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Scheda Insegnamento Insegnamento: Chimica Organica per i Beni Culturali Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale): Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (magistrale) Codifica: 27002195 SSD: (Settore scientifico disciplinare): CHIM06 Docente Responsabile: Raffaella Mancuso Eventuali altri docenti coinvolti: Orario di ricevimento: Venerdì ore 16:00-18:00, cubo 12 C, 4° piano Crediti Formativi (CFU): 9 Ore di lezione: 40 Ore riservate allo studio individuale: 137 Ore di laboratorio: 48 Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante: Facoltà competente: SMFN Lingua d’insegnamento: Italiano Anno di corso: 1 Propedeuticità: Nessuna Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): Lezioni e Laboratorio Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): Obbligatoria Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): Tradizionale Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): Prova scritta e orale Risultati di apprendimento attesi: Superamento della prova scritta e orale con documentata conoscenza degli argomenti. Programma/Contenuti: -Alcani, cicloalcani e reazioni radicaliche. -Reattività dei Composti insaturi non aromatici -Reattività dei Composti aromatici -Reattività degli Alcoli e Fenoli -Reattività degli Eteri e degli Epossidi -Reattività delle Ammine -Reattività dei Chetoni e delle aldeidi -Reattività degli Acidi Carbossilici e dei suoi Derivati Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari): Esercitazioni in Aula Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche: http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944 Il calendario delle prove d’esame: da stabilire http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944 Bibliografia: R. Macomber, Chimica Organica; Zanichelli, Bologna, 2001. Brown-Poon, Introduzione alla Chimica Organica, Edises

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Scheda Insegnamento

Insegnamento: Chimica Organica per i Beni Culturali

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (magistrale)

Codifica: 27002195 SSD: (Settore scientifico disciplinare): CHIM06

Docente Responsabile: Raffaella Mancuso

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento: Venerdì ore 16:00-18:00, cubo 12 C, 4° piano

Crediti Formativi (CFU): 9

Ore di lezione: 40 Ore riservate allo studio individuale: 137

Ore di laboratorio: 48

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: SMFN

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: 1

Propedeuticità: Nessuna

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.):

Lezioni e Laboratorio

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): Obbligatoria

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): Tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): Prova scritta e orale

Risultati di apprendimento attesi: Superamento della prova scritta e orale con documentata conoscenza degli argomenti.

Programma/Contenuti:

-Alcani, cicloalcani e reazioni radicaliche.

-Reattività dei Composti insaturi non aromatici

-Reattività dei Composti aromatici

-Reattività degli Alcoli e Fenoli

-Reattività degli Eteri e degli Epossidi

-Reattività delle Ammine

-Reattività dei Chetoni e delle aldeidi

-Reattività degli Acidi Carbossilici e dei suoi Derivati

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

Esercitazioni in Aula

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame: da stabilire

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia:

R. Macomber, Chimica Organica; Zanichelli, Bologna, 2001.

Brown-Poon, Introduzione alla Chimica Organica, Edises

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Insegnamento: Laboratorio di Analisi dei Materiali Lapidei

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (magistrale)

Codifica: 27002196 SSD (Settore scientifico disciplinare): GEO/09

Docente Responsabile: Anna Maria De Francesco

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento: Lunedì dalle ore 8:30 alle ore 10:30

Crediti Formativi (CFU): 9

Ore di lezione: 32 Ore riservate allo studio individuale: 133

Ore di laboratorio: 60

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: SMFN

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: 1

Propedeuticità: nessuna

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): lezioni e laboratorio

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): obbligatoria

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): prova orale

Risultati di apprendimento attesi: Alla fine del corso lo studente avrà appreso le basi pratiche relative alla

caratterizzazione dei materiali lapidei in laboratorio. Lo studente sarà in grado di interpretare e trattare i dati prodotti

da diverse procedure analitiche (XRF; XRD; Porosimetria; Gas Cromatografia, Microscopia ottica a luce trasmessa,

Perdita per calcinazione, Microscopio elettronico a scansione, Spettrometro ICP-MS, ecc.). Lo studente sarà altresì in

grado di individuare percorsi analitici specifici in funzione di un materiale lapideo, del tipo di degrado, della quantità

di campione a disposizione e delle finalità dell‟intervento da realizzare.

Programma/Contenuti:

- Distinzione tra Archeometria, Diagnostica e Conservazione in senso stretto;

- Brevi richiami sulla classificazione dei minerali e delle rocce;

- Degrado dei materiali lapidei;

- Le malte storiche caratterizzazione e provenienza;

- Le ceramiche. caratterizzazione e provenienza;

- Ossidiane archeologiche – caratterizzazione e provenienza

- Le rocce naturali con particolare riferimento ai marmi bianchi e ai calcari: caratterizzazione e provenienza;

- Scelta analitica in funzione delle problematiche archeometriche da risolvere;

-Tecniche porosimetriche;

- Prelievo dei campioni in situ: rappresentatività statistica del campione in funzione dell'indagine diagnostica;

- Scelta analitica in funzione della patologia da studiare;

- Cenni su prototipi e tecniche di ultima generazione, non ancora largamente diffuse, per lo studio dei Beni Culturali.

- Casi studio sulle malte;

- Casi studio sulle ceramiche;

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- Casi studio sulle ossidiane;

- Casi studio sui vetri

- Casi studio sui materiali lapidei naturali;

- Casi studio sulle forme di degrado.

