SCHEDE DI ANALISI - Rete...

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Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 Linea 2 VIA - VAS Gruppo di Lavoro Monitoraggio VAS dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2007-13 IL MONITORAGGIO VAS NELLA PROGRAMMAZIONE 2007/2013 SCHEDE DI ANALISI 24 febbraio 2012

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Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali

PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013

Linea 2 VIA - VAS

Gruppo di Lavoro

Monitoraggio VAS dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2007-13

IL MONITORAGGIO VAS NELLA

PROGRAMMAZIONE 2007/2013

SCHEDE DI ANALISI

24 febbraio 2012

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Gruppo di Lavoro: Monitoraggio VAS dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2007-13

PROVINCIA DI BOLZANO

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Programma Operativo Competitività Regionale e Occupazione Referente compilazione: Mattm – Mara Cossu (non verificato dalle strutture provinciali)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

Tutta la documentazione sui programmi cofinanziati e sul Fas è disponibile presso il portale provinciale. In particolare i documenti sul Fesr sono reperibili su

http://www.provincia.bz.it/europa/it/sviluppo-finanziamenti/competitivita-occupazione.asp

Autorità di Gestione

Questa funzione è di competenza del responsabile pro-tempore dell'Ufficio per l’integrazione europea

via Conciapelli 69 – 39100 Bolzano - [email protected]

I rapporti tra l’Autorità di Gestione e le altre strutture dell’Amministrazione provinciale coinvolte nella gestione del PO sono regolati da atti e procedure interne.

Autorità Ambientale

La funzione di AA è attribuita al responsabile pro-tempore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente , via Amba Alagi, 5 - 39100 Bolzano - [email protected]

Ruolo e funzioni dell'AA sono contenuti all'interno della sezione “Autorità”del programma, e così definiti (pag.129 CRO):

L’Autorità Ambientale assolve la funzione di garantire l’integrazione ambientale e di rafforzare l’orientamento allo sviluppo sostenibile in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del PO, assicurando efficacia e continuità al processo di valutazione ambientale strategica, anche attraverso il monitoraggio e la gestione di eventuali meccanismi di retroazione sul programma.

All’Autorità Ambientale sono riservate le seguenti attribuzioni:

• promuovere e verificare l’integrazione della componente ambientale in tutti i settori d’azione dei Fondi comunitari, affinché sia assicurata la coerenza delle strategie e degli interventi proposti dai documenti di programmazione ai principi dello sviluppo sostenibile, in conformità agli OSC ed al QSN, nonché il rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia ambientale;

• prestare la sua collaborazione all'Autorità di Gestione, nonché a tutte le strutture interessate, potendosi avvalere, a seconda delle necessità, del supporto di specifiche figure professionali;

• cooperare con le strutture competenti nella predisposizione dei documenti di programmazione e nella redazione dei successivi atti attuativi, nonché durante l’intera fase di attuazione, monitoraggio e valutazione dei programmi;

• collaborare, per gli aspetti di propria competenza, con le Autorità di programmazione e gestione dei piani o programmi cofinanziati da Fondi comunitari nell’applicazione della Direttiva 2001/42/CE (afferente la Valutazione Ambientale Strategica - VAS).

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

(apparentemente non disponibili sul sito)

Strumenti di attuazione

Dai documenti di programma non appaiono specifiche in merito alla valutazione ambientale degli strumenti di attuazione.

Dal testo del programma: La selezione dei progetti avviene nel rispetto del principio di sostenibilità ambientale. Pertanto il Comitato di Sorveglianza tiene conto dei suggerimenti espressi dal valutatore ambientale in termini di criteri di selezione dei progetti a vantaggio

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PROVINCIA DI BOLZANO

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dello sviluppo sostenibile, dei riferimenti in tema di valutazione di impatto ambientale e di valutazione di incidenza sulle aree Natura 2000.

A garanzia dell’integrazione della componente ambientale nell’attuazione del programma, agli indicatori fisici è affiancato un set di indicatori ambientali suggeriti dal valutatore ambientale e monitorati nell’ambito della valutazione in itinere.

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio(definita nel Rapporto Ambientale o nel Piano di Monitoraggio / Rapporti di Monitoraggio)

(PAG. 58 ra DEL CRO) Nell’ottica di una piena integrazione della VAS nel processo di pianificazione, il monitoraggio degli effetti ambientali è parte di un più completo monitoraggio del programma. Gli effetti ambientali derivanti dalle decisioni della programmazione vanno dunque analizzati in maniera integrata, insieme alle loro interazioni con quelli territoriali, sociali ed economici.

La progettazione del sistema di monitoraggio comprende: • l’individuazione degli indicatori e delle fonti dei dati; • la definizione delle loro modalità di aggiornamento; • l’individuazione di criteri e/o soglie in base ai quali occorre riorientare il

piano; • la definizione della periodicità della relazione di monitoraggio; • l’identificazione delle competenze relative alle attività di monitoraggio. Monitoraggio del contesto:

monitoraggio del effetti ambientali del programma:

verifica sia il raggiungimento degli obiettivi ambientali di programma (peraltro già monitorato attraverso il sistema di monitoraggio del programma stesso), sia gli effetti positivi e negativi connessi con l’attuazione del programma, nonché l’attuazione degli orientamenti di sostenibilità proposti all’interno del rapporto ambientale.

Per il raggiungimento degli obiettivi ambientali di programma si fa

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PROVINCIA DI BOLZANO

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riferimento agli indicatori (di realizzazione, di risultato e di impatto) definiti nel programma stesso.

Per la verifica degli impatti potenziali degli interventi e/o per verificare il grado di attuazione degli orientamenti alla sostenibilità definiti nel capitolo 5 del RA si propongono invece indicatori ad hoc , sia di risultato che di realizzazione, oltre ad alcuni indicatori “proxi” che possono comunque fornire informazioni indirette in merito agli effetti ambientali del programma. Il RA contiene un elenco senza pretesa di completezza o esaustività. Si prevede infatti che in fase attuativa l’Autorità di Gestione, coadiuvata dall’Autorità Ambientale avrà cura di selezionare gli indicatori più significativi in relazione alle differenti tipologie progettuali, anche integrando il presente elenco. Qualora se ne ravvisi la necessità e in coerenza con le attività di monitoraggio gestite dall’Agenzia Provinciale per l’Ambiente, potranno essere attivate campagne di monitoraggio ambientale ad hoc per determinate tipologie progettuali: in questo caso il set di indicatori proposto sarebbe arricchito e integrato con un elenco più specifico.

Caratteristiche degli indicatori

Vedi sopra (struttura, fonti e periodicità di popolamento, relazione indicatori Vas/di programma)

Fonti dei dati Informazione non disponibile

Sistemi informativi regionali

Informazione non disponibile

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Informazione non disponibile

Strumenti di interazione tra i soggetti

Informazione non disponibile

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Informazione non disponibile.

Periodicità reportistica Informazione non disponibile

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Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Informazione non disponibile

Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Referente compilazione: Mattm – Mara Cossu (non verificato dalle strutture provinciali)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://www.provincia.bz.it/agricoltura/sviluppo-rurale/info-programma-sviluppo.asp

Autorità di Gestione

Autorità Ambientale

La funzione di AA è attribuita al responsabile pro-tempore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente

Indirizzo: via Amba Alagi, 5 - 39100 Bolzano

Posta elettronica: [email protected]

Ruolo e funzioni dell'AA sono contenuti all'interno della sezione “Autorità”del programma, analogamente al PO Fesr

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Il rapporto ambientale del programma non menziona in alcun modo i rapporti di monitoraggio né la necessità di approvare un piano di monitoraggio in una fase successiva.

Strumenti di attuazione Informazione non disponibile

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio(definita nel Rapporto Ambientale o nel Piano di Monitoraggio / Rapporti di Monitoraggio)

Il cap.8 del rapporto ambientale (p.435) contiene le informazioni inerenti il sistema di monitoraggio, definito in relazione agli effetti sull’ambiente individuati in fase di valutazione.

Il monitoraggio degli aspetti ambientali si svolge su tre differenti livelli:

A livello di singolo progetto va verificato che le azioni siano conformi alla legislazione comunitaria, nazionale e provinciale.

A livello di una scelta rappresentativa di progetti. Il sistema di valutazione ex-ante coinvolge tutte e tre le dimensioni della sostenibilità – quindi anche l’ambiente. Grazie al previsto monitoraggio a campione, in ambito di approvazione del progetto esiste uno strumento appropriato per seguire l’attuazione del progetto

Infine la serie d’indicatori di sostenibilità esistenti a livello dei singoli Comuni permette di svolgere un’analisi aggregata di efficacia, anche se in questo caso gli effetti del programma non possono essere separati facilmente da altri influssi

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori si suddividono in

Indicatori di programma: si tratta di indicatori che permettono di verificare il contributo del PSR rispetto ai principali trend ambientali;

Indicatori di impatto: si tratta di informazioni o dati elaborati anche per fini diversi dal PSR utili per identificare l’impatto complessivo del PSR sul territorio in relazione alle principali tematiche ambientali.

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PROVINCIA DI BOLZANO

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Il RA (allegato del programma) riporta in forma tabellare tutti gli indicatori del sistema di monitoraggio definito, che coincidono interamente con gli indicatori comuni di programma per l’asse 2. Essi sono corredati delle meta informazioni e del valore di riferimento, ma sembra mancare il livello di aggiornabilità. Evidenzia inoltre come nella maggior parte dei casi non sia praticamente possibile correlare con un nesso causale al programma le modifiche degli indicatori di effetto proposti.

Per tale motivo riteniamo più efficiente ed anche più efficace un monitoraggio a livello di progetti approvati e di progetti attuati. Relativamente all’approvazione dei progetti possono essere oggetto di verifica due aspetti:

la documentazione di progetto può lasciar supporre che il progetto evidenzi significative divergenze rispetto al profilo valutativo della misura nel suo complesso?

il progetto viene attuato in una zona in cui si evidenziano parametri ambientali interessati dal progetto stesso, che hanno già raggiunto valori critici?

Nella verifica di progetti già attuati possono essere esaminati aspetti che non potrebbero risultare evidenti né dal programma stesso, né dalla domanda di finanziamento. Ad esempio: la cessione dell’azienda agricola, che viene di per sé favorita nel quadro del programma, porta tendenzialmente ad un’intensivizzazione o ad un’estensivizzazione dei sistemi di conduzione? Oppure: il risanamento di corpi idrici superficiali può effettivamente produrre un effetto positivo per l’ambiente?

Simili verifiche su casi singoli (come proposto nella valutazione ex-ante), condotte sulla traccia del set dei 19 indicatori di efficacia, permettono di evidenziare molto rapidamente la qualità dell’attuazione del programma e ne consentono eventualmente anche una tempestiva correzione.

Fonti dei dati (analisi disponibile nel disegno di valutazione)

Sistemi informativi regionali

Informazione non disponibile

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Informazione non disponibile

Strumenti di interazione tra i soggetti

Informazione non disponibile

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Informazione non disponibile

Periodicità reportistica Informazione non disponibile

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

il monitoraggio di programma utilizza indicatori di base definiti iniziali (di obiettivo e di contesto), indicatori di prodotto, di risultato e di impatto,

si individuano inoltre alcuni spunti per l’ottimizzazione di alcuni aspetti salienti della programmazione. A livello di monitoraggio si suggeriscono le seguenti attività:

Definizione di indicatori a livello di CdP ai sensi del più recente documento ministeriale.

Richiamo agli indicatori di processo nel CdP.

Individuazione di indicatori obbligatori e definizione del contenuto e dei metodi di rilevazione, in considerazione del fatto che alcuni di essi sono diversamente interpretabili.

Definizione degli indicatori a livello di GAL.

il disegno di valutazione del valutatore indipendente delinea un processo per

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PROVINCIA DI BOLZANO

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alle esigenze di diversi soggetti che, ai vari livelli, sono interessati all’attuazione del Programma. Una prima esigenza conoscitiva cui il valutatore dovrà far fronte è quella espressa dalla CE nel QCMV tramite le domande valutative del questionario comune.

A questa si aggiunge la domanda specifica di valutazione espressa dall’AdG del PSR, riconducibile a tre temi specifici che si presentano tra loro coerenti e strettamente collegati:

il costo opportunità per gli agricoltori e per l’amministrazione provinciale rispetto alle misure a premio;

il rapporto tra le misure agroambientali e l’indennità compensativa;

la zonizzazione

Gli indicatori individuati dal valutatore indipendente possono in molti casi essere utili anche per il monitoraggio Vas (effetti sui cambiamenti climatici, acque, suolo, paesaggio, ecc) (par. 2.4 disegno di valutazione). Il documento per ciascuna misura individua in forma tabellare i date e le informazioni necessarie alla valutazione; la struttura presso cui essi possono rendersi disponibili; gli strumenti per la raccolta dei dati e delle informazioni richieste.

Il programma specifica infatti come la selezione dei progetti avviene nel rispetto del principio di sostenibilità ambientale. Pertanto il Comitato di Sorveglianza tiene conto dei suggerimenti espressi dal valutatore ambientale in termini di criteri di selezione dei progetti a vantaggio dello sviluppo sostenibile, dei riferimenti in tema di valutazione di impatto ambientale e di valutazione di incidenza sulle aree Natura 2000. A garanzia dell’integrazione della componente ambientale ell’attuazione del programma, agli indicatori fisici è affiancato un set di indicatori ambientali suggeriti dal valutatore ambientale e monitorati nell’ambito della valutazione in itinere.

Il testo conclusivo del disegno di valutazione apre alle attività valutative successive, specificando come le tabelle di indicatori e le schede di misura elaborati verranno adattati nel corso del processo di valutazione in seguito a modifiche del PSR (soprattutto per quello che riguarda le schede di misura) o del contesto di riferimento (automaticamente per quello che riguarda gli indicatori). In relazione a tale punto sono evidenziabili alcune raccomandazioni di carattere tecnico:

nella gestione delle domande e, in particolare, nella gestione della documentazione ad esse allegata è opportuno tenere in adeguato conto le esigenze della valutazione;

di tali esigenze si dovrà tenere conto anche in sede di raccolta di dati ed informazioni gestite su supporti informatici dall'Autorità Provinciale sia per i necessari collegamenti tra il sistema SIAN e il sistema APIA, sia nella raccolta di dati informatizzata eseguita da alcuni responsabili di misura, sia in sede di elaborazione di dati ricavati dalle singole domande.

E’ evidente che l’approccio metodologico proposto, che fonda la valutazione su un sistema informativo misto (dati di natura secondaria e primaria) potrebbe presentare alcuni nodi e criticità, soprattutto in relazione ad eventuali modifiche nei sistemi di rilevazione e calcolo di alcune fonti ad oggi assunte come base per il calcolo

Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

http://www.provincia.bz.it/europa/download/Piano_di_valutazione.pdf

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PROVINCIA DI BOLZANO

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Il piano prevede in generale due livelli di valutazione:

operativa (riferita ai singoli programmi che sfocia in rapporti di valutazione intermedia e finale – i primi pubblicati per tutti i programmi nel 2010)

strategica (svolta sulla base di uno specifico mandato del Nucleo e riferita al complesso degli interventi di politica regionale (o a sue parti non coincidenti con un singolo programma).

Il nucleo di valutazione (Nviip) decide quali sono i temi sui quali è opportuno svolgere una valutazione. I temi sono scelti tra quelli legati alla strategia di Lisbona, agli Orientamenti Strategici Comunitari ed alle priorità del Quadro Strategico Nazionale e potranno riguardare questioni cruciali per la politica regionale, la puntuale verifica dell’efficacia di importanti tipologie di intervento, azioni di carattere particolarmente innovativo, nonché temi di interesse condivisi con la programmazione del FEASR.

Quadri di riferimento Informazione non disponibile

Integrazione dei monitoraggi Vas

Informazione non disponibile

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REGIONE CALABRIA

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Sezione 1

Programma Operativo Competitività Regionale e Occupazione 2007/2013

Referente compilazione: Mattm – Mara Cossu,

verificato da Rosa Alessi Dipartimento 14 - Politiche dell'Ambiente Responsabile Unità di Monitoraggio Dipartimentale POR FESR 2007-2013 v.le Isonzo, 414 - 88100 Catanzaro tel.0961.854153 - fax: 0961.33913 e-mail: r.alessi@regcal

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://www.regione.calabria.it/calabriaeuropa/index.php?option=com_content&task=view&id=120&Itemid=253

Autorità di Gestione

L'Autorità di Gestione è responsabile della gestione e attuazione del Programma Operativo conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria.

Struttura competente:

Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria

Indirizzo: Via Molè, 88100 Catanzaro

Posta elettronica : [email protected]

Telefono: 0961853405

Fax: 0961853181

Autorità Ambientale

Il ruolo dell'Autorità Regionale Ambientale viene descritto nel capitolo 5 del POR FESR 2007-2013 dedicato all'individuazione e descrizione dei ruoli delle autorità preposte al corretto funzionamento dei sistemi di gestione e controllo al fine di garantire l'efficace e corretta attuazione del programma Operativo. Al paragrafo 5.1.4 del POR viene appunto descritto il ruolo: “L'Autorità Ambientale assolve la funzione di garantire l'integrazione ambientale e di rafforzare l'orientamento allo sviluppo sostenibile in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del Programma Operativo, assicurando efficacia e continuità al processo di valutazione ambientale strategica, anche attraverso il monitoraggio e la gestione di eventuali meccanismi di retroazione sul programma.

Struttura competente:

Dipartimento Politiche dell'Ambiente

Indirizzo: Via Cosenza, 1/G - 88063 Catanzaro Lido

Posta elettronica : [email protected]

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

nessuna informazione disponibile

Strumenti di attuazione Informazione non disponibile

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio(definita nel Rapporto Ambientale o nel Piano di Monitoraggio / Rapporti di Monitoraggio)

Il Rapporto Ambientale del POR FESR 2007-2013, al capitolo 7 dedicato al monitoraggio ambientale, prevede l'organizzazione di uno specifico Piano di Monitoraggio Ambientale (denominato “SISMA – Sistema Integrato per il Monitoraggio Ambientale”), che mira a definire le modalità per:

La verifica degli effetti ambientali riferibili all’attuazione del programma, condotta rispetto sia alle modifiche dello stato dell’ambiente (indicatori di contesto) che all’efficienza ed all’efficacia delle misure del Programma

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REGIONE CALABRIA

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(indicatori di performance);

la verifica del grado di conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati nel Rapporto Ambientale;

l’individuazione tempestiva degli effetti ambientali imprevisti;

l’adozione di opportune misure correttive in grado di fornire indicazioni per una eventuale rimodulazione dei contenuti e delle azioni previste nel programma;

l’informazione delle autorità con competenza ambientale e del pubblico sui risultati periodici del monitoraggio del programma attraverso l’attività di reporting

Il rapporto ambientale contiene informazioni abbastanza dettagliate e precise sulla struttura che si intende attribuire al sistema di monitoraggio ambientale, come parte del monitoraggio di programma. Si rimandano però le decisioni, anche in merito alla governance del processo, al piano di monitoraggio. A tutt’oggi indisponibile.

Si propone un’articolazione del sistema basata su indicatori di contesto e di performance, secondo lo schema seguente, e la costruzione di un vero e proprio sistema informativo nel quale far confluire le informazioni dei beneficiari:

Caratteristiche degli indicatori

Il RA prevede la costruzione di schede per ciascun indicatore utilizzato contenenti indicazioni in merito:

alle modalità con le quali l’indicatore di programma deve essere costruito ed alla relativa unità di misura (colonna “Modalità di rilevamento”);

al soggetto, istituzionale e non, tenuto a fornire al responsabile del monitoraggio complessivo del Programma il dato e/o l’informazione necessari al popolamento dell’indicatore ed al documento dal quale poter estrapolare quanto richiesto al suddetto soggetto (colonna “Fonte dato / informazione”);

ad eventuali ulteriori note esplicative riguardanti l’indicatore, sia per quello presente nel POR che per quello proposto nel RA (es. finalità; particolari disposizioni inerenti la temporalizzazione delle attività di monitoraggio o il livello di aggregazione spaziale, se diverse da quelle indicate; ).

Fonti dei dati Il soggetto responsabile delle attività di monitoraggio (di seguito “RM”), ovvero la struttura organizzativa designata dall’Autorità di Programmazione del POR Calabria (di seguito “AdP”), nell’ambito dell’implementazione del

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REGIONE CALABRIA

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piano di monitoraggio complessivo, dovrà inserire, con il supporto dell’Autorità Regionale Ambientale, dati e informazioni funzionali anche alla definizione degli effetti ambientali del programma, tra cui:

1. gli obiettivi ambientali di programma e gli effetti ambientali da monitorare; 2. le fonti conoscitive esistenti e i database informativi a cui attingere per la

costruzione degli indicatori; 3. le modalità di raccolta, elaborazione e presentazione dei dati; 4, i soggetti responsabili per le varie attività di monitoraggio; 5, la programmazione spazio-temporale delle attività di monitoraggio.

Per quanto concerne la temporalizzazione delle attività di monitoraggio, legate alla cadenza con la quale effettuare il reperimento del dato o dell’informazione, si prevede l’utilizzo di un sistema integrato che, in aggiunta al controllo trimestrale da effettuare contestualmente al monitoraggio fisico, finanziario e procedurale di ogni misura, tenga conto anche della fase attuativa degli interventi del Programma e delle relative modalità di attivazione (domande individuali o PI). Sarà possibile, pertanto, verificare e valutare gli effetti ambientali del POR mediante il controllo continuo nel tempo dell’intervento, oltre all’analisi dei trend che si registreranno sull’ambiente rurale durante l’attuazione del POR, secondo un processo che prevede, a grandi linee,

Sistemi informativi regionali

Informazione non disponibile

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Informazione non disponibile

Strumenti di interazione tra i soggetti

Informazione non disponibile

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Informazione non disponibile

Periodicità reportistica

Nel rapporto ambientale si prevedono Attività di informazione e reporting

Per quanto riguarda le attività di comunicazione legate al monitoraggio del POR, si prevede di attivare, sempre coerentemente a quanto sarà definito nel piano di monitoraggio complessivo, una serie di strumenti nei quali evidenziare eventuali criticità emergenti e proposte di modifica del programma. In particolare, si riportano alcune proposte, da integrare nel sistema di monitoraggio complessivo, consistenti nella:

Produzione di report di monitoraggio trimestrali (da discutere in sede di Comitato di Sorveglianza), l’ultimo dei quali sarà propedeutico alla redazione del rapporto annuale di esecuzione del POR;

Attivazione di un servizio di newsletter (possibilmente disponibile in abbonamento tramite iscrizione a mailing list) sul sito web dedicato alla programmazione del POR 2007-2013, nel quale convogliare tutte le informazioni inerenti il processo di governance del Programma.

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Si prevede l'attivazione di un sistema integrato di monitoraggio (integrazione del monitoraggio ambientale nel Sisma), vedi fonti dei dati

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REGIONE CALABRIA

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Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013

Referente compilazione: Mattm – Mara Cossu,

verificato da Rosa Alessi Dipartimento 14 - Politiche dell'Ambiente Responsabile Unità di Monitoraggio Dipartimentale POR FESR 2007-2013 v.le Isonzo, 414 - 88100 Catanzaro tel.0961.854153 - fax: 0961.33913 e-mail: r.alessi@regcal

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://www.regione.calabria.it/calabriaeuropa/index.php?option=com_content&task=blogcategory&id=125&Itemid=397

è disponibile nel portale regionale unicamente il documento di programma. Il rapporto ambientale è stato scaricato sul sito di assagri

Autorità di Gestione

L‘Autorità di Gestione del Piano di Sviluppo Rurale è individuata all‘interno del Dipartimento di Agricoltura. L‘Autorità, ai sensi dell‘articolo 75 del Reg. 1698/2005, è responsabile dell‘efficace, efficiente e corretta gestione del programma.

Struttura competente:

Dipartimento Agricoltura, Foreste e forestazione

Indirizzo: Via Molè, 88100 Catanzaro

Autorità Ambientale dal portale regionale per il Feasr non è disponibile l'informazione sull'autorità ambientale. Nel documento di programma, l'AA non è elencata tra le autorità.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Informazione non disponibile

Strumenti di attuazione Informazione non disponibile

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio(definita nel Rapporto Ambientale o nel Piano di Monitoraggio / Rapporti di Monitoraggio)

vedi Fesr

Caratteristiche degli indicatori

vedi Fesr

Fonti dei dati vedi Fesr

Sistemi informativi regionali

Informazione non disponibile

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Informazione non disponibile

Strumenti di interazione tra i soggetti

Informazione non disponibile

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Informazione non disponibile

Periodicità reportistica vedi Fesr

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Si prevede l'attivazione di un sistema integrato di monitoraggio (integrazione del monitoraggio ambientale nel Sisma), analogamente al PO FESR

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REGIONE CALABRIA

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Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

si prevede come nei RA il “SISMA – Sistema Integrato per il Monitoraggio Ambientale - descritto nella scheda del PO FESR, senza dare però alcuna informazioni di dettaglio o di fattibilità.

Quadri di riferimento Informazione non disponibile

Integrazione dei monitoraggi Vas

Informazione non disponibile

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REGIONE CAMPANIA

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Sezione 1 POR Campania FESR 2007-2013

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://porfesr.regione.campania.it/opencms/opencms/FESR/Programma_files/Valutazione.html

Autorità di Gestione

Dott. Dario Gargiulo

Area Generale di Coordinamento 09 “Rapporti con gli Organi Nazionali e Internazionali in materia di Interesse Regionale”

Via S. Lucia 81 80132 Napoli

Tel: 081-7962559

Fax: 081- 7962381

[email protected]

[email protected]

Autorità Ambientale

Il POR Campania FESR nella sezione “Autorità” non fa riferimento alla Autorità Ambientale, il cui ruolo e funzioni sono individuate nel Manuale di attuazione dello stesso Programma, approvato con Delibera di Giunta Regionale e dal paragrafo 5.4.2 del POR che individua le funzioni cui adempie l’Autorità Ambientale al fine di dare attuazione all’art. 17 del Reg. CE 1083/2006. Tali funzioni sono assegnate all’ufficio dell’Autorità Ambientale già istituita per il POR Campania 2000-2006, al fine di valorizzare l’esperienza acquisita nel precedente periodo di programmazione.

attività effettivamente svolte dall’AA nella fase di attuazione:

redazione del Rapporto Preliminare Ambientale per la Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica sulle proposte di modifiche al PO Campania FESR 2007/2013 apportate in fase di attuazione;

supporto all’Autorità di Gestione del POR Campania FESR 2007/2013 per la verifica di conformità alla normativa comunitaria in materia di ambiente e sviluppo sostenibile;

integrazioni alla Dichiarazione di Sintesi intervenute a seguito delle variazioni al PO FESR 2007‐13 intercorse successivamente alla redazione del Rapporto Ambientale;

assistenza tecnica ai Comuni della Regione Campania per l’applicazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) agli strumenti di pianificazione;

collaborazione con la AdG per la redazione del rapporto finale di esecuzione del PO FESR Campania 2000‐06 e del Rapporto Annuale di Esecuzione del PO (2009) curando gli aspetti relativi al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale;

proposta di revisione del Manuale di attuazione del POR FESR 2007‐13 e dei relativi documenti allegati e appendici al fine di esplicitare modalità e strumenti per l’integrazione della componente ambientale e la promozione dello sviluppo sostenibile in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del PO FESR;

divulgazione di informazioni in materia di ambiente e sviluppo sostenibile attraverso la pubblicazione sul Portale dell’Autorità Ambientale dell’elenco dei siti della RETE NATURA 2000 presenti in Regione Campania e delle relative cartografie in formato vettoriale (shapefile, dwg e dxf) nel sistema di riferimento UTM‐WGS 84 Fuso 33 corredate dalle schede del formulario per facilitare le attività previste nell’ambito della valutazione di incidenza;

sostegno alla AGC21 Rifiuti per l’attuazione della normativa europea e nazionale sui rifiuti speciali attraverso la redazione del Rapporto Ambientale della proposta di Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali

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(PRGRS), adottato dalla Giunta Regionale e attualmente in consultazione nell’ambito della procedura di VAS, ai sensi del D.Lgs. 152/2006;

assistenza tecnica alla AdG per fornire informazioni sull'inquadramento ambientale dei G.P. utili al superamento di criticità riscontrate dalla DG anche al fine di poter avviare da subito, in coerenza con quanto previsto dal Piano Unitario di Monitoraggio Ambientale, un sistema di monitoraggio in grado di dare conto degli effetti ambientali.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

La proposta di Piano Unitario di Monitoraggio Ambientale (PUMA) è stata presentata al Tavolo di partenariato e pi sottoposto all’attenzione del CDS del POR FESR il 23-24 giugno 2011 ai fini della sua approvazione.

Contestualmente è stato presentato il Primo report di monitoraggio ambientale del POR FESR curato dalla Autorità Ambientale:

http://resources.regione.campania.it/slide/files/Assessori/Romano/NEWS/file_11469_GNR.pdf

La logica che sottende il PUMA muove da alcune considerazioni che riguardano la nuova impostazione dei programmi operativi e gli assetti istituzionali e organizzativi adottati dalla amministrazione regionale in relazione alla programmazione, attuazione e valutazione delle politiche di sviluppo regionale.

L’approccio monofondo che caratterizza il ciclo di programmazione 2007-2013, se da un lato favorisce la gestione dal punto di vista finanziario ed amministrativo, dall’altro produce una moltiplicazione degli strumenti ed una proliferazione dei ruoli e funzioni.

La figura che segue mostra le modalità organizzative adottate dalla Regione Campania ai fini dell’integrazione ambientale nella programmazione unitaria:

Strumenti di attuazione

I Grandi Progetti (art. 39, Reg. CE 1083/2006) sono uno degli strumenti di attuazione della programmazione 2007-2013.

L’ufficio dell’Autorità Regionale, con il supporto degli esperti della Linea 3 del PON GAT del MATTM e dell’AT del POR FESR – Ob. Op. 7.1, ha prodotto, per taluni GP, relazioni di inquadramento ambientale per la presentazione alla Commissione ai fini della ricevibilità. Data la rilevanza che tali progetti rivestono, la AdG ha chiesto supporto alla AA anche al fine di poter avviare da subito, in coerenza con quanto previsto dal Piano Unitario di Monitoraggio Ambientale, un sistema di monitoraggio in grado di dare conto degli effetti ambientali dei GP.

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

E’ stato proposto e adottato un metodo unitario per il monitoraggio dei programmi di sviluppo regionale (al momento FESR e FEASR) che prevede il monitoraggio ambientale attraverso indicatori di processo, legati all’attuazione del programma e indicatori descrittivi del contesto.

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Sono oggetto di monitoraggio (attraverso la definizione di specifici indicatori) le seguenti tematiche:

Contesto ambientale L’approccio suggerito prevede che gli effetti del programma siano controllati in relazione al contesto ambientale in cui il piano stesso opera e che, per sua stessa natura, è soggetto a variazioni non solo imputabili all’attuazione del PO FESR.

Le attività di monitoraggio ambientale si svolgeranno mediante l’utilizzo di due diverse tipologie di indicatori: gli indicatori di contesto e gli indicatori di processo. I primi sono espressi come grandezze assolute o relative, usati per la caratterizzazione della situazione ambientale nell’ambito del Rapporto Ambientale dei Programmi. I secondi, invece, consentono di verificare il raggiungimento degli obiettivi in termini sia di efficacia che di efficienza.

