RIORGANIZZAZIONE AL VIA - Agenzia Entrate · “FARE IMPRESA” Parte il progetto di Entrate, Inps...

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1 Periodico di comunicazione istituzionale della Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate RIORGANIZZAZIONE AL VIA La nuova mappa dell’Agenzia delle Entrate: entro il 2010 sarà completato il panorama delle nuove Direzioni provinciali in Piemonte UN OCCHIO SPECIALE SUI “GRANDI CONTRIBUENTI” Verifiche, analisi del rischio e tutoraggio per il nuovo ufficio della Direzione regionale “FARE IMPRESA” Parte il progetto di Entrate, Inps e Camera di commercio: al via i corsi per i cittadini stranieri che intendono avviare un’attività Anno XII numero I - gennaio 2010

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Periodico di comunicazione istituzionaledella Direzione regionale del Piemontedell’Agenzia delle Entrate

RIORGANIZZAZIONE AL VIALa nuova mappa dell’Agenzia delle Entrate: entroil 2010 sarà completato il panorama delle nuove

Direzioni provinciali in Piemonte

UN OCCHIO SPECIALE SUI“GRANDI CONTRIBUENTI”

Verifiche, analisi del rischio e tutoraggio per ilnuovo ufficio della Direzione regionale

“FARE IMPRESA”Parte il progetto di Entrate, Inps e Camera dicommercio: al via i corsi per i cittadini stranieri

che intendono avviare un’attivitàA

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“Tutto si trasforma”...............................pag.3

Il nuovo volto dell’Agenzia delle Entrate .......4

Un occhio speciale sui “grandi contribuenti” 6

Dal paradiso fiscale al purgatoriodell’accertamento........................................7

Redditometro, avanti tutta............................8

I controlli indiretti scovano l’imponibile.........9

Alessandria, stanati i “furbetti dell’affitto”...10

Torino, avviato il progetto “Fare impresa”...11

Un 2009 ricco di alleanze per l’Agenzia.......12

Dall’alto Piemonte la rivoluzione dellacorrispondenza telematica ........................13

Scudo fiscale e studi di settore sotto la lente aBra .............................................................14

L’Agenzia delle Entrate ai saloni espositivi diBiella e Torino.............................................14

Studi di settore e transazioni fiscali, istruzioniper l’uso.....................................................15

L’Agenzia delle Entrate rimborsa 45 milioni dieuro a famiglie e imprese piemontesi .........16

SommarioPiemontEntratePeriodico di comunicazione istituzionale

della Direzione Regionale del Piemontedell’Agenzia delle Entrate

registrazione Tribunale Torino n. 5402 del 16/06/00Anno XII Numero 1 - gennaio 2010

Direttore Editoriale: Vincenzo PalittaDirettore Responsabile: Franco Ricca

COMITATO DI REDAZIONE

Giovanna Dal NegroRaffaele GentileAdriana NotoLuciano MorlinoRoberta QuartoGiulietta AlfieriMaria Gabriella BernabeiPatrizia Manna

Grafica, impaginazione e pubblicazionesul sito internet regionale a cura delgruppo informatico della DirezioneRegionale (Maurizio Cacchiarelli, GianMario Capitta e Domenico Vetere)

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Per collaborare con la redazione, inviarecontributi o segnalazioni:

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■ “Tutto si trasforma”

Gentili lettori,

sono lieto di riproporvi Piemontentrate, il periodico di informazione della

Direzione Regionale del Piemonte, che oggi rinasce in una veste nuova: non

più su carta, ma esclusivamente in formato elettronico. Un cambiamento

necessario per stare al passo con i tempi.

Dove eravamo rimasti? Un anno fa ho assunto la guida della Direzione

regionale del Piemonte. Era un momento particolare per l’Agenzia delle

Entrate: un forte cambiamento organizzativo era alle porte. A un solo mese

dal mio arrivo, infatti, è partita subito la ridefinizione dei compiti degli uffici

interni della Direzione regionale e, di lì a poco, è stata avviata l’istituzione

delle prime Direzioni provinciali. In un certo senso, si tratta di una piccola

rivoluzione che modifica la fisionomia dell’amministrazione sul territorio: a

regime, la struttura dell’Agenzia in Piemonte vedrà operare 9 Direzioni

provinciali al posto dei 39 precedenti uffici.

Da qualche parte sono state sollevate delle preoccupazioni circa le ricadute

sul territorio. Colgo pertanto l’occasione per inviare un messaggio

rassicurante a tutti: la riorganizzazione non comporterà nessuna chiusura

delle vecchie sedi. Infatti, laddove erano attivi gli uffici locali, l’Agenzia delle

Entrate rimarrà presente con i nuovi “uffici territoriali”, il cui ruolo principale

sarà proprio quello di continuare ad erogare servizi ai contribuenti.

Molti si interrogano sul perché di questo cambiamento, che interviene a

“soli” dieci anni dalla nascita dell’Agenzia delle Entrate. La risposta è

semplice: da un lato, fare fronte all’esigenza di assicurare una maggiore

omogeneità delle attività di controllo su aree più vaste (su base provinciale)

anziché su quella più ristretta dei vecchi uffici; dall’altro, evitare di

disperdere le migliori energie sul territorio, coordinando le risorse per

orientarle al meglio nella lotta all’evasione.

Per noi è una nuova sfida, che affrontiamo con rinnovato entusiasmo in

vista dell’obiettivo primario di conseguire risultati sempre più importanti per

il Paese.

