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29.10 – 20.12.2015 ROMAFESTIVALBAROCCO VIII EDIZIONE

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29.10 – 20.12.2015

ROMAFESTIVALBAROCCO

VIII EDIZIONE

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ROMA FESTIVAL BAROCCO VIII EDIZIONE

proGraMMa

Martedì 17 novembre 2015 ore 20,30Chiesa di Santa Maria in aracoeliScala dell’Arcicapitolina, 12, RomaLa Compagnia del Madrigalei Musici di Santa pelagiaGiuseppe Maletto direttoreCLauDio MonTeVerDi:VeSpri DeLLa BeaTa VerGine

Domenica 22 novembre 2015 ore 18,00Basilica di Sant’apollinarePiazza di Sant’Apollinare, Romaensemble odhecatonPaolo da Col direttoreLa MuSiCa SaCra DeL ‘roMano’ a. SCarLaTTi

Venerdì 27 novembre 2015 ore 21,00Chiesa di San Giovanni dei FiorentiniPiazza dell’Oro, 1 RomaBob van asperen organoiL MaeSTro e Lo SCoLaroMusiche di G. Frescobaldi, E. Froberger

Sabato 28 novembre 2015 ore 21,00Chiesa di Santo Stefano del CaccoVia Santo Stefano del Cacco, 26 RomaBob van asperen cembaloMuSiCa per TaSTiera Dei paeSi BaSSie DeLLa GerManiaMusiche di Anonimo, J. P. Sweelink,A. Van Den Kerckhoven, J. Pachelbel, J. Krieger

Venerdì 4 dicembre 2015 ore 21,00Chiesa dei Santi Vincenzo e anastasio a TreviVicolo dei Modelli, 73 RomaMaria Grokhotova violino, Serena agostini cembaloLe Bizzarrie DeL VirTuoSiSMo VioLiniSTiCoMusiche di A. Corelli, H. I. F. Biber,J. S. Bach, G. F. Haendel

Sabato 5 dicembre 2015 ore 18,00Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli SpagnoliVia di Monserrato, 115 Romazenobia ScholarsRupert Damerell direttoreLa TraDizione MuSiCaLe SaCra SpaGnoLaFra XVi e XVii SeCoLoMusiche di T. L. de Victoria

Lunedì 7 dicembre 2015 ore 21,00Chiesa di Santa Maria in VallicellaPiazza della Chiesa Nuova, RomaCappella Giulia della Basilica papale di San pietro in VaticanoP. Pierre Paul OMV direttoreproGeTTo aniMuCCiaMissa gaudent in caelis (I Esecuzione)Musiche di G. Carissimi, F. Anerio, A. Corelli

Mercoledì 9 dicembre 2015 ore 21,00Chiesa di San Giovanni dei Fiorentini

Piazza dell’Oro, 1 RomaBruce Dickey cornetto, Liuwe Tamminga organo

DaLLa Terra aL CieLo:iL CeLeSTe Suono DeL CorneTTo

Musiche di N. Corradini, G. P. da Palestrina,G. F. Sances T. Merula, M. Cazzati

Venerdì 11dicembre 2015 ore 21,00 Chiesa di Santa Maria Maddalena

Piazza della Maddalena, 53 Roma Salvatore Carchiolo cembalo

inTorno a CoreLLiMusiche di J. C. Kerll, Anonimo del XVII sec.,

G. Muffat, J. S. Bach, B. Pasquini

Sabato 12 dicembre 2015 ore 21,00 Chiesa di San Luigi dei Francesi

Piazza San Luigi dei Francesi, Romaensemble Modo eccentrico

CanTaTe e SonaTe Fra iTaLia e GerManiaMusiche di G. Ph. Telemann, G. F. Haendel,

B. Sabatini, L. Hofmann, F. Mancini

Lunedì 14 dicembre 2015 ore 21,00 Chiesa di Santa Maria dell’anima

Via di Santa Maria dell’Anima, 64 Romaalessandro albenga e andrea Buccarella, organo

a Due orGani:FiaTi Di ManTiCi e GiranDoLe Sonore

Musiche di G. Guami, A. Bonelli, G. Gabrieli,M. Rossi, N. Piccinni, S. Giussani

Venerdì 18 dicembre 2015 ore 21,00Chiesa di San Luigi dei Francesi

Piazza San Luigi dei Francesi, Romaensemble ‘Sogno Barocco’

La SCuoLa VioLiniSTiCa CoreLLianae CarLo ManneLLi

(I Esecuzione)Musiche di C. Mannelli, A. Corelli

Sabato 19 dicembre 2015 ore 21,00Chiesa di San Giovanni dei Fiorentini

Piazza dell’Oro, 1 Romaaccademia del ricercare

Pietro Busca direttore F. anerio: La TraDizione DeL naTaLe,

iL TeMpio arMoniCo a 500 anni DaLLa naSCiTaDi San FiLippo neri

Musiche di G. Carissimi, F. Anerio, A. Corelli

Domenica 20 dicembre 2015 ore 18,00Basilica di Sant’apollinare

Piazza di Sant’Apollinare, RomaComplesso vocale ‘Musicanova’

Fabrizio Barchi direttoreproGeTTo paLeSTrina

Missa ‘Hodie Christus natus est’ a 8 voci

Progetto grafico e impaginazione:Fulvio BiancatelliLa “Città degli strumenti”è un’idea di:Fulvio Biancatelli, Luca Binarelli, Valentina De Pietro

Direzione artistica:Michele Gasbarro

Coordinamento e comunicazione:Francesca [email protected]+39 06.92958872

[email protected]

Sito – Reti Social:Lucia [email protected]

Per essere informati sui prossimi concerti del festivaliscriviti alla mailing list su: www.romafestivalbarocco.it

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

FESTINA LENTEPiazza delle Coppelle, 7 00186 ROMA

è un’idea diROMA FESTIVAL BAROCCO

enSeMBLe MuSiCanoVaaCCaDeMia DeL riCerCare

aLeSSanDro aLBenGaanDrea BuCCareLLa

enSeMBLe SoGno BaroCCo

SaLVaTore CarCHioLo enSeMBLe MoDo eCCenTriCo

BruCe DiCkeyLiuwe TaMMinGa

CappeLLa GiuLia

Maria GrokHoToVaSerena aGoSTini

BoB Van aSperen BoB Van aSperen

enSeMBLe oDHeCaTonLa CoMpaGnia DeL MaDriGaLei MuSiCi Di SanTa peLaGia

zenoBia SCHoLarS

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ROMA FESTIVAL BAROCCOVIII EDIZIONE 2015

La VIII Edizione del Roma Festival Barocco, inprogramma dal 29 ottobre al 20 dicembre 2015,presenterà un ciclo di quindici concerti checontemplano esecuzioni legate alla tradizionemusicale dei secoli XVI, XVII e XVIII.

Il Festival si apre con i Vespri della Beata Vergine(1610) di Claudio Monteverdi. Un brano topico dellatradizione musicale italiana barocca presentato nellasuggestiva cornice della basilica dell’Ara Coeli, luogosimbolo della devoziona mariana e legato alla Cittàdalla legenda dei Mirabilia urbis Romae .

Seguono una serie di appuntamenti fra solisti, gruppivocali e strumentali. Fra questi ci preme segnalarela presenza di alcuni nomi che da quest’annoavviano una serie di progetti che costiuirannol’ossatura del Roma Festival Barocco nei prossimianni. Ad iniziare dall’Ensemble Odhecaton che,proseguendo nella ricerca linguistica della secondaprattica, quest’anno presenta un interessanteprogramma dedicato al repertorio sacro romano diAlessandro Scarlatti. Il Coro ‘Musicanova’, conl’esecuzione della ‘Missa Hodie Chrsitus natus est’ diGiovanni Pierluigi da Palestrina, inaugura il progettodedicato alle quattro messe a doppio coro delprenestino che verranno presentate nei prossimi treanni. Nell’ambito della musica sacra il Coro dellaVenerabile Cappella Giulia della Basilica di SanPietro in Vaticano prosegue l’opera di riscoperta dellemesse inedite di G. Animuccia promosso dal RomaFestival Barocco due anni fa. Accanto alla musica sacra i progetti legati al reper-torio strumentale. Da quello delle ‘Tastiere Storiche’,un esaltante panoramica su stilemi compositivi ebizzarrie strumentali ideate per cembalo ed organo(quest’anno figura persino un interessante concertoa due organi), al progetto delle Sonate inedite di CarloMannelli (Ensemble ‘Sogno Barocco’) inserite in unapanoramica di stilemi corelliani. Non ultimo ‘IlTempio Armonico’ di F. Anerio (Accademia delRicercare) che inaugura un progetto musicalecentrato sulla grande tradizione musicale filippina.

Infine le collaborazioni istituzionali. Accanto allostretto rapporto con il Festival di Musica Antica diKiev, del quale il Roma Festival Barocco dal 2014 è‘ispiratore’ artistico, si pone la collaborazione con ilCentro di San Luigi dei Francesi di Roma.Un rapporto quest’ultimo che porterà, nel 2016, aduna collaborazione con il Centre de MusiqueBaroque di Versailles.

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LA COMPAGNIA DEL MADRIGALE

rossana Bertini*Francesca Cassinari*annalisa MazzoniGiuseppe MalettoGianluca Ferrarini*raffaele Giordani*alessandro BaudinoMassimo LombardiDaniele Carnovich*Marco Scavazza*

*soli

LA COMPAGNIA DEL MADRIGALE

E’ fra i gruppi più apprezzati nell’esecuzione delrepertorio madrigalistico a livello internazionale.Accanto alla vasta attività concertistica cheimpegna il gruppo in Italia ed all’estero (MiTo,Unione Musicale Torino, Schwetzinger SWRFestspiele, RheinVokal, Stour Music e in prestigiosesale come la Kölner Philharmonie, la Victoria Halldi Ginevra, il Musée d’Orsay di Parigi), è diparticolare rilievo la collaborazione con la casadiscografica Glossa, iniziata nel 2013 con il SestoLibro di Madrigali di Carlo Gesualdo. Il successo, decretato con lo Choc di Classica e ilDiapason d’Or de l’Année 2013 per la categoria“Musica Antica”, porta subito ad altre importantiproduzioni come il Primo Libro de’ Madrigali acinque voci di Luca Marenzio, (Diapason d’Or e ilpresigioso Grammophone Award 2014), il triplo CDdedicato ai Responsoria di Carlo Gesualdo e altrecomposizioni spirituali, in parte ancora inedite(Diapason d'Or, Choc diClassica, Cd of the Week delSunday Times, Choral & Song Choice di BBC MusicMagazine).Nel 2016 il gruppo si esibirà alla Wigmore Hall, unadelle più prestigiose sale da concerto di Londra.

sopranosoprano

contraltocontralto

tenoretenoretenoretenorebassobasso

17 novembre 2015 ore 20,30 BASILICA DI SANTA MARIA

ALL’ARA COELI

Scala dell’Arcicapitolina, 12Roma

La CoMpaGnia DeL MaDriGaLei MuSiCiSTi Di SanTa peLaGiaClaudio Monteverdi:Vespro della Beata Vergine

Giuseppe Maletto direttore

GIUSEPPE MALETTO

Svolge un’intensa attività concertistica comecantante dedicandosi prevalentemente alla polifoniae alla musica di Claudio Monteverdi.Ha collaborato con alcuni tra i più prestigiosi gruppidi musica antica, partecipando a numerose tournéein Europa, Stati Uniti, Israele, Giappone, Messico,Colombia e Argentina. Ha inciso più di 60 CD,ricevendo numerosi premi di prestigio, tra cui ilDiapason d'Or de l'Année - Musique Ancienne (2005e 2013) il Deutscher Schallplattenpreis, Prix Cecilia,il Premio Cini e il Gramophone Award.Da anni si dedica alla direzione di gruppi vocali: hafondato nel 1995 Cantica Symphonia, riconosciutocome uno tra i più autorevoli interpreti della musicadel quattrocento e in particolare di Guillaume Dufay.Nel 2009 ha fondato con Rossana Bertini e DanieleCarnovich La Compagnia del Madrigale.Nel 2011 E' stato Artist in residence al Festival OudeMuziek di Utrecht.

