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Scuola di alta formazione sull’Europa II SESSIONE La politica di coesione e la Strategia Europa 2020 Rossella Rusca Gabicce mare, 14 maggio 2011

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Scuola di alta formazione sull’Europa

II SESSIONELa politica di coesione e la Strategia Europa 2020

Rossella Rusca

Gabicce mare, 14 maggio 2011

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La politica di coesione: un elemento costante della politica europea

• Trattato di Roma (1957)

• Promuovere uno sviluppo armonioso delle attività economiche è già una delle priorità della Comunità

• Anni ’60 – 70

• Rapporti, Comunicazioni e Raccomandazioni della Commissione europea richiamano il bisogno di soluzioni comuni per risolvere gli squilibri regionali

• Viene istituito il FESR

• Atto Unico del 1986 • la coesione come politica comunitaria per ridurre I

divari regionali e il ritardo delle regioni meno prospere• I Fondi strutturali come strumento finanziario della

coesione• Quattro principi fondamentali (concentrazione,

partnership, programmazione, addizionalità)

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Il Trattato di Lisbona

• Trattato UEArt. 3– l’UE si adopera per lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su una crescita economica equilibrata…promuove la coesione economica, sociale e territoriale e la solidarietà tra gli Stati membri

• Trattato funzionamento UE

Art.3 – coesione competenza concorrente

Art. 174 – Per promuovere uno sviluppo armonioso dell’insieme dell’UE questa sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale. In particolare l’UE mira a ridurre il divario di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite. Tra le regioni interessate una attenzione particolare è rivolta alle zone rurali, alle zone interessate da transizione industriale e alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici, quali le regioni più settentrionali con bassissima densità demografica e le regioni insulari, transfrontaliere e di montagna.

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Risorse per rubrica – Periodo 2007/2013in milioni di euro

Una politica finanziariamente importante

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STANZIAMENTI D'IMPEGNO 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Totale 2007-2013

1. CRESCITA SOSTENIBILE 53.979 57.653 61.696 63.555 63.638 66.628 69.621 436.770

1a Competitività per la crescita e l'occupazione 8.918 10.386 13.269 14.167 12.987 14.203 15.433 89.363

1b Coesione per la crescita e l'occupazione 45.061 47.267 48.427 49.388 50.651 52.425 54.188 347.407

2. CONSERVAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI 55.143 59.193 56.333 59.955 60.338 60.810 61.289 413.061

di cui Spese connesse al mercato e pagamenti diretti 45.759 46.217 46.679 47.146 47.617 48.093 48.574 330.085

3. CITTADINANZA, LIBERTA', SICUREZZA E GIUSTIZIA 1.273 1.362 1.518 1.693 1.889 2.105 2.376 12.216

3a Libertà, sicurezza e giustizia 637 747 867 1.025 1.206 1.406 1.661 7.549

3b Cittadinanza 636 615 651 668 683 699 715 4.667

4. L'UNIONE EUROPEA QUALE PARTNER GLOBALE 6.578 7.002 7.440 7.893 8.430 8.997 9.595 55.935

5. AMMINISTRAZIONE 7.039 7.380 7.525 7.882 8.334 8.670 9.095 55.925

6. COMPENSAZIONI 445 207 210         862

TOTALE STANZIAMENTI D'IMPEGNO 124.457 132.797 134.722 140.978 142.629 147.210 151.976 974.769

in % dell'RNL 1,02% 1,08% 1,13% 1,16% 1,13% 1,12% 1,11% 1,11%

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POLITICA DI COESIONE 2007-13 : ALLOCAZIONI FINANZIARIEmilioni di euro (prezzi correnti)