L’EDITORIALE

Vincenzo Palitta

Direttore regionale del Piemonte

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IL NUOVO VOLTO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Un cambiamento per rispondere alle nuove sfide:

questo l’approccio con cui l’Agenzia delle

Entrate ha messo in campo un processo di

riorganizzazione che si concluderà nel corso di

quest’anno e che mira a razionalizzare la dislocazione

delle risorse sul territorio, rafforzando la lotta

all’evasione e potenziando ulteriormente l’assistenza

ai contribuenti attraverso unità operative più snelle

ed efficienti.

Il processo ha già vissuto le prime tappe nel 2009,

con alcuni importanti cambiamenti in Direzione

regionale e con l’avvio delle prime 5 Direzioni

provinciali

Che cosa è successo in Direzione regionale

Sono arrivati alcuni cambiamenti sostanziali, studiati

per superare un’eccessiva parcellizzazione di funzioni

dovuta ad un’organizzazione che ricalcava quasi

automaticamente quella degli uffici centrali. In

Piemonte – come in tutte le regioni di grandi

dimensioni – è stata conservata la suddivisione

organizzativa della Direzione regionale in quattro

settori: Controlli, contenzioso e riscossione, Servizi e

consulenza, Gestione risorse, Audit e sicurezza. Nel

settore dedicato all’accertamento sono nati due nuovi

uffici, uno dedicato all’attività antifrode ed un altro

dedicato al controllo sui grandi contribuenti (v.

articolo a pag.6): alle Direzioni regionali, infatti, è

stata assegnata la competenza per le attività di

accertamento e verifica nei confronti di soggetti

con volumi d’affari superiori a 100 milioni di euro.

Inoltre le funzioni di staff sono state accorpate e

ricondotte nell’ambito di specifici uffici; il

contenzioso è confluito nel settore Controlli e gli

uffici che si occupano di quesiti ed interpelli sono

stati incardinati nel settore Servizi e consulenza.

L’istituzione delle Direzioni provinciali

Nel 2009 sono sorte le prime Direzioni provinciali

in Piemonte: Asti, Biella, Novara, Vercelli e

Verbano-Cusio-Ossola. Le principali funzioni

dell’accertamento sul territorio vengono ora gestite

dalle Direzioni provinciali, ciascuna delle quali si

articola in un unico ufficio controlli, che si occupa

di tutte le attività relative all’accertamento, e in

uno o più uffici territoriali, che curano

principalmente l’informazione e l’assistenza ai

contribuenti.

Il nuovo scenario è destinato a realizzarsi

pienamente nel 2010.

Entro il 2010 sarà completata lariorganizzazione che prevedel’istituzione delle Direzioni

provinciali, articolate in ufficiocontrollo e uffici territoriali

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Le Direzioni provinciali di Torino

Nel capoluogo, in considerazione delle dimensioni territoriali e della grande rilevanza economica, è prevista

l’attivazione di due Direzioni provinciali:

Ø Torino I, con competenza per i comuni di Druento, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Torino,Venaria Reale

Ø Torino II, con competenza per i restanti comuni della provincia.

Le competenze degli uffici territoriali

Sono destinati prevalentemente alle attività diassistenza e informazione, alla gestione degli atti,delle dichiarazioni, dei rimborsi.

Svolgono anche alcune attività di controllo a maggiordiffusione territoriale quali:

Ø controllo formale delle dichiarazioni e degli atti,

Ø accertamenti parziali automatizzati,

Ø controllo degli obblighi strumentali,

Ø accertamenti in materia di imposte di registro,successioni e donazioni.

Dove rivolgersi per i principali atti

I contribuenti possono rivolgersi a qualunque ufficioterritoriale per:

Ø Cartelle di pagamento e comunicazioni diirregolarità

Ø Codice fiscale (rilascio, duplicato)

Ø Partita Iva (attribuzione, variazione, cessazione)

Ø Duplicati tessera sanitaria

Ø Assistenza per la compilazione e la trasmissionetelematica della dichiarazione dei redditi

Ø Registrazione dei contratti di locazione (per larisoluzione, la proroga o la cessione ènecessario rivolgersi all’Ufficio in cui è statoregistrato il contratto)

Ø Registrazione atti privati

Ø Rilascio codice Pin per accedere ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate.

E’ invece necessario rivolgersi ad un ufficioterritoriale della provincia di residenza per:

Ø Dichiarazioni di successione (possono esserepresentate presso qualsiasi ufficio territorialedella Direzione provinciale nella cuicircoscrizione il defunto aveva l’ultimaresidenza)

Ø Istanze per i rimborsi delle imposte dirette

Ø Certificati di eseguita dichiarazione disuccessione (mod. 240)

Ø Certificati esistenza carichi pendenti.

Per i rimborsi Iva, infine, occorre rivolgersiesclusivamente all’ufficio territoriale del capoluogodella provincia.

