che coprono corti e palagi16
; ricostruire, per compiacercene o
dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le
difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella
storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una
sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In
secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e
sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso.
La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un
legame con Cartagine17
.
Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4
Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti. 2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano
(1908- 1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?
3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e Tacito?
4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?
5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.
Produzione
A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si
può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere
la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi
siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi»,
rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in
particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle
15
Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio
Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano
1991, p. XLVIII. 16
Corti e palagi: cortili e palazzi. 17
«Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin
nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi,
Torino 1962, p. 75.
62
tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un
discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le
forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari,
strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la
violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la
volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro
tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.
Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro
in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo
biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger,
niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali»,
ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato,
l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a
prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e dell’amore
per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui
la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre
sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la ristretta cerchia
dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una vittoria dell’io
sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di rispettare
l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è
al contrario ribellione contro la legge naturale».
Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine
alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io
biologico non prevalga sull’io sociale.
63
Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si
consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La
tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti
tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente,
in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di
generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei
fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di
persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un
processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti,
ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà,
ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato
che vi sono ancora molte più colline da scalare».
Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp,
230-231
Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti. 2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala. 3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean
Hamburger? 4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti
umani e i fenomeni naturali impercettibili. 5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al
lettore?
Produzione
Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani,
recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in
cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo
ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa
degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio
Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi
neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è
intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di
interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della
fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora.
L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un
elemento essenziale nella catalisi della produttività.
La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su
scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso
percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal
momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso
con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che
tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.
Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile
tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle
conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la
globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della
ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha
creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra
individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere
raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme
sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti
negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee
respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi
assunti dalle loro nicchie.
Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto
della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma
che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale
potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e,
di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”.
A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però
solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che
saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione
delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla
loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare la loro competitività e di
trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasando
Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di esistenza. La
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diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di idee
nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè il
nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e
conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può
creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è
senza dubbio un valido esempio.
Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro
che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da
tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo
processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di
coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il problema
dell'emarginazione.
Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità.
Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle
indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo
contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare
alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica,
nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi
più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe
invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal
potere accumulato nel tempo. […]
(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno
accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)
Comprensione e analisi
1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di
fondo e lo sviluppo argomentativo.
2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata
all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il
melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale
esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione?
3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della
comunità scientifica?
4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?
Produzione
La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei
nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello
culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo percorso formativo,
esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia, globalizzazione, diversità.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità,
una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano
viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in
godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente,
senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo
immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali
fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli
come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha
bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,
Firenze 1988, p. 4518,3
La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo
Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo
possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita”
fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità
giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture
personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare
ed essere aiutati.
Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si trattasse di
una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e semmai sulle
sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.
Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute sociale
che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su cui si
possono inserire momenti persino di ebbrezza.
La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro da
sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la vita
propria e quella dell'insieme sociale.
Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008
La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la consapevolezza
della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella condizione umana.
Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e letture personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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ALLEGATO n. 3
SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA D’ITALIANO
MARZO 2019
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio, dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e
Ombre”).
L’agave sullo scoglio
Scirocco
O rabido18
ventare di scirocco
che l’arsiccio terreno gialloverde
bruci;
e su nel cielo pieno
di smorte luci
trapassa qualche biocco
di nuvola, e si perde.
Ore perplesse, brividi
d’una vita che fugge
come acqua tra le dita;
inafferrati eventi,
luci-ombre, commovimenti
delle cose malferme della terra;
oh alide19
ali dell’aria
ora son io
l’agave20
che s’abbarbica al crepaccio
dello scoglio
e sfugge al mare da le braccia d’alghe
che spalanca ampie gole e abbranca rocce;
e nel fermento
d’ogni essenza, coi miei racchiusi bocci
che non sanno più esplodere oggi sento
la mia immobilità come un tormento.
Questa lirica di Eugenio Montale è inclusa nella quinta sezione, Meriggi e ombre, della raccolta
Ossi di seppia. La solarità marina del paesaggio e il mare tranquillo, al più un po’ mosso, della
raccolta si agita in Meriggi e ombre fino a diventare tempestoso ne L’agave su lo scoglio, percorso
dal soffiare rabbioso dello scirocco, il vento caldo di mezzogiorno.
18
rabido: rapido 19 alide: aride 20
agave: pianta con foglie lunghe e carnose munite di aculei e fiore a pannocchia, diffusa nel Mediterraneo
70
Comprensione e analisi
1. Individua i temi fondamentali della poesia, tenendo ben presente il titolo.
2. Quale stato d’animo del poeta esprime l’invocazione che apre la poesia?
3. Nella lirica si realizza una fusione originale tra descrizione del paesaggio marino e
meditazione esistenziale. Individua con quali soluzioni espressive il poeta ottiene questo
risultato.
4. La poesia è ricca di sonorità. Attraverso quali accorgimenti metrici, ritmici e fonici il poeta
crea un effetto di disarmonia che esprime la sua condizione esistenziale?
5. La lirica è percorsa da una serie di opposizioni spaziali: alto/basso; finito/infinito;
statico/dinamico. Come sono rappresentate e che cosa esprimono?
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo
organico le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Partendo dalla lirica proposta, elabora un commento argomentato sul rapporto tra la natura e il poeta
che entra in contatto con essa in un’atmosfera sospesa tra indolente immobilità e minacciosa
mobilità e sul disagio del vivere in Montale. Sostieni la tua interpretazione con opportuni
riferimenti a letture ed esperienze personali. Puoi anche approfondire l’argomento tramite confronti
con altri autori o con altre forme d’arte del Novecento.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia,
Mondadori, Milano, 1973
Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con
quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo
trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo,
nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini,
solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me.
Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle. Che ero
andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono21
su l’ombra del mio corpo, e rimasi un
tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla,
l’ombra mia.
Chi era più ombra di noi due? io o lei?
Due ombre!
Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto;
l’ombra, zitta.
L’ombra d’un morto: ecco la mia vita...
Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro.
– Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca!
Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a guardarmi.
Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi22
. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i piedi de’
viandanti, voluttuosamente23
. Una smania mala24
mi aveva preso, quasi adunghiandomi25
il ventre; alla fine
non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la
avevo dietro, ora.
“E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!”
21
mi s’affisarono: mi si fissarono. 22
meco, dinanzi: era con me, davanti a me. 23
voluttuosamente: con morboso desiderio. 24
smania mala: malvagia irrequietezza. 25
adunghiandomi: afferrandomi con le unghie
72
Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! così era!
il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui.
Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa26
: la sua ombra per le vie di Roma.
Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva
rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una
testa. Proprio così!
Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi de’
viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un tram, e
vi montai.
Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato per la
prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.
Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in
casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della
quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe
denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente,
impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di
casa e vaga per le strade di Roma.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto del brano.
2. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più
significative presenti nel testo.
3. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di
discorso (indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su
ripetizioni o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del
protagonista.
4. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare;
aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e
comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo
organico le risposte agli spunti proposti. Interpretazione
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto storico di
riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue eventuali letture
e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo riconducibili a quelle
proposte nel testo.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del
paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana
26
alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere
dell’uomo
che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando Editore,
Roma, 2016, pp. 28-30.
L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti
italiani, e la percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo
il Made in Italy. Il quadro fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che
il Made in Italy sembra tuttora competitivo, ma la domanda è la seguente: la
competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da altro? Se consideriamo il “fare” nel
senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati in Italia e
realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non esclusivamente ai
costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e la
situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i
prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso know-how o
conoscenza implicita dei designer italiani, il risultato di secoli di perizia, talenti
artigianali, tradizione estetica e abilità pratica che fanno dell’Italia un Paese unico.
Potremmo aspettarci quindi che la condizione necessaria per identificare l’italianità
di un prodotto è che sia pensato in Italia. […]
A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una condizione
veramente necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni […] perché il
consumatore si rappresenti un prodotto come italiano e ne venga attratto?
La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo che nel
mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né pensati
in Italia. In molti Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre un
marchio dal nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa.
Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di marketing che
colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita quotidiana, territorio,
patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […]
Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare una
rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della
concezione, ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un
atteggiamento, al popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia.
Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una
trappola simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato
all’Italia, sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né
ideato in Italia.
La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito assiomatico e
aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai superato dalla nuova
teoria del consumatore emotivo.
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Comprensione e analisi
1. Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.
2. Nel testo si sottolinea l’importanza della comunicazione. Commenta tale
passaggio.
3. Cosa intende l’autrice per “conoscenza implicita” dei designer italiani?
4. A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come
rappresentazione mentale dell’italianità? E quale differenza può essere
individuata tra “consumatore razionale” e “consumatore emotivo”?
Produzione
Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione del
“made in Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai confrontarti
con la tesi dell'autrice del testo, confermandola o confutandola, sulla base delle
conoscenze, acquisite, delle tue letture e delle tue esperienze personali.
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Durata massima della prova: 6 ore.
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provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la
parola, «Panorama», 14 novembre 2018.
Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per
padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come
maneggiare una tastiera e un mouse, come districarsi tra le cartelline di un computer,
le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la
tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le
diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi
che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle
interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più
semplificata e immediata perché funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È
impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore.
Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano
Kirk in Star trek che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza
onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un
appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in realtà: Siri è stata
lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft è arrivata poco dopo.
Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono
migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la
colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame
reale con le cose. […]
Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno
sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e
telecomandi, rotelline da girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle
automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le vetture del futuro
quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a destinazione da sola.
Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […]
Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza
artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica.
[…]
Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi,
alla loro necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo
pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società
l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto notare di recente un articolo di
Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci
prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i
banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe
l’ennesimo annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana.
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Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano
questa eventualità, eppure pare una frontiera verosimile, la naturale evoluzione del
concetto di pubblicità personalizzata. […]
Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le
luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto
volume o da una tapparella che si solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a
convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una porta»
spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum, società di analisi
americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria vita a
un assistente domestico».
Comprensione e analisi
1. RRiassumi il contenuto del testo, mettendone in evidenza gli snodi argomentativi.
2. LLa grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli assistenti vocali?
3. CChe cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?
4. NNell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”: commenta tale affermazione.
Produzione
Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture ed
esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema
della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana.
Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso
che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Paolo Rumiz27
, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la vittoria, La
Repubblica, 2 Novembre 2018
Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918.
Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...]
Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in preda
all'anarchia e alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra interminabile e un
milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia cinque secoli di
dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza dell'Unità, dedicata alle diverse
genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità d'Italia, simbolo di un risorgimento
compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo ha vinto in una terra etnicamente "plurale",
con tutte le conseguenze che si vedranno.
Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre dopo
cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in grado di
leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede scricchiolare di nuovo
l'equilibrio continentale? È arrivato o no il tempo di dare a quella guerra un significato europeo
capace di affratellarci? [...]
Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati, Greci,
Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia aveva incamerato
terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il Tarvisiano, e per
giustificarne il possesso davanti agli Alleati dopo la Grande Ecatombe, essa aveva dovuto
imporre ai popoli "alloglotti"28
l'appartenenza alla nuova nazione. E così, quando l'Italia
divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e a centinaia di migliaia di
famiglie i cognomi furono cambiati per decreto.
Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani a capire
la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest ha reso
politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...]
Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione degli
Sloveni, italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei, guerra
alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera, Governo
militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non
finire. Con certe verità storiche non ancora digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali,
proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38 [...].
Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre. Storia
oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la divisa
27
P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della commemorazione
del 4 Novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia. 28
"alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.
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"sbagliata", quelli che hanno perso la guerra.
Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De Gasperi,
insignito di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta consegnò all'Italia la
lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila), indicandone i luoghi di sepoltura, il
documento fu fatto sparire e i parenti lasciati all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al fronte di
Redipuglia, trentamila morti senza un fiore. Morti di seconda classe.
Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente Mattarella ha saputo fare
qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di fiori a un
monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le verità
scomode, per esempio che la guerra è stata fatta per Trieste, ma anche in un certo senso contro
Trieste e i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena mandati con le buone o
le cattive a "rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri italiani restituiti dall'Austria
furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come disertori e spesso lasciati morire di stenti.
Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la memoria
anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e la geopolitica a
una playstation. Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se non nell'indifferenza,
soprattutto dei più giovani.
Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre.
Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come accade oggi
— la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si rimette
implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].
Comprensione e analisi 1. Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome della principale
piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici lo conferma?
2.
In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne affrontata nel
dopoguerra?
3.
Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo la Prima
Guerra mondiale?
4.
Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Modiale oggi, un secolo dopo la
sua conclusione?
5.
Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella conclusione dell’articolo?
Produzione Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia italiana
ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle ferite non ancora
completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo nella regione di confine della
Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa il rischio, oggi, di uno
«sprofondamento nell'amnesia»?
Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze
personali.
_____________________
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua
del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a
chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere?
Fu leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e aneddoti
potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una profonda
affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e viaggio.
Entrambi vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la possibilità di
un incontro inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo. Sorvoli il
deserto, lo percorri, ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura circoscritta. Lo
stesso vale per il libro: un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma
difficilmente causerà grossi danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e clima, il
viaggiatore acquisirà una più acuta consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io. Quanto
siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci
aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno per
San Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità
del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si trovano in
viaggio. […]
Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto dal numero 1599 del
Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71.
La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una
riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di
incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure,
senza essere costretto a farne esperienza diretta.
Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la
tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali,
alla tua sensibilità.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua
non italiana.
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla
scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che non
possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle sue
emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la
letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita.
Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica
testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle
emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della
nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano
essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e
infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è
frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel
passato, e di quello che siamo ora.
La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o
lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile
riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria
vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei
nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende
riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle
Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.
Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69
Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si
può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o
dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute»,
testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della
nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati.
Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci
aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale?
Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche
ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto. ___________________________
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del
paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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ALLEGATO n. 4
PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI ALIMENTAZIONE E
SERVIZI DI SALA E VENDITA
