Corpuscoli recettoriali, legge di stevens, inibizione laterale
Scuola dell’Infanzia “M. Zoccatelli” Dossobuono Verona · corpo e del movimento (inibizione o...
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Scuola dell’Infanzia “M. Zoccatelli” Dossobuono
Verona
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A. S. 2012-2013 Psicomotriciste
MOTIVAZIONE Il progetto di educazione psicomotoria “GIOCHIAMO CON IL CORPO” rappresenta un elemento
essenziale per lo sviluppo armonico e integrale della personalità del bambino.
Ma che cos’è la psicomotricità?
La psicomotricità fa riferimento “a tutto ciò che si manifesta attraverso e con il proprio corpo nella
misura in cui esso è vissuto, investito affettivamente ed attuato attraverso l’azione, il tutto
riconosciuto dall’altro”…
E’ il movimento in quanto tale la base fondamentale che sostiene la psicomotricità ed è attraverso
l’azione che il soggetto si esprime e prende coscienza, ma ciò non sarebbe possibile senza la
presenza del corpo.
La psicomotricità considera la persona nella sua totalità o globalità integrando gli aspetti della
psiche e quelli della motricità, quindi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, funzionali, motori.
L’intervento psicomotorio in ambito preventivo riveste una particolare attenzione nella scuola
dell’infanzia perché si vuole ulteriormente favorire lo sviluppo del bambino, aiutandolo ad
esprimere il suo essere attraverso il linguaggio del corpo, il prendere coscienza delle proprie
sensazioni, delle proprie emozioni, delle funzioni psicomotorie, dei comportamenti.
Il corpo è il fondamento e punto di partenza di tutte le esperienze, dal tono muscolare per la prima
comunicazione-relazionale, alla discriminazione senso-percettiva per le iniziali elaborazioni mentali
delle informazioni, agli schemi motori per una crescita insieme fisico-funzionale e cognitiva.
In psicomotricità, il corpo è visto come espressione della personalità posto in relazione con se
stesso, con gli altri e con l’ambiente, utilizzando un proprio linguaggio che caratterizza ogni singolo
individuo.
Il corpo si serve di un linguaggio verbale, ma soprattutto, di un linguaggio non verbale, composto di
tutti i segnali quali: il tono (distensione o tensione), mimica, sguardo, postura, gesto, voce, ritmo del
corpo e del movimento (inibizione o instabilità). Per questo motivo, il bambino piccolo utilizza,
ancora privo della parola, solo il linguaggio non verbale per comunicare i propri bisogni alla madre
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la quale, a sua volta, li coglie li decodifica e attraverso un dialogo tonico-gestuale-emozionale
risponde.
Il bambino attraverso la sua spontaneità corporea comunica il suo stato emozionale i suoi bisogni,
ma per esprimersi deve averne la possibilità, deve provare e trovare il piacere di “fare” con le
competenze che possiede e con gli stimoli che lo circondano. Quindi il bambino è spinto ad agire
dal principio del piacere, dall’impulso istintuale e da una complessa dinamica psicologica.
Lo sviluppo evolutivo del bambino avviene secondo un percorso ben preciso e che va dalla
“dominanza del corpo vissuto” fino ad arrivare alla capacità di rappresentare il proprio corpo in
movimento.
Giocare con il corpo vuol dire “conoscere con il corpo” e cogliere la realtà nel senso più vero e
diretto.
Pertanto la psicomotricità basa il suo intervento sulla spontaneità del bambino riservandogli uno
“spazio privilegiato” per manifestare il suo essere persona; proponendo attività ludiche fondate sulla
ricerca-scoperta dei vari concetti di tempo, spazio, percettivi, motori, topologici.
La psicomotricità si definisce per la sua non direttività e il suo non giudizio: lo psicomotricista si
concentra su quello che c’è di positivo nel soggetto, su ciò che il bambino sa fare, piuttosto che su
ciò che egli non sa fare.