- Preparazione dei campioni per le analisi XRF e XRD.

- Elaborazione e interpretazione dei dati ricavati dalle diverse metodologie studiate.

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia: - Lucio Morbidelli , Le rocce e i loro costituenti fondamentali, Bardi editore, 2003;

- Kenneth A. Rubinson, Judith F. Rubinson ,Chimica analitica strumentale, Zanichelli, 2002;

- Amoroso G.G., Trattato di scienza della conservazione dei monumenti; Alinea, 2002;

- Lorusso S., La diagnostica per il controllo manufatto-ambiente, Pitagora editrice Bologna, 2002.

- Angelo Peccerillo, Introduzione alla petrografia ottica, Morlacchi editore, 2003;

- Dispense e lucidi del docente.

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Insegnamento: Metodologie Botaniche per i Beni Culturali

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (magistrale)

Codifica: 27002197 SSD (Settore scientifico disciplinare): BIO/01

Docente Responsabile: Anna Maria PALERMO

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento:

Martedì e mercoledì dalle 9.00 alle 11.00 presso il Laboratorio di Biosistematica Vegetale, Cubo 6B (2° e 3° piano)

Crediti Formativi (CFU): 6

Ore di lezione: 32 Ore riservate allo studio individuale: 94

Ore di laboratorio: 24

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: SMFN

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: 1

Propedeuticità: nessuna

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.):

Lezioni e laboratorio

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): obbligatoria

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): orale

Risultati di apprendimento attesi:

Alla fine del corso, a carattere teorico-pratico, lo studente acquisirà gli elementi di base per il riconoscimento dei

principali gruppi vegetali coinvolti nei processi di biodeterioramento ed individuerà le metodologie e le tecniche di

indagine idonee.

Programma/Contenuti: Il deterioramento biologico dei Beni Culturali: definizione, processi fisici e chimici, fenomenologia.

I principali gruppi sistematici implicati nei processi di biodeterioramento: Batteri, Alghe verdi, Cianoficee, Funghi,

Licheni, Briofite, Gimnosperme, Angiosperme.

Caratteristiche morfologiche, fisiologiche ed ecologiche di ogni gruppo.

Metodologie e tecniche di indagine: campionamento; identificazione dei biodeteriogeni con tecniche colturali,

microscopiche e molecolari; identificazione della macroflora e sua indagine ecologica.

Esercitazioni: applicazione di tecniche di microscopia ottica, allestimento di terreni di coltura, approccio molecolare

per la determinazione di biodeteriogeni.

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

Lettura di casi studi, presenti in letteratura, in aula e individualmente.

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

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Bibliografia:

Caneva, Nugari, Salvatori, 2005 – La biologia vegetale per i beni culturali. Vol.I Biodeterioramento e conservazione.

Nardini editore.

Caneva, Nugari, Salvatori, 2005 – La biologia vegetale per i beni culturali. Vol.II Conoscenza e valorizzazione.

Nardini editore.

Caneva, Nugari, Salvatori, 2002 – La biologia del Restauro. Nardini editore.

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Insegnamento: Chimica fisica dei sistemi dispersi

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (magistrale)

Codifica: 27002198 SSD (Settore scientifico disciplinare): CHIM/02

Docente Responsabile: Coppola Luigi

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento:

Crediti Formativi (CFU): 9

Ore di lezione: 32 Ore riservate allo studio individuale: 133

Ore di laboratorio: 60

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: S.M.F.N.

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: 1

Propedeuticità:

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): Lezioni e laboratorio

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): Obbligatoria

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): Tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc):

Risultati di apprendimento attesi:

Programma/Contenuti:

Introduzione: materia condensata, moto browniano, teoria “random walk”, esperimento di J. Perrin, coefficiente di

auto-diffusione, le due leggi della termodinamica, energia libera di Gibbs

Parte prima: Sistemi dispersi e dominio colloidale, classificazione dei sistemi dispersi, tensione superficiale ed

interfacciale, fenomeni superficiali ed interfacciali, wetting.

Parte seconda: tensioattivi, esperimento di B.Franklin, colloidi di associazione, micelle e “cmc”, effetto idrofobico, gel

micellari, gel liquido-cristallini, schiume liquide.

Parte terza: polimeri, polimeri idrosolubili, polimeri amfifilici, colloidi macromolecolari, proprietà meccaniche di gels

polimerici, la gelatina, il “silly putty”.

Parte quarta: sols liofobici, elettroforesi, sols di oro di M. Faraday, preparazione di sol idrofobici, diagramma di Le

Mer, stabilità dei sols liofobici, doppio strato elettrico, Teoria DLVO, effetto elettrolitico, concentrazione critica di

coagulazione “ccc”, protezione polimerica.

Parte quinta: Esperienze di laboratorio

Testi consigliati

Introduction to Soft Matter, I. W. Hamley, Wiley, 2002

Basic Principles of Colloid Science, D.H. Everett, RSC 1988

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Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia:

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Insegnamento: Storia, metodi e strumenti per il restauro dei beni culturali.

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali

(Magistrale)

Codifica: 27002199 SSD (Settore scientifico disciplinare): 4 cfu ICAR/18 e 5 cfu GEO/09

Docente Responsabile: Gattuso Caterina

Eventuali altri docenti coinvolti: Gattuso Philomene

Orario di ricevimento:

Crediti Formativi (CFU): 9

Ore di lezione: 72 Ore riservate allo studio individuale: 153

Ore di laboratorio:

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: S.M.F.N.

