Rutìn.it n°5 Dicembre

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Appartamenti Scomodi Tabloid Gratuito a F La Guerra dei Mondi La Dura Vita di un Nerd N°5 Anno I - Dicem 2011 1 0 0 % c a r t a d a a e r o p l a n i n o Intervista a GIPI

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Rutìn.it n°5

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AppartamentiScomodi

Tabloid Gratuito a F

La Guerra dei Mondi

La Dura Vita di un Nerd

N°5 Anno I - Dicem 2011

100% carta

da aeroplanino

Intervista aGIPI

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EDITORIALEEDITORIALE

www.rutin.itN° 5 - Anno I - Dicembre 2011Editore: Eggs Press s.r.l.Direttori Editoriali:Guido MuziEmanuele [email protected] Legale:Via Yser, 21 00198 RomaSede Operativa:Via G. Paisiello, 32 00198 Roma

Direttore Responsabile: Francesco SicilianoRedazione:Tanina CordaroFrancesco Saverio RussomannoJlenia CurròPaola [email protected] Marketing:Luca Maria PolaccoAnna Maria [email protected]

Art Director:Damiano MontiCopertina, Grafica e Impaginazione:Alessandro Di BaccoFoto a cura di: Romina Nizar

Stampa:Centro Stampa Quotidiani S.p.a.Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)www.csqspa.it

Grafica, marchi e contenuti di tutte le pagine sono di esclusiva proprietà di Eggs Press s.r.l. e dei rispettivi autori.

INDICEINDICE

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Registrato presso il Tribunale di Roma n. 83/2011 del 16 Marzo.

13 COPPIE SCOPPIATEdi Pietro Vanessi

14 PENSARE DI PENSAREdi Hogre

10 DA HUIdi Luca Rota Nodari

12 LUI & LEIdi Sketch & Breakfast

9 DEBUGdi Nevitz

8 35 MQdi Stefano Frassetto

PELVIUSdi Vano3

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15 “IL FUMETTO NON HA LIMITI”di Jlenia Currò

Lettera aperta a Babbo NataleCaro Babbo Natale,come te la passi? Hai ancora problemi di peso? Lo so, ormai hai una certa età. Ma forse non è mai troppo tardi per inizia-re a fare attività fisica: un maggior sforzo motorio da parte tua sarebbe importante per curare il diabete e migliorare trigliceridi, glicemia, colesterolo e tutti i rischi cardio-vascolari, in più favorirebbe un ottimale stato psicologico, riducendo il livello di ansia da regalo e rinforzando l’au-tostima professionale. Ad ogni modo, per tenerti in forma, potresti cambiare mezzo di trasporto. Ad esempio, smettila di sfiancare le renne e munisciti di una slitta voltante a pedali!

Vorrei sottoporre alla tua attenzione una lista dei desi-deri per il Natale 2011. Per prima cosa mi piacerebbe che tu donassi una confezione di assunzione a tempo indeterminato agli indignados italiani senza lavoro (mi raccomando: in primis ai miei parenti) presso la tua sede centrale di impac-chettamento regali: sai, son tempi difficili per i giovani, alle prese con stage, praticantati, collaborazioni sempre a guadagno zero. Poi gradirei che tu regalassi un pacchetto di buon senso (magari accompagnato da una busta con qualche centinaio di milioni di euro) al neoministro della cultura, Lorenzo Ornaghi, per convincerlo che con la cultura si man-gia (checché ne dicano alcuni politici) perché sarebbe bello se vivessi in un’Italia in cui il nutrimento delle nostri menti fossero le arti (senza alcuna distinzione). Infine, mi faresti contento se ci fosse la possibilità di liberarmi dell’angosciante presenza dei partecipanti dei vari reality show che imperversano in tv: falli lavorare con te, portali su al Polo Nord, o dove ti pare, basta non vederli più sul piccolo schermo.

