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(Allegato 1) 1 ASSOCIAZIONE “GRUPPI DI VOLONTARIATO VINCENZIANO” DI TRINITAPOLI Via Marconi, 41 - 71049 Trinitapoli (FG) sito web: www.volontarivincenziani-Trinitapoli.org e-mail: [email protected] ENTE 1) Ente proponente il progetto: GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO Via Marconi, 41 - 71049 Trinitapoli (FG) sito web: www.volontarivincenziani-Trinitapoli.org e-mail: [email protected] 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: SENZA ETA’ 2012……. 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Assistenza Area di intervento: A01 ANZIANI 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 3 a NZ01806 ALBO REGIONE PUGLIA

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(Allegato 1)

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ASSOCIAZIONE “GRUPPI DI VOLONTARIATO VINCENZIANO”

DI TRINITAPOLI Via Marconi, 41 - 71049 Trinitapoli (FG)

sito web: www.volontarivincenziani-Trinitapoli.org e-mail: [email protected]

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO Via Marconi, 41 - 71049 Trinitapoli (FG) sito web: www.volontarivincenziani-Trinitapoli.org e-mail: [email protected]

2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

SENZA ETA’ 2012……. 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore: Assistenza Area di intervento: A01 ANZIANI

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

3a

NZ01806

ALBO REGIONE PUGLIA

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LA NOSTRA STORIA L’Associazione oggi chiamata Gruppo Volontariato Vincenziano nasce in Francia nel 1617, anno in cui S.VINCENZO de PAOLI il Santo della Carità organizza il primo Gruppo. La rivoluzione del luglio 1830, che portò al trono di Francia Luigi Filippo D'Orleans, determinò a Parigi la chiusura delle opere di assistenza cattolica a favore della gioventù studentesca, isolando in un ambiente scettico ed ostile i non molti studenti universitari di fede cattolica. Un giornalista, Emanuel Bailly, organizzò per questi studenti degli incontri, denominati Conferenze di diritto e di storia, ai quali partecipavano anche giovani di fede ed opinioni diverse e dove spesso si accendevano violente discussioni specie con i seguaci delle idee del pensatore francese Saint-Simon. Il 23 aprile 1833 in Rue de Petit-Bourbon-Saint- Sulpice si ritrovarono Ozanam, Le Taillandier, Lamache, Lallier, Devaux, Clavè e Bailly; la riunione iniziò con l'invocazione alla Spirito Santo e con la lettura di un brano dell'Imitazione di Cristo; furono stabiliti due punti fondamentali degli incontri: - carattere semplice, amichevole, di scambievole confidenza tra i frequentatori - fine pratico, attivo, di fede operante Fu deciso di chiamare tali incontri Conferenze di Carità. Venne interpellato, dietro suggerimento di Bailly, un sacerdote, il Curato di Santo Stefano al Monte, per ottenere consigli e questo atto voleva significare il rispetto, il riconoscimento, la deferenza all'autorità della Chiesa di questo gruppo di laici, che volevano operare cristianamente. Dopo qualche serena discussione fu decisa, come campo pratico d'impegno, la visita alle case dei poveri; fu interpellata Suor Rosalie Rendu, superiora delle Figlie della Carità, la quale fornì l'indirizzo di alcune famiglie povere da visitare.Fu scelto come Patrono San Vincenzo De Paoli, il grande santo vissuto circa due secoli prima e venne eletto il presidente nella persona del Sig. Bailly. Fu deciso di finanziare l'opera mediante una questua tra i partecipanti, libera e segreta ed il giovane Devaux, nominato tesoriere, raccolse con il proprio cappello le offerte degli amici. La seduta terminò con una preghiera di ringraziamento alla Vergine Maria, che successivamente venne nominata Protettrice. Nella successiva adunanza, otto giorni dopo, con le stesse modalità ci fu l'assegnazione delle famiglie da visitare. I caratteri fondamentali della Conferenza furono così individuati: - la laicità - l'ossequio all'autorità della Chiesa e la filiale sottomissione ad essa - il fine di elevazione spirituale e santificazione dei suoi membri e dei poveri assistiti - la semplicità, amicizia e fraternità dei rapporti tra i confratelli - la collegialità delle decisioni - la forma pratica, attiva, diretta della carità e la visita alla casa delle famiglie povere, come attività non individuale ma solidale del gruppo Le Conferenze vissero senza alcun regolamento per oltre due anni, fino a quando fu affidato il compito di redigerlo a Lallier, aiutato da Ozanam. Fu presentato nell'Assemblea Generale dell'8 Dicembre 1835 e le Conferenze furono denominate globalmente Società di San Vincenzo De Paoli. Il territorio dove si svolgerà il progetto è Palo del Colle (Ba) G.V.V sede di PALO DEL COLLE (BA) Il GVV di Palo del Colle opera presso la Casa di Riposo “S. Vincenzo de’ Paoli” in via A. Fornari n. 27 da 123 anni, essendo sorto come Congregazione delle Dame di Carità in data 11 marzo 1885 su iniziativa del Vescovo del tempo Mons. Belasio. Le Volontarie Vincenziane hanno percorso la via della Carità sempre sorrette nell’azione dalla prodiga assistenza spirituale di un missionario Vincenziano, oggi Padre Michele Natuzzi, e dall’operosa e valida collaborazione delle Suore, le Figlie della Carità.Un’armonia di intenti caritativi ha continuamente unito tutte le Vincenziane e le Figlie della Carità in un cristiano clima di amorosa fratellanza per il servizio ai poveri, creature di Dio, meno fortunate delle altre. Molte sono state le iniziative finalizzate a reperire fondi devoluti poi alle necessità di chi ha avuto ed ha bisogno di aiuto fraterno. La Casa di Riposo è stata fondata il 29 febbraio 1876 dalla Congregazione di Carità del Paese,

