Russell Epilog
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Russell 1905
perché se ne discute ancora?come se ne discute ora?
1. Richiami alla TD e contesto2. Cosa e Come si discute oggi della TD• Perché si discute ancora della TD• Contesto e Anafora5. Contesto e Descrizioni Incomplete
1.0 Il re di Francia
Analisi logica
“Il re di Francia è calvo”
Esiste un x che è Re di FranciaX è unicoX è calvo
1.1 Sintagmi denotanti (denoting phrases)pag.820
Nomi propri (a, b, c,…) ≠ sintagmi denotanti
(“il ” “tutti i ”, “un ”, “qualche ” “nessun ”,..) proposizioni
Proposizioni singolari Proposizioni generalidipendono da oggetti indipendenti da oggetti
“F(a)” “F(tutti i )”alberto è Fatuo tutti gli studenti sono Fatui
1.2 significato nel contesto pag. 818
“il ” non ha significato in isolamento
“il ” è un simbolo incompleto
= solo nel contesto di un enunciato “C(il )” si può spiegare il modo in cui “il ” contribuisce alla proposizione espressa - ambito!!!
Analogo al discorso di Frege su enunciati quantificati in Ideografia
1.3 notazione PM e ambitop. 822
“il ” => (x)(x) (iota operatore; già in Frege)
• [(x)(x)] (x)(x) =df x(x)(y(y x=y) & x)
Il re di Francia è calvo FALSO
(2) [(x)(x)] ¬ (x)(x) = x (x)(y(y x=y) & ¬ x) Il re di Francia non è calvo FALSO
(3) ¬ [(x)(x)] (x)(x) = ¬ x (x)(y(y x=y) & x)Il re di Francia non è calvo (¬ x…) VERO
intermezzo
1814 un anonimo scrive “Waverley” primo romanzo storico inglese (sulla Scozia) che ha molto successo e incuriosice molti sul vero autore
1815 Il principe Reggente Giorgio vuole sapere se è cero come molti dicono (tra cui Jane Auste) che Scott è l’autore di Waverley
1821 Giorgio diventa re con il nome di Giorgio IV1822 Invitato da Sir Walter Scott (divenuto baronetto
come Dummett), Giorgio IV fa una visita in Scozia, la prima di un re inglese dal 1650! Rinascita di usi scozzesi come il Kilt con i disegni a quadri (tartan)
1.4 Argomento della banalità (Triviality)pag. 825
“La proposizione “Scott era l’autore di Waverley” ha una proprietà non posseduta da “Scott era Scott”, e cioè la proprietà di cui Giorgio IV voleva sapere se era vera di Scott. Quindi le due non sono la stessa proposizione.”
Russell, On Denoting
1.5 Argomento banalità riformulatopag.824
Assumendo: significato=oggetto denotatoDimostro che: (x)(x) è sempre un simbolo incompleto e non un nome
1. Scott è l’autore di Waverley2. Assumiamo che “l’autore di Waverley” [(x)(x)] si usi come nome
proprio per un oggetto c3. Scott=c4. Se c ≠ Scott, la proposizione è falsa5. Se c = Scott, la proposizione è vera ma triviale Scott=Scott
Infatti se (x)(x) fosse usato come NP Scott = (x)(x) sarebbe necessariamente o falso o vero e triviale come a=a
1.6 Frege e Russellpag. 825
Assunzioni di Russell: 0. Contributo dei NP solo la loro denotazione1. a=b e a=a sono egualmente banali se a e b sono nomi propri [conseguenza di 0]2. se credi p (scott=scott) senza credere q (Scott=l’autore di W.) allora p e q sono diverse proposizioni [principio “differenza intuitiva” di Evans]
Problema per Russell:Come puoi credere a=a e non credere a=b? Risposta:almeno uno dei due termini non è un nome proprio
2.0 cosa si discute oggi della TDpag. 811
• La TD deve fare parte di una teoria del significato per la lingua naturale? Interesse dei linguisti
• Se sì, come catturare e esprimere il suo contributo?
• Se no (ad es: presupposizione e non TD), che farne, dato che ha comunque un grosso potere esplicativo?
2.1 cosa si discute oggi della TD
• Descrizioni plurali, termini di massa (l’acqua) letture generiche (la balena è un mammifero…)
• DD come espressioni (direttamente) referenziali [Strawson…]• Ambito e forma logica (Kripke e Chomsky)• Sintassi (del linguaggio naturale)• Anafora e contesto• Presupposizione o espressione di esistenza• Possessivi e contesto• Contesto e unicità:
• (a) atteggiamenti e atti linguistici • (b) descrizioni incomplete
• Identità e predicazione
2.1 TD e linguistica tradizionale
NP (Noun Phrase=sintagma nominale)
S
NP VP
Art N V NP
Art NIl bimbo mangia la mela [NP il [N bimbo [VP[V mangia[NP la mela]]]]
2.2 come si discute oggi della TDpag.813
NP (Noun Phrase=sintagma nominale)
DP (Determiner Phrase=sintagma determinativo)
Il D (determinativo o determinante) è la “head” di diverse possibili NP
tra i D troviamo la classe dei designatori di Russell: “il”, “tutti”,“qualche”, “un”, ecc.
