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UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE 29122 PIACENZA – Via Emilia Parmense, 84 GUIDA DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Sede di Piacenza Piani di studio e programmi dei corsi Anno Accademico 2011/2012 guida completa:guida 07/09/2011 10.14 Pagina 1

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UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE29122 PIACENZA – Via Emilia Parmense, 84

GUIDA DELLA FACOLTÀDI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

Sede di Piacenza

Piani di studio e programmi dei corsi

Anno Accademico 2011/2012

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INDICE

Saluto del Rettore..........................................................................pag. 5Finalità e struttura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ......pag. 6

Carattere e Finalità ........................................................................pag. 6Organi e Strutture accademiche ......................................................pag. 7Organi e Strutture amministrative ...................................................pag. 8

I percorsi di studio nell’ordinamento vigente (D.M. n. 270/2004) .......................................................................pag. 9

PRESENTAZIONE DELLA FACOLTA’

La Facoltà e il suo sviluppo ..........................................................pag. 15Il corpo docente.............................................................................pag. 17

PIANI DI STUDIO

Laurea triennale............................................................................pag. 21Laurea in Scienze dell’educazione e della formazione..............pag. 21Piano Studi per gli studenti iscritti al primo annonell’a.a. 2011-12 ........................................................................pag. 22Piano Studi per gli studenti iscritti al secondo e al terzo anno nell’anno 2011-12 .............................................................pag. 27

L’offerta formativa dopo la laurea triennale ................................pag. 33Laurea Magistrale in Progettazione pedagogica nei servizi per minori .....................................................................pag. 33

Corsi di Teologia ..................................................................pag. 37

Servizio Linguistico d’Ateneo (SeLdA) .......................................pag. 39

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Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo delleAttività didattiche e tecnologiche d’Ateneo (ILAB) ....................pag. 43

Norme Amministrative..................................................................pag. 45Norme per l’immatricolazione .....................................................pag. 45Pratiche amministrative...............................................................pag. 49Norme per adempimenti di segreteria ...........................................pag. 59Tasse e contributi........................................................................pag. 61Norme di comportamento............................................................pag. 63Norme per mantenere la sicurezza in Università: sicurezza, salute, ambiente..........................................................................pag. 64Personale dell’Università.............................................................pag. 67Norme di garanzia del funzionamento dei servizi essenziali ...........pag. 68

Servizi dell’Università per gli studenti .........................................pag. 69

Appendice: programmi dei corsi...................................................pag. 71

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Gentile Studente,gli anni universitari rappresentano uno dei momenti più belli e felici nella crescita

umana e professionale di ogni persona. Tanto più lo sono nella nostra Università, chesi distingue per l’offerta formativa articolata e pluridisciplinare, per la metodologiarigorosa degli studi e della ricerca scientifica, per lo stretto legame con il mondo dellavoro e delle professioni, per le molteplici opportunità, aperte agli studenti, di stageed esperienze internazionali.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore è il più importante Ateneo cattolico d’Eu-ropa. È anche l’unica Università italiana che può vantare una dimensione veramentenazionale, con cinque sedi: Milano, Brescia, Piacenza-Cremona, Campobasso e Romacon il Policlinico universitario “Agostino Gemelli”. A partire dalla fondazione mila-nese del nostro Ateneo, nel 1921, migliaia di persone si sono laureate in UniversitàCattolica raggiungendo traguardi rilevanti e spesso eccellenti nei diversi ambiti pro-fessionali.

Come Università Cattolica – una Università che ha inscritte nel proprio codicegenetico la vocazione universale e la fedeltà al Vangelo - il nostro Ateneo vuole essereil luogo speciale dove realizzare un dialogo fecondo con gli uomini di tutte le culture,alla luce dell’amicizia tra ragione e fede. Come comunità di vita e ricerca, l’Universitàchiede agli studenti di partecipare intensamente e costantemente alla vita accademica,usando nel modo migliore le numerose occasioni di crescita che essa offre quotidia-namente.

Con i suoi corsi di laurea, con i master di primo e secondo livello, con i dottoratidi ricerca e le Alte Scuole, l’Università Cattolica del Sacro Cuore dà la possibilità divivere in pienezza e con soddisfazione l’impegno dello studio e l’incontro con i do-centi.

Questa guida, che accompagnerà i Suoi studi nel nuovo anno accademico, offretutte le informazioni essenziali per conoscere la Sua facoltà. Troverà invece il pro-gramma dei corsi, insieme a molte altre informazioni sul sito web http://piacenza.uni-catt.it/scienze_della_formazione_index.html. La presenza di quattordici facoltà, ciascuna a fianco dell’altra nell’unico grandecampus nazionale dell’Università Cattolica, Le permetterà di vivere un’esperienzaautentica di crescita universitaria.

Grazie al suo alto prestigio nazionale e internazionale, l’Università Cattolica Lefornirà non solo le necessarie competenze professionali, ma anche quel metodo equella più ampia prospettiva culturale, che nascono dal quotidiano confronto inter-disciplinare. E ciò all’interno di un progetto educativo, orientato a far sì che i nostrigiovani possano coltivare con passione le loro aspirazioni e guardare, con fiducia erealismo, a quel futuro la cui costruzione è già parte del nostro presente.

Il Rettore Lorenzo Ornaghi

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FINALITÀ E STRUTTURADELL’UNIvERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE

CARATTERE E FINALITÀ

Il carattere e le finalità dell’Università Cattolica, giuridicamente riconosciuta conR.D. 2 ottobre 1924, n.1661, sono esposte nell’art. 1 dello Statuto, approvato conDecreto Rettorale il 24 ottobre 1996, il cui secondo comma recita: «L’Università Cat-tolica è una comunità accademica che contribuisce allo sviluppo degli studi, dellaricerca scientifica e alla preparazione dei giovani alla ricerca, all’insegnamento,agli uffici pubblici e privati e alle professioni libere. L’Università Cattolica adempiea tali compiti attraverso un’istruzione superiore adeguata e una educazione infor-mata ai principi del cristianesimo, nel rispetto dell’autonomia propria di ogni formadel sapere, e secondo una concezione della scienza posta al servizio della personaumana e della convivenza civile, conformemente ai principi della dottrina cattolicae in coerenza con la natura universale del cattolicesimo e con le sue alte e specificheesigenze di libertà»

La qualifica di “cattolica” e la fedeltà alla Chiesa rappresentano per l’Ateneo delSacro Cuore una condizione e una opportunità irrinunciabili per affrontare con rigorescientifico e apertura intellettuale sia la ricerca sia l’insegnamento in tutti i campi delsapere e in particolare rispetto alle grandi questioni del nostro tempo. La ricerca scientifica viene interpretata e vissuta nel suo nesso con l’antropologiae con l’etica, nell’orizzonte della fede cristiana; ciò ha consentito e consente all’Uni-versità Cattolica di consolidarsi come luogo naturale di dialogo sincero e di confrontoappassionato con tutte le altre culture.

A tutti coloro che desiderano e accettano liberamente di far parte della UniversitàCattolica si richiede consapevolezza delle finalità scientifiche e pedagogiche del-l’Ateneo, e l’impegno a rispettarle e valorizzarle. Si richiede e si auspica, inoltre, chetale consapevolezza si traduca anche nell’agire personale, in collaborazione leale edoperosa con tutte le componenti dell’Università, evitando atteggiamenti e comporta-menti non conformi ai valori e ai principi ispiratori dell’Ateneo.

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ORGANI E STRUTTURE ACCADEMIChE

RETTORE

È la più alta autorità accademica, rappresenta legalmente l’Università, convoca epresiede il Consiglio di amministrazione, il Comitato direttivo, il Senato accademicoe la Consulta di Ateneo. Promuove la convergenza dell’operato di tutte le componentila comunità universitaria per il conseguimento dei fini propri dell’Università Catto-lica. Può nominare uno o più Pro-Rettori di cui uno con funzioni vicarie. Ad essi puòdelegare l’esercizio di specifiche funzioni. Rimane in carica per quattro anni ed è riconfermabile per non più di due mandaticonsecutivi. Il Rettore in carica è il Prof. Lorenzo Ornaghi, ordinario di “Scienza politica”nella Facoltà di Scienze politiche.

PRO-RETTORI

Il Pro-Rettore in carica è il Prof. Franco Anelli ordinario di “Diritto civile” pressola Facoltà di Giurisprudenza.

SENATO ACCADEMICO

È composto dal Rettore che lo presiede, e dai Presidi di Facoltà. È un organo col-legiale che delibera su argomenti che investono questioni didattico-scientifiche di in-teresse generale per l’Ateneo. Spettano al Senato Accademico tutte le competenzerelative all’ordinamento, alla programmazione e al coordinamento delle attività di-dattiche e di ricerca.

PRESIDE DI FACOLTÀ

Il Preside viene eletto tra i professori di prima fascia ed è nominato dal Rettore.Il Preside è eletto dai professori di prima e seconda fascia. Dura in carica quattro anniaccademici ed è rieleggibile per non più di due mandati consecutivi. Il Preside della Facoltà di Scienze della Formazione è il Prof. Michele Lenoci.

CONSIGLIO DI FACOLTÀ

Il Consiglio di Facoltà è composto da tutti i professori di ruolo e fuori ruolo diprima e seconda fascia, dai rappresentanti dei ricercatori universitari, dei professoriincaricati dei corsi e dai rappresentanti degli studenti. Il Consiglio di Facoltà programma lo sviluppo dell’attività didattica, ne organizzae ne coordina il funzionamento, propone le modifiche da apportare all’ordinamentodidattico come previsto dallo statuto.

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ORGANI E STRUTTURE AMMINISTRATIvE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Al Consiglio di amministrazione spettano i più ampi poteri, tanto di ordinariaquanto di straordinaria amministrazione, per il governo dell’Università Cattolica. Il Consiglio di amministrazione è composto da diciotto membri: dal Rettore che lopresiede; da dieci membri nominati dall’ente morale Istituto Giuseppe Toniolo diStudi superiori; da un rappresentante della Santa Sede; da un rappresentante dellaConferenza Episcopale Italiana; da un rappresentante del Governo; da un rappresen-tante dell’Azione Cattolica Italiana; da tre membri eletti dai professori di prima e se-conda fascia tra i professori di prima fascia delle sedi dell’Università.

DIRETTORE AMMINISTRATIvO

Il Direttore amministrativo è a capo degli uffici e dei servizi dell’Ateneo e ne di-rige e coordina l’attività. Esplica una generale attività di indirizzo, direzione e con-trollo nei confronti del personale amministrativo e tecnico. È responsabiledell’osservanza delle norme legislative e regolamentari di Ateneo, dà attuazione alledeliberazioni degli organi collegiali ai sensi dello Statuto. Il Direttore amministrativo è nominato dal Consiglio di amministrazione, su pro-posta del Rettore. Il Direttore amministrativo in carica è il Prof. Marco Elefanti.

DIRETTORE DI SEDE

Il Direttore di Sede è responsabile del funzionamento della gestione locale e delraggiungimento degli obiettivi assegnati nell’ambito delle linee di indirizzo e coor-dinamento generale di competenza del Direttore amministrativo e di quanto stabilitodal Consiglio di amministrazione.

Il Direttore di sede è nominato dal Rettore, previa delibera del Consiglio di am-ministrazione, su proposta del Direttore amministrativo. Il Direttore in carica per la sede di Piacenza è il Dott. Mauro Balordi.

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Scuolasuperiore

Laurea

Laureamagistrale

Dottorato diricerca

Master di I livello

Scuola di specializzazione

Master di II livello

I PERCORSI DI STUDIO NELL’ORDINAMENTO vIGENTE(DECRETO MINISTERIALE N. 270/2004)

LaureaI corsi di laurea di durata triennale sono istituiti all’interno di 43 classi ministerialiche li raggruppano in base a obiettivi formativi comuni. A queste si aggiungono 4classi relative alle professioni sanitarie.La laurea ha lo scopo di assicurare un’adeguata padronanza di metodi e contenu tiscientifici e l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Si potrà spenderequesto titolo immediatamente, entrando nel mercato del lavoro, oppure si potrà con-tinuare il percorso universitario iscrivendosi ad una laurea magistrale. Per ottenere iltitolo occorre aver conseguito 180 crediti formativi universitari (CFU). A coloro che

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conseguono la laurea triennale compete la qualifica accademica di Dottore.

Laurea magistraleI corsi di laurea magistrale, che sostituiranno i corsi di laurea specialistica, sono isti-tuiti all’interno di 98 classi ministeriali che li raggruppano in base a obiettivi formativicomuni. A queste si aggiungono 4 classi relative alle professioni sanitarie.La laurea magistrale, di durata biennale, ha come obiettivo quello di fornire una for-mazione di livello avanzato per poter esercitare attività molto qualifica te in ambitispecifici. Per ottenere il titolo occorre aver conseguito 120 crediti formativi universitari. Sonopreviste anche lauree magistrali a ciclo unico articolate su 5/6 anni di cor so. In questocaso per ottenere il titolo occorre aver conseguito 300/360 crediti formativi univer-sitari. A coloro che conseguono una laurea magistrale compete la qualifica di Dottore Ma-gistrale.

MasterÈ un’ulteriore possibilità per approfondire la formazione dopo la laurea (Master diprimo livello) o dopo la laurea magistrale (Master di secondo livello). Un Master hadurata annuale e prevede la partecipazione a uno o più tirocini presso enti o aziendeconvenzionate. Per ottenere il titolo occorre aver conseguito 60 crediti formativi uni-versitari.

Scuola di specializzazioneLa scuola di specializzazione ha l’obiettivo di fornire allo studente conoscenze e abi-lità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari attività professionali e può essereistituita esclusivamente nell’applicazione di specifiche norme di legge o direttivedell’Unione Europea.

Dottorato di ricerca È un percorso destinato soprattutto a chi vorrà intraprendere la carriera accademica.Si può conseguire solo dopo la laurea magistrale e prevede 3 o 4 anni di studio. Acoloro che conseguono il dottorato di ricerca compete la qualifica di Dottore di ri-cerca.

Le classi disciplinariOgni laurea, comprese quelle magistrali, fa riferimento a una classe ministeriale chedetta le caratteristiche indispensabili dell’offerta formativa. Ogni università può rea-lizzare lo schema della classe caratterizzandola con alcune ulteriori pe culiarità. Oltrealla denominazione attribuita dall’Università Cattolica alle lau ree e alle lauree magi-strali è quindi importante fare attenzione alla classe a cui i vari corsi si riferiscono.

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Il credito formativoIl credito è un’unità di misura che indica la quantità di impegno richiesta agli studentiper svolgere le attività di apprendimento sia in aula sia attraverso lo studio indivi-duale. Un credito formativo corrisponde a 25 ore di impegno complessivo. La quantità diimpegno, che uno studente deve svolgere mediamente in un anno, è fissata conven-zionalmente in 60 crediti formativi universitari. I crediti non sostituiscono il voto dell’esame. Il voto misura il profitto, il credito misura il raggiungimento del traguardo formati-vo.

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PRESENTAZIONE DELLA FACOLTA’

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La Facoltà e il suo sviluppo

La Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore,ricca di una grande tradizione, ha sempre concentrato la sua attenzione sui problemieducativi riguardanti la persona umana, colta nell’integralità delle sue dimensioni. Aquesto scopo, e per rispondere adeguatamente alle sfide della società contemporanea,elabora e sviluppa risultati innovativi nella ricerca pedagogica, in costante dialogointerdisciplinare con le diverse scienze dell’uomo. Questo legame tra solide fonda-menta e nuove prospettive dell’educazione, secondo una visione personalista, è ilpunto di forza della Facoltà di Scienze della formazione, attiva oltre che a Piacenza,anche a Milano e a Brescia.

Fin dalla nascita ha preparato generazioni di insegnanti per la scuola italiana; oggi èsoprattutto un laboratorio della formazione: un luogo in cui le discipline più profes-sionalizzanti si intrecciano con differenti ambiti del sapere, dalla psicologia alla so-ciologia, dalla filosofia alla storia alla letteratura, dando forma così a quelle “scienzedell’educazione” che, sulla base di una consolidata tradizione di ricerca, fornisconouna visione esauriente per affrontare, con solida competenza, le dinamiche organiz-zative del mondo in cui si dispiegano gli interventi di formazione.

Questa dimensione di laboratorio della formazione, che fa tesoro di una prospettivacentrata sulla persona e sulla relazione, è il cuore di tutti i percorsi proposti dalla Fa-coltà.

Nell’anno accademico 2011-2012 presso la sede di Piacenza sono attivati i seguenticorsi di laurea:

LAUREA TRIENNALE

Scienze dell’educazione e della formazione, afferente alla classe L-19, Scienzedell’educazione e della formazione, che raccoglie i frutti di una grande scuola di ri-flessione e intervento nell’educazione dell’infanzia e nei servizi alla persona, un am-bito in cui è possibile ritagliare percorsi culturali e professionalizzanti conformi allaproprie esigenze. Accanto a questi, il percorso ha sviluppato anche un filone più re-cente per formatori nelle imprese e nei servizi, progettisti della formazione in pre-senza e a distanza, consulenti delle organizzazioni, esperti nell’utilizzo delle nuovetecnologie didattiche.

LAUREA MAGISTRALE

Progettazione pedagogica nei servizi per minori, afferente alla classe LM-50 Pro-grammazione e gestione dei servizi educativi, che intende offrire specifiche compe-tenze nel campo del lavoro educativo con l’infanzia e l’adolescenza.

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Negli ultimi anni hanno assunto contorni più definiti le politiche socio-educative peri minori, soprattutto attraverso la spinta offerta dalla legge 285/97.La promozione e la prevenzione educativa, il sostegno all’infanzia, alla preadole-scenza e all’adolescenza rappresentano ormai un campo ben definito del lavoro edu-cativo, con servizi e metodologie specifiche, con diversificazioni in rapporto allediverse legislazioni territoriali. I territori lombardo, piemontese ed emiliano da diversianni investono nel potenziamento dell’offerta e della rete educativa a sostegno deiminori. Ne è un esempio molto chiaro la Legge regionale 14 del 28 luglio 2008 pro-mulgata dalla Regione Emilia Romagna con il titolo “Norme in materia di politicheper le giovani generazioni”: Di fronte ad una società organizza in modo sempre piùforte una pluralità di servizi educativi per l’infanzia e l’adolescenza vi è bisogno diformare persone specializzate capaci di progettare, gestire, innovare continuamentequesti servizi.Per questo, dall’anno accademico 2009-2010 la Facoltà propone nella sede di Pia-cenza un Corso di Laurea Magistrale in Progettazione pedagogica nei servizi per mi-nori.

Il PresideMichele Lenoci

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Il corpo docente (organico a maggio 2011)

Preside: Prof. Michele Lenoci

Professori ordinari

Albanese Alberto, Alzati Cesare, Boccacin Lucia, Bocci Maria, Botto Evandro, CaimiLuciano, Castelli Cristina, D’Alonzo Luigi, De Natale Maria Luisa, Ghiringhelli Ro-bertino, Iori Vanna, Lanzetti Clemente, Lenoci Michele, Lollo Renata, Malavasi Pier-luigi, Marchetti Antonella, Mari Giuseppe, Montanari Daniele, Paccagnini Ermanno,Paolinelli Marco, Pati Luigi, Pessina Adriano, Polenghi Simonetta, Regalia Camillo,Rivoltella Pier Cesare, Santerini Milena, Simeone Domenico, Viganò Renata Maria,Zardin Danilo.

Professori associati

Aroldi Piermarco, Ardizzone Paolo Fioravanti, Bramanti Donatella, Cairo Mariate-resa, Casolo Francesco, Colombo Giuseppe, Colombo Maddalena, Cortellazzi Silvia,Cremonini Cinzia, De Carli Sciumè Cecilia, Diodato Roberto, Frare Pierantonio,Ghizzoni Carla Francesca, Gilli Maria Gabriella, Granato Alberto, Riva Elena, SacchiDario, Salvioni Giovanna, Schiavi Alessandro, Tacchi Enrico Maria, Tamanza Gian-carlo, Triani Pierpaolo, Ulivi Urbani Lucia, Villa Angela Ida.

Ricercatori e assistenti di ruolo

Amadini Monica, Archetti Gabriele, Bardelli Michele, Birbes Cristina, Boerchi Die-go, Bonvegna Giuseppe, Boroni Carla, Bruzzone Daniele, Cafiero Rosa, Caforio An-tonella, Casella Paltrinieri Anna, Castelli Ilaria, Ceriotti Luca, Colombetti Elena,Continisio Chiara, De Vecchi Pellati Nicoletta, Fava Sabrina Maria, Ferrari Massimo,Fossati Lorenzo, Frosio Mandelli Maria Luisa, Galvani Christel, Gamba Alessandro,Gargiulo Labriola Alessandra, Gorli Mara, Gregorini Giovanni, Landoni Elena, Man-zi Claudia, Marini Sergio, Massaro Davide, Mercatili Indelicato Elide, MillefioriniFederica, Molinari Paolo, Mondoni Maurizio, Montalbetti Katia, Musio Alessio, Pe-derzani Ivana, Ponti Paola, Raimondi Milena, Ranieri Sonia, Sbattella Fabio, ValleAnnalisa, Ventimiglia Giovanni, Villani Daniela, Zambruno Elisabetta, Zanfroni Ele-na, Zollino Antonio.

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PIANI DI STUDIO

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LAUREA TRIENNALE

Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione

Il corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione (Classe di LaureaL-19) fornisce conoscenze e competenze teoriche e pratiche relative agli ambiti pro-fessionali dell’educazione e della formazione della persona. Le discipline oggetto distudio sono quelle pedagogiche, psicologiche filosofiche, sociologiche storiche, let-terarie e politico-giuridiche.

Nello specifico, lo studente ha l’opportunità di approfondire le sue conoscenzein diversi ambiti, quali: l’educazione nei servizi alla persona, l’educazione per l’in-fanzia, la formazione dell’adulto.

Competenze

Il corso forma una figura professionale in grado di:- conoscere criticamente i fondamenti epistemologici delle scienze umane e peda-

gogiche, dei paradigmi filosofici e culturali che sono alla base delle teorie e dellepratiche educative;

- conoscere criticamente le dimensioni storiche e sociali dei modelli e delle istitu-zioni educative;

- possedere un quadro organico e interdisciplinare di conoscenze fondamentali re-lative alla natura dei processi di educazione e di formazione;

- conoscere e analizzare criticamente i bisogni educativi e formativi della personanelle diverse fasi della vita acquisendo la capacità di leggere la realtà del singolosoggetto, così come quella del gruppo in molteplici ambiti e settori;

- progettare percorsi educativi e formativi mirati a proporre soluzioni anche di na-tura operativa adeguate a situazioni complesse e/o problematiche sia per i minori,sia per gli adulti. In particolare la progettazione educativa si rivolgerà alla mol-teplicità di campi applicativi possibili nei servizi alla persona (animazione, fami-glia, intercultura, disagio, disabilità, marginalità e devianza), nei servizi perl’infanzia (nidi, micronidi, ludoteche, ospedali, agenzie educative sul territorio),nella formazione sia iniziale sia continua dell’adulto (aggiornamento, specializ-zazione, riqualificazione, rientri in formazione);

- operare nei vari contesti di intervento sapendo leggere e gestire le dinamiche af-fettivo-relazionali della persona e dei gruppi in formazione e individuare e im-piegare le metodologie e le tecniche di comunicazione didattica più innovativeed efficaci;

- valutare e adeguare gli interventi educativi e formativi in itinere e al termine dellaloro realizzazione in merito ai processi e ai risultati conseguiti.

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Nota bene

All’interno del corso di laurea sono possibili, a partire da una omogenea prepa-razione culturale di base concentrata soprattutto nel primo anno, approfondimenti te-matici in ambiti di studio differenziati, che preparano alle professioni educative neiservizi alla persona, alla cura educativa dell’infanzia oppure alla formazione e al-l’educazione degli adulti, e che facilitano il raccordo con le lauree magistrali, nel-l’ambito dell’educazione e della formazione, attivate in primo luogo dalla Facoltàmedesima.

La differenziazione è possibile attraverso una scelta oculata tra gli insegnamentidi indirizzo disciplinare analogo messi in opzione tra loro nel piano generale del corsodi laurea e attraverso una coerente pianificazione delle attività formative integrative(laboratori, tirocini), oltre che degli insegnamenti a libera scelta (si rimanda per questoai consigli forniti in calce al piano degli studi).

Oltre agli insegnamenti erogati secondo la didattica tradizionale, il percorso è ac-compagnato da attività formative laboratoriali riguardanti le competenze linguisticheed informatiche, nonché quelle progettuali e operative, utili per il lavoro educativo.Altra componente fondamentale è costituita dal tirocinio formativo, che coniuga co-noscenza e azione e ne verifica metodologicamente l’applicazione concreta.

Per il conseguimento della laurea di durata triennale sono necessari 180 creditiformativi universitari (CFU) che si acquisiscono nella misura di circa 60 ogni annocon prove di valutazione sia per gli insegnamenti sia per le altre forme didattiche in-tegrative.

Ad ogni esame viene attribuito un certo numero di crediti, uguale per tutti gli stu-denti, e un voto (espresso in trentesimi) che varia a seconda del livello di preparazio-ne.

Oltre agli esami previsti dal piano di studio, gli studenti devono superare tre se-mestralità (12 settimane di corso su 3 ore settimanali) di insegnamento di Teologia,da svolgersi nei tre anni di corso, che sono peculiari della nostra università.

PIANO STUDI PER GLI STUDENTI ISCRITTI AL PRIMO ANNO NELL’A.A. 2011-2012

1° anno Curriculum unico

CFU

- FVD986 Pedagogia generale e della comunicazione (M-PED/01) o 10

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FVB141 Pedagogia delle relazioni educative (M-PED/01)- FV5253 Storia della pedagogia (M-PED/02) o 10

FVB142 Storia delle istituzioni educative (M-PED/02) tace

nell’a.a. 2011/12

- FVD984 Fondamenti e metodi della sociologia (SPS/07) o 10FVD985 Sociologia dei processi culturali e comunicativi SPS/08

- FVE317 Psicologia dello sviluppo (M-PSI/04) o 10FVD988 Psicologia sociale (M-PSI/05)

- FV0080 Filosofia morale (M-FIL/03) o 10FV3901 Temi e problemi di filosofia (M-FIL/01)

- FV0382 Storia moderna (M-STO/02) o 10FV0342 Storia contemporanea (M-STO/04)

- FV0185 Lingua inglese 5- FVB145 ICT e società dell’informazione I 5- *71PC0 Introduzione alla teologia e questioni di teologia fondamentale

2° anno Curriculum unico (non attivato nell’a.a. 2011-12)

- Pedagogia sociale (M-PED/01) o 10Pedagogia della famiglia (M-PED/01)

- Pedagogia delle risorse umane (M-PED/01) o 5Storia della lettura e della letteratura per l’età evolutiva (M-PED/02)

- Elementi di didattica e pedagogia speciale (M-PED/03) o 10Metodologia delle attività formative e speciali (M-PED/03)

- Ricerca e formazione (M-PED/04) o 5Metodi e strumenti per la sperimentazione educativa (M-PED/04)

- Psicologia dell’infanzia: fattori di rischio e di protezione (M-PSI/04) o 5Psicologia giuridica e processi di sviluppo (M-PSI/04)

- Sociologia della famiglia e dell’infanzia (SPS/08) o 10Sociologia dell’educazione e della formazione (SPS/08)

- Letteratura italiana moderna (L-FIL-LET/11) o 10Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-LET/11)

- Tirocinio (*) 5- Laboratorio di progettazione (**) 1- Questioni di teologia speculativa e dogmatica

3° anno Curriculum unico (non attivato nell’a.a. 2011-12)

- Progettazione delle attività educative integrate (M-PED/03) o 5Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento (M-PED/03)

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- Pedagogia della prima infanzia (M-PED/01) o 5Pedagogia degli adulti (M-PED/01)

- Estetica (M-FIL/04) o 5Psicologia dei processi formativi e consulenza organizzativa (M-PSI/06)

- Elementi di diritto civile e penale della famiglia e dei minori(IUS/01) o 5Storia del pensiero e delle istituzioni politiche moderne e contemporanee (SPS/02)

- Antropologia culturale ed etnologia (M-DEA/01) o 5Teatro d’animazione (L-ART/05)

- Tirocinio (*) 5- Laboratorio di gestione delle relazioni (**) 1- Prova finale 3- Questioni di teologia morale e pratica

Ai piani di studio sopra riportati bisogna aggiungere:- Attività formative a scelta dello studente (°) - Prova finale 3

(*) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però concepitocome percorso unitario oggetto di un’unica convalida finale con il rilascio com-plessivo di 10 cfu; eventuali casi particolari saranno presi in considerazione da-gli organi competenti.

(**) Nel corso del II anno lo studente è tenuto a frequentare un laboratorio concer-nente la progettazione, nel corso del III anno lo studente è tenuto a frequentareun laboratorio riguardante la gestione delle relazioni. La specificazione deicontenuti di tali attività laboratoriali sarà successivamente definita dalla Facol-tà.

(°) Gli studenti potranno acquisire i 15 cfu ripartendoli, indifferentemente al se-condo/terzo anno, fra un insegnamento annuale e uno semestrale oppure tre se-mistrali.

Per l’acquisizione dei cfu previsti per le attività a libera scelta, la Facoltà segnalaall’attenzione degli studenti, in aggiunta agli insegnamenti già previsti all’in-terno del piano generale del corso di laurea e senza precludere la possibilità diopzioni diverse sempre coerenti con il proprio indirizzo di studio, i seguenti in-segnamenti ulteriori, finalizzati all’ampliamento della formazione culturale eallo sviluppo di competenze specifiche:

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- FVE001 Pedagogia interculturale (M-PED/01) 5 - FVD994 Storia sociale (M-STO/04) 5

Consigli per la differenziazione degli ambiti di studio

1. Per gli studenti interessati al mondo delle professioni educative nei servizi allapersona può risultare particolarmente significativa la scelta dei seguenti inse-gnamenti:

- Pedagogia sociale- Pedagogia interculturale- Progettazione delle attività educative integrate- Ricerca e formazione- Sociologia dell’educazione e della formazione

2. Per gli studenti interessati al mondo della cura educativa dell’infanzia può ri-sultare particolarmente significativa la scelta dei seguenti insegnamenti:

- Pedagogia della famiglia- Pedagogia della prima infanzia- Psicologia dell’infanzia: fattori di rischio e protezione- Psicologia giuridica e processi di sviluppo- Sociologia della famiglia e dell’infanzia- Storia della lettura e della letteratura per l’età evolutiva

3. Per gli studenti interessati al mondo della formazione e dell’educazione degliadulti può risultare particolarmente significativa la scelta dei seguenti insegna-menti:

- Antropologia culturale ed etnologia- Pedagogia degli adulti- Pedagogia delle risorse umane- Psicologia dei processi formativi e consulenza organizzativa- Ricerca e formazione- Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento

Didattica

Oltre agli insegnamenti erogati secondo la didattica tradizionale, il percorso è ac-compagnato da attività formative laboratoriali inerenti le competenze linguistiche edinformatiche e altre dedicate alla promozione di competenze progettuali e operativenel campo del lavoro educativo. Un altro elemento portante dell’itinerario propostoè rappresentato dal tirocinio formativo, considerato uno strumento privilegiato perconiugare conoscenza e azione e verificarne le metodiche in stretto rapporto fra lo-ro.

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Sbocchi professionali

Il corso di laurea intende formare le seguenti figure professionali:- educatore nei servizi socio-educativi;- consulente dei servizi educativi in ambito cooperativo;- educatore di comunità;- animatore di gruppi;- consulente pedagogico nei consultori e altre realtà territoriali;- educatore di micronido, asilo nido e di comunità per l’infanzia;- educatore per l’infanzia nei reparti pediatrici;- educatore e animatore di ludoteche;- tutor e assistente d’aula;- formatore junior nelle imprese, nei servizi, nella pubblica amministrazione;- valutatore di processi e di progetti di formazione;- responsabile/operatore del reclutamento del personale;- consulente delle organizzazioni per la formazione e degli enti per la formazione

professionale.Le competenze dell’educatore e del formatore trovano applicazione in molteplici am-biti e settori di riferimento: enti pubblici e privati, imprese e aziende, enti o istituzioniper l’educazione e la formazione di minori e adulti, istituzioni scolastiche, centri dipromozione culturale pubblici e privati, organizzazione del terzo settore, associazioniprofessionali, centri per l’impiego.