Provincia Data di attivazione Direttore provincialeAsti già attiva dal 3 agosto 2009 Salvatore Sangrigoli

Biella già attiva dal 18 maggio 2009 Gian Luigi Ranco

Verbano Cusio Ossola già attiva dal 22 giugno 2009 Angela Sasso

Vercelli già attiva dal 2 novembre 2009 Vincenzo Giglio

Novara già attiva dal 9 novembre 2009 Emanuele Diena

Cuneo febbraio 2010

Alessandria febbraio 2010

Torino I secondo semestre 2010

Torino II secondo semestre 2010

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Con le modifiche organizzative disposte conprovvedimento del 27/11/2008 n. 179932, sono

stati istituiti l’ufficio Grandi contribuenti e l’ufficioAntifrode, inquadrati nel settore Controllo,contenzioso e riscossione della Direzione regionale.Particolare rilevanza assume la ridefinizione dellestrategie di rapporto tra l’Amministrazione finanziariae i cosiddetti “grandi contribuenti”, intendendosi pertali i soggetti con volume d’affari, ricavi o compensi,non inferiori a cento milioni di euro.

Gli interventi nei confronti di questo tipo dicontribuenti richiedono, infatti, un elevato grado dispecializzazione in ragione della rilevanza e dellacomplessità dei fenomeni gestionali e tributari adessi riconducibili.

All’ufficio Grandi contribuenti sonostate assegnate le seguenticompetenze:

a) la liquidazione delledichiarazioni prevista dagliartt. 36-bis del DPR n.600/1973 e 54-bis del DPR n.633/1972, relativamente aiperiodi d’imposta in corso alladata del 31 dicembre 2006 esuccessivi;

b) il controllo formale previstodall’art. 36-ter del DPR n.600/1973 relativamente aiperiodi d’imposta dal 2006;

c) il controllo sostanziale conriferimento ai periodi per i quali, alla data del 1°gennaio 2009, siano ancora pendenti i termini perl’accertamento;

d) il recupero dei crediti inesistenti utilizzati incompensazione;

e) i rimborsi in materia di imposte dirette e di Ivaper i periodi d’imposta in corso alla data del 31dicembre 2006 e successivi;

f) il tutoraggio sui grandi contribuenti.

Quest’ultima competenzarappresenta la novità assoluta. Conil cosiddetto ”tutoraggio”, che hainteressato per l’anno 2009 leimprese con volume d’affari o ricavinon inferiori a 300 milioni di euro eche riguarda per l’anno 2010 quellecon ricavi o compensi non inferioria 200 milioni, viene effettuata unaattività di costante monitoraggiodei loro comportamenti contabili efiscali.

L’utilizzo dei tradizionali strumentidi controllo a disposizionedell’amministrazione finanziaria

deve essere diversamente graduato e concepitoall’interno di un nuovo quadro di riferimento, inrelazione al quale assume fondamentaleimportanza la cosiddetta “analisi del rischio”. Taleanalisi si basa sull’approfondimento della posizionefiscale delle imprese di più rilevante dimensione econsente di differenziare l’attività di controllo sullabase del diverso livello di rischio che vieneindividuato.

Fra le novitàdella

riorganizzazionedell’Agenzia,

l’istituzione diun ufficio

regionale per lagestione deisoggetti di

rilevantidimensioni

UN OCCHIO SPECIALE SUI

“GRANDI CONTRIBUENTI”

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Comunemente chiamati paradisi fiscali, in realtàsono luoghi in cui trovano rifugio non pochi

“peccatori”. Sono quei paesi esteri a fiscalitàprivilegiata che, da più di qualcuno, in passato sonostati considerati come un facile approdo per ottenereun sostanzioso sconto fiscale. A cadere in tentazione,come ampiamente raccontato dai media, anche moltivip del mondo dello sport o dello spettacolo, che sisono poi visti contestare dall’Agenzia delle Entrateuna residenza estera “di comodo”.In un 2009 segnato da forti tensioni sul versanteeconomico mondiale, i paesi dell’Ocse hanno decisodi affrontare il problema con maggiore decisione. Edanche l’Agenzia si è mossa con capillari indagini atutto campo: la Direzione regionale e gli ufficipiemontesi stanno indagando per fare luce sullaposizione di 2.023 cittadini già residenti in regione,che ufficialmente risultano emigrati in Stati a fiscalitàprivilegiata.Il lavoro per individuare questi “emigranti” è statolaborioso: i 2.023 nominativi al centro delle verifichefiscali sono emersi incrociando i dati dell’AnagrafeItaliana dei residenti all’estero (AIRE) con una serie diinformazioni che fanno sospettare che i soggetti sianoinvece attivi sul territorio piemontese, ad esempio lastipula di contratti di affitto, il versamento dei

contributi per le collaboratrici domestiche, ilpagamento delle utenze, il mantenimento dellapartiva Iva.Adesso scatta la fase più strettamente operativa.Per appurare che questi soggetti abbiano in realtàmantenuto in Italia il centro dei propri interessieconomici e familiari, gli uffici dell’Agenziacoinvolgeranno anche i Comuni: infatti, per ciascun

contribuente da controllare, le informazioniin possesso degli enti locali possono rivelarsidecisive per confermare l’ipotesi deltrasferimento fittizio. Ad esempio, puòrisultare decisiva una licenza commercialeper un locale pubblico o la richiesta diagevolazioni per le mense scolastiche.Le province in cui si concentranomaggiormente le indagini sono Torino (930soggetti), Cuneo (403) ed Alessandria (209).I paesi esteri più ricorrenti nell’elenco deisoggetti che verranno controllati dagli ufficipiemontesi sono il Principato di Monaco (812nominativi), l’Uruguay (340) e il Costarica(174).