Fondo Coesione

Covergenza Regionale

Phasing-out

Phasing-in

Competitività regionale e occupazione

Polonia 22.176 44.377 731 67.284 Spagna 3.544 21.054 1.583 4.955 3.522 559 35.217 Italia 21.211 430 972 5.353 846 28.812 Rep. Ceca 8.819 17.064 419 389 26.691 Germania 11.864 4.215 9.409 851 26.339 Ungheria 8.642 14.248 2.031 386 25.307 Portogallo 3.060 17.133 280 448 490 100 21.511 Grecia 3.697 9.420 6.458 635 210 20.420 Francia 3.191 10.257 871 14.319 Slovacchia 3.899 7.013 449 227 11.588 Regno Unito 2.738 174 965 6.014 722 10.613 Lituania 2.306 4.470 109 6.885 Lettonia 1.540 2.991 90 4.621 Slovenia 1.412 2.689 104 4.205 Estonia 1.152 2.252 52 3.456 Belgio 638 1.425 194 2.257 Paesi Bassi 1.660 247 1.907 Svezia 1.626 265 1.891 Finlandia 545 1.051 120 1.716 Austria 177 1.027 257 1.461 Irlanda 458 293 151 902 Malta 284 556 15 855 Cipro 213 399 28 640 Danimarca 510 103 613 Lussemburgo 50 15 65 Bulgaria 2.283 4.391 179 6.853 Romania 6.552 12.661 455 19.668

Cooperazione Interregionale 445 445 Assistenza tecnica CE - 868 TOTALE 69.579 199.323 13.955 11.408 43.555 8.721 347.410

ConvergenzaCompetitività regionale e

occupazioneCooperazione TOTALE

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milioni di euro

Attuazione in Italia delle politiche Ue 2007/2013

Abruz

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Basilic

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Campa

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Emilia

Rom

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Friuli V

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2,000

4,000

6,000

8,000

10,000

12,000

FSEFESRFEASR

Interventi programmati suddivisi per Regione / Provincia autonoma

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2007 - 2013

3 obiettivi –Iniziative comunitarie nel mainstream

Tutte le regioni eleggibili

Aumento delle risorse finanziarie dei FS a 50 miliardi euro/anno (36% del bilancio dell‘UE)

Sviluppo rurale e pesca fuori dalla politica di coesione

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Politica di coesione 2007-2013 – I fondamenti

• Orientamento alle strategie europee • (agenda di Lisbona - earmarking)

• Concentrazione delle risorse:• tematica (poche priorità)• geografica (sulle regioni meno prospere)

• 81.5% Regioni convergenza

• 16.0% Regioni competitività

• 2.5% Cooperazione territoriale

• Programmazione pluriennale

• Partnership

• Addizionalità

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Approccio strategico

Orientamenti strategici comunitari

(OSC)

Strategie nazionali (QSN)

Programmi operativi

Linee guida integrate

Programmi nazionali di

riforma

Rapporti annuali di attuazione

• POLITICA DI COESIONE

• AGENDA DI LISBONA

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Part 3: The methodObiettivi, Fondi e strumenti 2007-2013

FESR FSEFondo dicoesione

Competitività regionalee occupazione

Cooperazione territorialeeuropea

FESR

FESR

FSE

Fondi Strutturali e strumenti

Infrastrutture, innovazione,investimenti,

ecc

formazione,occupazione,

ecc

Solo SM RNL<90%

Ambiente,trasporti,

energia rinnovabile

Tutti gli SM e le regioni

Convergenza

Obiettivi

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Aspetti territoriali

Sviluppo urbano

• Strategie integrate

• Flessibilità fino al 15% (FESR-FSE)

Territori rurali

• demarcazione

Handicap naturali e geografici

• Considerare le specifiche esigenze nell’ambito dei

programmi

Regioni ultraperiferiche

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I Quadri Strategici Nazionali (QSN)

• I QSN descrivono come gli Obiettivi dei Fondi contribuiscono alle linee guida integrate per crescita e occupazione comprendendo

– La fissazione dei target dei Programmi operativi – Lo sforzo addizionale in termini di spesa dedicata

/earmarking) rispetto alla base di partenza 2000-2006

• I QSN comprendono

– Le azioni prioritarie identificate nei programmi nazionali di riforma

– Le azioni prioritarie nel Rapporto annuale di attuazione della strategia di Lisbona

– I meccanismi di coordinamento tra processi di Lisbona e politica di coesione a livello nazionale e regionale

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Architettura dei Programmi operativi (PO)

• Programmi monofondo

• Obbligo da Regolamento generale

• Eccezione per FESR e Fondo di coesione: obbligo di programmazione congiunta

• Limitata possibilità di finanziamento

incrociato (flessibilità) tra FSE e FESR

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Una programmazione complessa

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• 11 programmi obiettivo convergenza (4 POR, 5 PON, 2 POIn)• 1 programma phasing out (Basilicata)• 1 programma phasing in (Sardegna)• 15 programmi competitività regionale e occupazione (15 POR)• 18 programmi cooperazione territoriale europea

