Rob Etta

download Rob Etta

of 3

description

poem

Transcript of Rob Etta

  • 7/17/2019 Rob Etta

    1/3

    mo, gli venivano attribuitetante amanti in paese quante ragazze ci sono che amano l'amore; sidiceva che dormisse con la moglie del prete; se era vero, il pretenon gli serbava rancore, perch amava poco le donne e non badava allasua, che del resto si offriva a chiunque. Immaginate l'umile felicitdi un Panegyotis: l'amore delle belle, l'invidia degli uomini equalche volta il loro desiderio, un orologio d'argento, ogni due otre giorni una camicia meravigliosamente bianca stirata da sua madre,il pilaf a mezzogiorno e l'ouzo glauco e profumato prima di cena. Mala felicit fragile, e quando gli uomini o le circostanze non ladistruggono, viene minacciata dai fantasmi. Voi forse non sapete chela nostra isola pullula di presenze misteriose. I nostri fantasmi nonsomigliano ai vostri spettri del Nord che escono soltanto amezzanotte e di giorno abitano nei cimiteri. I nostri non sipreoccupano di avvolgersi in un lenzuolo bianco, e il loro scheletro ricoperto di carne. Ma forse sono pi pericolosi delle anime deimorti, che almeno sono stati battezzati, hanno conosciuto la vita ehanno saputo che cosa significhi soffrire. Le Nereidi delle nostrecampagne sono innocenti e malvage come la natura che ora protegge eora distrugge l'uomo. Gli di e le dee dell'antichit sono senz'altromorti, e i musei non contengono se non i loro cadaveri di marmo. Lenostre ninfe assomigliano pi alle vostre fate che non a quelle diPrassitele. Ma il nostro popolo crede ai loro poteri; esse esistonocome la terra, l'acqua e il temibile sole. E' in loro che la luce

    dell'estate si fa carne, ed per questo che vederle provocavertigini e uno stato di stupore. Non escono che nell'ora tragica delmezzogiorno; nel mistero del giorno al suo colmo si trovano comeimmerse. Se i contadini sbarrano le porte delle case prima distendersi per la siesta, non lo fanno contro il sole ma contro diloro; queste fate veramente fatali sono belle, nude, rinfrescanti enefaste come l'acqua in cui si beve i germi della febbre; chi le haviste si strugge dolcemente di languore e di desiderio; chi ha avutol'ardire di avvicinarle diventa muto per la vita, perch non bisognache al volgo vengano rivelati i segreti del loro amore. Ora, in unamattina di luglio, due dei caproni del padre di Panegyotis si miseroa girare in tondo. L'epidemia si propag rapidamente ai pi bei capidel gregge, e il recinto di terra battuta davanti alla casa si

    trasform in un batter d'occhio in un cortile di manicomio perbestiame alienato. Panegyotis part solo, nel pieno del calore, inpieno sole, alla ricerca del veterinario che sta sull'altro versantedel monte Sant'Elia, in un paesetto rannicchiato sulla riva del mare.Al crepuscolo non era ancora di ritorno. L'inquietudine del padre diPanegyotis si spost dal gregge al figlio; si batt inutilmente lacampagna e le vallate circostanti, per tutta la notte le donne dicasa pregarono nella cappella del villaggio, una grangia rischiaratada due dozzine di ceri, dove si ha sempre l'impressione che Mariastia per entrare e mettere al mondo Ges. La sera del giorno dopo, inquell'ora di riposo in cui gli uomini si siedono sulla piazza delvillaggio davanti a una minuscola tazza di caff, un bicchier d'acquae un cucchiaio di marmellata, ecco rispuntare un Panegyotis nuovo,

    tanto trasformato che sembrava avesse attraversato la morte. Gliocchi gli splendevano, ma pareva che il bianco e la pupilla avesserodivorato l'iride; due mesi di malaria non l'avrebbero ingiallito dipi; un sorriso un po' viscido gli deformava le labbra da cui leparole non riuscivano a farsi strada. Non era per ancoracompletamente muto. Gli sfuggivano dalla bocca certe sillabe spezzatecome gli ultimi gorgogli di una sorgente che muore: - Le Nereidi... Le signore... Nereidi... Belle. Nude...Splendido... Bionde... Capelli tutti biondi... Furono le sole parole che si riusc a tirargli fuori. Pi volte,