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: 1

Propedeuticità:

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): Lezioni

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): Obbligatoria

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): Tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc):

Parte A (Gattuso Caterina):

Orale

Parte B (Gattuso Philomene):

La prova di esame si svilupperà in due parti:

- in un primo colloquio volto a verificare la padronanza degli argomenti trattati durante il corso;

- nella discussione degli elaborati grafici.

Risultati di apprendimento attesi:

Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze necessarie per acquisire una competenza storica e pratico-applicativa nel

campo della conservazione e del restauro dei Beni Culturali attraverso l‟acquisizione di conoscenze nell‟ambito delle

principali tecniche di intervento per la conservazione e il restauro dei Beni Culturali. Le lezioni sono finalizzate a

garantire la formazione approfondita sugli aspetti costruttivi, le tecniche e le metodologie di indagine conoscitiva e

diagnostica e le problematiche connesse con il progetto con elementi di cultura multidisciplinare nel campo della teoria

e della storia del restauro e della tecnologia.

Obiettivi del corso - Parte A (dr.ssa Gattuso Caterina)

Il Corso si pone essenzialmente l‟obiettivo di comunicare criticamente una serie di fasi storiche ritenute basilari nel

quadro generale entro il quale si articola la storia dell'architettura e dell'ambiente costruito a partire dalla fine del XIX

secolo ad oggi.

Gli Studenti saranno così messi di fronte ad una complessità di linguaggi architettonici e potranno capire che non è

possibile appropriarsi dei significati dell'Architettura considerandola solo prodotto e conseguenza di una determinata

corrente in un determinato periodo storico, ma evoluzione continua e pluralità di percorsi.

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Obiettivi del corso - Parte B (dr.ssa Gattuso Philomene)

L‟obiettivo del corso è di fornire una panoramica sui temi dibattuti all'interno della disciplina del restauro,

approfondire e affinare la capacità di lettura dei manufatti storici, considerando tutte le tematiche coinvolte.

Programma/Contenuti:

Contenuti del corso - Parte A (dr.ssa Gattuso Caterina)

La „modernità‟ nella teoria e nell‟architettura di Adolf Loos (1870-1933)

Il Protorazionalismo

M. Van der Rohe

Le Avanguardie Figurative: il Futurismo, il Costruttivismo russo, l‟Espressionismo

Il Deutscher Werkbund – arte e industria: Muthesius, Peter Behrens, Bruno Taut a Lipsia 1913 e Colonia

1914.

W. Gropius e la Bauhaus

Le Corbusier e l‟Esprit Nouveau

Il Razionalismo

L‟Architettura Organica: F. L. Wright e A. Aalto

L. Kahn

K. Tange

Il secondo dopoguerra

Carlo Scarpa, Mario Ridolfi

High Tech: R. Piano, R. Rogers, N. Foster

Il nuovo Classicismo: A. Rossi, V, Gregotti, M. Botta, C. Aymonino

Il Decostruttivismo: F. O. Gehry, P. Eisenman, Zaha Hadid, B. Tschumi, R. Koolhaas

Tadao Ando

Le avanguardie degli anni Settanta: Body Art e Pop Art, la società dei consumi e della comunicazione di

massa. Architetti: Archigram, Metabolisti giapponesi, i Situazionisti

Brutalismo e Team Ten. Architetti: James Stirling, Team Ten, Robert Venturi

Recenti tendenze dell'architettura contemporanea. Architettura e rivoluzione digitale

Trans-Architettura. Kas Oosterhuis

Contenuti del corso - Parte B (dr.ssa Gattuso Philomene)

In particolare le lezioni saranno articolate attorno a cinque temi principali:

- i fondamenti teorici e culturali del restauro

a. principali correnti di pensiero (dalle origini ai nostri giorni)

b. principali teorici (italiani e europei - Le Duc, Ruskin, Boito, Giovannoni, Giuffrè ….)

- l‟opera da restaurare dall‟analisi al cantiere

a. piano diagnostico e progetto di restauro (riepilogo di tutte le procedure propedeutiche alla

formazione del progetto di restauro e di conservazione)

b. microclima e contesto ambientale (inteso come ambito nel quale ricercare le cause dei degradi)

c. I processi del degrado

d. Il capitolato speciale d‟appalto ed il computo metrico estimativo

e. benchmarking

f. piani di fattibilità

- interventi di restauro

a. dalla sperimentazione al restauro

b. restauro pittorico

c. interventi su edifici in muratura (rassegna degli interventi, illustrazione di alcuni casi significativi,

restauro pesante, restauro leggero, metodi di consolidamento, metodi di difesa dalle azioni sismiche

…)

d. metodi di intervento tradizionali ed innovativi con riferimento alle superfici

e. restauro virtuale

- azioni di tutela e di valorizzazione

a. metodi e procedure per valorizzare i BBCC

analisi di casi studio

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

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Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia:

Parte A (Gattuso Caterina)

Leonardo Benevolo, Introduzione all'Urbanistica, Bari, Laterza, 1960

Kenneth Frampton, Storia dell'architettura moderna, Bologna, Zanichelli,1982 (ed edizioni successive)

Leonardo Benevolo, Storia dell'architettura Moderna, Bari, Laterza, 1961 (ed edizioni successive)

Sigfried Giedion, Spazio, tempo, architettura, (cap. 2-3), Milano, Hoepli, 1965 (ed edizioni successive)

Renato De Fusco, Mille anni di architettura in Europa, Roma-Bari, Laterza, 1993

Giorgio Ciucci, Giorgio Muratore, a cura di, Storia dell'architettura italiana: il primo Novecento, Milano, Electa, 2004

Bruno Zevi, Saper vedere l'architettura, ristampa, Ed. di Comunità, Torino, 2000

Bruno Zevi, Storia dell'architettura moderna, Einaudi, Torino, 1996

L. Sacchi, M. Unali, Architettura a cultura digitale, Skira, Milano 2003

Parte B (Gattuso Philomene)

C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977.