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che ha voluto affidare nel 1880 alle “Figlie della Carità” le seguenti Opere Pie: - Ospedale o Dispensario - Asilo Infantile - Orfanotrofio - Ricovero di mendicità Col passare degli anni i locali dell’Ospedale sono stati utilizzati dalla AUSL, l’Asilo Infantile è stato gestito dal Comune fino al 1985, quando sono state istituite le prime sezioni della Scuola Materna Statale, l’Orfanotrofio ha ospitato un gruppo di orfane fino al 1973/74. il Ricovero di Mendicità si è trasformato negli anni in Casa di Riposo per anziani. La Casa di Riposo San Vincenzo de’ Paoli è ora una casa per anziani a prevalente accoglienza alberghiera, che accoglie anziani autosufficienti e non che richiedono garanzie di protezione nell’arco della giornata e servizi di tipo comunitario, collettivo, individuale. Attualmente sono ospitati nella Casa 40 anziani di cui 8 di sesso maschile e 32 di sesso femminile, sistemati su livelli abitativi diversi rispettivamente al primo piano ed al piano terra. Lo spirito cui è improntata la gestione della Casa di Riposo e della sua organizzazione si basa sulla centralità e sul sostegno dell’anziano che viene accolto ed inserito in modo da mantenere integri i legami con la sua famiglia, la sua casa, i suoi amici. La Casa di Riposo si fa carico dell’anziano nella sua globalità e, oltre a garantire un soggiorno ed un’assistenza di base di buon livello, tende a promuovere le potenzialità di salute, di benessere, di affettività e di vita relazionale degli assistiti. Il calore umano, la spensieratezza, l’ambiente confortevole sono i fattori chiave per far sentire gli Ospiti in una vera e propria famiglia. Nella Casa di Riposo tutti gli operatori sono competenti, disponibili, gentili, seri e pazienti nell’assistere gli anziani per tutte le loro esigenze. La superiora Suor Agata e le consorelle Suor Anna, Suor Luisa, Suor Anna Maria, Suor Gina, dell’Ordine delle “Figlie della Carità” di S. Vincenzo de’ Paoli, tutte di età piuttosto avanzata, per la loro presenza instancabile nella Comunità, sono il cuore pulsante della Casa di Riposo. Particolare attenzione è dedicata al vitto anche con menu personalizzati a seconda delle necessità di carattere sanitario. Vengono privilegiati i sapori tipici e la cucina tradizionale locale e pugliese. La Casa dispone, inoltre, di un ampio giardino, di un ampio patio esterno, di un ampio salone con palco per manifestazioni di vario genere e di una Chiesa in cui si celebra una messa giornaliera. E’ gestita autonomamente da un Consiglio di Amministrazione composto da: - Michele Terlizzese con funzioni di Presidente - Donato De Bari con funzioni di Vice Presidente - Ficarella Nicola, Gorga Ernesto e Pace Rocco – Consiglieri di Amministrazione. Oltre la povertà e la miseria delle singole famiglie e dei singoli individui, in questo 3° millennio altri e tanti sono i disagi che preoccupano i GVV a livello nazionale, tra cui la disoccupazione dei giovani,la solitudine degli anziani, il disagio minorile. Il GVV di Palo del Colle, da circa tre anni, ha fatto suoi questi tre tipi di disagio, realizzando Progetti finanziati dal CSV San Nicola, da privati, da altre Associazioni, dalla Consulta della Carità (si allega curriculum dell’Associazione). Per il Progetto “Ti aiuto a volare con l’aquilone” sono stati individuati i bambini delle classi IV che avevano ricevuto la Prima Comunione. Avvicinarli agli anziani è stata per le volontarie una grande sfida; mettere insieme due generazioni così distanti fra loro per età poteva sembrare un paradosso!! Le distanze, però, si sono annullate appena i bambini hanno incominciato a giocare a carte, a scopa, con i nonnini e ad ascoltare le loro storie. Queste attività di promozione al Volontariato hanno visto impegnati i piccoli nella prima parte della giornata insieme all’attività di ricamo che, su indagine effettuata presso i ragazzi in entrata e in uscita, è risultata l’attività più desiderata. Nella seconda parte, invece, sono state privilegiate le attività di movimento: canto mimato – psicomotricità – balli di gruppo. Le ore sono volate in allegria, i nonnini sono stati in piacevole compagnia; le insegnanti, tutte molto giovani, hanno curato i testi dei ragazzi e i loro disegni. Il giornalino, le

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forti emozioni che hanno fatto vibrare le corde del cuore dei piccoli e delle stesse insegnanti ed una piacevole serata conclusiva, durante la quale i piccoli si sono esibiti alla presenza dei loro genitori, della autorità locali e dei nonnini ospiti della Casa, sono il risultato finale del lavoro di tutte le volontarie del GVV di Palo del Colle. Attività e progetti realizzati

Anno (Inizio e fine e/o in corso di realizzazione: da…a…)

Ente finanziatore (pubblico e/o privato)

Progetto/attività o servizio Destinatari Ambito territoriale Numero di

volontari coinvolti

dal 31.01.2012 al 24.11.2012

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Protetto, conosco in armonia

30 bambini e 30 famiglie con disagio sociale

1° e 2° Circolo di Palo del Colle

n. 11 volontari GVV n. 85 studenti Liceo

dal 3.10.2009 al 28.05.2010

Ministero della Solidarietà Sociale

Conosco, curiosando … in armonia

15 bambini e 15 famiglie con disagio sociale

1° Circolo di Palo del Colle

N. 8 volontari GVV n. 50 studenti Liceo

dal 16.11.2009 al 16.11.2010

Ufficio Nazionale per il Servizio Civile

OLD TIME Anziani Casa di Riposo

Palo del Colle N. 1 volontario OLP N. 1 volontario Servizio Civile

dal 17.04.2008 al 30.06.2008

C.S.V. San Nicola di Bari

“Ti aiuto a volare … con l’aquilone”