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PIANO STUDI PER GLI STUDENTI ISCRITTI AL

SECONDO E AL TERZO ANNO NELL’A.A. 2011-2012

I anno comune a tutti i Curriculum(non attivato)

- *71PC0 Introduzione alla Teologia e questioni di Teologiafondamentale

- FV0272 Pedagogia generale (M-PED/01) o 10FVB141 Pedagogia delle relazioni educative (M-PED/01)

- FV5253 Storia della pedagogia (M-PED/02) 10- FVB143 Sociologia generale e della comunicazione

(SPS/07 + SPS/08) 5+5- FVB144 Psicologia dello sviluppo (M-PSI/04) e (*)

Psicologia sociale (M-PSI/05) 5+5- FV0080 Filosofia morale (M-FIL/03) o 10

FV3901 Temi e problemi di filosofia (M-FIL/01)- FV0382 Storia moderna (M-STO/02) o 10

FV0342 Storia contemporanea (M-STO/04)- FV0185 Lingua inglese 5- FVB145 ICT e società dell’informazione I 5

(*) L’insegnamento si compone di due moduli semestrali con esame unico finale

Curriculum: Educatore nei servizi alla persona

II anno di corsoCFU

- *72PC0 Questioni di Teologia speculativa e dogmatica- FV0274 Pedagogia sociale (M-PED/01) o 10

FVC438 Pedagogia degli adulti e del lavoro (M-PED/01)- FV0253 Metodologia della ricerca educativa (M-PED/04) 5- FV0355 Storia dell’educazione (M-PED/02) o 5

FVC694 Teoria della persona e della comunità (M-FIL /03) tace

nell’a.a. 2011/12

- FVC440 Antropologia culturale ed etnologia (M-DEA/01) 5- FVC727 Psicologia delle interazioni educative (M-PSI/04) 5- FVC728 Sociologia dell’educazione e della formazione (SPS/08) 10- FVC444 Letteratura italiana moderna (L-FIL-LET/11) o 10

FV0131 Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-LET/11)- FVC852 Laboratorio di Progettazione 1

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- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)

(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però conce-pito come percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilasciocomplessivo di 10 cfu; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzionedegli uffici amministrativi.

III anno di corsoCFU

- *73PC0 Questioni di Teologia morale e pratica- FVD989 Pedagogia speciale (M-PED/03) 10- FVD990 Metodologia del lavoro educativo (M-PED/03) o 5

FVD991 Psicologia di comunità (M-PSI/05) sostituito nell’a.a.2011/012 da FVE004 Psicologia della formazione (M-PSI/06)

- FVD992 Psicopatologia (M-PSI/08) o 5FVD993 Neuropsichiatria infantile (MED/39)

- FVD994 Storia sociale (M-STO/04) o 5FVD995 Storia del pensiero e delle istituzioni

politiche moderne e contemporanee (SPS/02) oFVD996 Teatro d’animazione (L-ART/05 )

- FVD997 Elementi di diritto civile e penale della famiglia e dei minori (IUS/01) 5

- FVE057 Laboratorio di gestione delle relazioni 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)- Prova finale 3

(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però conce-pito come percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilasciocomplessivo di 10 cfu; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzionedegli uffici amministrativi.

Insegnamenti a libera scelta (°) 15Si propone agli studenti di acquisire i 15 cfu ripartendoli, indifferentemente al se-condo/terzo anno, fra un insegnamento annuale e uno semestrale oppure fra tre se-mestrali.Per l’a.a. 2011/12 la Facoltà segnala l’attenzione degli studenti:- Pedagogia interculturale- Metodologia del lavoro educativo o Psicologia della formazione (a seconda diquanto si è già inserito nel piano di studio individuale).

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Curriculum: Educatore per l’infanzia

II anno di corsoCFU

- *72PC0 Questioni di Teologia speculativa e dogmatica- FV0270 Pedagogia della famiglia (M-PED/01) 10- FVC730 Storia della lettura e della letteratura per l’età

evolutiva (M-PED/02) 5- FV5282 Sociologia della famiglia e dei servizi alla persona (*)

(SPS/08 + SPS/07) 5+5- FV0293 Psicologia dell’infanzia: modelli e applicazioni

(M-PSI/04) 5- FV0255 Metodologia della sperimentazione educativa

(M-PED/04) 5- FV0072 Estetica (M-FIL/04) 5- FVC444 Letteratura italiana moderna (L-FIL-LET/11) o 10

FV0131 Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-LET/11)- FVC852 Laboratorio di Progettazione 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)

(*) L’insegnamento si compone di due moduli semestrali con esame unico finale(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però conce-

pito come percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilasciocomplessivo di 10 cfu; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzionedegli uffici amministrativi.

III anno di corso

CFU

- *73PC0 Questioni di Teologia morale e pratica- FVD998 Progettazione delle attività educative e speciali

(M-PED/03) 5+5- FVD999 Psicologia clinica dello sviluppo (M-PSI/08) 5- FVE000 Pedagogia della prima infanzia (M-PED/01) o 5

FVD994 Storia sociale (M-STO/04) oFVD995 Storia del pensiero e delle istituzioni

politiche moderne e contemporanee (SPS/02)- FVD993 Neuropsichiatria infantile (MED/39) 5- FVD997 Elementi di diritto civile e penale della famiglia e

dei minori (IUS/01) 5

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- FVE057 Laboratorio di gestione delle relazioni 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)- Prova finale 3

(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però conce-pito come percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilasciocomplessivo di 10 cfu; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzionedegli uffici amministrativi.

Insegnamenti a libera scelta (°) 15Si propone agli studenti di acquisire i 15 cfu ripartendoli, indifferentemente al se-condo/terzo anno, fra un insegnamento annuale e uno semestrale oppure fra tre se-mestrali.Per l’a.a. 2011/12 la Facoltà segnala all’attenzione degli studenti:- Didattica generale e tecnologie dell’educazione- Storia sociale o Pedagogia della prima infanzia o Storia del pensiero e delle isti-

tuzioni politiche moderne e contemporanee (a seconda di quanto si è già inseri-to nel piano di studio individuale)

- Pedagogia interculturale- Storia dell’educazione.

Nel corso del II anno lo studente è tenuto a frequentare un laboratorio concernente laprogettazione; nel corso del III anno lo studente è tenuto a frequentare un laboratorioriguardante la gestione delle relazioni. La specificazione dei contenuti di tali attivitàlaboratori ali sarà successivamente definita dalla Facoltà.

Curriculum: Formatori

II anno di corso

CFU

- *720PC0 Questioni di Teologia speculativa e dogmatica- FVC438 Pedagogia degli adulti e del lavoro (M-PED/01) 10- FV0344 Storia dei processi formativi (M-PED/02) 5- FVC725 Metodologia della ricerca e della valutazione

per la formazione (M-PED/04) 10- FVC726 Psicologia dell’interazione con i media (M-PSI/01) sostituito

nell’a.a. 2011/12 da FVC727 Psicologia delle interazioni educative (M-PSI/04) 5

- FVC729 Sociologia dell’educazione e della formazione (SPS/08) 5- FV0072 Estetica (M-FIL/04) 5- FVC444 Letteratura italiana moderna (L-FIL-LET/11) o 10

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FV0131 Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-LET/11)- FVC852 Laboratorio di Progettazione 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)

(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però conce-pito come percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilasciocomplessivo di 10 cfu; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzionedegli uffici amministrativi.

III anno di corso

CFU

- *73PC0 Questioni di teologia morale e pratica- FVE001 Pedagogia interculturale (M-PED/01) 5- FVE002 Didattica generale e tecnologie dell’educazione

(M-PED/03) (*) 10- FVE003 Sociologia economica e del lavoro (SPS/09) 5- FVE004 Psicologia della formazione (M-PSI/06) 5- FVD995 Storia del pensiero e delle istituzioni politiche moderne e

contemporanee (SPS/02) 5- FVE057 Laboratorio di gestione delle relazioni 1- Tirocinio (**) 5- Insegnamenti a libera scelta (°)- Prova finale 3

(*) L’insegnamento si compone di due moduli semestrali con esame unico finale(**) Il tirocinio è distribuito sull’arco del secondo/terzo anno essendo però conce-

pito come percorso unitario, oggetto di un’unica convalida finale con il rilasciocomplessivo di 10 cfu; eventuali casi particolari saranno oggetto di attenzionedegli uffici amministrativi.

Insegnamenti a libera scelta (°) 15Si propone agli studenti di acquisire i 15 cfu ripartendoli, indifferentemente al se-condo/terzo anno, fra un insegnamento annuale e uno semestrale oppure tre seme-strali.Per l’a.a. 2011/12 la Facoltà segnala all’attenzione degli studenti:- Storia dell’educazione - Storia sociale- Teatro d’animazione

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Nel corso del II anno lo studente è tenuto a frequentare un laboratorio concernente laprogettazione; nel corso del III anno lo studente è tenuto a frequentare un laboratorioriguardante la gestione delle relazioni. La specificazione dei contenuti di tali attivitàlaboratori ali sarà successivamente definita dalla Facoltà.

Dopo la laurea

Il corso di laurea intende formare le seguenti figure professionali:- educatore nei servizi socio-educativi;- consulente dei servizi educativi in ambito cooperativo;- educatore di comunità;- animatore di gruppi;- consulente pedagogico nei consultori e altre realtà territoriali;- educatore di micronido, asilo nido e di comunità per l’infanzia;- educatore per l’infanzia nei reparti pediatrici;- educatore e animatore di ludoteche;- tutor e assistente d’aula;- formatore junior nelle imprese, nei servizi, nella pubblica amministrazione;- valutatore di processi e di progetti di formazione.Le competenze dell’educatore e del formatore trovano applicazione in molteplici am-biti e settori di riferimento: istituzioni scolastiche, enti pubblici e privati, imprese eaziende, enti o istituzioni per l’educazione e la formazione di minori e adulti, centridi promozione culturale pubblici e privati, organizzazione del settore no-profit, as-sociazioni professionali, centri per l’impiego.

NotaIn merito al reclutamento del personale docente nelle scuole secondarie di primo edi secondo grado, si fa presente che al termine dell’anno accademico 2008/2009 sisono concluse le attività della Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secon-dario (S.S.I.S.).Le nuove modalità per il reclutamento del personale docente nelle scuole secondariesaranno stabilite dall’Autorità Ministeriale competente.

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L’OFFERTA FORMATIvA DOPO LA LAUREA TRIENNALE

Laurea Magistrale in Progettazione pedagogica nei servizi per minori (LM-50)

Lo sviluppo di una cultura del lavoro educativo e sociale maggiormente incentratasulla promozione del benessere e la prevenzione del disagio, sull’empowerment, sullosviluppo di comunità, sulla collaborazione tra servizi aumenta la richiesta di figureprofessionali competenti nella lettura dei bisogni e delle risorse dei minori e dei lorocontesti di vita: figure esperte nella progettazione delle relazioni educative che si de-clinano in una pluralità di ambiti e modalità di intervento. Il percorso formativo dellalaurea magistrale in Progettazione pedagogica nei servizi per i minori mira a formareoperatori capaci di lavorare in una logica “di sistema” o “di rete” per sviluppare un’ef-ficace integrazione degli interventi in continuo dialogo con il territorio.

Competenze

Il corso forma una figura professionale caratterizzata da:- alte competenze teoriche e pratiche nel campo delle scienze dell’educazione, se-

gnatamente nel campo socio-educativo dei minori;- ampie conoscenze relative all’infanzia e ai giovani, approfondite conoscenze dei

bisogni dei minori e del loro sviluppo psicologico;- avanzate conoscenze dei processi di cambiamento sociale (l’immigrazione e le

nuove fragilità familiari) e della recente legislazione nazionale e regionale; co-noscenza dell’evoluzione della storia della famiglia e dell’infanzia e dei processieducativi;

- capacità critica di valutare i contesti familiari, sociali e individuali e di approntarestrategie d’intervento educativo;

- padronanza delle più attuali tendenze della ricerca intorno ai temi del sistema for-mativo integrato, del coordinamento dei servizi socio-educativi, della metodologiadella progettazione educativa;

- sicura padronanza delle metodologie per interventi di educazione, formazione,prevenzione e tutela di minori in situazioni di difficoltà (abbandono, ospedaliz-zazione, rischio di marginalità);

- competenze specialistiche nella conduzione e gestione di ludoteche, asili nido,luoghi di aggregazione e formazione giovanile;

- abilità a mediare i conflitti e a operare in una logica di rete tra servizi socio-edu-cativi per minori;

- competenze specialistiche per la progettazione pedagogica e il coordinamento diservizi socio-educativi per minori, anche in una logica di lavoro di team, con com-

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piti di supervisione e programmazione;- capacità di usare in forma scritta e orale la lingua inglese;- buona conoscenza dei principali strumenti informatici e della comunicazione te-

lematica, con particolare riferimento all’ambito della ricerca educativa.

PIANO STUDI

I anno di corso

CFU

- *74PC0 Teologia (corso seminariale)- RHB146 Pedagogia dell’infanzia e dell’adolescenza (M-PED/01) 10- RHB147 Psicologia dello sviluppo atipico:

prevenzione e intervento (M-PSI/04) 10- RHB148 Metodi e tecniche dell’intervento educativo

con i minori (M-PED/03) 10- RHB149 Esperienza estetica nella formazione

dei minori (M-FIL/04) 5- RHB150 Storia della famiglia e dell’infanzia (M-STO/04) 5- RHB151 Minori e giustizia (IUS/01) 5- RHA098 ICT e società dell’informazione II 3- RHB152 Lingua inglese (livello avanzato) 2- RH1206 Tirocinio 3- RHB153 Laboratorio (Diritto minorile) 1- Un corso a scelta dello studente (°) 5

II anno di corso

CFU

- RHC732 Sociologia delle relazioni familiari e comunitarie (SPS/08) 10

- RHC733 Storia dell’educazione giovanile (M-PED/02) 10- RHC095 Pedagogia del sistema formativo

nei servizi per i minori (M-PED/01) 5- RH1472 Metodologia della progettazione educativa (M-PED/04) 5- RHC731 Laboratorio (Sostegno educativo a minori e famiglie) 1- RHC373 Tirocinio 5- Un corso a scelta dello studente (°) 5- Prova finale 20

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Avvertenze per gli insegnamenti a libera scelta (°)

In vista della scelta cui gli studenti sono chiamati per integrare il loro piano deglistudi, si segnala la possibilità di arricchimento dell’itinerario formativo rappresen-tata dagli insegnamenti già inseriti come opzionali nello schema didattico del corsodi laurea e non ancora scelti in precedenza dallo studente, senza che ciò precluda lalibertà di attingere ai corsi a libera scelta proposti dalla Facoltà.Oltre che nell’ambito dei semestri già offerti in opzione, la Facoltà consiglia discegliere a prescindere dall’anno di corso i due corsi liberi tra:- RH1716 Psicologia sociale della famiglia (M-PSI/05) 5- RHB154 Media e culture dell’infanzia (SPS/08) 5- RH6073 Pedagogia dell’integrazione (M-PED/03) 5

Dopo la laurea

I laureati della classe 50 possono trovare occupazione nell’ambito delle seguentiprofessioni: consulente pedagogico per progetti di ricerca e interventi sui minori,coordinatore pedagogico di servizi educativi e formativi; pedagogista responsabiledi servizi nel campo della prevenzione del disagio e della marginalità; progettistadi interventi socio-educativi e formativi; dirigente nell’ambito di istituzioni, servizie organizzazioni educative e formative.

Didattica

Oltre agli insegnamenti erogati secondo la didattica tradizionale, il percorso è ac-compagnato da attività formative laboratoriali inerenti le competenze linguisticheed informatiche e, altre dedicate alla promozione di competenze progettuali e opera-tive nel campo del lavoro educativo. Un altro elemento portante dell’itinerario pro-posto è rappresentato dal tirocinio formativo, considerato uno strumento privilegiatoper coniugare conoscenza e azione e verificarne le metodiche in stretto rapporto fraloro.

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CORSI DI TEOLOGIA

Natura e finalità

Gli insegnamenti di Teologia sono una peculiarità dell’Università Cattolica; essi in-tendono offrire una conoscenza critica, organica e motivata dei contenuti della Rive-lazione e della vita cristiana, così da ottenere una più completa educazione deglistudenti all’intelligenza della fede cattolica.

Lauree triennali, laurea magistrale a ciclo unico e laurea quadriennale

Il piano di studio curricolare prevede per gli studenti iscritti all’Università Cattolicala frequenza a corsi di Teologia.

Programmi

È proposto un unico programma da svolgersi nei tre anni di corso in forma semestrale(18 settimane di corso per anno su 2 ore settimanali). Gli argomenti sono:

I anno: Introduzione alla Teologia e questioni di Teologia fondamentale;

II anno: Questioni di Teologia speculativa e dogmatica;

III anno:Questioni di Teologia morale e pratica.

Lauree magistrali

Per il biennio di indirizzo delle lauree magistrali è proposto un corso semestrale, delladurata di 30 ore, in forma seminariale e/o monografica su tematica di area, con de-nominazione che ogni Facoltà concorderà con l’Assistente ecclesiastico generale, daconcludersi con la presentazione di una breve dissertazione scritta concordata con ildocente.

Programmi dei corsi

I programmi dei corsi di Teologia sono consultabili accedendo alla sezione del sitoweb dell’Università Cattolica http://programmideicorsi-piacenza.unicatt.it.

Inoltre un’edizione integrale della Guida in formato .pdf, comprensiva dei programmidegli insegnamenti, sarà inviata a ciascuno studente sulla sua pagina personale (I-Catt), nonché resa disponibile nella sezione “Piani di studio e Guide di Facoltà” dellahome page della Facoltà.

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SERvIZIO LINGUISTICO D’ATENEO (SELDA)

Il Servizio Linguistico di Ateneo (SeLdA) dell’Università Cattolica del SacroCuore è stato istituito nel 2000 con la finalità di promuovere l’apprendimento dellelingue straniere moderne per gli studenti iscritti alle lauree di I e II livello, ai Dottoratidi ricerca e ai Master di I e II livello, nonché per il personale docente, ricercatore etecnico-amministrativo.

Per la definizione delle linee strategiche e per tutti gli aspetti scientifico-didattici,il SeLdA si avvale della supervisione di un’équipe di professori della Facoltà di Scien-ze Linguistiche e Letterature Straniere. Dal 2002 il SeLdA è membro dell’Associa-zione Italiana dei Centri Linguistici Universitari.

Organizzazione didattica dei corsi di lingua di base

Obiettivo dei corsi è portare gli studenti al livello B1 Soglia definito dal “Quadrodi Riferimento Europeo delle Lingue” come “Uso indipendente della lingua”1. Per lapreparazione della prova di idoneità, il Servizio linguistico di Ateneo organizza corsiripartiti in esercitazioni d’aula e di laboratorio fino ad una durata massima di 100ore, a seconda del livello di conoscenza della lingua dello studente accertato dal testdi ingresso. Non è previsto test di ingresso per i principianti assoluti, ossia studentiche non hanno mai frequentato corsi per la lingua prescelta.

Taluni certificati linguistici internazionalmente riconosciuti, attestanti un livellopari o superiore al B1, sono riconosciuti come sostitutivi della prova di idoneità SeL-dA, se conseguiti entro tre anni dalla data di presentazione agli uffici competenti.Presso la pagina web e le bacheche del SeLdA sono disponibili informazioni più det-tagliate sui certificati riconosciuti dal SeLdA e i livelli corrispondenti.

Calendario delle lezioni dei corsi di lingua di base

I corsi seguono i calendari delle Facoltà cui afferiscono; l’orario delle lezioni èesposto nelle bacheche delle relative Facoltà.

__________________________________________1 B1 «Il parlante è in grado di capire i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata unalingua chiara e standard e che si tratti di argomenti familiari inerenti al lavoro, alla scuola, al tempolibero, ecc. È in grado di districarsi nella maggior parte delle situazioni linguistiche riscontrabili in viaggiall’estero. È in grado di esprimere la sua opinione, su argomenti familiari e inerenti alla sfera dei suoiinteressi, in modo semplice e coerente. È in grado di riferire un’esperienza o un avvenimento, di descrivereun sogno, una speranza o un obiettivo e di fornire ragioni e spiegazioni brevi relative a un’idea o a unprogetto».

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verifica di idoneità

Al termine dei corsi di base è prevista una verifica di accertamento del livello dicompetenza linguistica acquisito che consiste in una prima prova scritta che dà l’am-missione alla successiva parte orale. Tali prove hanno valore interno all’Università:a seconda delle delibere delle Facoltà, sostituiscono in genere il primo esame di linguaprevisto nei piani di studio, dando diritto all’acquisizione dei crediti corrispondenti.L’iscrizione alla verifica di conoscenza linguistica deve essere effettuata attraversole postazioni UC Point tramite la funzione “Segreteria online”, oppure dal sito Inter-net, tramite la pagina personale I-Catt (http://www.i-catt.it/).

Lo studente deve presentarsi alla prova scritta con il regolare statino. Tale statinodeve essere conservato fino al completamento della prova orale, se questa è sostenutaall’interno dello stesso appello. Nel caso la prova orale sia sostenuta in un appellodiverso rispetto a quello in cui si è superata la prova scritta, è necessario effettuareuna nuova iscrizione e stampare lo statino entro la data ufficiale dell’appello. La partescritta rimane valida fino all’ultimo appello della sessione successiva, anche nel casoin cui lo studente non superi al primo appello la parte orale.

Organizzazione didattica dei corsi di lingua di livello avanzato

Il SeLdA organizza anche corsi di lingua di livello avanzato. Tali corsi sono or-ganizzati secondo gli ordinamenti dei corsi di laurea delle singole Facoltà e prevedonoun esame finale con valutazione in trentesimi.

Laboratorio multimediale

Il SeLdA dispone di un laboratorio multimediale attrezzato con le più modernetecnologie per l’apprendimento linguistico: personal computer connessi in rete e aInternet, ricezione satellitare di programmi in lingua originale, lettura di CD-ROM eDVD. La fruibilità del laboratorio è inserita all’interno dell’orario delle lezioni dilingua.

È previsto inoltre un calendario dedicato ad esercitazioni individuali (o di “Self-Access”) monitorate da un docente, accessibili a tutti gli studenti, indipendentementedalla frequenza ai corsi. Tale calendario viene pubblicizzato sulla bacheca SeLdA(di fronte alla Fotocopisteria) e sul sito. Le attività svolte sono integrative della di-dattica d’aula e finalizzate al completamento della preparazione per la prova di ido-neità.

Riferimenti utili Segreteria SeLdA:Via E. Parmense, 84 – 29122 PiacenzaTel. 0523 599327 / 184 - 382E-mail: [email protected] web: http://selda.unicatt.it/piacenza

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Programmi dei corsi

I programmi dei corsi di lingua straniera di livello base sono consultabili nellasezione del sito web dell’Università Cattolica dedicata al SeLdA(http://selda.unicatt.it/piacenza) alla voce di menù “Formazione linguistica di base”.

I programmi dei corsi di lingua straniera di livello avanzato sono consultabili ac-cedendo alla sezione del sito web dell’Università Cattolica: http://selda.unicatt.it/pia-cenza.

Inoltre un’edizione integrale della Guida in formato .pdf, comprensiva dei pro-grammi degli insegnamenti, sarà inviata a ciascuno studente sulla sua pagina perso-nale (I-Catt), nonché resa disponibile nella sezione “Piani di studio e Guide diFacoltà” della home page della Facoltà.

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CENTRO PER L’INNOvAZIONE E LO SvILUPPO DELLE ATTIvITÀ

DIDATTIChE E TECNOLOGIChE D’ATENEO (ILAB)

In coerenza con gli obiettivi formativi delle lauree triennali, l’ILAB organizzacorsi di informatica di base per il conseguimento delle abilità informatiche previstenei piani studi dei vari corsi di laurea.

Corsi di ICT e società dell’informazione

Il corso si struttura in due parti

• Parte teorica: ○ Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e Sistemi Informativi ○ Hardware, Software e Reti ○ L’organizzazione di dati e informazioni ○ La Convergenza Digitale: passato, presente e futuro della società dell’infor-

mazione ○ Le questioni etiche nella società dell’informazione

• Parte pratica: ○ Sistemi operativi e sistemi di elaborazione testi (Windows e Word) ○ Fogli elettronici e sistemi di elaborazione testi multimediali (Excel e Po-

werPoint)

Per la parte teorica, il testo adottato come riferimento è Carignani, Frigerio, Rajola,“ICT e Società dell’Informazione”, McGraw-Hill (2010), 2a edizione. In BlackBoard (http://blackboard.unicatt.it/) è possibile scaricare parte del materialedi supporto (slide e letture di approfondimento) utilizzati dal docente nelle lezioni.Lo studio delle slide, tuttavia, non sostituisce il valore della frequenza e lo studio dellibro secondo le indicazioni in bibliografia.

Per la parte pratica, i materiali sono a disposizione su Blackboard in modalità diauto-apprendimento.

Riferimenti utiliCentro per l’Innovazione e lo Sviluppo delle Attività didattiche e tecnologiche d’Ate-neo (ILAB)c/o Ufficio SELDA ILAB WEBVia E. Parmense, 84 - 29122 PiacenzaE-mail: [email protected]

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Programmi dei corsi

I programmi dei corsi di ICT e società dell’informazione sono consultabili acce-dendo alla sezione del sito web dell’Università Cattolica: http://programmideicorsi-piacenza.unicatt.it.

Inoltre un’edizione integrale della Guida in formato .pdf, comprensiva dei pro-grammi degli insegnamenti, sarà inviata a ciascuno studente sulla sua pagina perso-nale (I-Catt), nonché resa disponibile nella sezione “Piani di studio e Guide diFacoltà” della home page della Facoltà.

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NORME AMMINISTRATIvE

NORME PER L’IMMATRICOLAZIONE

1. TITOLI DI STUDIO RICHIESTI

A norma dell’art. 6 del D.M. n. 270/2004, possono immatricolarsi ai corsi di laureaistituiti presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore:– i diplomati di scuola secondaria superiore (quinquennale o quadriennale: diplomi

conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore). Per i diplomatiquadriennali, ad eccezione di coloro che provengono dai licei artistici per i qualiresta confermata la validità dei corsi integrativi, l’Università provvede alla defi-nizione di un debito formativo corrispondente alle minori conoscenze conseguentialla mancata frequenza dell’anno integrativo, in passato disponibile per i diplomatiquadriennali, il cui assolvimento dovrà completarsi da parte dello studente di nor-ma entro il primo anno di corso.

– i possessori di titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo per l’am-missione alle università italiane secondo le disposizioni emanate per ogni annoaccademico dal Ministero dell’Università e della Ricerca di concerto con i Mini-steri degli Affari Esteri e dell’Interno. Gli studenti possessori di titolo di studioestero interessati all’immatricolazione dovranno rivolgersi alla Segreteria dedicatain ciascuna Sede.

2. MODALITÀ E DOCUMENTI

Gli studenti che intendono iscriversi per la prima volta all’Università Cattolica de-vono anzitutto prendere visione dell’apposito bando “Norme per l’ammissione al pri-mo anno dei corsi di laurea” in distribuzione:– per Milano nella sede di Largo Gemelli 1,– per Brescia presso la sede di Via Trieste 17,– per Piacenza presso la sede di Via Emilia Parmense 84,– per Cremona presso la sede di Via Milano 24,a partire dal mese di giugno.In tale documento vengono precisati i corsi di studio per i quali è previsto una provadi ammissione e i corsi di studio per i quali è fissato un numero programmato senzaprova di ammissione, nonché i termini iniziali e finali per l’immatricolazione.

I moduli e i documenti da presentare per l’immatricolazione sono i seguenti:Domanda di immatricolazione (nella domanda lo studente deve tra l’altro autocerti-ficare il possesso del titolo di studio valido per l’accesso all’Università, il voto el’Istituto presso il quale il titolo di studio è stato conseguito. Si consiglia lo studentedi produrre un certificato dell’Istituto di provenienza onde evitare incertezze, impre-

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cisioni od errori circa l’esatta denominazione dell’Istituto e del diploma conseguito.Qualora la segreteria di Facoltà verifichi la non rispondenza al vero di quanto auto-certificato l’immatricolazione sarà considerata nulla). La domanda include:

1. ricevuta originale (in visione) dell’avvenuto versamento della prima rata delletasse universitarie.

2. Due fotografie recenti formato tessera (a colori, già ritagliate di cui una applicataal modulo di richiesta del badge-tesserino magnetico).

3. Fotocopia documento d’identità e codice fiscale.4. Certificato di battesimo.5. Dichiarazione relativa ai redditi dello studente e dei familiari.6. Stato di famiglia o autocertificazione.7. Immatricolati alla Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere: questio-

nari riservati a coloro che intendono accedere agli insegnamenti di lingua inglese,spagnola e tedesca e russa.

8. Sacerdoti e Religiosi: dichiarazione con la quale l’Ordinario o il loro Superiore liautorizza ad immatricolarsi all’Università (l’autorizzazione scritta verrà vistatadall’Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica o da un suo de-legato).

9. Cittadini extracomunitari: permesso di soggiorno (ovvero ricevuta attestante l’av-venuta presentazione di richiesta del permesso di soggiorno) in visione.

Conclusa l’immatricolazione vengono rilasciati allo studente il Libretto di iscrizionee il tesserino magnetico con codice personale.Il libretto contiene i dati relativi alla carriera scolastica dello studente, per cui lo stu-dente è passibile di sanzioni disciplinari ove ne alteri o ne falsifichi le scritturazioni.È necessario, in caso di smarrimento, presentare denuncia all’autorità di Polizia Giu-diziaria ovvero dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.Lo studente che ha ottenuto l’iscrizione ad un anno di corso universitario non ha di-ritto alla restituzione delle tasse e contributi pagati.

3. VALUTAZIONE DELLA PREPARAZIONE INIZIALE

Per affrontare al meglio i corsi universitari scelti, a coloro che si immatricolano alprimo anno dei diversi corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico sarà valutatoil livello della propria preparazione iniziale.Questa valutazione, che non costituisce un vincolo all’accesso o alla frequenza deicorsi bensì un’opportunità, verrà erogata, fatta eccezione per i corsi che prevedonouna prova di ammissione, in un momento successivo all’immatricolazione. Si trattadi una verifica su predefinite aree tematiche (a titolo esemplificativo le aree della lin-gua italiana, della cultura generale e delle conoscenze storiche), diversificate in basealla Facoltà prescelta, riguardo a conoscenze che si attendono qualunque sia il diplo-ma conseguito nella Scuola secondaria superiore di provenienza.

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4. NORME PARTICOLARI PER DETERMINATE CATEGORIE DI STUDENTI (*)

(*) L’ammissione di studenti con titolo di studio estero è regolata da specifica normativa mi-nisteriale, disponibile presso la Segreteria Studenti Stranieri.

STUDENTI CITTADINI ITALIANI E COMUNITARI IN POSSESSO DI UN TITOLO ESTERO CONSE-GUITO FUORI DAL TERRITORIO NAZIONALE

I cittadini italiani in possesso di titoli esteri conseguiti al di fuori del territorio nazio-nale e che consentano l’immatricolazione alle Università italiane devono presentarela domanda di iscrizione alla Segreteria Studenti Stranieri osservando scadenze e cri-teri di ammissione stabiliti per il corso di laurea di interesse, allegando i seguenti do-cumenti:1. In visione un valido documento di identità personale.2. Domanda di immatricolazione indirizzata al Rettore: essa dovrà contenere i dati

anagrafici e quelli relativi alla residenza e al recapito all’estero e in Italia, neces-sari, questi ultimi, per eventuali comunicazioni dell’Università.

3. Titolo finale di Scuola Secondaria Superiore debitamente perfezionato dalla Rap-presentanza diplomatica italiana all’estero competente per territorio. Il titolo dovràessere munito di:– traduzione autenticata dalla Rappresentanza consolare o diplomatica italiana

competente per territorio;– dichiarazione di valore “in loco”; trattasi di apposita Dichiarazione, rilasciata

dalla Rappresentanza consolare o diplomatica italiana competente per terri-torio nella quale dovrà essere indicato:

* se il Titolo di Scuola Secondaria Superiore posseduto consenta – o non con-senta –, nell’Ordinamento Scolastico dal quale è stato rilasciato, l’iscrizionealla Facoltà e Corso di Laurea richiesti dallo studente;

* a quali condizioni tale iscrizione sia consentita (esempio: con o senza esamedi ammissione; sulla base di un punteggio minimo di tale diploma; ecc.).

– legalizzazione (per i paesi per i quali, secondo le indicazioni della stessa Rap-presentanza consolare o diplomatica, è prevista) o riferimento di Legge inbase al quale il documento risulta essere esente da legalizzazione.

Qualora lo studente al momento della presentazione della domanda non sia ancorain possesso del diploma originale di maturità, dovrà essere presentata la relativaattestazione sostitutiva a tutti gli effetti di legge.

4. Certificazione Consolare attestante l’effettivo compimento degli studi in Istitu-zioni Scolastiche situate all’estero.

Il punto 5, interessa esclusivamente coloro che chiedono l’immatricolazione ad anno succes-sivo al primo, o ammissione a laurea magistrale.5. Certificati (corredati degli eventuali titoli accademici intermedi e/o finali già con-

seguiti) comprovanti gli studi compiuti e contenenti: durata in anni, programmi

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dei corsi seguiti, durata annuale di tali corsi espressa in ore, indicazione dei votie dei crediti formativi universitari riportati negli esami di profitto e nell’esame dilaurea presso Università straniere, muniti di:– traduzione autenticata dalla Rappresentanza consolare o diplomatica italiana

competente per territorio;– dichiarazione di valore (trattasi di apposita Dichiarazione, rilasciata dalla Rap-

presentanza consolare o diplomatica italiana competente per territorio, nellaquale dovrà essere indicato se gli studi effettuati e gli eventuali titoli conseguitisiano o meno di livello universitario);

– legalizzazione (per i Paesi per i quali, secondo le indicazioni della stessa Rap-presentanza consolare o diplomatica, è prevista) o riferimento di Legge inbase al quale il documento risulta essere esente da legalizzazione.

Dovrà, anche, essere espressamente precisato se l’Università – o l’Istituto Superiore– presso la quale gli studi sono stati compiuti, sia legalmente riconosciuta.