Capacità del programma di raggiungere i propri obiettivi ambientali Al fine di monitorare l’attuazione del programma dal punto di vista del sistema ambientale all’interno del quale opera, a partire da luglio 2010, sono state avviate le seguenti attività:

1. individuazione e aggiornamento indicatori ambientali di contesto al

fine di verificare le condizioni e lo stato delle risorse naturali relativamente ai principali tematismi/componenti individuate nel rapporto ambientale;

2. osservatorio permanente sull’attuazione della normativa in materia di ambiente e sviluppo sostenibile al fine di verificare le risposte messe in campo a livello europeo e la declinazione a livello nazionale e regionale;

3. monitoraggio dell’attuazione del programma relativamente alle priorità ambientali, energetiche e climatiche del QSN e agli obiettivi di

sostenibilità ambientale del POR FESR1; 4. analisi della vulnerabilità del territorio regionale rispetto alla sfida

prioritaria del cambiamento climatico (Regions 2020 - DG Regio)2

1 Tale attività è stata svolta dal GdL di AT della Linea 3 del POAT (PON GAT) operante in Campania, attraverso

l’applicazione di una metodologia messa a punto dagli esperti del MATTM e in fase di applicazione in tutte le Regioni dell’Obiettivo Convergenza.

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Effetti ambientali positivi / negativi Ai fini del monitoraggio ambientale occorrerà mettere in relazione le attività finanziate dal PO che, come evidenziato nel paragrafo 2.3 potranno avere incidenza positiva diretta sugli obiettivi di sostenibilità ambientale, indiretta o indifferente/potenzialmente negativa, con gli scostamenti registrati a livello di cotesto ambientale di riferimento. La raccolta e l’analisi degli indicatori di processo consente, in ultima istanza di verificare il raggiungimento degli obiettivi operativi del PO e di mettere in relazione questi obiettivi con quelli di sostenibilità ambientale riportati nel Rapporto Ambientale.

Gli indicatori di processo si distinguono in indicatori di risultato e di realizzazione e si riferiscono al raggiungimento degli obiettivi operativi del PO FESR e all’avanzamento del programma.

Al fine di acquisire e organizzare le informazioni necessarie a valutare il modo in cui il piano interviene modificando i processi in corso nelle differenti aree territoriali e sulle diverse componenti ambientali osservate, gli obiettivi ambientali sono stati correlati a indicatori di contesto e di processo e attraverso una matrice di valutazione con le realizzazioni del Programma.

Qualità del processo di integrazione ambientale Per poter ricostruire le modalità di declinazione del principio trasversale dello sviluppo sostenibile nella programmazione e attuazione degli interventi cofinanziati dai fondi strutturali, quindi anche dal POR Campania FESR 2007-2013, come previsto dall’art. 17 del Reg. CE 1083/2006, è stata messa a punto, grazie al coordinamento degli esperti della Linea 3 del POAT PON GAT del MATTM, una metodologia che consente di dare conto delle modalità di integrazione, sia verticale che orizzontale, degli obiettivi di sostenibilità ambientale nell’attuazione del POR FESR della Campania.

Per poter sviluppare un’analisi quantitativa delle modalità di integrazione verticale, si è proceduto a ricostruire tutte le attività programmate e realizzate nell’ambito del POR Campania FERS caratterizzate da una finalità ambientale diretta. Si tratta di interventi che sono in grado, potenzialmente, di dare attuazione agli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati dal Rapporto Ambientale. Naturalmente, le modalità di declinazione degli interventi non potranno che, in ultima istanza, determinare il prodursi degli effetti positivi attesi e, di conseguenza, rappresentano l’unica evidenza empirica in grado di confermare o meno il contributo dell’azione al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale.

Per quanto riguarda le modalità di integrazione orizzontale degli obiettivi di sostenibilità ambientale, si è dato conto di tutte le attività programmate e realizzate che hanno una finalità ambientale indiretta.

La metodologia utilizzata per la ricostruzione degli interventi di natura ambientale, sia per quelli a finalità ambientale diretta che indiretta, è stata basata sulla classificazione delle categorie di spesa operata dalla Commissione e che è presente nell’allegato II del regolamento di attuazione (Reg. CE N. 1828/2006).

Governance ambientale del processo Lo schema che segue mostra la fase di lavoro prevista per l’implementazione del PUMA e la tempistica relativa alle singole attività:

2 Sull’analisi della vulnerabilità del territorio regionale è stata avviata una sperimentazione dal GdL di AT della Linea

3 del POAT (PON GAT).

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All’interno del PUMA è stata messa a punto una classificazione delle attività finanziate dal POR FESR della Campania che hanno ricadute dirette, indirette, ininfluenti o potenzialmente negative dal punto di vista ambientale. Si tratta di una classificazione che ha consentito di analizzare in profondità l’attuazione degli interventi e che può rappresentare una traccia per analisi e studi di maggior dettaglio. La sintesi di tali analisi di tipo territoriale è riportata all’interno della tabella 1 del PUMA.

All’interno del PUMA è altresì presente un’analisi della vulnerabilità del territorio regionale rispetto alla sfida del cambiamento climatico. All’interno dei singoli territori regionali è possibile infatti rilevare differenze significative relative agli indicatori che compongono gli indici aggregati di vulnerabilità al fenomeno del cambiamento climatico. Al fine di effettuare analisi più approfondite e valutazioni differenziate a seconda delle aree territoriali di volta in volta considerate, per sviluppare strategie, politiche e azioni finalizzate all’adattamento e alla mitigazione dei rischi derivanti dai fenomeni in corso coerenti con le caratteristiche e i fabbisogni dei territori, occorre poter disporre di analisi e informazioni di dettaglio. In questa prospettiva è avviata una prima sperimentazione che declina a livello comunale in Regione Campania le valutazioni svolte dalla DG REGIO.

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori di contesto utilizzati sono stati articolati per componente ambientale: Aria e cambiamento climatico/energia, Acqua, Suolo, Biodiversità, Paesaggio e per obiettivi ambientali individuati dal RA. Gli indicatori di processo si riferiscono alle realizzazioni e ai risultati e sono legati agli assi e agli obiettivi specifici e operativi.

Tutti gli indicatori di realizzazione fisica e finanziari previsti dal Sistema regionale di monitoraggio e presenti all’interno del sistema SMILE rappresentano le fonti primarie per la costruzione degli indicatori di processo previsti dal PUMA. Le informazioni relative alla programmazione e attuazione degli interventi, classificate per tipologia e organizzate per ambito territoriale e geografico di intervento, potranno essere inoltre incrociate con altre informazioni che descrivono il contesto ambientale e territoriale, fornendo spunti utili per analizzare la capacità del programma di rispondere a particolari situazioni ambientali o territoriali e verificare quindi la coerenza delle risposte messe in campo.

Per ciascun indicatore sono state definite le seguenti informazioni:

unità di misura;

fonte;

anno di rilevazione;

livello di aggregazione territoriale (o localizzazione)

E’ stato proposto un sistema di monitoraggio ambientale unitario per tutti gli strumenti di programmazione della Campania affinché le misure di monitoraggio ambientale rappresentino effettivamente un’attività di supporto alle decisioni collegata ad analisi valutative e a strumenti di comunicazione e rendicontazione ed affinché il monitoraggio previsto dalla procedura VAS costituisca realmente “una opportunità e una base di partenza per la considerazione nelle valutazioni degli aspetti di impatto ambientale”. Gli indicatori di contesto legati alle componenti sono comuni a tutti gli strumenti di programmazione. Tali indicatori organizzati per obiettivi ambientali saranno selezionati in relazione agli obiettivi del singolo programma. Gli indicatoti di processo sono invece riferiti all’attuazione e quindi derivano dagli strumenti di

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attuazione.

Indispensabili ai fini di una corretta ed efficace interpretazione dei risultati del monitoraggio ambientale, risulteranno le rilevazioni del monitoraggio ambientale di alcuni piani e programmi regionali di settore, strategici per l’attuazione dei programmi regionali di sviluppo e fonti di utili informazioni relative al contesto. Ci si riferisce ad esempio al monitoraggio ambientale dei piani regionali in materia di rifiuti (urbani, speciali e bonifiche), di acque o di energia. A riguardo si segnala che la metodologia del PUMA è stata proposta dall’Ufficio della AAR alla Autorità procedente del PRGRU e del PRGRS (AGC 21).

Fonti dei dati

Il PUMA del POR Campania FESR 2007-2013 prevede che per il popolamento degli indicatori di contesto potranno essere coinvolti gli enti territoriali e le strutture tecniche di settore, quali Autorità di Bacino o di distretto, Osservatorio Regionale Rifiuti, ARCADIS, ASTIR ecc..

È possibile segnalare due ordini di problemi:

la non totale disponibilità e le difficoltà di accesso ad alcune informazioni ambientali di base che risultano strategiche per l’elaborazione di alcuni indicatori (ne sono un esempio la tematica Acqua, Aria, Suolo), e di conseguenza per il monitoraggio ambientale e per la valutazione di efficacia del PO rispetto al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale;

l’esistenza di talune criticità tipicamente ambientali che interessano alcune componenti e, in particolare, alcuni territori.

Una criticità informativa rilevante interessa la questione dei rischio naturale (relativamente alla componente suolo) e la gestione delle risorse idriche. Data la rilevanza di tali informazioni anche ai fini del monitoraggio ambientale del PO FESR, per una efficace attuazione del PUMA, si propone alla AdG di invitare gli uffici preposti a collaborare attivamente sviluppando le seguenti attività:

censimento, raccolta e sistematizzazione dei dati esistenti (Settore di Difesa Suolo e Autorità di Bacino o di Distretto; Ciclo Integrato delle Acque, ARPAC e Autorità di Bacino o di Distretto);

omogeneizzazione e standardizzazione delle informazioni attraverso legenda univoca, scale di rappresentazione nei vari PAI comuni ecc. (Settore di Difesa Suolo e Autorità di Bacino o di Distretto);

uniformità di strumenti per l’informatizzazione dei dati cartografici e delle informazioni alfanumeriche ed iconografiche (Settore di Difesa Suolo e Autorità di Bacino o di Distretto);

verifica completezza dell’inventario e validazione dei dati (Settore di Difesa Suolo e Autorità di Bacino o di Distretto; ARPAC e Ciclo Integrato delle Acque);

elaborazione di statistiche regionali ed elaborazioni di dati e indicatori sintetici (Settore di Difesa Suolo; ARPAC e Ciclo Integrato delle Acque);

predisposizione di Report Tecnici di settore che potrebbero avere cadenza annuale e essere inviati all’Ufficio dell’Autorità Ambientale per il monitoraggio ambientale dei Programmi (Settore di Difesa Suolo e Autorità di Bacino o di Distretto; Ciclo Integrato delle Acque).

Sistemi informativi regionali

Al fine di meglio integrare la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale con quella degli obiettivi generali del PO FESR e di analizzare l’interazione degli effetti ambientali e degli effetti territoriali, sociali ed economici, considerando anche eventuali effetti derivanti dall’attuazione di altri piani e programmi in termini di sinergie o conflitti, si propone di implementare un sistema informativo territoriale geo-referenziato a supporto del monitoraggio ambientale della programmazione unitaria, in grado di

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gestire contemporaneamente informazioni relative al contesto ambientale di riferimento (andando ad interfacciarsi con il Sistema Informativo Regionale Ambientale) e al processo di attuazione dei differenti programmi. Tale strumento si configura come un vero e proprio sistema di supporto alle decisioni per la politica regionale di sviluppo (DSS).

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

I soggetti istituzionali che si propone di coinvolgere per l’implementazione del PUMA in relazione al PO FESR sono:

- l’AdG del PO FESR responsabile dei flussi informativi relativi all’attuazione del programma e delle informazioni relative alle localizzazioni delle attività (Grandi Progetti) e alle prestazioni degli assi, degli obiettivi operativi e specifici;

- l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) responsabile dell’aggiornamento periodico di alcuni indicatori ambientali e fornitore dei dati di base e delle informazioni ambientali di contesto relative alle componenti e agli obiettivi di sostenibilità ambientale interessati dall’attuazione del PO individuati nel Rapporto Ambientale (Cfr. Allegato I);

- l’Ufficio dell’Autorità Ambientale Regionale (AAR) con il supporto della specifica assistenza tecnica messa a disposizione dal PON GAT – POAT Ambiente Linea 3 Azioni orizzontali per integrazione ambientale e dal POR FESR Ob. Op. 7.1, assicura coerenza metodologica, efficacia, continuità e adeguata divulgazione e partecipazione al processo di monitoraggio e valutazione ambientale, favorendo l’integrazione ambientale e l’orientamento allo sviluppo sostenibile anche in fase di attuazione degli interventi, fornendo pareri e osservazioni durante la fase di attuazione del programma, selezionando e elaborando gli indicatori e mettendo a disposizione strumenti per l’acquisizione dei dati e per rendere accessibili le informazioni;

- i Settori dell’amministrazione regionale con competenza in materia di ambiente, clima e energia (ad esempio Ecologia, Tutela dell’ambiente, Difesa Suolo, Ciclo Integrato delle acque, Energia, Rifiuti...) che assicurano il trasferimento delle informazioni ambientali di rispettiva pertinenza alla AdG e alla AAR per l’elaborazione e il popolamento degli indicatori di contesto anche attraverso il coinvolgimento degli enti territoriali e delle strutture tecniche di settore (Autorità di Bacino o di distretto, Osservatorio Regionale Rifiuti, ARCADIS, ASTIR ecc.).

Strumenti di interazione tra i soggetti

Specificare l'utilizzo di strumenti per il dialogo e lo scambio di informazioni tra i diversi soggetti. Mettere in luce sia l'utilizzo di protocolli di intesa, che la definizione di strumenti operativi per la concertazione (tavoli e gruppi di lavoro, ecc)

Al fine di acquisire le informazioni necessarie per elaborare gli indicatori di processo (risultato e realizzazione) e integrarle nell’ambito del DSS del PUMA, per alcune attività del programma risulta necessario acquisire informazioni aggiuntive sulle modalità di attuazione degli interventi. A tal fine l’AAR ha messo a punto un questionario tipo da declinare sulle singole misure di attuazione previste nei diversi Obiettivi Operativi (cfr. Allegato 3 del PUMA). Per fare questo sono previsti una serie di incontri con i responsabili degli obiettivi operativi per poter condividere lo strumento e implementare il sistema di monitoraggio.

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

I soggetti coinvolti direttamente e chiamati ad interagire nella impostazione ed aggiornamento del PUMA così come nell’implementazione delle relative attività sono le Autorità di Gestione dei programmi, i Responsabili di Asse e l’Autorità Ambientale Regionale che, con il supporto dell’assistenza tecnica del

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PON GAT – POAT Ambiente Linea 3 e del POR Campania FESR - Ob. Op. 7.1, assicura coerenza metodologica, efficacia e continuità al processo di monitoraggio e valutazione, favorendo l’integrazione ambientale e l’orientamento allo sviluppo sostenibile in fase di attuazione e sorveglianza degli interventi.

Attraverso il Tavolo del Partenariato, inoltre, si recepiranno ulteriori informazioni ambientali che integreranno i vari rapporti di Monitoraggio.

Attualmente, a distanza di un anno dalla approvazione del PUMA in sede di CdS, non sono state ancora attivate le procedure di gestione del Piano stesso.

Periodicità reportistica

Il PUMA prevede che i dati di monitoraggio ambientale confluiscano in un Report di monitoraggio ambientale da elaborare con cadenza annuale.

Il report, curato dalla Autorità Ambientale a seguito della consultazione con il pubblico e con i soggetti interessati, sarà pubblicato sulle pagine web dedicate al POR FESR e della Autorità Ambientale e messo a disposizione di tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione del programma. Solo successivamente sarà sottoposto all’attenzione del Comitato di Sorveglianza in occasione delle relazioni annuali di esecuzione.

La redazione dei Report avverrà per tutta la fase di gestione del Programma e costituirà la base di valutazione delle performance ambientali del POR Campania FESR.

Tali report di monitoraggio ambientale rappresenteranno uno strumento di comunicazione interna e esterna.

Inoltre il DSS è pensato come uno strumento utile alla comunicazione: le informazioni di processo, così come i risultati annuali delle analisi di comparazione multi temporale relative all’evoluzione delle componenti ambientali, archiviate e trattate all’interno del DSS potranno essere pubblicate tramite le risorse web già presenti presso l’amministrazione regionale per favorirne la condivisione e assicurare una adeguata divulgazione delle realizzazioni. Tali informazioni potranno inoltre rappresentare i primi contenuti di base necessari ad implementare un sistema informativo geografico a supporto della gestione ambientale integrata in Regione Campania e dei programmi di sviluppo e, in ultima istanza sostenere il processo per la definizione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile. Tale sistema informativo condiviso potrà quindi rappresentare lo strumento tecnologico e operativo in grado di consentire l’acquisizione, il trattamento dei dati, la loro analisi in termini geografici e ambientali e la successiva condivisione delle informazioni prodotte tra i vari attori istituzionali e sociali.

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Il tema del monitoraggio ha assunto, a livello regionale, una certa rilevanza nella prassi amministrativa e nel dibattito tecnico-scientifico in materia di valutazione delle politiche e degli interventi. Gli “Indirizzi operativi e procedurali per lo svolgimento della VAS in regione Campania” (DGR 203 del 2010) forniscono indicazioni operative sottolineando che “sulla base di quanto proposto nel rapporto ambientale e delle indicazioni eventualmente contenute nel parere di compatibilità ambientale, contestualmente all’approvazione del piano o programma, deve, quindi, essere approvato, come parte integrante del piano, un programma di misure di monitoraggio ambientale, nel quale siano specificate le modalità di controllo degli effetti ambientali e di verifica del raggiungimento degli obiettivi ambientali stabiliti dal piano o programma, anche attraverso l’utilizzo di specifici indicatori opportunamente selezionati allo scopo, nonché adeguati alla scala di dettaglio e al livello attuale delle conoscenze”.

Il sistema informativo di monitoraggio dei progetti finanziati con il Programma

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Operativo FESR 2007-2013 della Regione Campania è denominato SMILE. Grazie all’elaborazione dei dati estratti da tale sistema di monitoraggio, gli esperti della Linea 3 del POAT – MATTM – hanno potuto effettuare un’analisi quantitativa della spesa.

Il DSS rappresenta lo strumento che consente di stabilire relazioni tra i due sistemi di monitoraggio. Esso si configura, infatti, quale vero e proprio sistema di supporto alle decisioni per la politica regionale di sviluppo.

Al fine di meglio integrare la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale con quella degli obiettivi generali del PO FESR e di analizzare l’interazione degli effetti ambientali e degli effetti territoriali, sociali ed economici, considerando anche eventuali effetti derivanti dall’attuazione di altri piani e programmi in termini di sinergie o conflitti, è stata predisposta l’infrastruttura e si propone di implementare un sistema informativo territoriale geo-referenziato a supporto del monitoraggio ambientale della programmazione unitaria, in grado di gestire contemporaneamente informazioni relative al contesto ambientale di riferimento (andando ad interfacciarsi con il Sistema Informativo Regionale Ambientale) e al processo di attuazione dei differenti programmi.

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Programma di Sviluppo Rurale della Regione Campania 2007-2013 ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://agricoltura.regione.campania.it/PSR_2007_2013/pdf/PSR_DGR_283.pdf

Autorità di Gestione

L’Autorità di Gestione del PSR è il Presidente della Giunta Regionale che, per fini di snellezza ed efficienza operativa, può delegarne la responsabilità e le funzioni al Coordinatore dell’Area Generale di Coordinamento Sviluppo Attività Settore Primario, con sede in via G. Porzio – Centro Direzionale – Isola A6 – 80134 Napoli

Coordinatore: Dr. Francesco Massaro Indirizzo: Centro Direzionale, Isola A6 - 80124 Napoli Telefono: 081 7967519 - 081 7967520 Fax: 081 7967521 E-mail: [email protected]

Autorità Ambientale

E’ stato designato quale Autorità Ambientale della programmazione. 2007-2013 il funzionario titolare della Posizione Organizzativa denominata “Autorità Ambientale per la programmazione ed attuazione del Q.C.S. 2000-2006; fondi strutturali agenda 2000 (DPGR 12638/99); supporto alla Commissione V.I.A e V.I” del Settore 02 dell’ AGC 05 , nella persona dell’Architetto Antonio Risi che si avvarrà dell’Ufficio Autorità Ambientale nel quale è istituzionalmente incardinato

Link: http://www.retepariopportunita.it/Rete_Pari_Opportunita/UserFiles/Regione_Campania/designazione_autorita_ambientale_decpregiure57_08.pdf

E’ stato predisposto un piano di lavoro ai sensi della delibera di Giunta Regionale della Campania n. 824 del 23 giugno 2006, proposto dall’Autorita’ Ambientale Regionale per l’applicazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi della direttiva 2001/42/CE alla programmazione dei fondi comunitari per il ciclo 2007-2013 in Campania

Link: http://www.sito.regione.campania.it/burc/pdf06/burc33or_06/del824_06.pdf

L’Autorità Ambientale oltre a coordinare il processo di VAS durante la fase di attuazione ha espresso i pareri ambientali su alcuni bandi. Quanto ai criteri di selezione, a seguito della revisione di metà periodo del Programma prevista dalla regolamentazione comunitaria ed in considerazione dei primi risultati della valutazione intermedia del Programma prodotta dal Valutatore indipendente, si è resa necessaria una ottimizzazione dei bandi e delle disposizioni generali. A tale scopo, con DRD n. 48del 30/06/2010 e stata disposta la chiusura dei bandi di attuazione, finalizzata all’adeguamento alla nuova normativa comunitaria, al PSR approvato con decisione della Commissione C(2010) 1261 del 2-3-2010, e alle modifiche dei criteri di selezione approvati nel Comitato di Sorveglianza del 1 e 2 febbraio 2010. Nel processo di revisione dei criteri di selezione, l’AdG ha acquisito il parere dell’Autorità Ambientale.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Il CdS si e riunito il 22 - 23 novembre 2010 e durante i lavori è stata illustrata la Relazione dell'Autorità ambientale sull'attività di monitoraggio. In quella sede ha approvato il Piano Unitario di Monitoraggio Ambientale.

Link:

http://www.sito.regione.campania.it/agricoltura/PSR_2007_2013/pdf/relazione_completa_novembre_2010.pdf

Strumenti di attuazione

L’Autorità Ambientale della Regione Campania, coerentemente con quanto stabilito dalla DGR n.824/2006, in fase di programmazione ha elaborato il Rapporto Ambientale del PSR 2007 2013 in cui sono stati individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che l’attuazione avrebbe potuto avere sull’ambiente, verificando le ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale di riferimento.

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In riferimento ad alcuni specifici strumenti di attuazione, ad oggi l’Autorità Ambientale ha espresso 24 osservazioni e pareri su un totale di 24 Bandi analizzati, suggerendo nei singoli casi alcune modifiche ai criteri di selezione e ai pesi assegnati ai fattori di punteggio attribuiti ai progetti.

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

E’ stato proposto e adottato da un metodo unitario per il monitoraggio dei programmi di sviluppo regionale (FESR e FEASR) che prevede il monitoraggio ambientale attraverso indicatori di processo, legati all’attuazione del programma e indicatori descritti del contesto.

La figura che segue mostra gli attori della governance per l’integrazione ambientale nella programmazione unitaria in Regione Campania:

Il PUMA (Piano Unitario di Monitoraggio Ambientale) applicato al PSR definisce:

- le responsabilità e il contesto in cui si inserisce il monitoraggio ambientale

- i contenuti del monitoraggio ambientale in relazione agli indicatori ambientali di contesto e di processo

- le modalità per la raccolta dei dati di interesse ambientale riferibili all’attuazione dei programmi

- le modalità di rendicontazione, comunicazione e valutazione degli esiti del monitoraggio ambientale

Le attività di monitoraggio ambientale si sviluppano attraverso due diverse tipologie di indicatori:

indicatori di contesto: espressi come grandezze assolute o relative, usati per la caratterizzazione della situazione ambientale. Con riferimento al modello logico DPSIR dell’Agenzia Europea dell’Ambiente. Tra gli indicatori descrittivi, da utilizzare per l’aggiornamento del contesto ambientale, particolare importanza assumono quelli di stato già utilizzati nel rapporto ambientale.

indicatori di processo: indicatori che permettono di verificare il raggiungimento degli obiettivi in termini di efficacia, anche in rapporto alle risorse impiegate e alle tipologie di attività realizzate (efficienza).

Le informazioni necessarie al monitoraggio e alla valutazione del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e alla verifica degli effetti attesi dalle misure del programma saranno rilevate attraverso una scheda declinata per le singole misure del PSR Campania.

I dati rilevati attraverso la compilazione della scheda, relazionati con i dati di monitoraggio fisico e finanziario, forniscono le informazioni di base necessarie per il popolamento degli indicatori di processo. Le informazioni ambientali richieste nella scheda sono funzionali alla valutazione del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e alla verifica degli effetti attesi dalle misure del programma; nella maggior parte dei casi queste coincidono con le informazioni indispensabili al processo di

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valutazione degli interventi.

Il PUMA del PSR Campania prevede che alcuni indicatori di contesto ritenuti particolarmente significativi potranno essere popolati e monitorati attraverso dati acquisiti tramite tecnologie di telerilevamento aereo e satellitare coadiuvate da controlli a terra. L’attività di telerilevamento potrà consentire inoltre l’aggiornamento e l’approfondimento tematico della Carta di Uso del Suolo Agricolo della Regione Campania (CUAS) . L’impiego delle tecnologie di telerilevamento ricorrendo ad immagini di archivio (es. AGEA-SIAN) e/o immagini storiche già in possesso della Regione Campania (Settore Agricoltura, Progetti TELLUS MATTM, MISTRALS, AS-CUAS), consentirà di ricostruire nel tempo la reale “base line” di molti degli indicatori evidenziati in Tabella 1 del PUMA. Le fonti e il metodo di popolamento degli indicatori descritti e di quelli proponibili, in termini di tecnologie e supporto informativo, saranno oggetto della Nota esecutiva per il monitoraggio ambientale rivolta ad aggiornare il set degli indicatori necessari e sostenibili e a definire un primo impianto di sistema di acquisizione ed elaborazione dei dati, di analisi e condivisione delle informazioni per il monitoraggio ambientale (cfr. parag. 5 del PUMA).

Caratteristiche degli indicatori

gli indicatori di contesto utilizzati sono strutturati per componente ambientale (Aria e cambiamento climatico/energia, Acqua, Suolo, Biodiversità, Paesaggio). gli indicatori di riferimento correlati al contesto e agli obiettivi, previsti dall’allegato VIII del Reg. CE 1974/06, riportati in Allegato II.

Tra gli indicatori di contesto, gli indicatori di riferimento, previsti dall’allegato VIII del Reg. CE 1974/06, e riportati in Allegato II del PUMA del PSR Campania, sono correlati al contesto e agli obiettivi.

Linee di intervento Assi prioritari Altro (specificare)

Per ogni indicatore sono stati riportati :

il livello di aggregazione,

l’unità di misura,

l’ultimo aggiornamento disponibile,

il valore

la fonte

Le informazioni di contesto derivano principalmente da elaborazioni su dati provenienti da fornitori esterni (ISTAT, INEA, IRENA, AGEA, ARPAC, ISPRA, Indicatori agricoli ISMEA, ecc.) con i quali occorrerà regolare il flusso informativo, al fine di aggiornare i dati relativi agli indicatori anche con apposite convenzioni.

E’ stato proposto un sistema di monitoraggio ambientale unitario per tutti gli strumenti di programmazione della Campania affinché le misure di monitoraggio ambientale rappresentino effettivamente un’attività di supporto alle decisioni collegata ad analisi valutative e a strumenti di comunicazione e rendicontazione ed affinché il monitoraggio previsto dalla procedura VAS costituisca realmente “una opportunità e una base di partenza per la considerazione nelle valutazioni degli aspetti di impatto ambientale”. Gli indicatori di contesto legati alle componenti sono comuni a tutti gli strumenti di programmazione. Tali indicatori organizzati per obiettivi ambientali saranno selezionati in relazione agli obiettivi del singolo programma. Gli indicatoti di processo sono invece riferiti all’attuazione e quindi derivano dagli strumenti di attuazione.

Indispensabili ai fini di una corretta ed efficace interpretazione dei risultati del monitoraggio ambientale, risulteranno le rilevazioni del monitoraggio ambientale di alcuni piani e programmi regionali di settore, strategici per l’attuazione dei programmi regionali di sviluppo e fonti di utili informazioni relative al contesto. Ci si riferisce ad esempio al monitoraggio ambientale dei piani regionali in materia di rifiuti (urbani,

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speciali e bonifiche), di acque o di energia. A riguardo si segnala che la metodologia del PUMA è stata proposta dall’Ufficio della AAR alla Autorità procedente del PRGRU e del PRGRS (AGC 21)

Fonti dei dati

Il PUMA del PSR Campania prevede che i dati per il popolamento degli indicatori possano provenire da:

istituti nazionali quali ISTAT, INEA, IRENA, ISPRA, agenzie quali AGEA, ARPAC, Indicatori agricoli ISMEA, ecc.

attività di monitoraggio tramite telerilevamento;

schede di monitoraggio ambientale appositamente definite per singola misura

Le principali difficoltà nel reperimento dei dati sono correlate in larga misura al mancato completamento del sistema di monitoraggio ambientale della Regione (Sistema Informativo Regionale Ambientale). Sulla base delle informazioni disponibili per il popolamento delle batterie di indicatori si ritiene che sia stato possibile condurre un’analisi soddisfacente ed adeguata agli obiettivi stabiliti dalla Direttiva 42/2001, pur se non sempre il livello di aggregazione disponibile (quasi sempre relativo ad unità territoriali amministrative) costituisce il riferimento più adeguato per la rappresentazione di fenomenologie e dinamiche ambientali. Tale limite è stato evidenziato anche da diverse autorità con competenze ambientali che, nella fase di consultazione preliminare, hanno sottolineato l’opportunità di descrivere i fenomeni ambientali rispetto a limiti non amministrativi ma “naturali”. Tuttavia, l’assenza di informazioni e dati riferiti a opportuni “confini naturali” ha reso necessario basare le analisi principalmente in relazione al livello di aggregazione territoriale corrispondente alle macroaree individuate dal PSR.

Sistemi informativi regionali

Descrivere l'eventuale utilizzo di sistemi informativi territoriali a supporto del monitoraggio e loro specifiche funzionalità rispetto agli indicatori VAS e di programma

(cfr. parag. 3 del PUMA)

Le attività di monitoraggio ambientale previste dal PUMA sono incluse e integrate nel monitoraggio generale del PSR Campania 2007-13.

Tale integrazione dovrà avvenire non solo a livello procedurale, ma anche per quanto concerne gli aspetti informativi/informatici, al fine di ottenere la condivisione delle informazioni necessarie da parte di tutti i soggetti interessati dalle attività di monitoraggio e attuazione degli interventi. Al fine di meglio integrare la verifica del raggiungimento degli obiettivi ambientali con quella degli obiettivi generali del programma e di analizzare l’interazione degli effetti ambientali e degli effetti territoriali, sociali ed economici anche con gli effetti derivanti dall’attuazione degli altri programmi di sviluppo regionale, sarà implementato un sistema informativo territoriale (SIT) a supporto del monitoraggio ambientale.

Il PUMA del PSR Campania prevede che, al fine di ovviare alla carenza di informazioni aggiornate segnalata dal Rapporto Ambientale del PSR, alcuni indicatori di contesto ritenuti particolarmente significativi potranno essere popolati e monitorati attraverso dati acquisiti da telerilevamento.

