Scuola Media IC Roncalli-Galilei

40
Documentazione dell'Unità di Competenza: UdC576 Biodiversità lungo il torrente Ombrone Istituto comprensivo Roncalli-Galileo Destinatari: Scuola media alunni 1° Prof.ssa Barassi Ore dedicate al percorso: 8

Transcript of Scuola Media IC Roncalli-Galilei

Documentazione dell'Unità di Competenza: UdC576

Biodiversità lungo il torrente Ombrone

Istituto comprensivo Roncalli-Galileo

Destinatari: Scuola media alunni 1°

Prof.ssa Barassi

Ore dedicate al percorso: 8

Descrizione della genesi del percorso didattico

2 incontro:Uscita didattica lungo il torrente Ombrone accompagnati da GAE (Guida Ambientale Escursionistica)Raccolta dati con annotazione specie di flora e fauna e realizzazione piccolo erbario.

1 incontro in aula:Realizzazione mappa concettuale su cambiamenti climatici e biodiversità e loro relazione.

Progetto realizzato in collaborazione con Castanea Società Cooperativa Agricolo Forestale

Ricadute sul curricolo e sulle discipline

Scienze:Ciclo dell’acquaRegno delle pianteRegno degli animaliRegno dei funghi

3 incontro in aula:elaborazione dati raccolti nell’incontro precedente

1 incontro in aula:Realizzazione mappa concettuale per valutare le conoscenze degli alunni sul tema dei cambiamenti climatici.Dopo aver riconosciuto la relazione tra cambiamenti climatici e biodiversità si è proceduto con la realizzazione di un cartellone su biodiversità di fauna e flora dell’ambiente ripariale e individuazione delle specie aliene e invasive.

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

2 incontro: escursione lungo il torrente Ombrone Pistoiese con Guida Ambientale Escursionistica (GAE) di Castanea

- osservazione delle varie componenti ecosistemiche - riflessione su ciclo dell’acqua- differenza regime torrentizio/fluviale- vegetazione ripariale- osservazione impronte fauna lungo sentiero (ungulati)- annotazione specie di flora e fauna e realizzazione piccolo erbario

Aliantus altissima: specie aliena segnalata da GAE su app CSMON- life

Pelophylax esculentusRana verde

Ciclo tricotteri

Impronta di ungulato

Ontano

3 incontro in aula:Suddivisione in piccoli gruppi per elaborazione dati raccolti nell’incontro precedente per realizzazione cartelloni su flora e fauna autoctona e alloctona con particolare riferimento alle specie aliene invasive.

Risultati ottenuti

L’utilizzo delle mappe concettuali è una modalità molto apprezzata dagli alunni in quanto la visualizzazione del loro pensiero permette un migliore sviluppo del tema proposto.L’uscita sul territorio, a poche fermate di autobus dalla sede scolastica, si è rivelata un ottimo strumento didattico grazie all’accompagnamento di una guida.In questo percorso gli alunni hanno sviluppato la capacità di comprendere il delicato equilibrio dell’ecosistema ripariale e hanno compreso come i cambiamenti climatici in atto stiano influenzando in maniera determinante la biodiversità all’interno degli ecosistemi. Le specie autoctone hanno di fatto difficoltà di adattamento di fronte a questi cambiamenti e risultano essere meno competitive rispetto alle specie aliene che si rivelano più resistenti e adattabili e mostrano una grande capacità di colonizzazione.

Documentazione dell'Unità di competenza: UdC 577

Licheni come bioindicatori

Istituto comprensivo Roncalli-Galileo

Destinatari: Scuola media alunni 3A

Prof.ssa Barassi

Ore dedicate al percorso: 8

Descrizione della genesi del percorso didattico

1 incontro in aula:Realizzazione mappa concettuale

2 incontro:Uscita didattica al Villon Puccini con GAE (Guida Ambientale Escursionistica)

3 incontro in aula:Elaborazione dati raccolti nell’incontro precedente

Progetto realizzato in collaborazione con Castanea Società Cooperativa Agricolo Forestale

Ricadute sul curricolo e sulle discipline

Scienze:InquinamentoEffetto serraBuco ozonoBiomonitoraggioRegno dei funghiUtilizzo della bussola

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio

metodologico1 incontro in aula: Realizzazione mappa concettuale sul significato dei cambiamenti climatici in termini di cause ed effetti. Caratteristiche organismi bioindicatori e loro significato.2 incontro: uscita didattica con individuazione licheni epifiti nel Parco del Villon Puccini. Significato della loro presenza assenza. Prelievo di alcuni campioni e realizzazione piccolo erbario.

Xanthoria parietina

3 incontro in aula:Realizzazione cartellone con elaborazione dati raccolti nell’incontro precedente.