STUDENTI CITTADINI STRANIERI (NON COMUNITARI)

Si invitano gli studenti Cittadini Stranieri interessati a richiedere alla Segreteria Stu-denti Stranieri di ciascuna Sede dell’Università Cattolica le relative informazioni.

STUDENTI GIÀ IN POSSESSO DI ALTRE LAUREE ITALIANE

Gli studenti che si propongono di conseguire una seconda laurea di pari livello del-l’ordinamento italiano sono tenuti ad utilizzare la procedura informatica disponibilesul sito internet dell’Ateneo nella sezione dedicata. Gli studenti interessati sono altresìinvitati a consultare gli avvisi esposti agli albi di Facoltà e sul sito internet dell’Ateneoper verificare le scadenze di presentazione della documentazione necessaria alle Se-greterie di competenza.

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PRATIChE AMMINISTRATIvE

ISCRIZIONE AD ANNI DI CORSO/RIPETENTI O FUORI CORSO SUCCESSIVI AL PRIMO

La modalità di iscrizione è automatica: ogni studente già immatricolato presso l’Uni-versità Cattolica e regolarmente iscritto riceve - entro il mese di agosto - presso lapropria residenza: 1) dalla Banca il bollettino della prima rata proponente l’iscrizioneal nuovo anno accademico; 2) dall’Università la normativa tasse e contributi univer-sitari e la modulistica per la compilazione dei redditi del nucleo familiare. N.B.: Se,per eventuali disguidi, lo studente non è entrato in possesso entro la terza settimanadi settembre del bollettino tasse, lo stesso è tenuto a scaricarne una copia via webdalla pagina personale dello studente I-Catt, ovvero a richiederne tempestivamenteuno sostitutivo alla Segreteria di Facoltà. Per ottenere l’iscrizione all’anno successivolo studente deve effettuare il versamento di tale prima rata: l’avvenuto versamentodella prima rata costituisce definitiva manifestazione di volontà di iscriversi al nuovoanno accademico, l’iscrizione è così immediatamente perfezionata alla data del ver-samento (vedere il successivo punto relativamente al rispetto delle scadenze). L’aggiornamento degli archivi informatici avviene non appena l’Università ricevenotizia dell’avvenuto pagamento tramite il circuito bancario. Pertanto possono esserenecessari alcuni giorni dopo il versamento prima di ottenere dai terminali self-servicela certificazione dell’avvenuta iscrizione all’anno accademico. Qualora lo studente,in via eccezionale, necessiti del certificato di iscrizione con un maggior anticipo devepresentarsi in Segreteria esibendo la ricevuta della prima rata.

N.B. considerato che l’avvenuto pagamento della prima rata produce immediata-mente gli effetti dell’iscrizione, non è in nessun caso rimborsabile – (art. 4, comma8, Titolo I “Norme generali” del Regolamento Didattico dell’Università Cattolica eart. 27 del Regolamento Studenti, approvato con R.D. 4 giugno 1938, n. 1269).

Rimane un solo adempimento a carico degli studenti iscritti ai corsi di laurea soggettia tasse e contributi universitari il cui importo dipende dal reddito: devono consegnarealla Segreteria, secondo le modalità previste dalla “Normativa generale per la deter-minazione delle tasse e contributi universitari”, la busta contenente la modulisticarelativa ai redditi del nucleo familiare, modulistica necessaria per determinare l’im-porto della seconda e terza rata delle tasse e contributi universitari. La modulisticava depositata - debitamente sottoscritta - negli appositi raccoglitori situati pressol’atrio della propria Segreteria di Facoltà e accessibili dalle ore 8.00 alle ore 19.00da lunedì a venerdì e dalle ore 8.00 alle ore 13.00 il sabato, di norma, entro la datadi inizio delle lezioni prevista per ciascun corso di laurea ovvero entro la scadenzaindicata con avvisi agli albi. Oltre tale data si incorre nella mora per ritardata conse-gna atti amministrativi. Se il ritardo è eccessivo, tale da impedire la spedizione pertempo al recapito dello studente delle rate successive alla prima lo studente è tenuto

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a scaricarne una copia via web dalla pagina personale dello studente I-Catt, ovveroa richiederne tempestivamente una sostitutiva della seconda e/o terza rata alla Segre-teria di Facoltà al fine di non incorrere anche nella mora per ritardato pagamentodelle rate stesse.

RISPETTO DELLE SCADENZE PER L’ISCRIZIONE AD ANNI SUCCESSIVI

Fatte salve le seguenti avvertenze, lo studente che intende iscriversi al nuovo annoaccademico è tenuto ad effettuare il versamento entro la scadenza indicata sul bol-lettino.Se il versamento è avvenuto entro i termini indicati sul bollettino lo studente verràcollocato automaticamente per il nuovo anno accademico all’anno di corso (o ripe-tente o fuori corso, come indicato sul bollettino) nella posizione di REGOLARE. Selo studente intende variare l’iscrizione proposta (ad esempio da fuori corso a ripetenteoppure chiedere il passaggio ad altro corso di laurea) deve necessariamente presen-tarsi in Segreteria.Se lo studente si iscrive ad anno di corso ed il versamento è avvenuto in ritardo manon oltre il 31 dicembre lo studente verrà collocato nella posizione di corso in debitodi indennità di mora (scaricabile via web dalla pagina personale dello studente I-Catt). In tal caso lo studente è tenuto a presentarsi in Segreteria per la procedura diregolarizzazione (e per consegnare direttamente allo sportello la busta contenente lamodulistica relativa al reddito del nucleo familiare se iscritto a corso di laurea cheprevede tasse e contributi variabili in base al reddito). N.B. Un eccessivo ritardo im-pedisce la presentazione del piano di studi con conseguente assegnazione di un pianodi studio d’ufficio non modificabile. Per ulteriori ritardi è consentita esclusivamente l’iscrizione fuori corso e lo studentedeve presentarsi in Segreteria.

STUDENTI RIPETENTI

Gli studenti che abbiano seguito il corso di studi, cui sono iscritti, per l’intera sua du-rata senza essersi iscritti a tutti gli insegnamenti previsti dal piano degli studi o senzaaver ottenuto le relative attestazioni di frequenza, qualora la frequenza sia espressa-mente richiesta, devono iscriversi come ripetenti per gli insegnamenti mancanti diiscrizione o di frequenza. Gli studenti che, pur avendo completato la durata normale del corso di studi, inten-dano modificare il piano di studio mediante inserimento di nuovi insegnamenti cuimai avevano preso iscrizione, devono iscriversi come ripetenti. Il Consiglio della struttura didattica competente può stabilire casi in cui sia necessarioprendere iscrizione come ripetente anche a un anno di corso intermedio.

STUDENTI FUORI CORSO

Sono iscritti come fuori corso, salvo che sia diversamente disposto dai singoli ordi-

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namenti didattici: a. gli studenti che siano stati iscritti e abbiano frequentato tutti gli insegnamenti ri-

chiesti per l’intero corso di studi finché non conseguano il titolo accademico; b. gli studenti che, essendo stati iscritti a un anno del proprio corso di studi e avendo

frequentato i relativi insegnamenti, non abbiano superato gli esami obbligatoria-mente richiesti per il passaggio all’anno di corso successivo, finché non superinodetti esami ovvero non abbiano acquisito il numero minimo di crediti prescritto;

c. gli studenti che, essendo stati iscritti a un anno del proprio corso di studi ed es-sendo in possesso dei requisiti necessari per potersi iscrivere all’anno successivo,non abbiano chiesto entro i termini l’iscrizione in corso, od ottenuto tale iscrizio-ne.

Il Rettore può concedere l’iscrizione fuori corso ad anno intermedio su richiesta dellostudente motivata da gravi e fondati motivi.

PIANI DI STUDIO

Il termine ultimo (salvo i corsi di laurea per i quali gli avvisi agli Albi prevedono unascadenza anticipata ovvero eccezionali proroghe) per la presentazione da parte deglistudenti dei piani di studio individuali, è fissato al 31 ottobre. Per ritardi contenutientro sette giorni dalla scadenza potrà essere presentato il piano di studio, previo pa-gamento della prevista indennità di mora (per l’importo si veda “Diritti di Segreteria,indennità di mora e rimborsi di spese varie” della Normativa tasse). In caso di ritardosuperiore sarà assegnato un piano di studio d’ufficio non modificabile.

ESAMI DI PROFITTO

Norme generaliLo studente è tenuto a conoscere le norme relative al piano di studio del propriocorso di laurea ed è quindi responsabile dell’annullamento degli esami che siano so-stenuti in violazione delle norme stesse.Onde evitare l’annullamento di esami sostenuti, si ricorda agli studenti che non èpossibile l’iscrizione ad esami relativi ad insegnamenti sostituiti nel piano di studi eche l’ordine di propedeuticità tra le singole annualità di corsi pluriennali o tra l’esamepropedeutico rispetto al progredito o superiore fissato per soste nere gli esami è rigidoe tassativo.Qualsiasi infrazione alle disposizioni in materia di esami comporterà l’annullamentodella prova d’esame. L’esame annullato dovrà essere ripetuto.Il voto assegnato dalla Commissione esaminatrice non può essere successivamentemodificato: il voto è definitivo.Un esame verbalizzato con esito positivo non può essere ripetuto (ex art. 6 comma6, Titolo I “Norme generali” del Regolamento didattico di Ateneo).Lo studente è ammesso agli esami di profitto solo se in regola: a) con la presentazionedel piano studi; b) con il pagamento delle tasse e contributi; c) con l’iscrizione agli

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esami secondo le modalità di seguito indicate.

Modalità di iscrizione agli esamiL’iscrizione avviene mediante video-terminali (UC Point) self-service il cui uso è in-tuitivo e guidato (ovvero attraverso l’equivalente funzione via web dalla pagina per-sonale dello studente I-Catt). L’iscrizione agli esami deve essere effettuata non oltre il sesto giorno di calendarioche precede l’appello.Non è ammessa l’iscrizione contemporanea a più appelli dello stesso esame.Anche l’annullamento dell’iscrizione, per ragioni di vario ordine deve, anch’esso,essere fatto entro il sesto giorno che precede la data di inizio dell’appello.Lo spostamento dell’iscrizione ad un esame, da un appello ad altro successivo, puòavvenire soltanto se si è prima provveduto ad annullare l’iscrizione all’appello chesi intende lasciare.Se è scaduto il termine per iscriversi ad un appello, non è più possibile annullarel’eventuale iscrizione effettuata e si deve attendere il giorno dopo l’appello scadutoper poter effettuare l’iscrizione al successivo.

N.B.: Non potrà essere ammesso all’esame lo studente che:- non ha provveduto ad iscriversi all’appello entro i termini previsti;- pur essendosi iscritto all’appello non si presenti all’esame munito del re-

golare statino, del libretto universitario e di un documento d’identità incorso di validità.

PROVA FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE

La prova finale per il conseguimento della laurea, consiste nello svolgimento e nelladiscussione di una dissertazione scritta svolta su un tema precedentemente concordatocol professore della materia.Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve provvedere, nell’ordine ai se-guenti adempimenti:

a. Presentare alla Segreteria studenti entro i termini indicati dagli appositi avvisiagli Albi e sul sito internet dell’U.C.:

– modulo fornito dalla Segreteria studenti o stampato dalla pagina web di ciascunaFacoltà per ottenere l’approvazione dell’argomento prescelto per la dissertazionescritta. Lo studente deve:* far firmare il modulo dal professore sotto la cui direzione intende svolgere il

lavoro;* recarsi presso una stazione UC Point ovvero via web dalla pagina personale

dello studente I-Catt ed eseguire l’operazione “Presentazione del titolo dellatesi” (l’inserimento dei dati è guidato dall’apposito dialogo self-service);

* presentare il modulo in Segreteria studenti

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Ogni ritardo comporta il rinvio della tesi al successivo appello.Con la sola operazione self-service, non seguita dalla consegna in segreteria delmodulo, non verrà in alcun modo considerato adempiuto il previsto deposito deltitolo della tesi.

b. Presentare alla Segreteria studenti domanda di ammissione alla prova finale peril conseguimento della laurea su modulo ottenibile e da compilarsi operando pres-so una stazione UC Point ovvero attraverso l’equivalente funzione presente nellapagina personale dello studente I-Catt. Tale domanda potrà essere presentata acondizione che il numero di esami e/o il numero di CFU a debito non sia superiorea quello stabilito da ciascuna Facoltà.Sulla domanda è riportata la dichiarazione di avanzata elaborazione della disser-tazione che deve essere firmata dal professore, sotto la cui direzione la stessa èstata svolta e la dichiarazione degli esami/attività formative a debito, compresieventuali esami soprannumerari.Qualora, per qualsiasi motivo, il titolo della tesi sia stato modificato, il professoredovrà formalmente confermare tale modifica sulla domanda di ammissione allaprova finale per il conseguimento della laurea.

c. La domanda di ammissione alla prova finale per il conseguimento della laurea,provvista di marca da bollo del valore vigente, dovrà essere consegnata in Segre-teria studenti entro i termini indicati dagli appositi avvisi agli albi e sul sito inter-net, previa esibizione della ricevuta del versamento del bollettino relativo allespese per il rilascio del diploma di laurea e per il contributo laureandi. L’eventualeimpossibilità a sostenere l’esame di laurea nell’appello richiesto NON implica laperdita della somma versata tramite il pagamento del bollettino del contributolaureandi. Tale somma verrà considerata valida alla presentazione della successivadomanda di laurea e verrà detratta dal pagamento del relativo contributo laurean-di.

d. Entro, e non oltre, le date previste dallo scadenzario, esposto agli Albi e pubblicatesulla pagina web di ciascuna Facoltà, il laureando dovrà consegnare in Segreteriatre copie della dissertazione - una per il Relatore, una per il Correlatore e una perla Biblioteca - dattiloscritte e rilegate a libro.

e. Presentare alla Segreteria studenti il modulo di dichiarazione di regolarità adem-pimenti con Biblioteca ed EDUCatt, accompagnato da tre copie della tesi.

f. Lo studente riceverà la convocazione alla prova finale esclusivamente tramite lapropria pagina personale I-Catt in tempo utile e comunque non oltre il 10° giornoantecedente alla seduta di laurea. L’elenco degli ammessi alla prova finale con ilcorrelatore assegnato sarà affisso agli albi di facoltà o presso la Segreteria studenti.

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Avvertenze

1. Nessun laureando potrà essere ammesso all’esame di laurea se non avrà rispettatole date di scadenza esposte agli Albi di Facoltà e pubblicate sulla pagina web diciascuna Facoltà.

2. I laureandi devono aver sostenuto e verbalizzato tutti gli esami almeno una set-timana prima dell’inizio della sessione di laurea.

3. I laureandi hanno l’obbligo di avvertire tempestivamente il Professore relatoredella tesi e la Segreteria studenti qualora, per qualsiasi motivo, si verificasse l’im-possibilità a laurearsi nell’appello per il quale hanno presentato domanda e, in talcaso, dovranno ripresentare successivamente una nuova domanda di ammissioneall’esame di laurea.

4. I laureandi devono tassativamente consegnare il libretto di iscrizione al personaleaddetto prima dell’inizio della prova finale.

PROVA FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA TRIENNALE

L’ordinamento didattico di ciascun corso di laurea prevede diverse possibili modalitàdi svolgimento dell’esame di laurea. La struttura didattica competente definisce lamodalità da adottare per ciascun corso di studio (vedere in proposito gli avvisi agliAlbi di Facoltà e le indicazioni contenute nella Guida di Facoltà).La procedura prevista rimane attualmente simile a quella descritta per i corsi di laureaspecialistici/magistrali con le seguenti differenze:1. si tratta di un elaborato su un argomento di norma concordato con un docente di

riferimento;2. l’impegno richiesto per tale relazione è inferiore a quello richiesto per una tradi-

zionale tesi di laurea (l’impegno è proporzionale al numero di crediti formativiuniversitari attribuito alla prova finale nell’ordinamento didattico del proprio cor-so di laurea). Di conseguenza l’elaborato avrà una limitata estensione;

3. il titolo dell’argomento dell’elaborato finale deve essere ottenuto secondo le mo-dalità stabilite dal Consiglio di Facoltà (assegnazione diretta da parte del docente)in tempo utile per lo svolgimento ed il completamento dell’elaborato entro la sca-denza prevista per la presentazione della domanda di ammissione alla prova finaleper il conseguimento della laurea. Tale scadenza sarà pubblicata agli Albi e sullapagina web di ciascuna Facoltà per ciascuna sessione di riferimento;

4. la domanda di ammissione alla prova finale per il conseguimento della laureadeve essere presentata non meno di 45 giorni dall’inizio della sessione prescelta.La citata domanda potrà essere presentata a condizione che il numero di esamie/o il numero di CFU a debito non sia superiore a quello stabilito da ciascuna Fa-coltà;

5. sono necessarie tre copie cartacee da consegnare alla Segreteria (una per il Do-cente di riferimento, una per il Correlatore e una per la Biblioteca) unitamente al

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modulo di dichiarazione di regolarità adempimenti con Biblioteca ed EDUCatt.

ESAMI DI LAUREA RELATIVI AI CORSI DI STUDIO PRECEDENTI ALL’ENTRATA IN VIGORE DEL

D.M. 3 NOVEMBRE 1999, N. 509

La procedura prevista è sostanzialmente analoga a quella descritta per la prova finaleper il conseguimento della laurea specialistica/magistrale salvo diverse indicazioniesposte agli Albi di Facoltà e/o pubblicate sulla Guida di Facoltà. Anche per gli esamidi laurea dei corsi quadriennali/quinquennali, antecedenti l’ordinamento di cui alD.M. 509/99, la domanda di ammissione alla prova finale potrà essere presentata acondizione che il numero di esami a debito non sia superiore a quello stabilito da cia-scuna Facoltà.

AVVERTENZE PER I LAUREANDI NEGLI APPELLI DELLA SESSIONE STRAORDINARIA

Lo studente che conclude gli studi negli appelli di laurea della sessione straordinaria(dal 5 novembre al 30 aprile), è tenuto al pagamento di un contributo di funziona-mento proporzionale al ritardo accumulato rispetto alla conclusione dell’anno acca-demico al quale il medesimo risulta regolarmente iscritto. Il citato contributo non èdovuto per gli studenti che conseguendo la laurea triennale nella suddetta sessionestraordinaria prendono immediatamente iscrizione al biennio magistrale.

CESSAZIONE DELLA QUALITÀ DI STUDENTE

Gli studenti hanno facoltà di rinunciare agli studi intrapresi senza obbligo di pagarele tasse scolastiche e contributi arretrati di cui siano eventualmente in difetto. La ri-nuncia deve essere manifestata con atto scritto in modo chiaro ed esplicito senza l’ap-posizione sulla medesima di condizioni, termini e clausole che ne limitino l’efficacia.A coloro che hanno rinunciato agli studi potranno essere rilasciati certificati relati-vamente alla carriera scolastica precedentemente percorsa.Non possono prendere iscrizione a un nuovo anno accademico e, pertanto, cessanodalla qualità di studente gli studenti che non abbiano preso regolare iscrizione percinque anni accademici consecutivi o gli studenti che, trascorsa la durata normaledel corso di studi, non abbiano superato esami per cinque anni accademici consecu-tivi. La predetta disposizione non si applica agli studenti che debbano sostenere solol’esame di laurea ovvero che abbiano conseguito tutti i crediti a eccezione di quelliprevisti per la prova finale.

PASSAGGIO AD ALTRO CORSO DI LAUREA

Gli studenti che intendano passare ad altro corso di laurea della stessa o di altra Fa-coltà dell’Università Cattolica sono tenuti ad utilizzare la procedura informaticadisponibile sul sito internet dell’Ateneo nella sezione dedicata. Gli studenti in-teressati sono altresì invitati a consultare gli avvisi esposti agli albi di Facoltà e sul

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sito internet dell’Ateneo per verificare le scadenze di presentazione della documen-tazione necessaria alle Segreterie di competenza.

TRASFERIMENTI

Trasferimento ad altra UniversitàLo studente regolarmente iscritto può trasferirsi ad altra Università, previa consulta-zione dell’ordinamento degli studi della medesima, dal 15 luglio al 31 ottobre (salvoscadenza finale anteriore al 31 ottobre per disposizioni dell’università di destinazione)presentando alla Segreteria di Facoltà apposita domanda.Lo studente che richiede il trasferimento ad altro Ateneo oltre il termine fissato dallanormativa e comunque non oltre il 31 dicembre è tenuto al pagamento di un contri-buto di funzionamento direttamente proporzionale al ritardo di presentazione del-l’istanza. Il trasferimento non potrà comunque avvenire in assenza del nulla ostadell’Università di destinazione.Per ottenere il trasferimento lo studente deve previamente:– verificare presso una stazione UC Point, la propria carriera scolastica con la fun-

zione “visualizzazione carriera” e segnalare alla segreteria eventuali rettifiche ocompletamento di dati;

– ottenere dalla stazione UC-Point un certificato degli esami superati. Alla domanda, cui va applicata marca da bollo secondo valore vigente, devono essereallegati:* libretto di iscrizione;* badge magnetico;* il certificato degli esami superati ottenuto via UC Point;* dichiarazione su apposito modulo da ritirare in Segreteria, di:

non avere libri presi a prestito dalla Biblioteca dell’Università e dal Servizio Pre-stito libri di EDUCatt (Ente per il Diritto allo Studio Universitario dell’UniversitàCattolica);non avere pendenze con l’Ufficio Assistenza di EDUCatt (Ente per il Diritto alloStudio Universitario dell’Università Cattolica) es. pagamento retta Collegio, re-stituzione rate assegno di studio universitario, restituzione prestito d’onore, ecc.;

* quietanza dell’avvenuto versamento del diritto di segreteria previsto.A partire dalla data di presentazione della domanda di trasferimento non è piùconsentito sostenere alcun esame.

Gli studenti trasferiti ad altra Università, non possono far ritorno all’Università Cat-tolica prima che sia trascorso un anno dalla data del trasferimento. Gli studenti cheottengono l’autorizzazione a ritornare all’Università Cattolica sono ammessi all’annoin cui danno diritto gli esami superati indipendentemente dall’iscrizione ottenuta pre-cedentemente. Saranno tenuti inoltre a superare quelle ulteriori prove integrative cheil Consiglio della Facoltà competente ritenesse necessarie per adeguare la loro pre-parazione a quella degli studenti dell’Università Cattolica.

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Trasferimento da altra Università

Gli studenti già iscritti ad altra Università che intendono immatricolarsi all’UniversitàCattolica sono tenuti ad utilizzare la procedura informatica disponibile sul sito internetdell’Ateneo nella sezione dedicata. Gli studenti interessati sono altresì invitati a con-sultare gli avvisi esposti agli albi di Facoltà e sul sito internet dell’Ateneo per verifi-care le scadenze di presentazione della documentazione necessaria alle Segreterie dicompetenza.

Lo studente è in ogni caso tenuto a presentare richiesta di trasferimento all’Universitàdi provenienza o presentare alla stessa domanda di rinuncia agli studi.

DEFINIZIONE DELLA REGOLARITÀ AMMINISTRATIVA AI FINI DELL’ACCOGLIMENTO DELLA

DOMANDA DI PASSAGGIO INTERNO AD ALTRO CORSO DI LAUREA O DI TRASFERIMENTO AD

ALTRO ATENEO

Lo studente soddisfa il requisito di regolarità amministrativa se si trova in una delleseguenti situazioni:– ha rinnovato l’iscrizione al nuovo anno accademico (condizione che si verifica

con l’avvenuto versamento della prima rata) essendo in regola per gli anni acca-demici precedenti (questi ultimi anche attraverso la tassa di ricognizione studiqualora si sia verificato un periodo di uno o più anni di interruzione degli studi –cfr. § Tasse e Contributi);

– pur non avendo ancora rinnovato l’iscrizione al nuovo anno accademico, è in re-gola rispetto all’anno accademico che volge al termine e presenta domanda dipassaggio o trasferimento entro i termini stabiliti da ciascuna Facoltà e comunqueentro il 31 ottobre.

Iscrizione a corsi singoli (art. 11 del Reg. Didattico d’Ateneo)Ai sensi dell’art. 11 del Regolamento didattico di Ateneo, possono ottenere, previaautorizzazione della struttura didattica competente, l’iscrizione ai corsi singoli e so-stenere gli esami relativi a tali corsi entro gli appelli dell’anno accademico di rispet-tiva frequenza:a. gli studenti iscritti ad altre università autorizzati dall’Ateneo di appartenenza e,

se cittadini stranieri nel rispetto della normativa e procedure vigenti;b. i laureati interessati a completare il curriculum formativo seguito;c. altri soggetti interessati.È dovuta una tassa di iscrizione più un contributo per ciascun corso (cfr. Normativagenerale tasse e contributi universitari).I soggetti di cui sopra possono iscriversi a corsi singoli corrispondenti a un numerodi crediti formativi universitari stabilito dal Consiglio della struttura didattica com-petente e, di norma, non superiore a 30 per anno accademico, per non più di due anniaccademici; eventuali deroghe sono deliberate, su istanza motivata, dal Consiglio

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della struttura didattica competente.La domanda di iscrizione va presentata una sola volta per anno accademico e con riferimentoa corsi appartenenti ad una stessa Facoltà (o mutuati dalla medesima) presso la Segreteriacompetente entro la data di inizio delle lezioni.

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NORME PER ADEMPIMENTI DI SEGRETERIA

AVVERTENZE

A tutela dei dati personali, si ricorda allo studente che, salvo diverse disposizioni deiparagrafi successivi, per compiere le pratiche scolastiche deve recarsi personalmenteagli sportelli della Segreteria competente. Se per gravi motivi lo stesso ne fosse im-pedito può, con delega scritta, incaricare un’altra persona oppure fare la richiesta percorrispondenza, nel qual caso lo studente deve indicare la Facoltà di appartenenza, ilnumero di matricola, il recapito e allegare l’affrancatura per la raccomandata di ri-sposta.Si ricorda che alcune operazioni relative alle pratiche scolastiche sono previste inmodalità self-service presso le postazioni denominate UC Point o via web dalla pa-gina personale dello studente I-Catt.Lo studente, per espletare le pratiche, è invitato a non attendere i giorni vicini allescadenze relative ai diversi adempimenti.

ORARIO DI SEGRETERIA

Gli uffici di Segreteria sono aperti al pubblico nei giorni feriali (sabato escluso) se-condo il seguente orario:lunedì, martedì, giovedì e venerdì: dalle ore 9.00 alle ore 12.00mercoledì: dalle ore 13.30 alle ore 16.30.

Gli uffici di Segreteria restano chiusi il venerdì che precede la domenica di Pasqua,in occasione della festa del Sacro Cuore, il 24 e il 31 dicembre e la settimana di Fer-ragosto. Circa eventuali ulteriori giornate di chiusura verrà data idonea comunica-zione tramite avvisi esposti agli albi.

RECAPITO DELLO STUDENTE PER COMUNICAZIONI VARIE

È indispensabile che tanto la residenza come il recapito vengano, in caso di successivevariazioni, aggiornati tempestivamente: tale aggiornamento deve essere effettuato di-rettamente a cura dello studente con l’apposita funzione self-service presso le stazioniUC-POINT o via web tramite la pagina personale dello studente I-Catt.

CERTIFICATI

I certificati relativi alla carriera scolastica degli studenti sono rilasciati su istanza, aisensi della normativa vigente, dalla Segreteria di Facoltà ovvero, attraverso un ser-vizio self-service il cui accesso prevede che lo studente si identifichi con user namee password.

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RILASCIO DEL DIPLOMA DI LAUREA E DI EVENTUALI DUPLICATI

Per ottenere il rilascio del diploma originale di laurea occorre attenersi alle indicazionicontenute nella lettera-invito alla discussione della tesi di laurea.In caso di smarrimento del diploma originale di laurea l’interessato può richiedere alRettore, con apposita domanda, soggetta a imposta di bollo, corredata dai documenticomprovanti lo smarrimento (denuncia alle autorità giudiziarie competenti), il dupli-cato del diploma previo versamento del contributo previsto per il rilascio del mede-simo.I diplomi originali vengono recapitati all’interessato presso l’indirizzo agli atti del-l’amministrazione al momento della presentazione della domanda di laurea.

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TASSE E CONTRIBUTI

Le informazioni sulle tasse e sui contributi universitari nonché su agevolazioni eco-nomiche sono consultabili attraverso il sito internet dell’Università Cattolica del SacroCuore al seguente indirizzo: http://www.unicatt.it/OffertaFormativa/, alla voce “tassee contributi universitari” e dalla pagina personale dello studente I-Catt.

I prospetti delle tasse e contributi vari sono altresì contenuti in un apposito fascico-lo.Lo studente che non sia in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi e coni documenti prescritti non può:– essere iscritto ad alcun anno di corso, ripetente o fuori corso;– essere ammesso agli esami;– ottenere il passaggio ad altro corso di laurea/diploma;– ottenere il trasferimento ad altra Università;– ottenere certificati d’iscrizione.Lo studente che riprende gli studi dopo averli interrotti per uno o più anni accademiciè tenuto a pagare le tasse e i contributi dell’anno accademico nel quale riprende glistudi, mentre per gli anni relativi al periodo di interruzione deve soltanto una tassa diricognizione. Lo studente che, riprendendo gli studi all’inizio dell’anno accademico,chiede di poter accedere agli appelli di esame del periodo gennaio-aprile, calenda-rizzati per i frequentanti dell’a.a. precedente, è tenuto a versare, inoltre, un contributoaggiuntivo.Lo studente che ha ottenuto l’iscrizione ad un anno di corso universitario non ha di-ritto, alla restituzione delle tasse e dei contributi pagati (art. 4, comma 8, Titolo I“Norme generali” del Regolamento Didattico dell’Università Cattolica e art. 27 delRegolamento Studenti, approvato con R.D. 4 giugno 1938, n. 1269).

1. Di norma il pagamento di tutte le rate deve essere effettuato mediante i bollettinidi tipo MAV emessi dalla Banca o attraverso i Bollettini Freccia resi disponibilinella pagina personale dello studente I-Catt quindici giorni prima della scadenzadella rata o, in via eccezionale, emessi dalla Segreteria.Solo per gli studenti che si immatricolano al I anno di corso o che si iscrivono aprove di ammissione a corsi di laurea, laddove richieste, esiste la possibilità dipagare gli importi della prima rata e il contributo della prova di ammissione online con carta di credito dal sito web dell’Università Cattolica (www.unicatt.it/im-matricolazioni).Non è ammesso alcun altro mezzo di pagamento.

2. Gli studenti che si immatricolano al I anno di corso o che si iscrivono a prove diammissione a corsi di laurea potranno ritirare i bollettini MAV della prima ratae per il contributo per la prova di ammissione presso l’Area immatricolazionidell’Università oppure scaricarli on line dal sito web dell’Università Cattolica

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(www.unicatt.it/immatricolazioni).

A tutti gli altri studenti le rate verranno recapitate con congruo anticipo rispetto allascadenza a mezzo posta tramite bollettini di tipo MAV emessi dalla Banca, altrimentisarà possibile ottenere i Bollettini Freccia resi disponibili nella pagina personale dellostudente I-Catt quindici giorni prima della scadenza della rata.È dovuta mora per ritardato pagamento delle tasse scolastiche.Ai fini di un eventuale riscontro è opportuno che lo studente conservi, fino al terminedegli studi, tutte le quietanze del pagamento delle tasse scolastiche.

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NORME DI COMPORTAMENTO

Secondo quanto previsto dall’ordinamento universitario gli studenti sono tenuti al-l’osservanza di un comportamento non lesivo della dignità e dell’onore e non in con-trasto con lo spirito dell’Università Cattolica.In caso di inosservanza l’ordinamento universitario prevede la possibilità di sanzionidisciplinari di varia entità in relazione alla gravità delle infrazioni (cfr. art. 18 bis -Competenze disciplinari nei riguardi degli studenti, Titolo I “Norme generali” delregolamento didattico di Ateneo).L’eventuale irrogazione di sanzioni è disposta dagli organi accademici competentisulla base di procedimenti che assicurano il diritto di difesa degli interessati in ar-monia con i principi generali vigenti in materia.

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NORME PER MANTENERE LA SICUREZZA IN UNIvERSITÀ: SICUREZZA, SALUTE

E AMBIENTE

Per quanto riguarda la Sicurezza, la Salute e l’Ambiente l’Università Cattolica delSacro Cuore ha come obiettivo strategico la salvaguardia dei dipendenti, docenti enon docenti, ricercatori, dottorandi, tirocinanti, borsisti, studenti e visitatori, nonchéla tutela degli ambienti e dei beni utilizzati per lo svolgimento delle proprie attivitàistituzionali secondo quanto previsto dalla missione dell’Ente. Compito di tutti, docenti, studenti e personale amministrativo è di collaborare al per-seguimento dell’obiettivo sopra menzionato, verificando costantemente che siano ri-spettate le condizioni necessarie al mantenimento della salute e sicurezza nei luoghidi lavoro e che siano conosciute e costantemente applicate le procedure; in caso con-trario è compito di ognuno comunicare le situazioni di carenza di condizioni sicureo di formazione/informazione alle persone, collaborando con i servizi preposti allastesura e continuo miglioramento delle prassi e procedure di svolgimento delle attivitàistituzionali. Anche gli studenti possono contribuire al miglioramento della sicurezza (in osser-vanza a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08), con il seguente comportamento:a. osservare le disposizioni e le istruzioni impartite ai fini della protezione collettiva

e individuale;b. utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze

e i dispositivi di sicurezza;c. utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizio-

ne;d. segnalare immediatamente al personale preposto le deficienze dei mezzi e dispo-

sitivi, nonché le altre condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza, adope-randosi direttamente, in caso di emergenza, nell’ambito delle loro competenze epossibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli;

e. non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o disegnalazione o di controllo;

f. non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di compe-tenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altre persone;

g. nei casi in cui è previsto, sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei loro confron-ti;

h. contribuire all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità competenteo comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute in Università; evitarecomportamenti pericolosi per sé e per gli altri.