CULTURA DEL GRUPPO
• “Psicomotricità e d’intorni” G. Gobbi collana di psicomotricità
• ”I nuovi orientamenti per la scuola materna”
• “Educazione psicomotoria nell’età prescolastica” P. Vayer Armando Eitore
• “L’educazione psicomotoria nella scuola dell’infanzia”
• “Lo sviluppo psicomotorio dalla nascita ai 6 anni” Le Boulch Armando Editore
• “Lo sviluppo psicomotorio” M. Vecchiato Ed. Armando editore
• “Modelli di maturità psicoaffettivi”
• Programmazione educativa e didattica della scuola stessa.
• Psicologia dello sviluppo,
• L’educazione emotiva affettiva nella scuola materna,
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• Rivista scuola dell’infanzia, “Progetto tre- sei “ Gulliver
• Test di valutazione delle scuole di formazione di Verona, Milano e Brescia.
• Appunti vari.
FINALITA’
Le finalità del progetto psicomotorio sono:
Ø L’essere in quanto tale;
Ø Il piacere del fare;
Ø Il saper fare;
Considerando le finalità della scuola dell’infanzia:
Ø Identità;
Ø Autonomia;
Ø Competenza;
Il progetto coinvolgerà tutte le tre annate della scuola dell’infanzia per un totale di 154 bambini dai
3 ai 6 anni, suddivisi in 9 gruppi di età omogenee ciascun gruppo composto da -15-16 b/ni.
SPAZIO Lo spazio utilizzato è la stanza psicomotoria così disposta:
- Angolo morbido;
- Angolo cognitivo;
- Angolo motorio;
- Angolo del gioco simbolico.
Per alcune attività sarà utilizzato anche il laboratorio grafico – manipolativo; salone; il bagno, e per
il primo periodo di scuola, anche le sezioni, nelle quali la psicomotricista farà una prima
conoscenza con i bambini alla presenza dell’insegnante di riferimento per osservare gli stessi nelle
situazioni d’attività spontanee.
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TEMPI
La formazione dei gruppi di psicomotricità, quest’anno, viene modificata per rendere più semplice
la suddivisione dei bambini e il loro senso di appartenenza al nuovo gruppo.
Questa metodologia è condivisa anche per la formazione dei gruppi d’intersezione.
I bambini di ciascuna sezione saranno denominati:
• i piccoli pulcini,
• i medi coniglietti
• i grandi giraffe.
L’attività psicomotoria sarà praticata una volta alla settimana per ciascuno gruppo e seguirà lo
schema qui sotto riportato.
LUNEDI’
MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’
CONIGLIETTI MEDI BLU-AZZURRI (Rachele)
PULCINI PICCOLI ROSSI-VERDI (Rachele)
PULCINI PICCOLI BIANCHI-GIALLI (Rachele)
PULCINI PICCOLI BLU-AZZURRI (Rachele)
GIRAFFE GRANDI GIALLI-BLU (Mara)
GIRAFFE GRANDI ROSSI-BIANCHI (Mara)
CONIGLIETTI MEDI ROSSI-VERDI (Mara)
CONIGLIETTI MEDI BIANCHI-GIALLI (Mara)
GIRAFFE GRANDI VERDI-AZZURRI (Mara)
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La costruzione del senso di appartenenza al gruppo “nuovo”, matura attraverso l’identificazione
positiva con gli altri all’interno di un contesto relazionale significativo nel quale assumono una serie
di dimensioni emotivo-affettivo e sociale tra loro collegate.
L’interazione affettiva rimane il principale contesto entro il quale il bambino costruisce e sviluppa le
sue relazioni sociali i suoi schemi conoscitivi, servendosi della mediazione interpersonale per
strutturare i significati e per interpretare la realtà.
Si darà molta importanza all’accogliere i bambini “fuori e dentro” attraverso giochi che terranno
conto delle caratteristiche di ogni singolo bambino.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
Ø Presa di coscienza del proprio corpo;
Ø Saper interagire con gli altri;
Ø Sviluppare una positiva immagine di sé;
Ø Consentire una maturazione complessiva del bambino;
Ø Maturare competenze di motricità fine globale;
Ø Controlloare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età, rielaborandolo
attraverso il corpo e il movimento;
Ø Curare in autonomia la propria persona;
Ø Rappresentare lo schema corporeo in modo completo e strutturato;
Ø Lateralità.
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OBIETTIVI di APPRENDIMENTO
Bambini di 3 anni
- Conoscenza e riconoscimento dello spazio e degli oggetti;
- Consentire la relazione con gli altri e con gli adulti (coinvolgimento affettivo, clima di
fiducia);
- Espressione corporea e attività simbolica.
- Sviluppare un’immagine positiva di sé;
- Conoscenza degli schemi motori di base: (afferrare, rotolare, strisciare, camminare,
correre, saltare, dondolare);
- Sperimentare schemi dinamici, posturali e d’equilibrio;
- Conoscere e collocare adeguatamente gli elementi corporei, riconoscerli su se stessi,
sugli altri;
- Conoscere la funzionalità del proprio corpo;
- Favorire: la motricità fine;
la coordinazione oculo-manuale;
il rilasciamento segmentario e globale;
- Sperimentazione e interiorizzazione delle nozioni spaziali, temporali, percettive;
- Mobilizzazioni globali che portano alla distensione;
- Mobilizzazioni che favoriscono l’estensione delle varie parti del corpo.
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Bambini di 4 anni
- Coscienza e conoscenza del proprio corpo;
- Conoscenza dello schema corporeo su di sé e sugli altri;
- Coordinazione generale;
- Motricità e relazione con gli altri;
- Favorire: un’immagine positiva di Sé;
il rilasciamento segmentario e globale;
- Sperimentazione e interiorizzazione delle nozioni spaziali, temporali, percettive;
- Espressione corporea e attività simbolica;
- Saper interagire con gli altri.
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Bambini di 5 anni
- Orientarsi autonomamente nello spazio scolastico;
- Presa di coscienza e conoscenza del proprio corpo;
- Presa di coscienza e conoscenza del proprio corpo in situazioni statiche e dinamiche;
- Favorire il controllo dell’equilibrio;
- Coordinazione oculo – manuale;
- Sperimentazione e interiorizzazione delle competenze sensoriali e percettive;
- Grafomotricità e lateralità;
- Favorire il rilascimento segmentario e globale;
- Consentire la socializzazione di adattamento, di cooperazione, di collaborazione;
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METODOLOGIA
Le attività di questo percorso nascono dalla consapevolezza che i bambini hanno un forte bisogno di
conoscere ed esplorare la realtà che li circonda attraverso la relazione che si realizza con il corpo e
il movimento.
Verrà utilizzato come strumento privilegiato il GIOCO, inteso come dimensione che accompagna il
bambino nelle sue scoperte. Il gioco costituisce la forma privilegiata di attività motoria all’ interno
di un ambiente stimolante che offra al bambino la possibilità di compiere esperienze ludiche
significative sia da un punto di vista motorio che cognitivo e socializzante.
E’ necessario pertanto che i bambini possano sperimentare i vari tipi di gioco a contenuto motorio.
Il gioco risulta un mezzo molto importante in quanto nel gioco il bambino è il protagonista ma non
solo, è attraverso di esso che il bambino accetta di mostrare le proprie esperienze, le proprie
capacità, i propri limiti, le proprie paure e gioie. Sono le identità di ciascuno di loro che vengono
interrogate, minacciate, provocate, stimolate e consolidate se veramente vissuto, può restituire
modificate… per essere nuovamente messe in gioco.
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Pertanto ogni incontro sarà caratterizzate da rituali di inizio:
• accoglienza
• saluto
• consegne
e di fine:
• verbalizzazione
• rappresentazione
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VERIFICA
La verifica sarà effettuata sull’osservazione occasionale e sistematica dei bambini durante il periodo
di settembre-ottobre e poi, successivamente, verso la fine dell’anno, per monitorare i vari progressi
o regressi avvenuti nel corso dell’anno. Si osserveranno i bambini attraverso l’attività spontanea e
l’applicazione dell’esame psicomotorio di gruppo: questo per consentirci d’avere un quadro chiaro
di ciò che il bambino ha appreso nel suo sviluppo ed in quale misura ciò è rapportato con la realtà,
ma soprattutto nell’ambito relazionale.
E’ uno strumento che fornisce informazioni riguardanti il gruppo e del bambino, stabilendo dei
punti di riferimento ai diversi stadi di sviluppo per avere una conoscenza maggiore, delle singole
competenze. (Vedi allegato n°1)
Quotidianamente verrà descritto ciò che il gruppo svolgerà durante l’attività psicomotoria.
(Vedi allegato n°2).
Inoltre è prevista una scheda di osservazione per il gruppo che verrà usata a discrezione, delle
psicomotriciste, in particolari momenti dell’anno e se il gruppo lo richiederà. (vedi allegato n° 3)
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ALLEGATI ALLEGATO N°1
GRIGLIA D’ OSSERVAZIONE PSICOMOTORIA COGNOME NOME_____________________________________
o GRUPPO PICCOLI
o GRUPPO MEDI
o GRUPPO GRANDI
GRUPPO INTERSEZIONE_________________________ ASPETTO FISICO
□ MOLTO RICERCATO □ CURATO □ TRASCURATO
MOTRICITA’ GROSSA
DEAMBULAZIONE SPONTANEA
CORSA SU RICHIESTA
SALTI A PIEDI UNITI
□ ARMONICA □ IMPACCAITA □ RIGIDA □ INVESTITA □ INIBITA □ VELOCE
□ FLUIDA E COORDINATA □ DISARMONICA □ VELOCE □ LENTA □ INVESTITA □ ECONOMICA
□ CONTROLLATO □ PESANTE □ ELASTICO □ CONTINUO E REGOLARE □ DISORDINATO
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□ DISPENDIOSA
MOTRICITA’ FINE MANUALITA’
TIPI DI PRENSIONE
□ PRECISA E CONTROLLATA □ GROSSOLANA □ VELOCE □ LENTA □ SUPERFICIALE
□ RASTRELLO □ POLLICE-INDICE □ PRENSIONE SCORRETTA □ ALTRO________________
LATERALIZZAZIONE
MANO
PIEDE
OCCHIO
□ DESTRA □ SINISTRA □ SINISTRA-DESTRA □ DESTRA-SINISTRA □ BILATERALE
□ DESTRA □ SINISTRA □ ALTERNATO
□ DESTRA □ SINISTRA □ CENTRALE
EQUILIBRIO OCCHI APERTI
OCCHI CHIUSI
DINAMICA
□ STABILE E CONTROLLATO □ AGGIUSTAMENTI □ CONTRAZIONI TONICHE
□ STABILE E CONTROLLATO □ AGGIUSTAMENTI □ CONTRAZIONI TONICHE □ APERTURA DEGLI OCCHI
□ ARMONICA □ RIGIDO □ DISEQUILIBRIO □ AGGIUSTAMENTI
SPAZIO SPAZIO UTILIZZATO
COME USA LO SPAZIO IN RELAZIONE AL TEMPO
COME USA LO SPAZIO
□ INVESTE TUTTO LO SPAZIO □ PRIVILEGIA UNA PARTE □ DA SOLO □ CON I BAMBINI
□ CON CONTINUITA’ □ CON LENTEZZA □ CON RITMICITA’ □ CON VELOCITA’ □ CON RIPETITIVITA’ □ CON DISCONTINUITA’
□ LO INVESTE CON IL CORPO □ IN ORIZZONTALE □ DA SOLO □ CON LA VOCE □ CON GLI ALTRI □ CON LO SGUARDO □ CON GLI OGGETTI □ COSTRUISCE LO SPAZIO