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Nel RA è stato redatto un capitolo dedicato alle misure per il monitoraggio. Si è stabilito che i soggetti possessori di dati e/o preposti alla loro raccolta (ISTAT, INEA, AGEA, ARPAC, ecc.) in seguito a degli appositi accordi in merito alle esigenze informative connesse al monitoraggio ed alla valutazione del PSR, si contemplava anche una cadenza di trasmissione dei dati compatibile con la tempistica dei momenti valutativi previsti dal programma. Consentendo con cadenza regolare di valutare la possibilità di popolare anche gli indicatori proposti nel cap. 9 del Rapporto Ambientale

In sede di CdS il 22 - 23 novembre2010 è stato approvato il Piano di monitoraggio Unitario.

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Per gli attori coinvolti (cfr. parag. 5 del PUMA):

“Raccolta delle informazioni per il popolamento degli indicatori ambientali di contesto e di processo”

Strumenti di interazione tra i soggetti

In occasione del primo Comitato di Sorveglianza è stato approvato il “Piano Operativo di Collaborazione Sistematica tra Autorità di Gestione del PSR e Autorità Ambientale”, che regola i rapporti di cooperazione dell’Autorità Ambientale con tutti gli attori coinvolti nell’attuazione del Programma, anche allo scopo di adempiere agli obblighi derivanti dalla “direttiva 2001/42/CE” in tema di valutazione ambientale strategica e favorire l’integrazione delle tematiche connesse alla sostenibilità ambientale nelle scelte e negli strumenti attuativi del PSR.

Ad oggi non sono stati attivati strumenti che permettano l’interazione tra i vari soggetti potenzialmente coinvolti alle fasi del Monitoraggio Ambientale tranne che prevedere l’implementazione di uno strumento di supporto alle decisioni (DSS) nel Piano Unitario di Monitoraggio. All’interno dello strumento è stata predisposta una Scheda per il monitoraggio ambientale. relativo alle Misure 121, cluster 112-121, 123, 124, 125 e 311 A titolo esemplificativo la scheda tipo è quella predisposta per la misura 112-121 (Allegato III al PUMA PSR)

MATTM - 30 settembre 2010

Raccolta dati ed

informazioni previste

nel Piano di

monitoraggio

ambientale PSR

Dati ambientali del PSR

(Indicatori prestazionali)

Indicatori di contesto

PSR

Raccolta dati ed

informazioni previstenel Piano di

monitoraggio

ambientale FESR

Indicatori di contesto

PO-FESR

Raccolta dati ed

informazioni previstenel Piano di

monitoraggio

ambientale POin

Dati ambientali del

POin

(Indicatori prestazionali)

Indicatori di contesto

POIn

SCENARIO DI RIFERIMETNO

STATO DELL’AMBIENTE AD INIZIO PROGRAMMAZIONE

(INDICATORI DI CONTESTO ISPRA, ARPA E ALTRI FORNITORI)

Integrazione dei

risultati del

monitoraggio nella

gestione dei PO

Consultazione dei soggetti interessati e del pubblico

Autorità

Ambientale

Rapporto di Monitoraggio

Ambientale PSR

Rapporto di MonitoraggioAmbientale FESR

Rapporto di Monitoraggio

Ambientale POIn

Piano Unitario di Monitoraggio Ambientale

DSS

Aggiornamento

SCENARIO DI

RIFERIMETNO

Dati ambientali del FESR

(Indicatori prestazionali)

Selezione indicatori

rilevanti per la

Valutazione

Ambientale

Verifica

dell’andamento

degli indicatori

prestazionali e

stima degli effetti

ambientali

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Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

I soggetti coinvolti direttamente e chiamati ad interagire nella impostazione ed aggiornamento del PUMA e nell’implementazione delle relative attività sono le Autorità di Gestione dei diversi programmi, i Responsabili di Asse e di Misura e l’Autorità Ambientale Regionale che, con il supporto della specifica assistenza tecnica messa a disposizione dal PON GAT – POAT Ambiente Linea 3 e dal POR FESR Ob. Op. 7.1, assicura coerenza metodologica, efficacia e continuità al processo di monitoraggio e valutazione, favorendo l’integrazione ambientale e l’orientamento allo sviluppo sostenibile in fase di attuazione e sorveglianza degli interventi.

Attraverso il Tavolo del Partenariato, inoltre, si recepiranno ulteriori informazioni ambientali che integreranno i vari rapporti di Monitoraggio.

Tuttavia ad oggi , alla distanza di un anno dalla approvazione del PUMA in sede di CdS, non si sono ancora attivate le relative procedure di gestione del Piano stesso.

Periodicità reportistica

Attività di Reporting e comunicazione ambientale:

Secondo quanto previsto dal PUMA i dati di monitoraggio ambientale confluiscono in un Report di monitoraggio ambientale da elaborare con cadenza annuale.

Il report, curato dalla Autorità Ambientale, a seguito della consultazione con il pubblico e con i soggetti interessati , sarà pubblicato sul sito web del PSR e della Autorità Ambientale e messo a disposizione di tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione del programma. Solo successivamente sarà sottoposto all’attenzione del Comitato di Sorveglianza in occasione delle relazioni annuali di esecuzione.

La redazione dei Report avverrà per tutta la fase di gestione del Programma e costituirà la base di valutazione delle performance ambientali del PSR.

I report di monitoraggio ambientale rappresenteranno quindi uno strumento di comunicazione interna e esterna.

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

(cfr. parag. 4 del PUMA):

“I contenuti e gli strumenti del monitoraggio ambientale del PSR Campania 2007-2013”

Al fine di acquisire le informazioni necessarie a elaborare gli indicatori di processo per alcune misure del PSR sarà necessario acquisire ulteriori informazioni sulle modalità di attuazione degli interventi. A tal fine è stata elaborata una scheda di rilevazione tipo che, una volta compilata, il referente di Misura avrà cura di trasferire all’Ufficio dell’Autorità Ambientale Regionale e alla AdG in formato digitale. Le informazioni contenute nella scheda, insieme alle ordinarie informazioni fisiche e finanziarie relative alla attuazione del PSR trasmesse dai Responsabili di Asse e di Misura, consentiranno all’Ufficio dell’Autorità Ambientale di elaborare annualmente i report di monitoraggio ambientale che andranno a completare i Rapporti annuali di esecuzione de programma

Le informazioni contenute nei Report dovranno essere valutate al fine di attivare meccanismi di retroazione in grado di correggere quegli aspetti dell’attuazione del programma che, alla luce dei risultati del monitoraggio, configgono con gli obiettivi ambientali di sostenibilità assunti dal PSR Campania (vedi Schema ).

Componente …. Obiettivo di sostenibilità

Indicatore di contesto

Misure del PSR

Tipologia di azione

Indicatore di processo (proxy)

Contributo del programma al contesto

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Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

Il Piano Unitario di Valutazione, approvato con DGRC n. 451 del 13 marzo 2009, non prevede un “monitoraggio ambientale unitario” trasversale ai programmi della politica regionale. All’interno del Piano, però, si fa riferimento, in maniera generica, alla necessità di implementare un “monitoraggio unitario”, necessità dettata dal nuovo approccio alla valutazione introdotto dal QSN, il quale individua temi/strumenti/territori su cui condurre valutazioni, indipendentemente dalla fonte finanziaria.

All’interno del Piano Unitario di Valutazione viene fatto riferimento al principio della sostenibilità ambientale, in relazione alla quale sono state previste le seguenti domande valutative:

Per garantire l’implementazione del principio orizzontale di sostenibilità ambientale sono state previste nei Programmi procedure e un sistema di gestione (inclusi indicatori, target e monitoraggio) adeguati?

Valutazione dell’effettiva sinergia/integrazione dei fondi per lo sviluppo dell’attrattività delle aree naturali protette, per la prevenzione dei rischi naturali (in particolare rischio idrogeologico).

Valutare l’effettiva sinergia/integrazione del PSR con il FESR per il raggiungimento degli obiettivi relativi alla conservazione e riqualificazione del paesaggio.

In riferimento al principio della sostenibilità ambientale, la fase per il soddisfacimento delle domande valutative è compresa tra il 2010 ed il 2015.

Il Piano Unitario di Valutazione non prevede un monitoraggio ambientale integrato con il FEASR. Pur tuttavia, poiché dalle Tavole 1 e 2 presenti all’interno dello stesso Piano, emergono dei macro argomenti (politiche per la competitività, sostenibilità ambientale) da sottoporre a valutazione, il Gruppo di Coordinamento Strategico dovrà designare il responsabile per ogni macro argomento, che dovrà gestire valutazioni che riguardano diversi programmi (FESR, FSE, FAS, PSR, FEP, Programmi interregionali e nazionali, piani settoriali) in un’ottica di programmazione unitaria.

Quadri di riferimento

DGR n. 426 del 14 marzo 2008 e DGR n. 912 del 15 maggio 2009 approvano, rispettivamente, le nuove procedure di valutazione di impatto ambientale - valutazione d'incidenza, screening, "sentito", valutazione ambientale strategica;

DPGR n. 9 del 29 gennaio 2010, emana il Regolamento – Disposizioni in materia di Valutazione di Incidenza che disciplina il procedimento di valutazione d'incidenza;

DGR n.324 del 19 marzo 2010, approva le “Linee Guida e Criteri di indirizzo per l'effettuazione della valutazione di incidenza in Regione Campania”;

DPGR n.17 del 18/12/2009: “regolamento di attuazione della Valutazione Ambientale Strategica in Regione Campania”;

DPGR n.9 del 29/01/2010; “disposizioni in materia di procedimento di Valutazione di Incidenza”;

DPGR n.10 del 29/01/2010 “disposizioni in materia di Valutazione d’Impatto Ambientale”;

DGR 203 del 5/3/2010, approva gli “indirizzi operativi e procedurali per lo svolgimento della VAS in Regione Campania”;

DGR 324 del 19/3/2010, approva le “linee guida e criteri di indirizzo per l’effettuazione della Valutazione di Incidenza in Regione Campania”.

Integrazione dei monitoraggi Vas

L’approccio mono-fondo introdotto nel nuovo ciclo di programmazione delle politiche di sviluppo e coesione e di sviluppo rurale con l’obiettivo di favorire la gestione degli interventi, anche se costringe a programmazioni operative e

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quindi anche a valutazioni ambientali sui singoli fondi/programmi per lo sviluppo regionale, si inserisce all’interno di una logica di programmazione unitaria che prevede un’unica strategia di sviluppo, da perseguire attraverso diversi strumenti programmatori.

L’assetto istituzionale, l’approccio suggerito dagli indirizzi e dalle strategie europee in materia di ambiente e sviluppo sostenibile e le modalità organizzative adottate per l’attuazione dei programmi regionali di sviluppo, spingono verso l’elaborazione di un quadro unitario, di una strategia unica per la promozione dello sviluppo sostenibile anche per il livello regionale. La mancanza di una strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, prevista anche dal D.Lgs 152 del 2006 s.m.i., non consente di declinare coerentemente gli strumenti di programmazione a livello territoriale. Sviluppare strumenti e metodi di monitoraggio e valutazione ambientale integrati consente di ricostruire dal basso un quadro comune degli obiettivi di sostenibilità ambientale in grado di facilitare i processi di programmazione e valutazione e favorire l’integrazione verticale e orizzontale in fase di attuazione degli interventi.

Ai fini della VAS, il monitoraggio unitario degli effetti ambientali significativi dei programmi di sviluppo regionale assume la finalità di:

1. osservare l’evoluzione del contesto ambientale di riferimento dei diversi programmi anche al fine di individuare effetti ambientali imprevisti non direttamente riconducibili alla realizzazione dei singoli interventi programmatici;

2. individuare gli effetti ambientali significativi positivi e negativi derivanti dall’attuazione dei singoli programmi;

3. verificare l’adozione delle misure di mitigazione previste nella realizzazione dei singoli interventi;

4. verificare la qualità delle informazioni contenute nel Rapporto Ambientale del programma di riferimento;

5. verificare la rispondenza dei programmi agli obiettivi di protezione dell’ambiente individuati in fase di elaborazione del Rapporto Ambientale;

6. consentire di definire e adottare le opportune misure correttive che si rendano necessarie in caso di effetti ambientali significativi..

All’interno di tale quadro si inserisce l’idea di impostare un metodo unitario per il monitoraggio dei programmi di sviluppo regionale.

Si tratterà quindi di riportare ad unitarietà i differenti strumenti di programmazione e valutazione fornendo un quadro unitario di obiettivi e di criticità ambientali per le valutazioni ambientali dei singoli programmi anche al fine di prevenire conflitti fra strumenti e obiettivi di programmazione e favorire l’attivazione di sinergie su obiettivi e criticità che non potranno essere trattati in modo distinto a seconda del programma considerato.

Al fine di favorire l’integrazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale oltre ad introdurre un modello organizzativo coerente individuando nell’Autorità Ambientale un riferimento unico ai fini dell’integrazione ambientale, si è scelto di elaborare e implementare un unico piano di monitoraggio ambientale che, attraverso specificità relative ai singoli programmi, interesserà tutti gli strumenti di programmazione che intervengono a livello regionale.

Scopo del monitoraggio ambientale, dunque, non è solo quello di verificare gli effetti ambientali del programma sul contesto di riferimento ma anche di esprimere una valutazione sull’efficacia degli strumenti e delle attività previste in itinere. A tal fine risulta indispensabile aggiornare con cadenza periodica gli indicatori di riferimento correlati al contesto e agli obiettivi, già utilizzati per la

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REGIONE CAMPANIA

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descrizione dello stato dell’ambiente e per la quantificazione degli indicatori di impatto del programma, nonché di acquisire con regolarità dati e informazioni utili ad aggiornare l’analisi del contesto ambientale.

Il PUMA prevedere l’implementazione di uno strumento di supporto alle decisioni (DSS) nell’ambito del quale stanno confluendo tutte le informazioni relative ai processi di attuazione dei programmi (indicatori di processo del PSR e del POR FESR) e al contesto ambientale nell’ambito del quale i programmi operano. Il DSS è completato con una serie di informazioni provenienti dai processi di VAS di alcuni piani di settore rilevanti per l’attuazione dei programmi FESR e FEASR. Tutte le informazioni che confluiscono del DSS saranno quindi georeferite e correlate alle cartografie rappresentative dei vincoli e delle criticità ambientali del territorio.

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REGIONE LAZIO

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Programma Operativo Competitività Regionale e Occupazione 2007/2013 Referente compilazione: Mattm – Bruna Kohan (non verificato dalle strutture provinciali)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

POR/FESR 2007/13 Lazio: http://www.regione.lazio.it/binary/rl_bilancio/tbl_contenuti/4_Revisione_POR_FESR.pdf (DCR n.39 del 3 aprile 2007; adottato con Decisione della Commissione n. C(2007) 4584 del 2/10/2007)

Rapporto Ambientale VAS: http://www.regione.lazio.it/binary/rl_bilancio/tbl_contenuti/1_Rapporto_Ambientale.pdf

Autorità di Gestione

Struttura competente: Direzione Regionale Programmazione Economica e

Partecipazione - Dott.ssa Cinzia Felci

Indirizzo: Via Cristoforo Colombo, 212 - 00145 ROMA

Tel. 06 – 51685212 - fax 06 – 51686806

Posta elettronica: [email protected]

Autorità Ambientale

Il ruolo dell’AA, attribuito al dirigente pro-tempore della Direzione Regionale

Ambiente, è identificato al capitolo 5.1.4 del documento programmatico

(revisione del 18.03.11) vedi pp. 146, 147.

L’Autorità Ambientale assolve la funzione di garantire l’integrazione ambientale e di rafforzare l’orientamento allo sviluppo sostenibile in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del programma operativo regionale, assicurando efficacia e continuità al processo di valutazione ambientale strategica, anche attraverso il monitoraggio e la gestione di eventuali meccanismi di retroazione sul programma.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Il Piano di Monitoraggio Ambientale non è ancora definito, non sono stati prodotti rapporti di monitoraggio.

Strumenti di attuazione

Con la DGR n.319 del 24/4/2008 la Giunta Regionale ha approvato le procedure di attuazione dell'Attività II.4 "Valorizzazione delle strutture di fruizione delle aree protette" del POR FESR Lazio 2007-2013. L'Attività II.4. prevede tre distinte fasi di programmazione:

- progetti strutturati (relativi ad ambiti territoriali e tematici preventivamente concertati)

- interventi puntuali (coerenti con i contenuti individuati nei Master Plan)

- progetti di area vasta (di scala regionale)

Inoltre sempre relativo all'Attività II.4. "Valorizzazione delle strutture di fruizione delle aree protette", la Regione Lazio ha approvato con determinazione del Direttore del Dipartimento Territorio n.B11 del 9/1/2009, dei Bandi Pubblici.

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Al Cap. 6 del RA è definito uno schema piuttosto tradizionale del sistema di Monitoraggio così strutturato:

6.1 Obiettivi e peculiarità del monitoraggio del POR

6.2 Caratteristiche del monitoraggio e indicatori

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REGIONE LAZIO

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6.2.1 Generalità

6.2.2 Monitoraggio dell’attuazione

6.2.3 Monitoraggio ambientale

6.3 Aspetti operativi e gestionali

Nello specifico, il punto 6.2.3 dedicato al monitoraggio ambientale, distingue due ambiti di indagine: il monitoraggio del contesto (avendo come base di partenza i dati inseriti nel RA) e il monitoraggio specifico delle azioni di programma. Si presenta infine, una tabella che mette in relazione obiettivi operativi e possibili indicatori associati.

Sono utilizzati gli indicatori di programma anche per l’analisi di contesto ai fini del monitoraggio ambientale

A modo di dichiarazione di intenti, si propone che siano i beneficiari a poter aggiornare alcuni indicatori chiave eventualmente sulla base di Linee Guida da inserire all’interno dei singoli strumenti di attuazione del POR. A valle di una azione di raccolta dati sui singoli progetti prodotte dai beneficiari sarà possibile eseguire le necessarie aggregazioni e verificare, in occasione della pubblicazione/rilascio emissioni di dati di contesto da parte delle autorità preposte (ARPA Lazio in primis), la presenza di relazioni di causa-effetto sulla base delle stime effettuate e dei dati rilevati.

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori utilizzati sono strutturati per componenti / fattori ambientali:

Ambiente idrico; suolo; aria; agenti fisici; energia; mobilità e trasporti; rifiuti; cambiamenti climatici Aree naturali; Paesaggio e beni culturali.

Alcune delle suddette tematiche sono articolate in sottotemi specifici (es. la tematica “Aree protette e di rilevante interesse naturalistico” è articolata in Aree naturali protette, Rete Natura 2000 e Geositi; la tematica “Paesaggio e beni culturali” è articolata in Vincoli paesaggistici, Servizi e attrezzature culturali, Siti UNESCO e Altri riconoscimenti di qualità turistico-ambientale; la tematica “Siti contaminati e industrie a rischio” è articolata in Aree a rischio idraulico/geomorfologico, Frane e alluvioni e Altre forme di dissesto.

Non sono state definite relazioni tra indicatori di contesto e di programma

Le informazioni definite per ciascun indicatore sono le seguenti: Descrizione, Ultimo dato disponibile (valore numerico), Anno di riferimento, Fonte del dato, Rilevanza ai fini del monitoraggio e della valutazione.

Non è stato definito un nucleo di indicatori comune.

Fonti dei dati Poiché il Piano di Monitoraggio Ambientale non è operativo non sono ancora state definite le fonti dei dati e le fasi di rilevamento.

Sistemi informativi regionali

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

ruolo e le funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS:

Autorità Ambientale: redazione del Piano di Monitoraggio Ambientale e successivamente il Rapporto annuale di monitoraggio.

Autorità di Gestione: coordina con l’AAR l’attuazione del Piano di Monitoraggio.

Comitato di Sorveglianza: coordina con l’AA l’attuazione del Piano di Monitoraggio.

ARPA: Il ruolo dell’ARPA nel monitoraggio del POR FESR si fonda sulla

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REGIONE LAZIO

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sua conoscenza e controllo sistematico del territorio e in generale della situazione ambientale regionale e sul presidio dei sistemi di monitoraggio delle componenti ambientali.

Strumenti di interazione tra i soggetti

Informazione non disponibile

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Informazione non disponibile

Periodicità reportistica Report annuali

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Il monitoraggio VAS non è attualmente parte del piano di valutazione.

Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

Attualmente il piano unitario di valutazione non prevede un monitoraggio ambientale unitario.

Quadri di riferimento Informazione non disponibile

Integrazione dei monitoraggi Vas

Informazione non disponibile

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REGIONE LIGURIA

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Sezione 1 Programma Operativo Competitività Regionale e Occupazione 2007/2013

Referente compilazione: Mattm – Mara Cossu,

verificato ed integrato da Andrea Picollo (Unità Funzionale Operativa dell’Autorità Ambientale Regionale) Francesca Dupont (Liguria Ricerche SpA) Giovanni Torre (Regione Liguria)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://www.regione.liguria.it/argomenti/affari-e-fondi-europei/por-fesr-2007-2013.html

il rapporto ambientale è un allegato del programma. I documenti disponibili sono testo del programma (appr. 2007), piano della comunicazione, piano della valutazione, criteri

Autorità di Gestione

Settore Politiche di Sviluppo Industria e Artigianato - Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell’Occupazione

Indirizzo: Via Fieschi, 113 – 16121 GENOVA

Posta elettronica : [email protected]

Autorità Ambientale

l’AA è inserita nella sezione “Autorità” del programma (p.171)

La funzione è attribuita al dirigente pro-tempore del Dipartimento Ambiente

Indirizzo: Via D’Annunzio, 111 - 16121 Genova

Posta elettronica: [email protected]

dal sito del programma – sezione autorità e strutture referenti assi

L'Autorità Ambientale assolve la funzione di garantire l'integrazione ambientale e di rafforzare l'orientamento allo sviluppo sostenibile in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del Programma operativo, assicurando efficacia e continuità al processo di valutazione ambientale strategica, anche attraverso il monitoraggio e la gestione di eventuali meccanismi di retroazione sul Programma stesso.

All'Autorità ambientale sono riservate le seguenti attribuzioni:

­ promuovere e verificare l'integrazione della componente ambientale in tutti i settori d'azione dei Fondi comunitari, affinché sia assicurata la coerenza delle strategie e degli interventi proposti dai documenti di programmazione ai principi dello sviluppo sostenibile, in conformità agli Orientamenti Strategici Comunitari ed al Quadro Strategico Nazionale, nonché il rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia ambientale

­ prestare la sua collaborazione all'Autorità di Gestione, nonché a tutte le strutture interessate, potendosi avvalere, a seconda delle necessità, del supporto di specifiche figure professionali

­ cooperare con le strutture competenti nella predisposizione dei documenti di programmazione e nella redazione dei successivi atti attuativi, nonché durante l'intera fase di attuazione, monitoraggio e valutazione dei programmi

­ collaborare, per gli aspetti di propria competenza, con le Autorità di programmazione e gestione dei piani o programmi cofinanziati da Fondi comunitari nell’applicazione della Direttiva 2001/42/CE (afferente la Valutazione Ambientale Strategica - VAS).

L'Autorità ambientale partecipa ai lavori dei Comitati di sorveglianza e a quelli della rete nazionale delle Autorità ambientali.

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Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Documenti non disponibili sul portale. I documenti elaborati sono: ­ Piano di Monitoraggio Ambientale previsto art. 10 dir.

2001/42/CE

­ Piani di Monitoraggio sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Progetto Integrato (asse 3 e 4)

Strumenti di attuazione Non esistono strumenti di attuazione sottoposti a VAS o a valutazioni di sostenibilità ambientale

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

ra capitolo monitoraggio (p.53)

Per coniugare la necessità di un monitoraggio su tutte le componenti ambientali con l’integrazione al sistema ufficiale degli indicatori fisici del programma, il monitoraggio ambientale è stato articolato su due livelli.

Il primo è un livello di carattere descrittivo o di contesto, che, partendo dagli indicatori usati nella parte di rappresentazione dello stato dell’ambiente, propone un set di indicatori ambientali in grado di descrivere le dinamiche delle componenti ambientali sul territorio regionale (griglie individuate nella Relazione dello Stato dell’Ambiente e nel Sistema di Gestione ambientale del Dipartimento – vedi sezione 2 – integrazione)

Il secondo livello di indicatori è invece legato al monitoraggio dei principali obiettivi ambientali desunti dal contesto conoscitivo, normativo e programmatico di vario livello, ritenuti pertinenti ai contenuti del POR.

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori di valutazione sono strutturati per componente ambientale, in stretto contatto con gli indicatori di programma.

Questo secondo gruppo di indicatori è contenuto nel capitolo 8 del RA sulla valutazione degli assi. Per ciascuna componente considerata vengono selezionati due indicatori (uno per i rifiuti) con la descrizione dell’indicatore, l’unità di misura e la tipologia secondo il modello DPSIR. Il popolamento e l’aggiornamento degli indicatori avviene attraverso il Sistema Informativo Regionale Ambientale e attraverso i vari soggetti coinvolti nel monitoraggio(vedi punti successivi). Le frequenze di aggiornamento variano a secondo degli indicatori e dei fornitori dei dati; in linea generale comunque sono semestrali - annuali.

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Per la relazione tra monitoraggio Vas e monitoraggio di programma cfr punto

relativo a Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma. Un tentativo di individuare un set di indicatori comuni, che permetta di evidenziare le eventuali sinergie tra i diversi programmi regionali POR FESR, PSR, POR FSE e FAS è stato effettuato attraverso il piano unitario di valutazione coordinato dal Settore Pianificazione e Valutazione Interventi del Dipartimento Programmi Regionali della Regione Liguria (vedi Sezione 2)

Fonti dei dati

­ Relazione annuale sullo stato dell’Ambiente della Regione Liguria (in particolare per quanto riguarda gli indicatori di contesto)

­ Organismi intermedi (FILSE SpA)

­ Soggetti attuatori degli interventi finanziati degli assi 3 e 4

Non si evidenziano criticità legate al reperimento dei dati ambientali e di contesto; in taluni casi per quanto riguarda gli interventi degli assi 3 e 4 si riscontro un ritardo nell’avvio degli interventi e conseguentemente nell’attuazioni dei Piani di monitoraggio progetto specifici previsti.

Sistemi informativi regionali

Sia gli indicatori ambientali e di contesto che quelli contenuti nei Piani di monitoraggio progetto specifici (asse 3 e 4) sono in buona parte ricavati dal Sistema Informativo Regionale Ambientale

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

cap. monitoraggio RA

Per quanto riguarda individuazione definizione di ruoli e responsabilità dei soggetti interessati (Autorità di gestione, Autorità Ambientale, ecc.), l’Autorità Ambientale coopera con l’Autorità di Gestione per assicurare la corretta applicazione della Direttiva VAS e pertanto anche per lo svolgimento del monitoraggio previsto dalla Direttiva.

L’AA ha definito, d’intesa con l’Autorità di Gestione, la modalità di attuazione del Piano di Monitoraggio Ambientale.

I soggetti coinvolti nel monitoraggio ambientale sono:

Dipartimento Ambiente - Autorità Ambientale

Dipartimento Sviluppo Economico - Autorità di Gestione

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FILSE SpA

Assistenza tecnica del programma

Soggetti Attuatori degli assi 3 e 4

Strumenti di interazione tra i soggetti

L’interazione tra i diversi soggetti ed in particolare tra AA e AdG sono stabilite e definite nel POR

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

I soggetti con competenza ambientale sono coinvolti e aggiornati sull’andamento del Programma attraverso la partecipazione ai Comitati di Sorveglianza

Periodicità reportistica Annuale, semestrale per asse 3 e 4

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Le informazioni che riguardano gli aspetti ambientali sono contenute all’interno del Rapporto annuale di esecuzione che è oggetto di valutazione

cap monitoraggio RA I due livelli di indicatori che costituiscono il sistema di monitoraggio andranno ad affiancare, permettendo talvolta addirittura di valorizzare, gli altri indicatori fisici previsti dal sistema di monitoraggio comunitario SFC2007 e nazionale MONITWEB.

L’attività di monitoraggio specifica della fase di attuazione e gestione del programma verrà svolta attraverso la predisposizione di un piano di monitoraggio. In linea di massima tale piano potrebbe ricalcare le attività di monitoraggio “prestazionale” attualmente in corso sul DOCUP OB2 2000-2006 integrandole con le altre attività di monitoraggio previste in questo documento.

Attualmente le informazioni utili a valorizzare gli indicatori fisici prestazionali (indicatori di realizzazione e risultato) sono rilevate dai beneficiari finali degli interventi e verificate dalle strutture regionali competenti che gestiscono i canali di finanziamento dell’attuale programmazione. Tali informazioni vengono caricate sul Sistema informativo regionale gestione interventi Liguria (SIRGIL) condiviso fra tutti i dipartimenti regionali e usato come strumento interno non solo di gestione e monitoraggio ma anche di valutazione e

supporto alla programmazione. Successivamente i dati vengono trasferiti attraverso opportune procedure sul sistema nazionale di monitoraggio dell’IGRUE (MONITWEB).

Di seguito si riporta in maniera sintetica il possibile schema logico del Piano di Monitoraggio Ambientale, le frecce indicano il flusso informativo.

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In sede di attuazione del POR vengono raccolte le informazioni (riquadro tin basso a sinistra) necessarie a valorizzare gli indicatori prestazionali e di obiettivo ambientale sul sistema informativo regionale SIRGIL, queste informazioni, quindi, possono essere successivamente elaborate dal soggetto incaricato del monitoraggio ambientale per aggiornare tali indicatori; contemporaneamente il Sistema informativo regionale ambientale fornirà i dati e le informazioni necessari per l’aggiornamento degli indicatori di contesto.

Tutto il sistema seguirà secondo le logiche del ciclo di Deming (Plan – Do – Check – Act ) un percorso virtuoso attraverso la raccolta delle informazioni ottenute con i piani e le attività di monitoraggio previsti integrando nella gestione i risultati perseguendo il miglioramento continuo delle prestazioni complessive ed in particolare ambientali del POR. I risultati delle attività di monitoraggio consentiranno quindi di indirizzare le eventuali rimodulazioni dei contenuti e delle azioni del programma.

Il sistema stesso di selezione delle proposte, andrà impostato in maniera tale da consentire il monitoraggio richiesto dalla Direttiva VAS con riferimento in particolare agli indicatori di prestazione.

L’analisi della corrispondenza della proposta ai singoli obiettivi/target consente di evidenziare le relazioni dirette esistenti fra le varie entità; il monitoraggio potrebbe avvenire in modo costruttivo concentrando l’attenzione sulla misurazione di:

- indicatori direttamente connessi agli obiettivi con cui le proposte di intervento risultano avere un’interazione positiva. In questo caso l’intento è di verificare il progressivo raggiungimento dell’obiettivo;

- indicatori direttamente connessi agli obiettivi con cui le proposte di intervento risultano avere un’interazione negativa. In questo caso l’approccio è conservativo e finalizzato essenzialmente all’individuazione di eventuali mitigazioni.