Alcuni esempi per concorrere a mantenere condizioni di sicurezza:

– nei corridoi, sulle scale e negli - non correre;atri: - non depositare oggetti che

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possano ingombrare il passaggio;- lascia libere le vie di passaggio e le

uscite di emergenza;

– negli istituti, nei laboratori e in - segui scrupolosamente le biblioteca indicazioni del personale preposto;

- prima di utilizzare qualsiasiapparecchio, attrezzatura o altroleggi le norme d’uso, le istruzioni e le indicazioni disicurezza;

- non utilizzare apparecchiatureproprie senza specificaautorizzazione del personale preposto;

- non svolgere attività diverseda quelle didattiche o autorizzate;

– nei luoghi segnalati - non fumare o accendere fiamme libere;

- non accedere ai luoghi ove èindicato il divieto di accesso;

– in caso di evacuazione - mantieni la calma;- segnala immediatamente

l’emergenza in corso al personalepresente e/o ai numeri di telefonoindicati;

- ascolta le indicazioni fornite dal personale preposto;

- non usare ascensori;- raggiungi luoghi aperti a cielo

libero seguendo la cartellonisticapredisposta;

- raggiungi rapidamente il punto di rac-colta più vicino (indicato nelle plani-metrie esposte nell’edificio);

- verifica che tutte le persone cheerano con te si siano potute mettere in situazione di sicurezza;

- segnala il caso di un’eventuale perso-na dispersa al personale della squadra di emergenza;

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- utilizza i dispositivi di protezioneantincendio per spegnere unfocolaio solo se ragionevolmentesicuro di riuscirvi (focolaio di dimensioni limitate) e assicurati di avere sempre una via di fugapraticabile e sicura.

In tutte le sedi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nei limiti e con le modalitàstabilite dalla normativa in materia, vige il divieto di fumo.

Numeri di emergenza

Sede di Piacenza

Riferimenti n° telefono interno n° telefono esternoSoccorso interno 9 0523.599111Servizio vigilanza 139 0523.599139Servizio sicurezza 133 0523.599133Servizio tecnico 142 0523.599142Direzione di Sede 122 0523.599122

Ulteriori informazioni sono contenute nella pagina Web: http://www.unicatt.it/pre-venzione.

Indirizzo e-mail Servizio Prevenzione e Protezione della sede di Piacenza:

[email protected]; [email protected].

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PERSONALE DELL’UNIvERSITÀ

Il personale dell’Università Cattolica è al servizio degli studenti e degli utenti del-l’Ateneo. Il personale si impegna a garantire le migliori condizioni affinché tutti gliutenti possano usufruire nel modo più proficuo dei servizi e delle strutture dell’Uni-versità.

Il personale delle Segreterie di Facoltà, della Biblioteca e della Logistica, nell’eser-cizio delle proprie funzioni nell’ambito dei locali dell’Università, è autorizzato a farrispettare le disposizioni di utilizzo degli spazi e delle strutture universitarie.Tutto il personale e in particolare gli addetti alla Vigilanza, alla Bidelleria e alla Por-tineria, in base all’art. 47 R.D. 1269/1938, possono esercitare attività di prevenzionee inibizione di ogni turbamento dell’ordine interno dell’Ente universitario. Nell’eser-cizio di tale attività redigono un verbale che ha anche rilevanza esterna e può essereequiparato ai verbali redatti dagli ufficiali ed agenti della Forza Pubblica.Al personale dell’Università Cattolica non è consentito di provvedere in vece altruialla presentazione di documenti o, comunque, di compiere qualsiasi pratica scolasticapresso la Segreteria.

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NORME DI GARANZIA DEL FUNZIONAMENTO DEI SERvIZI ESSENZIALI

(Norme sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardiadei diritti della persona costituzionalmente tutelati – leggi n. 146/1990, n. 83/2000 e succ. mo-difiche e integrazioni)

Nell’ambito dei servizi essenziali dell’istruzione universitaria, dovrà garantirsi lacontinuità delle seguenti prestazioni indispensabili per assicurare il rispetto dei valorie dei diritti costituzionalmente tutelati:- immatricolazione ed iscrizione ai corsi universitari;- prove finali, esami di laurea e di stato;- esami conclusivi dei cicli annuali e/o semestrali di istruzione;- certificazione per partecipazione a concorsi nei casi di documentata urgenza per

scadenza dei termini.

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SERvIZI DELL’UNIvERSITÀ PER GLI STUDENTI

Allo studente che si iscrive in Università Cattolica, oltre alla qualità e alla serietàdegli studi, l’Ateneo, in linea con la propria tradizione di attenzione alla persona,mette a disposizione un’ampia offerta di servizi e di iniziative culturali e ricreative,in fase di continuo sviluppo e miglioramento. Ciò al fine di agevolare lo studentenello svolgimento delle proprie attività e garantire adeguata assistenza, in particolare,nei momenti più impegnativi della sua carriera.

Tra i servizi innovativi offerti dall’Ateneo si segnala I-Catt, la pagina personaledello studente, accessibile da qualsiasi postazione pc dell’Università o da casa. Oltreal trasferimento sul web di tutte le funzionalità UC-Point, la pagina I-Catt riorganizzale informazioni relative alla didattica già presenti nel sito, in modo profilato sul per-corso di studi del singolo studente: orari dei corsi, lezioni sospese, calendario appellid’esame, avvisi dei docenti. Da qui sono gestite in maniera innovativa le comunica-zioni sia verso lo studente, sia da parte dello studente, che può porre quesiti e chiederespiegazioni al servizio coinvolto dal problema in questione e avere una risposta tem-pestiva e puntuale.

Nel sito web dell’Università Cattolica (www.unicatt.it) tutti i servizi hanno ampiesezioni a loro dedicate utili per la consultazione.

Tra questi, in sintesi, ricordiamo:- Servizio Orientamento- Biblioteca- Servizio Stage, Placement e Relazioni Internazionali- Servizio Tutorato- EDUCatt - Ente per il diritto allo studio universitario dell’Università Cattolica

del Sacro Cuore (assistenza sanitaria, servizi di ristorazione, soluzioni abitative,prestito libri)

- Servizio integrazione studenti con disabilità o con dislessia- ILAB - Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo delle Attività didattiche e tecno-

logiche d’Ateneo (corsi ICT e Blackboard)- SeLdA - Servizio linguistico d’Ateneo (corsi di lingua straniera)- Collaborazione a tempo parziale degli studenti- Centro pastorale- Attività culturali e ricreative- Ufficio Rapporti con il pubblico (URP)

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PROGRAMMI DEI CORSI

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APPENDICE: PROGRAMMI DEI CORSI

I) LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE EDELLA FORMAZIONE

1. Antropologia culturale ed etnologia: Prof. ANTONELLA

CAFORIO ................................................................................pag. 772. Didattica generale e tecnologie dell’educazione:

I Modulo: Prof. PIERPAOLO TRIANI........................................pag. 77II Modulo: Prof. ALESSANDRA CARENZIO..............................pag. 78

3. Elementi di diritto civile e penale della famiglia e dei minori: Prof. CLAUDIA MAZZUCATO ................................pag. 79

4. Estetica: Prof. ROBERTO DIODATO .........................................pag. 815. Filosofia morale: Prof. SILVANO PETROSINO..........................pag. 816. Fondamenti e metodi della sociologia: Prof. VALERIO

CORRADI ................................................................................pag. 827. Letteratura italiana contemporanea: Prof. ENRICA

MEZZETTA..............................................................................pag. 848. Letteratura italiana moderna: Prof. PIERANTONIO FRARE ......pag. 869. Metodologia del lavoro educativo: Prof. PIER

PAOLO TRIANI ........................................................................pag. 8710. Metodologia della ricerca e della valutazione per la

formazione: Prof. PIERO CATTANEO.......................................pag. 8911. Metodologia della ricerca educativa: Prof. CRISTINA

LISIMBERTI .............................................................................pag. 9012. Metodologia della sperimentazione educativa: Prof.

PIERO CATTANEO....................................................................pag. 9113. Neuropsichiatria infantile: Prof. GIUSEPPE AUGUSTO

CHIARENZA ............................................................................pag. 9214. Pedagogia degli adulti e del lavoro: Prof. ELENA

ZANFRONI...............................................................................pag. 9315. Pedagogia della famiglia: Prof. VANNA IORI .........................pag. 9416. Pedagogia della prima infanzia: Prof. ELISABETTA MUSI ......pag. 9517. Pedagogia delle relazioni educative: Prof. DANIELE

BRUZZONE..............................................................................pag. 96

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18. Pedagogia generale e della comunicazione: Prof. VANNA

IORi........................................................................................pag. 9619. Pedagogia interculturale: Prof. VANNA IORI..........................pag. 9720. Pedagogia sociale: Prof. ELISABETTA MUSI...........................pag. 9821. Pedagogia speciale: Prof. MARIA TERESA CAIRO ..................pag. 10022. Progettazione delle attività educative e speciali:

I Modulo: Prof. PAOLA PLESSI ...............................................pag. 101II Modulo: Prof. MARIA TERESA CAIRO.................................pag. 101

23. Psicologia clinica dello sviluppo: Prof. MONICA

ACCORDINI .............................................................................pag. 10224. Psicologia dell’infanzia: modelli e applicazioni: Prof.

LETIZIA CARRUBBA ................................................................pag. 10225. Psicologia della formazione: Prof. BARBARA BERTANI .........pag. 10326. Psicologia delle interazioni educative: Prof. ELENA

RAMELLA ...............................................................................pag. 10427. Psicologia dello sviluppo: Prof. ANNALISA VALLE................pag. 10528. Psicologia sociale: Prof. SARA PELUCCHI ..............................pag. 10729. Psicopatologia: Prof. MONICA ACCORDINi.............................pag. 10830. Sociologia dei processi culturali e comunicativi: Prof.

PIERMARCO AROLDI ...............................................................pag. 11031. Sociologia dell’educazione e della formazione: Prof.

VITTORINO CADARIO ..............................................................pag. 11132. Sociologia della famiglia e dei servizi alla persona: Prof.

ANNA MARIA TERESA SCISCI..................................................pag. 11333. Sociologia economica e del lavoro: Prof. BARBARA

BARABASCHi ..........................................................................pag. 11534. Storia contemporanea: Prof. MARIA BOCCI...........................pag. 11735. Storia dei processi formativi: Prof. ILARIA MATTIONI ...........pag. 11836. Storia del pensiero e delle istituzioni politiche moderne

e contemporanee: Prof. CHIARA CONTINISO ..........................pag. 11837. Storia dell’educazione: Prof. ILARIA MATTIONI.....................pag. 11938. Storia della lettura e della letteratura per l’età evolutiva:

Prof. RENATA LOLLO..............................................................pag. 12039. Storia della pedagogia: Prof. CARLA FRANCESCA GHIZZONI..pag. 12140. Storia moderna: Prof. DANILO ZARDIN..................................pag. 12241. Storia sociale: Prof. MARIA LUISA FROSIO ............................pag. 12442. Teatro d’animazione: Prof. GAETANO OLIVA.........................pag. 126

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43. Temi e problemi di filosofia: Prof. GIOVANNI VENTIMIGLIA..pag. 127

II) LAUREA MAGISTRALE IN PROGETTAZIONE PEDAGOGICA NEI SERvIZI PER MINORI

1. Esperienza estetica nella formazione dei minori: Prof. ROBERTO DIODATO.................................................................pag. 129

2. Media e culture dell’infanzia: Prof. PIERMARCO AROLDI ......pag. 1293. Metodi e tecniche dell’intervento educativo con i minori:

Prof. PIERPAOLO TRIANI .........................................................pag. 1314. Metodologia della progettazione educativa: Prof.

CRISTINA LISIMBERTI..............................................................pag. 1325. Minori e giustizia: Prof. CARLO RUSCONI .............................pag. 1336. Pedagogia del sistema formativo nei servizi per i minori:

Prof. ELISABETTA MUSI..........................................................pag. 1347. Pedagogia dell’infanzia e dell’adolescenza: Prof.

DANIELE BRUZZONE ...............................................................pag. 1358. Pedagogia dell’integrazione: Prof. MARIA TERESA CAIRO ....pag. 1369. Psicologia dello sviluppo atipico: prevenzione e intervento:

Prof. ANNALISA VALLE ..........................................................pag. 13710. Psicologia sociale della famiglia: Prof. CARLA MAZZOLENI .pag. 13911. Sociologia delle relazioni familiari e comunitarie:

Prof. LUCIA BOCCACIN...........................................................pag. 14012. Storia dell’educazione giovanile:

I Modulo: Prof. SIMONETTA POLENGHI ..................................pag. 141II Modulo: Prof. RENATA LOLLO ...........................................pag. 144

13. Storia della famiglia e dell’infanzia: Prof. ANTONIA

ENRICA MARZIA GIULIANI ......................................................pag. 145

Programmi dei Corsi di Teologia ..................................................pag. 147

Programmi dei Corsi di lingua straniera di primo livello (SeLdA).........................................................................................pag. 153

Programmi dei Corsi di lingua straniera di livello avanzato.........pag. 156

Programmi dei Corsi di ICT e società dell’informazione .............pag. 158

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I) CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE EDELLA FORMAZIONE

1.- Antropologia Culturale ed EtnologiaPROF. ANTONELLA CAFORIO

OBIETTIVO DEL CORSO

Introduzione ai concetti, al metodo e agli sviluppi del pensiero antropologico.

PROGRAMMA DEL CORSO

La riflessione antropologica e il mondo tradizionale e moderno. Alcuni esempi del-l’indagine antropologica: lettura ed analisi di testi classici e contemporanei dell’an-tropologia.

BIBLIOGRAFIA

M. HARRIS, Antropologia culturale, Zanichelli, Bologna, 1990 (ecc. i capp. 2-3-4-5).M. SEGALEN, Riti e rituali contemporanei, Il Mulino, Bologna, 2000.A. VAN GENNEP, I riti di passaggio, Bollati Boringhieri, Torino, 2000.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula; eventuali interventi in aula di esperti.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Antonella Caforio riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Fa-coltà di Scienze della Formazione.

2.- Didattica Generale e Tecnologie dell’EducazionePROFF. PIERPAOLO TRIANI-ALESSANDRA CARENZIO

I ModuloPROF. PIERPAOLO TRIANI

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Metodologia del lavoro educativo delcurriculum Educatore nei servizi alla persona, al quale si rimanda per obiettivi, bi-bliografia, didattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

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II ModuloPROF. ALESSANDRA CARENZIO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende approfondire la relazione tra tecnologie e didattica, a partire dal-l’analisi dell’evoluzione storica della tecnologia (dall’oralità primaria al Web 2.0)per discutere della questione tecnologica nei processi di insegnamento e apprendi-mento, evidenziandone le implicazioni didattiche per gli attori coinvolti. La partemonografica del corso sarà dedicata all’impiego dei media e delle tecnologie in chiavedidattica, sperimentando e creando ambienti in rete (blog, social network, forum).

PROGRAMMA DEL CORSO

Tecnologie e didattica: evoluzione storica.Tecnologie e situazione didattica: implicazioni, potenzialità, relazioni.Tecnologie e conoscenza: rappresentare, comunicare e condividere.La didattica tra presenza e Rete: attenzioni di metodo.Blog, social network e new media in chiave didattica: come creare e utilizzare gliambienti in rete in maniera significativa.

BIBLIOGRAFIA

Testi obbligatoriP. ARDIZZONE-P.C. RIVOLTELLA, Media e tecnologie per la didattica, Vita e Pensiero, Milano, 2008.M. CASTOLDI, Didattica generale, Mondadori, Milano, 2010.A. CARENZIO-C. VALMACHINO, Media Teaching. I media come strumenti formativi, in C. SCURATI

(a cura di), Nuove didattiche. Linee di ricerca e proposte formative, La Scuola, Brescia,2008.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso prevede, oltre alle ore di lezione, seminari e convegni, attività on line collaborative(ricerche in rete ed esercitazioni) e la progettazione di un percorso di introduzione delle tec-nologie nella didattica (concordato con lo studente), che verrà presentato in sede di esame. Ul-teriori dettagli verranno comunicati a lezione.

METODO DI VALUTAZIONE

Il corso termina con un esame orale che verterà sui temi trattati durante le lezioni. Per ifrequentanti il voto complessivo comprende, oltre al colloquio orale, la valutazione data alprogetto e la partecipazione al lavoro on line svolto nel corso dell’anno.

AVVERTENZE

Gli studenti impossibilitati a frequentare il corso sono tenuti a scegliere un libro tra i se-

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guenti, sostitutivo delle attività e dei materiali del corso:D. PARMIGIANI, Tecnologie di gruppo, Erickson, Trento, 2008.A. CARENZIO, Media, educazione e ricerca in Europa, Vita e Pensiero, Milano, 2008.M. RANIERI, Formazione e cyberspazio: divari e opportunità nel mondo della rete, ETS, Pisa,

2006. S. MANTOVANI-P. FERRI (a cura di), Digital Kids: come i bambini usano il computer e come potreb-

bero usarlo genitori e insegnanti, ETAS, Milano, 2008.I. MANCINI-B.M. LOGORIO, Progettare scuola con i blog: riflessioni ed esperienze per una didat-

tica innovativa nella scuola dell’obbligo, Franco Angeli, Milano, 2007.

Il Prof. Alessandra Carenzio riceve gli studenti nei giorni di lezione (l’orario verrà speci-ficato a inizio corso).

3.- Elementi di Diritto Civile e Penale della Famiglia e dei MinoriPROF. CLAUDIA MAZZUCATO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso mira a fornire agli studenti una conoscenza generale delle vigenti norme(civili, penali, amministrative, internazionali) dedicate al minorenne e al suo contestofamiliare. Le lezioni si propongono di affrontare i temi da una prospettiva critica, at-tenta anche all’apporto delle discipline socio-pedagogiche. Il diritto minorile vienepresentato come ‘modello’ di cultura giuridica democratica e come interessante ‘la-boratorio’ di novità esportabili in altri settori dell’ordinamento. Il corso intende, in-fine, aprirsi alla realtà e all’esperienza sul campo attraverso lo studio di casi edeventuali seminari.

PROGRAMMA DEL CORSO

- Il diritto minorile come modello di cultura giuridica: uno sguardo d’insieme.- Le fonti della legislazione minorile.- Gli organi amministrativi e giudiziari, pubblici e privati a tutela dei minorenni.- Il concepito e la tutela della vita prenatale. - Lo statuto giuridico del minore. Alla ricerca di un delicato equilibrio tra incapacità

e autonomia della persona minorenne.- Il minore e la famiglia. Rapporti di filiazione. Potestà genitoriale. Decadenza e

limitazione. Effetti della separazione e del divorzio sui figli minorenni. Adozione.Affido del minore con difficoltà familiari.

- Il minore e il diritto alla salute.- La tutela dei minori stranieri.- La giustizia penale per i minorenni. La prevenzione dei reati minorili, tra derive

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repressive e “punti fermi” educativi. La vigente disciplina del processo penale acarico di imputati minorenni. La responsabilità penale del minore. Il ruolo dellamagistratura minorile e dei servizi sociali. La difesa del minorenne. Le misure dirisposta al reato commesso dal minorenne. La mediazione penale e la giustiziariparativa.

- Il minore vittima di reato.

BIBLIOGRAFIA

A.C. MORO, Manuale di diritto minorile, 4a ed., a cura di Luigi Fadiga, Zanichelli, Bologna,2008.

Ad integrazione del manuale, si consiglia:M. BERTOLINO, Il minore vittima di reato, Giappichelli, Torino, 2010³.Ulteriore bibliografia, aggiornata alle più recenti novità normative, verrà indicata durante lelezioni ed esposta all’albo. La docente metterà a disposizione degli studenti appositi materialion line (ivi compresa la bibliografia) attraverso la piattaforma Blackboard.Gli studenti non frequentanti sono invitati a prendere contatto con la docente prima di avviarela preparazione dell’esame.E’ indispensabile, per tutti, la conoscenza delle fonti normative: andranno perciò utilizzati icodici e le leggi complementari pertinenti ai temi indicati nel programma; nel corso delle le-zioni verrà suggerita l’edizione più aggiornata di un ‘codice dei minori e della famiglia’.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali e partecipate in aula, studio di casi, attività simulate, eventuali seminari eincontri con esperti.

Frequenza. La diversificazione degli argomenti rende particolarmente importante la fre-quenza assidua delle lezioni.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame è orale. Nel colloquio verranno verificate l’acquisizione delle nozioni indispen-sabili e la comprensione critica dei problemi, anche con riferimento allo studio di eventualimateriali didattici integrativi (sentenze, letture, ecc.).

Il Prof. Claudia Mazzucato riceve gli studenti, preferibilmente su appuntamento (da con-cordare per e-mail), secondo il calendario e negli orari esposti all’albo e nell’apposita bachecaon line. Gli studenti sono invitati a consultare sempre gli aggiornamenti degli avvisi on line.La posta elettronica viene letta con cadenza settimanale.

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4.- Estetica PROF. ROBERTO DIODATO

OBIETTIVO DEL CORSO

Presentare un profilo sintetico di storia dell’estetica tale da far emergere le cate-gorie fondamentali della disciplina (arte, bellezza, immaginazione). Introdurre alla ricerca estetica attraverso la lettura di un testo rilevante per la storiadella disciplina.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Elementi di storia dell’estetica.2. Filosofia e pittura in M. Merleau-Ponty.

BIBLIOGRAFIA

R. DIODATO-E. DE CARO-G. BOFFI, Percorsi di estetica. Arte, bellezza, immaginazione, Morcel-liana, Brescia, 2009.

M. MERLEAU-PONTy, L’occhio e lo spirito, SE, Milano, 1989.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, eventuali seminari.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Roberto Diodato riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Facoltàdi Scienze della Formazione.

5.- Filosofia MoralePROF. SILVANO PETROSINO

OBIETTIVO DEL CORSO

Intento del corso è quello di introdurre alle problematiche proprie della filosofiamorale attraverso un’analisi di alcuni concetti fondamentali relativi alla condottaumana.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso è suddiviso in due parti: la parte istituzionale si concentrerà in particolare

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sui rapporti tra essere ed interesse, tra ragione e desiderio, tra moralità ed etica.La parte monografica si concentrerà sul tema dell’«abitare» soffermandosi in par-ticolare sulla «casa» come luogo antropologico per eccellenza.

BIBLIOGRAFIA

Appunti del corso.S. PETROSINO, Capovolgimenti. La casa non è una tana, l’economia non è il business, 2a ed.,

Jaca Book, Milano, 2011.AA.VV., Monumentum. L’abitare, il politico, il sacro, Jaca Book, Milano, 2011.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Silvano Petrosino riceve gli studenti come da comunicazione data all’inizio delcorso.

6.- Fondamenti e Metodi della SociologiaPROF. VALERIO CORRADI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di fornire le conoscenze di base per la lettura della realtà so-ciale contemporanea attraverso un approfondimento del discorso sociologico sia sulpiano teorico sia sul piano metodologico. Muovendo dall’analisi delle tappe più si-gnificative del pensiero sociologico e dei concetti da esso derivanti, il corso intendeavvicinare gli studenti all’uso di alcune tecniche della ricerca sociale evidenziandonel’utilità per la pratica professionale soprattutto in termini di spiegazione e compren-sione di fenomeni sociali complessi riguardanti specifici contesti sociali, territorialie organizzativi.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso si articola in due parti:- una parte teorica, dedicata all’evoluzione del pensiero sociologico, alla presenta-

zione delle principali prospettive teoriche e degli autori di maggior rilievo. In essasi darà spazio al contributo dei classici (Durkheim, Simmel e Weber), agli espo-nenti della corrente struttural-funzionalista (Parsons e Merton) e ai teorici della

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vita quotidiana (Goffman)- una parte metodologica e applicativa, che introdurrà al disegno della ricerca so-

ciale, ad alcuni strumenti di rilevazione (questionario, intervista, osservazione) ealle procedure di raccolta, trattamento e analisi dei dati. In essa saranno presentatericerche che applicano specifiche tecniche di indagine allo studio di temi rilevantiper il contesto sociale contemporaneo quali: l’immigrazione, l’evoluzione dellacittà, il welfare locale, la diffusione dei sistemi di videosorveglianza, la mobilitàsostenibile.

BIBLIOGRAFIA

Parte prima: fondamenti della sociologiaP. JEDLOWSKI, Il mondo in questione. Introduzione al pensiero sociologico, Carocci, Roma, 2009

(capp. 4, 5, 6, 7, 10, 11, 12).V. CESAREO, Sociologia. Concetti e tematiche, Vita & Pensiero, Milano, 1998 (capp. 4, 5, 8, 9,

10).

Parte seconda: metodi della sociologiaM. PALUMBO-E. GARBARINO, Ricerca sociale. Metodo e tecniche, Franco Angeli, Milano, 2006

(capp. 2, 4, 5, 6, 9).

Un testo a scelta traM. COLOMBO (a cura di), Cittadini nel welfare locale. Una ricerca su famiglie, giovani e servizi

per minori, Franco Angeli, Milano, 2008.R. CUCCA, Partecipare alla mobilità sostenibile. Politiche, strumenti e attori, Carocci, Roma,

2009.C. FONIO, La videosorveglianza. Uno sguardo senza volto, Franco Angeli, Milano, 2007.P. GUIDICINI, “Migrantes” ovvero la città che ci dobbiamo aspettare, Franco Angeli, Milano,

2008.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Sarà sollecitata la partecipazione attraverso esercitazioni pratiche e la pre-sentazione in forma seminariale di esperienze guidate di ricerca e di testi concordati con il do-cente.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame prevede per tutti gli studenti una prova orale conclusiva. Sarà possibile sostenereuna prova scritta sulla parte di Fondamenti della sociologia e sulla parte di Metodi della so-ciologia.

Il Prof. Valerio Corradi riceve gli studenti presso lo studio al primo piano della palazzinadella Facoltà di Scienze della Formazione. Il giorno e l’orario saranno segnalati all’inizio delcorso e pubblicati sulla pagina docente.

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7.- Letteratura Italiana ContemporaneaPROF. ENRICA MEZZETTA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende avvicinare gli studenti alla comprensione e all’interpretazionecritica dei testi letterari del Novecento italiano, con particolare attenzione per le strut-ture metriche, retoriche e narratologiche degli stessi, nonché per i codici culturali evaloriali di cui essi si fanno portavoce. Il corso si propone altresì di stimolare gli stu-denti a vivere la letteratura come dialogo critico con gli autori, e le opere come stru-mento di scoperta dell’altro e di ri-scoperta di se stessi.

PROGRAMMA DEL CORSO

MODULO 1: IL PERSONAGGIO-UOMO E LA RICERCA DI UN ‘AUTORE’.Dopo un’introduzione, in cui verranno forniti gli strumenti-base per l’interpretazionedei testi letterari, si proporrà una riflessione sulla ‘tipologia’ di personaggi protago-nisti delle opere narrative del Novecento, sia in rapporto a quelli ottocenteschi, siacome paradigmi della contemporaneità. Si rifletterà sul rapporto persona-personaggio,in chiave artistica ed esistenziale, attraverso la disamina di un testo teatrale di Piran-dello.

MODULO 2: IL ROMANZO DEL NOVECENTO IN ITALIA: DA PIRANDELLO AL NEOREALISMO.Le metodologie di analisi critica di un testo narrativo verranno applicate a un romanzodi Pirandello e a uno di Pavese, quali rappresentanti di due diverse epoche narrato-logiche della contemporaneità.

MODULO 3: LETTURE POETICHE NOVECENTESCHE.Le metodologie di analisi critica di un testo poetico verranno applicate ad alcune li-riche di autori novecenteschi, che hanno saputo interpretare la sensibilità e le urgenzedella modernità.

BIBLIOGRAFIA

Modulo 1TESTI

L. PIRANDELLO, Sei personaggi in cerca d’autore, (edizione a scelta).

SAGGI

G. DEBENEDETTI, Il personaggio-uomo nell’arte moderna, in Idem, Personaggi e destino, Il Sag-giatore, Milano, 1977, pp. 197-210.

S. BATTAGLIA, Il personaggio in cerca d’autore, in Idem, Mitografia del personaggio, Liguori,

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Napoli, 1991, pp. 465-487.H. GROSSER, Analisi metrica, retorica, narratologica, cap. III di Idem, Questioni e strumenti,

Principato, Milano, 2000 (o edizioni successive). Si tratta di un’opera non obbligatoria,ma consigliata come supporto all’analisi testuale.

N.B. A corso iniziato, i saggi indicati verranno raccolti in una dispensa, disponibile presso ilservizio fotoriproduzioni dell’Università.Appunti delle lezioni.

Modulo 2TESTI

L. PIRANDELLO, Uno, nessuno e centomila, (edizione a scelta).C. PAVESE, La luna e i falò, (edizione a scelta).

SAGGI

M. POLACCO, Pirandello, Il Mulino, Bologna, 2010 (collana «Itinerari», serie «Profili di storialetteraria).

R. GIGLIUCCI, Cesare Pavese, Mondadori, Milano, 2001.Appunti delle lezioni.

Modulo 3TESTI

L’elenco delle poesie da preparare sarà indicato a lezione e poi riportato su Blackboard. I testitrattati verranno forniti in fotocopia dalla docente o raccolti in dispensa.

SAGGI

Appunti delle lezioni.Sarà richiesta la conoscenza delle liriche degli autori trattati a lezione, per cui, come supportobibliografico, sarà sufficiente una buona antologia della letteratura italiana contemporanea oun buon manuale delle scuole superiori.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezione frontale con lavoro di analisi testuale; lezione partecipata.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale. In sede di esame si valuterà la conoscenza degli autori e delle tematiche af-frontate, ma anche il grado di conoscenza dei testi, quanto a strutture metriche, retoriche e nar-ratologiche, parafrasi (per le poesie), commento, interpretazione.

AVVERTENZE

È obbligatorio presentarsi agli esami con tutti i testi e i saggi indicati in programma.

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Il Prof. Enrica Mezzetta riceve gli studenti presso lo studio della Facoltà di Scienze dellaFormazione durante i periodi di lezione, prima e dopo le lezioni; in periodo di esami, nellesedi di esami; altri ricevimenti previo appuntamento ([email protected]).

8.- Letteratura Italiana ModernaPROF. PIERANTONIO FRARE

OBIETTIVO DEL CORSO

Obiettivi formativi generali:1. educare alla responsabilità educativa della parola; 2. riflettere sulle potenzialitàformative insite nei testi letterari; 3. aiutare a riconoscere nel testo letterario il modellodi vero dialogo con l’altro da sé, basato sul rispetto ermeneutico e non sulla sopraf-fazione. Obiettivi disciplinari specifici:1. fornire agli studenti le competenze tecniche necessarie alla comprensione e allainterpretazione dei testi letterari italiani; 2. educare al riconoscimento della comples-sità di livelli e di significati messi in gioco dal testo letterario; 3. fornire le conoscenzee gli strumenti necessari per riflettere sul rapporto tra letteratura e scienze umane.

PROGRAMMA DEL CORSO

MODULO 1. IL POTERE DELLA PAROLA

- La parola che fa muovere: Dante Alighieri, Inferno I e II.- La parola che impedisce: la storia di Gertrude: Manzoni, I Promessi sposi, capp.

9 e 10.- La parola come modello interpretativo dell’assurdo: Primo Levi, Se questo è un

uomo, Einaudi, Torino, cap. Il canto di Ulisse.

MODULO 2. LETTERATURA E CITTADINANZA IN FOSCOLO, MANZONI, LEOPARDI

- Ugo Foscolo: Ultime lettere di Jacopo Ortis (passi scelti); Dei Sepolcri.- Alessandro Manzoni: Marzo 1821, Cinque Maggio, La Pentecoste, cap. XXXVI

dei Promessi sposi.- Giacomo Leopardi: All’Italia; La ginestra; Dialogo di Plotino e di Porfirio.

BIBLIOGRAFIA

TESTI

D. ALIGHIERI, Commedia: Inf. I, II, V (edizione consigliata: Divina Commedia a cura di A.M.Chiavacci Leonardi, Mondadori, Milano, 1991), con conoscenza approfondita della strut-tura dell’opera.

A. MANZONI, I promessi sposi (edizione consigliata: I promessi sposi. Storia della colonna in-

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fame, a cura di S. Nigro e E. Paccagnini, Mondadori, Milano, 2002), cap. IX, X, XXXVIe conoscenza approfondita della trama dell’opera.

P. LEVI, Se questo è un uomo, a cura di S. Brenna, E. Morosini, Einaudi Scuola, Torino, 2010(lettura integrale).

U. FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis, a cura di P. Frare, Feltrinelli, Milano, 2007 (Il di-lemma di Jacopo e lettere dell’11 ottobre, 13 ottobre, 17 marzo, 27 agosto, 25 settembre,4 dicembre, 19-20 febbraio).

Per gli altri testi di Foscolo, Manzoni, Leopardi è possibile usare una qualunque antologia sco-lastica.