• 46 programmi FESR

• 6 programmi obiettivi convergenza (4 POR, 2 PON)• 1 programma phasing out (Basilicata)• 1 programma phasing in (Sardegna)• 16 programmi competitività regionale e occupazione (15 POR, 1

PON)

• 24 programmi FSE

• 70 programmi in totale

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15MISE – DPS – Direzione generale per la politica regionale unitaria comunitaria

Programmazione Comunitaria 2007-2013 – ItaliaLe priorità d’intervento

L’Italia ha destinato il 68 per cento delle risorse comunitarie dell’Obiettivo “Convergenza” e l’82 per cento di quelle dell’Obiettivo “Competitività” all’attuazione della Strategia europea per la crescita e l’occupazione (Agenda di Lisbona). La programmazione complessiva delle risorse è così articolata: • circa il 27% alla ricerca, innovazione, società dell’informazione;

• poco meno del 18% alle politiche attive per il lavoro, alla formazione e agli interventi per l’inclusione sociale;

• circa il 14% alle infrastrutture e ai servizi di trasporto e telecomunicazione;

• oltre l’8% alle infrastrutture ambientali, con interventi rivolti sia al miglioramento di alcuni servizi essenziali (acqua, rifiuti), sia alla difesa del suolo;

• poco più del 7% all’istruzione, con interventi mirati al miglioramento delle competenze dei giovani e al contrasto della dispersione scolastica;

• poco meno del 6,7% allo sviluppo delle energie rinnovabili, al risparmio e all’efficienza energetica (l’Italia ai primi posti tra gli Stati );

• circa il 6% alla valorizzazione delle risorse naturali e culturali e al miglioramento dell’attrattività turistica;

• il 4,7% al miglioramento delle capacità istituzionali, all’assistenza tecnica ed alle azioni di sistema.

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Programmazione 2000-2006 - Disimpegno automatico

Fonte: Commissione europea , DG Budget

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Riepilogo attuazione finanziaria per ObiettivoDati al 31 dicembre 2010

(*) I dati sono relativi ai programmi di cui Italia è Autorità di Gestione

Dati di attuazione programmazione 2007/2013

17

in milioni di euro

OBIETTIVI FONDI

Contributo totale

2007/2013

Attuazione finanziaria

Impegni Pagamenti (b)/(a) (c)/(a)

(a) (b) (c )

CONVERGENZA FESR 35.916,24 6.927,43 3.349,32 19,29% 9,33%FSE 7.683,10 1.314,11 829,92 17,10% 10,80%

Totale 43.599,34 8.241,54 4.179,24 18,90% 9,59%

COMPETITIVITA ‘ FESR 8.176,47 2.520,18 1.394,15 30,82% 17,05%FSE 7.637,89 2.729,57 1.591,33 35,74% 20,83%

Totale 15.814,36 5.249,75 2.985,48 33,20% 18,88%COOPERAZIONE (*)

FESR 705,59 229,40 60,53 32,51% 8,58%

SVILUPPO RURALE FEASR 17.643,06 non rilevati 3.913,67   22,18%

PESCA FEP 848,69 non rilevati 79,50   9,37%

TOTALE GENERALE 78.611,04 13.720,69 11.218,42 17,45% 14,27%

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Le misure allo studio per evitare il rischio di disimpegno si muovono su due direttrici:

1. Riprogrammazione delle risorse a rischio di disimpegno. Si tratta di una misura di medio-lungo periodo, attraverso cui si mira a ridurre le risorse ai programmi in difficoltà per destinarle in favore dei programmi che assicurino un adeguato “tiraggio” finanziario. Tale meccanismo è previsto dalla delibera CIPE n. 1/2011;

2. Accelerazione delle spese. Si tratta di una misura di breve periodo rivolta ad assicurare il raggiungimento dei livelli di certificazione delle spese necessarie per scongiurare il disimpegno delle risorse al 31 dicembre 2011.

