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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI COPPARO 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: LABORATORIO INFANZIA:MAI STANCHI DI CRESCERE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): SETTORE: EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE AREA DI INTERVENTO: E9 ATTIVITA’ DI TUTORAGGIO SCOLASTICO (PREVALENTE) E2 ANIMAZIONE CULTURALE VERSO I MINORI (SECONDARIA) 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 6.1 Descrizione del contesto territoriale e settoriale del progetto La definizione del contesto e dei destinatari del presente progetto tengono conto del monitoraggio del progetto di Servizio Civile Nazionale presentato nel 2012 e finanziato ha visto i la presenza nel nostro ente dal 3 febbraio 2014 al 2 febbraio 2015 di 4 volontari di S.C.N. che hanno vissuto un’esperienza personale di solidarietà ed arricchito le proposte educative e di animazione del territorio. Dai colloqui con i volontari è emerso come l’esperienza di servizio civile sia una risposta importante ed efficace per la crescita formativa dei volontari stessi, oltre che di tutti gli altri soggetti coinvolti. La loro collaborazione all’azione progettuale è stata rilevante e in sintonia con il progetto di partenza si intende con il presente progetto qualificare e ampliare ulteriormente il ventaglio degli interventi. Il presente progetto si inserisce pertanto nel contesto e nella cornice istituzionale dei servizi educativi e scolastici per l’infanzia e le famiglie. 4 NZ00227 REGIONE EMILIA ROMAGNA

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE

1) Ente proponente il progetto:

COMUNE DI COPPARO 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

LABORATORIO INFANZIA:MAI STANCHI DI CRESCERE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

SETTORE: EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE AREA DI INTERVENTO: E9 ATTIVITA’ DI TUTORAGGIO SCOLASTICO (PREVALENTE) E2 ANIMAZIONE CULTURALE VERSO I MINORI (SECONDARIA)

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 6.1 Descrizione del contesto territoriale e settoriale del progetto La definizione del contesto e dei destinatari del presente progetto tengono conto del monitoraggio del progetto di Servizio Civile Nazionale presentato nel 2012 e finanziato ha visto i la presenza nel nostro ente dal 3 febbraio 2014 al 2 febbraio 2015 di 4 volontari di S.C.N. che hanno vissuto un’esperienza personale di solidarietà ed arricchito le proposte educative e di animazione del territorio. Dai colloqui con i volontari è emerso come l’esperienza di servizio civile sia una risposta importante ed efficace per la crescita formativa dei volontari stessi, oltre che di tutti gli altri soggetti coinvolti. La loro collaborazione all’azione progettuale è stata rilevante e in sintonia con il progetto di partenza si intende con il presente progetto qualificare e ampliare ulteriormente il ventaglio degli interventi. Il presente progetto si inserisce pertanto nel contesto e nella cornice istituzionale dei servizi educativi e scolastici per l’infanzia e le famiglie.

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NZ00227

REGIONE EMILIA ROMAGNA

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CONTESTO TERRITORIALE Il territorio in cui si intende realizzare il presente progetto si estende su di una superficie di 157 km² nella parte centro-orientale della provincia di Ferrara, è interamente pianeggiante e numerosi sono i corsi d'acqua che lo attraversano. la popolazione straniera è in costante lieve aumento, anche la popolazione complessiva da 0 a 15 anni è in leggero aumento. Gli abitanti sono così distribuiti

anno 2013 2014 maschi femmine totale maschi femmine totale

8.023 8.874 16.897 7.985 8.774 16.759 Fonte Anagrafe comunale

La popolazione complessiva continua inesorabilmente a calare Popolazione straniera anno 2013 2014 n.res.stranieri 761 787 % su pop.residente 4,5 4,7

Si evince un costante lieve aumento della popolazione straniera che dal 2004 ad oggi è più che raddoppiata. La distribuzione cittadini stranieri anno 2014 per area geografica di provenienza (fonte dati ISTAT)

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Marocco (14,9% di tutti gli stranieri), seguita dall’Ucraina (14,1%) e dalla Romania (12,6%) Popolazione da 0 a 14 anni

anno 2013 2014 maschi femmine totale maschi femmine totale

728 876 1.604 864 817 1.681 (Fonte Anagrafe comunale)

La popolazione da 0 a 14 anni è in leggero aumento. Nel nostro ente l’offerta educativa e scolastica per i bambini della fascia 0-6 anni comprende n.2 nidi di infanzia privati , n. 2 scuole dell’infanzia statali, n.2 scuole dell’infanzia private paritarie con 6 sezioni e servizi educativi e scolastici comunali quali n° 2 Nidi d’Infanzia comunali con 75 bambini dai 3 mesi ai 3 anni e n° 2 Scuole dell’Infanzia comunali con 100 bambini dai 3 ai 6 anni. Sono inoltre presenti n.2 scuole primarie con 556 alunni e n.1 scuola secondaria di 1° grado con 310 alunni. Non sono presenti Scuole Secondarie di 2° grado. Nei servizi educativi e scolastici sono in costante aumento i bambini con varie disabilità che abbisognano di interventi mirati. Inoltre nei servizi è necessario continuare a prevedere particolare cura nei confronti dei soggetti più deboli, minori disagiati, stranieri e diversamente abili: proprio nell’ambito dei contesti educativi e culturali, si pongono come centrali gli obiettivi di miglioramento delle loro capacità di socializzazione e di integrazione e di sviluppo delle proprie risorse e

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capacità. Minori disabili seguiti nelle scuole con interventi diretti dell’ente 2012 2013 2014 33 33 34

Le proposte di attività tendono a favorire processi di apprendimento e di integrazione dei bambini , favorendo quelli che manifestano comportamenti di scarsa o distorta socialità. Tutti servizi educativi e le scuole del territorio comunale vengono coinvolte in un complesso articolato di attività che va dalla promozione della lettura, al teatro ragazzi , comprendente sia proposte di spettacoli che laboratori, che progetti speciali quali Nati per leggere e Nati per la musica. Questa attività di animazione e promozione culturale è stata ampliata negli anni anche alle famiglie con minori, che sempre più hanno bisogno di trovare occasioni di socializzazione in cui bambini e genitori insieme riescano a condividere momenti di vita. Questa serie di interventi viene promossa e realizzata dai servizi scolatici e culturali dell’Amministrazione Comunale : Ufficio Scuola, Biblioteca Ragazzi, Teatro Comunale De Micheli con il Teatro Ragazzi, Museo della Civiltà Contadina. Le attività vedono anche il coinvolgimento delle associazioni del volontariato locale, che sono chiamate ad integrare e supportare l’iniziativa pubblica. Anche la Sezione Ragazzi della Biblioteca collabora da anni con i servizi educativi dell’ente, mettendo in campo iniziative differenziate, sia invitanti ad una frequentazione spontanea del servizio, sia partecipando in modo attivo e programmato alle attività dei servizi educativi per l’infanzia, con proposte che mettono al centro la lettura. La Biblioteca ragazzi ha negli ultimi anni potenziato i propri interventi a favore delle fasce più basse della popolazione, sia attraverso incontri mirati all’interno dei propri spazi (con le famiglie sulla musica, la manualità, il gioco, il libro illustrato, ecc.), sia uscendo dalle proprie mura per proiettare le proprie azioni nei luoghi istituzionali dell’educazione della prima infanzia (nido d’infanzia, scuole d’infanzia, ecc.), anche in collaborazione con agenzie esterne e associazioni locali. Tuttavia, nonostante l’impegno nel settore e l’aumento di utenza degli ultimi 2 anni, resta non del tutto soddisfacente l’impatto che la biblioteca ragazzi ha avuto ed ha nei confronti delle giovanissime generazioni, le cui famiglie sembrano ancora largamente assenti dalla frequentazione dei luoghi e delle occasioni proposte. Anche le statistiche confermano quest’andamento contraddittorio: Infatti, se consideriamo le statistiche sui prestiti e sugli utenti attivi nella Biblioteca Ragazzi dal 2011 al 2014, le problematiche, ma anche le positività, si manifestano ad un primo sguardo.

2011 2012 2013 2014 Prestiti 0 - 5 anni

2397 2321 2872 2994

Prestiti 6 – 10 anni

3778 3777 3297 3442

Prestiti 11- 14 anni

900 861 1052 1259

Utenti attivi in biblioteca

2011 2012 2013 2014

0 - 5 anni 38 16 66 69 6 – 10 anni 212 160 261 383 11- 14 anni 221 228 204 437

Un primo elemento evidente, legato alle statistiche sui prestiti annui, è un deciso aumento dei prestiti nella fascia d’età più bassa, quella da 0 a 5 anni, particolarmente confortante in quanto registra l’incremento proprio tra quegli utenti su cui la biblioteca ragazzi ha specificamente investito negli ultimi 2 anni (attraverso l’attivita’ di Nati per Leggere e Nati per la Musica e di proposte alle famiglie con bambini molto piccoli, oltre agli incontri svolti direttamente presso i servizi educativi). Un secondo elemento, di segno purtroppo negativo