Alunni con disagio sociale

1° Circolo di Palo del Colle

N. 10 volontari GVV

26 – 27 e 30.01.2008

C.S.V. San Nicola di Bari

“Lieti pomeriggi con i giovani di ieri”

Anziani Casa di Riposo

Palo del Colle N. 15 volontari GVV

dal 15.06.2007 al 31.07.2007

C.S.V. San Nicola di Bari

“Io con l’aquilone” Alunni con disagio sociale

1° Circolo di Palo del Colle

N. 8 volontari GVV

dal 12.06.2007 al 31.08.2007

Compagnia Teatrale “Attori per caso” e Consulta Caritativa

“Il Giardino della musica”

Anziani Casa di Riposo

Palo del Colle N. 15 volontari GVV

dal 4.07.2006 al 4.08.2006

Consulta Caritativa

“Festivalballo con gli Anziani”

Anziani Casa di Riposo

Palo del Colle N. 15 volontari GVV

dal 7.10.2006 al 30.12.2006

C.S.V. San Nicola di Bari

“Le parole dell’incontro” – Formaz. 1° livello

20 volontarie giovani

Palo del Colle N. 5 volontari GVV

Dinamiche socio-demografiche L’Ambito distrettuale copre un territorio che si estende su una superficie di 251,88 kmq e risulta composto dai Comuni di Bitonto (172,82 kmq) e Palo del Colle (79,06 kmq). Nel periodo 2001-2007 la popolazione nell’Ambito è rimasta numericamente invariata per un totale di abitanti di 77.718. In termini assoluti (+692) e in termini percentuali (3,3%) Palo del Colle ha registrato un incremento demografico, mentre la popolazione di Bitonto si è contrattata dell’1,3%. In particolare, nel Comune di Bitonto i minori rappresentano il 21,64% della popolazione complessiva, gli anziani il 13,22% e la popolazione attiva il 65,14%; nel Comune di Palo del Colle i minori rappresentano il 22% della popolazione complessiva, gli anziani sono il 13,29% e la popolazione attiva è il 64,71%. Bilancio demografico anno 2010 e popolazione residente al 31 Dicembre Comune: Palo del Colle

Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 10732 10971 21703 Nati 125 115 240 Morti 63 56 119 Saldo Naturale 62 59 121 Iscritti da altri comuni 158 148 306 Iscritti dall'estero 31 25 56 Altri iscritti 0 0 0 Cancellati per altri comuni 199 168 367 Cancellati per l'estero 9 7 16 Altri cancellati 8 9 17 Saldo Migratorio e per altri motivi -27 -11 -38 Popolazione residente in famiglia 10735 10962 21697 Popolazione residente in convivenza 32 57 89 Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0 Popolazione al 31 Dicembre 10767 11019 21786 Numero di Famiglie 7675 Numero di Convivenze 3 Numero medio di componenti per famiglia 2.83

Popolazione anziana residente al 1 Gennaio 2011 per età, sesso e stato civile Comune: Palo del Colle

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Eta' Coniugati Divorziati Vedovi Totale Maschi Coniugate Divorziate Vedove Totale Femmine Maschi

+ Femmine

65 97 0 1 98 63 2 16 91 189 66 96 0 1 97 68 0 6 83 1 67 73 0 3 76 55 1 14 77 153 68 84 4 2 94 54 2 18 80 174 69 72 2 4 79 61 0 13 87 166 70 79 1 4 88 55 5 20 90 178 71 53 0 6 62 58 2 20 88 150 72 64 1 10 75 44 2 24 76 151 73 66 0 2 71 55 0 31 94 165 74 51 0 6 58 45 0 27 79 137 75 45 0 5 50 32 0 21 61 111 76 47 1 10 60 37 0 27 73 133 77 52 0 13 66 44 0 40 90 156 78 41 0 15 60 25 0 30 62 122 79 48 1 8 60 28 0 37 74 134 80 24 0 12 37 22 0 38 65 102 81 34 1 12 49 15 0 37 58 107 82 32 0 6 41 21 0 26 54 95 83 15 0 5 21 11 0 27 44 65 84 21 0 11 33 10 0 30 44 77 85 10 0 2 15 7 0 28 36 51 86 17 0 4 23 5 0 18 26 49 87 9 0 12 23 1 0 33 38 61 88 13 0 10 26 1 0 14 19 45 89 6 0 5 11 5 0 17 23 34 90 5 0 3 8 4 0 14 21 29 91 3 0 4 7 1 0 5 7 14 92 3 0 4 7 1 0 6 7 14 93 0 1 4 5 1 0 6 7 12 94 2 0 1 3 0 0 7 11 14 95 1 0 2 4 0 0 6 8 12 96 1 0 0 1 0 0 1 2 3 97 0 0 2 2 0 0 3 3 5 98 0 0 0 0 0 0 3 3 3 99 0 0 0 0 0 0 2 2 2

100 e più 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TOTALE 1164 12 189 1410 829 14 665 1683 3093

L’indice di vecchiaia, cioè il rapporto tra la popolazione di età uguale o superiore a 65 anni e la

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popolazione dei ragazzi/e < 15 anni), descrive il peso della popolazione anziana e stima il grado di invecchiamento di una popolazione. Nell’anno 2007 l’indice di vecchiaia dell’Ambito è 74,85. L’indice di carico sociale è il rapporto tra la popolazione che per età non è in grado di partecipare all’attività produttiva (da 0 a 14 anni e da 65 anni in su) e quella potenzialmente produttiva (da 15 a 65 anni) e rappresenta il segmento complessivo non ancora o non più inserito nel sistema produttivo e che rimane quindi “a carico” della popolazione potenzialmente lavorativa (quella da 15 a 65 anni). Un innalzamento dell’indice segnala il “peso sociale” presente in un sistema sociale e territoriale.