Iniziative adottate per ridurre il rischio di disimpegno

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Europa 2020

• Crescita intelligente: sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e l’innovazione

• Crescita sostenibile: promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e competitiva

• Crescita inclusiva: alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale

Sette iniziative faro (flagship) per declinare i contenuti e gli indirizzi strategici:

• L’Unione dell’innovazione -Youth on the move- Un’ agenda europea del digitale - Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse -Una politica industriale per la globalizzazione - Un’agenda per nuovi posti di lavoro - La piattaforma europea contro la povertà;

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I Cinque grandi target

• OCCUPAZIONE: portare al 75% il tasso di occupazione delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni;

• INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO: investire il 3% del prodotto interno lordo (PIL) in ricerca e sviluppo;

• • RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DA GAS SERRA: ridurre le emissioni di

carbonio al 20% (e al 30% se le condizioni lo permettono), aumentare del 20% la quota di energie rinnovabili e aumentare l'efficienza energetica del 20%;

• MIGLIORAMENTO DEL LIVELLO DI ISTRUZIONE: ridurre il tasso di abbandono scolastico a meno del 10% e portare al 40% il tasso dei giovani laureati;

• PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE SOCIALE: ridurre di 20 milioni il numero delle persone a rischio di povertà.

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La Governance di Europa 2020

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Coordinamento tra Strategia 2020 e Politica di coesione

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Il PNR italiano - (bozza novembre 2009)

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Il contributo della politica regionale a Europa 2020

• la programmazione 2007 – 2013 è già fortemente in linea anche con EU2020

• dei 59 miliardi di euro programmati dal QSN 2007 – 2013, 40 sono allocati a priorità che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020 (

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Politica di coesione 2007 – 2013 e Europa 2020

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Lo stato del dibattito La Comunicazione sulla revisione del bilancio La Quinta relazione sulla coesione economica, sociale e

territoriale

La posizione italiana Il contributo italiano alla consultazione pubblica sulle

conclusioni della Quinta Relazione La posizione italiana per il prossimo Quadro Finanziario

Pluriennale

Lo scenario negoziale

Il futuro della politica di coesione

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La comunicazione sulla revisione del bilancio

The issue is not about spending more or less, but spending more intelligently

Assicurare la rispondenza alle priorità del Trattato di Lisbona e alle nuove sfide (cambiamenti climatici, energia, immigrazione, ecc)

Assicurare la coerenza con la Strategia Europa 2020

Ottimizzare le risorse, favorendo valore aggiunto, qualità della spesa e orientamento ai risultati

Principio di solidarietà

Esigenza di coordinamento fra bilancio comunitario e bilanci nazionali

Disciplina di bilancio

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La politica di coesione nella comunicazione sulla revisione del bilancio

La politica di coesione deve sostenere gli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva della Strategia Europa 2020

Concentrazione su pochi temi prioritari, in linea con Europa 2020 Approccio strategico rafforzato: Quadro Strategico Comune e contratto

Migliore qualità della spesa: capacità amministrativa, condizionalità, premialità

Intervento in tutte le regioni, con concentrazione sulle regioni pìu povere e includendo un sistema transitorio semplice ed equo per le regioni che non hanno completato il processo di convergenza

Attenzione maggiore del FSE ai temi della crescita inclusiva

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La Quinta Relazione sulla coesione

Pubblicata a novembre 2010

Presenta una vasta e approfondita analisi dello sviluppo del territorio UE

Include un’analisi delle politiche nazionali di investimento pubblico

Considera l’impatto sullo sviluppo territoriale delle altre politiche comunitarie

Nelle conclusioni formula le proposte di riforma della politica per il periodo post 2013, riprendendo e sviluppando gli elementi contenuti nella Comunicazione sulla revisione del bilancio

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Disparità regionali ancora molto evidenti

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In una dinamica di crescita negativa

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Istruzione tema chiave per recuperare i divari di competitività

Focus su

• Nelle regioni meno sviluppate:– Istituzioni– Qualità dell’istruzione di base– Infrastrutture di base– Salute

• Nelle regioni molto sviluppate:– Attività economiche sofisticate– Tecnologia e innovazione

• In tutte le regioni– Istruzione superiore e formazione– Efficienza del mercato del lavoro– Pari opportunità – Accesso ai mercati

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Più competitività per aumentare prosperità e occupazione

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Povertà e deprivazione hanno una forte dimensione regionale

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Politiche nazionali di investimento pubblico e coesione

Focus degli investimenti pubblici: Stato membro

Regioni in ritardo di sviluppo Germania e Francia

Regioni non in ritardo di sviluppo nonostante ampie disparità interne

Italia, Spagna, Portogallo

Regioni periferiche o con specificità geografiche Svezia, Austria e UK

Regioni capitali

Gran parte degli Stati europa centrale e orientale. Es: Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria

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Le proposte di riforma della politica di coesione

Approccio strategico rafforzato Allineamento a Europa 2020, Quadro Strategico

Comune, Contratto

Concentrazione e orientamento ai risultati Concentrazione tematica, condizionalità, risultati

misurabili, valutazione rafforzata

Attuazione più efficiente Revisione del Regolamento finanziario Semplificazione dei sistemi di gestione e controllo Disimpegno automatico e disciplina finanziaria

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Le proposte di riforma della politica di coesione

Coesione territoriale Rafforzare la cooperazione territoriale (più cooperazione tra

regioni anche nello stesso paese, strategioe macroregionali...) Sviluppare un’agenda urbana ambiziosa Considerare le aree con specificità geografiche o demografiche

Architettura: Intervento in tutte le regioni distinguendo tra

Regioni meno sviluppate Regioni più sviluppate Regioni in transizione Cooperazione territoriale

Fondo Sociale Europeo: Come si può focalizzare il FSE per contribuire ai target di Europa

2020 Come può il FSE avere maggiore visibilità e quantità di fondi

predeterminabili Come può il FSE servire meglio la strategia europea per

l’occupazione

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Quinta Relazione: la posizione italiana

Contributo italiano alla consultazione pubblica sulle conclusioni della Quinta Relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale

http://ec.europa.eu/regional_policy/consultation/5cr/pdf/answers/national/italy_2011_02_04_it.pdf

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Quinta Relazione: la posizione italiana

La riforma è necessaria per promuovere lo sviluppo delle regioni in un quadro di rigore delle finanze pubbliche

La politica di coesione va continuata come politica di sviluppo che interviene in tutte le regioni

Due aspetti della riforma particolarmente innovativi e da sostenere: Rafforzamento dell’orientamento ai risultati (risultati definiti

ex-ante e misurabili; rafforzamento della valutazione)

Adozione di condizionalità strettamente legate all’efficacia degli investimenti (assicurare già dall’inizio della programmazione la sussistenza di tutti quei fattori - di carattere regolatorio, progettualie e pianificatorio, istituzionale, ecc - necessari per attuare con rapidità ed efficacia gli investimenti previsti)

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Quinta Relazione: la posizione italiana

Legame tra Strategia Europa 20 e politica di coesione

La politica di coesione svolge un ruolo fondamentale per il successo della Strategia Europa 2020, come politica rivolta ai luoghi che assicura che le finalità di Europa 2020 siano fatte proprie da tutte le regioni in modo appropriato

Coesione ed Europa 2020 debbono operare in modo sinergico Unpiù efficace raccordo tra l’attuazione di Europa 2020 e della

politica di coesione è necessario per assicurare che “EU cohesion spending and National Reform spending priorities are working effectively in tandem”

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Quinta Relazione: la posizione italiana

Approccio strategico Il Quadro Strategico Comune è necessario per assicurare effettivo

coordinamento tra tutti i Fondi a finalità strutturale e in particolare per assicurare integrazione fra la dimensione economica e quella sociale (unitarietà della politica di coesione)

Un maggiore allineamento delle regole aumenterebbe l’integrazione degli interventi

Dovrebbe essere lasciata la facoltà di finanziare interventi sostenuti da diversi fondi, anche consentendo a chi lo volesse di fare ricorso a programmi plurifondo

Concentrazione tematica

La concentrazione della politica di coesione su poche priorità in linea con gli obiettivi della Strategia Europa 2020 è un elemento sostanziale di una riforma volta ad assicurare risultati concreti e più evidenti

La declinazione delle priorità tematiche deve saper cogliere la natura territoriale della politica di coesione evitando frammentazioni settoriali

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Quinta Relazione: la posizione italiana

Coesione territoriale attenzione alla dimensione territoriale della coesione, ma senza ring-

fencing Promuovere la progettazione integrata, la cooperazione tra regioni e

l’approccio per aree funzionali , a partire dai programmi regionali Considerare con attenzione e cautela le possibilità offerte dallo

strumento delle strategie europee macroregionali Rafforzare l’integrazione tra cooperazione territoriale e strategie di

sviluppo regionale

Attuazione Un sistema di controlli più orientato a verificare la qualità della spesa Regole di gestione finanziaria armonizzate, ma tenendo conto della

natura della politica che richiede investimenti di medio-lungo periodo (revisione prudente del Regolamento finanziario)