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Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013

Referente compilazione: Mattm – Mara Cossu,

verificato ed integrato da Andrea Picollo (Unità Funzionale Operativa dell’Autorità Ambientale Regionale)

Francesca Dupont (Liguria Ricerche SpA) Giovanni Torre (Regione Liguria)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://www.agriligurianet.it/cgi-bin/liguria/agrinet3/ep/channelView.do?channelPage=%2Fjsp%2Flayout%2FLayR.jsp&channelId=-44708&BV_SessionID=@@@@0626739916.1320329613@@@@&BV_EngineID=ccccadfemlddlgecefeceffdgnndffk.0 il portale contiene tutti sia i documenti del programma che della VAS (rapporto ambientale e dichiarazione di sintesi, piano di monitoraggio)

Autorità di Gestione

L’autorità di gestione (AdG) del Programma è individuata nel Dirigente pro-tempore del Settore Politiche Agricole della Regione Liguria. Qualora vacante la posizione dirigenziale l’autorità di gestione (AdG) del Programma è individuata nel funzionario con più elevata posizione gerarchica del Settore Politiche Agricole della Regione Liguria. Recapiti :

Via D’Annunzio 113 - 16121 Genova

Telefoni : +39 0105485528 , +39 0105484962 , +39 0105485466

Fax : +39 0105484366 , +39 0105484909

Indirizzo mail : [email protected]

sito internet : www.agriligurianet.it

Autorità Ambientale

Sebbene il testo del programma indichi come fondamentale il rapporto tra AA e AdG per l’integrazione ambientale del programma stesso, l’AA non è inserita all’interno della sezione autorità; tuttavia l’AA è membro effettivo con diritto di voto del Comitato di Sorveglianza del Programma. Il Rapporto ambientale specifica che “L’Autorità di Gestione del PSR ha individuato il Dipartimento Ambiente della Regione Liguria quale Autorità Ambientale da consultare sulla portata delle informazioni da includere nel rapporto ambientale e sul loro livello di dettaglio.” Confronto con AdG, Valutatore indipendente all’interno dei lavori del CdS

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Il piano di monitoraggio è un paragrafo del RA in cui si rimanda all’attuazione per la definizione di indicatori e contenuti specifici del monitoraggio. I Rapporti di monitoraggio sono presenti su www.agriligurianet.it al percorso: / Home / attività regionali / sostegno economico / programma di sviluppo rurale 2007-2013 / comitato di sorveglianza / relazioni annuali

Strumenti di attuazione Non esistono strumenti di attuazione sottoposti a VAS o a valutazioni di sostenibilità ambientale

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Il rapporto Ambientale del PSR individuava un primo set esemplificativo di indicatori da valorizzare prevalentemente ex ante ed ex post all’attuazione del PSR. Successivamente l’Autorità di gestione si è dotata di sistema di monitoraggio che si avvale di indicatori definiti nell’ambito del “Quadro comune per il monitoraggio e la valutazione” di cui all’art 89 del regolamento CE n°1698/2005 e di un set aggiuntivo di indicatori regionali. Nel “Rapporto di monitoraggio ambientale del Programma regionale di sviluppo rurale 2007-2013” (scaricabile da www.agriligurianet.it sezione comitati di sorveglianza – vedi Anagrafica Piani di Monitoraggio) è stato

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definito l’approccio metodologico al monitoraggio ambientale compiendo un’analisi qualitativa degli effetti ambientali per ogni misura, individuando ove esistenti gli indicatori di misura con contenuto ambientale; tali indicatori compongono il sistema di monitoraggio ambientale del PSR. Essi sono valorizzati nei rapporti annuali di esecuzione ed alcuni corrispondono a quelli individuati nella tabella esemplificativa del rapporto ambientale. Nel primo “Rapporto di monitoraggio ambientale del Programma regionale di sviluppo rurale 2007-2013” si traggono conclusioni circa le difficoltà incontrate soprattutto in merito alla rappresentatività degli indicatori ambientali di impatto calcolati sulla base dei dati derivanti da monitoraggi esistenti. Vi sono inoltre tra i “Baseline Indicators” il Bird Farmland Index e la concentrazione dei nitrati nelle acque superficiali e sotterranee monitorati attraverso specifici programmi da Regione Liguria - ARPAL. Il monitoraggio, per quanto riguarda gli aspetti ambientali, è prevalentemente focalizzato a monitorare la capacità del programma di raggiungere i propri obiettivi ambientali e tenere sotto controllo eventuali variazioni del contesto. Sì, è previsto il monitoraggio dei nitrati nelle acque superficiali e sotterranee nella zona vulnerabile ai nitrati di origine agricola nei comuni di Albenga e Ceriale. E’ previsto inoltre il monitoraggio su scala regionale del Bird Farmland Index.

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori riportati nel rapporto ambientale sono riconducibili agli aspetti ambientali significativi relativi al PSR; essi sono individuati in una tabella comprensiva delle informazioni necessarie al loro popolamento/aggiornamento. Gli indicatori compresi nel PSR e ripresi nel “Rapporto di monitoraggio ambientale del Programma regionale di sviluppo rurale 2007-2013” sono strutturati per misura, vi sono poi i “baseline indicators” ambientali che sono a carattere trasversale. Alcuni degli indicatori elencati a titolo esemplificativo nel rapporto ambientale sono compresi nel sistema di monitoraggio del PSR o sono riconducibili ala categoria dei baseline indicators. Nella tabella esemplificativa di indicatori per la VAS contenuta nel rapporto ambientale è stato indicato il responsabile per l’esecuzione del monitoraggio, la scala di riferimento, le fonti e la frequenza prevista. Un tentativo di individuare un set di indicatori comuni, che permetta di evidenziare le eventuali sinergie tra i diversi programmi regionali POR FESR, PSR, POR FSE e FAS è stato effettuato attraverso il piano unitario di valutazione coordinato dal Settore Pianificazione e Valutazione Interventi del Dipartimento Programmi Regionali della Regione Liguria (vedi Sezione 2).

Fonti dei dati

La fonte principale di aggiornamento degli indicatori a livello di misura è L’AGEA, gli altri indicatori sono elaborati dal Dipartimento Agricoltura attraverso il Laboratorio regionale analisi terreni e produzioni vegetali - Centro di agrometeorologia applicata regionale. Come esposto nel “Rapporto di monitoraggio ambientale del Programma regionale di sviluppo rurale 2007-2013” il calcolo degli indicatori ambientali di impatto in quasi tutti i casi è possibile a partire dai sistemi esistenti, tuttavia molto spesso è difficile comprovare attraverso questi gli effetti delle misure intraprese in quanto si tratta di indicatori che sono influenzati da molteplici fattori esterni al programma.

Sistemi informativi regionali

Gli indicatori delle singole misure(tra cui quelli a carattere Ambientale) sono rilevati e popolati prevalentemente dall’AGEA attraverso un proprio sistema informativo di monitoraggio dei PSR regionali, mentre quelli contesto sono in buona parte ricavati dal Sistema Informativo Regionale Ambientale

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

I soggetti/organismi coinvolti nel monitoraggio VAS sono:

Dipartimento Ambiente - Autorità Ambientale

Dipartimento Agricoltura - Autorità di Gestione

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Comitato di Sorveglianza

AGEA La responsabilità del monitoraggio è in capo all’Autorità di gestione, come anche i meccanismi di revisione dei programmi a seguito degli esiti sia del monitoraggio economico-finanziario che di quello ambientale. I CdS rappresentano il momento di confronto tra i vari soggetti coinvolti nel monitoraggio.

Strumenti di interazione tra i soggetti

Il Gruppo di lavoro del Dipartimento Ambiente ha costituito il raccordo e garantito il coordinamento con le strutture competenti in materia di Assetto del territorio (difesa del suolo e pianificazione di bacino), Politiche dell’energia e Gestione delle risorse idriche durante la fase di predisposizione del Programma. Attualmente il Comitato di Sorveglianza del Programma è il luogo di aggiornamento confronto e scambio di informazione tra i diversi soggetti.

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Nel monitoraggio sono coinvolti indirettamente diversi soggetti con competenze ambientali in qualità di soggetti attuatori di monitoraggi ambientali previsti ai sensi della normativa comunitaria e nazionale (es. Arpal per monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee ex Dlgs 152/06 e Dlgs 30/09).

Periodicità reportistica Gli indicatori compresi nel sistema di monitoraggio del PSR sono monitorati annualmente nell’ambito del Rapporto di monitoraggio ambientale e del Rapporto annuale di esecuzione.

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Come emerge da quanto espresso nei punti precedenti il monitoraggio ambientale che viene condotto annualmente è totalmente integrato al monitoraggio del PSR. L’Adg intende migliorare questa integrazione valutando l’inserimento di alcuni ulteriori indicatori ambientali della VAS nel sistema di monitoraggio del PSR.

Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

http://www.regione.liguria.it/argomenti/ente/nucleo-di-valutazione-regionale/attivita/valutazione-unitaria-programmazione-regionale.html

il piano unitario di valutazione specifica come “La scelta degli ambiti di valutazione più significativi dipende dalle scelte strategiche - già espresse nel Documento Strategico Regionale e perfezionate nel Documento Unico di Programmazione (DUP) in corso di redazione - e dalle relative esigenze conoscitive, anche legate all’esperienza maturata con la programmazione 2000 – 2006. Si ritiene utile inoltre sviluppare congiuntamente anche la tematica ambientale prevista in ambito di procedura di Valutazione Ambientale Strategica sia a livello di programmazione unitaria che per i singoli Programmi Operativi”. Come ambito di valutazione specifica, oltre alla competitività regionale e alle pari opportunità è stato definito il Rispetto delle peculiarità ambientali e culturali del territorio e loro valorizzazione per la conservazione del patrimonio e lo sviluppo di un’economia sostenibile. La struttura della valutazione si esprime in una tabella (pag.9)

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Un ulteriore livello di valutazione è inerente le diverse tipologie territoriali; di ognuna di esse si valutano gli effetti ambientali indotti dalla programmazione unitaria:

riqualificazione urbana e trasporti - qualità dell’aria

costa - riduzione dei consumi e miglioramento qualità delle acque superficiali e sotterranee

Analisi della densità di insediamenti produttivi insediati su siti bonificati

Analisi della crescita di attrattività in termini di turismo sostenibile

Entroterra: energia, rifiuti, acque, aria, assetto idrogeologico, biodiversità

Analisi della crescita di attrattività in termini di turismo sostenibile

Le fonti per il popolamento degli indicatori del monitoraggio unitario sono definite all’interno della sintesi del Piano Unitario di Valutazione

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Man mano che i Programmi Operativi dei diversi fondi si svilupperanno, il Piano di Valutazione Unitario verrà integrato con specifici ambiti di valutazione, seguendo il metodo già adottato per le tematiche trasversali e settoriali, con le opportune sinergie con le attività di monitoraggio in itinere ed ex post che accompagneranno la realizzazione dei programmi ed in particolare con i relativi Piani di Monitoraggio Ambientale implementati ai sensi dell’art. 10, c.1, della Direttiva 2001/42/CE sulla Valutazione ambientale Strategica.

Quadri di riferimento

Integrazione dei monitoraggi Vas

La Regione Liguria si è dotata di un sistema unico di monitoraggio fisico, finanziario e procedurale“SIRGIL” per tutti gli interventi finanziati (cfr. presentazioni evento “il sistema dei controlli del po fesr – marzo 2011) http://www.regione.liguria.it/argomenti/affari-e-fondi-europei/por-fesr-2007-2013/informazione-e-pubblicita/eventi/il-sistema-dei-controlli-del-por-fesr-23-marzo-2011.html

monitoraggio del contesto

Nel rapporto ambientale del PO Fesr è evidenziato come le informazioni ambientali di riferimento per la definizione dell’analisi di contesto provengano da diverse fonti che attualmente sono state fatte convergere per la parte ambientale nelle banche dati ambientali del Sistema Informativo Regionale Ambientale e nella Relazione sullo stato dell’Ambiente aggiornata annualmente.

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Sezione 1 Programma Operativo Competitività Regionale e Occupazione 2007/2013

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

Inserire link ai documenti di programma e della VAS Il programma è disponibile al link: http://www.ue.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=ProgrammazioneComunitaria%2FDetail&cid=1213306715309&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213305986611&pagename=PROCOMWrapper I documenti di VAS sono disponibili al link: http://www.reti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Reti%2FDetail&cid=1213466252826&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213466009181&pagename=DG_RSSWrapper

Autorità di Gestione

Olivia Postorino Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione - Regione Lombardia Palazzo Lombardia, Piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano Unità Organizzativa Programmazione comunitaria email: [email protected]

mailto:[email protected]

tel: 02.6765.1929 fax: 02.6765.6294

Autorità Ambientale

Nel Programma (capitolo 5.1 “ Procedure di attuazione – paragrafo “Autorità”) è identificata la funzione e il ruolo dell’AA, al pari delle altre autorità coinvolte nell’attuazione del POR. Si specifica che l’Autorità Ambientale ha il compito di:

garantire la valutazione coordinata degli aspetti ambientali inerenti gli strumenti attuativi e i progetti implementati, con particolare riferimento alla verifica del rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia ambientale e della coerenza con la pianificazione ambientale e il relativo grado di attuazione nella pianificazione di settore;

coordinare e operare un raccordo fra i diversi soggetti istituzionali operanti sul territorio, portatori di competenze ambientali settoriali differenti, e l’Autorità di Gestione;

orientare la qualità ambientale dei progetti o degli strumenti di programmazione negoziata, assicurando che le considerazioni ambientali siano integrate in fase progettuale o di programmazione;

accrescere la consapevolezza delle amministrazioni pubbliche e facilitare la comprensione dei soggetti attuatori in merito alla considerazione degli aspetti ambientali nella definizione ed attuazione delle politiche di sviluppo;

contribuire all’attuazione degli orientamenti alla sostenibilità e alla valutazione degli effetti ambientali del Programma, in coordinamento con il sistema di monitoraggio integrato, al fine di individuare eventuali criticità e formulare proposte di riorientamento se necessarie;

collaborare alla redazione di rapporti periodici, da presentare ai Comitati di Sorveglianza, per gli aspetti relativi al perseguimento della sostenibilità ambientale;

garantire approfondimenti e supporto sia per eventuali notifiche di misure a carattere ambientale che per l’attuazione di nuove normative e disposizioni ambientali di carattere regionale, nazionale e comunitario inerenti l’attuazione del programma.

L'Autorità ambientale è membro del Comitato di Sorveglianza e partecipa all’Autorità Centrale di Coordinamento (ACCP) (vi partecipano tutte le

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REGIONE LOMBARDIA

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Autorità di Gestione dei FS, Sviluppo Rurale e del FAS e ha ruolo di coordinamento – cabina di regia della Programmazione). L’Autorità Ambientale partecipa ai lavori della rete nazionale delle Autorità Ambientali. Inoltre l’AA fa parte del Comitato di pilotaggio della valutazione. In fase di attuazione l’AA ha svolto le seguenti attività:

integrazione di criteri ambientali nei bandi (tutti gli Assi di finanziamento)

partecipazione alle istruttorie per gli Assi Mobilità sostenibile e Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale – attraverso:

o la valutazione dei criteri ambientali introdotti nei bandi o la valutazione della completezza delle autorizzazioni

ambientali dei progetti

monitoraggio ambientale del Programma (impostazione metodologica, redazione dei report, presentazioni al CdS)

attività di comunicazione sui criteri ambientali

collaborazione con l’AdG per la revisione degli indicatori di programma

partecipazione al Comitato di Sorveglianza

partecipazione al Comitato di pilotaggio della valutazione

partecipazione all’Autorità Centrale di Coordinamento.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

1° Report di monitoraggio ambientale –novembre 2009 (metodologia, analisi dell’integrazione ambientale nei bandi, impostazione dell’analisi per le componenti ambientali Aria, cambiamento climatico, energia e per Paesaggio, suolo e biodiversità e impostazione dell’analisi della Governance e dei processi volontari per la sostenibilità ambientale). Sono stati elaborati due successivi aggiornamenti presentati al Comitato di Sorveglianza riguardo l’integrazione ambientale nei bandi pubblicati (peso dei criteri ambientali, contenuti ecc.) e il monitoraggio previsionale di alcune linee di intervento (giugno 2010: bando Teleriscaldamento, primo bando asse 4 - Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, graduatorie Fondo di Rotazione per l’Imprenditorialità; giugno 2011: 4 bandi attuativi dell’Asse 3 – Mobilità sostenibile) Sezione “Documenti” del sito dell’Autorità Ambientale: http://www.reti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Reti%2FDetail&cid=1213466252826&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213466009181&pagename=DG_RSSWrapper

Strumenti di attuazione

L’integrazione ambientale dei bandi è garantita dall’introduzione di criteri ambientali di selezione. L’asse 4 - Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale si attua attraverso strumenti di progettazione integrata (PIA – Progetto Integrato d’Area). La valutazione ambientale è effettuata tramite criteri di sostenibilità che valutano complessivamente: la governance dello strumento, la sua coerenza esterna e la coerenza interna. È presente una soglia di punteggio minima (relativamente all’insieme dei criteri) che deve essere raggiunta per l’ammissibilità .

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Il sistema di monitoraggio è strutturato in coerenza con la metodologia del Tavolo VAS e prevede:

monitoraggio del contesto viene (descritto da indicatori di contesto).

monitoraggio del programma è strutturato per linea di intervento e

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prevede di rilevare indicatori di contributo del programma alla variazione del contesto, che, se necessario, devono essere elaborati a partire dagli indicatori di processo.

Le fasi in cui si svolge il monitoraggio sono:

“ex ante”, cioè un monitoraggio previsionale, basato sugli interventi ammessi a finanziamento (analisi delle graduatorie).

“ex post”, cioè una volta che gli interventi sono stati realizzati 8anche con sopralluoghi, interviste c/o i beneficiari, ecc.).

In qualche caso vi sono step intermedi di monitoraggio (ad esempio per l’Asse 3 “mobilità sostenibile”, vi è una fase di verifica del progetto esecutivo a base di gara, preliminare alla conferma dell’aiuto finanziario). b) Evidenziare quali fra queste tematiche siano oggetto di monitoraggio

(attraverso la definizione di specifici indicatori): Contesto ambientale Capacità del programma di

raggiungere i propri obiettivi ambientali

Effetti ambientali positivi / negativi Qualità del processo di integrazione

ambientale Governance ambientale del processo (Interazione fra AA e Responsabili di Linea di

Intervento / Asse)

Nel monitoraggio di alcuni obiettivi di sostenibilità, sono stati considerati in modo specifico alcuni ambiti territoriali (es. Rete ecologica regionale,) . Per l’Asse 4 (Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale – PIA) sono previste ulteriori valutazioni integrate e territoriali (es. rispetto alle unità di paesaggio).

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori di contesto sono organizzati per Macro – tematiche, all’interno delle quali sono raggruppate diverse componenti cioè: “Aria, cambiamenti climatici ed energia” e “Paesaggio, suolo e biodiversità”, all’interno delle quali sono individuati gli obiettivi di sostenibilità. Gli indicatori “di programma” sono organizzati per le diverse macro-tematiche e componenti e per linea di intervento,evidenziando le fonti e le modalità di calcolo (in particolare nella prima fase la fonte delle informazioni è data dai progetti presentati per il finanziamento e dalla modalità di valutazione dei criteri ambientali dei bandi). Indicatori di contesto:

Serie storica

Fonte

Data aggiornamento

Unità di misura

Localizzazione spaziale, ove significativa Indicatori di processo:

Fonte

Unità di misura

Localizzazione spaziale, ove significativa Indicatori di contributo del programma al contesto:

Metodologia di calcolo

Fonti dei dati

Gli indicatori di contesto sono popolati a partire da dati e documenti pubblicati da Regione Lombardia, ARPA, alcune società regionali (CESTEC), ISTAT Gli indicatori di processo sono popolati a partire da dati reperibili:

(in parte)

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all’atto del finanziamento, dai formulari di presentazione dei progetti, in riferimento ai criteri ambientali di selezione, e/o da questionari compilati da parte del beneficiario;

nel caso di variazioni significative intervenute a valle del finanziamento

alla conclusione della realizzazione, attraverso documentazione specifica prodotta contestualmente alla richiesta di saldo e/o sopralluoghi diretti da parte dell’AA, sistema informativo GEFO (Gestione Finanziamenti on line) ;

in fase di esercizio, attraverso questionari e indagini ad hoc, sopralluoghi diretti da parte dell’AA.

Sistemi informativi regionali

Per gli indicatori di contesto i principali sistemi informativi regionali sono SIRENA (Sistema Informativo Regionale ENergia Ambiente), INEMAR (INventario EMissioni in Aria), DUSAF (Destinazione d’Uso dei Suoli Agricoli e Forestali), SIBA (Sistema Informativo Beni Ambientali), SIRBeC (Sistema Informativo dei Beni Culturali della Regione Lombardia). Gli indicatori di processo sono popolati dai beneficiari nel sistema informativo GEFO (Gestione Finanziamenti on line) (ex post), mentre nella fase ex ante del monitoraggio gli indicatori sono popolati a partire dalle informazioni contenute nelle schede di presentazione dei progetti.

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS:

Autorità Ambientale (con il supporto dell’assistenza tecnica dedicata): predispone l’impostazione metodologica del POR, realizza i report di monitoraggio e li presenta al Comitato di Sorveglianza. Sulla base degli esiti del monitoraggio propone raccomandazioni per le successive fasi attuative.

Autorità di Gestione: è “destinatario” delle raccomandazioni del Monitoraggio e responsabile di eventuali modifiche dell’ attuazione del programma

Responsabili degli Assi prioritari: hanno condiviso l’identificazione degli indicatori per il monitoraggio ambientale, ricevono le schede di monitoraggio inerenti gli assi di competenza e sono responsabili del recepimento delle indicazioni del monitoraggio ambientale

Valutatore Indipendente: acquisisce i report di monitoraggio, validandoli nella valutazione in itinere

Comitato di Sorveglianza: il report di monitoraggio è comunicato al CdS come informativa.

Non è definito uno specifico ruolo per :

ARPA

Assistenza tecnica del programma

Eventuali comitati di pilotaggio della valutazione (o strumenti analoghi)

Strumenti di interazione tra i soggetti

Non sono formalizzati tavoli di lavoro specifici.

Si ravvisa comunque la necessità proceduralizzazione il monitoraggio nel processo di attuazione, anche per renderlo maggiormente efficace.

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

È in previsione una riunione congiunta con soggetti con competenza ambientale su POR e PSR per raccogliere osservazioni e proposte sul lavoro di monitoraggio svolto finora e per formulare un contributo per la prossima programmazione 2014-2020.

Periodicità reportistica

Frequenza periodica annuale. Non sempre il processo attuativo prevede tempi coerenti con il monitoraggio: ad esempio, in alcuni casi si prevede l’attuazione di una Linea di intervento tramite un unico bando, oppure i bandi sono troppo ravvicinati per avere il tempo di monitorare l’andamento del primo e fornire indicazioni

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per il secondo. Per essere efficace, il monitoraggio deve essere un processo modulare, che si concentra su alcuni aspetti dell’attuazione, cercando di intercettare tempestivamente gli effetti ambientali e di restituire informazioni utili alle successive fasi. È essenziale anche che il monitoraggio effettui la stima delle previsioni degli effetti ambientali, analizzando i progetti finanziati (graduatorie dei bandi), prima che questi si realizzino, altrimenti si rischia di essere troppo in ritardo per intervenire nel processo di attuazione.

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Il PdV del POR riguarda solo le attività di valutazione indipendente. Il monitoraggio del POR ha una natura diversa rispetto al monitoraggio ambientale. Quest’ultimo, infatti, è molto più simile alla valutazione (non si limita a reperire i dati ma li valuta, effettua valutazioni previsionali degli effetti dei programmi e del raggiungimento degli obiettivi ambientali). Con il monitoraggio di programma, il monitoraggio ambientale condivide lo strumento (sistema informativo) per la raccolta dei dati “ex post” degli interventi realizzati.

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Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Agricoltura%2FDetail&cid=1213304117388&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213277491324&pagename=DG_AGRWrapper

Autorità di Gestione

Massimo Ornaghi Direzione Generale Agricoltura - Regione Lombardia Palazzo Lombardia, Piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano Unità Organizzativa Programmazione, risorse per lo sviluppo rurale e riduzione dei costi burocratici email: [email protected] tel: 02.6765.8375 fax: 02.6765.2719

Autorità Ambientale

Nel Programma si specifica il ruolo dell’Autorità Ambientale:

è garante della procedura di Valutazione Ambientale Strategica

partecipa al Comitato di Sorveglianza Nella Dichiarazione di sintesi si esplicita che il ruolo di AA comporterà:

l’aggiornamento del rapporto ambientale, con l’individuazione di eventuali indicatori aggiuntivi e l’analisi degli indicatori di monitoraggio;

la verifica del rispetto delle prescrizione individuate;

la partecipazione alla attività del Comitato di Sorveglianza, al fine di assicurare una piena integrazione delle considerazioni ambientali nel processo di implementazione del programma;

la partecipazione alle attività del Comitato di Gestione, con particolare riferimento alla integrazione delle considerazioni ambientali nell’ambito delle iniziative di programmazione integrata promosse dal PSR (Piani di sviluppo locale in attuazione dell’Asse 4 Leader e progetti concordati).

L'Autorità ambientale è membro del Comitato di Sorveglianza, partecipa all’Autorità Centrale di Coordinamento (ACCP). Partecipa ai lavori della rete nazionale delle Autorità Ambientali.

integrazione di criteri ambientali nelle Disposizioni Attuative Quadro e nei bandi

monitoraggio ambientale del Programma

partecipazione all’istruttoria del bando per la selezione dei Piani di Sviluppo Locale dell’Asse 4 Leader (valutazione dei criteri di sostenibilità ambientale)

supporto e accompagnamento ai PSL nell’applicazione della procedura di verifica di assoggettabilità a VAS;

supporto alla revisione del Programma in seguito a modifiche orientamenti comunitari (Health check)

partecipazione al Comitato di Sorveglianza

collaborazione con l’Assistenza tecnica del Programma per la stesura delle sezioni ambientali della Relazione Annuale di Esecuzione

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Report di monitoraggio ambientale – gennaio 2011 (metodologia, analisi dell’integrazione ambientale nelle Disposizioni Attuative Quadro e nei bandi, analisi per le componenti ambientali Biodiversità, Risorse Idriche, Suolo)

Focus Cambiamenti Climatici ed energia rinnovabile – giugno 2011 (approfondimento dell’analisi per a componente ambientale Cambiamenti Climatici ed energia rinnovabile )

Tutti i materiali sono reperibili nella sezione “Documenti” del sito dell’Autorità Ambientale: http://www.reti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpage

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REGIONE LOMBARDIA

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name=DG_Reti%2FDetail&cid=1213465217874&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213466009181&pagename=DG_RSSWrapper#1213465220442

Strumenti di attuazione I Piani di Sviluppo Locale (Asse 4 Leader) sono stati sottoposti a verifica di assoggettabilità a VAS

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Il sistema di monitoraggio è strutturato in due parti: il monitoraggio del contesto e il monitoraggio del programma. Il contesto regionale è descritto tramite indicatori di contesto con riferimento agli obiettivi di sostenibilità ambientale. Lo stato di attuazione del programma è descritto mediante indicatori di processo. L’impatto del programma sul contesto è descritto da specifici indicatori che descrivono il contributo del programma alla variazione del contesto. Le tematiche oggetto del monitoraggio ambientale sono: Il contesto ambientale descritto da indicatori di contesto; La capacità del programma di raggiungere i target (ove definiti) di

specifici obiettivi di sostenibilità, mediante indicatori di contributo del programma;

Gli effetti ambientali descritti attraverso indicatori di contributo del programma;

La qualità del processo di integrazione ambientale è analizzata attraverso la valutazione dell’integrazione ambientale nelle Disposizioni attuative Quadro, esaminando la presenza e il peso di criteri ambientali di ammissibilità e di priorità e valutando la risposta da parte dei beneficiari ;

L’evoluzione del regime di condizionalità per componente ambientale. Gli indicatori e gli obiettivi di sostenibilità utilizzati nel monitoraggio ambientale sono i medesimi individuati nel Rapporto Ambientale, opportunamente integrati/modificati in base all’evoluzione delle politiche. È stata avviata l’analisi di tipo territoriale sulle aree del territorio regionale interessate da alcuni Piani di Sviluppo Locale (casi studio).

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori sono strutturati per:

Componente ambientale (biodiversità, suolo, risorse idriche, cambiamenti climatici ed energia rinnovabile, paesaggio);

Obiettivi di sostenibilità per ciascuna componente; Tipologie di azioni (trasversali a più misure del PSR).

Indicatori di contesto: nel programma sono definiti come indicatori di base correlati al contesto e agli obiettivi. Nel Rapporto Ambientale sono selezionati quelli relativi a specifici fattori e componenti ambientali (aria, fattori climatici, acqua, suolo, flora, fauna, biodiversità, patrimonio forestale). Quest’ultimi vengono poi integrati/modificati nel monitoraggio ambientale.

Indicatori di contributo del programma: nel programma sono definiti come “Common Impact indicators” e sono ripresi nel Rapporto Ambientale. Nel monitoraggio ambientale tra questi sono selezionati solo quelli significativi per i temi ambientali e opportunamente integrati.

Indicatori di contesto:

Serie storica

Fonte

Data aggiornamento

Unità di misura

Localizzazione spaziale, ove significativa

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REGIONE LOMBARDIA

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Indicatori di processo:

Fonte

Unità di misura

Localizzazione spaziale, ove significativa Indicatori di contributo del programma:

Metodologia di calcolo

d) Evidenziare se sia stato previsto un nucleo di indicatori comune per il monitoraggio di più strumenti

Fonti dei dati

Indicatori di contesto: sono popolati a partire da dati e documenti pubblicati da regione Lombardia, ARPA, società regionali (CESTEC ed ERSAF), ISTAT e mediante l’utilizzo di sistemi informativi territoriali. Indicatori di programma: sono popolati mediante il SIARL (Sistema Informativo Agricolo di Regione Lombardia) che raccoglie e aggiorna in continuo tutte le informazioni riguardanti le istruttorie di tutti gli interventi finanziati col Programma. Una parte degli interventi è georeferenziata. Il SIARL contiene solo in alcuni casi i dati di progetto necessari alla stima quantitativa degli indicatori per il monitoraggio ambientale. Sarebbe utile prevedere l’obbligo per i beneficiari di indicare alcune informazioni quantitative di progetto contestualmente all’inserimento delle domande di finanziamento nel SIARL (per esempio: energia risparmiata grazie a interventi di efficienza energetica, energia prodotta e potenza installata grazie a interventi per la produzione di energia da fonte rinnovabile, superfici finanziate per nuovi impianti di colture arboree, volume vasche di stoccaggio costruite,..). Inoltre, nel SIARL non sono attribuiti correttamente i “codici per tipologia di intervento” (il codice è attribuito dalle Province in fase di istruttoria del progetto), ciò non consente di selezionare agevolmente le informazioni relative a tutte gli interventi della medesima tipologia.

Sistemi informativi regionali

Indicatori di contesto: sono utilizzati i principali sistemi informativi regionali quali SIRENA (Sistema Informativo Regionale ENergia Ambiente), INEMAR (INventario EMissioni in Aria), DUSAF (Destinazione d’Uso dei Suoli Agricoli e Forestali) e DTM (Modello Digitale del Terreno). Indicatori di programma: SIARL (vedi sopra)

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Ruolo e le funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS:

Autorità Ambientale (con il supporto dell’assistenza tecnica dedicata): ha impostato la metodologia per il monitoraggio, curato la redaizone dei primi report, presentato gli esiti al CdS

Autorità di Gestione: concorda con l’AA le tematiche e le priorità ambientali da approfondire nel monitoraggio (riunioni periodiche di coordinamento)

Comitato di Sorveglianza: il report di monitoraggio è inviato con la documentazione del CdS e presentato in sede di riunione.

Valutatore Indipendente: una volta predisposta l’impostazione metodologica del monitoraggio e verificata la possibile che sovrapposizione di alcune tematiche con le valutazioni del VI, si è deciso di coordinare le attività e suddividere gli approfondimenti da effettuare sulle differenti componenti ambientali. L’accordo è che AA e VI sviluppino i rispettivi approfondimenti e che questi convergano annualmente nel report di monitoraggio da presentare al CdS e, nel 2015, nel report finale.