SAGGI

P. FRARE, Il potere della parola. Dante, Levi, Manzoni, Interlinea, Novara, 2010.G. LEDDA, Dante, Il Mulino, Bologna, 2002, pp. 49-141. P. FRARE, Manzoni e l’unità d’Italia (scaricabile dal sito www.pierantoniofrare.it).

DIDATTICA DEL CORSO

Lezione frontale e lezione partecipata; intervento di esperti esterni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali. In sede di esame si valuterà la conoscenza della bibliografia e, soprattutto, ilgrado di conoscenza dei testi: strutture metriche e retoriche, versione letterale, parafrasi, com-mento, interpretazione.

Il Prof. Pierantonio Frare riceve gli studenti, in periodo di lezione, prima e dopo le lezioni.In periodo di esami, nelle sedi d’esami e previo appuntamento tramite posta elettronica ([email protected]). Altre informazioni sono disponibili al sito www.pierantoniofrare.it.

9.- Metodologia del Lavoro EducativoPROF. PIERPAOLO TRIANI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende accrescere nello studente la conoscenza:- di alcune radici culturali dell’azione educativa extrascolastica, attraverso l’appro-

fondimento di specifici autori;- della didattica come studio del metodo educativo - formativo e delle sue molteplici

forme;- delle logiche di azione e delle metodiche che caratterizzano attualmente la pro-

fessione dell’educatore e dell’esperto in processi formativi. Inoltre il corso intende promuovere l’appropriazione di una cultura metodologica

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di base, idonea per la costruzione di progetti di interevento nella pluralità di contestiche oggi caratterizzano il mondo dell’educazione e della formazione.

PROGRAMMA DEL CORSO

- Intervento educativo e società: il contributo di Freire, Illich, Mounier.- Azione educativa e didattica.- La questione del metodo in campo educativo.- Le forme del metodo dell’intervento educativo.- Le principali logiche di azione nel campo dell’educazione sociale e della for-

mazione degli adulti.

BIBLIOGRAFIA

Testi per l’esameC. SCURATI, Profili nell’educazione, Vita e Pensiero, Milano, 2006, solo i capitoli dedicati a

Freire e Illich, Mounier.D. MACCARIO, Le nuove professioni educative. La didattica nei servizi socio-culturali e assi-

stenziali, Carocci, Roma, 2005. Un testo tra i seguenti duePer gli studenti interessati ad approfondire le metodologie dell’educatore:P. TRIANI, Sulle tracce del metodo. Educatore professionale e cultura metodologica, ISU Uni-

versità Cattolica del Sacro Cuore, Milano, 2002.Per gli studenti interessati ad approfondire le metodologie del formatore:C. GIRELLI (a cura di), Processi e metodologie formative, Erickson, Trento, 2008.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, lavori di gruppo, confronto con esperti, approfondimento di alcuni testi ealcuni casi.

METODO DI VALUTAZIONE

Confronto e dibattito in itinere; esame orale finale.

Il Prof. Pierpaolo Triani riceve gli studenti il venerdì dalle ore 11.30 alle ore 12.30 e dalleore 13.30 alle ore 14.30 presso la Facoltà di Scienze della Formazione, studio 762. Oppure suappuntamento (0523599462; 3391008592; [email protected]). Altri giorni sarannoindicati in seguito.

Eventuali variazioni saranno comunicate tramite avviso presente anche sul sito dell’Uni-versità Cattolica.

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10.- Metodologia della Ricerca e della valutazione per la FormazionePROF. PIERO CATTANEO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si pone gli obiettivi di promuovere e di sviluppare conoscenze ed abilitàmetodologiche nella progettazione e nella conduzione di attività di ricerca nel campodella formazione e di procedere a modalità di monitoraggio e di valutazione dei pro-cessi e dei risultati formativi. Il corso intende proporre l’analisi di rapporti di ricercarelativa ad esperienze significative rispetto alla specificità del corso di laurea.

PROGRAMMA DEL CORSO

I presupposti teorici relativi a tre metodi di ricerca: ricerca sperimentale, ricerca azio-ne, ricerca valutativa; analogie e differenze tra i diversi tipi di ricerca; strumenti spe-cifici di valutazione e di monitoraggio di situazioni formative; esempi di applicazionedei vari tipi di ricerca.

BIBLIOGRAFIA

R. VIGANò, Pedagogia e Sperimentazione. Metodi e Strumenti per la ricerca educativa, Vita ePensiero, Milano, 2006.

C. BEZZI, Il nuovo disegno della ricerca valutativa, Franco Angeli, Milano, 2010.Consigliato per approfondimenti:A. BOBBIO-C. SCURATI (a cura di), Ricerca pedagogica e innovazione educativa. Strutture lin-

guaggi esperienze, Armando Editore, Roma, 2008.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si articolerà alternando lezioni in aula con attività seminariali digruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Si procederà mediante due o tre prove scritte intermedie ed un esame orale finale e la pre-sentazione di una riflessione elaborata dallo studente (da solo o in gruppo) su un’esperienzadi ricerca proposta dal docente.

AVVERTENZE

L’esame si articolerà in due parti:a) Colloquio sulle tematiche affrontate durante il corso.b) Presentazione e discussione sulla riflessione relativa ad una esperienza di ricerca.

Il Prof. Piero Cattaneo riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Facoltàdi Scienze della Formazione.

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11.- Metodologia della Ricerca EducativaPROF. CRISTINA LISIMBERTI

OBIETTIVO DEL CORSO

Conoscere i temi, i problemi e le caratteristiche principali della metodologia dellaricerca educativa. Acquisire e saper utilizzare correttamente i concetti fondamentali,il linguaggio specifico, le competenze metodologiche e tecniche della ricerca educa-tiva.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso prende in esame la struttura fondamentale e gli aspetti metodologici e stru-mentali del percorso di ricerca, analizzando le fasi che compongono il processo diricerca anche in virtù della disamina di un’indagine esemplificativa.

BIBLIOGRAFIA

R. VIGANò, Pedagogia e sperimentazione, 2a ed., Vita e Pensiero, Milano, 2002.C. LISIMBERTI, L’identità professionale come progetto. Una ricerca su insegnanti e formazione,

Vita e Pensiero, Milano, 2006.Materiali messi a disposizione nel corso delle lezioni.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso prevede l’impiego, in maniera integrata, di metodi didattici complementari. Le le-zioni in aula saranno integrate dall’impiego dell’aula virtuale e dall’apertura di un corrispon-dente corso sulla piattaforma informatica Blackboard, con il ricorso alle varie risorsedell’insegnamento a distanza. Il materiale didattico utilizzato nel corso delle lezioni sarà messoa disposizione degli studenti su tale piattaforma. Alle lezioni frontali saranno complementarimomenti esercitativi.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame finale in forma scritta.

AVVERTENZE

Gli studenti sono tenuti a consultare regolarmente gli strumenti informativi utilizzati peril corso (Aula virtuale e piattaforma informatica Blackboard), ove saranno di volta in voltacomunicati avvisi ed aggiornamenti.

Il Prof. Cristina Lisimberti riceve gli studenti come da comunicazione data all’inizio dellelezioni.

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12.- Metodologia della Sperimentazione EducativaPROF. PIERO CATTANEO

OBIETTIVO DEL CORSO

Conoscere i temi, i problemi e le caratteristiche della metodologia della speri-mentazione educativa. Acquisire e saper utilizzare correttamente i concetti fondamentali, il linguaggiospecifico, le competenze metodologiche e tecniche della sperimentazione educativa,con particolare riferimento agli strumenti della ricerca.

PROGRAMMA DEL CORSO

Cambiamento, innovazione, sperimentazione nei sistemi scolastici e formativi.La ricerca sperimentale in campo educativo: aspetti teorici e indicazioni metodolo-giche.La ricerca - azione: specificità e differenze teoriche e metodologiche con altre mo-dalità di ricerca.La ricerca valutativa in campo educativo: analogie e differenze con la ricerca speri-mentale e la ricerca - azione.Alcuni elementi fondamentali della statistica descrittiva.

BIBLIOGRAFIA

R. VIGANò, Pedagogia e Sperimentazione – Metodi e strumenti per la ricerca educativa, Ed.Vita e Pensiero, Milano, 2004.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso prevede l’integrazione delle lezioni con l’analisi di esempi e dicasi tratti da esperienze di ricerche sperimentali.

METODO DI VALUTAZIONE

Durante il corso verranno proposte delle esercitazioni scritte i cui esiti concorreranno allavalutazione finale.

Il Prof. Piero Cattaneo riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Facoltàdi Scienze della Formazione.

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13.- Neuropsichiatria InfantilePROF. GIUSEPPE AUGUSTO CHIARENZA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si pone l’obiettivo di fornire le conoscenze generali delle principali si-tuazioni cliniche in neuropsichiatria infantile.

PROGRAMMA DEL CORSO

Fondamenti di anatomia funzionale del SNC: le aree cerebrali e loro funzioni.Il modello epigenetico dello sviluppo.I disturbi specifici di apprendimento.I disturbi del linguaggio.I disturbi di attenzione.Il disturbo oppositivo provocatorio.Il disturbo della condotta.I disturbi d’ansia.I disturbi dell’umore.I disturbi dell’alimentazione.I disturbi generalizzati dello sviluppo.Le paralisi cerebrali infantili.Il ritardo mentale.L’epilessia.L’osservazione e stesura del profilo educativo nei servizi di neuropsichiatria infanti-le.

BIBLIOGRAFIA

V. GUIDETTI, Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Il Mulino.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si articolerà in lezioni frontali in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Si procederà mediante una prova orale finale.

Il Prof. Giuseppe Augusto Chiarenza riceve gli studenti il mercoledì alle ore 13.00 pressola Facoltà di Scienze della Formazione.

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14.- Pedagogia degli Adulti e del LavoroPROF. ELENA ZANFRONI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di enucleare i nodi problematici dell’educazione degli adulti,nell’ambito delle scienze dell’educazione, con riferimento sia al contesto storico edistituzionale in cui la disciplina si è sviluppata in ambito italiano e in ambito interna-zionale, sia ai suoi attuali campi di indagine: famiglia, territorio e lavoro.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il programma affronta:- la problematicità del concetto di adulto e della sua educazione in relazione alle

principali teorie dello sviluppo umano e dell’apprendimento;- l’approccio metodologico dell’educazione degli adulti, con particolare riferimento

al metodo biografico e delle storie di vita, al metodo dell’animazione socio-cul-turale, al metodo del bilancio delle competenze educative;

- i campi di ricerca e di intervento dell’educazione degli adulti (famiglia, territorio,lavoro) e le problematiche educative ad essi connesse.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia verrà comunicata all’inizio del corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, eventuali seminari con testimoni esterni e attività di esercitazione in grup-po.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali ed eventuali esercitazioni da concordare durante il periodo delle lezioni.

Il Prof. Elena Zanfroni riceve gli studenti, durante il periodo delle lezioni, presso la palaz-zina di Scienze della Formazione, studio 751. Verranno comunicati successivamente giorni eorari di ricevimento.

Per eventuali variazioni consultare anche la pagina web della docente nel sitowww.unicatt.it.

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15.- Pedagogia della FamigliaPROF. VANNA IORI

OBIETTIVO DEL CORSO

Fornire i fondamenti scientifici della pedagogia familiare e indicare le principaliquestioni delle trasformazioni sociali ed educative in atto nella famiglia.

PROGRAMMA DEL CORSO

Dopo aver delineato i concetti fondamentali della pedagogia della famiglia, si appro-fondiranno due tematiche rilevanti ed attuali:- la differenza di genere e di generazioni;- la separazione di coppia e le ripercussioni nell’educazione dei figli.Tutti i temi saranno sviluppati mediante l’utilizzo di strumenti filmici e di esercita-zioni.

BIBLIOGRAFIA

V. IORI, Pedagogia della famiglia (Dispensa introduttiva recuperabile in copisteria).V. IORI, Separazioni e nuove famiglie: l’educazione dei figli, Raffaello Cortina, Milano, 2006.B. MAPELLI, Sette vite come i gatti, Stripes, Milano, 2011.Gli studenti dovranno inoltre integrare l’esame con un romanzo (di cui verrà fornita una schedaper la lettura guidata) a scelta tra i seguenti:J. FRANZEN, Le correzioni, Einaudi.J. SAFRAN FOER, Ogni cosa è illuminata, Guanda.A. NAIR, Cuccette per signora, Neri Pozza.J. MARìAS, Un cuore così bianco, Einaudi.G. PONTIGGIA, Nati due volte, Mondadori.PH. ROTH, Pastorale americana, Einaudi.M. CUNNINGHAM, Carne e sangue, Bompiani.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula ed esercitazioni, utilizzo di strumenti multimediali e della piattaformablackboard.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Vanna Iori riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo contemporaneamenteall’esposizione dell’orario delle lezioni.

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16.- Pedagogia della Prima InfanziaPROF. ELISABETTA MUSI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende puntare l’attenzione sulla nascita quale esperienza con forti va-lenze educative, per lo più inesplorate. Leggere la prima infanzia alla luce dell’espe-rienza generativa consente di comprendere più profondamente i bambini e i loropercorsi di crescita all’interno del sistema famiglia, e offre ai professionisti della curaeducativa la possibilità di un’interazione feconda ed efficace con bambini e genitori.

PROGRAMMA DEL CORSO

La venuta di un figlio: una radicale ristrutturazione del sistema famiglia.Nascere come genitori: nuovi compiti e responsabilità di cura.Da figli a genitori: l’esercizio delle prime pratiche educative sull’esempio più o menoconsapevole dei propri genitori.Il contatto con operatori sociali e socio-sanitari (consultori, ospedale), l’interazionee la fruizione dei servizi per la prima infanzia (nidi, spazi-giochi, scuole dell’infan-zia).Il bambino desiderato, sognato, pensato, accolto nelle braccia dei genitori: implica-zioni del mettere al mondo nei processi educativi successivi.

BIBLIOGRAFIA

E. MUSI, Concepire la nascita. L’esperienza generativa in prospettiva pedagogica, Angeli, Mi-lano, 2007.

T.B. BRAZELTON-S. GREENSPAN, I bisogni irrinunciabili dei bambini. Ciò che un bambino deveavere per crescere e imparare, Cortina, Milano, 2001.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Esercitazioni (presentazione e discussioni di casi: ipotesi di interventi edu-cativi).

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Elisabetta Musi riceve gli studenti dopo le lezioni presso lo studio n. 760 della Fa-coltà di Scienze della Formazione oppure su appuntamento: 349 3525869;[email protected].

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17.- Pedagogia delle Relazioni EducativePROF. DANIELE BRUZZONE

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso propone un itinerario di riflessione sulla natura e i significati della rela-zione educativa, attraverso i classici della letteratura filosofica e psico-pedagogicacontemporanea, con particolare riferimento ad alcuni autori della tradizione umani-stico-esistenziale. Una specifica attenzione viene dedicata al tema delle emozioni edei sentimenti nelle relazioni educative e di cura.

PROGRAMMA DEL CORSO

La pedagogia e il sapere dell’educazione: l’approccio fenomenologico. La relazione educativa: autori e testi.Dimensioni emotive nel lavoro di cura. Carl R. Rogers: la relazione d’aiuto efficace.Viktor E. Frankl: ricerca di senso e cura educativa.

BIBLIOGRAFIA

V. BOFFO, Relazioni educative: tra comunicazione e cura, Apogeo, Milano, 2011.V. IORI (a cura di), Il sapere dei sentimenti, Franco Angeli, Milano, 2009.D. BRUZZONE, Carl Rogers. La relazione efficace nella psicoterapia e nel lavoro educativo, Ca-

rocci, Roma, 2007.D. BRUZZONE, Viktor Frankl. Fondamenti e applicazioni dell’analisi esistenziale e logoterapia,

Carocci, Roma, 2012.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula ed esercitazioni; analisi di sequenze cinematografiche.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Daniele Bruzzone riceve gli studenti il lunedì dalle ore 10,30 alle ore 11,30 (oppuresu appuntamento).

18.- Pedagogia Generale e della ComunicazionePROF. VANNA IORI

OBIETTIVO DEL CORSO

Fornire i fondamenti delle competenze pedagogiche con uno specifico approfon-

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dimento riguardante la vita emotiva.

PROGRAMMA DEL CORSO

Dopo aver delineato i concetti fondamentali della pedagogia e delle relazioni educa-tive, verranno approfonditi gli aspetti relativi alla vita emotiva, con riferimento allerelazioni di cura e alle professioni educative. Si approfondiranno poi alcuni specifici sentimenti fondamentali nell’educazione (rab-bia, delusione, noia, dolore, tristezza, gioia, delusione) attraverso opere filmiche cheli rappresentino.

BIBLIOGRAFIA

V. IORI (a cura di), Quaderno della vita emotiva, Franco Angeli, Milano, 2009.V. IORI (a cura di), Guardiamoci in un film, Franco Angeli, Milano, 2011.V. IORI, Manuale di pedagogia generale, (l’indicazione esatta del titolo verrà fornita in aula al-

l’inizio delle lezioni e sarà disponibile nella piattaforma blackboard).Gli studenti dovranno inoltre integrare l’esame con un testo a scelta per approfondire un sen-timento specifico. Si consigliano i seguenti:

R. GIRARD, Il risentimento, Raffaello Cortina, Milano,1999.L.C. RESTREPO, Il diritto alla tenerezza, Cittadella, Assisi, 2007.L. ANOLLI, La vergogna, Il Mulino, Bologna, 2010.P. LEGRENZI, La felicità, Il Mulino, Bologna,1998.Tutti i temi saranno sviluppati mediante l’utilizzo di strumenti filmici e di esercitazioni.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, esercitazioni di tipo laboratoriale, utilizzo di film. Tutti i materiali sarannodisponibili in piattaforma blackboard.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Vanna Iori riceve gli studenti come da affisso all’albo presso la Facoltà di Scienzedella Formazione.

19.- Pedagogia InterculturalePROF. VANNA IORI

OBIETTIVO DEL CORSO

Fornire strumenti e competenze pedagogiche per il lavoro educativo negli attuali

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contesti multiculturali.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso affronta le tematiche, i problemi e i concetti dell’educazione interculturale edell’integrazione degli stranieri immigrati, con particolare riferimento ai temi dellafamiglia, della scuola, delle differenze di genere e dei mutamenti in atto tra le primee le seconde generazioni migratorie, mantenendo il filo conduttore dell’incontro conl’alterità nei contesti socio-educativi.

BIBLIOGRAFIA

M. SANTERINI, Intercultura, La Scuola, Brescia, 2003. Un romanzo a scelta tra i seguenti (di cui sarà fornita scheda di lettura):F. MCCOURT, Le ceneri di Angela, Adelphi.A. OZ, Una storia di amore e di tenebra, Feltrinelli.T. BEN JELLOUN, Creatura di sabbia, Einaudi.K. HOSSEINI, Mille splendidi soli, Piemme.K. HOSSEINI, Il cacciatore di aquiloni, Piemme.M. EDWARD FORSTER, Passaggio in India, Mondadori.J. SAFRAN FOER, Ogni cosa è illuminata, Guanda.Tutti i temi saranno sviluppati mediante l’utilizzo di strumenti filmici e di esercitazioni a ca-rattere laboratoriale.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, esercitazioni di tipo laboratoriale, utilizzo di film. Tutti i materiali sarannodisponibili in piattaforma blackboard.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Vanna Iori riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo contemporaneamenteall’esposizione dell’orario delle lezioni.

20.- Pedagogia SocialePROF. ELISABETTA MUSI

OBIETTIVO DEL CORSO

Individuare orientamenti generali e operativi per il lavoro educativo extra-istitu-zionale e informale, con particolare attenzione all’aumento di complessità e proble-

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maticità degli ambienti educativi e all’ampliamento del campo di azione dell’educa-tore professionale.

PROGRAMMA DEL CORSO

Nel primo semestre il corso intende fornire:- i fondamenti di pedagogia sociale (origine, specificità, prospettive)- alcune chiavi di lettura per comprendere la complessità contemporanea (trasfor-

mazioni in corso, risorse e criticità del lavoro educativo nei contesti formali e in-formali: la scuola, il gruppo dei pari, la realtà virtuale, il lavoro, la strada).

A partire dal secondo semestre si metteranno a fuoco i principali “strumenti” che ca-ratterizzano il “buon” educatore (competenze teoriche e pratiche). Verrà rivolta inoltre particolare attenzione al valore educativo della parola, nella suaespressione orale e scritta (quando la parola educa? Cosa distingue la “chiacchiera”dalla comunicazione propriamente educativa? E la scrittura può essere assunta comestrumento autoformativo? Come?).

BIBLIOGRAFIA

S. TRAMMA, Pedagogia sociale, (Nuova edizione), Guerini, Milano, 2010.V. IORI-A. AUGELLI-D. BRUZZONE-E. MUSI, Ripartire dall’esperienza. Direzioni di senso nel lavoro

sociale, Franco Angeli, Milano, 2010.E. MUSI, Oralità e cura, (in preparazione, l’indicazione esatta del titolo verrà fornita nel corso

delle lezioni).D. DEMETRIO (a cura di), L’educatore auto(bio)grafo. Il metodo delle storie di vita nelle relazioni

d’aiuto, Unicopli, Milano, 1999.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, utilizzo di materiale multimediale. In particolare caratterizzeranno il per-corso la visione e la discussione di alcuni frammenti filmici e la realizzazione di esercitazioniindividuali e in gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Elisabetta Musi riceve gli studenti dopo le lezioni presso lo studio n. 760 della Fa-coltà di Scienze della Formazione oppure su appuntamento: 349 3525869;[email protected].

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21.- Pedagogia SpecialePROF. MARIA TERESA CAIRO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende presentare alcune problematiche ricorrenti tra i bambini e gli ado-lescenti con bisogni educativi speciali e le modalità di recupero e sostegno.

PROGRAMMA DEL CORSO

PRIMO MODULO

Problemi di apprendimento a scuola: i ritardi e i disturbi di apprendimento, la disa-bilità intellettiva, lo svantaggio socio-culturale e relazionale, i problemi di compor-tamento, le dotazioni e le superdotazioni.Metodologie di intervento per il recupero ed il sostegno: orientamenti teorici e per-corsi didattici ed educativi. SECONDO MODULO

L’intervento educativo-didattico e riabilitativo: importanza di un progetto educativointegrato. Corporeità e apprendimento: esperienze, buone prassi e risorse per la scuolainclusiva.

BIBLIOGRAFIA

M.T. CAIRO, Problemi di apprendimento a scuola: disabilità, difficoltà, svantaggi e dotazioni.Percorsi di pedagogia e didattica speciale, Vita e Pensiero, Milano, 2008.

M.T. CAIRO (a cura di), Percezione, corporeità e apprendimento fra riabilitazione e didattica,in stampa.

Appunti delle lezioni. o, in alternativa,L. TRISCIUZZI-C. FRATINI-M.A. GALANTI, Introduzione alla pedagogia speciale, Laterza, Bari, 2003. oppureM. PAVONE, Dall’esclusione all’inclusione. Lo sguardo della Pedagogia speciale, Mondadori,

Milano, 2010.Materiale su blackboard.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso potrà utilizzare le seguenti metodologie: lezione frontale in aula, lettura di testi edarticoli, analisi di strumenti per l’assessment e la valutazione, analisi di progetti e protocolli,visione di documentari e film.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

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Il Prof. Maria Teresa Cairo riceve gli studenti come da comunicazione data a inizio corso.

22.- Progettazione delle Attività Educative SpecialiPROFF. PAOLA PLESSI-MARIA TERESA CAIRO

I Modulo: PROF. PAOLA PLESSI

II Modulo: PROF. MARIA TERESA CAIRO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende offrire una presentazione delle differenti tipologie di offerta for-mativa rivolte a minori. In particolare l’attenzione sarà rivolta all’analisi delle realtàesistenti e della normativa di riferimento.

PROGRAMMA DEL CORSO

PRIMO MODULO

Elementi di storia dei servizi della prima e della seconda infanzia e normativa di ri-ferimento. Modelli di progettazione educativa e di valutazione. Organizzazione deiservizi educativi e scolastici. SECONDO MODULO

Normativa sulla integrazione scolastica e sociale della persona disabile. La relazionedidattica ed educativa con bambini e adolescenti disabili e svantaggiati. Il PEI/PEPed il Progetto di vita. Inserimento, integrazione, inclusione e problematiche educativee sociali.

BIBLIOGRAFIA

Primo moduloUn libro a scelta: N. CAPALDO-L. RONDANINI, Ripartire dalla scuola, Erickson, Gardolo (Trento), 2005.E. CATARSI-A. FORTUNATI, Educare al nido, Carocci, Roma, 2004. Secondo moduloM.T. CAIRO (a cura di), Pedagogia e didattica speciale per educatori ed insegnanti nella scuola,

Vita e Pensiero, Milano, 2007.Appunti delle lezioni. o, in alternativa,D. IANES-V. MACCHIA, La didattica per i Bisogni Educativi Speciali, Erickson, Gardolo, (Trento),

2008. oppureA. MURA (a cura di), Pedagogia speciale oltre la scuola, Franco Angeli, Milano, 2011.Materiale su blackboard.

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DIDATTICA DEL CORSO

Il corso potrà utilizzare le seguenti metodologie: lezione frontale in aula, lettura di testi edarticoli, analisi di modelli di progettazione educativa, analisi di strumenti per la valutazionedei servizi, analisi di progetti reali, testimonianze di operatori e coordinatori educativi, visionedi documentari e film.

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione finale avverrà in forma orale al termine del corso. L’esame sarà finalizzatoad accertare la comprensione, assimilazione e rielaborazione del programma e della bibliografiae a valutare la capacità dello studente di applicare i principi appresi.

I Proff. Maria Teresa Cairo e Paola Plessi ricevono gli studenti come da comunicazionedata a inizio corso.

23.- Psicologia Clinica dello SviluppoPROF. MONICA ACCORDINI

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Psicopatologia del curriculum Edu-catore nei servizi alla persona, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, didatticadel corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

24.- Psicologia dell’Infanzia: Modelli e ApplicazioniPROF. LETIZIA CARRUBBA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di accostare gli studenti alla conoscenza e all’approfondimentodei principali modelli esplicativi implicati nello sviluppo delle abilità psicologichenel corso dei primi anni di vita. Per meglio comprendere i percorsi di crescita, verranno presentati i rapporti trarischio e protezione ed analizzati i fattori di protezione che potrebbero ridurre la por-tata delle condizioni critiche e favorire processi di resilienza.

PROGRAMMA DEL CORSO

Problematiche teoriche e metodologiche della psicologia dell’infanzia.Contesti di interpretazione dei processi di crescita: il rapporto fra natura e cultura.Fattori di rischio e fattori protettivi.Perdita, recupero e resilienza.

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BIBLIOGRAFIA

P. DI BLASIO (a cura di), Tra rischio e protezione. La valutazione delle competenze parentali,Edizioni Unicopli, Milano, 2005 (capp. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 12).

F. EMILIANI (a cura di), I bambini nella vita quotidiana. Psicologia sociale della prima infanzia,Carocci, Roma, 2002.

Testi facoltativi a sceltaC. CASTELLI, Dal disegno alla scrittura, Vita e Pensiero, Milano, 2000.C. CASTELLI (a cura di), Resilienza e creatività. Teorie e tecniche nei contesti di vulnerabilità,

Franco Angeli, Milano, 2011. A.F. LIEBERMAN ET AL., Il lutto infantile. La perdita di un genitore nei primi anni di vita, Il Mulino,

Bologna, 2007.A. MARCHETTI-A. VALLE (a cura di), Il bambino e le relazioni sociali. Strumenti per educatori e

insegnanti, Franco Angeli, Milano, 2010.D.J. SIEGAL, Errori da non ripetere. Come la conoscenza della propria storia aiuta ad essere

genitori, Raffaello Cortina, Milano, 2005.

DIDATTICA DEL CORSO

Si intende facilitare la comprensione dei contenuti del corso sia attraverso lezioni in aulafinalizzate all’esposizione dell’impianto teorico, sia attraverso momenti di tipo esercitativo fi-nalizzati al coinvolgimento attivo degli studenti mediante la partecipazione a gruppi di lavoroed esposizione in aula di materiale concordato.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame si svolgerà in forma orale.

Il Prof. Letizia Carrubba riceve gli studenti su appuntamento.

25.- Psicologia della FormazionePROF. BARBARA BERTANI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso introduce alla conoscenza delle dinamiche del processo formativo, svol-gendo un percorso storico per soffermarsi su metodi e strumenti utilizzati nella for-mazione.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso presenta i riferimenti teorici relativi alla formazione. Si farà riferimento alla

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psicosociologia quale approccio che approfondisce le ipotesi teoriche e affronta me-todi e strumenti relativi all’intervento psicologico nei contesti organizzativi. Si pro-pone una riflessione sull’analisi della domanda come intervento di consulenzaorganizzativa che promuove lo sviluppo dell’individuo, del gruppo e dell’organizza-zione.In particolare si darà ampio spazio ad approfondire i fattori emotivo/affettivi che pos-sono favorire e/o ostacolare l’apprendimento degli adulti e, al gruppo come strumentoprivilegiato di apprendimento, riflessione ed elaborazione di esperienze. Si utilizzal’esperienza delle Blackboard, in particolare del Forum, per analizzare le differenzetra dinamiche grippali nella pratica e tramite gli strumenti mediali.Sono previste eventuali testimonianze di consulenti o dipendenti del settore privatoo pubblico.

BIBLIOGRAFIA

Testi obbligatoriB. BERTANI-L. MANETTI (a cura di), Psicologia dei gruppi. Teorie, contesti e metodologie di in-

tervento, Angeli, Milano, 2007.R. CARLI-R.M. PANICCIA, Analisi della domanda Teoria e tecnica dell’intervento in psicologia

clinica, Il Mulino, Bologna (primi due capitoli).

DIDATTICA DEL CORSO

Alle lezioni si alterneranno esercitazioni, lavori di gruppo, role playing al fine di favorirel’applicazione di concetti teorici appresi. Si prevede un utilizzo costante delle Blackboardcome strumento di lavoro individuale e di gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale con eventuale discussione, per i frequentanti, del materiale fornito a lezione.

Il Prof. Barbara Bertani riceve gli studenti dopo l’orario delle lezioni o su appuntamento.

26.- Psicologia delle Interazioni EducativePROF. ELENA RAMELLA

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso ha lo scopo di focalizzare l’attenzione sulla consulenza educativa conce-pita come modalità di sostegno alla persona e di favorire l’acquisizione di competenzevolte ad incrementare la consapevolezza sui compiti educativi da assolvere. Inoltreil corso ha la finalità di facilitare l’acquisizione di metodologie educative riguardantil’intervento nelle relazioni d’aiuto.

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PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso si propone di affrontare e sviluppare i seguenti argomenti:- Sviluppo del concetto di consulenza educativa.- Modalità relazionali per la consulenza educativa.- I vari approcci teorici al counseling.- L’interazione adulto bambino.- Strumenti: il colloquio.

BIBLIOGRAFIA

D. SIMEONE, La consulenza educativa. Dimensione pedagogica della relazione d’aiuto, Vita ePensiero, Milano, 2004.

V. CALVO, Il colloquio di counseling. Tecniche di intervento nella relazione d’aiuto, Il Mulino,Bologna, 2007.

C. D’AMBROSIO, Psicologia delle punizioni fisiche. I danni delle relazioni educative aggressive,Erickson, Trento, 2004.

DIDATTICA DEL CORSO

Le modalità didattiche prevedono sia lezioni teoriche sia attività pratiche di tipo individualeo di gruppo che servono a esemplificare e far conoscere i principali metodi e strumenti utilizzatinella consulenza educativa e nelle relazioni d’aiuto. Un accento particolare verrà dato al col-loquio come strumento psico-sociale che permette all’individuo di attivare un processo di au-toconsapevolezza e autodeterminazione.

METODO DI VALUTAZIONE

La verifica finale è costituita da una prova scritta e da un colloquio orale.

Il Prof. Elena Ramella riceve gli studenti su appuntamento dopo le lezioni presso la Facoltàdi Scienze della Formazione.

27.- Psicologia dello Sviluppo PROF. ANNALISA VALLE

OBIETTIVO DEL CORSO

- Fornire i principali fondamenti teorici relativi allo sviluppo psicologico del bam-bino.

- Promuovere nello studente la capacità di analizzare e interpretare lo sviluppo delbambino in molteplici contesti e nelle diverse relazioni nelle quali è coinvolto.

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- Esercitare lo studente ad alcune delle metodologie di ricerca utilizzate nell’ambitodella Psicologia dello Sviluppo.

PROGRAMMA DEL CORSO

A partire da un’analisi della psicologia e delle più importanti prospettive teoriche diriferimento, il corso intende analizzare le principali aree dello sviluppo psicologicodel bambino e dell’adolescente, con particolare riferimento all’ambito cognitivo, so-ciale, linguistico, emotivo e affettivo. Per ciascun argomento di interesse saranno ri-prese e declinate le teorie esplicative e le metodologie di analisi proprie dei relativistudi. Particolare attenzione sarà dedicata all’approfondimento delle competenzementalistiche e relazionali del bambino e del loro sviluppo all’interno di specificicontesti (casa, scuola, relazioni tra pari,..) e relazioni affettive. I temi trattati sarannooggetto di riflessioni critiche al fine di costruire un quadro di riferimento completo eunitario della Psicologia dello Sviluppo e dei suoi principali orientamenti teorici.

