SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO … · 17) Eventuali reti a sostegno del...

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(Allegato 1) 1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ROMA CAPITALE 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: I NZ 01772 ALBO REGIONE LAZIO

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(Allegato 1)

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

ROMA CAPITALE

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

I

NZ 01772

ALBO REGIONE LAZIO

2

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

UN NIDO DI LIBRI 2015: letture sottovoce per bambini da 0 a 4 anni

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

E02 Educazione e promozione culturale. Animazione culturale verso i minori

6) Descrizione sintetica del progetto:

Il progetto cerca di realizzare nella biblioteca Valle Aurelia un soddisfacente

rapporto tra i bambini, che non superino i quattro anni, e il libro e la lettura: si

consideri sia il rapporto con il libro come oggetto da guardare e con cui giocare, sia

il rapporto mediato dalla voce di chi legge una storia. Ci sarà una particolare

attenzione per privilegiare gruppi più piccoli, momenti di lettura brevi, letture

„sottovoce‟, per fare di questi eventi un‟occasione di sviluppo affettivo e cognitivo.

Le letture saranno proposte in biblioteca, allestendo uno spazio adeguato ad

accogliere genitori e bambini come anche negli asili nido in collaborazione con gli

educatori.

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivi generali: Sviluppare l‟amore per il libro e la conoscenza della biblioteca

nei bambini fin da piccolissimi. Valorizzare il libro e l‟ascolto di storie come

strumenti necessari per crescere.

Obiettivi specifici: aggiornamento bibliografico con monitoraggio di gradimento

della lettura, proficuo rapporto tra biblioteca e asili nido per stimolare l‟interesse per

il libro e l‟ascolto, far sì che lo spazio offerto diventi luogo familiare per bambini e

genitori. Questi fattori dovrebbero aumentare le iscrizioni e i prestiti per la fascia

d‟età 0-4.

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8) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Conoscenza dei libri per piccoli finalizzata alle letture; collaborazione con i bibliotecari nei contatti

con i nidi e altre strutture simili; collaborazione nell‟allestimento dello spazio e nell‟accoglienza;

scelta e preparazione delle letture da proporre; collaborazione nella pubblicizzazione del progetto;

redazione di una bibliografia di libri consigliati basati sull‟esperienza fatta.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti senza vitto e alloggio:

11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari:

12) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Lavoro anche in ore pomeridiane, lavoro il sabato mattina ed eventualmente anche

sabato pomeriggio. Disponibilità ad effettuare turni di servizio in sedi diverse dalla

biblioteca (servizio esterno).

14) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe

15) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe

16) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Si richiede che preferibilmente i volontari siano laureati o laureandi in Psicologia,

DAMS o Scienze della Formazione con esperienze di volontariato e di laboratori

con bambini.

17) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Associazione Casa Betania, Asilo nido Capricci, Commission for Filipino Migrant

workers-Italia.

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CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

18) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

19) Eventuali tirocini riconosciuti :

20) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,

certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Competenze di base: ascolto-dialogo (capacità di attenzione e uso appropriato delle

parole), comprensione del testo scritto;

Competenze di processo: migliore apprendimento e senso critico, capacità di

monitorare e valutare le prestazioni lavorative;

Competenze tecnico professionali (interazione con gli altri): capacità di comunicare

con le persone esterne all‟organizzazione e con i colleghi e i superiori, lavorare a

diretto contatto con il pubblico, attivare gruppi di lavoro, fornire suggerimenti.

Competenze tecnico-professionali (processi mentali: aggiornare e usare conoscenze

di rilievo, analizzare dati e informazioni, mettere a punto obiettivi e strategie,

pensare in modo creativo, pianificare il lavoro, prendere decisioni e risolvere

problemi;

Competenze tecnico professionali: lavorare con i computer;

Competenze trasversali: gestire il tempo proprio e quello altrui, gestire le risorse

materiali, risolvere i problemi complessi, adattare le proprie azioni in relazione a

quelli degli altri;

Competenze specifiche del progetto: capacità di creare giochi in relazione all‟età dei

bambini, conoscenza e utilizzo didattico delle fiabe, elaborazione di oggetti e

strumenti per i giochi e i laboratori.

Il riconoscimento verrà formalizzato attraverso un attestato proposto al termine

dei progetti.