G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, Torino, 1996.

C. Ceschi, Teoria e storia del restauro, Roma 1970

Dispense del Corso di Restauro Architettonico.

C.N.R., I.C.R., Raccomandazioni NORMAL, 1/88

Indicazioni e riferimenti bibliografici specifici saranno forniti agli allievi durante il corso

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Insegnamento: Paleontologia per i beni culturali

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali

(Magistrale)

Codifica: 27002200 SSD (Settore scientifico disciplinare): GEO/01

Docente Responsabile: Russo Franco

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento:

Crediti Formativi (CFU): 4

Ore di lezione: 16 Ore riservate allo studio individuale: 60

Ore di laboratorio: 24

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: S.M.F.N.

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: 1

Propedeuticità:

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): Lezioni ed esercitazioni

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): Obbligatoria

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): Tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): laboratorio con valutazione di frequenza e profitto, prova scritta e

prova orale facoltativa per migliorare il voto finale.

Risultati di apprendimento attesi: Capacità di classificare le rocce carbonatiche; riconoscimento dei principali taxa in sezione sottile; riconoscimento dei

principali fenomeni diagenentici.

Programma/Contenuti:

I fossili e i beni culturali

i minerali carbonatici

le rocce carbonatiche

la classificazione di folk

la classificazione di dunham

le parti mineralizzate che costituiscono gli organismi viventi

i processi di fossilizzazione

la classificazione e le gerarchie tassonomiche

i principali ambienti marini

i principali gruppi sistematici a scheletro carbonatico ed il loro riconoscimento in sezione sottile: foraminiferi,

molluschi, brachiopodi, echinodermi, cnidari, poriferi, alghe calcaree.

caratterizzazione degli elementi minori e delle nano-morfologie negli sclerotessuti carbonatici con il microscopio

elettronico a scansione (sem) e la microanalisi a dispersione di energia (eds).

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

Laboratorio di microscopia ottica ed elettronica; laboratorio di microanalisi eds; osservazioni di materiali carbonatici

sul terreno e su manufatti.

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

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Scheda Insegnamento

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia:

A.BOSELLINI- INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLE ROCCE CARBONATICHE. ITALO BOVOLENTA

EDITORE,1991.

S. RAFFI & E. SERPAGLI, INTRODUZIONE ALLA PALEONTOLOGIA, UTET, 1993.

E.N.K. CLARKSON, INVERTEBRATE PALEONTOLOGY AND EVOLUTION, ALLEN & UNVIN, (3RD

EDITION), 1993.

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Insegnamento: Controllo Ambientale

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali

(Magistrale)

Codifica: 27002201 SSD (Settore scientifico disciplinare): ING-IND/11

Docente Responsabile: Arcuri Natale

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento:

Crediti Formativi (CFU): 4

Ore di lezione: 16 Ore riservate allo studio individuale: 60

Ore di laboratorio: 24

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: SMFN

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: 1

Propedeuticità:

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): Lezioni ed esercitazioni

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): Obbligatoria

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): Tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc):

Risultati di apprendimento attesi:

Programma/Contenuti:

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia:

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Insegnamento: Sistemi Informativi Territoriali e Beni Culturali

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (Magistrale)

Codifica: 27002202 SSD (Settore scientifico disciplinare): ING-INF/05

Docente Responsabile: Rongo Rocco

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento:

Lunedì dalle 15.00 alle 17.00 tranne eventuali sovrapposizioni con le ore di lezione

Crediti Formativi (CFU): 6

Ore di lezione: 32 Ore riservate allo studio individuale: 94

Ore di laboratorio: 24

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: S.M.F.N.

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso: 1

Propedeuticità:

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): Lezioni ed esercitazioni

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): Obbligatoria

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): Tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): Prova Scritta e di Laboratorio

Risultati di apprendimento attesi:

Lo studente dovrà dimostrare la sua capacità nella catalogazione spaziale di Beni culturali tramite l‟ausilio di software

GIS e di Data base relazionali

Programma/Contenuti: GIS:

Georeferenziazione, vettorializzazione, analisi spaziale GIS, analisi GIS 3D.

Data base: Implementazione ed interrogazioni dei RDB mediante PostgreSQL. Analisi GIS 2D e 3D attraver

l‟estensione spaziale di POsgreSQL PostGIS.

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia:

G. Biallo, Introduzione ai Sistemi Informativi Territoriali.

2- Dispense di QGis;

3- N. Matthew, R.STones, Beginning DB with PostgreSQL, Apress.

4- K. Douglas, S. Douglas, PostgreSQL, Sams Publishing.

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Scheda Insegnamento

5- B. Momjiani, PostgreSQL – Introduction ans Concepts, ADDISON-WESLEY

6-Dipsense di PostGIS.