I MUSICI DI SANTA PELAGIA

Josué Meléndeznúria Sanromà Gabàsermes GiussaniMauro MoriniCorrado ColliardDavid yacusSvetlana Fominaefix puleoSabina Colonna pretiMaurizio Fornero

cornettocornetto

trombonetrombonetrombonetrombone

violinoviolinovioloneorgano

PROGRAMMA

Claudio Monteverdi (1567-1643)

Vespro della Beata Vergine (1610)

Versiculum et Responsorium: "Deus, in Adiutorium"Psalmus I: "Dixit Dominus"Concerto: "Nigra sum"Psalmus II: "Laudate Pueri"Concerto: "Pulchra es"Psalmus III: "Laetatus sum"Concerto: "Duo Seraphim"Psalmus IV: "Nisi Dominus"Concerto: "Audi coelum"Psalmus V: "Lauda Ierusalem"Sonata sopra Sancta MariaHymnus: "Ave maris stella"Magnificat

Il Vespro di Claudio Monteverdi, pubblicato aVenezia nel 1610 è il brano più rappresentativo dellostile concertato della musica sacra italiana delseicento.La composizione, che elabora il testo liturgico deicinque salmi canonici, si presenta come un grandeaffresco musicale costruito sul cantus firmus,costante filo conduttore dell’intera opera. Le sezionisi alternano fra movimenti polifonici a sei, sette edieci voci elaborate nella ‘varietà’ della scritturapolifonica veneziana, e brani solistici che si appellanoalla libertà ‘affettiva’ della seconda prattica ed allaricchezza dello stile concertato.L’esecuzione si apre con il Deus in adiutorium: uninteressante brano vocale e strumentale che,ricorrendo alla maestosa toccata dell’Orfeo del 1607,apre con grande sontuosità il Vespro. Agli squilli deicornetti e del ritmo scandito del coro all’unisono delbrano di apertura, segue un articolato DixitDominus, con sezioni corali, interventi solistici evariegati ritornelli strumentali. Il successivo Nigrasum, primo dei ‘concerti’ inserito nella struttura delVespro, è interamente affidato al tenore solistaaccompagnato dall’organo. Una parentesi prima delvortice sonoro del Laudate pueri che alterna sezioniad 8 voci dialoganti in doppio coro a parti solistichedi chiara ispirazione teatrale, con vertiginosivirtuosismi vocali. Il Pulchra es, affidato a un duettodi soprani su Basso continuo, anticipa i successivimovimenti, il Laetatus sum, costruito su un basso'ostinato', e il Duo seraphim, mottetto per tre tenorie basso continuo. Nel successivo Nisi Dominus la struttura policoraledel doppio coro a 8 voci viene riproposta con i tenoridei due cori che cantano all’unisono il tema delcantus firmus. Un richiamo alla scuola romana eall’uso della ‘mula’, un efficace sostegno alleesecuzioni spaziali policorali in uso nelle grandibasiliche della Città Eterna. Nel brano successivo,Audi, coelum, la spazialità cancella le grandi massee si affida all’effetto dialogante ad ‘echo’ dei duetenori. Segue il meraviglioso Lauda Jerusalem, a settevoci e la Sonata sopra Sancta Maria, branostrumentale nel quale un’incantevole melodia perben sette volte riaffiora nel continuum deglistrumenti. L’effetto che ne deriva, di completo straniamento’, è cancellato dal successivo innodell’Ave maris stella a otto voci in due cori, con strofeeseguite da soli e strumenti. Infine il maestosoMagnificat. Diviso in varie sezioni, il brano ricorre atutti gli artifici compositivi monteverdiani.Diparticolare rilievo le tinte chiaroscurali deglistrumenti che, per la drammaticità e vivezza degliinterventi, possono essere considerate fra le piùsignificative dell’intera produzione del compositorecremonese.

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I MUSICI DI SANTA PELAGIA

Ensemble torinese nato nel 2001, ha curato le primeesecuzioni moderne del “Ballet du Temple de laPaix” di Jean Baptiste Lully con la direzione diBarthold Kujieken, l’Oratorio Santa Pelagia diAlessandro Stradella, la Messa a tre voci per suaAltezza Reale Carlo Amedeo di Savoia di M. Cazzati.L’attività concertistica si sviluppa in Italia eall’estero in importanti rassegne e festivals.Di particolare rilievo l’attività discografica - Messaper il SS. Natale del 1707 di Alessandro Scarlatti (2004 ) e l’Oratorio Santa Pelagia di AlessandroStradella (2007) – che prosegue nei prossimi anni conl’incisione del corpus musicale del violoncellistaastigiano Carlo Graziani, le Lamentazioni per laSettimana Santa di Giovanni Paolo Colonna per lacasa tedesca CPO (2015) e l’oratorio Il Moisè diBaldassarre Galuppi in programma nella primavera2016. L’ensemble è diretto dalla sua fondazione daMaurizio Fornero.

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ODHECATON

L’ensemble Odhecaton, sin dal suo esordio nel 1998,ha ottenuto alcuni dei più prestigiosi premidiscografici e il riconoscimento, da parte della critica,ed è fra i gruppi che hanno inaugurato nel campodell’esecuzione polifonica un nuovoatteggiamentointerpretativo, che fonda sulladeclamazione della parola la sua lettura mobile edespressiva della polifonia. L’ensemble ha registratododici CD, dedicati rispettivamente a musiche diGombert, Isaac, Josquin, Peñalosa, Compère, aimaestri della Picardie, ai compositori spagnoli eportoghesi attivi nel Seicento nelle isole Canarie, aPalestrina, Monteverdi, Carlo Gesualdo e Orlando diLasso. Con questi programmi Odhecaton è ospitenelle principali rassegne in Europa e America e haottenuto i maggiori riconoscimenti discografici:diapason d’or de l’année, 5 diapason (Diapason), choc(Classica), disco del mese (Amadeus e CD Classics),cd of the Year (Goldberg). Nell’anno 2010 Odhecatonha conseguito due diapason d’or con le registrazioniO gente brunettee Missa Papae Marcelli di Palestrina.Il CD di Odhecaton dedicato alla Missa In illotempore di Claudio Monteverdi (Ricercar), insignitodei premi diapason d’or de l’année, choc e grand prixinternational de l’Académie du disque lyrique, contienela prima registrazione mondiale di tre mottettiinediti del compositore.Le ultime realizzazioni discografiche di Odhecatoncomprendono la registrazione integrale dei Mottettidi Gesualdo a cinque voci (diapason d'or settembre2014) e il CD Roland de Lassus, Biographie musicalevol. IV, La vieillesse, (5 diapason gennaio 2015).

22 novembre 2015 ore 18,00

BASILICA DI SANT’APOLLINAREPiazza di Sant’Apollinare

Roma

enSeMBLe oDHeCaTon

La musica sacra del ‘romano’ a. Scarlatti

paolo da Col direttore

PAOLO DA COL

Cantante, organista, direttore e musicologo,Paolo Da Col ha compiuto studi musicali alConservatorio di Bologna e musicologiciall’Università di Venezia, rivolgendo sin dagiovanissimo i propri interessi al repertoriodella musica rinascimentale e barocca. Hafatto parte per oltre vent’anni di numeroseformazioni vocali italiane, tra le quali laCappella di S. Petronio di Bologna el’Ensemble Istitutioni Harmoniche. Dal 1998dirige l’ensemble vocale Odhecaton, oltre aguidare altre formazioni vocali e strumentalinel repertorio barocco. È docente delConservatorio di Trieste. Collabora con LuigiFerdinando Tagliavini alla redazione dellarivista L’Organo, con il Giornale della Musicae con altre riviste specializzate in qualità dicritico musicale e dirige il catalogo di musicadell’editore Arnaldo Forni di Bologna.E’ curatore di edizioni di musica strumentalee vocale, autore di cataloghi di fondi musicalie di saggi sulla storia della vocalitàrinascimentale e preclassica.Collabora all’edizione critica delle opere diGioachino Rossini.

PROGRAMMA

Miserere a 9 voci in doppio coro, 1708

Missa defunctorum a 4 voci e basso continuo, c. 1717

Salve Regina a 4 voci, 2 violini e basso continuo, 1697

Le musiche sono eseguite secondo l'edizione critica di Luca DellaLibera, pubblicata da ‘a-r editions’.

Con questo progetto Odhecatonpropone alcune dellepiù interessanti e finora sconosciute pagine delgrande compositore italiano vissuto tra il 1660 e il1725. Questo repertorio è stato da pochi annipubblicato in edizione critica da Luca Della Liberaper la prestigiosa casa editrice statunitense A-REditions. Al centro, la Missa defunctorum perquattro voci e basso continuo. Composto nel 1717,questo brano costituisce un mirabile esempio dicompresenza tra matrici rinascimentali e sensibilitàbarocca.La scrittura prevalentemente contrappuntistica chepervade questo brano non impedisce a Scarlatti diutilizzare scelte stilistiche di grande impattoespressivo e retorico, come nello straordinarioLacrimosa. Il Miserere a nove voci, realizzato nel 1708 per laCappella Pontificia, segue solo esteriormente ilmodello di Allegri, ma in realtà se ne allontana perarditezze armoniche, complessità formale edespressività. Completa il programma un'intonazionedel Salve Regina a quattro voci, due violini e bassocontinuo; fa parte dei Concerti sacri, l’unica raccoltaa stampa di musica sacra pubblicata durante la vitadel compositore, realizzata alla fine suo primosoggiorno napoletano. Anche questo brano mette inluce l’originalità e la ricchezza dello stile scarlattiano,che fonde la grande tradizione rinascimentale e leistanze espressive del proprio tempo nelle sceltestrumentali e nella grande attenzione al rapporto conil testo.

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ENSEMBLE” ODHECATON”

alessandro Carmignaniandrea arrivabeneMatteo pigatoGianluigi Ghiringhelli

Massimo altieriVincenzo Di DonatoGianluca Ferrarini

enrico BavaMarcello Vargetto

Liuwe Tamminga

paolo da Col Direttore

Controtenori

Tenori

Barssi

organo

presentazione a cura di Luca Dalla Libera

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27 novembre 2015 ore 21,00ChIESA DI SAN GIOVANNI DEI FIORENTINI

Piazza dell’Oro, 1Roma

BoB Van aSperen

Frescobaldi e Froberger Il Maestro e lo Scolaro

Musiche di G. Frescobaldi, e. Froberger

BOB VAN ASPEREN

Bob van Asperen è professore di clavicembaloe basso continuo al Conservatorio diAmsterdam. Da tanti anni esegue concerti diclavicembalo in tutto il mondo e ha inciso 70CD con le opere di J.S. Bach – Ciaccona, leInventioni, Il Clavicembalo Bentemperato, iConcerti per 1-4 clavicembali, le Toccate -C.P.E. Bach, Frescobaldi, Scarlatti, Händel,François e Louis Couperin, John Bull, etc. Nel 2006 ha inciso le Suites Francesi di J.S.Bach su un clavicembalo di Christian Vater(Hannover 1738.Germanischen Nationalmuseum, Nürnberg);attualmente sta incidendo per l’AEOLUSl’opera integrale di Johann Jacob Froberger sucembali e organi storici. I primi quatro volumidi questa raccolta, Le Passage du Rhin, Àl'honneur de Madame Sibylle, Hommage àl’Empereur e Pour passer la Mélancolie sonostati premiati con il DIAPASON D’OR e ilDIX DU RÉPERTOIRE dalle omonimeriviste. Secondo la rivista Répertoire, inoltre,“émouvants points de rencontre entre unmusicien génial et un interprète visionaire”.Di recente uscita il volume 5 sull’organo dellachiesa di San Martino a Bologna e i volumi 1 e2 dall’integrale Louis Couperin su strumentistorici.

In Girolamo Frescobaldi (1583-1643) e JohannJacob Froberger (1616-1667) incontriamo unacoppia 'maestro e allievo' fra le piùstraordinarie della storia della musica.Organista a Roma nella basilica di San Pietro,Frescobaldi è giustamente considerato come ilcompositore barocco per tastiera piùinnovativo. Trentatré anni più giovane, lostudente tedesco Froberger, nato a Stoccardae ‘Organista da Camera Imperiale’ diFerdinando III a Vienna, è colui chereinterpreta la polifonia e la toccata frescoaldiana in senso tedesco e dando vita alla Suitetastieristica, forma che più tardi diverrà tipicadi J. S. Bach.Frescobaldi aveva studiato nella sua cittànatale con Luzzasco Luzzaschi provenientedalla scuola contrappuntistica di Cipriano deRore e Jacques Brumel/Brunel provenienti daiPaesi Bassi. Le fonti d’ispirazione diFrescobaldi per le Fantasie e Canzoni sonoapparentamente Ercole Pasquini, Brumel eGiovanni de Macque (Newcomb, Ladewig);nelle toccate invece i suoi modelli sono iveneziani Claudio Merulo e Andrea Gabrieli.Il rapporto di Froberger con Frescobaldi haprobabilmente inizio, quando HannßFroberger è al servizio della Corte Imperiale aVienna e nel 1637 al servizio di Ferdinando IIIal quale chiede di recarsi a Roma.Durante i tre anni e mezzo trascorsi nella CittàEterna, il giovane tedesco è profondamentecolpito dall’arte del 'Mostro degli Organisti' edalle doti compositive di costui. Frobergerabiterà durante tutto il periodo romano pressola Palazzo de Cupis a Piazza Navona(Annibaldi).Nel XVII secolo era usanza di scrivere unatombeau per la scomparsa di un amico, uncollega o uninsegnante: questa forte tradizioneera così sentita – come il poeta olandese,diplomato e uomo universale ConstantijnHuygens scrive in una lettera – da essereconsiderata quasi un dovere. La Toccata II diFroberger secondo noi va letta in taledirezione: un 'Lamento sopra la morte di Giro-lamo Frescobaldi', probabilmente scritta pocodopo la morte del maestro, avvenuta il 1Marzo 1643. Diversi elementi musicalisostengono tale ipotesi.Per citarne solo alcuni: il primo fugato (dopo l’introduzione libera) è chiaramente riferitoalla Toccata Decima dal Secondo Libro (1627)del maestro, mentre il secondo tema - il discen-dente tetracordo cromatico, che rappresentaun classico e lamentoso motivo –e il suo con-trassoggetto sono varianti delle forme tematichedella Canzona Terza di Frescobaldi. Infine, ilfugato posto a chiusura della composizione,scritto in 'notazione bianca' - tradizione delmadrigale italiano nel tradurre musicalmentela luce (celeste) - è presentato con la frasefinale del Pater Noster luterano.