Area Anziani La popolazione anziana dell’Ambito Territoriale nell’ultimo triennio è notevolmente aumentata; a Palo del Colle, in particolare, il numero degli ultrasessantacinquenni è raddoppiato. Questi dati sono in linea con l’andamento del fenomeno nazionale dell’invecchiamento della popolazione e sollecitano l’adozione di risposte adeguate e sempre più vicine alle esigenze degli anziani. L’ingresso nell’età senile comporta in molti casi riduzione/perdita del ruolo sociale, risorse economiche inadeguate, stato di solitudine e di emarginazione, precarietà dello stato fisico. Con l’avanzare degli anni emergono problemi connessi alla comparsa di malattie cronico- degenerative, invalidanti che limitano l’autonomia, determinando e acuendo lo stato di dipendenza, che grava spesso sulla famiglia. Le famiglie, anche per l’esiguità dei servizi socio-sanitari disponibili, non riescono a far fronte ai bisogni di cura dei congiunti anziani e sono costrette a ricorrere, sempre più spesso, a figure di accudimento quali le “badanti”. Le attuali carenze del sistema di welfare gravano sui nuclei familiari e inducono a programmare il potenziamento dell’offerta dei servizi domiciliari, nonché dei luoghi di aggregazione, di socializzazione e di cura per il mantenimento dell’autonomia, per la costruzione di interventi assistenziali personalizzati. Dove è carente la rete parentale e le abitazioni non sono adeguate alle necessità degli anziani, dovrebbero intervenire le istituzioni con soluzioni innovative in grado di rispondere ai bisogni, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie di supporto agli ambienti di vita. punti di forza del sistema integrato e carenze da colmare.

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Assistenza domiciliare sociale Spesa prevista €260mila. E’ stata espletata la gara per l’individuazione del soggetto attuatore le cui finalità sono: sostenere l’autonomia della persona anziana, evitare o limitare i ricoveri ospedalieri e/o nelle case di riposo, prevenire o ridurre i processi di isolamento, rendere fattiva la permanenza dignitosa dell’anziano nel suo ambiente, stimolando la partecipazione dei familiari. Il contratto avrà durata 15 mesi Assistenza domiciliare integrata Spesa prevista: 158mila euro E’ stata espletata la gara per l’individuazione del soggetto attuatore le cui finalità sono: evitare i ricoveri ospedalieri e nelle RSA degli anziani, sostenere la famiglia e coinvolgerla nel piano di assistenza, migliorare la capacità di autonomia del soggetto fruitore mantenendolo nel suo ambiente familiare e di vita. Il contratto avrà durata 15 mesi Centro Diurno polivalente Nessuna attività è stata realizzata per l’utilizzo dei circa 149mila euro stanziati. Servizio Civico Nessuna attività è stata realizzata per l’utilizzo dei circa 20mila euro stanziati. Emergenza estate-Contributo acquisto climatizzatori Spesa prevista €15mila. Sono stati erogati 6 contributi del valore di € 200,00 ciascuno, come previsto dalle disposizioni regionali. Taxi Sociale n presenza di un quadro siffatto alcuni sembrano Cenni occupazionali: Risultano insistere sul territorio del comune 293 attività industriali con 973 addetti pari al 31,39% della forza lavoro occupata, 331 attività di servizio con 621 addetti pari al 20,03% della forza lavoro occupata, altre 259 attività di servizio con 720 addetti pari al 23,23% della forza lavoro occupata e 69 attività amministrative con 786 addetti pari al 25,35% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente 3.100 individui, pari al 14,87% del numero complessivo di abitanti del comune.

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivo generale Obiettivi generali del progetto d’impiego sono:

1. Questo progetto si prefigge quale obiettivo generale il miglioramento delle condizioni di vita di almeno 20 utenti favorendo la loro integrazione all’interno della Casa di Riposo e della società.

2. sostenere e valorizzare il servizio civile volontario quale occasione di crescita e valorizzazione della persona, in particolare dei giovani anche con bassa scolarizzazione che come è noto sono sempre penalizzati per i loro CV nei bandi di selezione pubblica;

3. promuovere la cultura del rispetto per l’ambiente; 4. rafforzare il senso di appartenenza al territorio; 5. offrire occasioni di incontro e di scambio fra diverse generazioni; 6. consentire ai giovani operatori del servizio civile di svolgere le diverse attività previste,

con l’acquisizione di un bagaglio esperenziale ricco di significati validi, sia da un punto di vista etico che civico, nonché tecnico-operativo;

7. consentire ai volontari del servizio civile di acquisire elementi di conoscenza e competenza necessari allo svolgimento del servizio e utili alla crescita umana sia personale che sociale;

Obiettivi specifici Servizi da potenziare e realizzare

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Gli obiettivi principali del progetto, sono per quanto concerne i volontari, la crescita individuale attraverso la maturazione della propria coscienza civica e cristiana e, per gli utenti ridurre l’emarginazione sociale attraverso le attività che saranno svolte dal centro. I volontari/e in servizio civile avranno, inoltre, come compito quello di assistere gli operatori nell’orario di apertura della C.d.R., innanzitutto per garantire le condizioni generali di sicurezza, controllando l’uso corretto degli ambienti e delle attrezzature, favorendo eventualmente l’interesse per talune attività, quali: ⇒ favorire un'esperienza pratica all'interno dei laboratori socio-occupazionali; ⇒ migliorare la qualità dei servizi erogati agli utenti attraverso l'inserimento di risorse