Formazione generale dei volontari

21) Contenuti della formazione:

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Macroaree:

1 - “Valori e identità del SCN”

- L‟identità del gruppo in formazione e patto formativo

- Dall‟obiezione di coscienza al SCN

- Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e

nonviolenta

- La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2 - “La cittadinanza attiva”

- La formazione civica

- Le forme di cittadinanza

- La protezione civile

- La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

3 - “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

- Presentazione dell‟Ente

- Il lavoro per progetti

- L‟organizzazione del servizio civile e le sue figure

- Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale

- Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Moduli:

Modulo A il patto formativo Agenda Presentazione dei progetti Attività di conoscenza Documento di lavoro Raccolta delle aspettative

Modulo B

Dall‟Obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione

storica, affinità e differenze tra le due realtà

Il dovere di difesa della Patria

La difesa civile non armata e non violenta

Non violenza come scelta di vita.

Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Modulo C

Esposizione delle caratteristiche e delle peculiarità dei ruoli e delle

figure professionali coinvolte nei progetti del Comune di Roma ai

sensi della Circolare 10.11.2003 dell‟UNSC.

Ruolo del volontario in servizio civile;

Diritti e doveri del volontario;

Gli aspetti etici del volontariato;

Motivazioni e aspettative;

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Cenni fondamentali della Costituzione – Unione Europea

Il servizio civile internazionale

Il servizio civile tra UNSC ed Enti; Modulo D

La cittadinanza attiva

La protezione civile

La solidarietà e le forme di cittadinanza

Carta di impegno etico

Funzioni UNSC. - Il servizio civile nel Comune di Roma.

La dimensione di partecipazione alla società civile attraverso la scelta

di una esperienza istituzionale;

La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile

Modulo E

Legislazione del Servizio Civile;

Legge 230/98;

Legge 64/01.

Normativa vigente

Servizio civile Nazionale: associazionismo e volontariato;

Modulo F

I progetti di servizio civile di Roma Capitale;

Metodo della progettazione nel lavoro degli Enti

Modulo G

Organizzazione di Roma Capitale

Regolamento dell‟organizzazione degli uffici e servizi

Cenni di Legislazione degli Enti Locali

Statuto – Autonomia statutaria, autonomia organizzativa;

Riforma del Titolo V della Costituzione L. 3/2001 – concetto di

sussidiarietà;

Il servizio civile come processo di comunicazione e cultura

Modulo H

I rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro

Le misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro

22) Durata:

75 ore

7

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

23) Contenuti della formazione:

La biblioteca pubblica – Attività e servizi delle biblioteche – D.lgs. N. 81/2008 ex

626 – Caratteristiche e funzioni della biblioteca di quartiere – Il catalogo e la ricerca

sul catalogo – Metodologie per le comunicazioni delle attività della biblioteca –

Acquisizioni degli strumenti necessari per affinare la pratica della lettura ad alta

voce.

24) Durata:

75 ore

25) Orientamento lavorativo:

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Argomento Metodologia ore

Analisi del contesto socio-

economico e del sistema di

lavoro locale:

1) settori economici,

2) tipologia di aziende,

3) competenze

richieste.

Lezione frontale

Laboratori informatici

Incontri con Referenti del mondo

delle imprese

3

Le politiche attive del

Lavoro: chi le realizza, a chi

si rivolgono

Lezione frontale

Incontri con Referenti istituzionali

3

Il curriculum vitae e la

lettera di accompagnamento

Lezione frontale

Laboratori informatici

Incontri con Referenti dei Servizi per

la ricerca del lavoro

2

Il colloquio di lavoro: come

affrontarlo al meglio e

promuovere se stessi

Simulazioni, incontri con

responsabili delle R.U. di realtà

aziendali

2

L‟autoimprenditoria: i

percorsi ed i soggetti

istituzionali

Conoscere le opportunità di

finanziamento e le agevolazioni a

livello comunitario, nazionale e

locale e le procedure da espletare per

l‟avvio di un‟impresa; la redazione

del piano d‟impresa.

2

Cercare lavoro è un momento particolare nella vita di ciascuno; un momento carico

di aspettative, dubbi, incertezze. Trovare un‟occupazione è uno dei “lavori” più

impegnativi, soprattutto in un contesto mutevole ed incerto come quello attuale:

occorre, pertanto, favorire la conoscenza del contesto socio-culturale di riferimento,

del mercato del lavoro e del suo funzionamento, delle opportunità offerte dal sistema

istituzionale e non solo.

L'orientamento rappresenta, quindi, un sostegno a quanti si trovano a vivere processi

di transizione (fine del percorso formativo, avvio della ricerca del lavoro o il rientro

nel mercato del lavoro). Non va dimenticato che il soggetto dell‟orientamento, nel

nostro caso il giovane volontario del servizio civile, è al centro del processo di

orientamento, e va considerato soggetto attivo e non oggetto dell‟orientamento.

Il servizio di orientamento deve tener conto delle risorse personali dell‟individuo,

degli sbocchi professionali, dei percorsi formativi, del mercato del lavoro entro cui

ci si muove.