DAL PARADISO FISCALE AL PURGATORIODELL’ACCERTAMENTO

Al vaglio degli uffici piemontesidell’Agenzia la posizione di

duemila corregionali cherisultano emigrati verso paesi a

tassazione agevolata

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Sempre più utilizzato l’accertamento sintetico del reddito basatosulle manifestazioni di ricchezza incongruente

Dopo alcuni anni di oblio lo strumento di accertamento c.d. “redditometro” ha ripreso piena forza anchee, soprattutto, in considerazione delle strategie impostate con le ultime Direttive dall’Agenzia delle

Entrate che ha posto l’accertamento di natura sintetica, unitamente alle indagini finanziarie, al centrodell’attività di controllo.

E’ uno strumento di particolare importanza per il recupero dell’imponibile nascosto al fisco da soggetti chemanifestano grandi disponibilità economiche nella realtà quotidiana (es. acquisto di beni patrimoniali eautovetture di grossa cilindrata, tenore di vita), ma non nella dichiarazione dei redditi.

Tale tipo di accertamento, molto utilizzato negli anni ’80 e ‘90, era con il tempo caduto praticamente indisuso per effetto di una giurisprudenza poco favorevole e per la mancanza di procedure informaticheaggiornate che ne consentissero un impiego più preciso ed efficace.

L’impulso dato negli ultimi tempi allo strumento in esame ha portato a risultati più che soddisfacenti: alladata del 30 novembre 2009, gli uffici della regione Piemonte avevano notificato 1.395 accertamenti,confermando un trend in continua crescita (cfr tabella).

Il trend del numero di accertamenti da redditometro in Piemonte

I controlli sono stati orientati verso persone fisiche che dimostravano un tenore di vita superiore ai redditidichiarati, professionisti che avevano dichiarato redditi irrisori per la particolare attività esercitata, titolaridi reddito d’impresa o di lavoro autonomo che avevano effettuato consistenti investimenti (es. acquisti diimmobili, di aziende) non congrui con il Modello Unico.

La percentuale delle adesioni agli accertamenti effettuati con l’accertamento sintetico appare abbastanzaelevata, segno della validità e della proficuità dello strumento che, se ben utilizzato ed unito ad unaselezione mirata, può effettivamente far emergere quei redditi che, con altri tipi di accertamento,difficilmente si potrebbe intaccare o far venire alla luce. Ed è presumibile che detta percentuale potràessere ulteriormente incrementata in ragione dei controlli in corso di definizione e delle particolariapplicazioni di selezione dei soggetti messe a disposizione degli uffici dalla Direzione centrale Accertamento(si veda, ad esempio, l’applicazione E.A.S. - elementi di accertamento sintetico) e dalla Direzione regionale.

Risulta, pertanto, positivo lo sforzo degli uffici che proseguiranno tale tipo di attività, anche con maggioreimpulso per quest’anno, con l’auspicio di risultati sempre più proficui.

REDDITOMETRO, AVANTI TUTTA

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009(al 30/11)

20 120 213 182 338 338 794 1.395

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009(al 30/11)

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I CONTROLLI INDIRETTI SCOVANO L’IMPONIBILE

La lotta all’evasione fiscale è fatta da un lavorocostante, continuo e metodico. E a volte di

pratiche innovative: prova ne sono i percorsi diindagine sperimentati a Vercelli dalla neonataDirezione provinciale dell’Agenzia delle Entrate perscandagliare il mondo delle autoscuole e delle

macellerie.Per indagare sull’evasione a“quattro ruote”, l’Agenzia delleEntrate ha chiesto allaMotorizzazione Civile e al PRAl’elenco delle autoscuole chenegli anni 2005-2006 hannotrattato pratiche presso glistessi uffici, con l’indicazionedel numero di formalitàrichieste, il tipo di operazione e

i soggetti beneficiari dellerichieste evase. Contemporaneamente, sono stateacquisite informazioni commerciali riguardo alle tariffeapplicate. Con l’accesso presso le sedi delle autoscuolesono stati acquisiti vari documenti utili a ricostruire ilreale giro d’affari, tra cui il registro di iscrizione degliallievi (dove vanno annotati gli estremi del “fogliorosa” degli allievi e la data degli esami teorico/pratici),il registro delle lezioni teoriche contenente legeneralità dei partecipanti, il registro di iscrizione allelezioni per il recupero punti.Inoltre, in fase di accesso sono stati rilevati (incontraddittorio con le parti) altre informazioniessenziali, come le modalità di svolgimentodell’attività, le tariffe applicate, il tempo mediamenteimpiegato per le lezioni teoriche e per quelle di guida,la rilevazione dei chilometri degli automezzi e ilnumero medio dei chilometri percorsi in ogni singolalezione di guida.Sulla base di tutta questa documentazione è stataeffettuata la ricostruzione indiretta dei ricavi,applicando proprio le tariffe rilevate in contraddittoriocon gli operatori. Tutto ciò ha permesso di rilevare lamancata contabilizzazione dei ricavi per circa il 20%del dichiarato. L’azione di accertamento si èdimostrata particolarmente efficace, poiché gliinteressati hanno fatto tutti ricorso allo strumentodell’adesione. La metodologia si è rivelata