Parmelia sulcata Flavoparmelia caperata

Risultati ottenuti(analisi critica in relazione agli apprendimenti degli

alunni)Attraverso questo percorso gli alunni hanno compreso come i licheni siano fra gli organismi più utilizzati sia per valutare la “qualità dell'aria” sia come bioindicatori dei cambiamenti climatici. Questi organismi sono particolarmente adatti a questi scopi in primo luogo perchè sono peciloidrici ovvero non hanno evoluto nessun meccanismo o struttura specializzata al controllo della perdita di acqua al contrario ad esempio delle piante superiori (stomi, epidermide, cutina ecc.) in pratica sono delle vere e proprie “spugne” che assorbono tutto ciò che è nell'atmosfera compresi perciò gli inquinanti. Le diverse specie licheniche presentano un diverso grado di tolleranza rispetto a sostanze contaminanti e a stress ambientali: ci sono molte specie assolutamente non tolleranti il minimo livello di inquinamento atmosferico (ex Lobaria pulmonaria) al contrario ci sono molte specie che sono più tolleranti e spesso sono le uniche presenti in zone inquinate (specie nitrofile come ad esempio Xanthoria parietina, Candelaria concolor, Physcia adscendens ecc. ecc.). Nel nostro caso al Villon Puccini abbiamo osservato una situazione intermedia dove erano presenti specie nitrofile pioniere eliofile (il lichene arancione Xanthoria parietina) ma anche specie meno tolleranti all'inquinamento quali Parmelia caperata e Parmelia sulcata. La presenza di queste ultime due specie è dovuta al particolare microclima del luogo determinato dalla presenza del lago e dall'elevata alberatura che in parte compensano la presenza diffusa di inquinanti legati alle attività antropiche.

Documentazione dell'Unità di competenza: UdC 578

La risorsa che cambia

Istituto comprensivo Roncalli-Galileo

Destinatari: Scuola media alunni 1B

Prof.ssa Barassi

Ore dedicate al percorso: 8

Descrizione della genesi del percorso didattico

Progetto realizzato in collaborazione con Castanea Società Cooperativa Agricolo Forestale

1 incontro in aula:Realizzazione mappa concettuale sull’utilizzo dell’acqua2 incontro:Uscita didattica alla Cartiera di Capostrada con GAE (Guida Ambientale Escursionistica)

3 incontro in aula:Elaborazione dati raccolti nell’incontro precedente

Ricadute sul curricolo e sulle discipline

Scienze:Ciclo dell’acqua e suoi utilizziRegno delle piante

Storia:Utilizzi della cartaCartiere

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio

metodologico1 incontro in aula:Realizzazione mappa concettuale sull’utilizzo dell’acqua.Somministrazione test dell’impronta idrica con relativa analisi dei risultati ottenuti

2 incontro:Uscita didattica alla Cartiera di Capostrada con GAE (Guida Ambientale Escursionistica)

Negli uffici della cartiera fanno toccare agli alunni i fogli di cellulosa che arrivano dall’estero- a fibra corta (latifoglie)- a fibra lunga (conifere)

La cartiera produce carta tissue che è un tipo di carta da cui si ottengono prodotti per uso igienico o domestico: carta igienica,asciugatutto, tovaglioli,tovaglie, fazzoletti, veline, asciugamani, lenzuolini medici, rotoli industriali.

Sul carrello di sinistra scorrono i fogli di cellulosa che andranno a finire nel mescolatore (pulper) dove questi vengono sciolti grazie all’acqua calda.

Prodotto ottenuto dal mescolamento di cellulosa e acqua

Un tempo l’acqua utilizzata per il processo industriale veniva recuperata dal fiume Ombrone, attualmente l’acqua viene prelevata dal pozzo quando necessario. L’intero processo è infatti attualmente a ciclo chiuso.

CLICCARE PER VISIONARE IL VIDEO

Fase di lavorazione finale: produzione di carta (9 metri al secondo)

Rotolo di tissue

3 incontro in aula:elaborazione dati raccolti nell’incontro precedente

Ciclo chiuso dell’acqua all’interno del processo industriale della cartiera Post it con il buon proposito di ogni

alunno per limitare il proprio consumo di acqua evitando inutili sprechi

Risultati ottenuti(analisi critica in relazione agli apprendimenti degli

alunni)

Gli alunni hanno ben compreso l’importanza dell’utilizzo dell’acqua nei vari campi di applicazione da quello industriale a quello casalingo. La visita alla cartiera li ha portati a vivere in prima persona la filiera che porta alla realizzazione della carta e hanno capito l’importanza che l’acqua, utilizzata in questo processo industriale a ciclo chiuso, riveste in questo settore. Alla fine del ciclo hanno proposto e scritto i loro buoni propositi per l’utilizzo dell’acqua per evitare inutili sprechi di questa importante risorsa.