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invece, è il basso numero di prestiti nella fascia di pre-adolescenti, che mostra un andamento altalenante e comunque decisamente insoddisfacente. Se poi si considera che la popolazione copparese da 0 a 5 anni è di circa 537 unità, da 6 a 10 anni è di 594 unità e quella da 11 a 14 anni di circa 550 unità, si comprende che, nella popolazione da 0 a 5 anni, gli utenti attivi dal 2011, pur essendo decisamente aumentati (da 38 a 69) non possono vederci soddisfatti. Leggermente diverso il caso delle altre due fasce, che pur oscillando da un anno all’altro, segnano un consolidamento e un aumento di presenze attive. L’attività della Biblioteca Ragazzi, dunque, incentrata negli ultimi 3 anni sul raggiungimento delle fasce di popolazione solitamente assenti attraverso interventi innovativi volti a coinvolgere le famiglie - particolarmente si ricordano il progetto Nati per Leggere nella Pediatria di Comunità di Copparo, gli incontri con adulti e bambini sulla salute, la musica e la lettura ad alta voce e i laboratori di manipolazione con bimbi, genitori, nonni ecc. - ci ha condotto verso buoni risultati, specie per quanto riguarda la partecipazione dei più piccoli e il consolidamento di fasce centrali di utenza (bambini frequentanti la scuola primaria). Tuttavia, si ritiene necessario potenziare le iniziative già intraprese seguendo percorsi meno episodici, dando maggiore continuità all’azione di promozione del servizio. In particolare, verranno potenziati i progetti Nati per Leggere e Nati per la Musica, sia offrendo continuità alla presenza settimanale presso l’ambulatorio di Pediatria, sia proponendo alle famiglie momenti strutturati di discussione su temi legati alla crescita del bambino, all’importanza della lettura ad alta voce e condivisa, e della musica fin dai primi mesi di vita. In questo senso si intende dare continuità agli interventi, avviati nell’ultimo anno, presso le sezioni di nido dei Semidivezzi e dei Divezzi, con la lettura dei primissimi libri, proposti in modo giocoso e animato dalle bibliotecarie. Progetto specifico della sezione Ragazzi, infine, da avviarsi con l’inverno 2015- 2016: incontri pomeridiani di lettura animata (“L’ora delle storie”) da realizzare con continuità, settimanalmente, rivolti a bambini di età dai 3 ai 6 anni. Azioni da mettere in campo per un miglioramento complessivo della penetrazione della biblioteca nel tessuto famigliare e giovanile, a partire dal 2015: - potenziare l’offerta formativa al mondo della scuola, secondo percorsi autonomi della biblioteca ragazzi, ma in sintonia con i bisogni di crescita della popolazione scolastica infantile e giovanile. Ciò comporterà la messa a punto di un programma di incontri, da realizzare prevalentemente in biblioteca, con le classi della scuola elementare e media di primo grado, oltre che con i piccoli del nido e della scuola d’infanzia, lungo l’arco dell’anno scolastico, con un percorso di fidelizzazione degli utenti (e del mondo della scuola), quale può derivare soltanto da una pratica diffusa di condivisione di libri, di letture, di conversazioni, sui temi che possono coinvolgere la popolazione infantile e giovanile (L’horror, il Thriller, il libro Giocato e animato, la visita guidata alla biblioteca come esperienza interattiva e ludica, la conoscenza del territorio e delle tradizioni). - arricchire l’agenda degli appuntamenti della biblioteca con un’utenza libera e spontanea di bimbi e delle loro famiglie, attraverso momenti di lettura e narrazione strutturati secondo una cadenza periodica (settimanale a partire dall’inverno 2015, fino alla primavera 2016), superando il concetto di proposta episodica. - Realizzare laboratori e attività di manipolazione creativa (laboratorio artistico, del riciclo, della musica, della pittura, ecc.) nel periodo extrascolastico (almeno 3 laboratori, possibilmente 4 nel periodo fine agosto – metà settembre). - Coinvolgere i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado attraverso incontri formativi, momenti scambio e di discussione, ecc. - Coinvolgere le famiglie attraverso percorsi di avvicinamento alla biblioteca e ai libri per ragazzi, realizzati anche in modo interattivo e giocoso (letture ad alta voce condivise, valutazione a gruppi di opere per ragazzi, laboratori per famiglie, incontri con Autori, ecc.). Contesto settoriale dell’area prevalente I nostri servizi educativi e scolastici hanno lo scopo di offrire ai bambini un luogo di formazione, di socializzazione, di sviluppo delle abilità cognitive, affettive e sociali, intendono prestare la massima attenzione alla crescita e al benessere psicofisico di tutti i bambini e le bambine. Garantiscono alle famiglie un servizio di supporto ai loro bisogni sociali e di affiancamento nei compiti educativi e svolgono un’azione di prevenzione contro ogni forma di svantaggio. Si basano sul principio dell’uguaglianza dei diritti degli utenti e

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non fanno distinzioni e discriminazioni fra di essi. Le parole chiave sono ORGANIZZAZIONE: organizzare spazi, tempi, oggetti, dinamiche in funzione della realizzazione di un contesto di sviluppo il più adeguato possibile ai bisogni dei bambini. ACCOGLIENZA: adottare strategie mirate e diversificate, rivolte al bambino e al genitore, in particolare durante la delicata fase d’inserimento. CURA: nella realtà quotidiana della vita del nido, una parte rilevante dell’esperienza del bambino è costituita dalla cura fisica e dal rapporto privilegiato e personalizzato dell’educatrice con ogni bambino. SOCIALIZZAZIONE: attraverso il rapporto con gli adulti e con i coetanei, il bambino sperimenta, prova, confronta le proprie capacità espressive e comunicative. Il confronto e il contatto corporeo con i coetanei, l’osservazione di diversi comportamenti svilupperanno nel bambino sicurezza, controllo emotivo e una maggior conoscenza di sé. AUTONOMIA: la conquista dell’autonomia, intesa come progressiva scoperta della capacità d'essere padrone di propri comportamenti, si manifesta nella tensione ad esplorare il mondo, nella curiosità di conoscere, nel fare esperienze da soli e nell’accettazione progressiva di regole. Il progetto vuole ampliare e sostenere i percorsi e i processi che si attuano ogni giorno nei nostri Servizi. Favorendo una crescita equilibrata del bambino che li frequenta e il confronto tra adulti I bambini devono poter contare un ambiente di vita ricco di relazioni stabili, comunicazioni, affetti, elementi che quando vengono meno possono essere fonte di “disagio”, ritardi evolutivi che riguardano l’affettività, la socialità, il linguaggio e le competenze cognitive. I volontari del servizio civile accompagneranno i bambini in tutte le loro attività quotidiane, favorendo così l’acquisizione delle loro autonomie., con una maggior attenzione ai soggetti in situazione di disagio o deficit. L’intervento attuerà nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali dell’ente, dove, tutte le “routines educative” quotidiane nonché i “laboratori didattici” strutturati si prevedono attività in piccolo gruppo. Le esperienze realizzate negli anni dai nostri volontari del servizio civile hanno sollecitato la qualità dei servizi. Il volontario del servizio civile potrà dare ulteriore stimolo alla partecipazione attiva, alla condivisione e alla socializzazione. Essendo persone giovani, i volontari potranno arricchire l’ambiente educativo, proponendo nuove modalità di interazione, nuovi contenuti e spunti.I volontari del servizio civile potranno accompagnare i bambini in tutte le loro attività quotidiane favorendone l’acquisizione delle autonomie, con una maggior attenzione ai soggetti in situazione di disagio o deficit. I servizi per la prima infanzia sono ambienti di vita in cui risultano particolarmente significative le dinamiche relazionali che vedono coinvolti i bambini tra loro, i bambini e gli adulti, gli adulti tra loro. Il progetto si attuerà nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali dell’ente, dove, tutte le “routine educative” quotidiane nonché i “laboratori didattici” strutturati si prevedono attività in piccolo gruppo. I volontari, queste figure “altre”, nel rapporto diretto e quotidiano con i bambini e con il personale educatore, aprono una fase di scambio, scambio di esperienze che ogni volta educano di più. Contesto settoriale dell’area secondaria La Biblioteca Ragazzi e il teatro comunale De Micheli da sempre opera in collaborazione con il tessuto culturale locale (associazionismo, volontariato) e con le istituzioni formative (sistema dell’istruzione) per una diffusione della lettura e della fruizione culturale, attivando cioè iniziative che muovano interessi spontanei e liberi, ma anche introducendo nel mondo della scuola stimoli culturali (percorsi di lettura, attività di studio e ricerca fondati sulle nuove tecnologie, ecc.) Attività da mettere in campo per ottimizzare il rapporto della Biblioteca Ragazzi con il territorio e con la comunità: - potenziare e consolidare l’offerta al mondo della scuola, di ogni ordine e grado presente nel territorio comunale, attraverso un programma strutturato (e condiviso con il personale docente), fondato su filoni di interesse e temi di attualità. Nel 2015-2016 l’attenzione specifica sarà portata, particolarmente a partire dalle classi quinte delle elementari, sul tema della conoscenza della rete (“non solo google”), attraverso incontri con autori autorevoli, letture mirate (ciclo dell’horror), visione di film, spettacoli teatrali, recupero delle tradizioni locali in un incontro tra generazioni (luoghi della memoria, memoria dei luoghi). nella scuola media l’attività si incanalerà verso la creazione di blog creati e implementati dai ragazzi stessi, sotto la guida degli operatori della biblioteca, con l’inserimento di contenuti

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riferiti dal tema centrale “la letteratura horror”, oltre che, come nelle quinte elementari, sulla navigazione consapevole in rete e la ricerca online (non solo google). - organizzare cicli di incontri di lettura ma anche di confronto e discussione su temi diversi con le famiglie, puntando ad una partecipazione attiva degli utenti, non di mera fruizione o di solo ascolto; - creare occasioni di incontro, di lettura, di laboratorio manuale secondo un calendario di proposte differenziate a seconda delle diverse fasce di età, che si snodino lungo tutto l’anno, da realizzare in sedi diverse: ambulatorio di Pediatria di Comunità (Casa della Salute di Copparo), Sezioni di Nido (Nido Gramsci e Cadore), Museo della Civiltà Contadina “La Tratta”, Teatro De Micheli ecc.). Attività da consolidare e implementare: “Ludobus Pinocchio” – mesi di giugno e luglio – attività ludiche e laboratoriali realizzate da animatori nelle aree verdi del territorio comunale che comprende 10 frazioni, con pulmino attrezzato, per minori da 1 a 14 anni; “Tesoro verde del Nido” – mesi di maggio e giugno – spazio esterno del nido comunale Gramsci, aperto con personale educatore a bambini da 1 a 3 anni non frequentanti il nido accompagnati da un adulto (genitori e/o familiari) in orario pomeridiano extrascolastico con attività di socializzazione, ludiche e laboratoriali ; - “Torre dei bambini” – da luglio a novembre: narrazioni, spettacoli, laboratori e attività creative (il viaggio e l’esplorazione, il riciclo dei materiali, la creazione di burattini, la manipolazione per creare con il riciclo, ecc.) tra piazze, biblioteca, teatro e museo, per bambini dai 6 ai 14 anni.

Partecipanti alle attività

2012 2013 2014

Ludobus Pinocchio 383 bambini + 200 adulti

313 bambini + 198 adulti

281 bambini + 200 adulti

Tesoro verde del Nido

20 bambini + 56 adulti

19 bambini + 52 adulti

13 bambini + 39 adulti

Torre dei Bambini 310 bambini 350 bambini 360 bambini Dati di contesto (banca dati Bilancio Sociale dell’Ente Nuove attività previste -Fabbrica Infanzia, linguaggi creativi per l’infanzia e la famiglia -In famiglia al De Micheli , domeniche a teatro per bambini e adulti tra spettacoli laboratori, letture animate e merende per tutti. La presenza dei volontari può risultare fondamentale come contributo di qualità in previsione di un aumento degli iscritti e come mediatore della comunicazione e dell’accoglienza, specie nel caso di famiglie straniere. 6. 2 CRITICITA’ – BISOGNI INDICATORI 1.Promuovere le autonomie dei bambini 0/6 anni, con attenzione alle situazioni di maggior fragilità (in situazioni di disabilità/disagio)

1.1.Continuare l’integrazione e la socializzazione dei bambini attraverso l’affiancamento adulti/bambino nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali, oltre che nei laboratori didattici strutturati in piccolo gruppo e le attività di routine quotidiana (accoglienza, integrazione, cura/cambio, pasto, trasporto scolastico, relazione con i genitori) sempre strutturate in piccolo gruppo, con forte valenza educativa soprattutto in presenza di minori con autonomie scarse o gravemente compromesse

2. Aumentare la cultura dell’accoglienza per promuovere una cultura del rispetto dell’altro, per favorire e migliorare la qualità della vita quotidiana in continuità tra scuola, servizi e territorio “contaminando” con attività

2.1 Mantenere il coinvolgimento dei partecipanti alle attività del Ludobus Pinocchio e della Torre dei Bambini cercando di aumentarne gli utenti, accrescere il numero degli utenti attivi della Biblioteca Ragazzi nella fascia 0-5 e incrementare i prestiti nella fascia 0-5 e 11-14.