BIBLIOGRAFIA

L. CAMAIONI-P. DI BLASIO, Psicologia dello Sviluppo, Il Mulino, Bologna, 2007.O. LIVERTA SEMPIO-A. MARCHETTI-I. CASTELLI-F. LECCISO-C. PEZZOTTA, Mentalizzazione e competenza

sociale. La comprensione della falsa credenza nello sviluppo normale e patologico, FrancoAngeli, Milano, 2005.

A. MARCHETTI-E. DI TERLIZZI-S. PETROCCHI (a cura di), Fiducia e coping nelle relazioni interper-sonali, Carocci, Roma, 2008.

Più un testo a scelta traO. LIVERTA SEMPIO-G. CAVALLI-A. VALLE (a cura di), Comprensione sociale ed emozioni nel ciclo

di vita. Aspetti tipici e a rischio, Carocci, Roma, 2007.A. MARCHETTI-A. VALLE (a cura di), Il bambino e le relazioni sociali. Strumenti per educatori e

insegnanti, Franco Angeli, Milano, 2010.G. CAVALLI- E. DI TERLIZZI- A. VALLE, I grandi nel mondo dei piccoli. La relazione tra educatori

e genitori nei servizi per la prima infanzia, La Scuola, Brescia, 2011.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, esercitazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame è costituito da un’interrogazione orale che si potrà sostenere al termine del cor-so.

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AVVERTENZE

Il Prof. Annalisa Valle aggiornerà costantemente la propria Pagina Docenti, nella quale sa-ranno pubblicati il programma del corso e la relativa bibliografia: gli studenti sono pertantoinvitati a consultarla per avere ulteriori delucidazioni.

Il Prof. Annalisa Valle riceve gli studenti su appuntamento, da prendersi via mail al se-guente indirizzo: [email protected], presso la Facoltà di Scienze della Formazione.

28.- Psicologia SocialePROF. SARA PELUCCHI

OBIETTIVO DEL CORSO

L’obiettivo complessivo del corso è di stimolare una capacità critica di osserva-zione e di riflessione dei processi psicosociali che si inseriscono nella vita quotidianadi un soggetto a livello sia individuale che diadico che gruppale, processi fondamen-tali per la comprensione e consapevolezza di ciascun contesto formativo/educativosociale di riferimento.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso intende analizzare i principali processi sociali che sottendono ed influenzanoil modo in cui le persone e i gruppi sociali percepiscono se stessi e gli altri e su comeessi interagiscano tra di loro reciprocamente.Verranno trattati i seguenti argomenti: le rappresentazioni sociali, i processi di eteroed autocategorizzazione, gli atteggiamenti, l’influenza sociale, il conformismo, l’in-terazione nei gruppi, i pregiudizi sociali e gli stereotipi. In particolare verranno approfondite sia la tematica dell’identità relazionale che laconoscenza dei processi comunicativi e relazionali che possono caratterizzare i gruppiformali ed informali.

BIBLIOGRAFIA

Testo principale di riferimentoD. MyERS, Psicologia sociale, McGraw-Hill, Milano, 2009 (i capitoli verranno comunicati a

lezione).I riferimenti bibliografici dei testi a scelta verranno dati dalla docente a lezione e successiva-mente inseriti sulla pagina personale della docente.La bibliografia sarà distinta per i frequentanti e i non frequentanti.

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DIDATTICA DEL CORSO

La didattica prevede lezioni in aula di tipo frontale, esercitazioni e progetti di lavoro adopera degli studenti.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame finale è orale.

Il Prof. Sara Pelucchi riceve gli studenti, durante il periodo di lezione, al termine dellestesse; nel periodo di sospensione delle lezioni su appuntamento tramite comunicazione viamail.

29.- PsicopatologiaPROF. MONICA ACCORDINI

OBIETTIVO DEL CORSO

Dopo un breve affondo sulla storia della psichiatria, il corso approfondirà lo studiodei disturbi mentali di più frequente osservazione e dei processi psicopatologici chepossono insorgere nell’arco del ciclo di vita. Verranno inoltre illustrati i più comunimetodi di classificazione e diagnosi e con essi i modelli di intervento clinico e socio-riabilitativo più diffusi. Obiettivo del corso è fornire agli studenti le competenze necessarie per ricono-scere e operare una diagnosi differenziale dei disturbi psicopatologici trattati ma an-che incoraggiarli allo sviluppo di un pensiero critico rispetto al ruolo dell’educatoree dello psicologo.

PROGRAMMA DEL CORSO

- Storia della psichiatria.- Funzionamento psichico e psicopatologia generale.- La diagnosi.- Processi psicopatologici nel ciclo di vita: infanzia e adolescenza.- Processi psicopatologici nel ciclo di vita: età adulta.- Presentazione di interventi clinici di carattere preventivo, psicoeducativo, psico-

terapeutico e di supporto.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia per l’esame è composta dai lucidi delle lezioni, dai due testi base e da uno ascelta fra i testi opzionali. All’inizio del corso verranno indicati, per tutti i volumi, i capitolida preparare per la prova finale.

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Testi di baseL. CANCRINI-C. LA ROSA, Il vaso di Pandora. Manuale di psichiatria e psicopatologia, Carocci,

Roma, 2008.M. BENASAyAG–G. SCHMIT, L’epoca delle passioni tristi, Feltrinelli, Milano, 2004.

Testi opzionaliEtà evolutiva:M. AMMANITI, Manuale di psicopatologia dell’infanzia, Raffaello Cortina, Milano, 2001.C. BOGLIOLO-C. LORIEDO, Famiglie e psicopatologia infantile. Quando la sofferenza è così pre-

coce, Franco Angeli, Milano, 2005.

Adolescenza:M. AMMANITI, Manuale di psicopatologia dell’adolescenza, Raffaello Cortina, Milano, 2002.G. PIETROPOLLI CHARMET-G. SAVUTO, Padre quotidiano. La cultura affettiva in un percorso tera-

peutico, Bollati Boringhieri, Torino, 2001.

Età adulta:M. MALAGOLI TOGLIATI-U. TELFENER, Dall’individuo al sistema. Manuale di psicopatologia rela-

zionale, Bollati Boringhieri, Torino, 2002.M. VALCARENGHI, Mamma non farmi male. Ombre della maternità, Bruno Mondadori, Milano,

2011.

Etnopsichiatria:T. BAUBET-M.R. MORO, Psicopatologia transculturale dall’infanzia all’età adulta, Koinè, Roma,

2010.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si articolerà integrando le lezioni in aula con la discussione gui-data di casi clinici, esercitazioni attraverso l’uso del role-playing. Gli studenti verranno inoltreinvitati a riflettere sul ruolo svolto dall’educatore all’interno di interventi clinici, riabilitativio psicosociali.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Monica Accordini riceve gli studenti al termine delle lezioni. Il docente è inoltredisponibile a colloqui più approfonditi da concordiarsi preventivamente via e-mail ([email protected]).

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30.- Sociologia dei Processi Culturali e ComunicativiPROF. PIERMARCO AROLDI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende fornire gli strumenti per una conoscenza di base delle diverse tra-dizioni sociologiche, dei principali autori che le hanno animate, dei concetti teoricifondamentali e delle principali metodologie utilizzate per lo studio della società. Entroquesto quadro disciplinare, il corso intende approfondire la conoscenza dei processiculturali e comunicativi in quanto strutture e dinamiche simboliche che alimentanosu base quotidiana la produzione e la riproduzione della cultura, delle sue istituzioni,delle relazioni sociali a carattere formativo (famiglia, scuola, gruppo dei pari etc.).

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso prevede:- una prima parte dedicata alla storia del pensiero sociologico, ricostruita attraverso

le sue scuole e i suoi autori principali; particolare attenzione sarà dedicata al pen-siero dei classici (Durkheim, Marx, Simmel, Weber, Parsons), alla Scuola di Chi-cago, alla Scuola di Francoforte, alle teorie della vita quotidiana e agli sviluppipiù recenti del pensiero sociologico in quanto riflessione sulla modernità e i suoisviluppi;

- una seconda parte, strettamente connessa alla prima, dedicata alla sociologia dellacultura e della comunicazione; saranno presentate sia le teorie che vedono nelletecnologie dei media un elemento costitutivo della modernità e dei processi diglobalizzazione che l’hanno interessata negli ultimi decenni, sia gli sviluppi piùrecenti che hanno affrontato lo studio della società dell’informazione e della co-municazione in Rete (l’interazione mediata, la creazione di nuove forme di visi-bilità sociale, la trasformazione della tradizione, la ridefinizione del processo diformazione dell’identità individuale, i mutamenti nello statuto della sfera pubbli-ca, i social network).

BIBLIOGRAFIA

P. JEDLOWSKI, Il mondo in questione. Introduzione al pensiero sociologico, Carocci, 2009. R. DE BIASI, Che cos’è la sociologia della cultura, Carocci, 2002.J.B. THOMPSON, Mezzi di comunicazione e modernità. Una teoria sociale dei media, Il Mulino,

1998.C. GIACCARDI (a cura di), Abitanti della rete. Giovani, relazioni e affetti nell’epoca digitale, Vita

e Pensiero, 2010.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali; letture periodiche a cura degli studenti e relativa discussione comune.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale conclusivo. Per i frequentanti sarà possibile sostenere una prova scritta inter-media.

AVVERTENZE

I materiali didattici utilizzati a lezione saranno messi a disposizione on line sulla paginadocente.

Il Prof. Piermarco Aroldi riceve gli studenti presso lo studio al primo piano della Palazzinadi Scienze della Formazione. Il giorno e l’orario saranno segnalati all’inizio del corso e pub-blicati sulla pagina docente.

31.- Sociologia dell’Educazione e della FormazionePROF. VITTORINO CADARIO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si divide in due parti. La prima (I° sem.) affronterà l’analisi del rapportotra educazione, formazione e società. In particolare, l’obiettivo principale sarà quellodi fornire le principali coordinate teoriche per una lettura critica dei processi formativied educativi all’interno della società contemporanea. La seconda parte (II° sem.) procederà in base ad attività concordate di tipo semi-nariale e sarà dedicato ad approfondire argomenti di importante rilevanza educativae formativa.

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE PRIMA

La sociologia dell’educazione e della formazione come disciplina scientifica- Approcci teorici classici: Durkheim, Marx, Weber, Simmel, Parsons.- Approcci teorici contemporanei: orientamenti integrazionista, conflittualista, co-

municativo-relazionale.

Socializzazione, educazione, formazione, percorsi dell’identità- Educazione e formazione: analisi sociologica dei due concetti.- Il processo di socializzazione: definizione, paradigmi e modelli teorici.- Interazione simbolica, socializzazione e formazione dell’identità.

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Analisi sociologica dei sistemi educativi e formativi- La scuola in Italia.- La dispersione scolastica: letture interpretative.- Gli insegnanti e il problema dell’orientamento scolastico e formativo.- La formazione e i contesti organizzativi.

PARTE SECONDA

Si affronteranno questioni riguardanti principalmente i processi di socializzazione eri-socializzazione. Tra gli altri temi, concordati con i frequentanti e resi noti succes-sivamente, saranno approfonditi il funzionamento del gruppo dei pari, il controversoruolo svolto dai media nei processi di socializzazione e la questione dell’integrazionesociale e culturale in una società multietnica.

BIBLIOGRAFIA

Programma d’esame da 5 crediti E. BESOZZI, Società, cultura, educazione, Carocci, Roma, 2006 (escluso il capitolo 6).M. COLOMBO, Dispersione scolastica e politiche per il successo formativo, Erickson, Trento,

2010.V. CADARIO, Dispensa.

Programma d’esame da 10 creditiAl Programma d’esame da 5 crediti si dovrà aggiungere un volume di approfondimento per-sonale da scegliere in un elenco che sarà fornito nel corso della prima lezione. Il volume di E.Besozzi, inoltre, dovrà essere studiato interamente.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso si articolerà alternando lezioni frontali ad attività di gruppo con-cordate. Il prodotto di queste ultime verrà successivamente messo a disposizione di tutti glistudenti sulla piattaforma blackboard sotto forma di slide o di brevi relazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Le modalità di preparazione dell’esame, gli eventuali esoneri per coloro che partecipanoattivamente alle attività previste, ecc. saranno oggetto di comunicazione durante il corso. Co-loro che non frequentano sono invitati a leggere il seguente volume (anche se non costituisceparte integrante del programma d’esame):V. CADARIO, Sociologia e modernità, Educatt, Milano, 2010.

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Il Prof. Vittorino Cadario riceve gli studenti dopo le lezioni. Il docente può essere contattatoal seguente indirizzo: [email protected].

32.- Sociologia della Famiglia e dei Servizi alla PersonaPROF. ANNA MARIA TERESA SCISCI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso di Sociologia della famiglia e dei servizi alla persona si articola in duemoduli, sociologia della famiglia e sociologia dei servizi alla persona, accomunatidal fondamentale soggetto di riferimento, la persona e la rete relazionale familiare incui è inserita, secondo l’approccio teorico relazionale. Il modulo di sociologia dellafamiglia si propone di offrire agli studenti le categorie della riflessione sociologicautili a comprendere come pensare la famiglia oggi, come leggere le sue trasforma-zioni, quali sono le sfide maggiori che oggi deve affrontare, qual è la relazione tra lafamiglia e la società. Il modulo di sociologia dei servizi alla persona intende fornireallo studente gli strumenti sociologici essenziali per la comprensione dell’attuale con-figurazione del welfare e dell’articolazione dei servizi alla persona, secondo il ciclodi vita individuale e familiare.

PROGRAMMA DEL CORSO

L’approccio teorico all’interno del quale si snoda la riflessione è quello della socio-logia relazionale, che legge la società e tutti i fenomeni sociali come un intreccio direlazioni significative. Un breve spazio introduttivo del corso sarà quindi dedicato alla presentazione deiconcetti chiave della prospettiva relazionale (la relazione sociale e le sue semantiche,lo schema AGIL), sia nella loro dimensione teorica, sia nelle loro implicazioni em-piriche (lavoro di rete).

A) Sociologia della famiglia- Definizione della realtà familiare.- Trasformazioni strutturali e culturali della famiglia.- Famiglia e genitorialità.- Famiglia e socializzazione.- Cura familiare.- Famiglia e comunità.- Famiglia e politiche sociali.

B) Sociologia dei servizi alla persona- Il welfare plurale: elementi definitori.

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- Le soggettività operanti; famiglia, terzo settore e mercato sociale.- Dalla legge 328 ai Piani di Zona: gli strumenti di progettazione e di governante

in ambito sociale.- Buone pratiche e capitale sociale.- I servizi alla persona in ambito socio-educativo.

BIBLIOGRAFIA

Testi introduttivi (obbligatori)P. DONATI, Manuale di sociologia della famiglia, Laterza, Bari, 2006.P. DI NICOLA, Famiglia: sostantivo al plurale, Franco Angeli, Milano, 2008.S. BELARDINELLI (a cura di), Welfare community e sussidiarietà, EGEA, Milano, 2005.F. FRANZONI-M. ANCONELLI, La rete dei servizi alla persona, Carocci, Roma, 2009.Testo della legge 328/2000 con commento.N.B. Ề in preparazione un nuovo volume di sociologia della famiglia che, qualora risultasseedito per l’inizio dell’anno accademico, andrebbe a sostituire il testo di P. Donati sopra indi-cato.

Testi di approfondimento tematico (uno a scelta)D. BRAMANTI (a cura di), Passaggi di consegne, Vita e Pensiero, Milano, 2004.D. BRAMANTI, Le comunità e le famiglie. Cohousing e nuove forme di vita familiare, Angeli,

Milano, 2009.G. GALEOTTI-A. SCISCI, La conciliazione. Una questione “al femminile”?, Pubblicazioni dell’ISU,

Università Cattolica, Milano, 2006.G. ROSSI-D. BRAMANTI (a cura di), Anziani non autosufficienti e servizi family fiendly, Franco

Angeli, Milano, 2006.G. ROSSI-L. BOCCACIN (a cura di), Capitale sociale e partnership tra pubblico, privato e terzo

settore, Vol. I, Casi di buone pratiche nei servizi alla famiglia.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, esercitazioni e seminari. Le lezioni saranno articolate in momenti di espo-sizione teorica che approfondiranno i testi proposti e momenti di tipo esercitativo in cui si daràspazio a una didattica attiva, anche attraverso l’utilizzo della piattaforma blackboard.

Durante le lezioni saranno utilizzati schemi sintetici e lucidi illustrativi, quali supporti di-dattici alla comprensione delle tematiche esaminate. Tale materiale sarà disponibile on line,all’interno della piattaforma blackboard, sul sito Internet dell’Università Cattolica.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale finale; la prova d’esame, che verte sul programma di entrambi i moduli delcorso (sociologia della famiglia e sociologia dei servizi alla persona) comporta l’attribuzionedi un unico voto. Durante il corso verranno svolte esercitazioni, la cui valutazione costituiràparte integrante del voto finale; eventuali tesine ed elaborati facoltativi, da concordare con il

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docente, svolte secondo gli interessi dello studente verranno anch’essi valutati, divenendo parteintegrante della votazione finale.

AVVERTENZE

Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite a lezione. Si invitano gli studenti impossibilitati a frequentare le lezioni di contattare il docente in

avvio del corso in modo da concordare insieme una forma il più possibile proficua di studioe la bibliografia d’esame.

Si consiglia di sostenere l’esame di Sociologia generale e della comunicazione prima del-l’esame di Sociologia della famiglia e dei servizi alla persona.

Il Prof. Anna Maria Teresa Scisci riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo pressola Facoltà di Scienze della Formazione. Il docente riceve gli studenti nel proprio studio. Percontattare il docente al di fuori dell’orario di ricevimento è possibile utilizzare l’[email protected].

33.- Sociologia Economica e del LavoroPROF. BARBARA BARABASCHI

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Sociologia economia della Facoltà diEconomia, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, didattica del corso, metododi valutazione e orari di ricevimento.

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende offrire alcuni strumenti essenziali per la lettura sociologica delleazioni e dei processi economici. Si propone, in particolare, di approfondire le basiteoriche dell’approccio della sociologia economica allo studio dei modelli produttivi,dell’economia informale, delle peculiarità del mercato del lavoro e dell’occupazione;dei sistemi di welfare in ottica comparata e delle recenti proposte di flexicurity. Nel-l’ultima parte i processi di sviluppo locale vengono interpretati alla luce delle variabilisociali e culturali, evidenziando il ruolo dell’attore pubblico.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO

- Fornire agli studenti le basi teoriche del radicamento sociale dell’azione econo-mica.

- Fornire agli studenti gli strumenti conoscitivi per interpretare le dinamiche in attonel mercato del lavoro e nei sistemi di protezione sociale.

- Fornire agli studenti le principali chiavi interpretative per comprendere il ruolodell’attore pubblico nei processi di sviluppo locale.

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- Al termine del corso gli studenti saranno in grado di:- interpretare lo stretto legame tra mercato e società, tra scelte produttive e ri-

produttive;- leggere in modo critico e comparato, i principali indicatori relativi al mercato

del lavoro, ai sistemi di welfare e rispettive politiche;- comprendere le implicazioni socio-economiche delle scelte pubbliche com-

piute in ambito locale, sui temi della formazione, del lavoro e della partecipa-zione civica.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Le basi teoriche per definire l’azione economica come azione sociale.- I fattori sociali di strutturazione dell’economia.- Teoria dell’embeddedness e capitale sociale.

2. Alcune aree critiche della transizione contemporanea.- L’evoluzione dei modelli produttivi.- Sistemi di welfare emergenti: comparazione internazionale.- L’economia informale.

3. I processi di regolazione sociale del lavoro.- Il mercato del lavoro come istituzione sociale. - Occupazione, disoccupazione e inattività: confini, intrecci e sovrapposizioni.- Qualità del lavoro e flessibilità, la prospettiva della flexicurity.

4. Pubblica amministrazione e sviluppo delle società locali. - Il ruolo delle risorse umane. - Il ruolo del capitale sociale.

BIBLIOGRAFIA

E. REyNERI, Sociologia del mercato del lavoro, Vol. I e Vol. II, Il Mulino, Bologna, 2011.Indicazioni sui capitoli da preparare e su altre letture di approfondimento saranno date nelcorso delle lezioni.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, presentazione studi di caso.

METODO DI VALUTAZIONE

Prova scritta al termine del corso con possibilità di integrazione orale o tesina concordatecon il docente.

Il Prof. Barbara Barabaschi riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso laFacoltà di Economia.

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34.- Storia ContemporaneaPROF. MARIA BOCCI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende approfondire le linee fondamentali della storia contemporanea,sottolineando alcuni nodi storiografici rilevanti. L’obiettivo è di favorire la forma-zione della sensibilità storica degli studenti e di affinarne le capacità critiche e cono-scitive, anche attraverso l’analisi della questione storica del fascismo e dei tanti puntidi vista da cui è possibile indagarla.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso affronterà la storia otto-novecentesca soffermandosi sul fascismo e sul pesoche ha avuto nella storia italiana e nei dibattiti ideologici e politici. Durante il primosemestre si approfondiranno alcuni aspetti della storia italiana ed europea, che sonocollegabili all’emergere di un contesto politico e culturale disponibile alle «avventuretotalitarie». Nel secondo semestre si analizzerà la natura del fascismo come una delleespressioni della politica nell’epoca della modernizzazione e come fenomeno che hamesso in luce la vulnerabilità della democrazia liberale. Si metteranno a confrontodiverse ipotesi interpretative relative al totalitarismo e al fascismo, che saranno esa-minate alla luce dei cambiamenti riscontrabili nella storia del Novecento.

BIBLIOGRAFIA

R. DE FELICE, Intervista sul fascismo, a cura di M.A. Ledeen, Laterza, Roma-Bari, 2008. E. GENTILE, Fascismo. Storia e interpretazione, Laterza, Roma-Bari, 2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali. È possibile suddividere l’esame con una prova intermedia. Durante le lezionisaranno dati ulteriori chiarimenti.

AVVERTENZE

Condizione necessaria a contestualizzare le tematiche affrontate durante il corso è la co-noscenza degli avvenimenti fondamentali della storia contemporanea. Alla messa a punto delquadro informativo di base può utilmente servire un manuale in uso nella scuola media secon-daria superiore. Si consiglia di far riferimento a G. SABBATUCCI-V. VIDOTTO, Il mondo contempo-raneo. Dal 1848 a oggi, Laterza, Roma-Bari, 2010 (capitoli 9, 11, 13-20, 22, 23, 25). Per leedizioni di questo volume pubblicate prima del 2010, occorre far riferimento al docente.

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Il Prof. Maria Bocci riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Facoltàdi Scienze della Formazione. Il docente è contattabile al numero telefonico 0272342697 e al-l’indirizzo di posta elettronica [email protected].

35.- Storia dei Processi FormativiPROF. ILARIA MATTIONI

Il programma è mutuato dall’insegnamento di Storia dell’educazione del curriculumEducatore nei servizi alla persona, al quale si rimanda per obiettivi, bibliografia, di-dattica del corso, metodo di valutazione e orari di ricevimento.

36.- Storia del Pensiero e delle Istituzioni Politiche Moderne e ContemporaneePROF. CHIARA CONTINISIO

OBIETTIVO DEL CORSO

Conoscere la nascita, l’affermazione e lo sviluppo dell’idea democratica, non solonei pensatori che, nelle diverse epoche, ne hanno definito l’oggetto e le caratteristiche,ma anche nei momenti cruciali che hanno marcato i passaggi fondamentali della suastoria. Individuare l’essenza della società democratica, con particolare attenzione alcontesto contemporaneo, anche provando a discutere le sue definizioni più comuni ele critiche che ad essa vengono mosse.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso avrà un andamento storico-teorico e seminariale.Attraverso le teorie di alcuni classici del pensiero democratico, dall’antichità all’epo-ca contemporanea, individueremo persistenze e mutamenti dell’idea e del significatodella cittadinanza democratica. Acquisite in questo modo alcune conoscenze di base,e a partire da esse, proveremo a riflettere sulla democrazia contemporanea, verifi-cando, al di là delle teorie, il senso, l’importanza, l’essenza della democrazia oggi.

BIBLIOGRAFIA

FrequentantiAppunti delle lezioni.Esercitazione guidata (vedi Didattica del corso).Le indicazioni bibliografiche relative al testo d’esame verranno comunicate in aula all’iniziodelle lezioni.

Non frequentanti

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R. GHERARDI (a cura di), La politica e gli stati. Problemi e figure del pensiero occidentale, Ca-rocci, Roma, 2011 (non sono ammesse altre edizioni): tutta la prima parte e cinque autoria scelta da p. 137 a p. 282 e cinque autori a scelta da p. 283 a p. 386.

uno a scelta fra i seguentiN. BOBBIO, Eguaglianza e libertà, Einaudi, Torino, 2009.N. BOBBIO, Quale democrazia?, Morcelliana, Brescia, 2009.G. ZAGREBELSKI, Imparare democrazia, Einaudi, Torino, 2007 (pp. 3-47 e un testo a scelta del-

l’Antologia, pp. 9-174)G. ZAGREBELSKI, La difficile democrazia, Firenze University Press, Firenze, 2010.

DIDATTICA DEL CORSO

Accanto alla didattica frontale svolta dal docente, gli studenti saranno invitati a preparareun approfondimento personale (guidato dal docente) su brevi letture che verranno indicate al-l’inizio del corso.

METODO DI VALUTAZIONE

Gli esami si svolgono in forma orale. L’approfondimento guidato costituisce parte dellavalutazione.

Il Prof. Chiara Continisio riceve gli studenti dopo le lezioni. È comunque consigliabileprendere un appuntamento via mail ([email protected]).

37.- Storia dell’EducazionePROF. ILARIA MATTIONI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso pone l’attenzione sugli strumenti educativi e sui materiali didatticiusati/imposti nella scuola elementare durante il Ventennio. Sulla scorta delle più re-centi indicazioni della storiografia educativa, si illustrano le strategie pedagogiche,politiche ed editoriali messe in atto dal regime per fascistizzare l’infanzia. Dopo averricordato i tratti salienti della legislazione scolastica fascista e della strategia propa-gandistica del regime, particolare attenzione sarà dedicata a fonti quali i libri scola-stici, i diari di scuola, le pagelle e i quaderni. Mediante l’esame critico delle fonti(copertine, immagini, temi, periodici, simboli, etc.) si evidenzieranno da un lato i ca-ratteri del progetto pedagogico-politico fascista e le sue ricadute sui bambini, mentredall’altro verrà messo in luce un modello educativo alternativo che viene portatoavanti tra gli anni Venti e Trenta dal mondo cattolico.

PROGRAMMA DEL CORSO

Dentro la scuola fascista. Educazione e propaganda nella scuola elementare del Ven-

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tennio.

BIBLIOGRAFIA

G. GABRIELLI-D. MONTINO, La scuola fascista. Istituzioni, parole d’ordine e luoghi dell’immagi-nario, Ombre Corte, Verona, 2009 (le parti indicate a lezione). Il testo, attualmente esaurito,è però scaricabile dalla piattaforma virtuale blackboard.

J. MEDA, La politica quotidiana. L’utilizzo propagandistico del diario scolastico nella scuolafascista, “History of Education & Children’s Literature”, 2006, 1, pp. 287-313.

D. MONTINO, Libro, quaderno e moschetto. Pedagogia della guerra nelle letture e nelle scritturescolastiche durante il regime fascista, “History of Education & Children’s Literature”,2007, 2, pp.193-216 (questi due saggi si possono scaricare in versione elettronica da unapostazione della biblioteca dell’Università).

Ulteriori indicazioni e precisazioni, per frequentanti e non, verranno date a lezione e on line.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Il materiale del corso sarà anche disponibile on line sulla piattaformaBlackboard: http://blackboard.unicatt.it/.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Ilaria Mattioni riceve gli studenti come da comunicazione data all’inizio del corsoe avvisi pubblicati on line.

38.- Storia della Lettura e della Letteratura per l’Età EvolutivaPROF. RENATA LOLLO

OBIETTIVO DEL CORSO

Formare all’importanza del leggere e del conservare memoria storica della lette-ratura (in questo caso quella dell’infanzia e dell’età evolutiva) per confrontarsi conprofitto con la cultura e le proposte multimediali.

PROGRAMMA DEL CORSO

La lettura nel tempo; l’alfabetizzazione e la lettura nell’infanzia; il libro tra autore,lettore e altre molteplici relazioni. Leggere e vedere: i media. Lo spazio e il temponella multimedialità: quale memoria?

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BIBLIOGRAFIA

M. WOLF, Proust e il calamaro. Storia e scienza del cervello che legge, Vita e Pensiero, Milano,2009.

P. E D. BOERO, La letteratura per l’infanzia in cento film, Le Mani, Genova, 2008.A. NOBILE, Lettura e formazione umana, La Scuola, Brescia, 2004.R. LOLLO, Lo spazio del leggere come crocevia di relazioni, “Studium Educationis” n. 3, 2000.Due libri a scelta fra una lista di testi per l’età evolutiva presentata all’inizio del corso e riportatain blackboard.Eventuali precisazioni e adattamenti saranno comunicati durante il corso.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Si daranno anche scelte alternative di testi per l’infanzia qualora esprimano interessi spe-cifici degli studenti.

Il Prof. Renata Lollo riceve gli studenti nello studio presso la Facoltà di Scienze della For-mazione preferibilmente il martedì, in orario da precisarsi all’inizio delle lezioni.

39.- Storia della PedagogiaPROF. CARLA FRANCESCA GHIZZONI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende illustrare i momenti salienti e le figure rappresentative del dibattitopedagogico sviluppatosi fra Otto e Novecento. Mira inoltra a fare luce sul concretorealizzarsi dei modelli formativi messi a punto in Italia da diverse istituzioni educative(quali scuola e associazioni giovanili) fra prima e seconda guerra mondiale.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso prenderà in esame i seguenti argomenti:- momenti e protagonisti del dibattito pedagogico fra Otto e Novecento - educazione e scuola in Italia fra le due guerre: i progetti educativi della Chiesa e

del fascismo.

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BIBLIOGRAFIA

Per il punto 1G. CHIOSSO, Novecento pedagogico, La Scuola, Brescia, 1997 (cap. I; cap. II saltare i paragrafi

16 e 17; cap. III; cap. IV saltare i paragrafi 4, 5, 10, 11 e da 14 a 17). Per il punto 2C. GHIZZONI, Educazione e scuola all’indomani della Grande Guerra. Il contributo de “La Ci-

viltà Cattolica”(1918-1931), La Scuola, Brescia, 1997 (pp. 1-279, 299-332).L. LA ROVERE, “Rifare gli italiani”: l’esperimento di creazione dell’“uomo nuovo fascista”, in

“Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche”, 2002, pp. 51-77.A. GIBELLI, Opera Nazionale Balilla; Piccole italiane e Giovani Italiane, in Dizionario del fa-

scismo, a cura di V. De Grazia, S. Luzzato, Einaudi, Torino, 2003, vol. II pp. 267-271,372-373.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Ulteriori informazioni sul corso o integrazioni della bibliografia indicata saranno comuni-cate all’inizio del corso a lezione, esposte all’albo e consultabili sul sito web dell’UniversitàCattolica nelle pagine relative al docente.

Il Prof. Carla Francesca Ghizzoni comunicherà all’inizio delle lezioni l’orario e il luogodel ricevimento studenti. L’avviso sarà affisso all’albo e pubblicato sul sito web dell’UniversitàCattolica nella pagina relativa al docente.

40.- Storia ModernaPROF. DANILO ZARDIN

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di rendere percepibile la dimensione storica della costruzionedell’odierna civiltà del continente europeo: le strutture, le forme sociali e i quadri dimentalità che definiscono la realtà del presente sono il frutto di un processo di tra-sformazione passato attraverso sviluppi, deviazioni e rotture che hanno segnato ilpercorso della tradizione che ci costituisce geneticamente. Ritornare sul momento di avvio del processo che ha fatto emergere la nostra mo-dernità e indagarne i primi lineamenti essenziali consente di comprendere le basi che

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sono state poste a fondamento dell’edificio in cui è maturato l’assetto culturale e po-litico-sociale che oggi domina l’orizzonte del mondo in cui viviamo.

PROGRAMMA DEL CORSO

Introduzione generale alla storia moderna. Lineamenti e nodi fondamentali della co-struzione della civiltà europea (dal Rinascimento all’Antico Regime):- La continuità culturale della cristianità e i suoi sviluppi moderni (Rinascimento,

Riforma, Controriforma, Barocco).- La struttura sociale del mondo premoderno. Società ‘policentrica’ e ruolo del po-

tere pubblico. L’emergere dello stato moderno.- La maturità del sistema dell’Antico Regime.- Le dialettiche interne e la crisi della coscienza europea.- La svolta settecentesca e la frattura rivoluzionaria (la nascita della politica mo-

derna e il ruolo dell’ideologia nel passaggio al ‘lungo Ottocento’).Approfondimento sui fattori genetici che hanno determinato la specificità dell’identitàeuropea, con particolare riferimento all’evoluzione dell’ordinamento istituzionaleche ha modellato la forma del vivere collettivo e incanalato l’esercizio delle funzionidi autorità e di governo politico.

BIBLIOGRAFIA

D. ZARDIN, Continuità e fratture nel passaggio al mondo moderno, in S. CARMO (a cura di), Lastoria nella scuola. Ricerca storica e esperienza didattica, Marietti, Genova-Milano, 2002,pp. 85-114 (cui va unito il saggio ivi contenuto di S. PIZZETTI, Per una storia della storio-grafia del Novecento, ibidem, pp. 157-192).