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REGIONE LOMBARDIA

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Non hanno uno specifico ruolo nel monitoraggio VAS:

ARPA

Assistenza tecnica del programma

Strumenti di interazione tra i soggetti

Al fine di favorire le sinergie (es. convergenza verso un rapporto di valutazione unico), condividendo metodologia di lavoro e caratteristiche dei dati da utilizzare, sono stati organizzati incontri tra l’Autorità Ambientale, il Valutatore Indipendente e l’Autorità di Gestione. Inoltre è avvenuto il coordinamento con l’assistenza tecnica dell’ Autorità di Gestione, con l’obiettivo di definire le caratteristiche dei dati da utilizzare per il monitoraggio ambientale.

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Cfr. Scheda POR Competitività

Periodicità reportistica Frequenza periodica annuale

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Cfr. Scheda POR Competitività Cfr. “Soggetti coinvolti nel monitoraggio” per le relazioni con il VI

Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

Nella fase di avvio della Programmazione è stato approvato un Piano di valutazione unitario, che definiva alcune priorità ambientali, alla cui valutazione avrebbero dovuto contribuire i sistemi di monitoraggio dei differenti programmi.

Il PUV non risulta attuato.

Quadri di riferimento

Non sono presenti QdR a livello regionale.

L’AA ha previsto di elaborare un “Documento propedeutico al Quadro di sostenibilità delle politiche regionali”, mettendo a sistema l’esperienza maturata all’interno dei Fondi e definendo strumenti utili per la programmazione regionale ordinaria e per la nuova programmazione 2014-2020.

Il Documento propedeutico sarà rivolto ad alcune politiche settoriali e conterrà: la definizione di obiettivi e priorità ambientali (ove possibile corredati anche da target), lo sviluppo di criteri ambientali per l’orientamento alla sostenibilità degli interventi, con indicazione delle modalità di utilizzo in differenti strumenti attuativi, la progettazione di un sistema di monitoraggio integrato.

Integrazione dei monitoraggi Vas

L’Autorità Ambientale è responsabile del monitoraggio del POR e del PSR e collabora per il monitoraggio con il GTA del PO Cooperazione Italia-Svizzera. Ciò assicura un coordinamento tra i sistemi di monitoraggio, applicando una metodologia unitaria, seppur declinata in modo differente in base alle specificità dei diversi programmi.

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REGIONE MARCHE

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Programma Operativo Competitività Regionale e Occupazione 2007/2013 Referente compilazione: Mattm – Bruna Kohan (non verificato dalle strutture provinciali)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

POR Competitività e Occupazione 2007-13 http://www.europa.marche.it/Portals/0/POR/POR%20FESR%20MARCHE%202007-2013[1].pdf (versione 01, 2007) http://www.europa.marche.it/Portals/0/POR/POR_FESR_MARCHE2007-2013_vers02.pdf (versione 02, 2009) http://www.europa.marche.it/LinkClick.aspx?fileticket=02k-h2Av54g%3d&tabid=106 (versione 03, 2011) http://www.europa.marche.it/Por20072013/Presentazione.aspx (sito POR_Europa) Rapporto Ambientale http://www.regione.marche.it/Portals/0/Ambiente/VAS/VAS_POR_rapportoambientale.pdf

Autorità di Gestione Dirigente pro-tempore della struttura P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE [email protected]

Autorità Ambientale

L’Autorità Ambientale della Regione è individuata con Delibera di Giunta n. 1736/2006. Le attribuzioni sono indicati al capitolo 5.1.4 Autorità Ambientale e ricadono sul Dirigente pro-tempore

All’Autorità ambientale sono riservate le seguenti attribuzioni:

promuovere e verificare l’integrazione della componente ambientale in tutti i settori d’azione dei Fondi comunitari, affinché sia assicurata la coerenza delle strategie e degli interventi proposti dai documenti di programmazione ai principi dello sviluppo sostenibile, in conformità agli OSC ed al QSN, nonché il rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia ambientale;

prestare la sua collaborazione all’autorità di gestione, nonché a tutte le strutture interessate, potendosi avvalere, a seconda delle necessità, del supporto di specifiche figure professionali;

cooperare con le strutture competenti nella predisposizione dei documenti di programmazione e nella redazione dei successivi atti attuativi, nonché durante l’intera fase di attuazione, monitoraggio e valutazione dei programmi;

collaborare, per gli aspetti di propria competenza, con le Autorità di programmazione e gestione dei piani o programmi cofinanziati da Fondi comunitari nell’applicazione della Direttiva 2001/42/CE (afferente la Valutazione Ambientale Strategica - VAS). L’Autorità ambientale partecipa ai lavori dei Comitati di sorveglianza e a quelli della rete nazionale delle Autorità ambientali.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Non sono presenti documenti specifici riferiti al monitoraggio Vas ma soltanto il capitolo finale del Rapporto Ambientale relativo alle “Misure previste per il monitoraggio”.

Strumenti di attuazione

Con DGR 1039 del 30 luglio 2008 e s.m.i. sono state approvate le Modalità Attuative del programma Operativo (MAPO) divise in due tomi: le procedure organizzative interne e le “schede intervento” con allegato il piano finanziario.

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Il Capitolo 8 dedicato al monitoraggio Vas del RA (pag. 88-93) prevede l’aggiornamento degli indicatori di contesto attraverso la fonte del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente delle Marche. Si presentano inoltre un set di indicatori di programma rappresentativi delle azioni dei cinque assi divisi per categoria in tre tabelle: indicatori di risultato, indicatori di realizzazione e

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REGIONE MARCHE

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indicatori di impatto.

Caratteristiche degli indicatori

caratteristiche degli indicatori utilizzati, strutturati per:

Componenti / fattori ambientali (elencare) Biodiversità, Popolazione e Salute Umana, Suolo, Acqua, Clima e Qualità dell’Aria, Patrimonio Storico – Culturale Paesaggio, Prelievo delle risorse e produzione dei rifiuti, Energia Assi prioritari

ASSE PRIORITARIO 1 – INNOVAZIONE ED ECONOMIA DELLA CONOSCENZA

ASSE PRIORITARIO 2 – SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE

ASSE PRIORITARIO 3 – EFFICIENZA ENERGETICA E PROMOZIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI

ASSE PRIORITARIO 4 – ACCESSIBILITÀ AI SERVIZI DI TRASPORTO

ASSE PRIORITARIO 5 –VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI

Fonti dei dati Informazione non disponibile

Sistemi informativi regionali

Informazione non disponibile

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Informazione non disponibile

Strumenti di interazione tra i soggetti

Informazione non disponibile

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Informazione non disponibile

Periodicità reportistica Informazione non disponibile

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Informazione non disponibile

Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

Il Piano unico di valutazione sviluppa le seguenti questioni: 1. l’assetto organizzativo del processo valutativo; 2. le modalità per individuare le valutazioni da intraprendere e le regole per modificare il Piano; 3. le attività valutative già decise; 4. la tempistica e le relative scadenze; 5. i meccanismi che saranno utilizzati per garantire la qualità delle valutazioni; 6. le attività previste per la rilevazione degli indicatori di programma; 7. le iniziative che saranno intraprese per la diffusione dei risultati delle valutazioni; 8. le attività che saranno implementate al fine di diffondere capacità valutative all’interno dell’amministrazione; 9. le risorse umane e organizzative che si prevede di impegnare nell’attività valutativa e il ruolo del Nucleo regionale di valutazione; 10. le risorse finanziarie necessarie per le valutazioni. L’AdG ha previsto la realizzazione di valutazioni operative e strategiche per il POR Marche.

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REGIONE MARCHE

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Nelle valutazioni operative sono previste valutazioni di avanzamento ed analisi di efficienza e di efficacia: - quando il monitoraggio rivela uno scostamento significativo (che supera il 10%) dagli obiettivi inizialmente previsti; - nel caso in cui una proposta di revisione del Programma comporti cambiamenti significativi (finanziari, nei contenuti, negli obiettivi del Programma, nei processi attuativi). Tra le valutazioni strategiche si segnalano: - Tematiche di importanza strategica per il Programma FESR, quali la ricerca e l’innovazione, i mediatori della conoscenza /FESR/FSE) e la banda larga; - Attuazione delle indicazioni contenute nella VAS, per valutare se l’attuazione del Programma riesce a seguire i suggerimenti emersi dalla VAS, in particolare nell’ambito del contenimento degli effetti negativi (misure di mitigazione) e di monitoraggio degli impatti. Questa valutazione sarà eseguita all’interno, sempre dall’AA. Il Piano Unico di Valutazione è uno strumento non vincolante, in quanto può essere integrato, aggiornato e modificato progressivamente. Non è specificato se il piano unitario di valutazione preveda un “monitoraggio ambientale unitario” trasversale ai programmi della politica regionale. Comunque, il Piano Unico di Valutazione prende in considerazione tre sistemi di valutazione:POR FESR, POR FSE e PSR.

Quadri di riferimento Informazione non disponibile

Integrazione dei monitoraggi Vas

Informazione non disponibile

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REGIONE MOLISE

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Programma Operativo Competitività Regionale e Occupazione 2007/2013

Referente compilazione: Mattm – Bruna Kohan

Verificato da Angelo di Lauro, Virginia Nardacchione, Luciana Turro – Regione Molise

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

POR/FESR 2007/13 Molise: http://www.regione.molise.it/nvi/nucleovalutazioneinvestimenti.nsf/88F06E208A847256C1257500003D93DE/52909132AD000F01C125791900376D72/$file/POR_FESR_Rimodulato.pdf Rapporto Ambientale VAS: http://www.regione.molise.it/web/assessorati/_vc5qn8rrid5q8anr1dlh6ipbeehig_.nsf/7b2fc1dd3b25fddfc125742d0025e1d5/dc556a6fb32c8c35c12572eb002c8f37?OpenDocument

Autorità di Gestione

Struttura competente: Servizio per la Gestione del Programma Regionale finanziato dal FESR 2007-2013 e dei Programmi Attuativi Nazionali Indirizzo: Via Genova, 11 – 86100 CAMPOBASSO Posta elettronica: [email protected]

Autorità Ambientale

Il ruolo di Autorità Ambientale è definito al § 5.1.4, pag.145 del POR/FESR 2007/2013. L’AA si occupa della verifica dell’integrazione della componente ambientale all’interno dei bandi attuativi del POR

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Il Piano di Monitoraggio Ambientale non è ancora definito, non sono stati prodotti rapporti di monitoraggio.

Strumenti di attuazione

Gli strumenti di attuazione sottoposti a valutazione di sostenibilità ambientale sono:

-Piani Integrati Territoriali (PIT)

-Piani Integrati di Sviluppo Urbano (PISU)

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Così come definito nel Rapporto Ambientale il Monitoraggio Ambientale è strutturato secondo un classico schema ciclico articolato nelle seguenti fasi: 1) Raccolta dei dati ambientali e popolamento/aggiornamento degli indicatori; 2) Aggiornamento dello scenario di riferimento e redazione del Rapporto di Monitoraggio; 3) Integrazione del monitoraggio nella Gestione dl Programma.

Caratteristiche degli indicatori

Caratteristiche degli indicatori utilizzati strutturati per:

Componenti / fattori ambientali (elencare) 1)Atmosfera, cambiamenti climatici, energia;2) Risorse idriche; 3)Suolo e sottosuolo; 4) Rifiuti; 5) Turismo;6) Ecosistemi naturali; 7) Popolazione e salute.

Ognuna delle tematiche suddette è articolata in sottotemi specifici (es. la tematica ecosistemi naturali e articolata nei sottotemi Aree Naturali protette, Aree seminaturali, Biodiversità, Foreste e Gestione Forestale).

Non sono state definite relazioni fra gli indicatori di programma e gli indicatori VAS.

Le informazioni definite per ciascun indicatore sono le seguenti: Numero indicatore, Descrizione, Ultimo dato disponibile(valore numerico),Anno di riferimento,Fonte del dato, Rilevanza ai fini del monitoraggio e della valutazione.

Fonti dei dati Poiché il Piano di Monitoraggio Ambientale non è operativo non sono ancora state definite le fonti dei dati e le fasi di rilevamento.

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REGIONE MOLISE

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Sistemi informativi regionali

Informazione non disponibile

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

ruolo e le funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS:

Autorità Ambientale: redazione del Piano di Monitoraggio Ambientale e successivamente il Rapporto annuale di monitoraggio.

Autorità di Gestione: coordina con l’AAR l’attuazione del Piano di Monitoraggio.

Comitato di Sorveglianza: coordina con l’AAR l’attuazione del Piano di Monitoraggio.

ARPA: Il ruolo dell’ARPA nel monitoraggio del PAR FAS si fonda sulla sua conoscenza e controllo sistematico del territorio e in generale della situazione ambientale regionale e sul presidio dei sistemi di monitoraggio delle componenti ambientali Il coordinamento con l’ARPA Molise è presupposto fondamentale per far sì che l’Autorità Ambientale Regionale garantisca l’integrazione e il perseguimento degli obiettivi e dei criteri di sostenibilità ambientale in diversi settori di intervento.

Eventuali comitati di pilotaggio della valutazione (o strumenti analoghi)

altri soggetti: Nucleo di valutazione e di verifica degli investimenti pubblici (NVVIP), Istituzioni universitarie e di ricerca, Autorità dei Bacino, Assessorati regionali.

Strumenti di interazione tra i soggetti

Informazione non disponibile

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

E’ prevista la consultazione dei seguenti soggetti con competenza ambientale:ARPA, Istituzioni universitarie e di ricerca, Autorità dei Bacino, Assessorati regionali competenti

Periodicità reportistica Report annuali

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

il monitoraggio VAS attualmente non è parte del piano di valutazione

Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

Attualmente il piano unitario di valutazione non prevede un monitoraggio ambientale unitario.

Quadri di riferimento QSN, DSR, DUP.

Integrazione dei monitoraggi Vas

Informazione non disponibile

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REGIONE PIEMONTE

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Sezione 1 Programma POR-FESR Regione Piemonte http://www.regione.piemonte.it/ambiente/autorita/psr2007_13.htm (Giuseppina Sestito)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://www.regione.piemonte.it/ambiente/autorita/dwd/documnet/por0713accomp.pdf , http://www.regione.piemonte.it/ambiente/autorita/documentazione.htm

Autorità di Gestione Direzione regionale Industria, oggi Direzione Attività produttive

Via Pisano 6 – Torino (v. Par. 5.1.1 del POR)

Autorità Ambientale

a) l’Autorità Ambientale è individuata nel POR (v. Paragrafo 5.1.4) come una delle strutture preposte alla predisposizione e attuazione del programma; con successivo provvedimento amministrativo sono stati demandati tutti gli adempimenti necessari allo svolgimento delle funzioni di AA alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale – Programmazione Gestione Rifiuti, oggi Direzione Ambiente (DGR 36-7053 del 8.10.2007) Al Par. 5.1.4:…..L’Autorità Ambientale assolve la funzione di garantire l’integrazione ambientale e di rafforzare l’orientamento allo sviluppo sostenibile in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del Programma Operativo Regionale, assicurando efficacia e continuità al processo di valutazione ambientale strategica, anche attraverso il monitoraggio e la gestione di eventuali meccanismi di retroazione sul programma. b) Integrazione ambientale/Attuazione del Programma: definizione dei criteri e delle modalità di gestione; predisposizione degli strumenti attuativi; selezione delle domande di finanziamento e partecipazione ai comitati di valutazione; supporto alla programmazione/progettazione in caso di bandi/accordo di programma; cooperazione con i responsabili di misura; cooperazione nelle attività trasversali di monitoraggio e sorveglianza del programma e collaborazione con il valutatore indipendente; collaborazione con il NuVal e con le strutture di coordinamento della programmazione unitaria 2007-13. Monitoraggio: Raccolta dati; Aggiornamento del contesto ambientale rispetto alla situazione ex-ante. Attività di informazione e comunicazione e divulgazione.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Piano di monitoraggio ambientale – aggiornamenti 2010 e 2011 Rapporto Tecnico 2010 Rapporto Tecnico 2011

Strumenti di attuazione non sono previsti dal programma strumenti di attuazione sottoposti a VAS o a valutazioni di sostenibilità ambientale

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

a) b) Tematiche oggetto di monitoraggio: - Contesto ambientale – l’aggiornamento dei dati di contesto si esplica

attraverso il ricorso a banche dati settoriali esistenti che vanno a comporre il SIRAPiemonte. Il punto di raccordo connesso a questo tema è il Catalogo delle informazioni ambientali.

- Capacità del programma di raggiungere i propri obiettivi ambientali – i dati sulle prestazioni ambientali dei singoli interventi, raccolti in fase di istruttoria e successivamente in fase di realizzazione, consentono di valutare degli effetti ambientali riferibili all’attuazione del programma oltre che la verifica del grado di conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati nel RA

- Effetti ambientali positivi / negativi – gli effetti ambientali positivi sono

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REGIONE PIEMONTE

60

riscontrabili dai dati relativi alle prestazioni ambientali dei singoli interventi. Si riscontrano, invece, delle difficoltà nel rilevamento dei dati negativi sia dei singoli interventi, in quanto si tratta di dati impliciti non misurabili, sia dall’analisi di contesto che, qualora sia in grado di registrare variazioni negative, non ci dà modo di verificare oggettivamente l’influenza del programma su tali cambiamenti.

c) Al momento non sono state effettuate, ma non si escluse la possibilità di

effettuarle in futuro

Caratteristiche degli indicatori

a) Gli indicatori sono strutturati per Assi e Linee d’intervento a cui sono associati i relativi obbiettivi di sostenibilità ambientale individuati nel R.A.

b) Gli indicatori di programma, per quanto possibile, devono andare a comporre il quadro generale della VAS, nei limiti descritti nella sezione successiva

Fonti dei dati

a) Gli strumenti attuativi rappresentano la fonte dati principale per il popolamento degli indicatori. Le informazioni, definite in funzione del contenuto specifico degli interventi finanziabili e degli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati per ciascuna misura coincidono nel caso di misure a diretta finalità ambientale con quelle informazioni indispensabili al processo di selezione e valutazione degli interventi, ad avvenuta presentazione delle domande. Nella fase di presentazione delle domande, vi è una prima raccolta di informazioni. Il Sistema di Monitoraggio Ambientale del POR-FESR raccoglie e gestisce principalmente due tipologie di informazioni:

dati inerenti il contesto ambientale, in modo da aggiornare periodicamente gli indicatori che compongono lo scenario di riferimento. Tali dati sono contenuti nelle banche dati settoriali esistenti che vanno a comporre il Sistema Informativo Regionale Ambientale;

dati sulle prestazioni ambientali dei singoli interventi, raccolti sia in fase di istruttoria, in fase di ammissione a finanziamento sia in fase di realizzazione (al saldo); la raccolta avviene in maniera progressiva ed in funzione delle necessità legate alle varie fasi della valutazione.

b) Per i dati derivanti da bandi il cui finanziamento è subordinato a prestazioni ambientali, si riescono ad ottenere tutte le informazioni

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“positive” che necessariamente devono essere fornite per acceder al finanziamento. Nei casi in cui le informazioni non debbano essere date obbligatoriamente, poiché non direttamente collegate la finanziamento, si possono verificare due eventualità: i dati mancano oppure i dati vengono forniti “a spot” e senza una reale possibilità di validazione. In questi casi si cerca di supplire con analisi statistiche che associano dati ambientali calcolati a processi produttivi.

Sistemi informativi regionali

Al fine dell’espletamento di tutte le funzioni connesse all’attuazione del POR-FESR risulta indispensabile l’impiego di procedure informatizzate e la creazione di un sistema informativo che consenta la gestione delle possibili attività connesse all’attuazione del programma, concernenti la gestione, la sorveglianza, il controllo, la valutazione ed il monitoraggio. Il SI POR-FESR è realizzato nell’ambito del Sistema Informativo Regionale (SIRE), in modo da garantire il raccordo e l’interscambio dei dati con i sistemi informativi esistenti relativi alle diverse materie di interesse in ambito regionale e connesse con l’argomento. Le informazioni afferenti a questa tipologia derivanti dalle domande, nel caso di progetti a carattere energetico-ambientale dell’Asse II del POR-FESR, sono conservate anche nel DTIF Energia - Dati tecnici interventi finanziati della RUPAR-Piemonte. Tale Banca Dati rappresenta un archivio per la raccolta dei dati tecnici degli interventi energetici oggetto di finanziamenti, che forniscono indicazioni per descrivere gli interventi finanziati e la loro distribuzione sul territorio. Dalla Banca Dati è possibile esportare le informazioni per successive elaborazioni.

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS: Autorità Ambientale Autorità di Gestione Comitato di Sorveglianza ARPA Valutatore Indipendente Assistenza tecnica del programma Eventuali comitati di pilotaggio della valutazione (o strumenti analoghi)

Strumenti di interazione tra i soggetti

Le tematiche affrontate nel processo di valutazione ex-ante del POR-FESR hanno coinvolto l’Autorità Ambientale che, in collaborazione con l’Autorità di Gestione, ha individuato le esigenze conoscitive in ambito ambientale. Analoga collaborazione si sta verificando per la valutazione intermedia del programma da parte del valutatore indipendente. Inoltre l’Autorità Ambientale partecipa ai lavori del Sistema di Valutazione delle Politiche regionali, ed è membro del Nucleo di Valutazione (NuVal Piemonte) e del Gruppo di Pilotaggio del Piano di Valutazione della politica regionale unitaria 2007-2013.

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Al momento non sono state svolte consultazioni, né effettuate informative specifiche con soggetti competenti in materia ambientale E’ prevedibile che in fase attuativa più avanzata, con dati di monitoraggio più consistenti si possano prevedere iniziative più specifiche in aggiunta alla ordinaria informazione svolta nell’ambito delle attività di sorveglianza del programma

Periodicità reportistica annuale

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Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Il Monitoraggio Ambientale (PMA) è parte integrante ed imprescindibile del monitoraggio complessivo del POR- FESR (lettera I all. VI D.Lgs 152/06). In quest’ottica l’AA collabora costantemente con l’AdG anche per la predisposizione di domande valutative ad hoc da inserire nelle Valutazioni del Programma effettuate in fase ex-ante, intermedia ed in futuri, ex-post, da un valutatore indipendente.

Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

a) Come già specificato l’Autorità Ambientale ha collaborato per la definizione delle domande valutative di tipo ambientale da integrare nelle previste valutazioni strategiche ed operative, per poter evidenziare la coerenza della realizzazione del POR-FESR con gli obiettivi di tutela ambientale interni al programma stesso ed alle politiche regionali.

Inoltre l’Autorità Ambientale è stata chiamata ad individuare gli elementi di competenza del capitolato per la selezione del soggetto designato per la valutazione delle politiche energetiche della Regione finanziate da fondi comunitari, in modo da garantire la trattazione dei temi specifici a carattere ambientale secondo quanto concordato con l’Autorità di Gestione.

Inoltre,

b) Come previsto dalla valutazione ex-ante, al fine di mettere la Commissione nelle condizioni di effettuare analisi comparative tra Programmi, settori e ambiti tematici, si è reso necessario adottare un set comune di indicatori base, che la Commissione stessa identifica in relazione a ciascuno specifico obiettivo (Convergenza, Competitività Regionale e Occupazione e Cooperazione Territoriale), ritenendoli idonei a rappresentare le priorità definite negli Orientamenti Strategici Comunitari (OSC). Tali indicatori sono stati integrati all’interno del sistema degli indicatori definiti per i diversi programmi, ivi incluso il POR-FESR, per essere monitorati nel corso dell’attuazione. Fra gli indicatori a carattere ambientale, quello trasversale a tutte le azioni concerne la riduzioni di gas effetto serra (CO2 and equivalents, kt), che rappresenta la risposta del POR-FESR agli obiettivi prefissati dalla Conferenza di Kyoto) L’Autorità Ambientale partecipa attivamente alle attività di istruttoria e selezione delle domande pervenute e dei progetti presentati per i finanziamenti POR-FESR, collaborando all’interno dei Comitati di Valutazione istituiti per le singole misure con le Direzioni competenti o con Finpiemonte.

Monitoraggio

del POR

Monitoraggio

Ambientale

Monitoraggio

Economico-

finanziario

Strumenti attuativi

attivati

Adesione agli

strumenti attuativi

Verifica di:

. obiettivi di sostenibilità

ambientale

. effetti ambientali

Rapporto

Ambientale

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REGIONE PIEMONTE

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L’Autorità Ambientale per sistematizzare le valutazioni di propria competenza dei progetti pervenuti per ciascun bando, ha predisposto specifiche check list e schede di valutazione su cui registrare i dati ambientali dichiarati dai proponenti. d) il monitoraggio integrato al FEASR è limitato alle misure finanziate in

compartecipazione con il PSR

Quadri di riferimento

Secondo le indicazioni dell’Autorità Nazionale di Programmazione, ribadite dagli orientamenti per l’applicazione della Direttiva VAS elaborati in sede di Rete Nazionale delle Autorità Ambientali, l’Autorità Ambientale ha predisposto e condiviso le linee-guida regionali per l’applicazione della direttiva VAS ai programmi operativi regionali, garantendo così che il processo di valutazione sia realizzato nei tempi e nei modi adeguati e che le scelte di programmazione siano effettuate alla luce dei risultati di tale processo. Dal punto di vista applicativo, tuttavia, si rileva la difficoltà di integrare fra di loro i processi valutativi dei diversi programmi che fanno capo alle politiche regionali di sviluppo. Tutti i programmi seguono obiettivi di sostenibilità ambientale trasversali alle politiche, ma la gestione dei programmi è spesso affidata ad unità lavorative diverse non coordinate fra di loro, il cui unico punto di contatto è rappresentato dall’autorità ambientale. In prospettiva, quindi, il rafforzamento di questa autorità potrebbe garantire un maggior livello di integrazione non solo nella fase programmatoria ma anche in quella attuativa.

Integrazione dei monitoraggi Vas

Informazione non disponibile

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POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO

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PO FESR 2007-2013 della Regione Puglia (Lidia Alifano, Claudia de Robertis)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

Programma operativo:

http://www.regione.puglia.it/burp_doc/pdf/xxxix/N031_26_02_2008.pdf Rapporto ambientale : http://ecologia.regione.puglia.it/index.php?option=com_joomdoc&task=doc_download&gid=1956&Itemid=661

Autorità di Gestione

Dirigente del Settore Programmazione e Politiche Comunitarie – Direzione Generale Programmazione e Finanza (Dott. Pasquale Orlando)

Indirizzo: Via Caduti di tutte le guerre, 15 – 70126 Bari Posta elettronica : [email protected]

Autorità Ambientale

Il ruolo di Autorità Ambientale è identificato e definito all’interno del Programma Operativo (cap. 5 Procedure di attuazione - paragrafo 5.1.4 Autorità Ambientale). Con D.P.G.R. n. 886/2008 (art. 9) sono definite le modalità operative con cui, in applicazione dei principi orizzontali, l’AA integra la componente ambientale del programma. Tali modalità operative sono state ulteriormente specificate all’interno del Piano Operativo di Cooperazione tra Autorità di Gestione e Autorità Ambientale pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 118 del 09-07-2010. Attività svolte sinora dall’AA nella fase di attuazione:

1. partecipazione alla revisione del P.O.;

2. revisione dei criteri di selezione degli interventi;

3. rimodulazione/revisione dei Programmi Pluriennali di Asse (PPA);

4. partecipazione alla redazione di Avvisi pubblici;

5. supporto operativo nella fase di istruttoria e valutazione delle istanze pervenute a seguito di Avviso Pubblico;

6. attività finalizzate allo svolgimento dei Comitati di Sorveglianza;

7. monitoraggio ambientale del programma, attraverso la redazione del Piano di Monitoraggio ambientale;

8. redazione di modulistica, report, linee guida;

9. attività di comunicazione ambientale.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Nell’ambito del piano di Monitoraggio sono stati sinora prodotti i seguenti report:

1. Il sistema di monitoraggio per la componente “ARIA”;

2. Il sistema di monitoraggio per la componente “PAESAGGIO E BENI CULTURALI”;

3. Il sistema di monitoraggio per la componente “RIFIUTI”.

Sono in fase di ultimazione i seguenti report: 1. Il sistema di monitoraggio per la componente “ACQUA”;

2. Il sistema di monitoraggio per la componente “SUOLO”;

3. Il sistema di monitoraggio per la componente “AMBIENTE MARINO COSTIERO”;

4. Il sistema di monitoraggio per la componente “BIODIVERSITA’”.

Strumenti di attuazione I piani strategici di area vasta, che possono essere considerati strumento di

attuazione del programma, sono stati sottoposti al processo di VAS.

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POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO

65

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio(definita nel Rapporto Ambientale o nel Piano di Monitoraggio / Rapporti di Monitoraggio)

Il Piano di Monitoraggio Ambientale predisposto dall’AA si articola in cinque fasi operative:

- FASE 1 - Aggiornamento del quadro delle conoscenze; - FASE 2 – Identificazione degli obiettivi di sostenibilità; - FASE 3 – Definizione delle azioni da monitorare per le diverse Linee

d’Intervento del P.O. FESR; - FASE 4 – Definizione degli indicatori di sostenibilità per il programma

utili al monitoraggio degli effetti ambientali delle azioni individuate; - FASE 5 – Analisi dei risultati e produzione dei rapporti di

monitoraggio.

tematiche oggetto di monitoraggio: Contesto ambientale è stata svolta un’attività di revisione e integrazione degli indicatori di contesto utilizzati in sede di Rapporto Ambientale (RA) del programma, si è cercato, nella maggior parte dei casi, di utilizzare indicatori di contesto periodicamente popolati e validati da soggetti terzi Capacità del programma di raggiungere i propri obiettivi ambientali: Tale tematica è oggetto del monitoraggio ambientale; gli indicatori individuati in relazione agli obiettivi di sostenibilità si propongono infatti di valutare gli effetti ambientali delle azioni del programma. Effetti ambientali positivi / negativi gli effetti ambientali positivi e negativi sono stati descritti a livello di linea di intervento; a valle di tale analisi è stato definito un nuovo set di criteri di sostenibilità ambientale (criteri VAS del RA) atti a contrastare gli effetti negativi individuati e supportare quelli positivi. Attualmente tali criteri vengono utilizzati come supporto alla redazione di bandi pubblici, e verranno proposti come nuovi criteri VAS in fase di rimodulazione del programma. Qualità del processo di integrazione ambientale la qualità del processo di integrazione ambientale è – indirettamente – oggetto del sistema di monitoraggio proposto, in quanto molti indicatori di programma proposti saranno popolabili solo in caso di recepimento da parte del programma dei criteri di sostenibilità individuati. Governance ambientale del processo: non oggetto di monitoraggio.

All’interno del piano di monitoraggio sono individuate, per ciascun indicatore di contesto, le aree della regione che presentano particolari criticità. Tali aree saranno oggetto di analisi di tipo territoriale.

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori utilizzati nel piano di monitoraggio sono stati organizzati per componenti, e si suddividono in “Indicatori di contesto” e “Indicatori di programma”. Gli indicatori di contesto sono utilizzati al fine di verificare l’andamento dello stato dell’ambiente e di definire lo scenario di riferimento. Gli indicatori scelti, strutturati per componente ambientale (aria, paesaggio e beni culturali, rifiuti, acqua, ambiente marino costiero, suolo, biodiversità) sono usualmente popolati da altri soggetti (es. ARPA, ISTAT, ISPRA etc) indipendentemente dall’attuazione del programma. Gli indicatori di programma, analogamente strutturati per componente ambientale, sono stati definiti in relazione agli obiettivi di sostenibilità individuati per ciascuna componente e offrono la misura degli effetti ambientali conseguenti all’attuazione del programma. Dalle tabelle e dalle schede allegate ai report di monitoraggio è possibile infatti individuare le azioni del programma concorrenti al loro popolamento, che avverrà attraverso il rilevamento dei dati dai beneficiari e/o dai Responsabili di Azione.

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POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO

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Quando di pertinenza, sono stati utilizzati indicatori di programma popolati dall’ADG come indicatori VAS ciascun indicatore è descritto dettagliatamente in apposite schede allegate ai report di monitoraggio: le informazioni contenute nelle schede afferiscono al nome, descrizione, tipo (contributo, processo ecc), unità di misura, azioni associate, fonti per il popolamento, soggetto fornitore del dato, modalità di acquisizione, modalità di elaborazione, presenza di un eventuale indicatore di contributo correlato, modalità di correlazione tra indicatore di processo e indicatore di contributo, indicatore di contesto correlato. Non è stato previsto specificatamente un nucleo di indicatori comune per il monitoraggio di più strumenti, ma per quanto riguarda la componente ambientale “Paesaggio e beni culturali” gli indicatori di contesto individuati sono comuni agli indicatori di paesaggio elaborati per il Rapporto Ambientale del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale nell’ambito del processo di Valutazione Ambientale Strategica. Gli stessi indicatori sono stati proposti dal gruppo di lavoro che ha redatto il Rapporto Ambientale del PPTR all’interno del documento “GLI INDICATORI PER IL PAESAGGIO - Indicazioni per la redazione delle Valutazione Ambientali Strategiche dei piani e Programmi“ (giugno 2010). Il documento propone il recepimento degli stessi indicatori per la componente “Paesaggio” nell’ambito delle procedure di VAS dei Piani Urbanistici Generali (PUG) comunali, al fine di ottenere l’aggiornamento dei dati ad una scala di maggior dettaglio e l’implementazione degli stessi indicatori all’interno degli strati informativi dei PUG.

Fonti dei dati

Gli indicatori di contesto sono popolati da altri soggetti (ARPA, ISTAT, ISPRA etc). Le principali fonti dei dati per il popolamento degli indicatori di programma sono i beneficiari e i Responsabili di Azione, attraverso la compilazione di appositi formulari predisposti dall’AA. In alcuni casi, e in particolare negli avvisi pubblici già integrati dall’AA, sono state allegate alla documentazione del bando le schede di rilevamento dei dati.

Il reperimento dei dati potrebbe risultare di difficile attuazione per il numero ed il dettaglio dei dati richiesti ai beneficiari che, già allo stato attuale, difficilmente producono documentazione consona a quella richiesta.

Sistemi informativi regionali

Il sistema informativo di monitoraggio dell’attuazione del programma è il MIRWEB (Monitoraggio Interventi Regionali), che fornisce informazioni sullo stato di attuazione dei progetti finanziati. Alcune informazioni contenute al suo interno possono essere utili per il monitoraggio ambientale.

L’Autorità Ambientale, nell’espletamento delle attività di competenza ha costruito un sistema informativo territoriale nel cui database sono inserite le informazioni utili al monitoraggio ambientale (posizione territoriale, anagrafica, stato delle istanze, ecc. ecc.).

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

ruolo e le funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS:

Autorità Ambientale: l’Autorità Ambientale redige il Piano di Monitoraggio Ambientale come previsto dal PO al paragrafo 5.1.4 e dal Rapporto Ambientale della VAS del PO FESR

Autorità di Gestione: è responsabile dell’attuazione e del monitoraggio del Programma

Comitato di Sorveglianza: al CdS sono presentati i report di monitoraggio

ARPA: l’Arpa Puglia fornisce il Rapporto Annuale sullo Stato

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POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO

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dell’Ambiente consentendo la valutazione della variazione degli indicatori di contesto. Ha inoltre supportato l’AA nella quantificazione delle emissioni in atmosfera regionali attraverso il modello INEMAR.

Assistenza tecnica del programma: Così come previsto nel Programma e nel DPGR 886/2008, l’AA della Regione Puglia è incardinata nel Servizio Ecologia dell’Area politiche per l’ambiente, le reti e la qualità urbana; l’incarico è conferito al Dirigente del Servizio Ecologia, che si avvale del supporto di una struttura tecnica costituita da n. 7 unità esperte

Strumenti di interazione tra i soggetti

Al momento non esistono protocolli di intesa tra i diversi soggetti, l’interazione e lo scambio di informazioni avviene su base informale.

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Attualmente tale consultazione non risulta in essere.

Periodicità reportistica Informazione non disponibile

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Informazione non disponibile

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REGIONE PUGLIA

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Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

Informazione non disponibile

Quadri di riferimento

La Regione Puglia non si è dotata esplicitamente di una strategia di sostenibilità ambientale, anche se tali principi sono desumibili dal programma politico dell’Amministrazione.

I quadri di riferimento individuati per il monitoraggio ambientale fanno capo alle strategie comunitarie, al QSN nazionale ed alle pianificazioni regionali differenti per comparto ambientale.

Integrazione dei monitoraggi Vas

Attualmente non è codificato un sistema di relazione generale tra la VAS di diversi piani. Sono in corso attività di ricerca e sperimentazione in questa direzione. Il citato documento “GLI INDICATORI PER IL PAESAGGIO - Indicazioni per la redazione delle Valutazione Ambientali Strategiche dei piani e Programmi“ redatto dal gruppo di lavoro che ha curato il Rapporto Ambientale del PPTR propone – nell’ambito delle procedure di VAS, relativamente alla componente ambientale “paesaggio” – un allineamento del sistema di monitoraggio tra piani a diversa scala, anche al fine di sfruttare al meglio le potenzialità delle informazioni di miglior dettaglio desumibili dagli strumenti urbanistici sottordinati. Tale operazione sarà possibile anche grazie al processo di informatizzazione dei PUG attualmente in corso, che prevede la restituzione delle previsioni di piano in ambiente GIS attraverso strati informativi codificati e compatibili con il SIT regionale, al fine di costruire un Catalogo di dati territoriali unificato.

strumenti predisposti per la governance complessiva del monitoraggio Vas dei programmi coinvolti (piani di cooperazione, tavoli interistituzionali, cabine di regia, tavoli tecnici, ecc)

Piano Operativo di Cooperazione tra Autorità di Gestione e Autorità Ambientale pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 118 del 09-07-2010.

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REGIONE SARDEGNA

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Programma 1 POR FESR Sardegna 2007-2013 referenti per la compilazione Paola Manconi, Agnese Marcus e Luigi Moro – Regione Sardegna

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

PO FESR: http://www.sardegnaprogrammazione.it/index.php?xsl=1227&s=35&v=9&c=7490&na=1&n=10&nodesc=2 VAS PO FESR: http://www.sardegnaprogrammazione.it/index.php?xsl=1384&s=175866&v=

2&c=7499

Autorità di Gestione Centro Regionale di Programmazione- Assessorato della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio

Autorità Ambientale

il ruolo di Autorità Ambientale per il programma è definito nella Delibera di Giunta Regionale del 28 aprile 2009, n. 20/11 che approva il documento sui sistemi di gestione controllo.

Al fine di perseguire gli obiettivi previsti dal Programma tenendo in considerazione la valenza della componente ambientale in tutte le priorità definite, l’AdG opera avvalendosi dell’Autorità Ambientale del SAVI (Servizio della sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali) dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente e dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPAS) per la raccolta e sistematizzazione delle informazioni in materia ambientale. Ai sensi della direttiva 2001/42/CE, la Valutazione Ambientale Strategica del PO FESR assicura l’integrazione della dimensione ambientale a partire dalle fasi di preparazione del Programma e lungo tutto il suo ciclo di vita. La VAS è stata pertanto integrata nel processo di Valutazione ex ante e contiene elementi di giudizio sulla sostenibilità ambientale degli interventi programmati. In ossequio alle disposizioni della direttiva succitata, vengono sviluppate azioni valutative ulteriori nel corso della fase di attuazione del Programma e la revisione dello stesso viene sottoposta a verifica di assoggettabilità a VAS. L’Autorità di Gestione, con il supporto dell’Autorità Ambientale del SAVI redige report di monitoraggio annuali che, sulla base dell’aggiornamento dei dati, valutino le cause che possano aver determinato uno scostamento dalle previsioni e propongano delle eventuali misure di ri-orientamento. Nel rilascio del parere di coerenza delle proposte di attuazione predisposte dai Responsabili di Linea di Attività del PO FESR con il Programma e la Programmazione Unitaria, l’AdG integra tale parere con il supporto dell’Autorità Ambientale, con eventuali osservazioni atte a garantire il corretto conseguimento dell’obiettivo orizzontale dello sviluppo sostenibile. La verifica degli effetti ambientali del Programma si affianca quindi al controllo dell’attuazione dal punto di vista procedurale, finanziario e fisico.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Report di monitoraggio 2010

http://www.sardegnaprogrammazione.it/documenti/35_84_20110126165515.pdf

Strumenti di attuazione Attualmente non vi sono strumenti di attuazione sottoposti a VAS

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Il sistema di monitoraggio progettato per il POR FESR 2007-2013 prevede le seguenti fasi: 1. Individuazione degli indicatori; 2. Individuazione della fonte dei dati; 3. Definizione delle modalità di aggiornamento e della relativa

periodicità; Definizione delle soglie critiche in base alle quali procedere ad attivare misure di riorientamento del programma;

4. Verifica dell’andamento dello scenario di riferimento e degli indicatori rispetto alle previsioni formulate nel piano;

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5. Redazione dei report di monitoraggio. Tematiche oggetto di monitoraggio: contesto ambientale

Viene effettuata l’analisi periodica del contesto ambientale al fine di verificare quali possono essere le variazioni sia di criticità che di opportunità del territorio regionale consentendo un riorientamento del PO in tal senso. Inoltre possono essere individuati impatti negativi anche indiretti derivanti dall’attuazione del PO, sebbene una simile analisi risulti piuttosto complessa vista la necessità di prescindere da fattori esterni agli ambiti d’azione del programma stesso. Capacità del programma di raggiungere i propri obiettivi ambientali

Sono stati previsti due set di indicatori: il primo (indicatori di realizzazione) volto a valutare la realizzazione di interventi correlati con gli obiettivi di sostenibilità ambientale integrati nel Programma e/o con le misure di mitigazione; il secondo (indicatori di risultato) che valuta i risultati ottenuti dal Programma in relazione al perseguimento degli obiettivi ambientali. Gli indicatori di realizzazione sono strettamente legati agli interventi proposti dal PO, e i relativi dati verranno forniti direttamente dall’Autorità di Gestione in base ai progetti finanziati e alle loro caratteristiche. Effetti ambientali positivi / negativi – evidenziare la relazione con la

valutazione degli effetti ambientali (RA ) Si è proceduto all’individuazione dei possibili impatti su ciascuna componente ambientale/fattore di interrelazione (aria e rumore, acqua, suolo, biodiversità, aree protette e Rete Natura 2000, paesaggio e beni culturali, bonifica dei siti inquinati, rifiuti, energia, trasporti, sistemi produttivi e rischio tecnologico) alla luce anche degli obiettivi operativi ambientali individuati. Qualità del processo di integrazione ambientale (es. presenza /

efficacia dei criteri di selezione ambientali ecc, …)

I Criteri di ammissibilità e di selezione delle operazioni del PO FESR

prevedono specifici criteri di selezione ambientale. Esempio Obiettivo operativo 4.1.4 Migliorare il sistema di gestione dei rifiuti Requisiti oggettivi dell’operazione: organizzazione della gestione e rispetto del principio “chi inquina paga” Coerenza dell’operazione: Rispetto agli Obiettivi Orizzontali: maggiore

sostenibilità ambientale dello sviluppo Efficienza dell’operazione: interventi finalizzati ad aumentare la quota dei

rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata (Allegato 1 Delibera CIPE 166 del 21/12/2007).

Nel rilascio del parere di coerenza delle proposte di attuazione predisposte dai Responsabili di Linea di Attività del PO FESR con il Programma e la Programmazione Unitaria, l’AdG integra tale parere con il supporto dell’Autorità Ambientale, con eventuali osservazioni atte a garantire il corretto conseguimento dell’obiettivo orizzontale dello sviluppo sostenibile.

Governance ambientale del processo

l’AdG opera avvalendosi dell’Autorità Ambientale, dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico interessato. analisi di tipo territoriale (sulla regione o su aree specifiche di particolare

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significato per la registrazione degli effetti del programma) In corso di predisposizione

Caratteristiche degli indicatori

Indicatori di contesto

Per valutare l’evoluzione del contesto ambientale si farà riferimento agli indicatori utilizzati per la redazione dell’analisi ambientale

Componenti ambientali:

Aria e rumore, Acqua, Suolo, Biodiversità e aree naturali, Paesaggio e beni culturali, Bonifica siti inquinati, Rifiuti, Energia Trasporti, Sistemi produttivi e rischio tecnologico.

Esempio indicatori aria e rumore

Concentrazioni di SO2 e PM10

Emissioni di metalli pesanti

Superamenti dei limiti di legge dei parametri di qualità dell’aria

Popolazione residente in comuni con zonizzazione acustica

Indicatori di realizzazione e di risultato per Asse.

Per ogni Asse sono stati individuati degli indicatori di realizzazione e di risultato afferenti alle componenti ambientali interessate dall’attuazione degli interventi finanziati dallo stesso Asse.

Tra gli indicatori di impatto associati all’Obiettivo generale del Por l’indicatore “Riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra” è equiparabile all’indicatore utilizzato per il monitoraggio VAS “Emissioni climalteranti (CO2)”.

Altri indicatori del programma relazionati ad indicatori VAS:

L’indicatori di impatto associato all’Obiettivo globale dell’Asse III “Consumi di energia prodotta da fonti rinnovabili (GWh di energia consumata e prodotta da fonti rinnovabili su GWh consumati n totale).

Indicatori di risultato associati agli Obiettivi specifici dell’Asse III. Esempio: Produzione energetica addizionale da fonti rinnovabili (MWh)

Indicatori di risultato associati agli Obiettivi specifici dell’Asse IV. Esempio: Rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani (%)

per ogni indicatore viene riportato: tipologia, fonte dei dati, periodo di riferimento dei dati e periodicità di aggiornamento, copertura geografica dei dati.

Non essendoci strumenti di attuazione soggetti a VAS, conseguentemente non sono previsti indicatori comuni

Fonti dei dati

Gli indicatori vengono ottenuti oltre che dalle banche dati esistenti (singoli Servizi degli Assessorati Regionali, dalla banche dati ISTAT, dall’ISPRA e dall’ENEA), anche dall’analisi dettagliata dei progetti finanziati dal PO.

Il dato è spesso gestito in maniera autonoma dal soggetto che ne detiene la responsabilità tecnica ed amministrativa. Questo comporta che i patrimoni informativi gestiti autonomamente siano eterogenei e non confrontabili tra loro anche se riferiti alla stessa tematica. La mancanza di una direttiva regionale comune sulla fruibilità del dato archiviato dai singoli soggetti non consente il recupero dei dati in tempi utili rispetto alle esigenze informative che derivano sia dallo svolgimento dei propri compiti istituzionali, sia dall’obbligo di fornire l’informazione ambientale ai cittadini.

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Sistemi informativi regionali

La Regione Sardegna, anche in attuazione della Direttiva comunitaria 2003/4/CE recepita con D.lgs.195/2005, nonché in base alle Direttive della rete SINAnet, ha istituito il Sistema Informativo Ambientale Regionale (SIRA) che implementa e gestisce i catasti ambientali (aria, acqua, suolo, rifiuti, etc.). derivanti dal D.Lvo 152/2006.

Il secondo stralcio attuativo del SIRA prevede la realizzazione di nuovi moduli applicativi che consentiranno tra l’altro la copertura completa dei tematismi ambientali e la costruzione del modulo di gestione dei procedimenti autorizzativi in campo ambientale.

A regime il SIRA consentirà di fornire un sistema integrato dell’informazione regionale relativa all’ambiente, al territorio e ad altre variabili socio‐economiche.

Tra i moduli del SIRA vi è quello dedicato alla gestione multidimensionale degli indicatori ambientali che fornisce un ausilio alla individuazione degli indicatori per il monitoraggio della VAS.

Nello specifico, per il monitoraggio ambientale del PO FESR, attraverso il SIRA vengono popolati gli indicatori relativi ai seguenti aspetti:

Componente ambientale

Indicatori

Aria e rumore Concentrazioni di SO2 e PM10

Emissioni di metalli pesanti

Superamenti dei limiti di legge dei parametri di qualità dell’aria

Popolazione residente in comuni con zonizzazione acustica

Acqua Stato ecologico e chimico acque superficiali

Stato ecologico e chimico acque sotterranee

Stato qualitativo acque di balneazione

Insediamenti dotati di impianti di depurazione

Acque reflue potenzialmente destinabili al riutilizzo

Suolo Interventi per messa in sicurezza rischio idraulico e rischio frana

Biodiversità e aree naturali

Aree protette nazionali

Aree protette regionali

SIC e ZPS

Aree di rilevante interesse naturalistico (RIN)

Monumenti naturali

Oasi di Protezione Faunistica

Pressione venatoria

Bonifica siti inquinati

Siti in cui è stato attivata la progettazione di bonifica

Siti bonificati

Rifiuti Quantità di rifiuti differenziati per frazione

Quantità di frazione umida trattata in impianti di compostaggio

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REGIONE SARDEGNA

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Quantità di rifiuti biodegradabili pro-capite collocati in discarica

Produzione rifiuti speciali

Energia Energia da fonti rinnovabili

Trasporti Emissioni climalteranti dai trasporti (CO2)

Altre emissioni da trasporti (NOx, SOx, COVNM, PM10)

Consumi di energia nei trasporti

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

ruolo e le funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS:

Autorità Ambientale (vedi sezione anagrafica)

Autorità di Gestione (vedi sezione anagrafica)

Comitato di Sorveglianza: consultazione, approvazione atti

ARPA (vedi sezione anagrafica)

Strumenti di interazione tra i soggetti

E’ attualmente in fase di attivazione un tavolo tecnico con ARPA Sardegna per il coordinamento delle attività di monitoraggio

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

I rapporti periodici previsti dal sistema di monitoraggio sono resi pubblici e messi a disposizione dei soggetti con competenza ambientale e degli stakeholder attraverso la pubblicazione sul sito web istituzionale della Regione Sardegna. Al momento non sono previsti altri strumenti operativi istituzionali. Inoltre, è in fase di istituzione un tavolo tecnico con l’ARPA Sardegna.

Periodicità reportistica Periodicità di produzione dei report di monitoraggio, annuale

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Il monitoraggio fa parte delle attività di valutazione del Programma

Il sistema di monitoraggio e controllo (SMEC) del PO FESR consente la

gestione dei progetti e il monitoraggio finanziario, fisico e procedurale delle operazioni del programma e quindi anche gli indicatori di impatto, realizzazione e risultato del PO FESR.

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REGIONE SARDEGNA

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Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

Il Piano di valutazione della politica regionale unitaria 2007-2013 approvato con deliberazione della Giunta Regionale n.12/25 del 26/02/2008, non prevede un “monitoraggio ambientale unitario” trasversale ai programmi della politica regionale. La responsabilità della redazione del Piano è il Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NRVVIP).

Il Piano di Valutazione prevede di realizzare approfondimenti tematici di particolare rilevanza per le strategie di policy regionale. In particolare sono state individuati i seguenti settori di valutazione collegati indirettamente alla tematica ambientale: - sviluppo rurale: effetti congiunti delle politiche e programmi relativi alla promozione dello sviluppo rurale; effetti attribuibili al Programma Leader; - ricerca ed innovazione tecnologica: integrazione tra sistema della ricerca scientifico-tecnologica e sistema imprenditoriale; - sviluppo urbano: valutazione delle politiche per le aree urbane;

Il NRVVIP inoltre, in base alle sue competenze ed ai regolamenti comunitari, ha predisposto una relazione di valutazione strategica e operativa in occasione della rimodulazione del PO FESR 2007-2013. L’analisi auto valutativa si propone di favorire una riflessione all’interno delle Autorità di Gestione dei PO e di acquisire evidenze sulle criticità del Programma e sulle possibili soluzioni focalizzando attenzione e impegni delle amministrazioni sugli snodi rilevanti per l’attuazione. Vengono indicate possibili miglioramenti degli strumenti attuativi.

Quadri di riferimento

Nell’ambito delle attività di valutazione ambientale e di monitoraggio, il quadro di riferimento per l’individuazione di criteri e obiettivi di sostenibilità ambientale è rappresentato dalla pianificazione di settore (Piano Regionale di gestione dei rifiuti, Piano di Tutela delle acque, Piano di risanamento della qualità dell’aria, Piano per le bonifiche dei siti inquinati, Piano di Assetto idrogeologico, Piano Paesaggistico Regionale, Piano Forestale Regionale Ambientale, Piano di Azione Ambientale, Piano per il GPP)

Integrazione dei monitoraggi Vas

Essendo il PO FESR 2007-2013 l’unico programma previsto dalla programmazione unitaria sottoposto a VAS, non sono al momento previste interrelazioni con altri sistemi di monitoraggio.

Nell'ambito del PO FESR è prevista, tra l'altro, l'attuazione di un Grande Progetto relativo alla metropolitana di Sassari, per il quale - sebbene escluso dalla procedura di VIA - sono state espresse specifiche prescrizioni relative al monitoraggio ambientale. In particolare, nell'ambito della verifica di assoggettabilità a VAS delle modifiche del Programma sviluppate nel corso del 2011, l'autorità competente ha prescritto che, "al fine di tenere sotto controllo gli impatti sulle componenti rumore e vibrazioni, il sistema di monitoraggio del PO FESR 200/-2013 dovrà essere integrato secondo quanto richiesto dalla Determina [...] che esclude il progetto in questione dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale".

Non e’ previsto un sistema unitario/integrato di monitoraggio

E’ attualmente in fase di attivazione un tavolo tecnico con ARPA Sardegna per il coordinamento delle attività di monitoraggio

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REGIONE SICILIA

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Sezione 1 Programma PO FESR 2007/2013 ( D.ssa Maria Teresa Gino)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

Inserire link ai documenti di programma e della VAS. Portale della AdG del PO FESR Sicilia 2007-2013. www.euroinfosicilia.it

Autorità di Gestione Presidenza della Regione Siciliana, Dipartimento regionale della Programmazione

Autorità Ambientale

La sezione 5.1.4 del PO individua nel Dip. Territorio e Ambiente l’AAR, che assicura in affiancamento all’AdG e con il supporto dell’ARPA Sicilia il coordinamento delle attività di monitoraggio verificando il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati dalla procedura di VAS, individua le eventuali criticità e redige un Rapporto di monitoraggio Ambientale annuale in collaborazione con ARPA e lo trasmette all’AdG del Programma.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

PMA pubblicato nel sito www.euroinfosicilia.it

Strumenti di attuazione Informazione non disponibile

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Il PMA rappresenta un sistema attivo complesso e articolato, che prevede una serie di attività di valutazione, di supporto alle decisioni, di interpretazione dei dati e di elaborazione di indicazioni per il ri-orientamento del Programma qualora si ravvisassero effetti negativi imprevisti. Sono stati definiti per ciascuna linea di intervento dei criteri di ammissibilità e di selezione che comprendono anche specifici criteri VAS approvati dal CdS. il monitoraggio degli effetti ambientali, è armonizzato col sistema complessivo di monitoraggio del Programma Il monitoraggio ambientale avviene attraverso l’aggiornamento di un set di indicatori di contesto e prestazionali appositamente individuati e la compilazione di uno specifico Rapporto di Monitoraggio Ambientale redatto in coincidenza con la predisposizione dei Rapporti di esecuzione del Programma, sottoposto al CdS e divulgato attraverso le modalità previste dal Piano di comunicazione alle Autorità con specifiche competenze ambientali e al Pubblico. Indicatori di contesto: dedotti principalmente dagli Annuari pubblicati da Arpa. Questi vengono utilizzati nella redazione dei rapporti sullo stato dell’ambiente regionale, pubblicati periodicamente dall’ARPA SICILIA e dalle Istituzioni regionali competenti. Tali indicatori, funzionali alla caratterizzazione del contesto ambientale, fanno riferimento al modello di analisi DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatti, Risposte). Il sistema d’indicatori fa riferimento a valori baseline 2008 e non sono stati aggiornati. Gli indicatori prestazionali sono selezionati per evidenziare le ricadute ambientali scaturite dalle azioni del programma. Questa tipologia d’indicatori viene ricondotta al sistema di monitoraggio generale del Programma attraverso indicatori di realizzazione, risultato e impatto per la valutazione in termini ambientali dell’efficienza ed efficacia del Programma. In sostanza l’insieme degli indicatori prestazionali include

gli indicatori con rilevanza ambientale già presenti nel Programma;

gli indicatori destinati al monitoraggio degli obiettivi di servizio a finalità ambientale;

gli indicatori per i quali sono stati individuati target a livello Mezzogiorno all’interno del QSN 2007-2013;

ulteriori indicatori ambientali specifici e volti a fornire elementi

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REGIONE SICILIA

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informativi aggiuntivi ed utili alla valutazione ambientale su aspetti non colti dal sistema di indicatori del PO FESR, ed a verificare l’integrazione degli aspetti ambientali sulla base delle indicazioni scaturite dal processo di VAS.

Sono oggetto di monitoraggio: Contesto ambientale – SI, per mezzo degli indicatori di contesto

rilevati dall’ARPA. Capacità del programma di raggiungere i propri obiettivi

ambientali. Si, si ricorre in questi caso agli indicatori utilizzati per la verifica degli obiettivi di servizio e attraverso gli indicatori prestazionali.

Effetti ambientali positivi / negativi – evidenziare la relazione con la valutazione degli effetti ambientali (RA ).Si Al fine di rendere trasparenti gli esiti della valutazione degli effetti ambientali significativi monitorati dal PMA sarà redatto, a cura dell’AAR con la collaborazione di ARPA Sicilia, un Rapporto di Monitoraggio Ambientale (RMA) contenente: la valutazione degli effetti ambientali significativi connessi

all’attuazione del Programma; la verifica del grado di conseguimento degli obiettivi di

sostenibilità ambientale individuati nel processo di VAS; l’aggiornamento del contesto programmatico settoriale e

territoriale rilevante per l’attuazione del Programma;

la descrizione di eventuali criticità rilevate onde prevenire potenziali effetti negativi imprevisti;

Qualità del processo di integrazione ambientale (es. presenza /

efficacia dei criteri di selezione ambientali ecc, …) Si. Esistono appositi criteri di selezione VAS per l’integrazione degli aspetti ambientali

Non sono state realizzate analisi di tipo territoriale

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori utilizzati sono strutturati per:

Componenti / fattori ambientali: Qualità dell’aria. Cambiamento climatico. Energia. Acque. Suolo, sottosuolo e desertificazione. Rifiuti. Natura e Biodiversità. Sistemi di gestione ambientale. Rischio antropogenico.

Obiettivi di sostenibilità ambientale. Individuati nella VAS Linee di intervento: si. Parzialmente Assi prioritari. SI Altro (specificare): Indicatori destinati al conseguimento degli obiettivi

di servizio a finalità ambientale b) Specificare eventuali relazioni fra gli indicatori di programma e gli

indicatori VAS: gli indicatori VAS integrano quelli di programma ed hanno la funzione di verificare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale.

c) Elencare le informazioni definite per ciascun indicatore al fine di consentirne il popolamento (fonte dei dati –anche con riferimento alle varie fasi di attuazione- modalità di elaborazione, ecc)

Fonti di rilevamento scientifico che prevedono una periodicità. Per informazioni più approfondite consultare l’allegato 1 al PMA.

Non è previsto un nucleo di indicatori comune per il monitoraggio di più strumenti.

Fonti dei dati a) Descrivere sinteticamente le principali fonti dei dati per il popolamento

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REGIONE SICILIA

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degli indicatori (integrazione di formulari dei bandi, richieste dirette, monitoraggio ad hoc, …) e le fasi di rilevamento previste.

ISTAT/DPS; ARPA; Assessorato Territorio e Ambiente; indagini ad hoc.

b) Fornire una breve valutazione delle principali problematiche connesse al reperimento dei dati.

Mancata omogeneità nelle modalità di reperimento e aggiornamento dei dati da parte delle fonti ufficiali di rilevamento. Carenza di trend storici dei dati riguardanti alcune tematiche.

Sistemi informativi regionali

Il Sistema informativo esistente non è stato utilizzato per effettuare il monitoraggio.

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Ruolo e funzioni assegnate ai soggetti coinvolti nel monitoraggio VAS:

Autorità Ambientale ha il ruolo di assicurare l’applicazione dei principi di sostenibilità nelle fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del PO, anche attraverso il monitoraggio.

Autorità di Gestione assicura il coordinamento operativo del monitoraggio.

Comitato di Sorveglianza accerta l’efficacia e la qualità del programma, anche nei termini delle problematiche ambientali.

ARPA raccoglie i dati provenienti dalle fonti di monitoraggio e li mette a sistema, popola il set di indicatori e fornisce i dati all’AAR , coopera con l’AAR alla redazione del RMA.

Valutatore Indipendente. Non è coinvolto nel Monitoraggio Ambientale

Assistenza tecnica del programma Ha collaborato nella stesura del PMA.

altri soggetti ARTA (Dip. reg.le Territorio e Ambiente; Dip. reg.le Urbanistica); Assessorato dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione; Corpo Forestale; Dipartimento Foreste; Azienda Regionale Foreste Demaniali; Ufficio speciale coordinamento iniziative energetiche; Ufficio speciale aree ad elevato rischio di crisi ambientale; Ufficio speciale antincendi boschivi; Ufficio speciale per la montagna; Agenzia regionale per le acque e rifiuti; Assessorato Regionale Sanità; Province; ANCI.

Strumenti di interazione tra i soggetti

Sono stati utilizzati specifici questionari per la consultazione inerente all’elaborazione del Rapporto Ambientale e della documentazione relativa alla VAS compreso il sistema di monitoraggio ambientale.

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Evidenziare se sia prevista la consultazione dei soggetti con competenza ambientale e degli stakeholder, se sì con quali modalità e tempi Si, nei casi pertinenti, nell’ambito del CdS, e nei tavoli tecnici e partenariali

Periodicità reportistica Periodicità di produzione dei report di monitoraggio. L’Autorità Ambientale ha presentato ai CdS a partire dal 2009 una Relazione

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Il monitoraggio VAS integra quello del programma per mezzo di un sistema integrato di indicatori.

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REGIONE SICILIA

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Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

a) L’attuale versione del piano unitario di valutazione prevede una serie di valutazioni tematiche attinenti all’analisi dell’impatto ambientale di specifiche policy di intervento.