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ludiche e didattiche i luoghi “deputati” quali servizi educativi e biblioteca e “spontanei” come piazze e parchi.

3.Promuovere un’offerta culturale che garantisca il confronto tra modelli culturali genitoriali diversi e/o deboli e promuovere il rafforzamento e l’implementazione delle proposte rivolte ai minori.

3.1 Realizzare e riorganizzare eventi e proposte che prevedano laboratori per i bambini e attività laboratoriali miste per i genitori accompagnatori.

3.2 Aumentare il numero dei partecipanti al Tesoro Verde del Nido

3.3 Attivazione di nuove opportunità quali “Fabbrica Infanzia”: linguaggi creativi per l’infanzia e la famiglia e “In famiglia al De Micheli” : domeniche a teatro per bambini e adulti tra spettacoli laboratori, letture animate e merende per tutti.

6.3 DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO 6.3.1 Destinatari diretti: bambini frequentanti i Nidi e le Scuole dell’Infanzia Comunali, anche in situazione di disagio, bambini fino a 14 anni che parteciperanno alle attività di animazione culturale del Tesoro Verde del nido , Il Ludobus Pinocchio, la Torre dei bambini e della Biblioteca Ragazzi, I volontari del Servizio Civile 6.3.2 Beneficiari indiretti: le famiglie con bambini da 0 a 14 anni dell’intero territorio comunale, le scuole, la comunità. 6.4 Altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio: Soggetti presenti ed operanti sul territorio: Coordinamento pedagogico, Ufficio Scuola, Biblioteca Ragazzi, Pinacoteca Comunale, Nidi e Scuole dell’infanzia Comunali, Teatro Comunale De Micheli, associazioni quali Salotto Letterario “Voci d’insieme”, Pro Loco, Gruppo Micologico 6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners:L’ente aderisce e sottoscrive il Piano Provinciale del Servizio Civile in ambito COPRESC per lo svolgimento delle attività previste. Quale soggetto attuatore dl progetto l’ente opera attivamente nel territorio nell’ambito educativo-culturale con la collaborazione di altri partners quali l’Associaziazioni di volontariato come il Gruppo micologico, Cooperativa sociale appalto , Azienda Speciale servizi alla Persona

7) Obiettivi del progetto:

Gli obiettivi del presente progetto tengono conto del monitoraggio del progetto di Servizio Civile Nazionale presentato entro il 31/10/2012 . In particolare gli obiettivi previsti dal progetto di cui sopra sono stati raggiunti con soddisfazione sia dei volontari che del Comune di Copparo quale ente promotore .In virtù della condivisione del Piano Provinciale in ambito Copresc e della valutazione degli esiti delle precedenti progettazioni, si ritiene che gli obiettivi sono strettamente collegati al contesto territoriale ed alle iniziative descritte al precedente punto 6). Il progetto si propone di: 1. proseguire l’esperienza presso questo Comune del servizio civile volontario, traducendo il tempo di servizio volontario in occasione di crescita civile, di responsabilità e di cittadinanza, attraverso la formazione civica, sociale, culturale e professionale dei volontari e la valorizzazione del senso di appartenenza alla comunità attraverso un esperienza di cittadinanza attiva.

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2. accrescere e diffondere una cultura ispirata all'equità e al rispetto delle differenze, volta ad ottenere il concreto adempimento costituzionale dei diritti/doveri inderogabili di solidarietà sociale; 3. implementare la realizzazione di relazioni affettive, fondamentali per una maturazione affettiva, con bambini bisognosi di attenzioni, che sta alla base di ogni percorso di partecipazione responsabile alla vita collettiva; 4. contribuire ad accrescere e migliorare i servizi per la comunità. Gli obiettivi generali fanno riferimento a: - diversificare, incrementare personalizzare l'offerta di aiuto educativo ai minori italiani e stranieri con particolare riguardo ai minori in condizioni di difficoltà emotiva, relazionale o sociale; - promuovere relazioni basate sullo scambio interculturale in relazione all’età, alla comunicazione e al linguaggio, alla cultura, alla mentalità, ai bisogni, come occasione di scambio, crescita e rispetto, valorizzando i vissuti esperienziali e culturali delle persone e prevenendo i conflitti sociali; - realizzare l’incontro tra due bisogni: da un lato la domanda di aiuto espressa, direttamente o non, da persone in età minore, nonché dalle loro famiglie, e dall'altro l’offerta, potenziale o concreta, da parte di giovani di testimoniare solidarietà e prossimità nei confronti dei più deboli. 7.1 Obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni di cui al punto 6 CRITICITA’ / BISOGNI OBIETTIVI 1.Promuovere le autonomie dei bambini 0/6 anni, con attenzione alle situazioni di maggior fragilità (in situazioni di disabilità/disagio)

1.1 Continuare a rendere la diversità come un’occasione di maturazione per tutti, come una dimensione esistenziale quotidiana 1.2 Favorire una maggior acquisizione delle

autonomie del bambino 1.3 Valorizzare le difficoltà e le differenze

quali risorse per tutti 2. Aumentare la cultura dell’accoglienza per promuovere una cultura del rispetto dell’altro, per favorire e migliorare la qualità della vita quotidiana in continuità tra scuola, servizi e territorio “contaminando” con attività ludiche e didattiche i luoghi “deputati” quali servizi educativi e biblioteca e “spontanei” come piazze e parchi.

2.1 Promuovere attività educative e didattiche rivolte a bambini e famiglie nei servizi e in piazze e parchi del territorio per offrire occasioni di crescita in un’ottica di confronto e scambio reciproci 2.2 organizzazione delle attività di gioco che prevedono una mediazione nei confronti di bambini stranieri, anche attraverso una valorizzazione dei saperi e dei saper fare

3.Promuovere un’offerta culturale che garantisca il confronto tra modelli culturali genitoriali diversi e/o deboli e promuovere il rafforzamento e l’implementazione delle proposte rivolte ai minori.

3.1 Sostenere la socializzazione e l’ascolto fra minori e tra/di genitori finalizzata alla valorizzare di difficoltà e differenze quali risorse per tutti, attraverso la promozione e la realizzazione di opportunità di partecipazione alle attività socio aggregative laboratoriali 3.2 Definire strategie comunicative e di ascolto verso i genitori che valorizzino la relazione nel rispetto delle differenze

7.2 Obiettivi indicati al punto 7 fino alla conclusione del progetto OBIETTIVI INDICATORI 1.1 Continuare a rendere la diversità come un’occasione di maturazione per tutti, come una dimensione esistenziale quotidiana 1.2 Favorire una maggior acquisizione delle autonomie del bambino 1.3Valorizzare le difficoltà e le differenze

1.1.1 Mantenere l’affiancamento volontario-bambini nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali

1.1.2 Garantire la presenza oltre che nei laboratori didattici strutturati in piccolo gruppo, anche per tutte

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quali risorse per tutti

le attività di routine quotidiana (accoglienza, integrazione, cura/cambio, pasto, trasporto scolastico, relazione con i genitori)

1.1.3 Strutturate le attività in piccolo gruppo che garantisce forte valenza educativa soprattutto in presenza di bambini con autonomie scarse o gravemente compromesse

2.1 Promuovere attività educative e didattiche rivolte a bambini e famiglie nei servizi e in piazze e parchi del territorio per offrire occasioni di scoperta ed esplorazione in un’ottica di confronto e scambio reciproci 2.2 Organizzazione delle attività di gioco che prevedono una mediazione nei confronti di bambini stranieri, anche attraverso una valorizzazione dei saperi e dei saper fare

2.1.1 Accrescere il numero dei partecipanti alle attività del Ludobus Pinocchio e della Torre dei Bambini e i prestiti della Biblioteca fascia 0-14 anni.

3.1 Sostenere la socializzazione e l’ascolto fra minori e tra/di genitori finalizzata alla valorizzare di difficoltà e differenze quali risorse per tutti, attraverso la promozione e la realizzazione di opportunità di partecipazione alle attività socio aggregative laboratoriali 3.2 Definire strategie comunicative e di ascolto verso i genitori che valorizzino la relazione nel rispetto delle differenze

3.1.1 Realizzare e riorganizzare eventi e proposte che prevedano laboratori per i bambini e attività laboratoriali miste per i genitori accompagnatori. 3.1.2 Attivazione di nuove opportunità quali “Fabbrica Infanzia”: linguaggi creativi per l’infanzia e la famiglia e “In famiglia al De Micheli” : domeniche a teatro per bambini e adulti tra spettacoli laboratori, letture animate e merende per tutti. 3.2.2 Aumentare il numero dei partecipanti al Tesoro Verde del Nido

7.3 Confronto tra la situazione di partenza e obiettivi finali INDICATORI Ex ante Ex post 1.1.1 Mantenere l’affiancamento volontario-bambini nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali, oltre che nei laboratori didattici strutturati in piccolo gruppo, anche per tutte le attività di routine quotidiana (accoglienza, integrazione, cura/cambio, pasto, trasporto scolastico, relazione con i genitori) sempre strutturate in piccolo gruppo, con forte valenza educativa soprattutto in presenza di bambini con autonomie scarse o gravemente compromesse

Affiancamento tipico nelle attività didattiche strutturate per 2 ore al giorno

Aumento dell’affiancamento dei volontari previsto anche per tutte le attività di routine quotidiana: accoglienza mattutina dei bambini e anche al genitore, cura/cambio, pasto, trasporto scolastico, relazione con genitori all’uscita, trasporto scolastico ovvero in un arco di tempo compreso tra le ore 8 e le ore 17.00 circa

2.1.1 Accrescere il numero dei Partecipanti alle da Partecipanti alle attività del

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partecipanti alle attività del Ludobus Pinocchio e della Torre dei Bambini e i prestiti della Biblioteca fascia 0-14 anni..