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Condizionalità

Necessarie e Opportune: devono garantire sia i Paesi beneficiari che i Paesi contribuenti netti;

Ben definite, mirate, verificabili, riferite solo ad aspetti legati direttamente all’efficacia delle politiche di coesione;

Possono anticipare le azioni necessarie a gestire e rimuovere gli ostacoli che potrebbero impedire la realizzazione degli interventi programmati durante l’attuazione del PO;

Mobilitano anche quei soggetti, diversi dalle Amministrazioni titolari dei programmi operativi, ma la cui azione fosse tuttavia indispensabile per conseguire gli obiettivi dei programmi stessi

47

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Mantenere i tre attuali obiettivi L’Italia non ritiene necessario introdurre una categoria intermedia di

regioni Vanno mantenute le regole attuali di eleggibilità dei territori e allocazione

delle risorse che assicurano concentrazione delle risorse sulle regioni più bisognose

Il sostegno transitorio è uno strumento adeguato a sostenere le regioni che escono dall’obiettivo convergenza

All’interno delle dotazioni assegnate a ciascuno Stato membro a titolo di ciascuno obiettivo ogni Paese può trovare le migliori chiavi di ripartizione per assicurare che le regioni possano essere sostenute in modo adeguato alle diverse condizioni di contesto e alle sfide che ciascuna deve affrontare

L’architettura

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Lo scenario futuro: alcune prime simulazioni

CODE NUTS0

DEN NUTS0regioni totali

popolazione totale

2008(in

migliaia)

Obiettivo Convergenza post 2013

Phasing-out(a)

Categoria intermedia (b)

media 2006-2008 media 2006-2008 media 2006-2008

numero di regioni

popolazione (in migliaia)

numero di regioni

popolazione (in migliaia)

numero di regioni

popolazione (in migliaia)

BE BELGIO 11 10.628        4 3.092

BG BULGARIA 6 7.661 6

7.624 -

- -

-

CZ REP. CECA 8 10.343 7

9.200 -

- -

-

DK DANIMARCA 5 5.464  

- -

- -

-

DE GERMANIA 39 82.252  

- 5 8.231 9 14.781

EE ESTONIA 1 1.342 1

1.341 -

- -

-

IE IRLANDA 2 4.348  

- -

- -

-

GR GRECIA 13 11.193 3

1.700 5 2.367 6 3.992

ES SPAGNA 19 44.850 1

1.080 3 12.835 4 14.263

FR FRANCIA 26 63.816 3

1.486 1

398 10 16.713

IT ITALIA 21 59.382 4

16.932 -

- 4 3.909

CY CIPRO 1 783  

- -

- -

-

LV LETTONIA 1 2.277 1

2.266 -

- -

-

LT LITHUANIA 1 3.376 1

3.358 -

- -

-

LU LUSSEMBURGO 1 481  

- -

- -

-

HU UNGHERIA 7 10.055 6

7.127 -

- -

-

MT MALTA 1 407  

- 1

412 1 412

NL OLANDA 12 16.391  

- -

- -

-

AT AUSTRIA 9 8.303  

- -

- 1 282

PL POLONIA 16 38.129 15

32.929 1 5.196 1 5.196

PT PORTOGALLO 7 10.605 4

7.133 -

- 1 428

RO ROMANIA 8 21.549 7

19.266 1 2.248 -

-

SI SLOVENIA 2 2.015 1

1.078 1

943 -

-

SK REP. SLOVACCA 4 5.399 3

4.793 -

- -

-

FI FINLANDIA 5 5.290  

- -

- 1 656

SE SVEZIA 8 9.150       

UK REGNO UNITO 37 60.985 1 1897 1

533 9 8.674

                   

UE27UNIONE EUROPEA 271 496.473 64 119.210 19 33.163 51 72.398

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NUTS II potenzialmente eleggibili a un futuro obiettivo “Convergenza”

I risultati delle prime simulazioni

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NUTS II potenzialmente eleggibili a un futuro sostegno transitorio “Phasing-out ”

I risultati delle prime simulazioni

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NUTS II potenzialmente eleggibili a una futura categoria intermedia 75-90

I risultati delle prime simulazioni

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In un quadro di rigore dei conti pubblici forte tendenza degli Stati contribuenti netti a contenere la dimensione del bilancio UE (crisi economica ed effetti nel periodo post 2013 del rafforzamento del Patto di stabilità)