Le valutazioni sono:

- valutazione APQ Energia 2000-2006 in un quadro di programmazione unitaria

- valutazione degli effetti delle politiche di tutela e valorizzazione ambientale su specifici target localizzativi

- valutazione dell’azione di sostegno al miglioramento dell’efficienza della gestione del ciclo di vita dei rifiuti e dell’acqua e sull’adeguatezza del sistema di governance regionale (ATO)

L’attuale versione del piano unitario di valutazione non prevede un “monitoraggio ambientale unitario” trasversale ai programmi della politica regionale, anche se la proposta è stata inserita recentemente in una nuova versione del Piano da sottoporre all’attenzione del comitato di pilotaggio;

b) Il Piano unitario di valutazione non entra nel merito della definizione dei fattori ambientali da analizzare e conseguentemente non identifica indicatori comuni

c) Non si ritiene sia compito del piano unitario di valutazione fornire indicazioni per le fasi e gli strumenti attuativi

d) Nella attuale versione non è previsto un monitoraggio ambientale integrato con il FEASR ma la proposta è stata inserita recentemente in una nuova versione del Piano da sottoporre all’attenzione del comitato di pilotaggio

Quadri di riferimento

Il quadro di riferimento prioritario è la Nuova strategia in materia di sviluppo sostenibile (SSS) dell’Unione europea ed a livello nazionale la Strategia di Azione ambientale per lo sviluppo sostenibile, deliberata dal CIPE nel 2002,

Integrazione dei monitoraggi Vas

Informazione non disponibile

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PROVINCIA DI TRENTO

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Programma Obiettivo Competitività Regionale ed Occupazione 2007-13 - Provincia Autonoma di Trento

(referente per la compilazione: MATTM-Bruna Kohan)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

POR/FESR 2007/13 Trento (Deliberazione della Giunta Provinciale n. 2182 del 5 ottobre 2007) http://www.puntoeuropa.provincia.tn.it/binary/pat_puntoeuropa/programma_2007_2013/PO_2007_2013_FESR.1225356504.pdf Rapporto Ambientale VAS: http://www.puntoeuropa.provincia.tn.it/binary/pat_puntoeuropa//programma_2007_2013/VAS_Rapporto.1224841286.pdf

Autorità di Gestione

Servizio Rapporti Comunitari e Sviluppo Locale Via Romagnosi, 9 – CENTRO EUROPA - 38100 Trento Tel. 0461-495322 / fax 0461-495362 e-mail: [email protected]

Autorità Ambientale

Il ruolo di Autorità Ambientale, designato nel Dirigente pro-tempore del Dipartimento Urbanistica e Ambiente -Provincia Autonoma di Trento- [email protected], è definito al § 5.1.4, pag.162, 163 del PO CRO FESR 2007/2013. Nell'assolvimento del suo ruolo e dei suoi compiti, l'Autorità Ambientale si avvarrà della collaborazione dell'Agenzia Provinciale Protezione dell'Ambiente (APPA).

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Il Piano di Monitoraggio Ambientale non è ancora definito, non sono stati prodotti rapporti di monitoraggio.

Strumenti di attuazione

Quale modalità attuativa degli interventi cofinanziati dal PO FESR 2007-2013 è previsto il ricorso a sistemi di selezione attraverso bandi per le specifiche iniziative in programma, coerentemente con i vigenti strumenti normativi di settore. Particolare attenzione è prestata alla sinergia ed al coordinamento con il PO del Fondo Sociale Europeo - FSE ed il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) per le iniziative a valere sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - FEASR. Sono stati anche definiti i Criteri di selezione delle operazioni del P.O. (approvati dal Comitato di sorveglianza in data 12 dicembre 2007) per tutti gli assi di intervento.

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Così come definito nel Rapporto Ambientale, il monitoraggio Vas che parte dell’Allegato 3 (pagg. 70-79) ” Elementi per il monitoraggio e la valutazione in itinere” è strutturato come segue:

1. Gli aspetti da valutare e monitorare; 2. Gli indicatori di contesto e di prestazione (di realizzazione e di risultato

divisi per assi); 3. Le informazioni richieste; 4. Le fonti informative 5. La modalità di gestione dei vuoti informativi 6. Azioni da intraprendere per limitare gli effetti negativi o garantire gli

effetti positivi 7. Le risorse umane e finanziarie dedicate al monitoraggio ed alla

valutazione 8. La tempistica del monitoraggio e della valutazione 9. La modalità di presentazione e di comunicazione delle attività di

monitoraggio e valutazione tematiche siano oggetto di monitoraggio Contesto ambientale Nel capitolo di contesto del programma sono stati forniti indicatori anche con specifico riferimento al settore ambientale; questi indicatori, unitamente a

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PROVINCIA DI TRENTO

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quelli che nel Capitolo II del Rapporto ambientale sono stati utilizzati per descrivere la relazione sullo stato dell’ambiente.

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori del programma sono suddivisi in indicatori di contesto e indicatori di realizzazione.

Gli indicatori di contesto descrivono la relazione sullo stato dell’ambiente. I suddetti indicatori permettono di prevedere la capacità del P.O. di incidere efficacemente sul territorio provinciale (efficacia esterna) e di produrre effetti ed impatti positivi sulle diverse componenti del sistema ambientale e territoriale.

Gli indicatori di realizzazione invece esprimono il rapporto intercorrente tra quanto previsto nel P.O. e quanto realizzato concretamente nella sua fase di attuazione; indicano pertanto l’efficienza, l’efficacia interna nel mettere in atto le azioni e nel raggiungere gli obiettivi.

Componenti / fattori ambientali 1) Il sistema acqua-suolo; 2) Trattamento e depurazione delle acque reflue; 3)

Le foreste; 4)Biodiversità: organismi, ecosistemi, paesaggi; 5) L’energia; 6)

Rifiuti; 7)La qualità dell’aria e 8) Certificazione Ambientale.

Le informazioni definite per ciascun indicatore sono le seguenti: Unità di misura, Descrizione, Ultimo dato disponibile (valore numerico), Anno di riferimento, Fonte del dato.

Non è stato definito un nucleo di indicatori comune.

Fonti dei dati

Le principali fonti informative prese in considerazione sono:

Progetto per lo sviluppo sostenibile del Trentino (PSS);

Programma di Sviluppo Provinciale (PSP);

Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche;

Atto di Indirizzo sullo Sviluppo Sostenibile della Provincia Autonoma di Trento;

Piano Operativo dell’Autorità Ambientale;

Rapporti sullo stato dell’ambiente (fonte APPA);

Sistema Informativo Ambiente e Territorio (SIAT):

Sistema Informativo della Sensibilità Ambientale (SISA):

Sistemi informativi regionali

Il processo di monitoraggio degli interventi del P.O. è svolto di concerto ed in

collaborazione con l’Autorità Ambientale; esso sarà eseguito mediante l’uso del

Sistema informativo della sensibilità ambientale (SISA), che permette di avere

una conoscenza della situazione ambientale del territorio provinciale.

Principale obiettivo del SISA è quello di creare mappe delle pressioni

antropiche e di sensibilità in generale atte ad illustrare velocemente, la

distribuzione delle azioni dell’uomo sul territorio per riuscire a valutare meglio

gli effetti in un’ottica di sviluppo sostenibile. Il SISA può essere inquadrato

come un sistema provinciale di settore che usa il SIAT come fonte di

informazione base per le finalità di monitoraggio e tutela dell’ambiente.

• il pericolo, con riferimento a parti del territorio individuate come problematiche ai fini della difesa del suolo;

• le pressioni, con riferimento alle parti del territorio in cui si manifestano con maggiore intensità gli effetti delle attività antropiche;

• gli ecosistemi, con riferimento alle parti di territorio forestale e agricolo che

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PROVINCIA DI TRENTO

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alle acque superficiali;

• il paesaggio culturale;

• le risorse, con riferimento in particolare alle risorse non rinnovabili.

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

ruolo e le funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS:

Autorità Ambientale: L’AA collabora con l’AdG in tutte le fasi del processo di programmazione degli interventi (definizione, selezione, attuazione, sorveglianza, monitoraggio e valutazione) ai fini dell’implementazione degli obiettivi, dei criteri e degli indicatori di sostenibilità ambientale, nonché di garantire la corretta applicazione della normativa comunitaria, nazionale e provinciale in materia di ambiente. Inoltre, l’AA ha il compito di coordinarsi con il Nucleo di Valutazione Ambientale per verificare la definizione degli indirizzi tecnico-metodologici inerenti la valutazione degli aspetti ambientali. Essa predispone (d’intesa con gli altri organismi competenti) adeguate sintesi, aggiornate periodicamente, dei dati sullo stato dell’ambiente.

Autorità di Gestione: coordina con l’AA l’attuazione del monitoraggio ambientale. Inoltre, l’Adg svolge una costante attività di pubblicizzazione e informazione degli interventi a valere sul P.O.; in tal senso è prevista, tra le altre attività informative, la predisposizione di un Piano di Comunicazione curato dalla stessa

Comitato di Sorveglianza:

ARPA: l’Agenzia Provinciale per l’Ambiente (APPA) collabora con l’AA nell’attuazione del monitoraggio ambientale

Assistenza tecnica del programma: L’attività dell’AA sarà supportata anche con il ricorso ai fondi dell’Asse per l’Assistenza Tecnica del P.O., segnatamente per quanto concerne l’attività di raccolta delle informazioni e dei dati necessari al monitoraggio ambientale, alla valutazione ed al loro costante aggiornamento.

altri soggetti: Nucleo di valutazione ambientale del programma ch’è responsabile della raccolta dei dati necessari al monitoraggio ed alla valutazione, nonché della gestione dei momenti collegiali di incontro e della redazione della reportistica prevista (l’Autorità di Gestione del P.O. potrà definire se dedicare a tale compito una risorsa umana interna, dotarsi di una supervisione esterna, o prevedere una collaborazione con l’Autorità Ambientale e/o altre Autorità).

Strumenti di interazione tra i soggetti

Informazione non disponibile

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

La comunicazione sulle attività di monitoraggio e valutazione ambientale è

integrata tale attività consiste segnatamente in: un breve report sullo stato di

avanzamento del P.O. e sulle attività di monitoraggio ogni 6 mesi; un rapporto

di valutazione annuale nonché, come detto nel paragrafo precedente, la

comunicazione alla riunione annuale del Comitato di Sorveglianza del P.O. in

merito alle informazioni sul monitoraggio ambientale.

La comunicazione destinata al pubblico si esplica invece con cadenza annuale,

attraverso una newsletter cui sarà allegato un breve rapporto di valutazione

ambientale del P.O.

Periodicità reportistica La scansione temporale del monitoraggio degli interventi prevede che l’aggiornamento e l’organizzazione dei dati raccolti nonché la loro analisi siano

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PROVINCIA DI TRENTO

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effettuate ogni 6 mesi (report nelle comunicazioni sull’attuazione e l’avanzamento del P.O). Si procederà inoltre annualmente ad un momento più approfondito di valutazione delle informazioni precedentemente raccolte (comunicazione alla riunione annuale del Comitato di Sorveglianza del P.O).

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Attualmente non è parte del piano di valutazione.

Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

il Piano di Valutazione della Politica Provinciale Unitaria propone un sistema di monitoraggio coordinato e integrato tra il PO Competitività FESR e il PSR FEASR.

Quadri di riferimento QSN, DUP

Integrazione dei monitoraggi Vas

Informazione non disponibile

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REGIONE UMBRIA

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POR FESR 2007/2013 Referenti per la compilazione: Cecilia Ricci, Paolo Stranieri – ARPA UMBRIA Cristiana Lucidi, Alfredo Manzi, REGIONE UMBRIA – Servizio valutazioni ambientali: Via, VAS e

Sviluppo sostenibile, Sezione VAS

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://www.fesr.regione.umbria.it/MEDIACENTER/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=35&explicit=SI http://www.arpa.umbria.it/au/portale_vas/piani%20di%20monitoraggio-elenco%20documenti.htm

Autorità di Gestione Area della Programmazione regionale

Autorità Ambientale

a) ARPA Umbria è stata identificata quale Autorità Ambientale del POR FESR all’interno del documento stesso di programmazione regionale alla sezione Autorità Ambientale. Il Servizio VIA, VAS della Regione Umbria è l’Autorità competente in materia di VAS b) Arpa Umbria ha redatto il Rapporto Ambientale del POR FESR ed essendo responsabile del piano di monitoraggio ambientale del Programma, ha sviluppato un proprio sistema di monitoraggio ambientale condiviso tra Autorità di Gestione e Responsabili di attività. Arpa quindi periodicamente svolge incontri bilaterali con i vari responsabili di attività per l’aggiornamento degli indicatori di realizzazione, risultato e impatto individuati nel piano di monitoraggio VAS. E’ inoltre di supporto nell’elaborazione di bandi pubblici facendosi carico di ricevere ed elaborare anche informazioni provenienti dai beneficiari stessi dei finanziamenti.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

1) Piano di monitoraggio Ambientale POR FESR (http://www.arpa.umbria.it/au/portale_vas/piani%20di%20monitoraggio-elenco%20documenti.htm) 2) I Rapporti di monitoraggio sono annuali: è stato redatto un documento iniziale di impostazione delle attività nel 2008 (Piano Operativo), e sono stati redatti tre Report di monitoraggio ambientale: nel 2009, nel 2010 e nel 2011.

Strumenti di attuazione NO

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

a) Il monitoraggio del POR FESR prevede: a) la adozione definitiva del set di indicatori ambientali b) l’inserimento degli indicatori, come descritti dal rapporto

ambientale, nel sistema informatizzato di raccolta dati per il monitoraggio della fase di realizzazione e per la quantificazione di parte dei risultati attesi

c) l’integrazione dei dati interni alle strutture regionali responsabili della implementazione con altri dati detenuti da soggetti terzi (ARPA, ISTAT, Centri di ricerca specializzati, Studi e ricerche specifici ecc…)

d) la redazione di un rapporto annuale di monitoraggio a partire dalla fine del 2008 per un totale 6 rapporti entro il 2013 (il rapporto includerà l’analisi dello stato di avanzamento delle attività in confronto al dato atteso e fornirà inoltre apprezzamento dell’efficienza della spesa in base ai valori previsti)

e) la redazione di un rapporto di valutazione ambientale in itinere nell’anno 2010 ed uno di valutazione terminale nel 2013 (il rapporto analizzerà in particolare i dati relativi agli indicatori di risultato e

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REGIONE UMBRIA

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laddove possibile l’efficacia delle attività realizzate in funzione del raggiungimento degli obiettivi di asse)

f) la partecipazione dell’Autorità Ambientale alle riunioni del Comitato di Sorveglianza in qualità di membro permanente

tematiche siano oggetto di monitoraggio

Contesto ambientale : sono utilizzati gli indicatori di programma anche per l’analisi di contesto ai fini del monitoraggio ambientale in sede di report annuali;

Capacità del programma di raggiungere i propri obiettivi ambientali: attraverso indicatori di risultato e di effetto

Effetti ambientali positivi / negativi – evidenziare la relazione con la valutazione degli effetti ambientali (RA ): almeno per alcune specifiche questioni ambientali: emissione di CO2, Efficienza energetica

analisi di tipo territoriale (sulla regione o su aree specifiche di particolare significato per la registrazione degli effetti del programma): swot analisys al momento della formulazione del POR FESR

Caratteristiche degli indicatori

Gli indicatori sono strutturati per Asse prioritario e raggruppati secondo le tipologie di: a) Indicatori di contesto: riguardano gli obiettivi globali che il programma ed i suoi assi hanno definito in funzione dell’analisi di contesto b) Indicatori di effetto: definiti nel POR FESR di Impatto e posizionati a livello di Asse per la quantificazione degli obiettivi specifici e la valutazione di efficacia c) Indicatori di risultato: per la valutazione degli output del POR FESR nel breve periodo a livello di obiettivi operativi d) Indicatori di realizzazione: che posizionati a livello di attività permetteranno in corso d’opera di monitorare assieme a quelli di risultati l’efficienza del piano.

Le informazioni definite per ciascun indicatore sono: Fonte dei dati / SPECIFICITÀ’ / MISURABILITÀ’ / RAGGIUNGIBILITÀ’ / PERTINENZA / AGGIORNABILITÀ

Con la legge regionale 12/2010 è stata assegnata ad Arpa la formazione, la tenuta e l’aggiornamento di un Catalogo Regionale degli Indicatori il quale definisce per tipologie di piani o programmi gli indicatori ambientali e costituisce il riferimento per la formazione dei programmi di monitoraggio di tutti i piani e programmi da sottoporre a VAS. Il POR FESR, pur essendo stato redatto prima della legge regionale, utilizza indicatori che sono presenti nel Catalogo.

Fonti dei dati

Per gli indicatori inseriti nel Piano di monitoraggio, le principali fonti dei dati sono Regione Umbria, Arpa Umbria e in particolari casi ISTAT/ENEA.

I responsabili di attività dovrebbero trasferirci i dati ogni qual volta in loro possesso, ma in realtà l’aggiornamento avviene una volta l’anno attraverso degli specifici incontri bilaterali volti all’aggiornamento dello stato di avanzamento effettivo della propria attività.

Sistemi informativi regionali

La l.r. 12/2010 all’art. 16 dispone che il SIAT ( Sistema Informativo Territoriale e Ambientale) regionale raccolga e organizzi di concerto con ARPA le informazioni e i dati relativi ai processi di valutazione ambientale di VAS, di VIA, di AIA e di VINCA, nonché quelli concernenti le azioni ed i progetti

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REGIONE UMBRIA

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finalizzati allo sviluppo durevole e sostenibile del territorio della Regione Umbria. E’ allo studio l’implementazione dell’attuale SIAT con uno specifico modulo ambientale.

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Identificare il ruolo e le funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS: Autorità Ambientale: assolve la funzione di garantire l’integrazione ambientale e di rafforzare l’orientamento allo sviluppo sostenibile in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del Programma operativo regionale, assicurando efficacia e continuità al processo di valutazione ambientale strategica, anche attraverso il monitoraggio e la gestione di eventuali meccanismi di retroazione sul programma. Autorità di Gestione : è responsabile della gestione e attuazione del Programma operativo conformemente al principio di sana gestione amministrativa e finanziaria. Per quanto riguarda il monitoraggio VAS, è l’Autorità di Gestione che approva eventuali modifiche al Piano di monitoraggio ambientale. Regione Umbria - Servizio valutazioni ambientali: VIA, VAS e Sviluppo sostenibile coordina le attività di monitoraggio e approva e convalida i rapporti di monitoraggio (prodotti da ARPA). Altri soggetti non sono coinvolti nel monitoraggio VAS.

strumenti per il dialogo e lo scambio di informazioni tra i diversi soggetti:

1. Gruppo di Lavoro per la formazione del Catalogo Regionale degli Indicatori (CRDI) e per la definizione del Quadro Ambientale Regionale (QUAR) che però non era attivo al momento della pianificazione del monitoraggio ambientale del POR FESR. A questo gruppo partecipano: le Province, l’ANCI, i Servizi regionali competenti in materie ambientali, l’ARPA, la Direzione Beni culturali e le Soprintendenze.

2. Tavolo regionale per la sperimentazione delle fasi procedurali VAS con i Comuni e le Province.

3. Spazio Intranet sul WEB regionale per lo scambio di informazioni ed esperienze e dati da Enti pubblici . Spazio sul WEB regionale per la pubblicazione di provvedimenti, documenti, monitoraggi di piani e programmi

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

In fase di formazione del POR è stata avviata una serie di incontri e di tavoli tematici per la definizione condivisa delle attività degli assi del POR

Si sta pensando alla organizzazione di un evento partecipativo nel corso del 2012 di informazione e partecipazione sullo stato di avanzamento del POR e sugli effetti ambientali prodotti sulla base dei dati dei reports di monitoraggio.

Periodicità reportistica Annuale

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

il monitoraggio VAS è parte integrante del piano di Valutazione del programma.

E’ un unico core set di indicatori comprensivo anche di quelli ambientali. Il rilevamento avviene attraverso i responsabili di attività.

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REGIONE UMBRIA

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Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

Esiste un Piano unitario della valutazione in cui è individuato un gruppo di pilotaggio che comprende l’Autorità ambientale. Non esiste però un “monitoraggio ambientale unitario”.

Con l’art.8 della legge regionale 12/2010 la regione Umbria ha disposto:

Art. 8 Indicatori Ambientali e Quadro Ambientale Regionale. 1. La Regione, avvalendosi di ARPA e in collaborazione con le Province competenti, definisce un Quadro Ambientale Regionale, di seguito denominato QuAR, organizzato sia per territori provinciali he per eventuali distretti ambientali, il quale costituisce la base per la redazione dei rapporti e delle relazioni preliminari ambientali. Il QuAR è elaborato sulla base della Relazione sullo Stato dell'Ambiente, di seguito denominata RSA, e dei dati più aggiornati disponibili man mano che sono effettuati i monitoraggi ambientali, nonché sulla base degli altri documenti della pianificazione regionale, quali il Quadro conoscitivo del Piano Paesaggistico regionale (PPR) e il Quadro conoscitivo e valutativo dello stato e delle dinamiche del territorio regionale del Piano Urbanistico Strategico Territoriale (PUST).

2. L'ARPA cura la formazione, la tenuta e l'aggiornamento di un Catalogo Regionale degli Indicatori, di seguito denominato CRDI, per il monitoraggio ambientale dei piani o programmi. Il CRDI definisce per tipologie di piani o programmi gli indicatori ambientali e costituisce il riferimento per la formazione dei programmi di monitoraggio di tutti i piani e programmi da sottoporre a VAS ai sensi della presente legge, compresi quelli del governo del territorio di livello regionale, provinciale e comunale.

3. La Giunta regionale approva il CRDI, previo parere del Comitato di Coordinamento sulle valutazioni ambientali di cui all' articolo 15.

4. In coerenza con quanto previsto dall' articolo 26 della legge regionale 26 giugno 2009, n. 13 (Norme per il governo del territorio e la pianificazione e per il rilancio dell'economia attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente) il Rapporto ambientale del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) e il QuAR del territorio provinciale interessato sono assunti, con le necessarie integrazioni e/o semplificazioni, quale riferimento per il Rapporto ambientale del Piano Regolatore Generale (PRG) strutturale, anche intercomunale. Per i comuni di piccola dimensione, che in base all' articolo 26, comma 2 della L.R. n. 13/2009 , chiedono alla Provincia il coordinamento e la formazione del PRG, parte strutturale, anche intercomunale, la Provincia assolve alla richiesta assicurando il supporto tecnico per la formazione del Rapporto ambientale ai fini della VAS.

5. Il QUAR, il CRDI e i relativi aggiornamenti sono resi accessibili e disponibili, all'utenza interessata, sui siti web della Regione, delle Province e dell'ARPA. La loro formazione e i relativi periodici aggiornamenti sono assicurati attraverso idonei sistemi informatici di cooperazione applicativa sviluppati nell'ambito del Sistema Informativo regionale Ambientale e Territoriale, di cui all' articolo 23 della L.R. n. 13/2009 , di seguito denominato SIAT.

Quadri di riferimento E’ in corso di redazione una Strategia regionale dello sviluppo sostenibile

Integrazione dei monitoraggi Vas

La L.R. 12/2010 individua Arpa Umbria come soggetto cui compete il monitoraggio ambientale dei piani e programmi di ambito regionale. L’ARPA, a supporto delle attività iniziali assicurate dall’Autorità competente sui temi ambientali, concorre a fornire indicazioni per l’individuazioni degli impatti significativi e degli indicatori idonei, comprendendo i riferimenti alle conoscenze e ai dati già acquisiti da monitoraggi ambientali di altri piani .

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REGIONE VALLE D’AOSTA

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Programma Operativo “Competitività regionale” 2007/13 Regione Autonoma Valle d’Aosta (referente per la compilazione: Marta Arena)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

http://www.regione.vda.it/europa/por_competitivita_regionale/programma/default_i.asp

http://www.regione.vda.it/europa/por_competitivita_regionale/valutazione_i.asp

Autorità di Gestione Direzione Programmi per lo Sviluppo Regionale Piazza Accademia Sant’Anselmo, 2 11100 Aosta

Autorità Ambientale

a) Autorità ambientale: Servizio valutazione ambientale Loc. Grand Chemin 34 11020 Saint-Christophe (AO) Il ruolo dell’Autorità ambientale è identificato nella sezione “Modalità di Attuazione - Autorità” del Programma Operativo. b) La funzione è attribuita al dirigente pro-tempore del Servizio valutazione ambientale.

L’AA:

- promuove e verifica l’integrazione della componente ambientale in tutti i settori d’azione del Fondo FESR

- presta la sua collaborazione all’AdG mediante il supporto di specifiche figure professionali

- coopera con le strutture competenti nella predisposizione dei documenti di programmazione

- collabora per gli aspetti di propria competenza con l’AdG

L’AA collabora con l’AdG per la realizzazione del monitoraggio ambientale. I dati sono disponibili al seguente link: http://www.regione.vda.it/europa/por_competitivita_regionale/programma/ambiente_i.asp

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Monitoraggio ambientale 2008, 2009, 2010 http://www.regione.vda.it/europa/por_competitivita_regionale/programma/ambiente_i.asp

Strumenti di attuazione

Il Programma operativo è stato sottoposto alla procedura di VAS.

Precedentemente, il Programma operativo Competitività regionale 2007-2013 è stato sottoposto a una “verifica di assoggettabilità” a questa procedura (screening) che ha dato esiti positivi sia per la natura dei contenuti del Programma.

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Il Piano di Monitoraggio prevede:

- la verifica dei dati riguardanti gli effetti ambientali degli interventi attivati nell’ambito del programma

- la verifica del grado di conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale che erano stati individuati nel RA

- l’individuazione degli effetti ambientali che non erano stati previsti

- la collaborazione con l’AA per l’individuazione di misure correttive

- l’adozione di eventuali misure correttive per la rimodulazione dei contenuti e delle azioni previste nel programma

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Gruppo di Lavoro: Monitoraggio VAS dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2007-13

REGIONE VALLE D’AOSTA

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L’AA viene informata periodicamente sui risultati del monitoraggio del programma.

Per una descrizione puntuale del Piano di monitoraggio si rimanda alle pg. 95-102 della VAS.

tematiche siano oggetto di monitoraggio: Contesto ambientale: nel Rapporto Ambientale sono stati individuati gli aspetti rilevanti dello stato dell’ambiente in Valle d’Aosta e le aree con particolari problemi ambientali interessate dal POR. Sono poi stati individuati gli obiettivi operativi del Programma che non hanno effetti sull’ambiente, mentre sono stati individuati gli obiettivi che possono avere effetti sull’ambiente Capacità del programma di raggiungere i propri obiettivi ambientali: questo viene verificato sulla base degli indicatori ambientali che sono stati apprestati. In particolare, le sedi di verifica del raggiungimento degli obiettivi sono il RAE e il Rapporto di valutazione intermedia del POR (attualmente in corso) Effetti ambientali positivi / negativi – evidenziare la relazione con la valutazione degli effetti ambientali (RA ): il RA individuava quattro matrici (SUOLO, ARIA, ACQUA, RIFIUTI). In base a tali matrici è stato costruito il sistema degli indicatori ambientali. Qualità del processo di integrazione ambientale (es. presenza / efficacia dei criteri di selezione ambientali ecc, …): è oggetto di confronto tra l’AdG e l’AA dopo la presentazione del monitoraggio ambientale Governance ambientale del processo: NO

analisi di tipo territoriale (sulla regione o su aree specifiche di particolare significato per la registrazione degli effetti del programma): NO

Caratteristiche degli indicatori

Componenti / fattori ambientali (elencare): SI. Le componenti (o tematiche) analizzate attraverso gli indicatori: suolo, biodiversità, aria, acque, rumore, radiazioni, energia, rifiuti, trasporti. informazioni definite per ciascun indicatore: - soggetto responsabile della rilevazione

- tipo di indicatore (ex. Siti contaminati e bonificati)

- misura/e cui l’indicatore fa riferimento (ex. N. siti contaminati, in fase di bonifica; Ha siti contaminati, in fase di bonifica; N. siti contaminati, in attesa di bonifica …)

- anno di riferimento

Evidenziare se sia stato previsto un nucleo di indicatori comune per il monitoraggio di più strumenti: NO. Ogni tematica ha il suo gruppo di indicatori.

Fonti dei dati

il rilevamento dei dati avviene, sulla base della tipologia dell’intervento, mediante richieste dirette a:

- i beneficiari dell’intervento quando si tratta di strutture dell’Amministrazione regionali (direzioni)

- alle strutture coinvolte nella gestione degli interventi del POR (ex. Società in house)

- alle strutture dell’Amministrazione regionale (direzioni) competenti per quella tematica (ex. Direzioni dell’Assessorato territorio e ambiente, ARPA)

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REGIONE VALLE D’AOSTA

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Sistemi informativi regionali

i sistemi informativi di monitoraggio sono individuati dal Soggetto responsabile della rilevazione e gli sono propri senza che l’AdG del POR abbia competenza a determinarli.

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

ruolo e le funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS:

Autorità Ambientale: ricezione del Monitoraggio ambientale annuale e eventuale individuazione di problematiche connesse al mancato raggiungimento di obiettivi

Autorità di Gestione: raccolta dei dati per la compilazione delle tabelle degli indicatori

Comitato di Sorveglianza: approva il RAE, al quale sono allegati i dati del Monitoraggio ambientale annuale

ARPA: soggetto responsabile della rilevazione di alcuni indicatori (suolo, acque, aria rumore, radiazioni, energia)

Valutatore Indipendente: responsabile della valutazione intermedia del programma, che include la redazione di un rapporto di valutazione degli effetti ambientali riferibili al POR FESR 2007/13 e l’aggiornamento della VAS

Assistenza tecnica del programma: consulenze nell’ambito dell’attuazione del POR FESR 2007/13, le quali hanno incluso la definizione degli indicatori ambientali

Strumenti di interazione tra i soggetti

Informazione non disponibile

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Informazione non disponibile

Periodicità reportistica Periodicità di produzione dei report di monitoraggio: annuale

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Evidenziare se e come il monitoraggio VAS sia parte del Piano di valutazione del programma: SI. Nel quadro della valutazione intermedia, la società aggiudicataria dell’incarico è tenuta a presentare:

- un rapporto di valutazione degli effetti ambientali riferibili all’attuazione del POR FESR 2007/13 (4 maggio 2012)

- l’aggiornamento della Valutazione Ambientale Strategica del POR FESR (4 maggio 2012)

Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

a) Specificare se il piano unitario di valutazione preveda un “monitoraggio ambientale unitario” trasversale ai programmi della politica regionale: NO

d) Specificare se il piano unitario di valutazione, nel rispetto delle rispettive responsabilità di gestione e delle diverse regole delle attività di valutazione, preveda un monitoraggio ambientale integrato con il FEASR : NO

Quadri di riferimento

Integrazione dei monitoraggi Vas

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REGIONE VENETO

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Programma Operativo Regionale obiettivo Competitività Regionale e Occupazione, parte FESR (referente per la compilazione: Carlo Bartolini)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

documenti di programma http://www.regione.veneto.it/Economia/Programmi+Comunitari/Nuova+programmazione+2007+-+2013/Documenti+di+Programmazione.htm Documenti della VAS (solo parere dell’autorità competente e dichiarazione di sintesi ex art. 17 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.) http://www.regione.veneto.it/Economia/Programmi+Comunitari/Nuova+programmazione+2007+-+2013/Valutazione.htm

Autorità di Gestione Direzione Programmazione, tel. 041.2791469-1472; e-mail: [email protected]

Autorità Ambientale

a) Specificare se e in che modo è identificato il ruolo di Autorità Ambientale per il programma : all’interno del documento di Programmazione, sezione “autorità”

b) Descrivere sinteticamente le attività effettivamente svolte dall’AA nella fase di attuazione: partecipazione alle riunioni del Comitato di Sorveglianza; predisposizione di linee guida per l’applicazione della procedura di valutazione di incidenza sui Siti della Rete Natura 2000 ai progetti cofinanziati dal Programma; predisposizione di indicazioni per l’integrazione della componente ambientale nei criteri di selezione delle operazioni

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Elencare i documenti elaborati e inserire estremi e link se presenti: Non pertinente

Strumenti di attuazione Specificare se esistano strumenti di attuazione sottoposti a VAS o a valutazioni di sostenibilità ambientale: Non pertinente con il POR CRO FESR

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

Il monitoraggio ambientale è stato articolato su due livelli. Il primo è un livello generale (di contesto), che, partendo dagli indicatori usati nella parte di descrizione dello stato dell’ambiente, propone un set di indicatori ambientali in grado di descrivere le dinamiche delle componenti ambientali sul territorio regionale. Il secondo è costituito dai core indicators proposti nel Documento di lavoro n. 2 della Commissione e aventi valenza ambientale(sia realizzazione fisica che risultato) Gli indicatori proposti nel Documento di lavoro n. 2 sono stati integrati e ampliati per meglio cogliere le performance ambientali degli interventi. Il set di indicatori è articolato a livello di asse prioritario di intervento.

tematiche oggetto di monitoraggio (attraverso la definizione di specifici indicatori): Contesto ambientale – gli indicatori di contesto utilizzati per la descrizione dello stato del’ambiente sono stati puntualmente ripresi in sede di monitoraggio ambientale (di contesto), al fine di monitorare l’andamento complessivo dello stato dell’ambiente a prescindere dagli effetti netti del programma sull’ambiente Effetti ambientali positivi / negativi – non avendo la valutazione degli effetti messo in luce effetti negativi, non c’è correlazione diretta tra effetti sulle componenti ambientali e indicatori. analisi di tipo territoriale (sulla regione o su aree specifiche di particolare significato per la registrazione degli effetti del programma) no

Caratteristiche degli indicatori

caratteristiche degli indicatori utilizzati, strutturati per:

Componenti / fattori ambientali (elencare): atmosfera; acque; suoli; rischio tecnologico; natura e biodiversità; beni materiali

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REGIONE VENETO

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Assi prioritari il monitoraggio VAS è stato pensato come strettamente correlato al monitoraggio di programma, attingendo direttamente ai core indicators del documento 2 della Commissione: per molti indicatori ambientali vi è esatta sovrapposizione con gli indicatori di programma

Evidenziare se sia stato previsto un nucleo di indicatori comune per il monitoraggio di più strumenti: no

Fonti dei dati

per gli indicatori di contesto ambientale la fonte è prevalentemente ARPAV; per gli indicatori di monitoraggio ambientale, il sistema di monitoraggio di programma rileva anche le performance ambientali con rilevazioni dirette a livello progettuale e le fasi di rilevamento previste; due fasi in concomitanza con la valutazione intermedia e relativo aggiornamento

Ad oggi non sono emerse problematiche nel reperimento dei dati.