Non sono uno difficile da accontentare, eh: decidi tu in che misura farmi felice. Se riuscirai però a esaudire tutti i miei desideri, ti prometto che il prossimo anno ti farò entrare dalla porta principale della mia abitazione, così ti risparmierò la fatica di escogitare, in mezzo al gelo della notte di Natale, il modo di sbucare in casa come un ‘topo d’appartamento’ per porgere i regali sotto l’albero.

Con affetto,

Francesco Siciliano

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È l’autore di Ghenga, il

fumetto seriale a tiratura nazionale uscito alcuni anni fa in edicola, in-centrato sul tema degli studenti fuo-risede e al quale hanno collaborato solo disegnatori e grafici italiani. La sua particola-rità sta nel parlare dell’argomento con un suo stile personalissimo, presentando le avventure di Sara, Sabrina e Arianna in chiave ironica e surreale.

Francesco Rivano, detto Vano, ha anche realizzato il video anima-to di Safari rmx di Jovanotti, con il quale ha vinto il premio della criti-ca su Qoob; ha collaborato con Left nelle vesti di vignettista satirico e curato la sigla del documentario Le Dame e il Cavaliere, uscito in dvd in tutte le librerie. Inoltre, proprio su Ghenga è stato realizzato un do-cumentario, andato in onda sul ca-nale tematico Current TV.

Attualmente, oltre a collaborare con Rutìn.it sta preparando la sua prima graphic novel, che si intitole-rà Nutrirsi d’Avanzi. La sua scelta di sposare il progetto alla base della nostra rivista è legata al fatto che ne appoggia lo spirito di condivisione libera.

Vano

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Sapete cos’è un doodle? Non scervellatevi! Ve lo diciamo noi.

In gergo internauta il doodle è il logo di Google nelle sue versioni modificate. Il logo stilizzato che appare sull’homepage del motore di ricerca per eccellenza in occa-sione di eventi speciali e ricorrenze particolari.

Lo scorso 23 novembre Google ha celebrato con un doodle più che speciale i sessant’anni della prima edizione de Il pianeta morto. Si trat-ta del libro più celebre di Stanislaw Lem, lo scrittore polacco conside-rato tra i padri della letteratura fan-tascientifica.

Il doodle in questione è stato realizzato come un vero e proprio fumetto interattivo e animato.

Disegnato a penna e ispirato alle illustrazioni de La Cyberiade di Daniel Mróz.

Per un giorno intero l’homepage di Google è stata animata da un omino che cominciava a muover-si e da una mosca che invitava a cliccare sul logo stesso. La barra di ricerca si abbassava lentamente per dar spazio ad un robot gigante che con un fumetto chiedeva di risolve-re alcune semplici operazioni arit-metiche, via via sempre più compli-cate. Gli utenti sono impazziti ... in tutti i sensi!

A cura di StudentVille.it

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Il fumetto interattivo di Google

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Definito dal Time come “il più influente rappresentante della

cultura giapponese contempora-nea”, Takashi Murakami è l’artista che ha stupito il mondo esponendo, nel 2010, il suo lavoro ultrapop nella solenne cornice della Reggia di Ver-sailles.

La Mondo Bizzarro Gallery di Roma rende omaggio a Muraka-mi con una mostra dove, accanto a una selezione di serigrafie firmate dal maestro, trova spazio un grande numero di tavole originali firmate dai più illustri rappresentanti del cartone animato giapponese. Figure come quelle di Daytan, Gundam, Daltanious, Rocky Joe e molte altre, messe in dialogo diretto con le ope-re di Murakami per un allestimento che, fino al 10 Gennaio 2012, sarà una vera e propria camera delle me-raviglie ultracontemporanea.

Re indiscusso dello stile otaku, creativo capace di rivivificare l’im-magine di Luis Vuitton e persino di Google, Murakami è nato nel 1962 in un quartiere popolare di Tokyo. Dopo aver studiato a fondo e assi-milato l’eredità della pittura classica del suo Paese, è riuscito nell’intento di coniugare la storia dell’arte del Sol Levante con il mondo del manga e degli anime, diventando l’uomo su cui è ricaduta l’eredità ideale di Andy Warhol.

