Serenissimi VIni

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Benvenuto Benvenuto Consorzio! Consorzio! L’UNIONE FA LA FORZA PER LA CONQUISTA DEI MERCATI INTERNAZIONALI S erenissimi V ini GIUGNO 2012 - N° 1 ANNO 1 - NUMERO 1 - GIUGNO 2012 - Periodico quadrimestrale - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale –70% NE/TV IL GIORNALE DEL CONSORZIO VINI VENEZIA Iniziativa realizzata con il contributo di:

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Il giornale del Consorzio Vini Venezia

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BenvenutoBenvenutoConsorzio!Consorzio!L’UNIONE FA LA FORZA PER LA CONQUISTA DEI MERCATI INTERNAZIONALI

SerenissimiVini

GIUGNO 2012 - N° 1

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Alla conquista del mercato enologico interno ed

internazionale

L’EDITORIALE DEL PRESIDENTEL’EDITORIALE DEL PRESIDENTE

Quella Repubblica Serenissima che Quella Repubblica Serenissima che unì il mare, con la laguna ed il suo unì il mare, con la laguna ed il suo entroterra; e la terra, con la mon-entroterra; e la terra, con la mon-tagna e la sua vasta pianura. I vini tagna e la sua vasta pianura. I vini del Consorzio, nelle loro diverse del Consorzio, nelle loro diverse sfumature di carattere e profumi, sfumature di carattere e profumi, esprimono la storia, le tradizioni, esprimono la storia, le tradizioni, le grandi innovazioni e l’esperien-le grandi innovazioni e l’esperien-

za dei vignaioli di questa parte di Veneto. za dei vignaioli di questa parte di Veneto. L’obiettivo del Consorzio è dare ai 4500 L’obiettivo del Consorzio è dare ai 4500 produttori gli strumenti per consolidare produttori gli strumenti per consolidare tale patrimonio, fornire adeguata rap-tale patrimonio, fornire adeguata rap-presentatività ai prodotti, sia quelli dai presentatività ai prodotti, sia quelli dai tratti internazionali che incontrano già i tratti internazionali che incontrano già i gusti dei consumatori stranieri, sia quel-gusti dei consumatori stranieri, sia quel-li autoctoni che esprimono pienamente il li autoctoni che esprimono pienamente il carattere di questa terra. Il Consorzio so-carattere di questa terra. Il Consorzio so-sterrà i produttori nella tutela delle loro sterrà i produttori nella tutela delle loro produzioni, in un’ottica di crescita qua-produzioni, in un’ottica di crescita qua-litativa, e nella promozione sul mercato litativa, e nella promozione sul mercato nazionale ed internazionale, anche nella nazionale ed internazionale, anche nella grande distribuzione, con particolare ri-grande distribuzione, con particolare ri-ferimento ai mercati tradizionali (Stati ferimento ai mercati tradizionali (Stati Uniti, Canada, Germani etc.) ma anche ai Uniti, Canada, Germani etc.) ma anche ai mercati emergenti (Cina, Russia, Brasile mercati emergenti (Cina, Russia, Brasile etc.). Inoltre il Consorzio avrà certamente etc.). Inoltre il Consorzio avrà certamente un occhio di riguardo per la produzione un occhio di riguardo per la produzione del biologico, considerato che l’area del del biologico, considerato che l’area del Lison Pramaggiore rappresenta la mag-Lison Pramaggiore rappresenta la mag-gior realtà nazionale per quanto riguarda gior realtà nazionale per quanto riguarda la viticoltura biologica. Il Consorzio Vini la viticoltura biologica. Il Consorzio Vini Venezia, con le Doc e le Docg tutelate, ha Venezia, con le Doc e le Docg tutelate, ha i numeri e le potenzialità per conquistare i numeri e le potenzialità per conquistare un’importante fetta del mercato enologico un’importante fetta del mercato enologico interno e internazionale. interno e internazionale.

Il PresidenteIl Presidente Giorgio Piazza Giorgio Piazza

esperienza di fusione dei esperienza di fusione dei due consorzi ritengo abbia due consorzi ritengo abbia le connotazioni di grande le connotazioni di grande

novità ed innovazione. In un perio-novità ed innovazione. In un perio-do in cui tutti tendono a dividere, il do in cui tutti tendono a dividere, il Consorzio Doc Lison Pramaggiore Consorzio Doc Lison Pramaggiore ed il Consorzio Vini del Piave Doc ed il Consorzio Vini del Piave Doc hanno maturato la decisione di sce-hanno maturato la decisione di sce-gliere una gestione coordinata e condivisa. gliere una gestione coordinata e condivisa. Credo che da questo approccio si avranno Credo che da questo approccio si avranno ricadute positive per una terra che non è ricadute positive per una terra che non è solo Prosecco, ma che ha dimostrato negli solo Prosecco, ma che ha dimostrato negli anni di saper esprimere vini bianchi e rossi anni di saper esprimere vini bianchi e rossi di grande qualità, tanto da vedere ricono-di grande qualità, tanto da vedere ricono-sciute due Docg quali il Lison e il Malanot-sciute due Docg quali il Lison e il Malanot-te del Piave. Docg che faranno certamente te del Piave. Docg che faranno certamente da traino economico per un territorio di da traino economico per un territorio di produzione vinicola importante, ricono-produzione vinicola importante, ricono-sciuto a livello nazionale ed internaziona-sciuto a livello nazionale ed internaziona-le. La fusione è stata una scelta coraggiosa le. La fusione è stata una scelta coraggiosa e lungimirante, al tempo stesso una mossa e lungimirante, al tempo stesso una mossa strategica che permetterà ai produttori di strategica che permetterà ai produttori di affrontare il mercato nazionale ed estero affrontare il mercato nazionale ed estero sicuri di avere alle spalle un organismo sicuri di avere alle spalle un organismo forte e motivato, capace di fornire servizi forte e motivato, capace di fornire servizi ed interlocutori adeguati ai produttori, al ed interlocutori adeguati ai produttori, al territorio, alle istituzioni e ai consumatori, territorio, alle istituzioni e ai consumatori, per razionalizzare le risorse e l’organizza-per razionalizzare le risorse e l’organizza-zione ed essere una struttura efficiente e zione ed essere una struttura efficiente e moderna. Il Consorzio Vini Venezia è nato moderna. Il Consorzio Vini Venezia è nato con l’obiettivo di farsi unico portavoce di con l’obiettivo di farsi unico portavoce di un’area ampia e complessa, con tante ti-un’area ampia e complessa, con tante ti-picità ma che ha in comune una tradizione picità ma che ha in comune una tradizione millenaria ed una storia indissolubilmen-millenaria ed una storia indissolubilmen-te legata a quella della città di Venezia. te legata a quella della città di Venezia.

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L’EDITORIALE DEL DIRETTOREL’EDITORIALE DEL DIRETTORE

“Piave” e delle Denominazioni di Origine “Piave” e delle Denominazioni di Origine Controllata e Garantita “Lison” e “Ma-Controllata e Garantita “Lison” e “Ma-lanotte del Piave”, in forma abbreviata lanotte del Piave”, in forma abbreviata Consorzio Vini Venezia, in realtà bastano Consorzio Vini Venezia, in realtà bastano le sole tre parole che compongono la forma le sole tre parole che compongono la forma abbreviata per spiegare cosa siamo e dove abbreviata per spiegare cosa siamo e dove siamo. Come noto tutta la viticoltura del siamo. Come noto tutta la viticoltura del Veneto Orientale nasce dalla volontà dei Veneto Orientale nasce dalla volontà dei

nobili veneziani di prodursi in proprio vini che ge-nobili veneziani di prodursi in proprio vini che ge-neralmente compravano nei mercati della Grecia, neralmente compravano nei mercati della Grecia, Candia, Cipro o del sud della nostra penisola. Ve-Candia, Cipro o del sud della nostra penisola. Ve-nezia perciò è la storia della nostra viticoltura, è nezia perciò è la storia della nostra viticoltura, è il punto di unione fra i due territori ora divisi in il punto di unione fra i due territori ora divisi in due province Treviso e Venezia. E’ indubbio che an-due province Treviso e Venezia. E’ indubbio che an-che dal punto di vista comunicativo e promozionale che dal punto di vista comunicativo e promozionale poter esibire il nome di una delle città più belle e poter esibire il nome di una delle città più belle e conosciute del mondo porta solo a vantaggi.conosciute del mondo porta solo a vantaggi.Il Consorzio Vini Venezia nasce con tutte le prero-Il Consorzio Vini Venezia nasce con tutte le prero-gative per essere la struttura di riferimento della gative per essere la struttura di riferimento della produzione vitivinicola locale, vero interlocutore produzione vitivinicola locale, vero interlocutore dei produttori in grado di garantire gli interessi dei produttori in grado di garantire gli interessi generali delle produzioni tutelate. Un Consorzio generali delle produzioni tutelate. Un Consorzio che tutela ben cinque denominazioni nasconde però che tutela ben cinque denominazioni nasconde però delle insidie organizzative importanti, mettere in-delle insidie organizzative importanti, mettere in-sieme gli interessi di tanti produttori che vogliono sieme gli interessi di tanti produttori che vogliono promuovere così tanti vini non sarà una sfida facile.promuovere così tanti vini non sarà una sfida facile.Affinché il Consorzio possa essere molto vicino alle Affinché il Consorzio possa essere molto vicino alle esigenze di tutti i produttori si è dotato di cinque esigenze di tutti i produttori si è dotato di cinque comitati di denominazione, uno per ogni denomi-comitati di denominazione, uno per ogni denomi-nazione; questi organi saranno in grado di porta-nazione; questi organi saranno in grado di porta-re tutte le proposte promozionali, organizzative e re tutte le proposte promozionali, organizzative e tecniche negli organi di gestione e nelle assemblee tecniche negli organi di gestione e nelle assemblee dei soci.dei soci.Nel 2012 saranno ulteriormente affinati i piani e le Nel 2012 saranno ulteriormente affinati i piani e le strategie di comunicazione e promozione che avran-strategie di comunicazione e promozione che avran-no come riferimento i due vini Docg Lison e Mala-no come riferimento i due vini Docg Lison e Mala-notte, i vini tradizionali dentro le due Doc Lison-notte, i vini tradizionali dentro le due Doc Lison-Pramaggiore e Piave, spiegheremo a tutti perché i Pramaggiore e Piave, spiegheremo a tutti perché i vini internazionali della Doc Venezia sono migliori vini internazionali della Doc Venezia sono migliori degli stesi vini provenienti da altri Paesi europei o degli stesi vini provenienti da altri Paesi europei o dal Nuovo Mondo.dal Nuovo Mondo.La storia produttiva, il nostro sapere vitivinicolo, La storia produttiva, il nostro sapere vitivinicolo, la nostra cultura ed il nostro ambiente formeranno la nostra cultura ed il nostro ambiente formeranno i caratteri distintivi dei nostri vini. i caratteri distintivi dei nostri vini. Il Direttore Carlo Favero Il Direttore Carlo Favero

l mercato del vino negli ultimi anni l mercato del vino negli ultimi anni ha subito dei forti cambiamenti, si ha subito dei forti cambiamenti, si è passati dalla vendita a livello lo-è passati dalla vendita a livello lo-