La necessità di cogliere le nuove sfide crea tensioni sulla definizione del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale

Per alcune politiche potrebbe essere considerato più efficace il ricorso a fondi settoriali (energia, infrastrutture, ecc)

Non c’è futuro per la politica di coesione se non c’è prova di capacità di pieno ed efficace utilizzo delle risorse 2007-2013 da parte dei principali beneficiari - Per l’Italia è essenziale superare le criticità ancora presenti attuando pienamente le misure adottate (riprogrammazione risorse e accelerazione delle spese)

Lo scenario pre-negoziale

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Quadro Finanziario Pluriennale: la posizione italiana

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perseguire una politica di rigore finanziario, in un quadro di rafforzamento della stabilità dei bilanci pubblici

perseguire equità nella partecipazione degli Stati al

finanziamento dell’UE e, quindi, rivedere i criteri di contribuzione degli Stati membri al bilancio e, in particolare, azzerare qualsiasi meccanismo di correzione (rebate UK e compensazioni ad hoc);

migliorare il sistema delle risorse proprie: aperti a valutare l’ipotesi di introduzione di una nuova risorsa di natura fiscale, in sostituzione della risorsa basata sull’IVA;

in una logica di miglioramento dei saldi netti confermare l’interesse per il mantenimento della politica di coesione

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La posizione contributiva dell’ItaliaMovimenti finanziari Italia/UE – Anni 2005/2010

Flussi di cassa

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in milioni di euro

ANNI 2005 2006 2007 2008 2009 2010

VERSAMENTI 14.130,22 14.239,21 13.842,17 15.265,56 15.007,48 14.889,14

Risorse Proprie Tradizionali 1.350,12 1.583,19 1.695,88 1.657,86 1.510,33 1.671,85

Risorsa I.V.A. 3.033,41 2.909,06 2.920,47 4.118,01 2.347,72 1.694,07

Risorsa P.N.L. 9.746,69 9.746,96 9.225,82 9.489,69 11.149,43 11.523,22

ACCREDITI UE 9.832,09 10.021,47 10.126,98 9.268,42 7.803,20 8.375,44

FEAGA 5.499,73 5.460,96 4.641,06 4.309,54 4.682,78 4.828,58

FEOGA-O/FEASR, SFOP/FEP 566,44 658,74 1.027,25 1.147,54 606,81 792,65

FESR 2.666,24 2.970,69 2.981,61 2.859,03 1.404,64 2.027,81

FSE 1.051,70 888,39 1.418,74 781,77 918,19 535,2

Altri proventi 47,98 42,69 58,32 170,54 190,78 191,2

MOVIMENTI NETTI -4.298,13 -4.217,74 -3.715,19 -5.997,14 -7.204,28 -6.513,70

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rubrica 1A di cui: rubrica 1A RICERCA - FP

rubrica 1B CO-ESIONE

rubrica 2 PAC di cui: rubrica 2 PAC aiuti diretti

di cui: rubrica 2 PAC sviluppo ru-

rale

TOTALE-5,000.0

-4,000.0

-3,000.0

-2,000.0

-1,000.0

0.0

1,000.0

ITALIA - SALDI NETTI - media 2007-09

ue-15 ue-12 ue-27

milio

ni

di

eu

ro

Nota: il saldo totale include nella barra UE-27 anche le spese non ripartite tra gli SM; coincide con il "saldo Stato Membro" MEF-RGS

Saldi netti

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rubrica 1A di cui: rubrica 1A RICERCA - FP

rubrica 1B CO-ESIONE

rubrica 2 PAC di cui: rubrica 2 PAC aiuti diretti

di cui: rubrica 2 PAC sviluppo ru-

rale

TOTALE-5,000.0

-4,000.0

-3,000.0

-2,000.0

-1,000.0

0.0

1,000.0

2,000.0

3,000.0

FRANCIA - SALDI NETTI - media 2007-09

ue-15 ue-12 ue-27

milio

ni di euro

Nota: il saldo totale include nella barra UE-27 anche le spese non ripartite tra gli SM; coincide con il "saldo Stato Membro" MEF-RGS

Saldi netti

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I prossimi passi

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Giugno 2011 Quadro Finanziario Pluriennale

Estate 2011 Proposte di nuovi Regolamenti

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Grazie per l’attenzione

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