SAN GIOVANNI LEONARDI: SANTO PATRONO DEI FARMACISTI · Quale alimento non deve mancare e quale si...

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Anno III Numero 504 Giovedì 23 Ottobre 2014, S. Giovanni da Capestrano AVVISO Ordine 1. Sito: Nasce Offro e Cerco Lavoro – Napoli 2. ORDINE: medaglie alla professione e giuramento di galeno Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Perché viene il mal di testa? 4. Anche la radioterapia contro le metastasi ossee 5. Dieta, la cena che ti fa perdere peso Prevenzione e Salute 6. Cresce il rischio di diabete e obesità con lo spuntino notturno ricco di ferro 7. Lei non ha voglia di sesso? Può essere colpa della tendina della doccia SAN GIOVANNI LEONARDI: SANTO PATRONO DEI FARMACISTI Domenica 26 Ottobre, ore 18.30, Chiesa Santa Brigida, Via Santa Brigida 72, Napoli, sarà celebrata la Santa Messa in onore del santo patrono dei farmacisti. L’associazione Farmacisti Cattolici di Napoli in collaborazione con l’Ordine ha organizzato una santa messa per ricordare il patrono dei farmacisti. Chiunque voglia partecipare, appuntamento alle ore 18.30 alla Chiesa di Santa Brigida. PERCHÉ VIENE IL MAL DI TESTA? Il mal di testa è una malattia neurologica delineata da frequenti cefalee, da leggere a dolorose, molte volte collegato ad una serie di sintomi personali del sistema nervoso autonomo. Nella maggior parte questa patologia coinvolge solo una metà della testa (emicrania) ed è di tipo pulsante, con un tempo che può variare da 2 a 72 ore, con possibili conseguenze come nausea, vomito, accrescimento della sensibilità alla luce e al suono, disturbo visivo, motorio e del linguaggio. I mal di testa, chiamate anche cefalee, si pensa siano causate da diversi fattori ambientali e genetici. Anche le variazioni dei livelli ormonali possono esplicare un ruolo principale su questa patologia, infatti colpisce ragazzi e ragazze prima dell’adolescenza. Le donne adulte sono più soggette a questa malattia rispetto agli uomini, ma in genere diminuisce durante la gestazione. Le cefalee sono di vario tipo: primarie, essenziali, emicranie, a grappolo, tensive, secondarie e le cause possono essere tantissime ma la risposta medica esatta al perché si verifica questo fenomeno non è tutt’oggi molto chiara. Si ritiene comunque che il disturbo sia di natura neuro vascolare, con irritabilità della corteccia cerebrale e uno sfasamento dei neuroni del dolore. La cura iniziale consigliata dal medico è un analgesico per il mal di testa, accompagnato in casi estremi da un antiemetico per la nausea. (Curiosità e perchè) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……….. I figli so piezze e core

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Anno III – Numero 504 Giovedì 23 Ottobre 2014, S. Giovanni da Capestrano

AVVISO Ordine

1. Sito: Nasce Offro e

Cerco Lavoro – Napoli

2. ORDINE: medaglie

alla professione e

giuramento di galeno

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 3. Perché viene il mal di

testa?

4. Anche la radioterapia

contro le metastasi

ossee

5. Dieta, la cena che ti fa

perdere peso

Prevenzione e Salute

6. Cresce il rischio di

diabete e obesità con lo

spuntino notturno ricco

di ferro

7. Lei non ha voglia di

sesso? Può essere colpa

della tendina della

doccia

SAN GIOVANNI LEONARDI: SANTO PATRONO DEI FARMACISTI

Domenica 26 Ottobre, ore 18.30, Chiesa Santa Brigida, Via Santa Brigida 72, Napoli, sarà celebrata la Santa Messa in onore del santo patrono dei farmacisti.

L’associazione Farmacisti Cattolici di Napoli in collaborazione con l’Ordine ha organizzato una santa messa per ricordare il patrono dei farmacisti. Chiunque voglia partecipare, appuntamento alle ore 18.30 alla Chiesa di Santa Brigida.