cale ad una commercializzazione a livello cale ad una commercializzazione a livello mondiale con il conseguente aumento dei mondiale con il conseguente aumento dei costi logistici, di gestione e di promozio-costi logistici, di gestione e di promozio-ne. L’aggregazione dell’offerta comporte-ne. L’aggregazione dell’offerta comporte-rebbe una sostanziale riduzione dei costi rebbe una sostanziale riduzione dei costi attraverso il conseguimento di economie di scala e attraverso il conseguimento di economie di scala e renderebbe più efficaci le azioni di promozione e renderebbe più efficaci le azioni di promozione e valorizzazione. valorizzazione. Per far fronte a questa nuova situazione, i Consor-Per far fronte a questa nuova situazione, i Consor-zi di Tutela Vini Lison-Pramaggiore e Piave, con zi di Tutela Vini Lison-Pramaggiore e Piave, con l’appoggio della Regione Veneto hanno provveduto l’appoggio della Regione Veneto hanno provveduto a riorganizzare le Denominazioni di Origine delle a riorganizzare le Denominazioni di Origine delle province di Treviso e Venezia creando la nuova Doc province di Treviso e Venezia creando la nuova Doc Venezia, le nuove Docg Lison e Malanotte del Piave Venezia, le nuove Docg Lison e Malanotte del Piave e riqualificando profondamente le due Denomina-e riqualificando profondamente le due Denomina-zioni storiche Doc Lison-Pramaggiore e Doc Piave.zioni storiche Doc Lison-Pramaggiore e Doc Piave.Il Reg. CEE 479 e successivi ed il Dlgs 61 del 2010 Il Reg. CEE 479 e successivi ed il Dlgs 61 del 2010 hanno cambiato profondamente il settore vitivinico-hanno cambiato profondamente il settore vitivinico-lo europeo e nazionale. Anche i Consorzi di tutela lo europeo e nazionale. Anche i Consorzi di tutela sono stati profondamente coinvolti nella riorga-sono stati profondamente coinvolti nella riorga-nizzazione legislativa che gli assegna un ruolo di nizzazione legislativa che gli assegna un ruolo di assoluto rilievo. Si sono trovati necessariamente a assoluto rilievo. Si sono trovati necessariamente a ripensare il proprio ruolo volto a sviluppare nuove ripensare il proprio ruolo volto a sviluppare nuove forme di razionalizzazione e sinergie sulle attività forme di razionalizzazione e sinergie sulle attività precedentemente svolte.precedentemente svolte.Il legislatore europeo e nazionale ha perciò inteso Il legislatore europeo e nazionale ha perciò inteso rivedere, oltre alle Denominazioni, anche il ruolo rivedere, oltre alle Denominazioni, anche il ruolo effettivo dei Consorzi di tutela delle Denominazioni effettivo dei Consorzi di tutela delle Denominazioni modificando in modo significativo la loro operati-modificando in modo significativo la loro operati-vità ed il conseguente campo d’azione dando loro vità ed il conseguente campo d’azione dando loro anche il ruolo di definizione delle politiche di go-anche il ruolo di definizione delle politiche di go-verno dell’offerta.verno dell’offerta.Questi presupposti hanno suggerito/obbligato i soci Questi presupposti hanno suggerito/obbligato i soci dei due Consorzi Lison-Pramaggiore e Piave di uni-dei due Consorzi Lison-Pramaggiore e Piave di uni-re le forze e creare un nuova struttura, un nuovo re le forze e creare un nuova struttura, un nuovo Consorzio in grado di dare continuità ai due con-Consorzio in grado di dare continuità ai due con-sorzi originari, aumentando però la capacità ope-sorzi originari, aumentando però la capacità ope-rativa e pronto alle nuove sfide.rativa e pronto alle nuove sfide.Il 9 settembre 2011 nasce il Consorzio Volontario Il 9 settembre 2011 nasce il Consorzio Volontario per la Tutela dei Vini delle Denominazioni di Ori-per la Tutela dei Vini delle Denominazioni di Ori-gine Controllata “Venezia”, “Lison-Pramaggiore”, gine Controllata “Venezia”, “Lison-Pramaggiore”,

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Editore, Redazione e Raccolta PubblicitariaConsorzio Vini VeneziaSede legale: Sestiere San Marco, 2032 - VeneziaTel. 0421 799256 - 0422 595227consorzio@consorziovinivenezia.itwww.consorziovinivenezia.itSede redazione: Via Toniolo, 12 - TrevisoDirettore Responsabile: Elisa Giraud

Legale Rappesentante: Giorgio Piazza

Concessionaria PubblicitariaEdimarca sasStrada Comunale Corti, 5431100 TrevisoTel 0422 305764Fax 0422 [email protected]

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Anno I - Numero 1 - Giugno 2012Periodico quadrimestraleRegistrazione Tribunale di Treviso n.192/2012 del 08-5-2012Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento postale – 70% NE/TV

in questo numero

Editoriale del Presidente Editoriale del DirettoreSommario

Dove siamo statiBon Tai di casa nostra Vendemmia in bellussera storicaTai all’Harry’s BarAl Circolo WigwamSerenissimi Vini a RomaSerenissimi Vini a Milano

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SOMMARIOSOMMARIO

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ ˙ 1| 2012 1

Lei e lui, la bontàdella nostra terra

FRESCHE DI STAGIONE

Il Malanotte Velia que dolor rem vero omnientem dit, ne eos excepra vel ilit acerchit

di Elisa Giraud

la Confraternita del Raboso proprio perchè ha creduto sin dall’inizio alla forza di questo vino che rappresen-ta non soltanto la storia della DOC Piave ma anche la storia del Vene-to. Giovanni Rana ha degustato il Raboso del Piave accompagnato ad un piatto di tortellini di Valeggio sul Mincio esprimendo il suo ap-prezzamento e alzando il calice in segno di approvazione. Ettore Riel-lo, presidente di VeronaFiere, ha sottolineato l’importanza del vino come volano per promuovere il ter-ritorio; aspetto condiviso anche da Marino Finozzi, assessore regionale al Turismo anch’egli intervenuto alla degustazione. Conferme di fonda-mentale importanza per il Consorzio che si sta preparando al lancio del Malanotte del Piave docg, versione

superiore del Raboso del Piave doc. L’evento in Casa Treviso di sabato 9 aprile invece più che una degusta-zione è stato un viaggio nelle emo-zioni. Karen Casagrande, miglior sommelier Fisar 2010, ha raccontato tutto il territorio, la storia, la cultu-ra e la passione che sono racchiuse nelle delicate trasparenze del Man-zoni Bianco doc e nei riflessi rubini del Raboso del Piave doc. Emanuele Serafin, enologo della Scuola Enolo-gica di Conegliano e di Veneto Agri-coltura, ha ricordato le origini del Manzoni Bianco che è nato per mano del professor Luigi Manzoni, il qua-le fu preside della Scuola Enologica, negli anni ‘30. Un territorio quello della DOC Piave che esprime dun-que storia, cultura e professionalità enologiche ad altissimo livello. Ad Alessandro Marzo Magno, autore di Piave. Cronache di un fiume sa-cro edito da Il Saggiatore, è toccato il compito di trasmettere le sensa-zioni che il Chiaro e lo Scuro della DOC Piave esprimono sprigionando

BenvenutoBenvenutoConsorzio!Consorzio!L’UNIONE FA LA FORZA PER LA CONQUISTA DEI MERCATI INTERNAZIONALI

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IL GIORNALE DEL CONSORZIO VINI VENEZIA

Iniziativa realizzata con il contributo di:

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Malanotte DayStella delle denominazioni

I nostri viniLison Docg Malanotte del Piave Docg

Prontuario AgronomicoConsorzio al Vinitaly 2012Le Aziende al VinitalyIntervista a Vasco BoattoValoritalia informaVerba volant, Scripta manent

Strada facendoStrada dei Vini di Lison Pramaggiore Strada dei Vini del Piave

Buone nuove Dove saremo

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DUE PRESTIGIOSI EVENTI PER PRESENTARE E PROMUOVERE IL TAI DOC ED IL LISON DOCGRoma con la Città del gusto del Gambero Rosso e Venezia con l’Harry’s bar sono state le due prestigiose location che hanno visto come prota-gonista il Tai, nell’ambito del progetto di promozione del nuovo nome. Giovedì 27 ottobre 2011 a Roma, presso il wine bar del Gambero Rosso all’interno della Città del gusto, si è tenu-ta la speciale serata di degustazione alla quale hanno partecipato numerosi giornalisti della stampa specializ-zata nazionali ed esteri, critici enogastronomici e ope-ratori del settore ristorazione e vendita. I vini sono stati presentati in abbinamento ad un menù

appositamente preparato dagli chef del Gambero Rosso. Per gli ospiti il Tai, nelle sue versioni Bianco Doc e Lison Docg, è stata una piacevole scoperta, ricevendo entusiastici apprezzamenti e grande interesse, tanto che la cena si è prolungata fino a notte fonda.

Il Veneto, con l’assessore regionale all’a-gricoltura Franco Manzato, e gli studenti della Scuola Enologica, ha salutato la splendida vendemmia 2011 vendem-miando uno dei più antichi vigneti d’Italia, forse il più antico in produzione. Classe 1921, ancora intervallato dai gelsi, è sta-to piantato dopo le rovine causate nella zona di Vazzola, sulla sinistra Piave, in provincia di Treviso, dopo le distruzioni provocate lungo il corso del fiume dalla prima guerra mondiale. Il proprietario, Antonio Roveda, è più giova-ne del suo stesso vigneto, piantato ancora secondo il metodo Bellussi (la “bellussera”) ormai non più usato,

ma mantenuto nel disciplinare del nuovo Malanotte DOCG, la versione superiore del Raboso del Piave, per rispetto all’anzianità di questo e di tanti appezzamenti carichi di storia e di gusto.

Con una cena di gala presso l’Harry’s Bar di Venezia, il 6 dicembre 2011, si è con-cluso il progetto di promozione del Tai. Lo chef di patron Arrigo Cipriani ha abbinato le diverse versioni di Tai Bianco Doc, Lison Docg e Tai Rosso Doc ai piatti tipici della tradizione veneziana e ‘cipriana’.

Il Tai Bianco 2010 Doc Piave ha accompagnato l’antipasto, insalata di piovra e patate; il Lison Classico 2010 Docg è stato abbinato al risotto di seppie; il Tai Rosso 2010 Doc dei Colli Berici ha accompagnato il pollo alla veneta con po-lenta ed infine il Verduzzo 2009 Doc Lison Pramaggiore ha chiuso la cena insieme alle ‘focose’ crespelle alla crema.La cena è stata preceduta da una conferenza stampa nella quale è stato spiegato il progetto, presentato il libro “Da vitigni antichi vini nuovi - il Tai, Lison e Tai rosso” ed il prof. Vasco Boatto, dell’Università di Padova, ha illustrato i risultati della ricerca ‘Marco Polo’ con i dati riguardo le conoscenze e le preferenze enologiche ricavati dall’indagine sui passeggeri italiani e stranieri in transito presso l’aeroporto di Venezia.All’evento hanno partecipato diversi giornalisti della stampa nazionale e critici enogastronomici.

Il progetto di promozione e valorizzazione dei vini Tai Doc, Lison Docg e Tai Rosso Doc è stato promosso e realizzato dal Consorzio Volontario Tutela Vini Doc Lison – Pramaggiore, dal Consorzio Tutela Vini del Piave Doc (ora uniti nel Consorzio Vini Venezia) e dal Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza. Sostenuto dal Ministero delle Politiche Agricole e dalla Regione Veneto, il progetto è iniziato nel giugno 2010.

UNA VENDEMMIA SPECIALE PER LA BELLUSSERA PIÙ ANTICA

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DOVE SIAMO STATIDOVE SIAMO STATI

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SERENISSIMI VINI ˙ ˙ 1| 2012 9

Mercoledì 14 dicembre presso il Circolo Wigwam di Campagna Arzerello, il Consorzio Vini Venezia ha pre-sentato la sua realtà all’Unaga regionale, l’unione della stampa agroalimentare del Veneto, alla presenza di molti opinion maker del Circuito WigWam di cui fan-no parte molti operatori nel settore della ristorazione. È stata l’occasione per presentare anche il libro “Da

vitigni antichi vini nuovi - il Tai, Lison e Tai Rosso” ed il Manuale d’uso del territorio della Doc Piave “Delle terre del Piave - Uve, vini e paesaggi” a cura di Diego To-masi, Patrick Mar-cuzzo e Federica Gaiotti del Cra-Vit

di Conegliano. L’incontro è stato moderato dal giorna-lista Fabrizio Stelluto, presidente ARGAV del Veneto e Trentino AA.A seguire c’è stata una degustazione dei vini delle de-nominazioni tutelate dal Consorzio e di prodotti tipici del territorio, a cura di Efrem Tassinato, giornalista – presidente del Circuito Wigwam.