Bob van Asperen

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Bob van asperen organo

PROGRAMMA

Girolamo Frescobaldi (1583 – 1643)

Toccata IX per l’Organo col contrabassoovero Pedale in re(Tabulatura Raccolta Foá Giordano, Torino)

Capriccio di Durezze in re(Primo Libro di Capricci, Roma 1624)

Allemande Bruynsmedelyn in sol(dal manoscritto Fiammingo Susanne van Soldt c.1575)

Canzona popolare Fiamminga,tema del Capriccio Frescobaldiano

Capriccio sopra la Bassa Fiamenga in sol(Primo Libro di Capricci, Roma 1624)

Toccata Terza per l’Organoda sonarsi alla levatione in Re(Secondo Libro delle Toccate, Roma 1627)

Toccata Quinta sopra i pedali per l’organo,e senza in Sol(Secondo Libro delle Toccate, Roma 1627)

Johann Jacob Froberger (1616 – 1667)

Toccata II in re (Libro II, Vienna 1649)

Fantasia V in la (Libro II, Vienna 1649)

Canzona I in re (Libro II, Vienna 1649)

Toccata VI da sonarsi alla levatione in sol(Libro II, Vienna 1649)

Capriccio III in Re (Libro II, Vienna 1658)

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I compositori tedeschi Johann Pachelbel eJohann Krieger appartengono alla quartagenerazione della cosiddetta Scuola diNorimberga che risale a Johann Staden, eforse prima a Hans Leo Hassler, allievo aVenezia di Andrea Gabrieli. Johann Krieger -fratello minore di Johann Philipp Krieger,noto compositore di cantate, fuparticolarmente apprezzato da Mattheson perle sue fughe, validi esempi stilistici per ilgiovane G. F. Händel. Johann Pachelbel divenne vice organista dellaCattedrale di Santo Stefano a Vienna, doveprobabilmente ebbe contatti conl'organista- compositore Johann Caspar Kerll,al cui stile compositivo è strettamente legato.Kerll formatosi alla scuola di GiovanniValentini, studiò a Roma benchè non conFrescobaldi. I temi comuni con Froberger,allievo di Frescobaldi, denotano unaamichevole rivalità. Come raramente vienericonosciuto, percepiamo in Pachelbell'ammirazione per le passacailles di Lully,come nella Ciacona in fa per organo oclavicembalo le cui figurazioni ricordano laPassacaglia d'Armide 'del francese italiano' ela Fantasia in mi bemolle rievoca invece la pré-lude non mesuré. Durante il suo servizio comeorganista a Erfurt (Predigerkirche, 1678-1695)Pachelbel divenne stretto amico di AmbrosiusBach, padre di J. S. Bach, che gli chiese diessere il padrino di una delle figlie e insegnanted’organo del figlio Johann Christoph.Perciò, in un certo modo, Pachelbel potrebbeessere considerato come il ‘nonno nella musica’di Bach.

Bob van Asperen

28 novembre 2015 ore 21,00ChIESA DI SANTO STEFANO DEL CACCO

Via Santo Stefano del Cacco, 26Roma

BoB Van aSperenMusica per tastiera dei Paesi Bassie della Germania

Musiche di anonimo, J. p. Sweelink,a. Van den kerckhoven, J. pachelbel, J. krieger

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Bob van asperen cembaloPROGRAMMA

anonimo (Secolo XVi)

Brande Champanje (Branle de Champagne)Susanna un Jour(intavolatura dopo Orlando di Lasso)dal ‘Clavierboek van Susanne van Soldt’,Anversa c. 1580

Jan pieterszoon Sweelinck (1562 – 1621)

Toccata L. 15 in rePavana lachrimae (dopo John Dowland)Variazioni su Ballo del Granduca(dopo Emilio de Cavalieri)

anonimo (Secolo XVii)

Ballet BronckhorstRosemont (‘A Gigge’ Inglese)dal ‘Manoscritto St Petersburg’, Olanda c. 1655

abraham van den kerckhoven (c. 1618 – 1701)

Fantasia in dodal ‘Manoscritto Cocquiel’, Bruxelles

Johann pachelbel (1653 – 1706)

Fantasia in mi bemolleVariazioni sopra l’Aria Sebaldinadal ‘Hexachordum Apollinis’, Nuremberga 1699

Johann krieger (1652 – 1735)

Toccata ex Db (Preludio e fuga) in redal codice ‘E.B. 1688’, New HavenFantasie in re (quasi Passacaglia)dalla ‘Anmuthige Clavierübung’, Nuremberga 1699

Johann pachelbel (1653 – 1706)

Ciacona ex fManoscritto dalla Biblioteca Reale BruxellesTrascrizione B.v.A.

Il programma si apre con la musica olandeseper tastiera. Il Libro a tastiera di Susanne vanSoldt, scritto ad Anversa o Breda 1575 ca.èconservato nella British Library dove, fra glialtri, si conserva una intavolatura sul celebremadrigale spirituale di Lassus, Susanne unJour, dal 1560 composto sul un testo di unachanson di Guillaume Guéroult. Della‘canzone’ popolare per liuto o tastiera, quellodal manoscritto di Van Soldt è maggiormenteelaborato e più esteso. Jan PieterszoonSweelinck fu compositore molto attivo adAmsterdam e nei Paesi Bassi del Nord autoredi madrigali, mottetti e Cantiones Sacrae tracui un Salterio completo composto su testi inlingua francese. 'Orfeo di Amsterdam',organista nell’omonima città presso la ChiesaVecchia (Oude Kerk), membro di una dinastiadi organisti, può essere considerato il 'padredella Fuga per tastiera' per aver tradotto sullostrumento l’arte polifonica vocale dei PaesiBassi. Sweelinck pur non abbandonando maiil suo paese, divenne famoso come insegnatesoprattutto in terra tedesca. Ad Amburgo eraaddirittura conosciuto come il "fattored’organisti di Amburgo". Uno dei suoi allievi,Heinrich Scheidemann, sarebbe stato maestrodi Jan Adan Reincken, le cui composizioniavrebbero ispirato J.S. Bach. Il lavoro diSweelinck fu tenuto in grande considerazioneanche dopo la sua morte, come dimostra ilsingolare Manoscritto di St Petersburg.Il manoscritto, realizzato nel 1655 ca. econservato presso l'Accademia delle Scienzefondata da Pietro il Grande, dà un quadrodella cultura domestica musicale olandese aitempi di Rembrandt.Alcuni anni più tardi a Bruxelles Abrahamvan den Kerckhoven fu organista dellacappella di governatore Leopoldo Guglielmo.Sorprendentemente, la sua Fantasia, costruitasul modello'spagnolo' nel 'Medio registro', incui un ‘assolo’ contrasta fortementel'accompagnamento, secondo i modellimusicali provenienti dalla Fiandra.

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MARIA GROKHOTOVA

Nata a Mosca ha iniziato gli studi musicali a 5anni al Collegio Gnessins, continuando poiall’Accademia Musicale. Ha iniziato ad esibirsiall’età di 12 anni, ottenendo premi ericonoscimenti. Interessata all’esecuzione dellamusica di epoca barocca e classica construmenti originali ha seguito regolarmentecorsi in Austria e workshop a Mosca,ottenendo premi e riconoscimenti (AustriaBarock Akademie Music Awards).Si perfeziona con Stefano Montanari presso laScuola Civica di Milano e parallelamentecollabora con l'Accademia della Scala.Ha inoltre all'attivo diversi concerti eregistrazioni con l'Accademia Bizantina.

4 dicembre 2015 ore 21,00ChIESA DEI SANTI VINCENzO E ANASTASIO

A TREVI

Vicolo dei Modelli, 73Roma

Maria GrokHoToVa, Serena aGoSTini

Le bizzarrie del virtuosismo violinistico

Musiche di a. Corelli, H.i.F. Biber,J, S, Bach, G. F. Haendel

SERENA AGOSTINI

Nata a Bologna ha intrapreso gli studimusicali pianistici e clavicembalistici nelConservatorio della sua città e si è perfezionatain musica antica con Luigi FerdinandoTagliavini, Constance Frei e Klemens Schnorr,proseguendo gli studi di specializzazione allaScuola Civica di Musica di Milano ClaudioAbbado (Basso Continuo con Antonio Frigé eclavicembalo con Maurizio Croci).Ha fondato l’ensemble Moto Eccentrico e collabora regolarmente con l'ensemblePiano&Forte.Nel marzo di quest’anno ha vinto ex aequo ilpremio per la sezione Basso Continuo alconcorso internazionale di Pesaro.

PROGRAMMA

a Corelli (1653 - 1713)

Sonata Sesta dell'opera V, in La maggioreGrave, Allegro, Allegro, Adagio, Allegro

H. i. F Biber (1 644 - 1704)

Dalle ‘Sonate del Rosario’:Passacaglia per violino solo

J .S. Bach (1685-1750)

Toccata BWV 912 in Re maggiore per clavicembalo

G. F. Haendel (1685 – 1759)

Sonata op 1 n 3 in La maggioreAndante, Allegro, Adagio, Allegro

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Maria Grokhotova violinoSerena agostini cembalo

Il concerto si apre con la Sonata da Chiesa n.5 op. V di Arcangelo Corelli. L’opera V èl’unica per violino solo e basso continuo dellesei raccolte dell’autore. Il successo di tale cicloè dovuto agli elementi linguistici di grandenovità, bilanciati fra l’equilibrio dellastruttura compositiva e le eleganti lineemelodiche della grande tradizione italiana.Un’appartenenza alla ‘scuola’ che portò afamosi aneddoti. Fra questi, il più popolare, èquello riguardante le difficoltà esecutiveriscontrate dal maestro nell’eseguire l’Overturede ‘Il Trionfo del Tempo e del Disinganno’ diHaendel (Roma 1707), giudicato dal maestrotroppo ‘nello stile francese’. Una performanceche determinò addirittura l’ira del ‘sassone’che, indispettito, gli strappò il violino di manoe suonò egli stesso il brano. L’apparentedistanza fra i due maestri che, al di làdell’aneddoto, non è riscontrabile fra la sonatacorelliana dell’opera V e la Sonata op. 1 n. 3 diHaendel. Il compositore d’oltralpe, a Romafra il 1706 e il 1709, fu certamente influenzatodallo stile italiano di Corelli, Scarlatti ePasquini. Linguaggi che nella Sonata perviolino e basso ‘si riscontrano particolarmentenello stile raffinato delle linee melodiche e nelclassico equilibrio della forma’.Alla tradizione si appella anche la Toccata inRe Maggiore per cembalo di J. S. Bach. Unbrano suggestivo, certamente suggerito dalleimprovvisazioni seicentesche su tastiera discuola spagnola,elevate ad un rango superioredalla organizzazione ‘scientifica’ dei materialitematici ed espressivi. Qui l’evoluzionestrumentale, consolidando la tradizione che vada Frescobaldi a Buxtehude, è evidenziata sianella fase introduttiva che nell’Allegro,quest’ultimo basato su una cellula ritmicacostantemente ripetuta. Un procedimentonella piena ‘libertà’ esecutiva che si accentuanel non formulato adagio che non placa la veranatura irrequieta del brano. Anzi: la dicitura‘con discrezione’, di chiara derivazionefroberghiana, accentua la discontinuità deglielementi melodici, soprattutto nei passaggifinali che preludono all’esposizione dei temidell’esaltante Fuga a 3 voci. Qui la polifonia èaffrontata con un raro tempo di 6/16, conelementi costruttivi di grande vivacità che,nell’incalzare del un grande vortice sonoro,porta ad un disgregante e virtuosistico finale. La Passacaglia in Sol minore di H. I. F. Biberchiude il ciclo delle 15 Sonate del Rosario.Una raccolta scritta per la confraternita delRosario di Salisburgo (sonate del rosario o deimisteri, per violino e basso continuo),organizzata secondo il ciclo dei misteri delrosario. La Passacaglia è l’unico brano senza‘scordatura’ della raccolta, tecnica derivatadalla scuola di Uccellini e Marini, ed ècostruita su un tema ricorrente di quartadiscendente Sol-Re.Le innumerevoli variazioni che si susseguonodopo l’enunciazione del tema iniziale, sono unafluida catena di brevi variazioni nelle quali ilvirtuosismo strumentale è sottomesso aun’espressione raccolta e commovente.Un procedimento estetico che si ricollega allatradizione tedesca e diviene probabilmente laprincipale fonte d’ispirazione delle sonate perviolino di J. S. Bach.