interessante perché l’acquisizione dei dati presso laMotorizzazione Civile ha consentito di ridurresensibilmente i tempi del controllo, grazie ad unveloce riscontro con il registro degli allievidell’autoscuola.La ricerca di riscontri rapidi e inoppugnabili haguidato anche il percorso di analisi e ricerca sullemacellerie. La quasi totalità dei macellai effettua gliacquisti di carne bovina a peso morto cioè in mezzeneo quarti e le macellerie si riforniscono di queste partipresso il mercato generale comunale, gli importatori,i grossisti e i concessionari. Gli acquisti sono quindifacilmente tracciabili e documentabili.Selezionato il campione da verificare, i funzionaridell’Agenzia si sono recati presso gli esercizicommerciali, per verificare eventuali situazioni dilavoro irregolare e acquisire il listino dei prezzi divendita al pubblico. Infine, i verificatori hannoraccolto la documentazione economica e contabile.Sulla base della metodologia di controllo predispostaper il “Commercio al dettaglio di carni e di prodotti abase di carne”, è stato creato un database percalcolare i ricavi considerando il totale deichilogrammi di carne bovina acquistata, le rese alnetto degli scarti e i prezzi di vendita relativi allediverse tipologie di prodotti. In questo modo si èdeterminato analiticamente il ricavo conseguito daogni singola impresa verificata (integrandoloapplicando il ricarico medio dichiarato dalcontribuente alle altre tipologie di carni vendute).

Questa metodologia ha consentito di sottoporrerapidamente a controllo una tipologia di attività in cuila possibilità di occultare i ricavi deriva soprattuttodalla mancata emissione dello scontrino fiscale:l’evasione è stata fatta emergere mediante laricostruzione indiretta dei ricavi effettuata sulla basedi dati certi e incontrovertibili. Anche in questo caso irisultati hanno confermato la validità del metodo.

A Vercelli risultati importanti da un’efficace azione diaccertamento su autoscuole e macellerie

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ALESSANDRIA, STANATI I “FURBETTI DELL’AFFITTO”

Incassavano regolarmente il canone d’affitto dagli inquilini,ma non lo dichiaravano al fisco. Le indagini dell’ufficio di

Alessandria dell’Agenzia delle Entrate hanno portato alla luceben 345 situazioni di questo tipo, grazie all’incrocio dei datidisponibili in anagrafe tributaria con quelli delle “cessioni difabbricato” presentate alla questura. In sostanza, l’ufficio hacontrollato se il cittadino che aveva regolarmente dichiaratoalla pubblica sicurezza la cessione di un alloggio in locazione sifosse poi messo in regola con il fisco: una pratica abbastanzasemplice, che prevede la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate e l’indicazione dellesomme percepite nella dichiarazione dei redditi.

I risultati sono stati sorprendenti: ad appena metà dello “screening”, limitato per il momento al solocapoluogo di provincia, risultavano già 345 le verifiche andate a segno (pari all’incirca al 40% del campioneesaminato). A questi contribuenti l’Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata registrazione del

contratto, l’omesso versamento dell’imposta diregistro e l’omessa dichiarazione del reddito

da fabbricato. Nella quasi totalità dei casi,di fronte alle evidenze documentali, gliinteressati hanno provvedutorapidamente a pagare il dovuto e aregolarizzare i contratti.

Ma l’indagine sembra promettere sviluppiancora più interessanti: fra le posizioniscandagliate, infatti, sono emersi diecievasori totali, cioè persone che nonpresentavano nessuna dichiarazione deiredditi né versavano le imposte, alcuni diquesti addirittura lavoratori autonomi oartigiani con partita Iva. La posizione diquesti soggetti formerà oggetto di uncontrollo globale. Interessante anche lospunto investigativo a carico di alcunicontribuenti che, a fronte di dichiarazionidei redditi non particolarmente alte,hanno la disponibilità di moltiappartamenti: in questi casi si procederà

ad accertamento sintetico attraverso ilcosiddetto “redditometro”.

I controlli dell’ufficiodell’Agenzia delle

Entrate hanno portatoalla luce centinaia diposizioni irregolari

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A Torino fare impresa è più semplice, grazie al progettovarato dall’Agenzia delle Entrate, dall’Inps e dalla

Camera di commercio. Il progetto, presentato alla stampail 30 novembre 2009, si chiama appunto “Fare impresa –Istruzioni per nuovi cittadini” ed è dedicato a cittadinistranieri che hanno avviato o intendono avviare un’attivitàin proprio. Quella dell’imprenditoria di origine straniera èuna realtà in continua evoluzione: sono 27.837 gliimprenditori immigrati attualmente attivi in provincia diTorino, ma il numero è in crescita quotidiana. Dal 2000 adoggi la presenza di imprese straniere è cresciuta del 137%,fino a coprire ben il 7% del totale.Mettersi in proprio significa andare incontroanche ad alcuni adempimenti per essereperfettamente in regola con la normativaitaliana: per agevolare questi nuovicittadini, il progetto istituisce una vera epropria “scuola” che li aiuti a destreggiarsitra le norme attraverso un corso construttura modulare che affronta letematiche di maggiore interesse pratico,dall’avvio dell’attività agli adempimentifiscali e previdenziali. Le lezioni hanno un’improntainterattiva e al termine del corso ciascun partecipantericeve un piccolo manuale del neo imprenditore, con leprincipali informazioni di base ed i riferimenti percontattare le pubbliche amministrazioni.Lo scopo, quindi, non è solo quello di spiegare i principaliadempimenti necessari per aprire una nuova attivitàimprenditoriale, ma anche guidare i neoimprenditori nellerelazioni con i principali enti pubblici sul territorio e allacorretta osservanza degli obblighi fiscali e contributivi.“Ritengo che sia un progetto molto importante, a partiredall’aiuto concreto che possiamo dare ai cittadini stranieri,