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Scheda Insegnamento

Insegnamento: Metodi e Laboratorio di datazione

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei beni culturali (magistrale)

Codifica: 27002205 SSD (Settore scientifico disciplinare): FIS/01

Docente Responsabile: Antonino Oliva

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento: Giovedì ore 15,30-17,30

Crediti Formativi (CFU): 9 (5lez. + 4 lab.)

Ore di lezione: 40 Ore riservate allo studio individuale: 180

Ore di laboratorio: 48

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: SMNF

Lingua d’insegnamento: Italiano, o inglese a richiesta

Anno di corso: 2

Propedeuticità: nessuna

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): lezioni multimediali e laboratorio pratico

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): obbligatoria per il laboratorio

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc):

relazione scritta di laboratorio e prova orale

Risultati di apprendimento attesi:

conoscenza delle tecniche di datazione e pratica di laboratorio

Programma/Contenuti:

Datazione con C14, Termoluminescenza, Tecniche di vuoto, prova pratica di laboratorio

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

supporto continuo sulla rete e assistenza diretta con l‟orario di ricevimento

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia:

• Appunti del corso distribuiti su supporto multimediale

• Aitken M J “Science-based Dating in Archaeology” (London: Longman), 1990

• M. J. Aitken, “Archaeological dating using physical phenomena”, Rep. Prog. Phys. 62 (1999) 1333–1376

• C. Furetta, P.R. Gonzales Martinez “Termoluminescenza e datazione”, Bagatto libri, 2007.

• G. Falcone, “Corso di radioprotezione”, dispense 2002 capp. 2-3.

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Scheda Insegnamento

Insegnamento: Recupero e restauro dei materiali tessili

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei beni culturali (magistrale)

Codifica: SSD (Settore scientifico disciplinare): GEO/07

Docente Responsabile: Portalupi Simonetta

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento: mercoledì 15,30-16,30

Crediti Formativi (CFU): 4

Ore di lezione: 24 Ore riservate allo studio individuale: 64

Ore di laboratorio: 12

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: SMFN

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso:

Propedeuticità: chimica organica

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): lezioni e laboratorio

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): obbligatoria

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc):

esonero scritto. prova orale, presentazione elaborato

Risultati di apprendimento attesi:

Tramite questo corso ci si prefigge di trasmettere agli studenti le conoscenze di base utili ed indispensabili, per poter

comprendere tecnicamente un manufatto tessile nell‟obiettivo della progettazione di un piano diagnostico e/o di un

intervento di conservazione e restauro. Si cercherà di raggiungere questo obiettivo tramite l‟esposizione di conoscenze

teoriche che troveranno un loro specifico ed immediato riscontro negli aspetti applicativi che si mostreranno.

L‟obiettivo è di fornire una prima panoramica sui temi che intervengono nello studio del tessuto e nelle tecniche di

conservazione applicate ad esso.

Programma/Contenuti:

1 - Presentazione, introduzione al corso

- illustrazione del profilo professionale del conservatore-restauratore tessile.

- introduzione alla conoscenza del manufatto tessile come elemento e veicolo di cultura e di arte,

in uso in uno specifico contesto storico e geografico. (europa-medio oriente/500 a.C.-1750 d.C.)

- origini del tessuto e dei principali materiali di costituzione dei manufatti tessili fibre tessili,

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Scheda Insegnamento

coloranti, materiali decorativi : come, dove, quando.

2 - La teoria del restauro e la sua applicazione riguardo al materiale tessile.

- partendo dall‟ analisi delle principali „Regole Brandiane‟ e dallo studio delle fondamentali

„Carte del Restauro ‟, approccio all‟ applicazione delle stesse nell‟ambito di un intervento di conservazione

e restauro tessile

3 - Cenni di tecnologia tessile 1

- studio delle principali fibre tessili relative ai manufatti tessili antichi.

4 - Cenni di tecnologia tessile 2

- studio delle principali tipologie di armature tessili.

5 - Cenni di tecnologia tessile 3

- studio delle principali tipologie di armature tessili.

- laboratorio: analisi al microscopio ottico

6- Cenni di analisi tecnica del tessuto.

- preparazione dei campioni per l‟analisi microscopica delle fibre e dei tessuti.

- laboratorio: analisi al microscopio ottico

7- Cenni relativi allo studio tecnico del tessuto antico:

- le principali proprietà del tessuto

8- Cenni relativi allo studio dello stato di conservazione del tessuto antico 1 :

Le più comuni tipologie di degrado 1

9- - Cenni relativi allo studio dello stato di conservazione del tessuto antico 2:

Le più comuni tipologie di degrado 2

10 - Cenni relativi allo studio dello stato di conservazione del tessuto antico 3 :

- diagnostica. Primi elementi di conoscenza relativi alle differenti analisi diagnostiche applicate

nello studio scientifico:delle materie di composizione dei manufatti tessili e dello stato di

conservazione degli stessi.

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Scheda Insegnamento

11 - I manufatti storici 2

- evoluzione del tessuto in Europa dopo il XII sec.

12 - La conservazione preventiva

- cenni alla metodologia applicativa delle principali azioni d‟intervento di c. p. sui tessili antichi.

13- Metodologia di progettazione di un intervento di restauro e conservazione

- laboratorio

14 - Metodologia di progettazione di un intervento di restauro e conservazione

- laboratorio

15 - Metodologia di progettazione di un intervento di restauro e conservazione

- laboratorio

16 - Schedatura e trasmissione delle informazioni:

- tecniche di trasmissione di informazione per la salvaguardia del patrimonio tessile censito.