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della
Ricerca
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IP06 – SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ARTICOLAZIONE: SERVIZI DI SALA E VENDITA
Tema di: LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE SALA E VENDITA e
SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE
DOCUMENTO n.1
Alcol e salute, la situazione globale nel report OMS
A cura di: Emanuele Scafato, Direttore Osservatorio nazionale alcol, Istituto superiore di Sanità, Centro nazionale dipendenze e doping, Centro Oms per la ricerca sull’alcol
27 settembre 2018 - In tutto il mondo, nel 2016, più di 3 milioni di persone sono morte a causa di un uso dannoso di alcol (il 5,3% di tutti i decessi) e più di tre quarti di queste morti si sono verificate tra uomini. L’uso dannoso di bevande alcoliche è un fattore causale in oltre 200 malattie, incluso il cancro, e di situazioni d’infortunio e incidentalità. L’uso di alcol, ai livelli medi di circa 30 grammi di consumo medio pro capite, genera ogni anno, complessivamente, il 5,1% del carico globale di malattia e infortuni […] Sono alcuni dei dati riportati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nell’edizione 2018 del “Global status report on alcohol and health” […]
Dal rapporto emerge che tra tutti i decessi attribuibili all’alcol, il 28% è dovuto a infortuni (come quelli dovuti a incidenti stradali, autolesionismo e violenza interpersonale); 21% a disturbi digestivi; 19% a malattie cardiovascolari mentre il resto è correlato ad altre condizioni di salute come malattie infettive, tumori, disturbi mentali ecc. […]
Consumo globale Sono circa 2,3 miliardi le persone che consumano bevande alcoliche nel mondo. […] Il consumo medio giornaliero di coloro che bevono alcolici è di 33 grammi di alcol puro al giorno, equivalenti circa a 2 bicchieri (ciascuno da 150 ml) di vino, una bottiglia di birra grande (750 ml) o due bicchierini (ciascuno da 40 ml) di super alcolici. In tutto il mondo, più di un quarto (27%) di tutti i ragazzi di 15-19 anni consuma alcolici e i tassi di consumo di alcol per questa fascia d’età sono in assoluto e per frequenza i più alti registrati: in Europa (44%), Americhe (38%) e Pacifico occidentale (38%). Alcune indagini svolte a livello scolastico indicano che, in molti Paesi, l’uso di alcol inizia ben prima dei 15 anni con differenze molto piccole tra ragazzi e ragazze. […]
83
Dal punto di vista della tipologia di bevande consumate, il documento Oms riferisce che in tutto il mondo, il 45% dell’alcol totale è consumato sotto forma di superalcolici. La birra è la seconda bevanda alcolica in termini di alcol puro consumato (34%) seguita dal vino (12%). A partire dal 2010, sono stati registrati solo lievi cambiamenti nelle preferenze delle bevande alcoliche consumate. I maggiori cambiamenti si sono verificati in Europa, dove l’uso di superalcolici è diminuito del 3% mentre quello del vino e della birra è aumentato. Al contrario, il report riferisce che più della metà (57%, o 3,1 miliardi di persone) della popolazione globale con più di 15 anni di età si era astenuta dal bere alcolici nei precedenti 12 mesi. […]
Fonte: http://www.epicentro.iss.it/alcol/GlobalStatusReportAlcol2018
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SECONDA PROVA – PRIMA SIMULAZIONE 28 FEBBRAIO 2019
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della
Ricerca
DOCUMENTO n.2 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’
Nuove linee guida del consumo di alcol: evidenze e tendenze
L’alcol non è un nutriente e le bevande alcoliche non sono un alimento. L’alcol fornisce, tuttavia, 7 kcal/g e, come noto, il primo suggerimento “dietetico” in tutti i regimi di restrizione calorica orientati alla riduzione del peso corporeo è di abolire gli alcolici dalle abitudini di consumo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nelle indicazioni di tutela della salute riguardanti il consumo di alcol, sollecitò sin dagli anni novanta un’estrema attenzione nella formulazione di linee guida sul consumo alcolico che potessero indicare in maniera confondente o ingannevole livelli “sicuri” di consumo alcolico. […] E’ stato evidenziato di recente che anche i pochi effetti positivi registrabili a livello individuale sono persi se anche occasionalmente si perde la connotazione del bere moderato indulgendo in situazioni di consumo eccessivo episodico come, ad esempio, avviene consumando in un tempo ristretto più di 5-6 bicchieri di bevande alcoliche, fenomeno non raro tra gli adulti e fin troppo noto tra i giovani che praticano il binge drinking*. . […] Non sono identificabili pertanto “dosi-soglia” sotto le quali non si corrano rischi per la salute, poiché il rischio cresce progressivamente con le quantità consumate di bevanda alcolica e indipendentemente dal tipo di bevanda alcolica, rispettando l’unica regola secondo cui maggiore è la quantità ingerita, tanto più alto il rischio. […]
(Fonte: http://www.epicentro.iss.it/alcol/apd2014/OK%20SCAFATO%20FACTSHEET%20LINEE%20GUIDA%20APD%202014.pdf)
*La denominazione “binge drinking” denota l’assunzione di più bevande alcoliche, in un intervallo di tempo breve, come feste o fine settimana
Al candidato si chiede di sviluppare l’elaborato attenendosi alle seguenti indicazioni:
a) Con riferimento alla comprensione dei due documenti introduttivi, utili a raccogliere
informazioni per l’intervento, il candidato risponda alle seguenti questioni:
Secondo l’Autore del Report OMS “L’uso dannoso di bevande alcoliche è un fattore
causale” di decessi e di patologie. Riferisci per grandi linee il quadro riportato dal Report
OMS.
Quali cambiamenti si sono registrati nel consumo delle bevande alcoliche a partire dal
2010?
Il documento dell’Istituto Superiore della Sanità fa chiarezza su alcune fake news sul
consumo delle bevande alcooliche, precisando che non esistono “dosi – soglia”. Spiega a
parole tue, anche con un esempio, la tesi sostenuta nel documento n.2.
85
b) Con riferimento alla produzione di un testo, il candidato, tenuto conto del fatto che, se
“l’alcol non è un nutriente”, è pur vero che le bevande possono apportare nutrienti,
energia e/o sostanze con effetti fisiologici, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso
degli studi, spieghi il rapporto tra consumo di alcolici e mantenimento di un buono stato
di salute; si soffermi, poi, ad analizzare la relazione tra salute e consumo di bevande non
alcoliche.
c) Con riferimento alla padronanza delle conoscenze fondamentali e delle competenze
tecnico – professionali conseguite, il candidato fornisca una soluzione al seguente “caso”.
Ti viene chiesto di predisporre un servizio di sala per un convegno di Dirigenti di Azienda che operano nel settore Marketing del Turismo regionale. Per l’organizzazione di un working - lunch scegli il servizio di sala che ritieni più idoneo, fornendo la motivazione e precisando le procedure dell’operazione di banqueting, considerando gli elementi tecnici e operativi per programmare e pianificare l’evento. Rispetto a due pietanze a tua scelta, tenendo presente la tipologia di clientela e di banchetto che dovrà essere realizzato, scegli l’abbinamento dei vini, motivandone e descrivendone la tipologia.
d) Il candidato concluda suggerendo una sua proposta “innovativa” rispetto ad una sola
delle due opzioni sottostanti:
una bevanda analcolica e salutare, che preveda anche l’utilizzo di prodotti tipici del
territorio, dando la motivazione della scelta operata;
un servizio di sala o del bar atto a promuovere l’immagine del territorio locale,
descrivendo le procedure necessarie per vendere un prodotto o un servizio, anche di poter
incrementare i ricavi di una moderna attività di ristorazione.
Per i punti c) e d) è data facoltà del candidato di fare riferimento anche a conoscenze e
competenze acquisite in laboratorio o in contesti extra-scolastici (es. stage, tirocini etc.)