sempre più numerosi sul nostro territorio, che sivogliono misurare con un’attività lavorativa in proprio”,ha commentato il direttore regionale Vincenzo Palitta, inoccasione della conferenza stampa di presentazione.“Oltre a costituire un buon esempio di collaborazione trapubbliche amministrazioni, il progetto rappresenta ilsegno tangibile dell’attenzione verso queste nuovecategorie di contribuenti per agevolarli al meglionell’adempimento spontaneo ai propri obblighi.”Tra gli imprenditori stranieri torinesi, la nazionalità piùnumerosa è rappresentata dai romeni (6.155, il 22% deltotale), seguiti dal Marocco (4.541, il 16%); con un peso

di poco superiore al 5% seguono la Franciae la Cina. Tra le principali nazionalità,quelle che hanno manifestato la maggioredinamica di crescita sono quella cinese(+9,4%) e quella romena (+8,9%). Isettori di maggiore presenza: il commercio(il 28,1%), le costruzioni (il 28%), i servizi(20,4%, di cui quelli prevalentementeorientati alle imprese il 16,3%). Turismo eindustria manifatturiera pesano

rispettivamente l'8,1% e il 7,9%.Il progetto “Fare impresa” ha visto la luce grazie alleprincipali associazioni di volontariato torinesi che sioccupano di stranieri: fra i partner, il Sermig,l’associazione italo-egiziana Cleopatra, e la Caritas diTorino. Saranno queste e altre associazioni a fare daponte tra la scuola e i neoimprenditori stranieri,raccogliendo le adesioni degli interessati.

Per informazioni contattare la Direzione regionale delPiemonte. Tel. 011 5587709Email [email protected]

Partono i corsi diformazione

multidisciplinareper i cittadinistranieri che

intendono iniziareuna nuova attività

TORINO, AVVIATO IL PROGETTO “FARE IMPRESA”

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UN 2009 RICCO DI ALLEANZE PER L’AGENZIA

I protocolli d’intesa e le convenzioni che sono statesottoscritte l’anno scorso hanno interessato il

controllo, l’assistenza e l’offerta di servizi qualificatida parte della Direzione regionale ed hannorappresentato un’occasione per consolidare edimplementare i rapporti con gli enti istituzionali ed iprofessionisti del territorio.

Già nel 2008, la Direzione regionale del Piemonte,prima in Italia, aveva stipulato un protocollo con ilComune di Torino, seguito poi da una convenzionecon la Polizia Municipale, per contrastare soprattuttol’evasione fiscale in campo immobiliare.

A maggio 2009, con una nuova convenzione con ilComune di Torino, sono statedefinite le modalità operativeper il fattivo contributodell’ente locale nell’azione dicontrasto dell’evasione.

L’attività di collaborazionevede operante un gruppo dilavoro congiunto formato daesperti dei due enti.

L’invio delle segnalazioniqualificate avviene attraversoSIATEL, il sistema telematico dell’Agenzia delleEntrate.

Per estendere anche ad altre municipalità lacollaborazione, la Direzione regionale e l’AnciPiemonte hanno sottoscritto nel mese di giugno2009 un protocollo d’intesa che vede l’associazioneimpegnata a diffonderne i contenuti presso i comunidella regione ed a svolgere la funzione dicoordinamento, mentre la Direzione regionale èimpegnata nello svolgimento di attività diformazione verso il personale degli enti locali.

Nel corso del 2009 è stato consolidato il rapporto dicollaborazione con la Direzione regionale dell’Inps,con la quale è stato siglato nel mese di novembreun protocollo di intesa che regolamenta la

partnership utile e necessaria per migliorare, neiconfronti degli utenti, l’efficienza e l’efficacia deiservizi tributari e previdenziali. In questo quadro,sarà realizzato l’interscambio dei reciproci pianiformativi, saranno forniti all’Inps i corretti codicifiscali dei cittadini residenti all’estero e siapriranno nuovi fronti relativamente al contrastoall’evasione fiscale e contributiva anche coninterventi congiunti. Il gruppo di lavoro misto, dinuova istituzione, sarà impegnato nell’analisi enella proposta di soluzioni alle tematicheinterpretative e procedurali, di naturatributaria/previdenziale, con valenza generale, adesso sottoposte.

Nel precedente mese diottobre, le due Direzioniregionali avevano firmato unaccordo con l’Ordine deiDottori Commercialisti edEsperti Contabili di Torino, alfine di coordinare e renderepiù efficienti le funzioniistituzionali di servizio dientrambe le amministrazioninei confronti dei

professionisti.

Sempre alla ricerca di nuovi strumenti per ilraggiungimento dei propri scopi istituzionali, laDirezione regionale ha stipulato una convenzionecon l’Automobile Club d’Italia, per consentireall’ufficio Accertamento l’acquisizione delleinformazioni contenute nel Pubblico RegistroAutomobilistico.

Altro rapporto di collaborazione è quello con laCamera di commercio di Torino, sfociato nellarealizzazione di una banca dati sullo stato disolvibilità dei contribuenti.

Molto altro bolle in pentola, ma ne parleremo neiprossimi numeri.

Servizi e controlli piùefficaci l’obiettivo

degli accordi con Entilocali, Inps, Cameradi commercio, Aci e

professionisti

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DALL’ALTO PIEMONTE LA RIVOLUZIONE DELLACORRISPONDENZA TELEMATICA TRA GLI UFFICIDELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Un’amministrazione sempre più all’avanguardia: il progettodi una pubblica amministrazione “senza carta” arriva

anche all’Agenzia delle Entrate, e in Piemonte parte daVerbania.

