Scultura Gotica

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di Anastasi, Di Dio, Pontieri, Casciaro

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di

Anastasi, Di Dio, Pontieri, Casciaro

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Giovanni Pisano

Nicola PisanoAndrea Pisano

LINKSMedioevo gotico XIII - XIV secolo

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Nella metà del XIII secolo si fanno sentire in Italia gli influssi dell'arte gotica transalpina. Molti scultori impressionati dalle sculture importate, vennero sollecitati ad abbandonare la tradizione romanica.Nell'area padana compaiono opere ispirate al gotico transalpino, come i rilievi del frontone del protiro del Duomo di Ferrara. Nell'Italia meridionale le forme gotiche si diffondono alla fine del XIII secolo favorite dalla dinastia Angioina.Nicola Pisano, artista pugliese, opera in Toscana un grande cambiamento nella scultura italiana, seguito dai suoi seguaci tra i quali il figlio Giovanni.

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Le notizie sulla vita di Nicola Pisano risultano poco chiare.

Se l'artista, infatti, si firma Nicola Pisano, sui documenti del tempo egli risulta, invece, col nome di Nicola Pietri de Apulia.

Non è certo il luogo di nascita, sia esso Pisa od un paese meridionale, in una data compresa tra il 1220 ed il 1230.

C'è chi sostiene che egli nasca a Pisa e si formi nel sud d'Italia, data l'influenza dell'arte federiciana sulle sue opere; altri credono, invece, che egli provenga dal meridione e si stabilisca a Pisa (luogo di nascita del figlio Giovanni), ove egli trascorre gran parte della sua esistenza e dalla cui compagine artistica mutua molte caratteristiche.

La prima opera certa del Pisano è il Pulpito del Battistero di Pisa, datato al 1260, capolavoro di novità artistica. L'adesione al gotico da parte di Pisano si è accresciuta, senza abbandonare l'equilibrio classico.

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Ne hanno tratto giovamento espressività e pathos: nelle figure drammatiche dei dannati del "Giudizio Universale", nella rappresentazione della potenza di Cristo nella "Crocifissione" e del senso di colpa dei sacerdoti ebrei, schiacciati agli angoli.

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Nato nel 1245 a Pisa, Giovanni lavora molto giovane accanto al padre Nicola, forse addirittura realizzando sculture all'interno della composizione del Pulpito del Battistero di Pisa, sicuramente collaborando al Pulpito di Siena.

Della sua vita, come di quella del genitore, poco o nulla si sa.

E' nota, invece, la formazione e la prima attività sotto l'ala paterna.

Pur influenzato dall'opera di Nicola, Giovanni dimostra presto caratteristiche individuali: una forte propensione all'espressionismo patetico e un'influenza da parte del gotico transalpino.

La prima affermazione della personalità autonoma di Giovanni si riscontra chiaramente nella "Fontana Maggiore" di Perugia, ove egli realizza gran parte delle sculture caratterizzate da dinamismo e forte espressività. Tra il 1289 e il 1296 Giovanni, ormai artista autonomo, è capo mastro del Duomo di Siena.

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Architetto oltre che scultore del Duomo, egli concepisce tutta l'opera come una struttura unitaria, nella quale le sculture si fondono con la struttura.

Molte delle splendide statue della facciate sono state tempestivamente rimosse e conservate adeguatamente per la posterità.

Dal 1298, l'artista attende alla realizzazione del Pulpito della chiesa di Sant'Andrea a Pistoia.

Il capolavoro di Giovanni, simile nella struttura e nei temi al Pulpito del Battistero di Pisa del padre Nicola, se ne distacca invece nettamente. I riquadri gremiti di Nicola si diradano, lasciando gli spazi intermedi lisci e fortemente visibili.

I corpi, a volte, risultano deformati per accentuarne l'effetto drammatico. I temi del Pulpito sono sempre le "Storie di Cristo": gli stilemi rappresentativi non sono classici bensì profondamente gotici, le immagini mai risultano idealizzate ma sempre "espressionistiche".