L. FEBVRE, L’Europa. Storia di una civiltà, Donzelli, Roma, 1999.P. GROSSI, L’Europa del diritto, Laterza, Roma-Bari, 2007.

Per i frequentantiUn volume a scelta tra:P. BURKE, Il Rinascimento europeo. Centri e periferie, Laterza, Roma-Bari, 1999. oppureV.L. TAPIé, Barocco e classicismo, Vita e Pensiero, Milano, 1998. oppureM. FUMAROLI, Le api e i ragni. La disputa degli Antichi e dei Moderni, Adelphi, Milano,2005. oppureP. HAZARD, La crisi della coscienza europea, UTET, Torino, 2007. oppureR. BIRELEy, Ripensare il cattolicesimo. 1450-1700. Nuove interpretazioni della Controriforma,

Marietti, Genova-Milano, 2010.

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Per i non frequentanti (invece del volume monografico scelto all’interno della lista qui so-pra riportata): un manuale aggiornato di storia della prima età moderna (dal Rinascimento allafine dell’Antico Regime), secondo i criteri forniti nell’Avvertenza che segue.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, con utilizzo di documentazione testuale e iconografica resa accessibile an-che tramite supporto informatico su Blackboard.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Una buona conoscenza delle nozioni e degli avvenimenti fondamentali della storia dellaprima età moderna (dal XV secolo al 1815 circa), con particolare riferimento al suo orizzonteeuropeo e alla dimensione politico-istituzionale, è da prevedere come condizione per l’adeguatacontestualizzazione della tematica svolta ai fini dell’esame. Alla messa a punto del quadro in-formativo di base può servire un manuale aggiornato di storia moderna, anche di scuola se-condaria. In alternativa, si può ricorrere a manuali universitari di recente ideazione, come adesempio Mario Rosa e Marcello Verga, La storia moderna. 1450-1870, Bruno Mondadori, Mi-lano, 2003; oppure Renata Ago e Vittorio Vidotto, Storia moderna, Laterza, Bari, 2004; CarloCapra, Storia moderna (1492-1848), Le Monnier, Firenze, 2004.

Il Prof. Danilo Zardin riceve gli studenti al termine delle lezioni presso lo studio nella Fa-coltà di Scienze della Formazione. Nei periodi di sospensione dell’attività didattica può essereraggiunto all’indirizzo [email protected].

41.- Storia SocialePROF. MARIA LUISA FROSIO

OBIETTIVO DEL CORSO

Oltre a fornire una adeguata conoscenza delle categorie e dei concetti fondamen-tali della storia sociale, il corso si pone l’obiettivo di trattare alcuni temi legati allacentralità del lavoro come modello sociale affermatosi in Italia tra Ottocento e No-vecento, con particolare attenzione al ruolo della donna nel contesto del mondo dellavoro.

PROGRAMMA DEL CORSO

I PARTE

La prima parte del corso affronta, sullo sfondo delle vicende cruciali della storia na-

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zionale e dello sviluppo economico del Paese, il tema dell’organizzazione del lavoroe delle condizioni di vita delle classi lavoratrici.

II PARTE

La seconda parte del corso si propone di analizzare la partecipazione femminile almondo del lavoro nelle vicende economiche che hanno caratterizzato la storia italiana.Verranno valutati la qualità, i modi e le variabili che qualificano questa presenza,allo scopo di misurarne la portata nei diversi contesti culturali e sociali del Paese, te-nendo conto anche delle attività non destinate al mercato.

BIBLIOGRAFIA

Per la I parteS. MUSSO, Storia del lavoro in Italia: dall’Unità a oggi, Marsilio, Venezia, 2002 (Parte prima -

pp. 5-98 ). Per la II parteUn volume a scelta traA. GROPPI (a cura di), Il lavoro delle donne, Laterza, Bari, 1996 (Parte terza - L’età contempo-

ranea pp. 297-469).G. VICARELLI (a cura di), Donne e professioni nell’Italia del Novecento, Il Mulino, Bologna,

2007.

DIDATTICA DEL CORSO

Lo svolgimento del corso prevede lezioni frontali in aula con presentazioni in Power Pointe attività di tipo seminariale.

METODO DI VALUTAZIONE

In sede di colloquio finale sarà valutata oltre alla preparazione acquisita, anche il lavoroindividuale svolto dai candidati nel corso dell’anno.

AVVERTENZE

All’inizio del corso la bibliografia potrà essere discussa e integrata anche tenendo contodegli interessi degli studenti.

Ai frequentanti verranno fornite indicazioni più specifiche sulle modalità di verifica del-l’apprendimento loro riservate. Gli studenti che non potessero frequentare sono invitati a pren-dere contatto con il docente per concordare il programma d’esame.

Il Prof. Maria Luisa Frosio riceve gli studenti prima e dopo le lezioni e come da avviso af-fisso all’albo presso la Facoltà di Scienze della Formazione e su appuntamento.

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42.- Teatro d’AnimazionePROF. GAETANO OLIVA

OBIETTIVO DEL CORSO

Fare acquisire conoscenze riguardanti la storia del teatro di animazione; fornirecapacità di manipolazione dei materiali per la costruzione e utilizzo di marionette,burattini e pupazzi; fornire strumenti per l’utilizzo espressivo dei linguaggi dell’at-tore; far acquisire una metodologia pedagogica per l’utilizzo del teatro di animazionein ambito educativo.

PROGRAMMA DEL CORSO

L’ANIMAZIONE TEATRALE (PARTE TEORICA)Il corso prenderà in esame le ipotesi che hanno dato origine all’animazione teatrale,partendo dalla sua storia e seguendo la sua evoluzione evidenziando le varie tradizioniche si sono sviluppate nel nostro Paese. Particolare attenzione sarà rivolta alla nascitadel laboratorio teatrale e dei generi di spettacolo quali i burattini, le marionette, i pupiecc.. Parallelamente si studieranno le connessioni esistenti tra l’animazione teatralee gli ambiti socio educativi nei quali si è espressa. LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALLA TEATRALITÀ (PARTE PRATICA)Educare al teatro: mettere a punto una ricerca sul fenomeno “laboratorio teatrale”,finalizzata da un lato, a formare la nuova figura professionale dell’educatore teatralee, dall’altro, a sottolineare l’interesse per tale attività da parte del mondo pedagogi-co.Gli argomenti centrali del laboratorio saranno:- i linguaggi teatrali: verbale e non verbale;- l’evoluzione dello spazio scenico;- l’Educazione alla Teatralità: i progetti.Ulteriori informazioni verranno fornite nel corso delle lezioni.

BIBLIOGRAFIA

Testi obbligatori per l’esamePer la preparazione all’esame gli studenti potranno scegliere un percorso tra quelli proposti:Percorso 1:G. OLIVA, Il laboratorio teatrale, LED, Milano, 1999.G. OLIVA, Educazione alla Teatralità: il gioco drammatico, Xy Editore, Arona, 2010.Percorso 2:G. OLIVA, L’Educazione alla Teatralità e formazione, LED, Milano, 2005.G. OLIVA, La letteratura teatrale italiana e l’arte dell’attore, UTET, Torino, 2007.Percorso 3:

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AA.VV., Educare al teatro, La Scuola, Brescia, 1998.M. MIGLIONICO, Il progetto educativo del teatro di Jacques Copeau e l’Educazione alla Teatra-

lità, Xy.IT Editore, Arona, 2009. Testo consigliato: per una partecipazione più attenta al laboratorio gli studenti dovrannoleggere:G. OLIVA (a cura di), La Pedagogia Teatrale. La voce della tradizione e il teatro contemporaneo,

Xy.IT Editore, Arona, 2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, lavoro in laboratorio, lavori pratici guidati.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali, progetti o lavori pratici.

AVVERTENZE

Le lezioni saranno di carattere teorico-pratico. Pertanto è consigliata la frequenza. Per inon frequentanti è necessario un colloquio in orario ricevimento studenti. A integrazione dellelezioni sono previsti incontri con operatori professionali del settore.

Il Prof. Gaetano Oliva riceve gli studenti il mercoledì dalle ore 10.30 alle ore 13,00 in uf-ficio.

43.- Temi e Problemi di Filosofia PROF. GIOVANNI VENTIMIGLIA

OBIETTIVO DEL CORSO

Introdurre gli studenti alla comprensione critica di alcune questioni filosofichefondamentali, come quelle riguardanti l’esistenza e l’identità delle cose, l’esistenzadi Dio. La parte monografica del corso affronterà il tema dell’identità di genere.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso è distinto in una parte istituzionale ed in una monografica.Nella prima si affronterà anzitutto il tema dell’essere e dei suoi due aspetti: l’esistenzae l’essenza.Esempi di questioni affrontate relativamente all’esistenza: esistono solo le cose ma-teriali, come i tavoli e le sedie, o anche cose come il cavallo alato, paperino, i sogni,i cerchi quadrati?

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Esempi di questioni affrontate relativamente all’essenza: le cose hanno una loro iden-tità oggettiva, oppure sono soltanto un insieme di elementi fisici diversi che noi, perutile convenzione, raggruppiamo sotto un’unica parola? Per esempio, l’espressione“corpo”designa un’unica cosa oppure una molteplicità di organi che per comoditàdesigniamo con un’unica parola?Un altro tema affrontato nella parte istituzionale sarà l’esistenza di Dio. Dio esiste?La sua esistenza è una verità di sola fede o si può dimostrare anche con la ragione?Sono convincenti le prove dell’esistenza di Dio elaborate dalla filosofia fin dai tempidi Aristotele?Nella parte monografica si affronterà la questione, più specifica, dell’ontologia di ge-nere, chiamata anche questione dell’identità di genere: esistono comportamenti tipi-camente e naturalmente femminili e comportamenti tipicamente e naturalmentemaschili o sono tutte convenzioni culturali? Il pudore è virtù tipicamente femminilee la cavalleria tipicamente maschile?Durante il corso monografico è prevista anche la discussione critica dei seguenti film,che affrontano temi legati all’identità di genere: L’ultimo samurai di Edward Zwick;Kramer contro Kramer di Robert Benton. Gli studenti sono invitati a vedere questifilm al di fuori delle ore di lezione.

BIBLIOGRAFIA

S. VANNI ROVIGHI, Elementi di filosofia, vol. II, Editrice La Scuola, Brescia, 1995, capitoli: I(pp. 7-20); cap. II (pp. 23-54); cap. VII (pp. 99-122); cap. IX, par. 1 (pp. 135-146).

Dispensa del corso.G. VENTIMIGLIA, Problemi di identità maschile, «Teoria», 26 (2006), 1, pp. 153-174.G. VENTIMIGLIA (a cura di), Virtù antiche, Edizioni Messaggero, Padova, 2011.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, discussione in classe.

METODO DI VALUTAZIONE

Colloqui ed esame orale.

Il Prof. Giovanni Ventimiglia riceve gli studenti il giovedì e il venerdì dopo le lezioni. E’opportuno fissare l’appuntamento scrivendo a: [email protected].

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II) CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PROGETTAZIONE PEDAGO-GICA NEI SERvIZI PER MINORI

1.- Esperienza Estetica nella Formazione dei MinoriPROF. ROBERTO DIODATO

OBIETTIVO DEL CORSO

Elaborare il senso dell’esperienza estetica nel suo valore formativo, come alter-nativo alla anestetizzazione del sentimento prodotta dai processi di estetizzazione ti-pici della vita contemporanea.

PROGRAMMA DEL CORSO

- I processi di estetizzazione oggi.- L’esperienza estetica come progetto educativo.

BIBLIOGRAFIA

R. ARNHEIM, Pensieri sull’educazione artistica, Aesthetica Edizioni, Palermo, 2007.M. GENNARI, L’educazione estetica, Bompiani, Milano, 1995.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, eventuali seminari.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Roberto Diodato riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo presso la Facoltàdi Scienze della Formazione.

2.- Media e Colture dell’InfanziaPROF. PIERMARCO AROLDI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende fornire gli strumenti teorici e analitici per affrontare i media e letecnologie della comunicazione come ambienti simbolici nei quali si realizza partedel processo di socializzazione e che consentono la produzione e l’espressione di di-verse culture dell’infanzia/culture giovanili.

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PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso prevede:- una prima parte dedicata alle teorie sociologiche che riflettono sui processi di so-

cializzazione mediata e sulla formazione delle subculture giovanili; i mezzi di co-municazione saranno studiati come il luogo di una negoziazione tra modellieducativi sviluppati dalla società adulta, forme di rappresentazione della condi-zione infantile e giovanile, forme di agency di bambini e ragazzi in grado di svi-luppare la propria cultura dei pari;

- una seconda parte, strettamente connessa alla prima, dedicata all’individuazionedi alcuni casi di studio particolarmente interessanti colti nell’ambito della produ-zione/consumo televisivo, dell’uso di Internet, del cross media storytelling.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia relativa alla prima parte del corso sarà costituita da saggi messi a disposizioneon line sulla pagina personale del docente; per la seconda parte è possibile scegliere uno tra iseguenti volumi:D. LEMISH, I bambini e la Tv, Cortina, 2008. S. LIVINGSTONE, Ragazzi online. Crescere con internet nella società digitale, Vita e Pensiero,

2010.H. JENKINS, Cultura convergente, Apogeo, 2007.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali; letture periodiche a cura degli studenti e relativa discussione comune.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale conclusivo. Produzione di un breve elaborato individuale (ulteriori indicazionisaranno fornite durante il corso e sulla pagina personale del docente).

AVVERTENZE

I materiali didattici utilizzati a lezione saranno messi a disposizione on line sulla paginadocente.

Il Prof. Piermarco Aroldi riceve gli studenti presso lo studio al primo piano della Palazzinadi Scienze della Formazione. Il giorno e l’orario saranno segnalati all’inizio del corso e pub-blicati sulla pagina docente.

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3.- Metodi e Tecniche dell’Intervento Educativo con i MinoriPROF. PIERPAOLO TRIANI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si caratterizza in due parti strettamente connesse tra loro. Nella primaparte intende promuovere l’approfondimento:- delle caratteristiche fondanti della metodologia educativa;- delle metodiche specifiche di intervento con i minori, anche in rapporto alle di-

verse visioni dell’infanzia;- delle principali logiche di azione educativa per i minori nell’attuale contesto so-

cio-educativo italiano, con una particolare attenzione al tema della partecipazionedei ragazzi.

Nella seconda parte intende svolgere un particolare approfondimento:- delle attuali caratteristiche del sistema scolastico italiano;- della questione del disagio scolastico e delle possibili strategie di prevenzione e

gestione.

PROGRAMMA DEL CORSO

INTRODUZIONE

- Il problema del metodo educativo.- Teorie dell’infanzia e metodi educativi. PRIMO MODULO: L’AZIONE EDUCATIVA CON I MINORI NELL’ATTUALE PANORAMA DEL LAVORO

SOCIALE

- Promuovere l’infanzia e l’adolescenza in Italia: linee di tendenza e culture meto-dologiche.

- L’orientamento partecipativo. SECONDO MODULO: IL RUOLO DEL SISTEMA SCOLASTICO E LA GESTIONE DELLE DIFFICOLTÀ DE-GLI ALUNNI

- Le caratteristiche del sistema scolastico italiano.- Lo scenario delle attuali didattiche.- Le difficoltà dei ragazzi a scuola e le strategie di intervento.

BIBLIOGRAFIA

Per il primo moduloS. POLENGHI, Le principali teorie dell’infanzia, in Pedagogia e vita, 6/2005, pp. 7-21.P. TRIANI, Appunti del corso.V. BELOTTI (a cura di), Costruire senso, negoziare spazi, Quaderno N. 50 del Centro Nazionale

di analisi e documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, Firenze 2011. Testo scaricabilesul sito www.minori.it.

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Legge Regionale Emilia Romagna 28 luglio 2008, n.14 “Norme in materia di politiche per legiovani generazioni”.

Per il secondo moduloP. TRIANI, Scuola, disagi dei ragazzi, territorio (testo in corso di pubblicazione).C. SCURATI (a cura di), Nuove didattiche, La Scuola, Brescia, 2008. I. FIORIN, La buona scuola, La Scuola, Brescia, 2008.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, lavori di gruppo, confronto con esperti, approfondimento di alcuni testi ealcuni casi.

METODO DI VALUTAZIONE

Confronto e dibattito in itinere; esame orale finale.

Il Prof. Pierpaolo Triani riceve gli studenti il venerdì dalle ore 11.30 alle ore 12.30 e dalleore 13.30 alle ore 14.30 presso la Facoltà di Scienze della Formazione, studio 762. Oppure suappuntamento (0523599462; 3391008592; [email protected]). Altri giorni sarannoindicati in seguito.

Eventuali variazioni saranno comunicate tramite avviso presente anche sul sito dell’Uni-versità Cattolica.

4.- Metodologia della Progettazione EducativaPROF. CRISTINA LISIMBERTI

OBIETTIVO DEL CORSO

Conoscere i temi, i problemi e le caratteristiche principali della metodologia dellaprogettazione educativa. Acquisire e saper utilizzare correttamente i concetti fondamentali, il linguaggiospecifico, le competenze metodologiche e tecniche della progettazione e della valu-tazione in campo educativo. Saper analizzare criticamente esperienze e progetti in campo educativo e forma-tivo.

PROGRAMMA DEL CORSO

- Aspetti generali della progettazione educativa: contesti di riferimento; soggetti;finalità; obiettivi; strategie di intervento; struttura valutativa; utilizzo dei risulta-ti.

- Presentazione e analisi di esperienze progettuali nel contesto educativo, con par-ticolare attenzione alla struttura valutativa.

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BIBLIOGRAFIA

C. LISIMBERTI, Valutare per la formazione. Lavorare con metodo nella pratica, Vita e Pensiero,Milano, 2011.

Materiali didattici specifici saranno messi a disposizione degli studenti nel corso dell’anno.Il corso presuppone la padronanza degli elementi fondamentali della metodologia della ricercain campo educativo. Agli studenti che non avessero maturato tali competenze si suggerisce lalettura dei seguenti testi (che non costituiscono quindi testi per l’esame)R. VIGANò, Pedagogia e sperimentazione, 2a ed., Vita e Pensiero, Milano, 2002.R. VIGANò, Metodi quantitativi nella ricerca educativa, Vita e Pensiero, Milano, 1999 (cap I-

IV).

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso prevede l’impiego, in maniera integrata, di metodi didattici complementari:- attività in aula: si integreranno lezioni espositive, presentazioni di casi, attività di discus-

sione e lavoro in gruppo;- apertura di un corrispondente corso sulla piattaforma Blackboard ove saranno messi a di-

sposizione i materiali didattici.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame verterà su:- verifica della conoscenza del volume- elaborazione e discussione orale di un elaborato scritto.

Il format e tutte le indicazioni per la predisposizione dell’elaborato saranno rese disponibilisu Blackboard.

AVVERTENZE

Gli studenti sono tenuti a consultare regolarmente gli strumenti informativi utilizzati peril corso (Blackboard), ove saranno di volta in volta comunicati avvisi ed aggiornamenti.

Il Prof. Cristina Lisimberti riceve gli studenti come da comunicazione data all’inizio dellelezioni. Per urgenze è possibile contattare la docente via e-mail all’indirizzo [email protected].

5.- Minori e GiustiziaPROF. CARLO RUSCONI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di illustrare ed approfondire criticamente, alla luce della dot-trina e della giurisprudenza, le problematiche di diritto privato relative ai minori dietà, con particolare riferimento alla loro posizione nella famiglia.

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PROGRAMMA DEL CORSO

Persona umana e soggetto. – Soggettività, capacità giuridica, capacità di agire. – Di-ritti della personalità (cenni). – Matrimonio. – Potestà genitoriale e autonomia delminore. – Rapporti di famiglia e minori. – Il minore nella crisi della famiglia (sepa-razione personale tra coniugi, divorzio, cessazione della convivenza more uxorio). –Adozione e affidamento familiare. – Responsabilità civile dei genitori e degli inse-gnanti per l’illecito cagionato dal minore.

BIBLIOGRAFIA

F. BOCCHINI-E. QUADRI, Diritto privato, 4a ed., Giappichelli, Torino, 2011, (limitatamente alleparti corrispondenti alle tematiche trattate in aula che saranno specificate nel corso delleprime lezioni).

Si richiede inoltre lo studio del seguente saggio disponibile presso il centro fotoriproduzione:A. NICOLUSSI, La filiazione nella cultura giuridica europea, Civitas et Iustitia, 2008, VI, 2, 29s.È essenziale la consultazione costante del codice civile e delle leggi ad esso collegate nell’edi-zione più recente tra quelle in commercio.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali e partecipate in aula e discussione della giurisprudenza.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

AVVERTENZE

Data la specificità del discorso giuridico è consigliata la frequenza. Per gli studenti che si impegnano a frequentare regolarmente, alcune parti manualistiche

potranno essere sostituite con gli appunti delle lezioni.

Il Prof. Carlo Rusconi riceve gli studenti, preferibilmente su appuntamento da concordareper e-mail, come da avviso affisso all’albo presso la Facoltà di Scienze della Formazione.

6.- Pedagogia del Sistema Formativo nei Servizi per MinoriPROF. ELISABETTA MUSI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende offrire una panoramica dei servizi per la prima infanzia, con par-ticolare attenzione alle metodologie di lavoro con i bambini e alla gestione del gruppo

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di educatori/insegnanti da parte dei coordinatori psicopedagogici e dei responsabilidi servizio.

PROGRAMMA DEL CORSO

Servizi tradizionali, servizi “innovativi” e leggeri in un welfare mix.Un sistema (non ancora) integrato di servizi per i minori.Capitale sociale e community care come intreccio di cure formali e informali.Competenze essenziali nei servizi per la prima infanzia: osservare, aver cura dellavita emotiva, progettare, esercitare la riflessività, comunicare, leggere e promuovereprocessi di sviluppo, documentare.La funzione del coordinatore pedagogico nel lavoro con gli adulti: gestione dellacomplessità, cura delle reti e dei rapporti col territorio, promozione e sostegno deiprocessi di crescita professionale, supervisione.

BIBLIOGRAFIA

E. MUSI, Invisibili sapienze. Pratiche di cura al nido, Junior, Bergamo, 2011.A. CIGALA-P. CORSANO, Bambini nei contesti educativi: osservare per progettare. Metodologie

per un pensiero progettuale nei servizi per l’infanzia, Junior, Bergamo, 2007.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula. Esercitazioni. Incontro con pedagogisti responsabili di servizi e testimoniprivilegiati.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Elisabetta Musi riceve gli studenti dopo le lezioni presso lo studio n. 760 della Fa-coltà di Scienze della Formazione oppure su appuntamento: 349 3525869;[email protected].

7.- Pedagogia dell’Infanzia e dell’AdolescenzaPROF. DANIELE BRUZZONE

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso è dedicato al tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza come dire-zioni di senso per il lavoro educativo e ai criteri di progettazione pedagogica degliinterventi per la promozione dei diritti dei bambini e dei ragazzi alla luce della legge285/97.

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Una particolare attenzione viene rivolta alle questioni educative proprie dellapreadolescenza e dell’adolescenza in rapporto alla costruzione dell’identità. Un ap-posito seminario, inoltre, è dedicato al problema dei ragazzi in situazione di disagioe al passaggio dagli istituti per minori alle comunità educative.

PROGRAMMA DEL CORSO

- I diritti dell’infanzia: percorsi storici e problematiche attuali. - Preadolescenza e adolescenza: tra incertezza e ricerca di senso. - La promozione dei diritti e delle opportunità dei bambini e dei ragazzi: ambiti e

criteri di progettazione educativa.

BIBLIOGRAFIA

E. MACINAI, L’infanzia e i suoi diritti. Sentieri storici, scenari globali e emergenze educative,ETS, Pisa, 2009.

Infanzia e adolescenza. Diritti e opportunità, Centro Nazionale di Documentazione e di Analisisull’Infanzia e l’Adolescenza, Firenze, 1998 (scaricabile all’indirizzo www.minori.it/files/man-uale_infanzia_e_adolescenza.pdf). Un testo a scelta traA. AUGELLI, Erranze. Attraversare la preadolescenza, Franco Angeli, Milano, 2010.S. VEGETTI FINZI-A.M. BATTISTIN, L’età incerta. I nuovi adolescenti, Mondadori, Milano, 2001.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula ed esercitazioni.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Daniele Bruzzone riceve gli studenti il lunedì dalle ore 10.30 alle ore 11.30 (oppuresu appuntamento).

8.- Pedagogia dell’IntegrazionePROF. MARIA TERESA CAIRO

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso intende approfondire l’evoluzione culturale e sociale degli approcci alladisabilità e al disagio in età evolutiva, considerando in particolare le attuali metodo-logie di presa in carico.

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PROGRAMMA DEL CORSO

- La qualità della vita della persona disabile.- La qualità dell’intervento abilitativo e riabilitativo: limiti, possibilità e complessità

di un costrutto.- Evoluzione sociale e culturale degli approcci alla pedagogia speciale in Italia e

comparazione con alcuni Paesi europei.

BIBLIOGRAFIA

Appunti delle lezioni. o, in alternativa,M.T. CAIRO-V. MARIANI-R. ZONI CONFALONIERI, Disabilità ed età adulta fra qualità della vita e pro-

gettualità pedagogica, Vita e Pensiero, Milano, 2010. Un testo a scelta fraA. LEVRERO, La Qualità nei servizi per disabili. Modelli operativi, Vannini, Gussago (BS), 2001. oppureR. MENEGHINI, Dalla qualità dell’integrazione all’inclusione, Vannini, Gussago (BS), 2006.Materiale su Blackboard.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Maria Teresa Cairo riceve gli studenti come da comunicazione data a inizio corso.

9.- Psicologia dello Sviluppo Atipico: Prevenzione e InterventoPROF. ANNALISA VALLE

OBIETTIVO DEL CORSO

- Fornire i principali fondamenti teorici relativi allo sviluppo atipico; situazioni disviluppo atipico, sia in relazione al singolo sia rispetto al suo contesto evolutivo.

- Esercitare lo studente ad applicare le proprie competenze attraverso analisi di ca-so, al fine di individuare punti di forza e criticità dei vari aspetti esplicitati dalpunto di vista teorico.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso intende trattare il tema dello sviluppo atipico in relazione ai principali contesti

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nei quali il bambino cresce e alle relazioni nelle quali egli è inserito fin dalla nascita.Il corso affronterà il tema della atipicità, considerata all’interno del continuum “nor-malità – patologia”, con riferimenti a concetti propri della Psicologia dello Sviluppoe della Psicologia Clinica dello Sviluppo. Chiave di lettura privilegiata delle situazioniatipiche sarà il concetto di rischio e la sua diretta applicazione nei contesti di vita delbambino, con particolare richiamo ai fattori di rischio e di protezione coinvolti nelpercorso atipico.Per ciascun argomento si prenderà in considerazione il rapporto tra il bambino, la fa-miglia e le diverse realtà educative con le quali questi può entrare in contatto, conparticolare riferimento ai rapporti affettivi con i caregiver principali e tra gli adultiche si occupano del bambino stesso.

BIBLIOGRAFIA

F. TANI, Normalità e patologia nello sviluppo psichico, Giunti, Firenze, 2007.G. FAVA VIZZIELLO, Psicopatologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna, 2003. Da studiare solo

le parti: prima, seconda e terza.G. DONEDDU-R. FADDA, I disturbi pervasivi dello sviluppo, Armando Editore, Roma, 2007. Da

studiare solo alcuni capitoli, che saranno indicati in aula e pubblicati sul sito della docenteall’inizio delle lezioni.

Più un testo a scelta traO. LIVERTA SEMPIO-G. CAVALLI-A. VALLE (a cura di), Comprensione sociale ed emozioni nel ciclo

di vita. Aspetti tipici e a rischio, Carocci, Roma, 2007.O. LIVERTA SEMPIO-A. MARCHETTI-F. LECCISO-S. PETROCCHI, Competenza sociale e affetti nel bambino

sordo. Aspetti teorici e operativi, Carocci, Roma, 2006.A. MARCHETTI-E. DI TERLIZZI-S. PETROCCHI (a cura di), Fiducia e coping nelle relazioni interper-

sonali, Carocci, Roma, 2008.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, esercitazioni e lavori pratici guidati.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame è costituito da un’interrogazione orale che si potrà sostenere al termine del cor-so.

AVVERTENZE

Il Prof. Annalisa Valle aggiornerà costantemente la propria Pagina Docenti, nella quale sa-ranno pubblicati il programma del corso e la relativa bibliografia: gli studenti sono pertantoinvitati a consultarla per avere ulteriori delucidazioni.

Il Prof. Annalisa Valle riceve gli studenti su appuntamento, da prendersi via mail al se-guente indirizzo: [email protected], presso la Facoltà di Scienze della Formazione.

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10.- Psicologia Sociale della FamigliaPROF. CARLA MAZZOLENI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di approfondire i più noti modelli teorici che operano una let-tura della famiglia, del suo cambiamento e delle sue dinamiche interne alla luce delleprincipali trasformazioni e problematiche che essa affronta lungo il suo ciclo di vita,sviluppando una riflessione inerente l’intervento psicosociale sui legami familiari, intermini di prevenzione e promozione.

PROGRAMMA DEL CORSO

A partire da un approfondimento del tema dell’identità della famiglia, verrà presentatoil modello relazionale-simbolico di Scabini e Cigoli con particolare riferimento alladimensione intergenerazionale e alla valenza etica ed affettiva dei legami. Verrannoquindi trattate le principali transizioni e gli eventi critici che interessano la famiglia,dalla formazione della coppia, la nascita dei figli, l’adolescenza dei figli, fino al-l’uscita di casa e al fronteggiamento dell’ultima transizione. Si farà un cenno ai fon-damenti della metodologia della ricerca psicosociale sulla famiglia e si approfondiràil tema dell’intervento psicosociale come intervento di promozione e sviluppo di ca-pacità di cura dei legami. Analizzando il funzionamento e i compiti evolutivi di alcuneforme peculiari di genitorialità, tra cui la genitorialità adottiva e separata, si illustreràil senso e le forme di lavoro integrato e di rete, a partire dall’analisi della domanda,sino alla definizione e realizzazione dell’intervento. Si presenteranno, infine, alcuneforme di empowerment dei legami familiari, in relazione a specifiche fasi del ciclodi vita o a particolari eventi critici, mettendo in luce il ruolo dell’operatore psicoso-ciale nel promuovere risorse e competenze.

BIBLIOGRAFIA

E. SCABINI-R. IAFRATE, Psicologia dei legami familiari, Il Mulino, Bologna, 2003.C. MAZZOLENI, Empowerment familiare: il lavoro psicosociale integrato per promuovere be-

nessere e competenze, Ed. Erickson, Trento, 2004. Letture suggeriteE. SCABINI-G. ROSSI (a cura di), Le parole della famiglia, Vita e Pensiero, Milano, 2006.M. RECALCATI, Cosa resta del padre?, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2011.

DIDATTICA DEL CORSO

L’apprendimento si realizzerà tramite lezioni in aula ed esercitazioni su casi.

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METODO DI VALUTAZIONE

Un colloquio finale che potrà essere integrato da una prova scitta preliminare.

Il Prof. Carla Mazzoleni riceve gli studenti su appuntamento (contatto:[email protected]).

11.- Sociologia delle Relazioni Famigliari e ComunitariePROF. LUCIA BOCCACIN

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di offrire agli studenti un quadro di riferimento entro cui con-testualizzare i processi relazionali che coinvolgono le famiglie e i soggetti delle co-munità: dare vita a comunità familiari, realizzare servizi per la famiglia insieme adaltri soggetti sociali, sono modi diversi di avviare forme generative di fiducia, di coo-perazione e di scambi reciproci, cioè di capitale sociale. Particolare attenzione saràriservata ai servizi realizzati attraverso le partnership sociali, le quali rappresentanouna forma innovativa nel panorama italiano.

PROGRAMMA DEL CORSO

L’insegnamento sarà orientato alla acquisizione teorico-pratica di modelli operativinei quali la relazione possa essere identificata come risorsa strategica per la costru-zione di una professionalità adeguata alla facilitazione e al coordinamento di reti direlazioni e di partnership, con particolare attenzione ai contesti organizzativi nei qualisono erogati servizi e interventi rivolti ai minori. In particolare, durante il corso sa-ranno trattati i seguenti argomenti:- Le relazioni tra famiglia e comunità: quali processi sociali concorrono a generare

e rigenerare i legami sociali. - Le partnership sociali: concettualizzazione e tipologie.- Il capitale sociale primario e secondario.- Le buone pratiche nei servizi per i minori e per le famiglie.- Partnership, capitale sociale e buone pratiche: un modello valutativo emergente.- La competenza relazionale come risorsa peculiare nella costruzione del profilo

professionale.

BIBLIOGRAFIA

G. ROSSI-L. BOCCACIN (a cura di), Riflettere e agire relazionalmente. Terzo settore, partnershipe buone pratiche nell’Italia che cambia, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna,2011.

G. ROSSI-L. BOCCACIN (a cura di), Capitale sociale e partnership tra pubblico, privato e terzo

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settore. Casi di buone pratiche nei servizi alla famiglia, vol. I, Franco Angeli, Milano,2007 (i capp. 3, 4, 5, 6, 7).