È attivo infatti dal 22 dicembre nella Direzioneprovinciale del Verbano Cusio Ossola il nuovosistema di protocollazione e gestionedocumentale che consentirà progressivamentea tutti gli atti e documenti gestiti dall’Agenzia diviaggiare telematicamente tra i vari uffici.

Si tratta di un progetto ambizioso, giàsperimentato a Bologna, grazie al quale saràpossibile gestire in modalità virtuale, anchecon validità giuridica, tutti i documenti inentrata e in uscita dalla struttura e quelli di usoesclusivamente interno. Ciascun documentopotrà essere rapidamente classificato,assegnato al funzionario che deve lavorarlo epoi archiviato sulla base di un’organizzazionelogica e funzionale che consente il rapidorecupero delle informazioni ad esso associate e lasua conservazione.

I vantaggi sono immediati per l’amministrazione, chepuò ridurre notevolmente i tempi di trasmissione e diassegnazione del documento: basti pensare che l’addetto allalavorazione della pratica può procedere senza necessità deldocumento cartaceo e il suo responsabile può visualizzare direttamente il documento effettuando unasemplice interrogazione a sistema.

Ma i vantaggi sono tangibili anche per i contribuenti: con il nuovo sistema l’Agenzia delle Entrate diventa piùtrasparente, perché in qualsiasi momento può reperire i documenti, conoscere il livello di lavorazione dellapratica e individuare i funzionari che se ne occupano. L’Agenzia diventa anche più efficiente, grazie ad unariduzione dei costi di trasporto, di spazio per gli archivi, di tempi di ricerca e consultazione e delle eventualitàdi smarrimento dei documenti; diventa inoltre più sicura, poiché l’ accesso al sistema da parte del personaleè controllato e differenziato in funzione della struttura di appartenenza e del tipo di lavoro svolto.

Questa vera e propria rivoluzione digitale si rivela oltretutto estremamente opportuna in considerazione dellatrasformazione in atto nell’Agenzia, che sta riorganizzando i propri uffici di base nelle Direzioni provinciali,articolate su più sedi, geograficamente distanti tra loro.

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SCUDO FISCALE E STUDI DI SETTORESOTTO LA LENTE A BRA

Un appuntamento perrispondere ai dubbi degli

operatori economici e cercare difornire le soluzioni per i casipratici più ricorrenti. Questo èstato il nucleo centrale delconvegno “Misure anticrisi: daglistudi di settore allo scudofiscale”, organizzato dallaDirezione Regionale delPiemonte dell’Agenzia delleEntrate, dall’Ordine dei Dottoricommercialisti ed esperticontabili e dalla Confcommerciodella provincia di Cuneo, che si èsvolto a Bra il 16 novembre 2009.

L’incontro si è aperto con unmessaggio di saluto delPresidente nazionale di Union-camere, Ferruccio Dardanello,che ha voluto sottolineare l’im-portanza di tutte le occasioni incui è possibile fare chiarezza sulpanorama normativo.

Il via agli interventi dei relatori èstato dato dal moderatore LuigiBarbero, Componente dell’Os-servatorio regionale sugli studi disettore del Piemonte. Il primo aprendere la parola, per spiegareil processo di riorganizzazionedell’Agenzia delle Entrate, è statoil Direttore regionale VincenzoPalitta. L’applicazione degli studidi settore è stato invece il temaaffrontato da Micaela Truccodell’ufficio Accertamento dellaDirezione regionale. Sullo stessoargomento hanno parlato ancheAntonio Vento, responsabile delsettore “fiscalità di impresa” della

Confcommercio e Danilo Ballanti,della “So.se” che ha approfonditol’analisi con dovizia di datistatistici.Riccardo Oricco, revisore del-l’Ordine dei Dottori Commer-cialisti ed Esperti Contabili diCuneo, ha passato in rassegna lemisure fiscali anticrisi, illustrando

le possibilità offerte dalla“Tremonti Ter”.In chiusura, Angelo Mirra,dell’ufficio Fiscalità generaledella Direzione regionale harisposto ai molti quesiti sullo“scudo fiscale”.

Doppio appuntamento in fiera con i temi del risparmioenergetico e della riqualificazione del patrimonio edilizio:

dal 20 al 22 novembre la Direzione regionale del Piemonte, conla collaborazione della Direzione provinciale di Biella, hapartecipato ad Ecolife, Fiera interattiva per un futuro sostenibile,tenutasi nei padiglioni di Biella Fiere.

Bis al Lingotto Fiere di Torino dal 26 al 29 novembre dovel’Agenzia delle Entrate è stata presente a Restructura, salonededicato al mondo dell’edilizia. Al centro di entrambe lemanifestazioni le richiestissime agevolazioni fiscali riservate achi rinnova la propria abitazione: la detrazione del 36 per centosugli interventi di ristrutturazione edilizia e quella del 55 percento sugli interventi che influiscono sul risparmio energetico.