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Medioevo gotico XIII - XIV secolo

•Arte gotica

•Scultura

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L’arte gotica

Nei secoli XIII e XIV si sviluppa nel nord Europa l’arte gotica.

Il termine gotico venne coniato nel 1500 con un’accezione

negativa: significava, infatti, “barbaro”. Il verticalismo

accentuato dell’architettura ed il forte senso drammatico delle

rappresentazioni nordiche furono nel Cinquecento assai

criticate: solo quella della tarda romanità era considerata vera

arte.

Nel Trecento si afferma completamente la borghesia cittadina.

Le opere d’arte non sono più commissionate solo dalla Chiesa

e realizzate con le ricchezze dei nobili; anche i ricchi cittadini

borghesi costruiscono edifici religiosi e commissionano opere

pubbliche che determinano il nuovo volto delle città.

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All’interno delle Arti si associano varie botteghe artigiane nelle

quali emerge una nuova figura, quella del maestro, che sceglie le

committenze e cura personalmente l’aspetto economico del lavoro.

Egli inoltre non ha sotto di sé un gruppo di semplici operai, ma

avvia una scuola di discepoli che apprendono e diffondono il suo

stile espressivo.

Uno dei più grandi maestri del Trecento è Giotto, che si circonda di

allievi, ai quali affida l’esecuzione delle parti di secondaria

importanza nei suoi dipinti. Egli è un’artista nel senso moderno

della parola e il suo modo di esprimersi non è sottoposto

rigidamente solo alle indicazioni che provengono dall’autorità

religiosa o civile, ma risponde soprattutto a scelte personali.

Le immagini non hanno più il ruolo di sostegno e chiarificazione di

un testo scritto ma costituiscono ormai un linguaggio autonomo.

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La sculturaNel periodo gotico la scultura è sempre prevalentemente utilizzata

per decorare l’edificio religioso, ma conquista una maggiore

autonomia rispetto al periodo romanico.

Sempre più spesso si ricorre al tuttotondo per rappresentare la

figura umana; piccole statue ben definite nelle proporzioni e

nell’anatomia, eseguite con raffinatezza nei dettagli dei volti, dei

capelli e delle vesti, vengono poste su mensole, nelle nicchie delle

pareti, nella decorazione dei portali.

Un grande interesse viene posto nella decorazione del pulpito, che

diviene un elemento fondamentale nella nuova liturgia della

predicazione francescana e domenicana. Sostenuto da esili colonne

nello spazio del presbiterio, o addossato ad un pilastro della navata

centrale, questo piccolo podio, spesso di forma

poligonale, permette al predicatore di essere visto e ascoltato con

facilità da tutta l’assemblea.

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La sua ricchissima decorazione ne sottolinea l’importanza. In questo

periodo si formano delle vere e proprie scuole di scultura; la più

importante nasce a Pisa e fra i suoi maggiori esponenti figurano

Nicola Pisano e suo figlio Giovanni.

Le opere di questi artisti evidenziano uno studio attento e

approfondito delle sculture romane nella ricerca del tuttotondo e

nella composizione articolata su piani diversi e sviluppata per fasce,

in riquadri successivi che “raccontano” storie.

Esse però riflettono anche l’influenza degli scultori gotici della

Francia e della Germania, nella ricerca di intensa espressività nelle

solenni figure. Le opere più importanti di Nicola Pisano sono il

pulpito del Battistero di Pisa, quello del Duomo di Siena e la Fontana

maggiore di Perugina. Il figlio di Nicola, Giovanni, che collaborò

sempre attivamente con il padre, soprattutto nella Fontana Maggiore

di Perugina, va ricordato anche per l’esecuzione del pulpito del

Duomo di Pisa.

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Grazie a Giovanni Pisano e Arnolfo di Cambio, allievo e

collaboratore di Nicola, il recupero del mondo classico, attuato

dalla scuola pisana, si diffonde nell’Italia centrale.