Sistemi informativi regionali

Descrivere l'eventuale utilizzo di sistemi informativi territoriali a supporto del monitoraggio e loro specifiche funzionalità rispetto agli indicatori VAS e di programma no

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Identificare il ruolo e le funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS:

Autorità Ambientale X

Autorità di Gestione X

Comitato di Sorveglianza x

ARPA x

Valutatore Indipendente X

Strumenti di interazione tra i soggetti

Nessuno strumento

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Non prevista

Periodicità reportistica Periodicità di produzione dei report di monitoraggio, annuale

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

Cfr caratteristiche degli indicatori

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REGIONE VENETO

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Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

Specificare se il piano unitario di valutazione preveda un “monitoraggio ambientale unitario” trasversale ai programmi della politica regionale: no, ma attualmente in fase di studio

Evidenziare quali fattori/componenti ambientali siano presi in considerazione e se siano identificati indicatori comuni: non pertinente

Specificare se vengano fornite indicazioni per le fasi e gli strumenti attuativi: no

Specificare se il piano unitario di valutazione, nel rispetto delle rispettive responsabilità di gestione e delle diverse regole delle attività di valutazione, preveda un monitoraggio ambientale integrato con il FEASR: no

Quadri di riferimento

non vi sono a livello specifico, ma la tematica in linea generale è affrontata nel Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC), adottato nel 2009

Integrazione dei monitoraggi Vas Specificare struttura e relazioni esistenti tra i diversi sistemi di monitoraggio VAS, : in fase di studio

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POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO

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Programma Operativo Interregionale “Energie rinnovabili e risparmio energetico” 2007-2013 (referente per la compilazione: Serena Scorrano)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

La dotazione finanziaria è pari a circa 1.6 mld di Euro, di cui il 50% cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Rapporto Ambientale: Deliberazione della Giunta Regione Puglia n. 810 del 13 maggio 2009

Autorità di Gestione

AdG uscente: dott. Luca Limongelli - Area Programmazione e Finanza Servizio Programmazione e Politiche dei Fondi Strutturali P.O.L - PAI FAS 2007 – 2013 "Energie rinnovabili e risparmio energetico" – Regione Puglia, Bari

AdG entrante: dott. Giuseppe Guerrini Dirigente dell’Ufficio dell’Autorità di Gestione presso la struttura di Missione, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Affari Regionali, via della Stamperia, 8 Roma.

Autorità Ambientale

a) Capitolo 5 “modalità di attuazione” sezione 5.1.1 “Autorità” del

programma, par. 5.1.1.4 “Autorità Ambientale”. Nell’ambito del POI ENERGIA,

l’Autorità Ambientale è chiamata ad assolvere la funzione di garantire

l’integrazione ambientale e di rafforzare l’orientamento allo sviluppo

sostenibile in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del

Programma, assicurando efficacia e continuità al processo di valutazione

ambientale strategica, anche attraverso il monitoraggio e la gestione di

eventuali meccanismi di retroazione sul programma. Tale funzione è esercitata

dalla Autorità Ambientale della Regione Puglia, ing. Antonello Antonicelli, con

la partecipazione, il consenso e il concorso delle Autorità Ambientali delle altre

Regioni coinvolte nel programma.

b) L'AA partecipa a titolo consultivo ai lavori del Comitato di Sorveglianza, ai sensi del “Regolamento Interno del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo “Energie rinnovabili e risparmio energetico” 2007 – 2013 per interventi del FESR in Puglia, Campania, Calabria e Sicilia” e a quelli della rete nazionale delle Autorità Ambientali.

L’AA concorre all’indirizzo ed orientamento del Programma, nonché alla efficacia della sua attuazione, attraverso la partecipazione al CTCA - Comitato Tecnico Congiunto per l’Attuazione del Programma (Determina AdG n. 17 del 22.01.2010, art. 2, punto 3 delle “Direttive operative concernenti le procedure di gestione”).

L’AA cura, in collaborazione con le AA delle altre regioni coinvolte nel

Programma, la definizione delle metodologie e degli strumenti idonei a

garantire il monitoraggio ambientale anche sulla base di indicatori e di

criteri/modalità di verifica di rispetto del principio di Sviluppo sostenibile,

definiti dall’Autorità di gestione

L’AA vigila sull’effettiva applicazione dei principi dello sviluppo sostenibile

all’attuazione del Programma;

l’AA orienta le attività collegiali di controllo e di gestione degli aspetti ambientali del Programma attraverso il coinvolgimento delle altre AA.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

L’AA ha redatto il Piano Operativo di Cooperazione tra Autorità di Gestione e

Autorità Ambientale recepito in sede di CTCA del 13.12.2010

Strumenti di attuazione Informazione non disponibile

INDICATORI

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POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO

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Struttura del sistema di monitoraggio

a) La progettazione del sistema di monitoraggio del POI richiede:

- l’individuazione della batteria di indicatori ambientali e delle relative fonti

- l’identificazione delle reti di monitoraggio e controllo esistenti utilizzabili e delle modalità di coordinamento con i sistemi di monitoraggio degli effetti ambientali predisposti per i Programmi Operativi delle Regioni interessate dal POI;

- la definizione delle modalità e dei tempi di rilevazione e aggiornamento delle informazioni ambientali pertinenti, anche in relazione ai tempi di realizzazione degli interventi previsti nel Programma;

- la determinazione dei criteri in base ai quali valutare la necessità di adottare misure correttive;

- la indicazione di orientamenti per l’individuazione e l’adozione delle misure opportune per una rimodulazione dei contenuti e delle azioni previste nel Programma;

- la definizione degli strumenti, delle modalità e dei tempi per la comunicazione delle informazioni derivanti dal monitoraggio (per esempio, attraverso report periodici al Comitato di Sorveglianza del POI);

- la definizione dei ruoli e delle responsabilità per la realizzazione del monitoraggio ambientale;

- la definizione delle modalità di coinvolgimento delle autorità con competenze ambientali, anche al fine della raccolta di informazioni.

Caratteristiche degli indicatori

a) La scelta metodologica è quella di focalizzare il monitoraggio sulle sollecitazioni ambientali direttamente generate dal POI e di effettuarne il monitoraggio attraverso i seguenti due tipi di informazione:

• l’evoluzione delle caratteristiche ambientali del contesto di riferimento attraverso l’aggiornamento del set di indicatori di contesto;

• l’analisi delle performance ambientali prodotte dall’attuazione delle linee d’intervento del POI, in rapporto agli obiettivi di sostenibilità ed agli effetti ambientali individuati nel corso dello svolgimento della VAS, attraverso la costruzione di un set di indicatori specifici prestazionali, che hanno lo scopo di controllare stato di realizzazione, risultati conseguiti ed impatti generati.

La filosofia dell’approccio è quella di costruire indicatori che consentano di valutare l’importanza degli effetti ambientali del POI rispetto al contesto e quindi, indirettamente, del potenziale effetto del Programma sullo stato dell’ambiente. Una elevata incidenza delle pressioni ambientali del POI sul contesto, o in particolari aree caratterizzate da problematiche ambientali, verrebbe quindi ad essere interpretata come segnale di allerta ed eventualmente di necessità di misure correttive. Il primo dei due livelli del sistema di indicatori individuato (indicatori di contesto) fa riferimento al set di indicatori utilizzato per l’analisi di contesto contenuta nel Rapporto Ambientale (capitolo 5), ed è basato essenzialmente sulle pubblicazioni periodiche ISTAT, APAT e di altre Autorità ed Enti competenti per territorio. Gli indicatori di contesto sono utilizzati per aggiornare il quadro di riferimento ambientale analizzato nel Rapporto, al fine di evidenziarne le evoluzioni e da far emergere eventuali effetti non previsti nella fase di valutazione ambientale (anche se non direttamente attribuibili all’attuazione del Programma), utili sia per orientare l’attuazione degli interventi, sia per verificare la direzione assunta dal Programma relativamente agli obiettivi di protezione ambientale individuati. Relativamente al secondo livello, gli indicatori prestazionali sono selezionati

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POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO

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per stimare le ricadute ambientali scaturite dalle azioni del Programma: - gli indicatori di realizzazione sono direttamente collegati all’attuazione delle varie linee di attività; - gli indicatori di risultato sono direttamente legati agli effetti prodotti dall’attuazione delle linee d’intervento. Poiché alcuni dei principali obiettivi specifici e operativi del POI coincidono con alcuni obiettivi di sostenibilità ambientale individuati nel Rapporto Ambientale (per esempio, aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, riduzione dei consumi energetici, riduzione delle emissioni di gas serra, ecc.), vi può esser una larga coincidenza tra indicatori di risultato o realizzazione del POI e indicatori da utilizzare per le attività di monitoraggio ambientale. Pertanto, alcuni valori target specificati per gli indicatori di programma risultano applicabili anche agli indicatori per il monitoraggio ambientale. In ogni caso, saranno definiti valori target specifici per gli indicatori di realizzazione e di risultato ambientali, con un aggiornamento intermedio al 2010. Il monitoraggio consiste nella verifica della dinamica di tali indicatori, attraverso una serie di informazioni da richiedere sia in fase di erogazione del contributo sia durante l’attività di verifica e controllo periodico, anche attraverso indagini conoscitive ad hoc, eventualmente collegate ad attività di valutazione; in tal modo sarà, inoltre, possibile eseguire un confronto progressivo con gli analoghi indicatori ambientali di contesto.

Fonti dei dati Informazioni non disponibili

Sistemi informativi regionali

Ove possibile, le informazioni relative agli interventi realizzati dal POI e al contesto ambientale di riferimento saranno inserite in sistemi georeferenziati, anche utilizzando i sistemi attualmente implementati nelle Regioni coinvolte nel Programma.

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

informazione non disponibile

Strumenti di interazione tra i soggetti

informazione non disponibile

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

informazione non disponibile

Periodicità reportistica informazione non disponibile

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

informazione non disponibile

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PON RETI E MOBILITA’

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Sezione 1 Programma Operativo Nazionale Reti e Mobilità 2007-2013 (Referente per la compilazione: Arch. Maria Rita Antonini)

ANAGRAFICA

Disponibilità Programma e Rapporto Ambientale VAS

www.mit.gov.it/ponreti

Autorità di Gestione

Dott. Ing. Pietro Baratono

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali ed il personale Direzione generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali

Autorità Ambientale

L’Autorità Ambientale per il PON Reti e mobilità è il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale per le valutazioni ambientali.

Il ruolo dell’Autorità Ambientale del Programma è stato identificato nell’ambito del Sistema di Gestione e Controllo del Programma redatto ai sensi dell’art. 71 del Reg. 1083/2006.

Attività svolte dall’AA nella fase di attuazione del Programma:

Partecipazione ai lavori del Tavolo Interministeriale Ambiente; Partecipazione ai lavori del “Gruppo di Lavoro Sostenibilità Ambientale

del PON Reti” Collaborazione con l’AdG nella predisposizione del Piano di

Monitoraggio Ambientale del Programma; Supporto all’AdG ai fini dell’accelerazione del rilascio delle

Dichiarazioni Natura 2000 allegate alle Schede Grandi Progetti.

Piano di monitoraggio/ Rapporti di monitoraggio

Piano di Monitoraggio Ambientale del PON Reti e mobilità 2007-2013 www.mit.gov.it/ponreti

Strumenti di attuazione Nessuno

INDICATORI

Struttura del sistema di monitoraggio

a) Architettura del sistema di monitoraggio

Il PMA del PON “Reti e mobilità” si prefigura particolarmente articolato in quanto non solo deve tenere in considerazione quanto espresso in fase di VAS, ma deve anche considerare la presenza, nelle Regioni Obiettivo Convergenza, dei POR (Piani Operativi Regionali) e degli altri strumenti di pianificazione e programmazione che possono, anche in maniera indiretta, integrarsi con la strategia del Programma stesso.

L’articolazione del PMA e la definizione degli aspetti metodologici è scaturita da due documenti:

1. il Rapporto Ambientale della VAS del PON Reti e mobilità;

2. il Rapporto finale realizzato nell’ambito della Convenzione per la definizione di indicatori utili per l’attuazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) attivata tra MATTM e ISPRA.

Tale metodologia individua per il PON due macrocategorie di attività:

le attività preliminari, che riguardano l’insieme delle operazioni necessarie a garantire lo start up del processo di monitoraggio ambientale del Programma, e

le attività di carattere operativo, che rappresentano, invece, l’insieme delle azioni finalizzate ad assicurare una costante ed efficace

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PON RETI E MOBILITA’

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implementazione del PMA del PON. b) Tematiche oggetto di monitoraggio (attraverso la definizione di specifici

indicatori):

Contesto ambientale: una volta definiti i principali elementi del sistema di monitoraggio ambientale del Programma (tipologie di intervento, obiettivi di sostenibilità, indicatori di contesto, indicatori di processo e indicatori di contributo) è stato definito uno schema che consentisse di mettere in relazione tali elementi e che potesse essere utilizzato come base anche per le elaborazioni del Sistema Informativo dedicato. A tale scopo è stata predisposta una tabella (cfr. Tabella 15 del PMA) per la correlazione tra gli elementi del sistema di monitoraggio del contesto ambientale e del Programma

Capacità del Programma di raggiungere i propri obiettivi ambientali: Uno dei passaggi fondamentali del processo di valutazione dei risultati del monitoraggio ambientale del PON sarà incentrato sulla verifica della coerenza del Programma rispetto al perseguimento degli obiettivi di protezione ambientale definiti per il PON. Ad ogni obiettivo di sostenibilità definito verranno associate le azioni del Programma secondo la seguente suddivisione:

azioni “verso l’obiettivo”: sono quelle azioni che contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità ambientale

azioni “contro l’obiettivo”: ossia azioni che determinano effetti negativi sull’obiettivo di sostenibilità ambientale. Insieme a queste verranno riportate le eventuali misure di mitigazione previste nell’ambito della VAS o, se disponibili, nell’ambito delle singole VIA

Operativamente, la valutazione del perseguimento degli obiettivi di protezione ambientale sarà effettuata per componente ambientale, per ognuna delle quali sarà utilizzata una apposita tabella (cfr Tabella 18 del PMA).

Effetti ambientali positivi/negativi: ai fini della valutazione dei potenziali impatti ambientali del PON saranno utilizzate - quali elementi di riferimento - le risultanze del processo di valutazione ambientale effettuata nell’ambito del RA del Programma. In particolare, saranno presi in considerazione i dati relativi all’Indice di compatibilità ambientale, all’Indice di impatto ambientale ed il Livello di rischio ambientale potenziale.

Qualità del processo di integrazione ambientale: al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e la piena integrazione della dimensione ambientale nel processo di attuazione del Programma, l’AdG ha attivato il Tavolo Interministeriale Ambiente che ha lo scopo di assicurare - attraverso un dialogo costante tra Autorità di Gestione, Autorità Ambientale e Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (MISE-DPS - lo svolgimento di tutte le attività connesse all'integrazione della componente ambientale nella fase di implementazione del Programma, comprese la pianificazione e l'esecuzione delle attività connesse al monitoraggio ambientale, nonché l'esame di tutte le criticità eventuali in materia ambientale. Il Tavolo Interministeriale Ambiente si avvale, per gli approfondimenti di carattere tecnico-specialistico, del Gruppo di Lavoro Sostenibilità ambientale del PON Reti e Mobilità.

Governance ambientale del processo:

c) Analisi di tipo territoriale previste/realizzate (sulla regione o su aree specifiche di particolare significato per la registrazione degli effetti del programma).

Dossier tematici: Gli interventi del PON Reti e Mobilità: Elementi per il monitoraggio ambientale del Programma

Dossier tematico: Portualità del Sud Italia e strategie del PON

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PON RETI E MOBILITA’

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Dossier: I focus territoriali. Azioni per una programmazione condivisa dello sviluppo infrastrutturale

Caratteristiche degli indicatori

a) Caratteristiche degli indicatori utilizzati.

L’attività di monitoraggio ambientale del PON è stata strutturata in diversi ambiti di analisi per ognuno dei quali è stato individuato un set di indicatori:

il monitoraggio del contesto che descrive nel complesso le dinamiche di evoluzione dello stato dell’ambiente. A partire dagli obiettivi di protezione ambientale è stato individuato il set degli indicatori di contesto che descrive lo stato di ogni componente ambientale e ne evidenzia sensibilità e criticità;

il monitoraggio del processo che definisce gli elementi costitutivi del Programma, i contenuti, gli obiettivi e le azioni. Per misurare il grado di realizzazione di obiettivi e interventi del Programma è stato individuato, a partire dalle indicazioni contenute nel RA VAS e da quanto previsto per il monitoraggio fisico e procedurale del Programma, un set di indicatori di processo;

Il monitoraggio del contributo del Programma alla variazione del contesto ambientale che verifica quanto e in che modo l’attuazione degli interventi previsti dal Programma contribuisca alla variazione del contesto ambientale e che si avvale di un set di indicatori di misurazione del contributo del Programma alla variazione del contesto ambientale.

Tutti gli indicatori del PMA sono stati strutturati rispetto alle seguenti componenti ambientali:

1. Qualità dell’aria 2. Rumore 3. Risorse idriche 4. Uso del suolo 5. Aree naturali e biodiversità 6. Ambiente marino e costiero 7. Aree rurali o di interesse agroforestale 8. Ambiente urbano 9. Paesaggio e patrimonio culturale, architettonico e archeologico 10. Popolazione e salute 11. Rischi naturali e antropogenici 12. Energia e cambiamenti climatici

Gli indicatori del PMA del PON Reti, nel loro complesso, sono stati selezionati con lo scopo di soddisfare (anche) i requisiti di validità e popolabilità e rispettare le seguenti caratteristiche:

essere rappresentativi dei temi e dei territori considerati; essere completi, ma non ridondanti, evitando duplicazioni

dell’informazione; essere di facile interpretazione; essere significativi negli intervalli temporali relativi alle tempistiche di

piano; essere comparabili con indicatori che descrivono attività affini; essere scientificamente robusti; essere comparabili con valori di riferimento quando possibile.

b) Relazioni fra gli indicatori di programma e gli indicatori VAS.

La correlazione tra indicatori di programma (o di processo, come sono definiti nell’ambito del PMA) e indicatori VAS (di contesto e di contributo del

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PON RETI E MOBILITA’

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programma alla variazione del contesto ambientale) è resa esplicita nelle tabelle di definizione degli indicatori di contributo (cfr. da pag. 126 del PMA) e nella Tabella 15 del PMA.

c) Informazioni definite per ciascun indicatore al fine di consentirne il

popolamento.

Al fine di favorire una migliore gestione ed archiviazione dei dati e delle informazioni necessari al popolamento degli indicatori del PMA, questi saranno descritti in una Scheda di catalogazione appositamente predisposta (Vedi allegato 5 del PMA), che riporta, tra le altre cose, le seguenti informazioni:

nome indicatore area tematica descrizione dell’indicatore scopo rilevanza e utilità misurabilità obiettivi fissati dalla normativa DPSIR dati utilizzati per il popolamento dell’indicatore origine dei dati descrizione dei dati disponibilità dei dati qualità dei dati fonte dei dati modalità di acquisizione dei dati dalla fonte esterna metodologia di elaborazione unità di misura tipo di rappresentazione copertura spaziale copertura temporale periodicità di aggiornamento qualificazione cartografica (in termini di: scala, copertura, reperibilità

cartografia, formato della cartografia)

d) Previsione di un nucleo di indicatori comune per il monitoraggio di più strumenti.

NO

Fonti dei dati

a) Principali fonti dei dati per il popolamento degli indicatori e le fasi di rilevamento previste.

I dati verranno acquisiti direttamente dalle fonti istituzionali preposte alla raccolta e al rilascio di dati “certificati”, quali ISPRA, ARPA, MATTM, ISTAT, ENEA, Ministeri, Regioni, per quanto riguarda i dati relativi al contesto ambientale e territoriale di riferimento e presso il MIT per quanto riguarda i dati relativi agli indicatori di processo.

Sarà inoltre presa in esame Documentazione progettuale (relazioni specialistiche, SIA, Studi di Impatto Ambientale (SIA) degli interventi da monitorare.

b) Principali problematiche connesse al reperimento dei dati.

Coinvolgimento “attivo” dei soggetti detentori dei dati e definizione di efficaci azioni o strumenti (protocolli di intesa, convenzioni ecc.) attraverso i quali formalizzare tali collaborazioni al fine di garantire una veloce ed efficace

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PON RETI E MOBILITA’

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attuazione del PMA.

Sistemi informativi regionali

Descrivere l'eventuale utilizzo di sistemi informativi territoriali a supporto del monitoraggio e loro specifiche funzionalità rispetto agli indicatori VAS e di programma.

Il sistema informativo per il monitoraggio ambientale del PON Reti e mobilità è

stato pensato come uno strumento informatico di supporto alle decisioni in grado di garantire un flusso costante e puntuale di dati e informazioni necessari a valorizzare gli indicatori individuati nell’ambito del PMA.

Le funzioni essenziali che il sistema in oggetto deve assolvere per garantire il perseguimento di tali obiettivi sono:

disponibilità delle funzionalità GIS convenzionali, da utilizzare per l’analisi immediata sui dati territoriali;

possibilità di controllare la gestione dei processi e la elaborazione dei risultati, con operazioni interattive o con procedure standardizzate;

disponibilità di un sistema interattivo, che massimizzi la capacità di comunicazione, fra i soggetti coinvolti nelle attività di monitoraggio;

struttura distribuita, che ottimizza la gestione dei dati e rende possibile la fruizione delle informazioni, anche tra postazioni distanti sul territorio;

capacità di ricevere dati dinamici, inerenti l’evoluzione della situazione monitorata e di renderli disponibili in forma descrittiva, in modo da utilizzarli come base per le successive elaborazioni di valutazione;

rappresentazione interattiva dello scenario e dei risultati, per un immediato e comprensibile supporto alle decisioni.

La soluzione adottata per l’avvio delle attività di implementazione del PMA ha previsto: La scelta di utilizzare un applicativo freeware per la gestione dei dati

(Qgis) Il contributo del MATTM per l’acquisizione dei dati finalizzati alla

rappresentazione del contesto ambientale La ricognizione sulla documentazione disponibile presso il MIT per la

caratterizzazione degli interventi e degli eventuali deficit conoscitivi da colmare

La scelta di procedere in modo incrementale per l’implementazione del sistema, anche alla luce dei dati disponibili

GOVERNANCE

Soggetti coinvolti nel monitoraggio

Ruolo e funzioni assegnate ai soggetti / organismi coinvolti nel monitoraggio VAS: Autorità di Gestione (AdG): è il soggetto responsabile della

realizzazione e dell’implementazione del sistema di monitoraggio degli effetti ambientali del Programma. Assicura le funzioni di orientamento e sorveglianza per l’integrazione nel PON della componente ambientale e lo sviluppo sostenibile;

Autorità Ambientale Nazionale (AA): collaborare con l’AdG per le attività di raccolta dei dati e di popolamento degli indicatori, per l’analisi dell’andamento degli stessi e per la loro interpretazione. Collaborare con l’AdG nella definizione degli approfondimenti e delle analisi necessarie al fine di mettere in atto eventuali azioni correttive per il Programma. Contribuire alla predisposizione del “Rapporto sul monitoraggio e la gestione degli aspetti ambientali del PON”. Assicurare l’efficacia e la continuità al processo di valutazione ambientale strategica, anche attraverso il monitoraggio e la gestione di eventuali meccanismi di retroazione sul Programma;

ISPRA e le Agenzie ambientali (ARPA): raccogliere i dati provenienti dalle diverse fonti di monitoraggio e banche dati ambientali e metterli

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PON RETI E MOBILITA’

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a sistema. Popolare il set d’indicatori di contesto e fornire i dati all’AA per le opportune analisi e verifiche degli effetti ambientali significativi connessi all’attuazione del Programma;

Gruppo di Lavoro “Sostenibilità ambientale del PON Reti e mobilità”: Supportare l’AA nell’espletamento delle attività di collaborazione con l’AdG relative all’aggiornamento periodico della Valutazione Ambientale Strategica. Supportare l’AA nell’espletamento delle attività di cooperazione con l’AdG connesse alla realizzazione e all’implementazione del sistema di monitoraggio degli effetti ambientali del Programma;

Regioni Obiettivo Convergenza: rendere disponibili dati e informazioni utili alla effettiva integrazione del sistema di monitoraggio del PON Reti e mobilità con i sistemi di monitoraggio dei programmi operativi regionali;

Beneficiari degli interventi: condividere la documentazione relativa ai progetti che saranno sottoposti a monitoraggio, qualora questa non sia già disponibile presso l’AdG. Fornire supporto in relazione all’attività di rilevazione statistica, con modalità (questionari, interviste, ecc.) e periodicità da definire in relazione alle caratteristiche degli interventi.

Strumenti di interazione tra i soggetti

Utilizzo di strumenti per il dialogo e lo scambio di informazioni tra i diversi soggetti.

Allo stato attuale non sono stati definiti azioni o strumenti (protocolli di intesa, convenzioni, ecc.) attraverso i quali formalizzare le collaborazioni con soggetti detentori dei dati utili al monitoraggio ambientale del Programma.

Partecipazione soggetti con competenza ambientale / stakeholder

Evidenziare se sia prevista la consultazione dei soggetti con competenza ambientale e degli stakeholder, se sì con quali modalità e tempi.

Il Piano di Monitoraggio Ambientale del PON è stato elaborato ricercando la più ampia sinergia e condivisione con le autorità nazionali competenti in materia ambientale (Ministero dell’Ambiente e ISPRA).

La fase di implementazione del PMA prevede, inoltre, la condivisione degli indicatori di contesto selezionati nell’ambito del PMA con i principali soggetti detentori dei dati e delle informazioni ambientali (MATTM, ISPRA, ARPA, Autorità Ambientali Regionali, Autorità di Gestione dei PO delle Regioni Conv, Uffici Regionali competenti in materia ambientale) e un’attività di Comunicazione degli esiti del monitoraggio ambientale del PON ai portatori di interesse locali attraverso la predisposizione di report tematici sintetici ed elaborazioni grafiche specifiche.

Periodicità reportistica

Periodicità di produzione dei report di monitoraggio.

Come previsto nel Rapporto Ambientale del Programma, il Report di monitoraggio avrà cadenza annuale.

Monitoraggio VAS e monitoraggio di programma

a) Evidenziare se e come il monitoraggio VAS sia parte del Piano di valutazione del programma

All’interno del Piano di Valutazione del PON si fa esplicito riferimento alla necessita di stabilire interconnessioni efficaci con il monitoraggio VAS quale principale fonte di riferimento per le valutazioni che attengono alla verifica della presa in conto del principio trasversale dello sviluppo sostenibile

b) Specificare strumenti e modalità per le eventuali relazioni tra i due sistemi

di monitoraggio.

Il PMA del PON “interagisce” costantemente con il sistema di monitoraggio

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PON RETI E MOBILITA’

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procedurale del PON. In particolare, tale interazione si concretizza nella messa a sistema - anche attraverso l’utilizzo delle rispettive piattaforme informatiche - del set di indicatori di processo e, quindi, delle relative fonti di reperimento dei dati.

Nella fase di implementazione del PMA è prevista, inoltre, una collaborazione strutturata tra i soggetti responsabili dei due sistemi.

Sezione 2

INTEGRAZIONE

Piano unitario di valutazione

In seguito alla revoca dei Programmi Attuativi Nazionali FAS (D. Lgs. 112/2008 convertito in legge), e del conseguente venir meno del “secondo pilastro” delle politiche di livello nazionale in materia di trasporti rappresentato da tali risorse, la connotazione unitaria – anche rispetto alla valutazione – è stata necessariamente interpretata in modo più flessibile e generale. Pur non potendosi riferire a specifici strumenti programmatici a carattere nazionale, il Piano della Valutazione (PdV) del PON si mantiene nell’ottica di “traguardare” anche oltre i confini degli interventi direttamente interessati dal cofinanziamento UE, ciò ai fini di intercettare e stabilire da subito possibili nessi utili a valutare, con riferimento al settore del trasporto e della logistica, azioni attivate e attivabili nel Mezzogiorno, grazie ad altri finanziamenti (FIS, Piano Sud, Piano Nazionale per la Logistica,…).

Con questa premessa il PdV, per quanto concerne le analisi valutative riferite alla dimensione ambientale assegna assoluto rilievo allo stabilirsi di interconnessioni efficaci con il costituendo sistema di monitoraggio ambientale.

Richiamandosi direttamente a quanto emerso dal processo di VAS il PdV menziona esplicitamente come principali dimensioni quelle relative alla valutazione su:

il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, così come desumibili dal Rapporto ambientale;

l’individuazione di effetti ambientali imprevisti e la messa in opera di tempestive misure correttive o di azioni volte ad attenuare/contrastare gli impatti negativi sull’ambiente.

Quadri di riferimento

Un esaustivo quadro di riferimento sia normativo e programmatico, sia metodologico è stato ricostruito in premessa all’elaborazione del Piano di Monitoraggio Ambientale. Tale quadro ha previsto anche una ricognizione in merito alle prassi esistenti a livello nazionale ed europeo in materia.

Integrazione dei monitoraggi Vas

Data la natura multi regionale del Programma piuttosto che di integrazione di natura inter-settoriale è più opportuno individuare elementi riferibili agli obiettivi di integrazione tra livello nazionale e regionale sia in merito all’impostazione metodologica sia nell’utilizzo di dati e indicatori (si veda quanto illustrato nella sezione 1 rispetto a tali aspetti).

Inoltre alla luce della prossimità esistente nel PON tra il livello strategico e la dimensione più direttamente correlata alla selezione e realizzazione degli interventi una particolare attenzione è dedicata al rapporto tra VAS e VIA, in primo luogo attraverso un attenta analisi e monitoraggio sulle procedure autorizzative ambientali attivate su ciascun singolo intervento.

Per quanto riguarda gli elementi di integrazione riferibili al sistema di governance, agli strumenti informativi e ai dati si rimanda a quanto descritto nella sezione precedente.