____________________________________ Durata massima della prova – prima parte: 4 ore. La prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è predisposta dal MIUR mentre
la seconda è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta formativa
dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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ALLEGATO ALLA PRIMA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA - 1 MARZO 2019
L’OSA, deve agire con responsabilità nella filiera di interesse garantendo sicurezza e qualità degli
alimenti e del servizio. Per raggiungere il successo nel campo della ristorazione, è fondamentale
essere professionalmente preparati e specializzati.
Il candidato è chiamato a organizzare un evento nel quale nel buffet di benvenuto possono essere
preparati e serviti i seguenti cocktails:
Aviation
Margarita
Spritz Veneziano.
a. Fra i cocktails in questione, scegline uno e analizzane le seguenti caratteristiche:
classificazione IBA
tipologia
ricetta
tecnica di esecuzione
servizio.
b. In riferimento alla fase di produzione, trasformazione e distribuzione del cocktail analizzato nel
precedente punto:
realizza il diagramma produttivo includendo tutte le fasi di lavorazione che, partendo dalla
ricezione delle materie prime, si conclude con la somministrazione;
descrivi dettagliatamente tutti i rischi correlati alla produzione del cocktail specificando se si
tratta di rischi chimici, biologici, fisici;
individua i CP descrivendo quali buone pratiche igienico-sanitarie possano essere messe in
campo per tenerli sotto controllo;
individua i CCP relativi al diagramma produttivo al fine di prevenire il pericolo o ridurre il
rischio.
c. Poichè l’evento in questione, si pone come conclusione di un convegno che ha come tema la
“Valorizzazione dei prodotti tipici del Veneto”, dopo aver definito i marchi DOP e IGP,
suggerisci un menu di tre portate, dove compare almeno un ingrediente a marchio del tuo
territorio e che rispetti i principi di una dieta equilibrata, motivando le scelte operate.
d. Per ciascun piatto suggerisci l’abbinamento cibo-vino con particolare attenzione ai vini DOC del
Veneto puntualizzando la decisione attuata.
__________________ Durata massima della prova: 4 ore.
Istituto Professionale di Stato per
l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera
“Angelo Berti”
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ALLEGATO n. 5
SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI ALIMENTAZIONE E
SERVIZI DI SALA E VENDITA
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SECONDA PROVA – SECONDA SIMULAZIONE – 2 APRILE 2019
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IP06 – SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ARTICOLAZIONE: SERVIZI DI SALA E VENDITA
Tema di: LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE SALA E VENDITA e
SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE
LA SICUREZZA ALIMENTARE Tipologia B
DOCUMENTO
Da: Il “Libro Bianco sulla Sicurezza Alimentare” Commissione delle Comunità Europee
[…]
CAPITOLO 1: INTRODUZIONE 1. La politica europea degli alimenti deve essere fondata su standard elevati di sicurezza alimentare onde tutelare e promuovere la salute dei consumatori. La produzione e il consumo di alimenti è un fatto centrale di ogni società e ha ripercussioni economiche, sociali e, in molti casi, ambientali. Anche se la protezione della salute deve sempre avere carattere prioritario, si deve tenere conto anche di tali aspetti nello sviluppo di una politica degli alimenti. Inoltre, le condizioni e la qualità dell'ambiente, in particolare dell'ecosistema, possono influire sui diversi anelli della catena alimentare. La politica ambientale svolge quindi un ruolo importante al fine di assicurare alimenti sicuri ai consumatori.
[…]
3. […] La catena della produzione alimentare sta diventando sempre più complessa. Ogni singolo anello di tale catena deve essere altrettanto forte degli altri se si vuole che la salute dei consumatori sia adeguatamente protetta. Tale principio deve valere indipendentemente dal fatto che gli alimenti vengano prodotti nella Comunità europea o importati da paesi terzi. Una politica efficace di sicurezza alimentare deve riconoscere la natura interrelata della produzione alimentare. Essa richiede la valutazione e il monitoraggio dei rischi che possono derivare alla salute dei consumatori dalle materie prime, dalle prassi agricole e dalla lavorazione degli alimenti; essa richiede un'efficace azione normativa per gestire tali rischi nonché la messa in atto e la gestione di sistemi di controllo onde sorvegliare e assicurare l'attuazione di tali norme. Ciascun elemento è parte di un ciclo: in tal modo, gli
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sviluppi della lavorazione degli alimenti possono richiedere cambiamenti delle normative vigenti, mentre il feed back fornito dai sistemi di controllo può contribuire ad identificare e a gestire i rischi esistenti e quelli emergenti. Ciascuna parte del ciclo deve funzionare adeguatamente se si vogliono realizzare gli standard più elevati possibili di sicurezza alimentare.
[…]
CAPITOLO 4: VERSO L'ISTITUZIONE DI UN'AUTORITÀ ALIMENTARE EUROPEA
[…]
38. L'Autorità deve soddisfare i principi fondamentali dell'indipendenza, dell'eccellenza e della trasparenza se vuole che la sua missione sia coronata dal successo. Contestualmente a tali principi l'Autorità deve dimostrare nelle sue azioni un elevato livello di responsabilità nei confronti delle istituzioni europee e dei cittadini.
Per tale motivo l'Autorità deve
- attingere alle migliori conoscenze scientifiche
- essere indipendente dagli interessi industriali e politici
- essere aperta ad un esame rigoroso da parte del pubblico
- essere scientificamente autorevole e
- operare a stretto contatto con gli organismi scientifici nazionali.