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OGGETTO COME USA GLI OGGETTI
QUALE USA
COME USA L’OGGETTO IN RELAZIONE AGLI ALTRI
□ LANCIA □ DELIMITA □ METTE IN ORDINE □ COSTRUISCE □ SVUOTA □ RIEMPIE □ CHIUDE
□ DURO □ PICCOLO □ MORBIDO □ GRANDE □ STRUTTURATO □ NON STRUTTUARATO
□ LO SCAMBIA □ LO RIFIUTA □ DA SOLO □ LO CONDIVIDE □ LO NASCONDE □ LO MOSTRA □ LO SOTTRAE
ATTEGGIAMENTO ASPETTI COMPORTAMENTALI DEL BAMBINO
ASPETTI COMPORTAMENTALI CON L’ADULTO
□ PARTECIPAZIONE □ COLLABORAZIONE □ DIPENDENZA □ INIZIATIVA □ INIBIZIONE □ IMPULSIVITA’ □ CONFLITTUALITA’ □ ANSIA □ ESIBIZIONISMO
□ ADEGUATO □ INDIPENDENTE □ DIPENDENTE □ INDIFFERENTE □ PARITARIO □ DIFFIDENTE □ RICERCA ATTENZIONI AFFETTIVE □ ISOLAMENTO □ SUPERIORE □ ACCETTA LE REGOLE □ TRASGREDISCE LE REGOLE □ COLLABORATORE
ESPRESSIONE
ATTIVITA’ SPONTANEA
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
□ INFANTILE □ DISTRATTA □ INDIFFERENTE □ SOSPETTOSA □ OSTILE
□ SIMBOLICA □ COSTRUTTIVA □ MOTRICITA’ GLOBALE □ USO DI STRATEGIE □ POVERA E RIPETITIVA □ INFANTILI □ FANTASIOSE □ MATERIALE STRUTTURATO □ MATERIALE NON
STRUTTURATO
□ ADEGUATO □ INFANTILE □ ASSENTE □ SCARABOCCHI □ SCARABOCCHI CON
SIGNIFICATO □ PRIME FORME RICONOSCIBILI □ STRUTTURATO □ RICCO DI PARTICOLARI □ REALISTICO □ ARTISTICO
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LINGUAGGIO
□ ADEGUATO □ IMMATURO □ SCARSO □ POVERO □ INCOMPRENSIBILE □ ASSENTE □ DIFFICOLTA’ DI COMPRENSIONE □ DIFFICOLTA’ ARTICOLATORIE □ DIFFICOLTA’ FONATORIE □ BALBUZIE
OSSERVAZIONI___________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________
ALLEGATO N°2
PROGRAMMA GIORNALIERO
Nome del gruppo Data: _____________
Argomento:
Difficoltà:
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Allegato n° 3
Osservazione Psicomotoria del Gruppo
Nome del Gruppo: _________________________________ Data:_____________ Ambiente dove si svolge l’attività: Modalità di relazione e di comunicazione del gruppo (clima del gruppo) Modalità comunicative e relazionali verso la psicomotricista: Atteggiamento alle attività proposte: (partecipazione, rifiuto, attenzione, collaborazione, impulsività, inibizione ecc.)
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Espressioni delle emozioni: Presa di coscienza del corpo ed immagine di Sé: Ritmo nelle varie attività: Atteggiamenti psicomotori globali: (qualità dei movimenti: libertà, scioltezza, armonia, coordinazione, equilibrio) Atteggiamento rispetto al tempo (orientamento, adattamento) Atteggiamento rispetto al materiale: (utilizzo, investimento, autonomia) Disponibilità all’acquisizione di nuove competenze: (mettersi in gioco, provare, sperimentare) Attività simbolica e rappresentativa (giochi simbolici, attività grafica e di manipolazione, attenzione, organizzazione)
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Difficoltà: Approccio all’ambiente sezione:
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Conclusioni dell’osservazione psicomotoria:
Data:
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