“giovani” ⇒ favorire la progressione delle competenze professionali dei volontari, in particolare di

quelle richieste a chi opera in ambito socio-assistenziale; ⇒ favorire le potenzialità in essere di ogni volontario al fine di migliorare il benessere delle

singole persone presenti nei centri operativi. gli obiettivi specifici da perseguire, già indicati nel Piano Sociale ed emersi anche in sede di concertazione tra i membri dell’Associazione sono: 1) confermare e potenziare la rete di protezione intorno all’anziano, che sempre più spesso vive da solo, sempre più spesso in età avanzata ed esposto a rischi di riduzione della propria autonomia; 2) avviare con tempi, modalità e risorse certe, forme compiute di interventi e servizi a forte integrazione sociosanitaria; 3) diffondere capillarmente e sistematicamente nel territorio la conoscenza dell’offerta dei servizi sociosanitari e segnatamente il servizio di assistenza nella Casa di Riposo, di cui si ignora, ad oggi, l’effettiva domanda da parte dei cittadini e delle famiglie. Sarà altresì indispensabile veicolare informazioni in merito alle modalità di accesso ai servizi ed alle forme di contribuzione. L’obiettivo potrà essere persegui to sia utilizzando gli strumenti consueti, ma non sempre attuati, quali manifesti murali, comunicati diffusi a mezzo stampa, ecc., sia servendosi dei siti web istituzionali dei Comuni e dell’Ambito, ma, soprattutto, avvalendosi nei due Comuni del Segretariato sociale e della Porta Unica di Accesso. 4) fornire in favore delle persone non autosufficienti servizi socio-sanitari sempre più appropriati e, per così dire, rispondenti all’unicità del singolo, evitando il ricorso a forme generiche di risposta alla domanda di cura. 5) confermare forme concrete di sostegno quali l’assegno di cura con risorse regionali riservate. Destinatari I destinatari diretti sono gli anziani che frequentano la casa di risposo che presentano una profonda insofferenza nei confronti dell’ambiente strettamente sociale o e lacune talmente gravi che richiedono un supporto costante per tutto l’anno, ma anche le famiglie che verranno chiamate a fare la loro parte e cui si offre un supporto psicologico e sociale con degli spazi di confronto a livello psicologico. Ambito Obiettivo specifico ANIMAZIONE

Aumentare del 15% il tempo dedicato ad ogni singola attività di animazione; · Raddoppiare l'attività di Patronage; · Accompagnare 3/5 persone autosufficienti o una persona in carrozzina per ogni uscita; · Accompagnamento individuale

ASSISTENZA Ridurre di 4 persone a pasto il carico degli operatori per aumentare il tempo di assistenza al singolo ospite; Affiancamento in attività assistenziali leggere per garantire maggior tempo per altre attività assistenziali

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(aumento del 20% i bagni degli ospiti); Affiancamento in attività tutelari leggere per aumentare i minuti di assistenza complessivi aumentare la qualità dei servizi erogati

FISIOTERAPIA Aumento degli accompagnamento alla deambulazione degli ospiti (aumento di 4 ospiti al giorno); · Aumento del 20% dei trattamenti fisioterapici giornalieri

Indicatori di risultato N. prestazioni aggiuntive di Assistenza N. anziani accompagnati N. anziani supportati nelle attività quotidiane N. attività di animazione introdotte in aggiunta a quelle previste N. pratiche di servizio sociale aggiornate

OBIETTIVI SPECIFICI PER I VOLONTARI Ä attivare il servizio di assistenza curando l’aspetto di relazione con gli utenti; Ä sviluppare la rete a sostegno del “solo”; Ä collaborare con i familiari e le risorse del territorio; Ä attivare il servizio di trasporto e accompagnamento rivolto agli anziani con

difficoltà di deambulazione per favorire il raggiungimento delle sedi di eventuali servizi fruiti o in cui effettuare visite mediche o prestazioni riabilitative, qualificando l’intervento con il sostegno nella vestizione e nella comprensione delle informazioni fornite da medici;

Ä promuovere relazioni tra i giovani e il target obiettivo. Le ragioni della riserva vanno individuate nello scopo dell’Associazione di formare da una parte giovani altamente motivati allo svolgimento al servizio che possano, a conclusione dell’anno, spendere l’esperienza maturata nello stesso settore di impiego in forma autonoma o subordinata. Infine, gli stessi potranno inoltre rappresentare compagni esperti per i ragazzi con bassa scolarizzazione, cui potranno trasferire, nell’esercizio del proprio servizio, competenze utili acquisite durante il percorso.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Potenziamento delle attività ricreative e culturali presso la struttura, al volontario si chiede di partecipare all’organizzazione delle attività, all’animazione e di aiutare nel servizio bar sito all’interno della struttura; o Interventi per gli anziani soli e accompagnamento nelle passeggiate; acquisto di medicinali e della spesa ad anziani soli. Incremento tramite il volontario degli interventi di accompagnamento per visite/esami presso strutture sanitarie con la macchina di proprietà del Associazione. Per il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati sono previste le seguenti fasi progettuali: Il Progetto nel perseguire gli obiettivi sopra descritti proporrà una serie di attività che saranno realizzate tutte o in parte con la collaborazione dei giovani volontari. L’articolazione del Progetto, prevede settori di intervento che possono essere sviluppati ed ampliati singolarmente o interagire in un unico percorso progettuale