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari): microscopia / laboratorio

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

Il calendario delle prove d’esame:

Bibliografia: *Francesco Pertegato: I tessili degrado e restauro

*Mauro Mattini: „Scienza e restauro metodi di indagine‟

*Ezio Martuscelli: „Degradazione delle fibre naturali e dei tessuti antichi‟;

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Scheda Insegnamento

Insegnamento: Aerobiologia Beni Culturali

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (magistrale)

Codifica: SSD (Settore scientifico disciplinare): BIO/03

Docente Responsabile: Anna Maria PALERMO

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento:

Martedì e mercoledì dalle 9.00 alle 11.00 presso il Laboratorio di Biosistematica Vegetale, Cubo 6B (2° e 3° piano)

Crediti Formativi (CFU): 4

Ore di lezione: 24 Ore riservate allo studio individuale: 64

Ore di laboratorio: 12

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente: SMFN

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso:

Propedeuticità: nessuna

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): lezioni e laboratorio

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): obbligatorio

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): orale

Risultati di apprendimento attesi:

Alla fine del corso, a carattere teorico-pratico, lo studente acquisirà la capacità di valutare la qualità dell‟aria dal punto

di vista biologico con riferimento agli organismi vegetali, potenziali deteriogeni dei Beni Culturali e alle tecniche e

strategie di campionamento aerobiologico.

Programma/Contenuti:

Aspetti generali del biodeterioramento. Biodeterioramento e valutazione della componente biologica dell‟aria come

potenziale biodeteriogeno. Parametri fisici e chimici. Biodeteriogeni e meccanismi di biodeterioramento. Tipologia dei

Beni Culturali. Monitoraggio in ambienti indoor e outdoor. Principi di campionamento aerobiologico.

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

Lettura di casi studi, presenti in letteratura, in aula e individualmente.

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia:

Mandrioli, Caneva, 1998 – Aerobiologia e beni culturali. Nardini editore.

Caneva, Nugari, Salvatori, 2005 – La biologia vegetale per i beni culturali. Vol.I Biodeterioramento e conservazione.

Nardini editore.

Caneva, Nugari, Salvatori, 2002 – La biologia del Restauro. Nardini editore.

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Scheda Insegnamento

Insegnamento: Trattamento protettivo dei materiali lapidei

Corso di laurea dell’insegnamento Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei beni culturali (magistrale)

Codifica: SSD (Settore scientifico disciplinare): GEO/09

Docente Responsabile: La Russa Mauro Francesco

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento: Martedì 10:30-12:30

Crediti Formativi (CFU): 4

Ore di lezione: 24 Ore riservate allo studio individuale: 64

Ore di laboratorio: 12

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

caratterizzante

Facoltà competente:

Lingua d’insegnamento:

Anno di corso:

Propedeuticità:

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.):

lezioni e laboratorio

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): obbligatorio

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): tradizionale

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): prova scritta- orale

Risultati di apprendimento attesi:

riconoscimento forme di alterazione e degrado-conoscenza dei prodotti protettivi, conoscenza delle tecniche per

valutare l‟efficacia prospettiva

Programma/Contenuti:

Forme di alterazione e degrado-Mappatura di Fitzner - genesi delle patine-Modello di Arnold - Cristallizzazione salina-

Protettivi organici - Protettivi inorganici – Consolidanti - Tecniche di laboratorio

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

laboratori esercitazioni pomeridiani

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia:

la chimica del restauro Matteini Moles. Tecniche di indagine Matteini

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Scheda Insegnamento

Insegnamento: Analisi delle costruzioni architettoniche

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (magistrale)

Codifica: SSD (Settore scientifico disciplinare): ICAR / 18

Docente Responsabile: Arch. Fulvio Terzi

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento:

Martedì ore 16,00 – 18,00 e comunque disponibile su richiesta degli allievi

Crediti Formativi (CFU): 4

Ore di lezione: 32 Ore riservate allo studio individuale: 60

Ore di laboratorio:

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Ingegneria Civile – Ingegneria edile architettura - Lettere con indirizzo artistico e conservazione

Facoltà competente: SMFN

Lingua d’insegnamento: Italiano

Anno di corso:

Propedeuticità:

Nessuna, ma complementare a livello di formazione per le discipline dell‟analisi e la storia dell‟architettura, per il

consolidamento e il restauro conservativo in funzione della diagnostica applicata

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.):

Lezioni dirette con esplicitazioni esemplificative e visite tematiche di studio

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa):

obbligatoria

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista):

Tradizionale con riporti informatici, grafico illustrativi e percorsi di studio diretti

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc):

Prove scritte e seminari intermedi durante il corso delle lezioni, prova scritta finale e completamento orale dell‟esame

Risultati di apprendimento attesi:

Formazione della metodologia di approccio e di ricerca per la base analitica di confronto con il costruito storico, al fine

della applicazione delle metodiche della diagnostica nella progettazione del restauro e della conservazione dei beni

culturali

Programma/Contenuti:

Programma del corso

II corso si svolge per mezzo di lezioni teoriche completate da riferimenti illustrativi, atti ad inquadrare la sintesi

oggettiva delle risultanze analitiche proposte.