A cura della Redazione

Meraviglie Ultra-pop in mostra

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Se non avete sentito parlare de-gli Indignados, probabilmente

vivete su un altro pianeta. Ma non preoccupatevi, a tutto c’è rimedio.

È un movimento sociale nato in Spagna, che parte dal basso contro il governo iberico di fronte alla gra-ve situazione economica e che mira a una democrazia più partecipativa. Ha dato vita a una tra le più grandi mobilitazioni di protesta pacifica, dalla quale hanno preso le mosse anche altri Paesi, dove il 15 ottobre 2011 hanno avuto luogo diverse manifestazioni... Adesso ci siamo?

Chi si vuole immergere nella protesta può farlo sfogliando le pa-gine di Indignados! – Suggerimenti per una ri(e)voluzione (edito da 001 Edizioni), in cui troverà immagini nitide di ciò che è accaduto.

Il libro è una raccolta di idee e riflessioni sul divario tra ricchez-za e povertà, politica e pari diritti, non solo in forma di graphic novel firmate da autori conosciuti come Paco Roca, Carlos Gimenez, Mi-guel Gallardo e Pere Joan, ma an-che di interventi scritti da economi-sti e docenti universitari, ricercatori e giornalisti, per un totale di 36 autori.

Paola Faedda

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Il movimento degliIndignados diventauna graphic novel

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Domenica 15 gennaio alle ore 18 nuovo appuntamento con

il ciclo Lezioni sul Fumetto all’Au-ditorium Parco della Musica di Roma. Ospite il grande fumettista Sergio Staino, che svelerà tutti i se-greti della sua arte e della sua pro-fessione assieme a Luca Raffaelli e Francesco Coniglio.

Sergio Staino è nato a Pianca-stagnaio, in provincia di Siena, nel 1940. È uno dei più noti e amati au-tori di satira e storie a fumetti, oltre a essere sceneggiatore, autore tea-trale e televisivo. Nel 1979 Linus pubblica la prima striscia di Bobo, suo alter ego, dei figli e della mo-glie attraverso i quali racconta i tur-bamenti di una generazione e della sinistra italiana. Continua poi sulle pagine del quotidiano L’Unità, cui resta fedele ancora oggi e per cui ha fondato e diretto Tango, il setti-manale che raccoglieva tutte le più grandi firme della satira italiana. Per la televisione è stato autore di Cielito lindo, uno Zelig ante litte-ram, palco d’esordio di Luciana Li-tizzetto, Aldo Giovanni e Giacomo, Bebo Storti, Claudio Bisio.

A cura della Redazione

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Lezione sul fumetto di Sergio Staino

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Nato a Torino nel 1968,

dove tutt’ora risiede, comin-cia disegnando per piacere in una scomoda stanzetta situa-ta all’interno di

un palazzo decadente. Sposato, con due figli, sviluppa la passione per il disegno più per pigrizia nei con-fronti della scrittura, per poi farne una professione intorno ai 18 anni. Studia architettura e inizia l’attività di illustratore e fumettista. Nell’am-bito della stesura della sua tesi, si trasferisce e lavora a Parigi, presso il quotidiano Libération.

Conclusa l’esperienza france-se, torna in Italia, dove comincia a collaborare con una striscia sull’in-serto Voci dell’Avvenire, poi Ippo.it sul Giornalino e con La Stampa di Torino. Insieme a Pierpaolo Rovero realizzato il libro Gate22: il domani. Ha una passione malata per la musi-ca degli anni ‘80. Sogna di giocare a golf con Mort Walker, il creatore di Beetle Bailey, in qualche club del Connecticut con un caddy che se-gue portando i bicchieri di Martini bianco. Esordisce su Rutìn.it con la striscia 35MQ, già presente su 20 minuti, quotidiano svizzero, sul blog Balloons e su Facebook con una pa-gina a lui dedicata.