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5 dicembre 2015 ore 18,00ChIESA DI SANTA MARIA IN MONSERRATO

DEGLI SPAGNOLI

Via di Monserrato, 115Roma

zenoBia SCHoLarSrupert Damerell direttore

La tradizione musicale sacra spagnolafra XVI e XVII secolo

RUPERT DAMERELL

Noto direttore inglese residente a Madrid, hafatto parte dei più prestigiosi cori nella suaterra natale tra cui The Choir of King´sCollege di Cambridge e quello dell’Abbazia diWestminster a Londra.Organista, pianista, violinista e direttore dicoro con una lunga carriera alle spalle, è attivoanche nel campo della formazione in veste diprofessore e direttore di corsi di canto coraletra cui la Semana Internacional de Canto.Inoltre, tiene seminari con i più autorevolidirettori internazionali quali Peter Phillips,Michael Noone, Stephen Layton, Erik VanNevel, Stephen Cleobury e David Skinner eensembles quali Alamire, Ensemble Plus Ultrae Tallis Scholars.

inés alonsoManon ChauvinMarta de andrésLaura Fernándezraquel rodríguezMaría Clara Sellan

Begoña GómezSonia MartínezLucía Martín - Maestroesther pastor

alfonsoCamachoJoaquín HuéscarMoisés García pedro izuzquiza

ignacio GarcíaDaniel JérezClaudio JiménezÁlvaro riego

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Con la colaboración de

Con el apoyo de

soprani

contralti

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bassi

PROGRAMMA

Cristóbal de Morales (1500-1553)

Tomás Luis de Victoria1548-1611)

Tomás Luis de Victoria1548-1611)

Canto gregoriano

alonso Lobo(1555- 1617)

Tomás Luis de Victoria (1548-1611)

Tomás Luis de Victoria (1548-1611)

Canto gregoriano

Sebastián de Vivanco(1551-1622)

Tomás Luis de Victoria (1548-1611)

Canto gregoriano

Tomás Luis de Victoria (1548-1611)

Jubilate Deo

KyrieMisa Gaudeamus

Super FluminaBabylonis a 8

Offertorio – Ave Maria

Ave Maria a 8

Ave Maria a 8

Sanctus y Benedictus Missa Gaudeamus

Communion Gloriosa Dicta Sunt

Quam Suavis

Agnus Dei Missa Gaudeamus

Alma Redemptoris Mater

Alma Redemptoris Mater

ZENOBIA SCHOLARS

E’ un coro da camera di alto livello, compostoda giovani cantanti particolarmenteinteressati alla musica del Rinascimento,anche se non disdegnano “incursioni” nelrepertorio barocco e contemporaneo.Obiettivo del gruppo - unico in Spagna tra icori giovanili - è la formazione impartita aipropri membri, attraverso i corsi offerti dallaZenobia Música e tenuti da professionisti difama mondiale. Dalla sua fondazione, nel2014, gli allievi Zenobia hanno lavorato conPeter Phillips, Stephen Cleobury (per il qualesi sono esibiti in concerto con assolo, duetti ein ensemble), David Skinner, con gruppi qualil’Ensemble Plus Ultra, i Tallis Scholars, e concantanti di fama internazionale come AmyHaworth, Rebecca Outram e Tim Scott-Witeley. Nel 2015 Zenobia si è esibito a Madridcon il coro del Trinity College di Oxford e,nuovamente, alla Royal Opera House comeparte del programma di formazione; a luglio2015 ha tenuto concerti a Londra e aCambridge, nell’ambito del prestigiosoCambridge Summer Music Festival.La tournée romana del grupo include, oltre allapartecipazione al Roma Festival Barocco,esibizioni in una celebrazione liturgica nellaBasilica di San Pietro in Vaticano e in concertopresso l’Ambasciata di Spagna presso la SantaSede.

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7 Dicembre 2015 ore 21.00ChIESA DI SANTA MARIA IN VALLICELLA

Piazza della Chiesa NuovaRoma

Direttore padre pierre paul oMVSopraniLidia Benchea, patrizia Boninfante,Marilisa Gallori, anna Claudia Lettieri,Maria Concetta picciotto, paola ronchetti

Contraltiantonello Dorigo, Cecilia Leccese,antonella Marotta, Francesca Severini,paola Tardiola

Tenoriandrea Di Mario, patrizio La placa,andres Montilla acurero, antonio orsini,raimundo pereira, enrico Torre

Bassiorlando arreguin, pierpaolo Cascioli,Tony Corradini, Gabriele Spampinato,alessandro Tenaglia, Massimo Varricchio

organo Josep Solé Coll

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CappeLLa GiuLia DeLLa BaSiLiCa papaLeDi San pieTro in VaTiCano

Progetto Animuccia

Missa “Gaudent in caelis” (i esecuzione)

Il programma proposto intendecelebrare e sottolineare la grandezzae l’importanza di uno deicompositori che fu maestro dellaCappella Giulia nel secolo che ne videi natali. Personalità di spicco nelpanorama musicale romano del ‘500,Giovanni Animuccia si alternò a G.P.da Palestrina nella guida dellaCappella Giulia, ricoprendo l’incaricoper ben sedici anni, dal 1555 al 1571.Il compositore fiorentino era giuntoa Roma nel 1550 ed aveva subitoottenuto grande affermazione,collaborando attivamente conl’oratorio musicale di San FilippoNeri. La Missa Gaudent in caelis aquattro voci, presentata questa sera,è stata appositamente trascrittadalla stampa originale, conservatapresso l’archivio musicale dellaCappella Giulia. Si tratta della terzacomposizione sacra trascritta edeseguita dalla Cappella Giulia dopole messe “Conditor Alme Syderum” e“Ave Maris Stella”, presentate inprima esecuzione moderna nel corsodella VI e VII Edizione del RomaFestival Barocco, nell’ambito di unprogetto che prevede la trascrizionein notazione moderna e lapubblicazione di sei messe inedite diG. Animuccia riscoperte negli archividella Cappella Giulia, nonché dellaloro Incisione discografica, che avràinizio nella primavera 2016.

P. PIERRE PAUL OMV

Originario di Trois-Rivières (Québec, Canada)ha studiato pianoforte con Thérèse Cyr (RoyalConservatory of Music di Toronto),perfezionandosi con Christiane Sénart nelConservatorio della città natale, dove anche hastudiato organo con i maestri Bernard Piché eNoëlla Genest. E’ stato puer cantor e si èformato alla musica liturgica e polifonia sacracon Mons. Claude Thompson, divenendo nel1975 organista titolare della Cattedrale diTrois-Rivières, incarico mantenuto fino alsettembre 1978, quando si è trasferito a Roma.Dal 2001 al 2015 è stato Consigliereecclesiastico dell’Ambasciata Canadese pressola Santa Sede. Dal 1981 collabora comeorganista e direttore di coro per l’Ufficio per leCelebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice,Durante il Giubileo 2000 ha animatoquotidianamente la Preghiera Serale in piazzaSan Pietro, è stato direttore della musicaliturgica del Pontifical North American College(2003 – 2005) e ha diretto il coro internazionaleal Congresso Eucaristico del Québec (2008).Dal mese di Agosto 2015, è Officiale dellaCongregazione per il Culto Divino e laDisciplina dei Sacramenti.Dirige la Cappella Giulia dal 2008 e,inserendosi nella più antica tradizione che videi suoi predecessori più illustri, tra cui GiovanniPierluigi da Palestrina e Giovanni Animuccia,collaborare musicalmente presso l’Oratorio diSan Filippo Neri, P. Pierre Paul ha instauratouna fitta collaborazione con l’OratorioFilippino Romano presso la Chiesa di SantaMaria in Vallicella, sia nella liturgia, sia nelleattività proprie dell’Oratorio, come gli Incontridell’Oratorio in Musica, i Concerti Spirituali,nonché la fedele presenza della Cappella Giuliaai Primi Vespri e alla S. Messa che apre ognianno la Solennità liturgica di San Filippo Neri.

ante Missamad IntroitumKyrie, Gloria

GradualeCredo

ad OffertoriumSanctus, Agnus

Agnus Dei I & IIad Communionem

Post Missam

Toccata V sopra i pedaliGaudeamus omnes

Missa “Gaudent in caelis”Timete Dominum

Missa “Gaudent in caelisCanzon XVIIa

Missa “Gaudent in caelis”Missa “Gaudent in caelis”

Beati mundo cordeRicercar

Alma Redemptoris Mater

G. Frescobaldi (1583-1643)Graduale romanumG. animucciaGraduale romanumG. animucciaGuami (1542-1611)G. animucciaG. animucciaGraduale romanumG. Gabrieli (1557-1612)G. p. da palestrina (1525-1594)

PROGRAMMA

LA CAPPELLA GIULIA

La Cappella Giulia è, dall’inizio del XVIsecolo, la Cappella Musicale della BasilicaPapale di San Pietro. Il 19 Febbraio del 1513 papa Giulio II dellaRovere firmò la bolla In altissimo militantisEcclesiæ con la quale istituiva e organizzava laCappella Giulia, così chiamata dal suo nome,affinché le celebrazioni liturgiche nella basilicadi S. Pietro venissero innalzate spiritualmentecon la musica. La Cappella Giulia, oltre checomplesso corale della basilica, costituiva unascuola, un collegio destinato alla formazionedei cantori, che sarebbero poi andati a farparte della cappella papale, la Sistina;garantiva la presenza in Roma di cantoriistruiti al canto, da utilizzare per lamagnificenza del servizio al culto divino.Dirigere la cappella, o farne parte, eracertamente per i musicisti uno dei posti piùambiti nel Rinascimento romano e lacomposizione e pratica musicale svolta al suointerno erano assunte a modello per laproduzione sacra coeva. Insigni maestri sisusseguirono alla guida della Cappella Giuliasin dalla sua fondazione; l’archivio dellaCappella è tra i più ricchi del genere, poichévastissima è la produzione musicale lasciatadai suoi maestri attraverso la secolare vitadella Cappella stessa. Oltre alle opere instampa dei polifonisti e ai codici miniati delCinquecento, moltissimi sono infatti imanoscritti – per la maggior parte inediti –delle composizioni dei maestri che si sonoavvicendati dal XVII al XX secolo. Dopo lacessazione delle sue attività per volere delCapitolo Vaticano, dal 1979 al 2008, laCappella Giulia, che oggi è dotata di un corovirile e di un coro misto, è attualmente affidataa P. Pierre Paul, OMV. Essa accompagna conil canto gregoriano e polifonico la preghieraufficiale della Basilica Vaticana nellecelebrazioni del Capitolo: le Lodi mattutine, laS. Messa Capitolare e la preghiera dei Vespri.Al servizio liturgico si affianca oggi l’attivitàconcertistica, come le partecipazioni al RomaFestival Barocco e al Festival Internazionaledel Val di Noto “Magie Barocche”.

La trascrizione è stata curata da paola ronchetti

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LIUWE TAMMINGA

Nato in Frisia (Olanda), ha studiato organo ecomposizione ai Conservatori di Musica diGroninga e Parigi, dove ha studiato con Wimvan Beek, Jean Langlais e André Isoir,ottenendo il Premier Prix e il Prixd'Excellence. Nel 1980 ha vinto il concorsod'improvvisazione d'Olanda. Vive a Bolognadove è titolare degli organi storici dellaBasilica di S. Petronio a Bologna insieme conLuigi Ferdinando Tagliavini, dove suona i duemagnifici strumenti di Lorenzo da Prato(1471-75) e Baldassarre Malamini (1596). Hainciso numerosi CD, l’opera completa diMarc’Antonio Cavazzoni (“Diapason d’Or”,Premio della Critica Discografica Tedesca2005, Premio Goldberg 5 stelle), “Mozart onItalian Organs” (Premio della CriticaDiscografica Tedesca 2006 e Diapason 5stelle), e la registrazione dedicata ad Andrea eGiovanni Gabrieli, realizzata con L. F. Taglia-vini (“Choc de la musique” e PremioInternazionale del disco Antonio Vivaldi dellaFondazione Cini di Venezia 1991). Nel 2006l’uscita di “Gli organi storici dell’AppenninoModenese” (Diapason e Musica 5 stelle), nel2008 tre CD, tutti i tre premiati con cinquestelle dalla rivista “Musica”, e nel 2011 I“Ricercari” di Frescobaldi (Diapason d’Or), euna registrazione dedicato al “Ballo diMantova”. Ha curato alcuni edizioni di musicaorganistica, tra cui i Ricercari della MusicaNova (1540), opere per tastiera di Giovanni deMacque, Marc’Antonio Cavazzoni e Pierluigidi Palestrina, i ricercari di Jacques Buus eMusiche per due organi di maestri italianiintorno 1600. Dal 2010 è curatore del museodegli strumenti musicali “San Colombano-collezione Tagliavini” a Bologna. La suaintensa attività concertistica l’ha portato intutta Europa, negli Stati Uniti e in Giappone.