PERCHÉ VIENE IL MAL DI TESTA?

Il mal di testa è una malattia neurologica delineata da frequenti cefalee, da leggere a dolorose, molte volte collegato ad una serie di sintomi personali del sistema nervoso autonomo.

Nella maggior parte questa patologia coinvolge solo una metà della testa (emicrania) ed è di tipo pulsante, con un tempo che può variare da 2 a 72 ore, con possibili conseguenze come nausea, vomito, accrescimento della sensibilità alla luce e al suono, disturbo visivo, motorio e del linguaggio. I mal di testa, chiamate anche cefalee, si pensa siano causate da diversi fattori ambientali e genetici. Anche le variazioni dei livelli ormonali possono esplicare un ruolo principale su questa patologia, infatti colpisce ragazzi e ragazze prima dell’adolescenza. Le donne adulte sono più soggette a questa malattia rispetto agli uomini, ma in genere diminuisce durante la gestazione. Le cefalee sono di vario tipo: primarie, essenziali, emicranie, a grappolo, tensive, secondarie e le cause possono essere tantissime ma la risposta medica esatta al perché si verifica questo fenomeno non è tutt’oggi molto chiara. Si ritiene comunque che il disturbo sia di natura neuro vascolare, con irritabilità della corteccia cerebrale e uno sfasamento dei neuroni del dolore. La cura iniziale consigliata dal medico è un analgesico per il mal di testa, accompagnato in casi estremi da un antiemetico per la nausea. (Curiosità e perchè)

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Proverbio di oggi……….. I figli so piezze e core

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 504

PREVENZIONE E SALUTE

ANCHE LA RADIOTERAPIA CONTRO LE METASTASI OSSEE

Una frazione di radiazioni è efficace per alleviare il dolore nei pazienti, anche anziani, con un tumore diffuso alle ossa. Così si migliora la qualità della vita (sempre più lunga) dei malati

Un trattamento di radioterapia palliativa può alleviare, in

modo significativo, il dolore causate da metastasi ossee

nei pazienti oncologici anziani. È la conclusione a cui è

giunto uno studio olandese presentato durante l’ultimo

congresso della Società europea di radioterapia e

oncologia, tenutosi a Ginevra durante le scorse

settimane.

«Un’indicazione importante per migliorare la qualità di

vita dei malati, soprattutto a fronte dell’invecchiamento

generale della popolazione (e dunque anche di chi ha il cancro) e della capacità di prolungare la

sopravvivenza dei pazienti con un tumore».

LO STUDIO - I ricercatori olandesi hanno estrapolato i dati dal Dutch Bone Metastases Study, la

sperimentazione più ampia al mondo sull’efficacia dei differenti tipi di radioterapia disponibili per

mitigare la sofferenza che deriva dalle metastasi alle ossa.

I 227 partecipanti al trial (tutti con più di 75 anni d’età) hanno compilato, a intervalli di tempo regolari,

dei questionari per rilevare il dolore e la qualità di vita:

«Abbiamo così appurato - spiegano gli studiosi - che una singola frazione di 8 Gray (l’unità di misura

della dose assorbita di radiazioni) è efficace per raggiungere lo scopo antalgico».

I partecipanti erano soprattutto uomini (54%) e i tumori più frequenti presi in considerazione sono

stati quello al seno (39 % dei casi), alla prostata (23 %) e al polmone (25), con il restante 13 %

composto da varie forme (vescica, retto, esofago).

RADIO PIÙ EFFICACE - L’effetto del trattamento radioterapico si è rivelato differente a seconda del

tipo di tumore primario: per esempio, la cura appare funzionare meglio in caso di neoplasie

prostatiche o mammarie e meno verso le metastasi originanti da cancro polmonare (probabilmente,

secondo gli studiosi, perché più aggressivo o difficile da curare).