Inoltre, sono previste visite di studio presso impianti di interesse storico architettonico, necessari a costituire i

riferimenti reali della impostazione teorica e metodologica da completare, infine, mediante una esercitazione su

strutture storiche a livello di studio delle componenti evolutive dell'organismo, per l'esemplificazione didattico-

analitica della esperienza maturata durante lo studio della disciplina.

Le lezioni sono dirette in una prima fase alla individuazione dei contenuti storico-culturali e socio-territoriali, diretti a

inquadrare la genesi delle strutture architettoniche con particolare attenzione al territorio calabrese. Contestualmente

saranno proposti i termini metodologici della ricerca storica, per l'individuazione degli elementi dì base relativa alla

costituzione degli impianti aventi valenza storico-architettonica.

Successivamente viene affrontato il tema della produzione edilizia delle strutture architettoniche, per individuarne i

legami espressivi nel contesto dell'ambiente, in rapporto alla funzione territoriale, alla tipologia funzionale e alle

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Scheda Insegnamento

componenti materiche.

La terza e ultima fase riguarda l'analisi diretta dell'organismo architettonico, le regole sistemiche di aggregazione, i

problemi economici, l'evoluzione compositiva, le trasformazioni e il comportamento nel tempo e quindi i procedimenti

costruttivi, gli elementi di fabbrica e i dettagli d'opera, dai quali metterne in risalto le qualità sostanziali.

L'organismo architettonico

• L'ambiente della produzione edilizia

• II concetto di morfologia

• II concetto di funzione

• II concetto di tipologia

• Forme e proporzioni

• Materiali e tecniche costruttive

Analisi dei metodi progettuali in base a considerazioni di carattere storico e funzionale

• Le esigenze, i requisiti e le prestazioni nel processo edificatorio in rapporto alle risorse

• Gli elementi di fabbrica: tipologie, organizzazione strutturate, fattori dimensionali, componenti materiche

• Le membrature costruttive perimetrali e interne, gli orizzontamenti, le coperture, i collegamenti verticali

• Analisi comparata di strutture architettoniche

• Dettagli costruttivi

Programma e finalità delle visite di studio

II corso e' accompagnato da un programma di applicazioni pratiche che consistono nella studio diretto di una struttura

architettonica nelle componenti storico-evolutive, rivolto ad organismi architettonici complessi:

lettura di un organismo architettonico sotto tutti gli aspetti concorrenti a definirne la costituzione insediativa, storica,

evolutiva, tipologica, funzionale, materico-realizzativa, nonché le trasformazioni temporali fino all'acquisizione dei

dati cognitivi nella condizione attuale.

AI termine del corso si svolge la discussione seminariale sulla ricerca elaborata per individuare il grado di

comprensione e assimilazione dei contenuti del corso.

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

Lezioni dirette sull‟ambiente generatore della produzione edilizia, illustrazioni tematiche, con proiezioni dirette,

concernenti le fasi storiche e distintive delle costruzioni architettoniche, analisi e previsione diagnostica teorica e con

diretta esplicitazione nel corso delle visite di studio

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Il calendario delle prove d’esame:

http://www.smfn.unical.it/news.php?nid=1944

Bibliografia:

I sottoelencati testi costituiscono solo riferimenti di indirizzo in quanto verranno consegnati agli allievi dispense su

supporto informatico con i contenuti e l‟estendimento di ricerca durante le lezioni, al fine di ridurre i tempi delle

applicazioni di studio esterno e consentire una migliore diretta assimilazione dei temi durante lo svolgimento del corso.

Testi di riferimento

L. Benevolo, Storia dell'architettura del Rinascimento, Bari, 1968

K. Burdach, Riforma, Rinascimento, Umanesimo, Sansoni, Firenze, 1986

K. Burdach, Dal Medioevo alla Riforma, Brünn, 1913

L. Caleca, Architettura Tecnica, Dario Flaccovio Editore, Palermo 1987

R. De Fusco, Mille anni d'architettura in Europa, Bari, Laterza, 1999

B. De Sivo, II manuale del recupero del centro storico di Napoli, Clun, Napoli 1997

J. Durand, Lezioni di Architettura, Clup, Milano 1986;

B. Fletcher, Storia dell'Architettura secondo il metodo comparativo, Martello Editore, Milano 1967

E. Mandolesi, Edilizia, UTET, Torino 1978-92

M. Manfrici - M. Cagliostro, Beni culturali in Calabria,1977

W. Muller, G. Vogel, Atlante d'architettura, Storia dell'architettura dalle origini all'età contemporanea, Hoepli, Milano,

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Scheda Insegnamento

1997

P. Murray, Architettura del Rinascimento , Electa, 2000.

F. Nicolini, L'arte napoletana del Rinascimento, Napoli 1925.

N. Pevsner, Storia dell'architettura europea, Laterza, Bari,1998.

N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino, Einaudi, 1981.