  • 7/17/2019 Rob Etta

    2/3

    nei giorni seguenti, lo si sent ripetere dolcemente da solo:Capelli biondi... biondi... come se carezzasse della seta. Poi pinulla. I suoi occhi smisero di brillare; ma il suo sguardo ormai vagoe fisso ha acquisito facolt singolari: contempla il sole senzabatter ciglio; forse trova piacere nel considerare quell'oggetto diuna sfavillante biondezza. Io mi trovavo al villaggio nelle primesettimane del suo delirio; niente febbre, nessun sintomod'insolazione o di accesso. I genitori l'hanno portato in un celebremonastero dei dintorni per farlo esorcizzare: lui si lasciato faretutto con la dolcezza di una capra ammalata, ma n le cerimonie dellaChiesa, n le fumigazioni d'incenso, n i riti magici delle vecchiedel villaggio sono riusciti a cacciargli dal sangue le folli ninfecolor del sole. I primi giorni del suo nuovo stato li pass in unincessante andirivieni: ritornava instancabilmente nel luogo dove siera manifestata l'apparizione: l c' una sorgente dove qualche voltai pescatori vanno a rifornirsi d'acqua dolce, e un vallone profondo,un campo di fichi da cui scende verso il mare un sentiero. La genteha creduto di scorgere nell'erba avara certe leggere tracce di piedifemminili, e zone appiattite dal peso dei corpi. S'immagina la scena:le macchie di sole nell'ombra dei fichi, che non un'ombra ma unaforma pi verde e pi dolce della luce; il giovane contadinoinsospettito da certe risate e grida di donne come un cacciatore dauno sbatacchiare d'ali; le divine fanciulle che alzano le candidebraccia su cui una peluria bionda intercetta il sole; l'ombra di una

    foglia tremula su un ventre nudo; un seno chiaro, dalla punta nonviolenta ma rosa; i baci di Panegyotis buttato avidamente su quellechiome che gli danno l'impressione di masticare miele, il suodesiderio che si perde tra quelle gambe bionde. Come non esiste amoresenza abbagliamento del cuore, non pu esserci vera volutt senzameraviglia della bellezza. Il resto tutt'al pi funzionamentomeccanico, come la sete e la fame. Le Nereidi hanno aperto al giovanestolto l'accesso a un mondo femminile tanto diverso dalle ragazzedell'isola quanto queste lo sono dalle femmine del gregge; gli hannoofferto l'ebbrezza dell'ignoto, la completezza del miracolo, lesfavillanti malignit della gioia. Si dice che non abbia mai cessatodi incontrarle, in quelle ore calde in cui quei bei demoni delmezzogiorno si aggirano in cerca d'amore; sembra che abbia

    dimenticato perfino il viso della sua fidanzata, da cui si distogliecome da una disgustosa bertuccia; sputa al passaggio della moglie delpope, che ha pianto due mesi prima di consolarsi. Le Ninfe l'hannoinebetito per mescolarlo meglio ai loro giochi, come una specie difauno nascente. Lui non lavora pi; non si preoccupa pi n dei mesin dei giorni; si fatto mendicante, e cos mangia quasi sempresecondo il suo bisogno. Vagabonda nei paesi, evitando il pipossibile le strade maestre; si insinua nei campi e nelle pineteinfossate fra le colline deserte; e si dice che un fiore di gelsominosu un muretto a secco, una pietra bianca ai piedi di un cipressosiano altrettanti messaggi in cui decifri l'ora e il luogo delprossimo appuntamento delle fate. I contadini giurano che noninvecchier: come tutti i colpiti da una cattiva sorte, appassir e

    non sar possibile sapere se abbia diciott'anni o quaranta. Ma leginocchia gli tremano, l'intelligenza se n' andata per non ritornarepi, e la parola non rinascer mai pi sulle sue labbra: gi Omerosapeva che vedono svanire la loro mente e la forza quelli che sigiacciono con le dee d'oro. Ma io invidio Panegyotis. E' uscito dalmondo dei fatti per entrare in quello delle illusioni, e mi capita dipensare che l'illusione sia forse la forma che agli occhi del volgoprendono le realt pi segrete. - Ma insomma, Gianni, disse con irritazione la signora Demetriadis,non penserete per caso che Panegyotis abbia davvero visto le Nereidi?

  • 7/17/2019 Rob Etta

    3/3

    Gianni Demetriadis non rispose, occupato com'era a sollevarsi a metsulla sedia per restituire il loro altero saluto a tre straniere chepassavano. Quelle tre giovani Americane, ben modellate nei lorovestiti di tela bianca, camminavano con passo elastico sulla banchinainondata dal sole, seguite da un vecchio portatore piegato sotto ilpeso di provviste comprate al mercato; e come tre ragazzineall'uscita della scuola, si tenevano per mano. Una di loro andava acapo scoperto, con qualche rametto di mirto puntato nella chiomarossa, ma la seconda portava un immenso cappello di paglia messicana,e la terza un fazzoletto di cotone, alla contadina: occhiali da solela proteggevano come una maschera, con i loro vetri neri. Queste treragazze si erano stabilite nell'isola, dove avevano comprato una casalontana dalle strade maestre: di notte pescavano con il tridentesulla barca di loro propriet e in autunno andavano a caccia diquaglie; non si mescolavano con nessuno, e si facevano ogni servizioda sole per paura di introdurre una domestica nell'intimit dellaloro esistenza, e insomma si isolavano selvaggiamente per evitare lemaldicenze, probabilmente preferendo le calunnie. Cercai inutilmentedi intercettare lo sguardo che Panegyotis lanciava su queste tre dee,ma i suoi occhi distratti nuotavano nel vago, senza luce: era chiaroche non riconosceva le sue Nereidi vestite da donna. All'improvvisosi curv, con un movimento agile e come animalesco, per raccogliereuna nuova dracma caduta da una delle nostre tasche, e io scorsi,preso fra i peli ruvidi della casacca che portava appesa a una

    spalla, fissata alle bretelle, il solo