Ludobus Pinocchio da 281 bambini e 200 adulti Partecipanti alle attività della Torre dei bambini da n.360 bambini Prestiti della Biblioteca da n.7.695

Ludobus Pinocchio a n.400 bambini e n.230 adulti Partecipanti alle attività della Torre dei bambini a n.380. Prestiti della Biblioteca a n.8.000

3.1.1 Realizzare e riorganizzare eventi e proposte che prevedano laboratori per i bambini e attività laboratoriali miste per i genitori accompagnatori. 3.1.2Attivazione di nuove opportunità quali “Fabbrica Infanzia”: linguaggi creativi per l’infanzia e la famiglia e “In famiglia al De Micheli” : domeniche a teatro per bambini e adulti tra spettacoli laboratori, letture animate e merende per tutti. 3.2.3Aumentare il numero dei partecipanti al Tesoro Verde del Nido

Mantenimento delle attività laboratoriali varie per bambini in età di nido, scuola dell’infanzia, primaria e media Partecipanti da 13 bambini e n.39 adulti (genitori e nonni)

Attività laboratoriali per bambini e genitori utenti e non utenti dei nidi e delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie e medie che prevedano accoglienza e ascolto degli accompagnatori attraverso strategie comunicative e di ascolto che siano di mediazione e valorizzazione delle differenze culturali, in caso di famiglie straniere e di supporto nelle situazioni di maggior fragilità. Attivazione di nuove opportunità quali “Fabbrica Infanzia” con almeno 4 laboratori creativi E “In famiglia al De Micheli” spettacoli laboratori, letture animate e merende per tutti. Per almeno 5 domeniche a n.22 bambini e n.50 adulti (genitori e nonni)

7.4 Obiettivi rivolti ai volontari OBIETTIVI INDICATORI Contribuire ad una crescita formativa e professionale del volontario in un contesto socio-educativo ed aggregativo, all’insegna del confronto e dello scambio di esperienze, sia all’interno dei servizi educativi, scolastici e culturali coinvolti con gli operatori, sia con

Collaborazione con la rete dei servizi con un incremento di conoscenza e di consapevolezza da parte dei giovani volontari delle proprie potenzialità

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associazioni culturali, enti e altre realtà del territorio Favorire la consapevolezza dei processi che contribuiscono alla reale integrazione di tutti gli individui nella società.

Coinvolgimento dei giovani nel raggiungimento degli obiettivi

Fornire spunti per una riflessione sulle proprie scelte di vita e sui possibili orizzonti professionali che si potrebbero perseguire.

Arricchimento personale attraverso la formazione generale e specifica e lo scambio con collaboratori,olp e fruitori dei servizi

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il lavoro di progettazione è iniziato con gli incontri “collettivi” tra il referente del monitoraggio, il personale educatore ed i volontari che hanno svolto il servizio civile nazionale sino al mese di febbraio 2015. Sono seguiti incontri tra i servizi interessati che hanno esaminato i bisogni del territorio, le esigenze espresse nella precedente progettazione e hanno così proceduto alla definizione degli obiettivi e delle modalità di impiego dei volontari Incontri con il personale educatore, attraverso l’ascolto e lo scambio di opinioni si aumentano e arricchiscono le proprie esperienze e quindi il proprio patrimonio di conoscenze. Confronto osservazione, scambio, con i destinatari diretti ed indiretti su temi educativi. Incontri con i beneficiari indiretti (le famiglie) mediati dalla presenza degli educatori. Incontri periodici (ogni due mesi) di verifica e confronto delle attività educative e didattiche. Fondamentale l’analisi della documentazione didattica prodotta che vede nella figura del volontario un osservatore esterno ed imparziale in grado di apportare novità significative anche al processo di storicizzazione dei momenti vissuti nei nostri servizi educativi. Co-costruzione e partecipazione a laboratori finalizzati allo sviluppo delle autonomie dei destinatari diretti con particolare attenzione ai minori portatori di handicap o in situazione di disagio. Presenza ad incontri di programmazione educativa e didattica relativa a percorsi laboratoriali che si attuano nei nidi e nelle scuole dell’infanzia: laboratori sul riciclo, sull’educazione stradale, sulla narrazione e lettura animata, sulla rappresentazione teatrale, sulle festività (natale, pasqua, festa mamma, festa papà…) sull’acquaticità, sulle diverse lingue, , mettendo in campo la loro “concretezza e praticità” soprattutto nella definizione dei percorso individualizzati dal proporre ai minori portatori di handicap presenti nelle strutture scolastiche. Pubblicizzazione e partecipazione alle diverse azioni e laboratori strutturati in ambito extrascolastico I volontari interagiranno e collaboreranno con le figure professionali (e non) coinvolte per accogliere bambini e genitori spiegando loro le caratteristiche dell’incontro a cui stanno per partecipare, potranno relazionare e socializzare con tutti i partecipanti e collaborare nell’attuazione pratica delle proposte educative extrascolastiche finalizzate alla creazione di oggetti di vario tipo utilizzando materiale di recupero. Avranno la possibilità di riflettere sulle attività proposte assieme ai collaboratori, l’olp ed il personale per poi documentare i laboratori. Incontri strutturati con i Servizi Sociali. Incontri con le famiglie. Incontri finalizzati alla programmazione e verifica delle attività svolte e degli obiettivi raggiunti dai bambini portatori di fragilità. Obiettivo 1. 1.1 Continuare a rendere la diversità come un’occasione di maturazione per tutti, come una dimensione esistenziale quotidiana 1.2 Favorire una maggior acquisizione delle autonomie del bambino

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1.3 Valorizzare le difficoltà e le differenze quali risorse per tutti Azione 1.1.1. Mantenere l’affiancamento volontario-bambini nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali. Garantire la presenza oltre che nei laboratori didattici strutturati in piccolo gruppo, anche per tutte le attività di routine quotidiana (accoglienza, integrazione, cura/cambio, pasto, trasporto scolastico, relazione con i genitori) Strutturare le attività in piccolo gruppo che garantiscono forte valenza educativa soprattutto in presenza di bambini con autonomie scarse o gravemente compromesse Modalità di affiancamento volontario-bambini nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali. Attività 1.1.1.1 Laboratori in piccolo gruppo per attività didattiche specifiche. Attività 1.1.1.2 Laboratori in piccolo gruppo per attività educative quotidiane (accoglienza, cura, pasto) Attività 1.1.1.3 Realizzazione di Laboratori in piccolo gruppo anche con bambini di età mista finalizzati ad una miglior integrazione del bambino con fragilità o svantaggiato Obiettivo 2 2.1 Promuovere attività educative e didattiche rivolte a bambini e famiglie nei servizi e in piazze e parchi del territorio per offrire occasioni di scoperta ed esplorazione in un’ottica di confronto e scambio reciproci 2.2 Organizzazione delle attività di gioco che prevedono una mediazione nei confronti di bambini stranieri, anche attraverso una valorizzazione dei saperi e dei saper fare Azione 2.1.1 Accrescere il numero dei partecipanti alle attività del Ludobus Pinocchio e della Torre dei Bambini e i prestiti della Biblioteca fascia 0-14 anni. Modalità di affiancamento volontario-bambini per le attività di Tesoro Verde, Ludobus e Torre dei bambini, Biblioteca Ragazzi Attività 2.1.1.1 Laboratori ludico/didattici in piccolo gruppo, all’interno delle attività di animazione prevista dal Ludobus e dalla torre dei bambini Attività 2.1.1.2 Animazione culturale specifica nell’ambito della biblioteca ragazzi. Attività 2.1.1.3 Laboratori ludici comprensivi di attività didattiche finalizzate alla mediazione culturale in presenza di bambini stranieri piccolo gruppo in piazze o parchi del centro e delle frazioni Obiettivo 3 3.1 Sostenere la socializzazione e l’ascolto fra minori e tra/di genitori finalizzata alla valorizzare di difficoltà e differenze quali risorse per tutti, attraverso la promozione e la realizzazione di opportunità di partecipazione alle attività socio aggregative laboratoriali 3.2 Definire strategie comunicative e di ascolto verso i genitori che valorizzino la relazione nel rispetto delle differenze Azione 3.1.1 Realizzare e riorganizzare eventi e proposte che prevedano laboratori per i bambini e attività laboratoriali miste per i genitori accompagnatori.

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3.1.2 Attivazione di nuove opportunità quali “Fabbrica Infanzia”: linguaggi creativi per l’infanzia e la famiglia e “In famiglia al De Micheli” : domeniche a teatro per bambini e adulti tra spettacoli laboratori, letture animate e merende per tutti. 3.1.3 Aumentare il numero dei partecipanti al Tesoro Verde del Nido Attività 3.1.1.1 Partecipazione a momenti auto-formativi e a tutte le attività in base al calendario predisposto Attività 3.1.2.1 Collaborazione e partecipazione agli incontri di programmazione e alla realizzazione delle nuove proposte di attività Attività 3.1.3.1. Partecipazione laboratori di socializzazione per i genitori del Tesoro Verde del nido CRONOGRAMMA

Attività Mesi 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Ideazione sviluppo avvio x

Obiettivo 1.1

Azione 1.1.1

Attività 1.1.1.1 x x x x x x x x x x x

Attività 1.1.1.2 x x x x x x x x x x x

Attività 1.1.1.3 x x x x x x x x x x x

Obiettivo 2

Azione 2.1.1

Attività 2.1.1.1 x x x x x

Attività 2.1.1.2 x x x x x x x x x x x x

Attività 2.1.3 x x x x x

Obiettivo 3

Azione 3.1.1

Attività 3.1.1.1 x x x x x x x x x x x x

Azione 3.1.2

Attività 3.1.2.1 x x x x

Azione 3.1.3

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Attività 3.1.3.1 x x

Formazione Specifica x x x

Accoglienza dei Volontari x

Formazione Generale x x x x x

Informazione e sensibilizzazione x x x x x x x x x

Inserimento dei Volontari x x x

Monitoraggio x x x x x x x 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Attività del progetto Professionalità Ruolo nell’attività Numero Monitoraggio generale del progetto

Funzionario socio-culturale

Responsabile monitoraggio

1

Coordinamento attività pratiche tra volontari e personale educatore e formazione

Responsabile Biblioteca Responsabile Biblioteca Funzionario socio-culturale

Formazione specifica OLP OLP

1 1 1

Attività pratiche quotidiane a contatto con i destinatari diretti e beneficiari indiretti del progetto e formazione

Educatrici Nidi ed insegnanti Scuole dell’Infanzia Bibliotecarie

Accoglienza, affiancamento, mediazione, formazione, sostegno

22 2

Attività di collaborazione

Personale ausiliario Collaboratore 9

Attività pratiche “Tesoro Verde” Nido

Educatrice Nido d’Infanzia

Accoglienza e laboratori per bambini e genitori, affiancamento

1 + 1

Attività pratiche “Ludobus Pinocchio”

Animatore

Accoglienza e laboratori tematici per bambini e adulti

1 + 1

Attività laboratoriali “Torre dei Bambini”