9 dicembre 2015 ore 21,00

ChIESA DI SAN GIOVANNI DEI FIORENTINI

Piazza dell’Oro, 1 Roma

BruCe DiCkey, Liuwe TaMMinGaLa bella minuta

Dalla terra al cielo: il celeste suonodel cornetto

BRUCE DICKEy

Nato negli Stati Uniti, era ancora un giovanetrombettista quando un breve incontro con il flautodolce accese il suo interesse verso la musica antica,che approfondì durante la laurea in Musicologia allaIndiana University School of Music. Un solo anno distudi di flauto presso la rinnomata ScholaCantorum Basiliensis si tradusse in un contrattocome professore di Cornetto, l’antico strumento peril quale Dickey è oggi considerato uno dei più grandiinterpreti e conoscitori. Decenni di registrazioni ecollaborazioni con le figure leader nel campo dellaMusica Antica (Jordi Savall, Nikolaus Harnoncourt,Gustav Leonhardt, Andrew Parrott, Ton Koopman,Monica Huggett, Philippe Herreweghe) hannocreato le premesse per ciò che è oggi la sua principaleattività: la direzione del prestigioso ensembleConcerto Palatino, con il quale ha inciso moltissimiCD. Oltre che per l’attività concertistica è assairichiesto come insegnante, sia di cornetto che diprassi esecutiva seicentesca: cattedratico alla ScholaCantorum Basiliensis, ha tenuto corsi al RoyalConservatory dell’Aja, all’Accademia Chigiana diSiena, all’Early Music Institute presso l’IndianaUniversity, al Conservatorio di Vicenza e numerosis-simi masterclass negli USA, Canada, Europa eGiappone. È attivo anche nel campo della ricerca eha pubblicato, insieme a Michael Collver, un catalogodel repertorio sopravissuto per cornetto. Nel 2000 laHistoric Brass Society gli ha assegnato il prestigioso“Christopher Monk Award” per “la monumentaleopera nell’attività concertistica per cornetto, nellericerca della prassi esecutiva antica e nelladivulgazione musicologica”. Nel 1981 Bruce Dickeysi è trasferito in Italia per essere più vicino alle originidel suo strumento e della sua musica.

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PROGRAMMA

Giovanni Gabrieli(1556-1612)

ascanio Trombetti(1544-1590)

Giovanni de Macque(1548-1614)

Gioseffo Guami (1542-1611)

Giovanni pierluigi da palestrina(1525-1594 )

Girolamo Frescobaldi(1583 -1643)

antonio Brunelli(1577-1630)

Gioseffo Guami(1542-1611)

Bruce Dickey cornettoLiuwe Tamminga organo

Canzon II a 4 (1608) Canzon francese del XII tono

(ms. Torino)

Mottetto Emendemus in melio,passaggiato da Bruce Dickey

Entrata d’Organo (ms. Napoli)Consonanze stravaganti

(ms. Londra)

Canzon La Novellina a 4

Ricercar del IV tonoMottetto Nigra sum,

passaggiato da Bruce Dickey

Toccata V (1627)

O quam suavis

Canzon La Guaminaa 4Canzon La Brillantina

LA BELLA MINUTA

“... che ogn’uno tendi al bel stromento,alla bella lingua, & alla bella Minuta, & adimitar più la voce humana, che siapossi-bile.”

Girolamo Dalla Casa, 1584

Girolamo Dalla Casa fu uno dei giganti delcornetto – senza dubbio uno dei più grandivirtuosi dello strumento all’apice della suapopolarità. Egli era rinomato non solo per lasua abilità come suonatore ma forse ancor piùcome improvvisatore. Infatti, per musicisticome Dalla Casa, le due pratiche eranoinscindibili. Diminuzioni, o come nelle paroledi Dalla Casa, la bella minuta, erano i mezzicon cui i suonatori studiavano epadroneggiavano il loro strumento e il modoin cui dimostravano le loro abilità. Oggi comeallora, la pratica di suonare diminuzioni spessoincontra delle resistenze da parte di direttori,teorici, compositori e ascoltatori di vari generi.Sono viste delle volte come dirompenti,caotici, confusi e noiosi. Eppure per me, lediminuzioni toccano l’anima del cornetto,uniscono la sua incredibile agilità con la suastupefacente vocalità. E’ mia intenzione inquesto concerto evidenziare la bellezza dellediminuzioni più che la loro brillantezza. Unodegli aspetti meravigliosi nel suonare lediminuzioni sul cornetto è dato dal fatto chesuonando una parte della polifonia insieme aun organo rinascimentale, il suono diventaparte dell’organo. Gli italiani d’epoca dicevanoche il cornetto suonava “nell’organo”, e nelleparole del diarista John Evelyn, il cornetto“dà vita all’organo”. Ho sempre amato questaesperienza. Il motivo per cui ho scelto di viverein Italia da tre decenni è suggerito dal fattoche gli organi italiani sono molto piùfavorevoli al cornetto e alle voci rispetto aglistrumenti nordici. Un “legarsi” all’organo neibrani con diminuzioni è anche un legarsi allamusica polifonica strumentale delrinascimento. Per questa ragione ho incluso inquesto programma delle canzoni di Guami,Gabrieli con passaggi fioriti ai quali ho libera-mente aggiunto le mie minute. La mia ricercaper composizioni polifoniche legate a questorepertorio mi ha portato inevitabilmente allecanzoni di Gioseffo Guami. Nato a Lucca,Guami divenne organista della Cattedrale.Studiò a Venezia con Willaert e AnnibalePadovano, cantando nella cappella di S.Marco. Dal 1567, anno in cui fu assunto daOrlando di Lasso alla corte di Baviera, sialternò agli incarichi a Lucca e a S. Marco.Tutte le canzoni di Guami sono stampate inpartitura senza indicazioni strumentali. Quelleincluse nel nostro programma derivano dallaraccolta di Canzonette francese del 1601 eportano titoli descrittivi o dedicatori come LaNovellina e La Brillantina. Questi brani sonosorprendentemente innovativi per il periodo,sia per gli abbellimenti scritti nella voce disoprano che in quella del basso. Il cantante emaestro di canto toscano, Antonio Brunelli,studiò a Roma e operò a Pisa ed a Prato.L’arte del suo canto fu molto apprezzato daisuoi contemporanei. In considerazione deipochi abbellimenti presenti nel mottetto Oquam suavis, ho deciso di aumentarli conalcune invenzioni mie, nella speranza di nonviolare la concisa regola di Dalla Casa: pocaroba ma buona.

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PROGRAMMA

Johann Caspar kerll (Adorf, 1627 - Monaco, 1693)

Toccata I in rePartita in faAllemande, Courante, Sarabande, Gigue

anonimo XVii sec.(Firenze, Conservatorio, Manoscritto D.2534)

Preludio cantabile con ligaturePassagagli Pastorali

Bernardo pasquini(Massa Valdinievole 1637 - Roma, 1710)

Variazioni d'invenzione

Francesco Mancini (Napoli, 1672 - Napoli, 1737)

Sonata in mi minoreDa XII Solos for a Violin or Flute...which Solos areproper Lessons for the Harpsichord...Londra, s.d.(elaborazione di Salvatore Carchiolo)Andante, Allegro, Largo, Allegro

Georg Muffat (Megève, 1653 - Passau, 1704)

Partita in re minorePrelude, Allemande, Courante, Sarabande, Ga-vottte, Menuet I e II, Gigue

Johann Sebastian Bach(Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750)

Aria variata (alla maniera italiana) BWV 989

11 dicembre 2015 ore 21,00

ChIESA DI SANTA MARIA MADDALENA

Piazza della Maddalena, 53 Roma

SaLVaTore CarCHioLoIntorno a Corelli

Musiche di J. C. kerll, anonimo del XVii sec.,G. Muffat, J. S. Bach, B. pasquini

A Londra Mancini pubblicò la raccolta di So-nate che porta il titolo di XII Solos for a Violinor Flute. Una indicazione ampliata ulterior-mente dall’editore che, per ovvi scopi commer-ciali, annuncia sulfrontespizio che i brani sono anche adattiall’esecuzione sul solo cembalo (...which Solosare proper Lessons for the Harpsichord). Lascrittura delle sonate non sembra in manieraparticolare adatta al clavicembalo. Posto difronte a questa dicitura il clavicembalistadilettante si sarà probabilmente sentitoautorizzato a eseguire i brani sulla tastierasenza modificarli, ma l’esperto avrà invecesenz’altro proceduto a un convenienteadattamento per ottenere un risultato piùsoddisfacente sulla tastiera, cosa che hotentato di realizzare nella mia trascrizione.Ancora Italia e Germania sono accomunatenell’ultima composizione in programma,l’Aria variata di J. S. Bach, qualificata allamaniera italiana in una delle fonti che l’hannotramandata. Nonostante i musicologi nonsiano oggi concordi circa la rilevanza e il realesignificato dell’espressione, una certaimpronta violinistica nel trattamento dellevariazioni offre un suggestivo rimando aldettato corelliano. L’incontro precoce fral’ancora acerbo idioma “nordico” del maestrodi Eisenach e il fiammeggiante violinismoitaliano rende l’Aria variata fa uno dei piùattraenti lavori tastieristici del giovane Bach.

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SALVATORE CARCHIOLO

Dopo aver completato gli studi pianistici aNapoli, si è rivolto allo studio del clavicembaloe delle tastiere storiche, che ha intrapreso sottola guida di David Collyer. Ha approfondito glistudi in Olanda, al Conservatorio Realedell'Aja e allo "Sweelinck Conservatorium" diAmsterdam, con Bob van Asperen, sotto laguida del quale ha conseguito il diplomaconcertistico (Uitvoerend Musicus). La suaattività concertistica lo ha portato a esibirsinelle più prestigiose sedi concertistiche italianeed estere (Francia, Spagna, Germania,Austria, Olanda, Belgio, Russia, Polonia,Svizzera, Stati Uniti, Canada, Norvegia,Svezia, Giappone, etc.). Fa parte stabilmentedell’Insieme Strumentale di Roma. Collaborafrequentemente come continuista con ilviolinista e direttore Fabio Biondi ed è inoltrestato invitato da alcuni dei maggiori gruppicameristici e orchestrali italiani specializzatinel repertorio barocco (Europa Galante,Accademia Bizantina, Il Giardino Armonico,Concerto Italiano e altri). Ha registrato per laRAI, per la ORF (ente radio-televisivoaustriaco) e per le etichette discografiche RCA-BMG Ariola, Opus 111, Stradivarius,Agogique, Fuga Libera, Bis e Bongiovanni. Ètitolare della cattedra di clavicembalo pressol'Istituto superiore di studi musicali "VincenzoBellini" di Catania. Ha tenuto corsi diperfezionamento sul basso continuo presso ilCentre de musique ancienne di Ginevra e il Con-servatorio di Losanna ed È stato inoltre do-cente dei corsi di musica antica presso laScuola di alto perfezionamento musicale diSaluzzo. È stato docente di “Pratica del BassoContinuo” in vari Conservatori italiani.Laureatosi in Lettere moderne pressol'Università di Catania, affianca all’attivitàconcertistica quella musicologica.Ha pubblicato, la prima edizione modernadelle Lamentazioni della Settimana Santa diPaolo Altieri, un volume monografico sullaprassi esecutiva del basso continuo italiano

(Una perfezione d’armonia meravigliosa.Prassi cembalo-organistica del basso continuoitaliano dalle origini all’inizio del Settecento)e per l’Istituto Italiano di Storia della Musica,l’edizione critica di alcune cantate diAlessandro Scarlatti (Tredici Cantate anteriorial 1694).