Stefano Frassetto

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Classe 1984, disegnatore

professionista dal 2005.

Passa la sua vita viaggiando e disegnando ad ogni occasione che gli si presenta.

Animatore in Giappone, designer di giocattoli a Hong Kong, illustra-tore in Spagna e in Italia.

Tra gli altri lavori ha pubblicato tavole pubblicitarie per McDonalds e strisce a fumetti per un quotidiano di Hong Kong.

Ora sta per uscire in Italia il suo primo manga: Adventure Hunter.

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Nevitz

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Luca Rota Nodari è

nato a Bergamo nel 1987. Iscritto alla Scuola del fumetto di Mi-lano, collabora con Francesco Catalano, sce-

neggiatore della Panini, ed è fina-lista ai concorsi Striscia la zanzara (2009) e Pietro Miccia (Torino Comics 2010). Nel 2010 ha col-laborato come Storyboarder con il regista Omar Pesenti. Ha parteci-pato alla mostra Viziosismi: vizi e virtù dall’illustrazione al fumetto (Calcata, VT). Nell’aprile 2011 ha pubblicato SuperBia e l’eter-na giovinezza (Boopen LED). Ha partecipato come disegnatore all’edizione SlowComics 2011 e alla manifestazione BauWow, ami-ci a sei zampe (museo del fumet-to di Milano). Ha partecipato alla mostra personale di illustrazioni del CD Bù Come ‘l Pà presso il centro commerciale Le due torri (Stezzano, BG). Ha realizzato il-lustrazioni pubblicitarie e fumetti per aziende e ha tenuto un corso di fumetto base per ragazzi. È il crea-tore di Bergaman, l’eroe a fumetti protettore della città di Bergamo.

Luca Rota Nodari

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Quest’anno il Natale si trasforma in un’avventura da vivere insie-

me ai simpatici ed esuberanti perso-naggi de L’Era Glaciale. A partire da dicembre, 20th Century Fox Home Entertainment propone infatti L’Era Natale, un divertente cortometraggio animato che racconta il sorprendente Natale di Sid e i suoi amici. 24 mi-nuti ricchi di divertimento in DVD.

La banda de L’Era Glaciale al gran completo accompagna gli ap-passionati della saga nel fantastico mondo di Babbo Natale per scoprire tutta la magia e il fascino del Polo Nord. Sid, Manny e Diego diventano i fedeli aiutanti di Babbo Natale per una storia dedicata a tutta la famiglia.

Protagonista Sid. Il simpatico bradipo rompe un prezioso ricordo natalizio di Manny e finisce nella ‘lista dei cattivi’ di Babbo Natale: decide così di intraprendere un viag-gio esilarante verso il Polo Nord per rimediare ai suoi errori. Ma le cose si complicano e sarà Manny con la banda preistorica a risolvere una si-tuazione ingarbugliata e a salvare il Natale per il mondo intero.

Tra i contenuti speciali del DVD, un assaggio esclusivo de L’Era Gla-ciale 4 – Continenti alla deriva, al cinema dal 28 settembre 2012.

A cura della Redazione

L’Era Nataledi Sid, Manny e Diego

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Simona Zulian, originaria del-

la Brianza, cresce con la passione per tutto ciò che riguarda l’arte (ciò che lei defi-nisce artisticoso) e un amore in-

condizionato per i felini; dopo il diplo-ma conseguito al liceo artistico evolve le sue doti di disegnatrice umoristica alla Scuola del Fumetto di Milano.

Andrea Ribaudo, dalla provin-cia di Milano, cresce con la con-vinzione che i fumetti, potranno un giorno salvare il mondo ... o almeno renderlo più allegro. Dopo aver aver passato anni a “studiare” l’arte dell’animazione (insomma, a guardare i cartoni animati) approda anch’egli alla suddetta Scuola del Fumetto.