Giovedì 5 aprile Ais Roma ha ospitato il Consorzio nell’esclusiva cornice dell’Hotel Rome Cavalieri. Alcu-ne aziende associate hanno presentato i loro vini nella prestigiosa Sala Michelangelo predisposta per l’occa-sione con banchi d’assaggio ciascuno dei quali aveva a disposizione un sommelier Ais per la mescita e per la degustazione. Ai banchi d’assaggio, allestiti con mi-

nuziosa cura ed un tocco di semplice eleganza, hanno partecipato circa 200 persone. Si è tenuto inoltre un semina-rio (nell’apposita Sala San Pietro) volto a presentare il Consorzio, la sua storia, il territorio e cinque tipologie di vini a denominazione. Vi hanno partecipato, con notevole interesse, 50 persone. Ha introdotto e coordinato il semina-rio Paolo Lauciani . Ha presentato il

Consorzio il vice presidente Pierclaudio De Martin e condotto la degustazione Paolo Chinellato, consulente del Consorzio e delegato Ais Venezia. I vini presen-tati nel corso del seminario (e serviti dai sommelier di Ais Roma): Lison Docg, Pinot Grigio Doc Venezia, Carmenère Doc Piave, Refosco dal p.r. Doc Lison-Pra-maggiore, e Malanotte del Piave Docg.

È stato un successo di presenze l’evento-degustazione organizzato dal Consorzio in collaborazione con Ais Milano. Lunedì 16 aprile Ais Milano ha ospitato il Con-sorzio nell’esclusiva cornice dell’Hotel The Westin Palace. Alcune aziende asso-ciate hanno presentato i loro vini nella prestigiosa sala dedicata al primo piano

dell’hotel, predi-sposta per l’occa-sione con banchi d’assaggio ciascu-no dei quali aveva a disposizione un sommelier Ais per la mescita e per la degustazione. Ai banchi d’assaggio hanno partecipato 427 persone uf-ficialmente registrate all’ingresso, tra sommeliers, ope-ratori del settore ristorazione e della comunicazione. Ha espresso soddisfazione per il successo dell’evento anche Barbara Palamara, responsabile delle relazioni esterne di Ais Milano. «I vini sono stati molto apprezzati – ha scritto Barbara Palamara - così come la squisita disponibilità dei produttori ».

SERENISSIMI VINI A ROMA

IL CONSORZIO ‘AL COSPETTO’ DELL’UNAGA REGIONALE

SERENISSIMI VINI A MILANO

DOVE SIAMO STATIDOVE SIAMO STATI

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MALANOTTE DAYMALANOTTE DAY

È iniziata l’era del È iniziata l’era del

ta la vocazione all’agricoltura d’eccellenza ta la vocazione all’agricoltura d’eccellenza della Marca e del Veneto, dietro la quale della Marca e del Veneto, dietro la quale c’è la storia, la tradizione e l’identità dei c’è la storia, la tradizione e l’identità dei nostri territori».nostri territori».

Con loro anche Franco Manzato, assesso-Con loro anche Franco Manzato, assesso-re regionale all’Agricoltura al quale è stato re regionale all’Agricoltura al quale è stato affidato l’impegno di chiudere il convegno affidato l’impegno di chiudere il convegno di presentazione del progetto di zonazione di presentazione del progetto di zonazione dell’area della Doc Piave da parte del CRA dell’area della Doc Piave da parte del CRA di Conegliano e di Veneto Agricoltura. «Il di Conegliano e di Veneto Agricoltura. «Il Veneto deve essere orgoglioso degli alti stan-Veneto deve essere orgoglioso degli alti stan-dard di qualità del settore vitivinicolo, che dard di qualità del settore vitivinicolo, che gli consegnano il titolo di leader nazionale e gli consegnano il titolo di leader nazionale e internazionale – ha detto l’assessore Fran-internazionale – ha detto l’assessore Fran-co Manzato - La zonazione è un elemento co Manzato - La zonazione è un elemento importante della strategia complessiva di importante della strategia complessiva di qualificazione delle produzioni vitivinicole qualificazione delle produzioni vitivinicole regionali, in grado di supportare specifiche regionali, in grado di supportare specifiche azioni di marketing commerciale delle im-azioni di marketing commerciale delle im-prese che attraverso una conoscenza più ap-prese che attraverso una conoscenza più ap-profondita del territorio, degli ecosistemi, profondita del territorio, degli ecosistemi, e degli equilibri climatici ed organolettici e degli equilibri climatici ed organolettici dei diversi vitigni è in grado di meglio va-dei diversi vitigni è in grado di meglio va-

É stato Luca Zaia, presidente della stato Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, a stappare la pri-Regione Veneto, a stappare la pri-ma bottiglia di Malanotte DOCG ma bottiglia di Malanotte DOCG

insieme ad Antonio Roveda, viticoltore, insieme ad Antonio Roveda, viticoltore, proprietario del vigneto a bellussera più an-proprietario del vigneto a bellussera più an-tico, simbolo della storia e delle tradizioni tico, simbolo della storia e delle tradizioni delle terre del Piave.delle terre del Piave.«Quello di oggi è un successo di tutto un «Quello di oggi è un successo di tutto un territorio - ha detto il Governatore del Ve-territorio - ha detto il Governatore del Ve-neto Luca Zaia - È un traguardo raggiun-neto Luca Zaia - È un traguardo raggiun-to grazie al saper fare squadra degli attori to grazie al saper fare squadra degli attori coinvolti in questo ambizioso progetto. Il coinvolti in questo ambizioso progetto. Il Malanotte docg testimonia ancora una vol-Malanotte docg testimonia ancora una vol-

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MALANOTTE DAYMALANOTTE DAY

MALANOTTEMALANOTTE del Piave DOCGdel Piave DOCGOLTRE CINQUECENTO PERSONE, OLTRE CINQUECENTO PERSONE, SABATO 12 NOVEMBRE 2011 PRESSO LA CANTINA SABATO 12 NOVEMBRE 2011 PRESSO LA CANTINA SOCIALE TEZZE DI PIAVE, HANNO DATO IL SOCIALE TEZZE DI PIAVE, HANNO DATO IL BENVENUTO AL MALANOTTE DEL PIAVE DOCG.BENVENUTO AL MALANOTTE DEL PIAVE DOCG.

è il metodo migliore per riuscire a portare è il metodo migliore per riuscire a portare a compimento un percorso importante di a compimento un percorso importante di innovazione che deve essere il traino a tut-innovazione che deve essere il traino a tut-to un sistema, una rete di aziende, private to un sistema, una rete di aziende, private o cooperative, che sono il tessuto pulsante o cooperative, che sono il tessuto pulsante della viticoltura di questo territorio».della viticoltura di questo territorio».

«Per il Malanotte del Piave DOCG oggi ini-«Per il Malanotte del Piave DOCG oggi ini-zia la sfida all’eccellenza – ha detto Antonio zia la sfida all’eccellenza – ha detto Antonio Bonotto - con il coraggio di chi e’ consa-Bonotto - con il coraggio di chi e’ consa-pevole che più ci si intende elevare e più pevole che più ci si intende elevare e più dura diventa la competizione ma anche con dura diventa la competizione ma anche con la consapevolezza che la tradizione dei vini la consapevolezza che la tradizione dei vini italiani di prestigio non ha che al massi-italiani di prestigio non ha che al massi-mo pochi decenni di storia alle spalle e che mo pochi decenni di storia alle spalle e che quindi il Piave ha tutto il diritto di propor-quindi il Piave ha tutto il diritto di propor-si con il suo vitigno storico nell’olimpo dei si con il suo vitigno storico nell’olimpo dei grandi vini rossi italiani. Senza contare che grandi vini rossi italiani. Senza contare che queste terre hanno dimostrato di sapere co-queste terre hanno dimostrato di sapere co-gliere meglio di qualsiasi altra le opportu-gliere meglio di qualsiasi altra le opportu-nità che sono concesse e in tutti i settori».nità che sono concesse e in tutti i settori».

lorizzare il prodotto anche nei confronti del lorizzare il prodotto anche nei confronti del consumatore. Uno strumento che consente consumatore. Uno strumento che consente al Veneto di dotarsi di una mappatura di al Veneto di dotarsi di una mappatura di tutte le aree viticole a DOC, nell’interazio-tutte le aree viticole a DOC, nell’interazio-ne vitigno-ambiente delle zone particolar-ne vitigno-ambiente delle zone particolar-mente vocate alla viticoltura sia di collina mente vocate alla viticoltura sia di collina che di pianura».che di pianura».

Accanto alle autorità regionali nello stori-Accanto alle autorità regionali nello stori-co momento dello stappo c’erano Giorgio co momento dello stappo c’erano Giorgio Piazza, presidente del Consorzio Vini Vene-Piazza, presidente del Consorzio Vini Vene-zia, e Antonio Bonotto, consigliere delegato zia, e Antonio Bonotto, consigliere delegato della Doc Piave.della Doc Piave.«Come si fa innovazione in agricoltura? «Come si fa innovazione in agricoltura? Avendo il coraggio di creare un prodotto Avendo il coraggio di creare un prodotto nuovo, innovativo incastonandolo in quel-nuovo, innovativo incastonandolo in quel-lo antico, evocativo, identitario – ha detto lo antico, evocativo, identitario – ha detto Giorgio Piazza – Il Malanotte DOCG è se-Giorgio Piazza – Il Malanotte DOCG è se-gno tangibile di questa innovazione, fiore gno tangibile di questa innovazione, fiore all’occhiello di questo grande Consorzio all’occhiello di questo grande Consorzio appena nato. Incastrare il nuovo sull’antico appena nato. Incastrare il nuovo sull’antico

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Le nostre punte di …stella!

IL CONSORZIO...IL CONSORZIO...

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I NOSTRI VINII NOSTRI VINI

La seducente armonia del Malanotte del Piave Docg

L’elegante raffi natezza del Lison Docg

G

I

ti come cannella, tabacco e ricordi di cacao e ti come cannella, tabacco e ricordi di cacao e vaniglia con sensazioni balsamiche che com-vaniglia con sensazioni balsamiche che com-pletano un corredo che si apre sempre di più pletano un corredo che si apre sempre di più ogni volta che lo avviciniamo al naso. Il sorso ogni volta che lo avviciniamo al naso. Il sorso è seducente, avvolgente, maschio ma gentile, è seducente, avvolgente, maschio ma gentile, si sentono il carattere e la potenza, ma an-si sentono il carattere e la potenza, ma an-che l’eleganza e la ricerca di un’armonia che che l’eleganza e la ricerca di un’armonia che comincia a delinearsi in modo concreto. E’ il comincia a delinearsi in modo concreto. E’ il vino comunque delle carni importanti, delle vino comunque delle carni importanti, delle grigliate succulente, ma anche di cacciagione grigliate succulente, ma anche di cacciagione magari in marinatura, dove il ruolo dei tan-magari in marinatura, dove il ruolo dei tan-nini deve sentirsi per assicurare pulizia ed nini deve sentirsi per assicurare pulizia ed armonia. Con questa nuova espressione, le-armonia. Con questa nuova espressione, le-gata però alla tradizione e tipicità, il Raboso gata però alla tradizione e tipicità, il Raboso acquisisce prospettive e piacevolezza di beva acquisisce prospettive e piacevolezza di beva sicuramente da provare e ricordare. Splendida sicuramente da provare e ricordare. Splendida anche la sua versione passita, dove potenza e anche la sua versione passita, dove potenza e morbidezza raggiungono risultati affascinanti morbidezza raggiungono risultati affascinanti che permettono abbinamenti talvolta difficili che permettono abbinamenti talvolta difficili come le torte al cioccolato o la Sacher Torte come le torte al cioccolato o la Sacher Torte con la sua delicata marmellata di ciliegie.con la sua delicata marmellata di ciliegie.