A. Rossi, L'architettura della città, Clup, Milano 1981;

, 1976

M. Rotili, L' arte a Napoli dal VI al XIII sec , 1978

M. Rotili, Il cortile del Salvatore, Fratelli Palombi, 1955

, 1978

M. Tafuri, L'architettura del Manierismo nel Cinquecento, Roma, 1966.

I. Tagliaventi, Unità e continuità in Architettura, Clueb, Bologna 1993

I. Tagliaventi, L‟organismo architettonico, Clueb, Bologna 1988

G. Tagliaventi, Morfologia strutturale dell'architettura, Gangemi Editore, Roma 1996

D. Watkin, Storia dell'architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 1991

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Scheda Insegnamento

Insegnamento: Geofisica Applicata

Corso di laurea dell’insegnamento (specificare anche se triennale o magistrale):

Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (Magistrale)

Codifica: SSD (Settore scientifico disciplinare):

Docente Responsabile: Cella Federico

Eventuali altri docenti coinvolti:

Orario di ricevimento: Mercoledì ore 11.30 – 13.00

Crediti Formativi (CFU):

Ore di lezione: Ore riservate allo studio individuale:

Ore di laboratorio:

Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un’attività di base o caratterizzante:

Facoltà competente:

Lingua d’insegnamento:

Anno di corso:

Propedeuticità: Nessuna propedeuticità ufficiale. Propedeuticità consigliata Metodologie fisiche e laboratorio di

diagnostica fisica.

Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.):

Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa):

Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista):

Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): Prova orale finale.

Risultati di apprendimento attesi:

Il corso si prefigge l‟obiettivo formale di trasmettere allo studente le nozioni fondamentali relative alle principali

tecniche di investigazione geofisica.

Il taglio didattico adottato tende tuttavia a disincentivare la mera acquisizione mnemonica di formule, definizioni e

protocolli di intervento, ma bensì antepone la piena assimilazione dei concetti fisici di base e stimola lo studente ad

affrontare le problematiche di acquisizione, analisi ed interpretazione del dato geofisico secondo un approccio critico

fortemente mediato da una rigorosa analisi delle finalità (principalmente archeogeofisiche) che ci si prefigge di

raggiungere. Ciò in vista del probabile ruolo di consulenza che gli studenti svolgeranno nel loro futuro lavorativo e

professionale post-laurea.

Programma/Contenuti: - Introduzione - Utilità delle diverse tecniche di prospezione geofisica applicata alla valorizzazione e gestione dei

beni culturali; Metodi attivi e passivi; Limiti e potenzialità delle tecniche d‟investigazione; Pianificazione di un

rilievo geofisico.

- Gravimetria - Richiami teorici: Legge di gravitazione universale; Campo gravitazionale; Potenziale

gravitazionale; Forma della Terra; Gravità teorica; Definizione di anomalia gravimetrica; Correzioni

gravimetriche; Gravimetri: tipologie e funzionamento; Effetto gravimetrico di distribuzioni generalizzate di

massa; Densità dei principali litotipi; Case histories ed esempi applicativi.

- Magnetismo - Differenze e analogie tra prospezione gravimetrica e magnetica; Dipoli magnetici; Linee di

campo; Potenziale di dipolo magnetico; Vettori intensità e induzione di campo magnetico; Unità di misura; Il

C.M.T.: Origine e componenti; Modalità e problematiche della prospezione geomagnetica; Magnetometri:

tipologie e funzionamento; Variazioni temporali; Magnetizzazione indotta e isteresi magnetica; Tipi di

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Scheda Insegnamento

magnetismo; Temperatura di Curie; IGRF; Forma delle anomalie magnetiche; Case histories ed esempi

applicativi.

- Analisi, elaborazione ed interpretazione dei campi di potenziale - Analisi qualitativa delle anomalie di

potenziale; Scelta del passo di campionamento; Ampiezza e lunghezza d‟onda dei segnali; Analisi spettrale;

Metodi di residuazione; Trasformazioni funzionali; Metodologie di “signal enhancement”; Interpretazione delle

anomalie gravimetriche e magnetiche: “signal enhancement” ; Metodi diretti e inversi; Sorgente equivalente e

vincoli interpretativi; Esempi applicativi.

- GPR (Ground Penetrating Radar) – Campi di applicazione del metodo; Generalità sui principi di

propagazione delle onde radio e loro attenuazione; Proprietà dielettriche dei mezzi; Modalità di acquisizione dati;

Processing ed interpretazione dei dati; Strumenti di misura; Case histories inerenti il GPR nell‟ambito della

diagnostica e della conservazione dei Beni Culturali.

- Metodi geoelettrici – Nozioni base sulla resistività; Flusso di corrente e legge di Ohm; Densità di corrente;

Equipaggiamento per la resistività e procedure di campo; Metodi di indagine: sondaggi e profili; Tecniche di

sondaggio; Interpretazione delle misure di resistività; Cenni sulle tecniche EM; Esempi di applicazione delle

indagini geoelettriche finalizzata alla diagnostica ed alla conservazione dei Beni Culturali.

- Termografia - Lo spettro delle onde elettromagnetiche e la banda infrarossa; Nozioni sull‟irraggiamento; Legge

di Stefan-Boltzmann e Legge di Plank; Le termocamere: tipologie e funzionamento; Modalità operative

d‟indagine; Applicazioni delle indagini termografiche nel settore dei Beni Culturali; Illustrazione di case histories

esplicativi.

- Esercitazioni pratiche di informatica per la geofisica applicata.

Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari):

Esercitazioni pratiche svolte presso laboratorio di informatica.

Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche:

Il calendario delle prove d’esame:

Bibliografia:

A.E. Mussett & A. Khan – Esplorazione del sottosuolo – Una introduzione alla geofisica applicata – Zanichelli Ed.

Maurizio Fedi, Antonio Rapolla - Il Metodo gravimetrico e magnetico nella geofisica della Terra solida – Liguori Ed.

E. Carrara, A. Rapolla, N. Roberti - Le indagini geofisiche per lo studio del sottosuolo: metodi geoelettrici e sismici -

Liguori Ed.