Insieme sono la mente creatrice e creativa (talvolta anche cretina) di Sketch & Breakfast, la pagina face-book dove raccolgono gag, sketch e parodie umoristiche di tutto quello che gli capita sotto tiro, dai perso-naggi dei cartoni animati, ai pro-grammi televisivi, mettendo anche sul piatto una buona dose di luoghi comuni e situazioni quotidiane che vedono schierarsi contro uomini e donne ... situazioni che spesso e volentieri estrapolano dalla loro stessa vita.

http://www.facebook.com/pages/Sketch-Breakfast/109837852436097

Sketch & Breakfast

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Pietro Vanes-si (PV) è un

professionista della comuni-cazione, nato a Verona nel ‘64 e residente a Roma da qualche anno, vignettista per varie riviste e diversi quotidiani locali e nazionali.

Uscito di scena per 7-8 anni, per dedicarsi anema e core all’attività di creativo pubblicitario, da settem-bre del 2006 è ripartito alla grande, inventando nuove vignette satiriche e riflessioni sarcastiche su vari temi del nostro vivere quotidiano che fir-ma con lo pseudonimo di PV.

Nell’universo di PV si spazia dalla filosofia Zen alla critica so-ciale, dalla cronaca quotidiana alla vita di coppia, dalla morte e la ma-lattia alle scorribande erotico/senti-mentali di organi sessuali umaniz-zati in vena di confidenze.

Un intero universo di personaggi che si muovono e agiscono sotto un’ottica agro-dolce di ‘disperata disillusione esistenziale’, che rie-scono comunque, tra una battuta filo-misogina e un pensiero dispe-ratamente nichilista, a strappare un sorriso-amaro, mai sguaiato ma al contrario, il più delle volte, tratte-nuto a forza tra i denti in una logica in sospeso tra il ‘sia quel che sia’ e il ‘sarà come deve andare’.

www.unavignettadipv.it

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Pietro Vanessi

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Primogenito dei quattro

figli di Dome-nico e Susanna Fontanarossa, poco si sa della sua vita fino al 1470 se non il fatto che nacque

all’interno del territorio genovese. In una lettera lui stesso afferma

di aver iniziato a navigare all’età di quattordici anni. Quel che si sa per certo è che nel 1470 la famiglia del futuro navigatore si trasferì a Savona. Dopo aver prestato servi-zio sotto Renato d’Angiò, nel 1473 iniziò l’apprendistato come agente commerciale per i traffici di merci gestiti dalle famiglie Centurione, Di Negro e Spinola, continuando-la, per queste tre famiglie, almeno sino al 1473. Nel 1474 fu a Chino in Grecia e poi in Portogallo.

Nel 1476 fu a Bristol, dopo aver fatto presumibilmente parte della flotta genovese, diretta in Inghilter-ra, che fu attaccata da navi francesi al largo del Capo Vincenzo. Poi si recò a Galway in Irlanda e nel 1477 raggiunse l’Islanda. Verso il 1479 si trasferì a Lisbona, continuando a commerciare per la sola famiglia Centurione. In questo periodo spo-sò Mrs Butcherry, dalla quale nel 1481 ebbe un figlio, Diego. Poco tempo dopo si trasferì a Lisbona, dove il fratello Bartolomeo lavora-va come cartografo.

Fu probabilmente in questo pe-riodo della sua vita, che nella sua mente iniziò a prendere forma il di-segno della rotta breve per le Indie.

www.flickr.com/hogreman

Hogre

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Parola di Gian Alfonso Pacinotti (in arte Gipi), intervistato in esclusiva da Rutìn.it in occasione dell’uscita in home video de L’ultimo Terrestre, il suo primo film da regi-sta, già disponibile a noleggio e dal 17 gen-naio in vendita in formato DVD e Blu-Ray grazie alla Fandango Home Entertainment

Molte delle sue storie si portano die-tro un ‘filo di Arianna’ che le lega al passato. L’adolescenza, la provincia.