Dalla seconda metà del Duecento, la scultura viene utilizzata

anche nelle opere pubbliche destinate all’arricchimento delle

piazze cittadine, specialmente nelle logge e nelle fontane.

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PulpitoLa marcata convessità degli specchi e delle cornici maschera la pianta

ottagonale del pergamo, in un cerchio ideale che non lascia pause al discorso

espressivo. Agli archi trilobi si sostituiscono doppie mensole a volute e gli

elementi di sostegno abbondano di motivi allegorici: al centro, sopra uno

zoccolo con le Arti Liberali stanno le Virtù Teologali; in corrispondenza

dell'accesso, da un lato le quattro Virtù Cardinali sostengono la Chiesa e

dall'altro sugli evangelisti sovrasta la statua del Cristo; infine, Ercole e

l'arcangelo Michele tengono il posto di due colonne. Giovanni attese a

quest'opera monumentale dal 1302 al 1310, tra beghe e contrasti che

dovettero amareggiarlo non poco. Lo schema dottrinario, che attinge alla

tradizione catechetica fissata dalle elaborazioni monastiche, commista per

altro, a molte citazioni, soprattutto nella parte simbolica, dalla sapienza

classica, fu elaborato da Matteo Falconi esplicitamente ricordato in una delle

iscrizioni.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, h. cm 461. Il pulpito è una delle opere tarde del maestro,

realizzato tra il 1302 e il 1310.

Ubicazione: Pisa, Duomo

Page 16: Scultura Gotica

Il pulpito

Page 17: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

Ercole(particolare del Pulpito di Pisa)

Secondo il complesso schema concettuale

del Falconi, la figura di Ercole viene

introdotta in stretta relazione con quella di

Michele: ambedue forzarono le porte

infernali.

Ma un velo di pensosa malinconia fissa

l'immagine dell'eroe in una dimensione

molto più accessibile: con lo stesso

processo di «umanizzazione» che tanti

personaggi mitologici subiscono passando

nel poema dantesco.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, telamone di sostegno

al pulpito realizzato tra il 1302 e il 1310.

Ubicazione: Pisa, Duomo

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 18: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

L'Adorazione dei Magi(particolare del Pulpito di Pisa)

Anche in un soggetto idillico e

sostanzialmente glorioso,

come appunto l'Adorazione dei

Magi, serpeggia una sottile

apprensione che sembra

condizionare perfino la

sbozzatura spiccia e sintetica

delle forme.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, h. cm 47,

particolare di una formella del

pulpito, 1302 - 1310.

Ubicazione: Pisa, Duomo

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 19: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

Le Virtù Teologali(particolare del Pulpito di Pisa)

Nelle tre virtù di sostegno, al

centro del pulpito, la trattazione

più distesa dei piani plastici, il

pacato fluire del panneggio,

senza il contorto rovello tipico

delle opere estreme del

Maestro, mentre sottolineano la

funzione monumentale, non

propriamente illustrativa, del

gruppo, precisano anche il

limite dell'intervento autografo

del caposcuola.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, particolare di un gruppo di

statue rappresentanti figure allegoriche a sostegno

del pulpito realizzato tra il 1302 e il 1310. (con

aiuti)

Ubicazione: Pisa, Duomo

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 20: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

Le Virtù Cardinali e la

Chiesa(particolare del Pulpito di Pisa)

La nervosa vitalità di queste che

vorrebbero essere figure simboliche,

quale illustrazione del concetto

mistico della attuazione

dell'«Ecclesia fidelium» sui

presupposti dei quattro cardini della

perfezione morale dell'uomo,

documenta l'inesauribile ricchezza

espressiva del Pisano e la sua rara

capacità di interpretare con pari

energia ed efficacia contenuti

astratti o narrativi.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, h. cm 225, gruppo di

sostegno del pulpito rappresentante figure

allegoriche, realizzato da Giovanni Pisano

su disegno di Matteo Falconi tra il 1302 e il

1310.