Il Barocco musicale fu un linguaggiointernazionale, una koiné coltivata dallaraffinata società europea delle corti attraversole assidue relazioni politicodiplomatico- culturali fra i vari centricontinentali. Tali relazioni non escludevano imusicisti, che ne erano anzi frequentemente ivettori, spostandosi frequentemente da unacorte e da un impiego a un altro. Non stupisceche la città di Roma, dato il caratteresovranazionale conferitole dal Papato, potesseessere in modo particolarmente intensocoinvolta in tali fecondi scambi. Una specialeimportanza rivestivano in tal senso i rapportifra i tedeschi e la città eterna, rapporti chepassavano spesso attraverso il CollegioGermanico, una istituzione gesuitica cheaccolse diversi musicisti di origine germanica.Alla metà del Seicento il Collegio fufrequentato fra gli altri da J. K. Kerll, che visoggiornò come allievo di Giacomo Carissimi.Nelle sue opere è chiaramente rappresentatal’assimilazione del linguaggio tastieristicofrescobaldiano, non disgiunta dalla conoscenzadell’idioma clavicembalistico francese.All’incirca negli stessi anni, a Romaapprodava B. Pasquini, clavicembalista cheeguagliò la fama di Corelli. Numerosi allievifurono richiamati nella Città Eterna dalla suafama. Uno di questi fu G. Muffat cherappresenta alla perfezione il cosmopolitismodi molti musicisti europei di questo periodo.oltre che a Roma egli visse in Alsazia, aParigi, Salisburgo e Passau. Più di ogni altrosuo contemporaneo, Muffat si sforzò di operareuna sintesi fra gli stili italiano e francese, inforza della conoscenza di entrambi i linguaggi,maturata fra l’altro attraverso contatti direttie personali con gli indiscussi portabandiera deidue stili: Arcangelo Corelli e J. B, Lully.Con Francesco Mancini abbandoniamol’associazione fra Roma e la Germania, ma nonil cosmopolitismo che caratterizza la musica diquesto periodo. Napoletano di nascita, coltivòrapporti non occasionali con gli ambientimusicali romani.

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Musica strumentale e musica vocale siintersecano in questo programma cheraccoglie autori tedeschi e italiani. In aperturail concerto di G. Ph. Telemann, brano scrittoper flauto e clavicembalo ‘obbligato’. Unchiaro esempio del compositore ‘autodidatta’che concepisce lo strumento a tastieraautonomamente, in una funzione‘concertante’ con il flauto, liberandolo dalvincolo del ‘semplice’ accompagnamento. A seguire la cantata di G. F. Haendel. Scrittaa Roma durante il soggiorno fra il 1706 e il1708, mostra evidenti i segni della spiegatacantabilità italiana unita agli artificicompositivi della retorica musicale. Un lavoroche, nella sua dimensione cameristica, anticipala variegata produzione musicale londinese. L’aria successiva di B. Sabadini, pur costruitaper soprano solista, non disdegna il dialogo fravoce e strumenti. Di particolare pregio sonoquelli tessuti con la tiorba che, abbandonandola funzione di basso continuo, assume un ruolo“concertante”, dialogando con le lineemelodiche del solista. Il divertimento di L. Hoffman si pone in unambito di ricerca simile a quello di Telemann.La scrittura articolata si evolve impegnandopariteticamente il flauto e il clavicembalo,‘forgiando soggetti melodici’ accattivanti e digrande impatto esecutivo. Infine la cantata ‘Quant'è Dolce quell'ardore’del napoletano F. Mancini. Uno dei più vividiesempi compositivi della scuola partenopea.In essa va sottolineata la straordinariacoesione di voce solista e flauto che, nelrispetto della narrazione, elaborano i temimusicali in una dimensione corale di grandeespressività.

12 dicembre 2015 ore 21,00ChIESA DI SAN LUIGI DEI FRANCESI

Piazza San Luigi dei FrancesiRoma

enSeMBLe MoDo eCCenTriCoCantate e Sonate fra Italia e Germania

Musiche di G. ph. Telemann, G.F. Haendel,B. Sabatini, L. Hofmann, F. Mancini

MODO ECCENTRICO

E’ un ensemble ad organico variabile nato inseno al Dipartimento di Musica Antica pressola Civica Scuola di Musica "Claudio Abbado"di Milano e si dedica allo studio edall'esecuzione del vastissimo repertorio preottocentesco, con particolare attenzione allostudio di brani non noti e di autori menoconosciuti. A questo scopo collaboraintensamente con le Edizioni Pian & Forte (acura di Antonio Frigé) sia dal punto di vistaesecutivo che di ricerca musicologia.Ottiene in brevissimo tempo ampi consensi dipubblico e critica ed è presto invitato asuonare per vari festival e rassegne italiane, tracui Grandezze e Meraviglie (Mo), ItinerariOrganistici (Mo), San Giacomo Festival (Bo),Il Clavicembalo a San Marco (Mi).Nel 2015 è vincitore del Premio Koliqi (Mi).I suoi membri svolgono intensa attivitàconcertistica anche da solisti in Italia e al-l'estero.

PROGRAMMA

G .ph. Telemann , (1681 –1767)Concerto in Re maggioreper Flauto, clavicembalo e bc

Piacevole, Allegro, Largo, Vivace

G .F. Haendel(1685 –1759)La bianca Rosa, Cantata per soprano e bc

Larghetto, Recitativo, Allegro

B. Sabadini (1650-1718) Augelletti che sussurrateAria per soprano, tiorba e bc

L. Hoffman (1738 – March 17, 1793)Divertimentoper Flauto, Clavicembalo e bc

Moderato, Andante, Tempo di Minuetto

F. Mancini (1672- 1737)‘Quant'è Dolce quell'ardore’cantata per soprano, flauto e bc

Largo, Recitativo, Allegro

QUANTO DOLCE È QUELL'ARDOREQuanto dolce è quell'ardore

che per te m'infiamma il core,idol mio, caro mio ben,

benché pare un gran martire,pur m'alletta e fa gioire

tanto amante ho il core in sen.Pur che a te sia vicina,

ogni pena per me si fa contentoor ch'io t'abbraccio, o caro,

altro più non desio, altro più non voglio;Mio Fileno adorato;

oh qual gran gioia io sentoin dirti, amato bene,

stringi se più le puoi le mie catene.Aprimi

Mio bel diletto ch'io vò mostrartiquel tuo bel volto

dipinto in me.Vò che tu almenomi guardi in seno

per esser certode la mia fè

LA BIANCA ROSASei pur bella, pur vezzosa,

bianca rosa, in mezzo ai fior.I colori, lor son tanti

tu sol vanti il tuo candor.Se vien l'ape ingegnosa

per involarne il rugiadoso umore,volando, appena tocca ogn'altro fiore

ma per diletto sopra te si posa.Se vien Ninfa vezzosa

a far ghirlande in ordine confusoSpoglia degli altr fiori il prato ameno,

ma solo tu, fra le tue verdi foglie,posta vicino al cor le adorni il seno.

E certo allorsei la Regina

d'ogn'altro fior,se adorni la beltà o vaga Rosa!

Ma il tuo candorPungente spina

Difende ancorEd a ragion ti fa tanto orgogliosa

AUGELLETTI CHE SUSSURRATEAugelletti che sussurrate

m'allettate col bel canto a' la speranzaE mi par fra l'acque ai rami

ch'una tortora richiamiil mio core a' la costanza.

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ida FebbraioFrancesco Motta Claudio FrigerioSerena agostiniayako ono

traversiere Tiorba

Violoncello clavicembalo

soprano

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14 dicembre 2015 ore 21,00ChIESA DI SANTA MARIA DELL’ANIMA

Via di Santa Maria dell’Anima, 64 Roma

aLeSSanDro aLBenGaanDrea BuCCareLLaA due organi:fiati di mantici e girandole sonore

Musiche di G. Guami, a. Bonelli, G. Gabrieli,M. rossi, n. piccinni, S. Giussani

proGraMMa

Gioseffo Guami(c. 1540 - 1611)

aurelio Bonelli(c. 1569 - 1620)

Giovanni Gabrieli(1557 - 1612)

Bernardo pasquini(1637 - 1710)

Francesco Feroci(1673 - 1750)

Michelangelo rossi(1602 - 1656)

Baltasare antonio pfeyll(XVIII sec.)

niccolò piccinni(1728 - 1800)

Severo Giussani(XVIII sec.)

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alessandro albenga organoandrea Buccarella organo e cembalo

ALESSANDRO ALBENGA

Diplomatosi al Conservatorio “S. Cecilia” diRoma in Pianoforte e “Organo e ComposizioneOrganistica”, si è perfezionato presso le Acca-demie Organistiche di Pistoia, Meaux(Francia) e Haarlem (Olanda). Ha collaboratocon importanti gruppi vocali e strumentali(Teatro Armonico, Orchestra BaroccaItaliana, Orchestra Sinfonica della R.A.I. diRoma, Orchestra Sinfonica dell’AccademiaNazionale di S. Cecilia, Academia MontisRegalis, Orchestra della Diocesi di Roma, coroMusicanova, Ensemble Festina Lente) e hatenuto concerti e masterclasses per l’Istitutodell’Organo Storico Italiano, dell’AccademiaInternazionale d’Organo di Smarano (Trento)e presso il Lemmensinstituut di Lovanio(Belgio). E’ stato organista dell’Arcibasilica diS. Giovanni in Laterano (1987 – 2002): sul piùantico degli storici organi della Cattedrale diRoma ha registrato un CD di musichecinque-secentesche di ambito romano che hariscosso lusinghieri consensi di pubblico ecritica. Già membro della commissioneministeriale di tutela degli organi antichi delLazio, presta consulenza nel restauro diorgani storici e nella progettazione di nuovistrumenti. È docente di “Organo e Composi-zione organistica” (vecchio ordinamento) e Or-gano e “Accordature e Temperamenti” (nuovoordinamento) presso il Conservatorio “LicinioRefice” di Frosinone. Attualmente è organistadella Cappella Musicale di S. Maria dell’Animain Roma.

ORGANI IN DUELLO

“…sentendo nel famosissimo Tempio di SanMarco un duello di due Organi rispondersi contanto artifitio, e leggiadria, che quasi uscij fuordi me stesso e bramoso di conoscere quei due granCampioni, mi fermai alla porta, dove viddi com-parir Claudio Merulo, et Andrea Gabrieli, am-bedua Organisti di San Marco…”

Il coinvolgente racconto di Girolamo Diruta(da Il Transilvano, Venezia 1593) documentauna prassi all’epoca ormai diffusa, a cui fariscontro, nelle chiese dell’Italiasettentrionale, la frequente presenza di dueorgani “affrontati”. Numerose sono le fontiche attestano la messa a libro paga di dueorganisti in occasione delle più importantifestività, mentre purtroppo nulla sopravvivedel repertorio eseguito, a conferma di unaconsuetudine essenzialmente improvvisatoria.I primi tre brani in programma nascono nelcontesto geografico-temporale appenadescritto: si tratta di trascrizioni dicomposizioni a otto parti di scuola venezianae bolognese, concepite “per concertare con piùsorte di strumenti”. La forma del “dialogo”fra due cori contrapposti si addice bene, oltreche al timbro dei “consort” strumentali(primo fra tutti, quello formato da cornetti etromboni), anche alle sonorità organistiche,tanto che, qualche anno più tardi, AdrianoBanchieri ne evoca l’effetto in alcune sue brevie stilizzate composizioni “in dialogo” (perorgano solo), inserite nell’ “OrganoSuonarino”. La prassi di improvvisare a dueorgani, pur con gli inevitabili mutamenti distile e di forma, prosegue nei secoli successivi,affiancata anche da composizioni fissate sullacarta: a questo genere di opere appartiene ilConcerto per due organi alternati La Martinadi Francesco Feroci, organista del Duomo diFirenze. Il Concerto è così soprannominato inquanto costruito su di un brillante motivocomposto dal genovese Martino Bitti, primoviolinista alla corte di Cosimo III de’ Medici.Della prima esecuzione abbiamo, anche inquesto caso, una vivida cronaca:

Canzon La Lucchesina a 8

Toccata Cleopatra a 8

Canzon Sol Sol La Sol Fa Mi a 8

Sonata iii a due bassi

Concerto CXXXper due organi alternati

La Martina(Vivace, Grave, allegro, allegro)

Toccata Settima (cembalo solo)

Sonata a due

Sinfonia a Cembalo o sia organo(allegro, andante, allegro)

Sonata Concertatacon organo e Cembalo

(introduzione/Grave, allegro,andante, allegro)

“Oggi nella nostra Metropolitana, è stata per laprima volta eseguita una lunga sinfoniaorganistica, composta e sonata al prim’organodal Rev. P. Francesco, mentre al secondosiedeva attento, suonando a’ punti giusti, sucenno del primo, l’allievo suo e sostituto Rev. P.Buonaventura. Fu cosa mirabile udirli, e ven-nero gl’aplausi in Chiesa (che furonorimproverati). La musica è dolcissima e varia,quando disinvolta et allegra sull’aria delGenovese, già violinista eccellente della Corte -che fu amico di Prete Feroci- quando mesta, darichiamar lagrime e sospiri; ma poi si finì infesta, con tutteddue i sonatori insieme.”A tutt’altro contesto e finalità sono daascrivere le Sonate a due bassi di BernardoPasquini. Ci troviamo dinanzi a un’operadestinata allo studio della prassi del bassocontinuo, da realizzare fra le mura domestichepiuttosto che in cantoria, sulle più facilmente“accessibili” tastiere di cembali e spinette.Pasquini, come sottolinea Luigi FerdinandoTagliavini,“ha saputo elevare questa prassiben al di sopra del terreno della didattica”:Sonate dalla compiuta perfezione armonica econtrappuntistica giacciono infatti nascostedietro movimentate linee di basso ed essenzialinumeriche, nell’attesa che l’occhio e le mani diesperti esecutori ne svelino le sottintesepotenzialità armoniche e melodiche. Dimaniere galanti e salottiere abbondano invecele Sonate dei Signori Pfeyll e Giussani, due“illustri sconosciuti” che, grazie alritrovamento di alcune loro pagine ricche digraziosi arpeggi e vivaci figure musicali,possono oggi allietare l’ascoltatore con la loromusica, squisita quanto ingenua, nonchéconquistare, accanto a ben più celebricompositori, un loro piccolo spazio diimmortalità!