2.3 Ambito e forma logica (saltare?)pag. 832
Ambiguità di ambito di una DD[(x)(x)] ¬ (x)(x) = x(y(x x=y) & ¬ x)
Il re di Francia non è calvo (x… ¬ ) FALSO
¬ [(x)(x)] (x)(x) = ¬ x(y(x x=y) & x)Il re di Francia non è calvo (¬ x…) VERO
Ambiguità di ambito in una DD1) [DP my [NP[NP former[NP colleague]] and [NP friend]]]
“former” ha ambito stretto[DP my [NP[former[NP[NP colleague] and [NP friend]]]]
“former”ha ambito ampio
3.0 perché si discute ancora di Russell(?)pag. 863
Descrizioni
termini singolari predicati di x livelloElemento indicale… elemento descrittivo…(referenzialisti) (descrittivisti)
Russell’s TD: DD condividono proprietà del riferimento e della predicazioniquindi atti di descrivere e identificare funzionano - sia come atti di riferimento - sia come atti di predicazione
4.0 an argument from anaphorapag. 826
“Scott=Scott” ≠ “Scott=the author of Waverley”
diversamente da un NP una descrizione può avere partiche si possono usare come antecedenti di riferimenti anaforici
(1) The author of Waverley was unhappy with it(2) * Scott was unhappy with it
No martini no party
QuickTime and aᆰ decompressor
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4.1 anafora contro i referenzialisti?Pag.839
[DP the[NP man drinking [DP a[NP martini]]]] [VP hasn’t paid for it]
The man drinking martini hasn’t paid for itma..Se sostituiamo “the man drinking martini” con “he” o con “Scott”cadiamo nel caso precedente
?he hasn’t paid for it
Come si fa a salvare una lettura “referenzialista” delle DD (alla speaker’s reference)? Conclusione: se una DD usata referenzialmente, non vi sono costituenti che corrispondono a usa sua parte
no martini, no parte
4.1bis due letturepag.840
Due possibili letture del riferimento anaforico:
(a) Lettura esistenziale (sul martini:))
(b) Lettura determinante (sul bevitore) [i pronomi in 3 DD-incomplete-841]
Con (b) Neale cerca di salvare capra (Russell) e cavoli (Speaker’s reference)
4.2 problemi dell’anafora (pag. 842)
E-lettura (“it” legato a quant.esistenziale)
(1) [DP the[NP man drinking [DP a[NP martini]]]] [VP paid for it] parrebbe imporre - contra la lettura referenziale:
(2) [there is a martini]x such that the man drinking it x paid for it x
Ma…
(3) [DP evey [NP man drinking [DP a[NP martini]]]] [VP paid for it]Non viene resa bene con(4) [there is a martini]x such that tevery man drinking it x paid for it x
Qualcosa non funziona!
4.3 la risposta “alla Russell” di NealeD-lettura (determinante) (pag. 842)
(1) [DP the[NP man drinking [DP a[NP martini]]]] [VP paid for it]può ammettere un’altra lettura:
(2) [the man drinking martini]x paid for the martini hex is drinking
E analogamente:
(3) [DP evey [NP man drinking [DP a[NP martini]]]] [VP paid for it]viene resa bene con(4) [every man drinking martini]x paid for the martini hex is drinking
5.0 descrizioni incomplete
L’attuale re di Francia è calvoL’autore di Waverley è scozzese
Il tavolo è pieno di libriIl libro è sul tavoloI cani hanno abbaiato tutta la notte
5.1 tre tipi di soluzione
Approccio esplicito:Sostituisci la DD-incompleta con una più lunga
Approccio implicito:Relatività a un dominio di quantificazioneV/F non proposizioni, ma enunciati su domini
Approccio ibrido (o dell’indicale nascosto)OK per domini; ma proposizioni per sé V/F
5.2 approccio esplicito a DD-Ipag. 848-849
Approccio esplicito o ellitticoIl termine denotante deve essere “completato” (Recanati)
Sono andati tutti via Tutti i partecipanti al mio (questo) party …Il re è andato via Il re di Norvegia è andato viaNon ho vestiti da mettere Non ho vestiti adatti a questo partyMio figlio il figlio qui presente…
Compito dell’ascoltatore inferire la relazione rilevante (Davidson?)Come? Da considerazioni contestuali (si dice sempre così)Quali? Forma standardizzata di completamento dimostrativo(ma non sufficiente a coprire tutti i casi! Es. Re di Norvegia…ma c’è il mio party)
5.3 Approccio implicito a DD-Ipag. 849
V/F non proprietà di proposizioni ma proprietà di proposizioni relative a un dominio di quant.
Tutti sono andati via [dominio: mio party]Non ho vestiti da mettere [dominio: mio party]
Dominio di quantificazione può cambiare in una frase?
I cani abbaiarono ai cani tutta la nottecani [dominio: miei cani] cani [dominio: randagi attorno a casa mia]
DOMINI DI QUANTIFICAZIONE COME SITUAZIONI O CONTESTI
5.4 Approccio ibrido a DD-Ipag. 850
Implicito: abbiamo bisogno di domini di quantificazioneEsplicito: abbiamo bisogno di proposizioni vere e false in sé
(minimum proposition?)
Conseguenza: - proposizioni hanno una struttura più complessa - nominale connesso a un indicale nascosto (hidden indexical)I cani (“quei” cani)
Indicali nascosti fanno parte della forma logica
Trade off
Approccio esplicito o ibrido:struttura composizionale più ricca; linguaggio più complesso e
sintassi più complessa di quanto appare a prima vista
Approccio implicito:Struttura composizionale più semplice, sintassi più semplice; Sintassi più semplice e come appare a prima vistala complessità sta nei filtri che determinano quale dominio occorre (la “strategia” di convergenza di Davidson?)
5.5 DD essenzialmente incomplete?
Con un po’ di ingegnosità qualsiasi descrizione può essere specificata relativamente a un contesto e/o a una interpretazione
Questo non comporta che debba essere essenzialmente “riferimento diretto” (indicale nascosto)
Ma comporta che debba essere sempre riferita a una situazione o dominio di interpretazione.
Questo semplifica la sintassi, la semantica e complica la pragmatica. Da qualche parte occorre pur partire:)