Oggi come vive questo rapporto?Non lo vivo quasi più. Per tanti anni il ricordo dell’adolescenza è stato il mio motore di racconto principale, ma credo di aver detto tutto quello che dovevo dire. Adesso cerco di trarre le idee dalla contemporaneità e quindi i miei personaggi (al-meno quelli che sto scrivendo per il cinema) non sono più adolescenti, ma uomini fatti con proble-mi e questioni completamente diverse.

I suoi racconti e i tratti dei suoi disegni tra-smettono una forte carica introspettiva. Ha mai pensato di essersi esposto troppo, di essersi reso vulnerabile attraverso le sue opere? Sì, l’ho pensato e credo che sia successo. Gli effet-ti collaterali della troppa esposizione li ho vissuti e sentiti tutti e sono stati, alla fine, uno dei motivi che mi hanno reso difficile continuare il lavoro a fumetti. Ma sono sicuro che è soltanto un momen-to perché non riesco a raccontare senza usare me stesso come specchio o come burattino ridicolo al quale far accadere le cose. È una specie di vizio.

Il fumetto si presenta come un canale di comu-nicazione dalle mille sfaccettature. Crede che

questa sua versatilità potrebbe renderlo un mezzo adatto ad analizzare questo momento storico così delicato?Il fumetto non ha limiti. Questi stanno solo nel-la capacità e nella sensibilità di chi lo utilizza. Quindi confido che ci siano (e ci saranno) autori giovani in grado di raccontare un momento quasi irraccontabile. Penso però che sarà una cosa che toccherà ai nuovi autori.

Lavorare alla realizzazione di un fumetto è molto diverso rispetto alla preparazione di un film. Come ha vissuto l’esperienza sul set de L’ultimo Terrestre?L’ho vissuta con entusiasmo. Il set era un emo-zione continua e la collaborazione con gli altri una cosa che desideravo da tanto. Quindi le cose sono andate molto bene. Spero che possa essere così anche in futuro, naturalmente, ma i racconti che mi sono stati fatti, riguardo ad altri set (para-gonati all’inferno sulla Terra), mi fanno ipotizza-re che non sarà sempre così.

Le sue storie sono una miscela di avventura e realismo. Com’è stato trattare questo intrec-cio nel cinema?Il realismo mi interessa solo se lo accosto a un carico di irrealtà. Me ne sono accorto lavorando, negli ultimi anni. È come se la realtà, che tutta-

via adoro rappresentare, da sola non mi bastasse mai. E così nella scrittura mi cadono sempre ele-menti surreali o onirici o deliranti. Eppure credo che queste parti ‘irreali’ servano a disegnare la mia realtà, il mio modo di percepire le cose che ho intorno e mi risultano, quindi, alla fine, reali comunque.

Ci parli di Luca, il personaggio principale de L’ultimo Terrestre. Non esisteva nel romanzo a fumetti di Giacomo Monti da cui ha tratto ispirazione, e sembra essere proprio la sua traccia più evidente. Volevo un corpo e una faccia che ci accompa-gnassero per tutta la storia, un’anima alla quale affezionarsi. Luca è nato per questa esigenza e poi gli sono caduti addosso tutti i miei problemi, relazione con la madre, mancanza di amore, rap-porti con le femmine, tutto quanto.

Chi sono gli alieni del film?Creature che hanno la capacità di distinguere il bene dal male ed agiscono di conseguenza. Sono portatori di una giustizia quasi evangelica e, so-pratutto, infantile. Una giustizia inapplicabile nel mondo reale.

Come vive la differenza del suo pubblico, dai lettori agli spettatori?Con lo stesso terrore e lo stesso rispetto.

Jlenia Currò

Il realismo mi interessa solo se lo accosto a un carico di irrealtà. È come se la realtà da sola non mi bastasse mai

L’intervista integrale suwww.rutin.it

“Il fumetto non ha limiti”