ANDREA BUCCARELLA

Andrea Buccarella dopo aver conseguito ilDiploma in Organo e ComposizioneOrganistica, presso il Conservatorio di SantaCecilia in Roma, si perfeziona in Clavicembaloe nella pratica del Basso Continuo con ilMaestro Enrico Baiano. Di fondamentaleimportanza per la sua formazione artistica èstato l’incontro con Daniel Matrone, con ilquale si è perfezionato in Organo edImprovvisazione. Svolge un’intensa attivitàconcertistica in Italia e all’estero, sia come so-lista che come membro di Ensemblespecializzati tra i quali: Abchordis Ensemble,Concerto Romano, Ensemble Mare Nostrum,Musica Antiqua Latina, Gonfalone Ensemble,Ensemble Seicentonovecento, Orfeo Futuro,ecc. Ha registrato per Rai Radio3, RadioVaticana, France Musique, Radio Espace 2,Radio Nazionale Tedesca WDR3,Radiotelevisione Nazionale Austriaca ORF,Radiotelevisione Vojvodina (Serbia), ecc. Congli Ensemble Abchordis, Concerto Romano eMusica Antiqua Latina ha preso parte allaregistrazione di diverse incisioni discografiche.Nel 2011 è direttore dell’Ensemble Abchordis,per il quale intraprende una intensa attività diricerca. Ha diretto all’Organo e alClavicembalo presso Festival e Rassegne dirilievo quali: Festival d'Ambronay,Internationale Händel-Festspiele (Göttingen),Mars en Baroque (Marsiglia), Les RichesHeures de Valère (Sion), Pavia Barocca,Festival Anima Mea (Molfetta), ecc. ConAbchordis Ensemble vince il progetto JeunesEnsembles en Residence del CCR d'Ambronay(2012), il REMA Showcase (Réséau Européende la Musique Ancienne, 2013) e l’HandelInternational Competition di Göttingen (2015).

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18 dicembre 2015 ore 21,00ChIESA DI SAN GIOVANNI DEI FIORENTINI

Piazza dell’Oro, 1Roma

enSeMBLe ‘SoGno BaroCCo’paolo perrone direttoreLa scuola violinistica corellianae Carlo MannelliMusiche di C. Mannelli, a. Corelli,p. B. Bellinzani, F. Couperin

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violino barocco

violino baroccovioloncello barocco

organo e cembalotiorba

contrabbasso barocco

PROGRAMMA

arcangelo Corelli

Triosonata op. 1 n. 1 in Fa Maggiore

Grave –Allegro –Adagio –Allegro

Georg philipp Telemann

Allegro assai –Soave –Presto

paolo Benedetto Bellinzani

Triosonata n. 2 in Re minore da “Dodici sonate da Chiesa a 3,con due Violini e Basso ad imitazione di quelle diArcangelo Corelli.”

Adagio -[Senza indicazione] -Largo -[Senza indicazione]

François Couperin

Triosonata "Le Parnasse, ou L’apothéose de Corelli"in Si Minore- Corelli au piéd du Parnasse prie les Muses de leRecevoir parmi elles- Corelli Charmé de la bonne réceptionqu’on lui faitau Parnasse, en marque Sa joye. Il continue avecceux qui L’accompagnent- Corelli buvant à la Source D’Hypocrêne.Sa troupe continue- Entouziasme de Corelli Causé par les eauxD’Hypocrêne- Corelli aprés son Entouziasme S’endort;et sa Troupe joue le Sommeil suivant tres doux- Les Muses reveillent Corelli et le placent auprêsd’Apollon- Remerciment de Corelli

arcangelo Corelli

Triosonata op. 2 n. 12 Ciaccona in Sol Maggiore

Adagio –Allegro

Carlo Mannelli

Triosonata op. 2 n. 2"La Fede" in Si bemollemaggiore

Allegro-[Allegro]-Canzone allegra-Adagio-Ballo grave

arcangelo Corelli

Triosonata op. 3 n. 2 in Re Maggiore

Grave –Allegro –Adagio –Allegro

paolo perrone

Gabriele politirebeca Ferriandrea BuccarellaFrancesco Tomasiroberto Stilo

IL SOGNO BAROCCO

E' un ensemble formato da musicistispecializzatine ll'esecuzione storicamenteinformata, su strumenti originali, della musicadel periodo barocco, con particolareriferimento all'area romana.I suoi componentisuonano e hanno suonato come prime parti osolisti nei più prestigiosi e famosi ensemble dimusica antica italiani ed europei, comeConcert des Nations di J. Savall, ConcertoItaliano di R. Alessandrini, FreiburgerBarockorchester, I Turchini, Concerto de'Cavalieri,ConcertoRomano,Imaginarium.Hanno al loro attivo innumerevoli concertinelle più famose sale del mondo e registrazioniper le piùprestigiose case discografiche, tra cuiSony Classical, Naïve, Deutsche HarmoniaMundi, Opus 111, Brilliant ClassicsL'ensemble è particolarmente impegnatonella riscoperta e nella ricostruzione sonorasecondo la prassi musicale antica delrepertorio romano del secolo XVII, attraversol'approfondimento degli antichi trattati, delleantiche cronache, l'attento studio dei segnimusicali nei manoscritti ritrovati.

Arcangelo Corelli fu un vero e proprio mito,divenendo un modello di riferimento e fonted’ispirazione per generazioni di importantimusicisti.Fra questi il parigino François Couperin chenel 1724, riconoscendone il valore indiscusso,gli dedicò una triosonata dal titolo "LeParnasse, ou L’apothéose de Corelli", nella qualesi narra l'ascesa dello spirito del fusignate alMonte Parnaso. Corelli fu fonte d’ispirazionesia per le "Dodici sonate da Chiesa a 3, con dueViolini e Basso ad imitazione di quelle diArcangelo Corelli” scritte da Paolo BenedettoBellinzani (nato a Ferrara o Mantova nel 1690circa e morto a Recanati nel 1757, membrodell’Accademia Filarmonica di Bologna), siaper le 6 triosonate intitolate "Sonatescorellisantes di Philipp Telemann del 1735. Ilgiovane Corelli arrivò giovanissimo nellachiesa di San Luigi dei Francesi per essereimpiegato come violino di fila nel periodo nelquale Carlo Mannelli ricopriva la carica diviolino di spalla dell’orchestra della chiesa.Improvvisamente Mannelli, per motivisconosciuti, decise di abbandonare il suoincarico per dedicarsi esclusivamente allacarriera da soprano, ruolo stabilmentericoperto nel coro della stessa chiesa (Mannelliera anche un valente cantante castrato). Unadecisione estemporanea che portò all’ascesa,in poco tempo, di Corelli a violino di spalladella prestigiosa orchestra. Lo scartogenerazionale fra i due musicisti può esserecolto nelle due sonate nel presenteprogramma. La sonata di C. Mannelli op. 2 n.2, intitolata "La Fede”, presenta uno stile, perquanto elegante e ricco, in linea con i canoniestetici dell’affettività barocca. La Triosonataop. 1 n. 1 in Fa Maggiore di A. Corelli, purmantenendo alcuni elementi della scuolaromana, brilla per la nitidezza armonica e lacompattezza delle linee melodiche, tutte alservizio della struttura musicale. Un equilibrioche pone l’esecutore di fronte a scelteinterpretative sempre bilanciate fra lamaestria dei virtuosistici passaggi strumentalidi antica provenienza e il rispetto della forma.Non più l’arte del violino e le stravaganti‘bizzarrie’ strumentali ma un’organizzazioneformale entro cui si evolve la musica grazie alsapiente gioco della concertazione e il concorsodegli strumenti di ‘accompagnamento’.Mutamento che Corelli rivela proprio nel suopercorso artistico, differenziando le primeopere, ancora nello stile antico, influenzate daMannelli, e quelle della maturità. In unalettera al conte faentino Fabrizio Laderchi,egli stesso ricorda: "Le mie sinfonie(composizioni perdute precedenti all'op. 1)sono fatte solamente per far campeggiare ilviolino, e quelle d'altri professori non mipaiono cosa a proposito. Sto adessocomponendo certe Sonate che si faranno nellaprima Accademia di Sua Maestà di Svezia,della quale sono entrato in servizio per Musicoda Camera, e finite che le avrò, ne comporrò unaper Vossignoria dove il Leuto pareggerà ilviolino". Corelli al termine della sua vitaterrena, su iniziativa del cardinale PietroOttoboni, suo grande amico, mecenate eprotettore, venne sepolto a Roma all'internodel Pantheon, il tempio eretto dagli AntichiRomani in onore di tutti gli Dei.

PAOLO PERRONE

Diplomatosi in Violino e Musica da Camerapresso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, si èpoi perfezionato in violino moderno e violinobarocco con i maestri C. Chiarappa ed E.Onofri, rispettivamente presso ilConservatorio della Svizzera Italiana e ilConservatorio di Palermo. Dopo una lungaesperienza quartettistica, alla fine del 2005decide di dedicarsi esclusivamenteall'esecuzione storicamente informata delrepertorio dei secoli XVII e XVIII. Suonaregolarmente con i maggiori ensemble dimusica barocca in Europa, tra cui ConcertoItaliano, Divino Sospiro, Concert des Nations,Imaginarium, Concerto Romano, Concerto de'Cavalieri, prevalentenente come prima parte,a parti reali o come solista,esibendosi nelle piùimportanti sale da concerto e festivals dimusica antica in Italia, Inghilterra, Francia,Germania, Austria, Portogallo, Spagna,Polonia, Corea del Sud, Bulgaria, Colombia,ecc. Ha al suo attivo numerosi dischi eregistrazioni con Naïve Records, DeutscheHarmonia Mundi, Sony Music, CPO, Fuga Li-bera, Brillant Classics, Radio della SvizzeraItaliana (RSI), Radio Vaticana, Stradivarius,Rai International, Sky. Ha registrato la primaassoluta delle Sonate di Domenico Scarlattiper violino e basso continuo, pubblicata rdaBrilliant Classics.Nel 2013 ha tenuto una master class in violinobarocco presso il Conservatorio L. Refice diFrosinone.

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PROGRAMMA

G Carissimi(1605-1674)

Jubilemus omnes

a. Corelli(1653 – 1713)

Concerto per la Notte di Natale op.6 n. 8

G. F. anerio(1560 –1614)

Dialogo Pastorale al presepe di Nostro Signore

Per voci, strumenti e basso continuo

19 dicembre 2015 ore 21,00

ChIESA DI SAN GIOVANNI DEI FIORENTINI

Piazza dell’Oro, 1 Roma

aCCaDeMia DeL riCerCarepietro Busca direttoreF. Anerio: La tradizione del Natale,il Tempio Armonicoa 500 anni dalla nascita di San Filippo Neri

Musiche di G. Carissimi, F. anerio, a. Corelli

ACCADEMIA DEL RICERCARE

E’ un’associazione di musicisti specializzatinell’esecuzione della musica antica che va dalXI al XVIII secolo. La particolare cura dellatecnica musicale, l’attenzione alla bellezza delsuono unite alle qualità artistiche edinterpretative di ciascun componente,permettono al gruppo di fondersi in un’unicalettura del testo musicale, consentendo alpubblico emozioni e contrasti ricchi di colori esfumature cromatiche. In oltre venti anni diattività il gruppo, nelle sue diverse formazioni,ha effettuato più di 800 concerti ed è statoinvitato ad esibirsi per importanti istituzionimusicali, festival nazionali ed internazionali dialto livello riscuotendo, ovunque si sia propo-sta, ottimi consensi di pubblico e di critica.L’Accademia del Ricercare ha finora realizzatododici registrazioni su CD (edite e distribuitesul mercato internazionale dalla CPO,Brilliant, Tactus, Stradivarius) il cui successoè confermato dai notevoli volumi di venditaquanto dalle ottime recensioni pubblicate sullemaggiori riviste del settore in Europa.L’Accademia del Ricercare collaborapermanentemente con i migliori musicistieuropei specialisti nell’esecuzione della musicatardo- rinascimentale o barocca, i qualivantano individualmente curriculum diprestigio (Cappella Real de Catalunia, J.Savall,K.Boeke, A.Curtis, F. Bruggen, ecc…)

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pietro Busca

Teresa nesciGianluigi Guirinchellialessandro BaudinoDario previato

Germana BuscaManuel StaropoliLuisa Busca

Federico Vitaloneroberto Terzolo

Vittoria panato Massimo Sartoriantonio FantinuoliClaudia Ferrero

Direttore

sopranoalto

tenorebasso

flauti

cornamuse

violino viola da gamba

violoncello clavicembalo

Giovanni Francesco anerioDialogo pastoraleAl presepio di Nostro Signore

1.Nell’apparir del sempiterno sole, che’ a mezanotte piùriluce intorno. Che l’altro non faria di mezogiorno di me-zogiorno.