L‟orientamento è un processo continuo che coinvolge i soggetti istituzionali e non

che ruotano intorno al giovane, soprattutto nei momenti di transizione tra

formazione e lavoro e viceversa.

Le azioni dell‟orientamento devono essere coerenti con le esperienze già maturate

(anche nel caso in cui esse siano considerate negative) e con le opportunità ed i

vincoli esistenti nelle diverse situazioni, allo scopo di rafforzare le competenze e

individuare ipotesi concrete di lavoro.

L‟ intervento di orientamento deve tener conto di:

- tipologia di intervento (informazione, empowerment, consulenza)

- azioni (ricostruzione, allargamento, strategie di coping)

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- argomenti dell‟orientamento (proprie risorse, percorsi formativi, sbocchi

occupazionali, il mercato del lavoro)

- condizioni/vincoli (personali, sociali, strutturali).

L‟attività di orientamento, esercitata da operatori qualificati si caratterizza, in

particolare, per l'offerta di attività informative e formative (analisi contesto socio-

economico, dati sul mercato del lavoro, legislazione, previsioni occupazionali,

opportunità formative, etc.) utili al soggetto in orientamento.

Nel processo di orientamento il soggetto diventa protagonista, con la guida

dell‟operatore rafforza le competenze di comprensione, di valutazione e di

fronteggiamento del contesto di riferimento, in particolare attraverso l'acquisizione

di efficaci tecniche di ricerca attiva del lavoro.

La ricerca del lavoro passa attraverso le politiche attive del lavoro: tutte quelle

iniziative messe in atto dalle istituzioni per promuovere l'occupazione e

l'inserimento lavorativo, quest'ultimo inteso sia come lavoro dipendente sia come

auto-impiego e quindi creazione di nuova imprenditorialità.

Le politiche attive si differenziano dalle politiche passive in quanto queste ultime

mirano a ridurre il disagio sociale connesso alla disoccupazione attraverso misure di

supporto (es. come il sostegno al reddito), mentre quelle attive intendono, invece,

inserire (o re-inserire) nel mercato del lavoro coloro che ne sono esclusi.

Coerentemente con l'Agenda di Lisbona e la Strategia Europea per l'Occupazione

(SEO), le politiche attive del lavoro mirano realizzare in modo coordinato un

insieme di politiche in materia di lotta alla disoccupazione, articolate inizialmente

nei 4 obiettivi fondamentali (i cosiddetti pilastri SEO):

- occupabilità: accrescere le capacità di un individuo di trovare lavoro;

- imprenditorialità: sviluppare lo spirito imprenditoriale ed attuare

l‟autoimpiego;

- adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per adeguarle ai

mutamenti del mercato del lavoro;

- pari opportunità: favorire le politiche di uguaglianza delle opportunità

per tutti ed aumentare i tassi di occupazione femminile.

Gli strumenti per realizzare questi obbiettivi sono: la formazione, la riqualificazione,

gli strumenti di orientamento, l‟alternanza scuola – lavoro, i tirocini e le work

experiences, il servizio civile.

La programmazione e l'attuazione delle politiche attive del lavoro passa attraverso

un lavoro costante di analisi della situazione locale e di progettazione di misure

adeguate a rispondere ai fabbisogni rilevati. Le risorse finanziarie necessarie sono

reperite soprattutto attraverso i Fondi Europei, che rappresentano uno strumento

importante per realizzare azioni innovative (studi, ricerche, scambio di buone

pratiche, sperimentazioni, ecc.).

La ricerca del lavoro non può non tener conto del contesto socio-economico in cui

ci si vuole inserire: quanto richiesto a Milano è diverso da quanto richiesto a

Palermo, così come le esigenze delle grandi aziende sono diverse da quelle delle

piccole. Inoltre, vanno considerati i limiti individuali imposti dalla famiglia od altri

vincoli rispetto alla possibilità di spostarsi.

Lo specifico mercato va analizzato rispetto ai diversi contesti: occorre valutare le

esigenze organizzative in modo da impostare il proprio piano di marketing.

Grande o piccola azienda? Il sistema economico italiano è caratterizzato dalla

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piccola impresa, a volte ritenute, a torto, meno interessanti o professionalizzanti per

costruirsi un profilo professionale: negli ultimi anni si è riscontrato che vi sono dei

punti di contatto fra i profili professionali delle piccole e grandi aziende, rendendo le

competenze acquisite trasferibili da un contesto all‟altro.

Strumenti indispensabili per la ricerca del lavoro sono il Curriculum e la lettera di

accompagnamento: durante la formazione si analizzeranno le varie tipologie e si

vedrà come esso rappresenti il primo passo per chiunque cominci a cercare lavoro.