L’AGENZIA DELLE ENTRATEAI SALONI ESPOSITIVI DI BIELLAE TORINO

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STUDI DI SETTORE E TRANSAZIONI FISCALI,ISTRUZIONI PER L’USO

Indirizzi operativi in materia di studi di settoreL’ufficio Accertamento della Direzione regionale ha inviato a tutti gli uffici del Piemonte una nota contenenteindicazioni operative in merito all’accertamento dei soggetti non congrui agli studi di settore, finalizzate allaselezione delle posizioni di maggior rischio e alla predisposizione degli inviti al contraddittorio. Nella notaviene evidenziata, in particolare, la necessità di selezionare le posizioni da sottoporre a controllo in base adun’analisi del rischio di evasione, individuabile con riferimento al livello di scostamento dei ricavi dichiaratidal ricavo puntuale. Occorre inoltre che questa analisi sia arricchita dalla ricerca di circostanze che possanoavvalorare la presunzione fondata sullo studio di settore con riferimento alla specifica attività esercitata edalla posizione individuale. Questi ultimi due elementi devono essere tenuti in considerazione anche per lapredisposizione dell’invito al contraddittorio, la cui motivazione non deve limitarsi al mero ed automaticorinvio alle risultanze dello studio di settore, ma deve contenere tutti gli elementi che hanno orientato laselezione e che si ritengono idonei a dimostrare l’applicabilità dello studio alla concreta situazione delcontribuente (nota prot. n. 2009/49092 del 6/8/2009).

Linee guida in materia ditransazioni fiscaliPer garantire l’uniformità deicomportamenti in materia ditransazione fiscale, l’ufficioRiscossione della Direzioneregionale ha fornito agli ufficidella regione istruzioni sulleprincipali attività da porre inessere nel caso in cui siriceva una proposta ditransazione fiscale. Una volta ricevuta la domanda di transazione e verificata la propria competenza, l’ufficiodovrà verificare che la stessa sia stata presentata a tutti gli enti interessati, che sia stata acquisita a sistemae che sia stata comunicata via mail all’ufficio Riscossione della Direzione regionale. Occorrerà quindiverificare la sussistenza dei presupposti di ammissibilità rispetto al soggetto proponente: deve trattarsi diimprenditore commerciale di cui all’art. 1 della legge fallimentare; lo stato di crisi deve essereoggettivamente determinabile; la transazione deve essere collocata nell’ambito del concordato preventivo odegli accordi di ristrutturazione dei debiti. L’ufficio dovrà poi tenere in considerazione i limiti relativi ai tributioggetto della transazione. L’art. 182-ter limita infatti l’applicabilità della transazione fiscale ai soli tributiamministrati riconducibili alle quattro Agenzie fiscali, per cui sono esclusi: i tributi locali, i recuperi di aiuti diStato, le somme dovute per danni erariali o comunque per tributi non amministrati dalle Agenzie fiscali.L’ufficio dovrà pronunciarsi in merito alla proposta di transazione fiscale, previo parere conforme dellaDirezione regionale, dando indicazione anche al Concessionario della Riscossione. La valutazione saràeffettuata avendo riguardo, in particolare, alla possibilità di una migliore soddisfazione del credito erariale,alla difesa dell’occupazione, alla continuità dell’attività produttiva ed all’esistenza di idonee garanzie asupporto della proposta (nota prot. n. 2009/66483 del 26/11/2009).

Riportiamo una sintesi delle istruzioni diramate dalla Direzione regionaledell’Agenzia delle Entrate del Piemonte ai propri uffici in materia diaccertamenti basati sugli studi di settore e di transazioni fiscali.

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Rimborsi in arrivo per i contribuentipiemontesi. L’Agenzia delle Entrateha disposto quasi 40mila rimborsiper un ammontare complessivo dicirca 45 milioni di euro, che in questigiorni stanno arrivando a famiglie eimprese. Con questa ultima tornata,l’Amministrazione finanziaria chiudeil bilancio dei rimborsi 2009 inPiemonte con oltre 1,5 miliardi dieuro erogati a 128mila soggetti.In particolare, per le imprese sonoin arrivo 9,4 milioni di euro percrediti relativi alle imposte dirette eIva. Con questo importo sono 1,4miliardi di euro i rimborsi dispostinei confronti delle impresepiemontesi nel 2009.Per quanto riguarda le personefisiche, invece, stanno arrivandocirca 35 milioni di euro di rimborsiIrpef relativamente alledichiarazioni dei redditi presentatefino al 2007; una cifra che porta a108 milioni le somme erogatedall’Agenzia alle famiglie nell’annoappena trascorso.Per i contribuenti che hannocomunicato all’Agenzia delle Entrateil codice Iban, i rimborsi sarannoaccreditati direttamente sul contocorrente. Per tutti gli altri, invece, lesomme saranno pagate con vagliacambiario della Banca d’Italiaoppure in contanti presso unqualsiasi ufficio postale.

L’Agenzia delle Entraterimborsa 45 milioni di

euro a famiglie eimprese piemontesi

BUONE NOTIZIE

ULTIMA ORAA Torino e Novara

doppio appuntamentocon la riforma Iva 2010

Cadono i segreti sulla riformadell’Iva 2010: alla luce dellemodifiche intervenute pereffetto delle direttivecomunitarie, la Direzioneregionale del Piemonte haorganizzato due convegnidestinati ai professionisti del settore tributario.

Il primo appuntamento è a Torino, il 19 gennaiopresso il centro congressi “Torino Incontra”. Ilsecondo, a Novara, il 20 gennaio pressol’Auditorium della Banca popolare di Novara.

Il programma completo dei convegni è sul sitointernet http://piemonte.agenziaentrate.it