Documentazione dell'Unità di competenza:

Precipitazioni e permeabilità (U579)

Istituto comprensivo Roncalli-Galileo

Destinatari: Scuola media alunni 1C

Prof.ssa Barassi

Ore dedicate al percorso: 8

Descrizione della genesi del percorso didattico

1 incontro in aula:Realizzazione mappa concettuale su cambiamenti climatici e attività di laboratorio

2 incontro:Uscita didattica lungo Torrente Ombrone Pistoiese con GAE (Guida Ambientale Escursionistica)

3 incontro in aula:elaborazione dati raccolti nell’incontro precedente

Progetto realizzato in collaborazione con Castanea Società Cooperativa Agricolo Forestale

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

1 incontro in aula:- realizzazione mappa

concettuale sui cambiamenti climatici- attività laboratoriale in

aula scientifica al fine di sottolinare l’importanza della vegetazione per la prevenzione da dissesto idrogeologico

Scopo dell’esperimento è far notare come l’acqua che scorre attraverso la terra dove sono stati piantati i semi e dove sono cresciute le relative piante esce dalla bottiglia pulita e limpida rispetto all’acqua che esce dalla bottiglia dove è presente solo terra.

2 incontro:Uscita didattica lungo Torrente Ombrone Pistoiese con GAE (Guida Ambientale Escursionistica)

Bacino di Gello

Ricadute sul curricolo e sulle disciplineScienze:Ciclo dell’acqua e suoi utilizziRegno delle piante

3 incontro: elaborazione dati raccolti nell’uscita e realizzazione piccolo erbario

Documentazione dell'Unità di competenza:

I percorsi dell’acqua (U463)

Istituto comprensivo Roncalli-Galileo

Destinatari: Scuola media alunni 3^C

Prof.ssa Luculli

Ore dedicate al percorso: 8

Il percorso si colloca in continuità con quanto effettuato nel primo anno e nel secondo nei quali abbiamo affrontato il tema dei cambiamenti climatici e le loro cause.

In questo anno volevamo porre l’attenzione su alcuni effetti dei cambiamenti climatici (i fenomeni estremi) e sul loro impatto sul territorio (eventuale dissesto idrogeologico).

L’argomento è trasversale coinvolgendo non solo l’ambito scientifico - tecnologico ma anche quello storico - geografico.

Cosa sono Quali sono le cause

Argomenti affrontati in 1°e 2°media

Fenomeni estremi:• bombe

d’acqua• uragani

Territorio

determinano

………………………………Cambiamenti climatici

………………………………

si abbattono su

Ben gestito:• Curato• Rispettato• …………

Mal gestito:• Trascurato• Impoverito• Senza

manutenzione• Non rispettato• cementificazion

e………….

che può essere

Disastro

Il territorio sopporta il fenomeno

Argomenti affrontati in 3°

partendo dalla realtà:

Descrizione breve del percorso didattico

1° incontro in aula: costruzione di una mappa delle preconoscenze sui cambiamenti climatici e allestimento modellino con bottiglie.

2° incontro in aula: visione filmati inerenti fenomeni meteorologici estremi (bombe d’acqua) e alluvioni (per accendere la motivazione);

http://www.raiscuola.rai.it/articoli/nautilus-cambiamenti-climatici-in-italia/25077/default.aspx

 http://www.youtube.com/watch?v=Aj17fPcjhhs

Esposizione delle informazioni ricavate da parte di ogni gruppo

Lavoro di gruppo su articoli di giornale.

3° incontro uscita didattica sul territorio: percorso da Castagno a Piteccio lungo la ferrovia Porrettana con GAE (Guida Ambientale Escursionistica).

Metodologia: osservazioni sul territorio

4° incontro in aula: revisione dei dati raccolti durante l’escursione; costruzione di cartelloni e aggiornamento del quaderno dello scienziato

Metodologia:

• la costruzione di modelli (bottiglie e creta) sviluppa la progettualità e la manualità.

• la modellizzazione della realtà permette di isolare alcune variabili, cambiarle e osservarne le conseguenze.

Osservazioni sui modelli costruiti:

Territorio ben gestito con canaline per lo scorrimento dell'acqua, terrazzamenti lungo il versante e una corretta gestione del bosco che con la presenza di alberi e arbusti permette l'ancoraggio del terreno all'apparato radicale.

Dall'altra parte un territorio abbandonato con una serie di frane non ripristinate, assenza di copertura boschiva e abbandono del soprassuolo

Sul modellino in creta è stato simulato un fenomeno pluviometrico con annaffiatoio:nel versante gestito l'acqua scorreva più lentamente verso il basso e prendeva le strade create dall'uomo mentre dalla parte non gestita e abbandonata, l'acqua arrivava alla base molto più velocemente e portava con sé quello che trovava lungo il suo percorso

Quindi…...La corretta gestione del territorio è elemento imprescindibile per la prevenzione del dissesto idrogeologico.

Col modellino delle bottiglie abbiamo osservato che l’acqua che scorre nella terra dove sono stati piantati i semi e dove sono cresciute le piante esce dalla bottiglia pulita e limpida. L’acqua che esce dalla bottiglia dove è presente solo terra è sporca e trascina con sé la terra.