Esperti operatori culturali

Formazione, affiancamento

2 +1

Collaborazione, assistenza e sorveglianza durante alcune attività

Volontari Gruppo Micologico

Collaborazione esterna

Diverso a seconda del tipo di attività

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Il dettaglio delle attività del presente progetto tengono conto del monitoraggio del

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progetto presentato a ottobre 2012. Il progetto di volontariato civile in questione prevede la possibilità di avvalersi di 6 volontari del Servizio Civile che contribuiranno alla realizzazione del progetto qui proposto. Il percorso che compirà ogni volontario civile sarà il più possibile personalizzato ed individualizzato secondo le predisposizioni e competenze possedute ed avrà come punto di arrivo l’ideazione, la progettazione condivisa e l’organizzazione di una o più attività sino alla valutazione dell’attività stessa in base ai risultati ottenuti, comunque sempre sotto la supervisione del personale di ruolo. Rimane fondamentale la formazione e la conoscenza di problematiche inerenti ai temi educativi e sociali, la conoscenza dei servizi educativi e degli istituti culturali del territorio e delle loro potenzialità che si rivolgono a bambini e ragazzi. Questo permetterà ai volontari di confrontarsi autonomamente, permettendo loro una crescita umana e il rafforzamento di un’ etica sociale e civica ed al contempo permetterà di agevolare la socializzazione, l’integrazione fra gruppi e singoli e una equa opportunità di crescita culturale a tutti i giovani, prevenendo situazioni di isolamento e disagio. Per il regolare e funzionale svolgimento di ogni attività sopraccitata è necessaria la compresenza di più operatori all’interno del servizio. La presenza dei giovani volontari può però consentire in determinati casi di svolgere attività anche in presenza di un solo educatore-operatore, garantendo in questo modo un livello quantitativo, oltre che qualitativo, superiore per il servizio in essere. I volontari saranno inseriti, affiancando sempre il personale di ruolo o gli esperti esterni di cui ci si avvale per determinati progetti, in tutte le diversificate iniziative ed attività, sia con il pubblico che a servizio chiuso. I volontari daranno messi in grado in grado di contribuire a gestire lo spazio facendone un luogo educativo e ricreativo. Dovranno avere capacità di relazione e comunicazione con bambini e adulti e collaborare con i responsabili nell’organizzazione di iniziative, nella promozione dei servizi presso i punti di incontro del territorio e nelle attività laboratoriali. L’apporto di giovani volontari civili, debitamente formati, si rivela particolarmente importante per la buona riuscita e la qualità delle iniziative proposte, sia a livello di attività ordinarie che di attività e percorsi progettuali ad hoc, contribuendo a svolgere una serie di mansioni di tipo organizzativo e gestionale, ma anche relazionale e d’intrattenimento, sulla base di un sostegno e di un monitoraggio costanti da parte dei responsabili/OLP e di altri operatori. Le attività previste sono le seguenti AZIONI ATTIVITÀ RUOLO Collaborazione con la rete dei servizi con un incremento di conoscenza e di consapevolezza da parte dei giovani volontari delle proprie potenzialità

Accoglienza, conoscenza de contesto, incontri con il personale e realizzazione e differenziazione delle mansioni

Risorsa esterna portatrice di nuovi stimoli e diverse competenze

Coinvolgimento dei giovani nel raggiungimento degli obiettivi

Partecipazione attiva alle attività con la possibilità di mediare gli impegni in base alle attitudini, capacità organizzativa e di adattamento dei volontari

Risorsa esterna in grado di sperimentarsi e confrontarsi su temi educativi e di animazione territoriale

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Arricchimento personale attraverso la formazione generale e specifica e lo scambio con collaboratori,olp e conduttori e fruitori dei servizi

Partecipazione alla Formazione generale e specifica Monitoraggio ex ante e in itinere anche attraverso incontri periodici Incontri strutturati con assistenti sociali ed educatori Partecipazione ad incontri a tema organizzati sul territorio

Fruitore, osservatore e collaborato- re a seconda dei contesti e delle attività.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Ai volontari si richiede: - di tener presente che i 5 giorni di servizio possono in certi momenti comprendere il sabato o la domenica con riposo in altro giorno della settimana. - partecipazione ai momenti previsti per la formazione generale e congiunta con il Copresc di Ferrara programmati anche fuori sede - partecipazione ai moduli della formazione specifica programmati anche fuori sede - partecipazione ai momenti di monitoraggio, agli incontri, eventi, seminari afferenti al servizio civile proposti dall’ente, dal Copresc, dalla Regione Emilia Romagna; - riservatezza circa i processi produttivi e i programmi o altre notizie relative all’Ente di cui venga a conoscenza, sia durante che dopo lo svolgimento del servizio, con particolare attenzione rispetto ai dati sensibili con cui il volontario entra a conoscenza nel corso del servizio ai sensi del D. lgs. n. 196/03 e segg. in materia di protezione dei dati personali.

6

0

6

0

1400

5

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16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N. Sede di

attuazione del progetto

Comune Indirizzo Cod. ident. sede

N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato

Cognome e nome

Data di nascita C.F. Cognome e

nome Data di nascita C.F.

1 Comune di Copparo Copparo Via Roma 28

Copparo 5309 6

Goberti Liviana Lucchini Patrizia

2 3 4 5 6 7 8 9

10 11 12 13 14 15 16 17 18

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

ATTIVITÀ DI PROMOZIONE, SENSIBILIZZAZIONE ED INFORMAZIONE COORDINATA E CONGIUNTA A LIVELLO PROVINCIALE DEL SERVIZIO CIVILE L’Ente crede fermamente nel ruolo della comunicazione e della sensibilizzazione rispetto ai temi del Servizio Civile, nei confronti della cittadinanza ed in particolare al target principale dei giovani, come forma di promozione dei valori della pace e della non violenza, della difesa non armata della Patria e della cittadinanza attiva. Per questo l’Ente partecipa attivamente a tutte le iniziative e agli eventi organizzati in ambito provinciale da parte del CO.PR.E.S.C. della Provincia di Ferrara, con il quale ha sottoscritto un Protocollo d’intesa e una scheda di adesione annuale, attraverso la quale si è impegnato a svolgere almeno 21 ore (per progetto presentato) in iniziative congiunte di sensibilizzazione dei valori del servizio civile, delle opportunità presenti sul territorio e delle modalità di accesso con incontri strutturati presso varie realtà, luoghi e momenti dell’anno (percorsi formativi, seminari, iniziative pubbliche scuole, università, eventi pubblici cittadini e provinciali, ecc), ed attraverso la presentazione coordinata e congiunta dei bandi per i giovani con incontri informativi a tema per i volontari e/o i referenti degli Enti. L’Ente si impegna ad organizzare iniziative programmate in proprio, ma allo stesso tempo condivise nella cornice provinciale del Coordinamento, in modo tale da riuscire a razionalizzare e condividere le risorse a disposizione. In particolare i volontari, saranno impiegati nell’attività di promozione sui valori e sulle opportunità del Servizio civile nei seguenti periodi: Settembre Copparese: sagra paesana durante il mese di settembre; Natale a Copparo : manifestazioni natalizie mesi di dicembre/gennaio In occasione delle assemblee con le famiglie dei servizi educativi almeno. L’Ente si impegna a coordinare le azioni di promozione con il COPRESC provinciale attraverso la condivisione in tavoli congiunti formativi e/o informativi e a rendicontare all’Ufficio COPRESC provinciale tutte le attività svolte.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

I criteri di selezione previsti nel progetto 2012 concluso si sono dimostrati adeguati e non si ritiene necessario modificarli. Pertanto questo Ente si avvarrà dei criteri elaborati dall’UNSC ed approvati con Determinazione del Direttore Generale dell’11/06/2009, n°173.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

no nessuno 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Monitoraggio interno Il monitoraggio dei progetti di servizio civile ha il duplice scopo di valutare l’andamento del progetto nel corso dell’anno che di fornire indicazioni utili per la rimodulazione della progettazione per gli anni successivi. Nel progetto 2012 di S.C.N. realizzato da febbraio 2014 a febbraio 2015 si è articolato il monitoraggio con tre questionari somministrati ai volontari all’inizio del progetto (1° mese), uno intermedio (5° mese) ed uno finale (12° mese). E’stato seguito quanto riportato nel box 20 dei progetti “Piano di monitoraggio

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interno per la valutazione dell’andamento delle attività Il monitoraggio che l’Ente ha condiviso, nel corso sia di alcuni incontri svolti nei mesi precedenti l’uscita del bando con i propri referenti OLP, sia in sede di COPRESC di Ferrara, vede la conferma di prevedere tre momenti di analisi valutativi (iniziale, in itinere e finale), con la presenza dei vari operatori che a vario titolo partecipano al progetto (OLP, formatori specifici, altri volontari e operatori coinvolti nelle varie attività previste), e uno step invece prima dell’avvio del progetto stesso. PARTECIPAZIONE AL PERCORSO COORDINATO E CONGIUNTO A LIVELLO PROVINCIALE PER LA CONDIVISIONE DEL MONITORAGGIO INTERNO DEI PROGETTI L’ente sostiene l’importanza di condurre un’azione di monitoraggio coordinata e condivisa con gli enti di servizio civile del territorio. In linea a quanto previsto nel Piano Provinciale del Copresc di Ferrara, l’ente aderisce al “Percorso coordinato e congiunto per la condivisione degli standard minimi di qualità del monitoraggio interno dei progetti” rispettandone le relative modalità di realizzazione al fine di offrire uno strumento ai giovani in SC ed agli operatori dell’Ente per comuni scambi di opinione, di incontro condiviso e di reciproca conoscenza.

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

no nessuno 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Nessuno 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione

del progetto:

Materiale di promozione e sensibilizzazione progetto e spese postali € 400,00 Materiale di facile consumo € 350,00 Materiale informativo € 380,00 Materiale bibliografico € 450,00 Materiale didattico per i diversi laboratori € 1.700,00 TOTALE € 3.280,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

1) Co.Pr.E.S.C. – Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile di Ferrara, c.f. 93064150381, associazione senza fini di lucro di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale costituitasi ai sensi dell’art. 16 della L.R. 20/10/2003 n. 20 e nel contesto della L. 64/2001 e del D.Lgs. 77/2002, non iscritto autonomamente ad alcun Albo degli enti di Servizio Civile, né sede d’attuazione di progetto di alcun ente accreditato.L’associazione Co.Pr.E.S.C. di Ferrara collaborerà con l’ente titolare del progetto Comune di Ferrara allo svolgimento delle attività previste dal protocollo allegato nei limiti indicati nella scheda di adesione.