«Le metastasi ossee possono disturbare molto la vita dei malati, specie se anziani e affetti da altre

patologie oltre il tumore - commenta Vincenzo Valentini, presidente Estro e direttore della

radioterapia al Policlinico Gemelli di Roma -, per questo è fondamentale poter disporre di strategie

capaci di minimizzare i loro effetti negativi.

Sappiamo già che una singola frazione di radiazioni può ridurre da parte dei pazienti l’assunzione di

morfina, che sebbene sia efficace nel controllare il dolore ha effetti collaterali.

Questa soluzione, usare la radioterapia in chiave antidolorifica, è più semplice e migliora

maggiormente la vita dei malati».

(Salute, Corriere)

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 504

PREVENZIONE E SALUTE

LEI NON HA VOGLIA DI SESSO? PUÒ ESSERE COLPA DELLA TENDINA DELLA DOCCIA

Gli onnipresenti ftalati, usati per ammorbidire il pvc, potrebbero determinare un calo della libido femminile

Le sostanze chimiche nel pvc delle tendine della doccia e nelle confezioni dei cibi industriali potrebbero fiaccare l'interesse sessuale femminile. Il calo della libido è stato associato con gli additivi usati per ammorbidire la plastica, gli ftalati. Le donne con i livelli più alti di queste sostanze nell'organismo hanno il doppio di probabilità di dire "Non stasera, tesoro" alle avance del partner. Questi i dati di uno studio condotto dalla University of Rochester School of Medicine.

Già sotto accusa per diabete e asma - Gli ftalati

sono sostanze chimiche artificiali e si crede che interferiscono con gli ormoni naturali cruciali per la salute generale. Il materiale è onnipresente, si trova dal cruscotto delle auto al packaging alimentare. Piccole particelle possono essere assimilate semplicemente respirando o con l'ingestione. Già studi precedenti hanno collegato gli ftalati a diabete e asma. Inoltre, sono stati criticati per "femminilizzare" i cervelli dei bimbi maschi e lo scorso anno l'Oms ha avvertito che hanno "serie implicazioni per la salute".

Lo studio - Il team di ricerca ha misurato i livelli di ftalati nell'urina di 360 donne in gravidanza tra i

venti e i trent'anni. Quelle con le maggiori quantità di ftalati nel corpo avevano probabilità due volte e mezzo superiori di perdere interesse nei confronti del sesso. Emily Barrett, autrice della ricerca, ha detto: "E' interessante perché siamo esposti a queste sostanze quotidianamente. Sono nel nostro ambiente e ogni persona studiata ha mostrato livelli misurabili". L'esperta sospetta che gli ftalati interferiscano con la produzione degli ormoni sessuali estrogeni e testosterone, entrambi coinvolti nella sessualità femminile.

Meglio privilegiare cibi non industriali - Sapere di più sull'argomento è di "capitale importanza",

secondo la studiosa, che ha aggiunto: "Per molte donne con un calo della libido non viene trovato un vero motivo. E' importante, dunque, sapere come queste sostanze chimiche possano contribuire". Barrett ha detto che il cibo è una fonte significativa di ftalati, in particolare quello lavorato industrialmente e quello iper impacchettato. Ma l'esperta dà anche un consiglio: "Una delle raccomandazioni per abbassare potenzialmente la propria esposizione è mangiare meno cibi industriali e comprare alimenti freschi non confezionati".

Non è l'unico fattore in ballo - L'esperta di relazioni Pam Spurr ha comunque ricordato la natura articolata del desiderio, dicendo che può essere influenzato da molti fattori come il fumo, i farmaci, avere un bambino o cambiare lavoro. Un portavoce della Chemical Industries Association, che rappresenta i produttori di materie plastiche, ha detto: "Non siamo a conoscenza di alcun test accettato globalmente che possa misurare l'effetto che l'esposizione chimica potrebbe avere sulla libido". Alcuni ftalati sono già vietati nei cosmetici e nei giocattoli nell'Unione europea e ulteriori restrizioni arriveranno l'anno prossimo. (Salute, TGcom24)

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 504

SCIENZA E SALUTE

DIETA, LA CENA CHE TI FA PERDERE PESO

Una minestra, un secondo proteico, verdure abbondanti e un frutto. Questi gli

ingredienti di una cena equilibrata e leggera. E se volete dimagrire, fate attenzione

a condimenti e cottura seguendo i consigli della dietista di OK Patrizia Bollo.