(Fonte: dal “Libro bianco sulla sicurezza alimentare”, in: www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=1553)
Il candidato, per gli studi e le esperienze seguiti nel corso del quinquennio, è consapevole della centralità che la sicurezza alimentare ricopre in tutta la filiera alimentare, dai campi alla tavola, in quanto questa rappresenta la garanzia della qualità dei prodotti proposti al cliente in ogni luogo di consumo e contribuisce a uno stile alimentare sano. Il candidato supponga di essere incaricato, in qualità di OSA (Operatore Settore Alimentare), di predisporre le iniziative necessarie per controllare la salubrità delle pietanze nei luoghi di preparazione e di servizio di un’azienda ristorativa. Al candidato si chiede di dar prova delle sue conoscenze e competenze, rispondendo ai quesiti o alle consegne in tutti i punti successivi. A) Con riferimento alla comprensione del documento introduttivo, il candidato risponda
alle seguenti domande:
- Qual è, secondo il “Libro Bianco sulla sicurezza alimentare” l’obiettivo generale della “politica europea degli alimenti”? Proponi una sintetica spiegazione dell’obiettivo individuato.
- Nell’Introduzione si asserisce che “Una politica efficace di sicurezza alimentare deve riconoscere la natura interrelata della produzione alimentare”. Cosa si intende con l’espressione “natura interrelata della produzione alimentare”?
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- Nel Cap.4° vengono proposte cinque caratteristiche che deve avere l’Autorità Europea chiamata a vigilare sulla sicurezza alimentare. Scegline due e fornisci una breve motivazione della tua scelta.
B) Con riferimento alla produzione di un testo, il candidato, utilizzando le conoscenze
acquisite, supponga di dover spiegare in maniera sintetica le principali fasi del sistema HACCP a due nuove figure professionali inserite nel settore dell’azienda di ristorazione. In particolare:
- chiarisca le finalità del sistema HACCP;
- elenchi le fasi preliminari e i 7 principi su cui si basano la progettazione e l’applicazione del sistema HACCP;
- riferisca, riportando degli esempi, le tipologie di pericoli che possono mettere a rischio la salute del consumatore; individui un pericolo specifico e ne spieghi gli effetti sulla salute del consumatore;
- fornisca la definizione di “punto critico di controllo” (CCP) e lo spieghi con un esempio.
C) Con riferimento alla padronanza delle conoscenze fondamentali e delle competenze tecnico – professionali conseguite, il candidato supponga di dover organizzare il servizio di un aperitivo alla milanese in un wine bar per un gruppo di 50 persone e di dover elaborare con i due nuovi assunti delle procedure operative per garantire la sicurezza alimentare. In particolare:
- riferisca come intenda procedere alla scelta degli ingredienti e alla selezione dei fornitori per la preparazione di un toast farcito o di una selezione di tramezzini o di una bevanda alcolica miscelata;
- identifichi un pericolo associato alla preparazione del toast farcito o dei tramezzini o della bevanda di cui al punto precedente, ne analizzi la gravità e il rischio, proponga un CCP e proceda alla definizione del limite e delle azioni correttive;
- definisca le procedure per assicurare la sicurezza alimentare durante il servizio a buffet;
- riporti, in modo sintetico, le tecniche di gestione dei locali della cantina al fine della corretta conservazione dei vini.
D) Il candidato concluda predisponendo una pagina informativa da allegare alla lista delle
vivande con due indicazioni che rassicurino il cliente sulla salubrità dei piatti e delle bevande che vengono serviti.
È data facoltà al candidato di fare riferimento anche a conoscenze e competenze acquisite in laboratorio o in contesti operativi extra-scolastici (es. stage, tirocini etc.)
____________________________________ Durata massima della prova – prima parte: 4 ore. La prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è predisposta dal MIUR mentre
la seconda è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta formativa
dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto. È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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ALLEGATO ALLA SECONDA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA – 12 APRILE 2019
Nel vostro Lounge Bar Restaurant possono essere preparati e serviti i seguenti cocktails:
Americano
Cosmoplitan
Caipirinha.
b. Fra i cocktails in questione, scegline uno e analizzane le seguenti caratteristiche:
classificazione IBA
tipologia
ricetta con descrizione ingredienti
tecnica di esecuzione
servizio.
c. Fra i servizi che il vostro esercizio propone vi è anche l’organizzazione di banchetti.
Un committente chiede la realizzazione di un menu di quattro portate che valorizzi i prodotti
tipici della regione Veneto. I piatti proposti devono rispettare gli aspetti legati alla stagionalità e
ai sistemi di produzione sostenibili e le scelte operate devono essere motivate. Si chiede inoltre
di indicare un unico vino da abbinare alle portate salate proposte, mettendo in evidenza
caratteristiche del vino in questione e motivazione della scelta operata.
d. Tra i commensali sono presenti due soggetti affetti rispettivamente da ipercolesterolemia e
diabete. Il candidato descriva le caratteristiche di tali patologie e suggerisca le indicazioni
dietetiche pertinenti al caso.
Indichi inoltre se è opportuno predisporre dei menu appositi per i soggetti o se è possibile
somministrare le stesse pietanze adeguandole ai rispettivi casi. Tutte le scelte devono essere
motivate e in riferimento ad almeno due piatti indicati è necessario fare una valutazione
nutrizionale.