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2) Università degli Studi di Ferrara, c.f 80007370382 E’ attivo un protocollo di intesa siglato il 30/06/2014 per la promozione del Servizio Civile Nazionale tra l’Università degli Studi di Ferrara e il Coordinamento provinciale degli enti di servizio civile di Ferrara – COPRESC per il riconoscimento delle attività svolte dai volontari nei progetti di servizio civile nazionale promossi dagli Enti soci del Copresc di Ferrara in termini di crediti formativi universitari per il tirocinio e la promozione delle opportunità del servizio civile per i giovani in contesti universitari 3) Gruppo Micologico di Copparo c.f.93006370386 Associazione di volontariato ONLUS che collaborerà alle attività di assistenza e sorveglianza nelle varie attività per minori previste dal progetto, accompagnamento dei minori nelle attività laboratoriali di Biblioteca e nelle varie sale comunali, si allega lettera di collaborazione.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Le risorse tecniche del progetto di SCN 2012 sono state adeguate I volontari opereranno a stretto contatto, continuo e costante col personale di riferimento ed all’interno delle strutture adibite, ottenendo coordinamento e supporto e potendo usufruire delle risorse tecniche e materiali messe a disposizione quali personal computer, programmi informatici (internet, posta elettronica, word, excel, ecc…) apparecchiature tecniche in dotazione TV, telecamere digitali, lettore DVD, ecc.) In coerenza con gli obiettivi del punto 7) e le modalità di attuazione punto 8) del progetto le risorse tecniche e strumentali si sostanziano in : Arredi e materiale vario ludico e didattico; Computer fisso, computer portatile , telefono, fax, sito web, fotocopiatrice, video-proiettore, fotocamera digitale; Materiale informativo dei servizi educativi e scolastici 0/14 e della biblioteca; Materiale Bibliografico Autovetture dell’Ente, Fiat Ducato Ludobus “Pinocchio”;

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

È stato siglato, in data 30/06/2014, un Protocollo d’Intesa tra il Copresc di Ferrara e l’Università degli Studi di Ferrara, per la promozione del servizio civile e per il riconoscimento di crediti per le attività svolte dai volontari nei progetti di servizio civile promossi dagli enti soci del Copresc.

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

Il presente progetto, visto il Protocollo d'Intesa tra Università degli Studi di Ferrara e Copresc firmato in data 30/06/2014, può vedere riconosciuti crediti di tipo F per il tirocinio. Tale riconoscimento può avvenire qualora il volontario/studente presenti al termine dell'anno di servizio istanza alla Segreteria della Facoltà a cui è iscritto e sarà subordinato alla verifica della congruità del progetto con il percorso curriculare e formativo previsto dai regolamenti didattici dei corsi di studio di riferimento e sottoposto alla Commissione crediti che delibererà in merito al numero di crediti riconoscibili

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28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Tenuto conto del monitoraggio del progetto di Servizio Civile Nazionale presentato nel 2012 “Insieme per educare alla libertà ha visto la presenza nel nostro ente di 4 volontari di S.C.N. e le competenze certificabili previste sono state adeguate ed in linea con il progetto.. L’attuale progetto di Servizio Civile consente l’acquisizione delle seguenti competenze che saranno certificate dall’ente proponente: Capacità e competenze di base: -Consapevolezza del significato del S.C.N. -Conoscenza di funzionamento e di struttura dell’ente pubblico -Conoscenze sulla pratica educativa, attiva nella formazione specifica e nelle attività previste dal progetto Capacità e competenze trasversali

- Saper lavorare in gruppo - Saper lavorare in autonomia - Capacità organizzative - Saper risolvere problemi

Capacità tecniche - Applicare tecniche di animazione, di socializzazione e di gioco per favorire

l’integrazione dei singoli nel gruppo - Collaborare alla progettazione, organizzazione e conduzione di attività di

socializzazione - Coinvolgere i bambini nelle attività proposte - Capacità di impostare adeguate relazioni di ascolto dei bisogni e delle

problematiche dei bambini, compreso il sostegno affettivo ed emotivo.

Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione:

Le sedi verranno individuate, presa visione dei progetti approvati e finanziati, tra quelle messe a disposizione dagli enti – sotto riportate – che risultino più idonee in base alla distribuzione territoriale delle sedi di servizio e al numero di volontari in esse presenti: ∙ Copresc di Ferrara, via Brasavola 19, 44121 Ferrara ∙ polo formativo dell'Azienda USL di Ferrara – via Comacchio, 296 – Ferrara; ∙ sala Polivalente presso Presidio Sanitario Eppi – Via De Amicis 22 – Portomaggiore

(FE); ∙ sala riunioni presso Area di San Bartolo, ex ospedale psichiatrico, via S.Bartolo 119 –

Ferrara; ∙ sala presso la l'ASP del Delta Ferarese – via Cavallotti, 98 – Codigoro (FE); ∙ sala Comunale presso Municipio di Codigoro – p.zza Matteotti, 60 – Codigoro (FE); ∙ sala Consigliare presso il Comune di Formignana – via Vittoria, 29 – Formignana (FE); ∙ sala Consigliare presso Comune di Fiscaglia(località Migliaro) – p.zza XXV Aprile, 8 –

Migliaro (FE); ∙ sala Torre presso il Comune di Copparo – via Roma, 20b – Copparo (FE); ∙ sala in Palazzo Bellini – Via Agatopisto, 5 – Comacchio (FE); ∙ Biblioteca "M. Soldati" - via Marcavallo 35 - Ostellato (FE); ∙ Biblioteca Comunale - P.zza Umberto I - Mesola (FE); ∙ sala riunioni presso “Consorzio sì” – Via G. Fabbri, 414 – Ferrara; ∙ sala presso la Biblioteca Bassani – Via G. Grosoli, 42 – Ferrara; ∙ sala riunioni presso Centro di aggregazione giovanile “Area giovani” del Comune di

Ferrara – Via A. Labriola, 11 – Ferrara;

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∙ Parrocchia della Beata Vergine Addolorata - via della Fortezza, angolo C.so Piave 25 – Ferrara;

∙ Centro Idea - via XX Settembre 152 – Ferrara; ∙ sala ricreativa presso Anffas di Ferrara – Via Canapa 10/12 – Ferrara; ∙ Ass. NOI PER LORO via Adelardi 9 -FE ; ∙ Fienile di Baura - via Raffanello 77 - Baura (FE) ∙ Cedis - via Ripagrande 1 – Ferrara; ∙ Caritas Diocesana di Ferrara-Comacchio - via Brasavola 19 - Ferrara ∙ Fondazione Zanotti – via Borsari 4/c – Ferrara; ∙ Work & Services S.Giuseppe di Comacchio - via del Pozzo 15 – Comacchio; ∙ Parrocchia S.Spirito - via Resistenza 1 - Ferrara; ∙ Centro adolescenti “Circauncentro” - Via dei Mercanti 1 – Comacchio; ∙ Teatro De Micheli - p.zza del Popolo 11 – Copparo; ∙ Sala Polivalente "Grattacielo" (c/o Centro di Mediazione) - viale Cavour 177/179 –

Ferrara; ∙ Aula Magna dello IAL - via Montebello 46 – Ferrara; ∙ sala ricreativa presso CSR 'La coccinella gialla' – Via Dei Tigli 2/b – Cento. ∙ SALA DELL’ ARENGO, Piazza del Municipio, 2 – Ferrara ∙ SALA DELLA MUSICA - Chiostro S. Paolo, Via Boccaleone, 19 – Ferrara ∙ Comunità Terapeutica Denore, Via Massafiscaglia 434, Denore – Ferrara ∙ Agire Sociale - Centro Servizi per il Volontariato - Via Ravenna 52 – Ferrara ∙ Coordinamento associazioni di protezione civile, Via Gulielmo Marconi, 35 – Ferrara ∙ Scuola di Pace di Monte Sole, Via San Martino 25 loc. Marzabotto – Bologna ∙ Biblioteca Comunale Ariostea, Via Scienze, 17 – Ferrara ∙ Centro Civitas Vitae-PADOVA, Residenza Santa Chiara (in via Toblino 51) – Padova ∙ Tribunale di Ferrara, Via Borgo dei Leoni 60/62 - Ferrara Potranno essere individuate nuove sedi di realizzazione della formazione che verranno di

volta in volta comunicate.

30) Modalità di attuazione:

La formazione generale verrà attuata attraverso le seguenti figure: Formatori prevalenti. Predispongono il piano complessivo della formazione generale assieme ai referenti degli enti. Affiancano i referenti degli enti nella programmazione dei contributi formativi ad essi richiesti. Conducono gli incontri d’aula per complessive 20 ore. Accompagnano i volontari negli incontri di formazione a cura dagli enti. Partecipano agli incontri di monitoraggio e verifica della formazione generale. Predispone il prospetto complessivo delle proposte e raccoglie le adesioni dei volontari. Verifica le assenze, le presenze e il numero di ore di formazione per ciascun volontario. Partecipa agli incontri di monitoraggio e verifica della formazione generale. Referenti degli Enti per la formazione generale. Partecipano agli incontri di programmazione della formazione generale. Sovrintendono alla programmazione e alla realizzazione delle proposte formative a cura dagli enti, assieme al tutor. Partecipano agli incontri di monitoraggio e verifica della formazione generale. Esperti e testimoni Individuati primariamente tra gli operatori locai di progetto degli enti soci, intervengono nella formazione generale per approfondire tematiche specifiche o illustrare realtà territoriali di particolare interesse.

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L’Ente si impegna a mettere a disposizione un referente della formazione generale. L’Ente inoltre si avvarrà della collaborazione di esperti, che verranno individuati all’inizio del percorso formativo, tra risorse interne all’ente e del territorio ferrarese. Il proprio formatore accreditato collaborerà con i formatori Copresc e si renderà altresì garante della buona riuscita dell’intero percorso formativo.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

no nessuno

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Lezione frontale: attività in cui è prevalente l’esposizione di contenuti teorici da parte di un esperto con l’eventuale ausilio di cartelloni o slide; prevede comunque momenti interlocutori tra il relatore e il gruppo, e momenti di discussione guidata e dibattito tra i partecipanti. Metodologie incentrate sul gruppo (dinamiche non formali). Focus group: gruppo di discussione a tema cui li formatore partecipa nel ruolo di facilitatore/ moderatore; Esercitazione: attività individuale o di gruppo che si svolge mediante l’utilizzo di schede di lavoro: istruzioni di gioco, tabelle o schemi che i volontari devono compilare o redigere; Laboratorio: attività individuale o di gruppo che prevede la realizzazione di manufatti (disegni, composizioni di oggetti ecc); Giochi-esercizio: attività dinamica che prevede l’uso del corpo, il movimento nello spazio, e l’interazione fisica con gli altri partecipanti; Uscite sul territorio per visitare i luoghi di maggior rilievo sociale culturale o ambientale

33) Contenuti della formazione:

FINALITÀ DELLE FORMAZIONE GENERALE: Nella convinzione che il valore formativo del servizio civile si fondi primariamente sull’esperienza di servizio proposta ai giovani, la principale finalità della formazione generale è quella di attivare nei volontari alcune attenzioni che possano aiutarli a cogliere e sviluppare il valore formativo dell’esperienza non solo alla luce dei valori di riferimento ad essa attribuiti dal legislatore e dalla storia dell’obiezione di coscienza (difesa della Patria, nonviolenza, solidarietà costituzionale, cittadinanza attiva…), ma anche in ragione dei limiti e delle criticità con cui esso deve confrontarsi sul campo (interessi personali, organizzazione dei contesti di lavoro, complessità dei bisogni sociali, tempi ed energie disponibili…). Per rafforzare il collegamento tra il contesto della formazione generale e il contesto di servizio in cui gli Enti e i volontari sono impegnati si è ritenuto opportuno:

- il coinvolgimento diretto degli Enti nella programmazione e nella realizzazione degli incontri formativi;

- la predisposizione, durante il percorso formativo, di momenti esplicitamente riservati alla condivisione e rielaborazione delle esperienze dei volontari.