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per i giovani volontari Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi. Ai volontari verrà richiesto di inserirsi nelle attività previste secondo le seguenti modalità di attuazione del progetto svolgendo n.30 ore settimanali dal lunedì al sabato con cinque ore giornaliere, a seconda delle esigenze del singole utente. 1^ FASE: Formazione e conoscenza del contesto tra il primo e il terzo mese - Dopo la formazione generale e specifica, sarà programmato l’incontro con gli operatori per conoscere le finalità del progetto e la tipologia degli utenti inseriti. per aumentare la consapevolezza del ruolo di volontario e accrescere le conoscenze degli stessi i GVV PUGLIA avvierà tre seminari di lezioni sul Primo Soccorso, sulla Lettura del Territorio. Inoltre il Comune chiede la partecipazione fattiva e la volontà da parte dei volontari di partecipare alle iniziative di SC promosse dalla Regione Puglia, e si impegnerà alla realizzazione di percorsi formativi su descritti, compresa la partecipazione dei volontari ad eventi -seminari, workshop, convegni ecc.- attinenti al progetto di SCN. 2^ FASE: Costituzione gruppo di lavoro, Affiancamento, Conoscenza – SECONDO MESE - Costituzione del gruppo di lavoro , analisi dei bisogni e conoscenza degli ospiti con personale in servizio. 3^ FASE: Piena operatività e autonomia - dal TERZO al DODICESIMO MESE- Inserimento nelle attività previste dal progetto, in particolare quelle relative al raggiungimento di una maggiore autonomia dell’utente (es: igiene, cura di sé, utilizzo di mezzi pubblici, servizi e altre risorse del territorio) e del tempo libero (attività animative). 4^ FASE: Verifica in itinere - QUINTO, OTTAVO, UNDICESIMO MESE - Il progetto, secondo periodi esatti e scanditi (dopo il primo, il secondo ed il terzo trimestre di lavoro), prevede almeno 5 giorni da dedicare alla verifica delle azioni poste in essere; si somministreranno ai volontari ed agli utenti appositi questionari onde verificare la corretta impostazione del progetto ed il raffronto con i risultati attesi. Alla verifica saranno presenti inoltre gli OLP, i Tutor e gli operatori sociali coinvolti assieme ai volontari, i questi incontri si farà il punto sulla qualità dell’intervento e sulle eventuali azioni correttive da mettere in atto. 5^ FASE: Rielaborazione  e  restituzione  dell’esperienza - DODICESIMO MESE - Nella seconda quindicina dell’ultimo mese (in cui verrà richiesta la necessaria presenza dei volontari) si provvederà a tirare le somme degli interventi svolti ed a valutare, con l’aiuto di tutto lo staff già previsto nelle sedi di verifica, l’impatto complessivo del progetto.

(Casa di riposo) Abbiamo individuato le seguenti fasi di realizzazione del progetto: 1- formazione generale e specifica: due settimane iniziali 2- conoscenza della struttura, della sua organizzazione, e degli ospiti: 20 giorni 3- affiancamento agli operatori: a regime 4- gestione autonoma di alcune attività: dopo il terzo mese I volontari saranno impegnati, dunque, in prima persona, in tale progetto, facendo da tramite tra i con gli anziani e collaborando attivamente alla stesura di una pubblicazione - dispensa; tutto ciò affiancati costantemente - con monitoraggio bisettimanale – dal coordinatore del progetto. Si prevede, inoltre, con l'attività dei volontari del Servizio Civile, di raddoppiare l'attività del PATRONAGE, fornendo ascolto e sostegno morale a tutti gli anziani

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ricoverati, in particolare a chi attraversa momenti di particolare difficoltà. I volontari verranno inoltre affiancati a tutte le figure professionali presenti nella struttura affinché conoscano le varie mansioni svolte e perché sia per loro un’esperienza formativa veramente completa. Si prevede l’affiancamento agli operatori socio assistenziali per attività di imboccamento, piccoli lavori di assistenza tutelare, perché il tempo dedicato al singolo ospite diventi maggiore, permettendo di migliorare la sua qualità di vita. Si affiancherà il volontario alla fisioterapista, affinché il numero di ospiti trattati sia maggiore, e perché le persone che deambulano giornalmente venga aumentato. Sarà affiancato all’animazione in tutte le attività, di modo tale che gli ospiti vengano seguiti meglio nelle varie attività e laboratori. Attività di animazione OCCUPAZIONALI - CREATIVE: collage, décupage, confezioni cartacee come mezzi di riabilitazione manuale e di recupero dell'attenzione. CULTURALI: filmati, videocassette, lettura e racconto per migliorare la capacità di concentrazione e di coinvolgimento. RICREATIVE: canto, recitazione per creare momenti di svago e per favorire emozioni positive. PATRONAGE: sostegno morale, compagnia, ascolto per far sentire l’anziano meno solo. PALESTRA DI VITA: invito a descrivere vita e contesto socio-culturale della giovinezza e maturità degli ospiti, con il duplice scopo di recuperare la memoria storica locale e stimolare la memoria dell'anziano. Codesto servizio prevede la rielaborazione del materiale presso la Biblioteca Civica, sede dell'Archivio di storia locale, allo scopo di rendere tali dati fruibili dalla collettività. Il volontario verrà impiegato inoltre nell’accompagnamento di persone a visite ospedaliere, perché l’anziano, già spaventato e disorientato dall’evento della visita medica, possa trovare in lui/lei un punto di riferimento e di rassicurazione. 5 - Si può individuare una fase finale di raccolta dell’esperienza e verifica del raggiungimento degli obiettivi. Nell’arco dell’ultimo mese si procederà a raccogliere quanto emerso nei periodici momenti di incontro e monitoraggio con gli OLP e con i tutor, a fare una valutazione complessiva sul funzionamento del progetto: rispetto agli obiettivi che erano stati prefissati, rispetto al rapporto con gli utenti, rispetto al rapporto con il territorio, rispetto all’organizzazione in cui il volontario era inserito. Si valuterà se le azioni realizzate hanno portato al raggiungimento degli obiettivi formulati in fase di progettazione, in modo da poter procedere – dopo l’analisi – ad eventuali riformulazioni di obiettivi utili alla riprogettazione. Tutte le attività si svolgono in collaborazione personale dipendente/volontari, in particolare le attività di Patronage, animazione ed animazione culturale sono direttamente curate dai volontari. AMBITO ATIVITA’ PERSONALE