ià nell’antichità questo territorio era ià nell’antichità questo territorio era noto per il suoi vini. Ne parlava già noto per il suoi vini. Ne parlava già Plinio il Vecchio elogiando i vini ros-Plinio il Vecchio elogiando i vini ros-

si, intensi ,anzi “impenetrabili “ come la pece si, intensi ,anzi “impenetrabili “ come la pece (pucina). Un ricordo di tali vini esiste anco-(pucina). Un ricordo di tali vini esiste anco-ra nel Raboso, nel Refosco ed anche nel Car-ra nel Raboso, nel Refosco ed anche nel Car-menère che in questi posti danno dei risultati menère che in questi posti danno dei risultati splendidi. Il Raboso innanzitutto, questo vino splendidi. Il Raboso innanzitutto, questo vino di tradizione contadina, vendemmiato a fine di tradizione contadina, vendemmiato a fine ottobre-inizio novembre, che unisce potenza, ottobre-inizio novembre, che unisce potenza, nerbo, struttura, all’eleganza di oggi con la nerbo, struttura, all’eleganza di oggi con la sua espressione nel Malanotte, antico borgo sua espressione nel Malanotte, antico borgo del basso Piave da dove prende il nome. Qui del basso Piave da dove prende il nome. Qui il vino “ rabioso “ è stato domato con l’unione il vino “ rabioso “ è stato domato con l’unione di una parte dello stesso in appassimento. Ne di una parte dello stesso in appassimento. Ne è risultato un vino che, senza perdere il suo è risultato un vino che, senza perdere il suo carattere, lascia l’aggressività talvolta un po’ carattere, lascia l’aggressività talvolta un po’ spigolosa per arrivare a rotondità ed eleganze spigolosa per arrivare a rotondità ed eleganze davvero interessanti con corredi di profumi di davvero interessanti con corredi di profumi di frutta, in particolare ciliegie, marasche già in frutta, in particolare ciliegie, marasche già in confettura ed aromi speziati molto accattivan-confettura ed aromi speziati molto accattivan-

mportante la tradizione della produzio-mportante la tradizione della produzio-ne dei vini bianchi nel territorio di Li-ne dei vini bianchi nel territorio di Li-son- Pramaggiore che ha avuto recen-son- Pramaggiore che ha avuto recen-

temente un importante riconoscimento nella temente un importante riconoscimento nella DOCG Lison. Si tratta del vitigno Tocai, da DOCG Lison. Si tratta del vitigno Tocai, da tempo immemorabile presente nel territorio tempo immemorabile presente nel territorio e sempre apprezzato universalmente ed ora e sempre apprezzato universalmente ed ora finalmente con la riconoscibilità di un nome finalmente con la riconoscibilità di un nome che lo caratterizza in modo definitivo. E’ un che lo caratterizza in modo definitivo. E’ un vino molto particolare che fa dell’eleganza vino molto particolare che fa dell’eleganza il suo tratto distintivo, di colore paglierino il suo tratto distintivo, di colore paglierino luminoso, talvolta con ricordi verdolini, di luminoso, talvolta con ricordi verdolini, di buon corpo, che si apre al naso con profumi buon corpo, che si apre al naso con profumi di erbe aromatiche, sentori di frutta esotica, di erbe aromatiche, sentori di frutta esotica, qualche nota di fieno su fondo minerale. In qualche nota di fieno su fondo minerale. In bocca è intenso, avvolgente, pieno con belle bocca è intenso, avvolgente, pieno con belle note sapide e giusta freschezza, finale carat-note sapide e giusta freschezza, finale carat-teristico di mandorla che lascia sempre un bel teristico di mandorla che lascia sempre un bel ricordo di questo incontro. E’ il vino bianco ricordo di questo incontro. E’ il vino bianco che caratterizza il territorio perché ne ripete che caratterizza il territorio perché ne ripete

di Paolo Chinellato, di Paolo Chinellato, delegato Ais Veneziadelegato Ais Venezia

i tratti caratteristici: eleganza raffinata, giu-i tratti caratteristici: eleganza raffinata, giu-sta sapidità, buona struttura fusi nell’ anima sta sapidità, buona struttura fusi nell’ anima della discrezione seducente, nel vino che vuol della discrezione seducente, nel vino che vuol essere avvicinato e scoperto per esserne coin-essere avvicinato e scoperto per esserne coin-volti e ammaliati. La sua struttura lo vede volti e ammaliati. La sua struttura lo vede protagonista di abbinamenti importanti, con protagonista di abbinamenti importanti, con pesci di spessore come il branzino e l’orata, pesci di spessore come il branzino e l’orata, ma da provarlo anche con carni bianche, ma-ma da provarlo anche con carni bianche, ma-gari con una supreme di faraona con una leg-gari con una supreme di faraona con una leg-gera salsa alle mandorle.gera salsa alle mandorle.

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PRONTUARIO AGRONOMICOPRONTUARIO AGRONOMICO

L’inizio dell’annata viticola 2012 nel territorio della nuova Doc Venezia

artenza a razzo quest’anno dell’ini-artenza a razzo quest’anno dell’ini-zio vegetativo, in particolare nell’area zio vegetativo, in particolare nell’area collinare, come al solito nella varietà collinare, come al solito nella varietà

Glera del versante coneglianese e vittoriese Glera del versante coneglianese e vittoriese ma, d’improvviso, tutto l’entusiasmo dei gio-ma, d’improvviso, tutto l’entusiasmo dei gio-vani germogli si è arrestato. Questa è la sintesi vani germogli si è arrestato. Questa è la sintesi di ciò che si è verificato in questo scorcio di di ciò che si è verificato in questo scorcio di stagione, che lasciava presagire già ad un nuo-stagione, che lasciava presagire già ad un nuo-vo record, su un’ azzardata proiezione di una vo record, su un’ azzardata proiezione di una ipotetica vendemmia da “primi di agosto”.ipotetica vendemmia da “primi di agosto”.L’ultimo mese del 2011 ed il primo trimestre L’ultimo mese del 2011 ed il primo trimestre del 2012 erano stati caratterizzati da un an-del 2012 erano stati caratterizzati da un an-damento meteorologico con assenza di pre-damento meteorologico con assenza di pre-cipitazioni, che aveva impoverito la riserva cipitazioni, che aveva impoverito la riserva idrica dei nostri terreni (circa – 200 mm), idrica dei nostri terreni (circa – 200 mm), anche se nello strato dai 10 ai 30 anche se nello strato dai 10 ai 30 centimetri sotto la superficie dei centimetri sotto la superficie dei suoli, una certa umidità era presen-suoli, una certa umidità era presen-te, forse derivata dalla formazione te, forse derivata dalla formazione di ghiaccio che si era formata du-di ghiaccio che si era formata du-rante i lunghi mesi di minime ter-rante i lunghi mesi di minime ter-miche sempre sotto lo zero (da metà miche sempre sotto lo zero (da metà novembre 2011 a tutto febbraio 2012, con la novembre 2011 a tutto febbraio 2012, con la minima assoluta registrata il 6 febbraio at-minima assoluta registrata il 6 febbraio at-torno ai -12°C). Dal 20 marzo netto cambia-torno ai -12°C). Dal 20 marzo netto cambia-mento, con innalzamento termico e massime mento, con innalzamento termico e massime di oltre i 25°C. Le elevate temperature del di oltre i 25°C. Le elevate temperature del periodo hanno stimolato la vite, in particola-periodo hanno stimolato la vite, in particola-re nella varietà Glera e nei siti già descritti, re nella varietà Glera e nei siti già descritti, a germogliare. Successivamente, con l’inizio a germogliare. Successivamente, con l’inizio di aprile le cose sono cambiate dal lato me-di aprile le cose sono cambiate dal lato me-teorologico e fenologico. Si sono evidenziate teorologico e fenologico. Si sono evidenziate infatti perturbazioni che hanno portato pre-infatti perturbazioni che hanno portato pre-cipitazioni più o meno abbondanti su tutta cipitazioni più o meno abbondanti su tutta

A cura di Fiorello Terzariol, A cura di Fiorello Terzariol, tecnico del Co.Di.Tvtecnico del Co.Di.Tv

l’area della DOC l’area della DOC Venezia ed ab-Venezia ed ab-bassamenti ter-bassamenti ter-mici che, oltre a mici che, oltre a nevicate a bassa nevicate a bassa quota, hanno quota, hanno determinato bri-determinato bri-nate, con ustioni nate, con ustioni dei germogli su dei germogli su Glera di fondo Glera di fondo valle e vigneti valle e vigneti posti a nord, ma talvolta anche a sud-ovest; posti a nord, ma talvolta anche a sud-ovest; dipeso, in questo caso, da particolari correnti dipeso, in questo caso, da particolari correnti d’aria fredda. La fenologia ha evidenziato, d’aria fredda. La fenologia ha evidenziato, come già detto, una partenza veloce nella se-come già detto, una partenza veloce nella se-

conda decade di marzo, rallentata conda decade di marzo, rallentata o addirittura inibita poi dal cambio o addirittura inibita poi dal cambio meteorologico dei primi giorni di meteorologico dei primi giorni di aprile. A fine aprile il germoglia-aprile. A fine aprile il germoglia-mento è proseguito molto lentamen-mento è proseguito molto lentamen-te, con la Glera che si presentava te, con la Glera che si presentava in collina in modo difforme e abba-in collina in modo difforme e abba-

stanza unico quest’anno, con più di 30 cm di stanza unico quest’anno, con più di 30 cm di germoglio, ma anche con vigneti della stes-germoglio, ma anche con vigneti della stes-sa cultivar che si presentavano con gemme sa cultivar che si presentavano con gemme appena mosse. Le altre varietà - Pinot, Ver-appena mosse. Le altre varietà - Pinot, Ver-duzzo, Raboso - evidenziavano in tutta l’area duzzo, Raboso - evidenziavano in tutta l’area fino al litorale veneziano, pochi centimetri fino al litorale veneziano, pochi centimetri nel loro inizio germogliamento, o addirittura nel loro inizio germogliamento, o addirittura assenti come nei Cabernet (ritardo abbastan-assenti come nei Cabernet (ritardo abbastan-za tipico). Dal lato fitosanitario la mancanza za tipico). Dal lato fitosanitario la mancanza d’acqua di inizio stagione ha allontanato il d’acqua di inizio stagione ha allontanato il pericolo, se effettivamente esistesse, di insor-pericolo, se effettivamente esistesse, di insor-genza del fungo da Escoriosi. Qualche caso lo genza del fungo da Escoriosi. Qualche caso lo si potrà avere dopo le piovosità di aprile, ma si potrà avere dopo le piovosità di aprile, ma saranno sempre fenomeni piuttosto margina-saranno sempre fenomeni piuttosto margina-li. Per la Peronospora siamo in attesa delle li. Per la Peronospora siamo in attesa delle prime infezioni, dopo l’innalzamento termico prime infezioni, dopo l’innalzamento termico e le perturbazioni piovose. L’Oidio potrebbe e le perturbazioni piovose. L’Oidio potrebbe aver già iniziato il suo cammino, in partico-aver già iniziato il suo cammino, in partico-lare in collina, e per tale fungo, intervenire lare in collina, e per tale fungo, intervenire già con zolfi polverulenti non sarebbe una già con zolfi polverulenti non sarebbe una brutta idea. Comunque al prossimo appun-brutta idea. Comunque al prossimo appun-tamento avremo già una buona “mappatura” tamento avremo già una buona “mappatura” e un’idea più concreta di come si svilupperà e un’idea più concreta di come si svilupperà l’annata viticola 2012.l’annata viticola 2012.