In questo modo si cercherà di acquisire dall’esperienza di servizio spunti e contributi utili per conferire concretezza alla formazione generale, e, ad un tempo, si cercherà di fornire

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attraverso la formazione generale nuovi stimoli e strumenti di lettura dell’esperienza, non solo ai giovani volontari, ma anche agli adulti che nei diversi enti sono responsabili del loro percorso di servizio. IMPIANTO DELLA PROPOSTA FORMATIVA: La proposta formativa è articolata in 3 aree tematiche per complessive 45 ore. 1. Patria e Difesa: il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio:

analisi dei modelli legislativi, culturali e valoriali ai quali si ispira il servizio civile, e loro evoluzione storica. (15 ore a cura del Copresc)

2. Difesa e cittadinanza: attori e dinamiche sociali: forme attuali (e locali) di realizzazione della difesa civile, sul piano istituzionale, di movimento e della società civile. (25 ore a cura degli Enti)

3. Cittadinanza attiva e servizio civile: verifica progettuale delle esperienze di servizio. (5 ore a cura del Copresc)

Le ore di formazione a cura del Copresc sono suddivise in 4 incontri di 5 ore ciascuno, condotti direttamente dai formatori accreditati, per gruppi classe da 20 giovani. La partecipazione agli incontri a cura del Copresc è obbligatoria per tutti i volontari. Gli incontri sono centrati sul gruppo in formazione, per favorire una lettura critica dell’esperienza in corso attraverso il confronto diretto tra i volontari. Le ore di formazione a cura degli Enti sono centrate sulle realtà sociali e territoriali in cui essi operano. La programmazione e la realizzazione di questi incontri sarà affidata ai referenti degli enti affiancati da un tutor. Per la realizzazione degli incontri gli enti potranno avvalersi di esperti e testimoni. Ogni ente si impegna a definire una o più proposte formative specificando per ciascuna di esse il numero massimo di partecipanti, la durata, la sede, gli obiettivi (in linea con le finalità generali del piano formativo), gli ambiti tematici, le attività proposte, la qualifica e il ruolo di eventuali esperti e testimoni. L’obiettivo è di comporre un pacchetto di proposte all’interno del quale i volontari, in accordo con i propri olp, possano scegliere, per complessive altre 25 ore di formazione, quelle che ritengono più utili e affini ai propri interessi e ai percorsi di servizio intrapresi. I CONTENUTI E IL PIANO DEGLI INCONTRI: A) PATRIA E DIFESA: IL CONTESTO CHE LEGITTIMA LO STATO A SVILUPPARE L’ESPERIENZA DI SERVIZIO (15 ORE) 1. IL VALORE FORMATIVO DEL SERVIZIO CIVILE Durata: 5 ore Corrispondente ai seguenti moduli previsti dalle Linee guida del Dipartimento della gioventù e del servizio civile: → L’identità del gruppo in formazione → La normativa vigente e la carta di impegno etico → L’organizzazione del servizio civile e le sue figure → Disciplina dei rapporti tra enti e volontari Obiettivi. Creare il gruppo e definire le modalità di lavoro che il gruppo seguirà lungo tutto il corso di formazione. Far esplicitare le motivazioni e le aspettative dei volontari rispetto al SCN e alla formazione generale. Presentare l'organizzazione istituzionale e la disciplina del SC. Formulare il patto formativo.

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Contenuti. Presentazione e conoscenza reciproca dei partecipanti. Motivazioni e aspettative dei partecipanti rispetto al SC e alla formazione generale. Finalità istituzionali, assetto istituzionale e disciplina del SC. Obiettivi, contenuti, regole di convivenza e modalità di svolgimento della formazione generale. Incontro preliminare all’avvio della formazione generale, che, collocandosi all’inizio dell’esperienza di servizio, assume anche rispetto a quest’ultima una funzione introduttiva, non solo per fornire ai volontari le informazioni utili ad orientarsi nel sistema, ma anche per aiutarli a cogliere la dimensione comunitaria del Servizio Civile, e stimolarli a percepirsi come membri di un corpo civile di difesa della Patria. Si valuterà quindi la possibilità di svolgere l’incontro in forma assembleare, con la partecipazione congiunta di tutti i gruppi classe, dei loro formatori e tutor di riferimento, e dei referenti degli enti. 2. L’ETICA DEL SERVIZIO CIVILE Durata: 10 ore. Obiettivo. Conoscere i valori che la storia e il legislatore attribuiscono al servizio civile e sviluppare una riflessione condivisa sulla loro necessità e attuabilità attraverso il servizio civile. La seconda tappa del percorso formativo è dedicata all’approfondimento dei valori espressi dalla legge 64 del 2001 (art. 1 – principi e finalità) e dalla Carta di impegno etico del servizio civile, considerati non solo nella loro qualità assoluta (quella che li rende una fondamentale ‘premessa’ al servizio civile), ma anche, e soprattutto, nel loro grado di attuazione e praticabilità attraverso la concreta esperienza di servizio. Contenuti (e corrispondenza alle Linee guida dell’Dipartimento della gioventù e del servizio civile → Il dovere di difesa della Patria La Costituzione Italiana (principi fondamentali e valori costituzionali di solidarietà sociale). Il termine Patria come viene definito dalla Carta Costituzionale e successivamente ampliato dalle sentenze della Corte Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, in cui si dà contenuto al concetto di difesa civile o difesa non armata. → La formazione civica Dichiarazione universale dei diritti umani, ruolo degli organi costituzionali, organizzazione delle Camere, iter formativo delle leggi. → Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà. Storia dell’obiezione di coscienza in Italia: percorso di idee esperienze e fatti ai quali si deve la maturazione in Italia della consapevolezza che la difesa della Patria non è compito delegato e assolto dalle sole Forze armate, ma che esistono e sono vitali per il Paese e per la sua stessa difesa anche “attività e mezzi non militari”. La nonviolenza: i valori e le teorie di riferimento (i maestri della nonviolenza), gli esempi storici (le lotte nonviolente in Italia e all’estero), le strategie (la pratica della nonviolenza nella gestione dei conflitti). La Difesa popolare nonviolenta (modelli, sviluppi giuridici e istituzionali, legami col servizio civile).

B) DIFESA E CITTADINANZA: ATTORI E DINAMICHE SOCIALI (25 ORE)

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Corrispondente ai seguenti moduli previsti dalle Linee guida del Dipartimento della gioventù e del servizio civile → La protezione civile → Le forme di cittadinanza → Presentazione dell’Ente Obiettivo Esplorare il concetto di cittadinanza come modo di strutturare, codificando diritti e doveri, l’appartenenza ad una collettività che abita e interagisce su un dato territorio. La terza tappa del percorso formativo è dedicata all’approfondimento della dimensione territoriale all’interno della quale il servizio civile si colloca e agisce, non da solo, ma a integrazione e supporto di un’organizzazione istituzionale e sociale esistente di per sé e strutturalmente predisposta alla promozione e alla tutela del benessere, della vivibilità, dell’ordine, della sicurezza. L’obiettivo è quello di accrescere nei volontari la conoscenza del territorio in cui vivono e la consapevolezza dei bisogni e degli interessi in gioco nella tutela del patrimonio comune che esso rappresenta, come premesse essenziali alla maturazione di un senso civico fondato sulla responsabilità e sulla partecipazione. La terza tappa del percorso formativo è affidata agli Enti di servizio civile a ciascuno dei quali si richiedere di progettare e gestire, nell’ambito della formazione generale, un incontro di 5 ore. Gli incontri organizzati dagli enti con la supervisione dei formatori accreditati verranno inseriti nel calendario della formazione generale in modo che ciascun gruppo classe partecipi a 5 incontri organizzati da altrettanti enti del territorio. Il programma degli incontri verrà sviluppato secondo una traccia di lavoro predisposta dai formatori accreditati. La traccia di lavoro non vincola il contenuto della proposta formativa ad un singolo modulo tra quelli previsti nelle linee guida dell’DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ E DEL SERVIZIO CIVILE ma li attraversa tutti trasversalmente. Punto di partenza è la Carta Etica sottoscritta da tutti gli Enti accreditati: “Gli enti che partecipano ai progetti di Servizio Civile Nazionale sono consapevoli di partecipare all'attuazione di una legge che ha come finalità il coinvolgimento delle giovani generazioni nella difesa della Patria con mezzi non armati e non violenti, mediante servizi di utilità sociale. Servizi tesi a costituire e rafforzare i legami che sostanziano e mantengono coesa la società civile, rendono vitali le relazioni all'interno delle comunità, allargano alle categorie più deboli e svantaggiate la partecipazione alla vita sociale, attraverso azioni di solidarietà, di inclusione, di coinvolgimento e partecipazione, che promuovono a vantaggio di tutti il patrimonio culturale e ambientale delle comunità, e realizzano reti di cittadinanza mediante la partecipazione attiva delle persone alla vita della collettività e delle istituzioni a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale”. Ma la funzione degli Enti ai fini della Difesa della Patria non è determinata dallo loro adesione al sistema del Servizio Civile. È piuttosto un prerequisito che gli Enti devono possedere per accreditarsi, e poggia sulla loro natura e sulla loro ‘ordinaria’’ attività sociale. Si chiede dunque agli enti di presentare ai volontari esempi concreti e significativi di ‘difesa civile’ della Patria secondo la loro natura e le loro modalità di intervento sul territorio. Gli esempi possono far riferimento all’Ente in sé per sé (es. la funzione del Comune e le sue relazioni con i cittadini) o a specifiche iniziative promosse nei differenti settori di intervento (assistenza, educazione, ambiente, patrimonio artistico…). I contenuti specifici e le modalità di svolgimento degli incontri saranno definiti dai referenti degli enti in accordo con il tutor e condivisi nel tavolo provinciale per la programmazione delle formazione generale.