2.Gloria cantaro gl’Angioli del Cielo. E meritaro udir ce-lesti accenti Pastori che guardavano gl’Armenti.

3.Onde la verso l’humile Bethlemme. Preser la via dicendoandiamo un tratto. Hor vederem questo mirabil fatto.

4.Qui vi trovaro in vili panni avvolto il fanciul con Giosefe con Maria. O benedetta e nobil compagnia.

5.Giunti i Pastori all’humile presepe. Di stupor pieni ed’alta meraviglia l’un verso l’altro fissero le ciglia.

6.Poi cominciaro vicennevolmente con boscareccie e sem-plici parole: Lieti a cantar, fin che nascesse il sole.

7.Io dicea l’uno alla capanna mia Vorrei portarlo ch’è lon-tana poco mancherà né foco, Vorrei portarlo ch’è lontanapoco Ove né cibo mancherà né foco.

8.Io dicea l’altro alla città reale con frettolosi passi porta-rollo stretto alle braccia et attaccato al collo.

9.Io mi vo’ porlo, io mi vo’ porle picciol mani in seno. Ecol fiato scaldar le membra sue e più che noi scalda l’asi-nello e’l bue.

10.Et io vo’ pianger si dirottamente Ch’empia di calde la-grime un catino Ove si bagni il tenero bambino .

11.Io vo’ tor meco un poco desto fieno Ch’è qui d’intorno enon havrò paura D’orso o di lupo o d’altra ria sventura

12.Et io del latte ond’è la faccia spersa prender vorrei Senon che mi pavento Vorrei serbarlo in un vasel d’argento.

13.Io vo’ pregarlo con sommessa voce Signor perdona lipeccati miei Che perciò credo che venuto sei.

14.Et io vo’ dirti baldanzosamente Facciamo cambio Tumi dona il Cielo et io t’impresto questo picciol velo.

15.Io non vo’ chieser né cità né regni ma sol vo’ dirli conun dolce riso Ben sia venut’il Re del Paradiso.

16.Et io vo’ gir per l’universo mondo Gridando ad alta vocesempre mai Dio s’è fatto uomo E tu meschin no’l sai.

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20 dicembre 2015 ore 18,00

BASILICA DI SANT’APOLLINAREPiazza di Sant’Apollinare

Roma

Un organico di grande effetto fonico che nascondenon poche difficoltà compositive, tanto che si ricordacome questa pratica ‘sgomentò que’ pochi che conmirabile effetto vi si cimentarono’. Palestrina loutilizza già nel mottetto omonimo nataliziocontenuto nel III Libro dei Mottetti a 5, 6 e 8 voci(Roma, 1575). Un lavoro che subito risultòessere ‘Nuovo e di mirabile effetto. …L’alternativadi due cori siffatti sorprende, la loro riunione rapisce’.Una strada che non poteva intimorire il PrincepsMusicae che, usando lo stesso tema dell’Antifona alMagnificat dei Vespri natalizi, elabora tutto ilproprio della messa con una grande maestria estraordinaria espressività.Gli effetti chiaroscurali derivati dai cambi di tempibinari e ternari, gli elementi retorici checontribuiscono a sottolineare i momenti salienti deltesto liturgico, i dialoghi e le sovrapposizione dei duecori, sono le novità linguisticamente più evidenti diquesta composizione. Anche G. Baini rilevò in essa “una varietà semprenuova, onde Pierluigi ha disposto questi due cori,osservazione materiale tenuissima, ma che sola èbastante a far conoscere l’inesauribile luce, a l’attivitàdel colore di questo Sole lucidissimo dei compositori, ilquale tanto sapeva condurre aperfezione le antiche maniere quanto le nuoveinvenzioni’.

ad introitumG. p. da palestrina:

kyrie, Gloria

Graduale

Credo

ad offertorium

Sanctus, agnus

Colletta

agnus Dei

ad Communionem

post MissamG. nanino (1544 – 1607)

La messa ‘Hodie Christus natus est’ di GiovanniPierluigi da Palestrina è parte di una raccoltacomprendente quattro messe a 8 voci pubblicatepostume a Venezia nel 1601 dall’editore RiccardoAmadino e dedicate a Girolamo Zino, Generale dellaCongregazione dei canonici secolari di S. Giorgio inAlga. La pubblicazione, che contempla le unichemesse a 8 voci del compositore, rappresenta uncontributo importante nell’attività del prenestino e,indirettamente, una legittimazione della policoralitànell’ambito della produzione musicale sacra romana.Negli anni immediatamente successivi al 1575 siassiste allo sviluppo dello stile policorale. Il ‘perfettostile a 4 voci’ è abbandonato in funzione dellastruttura a più cori. Il contrappunto ‘osservato’lascia spazio alla verticalità ‘armonica’ ed al dialogocorale che, rielaborando la antica tradizioneantifonica, adotta sistemi esecutivi che coinvolgonotutto lo spazio esecutivo delle grandi chiese,emblematicamente al centro dell’opera della‘renovatio urbis’. E’ un mutamento estetico radicaleche coinvolge tutti i compositori romani e, in manierapiù profonda, mina i principi conciliari fondatisull’intelligibilità della parola - come può risultarepiù comprensibile il testo liturgico in una messa a 8voci rispetto ad una nel ‘perfetto stile a 4 voci’?- Giànella messa Papae Marcelli (a 6 voci!), indicata amodello controriformistico perché fondata sull’utverba intelligerentur dei padri conciliari, Palestrinaaveva attuato un rinnovamento linguisticoall’insegna della verticalità e della modernasensibilità. Ora con le messe a 8 voci la scelta esteticaera radicale. Sotto l’aspetto istituzionale tutto ciòpoteva causare enormi difficoltà: come potevamanifestare pubblicamente una posizionelinguisticamente così innovativa e divergente dallenorme del Concilio colui che ufficialmente ricoprivala carica di ‘Compositore della Cappella Papale’? Lascelta perseguita, in pieno contrasto con ledeterminazioni dei padri conciliari, avrebbecertamente suscitato malumori e inevitabiliripercussioni da parte delle autorità ecclesiastiche.Ragione certo che contribuì non poco ad evitare lapubblicazione ‘in vita’ della silloge, suggerendo dilasciare i preziosi manoscritti in eredità al figlio Igino.La fama del compositore, notevolmente accresciutasidopo la morte, suggerì ad Igino di pubblicare le operepaterne presso gli stampatori veneziani, mercato benpiù florido e dinamico di quello romano; un luogoideale che favorì non poco ad esaltare la figura delPrinceps Musicae. La Messa ‘Hodie Christus natusest’, contrariamente alla tradizione policoraleromana che adottava cori ‘speculari’, è scritta perdue cori, uno da voci gravi, uno acute.

CoMpLeSSo VoCaLe ‘MuSiCanoVa’Fabrizio Barchi, direttoreProgetto Palestrina

G. pierluigi da palestrina:Missa ‘Hodie Christus natus est’ a 8 voci

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arianna adamo, Caterina Meldolesi,ester Sampaolo, Ginevra Mostardi,Mara Gallo, Monica Cereghino,roberta psimenos, Victoria adamo

alessandra Grillo, aurora Giorgioni,Benedetta Liccardo, Giulia Corsini,Laura polimanti, Miriam Sirolli,Sara Lombardo, Teresa De Vito,Valeria ruscitto

andrea Manoni, Davide Terzani,Gianmarco Mattei, Giuseppe Molino,Leonardo Malara, Luca Di porto,Lorenzo del Castillo, Vito Dalessio

alessio odierna, Daniele Cacciani,Francesco Briatico, Lorenzo Di Chiaro,Matteo Di Laurenzi, paolo Barbato,paolo Bergamini, Simone Di StefanoFabrizio Barchi Direttore

Soprani

Contralti

Tenori

Bassi

MUSICANOVA

Gli esordi concertistici del coro Musicanovarisalgono al 1990. Fin dalle prime esibizioni ilgruppo si è caratterizzato per una scelta moltovaria del repertorio dal Rinascimento alla musicapop. L’attività concertistica ha portato il coro adesibizioni, oltre che in Italia, in molti paesieuropei come Danimarca, Finlandia, Grecia,Svezia, Spagna, Ungheria, ottenendoriconoscimenti e premi in alcuni fra i piùimportanti Concorsi Internazionali corali – Tours(Francia), Maribor (Slovenia), Marktoberdorf(Germania), Cork (Irlanda), Gorizia ed Arezzo.Inoltre il coro collabora frequentemente allarealizzazione di colonne sonore e alle produzionimusicali di vari artisti come Ennio Morricone,Andrea Guerra e Marco Frisina e partecipato allarealizzazione di CD dei cantanti Mina, Bocelli eBranduardi. La discografia del Musicanovarispecchia il carattere ed il gusto musicalmenteeclettico del coro e comprende, oltre al CDd’esordio “Deveribest” (1999), “Haec dies” del2001, che raccoglie brani inediti composti ededicati al Musicanova, la “Misa Andina” (2003),gli “Haiku” (2004), “Whiteinblack” (2006) e“Polifonia Antica” (2009). I lavori discografici piùrecenti sono il CD “Singing Christimas” a curadella Erreffe (2011) e l’oratorio “Passio Cecilae”di Marco Frisina (edito dalla Brilliant). Nellestagioni 2013 e 2014 il coro Musicanova è statocoinvolto in diversi progetti di notevole valoreartistico: ha tenuto il concerto di apertura al 23°Concorso Internazionale di Verona come coroospite; ha eseguito il Requiem di Mozart e quellodi John Rutter ed è stato invitato aprendere parte al 30° festival internazionale Vocid’Europa che si tiene ogni anno nella città diPorto Torres, in Sardegna. E’ stato ospite delFestival Anima Mundi di Pisa e di molte altreorganizzazioni concertistiche.

FABRIZIO BARCHI

Ha esordito come direttore di coro nel 1979 edin quegli stessi anni ha completato la propriapreparazione musicale presso il PontificioIstituto di Musica Sacra di Roma, sotto laguida dei maestri Raffaele Baratta, BonifacioBaroffio Domenico Bartolucci, ArmandoRenzi; ha seguito corsi con i maestri GaryGraden, Jurgen Jurgens, Peter Neumann,Francesco Luisi, Adone Zecchi. E’ direttoreoltre al coro Musicanova, del coro femminile“Eos”, il coro giovanile “Iride” ed i cori deilicei “Primo Levi” ed “Enriques” di Roma;alla guida di vari gruppi ha ottenuto primipremi e riconoscimenti in concorsi nazionali edinternazionali. Tiene corsi sulla coralità giova-nile per conto di associazioni regionali corali,della Feniarco (Federazione Nazionale delleAssociazioni Corali Regionali), delProvveditorati agli studi e dell’Università. Faparte frequentemente delle giurie di concorsicorali. Ha collaborato come maestro del coronegli allestimenti di opere liriche e nellaproduzione di colonne sonore con i compositoriEnnio Morricone e Marco Frisina; ha fattoparte del Consiglio d’Amministrazionedell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia edel Comitato Musica del Ministerodell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.Vice maestro della “Cappella MusicaleLateranense, è direttore artistico dellamanifestazione “Corali a Roma” E’ titolaredella cattedra di Direzione di coro perDidattica dal 1993 presso il Conservatorio‘Lorenzo Perosi’ di Campobasso

proGraMMa

Giovanni pierluigi da palestrina (1525 –1594):MiSSa a 8 VoCi ‘HoDie CHriSTuS naTuS eST’

‘Hodie Christus natus est’

Missa ‘Hodie Christus natus est’’ a 8 voci

Missa ‘Hodie

Missa ‘Hodie

Missa ‘Hodie…’

‘Cantate Domino’

Mottetto a 8 voci

G.P. da Palestrina

gregoriano

G.P. da Palestrina

Gregoriano

G.P. da Palestrina

Gregoriano

G.P. da Palestrina

Gregoriano

Mottetto a 8 voci