__________________ Durata massima della prova: 4 ore.
Istituto Professionale di Stato per
l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera
“Angelo Berti”
92
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
93
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA A (Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano)
INDICATORI
GENERALI
DESCRITTORI
(MAX 60 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ideazione, pianificazione e
organizzazione del testo
efficaci e puntuali nel complesso
efficaci e puntuali
parzialmente
efficaci e poco
puntuali
confuse ed
impuntuali
del tutto confuse
ed impuntuali
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Coesione e coerenza
testuale
complete adeguate parziali scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ricchezza e padronanza
lessicale
presente e
completa
adeguate poco presente e
parziale
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Correttezza grammaticale
(ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed
efficace della punteggiatura
completa;
presente
adeguata (con
imprecisioni e alcuni
errori non gravi);
complessivamente
presente
parziale (con
imprecisioni e alcuni
errori gravi);
parziale
scarsa (con
imprecisioni e molti
errori gravi);
scarso
assente;
assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ampiezza e precisione delle
conoscenze e dei riferimenti
culturali
presenti adeguate parzialmente
presenti
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Espressione di giudizi
critici e valutazione
personale
presenti e corrette nel complesso
presenti e corrette
parzialmente
presenti e/o
parzialmente
corrette
scarse
e/o scorrette
assenti
PUNTEGGIO PARTE
GENERALE
INDICATORI SPECIFICI DESCRITTORI
(MAX 40 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Rispetto dei vincoli posti
dalla consegna (ad esempio,
indicazioni di massima
circa la lunghezza del testo
– se presenti– o indicazioni
circa la forma parafrasata
o sintetica della
rielaborazione)
completo adeguato parziale/incompleto scarso assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Capacità di comprendere il
testo nel senso complessivo
e nei suoi snodi tematici e
stilistici
completa adeguata parziale scarsa assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Puntualità nell’analisi
lessicale, sintattica, stilistica
e retorica (se richiesta)
completa adeguata parziale scarsa assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Interpretazione corretta e
articolata del testo
presente nel complesso
presente
parziale scarsa assente
PUNTEGGIO PARTE
SPECIFICA
PUNTEGGIO TOTALE
NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna
proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).
94
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA B (Analisi e produzione di un testo argomentativo)
INDICATORI
GENERALI
DESCRITTORI
(MAX 60 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ideazione, pianificazione e
organizzazione del testo
efficaci e puntuali nel complesso
efficaci e puntuali
parzialmente
efficaci e poco
puntuali
confuse ed
impuntuali
del tutto confuse
ed impuntuali
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Coesione e coerenza
testuale
complete adeguate parziali scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ricchezza e padronanza
lessicale
presente e
completa
adeguate poco presente e
parziale
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Correttezza grammaticale
(ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed
efficace della punteggiatura
completa;
presente
adeguata (con
imprecisioni e alcuni
errori non gravi);
complessivamente
presente
parziale (con
imprecisioni e alcuni
errori gravi);
parziale
scarsa (con
imprecisioni e molti
errori gravi);
scarso
assente;
assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ampiezza e precisione delle
conoscenze e dei riferimenti
culturali
presenti adeguate parzialmente
presenti
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Espressione di giudizi
critici e valutazione
personale
presenti e corrette nel complesso
presenti e corrette
parzialmente
presenti e/o
parzialmente
corrette
scarse
e/o scorrette
assenti
PUNTEGGIO PARTE
GENERALE
INDICATORI
SPECIFICI
DESCRITTORI
(MAX 40 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Individuazione corretta di
tesi e argomentazioni
presenti nel testo proposto
presente nel complesso
presente
parzialmente
presente
scarsa e/o nel
complesso scorretta
scorretta
14-15 11-13 9-10 6-8 1-5
Capacità di sostenere con
coerenza un percorso
ragionato adoperando
connettivi pertinenti
soddisfacente adeguata parziale scarsa assente
14-15 11-13 9-10 6-8 1-5
Correttezza e congruenza
dei riferimenti culturali
utilizzati per sostenere
l’argomentazione
presenti nel complesso
presenti
parzialmente
presenti
scarse assenti
PUNTEGGIO PARTE
SPECIFICA
PUNTEGGIO TOTALE
NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna
proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).
95
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA C (Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di
attualità)
INDICATORI
GENERALI
DESCRITTORI
(MAX 60 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ideazione, pianificazione e
organizzazione del testo
efficaci e puntuali nel complesso
efficaci e puntuali
parzialmente
efficaci e poco
puntuali
confuse ed
impuntuali
del tutto confuse
ed impuntuali
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Coesione e coerenza
testuale
complete adeguate parziali scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ricchezza e padronanza
lessicale
presente e
completa
adeguate poco presente e
parziale
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Correttezza grammaticale
(ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed
efficace della punteggiatura
completa;
presente
adeguata (con
imprecisioni e alcuni
errori non gravi);
complessivamente
presente
parziale (con
imprecisioni e alcuni
errori gravi);
parziale
scarsa (con
imprecisioni e molti
errori gravi);
scarso
assente;
assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ampiezza e precisione delle
conoscenze e dei riferimenti
culturali
presenti adeguate parzialmente
presenti
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Espressione di giudizi
critici e valutazione
personale
presenti e corrette nel complesso
presenti e corrette
parzialmente
presenti e/o
parzialmente
corrette
scarse
e/o scorrette
assenti
PUNTEGGIO PARTE
GENERALE
INDICATORI
SPECIFICI
DESCRITTORI
(MAX 40 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Pertinenza del testo
rispetto alla traccia e
coerenza nella
formulazione del titolo e
dell’eventuale suddivisione
in paragrafi
completa adeguata parziale scarsa assente
14-15 11-13 9-10 6-8 1-5
Sviluppo ordinato e lineare
dell’esposizione
presente nel complesso
presente
parziale scarso assente
14-15 11-13 9-10 6-8 1-5
Correttezza e articolazione
delle conoscenze e dei
riferimenti culturali
presenti nel complesso
presenti
parzialmente
presenti
scarse assenti
PUNTEGGIO
PARTESPECIFICA
PUNTEGGIO TOTALE
NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna
proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).
96
Tabella di conversione punteggio/voto
PUNTEGGIO VOTO
20 10
18 9
16 8
14 7
12 6
10 5
8 4
6 3
4 2
2 1
0 0
97
Candidato/a _________________________________________________________Classe
:________________
Materia Comprensione
dei contenuti
proposti
punti Padronanza delle
conoscenze
punti Padronanza
delle
competenze
punti Correttezza e
uso linguaggio
specifico
punti
Sc.
Alim. 1-3 1-6 1-8
1-3
Totale punteggio Prova____________/ 20
Indicatori Comprensione dei contenuti proposti
1 Non riesce a focalizzare le richieste
2 Riesce a focalizzare le richieste, ma non elabora le problematiche proposte nel testo
3 Utilizza le richieste e le elabora come base per lo sviluppo della tematica proposta
Indicatori Padronanza delle conoscenze
1 Non è in grado di orientarsi in merito all’argomento proposto
2 Conoscenze parziali e uso linguaggio tecnico povero e inadeguato
3 Conoscenze parziali, non sempre corrette e uso del linguaggio tecnico non sempre appropriato
4 Conosce solo i dati essenziali degli argomenti proposti e utilizza limitatamente il linguaggio tecnico
5 Conosce gli argomenti proposti ma non li elabora, l’uso del linguaggio tecnico è essenziale
6 Conoscenze articolate, approfondite, l’esposizione è buona come la capacità di sintesi
Indicatori Padronanza delle competenze
1 Non è in grado di interpretare e utilizzare le proposte avanzate
2 Individua le proposte, ma non è in grado di proporre una rielaborazione
3 Individua le problematiche, ma le soluzioni proposte sono parziali e prive di rielaborazione
4 Interpreta le richieste ma le soluzioni proposte non sono utili per la soluzione del problema
5 Individua le problematiche, le soluzioni sono adeguate, ma prive di riflessione ed elaborazione personale
6 Individua le problematiche, le soluzioni proposte sono utili, ma non approfondite e rielaborate
7 Interpreta correttamente le problematiche, le analizza e propone soluzione adeguate dei problemi
8 Interpreta le problematiche, analizza, riflette e indica strategie appropriate formulando proposte operative per la soluzione dei problemi
Indicatori Correttezza e uso lessico specifico
1 Difficoltà ad argomentare, con alcuni errori di ortografia e una sintassi poco lineare
2 Non sono presenti errori di ortografia, la sintassi non è sempre lineare e il lessico non sempre adeguato
3 La sintassi è corretta, il lessico scientifico è appropriato, collega le informazioni e le rielabora correttamente
Griglia Valutazione Seconda Prova: Scienza e Cultura dell’Alimentazione
98
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO ESAMI DI STATO
Candidato/a………………………………………….……………………….. Verona, 28 maggio 2019 (Simulazione) Classe 5ª AS
INDICATORE DESCRITTORI Punteggi
Aver acquisito i nuclei fondanti propri delle discipline
Conosce in modo parziale e frammentario i nuclei tematici fondanti delle discipline 1-2
Evidenzia una padronanza essenziale dei nuclei fondanti e dei metodi propri delle discipline
3-4
Evidenzia una consapevole padronanza dei contenuti e una corretta acquisizione dei metodi propri delle discipline
5
Mostra di aver acquisito il pieno possesso dei contenuti disciplinari e dei metodi propri delle discipline
6
Saper collegare i nuclei tematici fondamentali delle discipline nell’ambito di una trattazione pluridisciplinare
Mostra difficoltà nel collegare i nuclei tematici fondamentali delle discipline 1
Riesce, se guidato, a effettuare collegamenti essenziali tra i nuclei tematici fondamentali
2
Riesce a collegare i contenuti in modo corretto, nell’ambito di una trattazione pluridisciplinare
3
Collega in modo autonomo, consapevole e coerente i contenuti disciplinari 4
Saper comunicare e argomentare utilizzando anche la Lingua straniera
Comunica in modo disorganico e incerto, in un linguaggio non sempre appropriato 1
Comunica in modo essenziale, utilizzando un linguaggio specifico non sempre adeguato
2
Argomenta con organicità e correttezza, utilizzando il linguaggio specifico in modo appropriato anche in lingua straniera
3
Argomenta in modo organico e corretto, evidenziando capacità critiche e utilizzando un linguaggio ricco e pertinente anche in lingua straniera
4
Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle discipline, traendo spunto anche dalle personali esperienze, per analizzare e comprendere la realtà e affrontare le problematiche proposte
Utilizza con difficoltà i concetti e gli strumenti fondamentali delle discipline; nell’inquadramento e nell’analisi delle problematiche proposte fornisce soluzioni parziali e non sempre corrette
1-2
Affronta le problematiche proposte inquadrandone gli aspetti fondamentali e pervenendo, se guidato, a soluzioni pertinenti.
3-4
Affronta le problematiche proposte in modo corretto riuscendo a pervenire a soluzioni pertinenti
5
Affronta le problematiche proposte, inquadrandole in modo consapevole e autonomo, proponendo soluzioni esaustive e originali
6
TOTALE PUNTI SU 20
COMMISSIONE DI ESAME
99
Il documento è stato approvato dal Consiglio di Classe della
5As, dai rappresentanti degli alunni e dal Dirigente
Scolastico.