Ubicazione: Pisa, Duomo

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 21: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

Le Arti Liberali(particolare del Pulpito di Pisa)

È tale la polita eleganza, la grazia

quasi porcellanosa delle morbide

figurette che nel pulpito pisano stanno

a significare il concorso degli uomini

alla penetrazione dei misteri teologici,

che appare molto verisimile l'ipotesi di

chi vi vede l'impronta specifica della

collaborazione di Giovanni di

Balduccio, che stempera il serrato

dinamismo della linea del maestro in

dolci eleganze araldiche.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, h. cm 39,

base del pilastro centrale del

pulpito realizzato tra il 1302 e il

1310. (scuola di)

Ubicazione: Pisa, Duomo

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 22: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

La fuga in Egitto(particolare del Pulpito di Pisa)

La mirabile ricchezza e duttilità del

rilievo di Giovanni Pisano sono dovute

soprattutto alle sintetiche abbreviature che

assimilano spesso le sue figure a pietre

arcaiche, allusive ed anche inquietanti.

E quella che a qualche spirito accademico

poté sembrare rozzezza o povertà è invece

suprema capacità di sintesi, che addensa

l'espressione in allusive immagini

elementari.

Epoca: Secolo XVIII

Descrizione: Marmo, h. cm 84, particolare di una formella del pulpito,

1302-1310. Ubicazione: Pisa, Duomo

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 23: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

La strage degli innocenti(particolare del Pulpito di Pisa)

L'orrore folle che proietta i

protagonisti della strage, vittime e

persecutori, in un grottesco

groviglio di passioni

bestiali, giustifica tutte le

esasperazioni stilistiche.

I passaggi tra i pieni e i vuoti sono

bruschi, dissonanti, brutale la

deformazione, totalmente ignorata

qualsiasi norma di

proporzione, corroso, scarnito, il

modellato plastico:

incombente, una tumultuosa

lancinante ansietà.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, particolare di una

formella del pulpito, 1302 - 1310.

Ubicazione: Pisa, Duomo

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 24: Scultura Gotica

Giovanni Pisano La crocifissione

Page 25: Scultura Gotica

Tra il 1297 e 1301 lavorò il

Pulpito della chiesa

di Sant’Andrea

a Pistoia,di forma esagonale

poggiato su sei colonnine di

cui due sorrette da leoni

stilofori, una da un uomo

ricurvo e le altre tre poggianti

direttamente a terra.

Nelle lastre del parapetto

sono rappresentate: la

Natività, la Adorazione dei

Magi, la Strage degli

innocenti, la Crocifissione, e

il Giudizio universale.

Page 26: Scultura Gotica

Giovanni Pisano Natività

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 27: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

La Natività(particolare Pulpito della chiesa di

Sant’Andrea)

Il melodioso rincorrersi di profili

ellittici e l'emergere calmo e

lievitante delle superfici da

profondi golfi

d'ombra, assecondano in un

arabesco di squisita

fattura, eguagliata in eleganza

solo dai migliori scultori delle

cattedrali francesi, l'umanissima

sensibilità di Giovanni, che qui

piega la sua portentosa

espressività ad accenti di

commovente malinconia.

Epoca: Secolo XIII

Descrizione: Marmo, particolare di una

formella che orna il parapetto del pulpito

realizzato tra il 1297 e il 1301.

Ubicazione: Pistoia, Sant'Andrea

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 28: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

Il profeta Geremia(particolare Pulpito della chiesa di

Sant’Andrea)

Pur impeccabilmente serrati nel

tessuto architettonico­decorativo

del pergamo, i profeti e le altre

figure angolari che separano l'uno

dall'altro gli specchi narrativi,

vivono di una loro personalità

imperiosamente inquisita, così

che la loro funzione, che avrebbe

dovuto essere emblematica

secondo lo schema dottrinario di

fondo, cede ad una individuazione

appassionata e perspicua.

Epoca: Secolo XIII

Descrizione: Marmo, particolare

di una figura decorativa del pulpito

Ubicazione: Pistoia, Sant'Andrea

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 29: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

La strage degli

Innocenti(particolare Pulpito della chiesa di

Sant’Andrea)

Il rotto cozzare di masse plastiche

prive di ogni continuità, il

dissonante emergere delle figure

dal fondo, in grovigli disarticolati,

sferzati da irrazionali balenii di

luce, vogliono essere la

trascrizione letterale dell'impotente

furore delle madri betalamite,

rivissuto in uno spirito di allucinata

drammaticità.

Epoca: Secolo XIII

Descrizione: Marmo, h. cm 84. Particolare

di una formella del pulpito, 1294 - 1301.

Ubicazione: Pistoia, Sant'Andrea

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 30: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

Telamone(particolare Pulpito della chiesa di Sant’Andrea)

Il rattenuto dinamismo della figura è motivo

espressivo che interessa non più solo la

delimitazione dinamica dei contorni e la trama

delle linee attorte, ma ben più la trattazione delle

superfici a squadri sommari e decisi, su cui la

luce rimbalza senza sfumature, proiettando il

gigante in una contrastata solitudine di ombre.

Epoca: Secolo XIII

Descrizione: Marmo, particolare di una figura a

sostegno del pulpito, 1297 - 1301.

Ubicazione: Pistoia, Sant'Andrea

Localizzazione

del

PARTICOLARE

Page 31: Scultura Gotica

Giovanni Pisano,

Madonna della cintoladel Duomo di Prato.

Page 32: Scultura Gotica

La Sinagoga

(particolare)

1230 circa. Strasburgo,

Musée de l’Oeuvre.

Page 33: Scultura Gotica

La Chiesa

o Ecclesia

(particolare) 1230

circa Strasburgo,

Musée de l’Ouvre.

Page 34: Scultura Gotica

Angelo sorridente(particolare) 1245-1255

Reims, cattedrale di

Notre-Dame.

Page 35: Scultura Gotica

La Vergine, particolare

della Visitazione, 1230-

1233. Reims, cattedrale di

Notre-Dame.

Page 36: Scultura Gotica

L’Arcangelo

Michele, particolare del

Portale del Giudizio.

Page 37: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

AbacucAnche nelle figure più raccolte

quali la Sibilla e l'Abacuc, la quiete

pensosa o la calma profonda della

meditazione, sembrano incrinarsi

repentinamente per un inatteso

fremito, che genera nel volgare

pausato dei piani plastici, senza

sbalzi o forzature, una sottile

tensione; che evidenzia, con acuta

precisione, tra fidenti abbandoni e

brucianti contrasti, la complessa

psicologia dei personaggi.

Descrizione: Marmo, particolare di una statua dei profeti realizzate dal

1284 per la facciata del Duomo.

Ubicazione: Siena, Museo dell'Opera del Duomo

Page 38: Scultura Gotica

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, h. cm 185, 1305 - 1306.

Ubicazione: Padova, Cappella degli Scrovegni

Giovanni Pisano

Madonna con il Bambino

Quando Giovanni intagliò questa sua regale e pur

umanissima Madre di Cristo, Giotto alzava i

primi ponti per il suo ineguagliabile poema degli

Scrovegni.

E l'incontro tra i due massimi geni della nostra

arte medievale stava quasi a significare

auguralmente l'avvio di una nuova stagione

figurativa per tutta l'arte occidentale.

Page 39: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

La Sibilla

Se la trama compositiva che legava

tra loro le statue, in rispondenze

ritmiche e in sapienti

contrapposizioni, è per noi smarrita

(per la distruzione di alcune sculture

e per la rimozione della più parte

delle altre per ripararle nel Museo

dell'Opera) inalterata è la

comprensione della poetica

giovannesca, che sfoggia nelle statue

senesi un repertorio spettacolare di

geniali invenzioni formali.Epoca: Secolo XIII

Descrizione: Marmo, particolare di

una delle statue realizzate dal 1248

per la facciata del Duomo.

Ubicazione: Siena, Museo dell'Opera

del Duomo

Page 40: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

Maria di MosèProtesa, in uno scatto di passionale

ardore, ad afferrare il senso

misterioso della profezia, la

profetessa s'attorce in una spirale

tesa e fremente che culmina nella

duttile mobilità del volto, di una

intensità espressiva trepidamente

cangiante, quasi dolorosa. Giovanni

lavorò alla cattedrale senese fra il

1284 e il 1296, lasciando compiuta

solo la parte bassa della facciata.

Epoca: Secolo XIII

Descrizione: Marmo, particolare di una delle statue realizzate

per la facciata del Duomo a cui Giovanni lavorò dal 1284,

lasciando compiuta solo la parte bassa della facciata.

Ubicazione: Siena, Museo dell'Opera del Duomo

Page 41: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

Monumento a

Margherita di

Brabante

Questo stupendo frammento di

defunta sollevata dalla tomba da

due angeli-diaconi, faceva parte

del sepolcro che Giovanni innalzò

in Genova nel 1313 alla consorte

dell'imperatore

Arrigo VII.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, h.cm 145. Frammento del monumento sepolcrale realizzato a

Genova nel 1313 dal Pisano alla defunta Margherita del Lussemburgo, moglie

dell'imperatore Arrigo VII, qui la defunta è rappresentata mentre viene aiutata

nell'ascensione da due angeli.

Ubicazione: Genova, Museo San Agostino

Page 42: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

PlatoneConseguentemente al caratteristico

sincretismo della cultura medioevale, il

grande filosofo greco è assimilato ai

profeti di Israele che fra mille incertezze e

contrasti coltivarono nei secoli la promessa

messianica: e di quegli aspri predicatori gli

si attribuisce l'assillante tensione e la calda

veemenza.

Epoca: Secolo XIII

Descrizione: Marmo, particolare di una statua di Sapienti

realizzata dal 1284 per la facciata del Duomo.

Ubicazione: Siena, Museo dell'Opera del Duomo

Page 43: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

SibillaLe raffinatissime Sibille che nel pergamo

pistoiese pausano l'acuta tensione degli

archetti gotici in affusolati ritmi lineari, di

una musicalità pacata - accentuata dalla

levigata trasparenza delle superfici - sono

indubbiamente fra le creazioni più alte del

Gotico italiano e rivelano nel Pisano una

perfetta conoscenza della cultura artistica

europea più avanzata. Le superfici, quasi

morbida cera, sembrano plasmarsi solo in

virtù del soffio della luce, che con il suo

battito folgorante isola le immagini,

accentuandone le straordinarie possibilità

emotive.Epoca: Secolo XIII

Descrizione: Marmo, particolare del pulpito, 1297 - 1301.

Ubicazione: Pistoia, Sant'Andrea

Page 44: Scultura Gotica

Giovanni Pisano

Simeone

Per la facciata del duomo senese,

Giovanni Pisano ideò un unitario

organismo figurativo in cui i Sapienti,

i Profeti, gli Apostoli e le due più

celebri vaticinatrici dell'Antichità,

l'ebrea Maria di Mosè e la pagana

Sibilla, dovevano formare le «note

rilevate» di un complesso inno

celebrativo della Vergine, acclamata

regina di Siena dopo la battaglia di

Montaperti.Epoca: Secolo XIII

Descrizione: Marmo, particolare di una delle statue raffiguranti i Sapienti, i

Profeti, gli Apostoli e le Sibille che Giovanni realizzò per la facciata del Duomo,

alla cui fabbrica divenne capomastro nel 1284.

Ubicazione: Siena, Museo dell'Opera del Duomo

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Page 46: Scultura Gotica

Nicola Pisano, Adorazione dei Magi ,1260,

particolare del Battistero di Pisa

Page 47: Scultura Gotica
Page 48: Scultura Gotica

Fonte Maggiore 1278 Perugia

Page 50: Scultura Gotica

Andrea Pisano

L'Agricoltura

Dove più ragionevole sembrerebbe il

presupporre la guida di uno di quei

«provvedimenti» (cioè disegni o modelli)

che la tradizione - avvalorata anche dalla

testimonianza del Ghiberti - attribuì a

Giotto, è indubbiamente in formelle come

questa, per lo squadro serrato dei volumi

e per la scarna vitalità della

rappresentazione.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, h. cm 100.

Formella appartenente al primo ordine

di decorazione eseguita da Andrea su

disegno di Giotto. Le formelle degli

ordini superiori al primo sono di

epoca successiva al Quattrocento,

questa risale al 1337.

Ubicazione: Firenze, Museo

dell'Opera del Duomo

Page 51: Scultura Gotica

Andrea Pisano

La Fede

La leggera doratura, staccando dal

liscio fondo bronzeo, accentua i valori

atmosferici della delicata plastica di

Andrea, che è sempre di tal semplicità

e compostezza da far apparire

sbalorditiva la sua suprema eleganza:

come in questa nitida figura muliebre

in cui il fluido annodarsi delle linee

definisce un'immagine di stilnovistica

venustà; sublimata idealizzazione in

fisica naturalezza.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Bronzo dorato, h. cm

55. Particolare di una della formelle

raffiguranti le Virtù, della porta

meridionale del Battistero eseguita

tra il 1330 e il 1336.

Ubicazione: Firenze, Battistero

Page 52: Scultura Gotica

Andrea Pisano

Madonna

Nella formazione di Andrea da

Pontedera, per la verità, dovette

avere un peso determinante insieme

alla tradizione nicoliana una più

vasta apertura sulla civiltà gotica

europea, soprattutto francese, ed una

precoce adozione dei presupposti

della rivoluzione giottesca specie

nel suo significato di sobria

essenzialità: che nella Madonna

orvietana si fa trasfigurata, limpida

serenità.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, particolare dell'unica

testimonianza dell'attività di Andrea da

Pontedera a Orvieto nel 1347 - 1348. Quasi

certo è l'intervento, in quest'opera, del figlio

Nino.

Ubicazione: Orvieto, Museo dell'Opera del

Duomo

Page 53: Scultura Gotica

Andrea Pisano

La Navigazione

Armoniosa e misurata scansione dello

spazio, spontanea euritmia delle

partiture fra vuoti e masse plastiche,

effetti di pacata serenità pur nella

concentrazione del periglioso viaggio:

un sottile afflato lirico idealizza

sempre la rappresentazione del vero;

la storia dell'umanità, il suo dirozzarsi

nell'esercizio delle scienze e delle

arti, ha in Andrea una generosa

trasfigurazione idealistica.

Epoca: Secolo XIV

Descrizione: Marmo, h. cm 60. Particolare

di una formella rappresentante le "Attività

Umane" realizzata da Andrea per la

decorazione del Campanile del Duomo, ai

cui lavori divenne capomastro nel 1340.

Ubicazione: Firenze, Museo dell'Opera

del Duomo

Page 54: Scultura Gotica

1290/95-1349 Architetto e scultore nato a Pontedera, non lontano da Pisa, noto anche come Andrea da Pontedera.

Formatosi probabilmente in una bottega di orafo, lavorò dal 1330 al 1336 alla Porta Sud del Battistero di Firenze.

Alla morte di Giotto (1337) fu nominato capomastro dell'Opera del Duomo di Firenze, proseguendo la costruzione del Campanile, senza poterla tuttavia portare a termine, essendo caduto in disgrazia dopo la cacciata da Firenze del duca d'Atene (1342).

Trasferitosi a Pisa, vi avviò una fiorente bottega di scultura. Nel 1347 gli fu conferita la carica di capomastro del Duomo di Orvieto, ereditata poi dal figlio Nino.

Page 55: Scultura Gotica

Links:

Gotico - Storia della scultura nel mondo, A. Mondadori editore

www.storiadellarte.com

www.italica.rai.it

www.thais.it

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