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Nella programmazione degli incontri si chiede di tenere in considerazione alcune attenzioni formative: - a partire dagli esempi proposti fornire elementi utili alla comprensione dei contesti

sociali ad essi sottesi (attualità, politica, evoluzione storica delle situazioni di bisogno, criticità…);

- stimolare i volontari ad un’analisi critica dei temi trattati, offrendo spazio alle loro opinioni e alle loro esperienze.

Per orientare il lavoro di programmazione si consegnano agli enti le 5 domande che saranno proposte ai volontari come chiave di lettura degli incontri formativi cui parteciperanno. 1 CHI DIFENDE LA PATRIA? (come si colloca l’Ente nel contesto istituzionale) 2 DIFENDERE CHI (o CHE COSA)? 3 PERCHE’ DIFENDERE? (valori e principi di riferimento dell’azione sociale) 4 DIFENDERE DA CHE COSA (o DA CHI)? (questioni di rilevanza sociale: attualità – territorio) 5 DIFENDERE COME? (risorse strumenti e metodologia dell’azione sociale)

C) CITTADINANZA ATTIVA E SERVIZIO CIVILE (5 ORE) Corrispondente ai seguenti moduli previsti dalle Linee guida del Dipartimento della gioventù e del servizio civile → Il lavoro per progetti → Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti → Rappresentanza dei volontari in servizio civile Obiettivo Conoscere la struttura di un progetto e comprenderne la logica; Verificare la corrispondenza tra l’esperienza che i volontari stanno svolgendo, le finalità generali del servizio civile e i suoi obiettivi specifici; Verificare il gradimento della formazione generale e le sue ricadute sull’esperienza di servizio e sulla crescita personale dei volontari; Nell’ultima tappa del percorso formativo si utilizzerà la scheda progetto come strumento per la comprensione della logica di intervento sociale adottata dal servizio civile, Si solleciteranno i volontari a definire se i in che modo il servizio civile rappresenta un modello positivo e attuabile di cittadinanza solidale sia rispetto ai bisogni della comunità sui quali i progetti intendono intervenire sia rispetto alla qualità delle relazioni che i volontari sperimento nelle sedi di servizio. Su queste basi si raccoglieranno possibili proposte migliorative da affidare ai rappresentanti regionali o nazionali di cui si presenterà il ruolo e la modalità di elezione.

34) Durata:

Durata: 45 ore suddivise in: 20 ore d’aula (a cura del Copresc) 25 ore di conoscenza dei servizi sociali del territorio (a cura degli Enti)

Tempi di attivazione: a distanza di un mese dall’avvio dei progetti. Tempi di conclusione: entro il 180° giorno dall’avvio dei progetti. Gli enti si impegnano a concordare con il Copresc la data di avvio in servizio dei volontari

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

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35) Sede di realizzazione:

Comune di Copparo – Via Roma 28 Copparo

36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica dei volontari viene effettuata con formatori dell’Ente entro i primi 90 giorni. Si prevede di iniziare la formazione sin dal primo mese di presa in servizio del volontario, allo scopo di approfondire il prima possibile il contesto in cui si trova ad operare, le caratteristiche dei servizi in cui sarà coinvolto e le normative che presiedono all’organizzazione dei servizi stessi. In proprio presso l’ente con formatori dell’ente: Le giornate di formazione verteranno principalmente su aspetti educativi, relazionali e psicologici, con particolare riferimento alla mission dei servizi. Verranno svolte con la collaborazione di ulteriori esperti secondo una modalità di equipe che coinvolge tutti gli operatori dei servizi interessati. Il percorso formativo abbraccerà le seguenti tematiche: Organizzazione del contesto educativo, Relazione con le famiglie, Equipe educativa e lavoro “di rete”, Organizzazione del servizio educativo nell’Ente Locale, Organizzazione dei servizi educativi e della Sezione Ragazzi della Biblioteca all’interno dell’Ente Locale, Documentazione educativa digitale, Letteratura per l’infanzia.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Patrizia Lucchini, nata a Copparo il 2 settembre 1953 (Allegato curriculum)

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Patrizia Lucchini: dipendente del Comune di Copparo e responsabile della Biblioteca Comunale con laurea in Storia Moderna e laurea in Biblioteconomia e Archivistica, è stata relatrice in corsi di formazione e aggiornamento per bibliotecari, bibliotecari per ragazzi, animatori presso varie Agenzie pubbliche e private (Provincia di Ferrara, Comune di Bagnacavallo, Provincia di Bologna, CSEA di Torino, IFNET di Firenze, Seminario Arcivescovile di Trapani, Associazione Italiana Biblioteche) . E’esperta di organizzazione e realizzazione di laboratori e attività educative e culturali.

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione teorica specifica si svolgerà in aula attraverso momenti di lezione frontale, dialoghi e discussioni e attraverso Metodologie incentrate sul gruppo (dinamiche non formali). Quali il Focus group: gruppo di discussione a tema cui li formatore partecipa nel ruolo di facilitatore/ moderatore;esercitazione, laboratorio. Il formatore favorirà l’emergere delle domande di comprensione e la realizzazione di momenti che facilitino l’apprendimento di nuove informazioni inerenti all’attività che si sta svolgendo. Saranno effettuate simulazioni di casi, esemplificazioni ed esercitazioni pratiche al fine di rendere il più efficace possibile l’acquisizione di nuove conoscenze. I volontari potranno approfondire le tematiche e le informazioni di cui si sentano carenti attraverso colloqui personali con O.L.P. di riferimento, Tutor, formatori Ogni macro contenuto della formazione specifica potrà contare su una diversa tipologia di

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metodo formativo. Così come segue: Macro contenuti Metodologie formative previste Organizzazione del contesto educativo

Lezione frontale, apprendimento dalla pratica. Partecipazione a seminari, laboratori e focus group. Utilizzo di strumenti informatici

Relazione con le famiglie Lezione frontale, partecipazione a momenti di incontro e scambio con le comunità. riunioni e seminari con le famiglie dei piccoli utenti della biblioteca

Equipe educativa e lavoro “di rete”

Lezione frontale, partecipazione ad incontri con le diverse agenzie che a vario titolo si occupano dello sviluppo infantile (pediatri, bibliotecarie per ragazzi, educatori)

Documentazione educativa digitale

Partecipazione a incontri di formazione e a momenti di discussione di collettivo con educatori-animatori

Organizzazione dell’Ente locale e dei servizi educativo e bibliotecario

Lezione frontale, apprendimento dalla pratica. Lezione frontale, partecipazione a incontri del collettivo del personale della Biblioteca, apprendimento dalla pratica.

40) Contenuti della formazione:

Macro contenuti Contenuti specifici Organizzazione del contesto educativo Organizzazione degli spazi e delle

relazioni nei servizi educativi per l’infanzia Proposte educative per bambini Uso delle principali strumentazioni informatiche

Relazione con le famiglie Costruzione di alleanze educative Accoglienza nelle strutture pubbliche delle famiglie

Equipe educativa e “lavoro di rete” Ruolo del personale educatore e bibliotecario per ragazzi nei servizi per l’infanzia Gestione dei gruppi

Documentazione educativa digitale I diversi linguaggi della documentazione La documentazione come forma di promozione e arricchimento culturale e informativo

Organizzazione dell’Ente locale e dei servizi educativo e bibliotecario

I servizi educativi e culturali all’interno dell’organizzazione del Comune. Normativa che disciplina i servizi educativi e culturali. I progetti specifici per la promozione della lettura per le fasce di età 0-3 e 4-6 anni e 7-14 anni. Il progetto Nati per Leggere, il progetto Nati per la Musica e le loro articolazioni in biblioteca e nella comunità. I libri per piccoli e piccolissimi, gli Albi Illustrati, la loro collocazione ed il loro utilizzo nella sezione Ragazzi

Il Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei

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progetti di servizio civile sarà realizzato in maniera coordinata e congiunta nell’ambito del Copresc mediante 4 ore di approfondimento dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di servizio.

41) Durata:

75 ore complessive che saranno erogate entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto

Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

MONITORAGGIO FORMAZIONE SPECIFICA Sono previsti incontri periodici di verifica, sia durante il piano di formazione che al termine dello stesso. La verifica dell’apprendimento avverrà attraverso la somministrazione di questionari allo scopo di effettuare un’azione di monitoraggio di tipo: Quantitativo: - frequenza alle lezioni e ai momenti di formazione; - informazioni e conoscenze acquisite in modo stabile; - distribuzione di materiali didattici di supporto. Qualitativo: - capacità critica; - partecipazione attiva; - capacità di lavorare in gruppo; Strumenti di rilevazione: - questionari di rilevazione del gradimento; - colloqui con Formatori, Referente di progetto; - valutazioni del responsabile del monitoraggio; - confronti con gli O.L.P. MONITORAGGIO DELLA FORMAZIONE GENERALE condiviso in ambito Copresc Il monitoraggio della formazione generale congiunta sarà coordinato, all'interno del percorso formativo dei volontari, attraverso due momenti di rilevazione. Primo – iniziale Durante il primo incontro di formazione i volontari verranno coinvolti in un'attività dinamica per rilevare:

- le aspettative del giovane rispetto alla formazione generale; - la percezione del volontario delle possibili ricadute della formazione generale sulla

proposta di servizio. (Elemento fondamentale per avvicinare la formazione generale alle realtà di servizio nei diversi settori).

Metodologia Attività dinamica; Esercitazione individuale; Condivisione in plenaria e commento del formatore.

Secondo – finale Al termine del percorso formativo, durante l’ultimo incontro, verrà somministrato un questionario di verifica della formazione generale con successiva discussione e rielaborazione orale delle risposte attraverso attività dinamiche. Questo per rilevare:

- l'andamento della formazione generale (contenuti, dinamiche, metodologie ed organizzazione);

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- la reale ricaduta della formazione sulla proposta di servizio che il volontario sta vivendo. (Elemento fondamentale per indagare le connessioni tra formazione, attività e progetto).

Metodologia

Somministrazione del questionario a risposta chiusa e aperta: compilazione individuale;

Attività dinamiche (giochi di posizione e di schieramento); Verifica in plenaria, coordinata dal formatore, con dialogo con i volontari.

I dati raccolti e rielaborati dalle rilevazione saranno analizzati anche in ambito Copresc e in seguito presentati in una riunione di verifica e di riprogettazione del percorso formativo con i referenti per la formazione generale degli enti partecipanti.

Data 15/10/2015 FIRMATO DIGITALMENTE

IL RESPONSABILE LEGALE DELL’ENTE

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