La selezione: L‟obiettivo del colloquio di selezione è riscontrare la corrispondenza

fra il candidato e le esigenze del ruolo organizzativo. Il selezionatore può adottare

diverse tipologie in relazione a:

- Abilità specifiche richieste rispetto al ruolo

- Tipologia di ricerca del lavoro (tipo contratto)

- Caratteristiche del candidato

- Professionalità.

Generalmente i colloqui sono almeno 2 o 3, di cui uno sicuramente con il proprio

capo diretto.

Per il selezionatore un colloquio è efficace quando fa comprendere la

corrispondenza fra persona e ruolo ed evidenzia le caratteristiche del candidato.

L‟intervista può essere strutturata, in cui si susseguono domande precise utili alla

raccolta delle informazioni o non strutturata, con domande che non seguono una

successione rigida e che spesso vengono stimolate dalle risposte del candidato. Altre

indicazioni importanti relative alle interviste è il loro carattere individuale o di

gruppo.

Prepararsi al colloquio e vincere lo stress, gestire l’attesa: durante la formazione

si faranno delle simulate in cui sarà possibile evidenziare il capitale professionale

ed esperienziale, gli obiettivi professionali e di carriera, le esigenze ed i vincoli che

ciascuno ha, anche senza esserne pienamente consapevole.

Durante le simulate si proporranno le domande più frequenti che i selezionatori

rivolgono durante l‟intervista ai candidati.

Per quanto riguarda l’autoimprenditoria, durante la formazione verrà affrontata

intendendola non solo come capacità di far nascere o condurre aziende, ma

come dimensione della persona, capace quindi di affrontare il lavoro in modo

flessibile e pro-attivo, individuando problemi e soluzioni efficaci e originali. È

un‟occasione per scoprire i propri punti di forza originali e gli stimoli a essere

presenze attive, flessibili, efficaci, capaci di innovazione in ogni ambito.

Si parlerà delle caratteristiche che deve possedere chi vuole mettersi in proprio, delle

leggi che agevolano l'autoimpiego per la realizzazione e l'avvio di piccole attività

imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione,

della realizzazione del business plan.

E‟ prevista la presenza in aula di testimoni privilegiati (responsabili R.U. aziende,

selezionatori, esperti del mondo del lavoro, ecc.) e, se possibile, saranno effettuate

visite nei Centri che si occupano di politiche attive per il lavoro e autoimprenditoria.

26) Promozione delle Pari Opportunità (giovani stranieri, giovani a bassa scolarizzazione,

portatori di handicap):

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Collaborazione sotto forma di partenariato con il centro socio-educativo Munting

Tahanan, una delle attività gestite dalla Commission for Filipino Migrant Workers-

Italia.

27) Innovazione:

28) Partnership e azioni di rete:

1. Asilo nido “Capricci” via Ugo Porta Ravegnana, 6

2. Asilo nido “Nido d‟ape” c/o Parrocchia di S. Fulgenzio via della Balduina,

296

3. Asilo nido “Munting Tahanan”, via Bonaventura Cerreti, 55

29) Networking territoriale:

A partire dal momento della Formazione Generale, le classi vengono formate in

modo tale da fare incontrare i volontari assegnati ai diversi progetti e inoltre si

organizzano momenti comuni per visite-incontri con altri uffici di Roma Capitale

(protezione civile, musei e siti della sovrintendenza) o con altri Enti del Terzo

Settore.

Durante i dodici mesi di Servizio Civile, dopo il terzo mese di attività i volontari di

tutti i progetti partecipano ad un incontro generale convocato dall‟Ufficio Servizio

Civile di Roma Capitale, dove raccontano le loro esperienze in relazione all‟attività

svolta nel proprio progetto, rispondendo a domande e osservazioni rivolte dai

volontari degli altri progetti.

Inoltre tutti i volontari partecipano agli Eventi che i singoli progetti periodicamente

organizzano in modo aperto al pubblico o alla propria specifica utenza, al fine di

approfondire la conoscenza delle attività degli altri volontari e di verificarne anche

la ricaduta concreta sui cittadini-utenti del servizio o della specifica attività di

Servizio Civile.

Infine, gli ex-volontari di Roma Capitale, hanno attivato da diversi anni una pagina

Facebook, attraverso la quale nuovi e vecchi volontari possono scambiarsi opinioni,

critiche e proposte.

Tutte le azioni sopra descritte consentono ai volontari di incontrarsi e scambiare

esperienze mediamente per più di tre volte durante i 12 mesi di servizio.

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Data 25-02-2015