AFFIANCATO ASSISTENZA

• Aumentare di n° 2 ospiti presenti ai laboratori: il volontario è impegnato a chiamare e invitare gli ospiti a partecipare, aiutare gli ospiti durante l’attività, seguire maggiormente quelli che hanno bisogno; • Aumentare l’assistenza agli ospiti con maggiori difficoltà nei giochi di gruppo: il volontario affianca gli ospiti con difficoltà motorie o cognitive stimolandolo al

OLP Animatrice Volontari Educatore Personale

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ANIMAZIONE FISIOTERAPIA

riconoscimento dei numeri, delle carte, e lavorando a stretto contatto con loro; • Introdurre n° 1 laboratorio di manipolazione: il volontario seguirà gli ospiti nella creazione di piccoli oggetti con cartapesta, creta e pasta e sale; • Far uscire durante l’estate ogni ospite n° 2 volte in più rispetto ad ora: oggi gli ospiti escono in media 8 volte ognuno, con il supporto dei volontari si punta a portare a 10 il numero delle uscite per ogni ospite; • Fornire 15 ore di supporto psicologico individuale settimanale: ogni mattina il volontario si dedica al “giro dei piani” per sentire le esigenze degli ospiti e scambiare con loro qualche parola; • Aumentare di n°1 attività settimanale l’animazione nel Nucleo Alzheimer: insieme al volontario si preparerà una attività strutturata a settimana per coinvolgere gli ospiti in modo mirato • Diminuire di 2 persone ad ogni pasto il carico degli operatori, affidando ospiti precisi ai volontari: ogni volontario avrà assegnata una, due persone da seguire durante i pasti, sia a pranzo che a cena, per poter costruire un rapporto di relazione interpersonale stretto; • Aumentare il tempo di assistenza ai pasti: avere due persone in più durante il pasto comporta una aumento di minuti di assistenza individuale per gli operatori ; • Accompagnare gli ospiti a visite fornendo loro un punto di riferimento; Progettare un supporto specifico ed individualizzato per 2 ospiti Aumentare di 3 persone al giorno la media delle persone trattate (arrivare a 27/ 28); Aiutare l’operatore nella deambulazione di n° 2 ospiti

OSS e ADEST Fisioterapista

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento della attibività previste, con specifica delle profssionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Per la realizzazione delle attività previste dal progetto verranno impegnate le seguenti figure professionali, presenti tra i dipendenti e volontari dell’Ente:

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Risorse Umane Numero Rapporto con l’ente Coordinatore esperto 1 volontario Operatore locale di progetto 1 volontario Responsabile Amministrativo 1 volontario Formatore Generale 1 a contratto Formatore Specifico 1 volontario personale volontario interno 4 volontario TOTALE RISORSE 10

Per la realizzazione delle attività previste dal progetto verranno impegnate le seguenti figure professionali, presenti tra i dipendenti e volontari dell’Ente: Dati sul personale coinvolto nel progetto Il personale coinvolto nel progetto è composto da professionalità eterogenee che saranno presenti a diverso titolo, con tempi e funzioni diverse a fianco dei volontari durante l’anno di realizzazione del progetto. I contesti organizzativi delle diverse sedi di servizio prevedono la presenza di figure professionali con competenze che in parte potranno essere trasferite al volontario, la trasmissione della conoscenza avverrà sia nei momenti di formazione d’aula, sia negli interventi strutturati di training on the job. Responsabile dei servizi Il gruppo Vincenziano mette la disposizione la figura che svolge il ruolo di responsabilità e di coordinamento dell’intero centro è il Responsabile dei servizi individuato nella figura della Madre Superiore Direttrice della C.d.R. Egli presiede alle attività occupandosi della pianificazione, della programmazione e del monitoraggio dei diversi interventi. Particolarmente prezioso e delicato è il compito di amministrazione delle diverse risorse a disposizione, sia umane che materiali, necessarie allo svolgimento dei progetti presentati. E’ infatti compito del responsabile dei servizi occuparsi sia degli aspetti legati alla gestione del personale operante (assegnazione di incarichi, coordinamento dei diversi operatori, monitoraggio degli interventi) che provvedere alle questioni materiali e logistiche necessarie alla messa in atto degli interventi e quindi alla progettazione, agli interventi, al recupero dei fondi e dei materiali a disposizione Personale Ausiliario socio-assistenziale E’ una figura professionale O.S.A. (Operatore Socio Assistenziale). L’operatore socio sanitario è l’operatore che svolge attività indirizzata a: 1. soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario 2. favorire il benessere e l’autonomia dell’utente L’Operatore socio-sanitario svolge la sua attività sia nel settore del sociale che in quello sanitario, in servizi di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali svolge la sua attività in collaborazione con gli altri operatori professionali preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale, secondo il criterio del lavoro multi-professionale. Le attività dell’operatore socio-sanitario sono rivolte alla persona e al suo ambito di vita:

• assistenza diretta ed aiuto domestico alberghiero • intervento igienico-sanitario e di carattere sociale • supporto gestionale, organizzativo e formativo

Coordinatore Personale volontario Il Coordinatore del personale volontario svolge attività quotidiana e i volontari vengono affiancati alle normali attività e svolgono un ruolo di sostegno e di supporto agli operatori in servizio. In alcuni casi si affiancano alle normali attività

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della Casa, proponendo e gestendo in autonomia, ma nel rispetto delle direttive del coordinatore.