E. SCABINI-G. ROSSI (a cura di), Promuovere famiglia nella comunità, “Studi interdisciplinarisulla famiglia”, n. 22, Vita e Pensiero, Milano, 2007 (solo i contributi di E. Scabini-G.Rossi e L. Boccacin).

Due saggi a scelta tra quelli contenuti inL. BOCCACIN (a cura di), Le partnership sociali: concettualizzazione ed evidenze empiriche,

“Sociologia e politiche sociali”, n. 3, 2010. oppure inE. SCABINI-G. ROSSI, Rigenerare i legami: la mediazione nelle relazioni familiari e comunitarie,

Vita e Pensiero, Milano, 2003.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso si svolgerà sia attraverso lezioni in aula, sia attraverso momenti di tipo esercitativomediante l’utilizzo della piattaforma blackboard.

I lucidi illustrativi presentati nel corso delle lezioni saranno disponibili, nell’ambito dellapiattaforma blackboard, accessibile dal sito Internet dell’Università Cattolica.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

Il Prof. Lucia Boccacin riceve gli studenti il giovedì, prima della lezione, o su appunta-mento.

12.- Storia dell’Educazione GiovanilePROFF. SIMONETTA POLENGHI-RENATA LOLLO

I ModuloPROF. SIMONETTA POLENGHI

OBIETTIVO DEL CORSO

In primo luogo, si affronteranno le questioni metodologiche e epistemologicherelative alla storia della adolescenza e della gioventù (età determinate non solo dacomponenti biologiche, ma anche da condizionamenti sociali e soggette a mutamentistorici). Dopo un cenno al Medioevo, si vedranno, quindi, le caratteristiche fonda-mentali dell’evoluzione del modo di vivere dei giovani in età moderna e contempo-ranea. Particolare attenzione sarà dedicata ad alcuni riti e momenti di passaggio; alrapporto con i genitori e con gli adulti, variamente modulato nei ceti sociali; alle mo-dalità di aggregazione tra pari; alle differenze di genere; al diverso modo di vivere

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ed essere educati a seconda del ceto sociale e dei mutamenti economici: apprendistato,collegio, lavoro industriale e scolarizzazione di massa; alla formazione militare; airapporti con il mondo adulto e alla politica in momenti chiave (Rivoluzione francese,Quarantotto e Risorgimento, Grande guerra e fascismo); alla difficoltà degli adulti,anche nella legislazione, a riconoscere la specificità dell’adolescenza; a esperienzedi aggregazione ed educazione, dai Wandervoegel agli Scout. Si affronterà il momentodegli anni ’50-60, per arrivare al ’68 e alle sue conseguenze.

PROGRAMMA DEL CORSO

Adolescenti e giovani dall’età moderna al Novecento: mutamenti sociali, politicheculturali e modelli educativi.

BIBLIOGRAFIA

Bibliografia per l’esame

FrequentantiLEVI-SCHMITT, Storia dei giovani, II, saggi di Loriga, Perrot, Caron, Luzzatto, Malvano, Passe-

rini.S. POLENGHI, Youth Culture and MIlitary Education in Napoleonic Times: The Battalions of

Hope, HECL, 2006, 1, pp.191-215 (scaricabile da Blackboard).Slides e appunti.Lavoro personale: lettura e commento scritto di uno dei seguenti romanzi:R. MUSIL, I turbamenti del giovane Törless, (1906), Einaudi, Trad. migliore: I turbamenti del-

l’allievo Törless, Marsilio.J. KEROUAC, Sulla strada, (1957), Mondadori. oppureVisione e commento scritto di uno dei seguenti film:1946, Sciuscià, di V. De Sica.1948, Il ladro di biciclette, di V. De Sica.1954, La Valle dell’Eden, di E. Kazan, con J. Dean (tratto dal romanzo di J. Steinbeck, 1952).1954, Fronte del porto, di E. Kazan, con M .Brando, 8 premi Oscar.1955, Gioventù bruciata, di N. Ray, con J. Dean, N. Wood.1967, Il laureato, di M. Nichols con D. Hoffman, A. Bancroft.1973, American Graffiti, di G. Lucas. oppureLo studente può proporre per mail alla docente un altro testo letterario/filmico/musicale etc.su cui lavorare.Il lavoro scritto (5 cartelle) va inviato via mail almeno una settimana prima dell’esame. Usatele note. Nel caso dell’opera filmica potete avvalervi di Cinema, pratiche formative, educazione,a cura di Pierluigi Malavasi, Simonetta Polenghi, Pier Cesare Rivoltella, Milano, Vita e Pen-siero, 2005. Trattate il romanzo o il film come una fonte storica.

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Non frequentantiLEVI-SCHMITT, Storia dei giovani, II, tutto.S. POLENGHI, Youth Culture and MIlitary Education in Napoleonic Times: The Battalions of

Hope, HECL, 2006, 1, pp.191-215 (scaricabile da Blackboard).Slides e appunti.Lavoro personale: Lettura e commento scritto di uno dei seguenti romanzi:R. MUSIL, I turbamenti del giovane Törless, (1906), Einaudi, Trad. migliore: I turbamenti del-

l’allievo Törless, Marsilio.J. KEROUAC, Sulla strada, (1957), Mondadori. oppureVisione e commento scritto di uno dei seguenti film:1946, Sciuscià, di V. De Sica.1948, Il ladro di biciclette, di V. De Sica.1954, La Valle dell’Eden, di E. Kazan, con J. Dean (tratto dal romanzo di J. Steinbeck, 1952).1954, Fronte del porto, di E. Kazan, con M .Brando, 8 premi Oscar.1955, Gioventù bruciata, di N. Ray, con J. Dean, N. Wood.1967, Il laureato, di M. Nichols con D. Hoffman, A. Bancroft.1973, American Graffiti, di G. Lucas. oppureLo studente può proporre per mail alla docente un altro testo letterario/filmico/musicale etc.su cui lavorare.Il lavoro scritto (5 cartelle) va inviato via mail almeno una settimana prima dell’esame. Usatele note. Nel caso dell’opera filmica potete avvalervi di Cinema, pratiche formative, educazione,a cura di Pierluigi Malavasi, Simonetta Polenghi, Pier Cesare Rivoltella, Milano, Vita e Pen-siero, 2005. Trattate il romanzo o il film come una fonte storica.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni frontali e interattive in aula; visione di filmati; il materiale del corso sarà anchedisponibile on line sulla piattaforma Blackboard: http://blackboard.unicatt.it/.

METODO DI VALUTAZIONE

Lavoro personale scritto, come sopra, ed esame orale.

AVVERTENZE

Gli studenti sono vivamente invitati ad avvalersi del materiale e delle informazioni on-line.

Il Prof. Simonetta Polenghi riceve gli studenti in studio previa mail al docente. Per l’orario,vedere la Bacheca nella pagina docente del sito dell’Università.

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II ModuloPROF. RENATA LOLLO

OBIETTIVO DEL CORSO

Attraverso il necessario collegamento con le indicazioni storiche del primo mo-dulo (Prof. Polenghi), si cercheranno di cogliere attraverso la rappresentazione lette-raria le proposte educative concernenti figure di adolescenti elaborate nel tempo, laricezione o trasgressione adolescenziale delle stesse, il finalismo anche implicito deiprogetti dei personaggi (maschili e femminili) individuabili nei testi.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il romanzo di formazione. Lettura diretta di narrativa italiana e straniera negli aspettiche riguardano l’adolescenza a partire da L’educazione delle fanciulle [1687] e daLe avventure di Telemaco figliuolo d’Ulisse [1699] di Fénelon (l’educazione dell’ari-stocrazia) fino al sec. XX.

BIBLIOGRAFIA

Si farà riferimento aF. MORETTI, Il romanzo di formazione, Garzanti, Milano, 1986 e successive ristampe, ma senza

obbligo di acquisto. Saranno sufficienti, sebbene non esaustive, le indicazioni sitografiche sul “romanzo di forma-zione” sia indicate durante il corso dalla docente sia reperite (e controllate durante le lezioni)dagli stessi studenti. Lettura obbligatoria, dei seguenti romanziItaliani: Ugo Foscolo, Le ultime lettere di Jacopo Ortis; Alessandro Manzoni, i capp. concer-nenti specialmente la vicenda della Monaca di Monza; Ippolito Nievo, Le confessioni di unitaliano (spiegazione introduttiva e attenzione alla figura della Pisana); Giovanni Verga, la no-vella Libertà; Alberto Moravia; Agostino o Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini; Natalia Gin-zburg, Lessico Famigliare.Europei e Americani: Johann Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther [eventualmenteanche in alternativa a Foscolo]; Franz Kafka, Lettera al padre; Charles Dickens, David Cop-perfield; Roald Dahl, Matilda; in ambito ebraico è da ricordare Il diario di Anna Frank; un’ope-ra di Louise May Alcott; Una fra Nathaniel Hawthorne, La lettera scarlatta o Jane Austen,Orgoglio e pregiudizio; Richard Wright, Ragazzo negro, che permette collegamenti in antitesicon La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher-Stowe. Un romanzo scelto liberamente fra culture non europee (consultare a titolo informativo alcunecase editrici come la Sinnos o Carthusia o altre, secondo le proprie preferenze).

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

Esame orale.

AVVERTENZE

Si daranno anche scelte alternative di testi qualora esprimano interessi specifici di singolio di gruppi di studenti.

Il Prof. Renata Lollo riceve gli studenti nello studio, presso la Facoltà di Scienze della For-mazione, preferibilmente il martedì, in orario da precisarsi all’inizio delle lezioni.

13.- Storia della Famiglia e dell’InfanziaPROF. ANTONIA ENRICA MARZIA GIULIANI

OBIETTIVO DEL CORSO

Sulla base di una prospettiva di lunga durata, il corso si propone di verificarel’evoluzione storica dell’istituto famigliare dall’Antico Regime al mondo contempo-raneo con specifica attenzione alle relazioni intercorse fra i diversi attori sociali ingioco.

PROGRAMMA DEL CORSO

Sarà indagata l’evoluzione storica del matrimonio nell’Europa occidentale, e in par-ticolare in Italia, per verificare continuità e mutamenti all’interno dei rapporti fra ge-nitori e figli, focalizzando l’interesse sulle problematiche relative al progressivodefinirsi del concetto di infanzia nei sistemi culturali d’Antico Regime e della primaetà contemporanea.

BIBLIOGRAFIA

Per tuttiD. LOMBARDI, Storia del matrimonio. Dal Medioevo a oggi, Il Mulino, Bologna, 2008, introdu-

zione e capp. 1, 3.

Per chi frequentaE. BECCHI-D. JULIA (a cura di), Storia dell’infanzia, 2 voll., Laterza, Bari, una selezione di saggi

indicata durante le lezioni.

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Per i non frequentantiStoria dell’infanzia, cit., i seguenti saggi:I vol.: Storia dell’infanzia, una storia senza parole?; E. BECCHI, Medioevo; D. JULIA, L’infanziaagli inizi dell’epoca moderna; J.J.H. DEKKER, Messaggio e realtà. Il significato pedagogico emorale dell’iconografia sull’educazione dei bambini nella pittura olandese di genere del XVIIsecolo.II vol.: D. JULIA, 1650-1800: l’infanzia tra Assolutismo ed epoca dei Lumi; C.A. CORSINI, Infanziae famiglia nel XIX secolo; E. BECCHI, L’Ottocento; LUC, I primi asili infantili e l’invenzione delbambino.

DIDATTICA DEL CORSO

La modalità didattica è quella della lezione in aula.

METODO DI VALUTAZIONE

La verifica coincide con l’esame orale alla fine del corso.

Il Prof. Antonia Enrica Marzia Giuliani riceve gli studenti, durante il periodo del corso,alla fine delle lezioni nell’ufficio del docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione.

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CORSI DI TEOLOGIA

LAUREA TRIENNALE

PRIMO ANNO

Introduzione alla Teologia e Questioni di Teologia FondamentalePROF. SAC. NICOLA ALBANESI

OBIETTIVO DEL CORSO

Introdurre gli studenti allo studio della teologia, presentando gli elementi basedella fede cristiana.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Homo est capax Dei.2. Fides quaerens intellectum.3. La Rivelazione e le sacre Scritture.4. Vangelo, storiografia, storia.5. Fede e ragione.6. Fede e scienza.

Il corso sarà strutturato in 3 grandi sezioni:1. Questioni introduttive – la “teologia” come “attività” e come “sapere” della fede

cristiana.2. Questioni di teologia fondamentale – il “tema Dio” come oggetto della teologia.3. Seminario di introduzione alla S. Scrittura.

BIBLIOGRAFIA

Dispense del corso disponibili presso la copisteria all’interno dell’Università. Testo di riferimentoG. COLOMBO, Perché la teologia, Ed. La Scuola, Brescia, 1994. In alternativa agli argomenti della dispensa, per l’esame, è possibile leggere un testo ascelta tra i seguenti indicatiH.U. VON BALTHASAR, Solo l’amore è credibile, Borla, Roma, 1982.K. BARTH, Introduzione alla teologia evangelica, Paoline, Milano, 1990. D. BONHOEFFER, Sequela, Queriniana, Brescia, 1994.J. RATZINGER (BENEDETTO XVI), Gesù di Nazareth, Rizzoli, Milano, 2007.

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DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, seminari di gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Sac. Nicola Albanesi riceve gli studenti come da avviso affisso all’albo.

SECONDO ANNO

Questioni di Teologia Speculativa e DogmaticaPROF. SAC. LUIGI BAVAGNOLI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di offrire un’analisi dei contenuti fondamentali della fede cri-stiana, dalla dottrina Trinitaria alla realtà Chiesa sotto il profilo teologico, con parti-colare attenzione ai temi dell’annuncio-testimonianza e della liturgia-comunione.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Il Dio di Gesù Cristo.2. Il Redentore dell’uomo.3. Antropologia teologica.4. La Chiesa.5. I sacramenti della fede.6. Religione e Religioni.

BIBLIOGRAFIA

Testi di riferimentoAA. VV., Un invito alla Teologia I, Glossa, Milano, 1998.Catechismo della Chiesa Cattolica.Documenti conciliari: Sacrosanctum Concilium, Lumen Gentium, Gaudium et Spes.PAOLO VI, Evangelii Nunitiandi.S. DIANICH, La Chiesa mistero di comunione, Marietti, Genova, 1990.E. CASTELLUCCI, La famiglia di Dio nel mondo, Cittadella, Assisi, 2008.

Bibliografia complementareP.A. SEQUERI, Il Dio affidabile, BTC, Brescia, 1996.A.N. TERRIN, Il rito. Antropologia e fenomenologia della ritualità, Morcelliana, Brescia, 1999.

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CIARDELLA–M. GRONCHI (edd.), Testimonianza e verità – un approccio interdisciplinare, CittàNuova, Roma, 2000.

S. DIANICH, Ecclesiologia, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo, 1993.S. DIANICH, Chiesa in missione, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo, 1985.

DIDATTICA DEL CORSO

Il corso prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente, il quale provvederà asollecitare la partecipazione degli alunni tramite letture e domande di stimolo. La preparazionedell’esame è facilitata dalla predisposizione di una dispensa che contiene, se pur sinteticamente,i temi trattati a lezione.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame si svolge oralmente e parte da un argomento che l’alunno ha approfondito tramiteletture specifiche, seguendo le indicazioni bibliografiche date nel programma o presenti nelledispense.

Il Prof. Sac. Luigi Bavagnoli riceve prima delle lezioni nello studio dei docenti di teologiasituato di fronte alla fotocopisteria.

TERZO ANNO

Questioni di Teologia Morale e PraticaPROF. SAC. MAURO BIANCHI

OBIETTIVO DEL CORSO

Introdurre gli studenti ai concetti fondamentali della morale e alla consapevolezzadelle esigenze morali di una vita cristiana nel contesto attuale.

PROGRAMMA DEL CORSO

1. La vita cristiana.2. La legge dello Spirito di vita.3. Il Decalogo e il comandamento nuovo.4. Bioetica e biotecnologie.5. Edificare la Chiesa: ministerialità, corresponsabilità e collaborazione.6. Evangelizzazione e missione nei contesti della multiculturalità.

BIBLIOGRAFIA

AA.VV., Ministeri laicali, in Credere Oggi 175 (1/2010), numero monografico.AA.VV., La riscoperta del Decalogo, in Credere Oggi 189 (6/2010), numero monografico.

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M. ARAMINI, Introduzione alla bioetica, 3a ed., Giuffré, Milano, 2009.A. FUMAGALLI, Il cristiano nel mondo. Introduzione alla teologia morale, Ancora, Milano, 2010.S. MAJORANO, La coscienza nella riflessione del magistero: dal Concilio Vaticano II ad oggi, in

Credere Oggi 126 (2/2002) 57-69.M. MENIN, La missione oggi nell’orizzonte del mondo, delle religioni e delle culture, in Credere

Oggi 179 (5/2010) 7-19.J. RATZINGER-BENEDETTO XVI, L’elogio della coscienza. La verità interroga il cuore, Cantagalli

Siena, 2009.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula, lavori di gruppo.

METODO DI VALUTAZIONE

Esami orali.

Il Prof. Sac. Mauro Bianchi riceve gli studenti dal lunedì al venerdì mattina nello studiodell’assistente pastorale.

LAUREA MAGISTRALE

Elementi di Dottrina Sociale della ChiesaPROF. SAC. MARIO BIANCHI

OBIETTIVO DEL CORSO

L’intento è di offrire una panoramica della Dottrina sociale della Chiesa riferitaai vari ambiti della convivenza in società. Sarà approfondita la recente enciclica so-ciale Caritas in veritate.

PROGRAMMA DEL CORSO

Elementi di dottrina sociale della Chiesa.1. Introduzione.2. La “storia” della dottrina sociale nei contenuti e metodi.3. I principi della dottrina sociale: loro significato e unità.

3.1 Il bene comune.3.2 La destinazione universale dei beni.3.3 La sussidiarietà.3.4 La solidarietà.3.5 La giustizia.

4. Ambiti della dottrina sociale.

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4.1 Il lavoro.4.2 La vita economica.4.3 La comunità politica.4.4 La comunità internazionale.4.5 La salvaguardia dell’ambiente.4.6 La promozione della pace.4.7 L’impegno politico dei laici.

5. L’enciclica Caritas in veritate.5.1 L’orizzonte teologico.5.2 L’immagine di Dottrina sociale presente.5.3 Gli ambiti socio-economici considerati: modello di sviluppo, mercato, im-

presa, finanza, lavoro, ambiente, fame nel mondo, cooperazione internazio-nale.

BIBLIOGRAFIA

Il testo fondamentale di riferimento èPONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa

Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2004. (Si trova in biblioteca, ma si consiglial’acquisto per averlo a disposizione).

Altri testi utiliAA.VV., La dottrina sociale della Chiesa, Glossa, Milano, 1989.AA.VV., La dottrina sociale: una sfida alla modernità, Il Cerchio Iniziative Culturali, San Ma-

rino, 2009.G. CREPALDI-S. FONTANA, La dimensione interdisciplinare della Dottrina sociale della Chiesa,

Cantagalli, Siena, 2006.Segnaliamo il site www.vanthuanobservatory.org, che presenta le pubblicazioni dell’Osserva-torio Card.Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa. Per una visione generale della Caritas in veritate:G. AMBROSIO, La forza propulsiva della Caritas in veritate, in La Rivista del Clero italiano 12

(2009) 806-824.G. SALVINI, L’enciclica Caritas in veritate, in La Civiltà Cattolica III (2009) del 19 settembre,

q. 3822, 457-470.B. SORGE, Caritas in veritate: una bussola per il XXI secolo, in Aggiornamenti Sociali 9-10

(2009) 565-570.

DIDATTICA DEL CORSO

Saranno tenute lezioni per presentare le basi della Dottrina sociale della Chiesa. Alla pre-sentazione generale seguirà lo studio dell’enciclica “sociale” Caritas in veritate, di Papa Be-nedetto XVI, evidenziando il suo orizzonte teologico in base al quale saranno considerati ivari ambiti sociali. Alcune tematiche specifiche potranno venire esposte da altri docenti, se-condo le loro competenze. Gli studenti, divisi in gruppi, faranno uno studio di temi particolari,

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con bibliografia data ed esporranno in aula il risultato, consegnando un lavoro scritto e illu-strandolo sinteticamente.

METODO DI VALUTAZIONE

Per gli studenti che frequentano:- sarà valutato il contributo personale dato durante il seminario, tanto a livello di frequenza,

quanto nella partecipazione ai lavori di gruppo. Ad ogni lezione saranno raccolte le firmedi frequenza.

Per gli studenti che non frequentano:- dovranno presentare un elaborato scritto, su un tema di dottrina sociale, concordato con il

docente, che segnalerà anche la bibliografia. Tale elaborato dovrà essere consegnato al-meno un mese prima della data dell’appello e discusso con il docente. Dovrà avere unalunghezza minima di 10 pagine, con indicazione nel testo delle fonti utilizzate e una bi-bliografia finale.

Il Prof. Sac. Mauro Bianchi è a disposizione degli studenti da lunedì a venerdì mattinanello studio del Centro pastorale (e-mail: [email protected]).

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CORSI DI LINGUA STRANIERA DI PRIMO LIvELLO

1.- Lingua Inglese (Corso Base)

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si prefigge come obiettivo di condurre gli studenti al livello B1 SOGLIAdefinito dal Consiglio d’Europa, che si riferisce ad un “uso indipendente della lingua”in un contesto lavorativo.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il raggiungimento del livello B1 presuppone:a) l’acquisizione del vocabolario fondamentale per esprimersi nelle situazioni di vita

quotidiana e lavorativa.b) la conoscenza ed uso attivo delle principali strutture morfosintattiche della lingua

inglese: • ordine delle parole e struttura delle frasi; • verbi regolari ed irregolari: present simple, present continuous, present perfect

simple, past simple; futuro espresso con will, shall, be going to, present con-tinuous e present simple;

• forma passiva al presente e al passato; • forme verbali: affermativa, interrogativa (strutture interrogative con: what,

where, when, who, whose, which, how, why), negativa, imperativo, esclama-tivo; strutture seguite da gerundio o infinito; forme ellittiche;

• verbi modali: can, could, will, would, shall, should, may, might, must, haveto, need;

• frasi ipotetiche: tipo zero, tipo 1, tipo 2; • sostantivi: singolare, plurale, numerabili/non numerabili, nomi composti, ge-

nitivo; • pronomi: personali, possessivi, riflessivi, impersonali, dimostrativi, indefiniti

e quantifiers (some, any, much, many, a few, a lot of, all), relativi; • aggettivi possessivi; dimostrativi; colore, dimensione, forma, qualità, nazio-

nalità; predicativi e attributivi; forme comparative e superlative; regolari e ir-regolari;

• avverbi: di tempo, di modo, di luogo; posizione dell’avverbio nella frase; • articoli e partitivi; • preposizioni: di luogo, di tempo, di moto, di compagnia, d’agente; in colloca-

zioni dopo sostantivi, aggettivi e verbi; • numeri cardinali e ordinali; • alfabeto;

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• ortografia e punteggiatura.

BIBLIOGRAFIA

Testi adottati durante le lezioni del CORSO DI 100 ORE DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA

FORMAZIONE

I. BADGER-P. MENZIES, English for Business Life Pre-Intermediate Course Book EAN9780462007595 + Self-Study Guide + Audio CD, EAN 9780462007601, MarshallCavendish Education.

Testi adottati durante le lezioni del CORSO DI 50 ORE DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FOR-MAZIONE

W. FORSyTH, Clockwise Intermediate Classbook EAN 9780194340786, Oxford University Press,2000.

Altro materiale fornito durante il corso e disponibile in copisteria.

Testi consigliati per TUTTI I CORSI

N.COE-A.AMENDOLAGINE, Grammar Spectrum - For Italian Students: Student’s Book + CD-ROMEAN 9780194706025, Oxford University Press/La Nuova Italia (grammatica di riferimen-to); + BOOSTER 3000 (facoltativo – esercizi supplementari).

Vocabolari consigliati indicativamente (si consiglia allo studente di dotarsi di un vocabolariodi recente pubblicazione): livello principiante – intermedio (vocabolario bilingue)Dizionario Oxford Study per studenti di inglese, inglese - italiano, italiano – inglese, Dictionary+ Trainer + CD-ROM EAN 9780194306485 Oxford University Press, (quasi tascabile).Garzanti Hazon Il Grande Dizionario inglese – italiano, italiano – inglese con CD, ultimaedizione, Garzanti Linguistica (molto completo).Il Ragazzini + CD ultima edizione inglese-italiano, italiano-inglese, Zanichelli.

livello principiante – intermedio (vocabolario monolingue)Cambridge Learner’s Dictionary (con/senza CD), Cambridge University Press.

livello intermedio - avanzato (vocabolario monolingue)Cambridge International Dictionary of English, Cambridge University Press.Longman Dictionary of Contemporary English, Longman.Macmillan English Dictionary for Advanced Learners, Macmillan.Oxford Advanced Learner’s Dictionary, Oxford University Press.

DIDATTICA DEL CORSO

A settembre, prima dell’inizio delle lezioni, si svolge il precorso di lingua inglese, indiriz-

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zato agli studenti di tutte le facoltà principianti assoluti o con una preparazione molto limitata.Gli studenti interessati possono iscriversi contattando l’Ufficio SeLdA.

Durante la prima settimana di lezioni ufficiali, gli studenti sostengono un test d’ingressoal corso per verificare il loro livello di conoscenza della lingua inglese, in base al quale vengonosuddivisi in tre categorie:- buona conoscenza della lingua inglese: ammesso a sostenere la prova di idoneità a genna-

io- discreta conoscenza della lingua inglese: ammesso al corso accelerato di 50 ore- insufficiente conoscenza della lingua inglese: ammesso al corso completo di 100 ore.

Per acquisire o consolidare le competenze ricettive (ascoltare e leggere) e produttive (par-lare e scrivere) necessarie per raggiungere il livello B1 e quindi per superare la prova di ido-neità, si consiglia agli studenti sia una partecipazione attiva alle lezioni, che lo studioindividuale (compreso l’utilizzo del laboratorio informatico secondo l’orario di autoapprendi-mento esposto).

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame si compone di tre parti: - Reading and Writing (55% del punteggio totale)- Listening (20% del punteggio totale)- Speaking (25% del punteggio totale; si può accedere alla parte di Speaking solo dopo aver

superato le altre prove) Gli studenti frequentanti sono ammessi alle prove intermedie che sostituiscono la partescritta dell’esame (reading, writing e listening).

AVVERTENZE

Tutte le informazioni relative alle attività del SELdA sono esposte in bacheca, nonchè sulsito dell’Università http://selda.unicatt.it/piacenza.

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CORSI DI LINGUA STRANIERA DI LIvELLO AvANZATO

1.- Lingua Inglese (Corso Avanzato)PROF. SIMONA ANSELMI

OBIETTIVO DEL CORSO

Il corso si propone di consolidare e perfezionare la conoscenza della lingua inglesee di offrire agli studenti gli strumenti per interagire efficacemente in situazioni di co-municazione professionale in particolare nell’ambito della “Progettazione pedagogicanei servizi per i minori”. Per consolidare le competenze ricettive e produttive, si consiglia agli studenti siala partecipazione attiva alle lezioni che lo studio individuale.

PROGRAMMA DEL CORSO

- Ampliamento delle conoscenze delle strutture sintattiche e lessicali del linguaggiospecialistico dell’educazione e della formazione.

- Sviluppo della capacità di comprensione di testi scritti e situazioni comunicativeorali relative all’ambito specialistico della progettazione pedagogica per i mino-ri.

- Potenziamento delle capacità linguistico-espressive.

BIBLIOGRAFIA

Testi e materiali forniti durante il corso.

Testi consigliati (*):J. WADE, English for Education, Cafoscarina, Venezia, 2006.G. LUDBROOK, English for Welfare Services, Cafoscarina, Venezia, 1999.(*) I testi indicati sono consigliati soprattutto per gli studenti che hanno conseguito un pun-teggio basso nell’esame di idoneità e per gli studenti non frequentanti.

DIDATTICA DEL CORSO

Lezioni in aula ed esercitazioni pratiche guidate.

METODO DI VALUTAZIONE

L’esame è finalizzato alla verifica della comprensione di testi specialistici in lingua inglesee delle capacità linguistico-espressive. Esso si compone di due parti:- una prova scritta: reading comprehension (T/F, synonyms, gap-filling) vocabulary activities

(word formation) - una prova orale (cui si può accedere solo dopo avere superato la prova scritta): discussione

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sui testi analizzati a lezione o, per gli studenti non frequentanti, sui testi consigliati. L’esame ha valutazione espressa in trentesimi.

Il Prof. Simona Anselmi riceve per appuntamento, fissato tramite posta elettronica: [email protected].

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ICT E SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE

LAUREE TRIENNALI

ICT e Società dell’Informazione IPROF. ROBERTO BERNAZZANI

STRUTTURA DEL CORSO

Il corso si divide in due parti:- parte teorica: elementi di informatica e applicazione alle scienze sociali. Esiste

la possibilità di frequentare un corso di lezioni frontali tenuto dal docente titolare. - parte pratica: finalizzata all’acquisizione di abilità informatiche. Si svolge in mo-

dalità di auto-apprendimento da parte dello studente mediante supporto elettronicoe/o Blackboard.

PROGRAMMI ANALITICI

Il programma della parte teorica rispecchia i contenuti del testo adottato come da in-dicazione in bibliografia.

CONTENUTI TEORICI RIFERIMENTI Testo

Introduzione all’informatica: concetti di base Cap. 1Lo sviluppo dei sistemi informativi Cap. 1L’hardware Cap. 2Il software di base e applicativo Cap. 2Le reti di comunicazione, il Web e i motori di ricerca Cap. 2La gestione dei dati Cap. 3L’applicazione dell’informatica alle scienze sociali Cap. 4La multimedialità Cap. 4Le questioni etiche Cap. 4Usabilità e accessibilità Cap. 4

CONTENUTI PRATICIWindows e elaboratori di testo Fogli di calcolo e presentazione dati

BIBLIOGRAFIA

Il testo di riferimento per la parte teorica èCARIGNANI-FRIGERIO-RAJOLA, “ICT e Società dell’Informazione”, 2a ed., McGraw-Hill, 2010.

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(Tutto il testo, ad esclusione del paragrafo 3.4 da capitolo 3 e relativi esercizi).

SUPPORTI DIDATTICI

Per la parte teorica, in Blackboard è possibile scaricare parte del materiale di supporto(slide e letture di approfondimento) utilizzati dal docente durante le lezioni. Lo studio delleslide, tuttavia, non sostituisce il valore della frequenza e lo studio del libro secondo le indica-zioni in bibliografia.

Per la parte pratica, i materiali sono a disposizione su Blackboard in modalità di auto-apprendimento.

METODO DI VALUTAZIONE

La valutazione avviene tramite un esame a computer con domande a risposta multipla (par-te teorica) ed esercizi pratici da svolgere (parte pratica).

L’esame nel suo complesso dura 60 minuti e dà diritto ad un’idoneità. Non esistono salti di appello. L’iscrizione (obbligatoria) all’esame segue il calendario or-

dinario degli appelli e deve avvenire tramite internet o UC-Point. La verbalizzazione avvieneal termine dell’esame.

Il Prof. Roberto Bernazzani riceve gli studenti su appuntamento, scrivendo a:[email protected].

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LAUREA MAGISTRALE

ICT e Società dell’Informazione IIPROF. ELENA MURELLI

STRUTTURA DEL CORSO

Il corso si divide in due parti:- parte teorica: elementi di informatica e applicazione alle scienze sociali. Esiste

la possibilità di frequentare un corso di lezioni frontali tenuto dal docente titolare. - parte pratica: finalizzata all’acquisizione di abilità informatiche.

PROGRAMMI ANALITICI

Il programma della parte teorica rispecchia i contenuti del testo adottato come da in-dicazione in bibliografia.

CONTENUTI TEORICI RIFERIMENTI Testo

Organizzazione dei Database Cap. 3Il modello Entità/Relazione Cap. 3Esercizi sul modello Entità/Relazione Cap. 3Normalizzazione Cap. 3Esercizi sulla normalizzazione Cap. 3

CONTENUTI PRATICIEsercizi sul modello Entità/Relazione e Normalizzazione

BIBLIOGRAFIA

Il testo di riferimento per la parte teorica èCARIGNANI-FRIGERIO-RAJOLA, “ICT e Società dell’Informazione”, 2a ed., McGraw-Hill, 2010.

SUPPORTI DIDATTICI

Per la parte teorica, in Blackboard è possibile scaricare parte del materiale di supporto(slide e letture di approfondimento) utilizzati dal docente durante le lezioni. Lo studio delleslide, tuttavia, non sostituisce il valore della frequenza e lo studio del libro secondo le indica-zioni in bibliografia.

METODO DI VALUTAZIONE

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La valutazione avviene tramite un esame a computer con domande a risposta multipla edesercitazioni pratiche da svolgere. L’esame si compone di 22 domande suddivise come segue:- 12 domande relative alla parte teorica;- 10 domande relative alla parte pratica.

L’esame nel suo complesso dura 35 minuti e dà diritto ad un’idoneità. Non esistono salti di appello. L’iscrizione (obbligatoria) all’esame segue il calendario or-

dinario degli appelli e deve avvenire tramite internet o UC-Point. La verbalizzazione avvieneal termine dell’esame.

Il Prof. Elena Murelli riceve gli studenti su appuntamento, scrivendo a: [email protected].

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