Per lasciarsi alle spalle una giornata impegnativa e stancante, niente di meglio di una cena equilibrata, sana e gratificante, che aiuti il nostro organismo ad affrontare al meglio il riposo notturno. Sempre con l’obiettivo di smaltire alcuni chili di troppo. Dopo i consigli sulla prima colazione, il pranzo e gli spuntini spezza fame, ecco il menù della cena ideale suggerito sempre dalla dottoressa Patrizia Bollo, professore a contratto. di dietistica all'Università Statale di Milano, dove conduce anche corsi di cucina dietetica.

Quali sono gli obiettivi del pasto serale? Il primo ruolo che

svolge la cena è di completare i fabbisogni nutrizionali dell’organismo che per vari motivi, di tempo o di scelta personale, non sono stati soddisfatti durante la giornata. Il secondo obiettivo è quello di non appesantire l’organismo per non compromettere la qualità del sonno. Il terzo requisito che dovrebbe avere il pasto serale è di gratificazione psico-fisica e confort dopo una giornata di lavoro o di studio.

Quale alimento non deve mancare e quale si può consumare in abbondanza? Così come a

pranzo è necessaria una piccola porzione di alimenti ricchi di carboidrati ai quali affianchiamo abbondante verdura cotta e/o cruda, anche a cena non deve infatti mancare la verdura. In questo caso è buona abitudine, anche nell’ottica di perdere qualche chilo, iniziare il pasto con una minestra o passato di verdure miste di stagione, alla quale si potranno aggiungere erbe come ad esempio il timo, l’origano, la maggiorana e/o le spezie come il pepe o il peperoncino. La minestra o la crema di verdure devono essere preparate senza aggiungere patate e grassi.

E per quanto riguarda le altre portate? A pranzo abbiamo dato maggior rilievo ai carboidrati, dunque a cena non dovrà mancare una porzione di alimenti ricchi di proteine, sotto forma di pesce, carne bianca e magra, uova o formaggi. Come ottima alternativa alle proteine di origine animale si può optare per i legumi, come ad es. i fagioli (Borlotti, Cannellini, di Spagna, di soia ecc) o i ceci o le lenticchie. L’importante è che ci sia una rotazione nella scelta degli alimenti, alternando legumi, carne, pesce, uova e formaggi (questi ultimi non più di due volte a settimana). A fine pasto, o dopo cena, si può consumare un frutto o una bevanda calda. Se si vuole perdere peso, e con la stagione fredda alle porte, sarebbe ideale fare una scorta di vari tipi di tisane e prendere l’abitudine di concedersi un momento di relax prima di coricarsi, un rituale che gratifica e “coccola” lo spirito. Non dimenticare di idratarsi bevendo molta acqua e se si vuole dimagrire il vino va abolito (un bicchiere standard a media gradazione apporta circa cento calorie) mentre se non si hanno problemi di peso né di salute ci si può concedere un bicchiere.

Per perdere qualche chilo, quale metodo di cottura è più indicato? Una cottura light che non richieda aggiunta di grassi. Le uova vanno preparate alla coque o sode o in camicia, oppure si può cucinare una frittata utilizzando una pentola antiaderente. Quest’ultima è perfetta anche per preparare la carne e il pesce, aggiungendo spezie ed erbe aromatiche. Il pesce poi si può cucinare anche al forno o al cartoccio, mentre la carne si può preparare in umido, anche sotto forma di bocconcini, aggiungendo del pomodoro, cipolla o aglio. I formaggi non vanno consumati in aggiunta ad altri alimenti ricchi di proteine e vanno evitati quelli addizionati di crema di latte (panna). (OK, Salute)

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 504

CRESCE IL RISCHIO DI DIABETE E OBESITÀ CON LO SPUNTINO NOTTURNO RICCO DI FERRO

Il ferro nel sangue aiuta il fegato a regolare il metabolismo degli zuccheri durante il giorno: quando si accumula di notte interferisce invece con il ritmo circadiano, alla base dell’insorgenza di disturbi metabolici soprattutto nei turnisti.