P

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Ombre veneziane e bacariA Venezia l’ombra o ombreta è il Venezia l’ombra o ombreta è il

bicchiere di vino che viene ven-bicchiere di vino che viene ven-duto, sfuso, nelle osterie di Vene-duto, sfuso, nelle osterie di Vene-

zia (che i veneziani chiamano bàcari). In zia (che i veneziani chiamano bàcari). In questi luoghi non sentirete mai ordinare questi luoghi non sentirete mai ordinare «un bicchiere», ma «un’ombra di bianco» «un bicchiere», ma «un’ombra di bianco» o «di rosso». Una consuetudine che par-o «di rosso». Una consuetudine che par-rebbe derivare…dal campanile di San rebbe derivare…dal campanile di San Marco! Anticamente infatti i venditori di Marco! Anticamente infatti i venditori di vino che arrivavano dalle isole appron-vino che arrivavano dalle isole appron-tavano dei banchetti all’ombra del cam-tavano dei banchetti all’ombra del cam-panile e per tenere fresco il loro vinello panile e per tenere fresco il loro vinello si spostavano col camminar del sole. La si spostavano col camminar del sole. La parola bacàro deriverebbe – secondo la parola bacàro deriverebbe – secondo la tradizione – dal commento di un vecchio tradizione – dal commento di un vecchio

gondoliere al primo assaggio di un vino gondoliere al primo assaggio di un vino di Trani, importato a Venezia nel 1869: di Trani, importato a Venezia nel 1869: «Bon, bon! Questo xe proprio un vin…«Bon, bon! Questo xe proprio un vin…de bacaro!». Un’espressione coniata sul de bacaro!». Un’espressione coniata sul momento, probabilmente in relazione alle momento, probabilmente in relazione alle parole veneziane ‘baccara’ o ‘far bacca-parole veneziane ‘baccara’ o ‘far bacca-ra’, ovvero divertirsi mangiando in com-ra’, ovvero divertirsi mangiando in com-pagnia. Fatto sta che da allora i locali in pagnia. Fatto sta che da allora i locali in cui, assieme al vino, è possibile degustare cui, assieme al vino, è possibile degustare qualche assaggio (cichéto, in veneziano), qualche assaggio (cichéto, in veneziano), si chiamano così”.si chiamano così”. Così scrive Alberto Così scrive Alberto Toso Fei sulla “Guida alle osterie venezia-Toso Fei sulla “Guida alle osterie venezia-ne” edita da Confcommercio Ascom Vene-ne” edita da Confcommercio Ascom Vene-zia e presentata in occasione del Vinitaly zia e presentata in occasione del Vinitaly presso lo stand di Venezi@Opportunità.presso lo stand di Venezi@Opportunità.

IL CONSORZIO AL VINITALY 2012IL CONSORZIO AL VINITALY 2012

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maggiore. La storia di un territorio passa maggiore. La storia di un territorio passa anche attraverso quello che la sua terra anche attraverso quello che la sua terra produce sin dai tempi più antichi. I calici produce sin dai tempi più antichi. I calici di Ombre Veneziane hanno raccontato un di Ombre Veneziane hanno raccontato un popolo, una terra, una città, che il mondo popolo, una terra, una città, che il mondo intero desidera vedere almeno una volta intero desidera vedere almeno una volta nella vita. L’evento che ha inaugurato la nella vita. L’evento che ha inaugurato la quattro giorni veneziana al Salone inter-quattro giorni veneziana al Salone inter-nazionale del vino e dei distillati è sta-nazionale del vino e dei distillati è sta-to salutato dalla presenza del presidente to salutato dalla presenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dell’as-della Regione Veneto Luca Zaia e dell’as-sessore regionale all’Agricoltura Franco sessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato.Manzato.

Al Vinitaly 2012 il Consorzio Vini Venezia Al Vinitaly 2012 il Consorzio Vini Venezia in collaborazione con Venezi@Opportuni-in collaborazione con Venezi@Opportuni-tà ha portato l’incantesimo delle Ombre tà ha portato l’incantesimo delle Ombre Veneziane, tra rossi passionali e bianchi Veneziane, tra rossi passionali e bianchi avvolgenti. L’atmosfera ricreata era quel-avvolgenti. L’atmosfera ricreata era quel-la che si respira in un tradizionale bacaro la che si respira in un tradizionale bacaro veneziano dove s’incontrano sempre con-veneziano dove s’incontrano sempre con-vivialità e buon umore. Il tipico bacaro è vivialità e buon umore. Il tipico bacaro è stato riprodotto al Vinitaly presso lo stand stato riprodotto al Vinitaly presso lo stand di Venezi@Opportunità con i Serenissimi di Venezi@Opportunità con i Serenissimi Vini tra i sapori travolgenti dei rossi caldi Vini tra i sapori travolgenti dei rossi caldi delle Terre del Piave ed il tocco delica-delle Terre del Piave ed il tocco delica-to dei bianchi aromatici di Lison e Pra-to dei bianchi aromatici di Lison e Pra-

IL CONSORZIO AL VINITALY 2012IL CONSORZIO AL VINITALY 2012

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Le Aziende alVinitaly 2012

IL CONSORZIO AL VINITALY 2012IL CONSORZIO AL VINITALY 2012

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Vini Venezia, wining goodTerritorio e tradizione per affrontare la sfi da globale

Prof. Boatto, quali sono i limiti e quali i punti di forza del nuovo Consorzio?La Doc Venezia dà finalmente visibilità ad una produzione enologica dell’en-troterra Veneziano, che fin dalla Re-pubblica Serenissima traeva da questo territorio i vini più prestigiosi per l’ari-stocrazia dei Dogi. Il legame con la pro-pria storia, unitamente al nome “Venezia”, rappresenta un indiscutibile punto di forza per le strategie di marketing. Si tratta, in-fatti, di un nome e di una storia conosciutis-sima da una platea mondiale e questo non può che favorire la comunicazione e quin-di l’identificazione del prodotto. In questa

fase di avvio i limiti del nuovo Consorzio risiedono nella disponibilità del prodotto in termini di quantità e di gamma, nell’azio-ne di comunicazione e nell’organizzazione funzionale al raggiungimento di programmi ambiziosi, quelli, cioè, propri di un mercato globale.

Quale strategia di marketing con-siglia al Consorzio di adottare per promuovere i vini ed i suoi produt-tori? E su quali mercati deve pun-tare il Consorzio?È evidente che, in questa delicata fase, il È evidente che, in questa delicata fase, il Consorzio debba puntare prioritariamente Consorzio debba puntare prioritariamente ad una strategia di marketing che privile-ad una strategia di marketing che privile-

Seppur sia sotto l’egida di un nome eppur sia sotto l’egida di un nome importante come Venezia che gli ga-importante come Venezia che gli ga-rantisce un buon appeal in partenza, rantisce un buon appeal in partenza,

abbiamo chiesto al abbiamo chiesto al prof. Vasco Boattoprof. Vasco Boatto* di * di indicare il sentiero che il Consorzio dovreb-indicare il sentiero che il Consorzio dovreb-be seguire per perseguire l’obiettivo di af-be seguire per perseguire l’obiettivo di af-fermarsi sul mercato internazionale.fermarsi sul mercato internazionale.

* Vasco Boatto è professore ordinario di Istituzioni di Econo-* Vasco Boatto è professore ordinario di Istituzioni di Econo-mia e Statistica Agraria presso l’Università di Padova, Facoltà mia e Statistica Agraria presso l’Università di Padova, Facoltà di Scienze Agrarie, dal 1989. Dal 2004 è direttore del Centro di Scienze Agrarie, dal 1989. Dal 2004 è direttore del Centro Interuniversitario di Ricerche per la Viticoltura ed Enologia Interuniversitario di Ricerche per la Viticoltura ed Enologia (CIRVE) di Conegliano. E’ membro della Società italiana degli (CIRVE) di Conegliano. E’ membro della Società italiana degli economisti e della Società Italiana degli Economisti Agrari. economisti e della Società Italiana degli Economisti Agrari. Tra i vari settori di interesse dell’attività di ricerca un ruolo Tra i vari settori di interesse dell’attività di ricerca un ruolo importante hanno avuto gli studi sulla economia delle imprese importante hanno avuto gli studi sulla economia delle imprese agricole e, più in generale, del settore agroalimentare con par-agricole e, più in generale, del settore agroalimentare con par-ticolare riferimento al comparto vitivinicolo.ticolare riferimento al comparto vitivinicolo.

L’ INTERVISTAL’ INTERVISTA

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tutto sul mercato domestico ed in partico-tutto sul mercato domestico ed in partico-lare su quello della città di Venezia. I vini lare su quello della città di Venezia. I vini della DOC non devono rinunciare a formule della DOC non devono rinunciare a formule di packaging anche innovative. Si tratta di di packaging anche innovative. Si tratta di un’esigenza che va assecondata, se si vuole un’esigenza che va assecondata, se si vuole garantire il raggiungimento di elevati volu-garantire il raggiungimento di elevati volu-mi commercializzati. La promozione dovrà mi commercializzati. La promozione dovrà essere particolarmente curata, facendo leva essere particolarmente curata, facendo leva sul forte patrimonio di simboli che evoca il sul forte patrimonio di simboli che evoca il nome “Venezia”. Potrà risultare utile ricor-nome “Venezia”. Potrà risultare utile ricor-rere ai media più moderni, ma anche alle rere ai media più moderni, ma anche alle manifestazioni che coinvolgono la città. È manifestazioni che coinvolgono la città. È importante che il prodotto sia sempre pre-importante che il prodotto sia sempre pre-sente capillarmente nel sistema distributivo sente capillarmente nel sistema distributivo di Venezia (ristoranti, wine bar, etc.) e che di Venezia (ristoranti, wine bar, etc.) e che venga utilizzato nella comunicazione cor-venga utilizzato nella comunicazione cor-rente.rente.

Territorio e tradizione, un binomio ancora vincente per il mercato eno-logico?La crescente globalizzazione del merca-La crescente globalizzazione del merca-to del vino pone l’acquirente di fronte ad to del vino pone l’acquirente di fronte ad un’offerta che si arricchisce giorno per un’offerta che si arricchisce giorno per giorno di nuove proposte, che rischiano di giorno di nuove proposte, che rischiano di confonderlo. Trattandosi infatti di un expe-confonderlo. Trattandosi infatti di un expe-rience good, il consumatore può essere in-rience good, il consumatore può essere in-dotto a provare nuovi vini e solo elementi dotto a provare nuovi vini e solo elementi come il territorio e la tradizione sono un bi-come il territorio e la tradizione sono un bi-nomio di sicura presa. Le ricche conoscenze nomio di sicura presa. Le ricche conoscenze di mercato, anche le più recenti, stanno a di mercato, anche le più recenti, stanno a dimostrare l’importanza di questi due ele-dimostrare l’importanza di questi due ele-menti nel dare valore aggiunto al vino, tra-menti nel dare valore aggiunto al vino, tra-sformandolo da un prodotto che altrimenti sformandolo da un prodotto che altrimenti potrebbe diventare anonimo se non addirit-potrebbe diventare anonimo se non addirit-tura banale, in un bene prezioso, appagan-tura banale, in un bene prezioso, appagan-te, che soddisfa pienamente l’acquirente. te, che soddisfa pienamente l’acquirente.

gi il mercato internazionale come mercato gi il mercato internazionale come mercato di riferimento, puntando sui paesi Europei, di riferimento, puntando sui paesi Europei, ma rivolgendo il proprio interesse anche ai ma rivolgendo il proprio interesse anche ai

mercati conten-mercati conten-dibili come gli dibili come gli Stati Uniti ed il Stati Uniti ed il Canada e ai nuo-Canada e ai nuo-vi mercati come vi mercati come Cina e Giappo-Cina e Giappo-ne. Secondaria-ne. Secondaria-mente, l’azione mente, l’azione del Consorzio del Consorzio dovrà focaliz-dovrà focaliz-zarsi su alcuni zarsi su alcuni vini aventi un’a-vini aventi un’a-deguata massa deguata massa

critica, come Pinot grigio e Chardonnay critica, come Pinot grigio e Chardonnay tra i bianchi e Merlot e Cabernet tra i ros-tra i bianchi e Merlot e Cabernet tra i ros-si. Al riguardo, andrebbe posta particolare si. Al riguardo, andrebbe posta particolare attenzione anche ai vini rosati, che stanno attenzione anche ai vini rosati, che stanno incontrando in questo momento un partico-incontrando in questo momento un partico-lare interesse nel consumatore soprattutto lare interesse nel consumatore soprattutto giovane, come pure ai vini a minore con-giovane, come pure ai vini a minore con-tenuto alcoolico, tendenzialmente freschi, tenuto alcoolico, tendenzialmente freschi, aromatici e giovani. Potrebbe essere op-aromatici e giovani. Potrebbe essere op-portuno, in questa fase, anche sondare la portuno, in questa fase, anche sondare la possibilità di completare la gamma con vini possibilità di completare la gamma con vini Charmat che costituiscano un appeal per il Charmat che costituiscano un appeal per il pubblico femminile. Il posizionamento del pubblico femminile. Il posizionamento del mercato dovrà vertere su di una fascia di mercato dovrà vertere su di una fascia di prezzo collocabile tra Popular e Premium, prezzo collocabile tra Popular e Premium, avendo accortezza di evitare sia le fughe in avendo accortezza di evitare sia le fughe in avanti, con prezzi ingiustificati, sia ribassi avanti, con prezzi ingiustificati, sia ribassi eccessivi. A questo scopo, il consorzio do-eccessivi. A questo scopo, il consorzio do-vrà svolgere un ruolo importante di moral vrà svolgere un ruolo importante di moral suasion presso le aziende associate, per ga-suasion presso le aziende associate, per ga-rantire massima coerenza di prezzo soprat-rantire massima coerenza di prezzo soprat-

Il professor Vasco Boatto

L’ INTERVISTAL’ INTERVISTA

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SERENISSIMI VINI ˙ ˙ 1| 20122222

LE AZIENDE INFORMANOLE AZIENDE INFORMANO

Il progetto conclusosi nel 2009 che ha por-tato alla selezione e commercializzazione del ceppo di lievito Lalvin RBS133 Yseo®,

nasce dalla collaborazione tra l’Università di Padova, Lallemand Italia, Veneto Agricoltura e l’ex Consorzio di Tutela della DOC Piave.Lo scopo della sperimentazione è stato quello di identificare nei vigne-ti di Raboso Piave un lievito in grado di esaltare le caratteristi-che di questo interessante vino regionale.Il capillare campionamento con-dotto nei vigneti della Doc Piave (20 aziende, per un totale di 17 località campionate – Fig.1) ha permesso di ottenere una map-patura dei ceppi enologici di S. cerevisiae associati alla varietà Raboso Piave, rivelando un gra-do di biodiversità estremamente elevato.E’ stato perciò possibile isolare lieviti con spiccate caratteristiche enologiche, tali da poter essere utilizzati come nuovi starter per la vinificazione del

vino Raboso, ma non solo. In particolare è stato identificato il ceppo “R133.5”, come il lievito che maggiormente esalta le quali-

tà del vino Raboso enfatizzando profumi di frutta rossa, ribes e ciliegia, apportando intensità di aroma e gusto non amaro, nel pieno rispetto delle caratteristi-che tradizionali di questo prodot-to (Fig. 2).RBS 133 Yseo® è un ceppo con ottime caratteristiche fermenta-tive, a bassa produzione di aci-dità volatile e dotato di buona attività demalicante, mostrata soprattutto in mosti contenenti alte quantità di acido malico o nelle fermentazioni di vino pas-sito. Infine, tra i ceppi saggiati, è quello che mostra una migliore sinergia con i batteri malolattici, permettendo una rapida chiusura

di questo processo fermentativo.Dal 2009, il ceppo ha anche trovato appli-cazione in altre tipologie di vinificazione con ottimi risultati organolettici e fermentativi,

in particolare su rosati da uve Montepulcia-no (Cerasuoli), vini rossi da uve Sangiovese e vini bianchi da varietà neutre (Trebbiano, Garganega). In tutte le esperienze fatte al di fuori della zona di selezione originale, il ceppo “Raboso” ha riconfermato le caratte-ristiche positive che lo contraddistinguono, con particolare riferimento alla piacevole componente aromatica fruttata.

Figura 1: Distribuzione geografica delle località campionate nel ter-ritorio della DOC Piave

DA LALLEMAND UN NUOVO LIEVITO SELEZIONATO NEL TERROIR DEL RABOSO PIAVE

LALLEMAND INC. Succ. Italiana Tel. 045 512555Fax 045 [email protected]

Fig. 2: Analisi delle componenti principali (PCA) dei descrittori sen-soriali relativi a campioni di vini Raboso Piave fermentati con diffe-renti ceppi selezionati da uve Raboso con un controllo commerciale

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CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ ˙ 1| 20122424

Controlli di fi liera e certifi cazione dei vini Doc e Docg del Consorzio Vini Venezia

VALORITALIA INFORMAVALORITALIA INFORMA

L a società Valoritalia srl, iscritta nell’elenco a società Valoritalia srl, iscritta nell’elenco degli enti accreditati al controllo sulle pro-degli enti accreditati al controllo sulle pro-duzioni dei vini a denominazione di origi-duzioni dei vini a denominazione di origi-

ne, effettua dal 2009 i controlli di filiera sulle de-ne, effettua dal 2009 i controlli di filiera sulle de-nominazioni del Consorzio Vini Venezia: nominazioni del Consorzio Vini Venezia: DOCG Lison, DOC Lison Pramaggiore, DOCG Lison, DOC Lison Pramaggiore, DOC Piave, DOCG Piave Malanotte, DOC Piave, DOCG Piave Malanotte, DOC Venezia.DOC Venezia.Il sistema di controlli prevede una fase Il sistema di controlli prevede una fase di ispezioni documentali effettuate pres-di ispezioni documentali effettuate pres-so la sede operativa di di Motta di Li-so la sede operativa di di Motta di Li-venza (Sop 12), ed una fase di controlli venza (Sop 12), ed una fase di controlli ispettivi presso le aziende agricole e le ispettivi presso le aziende agricole e le cantine effettuati con tecnici incaricati cantine effettuati con tecnici incaricati da Valoritalia. da Valoritalia. Le aziende sottoposte a controllo ispetti-Le aziende sottoposte a controllo ispetti-vo vengono selezionate tramite estrazio-vo vengono selezionate tramite estrazio-ne casuale, alla presenza di rappresen-ne casuale, alla presenza di rappresen-tanti della Regione e dell’ICQ secondo tanti della Regione e dell’ICQ secondo le modalità previste dal DM 2 novembre le modalità previste dal DM 2 novembre 2010. Per il Veneto le aziende sono state 2010. Per il Veneto le aziende sono state estratte il 29 marzo 2012 e nel rispetto estratte il 29 marzo 2012 e nel rispetto delle disposizioni ministeriali. Da fine delle disposizioni ministeriali. Da fine maggio i tecnici hanno iniziato a contat-maggio i tecnici hanno iniziato a contat-tare le aziende selezionate per effettuare tare le aziende selezionate per effettuare i controlli ispettivi. Per i controlli in vi-i controlli ispettivi. Per i controlli in vi-gneto a tutte le aziende è stata inviata gneto a tutte le aziende è stata inviata una lettera informativa che è stata reca-una lettera informativa che è stata reca-pitata da fine maggio.pitata da fine maggio.Si avvisano le aziende che dal Si avvisano le aziende che dal 1 Agosto 1 Agosto

2012 entreranno in vigore i nuovi Piani di Con-2012 entreranno in vigore i nuovi Piani di Con-trollotrollo ai sensi del DM 14 Giugno 2012. Sarà cura di ai sensi del DM 14 Giugno 2012. Sarà cura di Valoritalia informare le aziende dei nuovi tariffari, Valoritalia informare le aziende dei nuovi tariffari, di eventuali modifiche della modulistica, ecceteradi eventuali modifiche della modulistica, eccetera

DATI PRODUTTIVI DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE GESTITE DALLA SEDE 12 DI MOTTA DI LIVENZA

In questi 6 mesi sono stati prelevati 482 campioniper com-In questi 6 mesi sono stati prelevati 482 campioniper com-plessivi 64889.09 ettolitri suddivisi tra le varie denominazioni plessivi 64889.09 ettolitri suddivisi tra le varie denominazioni secondo lo schema seguente.secondo lo schema seguente.

Tabella delle rivendicazioni Tabella delle rivendicazioni del 2011del 2011

q.li rivendicati q.li rivendicati nel 2011nel 2011

Superficie Superficie (Ha)(Ha)

DOCG LisonDOCG Lison 7738,537738,53 115.97.58115.97.58

DOCG MalanotteDOCG Malanotte 2354,172354,17 24.11.8724.11.87

DOC Lison PramaggioreDOC Lison Pramaggiore 40054,3840054,38 444.75.46444.75.46

DOC PiaveDOC Piave 69414,15 716.98.06716.98.06

DOC VeneziaDOC Venezia 195267,9195267,9 1559.18.721559.18.72

Prodotto certificato da Valoritalia Prodotto certificato da Valoritalia nei primi mesi del 2012nei primi mesi del 2012

Campioni Campioni PrelevatiPrelevati HlHl

DOCG LisonDOCG Lison 4242 2761.552761.55

DOCG MalanotteDOCG Malanotte 3 49.949.9

DOC Lison PramaggioreDOC Lison Pramaggiore 151151 16837.8616837.86

DOC PiaveDOC Piave 134134 22504.2722504.27

DOC VeneziaDOC Venezia 152152 22735.5122735.51

Valoritalia Certifi cazioni VolontarieValoritalia propone alle aziende anche un’ampia gamma di servizi nell’ambito della certificazione volon-ziende anche un’ampia gamma di servizi nell’ambito della certificazione volon-taria tra cui:taria tra cui:• quelle legate alla • quelle legate alla SOSTENIBILITA’SOSTENIBILITA’: Energy Management (ISO 50001), Life CycleAssessment (LCA - Va-: Energy Management (ISO 50001), Life CycleAssessment (LCA - Va-

lutazione del Ciclo di Vita ISO 14040), EPD è un documento che permette di comunicare informazioni lutazione del Ciclo di Vita ISO 14040), EPD è un documento che permette di comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti., Carbon FootprintISO oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti., Carbon FootprintISO 14064:2006, Water Footprint14064:2006, Water Footprint

• quelle legate alla • quelle legate alla sicurezza dei prodotti, all’ottimizzazione ed efficienza dei processi aziendali sicurezza dei prodotti, all’ottimizzazione ed efficienza dei processi aziendali e all’accesso ai canali di venditae all’accesso ai canali di vendita: SICUREZZA ALIMENTARE ISO 22000 : SICUREZZA ALIMENTARE ISO 22000 e FS 22000 (FSSC), EXPORT BRC e IFS FOOD, e FS 22000 (FSSC), EXPORT BRC e IFS FOOD, GESTIONE AMBIENTALE ISO 14001, GESTIONE AMBIENTALE ISO 14001, RINTRACCIABILITÀ ISO 22005 RINTRACCIABILITÀ ISO 22005

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SERENISSIMI VINI ˙ ˙ 1| 2012 2525

MILANO – Met-MILANO – Met-tere in rete e dare tere in rete e dare rappresentativi-rappresentativi-tà ai vini prodot-tà ai vini prodot-

ti nella pianura fra le province di Venezia e ti nella pianura fra le province di Venezia e Treviso: con questo obiettivo si è costituito il Treviso: con questo obiettivo si è costituito il nuovo Consorzio Vini Venezia, nato nel set-nuovo Consorzio Vini Venezia, nato nel set-tembre 2011 e presentato a Milano presso il tembre 2011 e presentato a Milano presso il Palazzo delle Stelline alla stampa e al pubbli-Palazzo delle Stelline alla stampa e al pubbli-co. Riunisce due aree storicamente vocate del co. Riunisce due aree storicamente vocate del Veneto orientale come le zone del Piave e di Veneto orientale come le zone del Piave e di Lison-Pramaggiore, coltivate da oltre 3.000 Lison-Pramaggiore, coltivate da oltre 3.000 anni, e rappresenta oltre 4.000 produttori anni, e rappresenta oltre 4.000 produttori

delle province di Venezia, Treviso e Porde-delle province di Venezia, Treviso e Porde-none per un totale di ben 44 vini. Oltre alle none per un totale di ben 44 vini. Oltre alle due denominazioni già citate, la nuova DOC due denominazioni già citate, la nuova DOC Venezia e le due neonate DOCG Malanotte del Venezia e le due neonate DOCG Malanotte del Piave (dedicata al Raboso) e Lison (dedicata Piave (dedicata al Raboso) e Lison (dedicata al Tai, ex Tocai). Comprende quindi vitigni al Tai, ex Tocai). Comprende quindi vitigni autoctoni (come il Raboso, il Verduzzo, il Tai, autoctoni (come il Raboso, il Verduzzo, il Tai, il Refosco, ecc.), già fortemente connotati, il Refosco, ecc.), già fortemente connotati, ma anche vitigni internazionali (con il Pinot ma anche vitigni internazionali (con il Pinot Grigio e i bordolesi Merlot e Cabernet Sauvi-Grigio e i bordolesi Merlot e Cabernet Sauvi-gnon): questi ultimi, grazie alla nuova entità gnon): questi ultimi, grazie alla nuova entità consortile, possono ora acquisire una nuova consortile, possono ora acquisire una nuova identità all’interno di un “brand” forte.identità all’interno di un “brand” forte.

VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENTVERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT

lavorato il professor Vasco Boatto, respon-sabile del Cirve di Conegliano: “Abbiamo individuato tre aree di sbocco commer-ciale: gli Usa, la Russia, e la Cina, dove sfrutteremo il legame storico tra Venezia e Oriente. In questi mercati, concentreremo almeno per tre anni consecutivi la presen-za e la promozione”. Sul fronte interno, allo stesso tempo, si cerca di un posizionamento sui canali ho-reca, sfruttando la qualità delle due Docg. A breve, partirà un progetto di comunica-zione che dovrà spiegare il legame storico tra la tradizione vitivinicola sul territorio della Serenissima, che risale a cinquecen-to anni fa, e le attuali denominazioni. E a quel punto, Prosecco, Amarone e Soave dovranno aggiungere un po-sto a tavola.

N ato appena cinque mesi fa, ma con le idee molto chiare. Una in particolare:

completare l'offerta enologica del Veneto affiancandosi alle grandi denominazionei regionali: Prosecco, Amarone e Soave. E' il Consorzio vini Venezia, nato dall'unio-ne dei consorzi Doc Lison Pramaggiore (1974) e Vini del Piave Doc (1959). Una realtà da 4.400 associati (180 dei quali pro-duttori-imbottigliatori), per un territorio di oltre 3mila ha nelle province di Treviso, Venezia e una piccola parte di Pordenone, con cinque denominazioni: tre Doc (Ve-nezia, Piave e Lison Pramaggiore) e due Docg (Malanotte e Lison); una produzio-ne che supera i 30 milioni di bottiglie e un fatturato di circa 120 milioni di euro. Il presidente Giorgio Piazza spiega a Tre Bicchieri i motivi di questa decisione: “La fusione dei consorzi è stata un passaggio naturale, perché ci si è resi conto che era l'unica strada per dare un futuro ai nostri vini, vista anche la vicinanza con una Doc come il Prosecco”. Il Consorzio rappre-senta un tessuto imprenditoriale costitu-ito soprattutto da grandi cantine sociali (su tutte la Cantina produttori del Veneto orientale) e da piccoli produttori-confe-ritori. Nella sua creazione c'è anche una strategia più squisitamente commerciale:

TREBICCHIERIil quotidiano dei professionisti del vino

facendo rientrare nella Doc alcuni milioni di ettolitri classificati come Igt. Un chiaro modo, questo, per smarcarsi dalla battaglia al ribasso sui vini varietali e conferire alla denominazione la massa critica necessaria per un migliore posizionamento all'estero. Nel frattempo, il Consorzio (che rappre-senta il 66% dei volumi prodotti e il 57% dei produttori) viaggia spedito verso l'erga omnes. “Fatto questo passo – osserva Fàve-ro – dobbiamo dividere su due piani le no-stre attività: quelle verso gli aderenti, finan-ziate dalle quote associative, e quelle verso tutti coloro che fanno parte della filiera, indipendentemente se siano soci o meno. Il Mipaaf vuole vederci chiaro e chiede bilanci separati”. A quel punto il Consorzio potrà proce-

“Migliorare la promozione dotandosi di una struttura semplice in grado di sfruttare il brand Venezia – dice il direttore Carlo Fàvero – e poter finalmente andare all'e-stero a discutere coi grandi buyer, forti di numeri importanti”. A partire dai 16-18 milioni di bottiglie della Doc Venezia (in gran parte a Pinot grigio, poi Merlot e Cabernet), denominazione ombrello cre-ata con il placet e il contributo del Mipaaf. Nel giro di qualche anno, come spiega Piazza, l'obiettivo è aumentare i volumi

dere con il piano di marketing a cui ha

UNA SELEZIONE DI ARTICOLI DALLA RASSEGNA STAMPA

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SERENISSIMI VINI ˙ ˙ 1| 20122626

Lison Pramaggiore: un tesoro a pochi minuti dalle spiaggeA nord di Venezia, si estende il Lison nord di Venezia, si estende il Lison

Pramaggiore: terra da scoprire, a Pramaggiore: terra da scoprire, a partire dai propri vitigni autoctoni, partire dai propri vitigni autoctoni,

in primis il Lison docg(noto in passato come in primis il Lison docg(noto in passato come Tocai Italico e oggi unico vino veneziano a Tocai Italico e oggi unico vino veneziano a potersi fregiare della prestigiosa denomina-potersi fregiare della prestigiosa denomina-zione), ma anche per valide interpretazioni zione), ma anche per valide interpretazioni delle varietà internazionali prodotte da de-delle varietà internazionali prodotte da de-cine di piccole cantine e proposte da altret-cine di piccole cantine e proposte da altret-tanti ristoranti hotel, botteghe tipiche, uniti tanti ristoranti hotel, botteghe tipiche, uniti nell’omonima Strada dei Vini.nell’omonima Strada dei Vini.Il territorio di riferimento copre i principali Il territorio di riferimento copre i principali comuni del Veneto Orientale: Annone Vene-comuni del Veneto Orientale: Annone Vene-to, Pramaggiore, Caorle, Concordia Sagit-to, Pramaggiore, Caorle, Concordia Sagit-taria, Portogruaro, S. Stino di Livenza ma taria, Portogruaro, S. Stino di Livenza ma tocca anche il Trevigiano e il Pordenonese. tocca anche il Trevigiano e il Pordenonese. La Strada dei Vini non è solo un insieme di La Strada dei Vini non è solo un insieme di aziende o un tracciato stradale, ma anche aziende o un tracciato stradale, ma anche un’offerta integrata in grado di accogliere un’offerta integrata in grado di accogliere il visitatore e fargli apprezzare le tipicità il visitatore e fargli apprezzare le tipicità e le attrazioni locali, ciò significa entra-e le attrazioni locali, ciò significa entra-re in luoghi di produzione selezionati che re in luoghi di produzione selezionati che garantiscono la qualità dell’accoglienza e garantiscono la qualità dell’accoglienza e conoscere così un territorio ricco di storia conoscere così un territorio ricco di storia e di paesaggi. e di paesaggi. La zona, infatti, ha alta vocazione turisti-La zona, infatti, ha alta vocazione turisti-ca, grazie al perfetto equilibrio fra mare e ca, grazie al perfetto equilibrio fra mare e terra: offre le spiagge di Caorle e Bibione, le terra: offre le spiagge di Caorle e Bibione, le

città rinascimentali di Portogruaro e Sesto, città rinascimentali di Portogruaro e Sesto, gli scavi archeologici di Concordia, oasi na-gli scavi archeologici di Concordia, oasi na-turali incontaminate come la Brussa.turali incontaminate come la Brussa.Area già nota ai Romani, che introdusse-Area già nota ai Romani, che introdusse-ro la vite e fondarono Julia Concordia, il ro la vite e fondarono Julia Concordia, il rilancio della zona, nel medioevo, fu opera rilancio della zona, nel medioevo, fu opera dei centri religiosi di Summaga e di Sesto dei centri religiosi di Summaga e di Sesto al Reghena. al Reghena.

All’età dei Comuni risale Portogruaro, una All’età dei Comuni risale Portogruaro, una delle cittadine più belle del Veneto, nota delle cittadine più belle del Veneto, nota per il municipio merlato, i portici, i mulini per il municipio merlato, i portici, i mulini sul fiume Lemene ed i forti influssi vene-sul fiume Lemene ed i forti influssi vene-ziani, tanto che il territorio divenne noto ziani, tanto che il territorio divenne noto come la “Terra dei vini dei Dogi”, qualifica come la “Terra dei vini dei Dogi”, qualifica ancora usata.ancora usata.Ai giorni nostri, l’area è all’avanguardia Ai giorni nostri, l’area è all’avanguardia nella produzione vitivinicola anche nel ri-nella produzione vitivinicola anche nel ri-spetto dell’ambiente: molti produttori si spetto dell’ambiente: molti produttori si sono convertititi all’agricoltura biologica, sono convertititi all’agricoltura biologica, business in costante ascesa nei mercati in-business in costante ascesa nei mercati in-ternazionali, tanto che, ad oggi, il Lison ternazionali, tanto che, ad oggi, il Lison Pramaggiore ospita una delle maggiori aree Pramaggiore ospita una delle maggiori aree italiane vinicole “bio”.italiane vinicole “bio”.Ed è nell’ottica di valorizzare questo tesoro Ed è nell’ottica di valorizzare questo tesoro di vini, sapori e storie che la Strada Vini, di vini, sapori e storie che la Strada Vini, durante tutto l’anno, promuove iniziative durante tutto l’anno, promuove iniziative per avvicinare turisti e appassionati di eno-per avvicinare turisti e appassionati di eno-gastronomia alla scoperta del suo territo-gastronomia alla scoperta del suo territo-rio, in sinergia con enti e istituzioni Con-rio, in sinergia con enti e istituzioni Con-sorzio Vini Venezia per primo.sorzio Vini Venezia per primo.A maggio la Strada dei Vini ha eletto il A maggio la Strada dei Vini ha eletto il nuovo presidente che è Stefano Collovini.nuovo presidente che è Stefano Collovini.

STRADA FACENDOSTRADA FACENDO

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SERENISSIMI VINI ˙ ˙ 1| 2012 2727

La Strada riparte da… Emanuela BincolettoNuovo Presidente e nuove energieNuovo Presidente e nuove energie

L Con le altre Strade dei Con le altre Strade dei Vini e dei Prodotti Ti-Vini e dei Prodotti Ti-

pici e /o dei Sapo-pici e /o dei Sapo-ri l’opportunità di ri l’opportunità di costruire percorsi costruire percorsi orizzontali, verticali orizzontali, verticali o trasversali fruibili o trasversali fruibili dai turisti; il compi-dai turisti; il compi-

to di creare una rete to di creare una rete di servizi, di acco-di servizi, di acco-

glienza e quello di fare glienza e quello di fare squadra. Mettiamo insie-squadra. Mettiamo insie-

me le energie per comunicare me le energie per comunicare in modo efficace!in modo efficace!Alla Regione il compito di progettare a Alla Regione il compito di progettare a lungo termine ed elaborare, insieme a lungo termine ed elaborare, insieme a tutti noi, territorio, strategie e linee gui-tutti noi, territorio, strategie e linee gui-da che ci permettano di operare in modo da che ci permettano di operare in modo omogeneo e razionale e ci aiutino a riu-omogeneo e razionale e ci aiutino a riu-nire forze e risorse da spendere insieme nire forze e risorse da spendere insieme senza sprechi. Un’occasione per noi tutti senza sprechi. Un’occasione per noi tutti di valorizzare la nostra terra.di valorizzare la nostra terra.Come Strada dei Vini del Piave offriremo Come Strada dei Vini del Piave offriremo ai nostri ospiti micro-pacchetti turistici ai nostri ospiti micro-pacchetti turistici che uniranno le forze di cantine, risto-che uniranno le forze di cantine, risto-ratori, albergatori, artigiani, produttori ratori, albergatori, artigiani, produttori e Comuni in piccole “cellule” che rende-e Comuni in piccole “cellule” che rende-ranno viva tutta la Strada. Comuniche-ranno viva tutta la Strada. Comuniche-remo la nostra proposta turistica sia in remo la nostra proposta turistica sia in Italia che all’estero, ma…con quali risor-Italia che all’estero, ma…con quali risor-se? Con tanto entusiasmo e con le risorse se? Con tanto entusiasmo e con le risorse economiche di tutti i soci e di chi crede-economiche di tutti i soci e di chi crede-rà in noi. Riusciremo nel nostro intento rà in noi. Riusciremo nel nostro intento unendo le nostre forze, facendo rete fra unendo le nostre forze, facendo rete fra di noi, con le altre Strade, con chi ci am-di noi, con le altre Strade, con chi ci am-ministra.ministra.Di “Strada” ne faremo molta insieme, ma Di “Strada” ne faremo molta insieme, ma ricordiamo che “molta ne resta da fare”.ricordiamo che “molta ne resta da fare”.Se ognuno di noi avrà fatto e farà del Se ognuno di noi avrà fatto e farà del proprio meglio in base alle sue peculiari-proprio meglio in base alle sue peculiari-tà e competenze e sarà orgoglioso di dire tà e competenze e sarà orgoglioso di dire “la Strada siamo noi e siamo qui per ac-“la Strada siamo noi e siamo qui per ac-cogliervi”, solo in quel momento saremo cogliervi”, solo in quel momento saremo pronti per rifare ancora un po’ di Strada pronti per rifare ancora un po’ di Strada e ripartire. Cosa ne dite…partiamo?e ripartire. Cosa ne dite…partiamo?

a strada siamo noi… a strada siamo noi… eccoci! Un’occasio-eccoci! Un’occasio-ne, questa, grazie ne, questa, grazie

al Consorzio Vini Vene-al Consorzio Vini Vene-zia, per fare il punto sulla zia, per fare il punto sulla Strada per poi ripartire. Strada per poi ripartire. Una riflessione indiriz-Una riflessione indiriz-zata a noi soci della Stra-zata a noi soci della Stra-da dei Vini del Piave, agli da dei Vini del Piave, agli amici del Consorzio Vini amici del Consorzio Vini Venezia, alle altre Strade del Venezia, alle altre Strade del Vino e dei Prodotti Tipici, alla Vino e dei Prodotti Tipici, alla Regione Veneto. Un’opportunità per Regione Veneto. Un’opportunità per far conoscere e promuovere il nostro ter-far conoscere e promuovere il nostro ter-ritorio, ognuno secondo le sue competen-ritorio, ognuno secondo le sue competen-ze. Ma quali le possibilità? ze. Ma quali le possibilità? A noi, soci della Strada dei Vini del Pia-A noi, soci della Strada dei Vini del Pia-ve, il compito di promuovere un’area che ve, il compito di promuovere un’area che va da Conegliano a Venezia, ricca di can-va da Conegliano a Venezia, ricca di can-tine, ristoranti, alloggi, prodotti tipici, tine, ristoranti, alloggi, prodotti tipici, campagne, paesi e città pieni di storia e campagne, paesi e città pieni di storia e di cultura, con l’ambizione di coinvolgere di cultura, con l’ambizione di coinvolgere i nostri ospiti in “un fiume di emozioni”. i nostri ospiti in “un fiume di emozioni”. Agli amici e colleghi del Consorzio Vini Agli amici e colleghi del Consorzio Vini Venezia l’onore e l’onere di tutelare i no-Venezia l’onore e l’onere di tutelare i no-stri vini e promuoverli nel rispetto del stri vini e promuoverli nel rispetto del consumatore.consumatore.

STRADA FACENDOSTRADA FACENDO

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SERENISSIMI VINI ˙ ˙ 1| 20122828

BUONE NUOVEBUONE NUOVE

L’azienda agricola Bellotto & C. s.s.a. quest’anno ha pensato a dar spazio a due nuove produzioni. Lavorando a pieno e stretto contatto con i nostri vigneti alla ri-cerca di vini di qualità, abbiamo esaltato quel profumo inconfondibile della man-dorla amara e quel gusto morbido e vel-lutato del Lison Classico DOCG , il quale ha fatto la storia nella viticoltura del no-stro territorio, essendo prodotto fin da fine del 1800. La produzione dell’annata è di 1330 bottiglie da 0,75 litri tutte numera-te e contrassegnate, che racchiudono al loro interno il vero senso dell’amore per il vino. La seconda novità abbiamo pensato di chiamarla “Vigna vecia bianco” e “Vigna vecia rosso”. Le uve sono state selezionate da due vigneti che hanno oltre 50 anni, per cercare di riprodurre i sapori della nostra tradizione.

La nuova ragione sociale “ Terra Musa di Moreno Musaragno”, identifica la profonda passione per la terra di Moreno e l’ispirazione che da essa ricevia-mo per creare prodotti di sempre maggiore qualità e prestigio. L’azienda segue dal 1999 i rigidi re-golamenti dell’ “agricoltura biologica”, certifcata da ICEA, a favore della qualità e della salvaguardia dell’ambiente e della salute. Novità assoluta della vendemmia 2011 è il Bianco Spumante Doc Ve-nezia, derivante da uve Verduzzo dei nostri vigneti, dando vita ad uno spumante dal sapore delicato ed equilibrato, di colore giallo paglierino, dai tipici profumi di miele, mandorla e fiori d’acacia

L’Az. Agr. Le Carline di Piccinin Daniele si trova nel cuore del comprensorio enologico a Doc Lison-Pramaggiore. E’ qui che dal 1988 nascono i nostri vini biologici, genuini e di ottima qualità. La vendemmia 2010 ha visto la nascita del Lison DOCG Classico. Gli innu-merevoli sforzi per proporre sempre sul mercato prodotti di alto livello qualitativo ven-gono ripagati dal costante apprezzamento dei consu-matori, dai numerosi premi conseguiti in prestigiosi con-corsi enologici nazionali ed internazionali, oltre che dai riconoscimenti ottenuti nelle autorevoli guide di settore.

TERRA MUSA DI MORENO MUSARAGNO

AZIENDA AGRICOLA BELLOTTO & C. S.S.A.

AZIENDA AGRICOLA LE CARLINE

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SERENISSIMI VINI ˙ ˙ 1| 2012 2929

BUONE NUOVEBUONE NUOVE

Dogarina Vigneti in Campodipietra ha lanciato al Vinitaly la nuova linea di vini Cà di Pietra, una selezione di 5 etichette vendute nel canale horeca, dal packaging moderno e accat-tivante creata per piacere ai giovani. Alla linea Cà di Pietra fanno parte il Prosecco Doc Treviso brut in bottiglia nera con scritte in lamina d’oro, lo Spumante brut nella versione bian-ca perlata, lo Spumante Rosè brut, il Terranova, Cabernet igt e il Bucintoro Chardonnay igt. Tutti i layout grafici sono stati creati per esprimere al meglio le caratteristiche di ogni singolo vitigno.

DOGARINA VIGNETI

La Cantina Rechsteiner, di proprietà dei Baroni von Stepski-Doliwa, si trova a Piavon di Oderzo. Qui, nel rispetto della tradizione ma con l’ausilio delle moderne tecnologie, si vinificano esclusivamente uve provenienti da 45 ha di vigneto di proprie-

tà. Apprezzati in tutto il mondo, i vini Rechsteiner recentemente hanno ottenuto ottime recensioni nelle riviste specializzate Merum e Selection, in particolare con il Raboso Igt Veneto 2006 e con la Maschera Rosa Igt delle Venezie 2011.

LA CANTINA RECHSTEINER

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DOVE SAREMODOVE SAREMO

CONSORZIO VINI VENEZIA ˙ ˙ 1| 20123030

I nostri prossimiappuntamenti26 LUGLIO:26 LUGLIO: Nell’ambito della manifestazione “Gri-Nell’ambito della manifestazione “Gri-glie Roventi” a Caorle, l’enoteca sarà glie Roventi” a Caorle, l’enoteca sarà gestita dal Consorzio Vini Venezia in gestita dal Consorzio Vini Venezia in collaborazione con il Consorzio di tutela collaborazione con il Consorzio di tutela Prosecco Doc ed il Consorzio di tutela Prosecco Doc ed il Consorzio di tutela Montello e Colli Asolani DocMontello e Colli Asolani Doc

SETTEMBRE: SETTEMBRE: educational tour dedicato a giornalisti di educational tour dedicato a giornalisti di stampa nazionale ed esterastampa nazionale ed estera

OTTOBREOTTOBRENella terza settimana, Nella terza settimana, incoming di importa-incoming di importa-tori cinesitori cinesi

AUTUNNOAUTUNNODopo l’esperienza positiva dell’aprile scor-Dopo l’esperienza positiva dell’aprile scor-so, il Consorzio tornerà in Cina per conso-so, il Consorzio tornerà in Cina per conso-lidare i rapporti con il mercato cineselidare i rapporti con il mercato cinese

Per essere sempre aggiornati sugli ap-Per essere sempre aggiornati sugli ap-puntamenti del Consorzio, visitate il sito puntamenti del Consorzio, visitate il sito www.consorziovinivenezia.itwww.consorziovinivenezia.it

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Page 32: Serenissimi VIni

AGENZIA di PORDENONE

SEDI DI

PORDENONEPORDENONEpresso il CONSORZIO AGRARIO

V.le VENEZIA, 113 - Tel. 0434 542401- Fax 0434 538739

SAN VITO AL TAGLIAMENTOSAN VITO AL TAGLIAMENTOpresso il CONSORZIO AGRARIO di GLERIS

Via AGRESTE, 2 - Tel.  0434 874068 - Fax 0434 879202 

L NUOVO REGIME DEI CONTRIBUENTI MINIMI

ovità assoluta per chi non supera i 30 mila euro

primo gennaio 2008 decorre il nuo-egime semplifi cato di tassazione dei tribuenti minimi persone fi siche, i li potranno “saldare” i conti con il o con il pagamento di una impostaitutiva pari al 20% in sostituzione versamento di IRPEF, IRAP, ADDI-NALI. Inoltre, saranno esonerati li adempimenti I.V.A. e dal relativo amento, oltre ad essere esonera-agli studi di settore, dai parametri tabili e dalla dichiarazione IRAP.

UTTO CIO’ CHE ISOGNA SAPERE

uindi introdotto a partire dal 2008 nuovo regime semplificato riserva-

dei soggetti che presentano i requisiti previsti per l’accesso. È possibile opta-re per il regime ordinario; l’opzione è vincolante per un triennio. In via transitoria l’opzione per il regime or-dinario esercitata per il 2008 può esse-re revocata con effetto dal 2009. Sono previste regole particolari per il passag-gio dal regime ordinario al regime dei minimi per evitare salti e duplicazioni di imposta ai fi ni delle imposte diret-te; ai fi ni IVA è previsto l’obbligo di rettifi ca della detrazione per i beni strumentali e per gli altri beni non ancora utilizzati (ad esempio giacen-ze di magazzino al 31.12.2007).

SOGGETTI ESCLUSI

del dDPR n. 633/72); editoria (art. 74, primo c. del dPR n. 633/72); gestione di servizi di telefonia pubblica (art. 74, primo c. del dDPR n. 633/72); rivendi-ta di documenti di trasporto pubblico e di sosta (art. 74, primo c. del dPR n. 633/72); intrattenimenti, giochi e altre attivita’ di cui alla tariffa allegata al dPR n. 640/72 (art. 74, sesto c. del dPR n. 633/72); agenzie di viaggi e turismo (art. 74-ter. del dPR n. 633/72); agritu-rismo (art. 5, comma 2, della legge 413/91); vendite a domicilio (art. 25- bis, comma 6, del dPR n. 600/73); ri-vendita di beni usati, di oggetti d’arte, d’antiquariato o da collezione (articolo 36 del d.l. n. 41/95); agenzie di vendite all’asta di oggetti d’arte, antiquariato o da collezione (articolo 40-bis del d.l. n. 41/95).” È previsto che ulteriori dispo-