RUOLI Numero Professionalità Elenco delle attività in cui è coinvolto e

eventuale spiegazione della coerenza con la professionalità indicata

n.1 formatore generale coordina le attività di F.G. e di monitoraggio somministra i questionari e stila i report delle relazioni.

n. 1 coordinatore esperto

L’Associazione mette la disposizione la figura che svolge il ruolo di responsabilità e di coordinamento dell’intero centro è il Responsabile dei servizi individuato nella figura presiede alle attività occupandosi della pianificazione, della programmazione e del monitoraggio dei diversi interventi. Particolarmente prezioso e delicato è il compito di amministrazione delle diverse risorse a disposizione, sia umane che materiali, necessarie allo svolgimento dei progetti presentati. E’ infatti compito del responsabile dei servizi occuparsi sia degli aspetti legati alla gestione del personale operante (assegnazione di incarichi, coordinamento dei diversi operatori, monitoraggio degli interventi) che provvedere alle questioni materiali e logistiche necessarie alla messa in atto degli interventi e quindi alla progettazione, agli interventi, al recupero dei fondi e dei materiali a disposizione

n. 1 O.L.P

darà il suo contributo prezioso nei diversi servizi che l’Associazione offre alla. I volontari vengono affiancati alle normali attività e svolgono un ruolo di sostegno e di supporto agli altri volontari già in servizio. In alcuni casi si affiancano alle normali attività del Casa di Riposo, proponendo e gestendo in autonomia, ma nel rispetto delle direttive del centro, altri interventi di pubblica utilità. Assiste i volontari nell’esecuzione dei compiti. Mette in atto strategie e attenzioni per sostenere il processo di apprendimento dei volontari valorizzare le competenze, curare l’aspetto relazionale. Discute e valuta nuove progettualità e seleziona le commesse. Organizza gli interventi sul campo

n.1 formatore specifico si occuperà di formare nel dettaglio i volontari, insegnando loro i cosiddetti “trucchi del mestiere”

n.4 personale si affiancherà e interfaccerà con OLP e i

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volontario interno volontari nell’esecuzione quotidiane del servizio. Tenendo sempre in considerazione quelle che sono le direttive del Responsabile del progetto, inoltre, sarà individuato tra i volontari che hanno maturato un esperienza pluriennale, una figura da affiancare ai volontari del S.C. con bassa scolarità

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I Volontari impiegati nel progetto svolgeranno le seguenti attività, rivolte alle persone anziane, vista la natura prettamente pratica delle azioni l’impiego dei volontari a bassa scolarità è trasversale: Il sostegno prevede, oltre all’inserimento dei volontari in un percorso di studio interrotto, anche un aiuto concreto da parte degli operatori dei Progetti e degli altri volontari in modo da consentire a tutti i volontari selezionati di usufruire delle offerte d’istruzione e formazione che migliorino la loro qualità di vita. Dal punto di vista delle conoscenze pregresse in generale tutti i volontari se presentano delle lacune medio-basse, saranno seguiti nelle attività di scrivere e leggere, e rapportarsi con gli altri in maniera corretta

Accompagnamento presso strutture socio-sanitarie; Accompagnamento per semplici commissioni (farmacia, spesa, ecc…).  Accompagnamento per disbrigo pratiche burocratiche. Accompagnamento per visite mediche, terapie, esami clinici. Passeggiate nel quartiere.  Accompagnamento per visite a musei, per gite fuori porta), cinema, teatro,

pizzeria, concerti. Accompagnamento e sostegno durante le attività di animazione e/o

socializzazione organizzate dall’Associazione. Accompagnamento e partecipazione alle iniziative della vita Associativa

quali momenti conviviali e feste (Natalizie, Pasquali, per l’Epifania, per il Capodanno, per il Carnevale ecc…), manifestazioni e attività istituzionali (giornate di fraternità, giornata del malato ecc…).

Servizi di “tregua” per i parenti. Attività di ascolto telefonico, inserimento e aggiornamento banca dati,

raccolta e smistamento richieste di aiuto presso cui intervenire. Attività di supporto per prenotazioni visite specialistiche, ecc... Attività di supporto turistico per accogliere e orientare le persone anziane e/o

disabili che hanno bisogno delle cure termali, ecc... Nello specifico i Volontari in Servizio Civile saranno dedicati nelle attività a favore di servizi Socio-Assistenziale,. Le azioni esterne dei volontari “praticamente” sono:

- andare a prendere l’utente, all’orario concordato, aiutarlo, se necessario, a salire sul mezzo di trasporto;

- accompagnarlo al servizio di destinazione; - rimanere con lui, in un rapporto relazionale amicale, in eventuali code; - accompagnarlo “per soddisfacimento” di interessi specifici dallo stesso

espressi attuando, anche in queste occasioni, comportamenti di disponibilità e di compartecipazione all’esperienza;

- accompagnare l’utente là dove egli deciderà di essere accompagnato, sviluppare una rete amicale e di relazione;

- aiuto burocratico presso i centri sanitari, nella compilazione della

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documentazione di accettazione / dimissione e nella prenotazione di ulteriori appuntamenti;

- accompagnamento per i servizi di accompagnamento alla Santa Messa, all’Ufficio Postale, alle urne elettorali, al cimitero, alle manifestazioni di qualsiasi natura promosse nel Comune, alle attività ricreative.

Inoltre saranno impegnati nelle attività di supporto alla famiglia che settimanalmente fanno visita a propri parenti in ricovero presso la casa di riposo.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Il volontario deve essere disponibile a: ü Adattarsi alla flessibilità dell’orario d’impiego; ü Rispettare gli orari ed i turni di servizio; ü Frequentare tutte le attività di formazione proposte interne alla

Associazione ed esterne promosse dalla regione Puglia o dall’UNSC; ü Partecipare a tutti i momenti e alle iniziative di S.C. promosse dalla Regione

Puglia; ü Partecipare al corso di primo soccorso e alla realizzazione di percorsi formativi

di lettura del territorio, la partecipazione dei volontari ad eventi-seminari, workshop, convegni ecc.- attinenti al progetto di SCN;

ü Lavorare in gruppo e confrontarsi in équipe; ü Spostarsi sul territorio provinciale o regionale; ü Svolgere il servizio anche nei giorni festivi se necessario; ü Trasferirsi con automezzi pubblici; ü Osservare una presenza decorosa, responsabile e puntuale; ü Indossare il tesserino di riconoscimento.

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ü I volontari dovranno dimostrare di possedere buone capacità relazionali.