Chi lavora su turni notturni o anche i nottambuli cronici dovrebbe prestare maggiore attenzione ciò che mangia per stare sveglio: una ricerca statunitense, pubblicata sulla rivista Diabetologia, suggerisce di evitare cibi ad alto contenuto di ferro come uova, carne, legumi o frutta secca perché sembrano interferire con la funzionalità del fegato e il controllo del glucosio nel sangue.

Il ritmo circadiano regola tutte le attività fisiologiche dell’organismo - tra

cui pressione del sangue, metabolismo, sonno-veglia - consentendogli di adattarsi meglio all’alternarsi di notte e giorno nelle 24 ore e anche al cambio delle stagioni. L’orologio principale, che controlla l’orario dei pasti e di coricarsi, è nel cervello, tuttavia ne esistono altri in altrettanti organi: la sincronia di tutti questi ingranaggi consente di regolare in modo armonioso le attività fisiologiche. Al contrario la mancata sincronia sembra essere alla base dell’insorgenza di meccanismi patologici, come accade a chi lavora di notte: obbligarsi a stare svegli e a consumare pasti ‘fuori orario’ è stato correlato, in numerosi studi, a un aumentato rischio di disturbi metabolici come diabete e obesità. Anche nel fegato è presente un orologio, regolato sull’assunzione di cibo: durante il sonno lavora per mantenere costante il livello di glucosio nel sangue che, invece, si impenna naturalmente poco prima della sveglia. Secondo quanto osservato dal team dell’Università dello Utah, il suo funzionamento corretto dipenderebbe dal ferro, introdotto con la dieta. Conducendo il loro esperimento sui topi, i ricercatori endocrinologi hanno osservato che l’aumento della concentrazione di ferro nel sangue è correlato a un migliore controllo del glucosio da parte del fegato. Solo però, puntualizzano gli scienziati, se il ferro viene assunto durante pasti in orari diurni: una sua alta concentrazione ‘fuori orario’, invece, sembra indurre l’effetto opposto, ovvero una disregolazione del metabolismo del glucosio. Questo spiegherebbe in parte perché i nottambuli cronici, così come chi lavora su turni di notte, hanno un maggiore rischio di manifestare disturbi metabolici tra cui diabete e obesità. «Quando un lavoratore notturno consuma alimenti ricchi di ferro durante la notte potrebbe amplificare la mancata sincronizzazione tra l’orologio presente nel fegato e quello del cervello», spiegano i ricercatori. «Dal momento che l’organismo tende a smorzare la variazione circadiana del metabolismo, un alta concentrazione di ferro nei tessuti potrebbe anche interferire con le normali fluttuazioni giorno-notte associate a un metabolismo ‘sano’». (OK, Salute)

PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 504

MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.

MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON 40 ANNI DI LAUREA

(Laureati nell’anno 1974)

ALBANESE Emma FIMIANI Luisa

ALFANI Maurizio FUSCO Aldo

ALDO ARRICHIELLO Giovanni GILIBERTI Giovanni

BERTINI Antonio GIUDICEPIETRO Giampiero

BOSSA Pasquale GRECO Maria

BUONO Catello GRISPELLO Donato

CAIAZZA Anna LOPEZ Ciro

CASTALDO Ersilia PIRAS Ermelinda

CAUTIERO Giuseppe SCHIOPPA Francesco

COZZOLINO Domenica SCOGNAMIGLIO Guido

DE RUGGIERO Ruggiero SIDIROPULOS Nikolaos

DI FRANCO Carmela SPAGNUOLO Maria Rosaria

FERRARA Antonio

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MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare